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Il giornale degli Ingegneri della provincia di Lecce DICEMBRE 2011 ANNO II Liberalizzazioni, vento di crisi Spedizione in abbonamento postale Art. 2 comma 20/b L. 662/96 DC/DCI/199/00/LE - Contiene I.P.

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Il giornale degli Ingegneri della provincia di Lecce

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IL GIORNALE DEGLI INGEGNERIDELLA PROVINCIA DI LECCE

ANNO II - Numero 3DICEMBRE 2011Aut. Trib. Lecce n. 338

DIRETTORE RESPONSABILE:Daniele L. De Fabrizio

DIRETTRICE EDITORIALE:Caterina Marasco

COMITATO DI REDAZIONE:Daniele L. De Fabrizio,Cosimo Fonseca, Donato Giannuzzi,Caterina Marasco

COORDINAMENTO REDAZIONALEE CONSULENZA GIORNALISTICA:Maria Luisa Mastrogiovanni

CONSIGLIERE DELEGATO COMMISSIONEINFORMAZIONE ED INTERNET:Caterina Marasco, Cosimo Mazzotta

SEDE LEGALE ED EDITORE:Ordine degli Ingegneridella Provincia di LecceViale De Pietro, 23/ATel. 0832.245472 - Fax: 0832.304406

IMPAGINAZIONE E STAMPA:Carra Editrice - Z.I. 73042 Casarano (Le)Tel. 0833.502319 - Fax 0833.591634www.carraeditrice.it - [email protected]

Chiuso in tipografia il 12 dicembre 2011Tiratura 3.200 copie

Questa pubblicazione è inviata agli ingegneri dellaProvincia di Lecce, ai Presidenti degli Ordini degliIngegneri delle province d’Italia, ai componenti del CNI,ai Sindaci e agli uffici tecnici dei Comuni della Provinciadi Lecce e a quanti ne abbiano fatto richiesta.

Gli articoli e le note firmate esprimono solo l’opinionedell’autore e non impegnano il Consiglio né laredazione del periodico. I manoscritti anche se nonpubblicati, non si restituiscono.

In copertina:AS.Le Genio Civile Lecce - Diagramma polareriassuntivo dei dati anemometrici raccoltinell’ottennio 1883 - 1990 dalla Capitaneriadi porto di Taranto

SOMMARIO

EDITORIALE DEL PRESIDENTE8 Liberalizzare il mondo del lavoro e delle pensioni

per lo sviluppo del paese o per fare comodoalle vere “caste”di Daniele De Fabrizio

Bhc: la costruzionedi una comunità salutaredi Luigi Maniglio

AGORÀ

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Gestione delle risorse idrichee prospettive di riforma a livello europeodi Laura De Vito

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Il Pug di Melpignanoal Festival della scienzadi Claudio Conversano

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"La rivista è stampata su carta riciclataal 100%, certificata FSC (fsc.org).Il marchio garantisce che il materialeutilizzato proviene da foreste

correttamente gestite e da altre origini controllate".

VARIAZIONI ALL’ALBO

COMUNICAZIONI E AVVISI

BIBLIOTECA

a cura di Donato Giannuzzi

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OMAGGIO AL MAESTRONINO IPPOLITO

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Le foto a corredo di questo numero di Spazio Aperto sono state selezionate dal Consiglio dell’Ordinedella Provincia di Lecce presso l’Archivio di Stato di Lecce. I Consiglieri hanno scelto di indirizzarela ricerca iconografica sulle opere marittime nel Salento, facendo così del calendario e di SpazioAperto, una vera e propria monografia.

Il nostro intento, in qualità di Ordine professionale, consiste nel contribuire alla promozione dellaconoscenza del patrimonio documentario provinciale custodito dall’Archivio di Stato di Lecce, alloscopo di spronare la valorizzazione sul territorio del nostro patrimonio culturale.

Brevi cenni sulle funzioni dell’Archivio, a molti ancora non note.

L’istituto nasce come organo periferico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ prepostoall’acquisizione e alla definitiva conservazione della documentazione prodotta dagli uffici e dallemagistrature statali operanti nella nostra provincia, quindi alla conservazione dei documenti statalipreunitari e unitari relativi agli affari esauriti da oltre quaranta anni, degli archivi notarili anterioriagli ultimi cento anni, di tutti gli altri Archivi e singoli documenti pervenuti in proprietà dello Stato per acquisto, per donazione, per deposito come quelli degli enti territoriali o di privati o perchéprodotti durante la loro attività da enti pubblici soppressi. Oltre alla funzione di “custode dellamemoria storica salentina”, ve ne sono altre per l’AS.Le, quali: riordinamento ed inventariazionedel materiale documentario, assistenza ai ricercatori e studiosi nelle sale, acquisizione dei fondi,e tutto ciò che possa in qualche modo valorizzare la documentazione.

Oggi, inoltre, in linea con le indicazioni del Ministero, l’Archivio riesce a coinvolgere l’interacollettività anche attraverso attività di diversa natura: mostre, conferenze, seminari, giornate distudio, ecc… .

In generale, la difficoltà nella ricerca è dovuta soprattutto al fatto che gli atti d’archivio sonoorganizzati in “fondi” (insieme degli atti prodotti nel corso della loro attività da istituzioni pubbliche,enti o privati, pervenuti in archivio per la definitiva conservazione) e non in materia tematica.L’accesso alla documentazione è però agevolato dalla consulenza delle funzionarie presenti in sala- professionali, gentili e disponibili - e dai mezzi di corredo presenti.

L’opuscolo divulgativo n. 8 Archivio di Stato Lecce, della collana Archivi Italiani edita dalla DirezioneGenerale per gli Archivi e dalla Betagamma di Viterbo, espone dettagliatamente la storia e lefunzioni dell’Archivio, i servizi, i numerosi fondi archivistici e le attività dell’AS.Le. Ci limitiamo inquesta sede ad elencare i servizi attivati dall’AS.Le: sala studio, servizio ricerche amministrative,servizio ricerche per corrispondenza, servizio di fotoriproduzione e biblioteca. Maggiori informazionisono reperibili sul sito: http://www.archiviodistatolecce.beniculturali.it.

Si ringrazia per la disponibilità l’Archivio di Stato di Lecce e il direttore, dott.ssa Annalisa Bianco.

Pubblicazione immagini su concessione del Ministero dei Beni e le Attività Culturali - autorizzazioneArchivio di Stato di Lecce. E’ vietata l’ulteriore riproduzione o duplicazione delle immagini conqualsiasi mezzo.

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1. AS.Le Genio Civile Lecce - Diagramma polare riassuntivo dei dati anemometrici raccolti nell'ottennio 1883 - 1990 dalla Capitaneria di porto di Taranto2. AS.Le Prefettura contratti governativi - Lecce, 30 settembre 1875, Giuseppe Ruggieri, Camerini da bagno a Leuca3. AS.Le Genio Civi le Lecce - Lecce, 11 agosto 1888, ing. F. Sammartino, Pianta, prospetto e sezione del faro di Gall ipoli4. AS.Le Prefettura contratti governativi - 30 settembre 1890, ing. Achille Somma, Planimetria dell'isola S.Andrea e della Secca Riso, con l'indicazione delle

nuove opere da eseguirsi per la costruzione del faro sulla punta più foranea della Secca5. AS.Le Genio Civile Lecce - Lecce, 8 maggio 1905, ing. Domenico Minchilli, Costruzione di un porto di quarta classe nella rada di Castro - Planimetria porto6. AS.Le Prefettura contratti governativi - Lecce, 30 settembre 1890, ing. Achille Somma,Tipi per la costruzione della torre del faro e delle opere da difesa

sulla punta più foranea della Secca Riso con la passerella in ferro per l'accesso all'isola di S.Andrea7. AS.Le Genio Civile Lecce - Lecce, 8 settembre 1921, ing. C. Palummo, Planimetria della tonnara situata nel mare antistante Torre S.Isidoro8. AS.Le Genio Civile Lecce - Lecce, maggio 1882, Planimetria della spiaggia di San Cataldo con l'indicazione delle opere proposte per la costruzione di un

approdo9. AS.Le Genio Civile Lecce - Lecce, 18 agosto 1899, ing. Vincenzo Nardò, Tratto del litorale di Porto Cesareo, prolungamento di una tonnara - concessione

di spazio acqueo10. AS.Le Genio Civile Lecce - Tricase, 20 agosto 1868, ing. Serra (controfirmato dal perito agrimensore Zecchi Vincenzo) Copia conforme di una pianta per

concessione di suolo arenile in Tricase11. AS.Le Genio Civile Lecce - Melendugno, 24 novembre 1910, ing. Luigi D'Elia, Pianta, alzato e tipo di uno stabilimento balneare nella marina di San Foca12. AS.Le Genio Civile Lecce - Nardò, 3 giugno 1923, ing. Luigi Tarantino, Topografia spiaggia, pianta e prospetto di un bar per la concessione di un suolo arenile

sulla spiaggia di Santa Caterina13. AS.Le Genio Civile Lecce - Lecce, 27 novembre 1895, ing. Achille Somma, Planimetria della strada di accesso allo sbarcatoio nella rada di Otranto

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AS.Le Prefettura contratti governativi - Lecce, 30 settembre 1890, ing. Achille Somma, Tipi per la costruzione della torre del faro e delle opereda difesa sulla punta più foranea della Secca Riso con la passerella in ferro per l’accesso all’isola di S. Andrea

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LIBERALIZZARE IL MONDODEL LAVOROE DELLE PENSIONIPER LO SVILUPPO DEL PAESEO PER FARE COMODOALLE VERE “CASTE”

Al di là della crisi raccontata e de-scritta da tutti i mezzi di informazione,c’è la crisi vera che è quella che ognunodi noi vive ogni giorno sulla propria pelle, la sente in tutta la sua gravità e, soprat-tutto, lo preoccupa per le evidenti diffi-coltà a superarla, che compromettono ilproprio futuro.

Ma le più grandi perplessità, che siaggiungono ad un generalizzato pessimi-smo e che ci preoccupano più di tutto,non sono costituite solo dalla crisi delmomento ma, a parere di chi scrive, dallapresenza di esperti, tecnici, politici edirigenti che non mi pare abbiano datoprova di una grande conoscenza dellepriorità necessarie a superare il difficilemomento e a garantire un pur piccolosegnale di sviluppo.

Insomma persone che, presentatecome esperti ma che di esperto hannoben poco.

L’arroganza di questa mia certezza,non deriva dal carattere o da qualcheimproprio insegnamento educativo, masemplicemente dall’aver osservato, insilenzio e per diversi anni, le iniziative, le

Liberalizzareil mondodel lavoroe delleprofessioni:tra svilupporeale peril Paesee spintaalle ‘vere’caste

8 Spazio Aperto Dicembre 2011AGORÀ

EDITORIALE DEL PRESIDENTE

di Lorenzo Daniele De Fabrizio

Presidente dell’Ordinedegli Ingegneridella Provincia di Lecce

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9Spazio ApertoDicembre 2011 AGORÀ

AS.Le Genio Civile Lecce - Lecce, 27 novembre 1895, ing. Achille Somma, Planimetria della strada di accesso allo sbarcatoio nella rada di Otranto

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Si vuole trasformarela professionedell’ingegnere da‘intellettuale’ a‘imprenditoriale’.Eliminando eticae deontologia

proposte e le scelte politiche fatte dalleclassi dirigenti, costituite da politici, am-ministratori, dirigenti ecc., a tutti i livellie di diversi Enti (non solo pubblici), che,inizialmente sbandierate come la soluzio-ne ai problemi della collettività o meglio,come scelte imposte dall’Europa, o ancorac o m e s c e l t e n e c e s s a r i e p e rl’ammodernamento delle Istituzioni, dellavoro e della produttività, si sono pun-tualmente rilevate un grande fallimento.

