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Giobbe 38-42 Scaviamo per trovare gemme spirituali: (8 min) http:// infoglobal.altervista.org/blog/ Gb 38:4-7— Chi sono “le stelle del mattino”, e cosa sappiamo di loro? (bh 97 par. 3; w06 15/1 3 par. 2) *** bh cap. 10 p. 97 par. 3 Le creature spirituali influiscono su di noi *** 3 La Bibbia ci dice che quando fu fondata la terra “tutti i figli di Dio emettevano urla di applauso”. (Giobbe 38:4-7) Perciò gli angeli esistevano molto prima che fossero creati gli esseri umani e ancor prima della creazione della terra. Questo passo biblico indica inoltre che gli angeli provano sentimenti, poiché dice che “gridarono gioiosamente insieme”. Notate che “tutti i figli di Dio” si rallegrarono insieme. All’epoca quindi tutti gli angeli facevano parte di una famiglia unita che serviva Geova Dio. *** w06 15/1 p. 3 Gli angeli: Chi sono *** Secondo la Bibbia sono spiriti, proprio come Dio è uno Spirito. (Salmo 104:4; Giovanni 4:24) La grande famiglia angelica è composta da milioni di angeli. (Rivelazione [Apocalisse] 5:11) Tutti loro sono “potenti in forza”. (Salmo 103:20) Nessun angelo ha iniziato la propria esistenza come essere umano, benché ognuno di loro abbia la propria personalità e sia dotato di libero arbitrio come gli uomini. Dio creò gli angeli molto prima degli uomini, prima ancora di creare la terra. Quando Dio ‘fondò la terra’, dice la Bibbia, “le stelle del mattino [gli angeli] gridarono gioiosamente insieme, e tutti i figli di Dio emettevano urla di applauso”. (Giobbe 38:4, 7) Poiché sono stati creati da Dio, gli angeli vengono chiamati figli di Dio. Gb 42:3-5 — Cosa possiamo fare per vedere Dio come fece Giobbe? (w15 15/10 8 parr. 16-17) 16 Giobbe era talmente preso dai suoi problemi che trascurò di vedere le cose dal punto di vista di Dio (Giob. 42:3-6). Anche noi come Giobbe forse potremmo avere bisogno di sforzarci maggiormente per vedere Dio. Come possiamo riuscirci? Dobbiamo meditare alla

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Giobbe 38-42Scaviamo per trovare gemme

spirituali: (8 min)http://infoglobal.altervista.org/blog/

Gb 38:4-7— Chi sono “le stelle del mattino”, e cosa sappiamo di loro? (bh 97 par. 3; w06 15/1 3 par. 2)

*** bh cap. 10 p. 97 par. 3 Le creature spirituali influiscono su di noi ***3 La Bibbia ci dice che quando fu fondata la terra “tutti i figli di Dio emettevano urla di

applauso”. (Giobbe 38:4-7) Perciò gli angeli esistevano molto prima che fossero creati gli esseri umani e ancor prima della creazione della terra. Questo passo biblico indica inoltre che gli angeli provano sentimenti, poiché dice che “gridarono gioiosamente insieme”. Notate che “tutti i figli di Dio” si rallegrarono insieme. All’epoca quindi tutti gli angeli facevano parte di una famiglia unita che serviva Geova Dio.

*** w06 15/1 p. 3 Gli angeli: Chi sono ***Secondo la Bibbia sono spiriti, proprio come Dio è uno Spirito. (Salmo 104:4; Giovanni

4:24) La grande famiglia angelica è composta da milioni di angeli. (Rivelazione [Apocalisse] 5:11) Tutti loro sono “potenti in forza”. (Salmo 103:20) Nessun angelo ha iniziato la propria esistenza come essere umano, benché ognuno di loro abbia la propria personalità e sia dotato di libero arbitrio come gli uomini. Dio creò gli angeli molto prima degli uomini, prima ancora di creare la terra. Quando Dio ‘fondò la terra’, dice la Bibbia, “le stelle del mattino [gli angeli] gridarono gioiosamente insieme, e tutti i figli di Dio emettevano urla di applauso”. (Giobbe 38:4, 7) Poiché sono stati creati da Dio, gli angeli vengono chiamati figli di Dio.

Gb 42:3-5 — Cosa possiamo fare per vedere Dio come fece Giobbe? (w15 15/10 8 parr. 16-17)

16 Giobbe era talmente preso dai suoi problemi che trascurò di vedere le cose dal punto di vista di Dio (Giob. 42:3-6). Anche noi come Giobbe forse potremmo avere bisogno di sforzarci maggiormente per vedere Dio. Come possiamo riuscirci? Dobbiamo meditare alla luce delle Scritture su ciò che succede intorno a noi. Più ci rendiamo conto di come Geova ci sostiene, più diventerà reale per noi. Come Giobbe potremo quindi affermare: “Per sentito dire ho udito di te, ma ora il mio proprio occhio veramente ti vede”.

17 Come possiamo vedere la mano di Geova? Facciamo alcuni esempi. Forse riteniamo che Geova abbia guidato le cose perché venissimo in contatto con la verità. O

dopo una parte a un’adunanza ci è capitato di pensare che era proprio ciò di cui avevamo bisogno. Può darsi che una nostra preghiera sia stata esaudita. Forse avevamo deciso di espandere il nostro ministero e siamo rimasti sbalorditi dal modo in cui Geova ci ha spianato la strada. O magari, dopo aver lasciato un lavoro per motivi spirituali, abbiamo provato quanto sia vera la seguente promessa di Dio: “Non ti lascerò

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affatto né in alcun modo ti abbandonerò” (Ebr. 13:5). Essendo spiritualmente svegli riusciamo a discernere i molti modi in cui Geova ci ha aiutato.

Cosa impariamo su Geova dalla lettura biblica di questa settimana?

*** w15 15/9 p. 19 par. 6 In quali modi Geova mostra di amarci? ***6 Consideriamo la terra che Geova, il suo

Creatore, “ha [dato] ai figli degli uomini” (Sal. 115:15, 16). Vengono spese ingenti somme di denaro nelle esplorazioni spaziali allo scopo di trovare altri pianeti simili alla terra. Sebbene siano stati identificati centinaia di pianeti, gli scienziati sono delusi perché in nessuno di questi si ritrova il complesso equilibrio di condizioni che rende possibile la vita sulla terra. A quanto pare il nostro pianeta è unico in tutta la creazione di Dio. È davvero sorprendente: tra tutti gli innumerevoli pianeti presenti nella Via Lattea e oltre, Geova ha creato la terra perché fosse non solo un luogo abitabile per la sua creazione umana ma perché fosse anche confortevole, bello e sicuro (Isa. 45:18). Questo è uno dei modi in cui Geova mostra di amarci. (Leggi Giobbe 38:4, 7; Salmo 8:3-5.)

