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2 Cronache 33-36 Scaviamo per trovare gemme spirituali: (8 min) 2Cr 33:11 — Quale profezia si adempi quando Manasse fu portato a Babilonia? (it-1 45 par. 6) In quanto ai “sessantacinque anni” di Isaia 7:8, cioè il periodo in cui Efraim sarebbe stato “frantumato”, un commentario biblico afferma: “Una prima deportazione d’Israele avvenne nel giro di un anno o due da questo momento [in cui fu pronunciata la profezia di Isaia], sotto Tiglat-Pileser (2 Re 15. 29). Una seconda durante il regno di Oshea, sotto Salmaneser (2 Re 17. 1-6), circa vent’anni dopo. Ma la deportazione finale che diede il ‘colpo di grazia’ a Israele così che non fosse più ‘un popolo’, accompagnata dall’insediamento di stranieri in Samaria, avvenne sotto Esar-Addon, che deportò anche Manasse, re di Giuda, nel ventiduesimo anno del suo regno, sessantacinque anni dopo che era stata pronunciata questa profezia (cfr. Esdra 4.2, 3, 10 con 2 Re 17.24; 2 Cronache 33.11)”. — Jamieson, Fausset e Brown, Commentary on the Whole Bible. PUNTO VM – 2Cr 34:1-3 — In che modo l’esempio di Giosia ci incoraggia? (w05 1/12 21 par. 6) 34:1-3. Il fatto di essersi trovati in circostanze sfavorevoli nell’infanzia non deve necessariamente impedire di acquistare conoscenza di Dio e servirlo. È possibile che in tenera età Giosia fosse influenzato positivamente, magari da Manasse, il nonno pentito. Qualsiasi buona influenza possa aver avuto, essa produsse infine dei buoni risultati. Altrettanto può accadere a noi.

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2 Cronache 33-36

Scaviamo per trovare gemme spirituali: (8 min)

2Cr 33:11 — Quale profezia si adempi quando Manasse fu portato a Babilonia? (it-1 45 par. 6)

In quanto ai “sessantacinque anni” di Isaia 7:8, cioè il periodo in cui Efraim sarebbe stato “frantumato”, un commentario biblico afferma: “Una prima deportazione d’Israele avvenne nel giro di un anno o due da questo momento [in cui fu pronunciata la profezia di Isaia], sotto Tiglat-Pileser (2 Re 15. 29). Una seconda durante il regno di Oshea, sotto Salmaneser (2 Re 17. 1-6), circa vent’anni dopo. Ma la deportazione finale che diede il ‘colpo di grazia’ a Israele così che non fosse più ‘un popolo’, accompagnata dall’insediamento di stranieri in Samaria, avvenne sotto Esar-Addon, che deportò anche Manasse, re di Giuda, nel ventiduesimo anno del suo regno, sessantacinque anni dopo che era stata pronunciata questa profezia (cfr. Esdra 4.2, 3, 10 con 2 Re 17.24; 2 Cronache 33.11)”. — Jamieson, Fausset e Brown, Commentary on the Whole Bible.

PUNTO VM – 2Cr 34:1-3 — In che modo l’esempio di Giosia ci incoraggia? (w05 1/12 21 par. 6)

34:1-3. Il fatto di essersi trovati in circostanze sfavorevoli nell’infanzia non deve necessariamente impedire di acquistare conoscenza di Dio e servirlo. È possibile che in tenera età Giosia fosse influenzato positivamente, magari da Manasse, il nonno pentito. Qualsiasi buona influenza possa aver avuto, essa produsse infine dei buoni risultati. Altrettanto può accadere a noi.

Cosa impariamo su Geova dalla lettura biblica di questa settimana? *** w14 1/2 p. 15 Perseverò nonostante le ingiustizie ***

Consideriamo l’esempio di Manasse, un re che in seguito avrebbe compiuto ancora più nefandezze di Acab. Quando Geova lo punì, Manasse si umiliò e implorò Geova di aiutarlo. Ma fece dell’altro. Cambiò completamente la sua condotta: si sbarazzò di tutte le immagini idolatriche che aveva fatto, si sforzò di servire Geova e incoraggiò il popolo a fare altrettanto (2 Cronache 33:1-17).

*** w13 15/9 p. 8 par. 6 I rammemoratori di Geova sono degni di fede *** 6 Un altro che ubbidì ai comandi divini fu il re Giosia. Già alla tenera età

di otto anni “faceva ciò che era retto agli occhi di Geova [...]; e non deviò né a destra né a sinistra” (2 Cron. 34:1, 2). Giosia dimostrò di confidare in Geova purificando il paese dagli idoli e ripristinando la vera adorazione. Così facendo ottenne benedizioni non solo per sé ma per l’intera nazione. (Leggi 2 Cronache 34:31-33.)

*** w12 15/6 p. 10 par. 13 Geova è il “Rivelatore di segreti” *** 13 Geova si servì dell’impero medo-persiano per rovesciare Babilonia, consentendo il

ritorno degli israeliti nella loro terra, e adempiere così le profezie. (2 Cron. 36:22, 23)

*** w12 15/8 p. 24 par. 16 Stiamo attenti ai lacci del Diavolo! ***

La Parola di Dio narra di persone che commisero peccati gravissimi ma si pentirono e furono perdonate da Dio. — 2 Cron. 33:2, 10-13;

*** w12 15/11 p. 24 par. 13 Come possiamo beneficiare del perdono di Geova? *** 13 Come reagì Geova alle

preghiere di Manasse? “Si lasciò supplicare da lui e udì la sua richiesta di favore”. Come già aveva fatto Davide, Manasse riconobbe la gravità dei suoi peccati e si pentì sinceramente. Perciò Dio lo perdonò e gli ridiede il trono di Gerusalemme. Fu così che “Manasse seppe che Geova è il vero Dio”. (2 Cron. 33:13) La sua vicenda è una prova ulteriore che il nostro misericordioso Dio perdona chi è realmente pentito, e questo è davvero rincuorante.

*** w09 15/3 p. 22 par. 13 Geova merita che lo lodiamo unitamente *** 13 Sappiamo bene, comunque, che nonostante tutto ciò che Geova aveva fatto per loro,

gli israeliti non mostrarono rispetto né per lui né per i loro antenati Abraamo, Isacco e Giacobbe. Continuarono a ribellarsi finché Dio si servì di Babilonia per portarli in esilio. (2 Cron. 36:15-17).

*** w09 15/8 p. 31 Avevi un privilegio di servizio? Puoi tornare a prestare servizio? ***

Se hai perso un privilegio a motivo di una trasgressione forse ti chiedi se Geova e i fratelli potranno mai perdonarti e dimenticare davvero. Rifletti sulla vicenda di Manasse, re di Giuda. Egli “fece in grandi proporzioni ciò che era male agli occhi di Geova, per offenderlo”. (2 Re 21:6) Eppure Manasse morì fedele dopo aver ripreso a regnare. Come fu possibile?

Alla fine Manasse accettò la disciplina. Dopo che egli aveva ignorato gli avvertimenti, Geova mandò contro di lui gli assiri, che lo misero ai ceppi e lo esiliarono nella lontana Babilonia. Lì Manasse “placò la faccia di Geova suo Dio e si umiliava grandemente a causa dell’Iddio dei suoi antenati. E Lo pregava”. Il pentimento sincero fu dimostrato dalle opere, e Manasse fu perdonato. — 2 Cron. 33:12, 13.

È raro che i privilegi vengano restituiti tutti in una volta. Con l’andare del tempo, però, potrebbero esserti affidate alcune responsabilità. Se le accetti e fai del tuo meglio nell’assolverle, è possibile che in seguito ti vengano assegnati altri compiti. Questo non significa che sarà tutto facile. Potranno esserci battute d’arresto. Ciò nonostante, la disponibilità e la perseveranza portano frutto.