Si pensi al “Diploma Universitario”introdotto nell’ordinamento universitarioalla fine degli anni novanta, servito soloa “gettare” sul mercato del lavoro, illu-dendoli, tanti giovani che si sono vistiprivi di un’adeguata preparazione profes-sionale, privi di un riconoscimento legi-slativo e, soprattutto, senza essere statiformati a “saper fare qualcosa”. Dopopochi anni, accertatone il fallimentodell’iniziativa (servita solo a creare qualchecattedra in più), ne hanno soppresso tuttii corsi.

Per migliorarsi però, hanno subitomodificato i corsi di laurea; non più laureequadriennali o quinquennali, ma laureetriennali, sbandierate come una necessitàdi adeguarsi all’Europa e per risponderealle esigenze richieste dal mondo impren-ditoriale. Risultato, un altro fallimento equesta volta ancora più grande.

Infatti ancora una volta sono statiimmessi sul mercato, ragazzi privi diun’adeguata preparazione tecnica e scien-tifica (la colpa non è degli studenti chein realtà sono le vittime) il cui ruolo èriconosciuto da una normativa, confusae inadeguata, che sta generando diversicontenziosi e che l’industria italiana,favorevole al percorso triennale, non èstata in grado di assicurare il lavoro cheaveva promesso.

E’ necessario chiedersi, ma qualcunoavrà tratto vantaggio da queste sceltescellerate, fatte a discapito della poveragente? Non lo so ma è certo chel’industria assume ingegneri triennali adun costo inferiore a quello dei laureatiquinquennali (con contratto di lavoro del4° o 5° livello metalmeccanico) el’Università ha ottenuto corsi e cattedreaggiuntive.

Sia chiaro. Gli Ordini professionalihanno sempre contestato e combattuto

contro queste scelte, dettate non si sada quale necessità ma certamente nondal buon senso.

Oggi viviamo un’altra grande“bugia” politica, presentata ai cittadinicome l’unica soluzione, indispensabileper superare la grave crisi del nostroPaese.

La bugia è quella delle Liberalizzazio-ni. Scelta politica già caratterizzata davistosi fallimenti e, nonostante tutto,ancora sbandierata come una obbligatanecessità per far ripartire l’economianazionale. Accanto ad una dialetticasofisticata, ma mai realistica, è sempremancata una chiara spiegazione di comele liberalizzazioni potessero favorire losviluppo economico.

Per contro, dati oggettivi hannofatto registrare, laddove si sono attuatealcune liberalizzazioni, danni economiciai cittadini. Basti pensare alla liberalizza-zione del prezzo dei carburanti, quelladelle assicurazioni, delle tariffe professio-nali e infine, alla vendita dei medicinalinei supermercati. Quali effetti positivihanno registrato i cittadini? Nessuno.

Prezzi del carburante altissimi, premiassicurativi sempre in aumento, medicinalinei supermercati allo stesso prezzo dellefarmacie e, infine, prestazioni professio-nali non sempre di adeguata qualità.

Se non si prende atto che le sceltepolitiche, fatte già con il Decreto Bersanisulle liberalizzazioni, si sono rilevate unaltro fallimento, si continuerà a operarescelte disastrose per tutti, favorendo soloil mondo degli industriali.

Il decreto sullo statuto dell’impresache, con un colpo di spugna, eliminaancora una volta ogni riferimento alletariffe professionali, non è un atto dicoraggio preso nel bene del Paese, marappresenta ancora una volta, un duroattacco al mondo delle professioni, daparte del potere economico, finalizzatoad eliminare la professione liberale,quale quella dell’ingegnere, per tra-sformarla in attività di impresa e, cometale, di esclusivo appannaggio degliindustriali.

E’questa la verità che si nascondedietro scelte politiche sbandierate comeil toccasana per la collettività e che nessunpolitico ha il coraggio di raccontare.

10 Spazio Aperto Dicembre 2011AGORÀ

AS.Le Genio Civile LecceLecce, 11 agosto 1888,ing. F. Sammartino,Pianta,prospetto e sezionedel faro di Gallipoli

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Eppure le contraddizioni sono tante.Le grandi conquiste sociali hanno dato garanzia ai lavoratori dipendenti, sianoessi pubblici o privati, di avere un con-tratto collettivo nazionale di lavoro cheli garantisce da ogni forma di sfrutta-mento e li esonera dal dover contattarecon il proprio datore di lavoro (e quindiin un rapporto di sudditanza) il propriosalario o stipendio, senza avere un rife-rimento legislativo, evitando così ogniforma di ricatto sociale.

Stessa garanzia per le imprese, chein ogni Regione hanno, per le loro attività,un elenco prezzi ufficiale di riferimento,annualmente aggiornato.

Per i professionisti, al contrario, nes-suna necessità di garantire un sacrosantodiritto, quale quello di percepire un digni-toso compenso per il lavoro svolto, senzasubire tentativi di ricatto da parte dellacommittenza che, specie nei confronti dichi ha necessità contingente di lavorare,si traduce in un vergognoso sfruttamentodel lavoratore autonomo.

E vi è di più. La necessità di avere unriferimento tariffario, sia per il salariatoo lo stipendiato, per l’impresa e per illibero professionista, non può essere intesacome un privilegio per una categoria dilavoratori, ma è essenzialmente, una“necessità - diritto”, per i cittadini, diconoscere, anticipatamente, il valoreeconomico di riferimento del lavoro ri-chiesto e sul quale possono contattare ilcompenso finale.

Le cose si complicano di più nel set-tore dei lavori pubblici, dove qualsiasi tipodi affidamento dipende dall’importo dellavoro o della prestazione e la necessitàdi conoscere e certificare la congruità deicompensi è obbligatoria per la garanziadella trasparenza nelle procedure.

A questo punto è lecito chiedersi:chi stabilirà il compenso che competeràal professionista, per una determinataprestazione, da porre poi a base di gara?

E sarà possibile che il R.U.P. di unComune valuti una stessa prestazioneprofessionale, in maniera completamen-te diversa da quella valutata da un Co-mune limitrofo? E su quali basi e rife-rimenti lo stesso R.U.P. potrà dichiararecongruo il compenso da lui stesso de-terminato?

E chi garantisce la collettività che lavalutazione di un determinato compenso,fatta a discrezione da parte di un soggettoappaltante e senza alcun riferimento, nonsia stata effettuata in modo tale da elu-dere determinate procedure di legge?

Oggettivamente le domande postenon possono avere alcuna risposta. Laconfusione determinata dall’attuale nor-mativa in materia di compensi professio-nali, non solo sta causando disagi ai pro-fessionisti ma, soprattutto, un blocconelle procedure di incarico, con ripercus-sioni sul regolare svolgimento delle operepubbliche. E qui la più grande contraddi-zione: provvedimenti nati per accelerarelo sviluppo, di fatto lo stanno soffocando,perché la complicanza delle procedure ela confusione legislativa degli ultimi prov-vedimenti, frena l’avviata attività da partedegli Enti Locali, in materia di lavori pub-blici.

Purtroppo l’ultimo Governo nato, nonci dà motivo di ben sperare. Il Presidentedel Consiglio, Monti ed il sottosegretarioalla Presidenza del Consiglio, Catricalà,non hanno mai nascosto la propria avver-sione nei confronti delle professioni intel-lettuali, sostenendo un “Liberismo” senzaalcuna regola che porterà certamente adaumentare i tanti fallimenti della sceltepolitiche.

Non c’è da stare tranquilli. Ma nem-meno questo Governo potrà stare tran-quillo di poter sferrare ingiusti attacchialle professioni, con il solo scopo di favo-rire le vere “caste” che opprimono ilPaese, perché contro si ritroverà un eser-cito di professionisti intellettuali, pronti a scendere sulla piazza a difendere le con-quiste sociali ottenute dagli ingegneri checi hanno preceduto e, soprattutto, a chia-rire ai cittadini che soffocare le professioniintellettuali significa precludere il progres-so, lo sviluppo e l’innovazione del territo-rio.

Su questo vorrei rassicurare tutti gliiscritti. Il confronto con il Governo è apertoe tutti gli Ordini, coordinati dal ConsiglioNazionale, stanno dando il proprio con-tributo. Sono certo che il buon senso saràla guida per le prossime scelte politiche.

A tutti voi ed alle vostre famigliel’augurio più sincero di un Santo Natalee di un sereno 2012.

11Spazio ApertoDicembre 2011 AGORÀ

Con laliberalizzazione, il Rupdi un Ente pubbliconon avrà elementiper valutare lacongruità deicompensi in basealle prestazioni, chepotranno variareanche da ente adente

AS.Le Genio Civile LecceLecce, 11 agosto 1888,ing. F. Sammartino,Pianta,prospetto e sezionedel faro di Gallipoli

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BHC:LA COSTRUZIONEDI UNA COMUNITÀSALUTARE

Della Lecce del futuro si è parlatonelle scorse settimane nel corso del “Bhc– Lecce Exchange”, un meeting a cuihanno preso parte tutti gli addetti ai lavoridel progetto Building Healthy Communi-ties (Costruzione di Comunità Salutari)finalizzato dalla Comunità Europeanell’ambito del programma URBACT II.

La rete BHC è costituita da 10 cittàprovenienti da 7 Stati membri dell’U.E.:Torino (Italia) lead partner, Lodz (Polonia),Amaroussion (Grecia), Belfast (Gran Bre-tagna), Lidingo (Svezia), Bacau (Romania),Baia Mare (Romania), Madrid (Spagna),Barnsley (Gran Bretagna), Lecce (Italia).

Queste città hanno lavorato insiemeal fine di capitalizzare le conoscenze e lepratiche urbane sui fattori che influenzanola salute e creare opportunità per le cittàstesse, di formare e attuare le politicheper la salute dei loro cittadini.

La premessa da cui parte il progettoè chiara e pregnante: la salute è un dirittoinalienabile dell’individuo, declinazione,tra le principali, del più universale dirittoalla vita ed all’integrità fisica, la cui tutela,

di Luigi Maniglio

Le positivericadutedi buonepratiche urbanesullo statodi salutee benesseredei cittadini

AGORÀ

12 Spazio Aperto Dicembre 2011AGORÀ

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13Spazio ApertoDicembre 2011 AGORÀ

AS.Le Genio Civile Lecce - Tricase, 20 agosto 1868, ing. Serra (controfirmato dal perito agrimensore Zecchi Vincenzo)Copia conforme di una pianta per concessione di suolo arenile in Tricase

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La rete Bhc:dieci città in setteStati membri.Dieci obiettividifferentied un unicogrande orizzonte:il benesseredei cittadini

però, non si esaurisce nella garanzia delbenessere fisico e mentale del singoloma afferisce, inevitabilmente, alla promo-zione di un armonico equilibrio funzio-nale, fisico e psichico del cittadino dina-micamente integrato nel suo ambientenaturale e sociale.