*** w14 15/1 p. 8 par. 3 Adoriamo Geova, il Re d’eternità ***Degli angeli viene detto che sono ‘ministri di Geova, che

fanno la sua volontà’ e lo servono gioiosamente. Dal canto suo egli li onora chiamandoli “figli”; fanno infatti parte della sua famiglia universale (Sal. 103:20-22; Giob. 38:7).

*** w14 1/7 p. 15 Potete vedere l’invisibile Iddio? ***Riguardo al modo in cui un cieco conosce il mondo, un testo afferma: “Lui o lei riceve

frammenti di informazioni da varie fonti (come tatto, olfatto e udito), e deve metterli insieme in qualche modo per farsi un quadro generale” (A Parents’ Guide to Special Education for Children With Visual Impairments). Anche noi, osservando le opere creative di Dio, leggendo ciò che Gesù disse di suo Padre e analizzando il modo in cui rifletté le Sue qualità, ci faremo un quadro meraviglioso della personalità di Geova. Così lui diventerà più reale per noi.

Giobbe, che visse nell’antichità, fece la stessa esperienza. Inizialmente disse: “Ho parlato, ma non comprendevo” (Giobbe 42:3). Comunque dopo aver esaminato con attenzione le meraviglie della creazione di Dio esclamò: “Per sentito dire ho udito di te, ma ora il mio proprio occhio veramente ti vede” (Giobbe 42:5).

*** w14 1/8 p. 15 Chi è stato a creare Dio? ***Anche se il concetto di un Dio eterno può essere difficile da capire, in effetti è

ragionevole. Se Dio fosse stato creato da qualcuno, questo qualcuno sarebbe il Creatore. Ma, come spiega la Bibbia, Geova è Colui che ‘creò tutte le cose’ (Rivelazione 4:11). Inoltre sappiamo che un tempo l’universo non esisteva (Genesi 1:1, 2). Come ha avuto origine? Il suo Creatore

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doveva già essere in vita. Doveva esistere anche prima che comparissero tutti gli altri esseri intelligenti, come il suo Figlio unigenito e gli angeli (Giobbe 38:4, 7; Colossesi 1:15). È chiaro che all’inizio, a parte lui, non esisteva nessun altro. Non poteva essere stato creato, dal momento che non esisteva nessuno che potesse crearlo.

*** w13 15/1 pp. 24-25 par. 11 Serviamo Geova senza rimpianti ***11 Alcuni si lasciano sopraffare così tanto dagli errori del passato da pensare di non

essere degni agli occhi di Dio. Ritengono di non meritare la sua misericordia, forse perché i loro errori sono molto gravi o perché ne hanno commessi troppi. In realtà, però, qualunque cosa abbiano commesso in passato, possono pentirsi, cambiare condotta e chiedere a Dio di perdonarli (Atti 3:19). Anche loro possono essere oggetto della misericordia e dell’amorevole benignità di Geova, come è accaduto nel caso di molti altri. Geova perdona chi è umile e sinceramente pentito dei propri errori. Lo fece nel caso di Giobbe, che disse: “Veramente mi pento [“provo rammarico”, nt.] nella polvere e nella cenere” (Giob. 42:6).

*** w13 15/6 p. 21 par. 17 Apprezziamo la lealtà e la prontezza a perdonare di Geova ***

Alla fine Geova impartì una riprensione a quegli accusatori e disse loro di andare da Giobbe e presentare un’offerta per i loro peccati (Giob. 42:7-9). Ma Geova chiese anche a Giobbe di fare qualcosa: gli disse di pregare a favore dei suoi ex accusatori. Giobbe fece quello che Geova gli aveva chiesto, e Geova lo benedisse per la sua disponibilità a perdonare. (Leggi Giobbe 42:10, 12, 16, 17.) Cosa impariamo noi? Una preghiera sincera a favore di chi ci ha offeso può aiutarci a non covare risentimento.

*** w11 1/7 p. 24 Chi ha fatto le leggi che regolano l’universo? *** “CONOSCI le leggi del cielo?” (Giobbe 38:33, La

Bibbia Concordata) Con questa domanda Dio voleva far capire al suo servitore Giobbe, il quale stava attraversando un momento difficile, quanto sia limitata la conoscenza dell’uomo in confronto alla sconfinata sapienza del Creatore. Voi che ne pensate di questo paragone?

L’uomo ha imparato molto sulle leggi che regolano i cieli, ma quasi tutti gli scienziati ammettono che c’è ancora tanto da imparare. Spesso nuove scoperte hanno portato gli scienziati a rivedere le loro teorie sull’universo. Le scoperte fatte hanno reso priva di

senso la domanda che Dio rivolse a Giobbe? O, al contrario, dimostrano che Geova è Colui che ha fatto le leggi dei cieli?

*** w10 1/1 p. 22 La terra ha i giorni contati? ***Ma non c’è la possibilità che esseri umani irresponsabili

rovinino in modo irreversibile il pianeta? Assolutamente no! A differenza degli uomini, Geova può fare ogni cosa. (Giobbe 42:2) Per questo può affermare senza temere smentite: “La mia parola che esce dalla mia bocca . . . avrà sicuro successo”. (Isaia

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55:11) Possiamo essere sicuri che niente impedirà al nostro Creatore di adempiere il suo proposito per la terra. (Salmo 95:6).

*** w10 15/4 pp. 13-14 Permettete a Geova di farvi domande? ***Sebbene Giobbe fosse un “uomo irriprovevole e

retto”, in certi momenti le sue parole rivelarono un punto di vista errato, ed Eliu glielo fece notare quando lo rimproverò “perché aveva dichiarato giusta la sua propria anima anziché Dio”. (Giob. 1:8; 32:2; 33:8-12) Perciò le domande di Geova servirono anche a correggere il pensiero di Giobbe. Parlando da un turbine, Dio gli disse: “Chi è costui che oscura il consiglio mediante parole senza conoscenza? Cingiti i lombi, suvvia, come un uomo robusto, e lascia che io ti interroghi, e tu informami”. (Giob. 38:1-3) Con le sue domande Geova diede risalto alla sua illimitata sapienza e infinita potenza, evidenti nelle sue opere meravigliose. Questa lezione illuminante aiutò Giobbe a confidare più che

mai nei giudizi di Geova e nel suo modo di agire. Che esperienza straordinaria ebbe Giobbe: fu ‘interrogato’ dall’Iddio Onnipotente in persona!