*** w07 1/2 p. 22 parr. 1-2 Il vostro apprezzamento cresca di continuo ***

FU UN ritrovamento sensazionale. Durante i lavori di restauro del tempio di Geova a Gerusalemme, il sommo sacerdote Ilchia trovò “il libro della legge di Geova per mano di Mosè”, senza dubbio la copia originale completata circa 800 anni prima! Riuscite a immaginare come dovette sentirsi Giosia, un re timorato di Dio, quando gli fu portato il libro? Senz’altro lo apprezzò grandemente e chiese subito a Safan il segretario di leggerglielo ad alta voce. — 2 Cronache 34:14-18.

2 Oggi la Parola di Dio può essere letta, per intero o in parte, da miliardi di persone. Ma questo rende forse le Scritture meno preziose e importanti? Naturalmente no! Esse

contengono i pensieri dell’Onnipotente, messi per iscritto per il nostro bene. (2 Timoteo 3:16) Esternando i suoi sentimenti per la Parola di Dio, il salmista Davide scrisse: “Come mi son dunque preziosi i tuoi pensieri! O Dio, quanto è grande la loro somma!” — Salmo 139:17.

*** w07 15/7 p. 19 par. 14 Avete peccato contro lo spirito santo? *** 14 La misura in cui Geova perdona è illustrata anche dal caso di Manasse, un re di Giuda

che fece ciò che era male agli occhi di Geova. Manasse eresse altari a Baal, adorò “tutto l’esercito dei cieli” ed edificò perfino altari a falsi dèi in due cortili del tempio. Fece passare i suoi figli attraverso il fuoco, incoraggiò pratiche spiritiche e indusse gli abitanti di Giuda e Gerusalemme a “fare peggio delle nazioni che Geova aveva annientato d’innanzi ai figli d’Israele”. Gli avvertimenti dati dai profeti di Geova non furono ascoltati. Alla fine il re d’Assiria fece prigioniero Manasse. Durante la prigionia Manasse si pentì e continuò a pregare umilmente Dio, che lo perdonò e lo reinsediò sul trono a Gerusalemme, dove Manasse promosse la pura adorazione. — 2 Cronache 33:2-17.

*** w07 15/9 p. 22 par. 5 “Il Padre vostro è misericordioso” ***

Allontanandosi dalle giuste norme di Dio, gli israeliti si trovarono spesso in gravi difficoltà. Geova però fu compassionevole e li salvò più volte. (Giudici 2:11-16; 2 Cronache 36:15) Questo mostra come agisce l’amorevole Dio a favore di chi è nel bisogno, in pericolo o in difficoltà. Geova è “ricco in misericordia”. — Efesini 2:4.

*** w05 15/9 p. 28 Respingete i ragionamenti errati! ***

Manasse re di Giuda eresse altari a Baal, fece passare i suoi figli attraverso il fuoco, promosse pratiche spiritiche e costruì altari per la falsa adorazione nei cortili del tempio. Comunque, quando si pentì sinceramente Geova lo perdonò, lo liberò dalla prigionia e gli ridiede il regno. (2 Cronache 33:1-13) Un Dio a cui non va mai bene nessuno si comporterebbe così? No di certo.

*** w05 1/12 p. 21 parr. 5-8 Punti notevoli del libro di Secondo Cronache ***

33:2-9, 12, 13, 15, 16. Per mostrare vero pentimento bisogna abbandonare la condotta errata e compiere uno sforzo deciso per fare il bene. Chi è veramente pentito può essere oggetto della misericordia di Geova anche se ha agito malvagiamente come il re Manasse.

36:15-17. Geova è compassionevole e paziente, tuttavia la sua compassione e la sua pazienza hanno un limite. Chi vuole sopravvivere quando Geova porrà fine a questo sistema di cose malvagio deve reagire in modo positivo all’opera di predicazione del Regno.

36:17, 22, 23. La Parola di Geova si avvera sempre. — 1 Re 9:7, 8; Geremia 25:9-11.

*** w04 15/5 p. 6 Possiamo rallegrare Dio ***

Nonostante Dio avesse manifestato ampiamente i teneri sentimenti che provava per loro, gli israeliti “si facevano continuamente beffe dei messaggeri del vero Dio e disprezzavano le sue parole e schernivano i suoi profeti, finché il furore di Geova salì contro il suo popolo, finché non ci fu guarigione”. (2 Cronache 36:16) Infine la loro continua e ostinata ribellione ‘contristò il suo spirito santo’ al punto da far perdere loro il suo favore. (Isaia 63:10) Il risultato? Giustamente Dio smise di proteggerli, e quando i babilonesi conquistarono Giuda e distrussero Gerusalemme le conseguenze furono disastrose. (2 Cronache 36:17-21) Purtroppo alcuni scelgono di seguire una condotta peccaminosa che offende e angustia il Creatore!

*** w04 1/8 p. 10 par. 8 Geova rivela la sua gloria agli umili *** 8 La prontezza di Geova a perdonare e il pentimento di Manasse

costituiscono un’importante lezione di umiltà. Dovremmo sempre tenere presente che il modo in cui trattiamo chi può averci offeso e l’atteggiamento che manifestiamo quando pecchiamo possono influire sul modo in cui Geova tratta noi. Se perdoniamo di buon grado le trasgressioni degli altri e ammettiamo umilmente i nostri errori possiamo contare sulla misericordia di Geova. — Matteo 5:23, 24; 6:12.

*** w01 1/11 p. 11 par. 10 Geova è un Dio di longanimità *** 10 La storia mostra tuttavia che la longanimità di Dio ha un limite. …permise ai babilonesi

di invadere il regno delle due tribù di Giuda e di distruggere Gerusalemme con il suo tempio. — 2 Cronache 36:16-19.

*** w01 1/12 p. 19 par. 3 Temete Geova e osservate i suoi comandamenti *** 3 Geova si interessa allo stesso modo del nostro

benessere. Come un Padre amorevole, per mezzo della sua Parola e della sua organizzazione ci insegna per nostro beneficio. (Isaia 48:17) Un aspetto di questo programma di insegnamento divino è quello di avvertirci “più volte” in merito alle trappole spirituali affinché sviluppiamo un sano timore nei confronti di tali pericoli. (2 Cronache 36:15; 2 Pietro 3:1) Nel corso della storia si sarebbero potute evitare molte calamità spirituali e molte sofferenze ‘se solo le persone avessero edificato il loro cuore per temere Dio e osservare i suoi comandamenti’. (Deuteronomio 5:29) In questi

“tempi difficili”, come possiamo edificare il cuore per temere Dio e stare lontani dai pericoli spirituali? — 2 Timoteo 3:1.

*** w00 15/6 p. 22 par. 18 “Voi siete tutti fratelli” *** 18 Alcuni conservi cristiani possono avere effettivamente bisogno di correzione. (Galati

6:1) Ma sono ugualmente preziosi agli occhi di Geova ed è giusto rispettarne la dignità. “Quando chi dà consigli mi tratta con rispetto, mi sento libero di andare da lui e chiedergli il suo parere”, ha detto un Testimone. La maggioranza delle persone reagiscono bene ai consigli quando si rispetta la loro dignità. Se a chi ha fatto un passo falso si dà l’opportunità di esprimersi liberamente, anche se la cosa richiede più tempo, gli si rende più facile accettare i consigli necessari. Tenete presente come Geova, mosso dalla compassione, ragionò ripetutamente con gli israeliti. (2 Cronache 36:15; Tito 3:2) I consigli dati con empatia e comprensione toccheranno il cuore di chi ha bisogno di aiuto. — Proverbi 17:17; Filippesi 2:2, 3; 1 Pietro 3:8.

