Limmagine. Il principio è limmagine. Non è il teologo che converte, è il Cristo inchiodato,...

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L’immagine L’immagine

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L’immagineL’immagine

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“Il principio è l’immagine. Non è il teologo che

converte, è il Cristo inchiodato, l’arcangelo

che detta il Libro al profeta sotto le stelle

fredde del deserto. La fame non esiste, esiste

l’affamato. Non esiste la disoccupazione,

esiste l’operaio buttato sulla strada. Cerca il

dettaglio, il gesto, lo sguardo, cerca il

particolare e troverai il senso del generale.

Chi sa parlare il linguaggio delle immagini, sa

parlare all’immaginazione.” Vittorio Zucconi, la Repubblica (06/02/09)

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Le immagini hanno una storia antica come il mondo: nella storia umana sono servite soprattutto a fini religiosi e a fini politici, ma anche a fini scientifici.

A partire dal ‘900 se ne è fatto largo uso anche per fini commerciali.

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SISTEMA LINGUISTICO -

VERBALE

SISTEMA PER IMMAGINI

ELABORAZIONEdell’emittente

CODIFICA ELABORAZIONEdel ricevente

sequenziale(successiva – temporale)

simultanea(contemporane

a - spaziale)

digitale

analogica

uditiva - sequenziale

visiva - simultanea

Pensare per immagini,pensare per parole

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Perché le immagini sono più coinvolgenti delle parole?

Le risposte possono essere molte, e non sono univoche:

• i codici delle immagini sono meno artificiali

• le immagini sono più sintetiche• le immagini sono più profonde:

l’humus degli affetti è nei ricordi, e i ricordi (come i sogni) hanno natura visiva

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Un termine polivalente

Dicendo immagine si può intendere L’apparenza esteriore di una realtà

fisica La riproduzione di ciò che si può

guardare L’aspetto complessivo di un soggetto Il sistema di attese e di previsioni

rispetto a un soggetto, un evento, un fenomeno

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Definizioni di ‘immagine’Definizioni di ‘immagine’1. Forma esteriore di un corpo percepita con i sensi.

2. Rappresentazione grafica o plastica di un oggetto.

3. Aspetto esteriore, visione che una persona, ente o prodotto dà agli altri di se stesso.

4. Rappresentazione simbolica.

5. Rappresentazione mentale di cose, persone, situazioni non più esistenti o non più percepibili nel momento attuale.

6. Prodotto della fantasia.

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Sensazione e percezione

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La suggestione del reale

Il nervo ottico è il nostro maggior informatore.Attraverso un insieme di regole date, l’immagineriesce ad assemblare su una superficie ristrettaelementi che suggeriscono un effetto di realtà eche permettono a chi guarda di ri-costruire unmondo.

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la cosiddetta “realtà” non si “vede” ma si “interpreta”

tendiamo a “leggere” la realtà in modo da confermare le opinioni, su noi stessi e sugli altri

“costruendo” la propria realtà, ognuno porta la propria cultura, esigenze, emozioni, preferenze e aspettative. La percezione è soggettiva.

le emozioni influenzano la percezione

l’uomo ha bisogno di “capire”: tende a “chiudere” quindi percezioni ambigue o incomplete “riempiendo” i dati mancanti per costruire un significato

ognuno vede e costruisce una propria “mappa del mondo”, che non è il territorio

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Come percepiamo

Tendiamo a• connettere gli elementi vicini• riconoscere le sequenze• completare le sequenze interrotte• regolarizzare le sequenze irregolari• leggere ogni configurazione in termini di

significato

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La nostra coscienza, nella visione, coglie immediatamente le totalità strutturate e raggruppa i molteplici elementi in forme significative e relativamente semplici

Talvolta percepiamo gli oggetti in modo differente, sebbene gli elementi che costituiscono il campo visivo restino identici. Accade nelle figure plurivoche, in cui la stessa raffigurazione può essere percepita in modi diversi

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Che cosa vedi nel disegno a sinistra?Il profilo di un uomo dal lungo naso o una vecchia che chiede l'elemosina?

