Ellenismo filosofico: Epicureismo Epicuro di Samo (Samo, 341 a.C. - Atene, 271/270 a.C.)
L’evoluzione del concetto di libertà in Lucrezio. Sacchi - La libertas in Lucrezio.pdf ·...
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L’evoluzione del concetto di libertà nella cultura greca
Isegorìa
“uguale potere
di parola"
Parrhesìa
“libertà di
parola”
Basileis
Demos
Katà
moiran
Età omerica
Solone
638-558 a.C. V-IV sec. a.C.
Acquisizione del concetto di diritto e valore civile
dell’espressione
Il valore etico della libertà e la disciplina della
parola
Il libero
arbitrio
Sofocle - Platone
Crisi della libertà e dell’identitàpolitica
Età ellenistica 323-31 a.C.
Epicureismo – Epicuro (341-a.C.271 a.C.)
ATARASSIA ed APONIA > LIBERTA’ DALLE PAURE PRIMORDIALI
Cinismo - Antistene 436 a.C. – 366 a.C.); Diogene
(412-323 a.C.)
AUTÀRCHEIA
Stoicismo - Zenone (333 a.C. - 263 a.C.)
MASSIMA LIBERTA’ INTERIORE (fino al suicidio)
DOTTRINE ORFICHE: necessità dell’anima di
trasmigrare fino al raggiungimento della perfezione
Iliade II, 275-350
[…] Solo Tersite di gracchiare inopportuno (KATA MOIRAN) non si arresta,
e crea tumulto come un parlatore petulante.
Avea costui pieno il cervello di scurrili e indigeste dicerie
e fuor di tempo e senza ritegno o pudorele vomitava contro i re tutti; (BASILEIS)
[…] Gli fu sopra lesto il figlio di Laerte
e torvo guardandolo gridò:
“Metti fine alle tue faconde ingiurie, ciarlator Tersite.
Sei il peggiore tra quanti vennero a Troia (DEMOS) con gli Atridi, tu audace e solo non dar di cozzo ai re, né
rimenarli su quella tua lingua villana”.
Iliade XVIII, 497-508
Altra gente si accalcava nella piazza;
e qui una lite sorgeva: due uomini litigavano per l’ammenda d’un morto:
uno diceva d’aver già pagato tutto,
giurando di fronte al popolo,
l’altro rispondeva di non aver avuto nulla.
Entrambi ricorrevano ad un giudiceper aver sentenza. Il popolo acclamava
per entrambi, in due partiti;
gli araldi trattenevano il popolo; i vecchisedevano su pietre lisce in sacro cerchioe avevano in mano i bastoni degli araldi
dalla voce sonora; con questi si alzavano
e sentenziavano ognuno a sua volta.
In mezzo stavano due talenti d’oroda dare a chi di loro stabilisse più retta
giustizia.
La risposta della tragediaSofocle, Antigone
Leggi
umane
Leggi
divine?
La risposta di Platone
Polis + Isonomia = Libertà
•Età arcaica: Ade
•Vita ultraterrena / Giudizio (Gorgia)
• Immortalità dell’anima (Fedone)
•Mito di Er (Rep. VI)
Il rapporto tra libertà civile e religione
Deisidaimonia
Senofonte/Platone Aristotele PolibioEtà
ellenistica
Età
classica
Età
ellenistico-
romana
Cic. De officiis I: Prima natura est communio animantium ob libidinem procreandi.
Prima societas inde in ipso coniugio est, proxima in liberis, deinde una domus,
communia omnia. Postea ab illa inmensa societate libertas per mores atque religionem
evenit.
(Cic. De Re publ. VI) Somnium Scipionis
•Immortalità dell'anima
•Esistenza di un aldilà
•Via Lattea: sede pacifica per le anime di coloro che hanno servito lo Stato.
Cic. De divinatione II, 24 Superstitio, non religio, tollenda est.
ETIMOLOGIA
Superstizione: (Cic. De Nat. Deorum II, 72) nam qui totos dies precabantur et
immolabant, ut sibi sui liberi superstites essent, superstitiosi sunt appellati.
Religio: secondo Lucrezio da religo
L’eredità di Cicerone nel confronto con Lucrezio
Obiettivi
•Non polemizzare la società
del proprio tempo
•Cercare sicurezza in un
periodo contrastato
•Dimostrare come l’angoscia
sia invenzione dell’uomo
•Liberare l’uomo dalla paura
Metodo
•Abbandona lo schema catalogico
del poema didascalico alessandrino
•Non segue il dettame aristotelico
• Segue il dettame callimacheo
•Nega la teleologia degli eventi, il
concetto di anaciclosi e di ktema
•Propone il lathe biosas
•Segue il proposito di Ennio
La nuova proposta di Lucrezio
•Povertà della lingua latina
•Difficoltà dei concetti
•Novità del progetto
•Tranquillità per la composizione
Principali difficoltà di composizione
Povertà della lingua latina
De Rerum Nat. I, 136-9
Nec me animi fallit Graiorum obscura reperta
difficile inlustrare Latinis versibus esse,
propter egestatem linguae et rerum novitatem.
Difficoltà dei concetti
De Rerum Nat. IV 11-passim
Nam vel uti pueris absinthia taetra medentes
cum dare conantur, prius oras pocula circum
contingunt mellis dulci flavoque liquore.
Tranquillità per la composizione
De Rerum Nat. I, 24-passim
Te sociam studeo scribendis versibus esse,
quos ego de rerum natura pangere conor.
Nam tu sola potes tranquilla pace iuvare [mortalis].
Nam neque nos agere hoc patriai tempore iniquo
possumus aequo animo […]
Aulide quo pacto Triviai virginis aram
Iphianassai turparunt sanguine foede
ductores Danaum delecti, prima virorum.
Et maestum simul ante aras adstare parentem
sensit et hunc propter ferrum celare ministros
Muta metu terram genibus summissa petebat.
Nec miserae prodesse in tali tempore quibat,
quod patrio princeps donarat nomine regem;
sed casta inceste nubendi tempore in ipso
hostia concideret […],
exitus ut classi felix faustusque daretur.
Tantum religio potuit suadere malorum.
Religio criminis causa - De Rerum Nat. I, 62-101
Dal clinamen deriva la libertà – De Rerum Nat. II, 251-60
Infine, se sempre ogni movimento è concatenato
e il nuovo nasce dal precedente con ordine certo,
ne deriva ai viventi una libera volontà sulla terra.
Dico allora che procediamo dove il piacere guida ognuno.
Parimenti deviamo i nostri movimenti,
non in un tempo determinato,
né in un determinato punto dello spazio,
ma dove la mente di per sé ci ha spinti.
Liber I Elogio a Epicuro
Primum Graius homo mortalis tollere contra
est oculos ausus primusque obsistere contra;
Ergo vivida vis animi pervicit et extra
processit longe flammantia moenia mundi
atque omne immensum peragravit mente animoque,
unde refert nobis victor.
Liber III Elogio a Epicuro
E tenebris tantis tam clarum extollere lumen
qui primus potuisti inlustrans commoda vitae,
te sequor, o Graiae gentis decus.
Diffugiunt animi terrores, moenia mundi
discedunt. […]
Humana ante oculos foede cum vita iaceret
in terris oppressa gravi sub religione,
quae caput a caeli regionibus ostendebat
horribili super aspectu mortalibus instans.
La libertà è eccellenza
Quare religio pedibus subiecta vicissimQuare religio pedibus subiecta vicissim
opterituropteritur,, nos exaequat victoria caelonos exaequat victoria caelo.