lezione Classicismo

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Classicismo: Indica, a livello letterario ma anche filosofico, artistico e sociale, un intreccio complesso di esperienze che si realizzano soprattutto intorno al centro propulsore della piccola cittadina di Weimar, dove si incontrano quattro straordinarie personalità: Geothe, Schiller, Herder e Wieland che si estendono anche ad altre realtà territoriali, come la Berlino di Schinkel e la Monaco di Klenze a cui fanno riferimento in maniera polemica e reattiva altre esperienze letterarie e filosofiche come la Frühromantik di Jena. Pone una serie di problemi: 1. Gli stessi scrittori “classici” non utilizzavano, per non dire che rifiutavano, il termine, almeno nel senso tradizionale di un riferimento all’eccellenza del loro status intellettuale (nel suo senso etimologico, dal lat “classicus” indica i cittadini che appartengono alla prima classe, quindi una distinzione di carattere sociale, morale e intellettuale --- riferito agli scrittori indica dunque scrittori “di prima classe” per la loro importanza e la finezza del loro stile) Il termine classicismo va inteso piuttosto come allusione al fenomeno che guida, sia in positivo che in negativo, l’esperienza intellettuale dei vari personaggi che animano questo periodo Il confronto con l’antico, con la classicità greca e romana, resta lo sfondo teorico su cui gli autori cosiddetti classici costruiscono la propria avventura intellettuale. 2. Etichetta utilizzata tradizionalmente dalla storiografia letteraria per separare i due grandi fenomeni letterari che si realizzano in questo arco di tempo, Romanticismo e Classicismo. Se è vero che romanticismo e classicismo vanno interpretati come tendenze contrapposte nella cultura tedesca del tempo, sia sul versante delle scelte poetologiche che su quello sociale, bisogna sempre tener presente che le due tendenze partono spesso da premesse comuni, come ad esempio proprio il mito della grecità, e presentano reciproche contaminazioni Sebbene Romanticismo e classicismo rappresentino istanze poetologiche spesso in palese concorrenza, esse vanno dunque viste

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Classicismo: Indica, a livello letterario ma anche filosofico, artistico e sociale, un intreccio complesso di esperienze

che si realizzano soprattutto intorno al centro propulsore della piccola cittadina di Weimar, dove si incontrano quattro straordinarie personalità: Geothe, Schiller, Herder e Wieland

che si estendono anche ad altre realtà territoriali, come la Berlino di Schinkel e la Monaco di Klenze

a cui fanno riferimento in maniera polemica e reattiva altre esperienze letterarie e filosofiche come la Frühromantik di Jena.

Pone una serie di problemi: 1. Gli stessi scrittori “classici” non utilizzavano, per non dire che rifiutavano, il termine,

almeno nel senso tradizionale di un riferimento all’eccellenza del loro status intellettuale (nel suo senso etimologico, dal lat “classicus” indica i cittadini che appartengono alla prima classe, quindi una distinzione di carattere sociale, morale e intellettuale --- riferito agli scrittori indica dunque scrittori “di prima classe” per la loro importanza e la finezza del loro stile)

Il termine classicismo va inteso piuttosto come allusione al fenomeno che guida, sia in positivo che in negativo, l’esperienza intellettuale dei vari personaggi che animano questo periodoIl confronto con l’antico, con la classicità greca e romana, resta lo sfondo teorico su cui gli autori cosiddetti classici costruiscono la propria avventura intellettuale.

2. Etichetta utilizzata tradizionalmente dalla storiografia letteraria per separare i due grandi fenomeni letterari che si realizzano in questo arco di tempo, Romanticismo e Classicismo.