E a destra?E' una coppa o sono due visi contrapposti?

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Fenomeni percettivi

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Saranno veramente delle linee curve che si

contorcono ...?Le linee sono

assolutamente dritte e parallele! 15

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Riproduzione

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Ricordo

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IMMAGINO

L’IRLANDA

Raffigurazione

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IMMAGINE ARTISTICAIMMAGINE ARTISTICA

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IMMAGINE ONIRICAIMMAGINE ONIRICA(prodotto della fantasia/rappresentazione simbolica)(prodotto della fantasia/rappresentazione simbolica)

IL RICORSO ALLA SIMBOLOGIA STA ALLA BASE DELLA PSICANALISI

IMMAGINE COME SIMBOLO

IMMAGINE COME SIMBOLO

NASCOSTA ALLA COSCIENZA

NASCOSTA ALLA COSCIENZA

METAFORA

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IMMAGINI IMMAGINI NEL MONDO CLASSICONEL MONDO CLASSICO

NEI MITI CLASSICI SI COLGONO RAPPRESENTAZIONI NEI MITI CLASSICI SI COLGONO RAPPRESENTAZIONI SIMBOLICHESIMBOLICHE

PASSIONI PASSIONI E SENTIMENTIE SENTIMENTI

TIPI SOCIALITIPI SOCIALI VIZI E VIRTÙ VIZI E VIRTÙ DEGLI UOMINIDEGLI UOMINI

MEDEAMEDEA(EURIPIDE)(EURIPIDE)

SATYRICONSATYRICON(PETRONIO)(PETRONIO)

FAVOLEFAVOLE(FEDRO)(FEDRO)

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IMMAGINE COME SIMBOLOIMMAGINE COME SIMBOLO

I SIMBOLI SONO RICONOSCIUTI DA TUTTI GLI APPARTENENTI AD UNA COMUNITÀ SOCIO-CULTURALE

I SIMBOLI HANNO PREVALENTEMENTE VALORE EMOZIONALE

SULLE IMMAGINI SIMBOLICHE I REGIMI POLITICI COSTRUISCONO LA PROPRIA POPOLARITÀ

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IMMAGINE NELLA PROPAGANDAIMMAGINE NELLA PROPAGANDAInsieme di metodi specifici per conseguire il consenso di

massa

IMMAGINEIMMAGINE

COSTRUZIONE DELL’IMMAGINE

COSTRUZIONE DELL’IMMAGINE

IMMAGINAZIONEIMMAGINAZIONE

IDENTIFICAZIONE NELL’IMMAGINE

IDENTIFICAZIONE NELL’IMMAGINE

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IL VOLTO E LA MASCHERAIL VOLTO E LA MASCHERA

DIFFERENZA TRA APPARIRE ED ESSERELUIGI PIRANDELLO

UNO, NESSUNO E CENTOMILA

IL FU MATTIA PASCAL

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L’ICONA

L’iconaicona è l’immagine che poggia su un supporto materiale.

La sua presenza è enormemente cresciuta con l’avvento dei mass media e della pubblicità: si parla della nostra come della società dell’immagine.

Le immagini informano, divertono, illudono, evocano, persuadono ...

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Il codice iconico

Elementi fondamentali che lo strutturano: inquadratura (intera, piano medio, primo

piano…) campo (medio, lungo, lunghissimo...) linee e masse (orizzontali/verticali, curve,

rette, ecc.) luci e ombre (controluce, diffusa, frontale,

ecc.) colori (caldi, freddi…)

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IMMAGINE - ILLUSIONEIMMAGINE - ILLUSIONE

APPARENZAAPPARENZA

ILLUSIONEILLUSIONE

GLI UOMINI VEDONO GLI UOMINI VEDONO “ciò “ciò che appare”che appare”

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Il mito della caverna

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Il mito della caverna è divenuta una metafora che simboleggia quanto i mass media influenzino e dominino l'opinione pubblica, interponendosi tra l'individuo e la notizia, manipolando quest'ultima secondo necessità.