Una popolazione sana è anche unacondizione essenziale per la produttivitàe la prosperità economica dell’interacomunità. Il Trattato di Lisbona, entratoin vigore il 1° dicembre 2009, ha segnatoun momento importante non solo per ilfuturo dell’Europa e per il funzionamentodelle sue istituzioni ma anche, ed in

stretto collegamento con tali finalità, perla vita dei cittadini europei, lanciandoagli stati membri sfide significative eveicolando, tra gli altri, un messaggiofondamentale: la salute è un fattorechiave per la crescita economica di unacomunità.

Ispirare a tale principio una politicaurbana seria e costruttiva è, oggi,l’impegno della nostra amministrazionecomunale, consapevole delle positivericadute di buone pratiche urbane sullostato di salute e benessere della comunitàcittadina.

Ognuna delle città aderenti al pro-getto BHC ha individuato un proprioobiettivo, sviluppando un Piano d’AzioneLocale (LAP, Action Plan Local) e portan-dolo a conoscenza delle altre città part-ners, in un’ottica di partecipazione econfronto dialettico che costituisce ilpunto di forza dell’intero programma.

La città di Lecce si è posta, qualeobiettivo del proprio piano d’azione,l’interramento dei tralicci di media edalta tensione, al fine di eliminare, o quan-to meno ridurre, l’esposizione dei propricittadini agli inevitabili campi elettroma-gnetici.

Gli impianti individuati erano origi-nariamente ubicati all’esterno del centroabitato e, pertanto, non avevano alcuntipo di ricaduta sulla vivibilità delle areeinteressate né sulla salute dei cittadinileccesi.

Ma lo sviluppo delle aree residenziali(e non) della città ha determinato, inattuazione delle previsioni dello Strumen-to Urbanistico Generale, una crescita deltessuto edificato che ha finito per inglo-bare anche le aree interessate dalle servitùdei tralicci di alta tensione: da qui,l’esigenza di eliminare dette strutture,oramai obsolete, interrandole attraversoun progetto da predisporre in collabora-zione con gli Enti gestori e con le altreIstituzioni operanti sul territorio.

Tale operazione di “bonifica”, stret-tamente connessa alle pratiche, già av-viate, tese alla rigenerazione dell’interacittà di Lecce, riguarderà, inizialmente, ilcentro storico (dove alcuni interventi sonogià stati compiuti) ed il comparto 45 (ilquartiere Rudiae, per intenderci).

14 Spazio Aperto Dicembre 2011AGORÀ

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A tale iniziativa è stata data ampiapubblicità, nel segno di una pianificazioneurbana “partecipata”: i leccesi sono statiresi edotti circa il progetto elaborato dalgruppo di lavoro ed avallato dal governocittadino attraverso tutta una serie diincontri e giornate informative.

Il 13 febbraio scorso è stato installatoun gazebo informativo nei pressi di PortaRudiae, che ha visto la presenza del Sin-daco, dell’Assessore all’Urbanistica SeveroMartini, del Dirigente del Settore arch.Luigi Maniglio, dei Presidenti delle Circo-scrizioni interessate (Aralla e Isola), deicomponenti del gruppo di lavoro e dellaDr.ssa Di Sabatino (coordinatrice del Grup-po di Supporto Locale).

In tale occasione si è registrato unnotevole interesse dei c i ttadiniall’informazione ed al coinvolgimentonell’iniziativa che ha contribuito a motivareulteriormente l’Amministrazione comu-nale che, il successivo 22 febbraio, haorganizzato una giornata informativapresso l’ex Conservatorio di S. Anna allapresenza dei rappresentanti della città di

15Spazio ApertoDicembre 2011 AGORÀ

Nell’ambitodel progetto BHC,la città di Leccesi è posta,quale obiettivodel proprio pianod’azione,l’interramentodei traliccidi media ed altatensione, al finedi eliminare oridurre, l’esposizionedei cittadiniai campielettromagnetici

Tre metodologieper la qualificazione dellecabine elettriche

To dress again

To cover

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16 Spazio Aperto Dicembre 2011AGORÀ

Torino e dell’Autorità di Gestione (RegionePuglia).

L’incontro più significativo però si èsvolto il 14 e 15 marzo u.s. presso ilCastello di Carlo V, con la partecipazionedei delegati di tutte le città europeepartners di progetto: la prima giornataha visto lo svolgimento, a porte chiuse,di un utile momento di confronto tra levarie realtà, con la discussione delle dif-ferenti problematiche affrontate dai re-sponsabili di ciascun progetto locale.

Il 15 marzo si è, poi, svolto il BHCMULTILATERAL EXCHANGE, a cui gli Or-dini professionali (architetti, ingegneri egeometri) della città di Lecce hanno con-cesso i l pat roc in io , su l tema“RIGENERAZIONE URBANA – PIANIFICA-ZIONE URBANISTICA E SOSTENIBILITA’AMBIENTALE”.

In tale occasione è stato presentatoufficialmente il lavoro del nostro team disupporto locale: tale progetto prevede larealizzazione di un “percorso salutare”,

una sorta di “corridoio ecologico” cheparte dal centro ed arriva sino al com-prensorio ASI, l’attuale zona industriale,comprendendo una zona in cui la presen-za dei tralicci impedisce di fatto anchel’edificazione. Decisivo è stato il contri-buto del gruppo di giovani architetti leccesi(Afro Carpentieri, Benedetta Marangio,Tiziana Marra, Emanuela Marulli, Alessan-dro Pascali) tuttora impegnati nella reda-zione del nuovo PUG., i quali hanno svi-luppato un ulteriore approfondimento.

Detti professionisti hanno ripensatola classica “cabina elettrica”, attualmen-te slegata dal contesto urbano, comeun’occasione di rigenerazione, elaboran-do un intervento diretto sulla strutturacon tre differenti modalità (to dress again- ti rivesto, to cover - ti ricopro, to rebuild- ti ricostruisco), finalizzando, poi, la ricercaalla creazione di nuovi scenari intornoalla struttura stessa, con l’inserimento divegetazione autoctona, pensiline, brisè-soleil ed altre forme d’integrazione archi-

Al convegnodel 15 marzoè stato presentatoufficialmenteil lavoro del teamleccese:la realizzazionedi un “percorsosalutare” cheparte dal centroed arriva sinoalla zonaindustriale,comprendendouna zona in cuila presenzadei tralicciimpedisceanchel’edificazione

To coverTo rebuild

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17Spazio ApertoDicembre 2011 AGORÀ

Un gruppo di giovaniarchitetti haripensato la classica“cabina elettrica”,slegata dal contestourbano, comeun’occasionedi rigenerazione,elaborando unintervento con tredifferenti modalità:to dress again, tocover, to rebuild

tettonica. Attraverso questi esempi il teamdi tecnici ha pensato di sensibilizzare tuttigli attori di questo processo rigenerativosul concetto di sostenibilità ambientale,dimostrando come qualsiasi tema affron-tato su diversi livelli interpretativi possaavere un diretto, differente e positivoimpatto sull’ambiente urbano.

E’ stato, inoltre, prodotto, visionatoun video in cui vengono illustrati effi-cacemente gli aspetti tecnici del pro-getto: le premesse da cui parte e laprefigurazione del risultato finale. Ilvideo, pubblicato sul sito ufficiale delprogetto (www.urbact.eu) ha riscossomolti consensi dai numerosi visitatoridella rete e, soprattutto, dal Segreta-riato Urbact.

Un contributo positivo alla discussioneè stato apportato, in detta occasione,anche dall’arch. Crusi e dall’ing. De Fa-brizio, presidenti, rispettivamente,dell’Ordine degli Architetti e dell’Ordinedegli Ingegneri della provincia di Lecce.

La conclusione la affidiamo anche quiall’arch. Maniglio, dirigente del SettoreUrbanistico del Comune di Lecce, che,tirando le fila del vivace dibattito, haavuto modo di evidenziare, in chiusuradei lavori, come “sia oggi cambiato ilmodo di fare urbanistica; un cambiamentoche prende le mosse dalla consapevolezzadi come i cittadini siano i primi fruitoridella propria città e, proprio per questo,inevitabilmente anche attori principali diogni suo cambiamento”.

Per ogni informazione: www.comune.lecce.itPercorso: http://www.comune.lecce.it/comunelecce/Settori/Pianificazione+e+sviluppo+del+territorio/BHC/www.urbact.eu - info: [email protected]

PIANI DI AZIONE LOCALE (PAL)

Possibile miglioramentodelle condizioni delle strade,marciapiedi tenendo contodelle esigenze della cittadinanza,recupero delle areeper la piantumazione

Miglioramento dell’illuminazione pubblicanelle aree

PIANI DI AZIONE

Eliminazione e posizionamentodi 1141 m di cavi elettrici interratia media/bassatensione nel centro storico

Piani di rigenerazionedell’intero quartiere

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GESTIONEDELLE RISORSE IDRICHEE PROSPETTIVEDI RIFORMAA LIVELLO EUROPEO

La tutela delle risorse idriche costitu-isce una priorità nell’ambito delle politicheambientali europee. Tradizionalmentel’acqua veniva considerata un bene illimi-tato. Tuttavia, oggi l’impatto dei cambia-menti climatici e l’utilizzo non sostenibiledi questa risorsa a scopi antropici rischianodi alterarne drasticamente la distribuzionee la disponibilità nel continente. In questocontesto, l’area del Mediterraneo risultaessere particolarmente esposta ai rischiderivanti dalla scarsità d’acqua. In parti-colare, la Puglia è ricondotta tra le regionisemi-aride e a rischio di desertificazionedall’UNCCD e anche alcuni dati fornitidalla DG Ambiente della Commissioneeuropea includono questa regione traquelle che soffriranno di alto stress idricoentro il 2050. I due grafici che seguonorappresentano due possibili scenari: quellodi sinistra indica il livello di stress idricoche le Regioni si troveranno a dover so-stenere se si manterranno gli attuali livellidi consumo e di emissioni di CO2; quellodi destra invece rappresenta uno scenarioin cui politiche di mitigazione dei cambia-

di Laura De Vito

La necessitàdi una gestioneintegratadell’acqua e diuna politicadi water pricing

AGORÀ

18 Spazio Aperto Dicembre 2011AGORÀ

Esperta in Regolamentazioneambientale

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19Spazio ApertoDicembre 2011 AGORÀ

AS.Le Prefettura contratti governativi - Lecce, 30 settembre 1875, Giuseppe Ruggieri, Camerini da bagno a Leuca

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L’area delMediterraneorisulta essereparticolarmenteesposta ai rischiderivanti dallascarsità d’acqua.La Puglia è r trale regioni semi-aride e a rischiodi desertificazione

ment i c l imat i c i e d i r iduz io -ne/efficientamento dei consumi dellarisorsa idrica sono messe in atto.

Da queste proiezioni appare evidenteinnanzitutto che le attuali pressioni an-tropiche sui corpi idrici non sono soste-nibili e che è necessario intervenire pron-tamente con politiche di gestione delladomanda. In secondo luogo è necessarioconsiderare ed integrare l’impatto deicambiamenti climatici nell’elaborazionedelle politiche di gestione delle risorseidriche.