*** w10 15/10 p. 4 par. 6 “Chi ha conosciuto la mente di Geova?” ***6 Per evitare di cadere nella trappola di giudicare Geova secondo il nostro metro è

fondamentale riconoscere che il nostro punto di vista è limitato e a volte gravemente lacunoso. Giobbe dovette imparare questa verità. Durante il periodo delle sue traversie, lottò per non farsi sopraffare dalla disperazione e finì per concentrarsi un po’ troppo su se stesso. Perse di vista le questioni più importanti. Geova però lo aiutò amorevolmente ad ampliare le sue vedute. Rivolgendo a Giobbe più di 70 domande a cui questi non fu in grado di rispondere, Geova sottolineò che la capacità di comprensione del suo servitore era limitata. Giobbe reagì con umiltà e corresse il suo punto di vista. — Leggi Giobbe 42:1-6.

*** w09 1/1 pp. 14-15 Siete grati della pioggia? ***Il Creatore dei meccanismi che producono la

pioggia pose al suo servitore Giobbe domande che inducono all’umiltà: “Esiste un padre della pioggia, o chi ha generato le gocce di rugiada? Chi ha posto la sapienza negli strati delle nuvole? . . . Chi può esattamente contare le nuvole con sapienza, o le giare d’acqua del cielo, chi le può rovesciare?” (Giobbe 38:28, 36, 37) Circa 3.500 anni dopo, gli scienziati non sono ancora in grado di rispondere a queste difficili domande.

*** w09 15/2 p. 9 par. 16 Gli insegnamenti di Gesù ci aiutano a essere felici ***

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In qualità di adoratori di Geova sulla terra, possiamo ‘vedere Dio’ osservando come agisce a nostro favore. (Giob. 42:5) Per i cristiani unti il vedere Dio culmina con la risurrezione alla vita spirituale quando vedono effettivamente il loro Padre celeste. — 1 Giov. 3:2.

*** w09 15/4 p. 5 par. 9 Giobbe onorò il nome di Geova ***9 Fatto sorprendente, fu Geova a rivolgere infine

la sua attenzione a Giobbe! La Bibbia dice: “Geova rispondeva a Giobbe dal turbine”. Con una serie di domande Geova aiutò Giobbe, benignamente ma con fermezza, a correggere il suo modo di pensare. Giobbe accettò di buon grado la riprensione, ammettendo: “Son divenuto di poco conto. . . . Veramente mi pento nella polvere e nella cenere”. Dopo aver parlato a Giobbe, Geova espresse la sua

ira contro i tre compagni perché non avevano detto ‘ciò che era veritiero’. Giobbe doveva pregare per loro. Dopo di che “Geova stesso fece volgere la cattività di Giobbe quando egli ebbe pregato a favore dei suoi compagni, e Geova dava in aggiunta tutto ciò che era stato di Giobbe, in quantità doppia”. — Giob. 38:1; 40:4; 42:6-10.

*** w09 15/4 p. 10 par. 13 La nostra integrità rallegra il cuore di Geova ***Nell’ultimo capitolo del libro di Giobbe, Dio espresse la sua ira nei confronti di Elifaz,

Bildad e Zofar perché non avevano dichiarato la verità. Nello stesso tempo, Geova fece capire che approvava Giobbe. Infatti usò l’espressione “il mio servitore” in riferimento a lui per ben quattro volte e gli comandò di intercedere a favore dei tre falsi confortatori. (Giob. 42:7-9) Vorremo agire in modo tale che Geova consideri con favore anche noi.

*** w09 15/4 pp. 10-11 parr. 14-15 La nostra integrità rallegra il cuore di Geova ***14 Giobbe mantenne l’integrità malgrado fosse imperfetto. A volte, mentre era sotto

una pressione estrema, non vedeva le cose nel modo giusto. Per esempio disse a Geova: “Invoco il tuo aiuto, ma non mi rispondi . . . con la piena potenza della tua mano nutri animosità verso di me”. Inoltre Giobbe si preoccupava troppo di giustificarsi. Disse: “Non sono nel torto” e ‘non c’è violenza sulle palme delle mie mani, e la mia preghiera è pura’. (Giob. 10:7; 16:17; 30:20, 21) Nondimeno Geova Dio aiutò Giobbe con benignità, facendo una serie di domande che permisero a Giobbe di distogliere l’attenzione da se stesso e di vedere più chiaramente che Lui è il Supremo e che l’uomo è ben poca cosa. Giobbe accettò la guida e si corresse. — Leggi Giobbe 40:8; 42:2, 6.

15 In modo benigno ma fermo Geova dà anche ai suoi servitori odierni aiuto e consigli.

*** w07 15/5 p. 19 “I tuoi piani saranno fermamente stabiliti” ***Quando impariamo a mostrare riverenza e rispetto per la tremenda potenza divina, il

timore di Dio entra nel nostro cuore. Pensate anche solo alla potenza riflessa nella creazione! Al patriarca Giobbe fu ricordata la potenza manifesta nelle opere creative di Dio e questo lo aiutò a correggere il suo modo di pensare. (Giobbe 42:1-6) Non accade lo stesso a noi quando leggiamo ciò che dice la Bibbia su come Dio ha trattato il suo popolo e poi meditiamo su queste vicende? Il salmista cantò: “Venite, e vedete le attività di Dio. Ciò che fa con i figli degli uomini è tremendo”. (Salmo 66:5) Non dobbiamo dare per scontato che saremo oggetto dell’amorevole benignità di Geova. Quando gli israeliti ‘si

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ribellarono e contristarono il suo spirito santo, Geova si mutò in loro nemico; egli stesso fece guerra contro di loro’. (Isaia 63:10) D’altra parte, “quando Geova si compiace delle vie dell’uomo fa stare in pace con lui perfino i suoi stessi nemici”. (Proverbi 16:7) Il timore di Geova è veramente una protezione!

*** w06 1/9 p. 23 par. 7 Come rivolgersi all’“Uditore di preghiera” ***Il patriarca Giobbe si rivolgeva a Geova a favore dei suoi familiari offrendo sacrifici per

loro. Quando i suoi tre compagni peccarono con i loro discorsi, Giobbe pregò a loro favore e ‘Geova accettò la faccia di Giobbe’. (Giobbe 1:5; 42:7-9) Questi episodi ci aiutano a capire di quali cose possiamo parlare a Geova in preghiera. Ci mostrano anche che Geova è disposto ad accettare le preghiere di chi si rivolge a lui nel modo giusto.