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Le fotografie non attestano solo ciò che esiste, ma ciò che il fotografo vuol vedere (e far vedere).Il fotografo organizza l’esperienza, ri-compone, e quindi ri-costruisce, una parte di realtà.Fotografare vuol dire scegliere brani di realtà secondo proprie angolazioni prospettiche.

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IMMAGINE COME LINGUAGGIOIMMAGINE COME LINGUAGGIO

PERSUASIVOPERSUASIVO MANIPOLATORIOMANIPOLATORIO

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Oggettività Soggettività

testimonianza prova

denuncia

Scientifica - giudiziaria – documentaria - giornalistica - pubblicitaria

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FOTOGRAFIA SCIENTIFICAFOTOGRAFIA SCIENTIFICA

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FOTOGRAFIA GIUDIZIARIAFOTOGRAFIA GIUDIZIARIA

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FOTOGRAFIA ARTISTICA

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Fotografia e costruzione del senso

La fotografia di reportage vadalla scena al senso (riduce)

La fotografia pubblicitaria va dal senso alla scena (amplifica)

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FOTOGRAFIA DOCUMENTARIAFOTOGRAFIA DOCUMENTARIA

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Hiroshima

New York

Baghdad

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FOTOGRAFIA GIORNALISTICAFOTOGRAFIA GIORNALISTICA (immagine-denuncia)(immagine-denuncia)

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FOTOGRAFIA GIORNALISTICAFOTOGRAFIA GIORNALISTICA (immagine-testimonianza)(immagine-testimonianza)

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FOTOGRAFIA GIORNALISTICAFOTOGRAFIA GIORNALISTICA (immagine-prova)(immagine-prova)

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FOTOGRAFIA PUBBLICITARIA

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Un lungo processo, cominciato alla fine del XIX secolo …

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MODA

FOTOGRAFIA

di

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Si potranno avere immagini provocatorie …

Campagna sulla violenza contro le donne realizzata da O.Toscani

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Toscani ha dichiarato: “C’è una bellezza nella tragedia. Il paradosso è che ci si sconvolge davanti all’immagine e non di fronte alla realtà. Io ho fatto, come sempre, un lavoro da reporter: ho testimoniato il mio tempo”.

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… ambigue …

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… enigmatiche …

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La messa in scena

Fotografia, cinema, televisione realizzano operazioni di:

- selezione (quale parte di realtà rappresentare?);

- decontestualizzazione (estrazione dal contesto originale);

- ricontestualizzazione (riorganizzazione entro un nuovo contesto).

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Aspetti sociali della circolazione delle immagini

• Si delinea una sorta di divisione dei compiti, per cui lo scritto si presenta più adatto all’analisi e alla riflessione, il visivo si inserisce meglio nei momenti della ricreazione, a interrompere il flusso delle attività abituali.

• Con il cinema entra nella scena sociale il “pubblico” come soggetto collettivo, capace di pulsioni (es. divismo).

• Nasce un’industria specializzata nella produzione dell’immateriale.

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Rapporto parola - immagine(O.Calabrese, 1975)

Si può trattare di• ancoraggio denominativo (la parola

rafforza il senso dell’immagine)

• ancoraggio ideologico (la parola precisa come concettualizzare l’immagine),

e di• inscindibilità (la parola e l’immagine si

possono interpretare solo se collegate) o• interdipendenza (parola e immagine hanno

significati autonomi).

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“Due immagini di qualsiasi tipo, messe insieme, inevitabilmente si combinano in un nuovo concetto .…” (Eisenstein 1975)

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L'immagine cinematografica si differenzia dall'immagine in senso stretto perché non è statica e sempre uguale, ma si trasforma attraverso il movimento non solo degli esseri e degli oggetti ripresi, ma anche della macchina da presa, o quelli derivati dal montaggio, dalle dissolvenze, dagli stacchi, dal cambio della messa in scena.