*** w99 1/6 p. 6 Dio non è lento riguardo alla sua promessa ***

Lo stesso modello si nota nel modo in cui Dio trattò Israele. Nonostante gli israeliti si comportassero in maniera infedele e depravata, Dio ebbe pazienza con loro per centinaia d’anni. La Bibbia dice: ‘Geova mandava i suoi messaggeri, mandando più volte, perché provò compassione del suo popolo. Ma disprezzavano continuamente le sue parole e schernivano i suoi profeti, finché il furore di Geova salì contro il suo popolo, finché non ci fu guarigione’. (2 Cronache 36:15, 16) Erano giunti a un punto in cui non era più possibile alcun miglioramento. Solo Geremia e pochi altri poterono salvarsi. Dio non poteva essere accusato di ingiustizia quando alla fine portò il giudizio sul resto di loro.

*** w99 15/9 p. 12 Acquistate sapienza e accettate la disciplina ***

GEOVA DIO è il sommo Insegnante dei suoi servitori. Li istruisce non solo su di sé ma anche sulla vita. (Isaia 30:20; 54:13; Salmo 27:11) Per esempio, alla nazione di Israele Geova diede profeti, leviti — specialmente i sacerdoti — e altri saggi come insegnanti. (2 Cronache 35:3; Geremia 18:18) I profeti facevano conoscere al popolo i propositi e le qualità di Dio e indicavano la via da seguire. I sacerdoti e i leviti avevano la responsabilità di insegnare la Legge di Geova. E i saggi, o gli anziani, davano utili consigli in questioni attinenti alla vita quotidiana.

*** w98 1/11 p. 16 par. 11 Continuate a operare la vostra salvezza! *** 11 Paradossalmente, da uno dei migliori re di Giuda ne venne uno dei peggiori in

assoluto. Manasse, figlio di Ezechia, fomentò idolatria, spiritismo e violenza indiscriminata in misura senza precedenti. La Bibbia dice che “Geova parlava a Manasse e al suo popolo”, probabilmente tramite i profeti. (2 Cronache 33:10) La tradizione ebraica vuole che Manasse abbia reagito facendo segare a pezzi Isaia. (Confronta Ebrei 11:37). Che sia vero o no, Manasse non prestò ascolto a nessun avvertimento divino. Anzi, fece bruciare vivi alcuni suoi figli in sacrificio, proprio come aveva fatto suo nonno Acaz. Eppure quest’uomo malvagio, trovatosi in gravi difficoltà verso la fine della sua vita, si pentì e cambiò condotta. (2 Cronache 33:1-6, 11-20) Il suo esempio ci insegna che nemmeno chi ha fatto delle pessime scelte è necessariamente irrecuperabile. Può cambiare.

*** w96 15/3 p. 12 parr. 10-11 Ecco i leali! *** 10 Per lealtà Geova fu paziente con il suo popolo, come si legge in 2 Cronache 36:15, 16:

“Geova l’Iddio dei loro antenati mandava avvertimenti contro di loro per mezzo dei suoi messaggeri, mandando più volte, perché provò compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma si facevano continuamente beffe dei messaggeri del vero Dio e disprezzavano le sue parole e schernivano i suoi profeti, finché il furore di Geova salì contro il suo popolo, finché non ci fu guarigione”.

11 Poiché Geova è leale al massimo grado, l’apostolo Paolo poté scrivere ciò che troviamo in Romani 8:38, 39: “Sono convinto che né morte né vita né angeli né governi né cose presenti né cose avvenire né potenze né altezza né profondità né alcun’altra creazione potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù nostro Signore”. Sì, Geova ci assicura: “Non ti lascerò affatto né in alcun modo ti abbandonerò”. (Ebrei 13:5) È di vero conforto sapere che Geova Dio è sempre leale!

*** w94 1/8 p. 12 par. 11 Geova è ragionevole! *** 11 Sotto questo aspetto, l’esempio di Manasse re di Giuda è ancor più notevole, dato

che Manasse, a differenza di Davide, agì a lungo in modo veramente malvagio. Manasse promosse nel paese disgustanti pratiche religiose, fra cui sacrifici umani. Può darsi che a lui si debba anche la morte del fedele profeta Isaia, ‘segato a pezzi’. (Ebrei 11:37) Per punirlo, Geova lasciò che Manasse venisse portato prigioniero a Babilonia. In prigione però Manasse si pentì e implorò misericordia. Visto il suo sincero pentimento, Geova fu “pronto a perdonare”, anche in questo caso così estremo. — 2 Cronache 33:9-13.

*** w94 1/11 p. 11 par. 7 Geova, il nostro Padre teneramente compassionevole *** 7 È vero che Geova è compassionevole e lento all’ira, ma quando è necessario

manifesta giusta ira. A quel tempo la compassione divina aveva raggiunto il limite. Riguardo alle conseguenze leggiamo che Geova “fece dunque salire contro di loro il re dei caldei, che uccideva i loro giovani con la spada nella casa del loro santuario, né provò compassione di giovane o vergine, vecchio o decrepito. Diede tutto nella sua mano”. (2 Cronache 36:17) Così Gerusalemme e il suo tempio furono distrutti e la nazione fu portata schiava a Babilonia.

*** w94 1/11 pp. 10-11 par. 6 Geova, il nostro Padre teneramente compassionevole ***

6 Gli israeliti portavano il nome di Dio e adoravano nel tempio di Gerusalemme, che era “una casa [edificata] al nome di Geova”. (2 Cronache 2:4; 6:33) Col tempo, però, finirono per tollerare immoralità, idolatria e omicidio, recando grande vituperio sul nome di Geova. In armonia con la sua personalità compassionevole, Dio cercò pazientemente di correggere questa deplorevole situazione senza portare la calamità sull’intera nazione. Egli “mandava avvertimenti contro di loro per mezzo dei suoi messaggeri, mandando più volte, perché provò compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma si facevano continuamente beffe dei messaggeri del vero Dio e disprezzavano le sue parole e schernivano i suoi profeti, finché il furore di Geova salì contro il suo popolo, finché non ci fu guarigione”. — 2 Cronache 36:15, 16.

*** w91 15/5 pp. 12-13 par. 11 Esempi di longanimità su cui riflettere *** 11 La maggioranza dei re d’Israele condusse i propri sudditi alla falsa adorazione. Dio

rigettò subito la nazione? No, Geova non rinunciò presto alla speranza che i rapporti tesi potessero migliorare. Al contrario, fu lento all’ira. Mostrandosi longanime, Dio diede loro ripetute volte l’opportunità di pentirsi. In 2 Cronache 36:15, 16 leggiamo: “Geova l’Iddio dei loro antenati mandava avvertimenti contro di loro per mezzo dei suoi messaggeri, mandando più volte, perché provò compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma si facevano continuamente beffe dei messaggeri del vero Dio e disprezzavano le sue parole e schernivano i suoi profeti, finché il furore di Geova salì contro il suo popolo, finché non ci fu guarigione”.

*** w91 1/9 p. 17 parr. 9-10 Geova e Cristo, massimi esempi nel comunicare ***

Geova comunicò con longanimità e pazienza con il suo antico popolo ribelle, come si nota da 2 Cronache 36:15, 16: “Geova l’Iddio dei loro antenati mandava avvertimenti contro di loro per mezzo dei suoi messaggeri, mandando più volte, perché provò compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma . . . disprezzavano le sue parole e schernivano i suoi profeti . . . finché non ci fu guarigione”.

10 Oggi abbiamo l’ispirata Parola di Dio, la Sacra Bibbia, mediante la quale Geova ci comunica informazioni su di sé, sui suoi propositi e sulla sua volontà per noi. (2 Timoteo 3:16, 17) In effetti, è proprio come dichiara Geova stesso, il massimo Esempio nel comunicare: “Il Sovrano Signore Geova non farà alcuna cosa a meno che non abbia rivelato la sua questione confidenziale ai suoi servitori, i profeti”. (Amos 3:7) Egli fa sapere ai suoi servitori quello che si propone di fare.