*** w05 1/2 p. 24 par. 9 Geova fa sempre ciò che è giusto ***Quando il patriarca Giobbe fraintese il modo in cui Geova tratta con l’umanità, Geova

lo corresse chiedendogli: “Realmente, renderai tu nulla la mia giustizia? Mi dichiarerai malvagio affinché tu sia nel giusto?” Rendendosi conto di aver parlato senza intendimento, Giobbe in seguito si pentì. (Giobbe 40:8; 42:6) Non commettiamo mai l’errore di pensare che Dio abbia torto!

*** w05 15/4 pp. 15-16 par. 3 La parola di Dio illumini il nostro cammino ***3 Provare diletto nella parola di Geova dà stabilità

spirituale. (Salmo 119:89-96) Il salmista cantò: “A tempo indefinito, o Geova, la tua parola è posta nei cieli. . . . Hai solidamente fissato la terra, affinché continui a sussistere”. (Salmo 119:89, 90) Grazie alla parola di Dio, ovvero i suoi “statuti dei cieli”, i corpi celesti si muovono perfettamente secondo le loro orbite e la terra è fermamente stabilita per sempre. (Giobbe 38:31-33; Salmo 104:5) Possiamo fare assegnamento su ogni parola che esce dalla bocca di Geova; ciò che Dio dice avrà “sicuro successo” nell’adempimento del suo proposito. — Isaia 55:8-11.

*** w01 1/6 p. 8 Rafforzate la vostra fiducia in Geova ***La Bibbia rivela pure che Geova è un Dio di verità. Ciò significa che mantiene sempre

le sue promesse. La Bibbia lo descrive come un Dio “che non può mentire”. (Tito 1:2) Dal momento che Geova ha più volte espresso la volontà di proteggere e salvare i suoi servitori, possiamo avere la certezza assoluta che egli non solo è in grado di mantenere le sue promesse, ma è anche pronto a farlo. — Giobbe 42:2.

*** w99 15/4 p. 15 Vi mostrate grati? ***In segno di apprezzamento per la fedeltà dimostrata da Giobbe nella prova, Geova

non solo gli fece riavere le sue grandi ricchezze, ma gliele ridiede addirittura “in quantità doppia”. (Giobbe 42:10).

*** w99 1/7 p. 8 par. 3 Genitori, cosa insegnate col vostro esempio? ***3 Come si dovrebbe impartire questa istruzione in famiglia? È Geova a stabilire il

modello. Dice chiaramente cosa è bene e cosa è male e fa abbondante uso della

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ripetizione. (Esodo 20:4, 5; Deuteronomio 4:23, 24; 5:8, 9; 6:14, 15; Giosuè 24:19, 20) Si avvale di domande che aiutano a riflettere. (Giobbe 38:4, 8, 31) Mediante illustrazioni ed esempi tratti dalla vita reale fa leva sui nostri sentimenti e plasma il nostro cuore. (Genesi 15:5; Daniele 3:1-29) Genitori, cercate di imitare questo modello quando insegnate ai vostri figli?

*** w98 15/8 p. 30 Ricordate? ***□ Che lezione possiamo imparare dal fatto che Geova chiese a Giobbe di

pregare a favore di quelli che avevano peccato contro di lui? (Giobbe 42:8)Prima di restituirgli la salute, Geova volle che Giobbe pregasse a favore di coloro che

avevano peccato contro di lui. Questo indica che, prima di perdonare i nostri peccati, Geova vuole che perdoniamo chi ha peccato contro di noi. (Matteo 6:12; Efesini 4:32) — 1/5, pagina 31.

*** w98 1/11 p. 32 “Chi ha posto la sapienza negli strati delle nuvole”? ***La conoscenza limitata che l’uomo ha dei fenomeni atmosferici fa venire in mente le

domande poste da Giobbe: “Chi ha generato le gocce di rugiada? Dal ventre di chi esce effettivamente il ghiaccio? . . . Puoi tu alzare la voce fino alla nube, perché una massa agitata d’acqua stessa ti copra? . . . Chi ha posto la sapienza negli strati delle nuvole, o chi diede intendimento al fenomeno celeste? Chi può esattamente contare le nuvole con sapienza, o le giare d’acqua del cielo, chi le può rovesciare?” — Giobbe 38:28-37.

La risposta a tutte queste domande è: Non l’uomo, ma Geova Dio. Per quanto saggi possano sembrare gli uomini, la sapienza del Creatore è infinitamente superiore. È davvero amorevole da parte sua aver messo a nostra disposizione la sua sapienza attraverso le pagine della Bibbia, affinché possiamo avere successo nella nostra vita. — Proverbi 5:1, 2.

*** w96 15/6 p. 9 Saliranno con ali come aquile ***La vista acuta dell’aquila è sempre stata proverbiale. Anche se l’aquila reale di rado

pesa più di cinque chili, in effetti ha l’occhio più grande di quello umano e la vista molto più acuta. Geova stesso, descrivendo a Giobbe la capacità dell’aquila di avvistare il cibo, disse: “I suoi occhi continuano a guardare lontano”. (Giobbe 39:27, 29) Alice Parmelee, autrice di un libro sui volatili della Bibbia, riferisce che “una volta un’aquila avvistò un pesce morto che galleggiava sulla superficie di un lago a cinque chilometri di distanza e, con una traiettoria diagonale, scese in picchiata nel punto esatto. Non solo fu in grado di individuare un oggetto così piccolo da una distanza assai maggiore di quella a cui arriva la vista umana, ma tenne costantemente a fuoco il pesce per tutti i cinque chilometri di discesa”. — All the Birds of the Bible.

A motivo della sua vista acuta, l’aquila è un appropriato simbolo di sapienza, una delle principali qualità di Geova. (Confronta Ezechiele 1:10; Rivelazione [Apocalisse] 4:7). Perché? La sapienza implica la capacità di prevedere le conseguenze di qualsiasi azione compiamo.

*** w95 1/3 pp. 11-12 par. 12 Dedicàti: A chi? ***12 Ciò che più ci attira a Geova è la sua personalità amorevole. La Bibbia mostra

quanto egli è amorevole, misericordioso e pronto a perdonare gli esseri umani. Pensate alla prosperità che diede a Giobbe dopo che questi ebbe fedelmente mantenuto

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l’integrità. L’esperienza di Giobbe mette in risalto che “Geova è molto tenero in affetto e misericordioso”. (Giacomo 5:11; Giobbe 42:12-17).