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Utilizza strategie complesse per costruirerappresentazioni di mondi che appaiano

”naturali”.

Fondamentale è l’uso di - montaggio (assemblaggio di tutte le

sequenze) - inquadrature (primo piano, panoramica,

piano sequenza, ecc.) - stili di ripresa (camera a mano, carrello,

steady cam, ecc.).

Il cinema

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Il polisemico linguaggio del cinema

Tipi di codici utilizzati:• iconici (fotografici);

• verbali (del dialogo);

• musicali (della colonna sonora);

• cinesici e prossemici;• narrativi (della sceneggiatura e del

montaggio).

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Le immagini televisive

L’immagine televisiva avvicina la comunicazione mediata a

una situazione reale, in cui il destinatario si sente immerso

porta nelle case realtà lontane e non conosciute

mette a contatto con il “retroscena”

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La società dell’immagineSecondo molti autori il potere

pervasivo delle immagini nel nostro tempo avrebbe operato una ridefinizione della percezione collettiva della realtà.

Essa sarebbe stata indotta soprattutto da

• un’attribuzione di veridicità a immagini che invece sono costruite

• un’abitudine al consumo “magico”, acritico

• un privilegio all’emozionalità• una tendenza alla semplificazione

e alla stereotipia• un privilegio all’ “apparire”

rispetto all’ “essere”.

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“Nella moderna cultura di massa, in particolare in quella audiovisiva, reale e fantastico, documentazione e rappresentazione, si definiscono e si pongono a vicenda, con un’ambivalenza che ha le sue radici più profonde inalcune caratteristiche antropologiche

dell’umanità contemporanea. E’ questa ambivalenza, l’intreccio di macchina della verità e macchina dei sogni, che ha permesso al cinema e alla tv di assumere il ruolo centrale che hanno”G. Ortoleva

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L’abbigliamento è l’elemento del comportamento comunicativo non verbale più tipicamente umano e influenzato dalla cultura.Ha funzione espressiva (esprime la propria personalità) ma anche estetica (aspetto formale).Risponde a molteplici bisogni (primari, di sicurezza, di riconoscimento e di realizzazione).Permette ad ognuno di essere uno e molteplice: basta cambiare abito per ogni situazione o contesto!

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In ogni indumento si colgono dei significanti che rinviano a determinati significati …

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Gli abiti ci informano su:

• l’appartenenza di un individuo ad un gruppo sociale

• il ruolo svolto

• la provenienza geografica o etnica

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Lo stesso abito assume significati diversi in base al contesto e al periodo storico …

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Nel sistema della moda esistono paradigmi e sintagmi simili a quelli linguistici (R. Barthes)

Paradigma Sintagma

Lingua

Moda

Scelta del termine più idoneo ad esprimere il mio pensiero nella classe dei sostantivi, in quella dei verbi, degli aggettivi …

Scelta dell’abito più adatto tra tutti quelli presenti nell’armadio, in base alla stagione, alla moda del momento, al gusto, all’umore

Combinazione e associazione delle parole scelte per formare una frase di senso compiuto

Combinazione e associazione degli indumenti scelti, in base ai colori, alle forme, allo stile

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Lingua

Moda

La langue è il sistema di segni di una qualsiasi lingua ed è pertanto un sapere collettivo. l'individuo non può modificarla. Il costume (fatto sociale) è l’appropriazione da parte della società di una forma o un uso in base a delle regole.

La parole è l'aspetto individuale e creativo del linguaggio, è ciò che dipende dal singolo individuo.

L’abbigliamento è il modo in cui l’individuo interpreta il costume. E’ quindi un atto individuale

Nel linguaggio del vestito Barthes applica al rapporto tra costume e l’abbigliamento l’opposizione saussuriana tra langue e parole

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Il vestito non ha mai svolto solo la funzione di proteggerci dal clima, ma ha sempre avuto una funzione comunicativa, spesso attentamente normata.