*** w76 15/9 p. 559 Geremia esalta la giustizia di Geova ***

Sfogliando il libro di Geremia non dobbiamo dimenticare altre qualità di Geova: amore, misericordia, compassione e longanimità. Per quanto tempo sopportò il Suo popolo ostinato! Geova “mandava avvertimenti contro di essi per mezzo dei suoi messaggeri, mandava più volte, perché provò compassione del suo popolo . . . Ma essi . . . disprezzavano le sue parole e schernivano i suoi profeti, fino a che il furore di Geova salì contro il suo popolo, fino a che non ci fu alcuna guarigione”. (2 Cron. 36:15, 16) Malgrado tutto questo Geova poté dir loro: “Ti ho amato con un amore a tempo indefinito. Perciò ti ho attratto con amorevole benignità. Eppure ti riedificherò”. — Ger. 31:3, 4.

*** w87 15/2 pp. 10-11 par. 4 Le due più grandi espressioni d’amore di tutti i tempi ***

4 Sebbene gli israeliti continuassero a mostrarsi ingrati e si ribellassero ripetutamente, Dio non li respinse subito. Al contrario, li supplicò amorevolmente, dicendo: “Volgetevi dalle vostre cattive vie, poiché per quale ragione dovreste morire, o casa d’Israele?” (Ezechiele 33:11) Nondimeno, pur essendo la personificazione dell’amore, Geova è anche giusto e saggio. Venne dunque il tempo in cui il suo popolo ribelle raggiunse il limite della Sua longanimità! Arrivarono al punto in cui “non ci fu guarigione”, così che egli lasciò che andassero in cattività a Babilonia. (2 Cronache 36:15, 16) Anche allora l’amore di Dio non cessò per sempre. Egli fece in modo che dopo 70 anni a un rimanente d’essi fosse concesso di tornare nel paese natio. Leggete il Salmo 126 e noterete quali sentimenti provarono i reduci al riguardo.

*** g05 8/1 p. 19 Essere gentili è segno di debolezza? ***

Anche noi possiamo imparare a essere teneramente compassionevoli leggendo regolarmente la Parola di Dio e meditando sull’amore e sulla misericordia che Geova Dio e suo Figlio, Gesù Cristo, ci hanno mostrato. In tal modo lasceremo che la Parola di Dio eserciti potenza per intenerire il nostro cuore. (2 Cronache 34:26, 27; Ebrei 4:12) Indipendentemente dall’ambiente familiare e dalle difficili esperienze della vita, possiamo imparare a essere ‘gentili verso tutti’. — 2 Timoteo 2:24.

*** g03 8/6 p. 19 Evitate le parole che feriscono ***

Il popolo d’Israele ‘si faceva continuamente beffe dei messaggeri del vero Dio e disprezzava le sue parole e scherniva i suoi profeti, finché il furore di Geova salì contro il suo popolo, finché non ci fu guarigione’. (2 Cronache 36:16) Benché il furore di Dio fosse stato scatenato soprattutto dalla condotta disubbidiente e idolatrica del suo popolo, va notato che la Bibbia menziona specificamente la violenza verbale rivolta ai profeti di Dio. Ciò sottolinea il fatto che Dio disapprova senza mezzi termini tale condotta.

Quali punti della lettura biblica di questa settimana possiamo usare nel ministero di campo?

*** w11 15/6 p. 5 Ci si dovrebbe battezzare quando si è molto giovani? ***

Molti servitori di Dio diedero prova di fedeltà e lealtà durante l’adolescenza, se non prima. Pensate a Giuseppe, Samuele, Giosia e Gesù. (Gen. 37:2; 39:1-3; 1 Sam. 1:24-28; 2:18-20; 2 Cron. 34:1-3; Luca 2:42-49) Anche le quattro figlie di Filippo, che profetizzavano, dovettero ricevere un’ottima educazione spirituale fin dalla tenera età. — Atti 21:8, 9.

Un Testimone della Grecia ha detto: “Mi sono battezzato a 12 anni. Non mi sono mai pentito della mia decisione. Da allora sono passati 24 anni, 23 dei quali li ho trascorsi nel servizio a tempo pieno. L’amore per Geova mi ha sempre aiutato ad affrontare le difficoltà della giovinezza. Quando avevo 12 anni non avevo la conoscenza delle Scritture che ho adesso, ma sapevo di amare Geova e di volerlo servire per sempre. Sono felice che mi abbia aiutato a continuare a servirlo”.

Giovane o anziana, una persona che dimostra di essere un vero discepolo dovrebbe battezzarsi. L’apostolo Paolo scrisse: “Col cuore si esercita fede per la giustizia, ma con la bocca si fa pubblica dichiarazione per la salvezza”. (Rom. 10:10) Quando un giovane discepolo di Cristo compie l’importante passo del battesimo, questa è una pietra miliare sia per lui che per i suoi genitori. Non permettete che nulla privi voi e i vostri figli di questa gioia.

*** w11 1/9 p. 16 Come potete avvicinarvi a Dio? ***

Dio ascolta tutte le preghiere?

Geova invita persone di tutte le nazioni ad avvicinarsi a lui in preghiera. (Salmo 65:2) Ma non ascolta tutte le preghiere. Per esempio, si rifiutò di udire quelle degli israeliti che si ostinavano a fare il male. (Isaia 1:15) Anche le preghiere di un uomo che maltratta sua moglie possono essere impedite. (1 Pietro 3:7) Comunque, perfino coloro che hanno commesso peccati gravi possono essere ascoltati da Dio se si pentono. — Leggi 2 Cronache 33:9-13.

*** w11 15/9 p. 10 par. 13 Geova è la mia parte *** 13 Gli israeliti non avrebbero avuto una patria per 70 anni e la loro terra sarebbe rimasta

desolata. (Ger. 25:11) Ma l’espressione di Geremia, “Geova è la mia parte”, dimostrava la sua fiducia nella misericordia di Dio e dava al profeta motivo di ‘essere in aspettativa di lui’. Tutte le tribù di Israele avevano perso la loro eredità, per cui dovevano coltivare lo stesso atteggiamento di fiduciosa attesa che aveva il profeta. Geova era la loro unica speranza. Dopo 70 anni il popolo di Dio ritornò nella sua terra ed ebbe il privilegio di servirlo lì. — 2 Cron. 36:20-23.

*** w09 15/6 p. 12 parr. 5-6 Siate ‘zelanti nelle opere eccellenti’! ***

Giosia divenne re quando aveva solo otto anni. La narrazione storica dice: “Nell’ottavo anno del suo regno, mentre era ancora un ragazzo, cominciò a ricercare l’Iddio di Davide suo antenato; e nel dodicesimo anno cominciò a purificare Giuda e Gerusalemme dagli alti luoghi e dai pali sacri e dalle immagini scolpite e dalle statue di metallo fuso”. (2 Cron. 34:3) Pertanto questi quattro re furono tutti zelanti nelle opere eccellenti.

6 Anche oggi compiamo uno sforzo congiunto per aiutare le persone a liberarsi dai falsi insegnamenti religiosi e dall’idolatria. Il ministero di casa in casa ci permette di incontrare persone di ogni tipo. (1 Tim. 2:4)

*** w05 15/2 pp. 15-16 par. 13 Siate fieri di essere cristiani! ***

Anni dopo, il giovane re Giosia, pur vivendo in un ambiente corrotto, attuò riforme religiose a lungo termine, riparò il tempio di Dio e ricondusse la nazione a Geova. Era fiero della sua fede e del suo modo di adorare. (2 Cronache, capitoli 34, 35)

*** w10 15/7 p. 11 par. 17 “Quale sorta di persone dovete essere!” *** 17 Partecipare alle attività spirituali ci ristora. A questo riguardo ricordiamo le parole di

Pietro: “Quale sorta di persone dovete essere voi in santi atti di condotta e opere di santa devozione!” (2 Piet. 3:11) Tra queste opere la più importante è la predicazione della buona notizia. (Matt. 24:14) Certo, in alcuni territori l’opera di predicazione può essere difficile, forse a motivo dell’apatia o dell’opposizione o semplicemente perché le persone sono assorbite dalle preoccupazioni della vita di ogni giorno. I servitori di Geova dell’antichità dovettero far fronte ad atteggiamenti di questo tipo, eppure non si arresero mai, ma continuarono “più volte” a proclamare il messaggio che avevano ricevuto da Dio. (Leggi 2 Cronache 36:15, 16; Ger. 7:24-26). Cosa li aiutò a perseverare? Consideravano il loro incarico dal punto di vista di Geova, non da quello del mondo. Inoltre ritenevano un onore incomparabile portare il nome di Dio. — Ger. 15:16.

