FrecciaRossa | Settembre 2012

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FrecciaRossa pag 1 Settembre 2012 Diritto allo studio diritto di tutti! Inizia l’anno scolastico, continuano le difficoltà per migliaia di studenti a cui è preclusa la possibilita di avere l’istruzione che ogni cittadino dovrebbe poter avere. Un’ istruzione per pochi é, infatti, un passo indietro rispetto democrazia non solo formale ma sostanziale, che dovrebbe caratterizzare la società. Con trasporti che costano sempre di più e sono sempre meno efficienti, i prezzi dei libri scolastici alle stelle, si nega l’accesso all’istruzione e si perde il vero senso di ‘pubblico’: quando si parla di diritto allo studio si parla di abbattere tutte quante le barriere che vengono innalzate fra gli studenti e il mondo della formazione e di avvicinare la componente studentesca alla cultura in tutte le sue forme, con facilitazioni sull’acquisto di libri, dischi, sull’ingresso a cinema, teatri, musei... considerando quindi lo studente come soggetto attivo e artefice del cambiamento. L’innovazione (tecnogica) è diventata la parola d’ordine per mettere determinate questioni in primo piano, disinteressandosi delle reali necessità: da quando é infatti più importante avere classi futuristiche se in queste stesse aule ci sono crolli di intonaco e se mancano le uscite di sicu- rezza? Sappiamo che c’è bisogno di una reale innovazione che parta però dal ripensamento di tutto il sistema scolastico: dalla didattica, alla valutazione, alla ripubblicizzazione dei luoghi della formazione. “Soldi non ce ne sono”, ci ripetono, quando chiediamo agevolazioni sugli abbona- menti ai trasporti, ma quando si tratta, ad esempio, di finanziare i test INVALSI questa problemati- ca sembra non esistere: di nuovo c’è un problema di priorità. In parallelo fioccano i prezzi dei libri di testo, le nuove edizioni nelle quali cambiano solo le cifre dei codici ISBN attraverso le quali le case editrici scoraggiano il mercato dell’usato, che si diffonde sempre più per sopperire a questa esigenza. Sappiamo che i mercatini che organizziamo in tutta Italia non possono essere la soluzione e che le istituzioni devono prendersi le loro responsabilità; una soluzione che noi vediamo è quella del comodato d’uso: il prestito dei libri di testo da parte della scuola per tutti gli studenti richiedenti porrebbe un freno alle speculazioni delle lobby editoriali ed eliminerebbe il problema del caro libri. Come è possibile avere 20 leggi regionali sul diritto allo studio diverse? >> 20 leggi regionali sul diritto allo studio diverse

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Crisi, Diritto allo Studio, Mercatino del libro usato

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Diritto allo studio diritto di tutti!Inizia l’anno scolastico, continuano le difficoltà per migliaia di studenti a cui è preclusa la possibilita di avere l’istruzione che ogni cittadino dovrebbe poter avere. Un’ istruzione per pochi é, infatti, un passo indietro rispetto democrazia non solo formale ma sostanziale, che dovrebbe caratterizzare la società. Con trasporti che costano sempre di più e sono sempre meno efficienti, i prezzi dei libri scolastici alle stelle, si nega l’accesso all’istruzione e si perde il vero senso di ‘pubblico’: quando si parla di diritto allo studio si parla di abbattere tutte quante le barriere che vengono innalzate fra gli studenti e il mondo della formazione e di avvicinare la componente studentesca alla cultura in tutte le sue forme, con facilitazioni sull’acquisto di libri, dischi, sull’ingresso a cinema, teatri, musei... considerando quindi lo studente come soggetto attivo e artefice del cambiamento. L’innovazione (tecnogica) è diventata la parola d’ordine per mettere determinate questioni in primo piano, disinteressandosi delle reali necessità: da quando é infatti più importante avere classi futuristiche se in queste stesse aule ci sono crolli di intonaco e se mancano le uscite di sicu-rezza? Sappiamo che c’è bisogno di una reale innovazione che parta però dal ripensamento di tutto il sistema scolastico: dalla didattica, alla valutazione, alla ripubblicizzazione dei luoghi della formazione. “Soldi non ce ne sono”, ci ripetono, quando chiediamo agevolazioni sugli abbona-menti ai trasporti, ma quando si tratta, ad esempio, di finanziare i test INVALSI questa problemati-ca sembra non esistere: di nuovo c’è un problema di priorità. In parallelo fioccano i prezzi dei libri di testo, le nuove edizioni nelle quali cambiano solo le cifre dei codici ISBN attraverso le quali le case editrici scoraggiano il mercato dell’usato, che si diffonde sempre più per sopperire a questa esigenza.Sappiamo che i mercatini che organizziamo in tutta Italia non possono essere la soluzione e che le istituzioni devono prendersi le loro responsabilità; una soluzione che noi vediamo è quella del comodato d’uso: il prestito dei libri di testo da parte della scuola per tutti gli studenti richiedenti porrebbe un freno alle speculazioni delle lobby editoriali ed eliminerebbe il problema del caro libri. Come è possibile avere 20 leggi regionali sul diritto allo studio diverse? >>

