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L’evoluzione del concetto di Responsabilità Sociale d’Impresa Prof.ssa Giada Mainolfi Docente UNINT 15 marzo 2016 Progetto "Per la tua maturità"

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L’evoluzione del concetto di

Responsabilità Sociale d’Impresa

Prof.ssa Giada Mainolfi

Docente UNINT

15 marzo 2016

Progetto "Per la tua maturità"

Cosa è la CSR

(Responsabilità Sociale delle Imprese)

L’integrazione su base volontaria da parte delle

imprese delle preoccupazioni sociali ed ecologiche

delle loro operazioni commerciali e dei rapporti

intrattenuti con le parti interessate.

In linea generale un’impresa può essere considerata

socialmente responsabile quando si fa carico degli

effetti che il suo comportamento produce nei

confronti dei suoi stakeholder.

L’evoluzione del concetto

Tra gli anni ‘30 e gli anni ‘50 negli Stati Uniti iniziano a

fiorire scuole di pensiero che attribuiscono ai manager

obblighi sociali che vanno al di là della mera realizzazione

del profitto.

“Il dovere dei businessman di perseguire quelle politiche, di

prendere quelle decisioni, di seguire quelle linee d’azione

che sono desiderabili in funzione degli obiettivi e dei

valori riconosciuti dalla società”

Bowen H., 1953

Gli anni ‘60 e ‘70

Negli anni ‘60 e ’70 la titolarità degli obblighi morali viene estesa

all’impresa stessa ed è in questo momento che si inizia a parlare di

Corporate Social Responsibility; è in questi anni, infatti, che Carroll

elabora la piramide delle responsabilità sociali, identificando in

ordine crescente quattro livelli di responsabilità dell'impresa è

diventata il punto di riferimento imprescindibile per tutti gli studiosi

di CSR.

The idea of social responsibility supposes that the corporation has not only economic and legal obligations, but also certain responsibilities to society which extent beyond these obligations”

McGuire J., 1963

be profitable

obey the law

be a good

corporate citizen

be ethical

LA PIRAMIDE DI CARROLL

Scelta

discrezionale

Responsabilità

aziendale

Fonte: Carroll A. (1991)

Modello piramidale delle responsabilità

elaborato da Carroll

To be profitable: DO WHAT IS REQUIRED BY CAPITALISM

responsabilità di natura economica creazione di valore = profitto per gli azionisti,

ma anche beni e servizi per il mercato.

Obey the law: DO WHAT IS REQUIRED BY STAKEHOLDERS

responsabilità legali = le imprese devono rispettare le normative esistenti che definiscono le

modalità di funzionamento dei sistemi collettivi e dei sistemi economici nei quali le singole realtà

operano.

Be ethical: DO WHAT IS EXPECTED BY STAKEHOLDERS

responsabilità etiche legate ai valori e al senso di equità, giustizia e imparzialità dell’impresa:

sono oggetto di riflessioni da parte della singola realtà aziendale e possono declinarsi

diversamente in relazione alla specifica realtà e al contesto di riferimento (ad esempio, per

caratteristiche storiche, politiche, culturali e così via).

Be a good corporate: DO WHAT IS DESIRED BY STAKEHOLDERS

responsabilità di natura filantropica o discrezionali = scelte volontarie dell’impresa a favore della

comunità, dei dipendenti …

Anni ‘80: la teoria degli stakeholder

Con la teoria degli Stakeholder di Freeman, tutti i portatori di interesse

diventano soggetti attivi che si relazionano con l’impresa e influiscono sul suo

agire. Freeman distingue tra stakeholder primari e secondari.

Anni ‘80: Business Ethics

Negli Stati Uniti prende vita un’altra teoria, la Business Ethics (Etica

d’impresa) che a differenza delle precedente si concentra sul

versante morale, ponendo al centro i valori etici che devono fondare i

comportamenti delle imprese.

Il principale contributo di questa teoria è stato quello di differenziare

visione “strategica” ed “etica” della CSR.

1) La visione strategica individua il sorgere di un certo tipo di

vantaggio, non necessariamente economico, ma anche

reputazionale, dal perseguimento di finalità sociali da parte

dell’impresa;

2) La visione etica che, ravvedendo una sorta di dovere dell’impresa

ad agire correttamente senza danneggiare nessun soggetto, ritiene

che tale agire debba essere in primo luogo giusto, anche se non

necessariamente vantaggioso.

Etica d’impresa

Il discorso dell’etica d’impresa trova il suo passaggio nodale nel rispetto

dei valori etici di carattere generale e nelle modalità di comportamento

dei singoli soggetti economici.

È opportuno approfondire la moralità dell’imprenditore o del

management nei comportamenti e nelle decisioni che assume per

l’impresa.

Carroll individua tre tipologie di manager:

1) Il manager morale: colui che cerca il successo, ma nel rispetto dei sani

precetti etici. È interessato ai profitti, ma nei confini del rispetto della

legge (integrity strategy);

2) Il manager immorale: colui che bada innanzitutto ai propri interessi e

che guarda alle leggi come un ostacolo;

3) Il manager amorale intenzionale: colui che rispetta la legge, ma ritiene

che etica ed economia non possano convivere;

4) Il manager amorale inconsapevole: colui che non è attento alle

conseguenze che le proprie decisioni possono arrecare agli altri.

Anni ’90 e duemila

La teoria degli stakeholder e gli studi di business ethics con

i loro successivi sviluppi hanno guidato ulteriori analisi,

sempre più approfondite e specifiche sull’argomento.

Il punto di snodo intorno a cui ruoterà tutta la successiva

produzione in materia è la definizione data dalla

Commissione Europea nel libro verde del 2001.

La CSR è “l’integrazione volontaria delle preoccupazioni

sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni

commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”.

Fonte: Report Adiconsum (2015)

Libro verde della Commissione Europea

2001 Commissione della Comunità Europea, Libro Verde.

Promuovere un quadro europeo per la responsabilità

sociale delle imprese, Bruxelles, 18 Luglio, 2001. “L’integrazione volontaria della preoccupazioni sociali

ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni

commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate.

Essere socialmente responsabili significa non solo

soddisfare pienamente gli obblighi giuridici applicabili, ma anche andare al di là investendo “di

più ” nel capitale umano, nell ’ ambiente e nei

rapporti con le altre parti interessate.

Le dimensioni della CSR

Dimensione interna • Gestione delle risorse umane • Salute e sicurezza sul lavoro • Adattamento alle trasformazioni • Gestione degli effetti sull’ambiente e

delle risorse naturali

Dimensione esterna • Comunità locali • Partnership commerciali, fornitori e

consumatori • Diritti dell’uomo • Preoccupazioni ambientali a livello

planetario

Fonte: Commissione Europea, 2001

La definizione integrata (2011)

La CSR è definita come “la responsabilità delle imprese per il loro impatto sulla società”.

Fonte: Report Adiconsum (2015)

La definizione integrata (2011)

Responsabilità sociale e politiche aziendali

Non è solo marketing!

Spunti per una riflessione

Si evidenzino i concetti chiave che hanno segnato

l’evoluzione della Responsabilità Sociale d’Impresa.

Quali sono i principi ispiratori della piramide di Carroll?

Quali sono i vantaggi e i limiti di una simile costruzione

teorica?

Il candidato esprime la sua opinione in merito alla

proposta avanzata da alcuni esperti circa l’introduzione di

un tessuto normativo che imponga all’impresa il rispetto

di obiettivi sociali.