*** w09 15/6 pp. 10-11 par. 20 Siate zelanti per la casa di Geova! *** 20 Durante i lavori di ristrutturazione avviati dal re Giosia, il sommo sacerdote Ilchia

“trovò il libro della legge di Geova per mano di Mosè”. Lo consegnò a Safan, segretario reale, che quindi cominciò a leggerne il contenuto a Giosia. (Leggi 2 Cronache 34:14-18). Come reagì il re? Addolorato, si strappò immediatamente le vesti e ordinò agli uomini di consultare Geova. Tramite la profetessa Ulda, Dio trasmise un messaggio con cui condannava alcune delle pratiche religiose seguite in Giuda. Tuttavia l’impegno di Giosia nell’eliminare le pratiche idolatriche non era passato inosservato e, nonostante le calamità predette per la nazione in generale, egli conservò il favore di Geova. (2 Cron. 34:19-28) Cosa possiamo imparare da questo? Sicuramente desideriamo quello che desiderava Giosia. Vogliamo seguire senza indugio la guida di Geova, non dimenticando mai cosa succede quando si permette che apostasia e infedeltà interferiscano nell’adorazione. E possiamo star certi che Geova apprezzerà il nostro zelo per la vera adorazione, come fece nel caso di Giosia.

*** w09 1/2 pp. 24-25 Giosia scelse di fare ciò che era giusto ***

Anche se giovane, Giosia aveva le idee chiare: voleva servire Geova. Per questo diede ascolto a chi amava Geova piuttosto che a quelli che erano stati amici del padre. Aveva solo otto anni, ma sapeva che era giusto ascoltare chi amava Dio. (2 Cronache 34:1, 2) Vorresti scoprire qualcosa sulle persone che gli diedero consigli e che per lui furono un esempio? —

Una delle persone che esercitarono una buona influenza su Giosia fu il profeta Sofonia. Questi era suo parente, dato che forse discendeva dal buon re Ezechia, padre di Manasse. Sofonia scrisse il libro biblico che porta il suo nome durante la prima parte del regno di Giosia. Avvertì che chi non avesse scelto di fare ciò che era giusto avrebbe fatto una brutta fine, e Giosia senza dubbio lo ascoltò.

Poi c’era Geremia, del quale forse hai già sentito parlare. Geremia e Giosia erano entrambi giovani e crebbero non lontano l’uno dall’altro. Geova ispirò Geremia a scrivere il libro della Bibbia che ha preso il suo nome. Quando Giosia morì in battaglia, Geremia scrisse un canto funebre per esprimere il suo profondo dolore. (2 Cronache 35:25) La compagnia l’uno dell’altro li spinse senz’altro a rimanere fedeli a Geova.

Cosa puoi imparare studiando l’esempio di Giosia? — Se, come nel suo caso, tuo padre non serve Geova, c’è qualcun altro che può aiutarti a conoscere meglio Dio? Forse tua madre, uno dei tuoi nonni o un altro parente. Oppure potrebbe essere un’altra persona che serve Geova, qualcuno che col permesso di tua madre può studiare la Bibbia con te.

Qualunque sia la tua situazione, ricorda questo: anche se era un bambino, Giosia era abbastanza grande da capire che doveva farsi amici tra i servitori di Geova. Segui il suo esempio e scegli di fare ciò che è giusto.

*** w08 15/4 p. 15 par. 16 Ragazzi, ricordate ora il vostro grande Creatore *** 16 Può darsi che Baruc volesse

migliorare il suo tenore di vita. Geova notò questo e con benignità gli consigliò di non continuare a cercare “grandi cose” per se stesso. Baruc si dimostrò umile e saggio perché ascoltò Geova, e sopravvisse alla distruzione di Gerusalemme. (Ger. 45:2-5) D’altra parte, i contemporanei di Baruc che accumularono “grandi cose”, relegando Geova in secondo piano, ben presto persero tutto per mano dei caldei, i babilonesi. Molti persero anche la vita. (2 Cron. 36:15-18) La vicenda di Baruc ci fa capire inoltre che una buona relazione

con Dio è ben più importante della ricchezza e della preminenza in questo mondo.

*** w03 1/4 p. 8 Giovani, state facendo progresso spirituale? ***

Prima di tutto devi essere motivato. Prendi il caso di Giosia, giovane re di Giuda. Quando nel tempio venne scoperto il libro della Legge di Geova, Giosia lo fece leggere e fu profondamente toccato da ciò che sentì. Come risultato, “eliminò tutte le cose detestabili da tutti i paesi che appartenevano ai figli d’Israele”. (2 Cronache 34:14-21, 33) La lettura della Parola di Dio spinse Giosia a fare di più per promuovere la pura adorazione.

Anche tu puoi coltivare il desiderio di servire Geova leggendo regolarmente la Bibbia e meditando su quello che leggi.

*** w03 1/12 p. 17 par. 10 “Mostratevi grati” *** 10 Quando gli israeliti ubbidivano

portando la decima, facendo contribuzioni volontarie e provvedendo per i poveri, Geova li benediceva. Ma quando non si mostravano grati, perdevano il suo favore. Le conseguenze furono disastrose e infine il popolo andò in esilio. (2 Cronache 36:17-21)

*** w02 15/12 p. 19 Conoscete Safan e la sua famiglia? ***

Dieci anni prima il giovane Giosia aveva cominciato a “ricercare l’Iddio di Davide suo antenato”. Essendo molto più grande di Giosia, Safan era in grado di essere per lui un valido consigliere spirituale nonché di dare un valido sostegno alla prima campagna indetta dal re per ripristinare la vera adorazione. — 2 Cronache 34:1-8.

Durante i lavori di riparazione del tempio, fu trovato “il medesimo libro della legge” e Safan “lo leggeva davanti al re”. Udendone il contenuto, Giosia rimase scioccato e mandò una delegazione di uomini fidati dalla profetessa Ulda per interrogare Geova riguardo al libro. Il fatto che incluse nella delegazione Safan e suo figlio Aicam dimostra che il re aveva fiducia in loro. — 2 Re 22:8-14; 2 Cronache 34:14-22.

Nelle Scritture questo è l’unico riferimento a ciò che fece Safan stesso. Negli altri passi biblici si accenna a lui solo in quanto padre o nonno di qualcuno. I discendenti di Safan ebbero stretti contatti con il profeta Geremia.

*** w01 15/2 p. 19 par. 9 Cercate Geova prima del giorno della sua ira *** 9 A quanto pare le parole di Sofonia spinsero il

re Giosia a ‘cercare Geova’. Le Scritture dicono di Giosia: “Nell’ottavo anno del suo regno, mentre era ancora un ragazzo [di circa 16 anni], cominciò a ricercare l’Iddio di Davide suo antenato”. (2 Cronache 34:3) Giosia continuò pure a ‘cercare la giustizia’, poiché leggiamo: “Nel dodicesimo anno [quando Giosia aveva circa 20 anni] cominciò a purificare Giuda e Gerusalemme dagli alti luoghi e dai pali sacri e dalle immagini scolpite e dalle statue di metallo fuso. Inoltre, abbatterono davanti a lui gli altari dei Baal”. (2 Cronache 34:3, 4) Oltre a ciò Giosia ‘cercò la mansuetudine’, agendo umilmente per piacere a Geova purificando il paese dall’idolatria e da altre false pratiche religiose. Come dovettero rallegrarsi gli altri mansueti per quegli sviluppi!