20 leggi regionali sul diritto allo studio diverse

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12 OTTOBRE, non ci avrete mai come volete voi!Se qualcuno pensava che l’attacco al mondo della formazione si sarebbe concluso nel novembre scorso, con la caduta del governo Berlusconi e il successivo insediamento del governo Monti, ora, dopo 10 mesi, possiamo affermare con ancora più certezza che non è stato e non sarà affatto così. Il cosiddetto governo tecnico, con una serie di scelte quanto mai politiche, procede sulla stessa linea del governo precedente. Continua lo smantellamento della scuola pubblica e la svalutazione del processo formativo: si tagliano ulteriori fondi con la spending review, si accorpano istituti, si destinano risorse alle scuole private (come dichiarato dal premier Monti ad agosto) e si incoraggia il sistema di valutazione INVALSI.Come se non bastasse, viene ripresentato il DDL Aprea, che uccide la rappresentanza studentesca e la partecipazione, eliminando di fatto la possibilità per noi studenti di proporre progetti. Insomma, il quadro dell’autunnoè quantomai complesso, e per questo noi studenti risponderemo con forza all’assalto al mondo della formazionee della conoscenza. Alla fase di difesa dell’istruzione pubblicadeve ora affiancarsi una fase di attacco, di liberazionee ripubblicizzazione dei saperi.Non rimarremo in silenzio davanti all’ennesimo tentativo di trasformare la scuola in un’azienda nella quale gli studenti sono solo numeri o contenitori vuoti da riempire di nozioni: vogliamo essere protagonisti del cambiamento. In una fase politicanella quale le scelte del governo sono approvate da tutti gli schieramenti senza sostanziali differenze perché spacciate dall’Europa dell’austerity come unica via d’uscita dalla crisi, noi studenti dobbiamo costituire la prima forza di opposizione portando avanti rivendicazioni e propo-ste alternative, e affermando che l’istruzione non è una semplice voce di spesa in bilancio ma una vera chiave d’uscita dalla crisi.

Spendig reviewe misure diausterity

E a cosa serve avere una legge regionale priva dal 2009 (anno della sua approvazione) di finanzia-menti? Sono anni che ripetiamo che le scuole hanno bisogno di essere rimesse a norma e che ci sono ancora studenti per nulla seguiti costretti ad abbandonare la scuola.Ribadiamo ancora una volta che la scuola pubblica deve tornare in primo piano, che c’è bisogno di una legge quadro nazionale sul diritto allo studio che venga messa in pratica e apra davvero a tutti quanti il mondo della formazione.