*** w95 1/8 pp. 28-29 Le ricompense della perseveranza ***È utile considerare l’esempio di fedele perseveranza di Giobbe. Egli era imperfetto e

non capiva appieno la sua situazione. Perciò a volte cadde nell’errore di considerarsi giusto e fu preso dallo sconforto. Tuttavia manifestò sempre la ferma determinazione di rimanere integro e di non abbandonare mai Geova. (Giobbe 1:20-22; 2:9, 10; 27:2-6) Geova ricompensò Giobbe per aver perseverato nella sua devozione, dandogli prosperità spirituale e materiale e la speranza della vita eterna. (Giobbe 42:10-17; Giacomo 5:10, 11) Come Giobbe, potremmo dover affrontare molte sofferenze e perdite nella vita attuale, ma anche noi possiamo avere la certezza che Geova benedirà la nostra fedele perseveranza. — Ebrei 6:10-12.

*** w94 15/9 pp. 28-29 State imparando dal vostro grande Insegnante? ***Nella Bibbia troviamo anche esempi che fanno vedere come Geova corresse il modo

di pensare di alcuni suoi servitori servendosi di domande che facevano riflettere. Uno di loro fu il patriarca Giobbe. Con pazienza Geova lo aiutò a capire la sua piccolezza in confronto a Lui. A questo scopo si servì di una serie di domande alle quali Giobbe non fu assolutamente in grado di rispondere.

“Dov’eri tu quando io fondai la terra?”, chiese Geova a Giobbe. “Chi barricò con porte il mare? . . . Puoi tu allacciare i legami della costellazione di Chima, o puoi sciogliere le medesime corde della costellazione di Chesil? . . . Hai un braccio come quello del vero Dio?” L’umiliante serie di domande da parte di Geova incluse anche questa domanda fondamentale: “Mi dichiarerai malvagio affinché tu sia nel giusto?” — Giobbe 38:4, 8, 31; 40:8, 9.

Queste domande scrutatrici fecero capire a Giobbe che aveva parlato senza intendimento. Pertanto si ritrattò e si pentì. (Giobbe 42:6) Come nel suo caso, domande ben scelte possono aiutarci a correggere modi di pensare errati dei nostri figli o di persone che studiano la Bibbia con noi.

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Quali punti della lettura biblica di questa settimana possiamo usare nel ministero di campo?

*** w15 1/7 pp. 13-14 Possiamo davvero piacere a Dio? ***Giobbe, in fondo, era un uomo integro. Dopo che Dio lo ebbe fatto ragionare,

Giobbe corresse il proprio modo di pensare errato e si pentì di quello che aveva detto (Giobbe 42:6).

*** w14 1/9 p. 16 Bibbia: domande e risposte ***Molto prima di creare l’uomo, Geova Dio aveva creato milioni di angeli (Giobbe

38:4, 7). Gli angeli sono potenti creature spirituali al servizio di Dio, qualche volta mandati da lui per guidare e proteggere i suoi servitori sulla terra (Salmo 91:10, 11). Oggi gli angeli aiutano le persone a trarre beneficio dalla buona notizia che viene predicata dai seguaci di Gesù. (Leggi Rivelazione [Apocalisse] 14:6, 7.)

*** w13 15/10 p. 23 par. 9 Cosa impariamo da una preghiera preparata con cura ***

Geova Dio ha creato l’intero universo e il suo “esercito”, le innumerevoli galassie che lo formano. Ha creato anche tutto ciò che si trova sul pianeta in cui viviamo con la sua straordinaria capacità di sostentare un’incredibile varietà di forme di vita, che continuano a riprodursi secondo le loro specie. Testimoni oculari dell’attività creativa di Dio sono gli angeli, e anch’essi possono essere definiti un esercito, “l’esercito dei cieli” (1 Re 22:19; Giob. 38:4, 7). Gli angeli, inoltre, compiono umilmente la volontà divina venendo in aiuto degli esseri umani peccatori “che erediteranno la salvezza” (Ebr. 1:14). Che splendido esempio ci danno! Imitiamoli mentre continuiamo a servire Geova compatti, come un esercito ben addestrato (1 Cor. 14:33, 40).

*** w12 1/7 p. 16 Come influiscono su di noi le creature spirituali? ***Gli angeli sono creature spirituali che vivono in cielo. La loro è una

forma di vita superiore a quella umana. Il vero Dio, lui stesso un essere spirituale, li creò prima di creare la terra. (Giobbe 38:4, 7; Matteo 18:10) Geova si è circondato di milioni di angeli fedeli. — Leggi Salmo 103:20, 21; Daniele 7:9, 10.

*** w12 1/8 p. 4 I miracoli sono davvero possibili? Tre obiezioni comuni ***OBIEZIONE N. 1. I miracoli sono impossibili perché violano le leggi della

natura. La nostra comprensione delle leggi della natura si basa su ciò che gli scienziati osservano nel mondo fisico. Queste leggi, tuttavia, sono simili alle regole grammaticali di una lingua: possono esserci delle eccezioni. La nostra comprensione di queste “regole” può in effetti essere molto limitata. (Giobbe 38:4) Uno scienziato può aver dedicato tutta la vita a studiare una certa legge della natura, ma può bastare un’“eccezione” per costringerlo a rivedere la sua

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comprensione di quella legge. Come ha detto qualcuno, “basta un cigno nero a smontare la teoria che tutti i cigni siano bianchi”.

*** w12 15/10 p. 16 par. 15 Che genere di spirito mostriamo? ***15 Giobbe ha molto da insegnarci in fatto di perdono. I suoi tre

compagni, che avrebbero dovuto confortarlo, lo offesero con tante osservazioni crudeli. Eppure Giobbe li perdonò. Cosa gli fu di aiuto? “[Pregò] a favore dei suoi compagni”. (Giob. 16:2; 42:10) Pregare per gli altri può farci cambiare atteggiamento nei loro confronti. Pregare per tutti i nostri compagni di fede ci aiuta a manifestare lo spirito che si addice a un cristiano. (Giov. 13:34, 35) Inoltre dovremmo anche pregare per avere spirito santo. (Luca 11:13) Lo spirito di Dio ci aiuterà a mostrare autentiche qualità cristiane nei rapporti con gli altri. — Leggi Galati 5:22, 23.