L’EVOLUZIONE NORMATIVAIl riferimento normativo comunitario

principale in materia di acque è costituitodalla direttiva 2000/60/CE, che istituisceun quadro integrato per la gestione dellerisorse idriche in Europa.

Rispetto agli interventi normativi pre-cedenti, la direttiva quadro rappresentaun salto di qualità poiché si basasull’integrazione delle esigenze economi-

che, ambientali e sociali ed applica alcuniprincipi chiave della regolamentazioneambientale. Di particolare importanza, ilprincipio “chi inquina paga” (polluter-pays principle) correlativamente al criteriodi full-cost recovery prevedono il ricorsoa strumenti endogeni di finanziamento(strumenti tariffari) al fine di internalizzarei costi ambientali derivanti dall’utilizzodella risorsa.

Inoltre, piuttosto che prefiggersi lariduzione dell’immissione di determinatesostanze inquinanti o limiti di concentra-zione, la direttiva fissa degli obiettiviqualitativi che devono essere raggiuntiper tutti i corpi idrici dell’Unione europea.In particolare, entro il 2015 viene previstal’attuazione delle misure necessarie perimpedire il deterioramento di tutti i corpiidrici superficiali e sotterranei, oltre cheper impedire o limitare l’immissione disostanze inquinanti nelle acque sotterra-nee.

Inoltre, l’adozione di un approccio

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integrato indica la consapevolezza chetutte le attività antropiche sono suscettibilidi incidere sullo stato delle risorse idriche,tanto che queste ultime possono essereconsiderate un’invariante del sistemaambientale, economico e sociale.

Alla luce di quanto esposto sembradi poter affermare che la direttiva, san-cendo il principio per cui la salute am-bientale delle acque significa prima ditutto prevenzione e gestione efficiente,porta a relazionare le azioni ordinarie digestione dell’acqua in un rapporto di tipoinversamente proporzionale rispetto alleazioni straordinarie e non più di“soccorso” delle seconde alle prime. Lalimitazione dei danni ordinari e la buonagestione non implica, infatti, solo unamaggiore ottimizzazione dei costi, masoprattutto presuppone azioni per evitareeventi calamitosi il cui verificarsi è almenoin parte dovuto all’inoperatività umanao alle misure attuate nei numerosissimicasi di emergenza.

In questo contesto assume un ruolopreponderante l’intervento del pubbliconei vari livelli di partecipazione alle pro-cedure decisionali attraverso il riesame,l’elaborazione e l’aggiornamento dei Pianidi gestione dei bacini idrografici. L’acquacome bene essenziale e necessario per lacollettività viene a qualificare un dirittodi intervento attivo del pubblico, in quantoognuno è parte direttamente ed indiret-tamente interessata all’attuazione delladirettiva stessa.

Il parere del Comitato delle Regio-ni della Unione Europea - Commissio-ne Ambiente, Cambiamenti Climaticied Energia: “Il ruolo degli Enti Regio-nali e Locali nella Promozione di unaGestione Sostenibile dell’Acqua”

Durante la 91° sessione plenaria del30 giugno e 1 luglio 2011 del Comitatodelle Regioni, è stato adottato il Parere,che ha avuto come rapporteur il Presiden-te della Regione Puglia Nichi Vendola(coordinatore della piattaforma europeadi monitoraggio sui cambiamenti climaticie sviluppo sostenibile) sul ruolo degli entiregionali e locali nella promozione di unagestione sostenibile dell’acqua.

Il Parere prende spunto dalla risolu-zione ONU del 28 luglio che dichiaral’acqua un diritto umano universale, in-violabile naturale e coerente estensionedel diritto alla vita e riconosce la dimen-sione etica ed ecocentrica dell’acqua. Nelparere viene esplicitata la necessità diadottare misure di gestione integrate enon più settoriale e di adottare una chiarapolitica di water pricing.

Il tema del water pricing è particolar-mente attuale e il parere del Comitato sispinge oltre quanto sancito dalla direttivaquadro sulle acque: infatti laddove laprima si rifà al principio “chi inquinapaga” (polluter pays), nel parere del Co-mitato delle Regioni si propone l’adozionedi una tariffa progressiva basata sul prin-cipio “chi spreca paga” (over-user pays),che favorirebbe un utilizzo più consape-vole da parte degli utenti.

Inoltre, rispetto alla direttiva, il pareremette in evidenza l’impatto che i cambia-menti climatici esercitano sui corpi idricie l’importanza dunque di implementare,oltre che misure di adattamento, anchemisure di mitigazione di questo fenomeno.

Vengono affrontati temi particolar-mente delicati, come la limitazionedell’inquinamento termico dell’acqua ela riduzione, per quanto possibile,dell’utilizzo di questa risorsa per il raffred-damento degli impianti industriali edenergetici.

Il parere del Comitato delle Regioniinterviene in una fase importante dellapolitica europea, in fase cioè, di discus-sione della nuova Politica Agricola Comu-ne (PAC), e spinge affinché vengano adot-tati principi di condizionalità funzionalialla diffusione di modalità virtuose digestione della risorsa idrica e propone diutilizzare parte del budget per la nuovaPAC per favorire il risparmio idrico inagricoltura con l’adozione di strumentiche favoriscano il ricorso a colture ad altaefficienza. Tuttavia, la proposta per lanuova PAC è stata presentata il 12 ottobre2011 e, a discapito delle aspettative, lemisure di ecologizzazione (greening)dell’agricoltura europea si limitanoall’estensione della cross-compliance an-che alla Water Framework Directive eprevede, nel secondo pilastro (il fondo di

21Spazio ApertoDicembre 2011 AGORÀ

E’ necessarioconsiderare edintegrare l’impattodei cambiamenticlimaticinell’elaborazionedelle politiche digestione delle risorseidriche

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sviluppo rurale), pagamenti per misurevolontarie di protezione ambientale oltrei limiti stabiliti dalla normativa. Occorrecomunque ricordare che il documentopresentato costituisce solo una propostae che potranno essere inserite modifichesuscettibili di rendere più incisivo il ruolodella PAC nella gestione virtuosa dellerisorse idriche europee.

Il documento del Comitato delle Re-gioni si conclude con la proposta di fis-sare, con l’orizzonte temporale del 2020:1) l’incremento del 20% del risparmio

idrico in tutti i settori d’uso;2) l’aumento del 20% dei corsi d’acqua

oggetto di rinaturalizzazione ancheper un miglioramento della loro sicu-rezza idraulica;

3) l’aumento del 20% del volume diacqua ad oggi riutilizzato e/o riciclatonelle attività agricole ed industriali.Per il raggiungimento di questi am-

biziosi obiettivi viene proposto di replicareil successo del Patto dei sindaci nellosviluppo di politiche di riduzione delleemissioni di CO2 nelle municipalitàdell’Unione europea anche nelle politiche

di contrasto alla desertificazione ed adat-tamento ai cambiamenti climatici.

Il presidente Vendola ha presentatoi punti chiave del parere l’11 ottobre2011, durante gli Open Days di Bruxelles,e ha ricordato, tra l’altro, che il cambia-m e n t o c l i m a t i c o p ro v o c h e r àun’alterazione della disponibilità d’acquanelle Regioni europee e del Mediterraneoe probabilmente porterà ad un aumentodei flussi migratori provenienti dalle re-gioni più remote. Ha sottolineato comele politiche di contrasto alla desertifica-zione e ai cambiamenti climatici dovrannoessere al centro delle politiche di sviluppodella Regione Mediterranea e potranno,allo stesso tempo, essere un’occasionedi crescita sostenibile ed inclusiva median-te l’integrazione delle esigenze di sviluppoeconomico con la coesione sociale e laprotezione ambientale. In questo contestole autorità locali e regionali giocano unruolo fondamentale nella mitigazionedelle cause che alimentano le crisi idrichee il processo di desertificazione, che dovràessere affrontato attraverso la combina-zione di soluzioni top down e di interventi

Il riferimentonormativocomunitarioprincipale inmateria di acqueè costituito dalladirettiva2000/60/CE,che istituisce unquadro integratoper la gestionedelle risorseidriche in Europae si basasull’integrazionedelle esigenzeeconomiche,ambientali e sociali

AS.Le Genio Civile Lecce - Lecce,18 agosto 1899, ing. VincenzoNardò, Tratto del litorale di PortoCesareo, prolungamento di unatonnara - concessione di spazioacqueo

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23Spazio ApertoDicembre 2011 AGORÀ

La direttiva2000/60/CEprevede entro il2015 l’attuazionedelle misurenecessarie perimpedire ildeterioramento ditutti i corpi idricisuperficiali esotterranei e perimpedire o limitarel’immissione disostanze inquinantinelle acquesotterranee

bottom up che coinvolgano pienamentele comunità locali e siano coerenti con ilprincipio di “solidarietà tra baciniidrografici”.

Questo principio è evocativo delladirettiva quadro sulle acque, che al finedi garantire l’accesso e la disponibilitàdelle risorse idriche, afferma che “l’acquanon è un prodotto commerciale come glialtri, bensì un patrimonio che va protetto,difeso e trattato come tale”.

PROSPETTIVE DI RIFORMA E ILBLUEPRINT PER LA SALVAGUARDIADELLE RISORSE IDRICHE IN EUROPA

Nonostante la direttiva quadro sulleacque abbia rappresentato uno degliesempi più avanzati di legislazione am-bientale europea, è stato recentementeavviato un processo di riforma che porteràall’adozione di una normativa più in lineacon le nuove esigenze di integrazione ecoerente con altri interventi legislativi inmateria.

L’idea di riforma dev’essere letta nelcontesto della nuova strategia Europa2020 che costituirà un quadro per unacrescita intelligente, sostenibile ed inclu-siva, che integra le considerazioni ambien-tali nelle politiche economiche e che siprefigge di supportare il cambiamentoverso una economia a basso contenutodi carbonio ed efficiente dal punto di vistadell’utilizzo delle risorse naturali ed ener-getiche. Tra le risorse chiave prese inconsiderazione dalla nuova strategia com-paiono inevitabilmente le risorse idriche.Nella comunicazione della Commissione“Roadmap to a Resource EfficientEurope”, l’acqua viene riconosciuta comebene vitale per la salute umana ed inputessenziale per l’agricoltura, il turismo,l’industria, i trasporti e l’energia. Vieneinoltre annunciata l’adozione di un Blue-print per la salvaguardia delle risorseidriche in Europa che dovrà, tra l’altro,tenere in forte considerazione la gestionedella domanda idrica attraverso strumentieconomici e l’utilizzo di certificazioni edindicatori che misurino l’impatto dei pro-dotti sui corpi idrici calcolato su tutto ilciclo di vita (dalla produzione allo smalti-mento).

Il Bluprint si prefigge di integrare nelle

politiche idriche modelli socioeconomicie climatici aggiornati, per valutare inmaniera più affidabile la disponibilitàidrica nei vari bacini idrografici e metterecosì in atto politiche adeguate di adatta-mento. Il Blueprint rappresenta uno stru-mento di policy a livello europeo che miraad affrontare le problematiche e i puntideboli relativi alla fase di implementazioneal fine di migliorare la qualità delle politi-che, nella fattispecie in materia di acque.