Se è vero che romanticismo e classicismo vanno interpretati come tendenze contrapposte nella cultura tedesca del tempo, sia sul versante delle scelte poetologiche che su quello sociale, bisogna sempre tener presente che le due tendenze partono spesso da premesse comuni, come ad esempio proprio il mito della grecità, e presentano reciproche contaminazioni

Sebbene Romanticismo e classicismo rappresentino istanze poetologiche spesso in palese concorrenza, esse vanno dunque viste nel contesto di un humus culturale comune, in cui si intrecciano fenomeni culturali in stretto rapporto tra di loro:

a. Rinnovamento del pensiero filosofico con l’esperienza dell’idealismo che matura a stretto contatto con gli sperimentalismi letterari

b. Nasce una cultura di massa intesa nel senso moderno del termine, in cui la letteratura diviene parte integrante di una Öffentlichkeit (coscienza pubblica)e si mette al servizio della politica, delle arti, delle scienze e dei nuovi media (in primis le riviste)

c. Sul versante scientifico si sviluppano nuove discipline, come la storia dell’arte, l’archeologia, la filologia, mentre se ne rinnovano altre, come l’antropologia e l’architettura.

Proprio l'architettura rappresenta un fenomeno determinante nella costituzione della koinè classicista tedesca. Si realizza infatti un fecondo intreccio tra ragioni della letteratura e ragioni dell’architettura con risultati che vanno ben al di là di quelli delle arti figurative.

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Ancora una volta Berlino e Weimar (e solo più tardi Monaco) saranno le città protagoniste del rinnovamento architettonico dell'epoca.Weimar: Goethe, che era stato chiamato come precettore per il diciottenne duca Carl August e aveva finito per gestire gran parte dell’attività statale, si occupa anche di architettura. Concepisce dopo il viaggio in Italia il progetto della ristrutturazione del castello, che era bruciato circa dieci anni prima, e ne affida la realizzazione all’architetto berlinese Heinrich Gentz che realizza una delle icone del classicismo nell’imponente scalone del piano superiore e nel salone delle feste = momento di collaborazione tra artista e letterato.

Berlino: Karl Friedrich Schinkel, sin dall’inizio mostra un approccio teorico e pratico ai problemi dell’architettura e dell’arte paragonabile per profondità a quello di Goethe

figura di artista a 360°, la cui attività spazia dalla pittura alla progettazione, dal disegno industriale nella scenografia.

Intrattiene rapporti di scambio intellettuale con i grandi scrittori e filosofi berlinesi del tempo, come i fratelli Clemens e Bettina Brentano, Achim von Arnim e gli altri membri della Christlich-deutsche Tischgesellschaft

Le sue letture spaziano dalla letteratura filoellenica ai teorici dell’estetica e della filosofia romantica (Fichte e F. Schlegel) e la sua scrittura risente fortemente del lessico della nascente filosofia idealista e degli scritti weimariani.

Per Schinkel è decisiva l’esperienza del viaggio in Italia (come per Goethe) che ha due effetti principali:

1. Da un lato rafforza il suo credo classicista2. Dall’altro gli rivela il fascino delle architetture medievali e rinascimentali completando

il quadro dei suoi riferimenti culturaliIn tal modo la sua costante oscillazione tra stile neogotico e neoclassico si rivela come un vero e proprio tentativo di una sintesi superiore. Il tratto fondamentale della sua architettura è la visionarietà: la sua pratica progettuale è animata da una visione complessiva non solo del piano finale della sua Berlino, ma anche dei fini ultimi dell’architettura, orientandosi a valori universali e transculturali comuni all’umanesimo weimeriano. La visionarietà di Schinkel, come quella di molti suoi contemporanei, deriva direttamente da un’esperienza che cambia radicalmente il loro modo di intendere l’architettura: il progetto per il monumento funebre a Federico II di Gilly esposto alla mostra dell’Accademia delle arti del 1797. Gilly progetta, per lo scenario dell’ottogonale Leipziger Platz, un imponente zoccolo sormontato da un tempio dorico sul modello del Tempio di Giove olimpico ad Agrigento e attraversato al su interno da una strada che da adito alla Porta di Potsdam = È la prima volta concepisce Berlino come una metropoli che si proietta in più direzioni e ha più luoghi monumentali. Riferimenti culturali del progetto:

Architettura trionfale romana Citazione neodorica come nel neoclassicismo internazionale Obelischi neoegizi

Il cenotafio di Gilly sancisce il primato nell’architettura tedesca del principio di monumentalità, che può essere considerato come la controparte materiale della formula di Winckelmann della “nobile semplicità e quieta grandezza”.