*** w11 1/1 p. 14 Dio sapeva che Adamo ed Eva avrebbero peccato? ***Le Scritture indicano inoltre che Geova è il “solo sapiente”. (Romani 16:27) Gli angeli

di Dio furono testimoni di molte manifestazioni di questa sconfinata sapienza. Quando Geova produsse le sue opere creative sulla terra, emisero “urla di applauso”. (Giobbe 38:4-7) Senza dubbio queste creature spirituali intelligenti seguirono con grande interesse gli avvenimenti che ebbero luogo nel giardino di Eden. Non sarebbe stato illogico da parte di un Dio sapiente creare un universo maestoso e una miriade di affascinanti opere terrene, e poi presentare agli occhi dei suoi figli angelici due creature uniche destinate a fallire? Chiaramente architettare un simile disastro sarebbe stato irragionevole.

*** w11 15/1 p. 29 par. 14 Riceviamo potenza per superare qualsiasi prova ***Cosa aiutò Giobbe a sopportare le sue prove? E cosa aiuterà noi a

sopportare le nostre? Ricordare le varie manifestazioni dello spirito santo e della potenza di Geova e riflettere su di esse. (Giob. 38:1-41; 42:1, 2) Forse ricordiamo momenti della nostra vita in cui è stato evidente che Dio si stava interessando della nostra situazione. Ebbene, Geova continua ad interessarsi di noi.

*** w11 1/4 p. 23 Quando le persone anziane torneranno giovani ***Giobbe accettò umilmente la correzione e si pentì. (Giobbe 42:6)

Evidentemente Geova accettò un riscatto in favore di Giobbe, riscatto che coprì il suo errore e fece in modo che Dio potesse sanarlo e ricompensarlo. Geova “benedisse poi la fine di Giobbe più del suo principio”. (Giobbe 42:12-17) Immaginate il sollievo che Giobbe avrà provato quando, tra le altre benedizioni, la sua malattia ripugnante guarì e la sua carne divenne davvero “più fresca che nella giovinezza”!

*** w10 15/4 p. 13 Permettete a Geova di farvi domande? ***

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Geova Dio si servì di domande per correggere il punto di vista del suo servitore Giobbe. Con una serie di domande gli fece capire quanto fosse poca cosa in paragone al suo Creatore. (Giobbe, capp. 38-41) Geova si aspettava forse che Giobbe rispondesse a ciascuna domanda? Difficilmente. Domande del tipo: “Dov’eri tu quando io fondai la terra?” miravano chiaramente a indurre Giobbe a riflettere e a coinvolgere le sue emozioni. Prima ancora che Geova avesse finito di porre tutte quelle domande, Giobbe rimase praticamente senza parole. Disse solo: “Che cosa ti risponderò? Mi son messo la mano sulla bocca”. (Giob. 38:4; 40:4) Giobbe afferrò il punto e si umiliò.

*** w09 1/1 p. 18 Solo Dio può salvare la terra ***Dio ha compiuto un enorme lavoro per preparare la terra

come dimora per il genere umano. Quando la creò gli angeli emisero urla “di applauso”. (Giobbe 38:7) Studiando le meraviglie del nostro pianeta, anche noi siamo indotti ad ‘applaudire’. Molti complessi ecosistemi rendono possibile la vita sulla terra. In uno dei processi più conosciuti, le piante verdi usano l’energia luminosa, l’acqua e l’anidride carbonica contenuta nell’aria per produrre sostanze nutritive. Un sottoprodotto di questo processo è l’ossigeno, che viene

rilasciato nell’atmosfera ed è fondamentale per la nostra esistenza.

*** w09 15/8 p. 31 Avevi un privilegio di servizio? Puoi tornare a prestare servizio? ***

Giobbe si sentiva completamente innocente e voleva difendersi davanti a Dio. (Giob. 13:15) Nondimeno fu disposto ad aspettare Geova, e questo portò frutto. Capì che aveva davvero bisogno di essere corretto, in particolare per il modo in cui aveva reagito alle prove subite. (Giob. 40:6-8; 42:3, 6) L’umiltà permise infine a Giobbe di ricevere ricche benedizioni da Dio. — Giob. 42:10-13.

*** w07 15/7 p. 30 par. 18 Perseveriamo in attesa del giorno di Geova ***18 Quando le nostre preghiere vengono esaudite sappiamo che Dio è con noi. Dopo

aver sopportato tutte le prove che subì, Giobbe disse: “Per sentito dire ho udito di te [Geova], ma ora il mio proprio occhio veramente ti vede”. (Giobbe 42:5) Con l’occhio dell’intendimento e della fede, ed essendo riconoscenti, possiamo riflettere su ciò che Dio fa per noi e ‘vederlo’ come non l’abbiamo mai ‘visto’ prima. Questa intimità ci fa provare una grande pace interiore.

*** w07 15/8 p. 5 Ammiriamo il progetto, scopriamo chi è il Progettista ***Non solo, nella Bibbia si legge che il Creatore chiese al patriarca

Giobbe: “Hai considerato con intelligenza gli ampi spazi della terra?” (Giobbe 38:18) Questo non fa certo pensare che l’indagine e la ricerca vengano in qualche modo scoraggiate. Al contrario, qui il grande Progettista invita a studiare la sua opera.

*** w06 15/2 p. 26 par. 1 Camminiamo nel sentiero che si illumina sempre più ***

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CHI più di Geova Dio, la Fonte stessa della luce, è in grado di descrivere l’effetto che ha il sole nascente sulle tenebre della notte? (Salmo 36:9) ‘Quando la luce del mattino afferra le estremità della terra’, dice Dio, essa “si trasforma come l’argilla sotto il sigillo, e le cose prendono il loro posto come in una veste”. (Giobbe 38:12-14) Man mano che la luce del sole diventa più intensa la conformazione della terra si fa più distinta e più chiara, proprio come la soffice argilla si trasforma quando l’emblema inciso su un sigillo viene impresso su di essa.

*** w06 15/3 p. 16 parr. 4-7 Punti notevoli del libro di Giobbe ***37:14; 38:1–39:30. Riflettere sulle meravigliose opere di Geova, che sono espressioni

della sua potenza e sapienza, ci aiuta a essere umili e a capire che la rivendicazione della sua sovranità è più importante dei nostri interessi. — Matteo 6:9, 10.

40:1-4. Quando siamo inclini a lamentarci dell’Onnipotente dobbiamo ‘metterci la mano sulla bocca’.

40:15–41:34. Beemot (l’ippopotamo) e Leviatan (il coccodrillo) sono davvero forti! Per perseverare nel servizio di Dio, anche noi abbiamo bisogno di ricevere forza da colui che ci impartisce potenza, il Creatore di questi possenti animali. — Filippesi 4:13.