*** w01 15/9 p. 11 par. 5 La benedizione di Geova vi raggiungerà? *** 5 Gli israeliti non mostrarono gratitudine per la benedizione di Geova. Siccome non

continuarono ad ascoltarlo, le maledizioni predette li raggiunsero. Per questo i regni di Israele e di Giuda furono conquistati dai nemici e i loro abitanti furono portati in esilio. (Deuteronomio 28:36; 2 Re 17:22, 23; 2 Cronache 36:17-20) Il popolo di Dio imparò da queste sofferenze che le benedizioni divine raggiungono solo chi continua ad ascoltare Geova? Il rimanente ebraico che tornò in patria nel 537 a.E.V. ebbe l’opportunità di dimostrare se aveva indotto “il cuore alla saggezza” e a quel punto capì la necessità di continuare ad ascoltare Geova. — Salmo 90:12.

*** w01 1/10 pp. 15-16 parr. 10-11 Come potete aiutare un figlio “prodigo”? *** 10 Essere longanimi, o pazienti, significa anche

non rinunciare alla speranza che i rapporti tesi possano migliorare. Geova diede l’esempio di come essere longanimi. Prese l’iniziativa di mandare “più volte” i suoi messaggeri agli israeliti. “Provò compassione del suo popolo”, anche se “si facevano continuamente beffe dei messaggeri del vero Dio e disprezzavano le sue parole”. (2 Cronache 36:15, 16) Fece appello agli israeliti dicendo: “Volgetevi, suvvia, ognuno dalla sua cattiva via”. (Geremia 25:4, 5) Nondimeno Geova non mise in discussione i suoi giusti princìpi. Erano gli israeliti che dovevano ‘volgersi’ a lui e alle sue vie.

11 I genitori possono imitare la longanimità di Geova non rinunciando frettolosamente a ogni

speranza circa il figlio che si sta sviando. Continuando a sperare possono prendere l’iniziativa per tenere aperte le linee di comunicazione o per ristabilirle. Pur attenendosi ai giusti princìpi, possono fare “più volte” appello al figlio perché torni nella via della verità.

*** w00 15/1 p. 3 Potete conoscere il futuro! ***

Le profezie bibliche sono superiori anche per molti altri aspetti. A differenza delle predizioni astrologiche, lasciano spazio al libero arbitrio. Nessuno quindi è vittima del destino. (Deuteronomio 30:19) Scritti come quelli di Nostradamus sono privi di contenuto morale e mascherano questo vuoto con un alone di mistero e col sensazionalismo. Le profezie bibliche invece hanno una solida base morale. Spiegano perché Dio farà ciò che si è proposto. (2 Cronache 36:15) E le profezie di Geova Dio non vengono mai meno, perché egli “non può mentire”. (Tito 1:2) Perciò coloro che si fanno guidare dalla sua Parola vivono una vita illuminata, felice e con uno scopo, senza sprecare tempo e risorse preziose in attività futili. — Salmo 25:12, 13.

*** w00 1/3 p. 16 par. 9 “Ricercate Geova e la sua forza” *** 9 Secondo, possiamo trarre forza spirituale dalla Bibbia. (Ebrei 4:12) La potenza della

parola di Dio fu evidente ai giorni del re Giosia. Sebbene avesse già eliminato gli idoli pagani dal paese, l’inatteso ritrovamento della Legge di Geova nel tempio spinse questo re di Giuda a intensificare il programma di purificazione. Dopo che Giosia ebbe letto personalmente la Legge al popolo, l’intera nazione fece un patto con Geova e venne lanciata una seconda e più incisiva campagna contro l’idolatria. L’ottimo risultato della riforma di Giosia fu che “per tutti i suoi giorni non si scostarono dal seguire Geova”. — 2 Cronache 34:33.

*** w93 15/6 p. 30 Rispettate il vostro luogo di adorazione? ***

Gli anziani non dovrebbero rimandare le riparazioni necessarie. (2 Cronache 24:5, 13; 29:3; 34:8; Neemia 10:39; 13:11) In alcune congregazioni vengono fatte periodiche ispezioni della Sala del Regno per provvedere subito ai necessari lavori di riparazione. Si tengono degli inventari per assicurarsi che i prodotti da utilizzare siano disponibili e accessibili. Se c’è un ripostiglio per tenere prodotti, attrezzi e materiali delle pulizie, tutti gli anziani e i servitori di ministero dovrebbero interessarsi delle sue condizioni, accertandosi che sia tenuto in ordine. Gli incaricati dei reparti letteratura e riviste possono mostrare di avere a cuore la sala evitando che vi si accumulino antiestetiche scatole vuote.

*** w90 1/8 p. 5 Giovani servitori dei tempi biblici ***

Giosia divenne re a soli otto anni. A circa 15 anni, “mentre era ancora un ragazzo, cominciò a ricercare l’Iddio di Davide suo antenato”. Ancor prima di compiere vent’anni Giosia intraprese una campagna contro la falsa adorazione. In seguito fece riparare il tempio e ripristinò la pura adorazione nel paese. Leggiamo: “Per tutti i suoi giorni [gli israeliti] non si scostarono dal seguire Geova l’Iddio dei loro antenati”. Nessuno di noi può essere re come Giosia, nondimeno possiamo tutti servire Dio e opporci con decisione alla falsa adorazione, qualunque sia la nostra età. — 2 Cronache 34:3, 8, 33.

*** w84 1/1 p. 28 Attenti a questo Ingannatore! ***

Che tipo di svago cerca oggi la gente al cinema per rilassarsi? Milioni di persone scelgono film immorali o violenti, pieni di scene raccapriccianti. Oppure sono affascinate dai film dell’orrore o a sfondo demoniaco. Questi ultimi sono pericolosi perché fanno leva su una malsana curiosità per le cose misteriose, le quali infine si rivelano dannose. (II Cronache 33:6) E possono avere gravi effetti immediati sui soggetti impressionabili.

*** w90 1/8 p. 12 parr. 8-10 Giovani felici che servono Geova *** 8 A 15 anni, il giovane re Giosia “cominciò a ricercare l’Iddio di Davide suo antenato”.

Quando Gesù aveva 12 anni lo trovarono nel tempio di Geova, “seduto in mezzo ai maestri e ad ascoltarli e interrogarli”. Indipendentemente dalla vostra età, avete coltivato il sincero desiderio di imparare ciò che Dio ha fatto e sta per fare, a imitazione di Giosia e di Gesù? — 2 Cronache 34:3; Luca 2:46.

9 Forse, però, direte che studiare costa fatica. Molti, giovani e non, non hanno mai letto a sufficienza da imparare a leggere senza difficoltà. Più si legge, più facile diventa leggere. Più si studia, più facile diventa imparare. Le nuove idee si collegano a quello che si sa già, e così diventa più facile capirle e ricordarle.

10 Come potete imparare di più riguardo a Dio? Forse potreste essere più regolari nel partecipare alle adunanze cristiane. E che dire di prepararvi in anticipo e partecipare attivamente? Ad esempio, pensate che imparereste di più da questo articolo se consultaste i versetti biblici menzionati ma non riportati? Avete scritto una o due parole a margine della pagina per ricordarvi quello che ciascuno di questi versetti aggiunge al paragrafo o all’articolo? Avete l’abitudine di includere almeno uno di questi versetti in un commento per dimostrare che apprezzate questa considerazione scritturale? Un anziano di congregazione che frequenta regolarmente le adunanze da molti anni dice: “Mi riesce difficile concentrarmi su uno studio se in realtà non mi sono preparato bene, mentre provo un immenso piacere a seguirne uno quando ho studiato a fondo il materiale”.