Nel 1816 Goethe e Schinkel si incontrano e danno vita a un intenso scambio di idee che culmina nell’importante discussione sul teatro di Berlino nel 1820. Il teatro di Schinkel

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rappresenta una tipologia decisiva per tutto l’Ottocento (v. Teatro Massimo di Palermo)

riqualifica monumentalmente il Gendarmenmarkt, che diviene una delle piazze più culturalmente più rilevanti di Berlino, con il teatro come luogo di aggregazione.

L’opera più significativa = Altes Museum edificio a pianta simmetrica cupola sul modello del pantheon romano alzato rettangolare

interno: scalinata che permette la veduta sul colonnato colonnato pensato come un peristilio dal quale si vedono diagonalmente gli altri edifici

della piazzaSi tratta dunque di una visione che rappresenta la sintesi di evocazione filoellenica e visualità già romantica.

Arti figurative: il classicismo tedesco non eguaglia i risultati raggiunti dal resto dell’Europa. Tuttavia l’influenza di artisti come David o Canova contribuisce a promuovere anche sul suolo tedesco la diffusione delle arti figurative e stimolare esperienze che si concretizzano in istituzioni come l’Accademia delle arti e l’Accademia di architettura o nei concorsi promossi dal gruppo di Weimar.

1. Diffusione delle arti figurative.Al livello delle arti figurative il classicismo berlinese si presenta come un crocevia di esperienze diverse, non sempre riconducibili ai dettami di Winckelmann. Infatti si diffonde anche un’attenzione per il caratteristico che con Hirt (storico dell’arte e archeologo, primo professore di teoria e storia dell’arte) diviene la cifra del nuovo realismo tedesco, in forte polemica con Weimar. Si insiste dunque sul colorito locale e sulla caratterizzazione, assecondando la moda fisiognomica, in cui si stabiliva il canone della rappresentazione pittorica degli elementi caratteristici dei generi e delle razze. Questa tendenza finisce, per reazione, per rafforzare il canone filoellenico e apollineo del classicismo.

Innovazione: la grafica, che consente la produzione di opere d'arte alla portata della borghesia colta, trasformando il consumo dell’arte e la percezione della letteratura, grazie all’enorme diffusione delle illustrazioni dai trattati scientifici alla letteratura di intrattenimento. La diffusione della grafica favorisce insomma la diffusione dell’arte classica e dei mitologemi del classicismo.

2. Ristrutturazione delle istituzioni.La ristrutturazione dell’accademia di Berlino rappresenta un grande contributo alla cultura artistica nell’epoca: vengono istituiti mostre e concorsi e vengono reclutati nuovi docenti tra cui due grandi del classicismo berlinese, Hirt e Moritz. Di quest’ultimo si segnala la Götterlehre che si inscrive in una più ampia produzione di modelli mitologici per l’accademia e che diventerà uno dei fondamenti mitopoietici della filosofia idealista.Le mostre dell’Accademia berlinese di andare infine uno spazio di confronto tra le istanze del classicismo e i fermenti dell’incidente romanticismo.

3. Concorsi.I concorsi rappresentano una conquista del classicismo tedesco in quanto tenta di stimolare un dibattito tra artisti critici e pubblico, sottraendo l’arte al mecenatismo di corte.

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Weimar: Goethe concepisce il progetto dei concorsi e lo correda immediatamente di un organo, la rivista Propyläen.

I temi dei concorsi sono tratti dalla tradizione classica, rigorosamente bianca (Venere conduce Elena al cospetto di Paride, il congedo di Ettore, Odisseo e Polifemo) sono riconducibili all’ispirazione di Winckelmann e Lessing.

Attenzione non tanto per i temi ma per le qualità tecnico-artistiche della trattazione, della scelta del momento pregnante per la rappresentazione del tema e del mezzo.