42:1-6. Udendo la parola di Geova ed essendo aiutato a ricordare la manifestazione della sua potenza, Giobbe poté ‘contemplare Dio’, cioè capire la verità riguardo a lui. (Giobbe 19:26) Ciò servì a cambiare il suo modo di pensare. Quando siamo corretti mediante le Scritture dobbiamo essere pronti a riconoscere l’errore e a fare i dovuti cambiamenti.

*** w06 15/8 pp. 27-28 parr. 12-13 “Avete udito della perseveranza di Giobbe” ***12 Rimane il fatto, però, che Giobbe aveva bisogno di aiuto per

correggere il suo punto di vista. E umilmente accettò l’aiuto: anche questo gli permise di perseverare. Giobbe ascoltò rispettosamente i saggi consigli di Eliu e reagì in modo positivo alla correzione impartitagli da Geova. “Ho parlato, ma non comprendevo”, ammise. “Mi ritratto, e veramente mi pento nella polvere e nella cenere”. (Giobbe

42:3, 6) Per quanto la malattia lo affliggesse ancora, Giobbe si rallegrò che questo modo di pensare corretto l’avesse avvicinato maggiormente a Dio, e disse: “Ho saputo che tu [Geova] puoi fare ogni cosa”. (Giobbe 42:2) Grazie alla descrizione che Geova fece della propria grandezza, Giobbe comprese molto più chiaramente la sua posizione rispetto al Creatore.

13 Infine, Giobbe è un notevole esempio di misericordia. I suoi falsi confortatori lo ferirono profondamente, ma quando Geova gli disse di pregare per loro, Giobbe lo fece. Dopo di che Geova gli ridiede la salute. (Giobbe 42:8, 10) Chiaramente l’amarezza non ci aiuterà a perseverare, mentre l’amore e la misericordia sì. Non provando risentimento saremo ristorati spiritualmente e avremo la benedizione di Geova. — Marco 11:25.

*** w05 1/4 pp. 6-7 La scienza e la Bibbia si contraddicono davvero? ***

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Il primo riferimento biblico alle leggi della natura si trova nel libro di Giobbe. Verso il 1600 a.E.V. Dio chiese a Giobbe: “Hai conosciuto gli statuti [o leggi] dei cieli?” (Giobbe 38:33) Il libro di Geremia, scritto nel VII secolo, definisce Geova il Creatore degli “statuti della luna e delle stelle” e degli “statuti del cielo e della terra”. (Geremia 31:35; 33:25) Davanti a queste affermazioni il biblista George Rawlinson ha osservato: “Il fatto che il mondo materiale sia governato da leggi è sostenuto quasi con lo stesso vigore dagli scrittori biblici e dalla scienza moderna”.

Anche prendendo Pitagora come punto di riferimento, l’affermazione del libro di Giobbe risale comunque a un migliaio di anni prima. Ricordate che l’obiettivo della Bibbia non è semplicemente quello di spiegare fenomeni fisici, ma in primo luogo quello di persuaderci che Geova è il Creatore di tutte le cose, Colui che può creare le leggi fisiche. — Giobbe 38:4, 12; 42:1, 2.

*** w04 1/6 p. 12 parr. 14-15 La creazione dichiara la gloria di Dio! ***14 Gli scienziati non sanno rispondere a un’altra domanda rivolta a Giobbe: “Dov’è,

ora, la via per cui si distribuisce la luce?” (Giobbe 38:24) Secondo uno scrittore, questa domanda riguardo alla luce è “un problema scientifico di grande attualità”. Alcuni filosofi greci credevano che la luce emanasse dall’occhio umano. Nei tempi moderni gli scienziati hanno ipotizzato che la luce consista di minuscole particelle. Altri hanno pensato che viaggi a onde. Oggi gli scienziati credono che la luce si comporti sia come un’onda che come una particella. Tuttavia la natura della luce e il modo in cui “si distribuisce” sono lungi dall’essere pienamente compresi.

15 Riflettendo su tutto questo, non si può fare a meno di provare gli stessi sentimenti del salmista Davide, che disse: “Quando vedo i tuoi cieli, le opere delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai preparato, che cos’è l’uomo mortale che tu ti ricordi di lui, e il figlio dell’uomo terreno che tu ne abbia cura?” — Salmo 8:3, 4.

*** w01 15/8 p. 30 Ricordate? ***• Perché le domande suscitate nel capitolo 38 di Giobbe meritano di essere

considerate anche oggi?Molte delle meravigliose opere a cui Dio rivolse l’attenzione non sono perfettamente

comprese neppure dagli scienziati moderni. Fra queste ci sono il modo in cui la gravità tiene in orbita la terra, cos’è esattamente la luce, perché c’è un’infinita varietà di fiocchi di neve, come si formano le gocce di pioggia e che parte ha l’energia nei temporali. — 15/4, pagine 4-11.

*** w01 1/12 pp. 22-23 par. 16 Temete Geova e osservate i suoi comandamenti ***Trattenere l’amorevole benignità poteva significare fra l’altro

trattenere il perdono o nutrire rancore. Seguendo le istruzioni di Dio, Giobbe pregò a favore dei suoi tre compagni, che gli avevano causato tanto dolore. (Giobbe 42:7-10) Potremmo manifestare uno spirito simile perdonando un compagno di fede che forse ci ha ferito in qualche modo? Una preghiera sincera a favore di chi ci ha offeso può esserci di grande aiuto per non nutrire risentimento. Le benedizioni che Giobbe ricevette per il suo santo timore ci danno un’idea dell’‘abbondante bontà che Geova ha riservato a quelli che lo temono’. — Salmo 31:19; Giacomo 5:11.

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*** w00 15/3 p. 24 Modestia: una qualità che promuove la pace ***Innanzi tutto ci sarà utile comprendere bene qual è la nostra posizione rispetto a

Geova, il Creatore dell’universo. Quali imprese potremmo mai compiere che possano reggere il confronto con quelle di Dio? Geova chiese al suo fedele servitore Giobbe: “Dov’eri tu quando io fondai la terra? Dichiaramelo, se davvero conosci l’intendimento”. (Giobbe 38:4) Giobbe non poté rispondere. Non siamo anche noi limitati in quanto a conoscenza, capacità ed esperienza? Non ci conviene riconoscere i nostri limiti?