In particolare si prevede che:– verranno analizzati i gap e gli shor-

tcomings delle politiche in vigore e sistudieranno possibili soluzioni;

– verranno analizzate le variazioni dellavulnerabilità dei corpi idrici e verrannoidentificate misure e strumenti indiverse aree delle politiche europee;

– verrà esaminato il rapporto tra do-manda ed offerta idrica e tra la ne-cessità di utilizzo delle risorse idrichea scopi antropici e la domanda am-bientale;

– i futuri interventi normativi si base-ranno su dati scientifici, statistici esocioeconomici.L’iter di riforma si basa su una serie

di rapporti di valutazione riguardantiinnanzitutto i piani di gestione dei baciniidrografici, che ai sensi della direttivaquadro sulle acque, dovevano esserepresentati entro il 2009; la strategia controla siccità e la scarsità di risorse idriche; lavulnerabilità rispetto ai cambiamenti cli-matici e le politiche di adattamento.

A titolo esemplificativo, l’assessmentsui piani di gestione dei bacini idrograficiincluderà:1) governance (struttura amministrativa,

partecipazione, cooperazione inter-nazionale);

2) caratterizzazione del distretto idrogra-fico;

3) monitoraggio delle acque superficialie di falda;

4) classificazione dello stato dei corpiidrici superficiali;

5) individuazione di corpi idrici pesante-mente modificati e definizione dibuon potenziale ecologico;

6) valutazione dello stato delle acque difalda;

7) obiettivi ambientali ed eccezioni;

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8) programma di misure;9) strategie per affrontare i problemi di

siccità e di scarsità;10) inserimento di misure di adattamento

ai cambiamenti climatici nei Piani digestione dei bacini idrografici.Verrà, inoltre, effettuato un “Fitness

Test”, che costituirà una parte integrantedella politica della Commissione europeasulla “Smart Regulation”.

E’ da notare come, rispetto alla diret-tiva del 2000, la riforma si stia orientandoin maniera decisiva non solo sugli aspettiqualitativi ma anche quantitativi dellarisorsa idrica e che le considerazioni ri-guardanti il clima stiano assumendo unruolo preponderante.

Inoltre, poiché l’impatto del cambia-mento climatico continuerà a modificarela disponibilità della risorsa idrica in Eu-ropa, la necessità di strutture e di modellidi governance innovativi sta diventandogradualmente più pressante.

IL MANAGEMENT DELLE RISORSEIDRICHE IN PUGLIA

Il documento legislativo di riferimentoè rappresentato dal Piano di Protezionedelle acque che implementa l’articolo121 del Decreto Legislativo 152/20061.E’ definito come lo strumento principalee fondamentale per la gestione delleacque ed è volto a raggiungere gli obiet-tivi stabiliti dalla Direttiva quadro sulleacque.

Dal punto di vista dell’assetto istitu-zionale, la struttura di governance risultaessere molto complessa:1) la Regione Puglia è il soggetto com-

petente per la definizione delle poli-tiche e per la produzione legislativa;

2) l’Autorità dell’ATO fissa gli standardqualitativi e quantitativi ed è respon-sabile della pianificazione del mana-gement del ciclo dell’acqua. Inoltredetermina ed applica il regime tarif-fario e i piani di investimento;

3) l’Acquedotto pugliese è il soggettoresponsabile della gestione integratadelle acque ad uso urbano;

4) la Provincia di Lecce è responsabiledei processi autorizzativi per l’utilizzodi acque meteoriche; per l’utilizzodei pozzi artesiani e per lo smaltimen-

to delle acque nel suolo e nei corpiidrici superficiali;

5) il Genio Civile è il soggetto responsa-bile del censimento di tutti i pozziartesiani;

6) i Consorzi di bonifica sono responsa-bili della protezione, del monitoraggioe della gestione delle acque a scopoirriguo;

7) l’Arpa è l’organo pubblico di controlloresponsabile del monitoraggio deicorpi idrici sia da un punto di vistaqualitativo che quantitativo;

8) le Aziende sanitarie locali sono re-sponsabili della protezione della sa-l u t e d a i r i s c h i d e r i v a n t idall’inquinamento delle risorse idri-che;

9) l’Autorità di bacino assume un ruolodi coordinamento nella formulazionedelle politiche e redige il Piano diassetto idrogeologico che garantiscela sicurezza contro il rischio idrogeo-logico;

10) il Consorzio per lo sviluppo industrialeed i servizi alle imprese (Sisri) è re-sponsabile della redazione dei pianidi gestione per la distribuzione delleacque ad uso industriale;

11) i Comuni sono i soggetti responsabilidi sanzionare gli usi illegali/abusivi.E’ dunque evidente che la divisione

delle competenze è articolata e complessaa livello regionale, e rischia di tradursi inun’oggettiva difficoltà al momentodell’elaborazione di politiche coerenti edintegrate.

L’individuazione dei fattori cheostacolano l’implementazione di po-litiche integrate nel managementdelle risorse idriche - Esperienza diProcedura Partecipativa presso la se-de di Lecce dell’Ordine degli Ingegneri- 29 luglio 2011

L’individuazione dei fattori che osta-colano l’implementazione di politicheintegrate nel management delle risorseidriche ha costituito il focus dell’incontroche si è tenuto presso la sede di Leccedell’Ordine degli ingegneri di Lecce il 20luglio.

Il workshop è stato condotto a scopi

Tutte le attivitàantropiche sonosuscettibili diincidere sullo statodelle risorseidriche

1. Decreto legislativo 3aprile 2006, n. 152.Norme in materia ambientale(G.U. n. 88 del 14 aprile 2006)

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Il parere delComitato delleRegioni si spingeoltre la direttivaquadro sulle acque:la prima si rifà alprincipio “chi inquinapaga”, il secondo sulprincipio “chi sprecapaga”

accademici nell’ambito ricerca “Achievingfair reallocation of water rights throughparticipation” presso la London Schoolof Economics and Political Science ed èstato impostato seguendo il metodoGOPP – Goal oriented project planning,una procedura partecipativa orientata alproblem solving. Sulla base della domandaprincipale (“quali sono gli ostacoli perl’implementazione di politiche idricheeque ed efficaci in Salento?”), la primaparte del workshop si è focalizzata sulleproblematiche, mentre la seconda sullepossibili soluzioni.

A seguito della discussione finale, lapriorità emersa è quella della razionaliz-zazione della policy e della struttura digovernance. Secondo i partecipanti, troppisoggetti istituzionali hanno competenzesul management delle risorse idriche equesto spesso si traduce in soluzioni tar-dive, estemporanee e poco coerenti. Dun-que la frammentazione della governancerappresenta l’ostacolo principale alla for-mulazione di politiche strategiche e diampio respiro che tengano in conto lagestione della domande, l’importanza delcoinvolgimento del pubblico, le interazionifra gli stakeholders e lo scambio di bestpractices.

CONCLUSIONIE’ ormai chiaro che i cambiamenti

climatici avranno un impatto preponde-rante sullo stato qualitativo e quantitativodelle risorse idriche. Questo, insieme adun utilizzo non sostenibile della risorsa,

provocherà situazioni di forte stress idricoche comprometteranno la salute e laqualità della vita di interi territori.

Secondo organismi internazionali co-me l’UNCCD e la Commissione europea,l’area del Mediterraneo sarà particolar-mente colpita dalle conseguenze dellascarsità d’acqua.

E’ dunque necessario mettere in attoanche a livello regionale e territoriale dellepolitiche di mitigazione e di adattamentoa questi impatti.

Per poter essere effettivamente im-plementate e per poter avere la giustaefficacia, è tuttavia necessario coinvolgeregli stakeholders e il pubblico nell’elabo-razione delle politiche, affinché questepossano essere davvero integrate e pos-sano essere percepite come eque e con-divise. In questo contesto, l’assetto istitu-zionale rappresenta un punto cruciale.Spesso infatti la frammentazione dellagovernance causa una mancanza di tra-sparenza nei processi decisionali che osta-cola la reale partecipazione, o addiritturala conoscenza del pubblico dei cosiddettipolicy outcomes.

La razionalizzazione e l’efficienta-mento delle strutture istituzionali respon-sabili della gestione delle risorse idricherisulta dunque essere una priorità assoluta,senza la quale gli interventi di tutela dellerisorse idriche, e più in generaledell’ambiente, non avranno l’efficacianecessaria affinché tutti possano conti-nuare a beneficiare dei servizi vitali cheogni ecosistema fornisce.

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Durante gli OpenDays di Bruxelles,il presidenteVendola hasottolineato comele politiche dicontrasto alladesertificazione eai cambiamenticlimatici dovrannoessere al centrodelle politiche disviluppo dellaRegionemediterranea

BIBLIOGRAFIA

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Decreto Legislativo del 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”,Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14 aprile 2006, Supplemento ordinario n. 96.

Parere del Comitato delle Regioni “Il ruolo degli enti regionali e locali nellapromozione di una gestione sostenibile dell’acqua”, 91a Sessione plenaria 30 giugnoe 1° luglio 2011

RINGRAZIAMENTI

Si ringrazia l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Lecce per l’entusiasmo, ladisponibilità e la collaborazione sulle procedure del GOPP;Si ringraziano i partecipanti al GOPP:

Antonio D’AngelaARPA Puglia/Control bodyLuisella GuerrieriEnvironmental NGOFrancesco QuartaProfessional association/geologistMario D’AmbrosioBusiness & Industrial associationLuigi De LucaEnvironmental NGOCinzia TarantinoProfessional association/technical expertLoredana MaguranoProfessional association/technical expertAntonio StendardoAqueductDaniele De FabrizioProfessional association/technical expertCaterina MarascoProfessional association/technical expertMario MannaPublic Administration (Province of Lecce - water department)

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IL PUGDI MELPIGNANOAL FESTIVALDELLA SCIENZA

Il recente Festival della Scienza diGenova, che ha ormai assunto rilievointernazionale, è stato quest’anno dedi-cato al 150° anniversario dell’Unità d’Italiaed in particolare a come il progressoscientifico abbia contribuito al processounitario e ne abbia segnato le tappeevolutive.

In questo contesto uno spazio è statodedicato alla geologia ed alla maniera incui la conoscenza del nostro tormentatoterritorio abbia condizionato la costruzio-ne dello stato unitario; il tema espositivo“Unità di misura e misura dell’unità” had isegnato un percorso in cu i“All’indomani dell’Unità, l’Italia adottò ilmetro come unità di misura su territorionazionale. Una scelta che consentì, tral’altro, di pianificare una mappatura ge-ologica del Paese, strumento di un’identitàfisica oltre che politica…”.

La conformazione orografica dell’Italiaha richiesto negli anni uno studio semprepiù approfondito e puntuale soprattuttoai fini della messa in sicurezza del territo-rio, come tragicamente dimostrato dai

di Claudio Conversano

‘150 e oltre’,Genova21 ottobre/2novembre2011: comeil progressoscientificoha contribuitoall’unità

AGORÀ

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Redattore del Pugdi Melpignano

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29Spazio ApertoDicembre 2011 AGORÀ

AS.Le Genio Civile Lecce - Lecce, maggio 1882, Planimetria della spiaggia di San Cataldo con l’indicazione delle opere proposte per la costruzione di un approdo

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Gli eventicatastrofici di tipoambientale riportatidalla cronacaimpongonoun’attenzionecrescente allaprevenzione ed allapredisposizione diprogrammazioniterritoriali atti adevitare fenomeniche poi vengonoimputati a fatalità

recenti luttuosi avvenimenti che hannointeressato proprio la Liguria.