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Edilizia Scolastica

questionario svolto su

11 scuole di bari nel 2011

1,5% con barriere

architettoniche

5,7% con crolli d'intonaco

12,2% con segni di fatiscenza

80% Aule normali

1/4 delle scuole presenta barriere architettoniche

Circa la meta' delle strutture scolastiche ha

tra gli 70 e i 110 anni e necessita di urgentiinterventi di ristrutturazione

!

non apribiliassentipresenti

Uscite di sicurezza

Edilizia scolastica: SICURI DA MORIREDalla ricerca che abbiamo svolto nel 2011 su 11 strutture scolastiche di Bari risultano dati molto sconcertanti. Scuole vecchie che necessitano di urgenti ristrutturazioni, aule con crolli d’intonaco e laboratori e palestre non a norma. Un quarto delle strut-ture presenta barriere architettoniche e la maggior parte delle uscite di emergenza necessarie sono assenti o non apribili. Chiediamo una soluzione urgente difronte a questo terribile panorama e grossi investimenti da parte della provincia sul tema. Siamo stanchi di studiare in scuole pericolose e pretendiamo delle risposte.

Il 12 ottobre saremo in piazza per riprenderci tutto ciò che ci è stato negato, per riprenderci il diritto ad essere cittadini attivi, per rompere le catene che ci destinano ad un futuro incerto e precario. Il cambiamento parte da noi, dalla nostra capacità di resistere e proporre, di contestare e creare. La risposta delle studentesse e degli stu-denti sarà complessiva e radicale, senza paura.

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Settembre 2012FrecciaRossa

COS’E’ L’UNIONE DEGLI STUDENTI?Aderisci all’Unione degli Studenti, il sindacatostudentesco, per difendere la tua terra,cambiare la tua scuola, lottareper il tuo futuro! Costruisci nella tua scuola presidi di lotta e di democrazia, insieme a tante e tanti altri cambia la tuacittà. Viviamo una crisi drammatica causata da banchieri e poteri forti di questa società, che hanno provocato debiti,speculazione, ingiustizie e diseguaglianze. Dobbiamo ribellarci e riprenderci ciò che ci è stato rubato: il nostrofuturo. Vogliono destinarci ad un futuro certo di precarietà, ma lottando insieme possiamo costruire davvero un’altra scuola e un’altra società. Costruisci l’UdS con noi, una realtà che difende i diritti deglistudenti nelle scuole, ma che vuole anche costruire un movimento capace di cambiare l’Italia, l’Europae il mondo liberandolo da una politica fatta di mafiosi, corrotti e speculatori. Vogliamo cambiare la politica e la società, partendo dalle scuole, costruendo nuovi diritti e vincendo nuove battaglie.Partecipa alle assemblee dell’Unione degli Studenti Bari, ogni venerdì alle 17:30 a Zona Franka!

Unione degli Studenti BARI - il sindacato studentescosede c/o Zona Franka in via Marchese di Montrone 80 |

telefono 0805219770 | www.udsbari.it

MERCATINO DEL LIBRO USATODi anno in anno, prima dell'inizio della scuola, le famiglie si trovano a dover affrontare spese che variano dai 400 ai 600 euro solo per i libri di testo. Il diritto allo studio si trova costantemente minacciato da barriere d'accesso al sapere che, assieme ai tagli dei governi, rendono l'istruzione italiana sempre più d'élite.Per agevolare lo smantellamento di tali logiche, come ogni anno, l'uds Bari organizza la VII Edizione del Mercatino del Libro Usato, presso il Centro Servizi Zona Franka (via M. di Montrone 80). Il mercatino del libro usato è ORGANIZZATO DAGLI STUDENTI PER GLI STU-DENTI ed è la nostra risposta concreta alle speculazioni attuate dalle case editoriali che ogni anno cambiano codici ISBN senza effettivamente apportare modifiche all'interno dei testi. A partire dal 28 agosto il mercatino si terrà dalle ore 10:00 alle ore 13:00, la mattina e dalle 16:00 alle 20:00 il pomeriggio dal lunedì al venerdì. L'orario mattutino è da consi-derarsi fino al 12 settembre, data d'inizio delle scuole. I libri rilasciati in contovendita vengono rivenduti al 50%, il guadagno netto è pari al 45% (deteniamo un simbolico 5% dai libri venduti).