*** w84 15/12 p. 17 par. 6 “Compi pienamente il tuo ministero” *** 6 Il ministero ha molte sfaccettature; ci sono molte cose che un ministro deve fare. In

primo luogo, disse Paolo, si deve ‘predicare la parola’. Questa è la parola che Geova ha deciso di rivelare ai suoi servitori. È la parola di verità di cui parlò Gesù. Geova rende noto qual è il suo messaggio per l’umanità in un determinato periodo facendo deporre a suo favore i suoi testimoni sulla terra. Geova dà sempre un messaggio d’avvertimento prima di passare all’azione. (II Cronache 36:15, 16; Isaia 42:9; 43:12; Giona 3:2-4) Il suo messaggio è per il bene di coloro che lo ascoltano, i quali possono mettersi al riparo. Coloro che non se ne curano ne dovranno pagare le conseguenze al tempo in cui Geova entrerà in azione per eseguire il suo giudizio. Se ne dovranno assumere la responsabilità. (Atti 20:20, 21, 26, 27) Ma per un ministro di Dio la cosa saggia da fare è questa: “Presta costante attenzione a te stesso e al tuo insegnamento. Attieniti a queste cose, poiché facendo questo salverai te stesso e quelli che ti ascoltano”. — I Timoteo 4:16.

*** g 6/12 p. 14 La Bibbia: un libro di profezie accurate (parte 2) ***

La prigionia degli israeliti a Babilonia durò effettivamente 70 anni come predetto nella Bibbia? Ephraim Stern, uno dei maggiori archeologi israeliani, a proposito dei territori dell’antico popolo di Israele ha osservato: “Dal 604 al 538 a.E.V. c’è un vuoto archeologico, non si trova più nessuna prova indicante che la zona fosse abitata. In tutto quel periodo, delle città rase al suolo dai babilonesi non ne fu ripopolata nemmeno una”. Questo intervallo di tempo durante il quale nessuno tornò ad abitare nei territori conquistati si colloca proprio nel periodo dell’esilio degli ebrei a Babilonia durato dal 607 al 537 a.E.V. — 2 Cronache 36:20, 21.

*** g 11/07 p. 6 2. Onestà ***

La fiducia si basa sull’onestà. Chi ha la reputazione di essere onesto può guadagnarsi la vostra fiducia, ma se vi mente anche una sola volta può perderla.

GLI scrittori della Bibbia erano uomini onesti che scrissero in tutta sincerità. Questa caratteristica conferisce alle loro parole un sapore autentico, vero.

Gli scrittori delle Scritture Ebraiche rivelano le continue lamentele e ribellioni dei loro connazionali. (2 Cronache 36:15, 16)

*** g 11/07 p. 18 L’archeologia conferma la Bibbia? ***

È significativo che il cilindro menzioni la politica di Ciro — ben diversa da quella di altri antichi conquistatori — di lasciar tornare in patria coloro che erano stati tenuti prigionieri dalla precedente potenza. La storia biblica e quella secolare attestano che Ciro liberò gli ebrei, i quali poi ricostruirono Gerusalemme. — 2 Cronache 36:23; Esdra 1:1-4.

*** g97 8/3 p. 27 I figli dovrebbero scegliere da sé la propria religione? ***

Nella vita di ogni individuo arriva il momento di decidere se osservare certe credenze religiose e quali. Se i genitori cristiani si assumono personalmente la responsabilità di impartire istruzione religiosa ai figli sin dalla tenera età e se usano questo tempo per insegnare loro a ragionare in base a sani princìpi, molto probabilmente la scelta che i figli faranno in seguito sarà quella giusta. — 2 Cronache 34:1, 2; Proverbi 2:1-9.

*** g02 8/5 pp. 20-21 Dio approva la guerra? ***

Secondo la Bibbia, Israele combatté altre battaglie sotto la guida di Dio, di solito per difendersi da nemici che l’attaccavano senza essere stati provocati. Quando la nazione ubbidiva a Geova, le guerre combattute avevano esito favorevole. (Esodo 34:24; 2 Samuele 5:17-25) Ma quando Israele osava combattere contro il consiglio divino, solitamente il risultato era il disastro. … Perfino il fedele re Giosia in un’occasione ingaggiò una battaglia che non era sua. Quella decisione avventata gli costò la vita. — 2 Cronache 35:20-24.

Cosa mostrano questi avvenimenti? Indicano che nell’antico Israele la decisione di entrare in guerra spettava a Dio. (Deuteronomio 32:35, 43) Egli faceva combattere il suo popolo per scopi precisi. Tali scopi, però, sono stati conseguiti molto tempo fa. Oltre a ciò, Geova predisse che coloro che lo avrebbero servito “nella parte finale dei giorni” avrebbero ‘fatto delle loro spade vomeri’ e non avrebbero ‘imparato più la guerra’. (Isaia 2:2-4) È evidente che le guerre bibliche non giustificano i conflitti odierni, nessuno dei quali viene combattuto sotto la guida di Dio né al suo comando.

*** g92 8/1 pp. 19 Che fare se i miei genitori non mi aiutano spiritualmente? ***

Come fece Giosia a diventare così forte senza l’aiuto del padre? Ebbe il sostegno di altri uomini spirituali, come ad esempio il sommo sacerdote Ilchia e il suo segretario Safan. Essi esercitarono un’influenza spirituale positiva sul giovane Giosia, aiutandolo così a ‘eseguire le parole della legge’. (2 Re 23:24; 2 Cronache 34:14-19) Quella Legge richiedeva che i re se ne facessero una copia personale e la studiassero giorno e notte. (Deuteronomio 17:18; Giosuè 1:8) Senza dubbio questo aiutò Giosia a crescere spiritualmente.

*** km 7/14 p. 3 par. 3 Prendiamo a modello i profeti: Sofonia *** 3 Risultati positivi: Il messaggio di giudizio pronunciato da Sofonia riuscì a destare gli

animi di almeno una parte del popolo di Giuda, ma probabilmente ebbe l’effetto maggiore sul giovane Giosia, che iniziò a cercare Geova quando era ancora un ragazzo. Giosia in seguito intraprese in tutto il paese una vigorosa campagna contro l’idolatria (2 Cron. 34:2-5). Oggi, anche se alcuni semi del Regno cadono lungo la strada, in luoghi rocciosi o fra le spine, ci sono comunque semi che cadono su terreno eccellente e portano frutto (Matt. 13:18-23). Siamo sicuri che Geova continuerà a benedire gli sforzi che facciamo per mantenerci occupati nel diffondere il seme del Regno (Sal. 126:6).

*** km 9/03 p. 4 par. 4 Giovani, edificate un eccellente fondamento per il futuro *** 4 La ricerca che Giosia fece per trovare Dio produsse buoni risultati. Prima ancora di

compiere 20 anni agì con coraggio per liberare il paese dalla falsa adorazione. (2 Cron. 34:3-7) Analogamente, saranno le azioni a rendere manifesto il vostro progresso spirituale. (1 Tim. 4:15) Se siete proclamatori non battezzati sforzatevi di migliorare la qualità del vostro ministero. Non vi accontentate di offrire semplicemente la letteratura. Prefiggetevi l’obiettivo di usare la Bibbia per ragionare con le persone e coltivate l’interesse trovato. (Rom. 12:7) Questo vi aiuterà a crescere spiritualmente.

(2 Cronache 33:11) 11 Infine Geova fece venire contro di loro i capi dell’esercito che apparteneva al re d’Assiria, e catturarono dunque Manasse nelle buche e lo serrarono in due ceppi di rame e lo condussero a Babilonia.