Il costante riferimento a Omero denota come la letteratura sia considerata la naturale fonte di ispirazione delle arti figurative a dispetto di Lessing

Bildung: musica, riviste, istituzioniÈ alla musica che la cultura tedesca della seconda metà del 700 deve un dispiegamento delle coordinate di una rinnovata classicità . Prima opera classica della musica tedesca= Ifigenia in Aulide (1772) di Gluck (sebbene l’opera è scritta in francese e il contesto di riferimento da cui proviene è il teatro francese di Vienna che Gluck aveva diretto fino 1765)In Gluck= l’epoca trova una vera e propria figura di classico:

si forma in Italia dà alla sua musica una componente cosmopolita che deriva dai suoi contatti con

la Londra di Händel e la Vienna di Mozart, richiamandosi anche al classicismo del drammaturgo francese Racine (1639-1699)

Modello di tragedia musicale che ha tutte le caratteristiche della classicità di Winckelmann

Libretto di Marie-Francois-Luis Gand Le-Blanc= riduce la il dramma ai suoi conflitti essenziali

La composizione ha un tono cosmopolita, fondato sul carattere universale della mitologia greca

Il panorama musicale tedesco tra 700 e 800, nel periodo che va da Gluck ai tre grandi della musica strumentale, Haydn, Mozart e Beetohoven mostra la stessa complessità che si riscontra nel panorama letterario, presentando anch’esso l’intreccio caratteristico di istanze neoclassiche, preromantiche e romantiche che caratterizza il periodo.

Mozart con la Zauberflöte riesce ad esempio ad integrare le atmosfere nordiche del romance shakespeariano con il realismo politico della pedagogia massonica

La trinità musicale nn si stanca di mettere in musica le opere dei “classici” con l’apoteosi segnata dall’Hymne an die Freude della IX sinfonia di Beethoven.

Queste connessioni tuttavia non portarono mai ad una collaborazione reale: i classici infatti rimangono letteralmente distratti nei confronti della questione musicale. Unica eccezione: Goethe che

fu costantemente interessato alla resa musicale dei propri componimenti attraverso la stesura di una “continuazione” della Zauberflöte di Mozart seppe

tentare un dialogo creativo con il suo musicista predilettoGoethe infatti non solo

fa rappresentare l’opera di Mozart nel teatro di Weimar (ben 87 repliche) e realizza dei disegni per la messinscena che rimarranno un’icona insuperata delle messinscene mozartiane,

ma anche progetta una sua Zauberflöte, che sebbene rimasta allo stadio di frammento rappresenta già un microcosmo drammatico che farà da riserva di motivi che nutriranno opere più compiute, fino al secondo Faust.

Di certo la musica, che poteva raggiungere un pubblico vastissimo, ha molto contribuito alla diffusione del gusto classicista.

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L’altro grande medium di diffusione sono i mezzi cartacei come le riviste e i giornali letterari, che costituiscono una delle caratteristiche tipiche dell’epoca. Le riviste:

raggiungono un pubblico più vasto, svolgendo un ruolo decisivo nella formazione della coscienza nazionale e di un pubblico di lettori che nel giro di pochi decenni dvenne paragonabile a quello delle altre nazioni

contribuiscono alla promozione di un gran numero di scrittori, che modificano radicalmente la propria attività attraverso la pratica della cura di una rivistaes: Teutscher Merkur e Neue Teutsche Merkur –pubblicati da Wieland a Weimar ra il 1773 e il 1810Thalia (1787-1791) organo dell’estetica teatrale e letteraria di Schiller e Die Horen (1795-1797) che, sempre curate da Schiller, divengono 8un elemento fondamentale del classicismo weimarianoPropyläen edita da Goethe tra il 1798 e il 1800 e Kunst und Altertum, in cui Goethe affronta le grandi questioni estetiche della propria epoca (da un’indagine sul patrimonio monumentale delle province prussiane al commento dell’arte rinascimentale e alla ripresa dell’ekphrasis antica).

Berlino: Interprete fondamentale della Bildung umanistica: Università di Berlino voluta da Wilhelm von Humboldt, che incarna tutte le qualità che gli consentono di trasformare in realtà l’ideale di BIldung maturato a Weimar

Ha una formazione politica (Macerata tra Germania Francia Italia) e cosmopolita, grazie ai suoi viaggi.

Ha anche una cultura classica: grecista traduttore studia dal vero Arrone capolavori della statuaria classica e della letteratura

Dal punto di vista della sua politica culturale seriata di un'idea di Bildung che era quella di Winkelmann e Goethe, concentrandosi sullo studio delle lingue e delle letterature classiche percepite come una cosa viva e attuale.