Lo smottamento di costoni collinari,lo straripamento di corsi d’acqua,l’apertura di improvvise voragini in ambitiurbani, la caduta di massi rocciosi sustrade e talvolta case, ecc., tutti fenomeniche, pressoché quotidianamente, sonoriportati dalla cronaca, impongono unaattenzione crescente alla prevenzione edalla predisposizione di programmazioniterritoriali atti ad evitare fenomeni chepoi vengono imputati a fatalità, secondouna diffusa prassi autoassolutoria, piut-

30 Spazio Aperto Dicembre 2011AGORÀ

Immagine 1

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tosto che a carenze conoscitive o a col-pevoli omissioni o ancora ad interventidissennati.

La Puglia, al fine di prevenire feno-meni calamitosi relativi all’assetto idroge-ologico, con la L.R. 19/2002 ha provve-duto all’“Istituzione dell’Autorità di Bacinodella Regione Puglia (AdB)”; il 30 novem-bre 2005 è stato approvato il Piano diBacino stralcio per l’Assetto Idrogeologico(PAI) che, oltre a dettare una severa nor-mativa per gli interventi realizzabili in

funzione dell’assetto idraulico e geomor-fologico del territorio, impone (significa-tivamente per quanto diremo più avanti)che i Piani Urbanistici Generali dei comunipugliesi debbano, preventivamenteall’adozione, acquisire il vincolante pareredell’AdB, pena la decadenza ope legisdel Piano stesso.

Nell’ambito di una collaborazione coni l Labora to r io d i Matemat i ca“www.formulas.it” dell’Università RomaTre ed in concorso con il Dipartimento di

31Spazio ApertoDicembre 2011 AGORÀ

Al fine di prevenirefenomeni calamitosirelativi all’assettoidrogeologico, laRegione Puglia conla legge regionale19/2002 haprovvedutoall’“Istituzionedell’Autorità diBacino della RegionePuglia (AdB)”

Immagine 2

P.U.G. - PUTT/PTERRITORIALI DISTINTIComponenti geo - morfo- idrogeologiche

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32 Spazio Aperto Dicembre 2011AGORÀ

Matematica, il Dipartimento di ScienzeGeologiche della Facoltà di Architetturadella stessa Università ci è stato posto iltema dell’importanza primaria che lageologia, quindi la conoscenza del terri-torio, ha assunto nella pianificazioneurbanistica.

Si è convenuto che il Piano Urbani-stico Generale di Melpignano, in fase di

adozione, dia una evidente ed incisivarappresentazione di tale tesi. Infatti ilterritorio presenta una notevole quantitàdi emergenze geomorfologiche, sia na-turali quali doline, vore, una notevolissimaquantità di cave (si pensi che la “Pietradi Cursi” viene estratta per circa il 70%nelle cave di Melpignano), sia antropichecome i frantoi ipogei nell’ambito urbano.

Il Pai impone chei Pug dei Comunipugliesi debbano,preventivamenteall’adozione,acquisire ilvincolante pareredell’AdB, pena ladecadenza delPiano stesso

Immagine 3

P.U.G. - PIANODI ASSETTOIDROGEOLOGICO

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33Spazio ApertoDicembre 2011 AGORÀ

Il vigente Piano Regolatore Generale(immagine 1), pur essendo stato approvatonon molti anni fa, è stato tuttavia redattoprima che entrasse in vigore sia il PianoPaesaggistico Regionale (PUTT/P), sia chefosse istituita l’AdB e pertanto non consi-dera quali elementi caratterizzanti il terri-torio né gli aspetti paesaggistici, né quelliinerenti la pericolosità geomorfologica.

Nella redazione del nuovo strumentourbanistico generale si sono evidenziatele emergenze geomorfologiche secondola normativa del PUTT/P come nella imma-gine 2: appare evidente il condizionamentodovuto alla presenza delle cave che limi-

tano l’espansione dell’abitato ad est, ecome siano numerose le doline che deter-minano situazioni di pericolo idrogeologicoe non consentono insediamenti urbani.

Nell’immagine 3 sono illustrati i risul-tati del confronto avuto con l’AdB edell’approfondimento operato sul territo-rio per determinare le zone a pericolositàidraulica e geomorfologica; è evidentecome in adiacenza all’abitato nella partenord-ovest esiste una zona ad alta peri-colosità idraulica (peraltro coincidentecon alcune doline) che determina unasituazione di assoluta inedificabilità di cuidiremo più avanti.

Immagine 4

P.U.G. - Analisi del centrostorico - Frantoi ipogei

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Il vigente Pug diMelpignano, puressendo statoapprovato non moltianni fa, è statotuttavia redattoprima cheentrassero in vigoresia il PUTT/P sia chefosse istituita l’AdBe pertanto nonconsidera qualielementicaratterizzanti ilterritorio né gliaspetti paesaggistici,né quelli inerenti lapericolositàgeomorfologica

34 Spazio Aperto Dicembre 2011AGORÀ

Nella immagine 4 sono rappresentatisia planimetricamente, sia in pianta, ifrantoi ipogei siti nel contesto urbano nelleadiacenze dei quali l’edificabilità è condi-zionata ad un attento ed approfonditoesame geologico. L’immagine 5 rappresen-ta infine la nuova pianificazione in riferi-mento alla parte urbana: qui si evidenziaun aspetto macroscopico di come la geo-logia influenzi la pianificazione. Il compartodi espansione edilizia urbana del vigentePRG contornato in rosso, a causa degliapprofondimenti operati, risulta interessatoda alta pericolosità idraulica e per questonel PUG non è più area edificabile, madiviene un’area a verde pubblico.

I proprietari di tale area non risultano

tuttav ia penal izzat i in quantol’applicazione di principi perequativi con-sente loro di conservare per intero lavigente potenzialità edificatoria. In con-clusione appare sempre più stretto ilconnubio tra conoscenza idrogeomorfo-logica del territorio, atta alla prevenzionedi pericoli ed alla messa in sicurezza, epianificazione urbanistica che può renderele previsioni urbane, rurali ed infrastrut-turali compatibili con il reale stato deiluoghi, spesso superando interessatespinte localistiche che in passato hannoprodotto e tuttora producono per insi-pienza o per il solo interesse di pochi, eda danno dell’interesse collettivo, incom-mensurabili danni.

Immagine 5

P.U.G.ZONIZZAZIONE

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35Spazio ApertoDicembre 2011 AGORÀ

AS.Le Genio Civile Lecce - Lecce, 8 maggio 1905, ing. Domenico Minchilli, Costruzione di un porto di quarta classe nella rada di Castro - Planimetria porto

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Dal Consiglio del 06.07.2011

CANCELLAZIONI

454 Ing. RIMA Roberton. a Lecce il 30.08.1944a domanda

Dal Consiglio del 19.07.2011

ISCRIZIONI

3320 Ing. ROMANO FabioVia Rosmini, 2 - 73046 MATINO

3321 Ing. STEFANIZZI SilvioVia Abruzzo, 1073010 SOGLIANO CAVOUR

50 Ing. Iunior MONASTERO CristianVia D. Alighieri, 6573040 ACQUARICA DEL CAPO

Dal Consiglio del 28.07.2011

ISCRIZIONI

3322 Ing. LERARIO GianlucaVia Migliaccio, 29-73044 GALATONE

3323 Ing. MARTI Antonio VitoVia A. manzoni, 32/h-73100 LECCE

3324 Ing. ZULLINO SalvatoreVia G. Rossini, 1273020 MELPIGNANO

3325 Ing. RICCHIUTO Pier LuigiVia L. Pasteur, 10 - 73100 LECCE

3326 Ing. DELL’ATTI DarioVia G. Galilei, 5073012 CAMPI SLENTINA

3327 Ing. COSTA RiccardoVia V. Bachelet, 40 - 73024 MAGLIE

CANCELLAZIONI

2300 Ing. GALATI Donatellan. a Scorrano (LE) il 22.02.1977trasferita a Brindisi

Dal Consiglio del 05.09.2011

ISCRIZIONI

3328 Ing. STOMEO CelstinoVia B. croce, 2273025 MARTANO

3329 Ing. AVANTAGGIATO AnnaVia Prov.le Cursi-Bagnolo73020 CURSI

3330 Ing. VIGNA GiorgioVia Salvatore Nahi, 25 - 73100 LECCE

3331 Ing. FALAPPONE SergioVia Tevere,73 - 73010 SURBO

3332 Ing. DE PASCALI AlfredVia Galvani, 11-73029 VERNOLE(fraz. Acquarica di Lecce)

CANCELLAZIONI

473 Ing. CAMPEGGIO Salvatore Lucianon. a Parabita (LE) il 19.06.1948per decesso

Dal Consiglio del 19.09.2011

3333 Ing. MACI MassimoVia Maria Paladini, 5173012 CAMPI SALENTINA

3334 Ing. MURRONE RiccardoVia Martiri D’Ungheria, 20/A73010 S. DONATO DI LECCE

Dal Consiglio del 03.10.2011

ISCRIZIONI

3335 Ing. ALTOMARE G. Marcello AntonioVia Piave, 24 - 73010 LEQUILE

3336 Ing. BLONDA FrancescoVia Mieli, 42 - 73041 CARMIANO

3337 Ing. VERARDO PaoloVia Caduti per la Libertà, 3873016 SAN CESARIO DI LECCE

Dal Consiglio del 04.10.2011

ISCRIZIONI

3338 Ing. RIMA RobertoVia Lecce, 141 - 73100 LECCE

Dal Consiglio del 17.10.2011

ISCRIZIONI

3339 Ing. DE GIUSEPPE RobertoVia Piero Maroncelli, 673020 UGGIANO LA CHIESA

3340 Ing. CALDARARO LorenzoVia Condorelli, 36 - 73010 VEGLIE

3341 Ing. VADRUCCIO GiancarloVia F. Petrarca, 71 - 73030 SURANO

51/B Ing. Iunior PREITE DomenicoVia Mons. Zola, 9273059 UGENTO

52/B Ing. Iunior MANIERI FrancescoVia Pisa, 4 - 73048 NARDO’

CANCELLAZIONI

527 Ing. STEFANACHI Antonion. a Acquarica del Capo (LE) il10.03.1949 - a domanda

2359 Ing. PREITE Vito Luigin. a Bari il 14.09.1966 - a domanda

1916 Ing. COSTA Claudion. a Casarano (LE) il 12.05.1971per trasferimento all’Ordine di Roma

VARIAZIONI ALL’ALBO

36 Spazio Aperto Dicembre 2011VARIAZIONI ALL’ALBO

a cura diDonato Giannuzzi

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369 Ing. COLOMBA Marion. a Nardï il 20.07.1940 - per decesso