(2 Cronache 34:1-3) 34 Giosia aveva otto anni quando cominciò a regnare, e regnò trentuno anni a Gerusalemme. 2 Ed egli faceva ciò che era retto agli occhi di Geova e camminava nelle vie di Davide suo antenato; e non deviò né a destra né a sinistra. 3 E nell’ottavo anno del suo regno, mentre era ancora un ragazzo, cominciò a ricercare l’Iddio di Davide suo antenato; e nel dodicesimo anno cominciò a purificare Giuda e Gerusalemme dagli alti luoghi e dai pali sacri e dalle immagini scolpite e dalle statue di metallo fuso.

(2 Cronache 34:31-33) 31 E il re stava in piedi al suo posto e concludeva dinanzi a Geova il patto di seguire Geova e di osservare i suoi comandamenti e le sue testimonianze e i suoi regolamenti con tutto il suo cuore e con tutta la sua anima, per eseguire le parole del patto che erano scritte in questo libro. 32 Per giunta, fece prendere a tutti quelli che si trovavano a Gerusalemme e in Beniamino la loro posizione [al riguardo]. E gli abitanti di Gerusalemme facevano secondo il patto di Dio, l’Iddio dei loro antenati. 33 Dopo ciò Giosia eliminò tutte le cose detestabili da tutti i paesi che appartenevano ai figli d’Israele, e fece prendere servizio a tutti quelli che si trovavano in Israele, per servire Geova loro Dio. Per tutti i suoi giorni non si scostarono dal seguire Geova l’Iddio dei loro antenati.

(2 Cronache 36:15-17) 15 E Geova l’Iddio dei loro antenati mandava [avvertimenti] contro di loro per mezzo dei suoi messaggeri, mandando più volte, perché provò compassione del suo popolo e della sua dimora. 16 Ma si facevano continuamente beffe dei messaggeri del [vero] Dio e disprezzavano le sue parole e schernivano i suoi profeti, finché il furore di Geova salì contro il suo popolo, finché non ci fu guarigione. 17 Fece dunque salire contro di loro il re dei caldei, che uccideva i loro giovani con la spada nella casa del loro santuario, né provò compassione di giovane o vergine, vecchio o decrepito. Diede tutto nella sua mano.

(2 Cronache 34:14-18) 14 Or mentre traevano fuori il denaro che era stato portato alla casa di Geova, Ilchia il sacerdote trovò il libro della legge di Geova per mano di Mosè. 15 Ilchia rispose dunque e disse a Safan il segretario: “Nella casa di Geova ho trovato il medesimo libro della legge”. Allora Ilchia diede il libro a Safan. 16 Quindi Safan portò il libro al re e rispose ancora al re, dicendo: “Tutto ciò che è stato messo in mano ai tuoi servitori essi lo fanno. 17 E versano il denaro che si trova nella casa di Geova e lo mettono in mano agli incaricati e in mano a quelli che fanno il lavoro”. 18 E Safan il segretario continuò a riferire al re, dicendo: “Ilchia il sacerdote mi ha dato un libro”. E Safan leggeva da esso davanti al re.

(2 Cronache 36:15-23) 15 E Geova l’Iddio dei loro antenati mandava [avvertimenti] contro di loro per mezzo dei suoi messaggeri, mandando più volte, perché provò compassione del suo popolo e della sua dimora. 16 Ma si facevano continuamente beffe dei messaggeri del [vero] Dio e disprezzavano le sue parole e schernivano i suoi profeti, finché il furore di Geova salì contro il suo popolo, finché non ci fu guarigione.

17 Fece dunque salire contro di loro il re dei caldei, che uccideva i loro giovani con la spada nella casa del loro santuario, né provò compassione di giovane o vergine, vecchio o decrepito. Diede tutto nella sua mano. 18 E tutti gli utensili, grandi e piccoli, della casa del [vero] Dio e i tesori della casa di Geova e i tesori del re e dei suoi principi, ogni cosa portò a Babilonia. 19 E bruciava la casa del [vero] Dio e abbatteva le mura di Gerusalemme; e bruciarono col fuoco tutte le sue torri di dimora e anche tutti i suoi oggetti desiderabili, in modo da causare rovina. 20 Per di più, portò via prigionieri a Babilonia quelli che rimanevano dalla spada, e divennero servitori suoi e dei suoi figli finché cominciarono a regnare i reali di Persia; 21 per adempiere la parola di Geova per bocca di Geremia, finché il paese non ebbe scontato i suoi sabati. Tutti i giorni che giacque desolato osservò il sabato, per compiere settant’anni.

22 E nel primo anno di Ciro re di Persia, affinché si adempisse la parola di Geova per bocca di Geremia, Geova destò lo spirito di Ciro re di Persia, così che egli fece passare un bando per tutto il suo regno, e anche per iscritto, dicendo: 23 “Ciro re di Persia ha detto questo: ‘Geova l’Iddio dei cieli mi ha dato tutti i regni della terra, ed egli stesso mi ha incaricato di edificargli una casa a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque fra voi è di tutto il suo popolo, Geova suo Dio sia con lui. Salga dunque’”.

(2 Cronache 34:26, 27) 26 E al re di Giuda, che vi manda a interrogare Geova, dovete dire questo: “Geova l’Iddio d’Israele ha detto questo: ‘Riguardo alle parole che hai udito, 27 per la ragione che il tuo cuore si è intenerito così che ti sei umiliato a causa di Dio nell’udire le sue parole riguardo a questo luogo e ai suoi abitanti, e ti sei umiliato dinanzi a me e ti sei strappate le vesti e hai pianto dinanzi a me, io, sì, io ho udito, è l’espressione di Geova.

(2 Cronache 34:8) 8 E nel diciottesimo anno del suo regno, quando aveva purificato il paese e la casa, mandò Safan figlio di Azalia e Maaseia capo della città e Ioa figlio di Ioacaz il cancelliere a riparare la casa di Geova suo Dio.

(2 Cronache 33:6) 6 Ed egli stesso fece passare i suoi propri figli attraverso il fuoco nella valle del figlio di Innom, e praticò la magia e usò la divinazione e praticò la stregoneria e costituì medium spiritici e quelli che per mestiere predicevano gli avvenimenti. Fece in grandi proporzioni ciò che era male agli occhi di Geova, per offenderlo.

(2 Cronache 36:23) 23 “Ciro re di Persia ha detto questo: ‘Geova l’Iddio dei cieli mi ha dato tutti i regni della terra, ed egli stesso mi ha incaricato di edificargli una casa a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque fra voi è di tutto il suo popolo, Geova suo Dio sia con lui. Salga dunque’”.

(2 Cronache 35:20-24) 20 Dopo tutto questo, quando Giosia ebbe preparato la casa, Neco re d’Egitto salì a combattere a Carchemis presso l’Eufrate. Quindi Giosia gli uscì incontro. 21 Allora egli gli mandò messaggeri, dicendo: “Che ho a che fare con te, o re di Giuda? Non è contro di te che vengo oggi, ma il mio combattimento è contro un’altra casa ed [è contro di essa che] Dio stesso ha detto che devo causare disturbo. Trattieniti per il tuo bene a causa di Dio, che è con me, e non lasciare che egli ti riduca in rovina”. 22 E Giosia non voltò la faccia da lui, ma si travestì per combattere contro di lui e non ascoltò le parole di Neco dalla bocca di Dio. Venne dunque a combattere nella pianura della valle di Meghiddo. 23 E i tiratori tiravano al re Giosia, così che il re disse ai suoi servitori: “Fatemi scendere, poiché sono stato ferito molto gravemente”. 24 Pertanto i suoi servitori lo fecero scendere dal carro e lo fecero salire sul secondo carro da guerra che era suo e lo portarono a Gerusalemme. Così morì e fu sepolto nel cimitero dei suoi antenati; e tutto Giuda e Gerusalemme furono in lutto per Giosia.