*** w00 1/9 p. 9 parr. 13-14 Imitate l’attitudine mentale di Cristo! ***Alcuni fedeli servitori di Geova dell’antichità dovettero correggere certi loro

atteggiamenti. Per esempio, in linea di massima Giobbe aveva un ottimo spirito. Non attribuì mai nulla di sconvenevole a Geova Dio e la sua fiducia in lui non vacillò nonostante le sofferenze. (Giobbe 1:8, 21, 22) Tuttavia era incline a giustificarsi. Geova mandò Eliu per aiutare Giobbe a correggere quella tendenza. Lungi dall’offendersi, Giobbe riconobbe umilmente di dover cambiare e si accinse prontamente a farlo. — Giobbe 42:1-6.

14 Reagiremmo come Giobbe se un nostro conservo cristiano ci dicesse benignamente che stiamo manifestando un atteggiamento errato? Come Giobbe, non vorremmo mai ‘attribuire a Dio nulla di sconvenevole’. (Giobbe 1:22) Se soffriamo ingiustamente, non lamentiamoci e non attribuiamo a Geova la responsabilità delle nostre difficoltà. Evitiamo di giustificarci, ricordando che a prescindere dai privilegi che possiamo avere nel servizio di Geova siamo “schiavi buoni a nulla”. — Luca 17:10.

*** w99 15/6 p. 16 par. 11 Il Creatore può rendere la vostra vita più significativa ***

11 La struttura dell’universo, terra inclusa, rivela un’estrema precisione. Ad esempio, due notevoli caratteristiche del sole e di altre stelle sono l’efficienza e la stabilità a lungo termine. Secondo le stime attuali, nell’universo visibile ci sono dai 50 ai 125 miliardi di galassie. E la nostra galassia, la Via Lattea, contiene miliardi e miliardi di stelle. Ora considerate: Si sa che nel motore di un’automobile carburante e aria devono essere miscelati in un preciso rapporto. Se possedete un’auto, potete pagare un meccanico esperto perché metta a punto il motore affinché l’auto funzioni meglio, in maniera più efficiente. Se tale precisione è importante in un semplice motore, che dire del nostro sole, che “brucia” in maniera così efficiente? Chiaramente le principali forze in gioco sono calibrate con grande precisione per permettere la vita sulla terra. Questa precisione è forse casuale? Nell’antichità fu chiesto a Giobbe: “Fosti tu a emanare i decreti che governano i cieli, o a stabilire le leggi della natura sulla terra?” (Giobbe 38:33, The New English Bible).

*** w97 1/2 pp. 24-25 Il ruolo della musica nell’adorazione odierna ***Tuttavia la musica faceva parte dell’adorazione di Geova ancor prima della creazione

degli esseri umani. Alcune traduzioni bibliche descrivono gli angeli nell’atto di cantare. Giobbe 38:7 dice che gli angeli gridavano gioiosamente ed “emettevano urla di

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applauso”. C’è dunque una ragione scritturale per credere che il canto fosse usato nell’adorazione di Geova molto prima che venisse all’esistenza l’uomo.

*** w94 15/11 p. 24 par. 14 Gettate su Geova tutta la vostra ansietà ***14 Comunque, Giobbe fu esemplare in quanto a paziente perseveranza. Se stiamo

attraversando una difficile prova di fede, potremmo dover aspettare prima di avere sollievo, come dovette fare Giobbe. Ma in effetti Dio intervenne in suo aiuto, facendo infine cessare le sue sofferenze e ricompensandolo abbondantemente. (Giobbe 42:10-17) Aspettare pazientemente Geova ci aiuta a coltivare la perseveranza e rivela la profondità della nostra devozione. — Giacomo 1:2-4.

*** w92 15/9 p. 4 Perché i buoni soffrono? ***Perciò Elifaz asseriva che Dio stesse punendo Giobbe per i suoi peccati. Anche oggi

alcuni sostengono che le calamità siano atti di Dio intesi a punire i cattivi. Ma Geova non stava punendo Giobbe per qualche azione ingiusta. Lo sappiamo perché in seguito Dio disse a Elifaz: “La mia ira si è accesa contro di te e i tuoi due compagni, poiché non avete pronunciato riguardo a me ciò che è veritiero come ha fatto il mio servitore Giobbe”. — Giobbe 42:7.

*** w92 15/9 p. 30 Potete combattere la frustrazione! ***Benché il giusto Giobbe soffrisse molto, continuò ad avere fede in Geova e alla fine fu

riccamente ricompensato. (Giobbe 42:12, 13) Se siamo servitori di Dio possiamo trovare la forza di andare avanti riflettendo su questi esempi e chiedendo aiuto a Geova in preghiera. — Salmo 41:1-3.

*** w91 15/2 p. 31 Domande dai lettori ***Non dobbiamo pensare che per “riscatto” Eliu intendesse a quel tempo un uomo che

morisse a favore di Giobbe. In considerazione dei sacrifici che i veri adoratori erano soliti offrire, il tipo di riscatto a cui Eliu alludeva nel caso di Giobbe sarebbe potuto essere un sacrificio animale. È interessante notare che in seguito Dio disse ai tre compagni di Giobbe che l’avevano criticato: “Dovete offrire un sacrificio bruciato a vostro proprio favore; e Giobbe mio servitore pregherà egli stesso per voi”. (Giobbe 42:8) Qualunque fosse la natura del riscatto, il punto principale del discorso di Eliu era che il peccato di Giobbe poteva essere coperto, permettendo così a Giobbe di ottenere i benefìci risultanti.

Le benedizioni che derivarono dall’applicare a Giobbe un riscatto limitato sono solo un piccolo anticipo delle abbondanti benedizioni che verranno sull’umanità credente nel nuovo mondo. A quel tempo si potrà beneficiare appieno del sacrificio di riscatto di Gesù, e saranno eliminati per sempre i disastrosi effetti del peccato e dell’imperfezione. Avremo senz’altro motivo di emettere “urla di gioia”, come indicò Eliu! — Giobbe 33:26.

*** w90 15/12 p. 22 Preparàti per il servizio missionario negli anni ’90 ***) Il fratello Barry ha osservato che Giobbe, nonostante le difficili prove che subì, poté

continuare a sorridere, sapendo che stava mantenendo la sua integrità verso Dio. I

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missionari che perseverano in condizioni difficili come quelle di Giobbe riceveranno alla fine una ricompensa più grande. (Giobbe 29:24; 42:12) L’oratore ha concluso dicendo: “Continuate a darvi da fare, continuate a sorridere, e anche voi riceverete l’eterno sorriso d’approvazione di Geova”.