Dal Consiglio del 03.11.2011

ISCRIZIONI

3342 Ing. CAZZETTA ArmandoVia della Repubblica, 473012 CAMPI SALENTINA

3343 Ing. D’AMORE AlessandraVia Taranto, 130 - 73100 LECCE

3344 Ing. CONTRINO Ivan MatteoVia Contrada Spina c/o C. M., n. 4673044 GALATONE

CANCELLAZIONI

386 Ing. DE MATTEIS Antonio Ermannon. a Cavallino (LE) il 07.04.1943 per decesso

Dal Consiglio del 14.11.2011

CANCELLAZIONI

1056 Ing. NEGRO Luigin. a Salve (LE) il 30.10.1956per decesso

736 Ing. ORLANDO Giovannin. a Morciano di Leuca (LE)il 07.10.1951per decesso

Dal Consiglio del 24.11.2011

ISCRIZIONI

3345 Ing. MORELLO SamueleVia Lecce, 12773010 CAPRARICA DI LECCE

Dal Consiglio del 05.12.2011

ISCRIZIONI

3346 Ing. CAMISA CorinnaVia A. Fogazzaro, 173043 COPERTINO

3347 Ing. GIORDANO AngelaCorso Italia, 12873100 CAMPI SALENTINA

53/B Ing. Iunior COLIZZI MarcoVia Giammatteo, 15/A73100 LECCE

CANCELLAZIONI

534 Ing. CENTONZE Guglielmon. a Lecce (LE) il 12.06.149a domanda

3Spazio ApertoDicembre 2011 VARIAZIONI ALL’ALBO

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BIBLIOTECA

48 Spazio Aperto Settembre 2011BIBLIOTECA

AGGIORNAMENTO BIBLIOTECA ORDINE

Autore Titolo Casa Editrice

Associazione Italiana Calcestruzzo Armato Dettagli costruttivi di strutture in calcestruzzo armato Pubblicemento

e Precompresso (AICAP)

Associazione Italiana Calcestruzzo Armato Costruzioni in calcestruzzo - Ciostruzioni composte acciaio-calcestruzzo Pubblicemento

e Precompresso (AICAP) Commentario al D.M. 14.1.2008

Claudio Di Taddeo - Fabio Mosca Prontuario dei profili metallici Hoepli

Stefano Amicabile Estimo generale, civile, rurale, legale, ambientale e catastale Hoepli

Giuseppe Stagnitto - Marco Bonfante Calcolo immediato delle sezioni in calcestruzzo armato Hoepli

Pierfranco Ventura “Fondazioni (Geotecnica e geologia; statica; scienza e tecnic delle costruzioni; simica; ...” Hoepli

Salvatore Lombardo - Michele Mirabella Il collaudo tecnico amministrativo dei lavori pubblici Flaccovio

Ornella Cutajar - Alessandro Massari Codice dei contratti pubblicicommmentato con la giurisprudenza Maggioli

Marco Agliata La direzione dei lavori (ediz. 2011) Maggioli

Fulvio Re Cecconi - Marco Frassinelli Il progetto esecutivo degli edifici in muratura (Ediz. 2011) Maggioli

Andrea G. Mainini

Pietromaria Davoli Il recupero energetico ambientale del costruito Maggioli

Rosanna Cafaro Come difendersi dalle banche (Formulario - Giurisprudenza) Maggioli

Staib Dorrhofer Rosenthal Atlante della progettazione Modulare Utet

G. Carbonara Restauro Architettonico - IV aggiornamento - Vol. XII Utet

Cnippers - Cremers - Gabler - Lienard Atlante delle materie palstiche Utet

Pietro Lenza - Aurelio Ghersi Edifici in muratura alla luce della nuova normativa sismica (Ediz. 2011) Flaccovio

Aurelio Ghersi - Pietro Lenza Edifici antisismici in cemento armato (Ediz. 2011) Flaccovio

Aurelio Ghersi Il Cemento armato - Le basi della progettazione strutturale ... (Ediz. 2010) Flaccovio

Leris Fantini Progettare i luoghi senza barriere (Ediz. 2011) Maggioli

Mario Di Nicola Segnalazione certificata inizio attività (S.C.I.A.) Maggioli

Pietro Regolosi - Sergio Storoni Ridolfi Introduzione alla Geotecnica Flaccovio

Testi per S. A. dopo il n. di Settembre 2010

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39Spazio ApertoDicembre 2011 BIBLIOTECA

AS.Le Genio Civile Lecce - Melendugno, 24 novembre 1910, ing. Luigi D’Elia, Pianta, alzato e tipo di uno stabilimento balneare nella marina di San Foca

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COMUNICAZIONI E AVVISI

40 Spazio Aperto Dicembre 2011COMUNICAZIONI E AVVISI

Premio Apulia: invito a presentare candidaturePossono presentare le candidature anche i progettisti,

i proprietari delle opere o i committenti

La Regione Puglia intende dare impulso alla legge regionale n.14/2008, attraverso la promozionedel Premio Apulia per le opere di architettura contemporanea o di urbanistica, istituito con l’articolo15 della medesima legge, e disciplinato specificatamente con il regolamento regionale 26 maggio 2009n.9 (pubblicato sul Burp, n. 78 del 29-5-2009).

Il Premio Apulia, che ha cadenza annuale, è articolato in due sezioni rispettivamente riservate:– a giovani progettisti (architetti e ingegneri under 40, autori di opere di architettura o di urbanistica

che presentino caratteristiche di particolare valore e siano state realizzate in Puglia nel quinquennioprecedente);

– alla committenza privata (per soggetti che risiedono o abbiano la sede della loro attività in Puglia eche hanno dimostrato una particolare attenzione al perseguimento della qualità in architettura ein urbanistica).

La legge affida ai Comuni un ruolo centrale, poiché le candidature al premio, da inoltrare entro il30 dicembre secondo modalità e format di cui all’art.4 del citato R.R. n. 9/2009, devono essere effettuatedai Comuni nel cui territorio le opere siano state realizzate. Anche in questo caso la legge, in presenzadi inerzia della amministrazione comunale, consente ai soggetti privati di svolgere un ruolo attivo: infatti,è possibile che la segnalazione venga effettuata anche dal progettista, dal committente o dal proprietariodell’opera.

In concomitanza con l’assegnazione dei premi la Regione organizzerà l’esposizione delle operemeritevoli e la divulgazione attraverso la pubblicazione di un catalogo.

La particolarità del premio Apulia – che perciò si intende distinguere da altri concorsi e selezioni –consiste nel considerare l’opera di architettura o di urbanistica come il risultato della qualità del lavorodel progettista nel quadro di una cultura della trasformazione del territorio in cui ha una funzionedeterminante la sensibilità imprenditoriale orientata all’innovazione, insieme al ruolo positivo e stimolantedell’amministrazione pubblica.

Per le ragioni sopra indicate, la Regione Puglia invita gli ordini, gli Enti e le Associazioni a indicareai Comuni o alla Regione elenchi o singole opere da tutelare in quanto testimonianze significativedell’architettura moderna e contemporanea e a sostenere il Premio Apulia, segnalando opere di qualitàrealizzate negli ultimi cinque anni, che possano essere indicate quali buone pratiche del rinnovamentourbano,nonché a diffondere i contenuti e gli strumenti previsti dalla legge regionale 14/2008 ai fini delpiù efficace raggiungimento degli obiettivi che vi sono alla base, ossia il miglioramento della qualitàdelle opere di architettura e trasformazione della città e del territorio regionale.

ANGELA BARBANENTE

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41Spazio ApertoDicembre 2011 COMUNICAZIONI E AVVISI

Al fine di favorire l'inserimento nel mondo del lavoro dei giovani ingegneri e per consentire agli stessiun approccio qualificato alle problematiche dell’avvio alla professione, l'Ordine ha stipulato una convenzione perstage formativi con Istituzioni ed Enti pubblici locali. Ad oggi hanno aderito oltre 27 comuni ed Istituzioni,e hanno dato la loro disponibilità circa 40 colleghi. Gli interessati possono continuare a fornire la lorodisponibilità per essere segnalati presso gli Enti che ne hanno fatto, e ne faranno, richiesta direttamentepresso la segreteria dell'Ordine, oppure via fax (0832 304406) o email ([email protected]).

Si riporta di seguito il testo della convenzione.

Convenzione per stage formativotra l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Lecce, cod. fiscale 80001130758, nel seguito denominato“Ordine” con sede legale in Lecce, Viale M. De Pietro, 23, rappresentato dal Presidente Pro-Tempore Ing.Lorenzo Daniele DE FABRIZIO, nato ad Uggiano La Chiesa (LE) il 10/08/1959

Eil Comune di ………….………………………codice fiscale ……………….………………, nel seguito denominata“Soggetto Ospitante”, con sede a.…………..…………….……….., in via …………………….................…..in persona di …………………………….., nato a …….........…………………….. il …………....…….....……

PREMESSOche il sistema formativo e il sistema degli Enti Locali ed Enti Pubblici convengono sulla necessità di sviluppareadeguate forme di raccordo tra il mondo della formazione e il mondo del lavoro, al fine di migliorare la qualitàdei processi formativi e di favorire la cultura della sussidiarità tra Istituzioni;che al fine di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo delle istituzionil’Ordine promuove stage formativi presso Enti pubblici a beneficio di coloro che hanno meno di 5 anni diiscrizione all’Ordine,

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

Art. 1 - Oggetto della convenzioneIl Soggetto Ospitante è disponibile ad accogliere, presso le proprie strutture, stagisti segnalati dal Consiglio

dell’Ordine per una durata massima non superiore a 6 mesi.

Art. 2 - Finalità e contenuti dello stageLo stage formativo si configura come arricchimento del percorso formativo e non dovrà avere finalità

produttiva ma dovrà perseguire soltanto obiettivi di acquisizione di conoscenza delle procedure tecnico-amministrative adottate dagli Enti Pubblici. Lo stage non costituisce rapporto di lavoro e il Soggetto Ospitantenon ha alcun obbligo di assunzione al termine del periodo. Durante lo svolgimento dello stage l’attività diformazione ed orientamento è seguita e verificata dal responsabile del Settore dell’Ente presso cui il soggettoha svolto lo stage. L’avvio dello stage avverrà con apposita nota dell’Ordine che avrà come allegato il progettoformativo e di orientamento relativo a ciascuno stagista e che dovrà essere restituita dal Soggetto Ospitantecontrofirmata per accettazione; il progetto formativo e di orientamento dovrà contenere:• il nominativo dello stagista;• il nominativo, il ruolo e la responsabilità del tutor incaricato dal Soggetto Ospitante;• obiettivi e modalità di svolgimento dello stage, con l’indicazione dei tempi di presenza presso il Soggetto

Ospitante;• le strutture (dipartimenti, reparti, uffici) presso cui si svolge lo stage;• gli estremi identificativi delle coperture assicurative;• la dichiarazione dello stagista di cui al successivo art.3.

Art. 3 - Permanenza dello stagista presso il Soggetto OspitanteLo stagista è tenuto a cooperare al conseguimento degli obiettivi che lo riguardano osservando gli

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42 Spazio Aperto Dicembre 2011COMUNICAZIONI E AVVISI

orari concordati e rispettando l’ambiente di lavoro. L’Ordine si impegna a far sottoscrivere a ciascunostagista una dichiarazione, inserita nel progetto formativo e di orientamento, con la quale lo stesso siassume l’impegno di:- svolgere le attività previste dal progetto formativo e di orientamento;- seguire le indicazioni del tutor e del responsabile incaricato dal Soggetto Ospitante e fare riferimento

ad essi per qualsiasi esigenza di tipo organizzativo od altre evenienze;- rispettare i regolamenti disciplinari, le norme organizzative di sicurezza e di igiene sul lavoro vigenti presso

il Soggetto Ospitante;- mantenere l’obbligo della segretezza durante e dopo lo stage per quanto attiene a studi, procedure

amministrative e ad ogni altra attività o caratteristica del Soggetto Ospitante di cui venga a conoscenzadurante lo stage;

- registrare la presenza attraverso l’apposito modulo o eventuali altri strumenti a disposizione.Qualora si verificassero, da parte dello stagista, comportamenti lesivi di diritti o interessi del Soggetto

Ospitante questo potrà, previa informazione al Consiglio dell’Ordine, sospendere o interrompere lo svolgimentodello stage.

Nel caso di effettuazione dello stage in sedi diverse da quelle indicate nel progetto formativo, il SoggettoOspitante è tenuto a comunicare al Consiglio dell’Ordine la variazione e le relative motivazioni.

Art. 4 - AssicurazioniGli stagisti risultano coperti da assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali in

quanto rientrano nella speciale forma di gestione per conto dello Stato di cui al D.P.R. 1124/65, art. 4, comma1, n. 5 e D.P.R. 156/99, art. 2. Il Soggetto Ospitante si impegna a garantire che gli stagisti usufruiscano diassicurazione sia per la responsabilità civile che per gli infortuni sul lavoro.

Ai sensi dell’art. 2, comma 1 del Dlgs. 81/08, gli stagisti sono equiparati a tutti gli effetti ai lavoratoridipendenti del Soggetto Ospitante.

Art. 5 - Adempimenti informativiL’Ordine si impegna a far pervenire copia della presente convenzione e di ogni progetto formativo e di

orientamento alla Regione o alla Provincia delegata, alle strutture provinciali del Ministero del Lavoro e dellaPrevidenza Sociale competenti per territorio in materia di ispezione, e conferisce mandato all’Ente per gliadempimenti informativi verso le rappresentanze sindacali aziendali.

Art. 6 - Valutazione finale sullo svolgimento dello stageIl Soggetto Ospitante si impegna a rispettare e far rispettare il progetto di stage concordato in tutti gli

aspetti (finalità, contenuti, tempi e modalità) e a trasmettere all’Ordine, per ogni stagista, una relazione finalesullo svolgimento dello stage.

Art. 7 - Sicurezza e salute nei luoghi di lavoroAl Soggetto Ospitante spettano nei confronti dello stagista gli obblighi previsti a carico del datore di

lavoro dalla normativa vigente in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/08) e di tuteladalle radiazioni ionizzanti (D.Lgs. 230/95 e s.m.i.), ivi compresa la sorveglianza sanitaria, ove necessaria.

Il Soggetto Ospitante garantisce allo stagista una efficace informazione ai fini della prevenzione antinfortunistica;le nozioni utili a tale prevenzione costituiranno per lo stagista argomento necessario e ineludibile. Il SoggettoOspitante garantisce altresì la fornitura dei mezzi di protezione eventualmente necessari; lo stagista è tenutoad utilizzarli ed a seguire le disposizioni impartite per la sua sicurezza, pena l’immediata interruzione dello stage.Il Soggetto Ospitante si impegna altresì a garantire allo stagista le condizioni di sicurezza e igiene previste dallanormativa vigente sollevando da qualsiasi onere di verifica l’Ordine. Il Soggetto Ospitante si impegna infine asegnalare tempestivamente all’Ordine ogni eventuale assenza prolungata dello stagista.

Art. 8 - Borse di studio e lavoro, agevolazioni, ecc.La realizzazione dello stagista non comporta per il Soggetto Ospitante e per l’Ordine, alcun onere

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43Spazio ApertoDicembre 2011 COMUNICAZIONI E AVVISI

finanziario, né obblighi di altra natura, salvo quelli assunti con la presente convenzione. Nel caso il SoggettoOspitante intenda offrire agli stagisti borse di studio e lavoro, o consentire loro l’utilizzo di servizi (mensa,trasporto, ecc.) specificherà i termini della sua offerta e gli oneri o le modalità di utilizzo del servizio con unaapposita comunicazione allo stagista e all’Ordine.

Art. 9 - Referenti per la convenzioneReferenti per la presente convenzione e per i rapporti fra gli Enti contraenti nell’ambito della convenzione

stessa sono ……………………..…………… per l’Ordine e …..…………………. per il Soggetto Ospitante.

Art. 10 - Durata della convenzioneLa presente convenzione decorre dalla data della firma, ha la durata di 12 (dodici) mesi e può essere

rinnovata tacitamente. Eventuale rinnovo dovrà essere sottoposto all’approvazione del Consiglio dell’Ordine.Qualora una delle parti intenda recedere, dovrà dare comunicazione scritta almeno 30 giorni prima dellascadenza.

Art. 11 - ControversieLe parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi vertenza che possa nascere dalla interpretazione

o esecuzione del presente contratto.Nel caso in cui non sia possibile raggiungere in questo modo l’accordo, le parti indicano il foro esclusivamente

di Lecce quale foro competente per qualunque controversia inerente alla validità, interpretazione, esecuzioneo risoluzione del presente contratto.

Art. 12 - Registrazione e speseLa presente convenzione sarà registrata a tassa fissa, in caso d’uso, ai sensi degli artt. 5 e 39 del D.P.R.

131 del 26.04.86, a spese della parte che richiederà la registrazione. Le spese di bollo inerenti la presenteconvenzione sono a carico del Soggetto Ospitante.

Art. 13 - Trattamento dei dati personaliL’Ordine provvede al trattamento, alla diffusione ed alla comunicazione dei dati personali relativi alla

presente convenzione nell’ambito del perseguimento dei propri fini istituzionali e di quanto previsto dalproprio Regolamento - nonché dal Codice Deontologico

Il Titolare del trattamento dei dati personali per l’Ordine è il Consiglio.

L’Ente ………………………. si impegna al trattamento, alla diffusione ed alla comunicazione dei datipersonali dell’Ordine unicamente per le finalità connesse all’esecuzione della presente convenzione. Il Titolaredel trattamento dei dati personali per l’Ente ………………………… è il Sig. ………………………….,responsabile per il trattamento degli stessi il Sig. …………………

Letto, approvato, sottoscritto.

Li, .........................................

L’ORDINE DEGLI INGEGNERI DI LECCE IL SOGGETTO OSPITANTE Timbro e firma

IL REFERENTE DELL’ORDINE(Ing. …………………............................………………….)

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Convenzione con “Europa Concorsi”L’Ordine ha attivato una convenzione, gratuita

per gli iscritti, con la società “Europaconcorsi s.r.l.”sul cui sito, tra gli altri servizi, è possibile anchevisionare e scaricare avvisi pubblici.

Per usufruire del suddetto servizio gratuito èsuff ic iente col legars i a l seguente s i to:www.europaconcorsi.com/logon/ingegnerilecce.

Compilare attentamente il format “Iscriviti al

servizio log-on offerto…” con i propri dati ed atten-dere. Sarà, poi, cura dell’Ordine completare l’iter.

Una volta registrati, è possibile usufruire deiservizi offerti.

Considerata l’utilità del servizio, si invitano icolleghi a servirsene.

Per eventuali chiarimenti è possibile telefonaredirettamente al numero verde: 800031580.

Cena di solidarietà, 5 gennaio 2012In occasione dell’annuale cena sociale finalizzata

alla raccolta fondi da destinare alla solidarietà e allabeneficienza, l’Ordine degli Ingegneri di Lecce invitai suoi iscritti (ed i rispettivi amici e familiari) a parte-cipare numerosi all’evento previsto il 5 gennaio alleore 20.00 presso la tenuta “La Conca”, s.s.16Maglie-Otranto. Per i più piccoli è previsto intratte-nimento con animatori.

Nel corso della serata saranno consegnati:1. targa e attestato ai colleghi che hanno ma-

turato 50 anni d'iscrizione all'Ordine;

2. medaglia e attestato ai colleghi che hannomaturato 40 anni d'iscrizione all'Ordine;

3. medaglia di benemerenza ai colleghi chehanno partecipato all'iniziativa "Terremoto in Abruz-zo 2009".

Per facilitare l'organizzazione dell'evento invi-tiamo i colleghi a comunicare la loro partecipazioneai nostri funzionari.

Ulteriori informazioni saranno pubblicate sulsito dell’Ordine in prossimità dell’evento.

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44 Spazio Aperto Dicembre 2011COMUNICAZIONI E AVVISI

Un questionario per gli ingegneri dipendentiCari colleghi,è partita un’importante iniziativa rivolta agli ingegneri dipendenti d’Italia.La Commissione Ingegneri dipendenti del Consiglio nazionale degli Ingegneri e il Tavolo permanente

Ingegneri dipendenti dell’Assemblea dei Presidenti, hanno promosso, in collaborazione con il CentroStudi, la realizzazione di un’indagine attraverso la quale raccogliere le opinioni dei colleghi operanti sianel settore pubblico sia in quello privato.

Dalla elaborazione delle risposte ci si propone di ricavare le indicazioni necessarie per elaborareproposte ed iniziative atte a tutelare e valorizzare la professionalità degli ingegneri che svolgono attivitàdi lavoro dipendente.

Vorrei invitarvi pertanto a compilare questo questionario sui dipendenti, se non l’avete già fatto,collegandovi al sito del Centro Studi del CNI.

Il sito è: www.centrostudicni.it.Sulla prima pagina a destra trovate un box azzurro che vi conduce al questionario, per

compilare il quale sono sufficienti non più di 10 minuti.

E’ importante partecipare numerosi: un alto riscontro è segnale di interesse. Dobbiamo dare unsegnale forte, diversamente il lavoro fatto diventerebbe inutile.

La compilazione può essere fatta anche dai non iscritti.Questo è molto importante in quanto vorremmo cercare di conoscere la realtà fuori dagli Ordini.Vi ringrazio per il tempo che vorrete dedicare a questa iniziativa e confido in voi per una proficua

divulgazione.Anna Maria Riccio

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OMAGGIO AL MAESTRO NINO IPPOLITO

Protagonista indiscusso di autentica scienza e arte musicale,erede di una luminosa tradizione, che, in Squinzano, “Cittàdella Musica”, ha i suoi capisaldi, il Maestro Nino Ippolito,Compositore prolifico, fruito a livello nazionale e internazionale,in decenni di magistero esecutivo, interpretativo, creativo, hadonato a piazze plaudenti, musicologi, docenti e direttorid’orchestra, e di bande da giro la genialità dell’aspirazione,l’abilità della composizione strutturata, il marchio indelebiledella cattedra riconosciuta. Squinzano, con pubblicamanifestazione, nell’aula consiliare, il 29 novembre, ne hacelebrato l’altezza dei sentimenti e la caratura culturale dellasua non comune personalità d’artista.

L’Ordine degli ingegneri della provincia di Lecce ricorda lagrandezza dell’Uomo e dell’Artista.

Una delle sue marce più celebri

Il 24 ottobre scorso è venuto a mancare l’ingegner Antonio ErmannoDe Matteis, già presidente dell’Ordine dal 1990 al 1994.

Ai familiari giungano le condoglianze di tutta la categoria.

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AS.Le Prefettura contratti governativi - 30 settembre 1890, ing. Achille Somma, Planimetria dell’isola S. Andrea e della Secca Riso, con l’indicazionedelle nuove opere da eseguirsi per la costruzione del faro sulla punta più foranea della Secca

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