Lettura Ipertensione arteriosa resistente - SIMI · Ipercortisolismo 3.3% Ipertensione...

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Università “SAPIENZA” – Dipartimento di Scienze Cliniche Lettura "Ipertensione arteriosa resistente" Prof. Claudio Letizia UOD Centro Regionale Ipertensioni Secondarie Università di Roma "Sapienza" E-mail: [email protected] Università “Sapienza” Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università “Sapienza” Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche

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Lettura

"Ipertensione arteriosa resistente"

Prof. Claudio Letizia UOD Centro Regionale Ipertensioni Secondarie Università di Roma "Sapienza" E-mail: [email protected]

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IPERTENSIONE ARTERIOSA

Nell’occidente circa il 40% degli uomini ed delle donne adulti sono affetti da ipertensione arteriosa che li pone fortemente a rischio ad eventi cerebro-cardio-renali. Circa il 13,5% delle morti premature sono attribuibili all’ipertensione arteriosa e per tale motivo nel 2001 l’OMS ha definito l’ipertensione arteriosa:

‘‘Una tragedia umanitaria su scala mondiale’’

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IPERTENSIONE ARTERIOSA

Nonostante che le linee guida correnti raccomandino un cambiamento dello stile di vita e un trattamento farmacologico (più di 100 farmaci da soli o in combinazioni predefinite disponibili), circa il 30-40% dei pazienti ipertesi hanno valori di pressione arteriosa non controllata

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Studi condotti in Italia dal 2005-2011 hanno

dimostrato che solo il 37% degli ipertesi raggiunge

un efficace controllo dei valori pressori

Tocci G et al J. Hypertens 2012

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Rappresenta un problema clinico sia nella pratica clinica ambulatoriale del medico di famiglia che da parte dello specialista

Viene arbitrariamente definita ‘’ resistente’’ quando:

Chobanian AV et al. Hypertension 2003;42:1206-52

Calhoun DA et al. Hypertension 2008;51:1403-19

Moser M et al. NEJM 2006;355:385-92

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La pressione arteriosa rimane al di sopra dei valori target (PA 140/90 mmHg) nonostante l ’ uso concomitante di 3 differenti farmaci antipertensivi, inclusi i diuretici

La pressione arteriosa risulta > 130/80 mmHg nei pazienti con diabete o malattia renale cronica

IPERTENSIONE NON CONTROLLATA NON E’ SINONIMO DI IPERTENSIONE RESISTENTE O REFRATTARIA

IPERTENSIONE ARTERIOSA RESISTENTE Definizione

Questa definizione non è applicabile a pazienti ipertesi neodiagnosticati ed è indipendente dal profilo di rischio cardiovascolare e dalla strategia terapeutica impiegata (classe di farmaci o associazioni farmacologiche).

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IPERTENSIONE ARTERIOSA RESISTENTE

Definizioni secondo le maggiori società scientifiche internazionali

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JNC 7 (2003) Fallimento del raggiungimento della BP target in pazienti che stanno assumendo a piene dosi un regime appropriato di 3 farmaci che includa un diuretico

AHA Scientific Statement 2008

Pressione arteriosa che rimane sopra il target nonostante il concomitante utilizzo di 3 agenti antiipertensivi di classi differenti. Idealmente, uno dei 3 agenti dovrebbe essere un diuretico.” Include i pazienti la cui pressione arteriosa è controllata ma richiede 4 o più farmaci per fare ciò

NICE Guidelines 2011

Pressione arteriosa più alta di 140/90 mmHg dopo trattamento con ottimali o massima dose tollerata di farmaci Terapia farmacologicache include un ACE-I o un ARB combinato con un calcio antagonista e un diuretico

ESH/ESC Guidelines 2013

Quando una strategia terapeutica che include stile di vita appropriato più un diuretico e due altri farmaci antiipertensivi che appartengono a differenti classi a dosi adeguate (ma non necessariamente includendo un antagonista del recettore mineralcorticoide) fallisce a ridurre i valori SBP e DBP a 140 e 90 mmHg rispettivamente

Seventh Report of the Joint National Committee, 2003 American Heart Association Scientific Statement, 2008

ESH/ESC, Guidelines 2013 NICE, BMJ, 2011

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e Kumbhani DJ et al., Eur Heart J 2013

I PAZIENTI CON IPERTENSIONE ARTERIOSA RESISTENTE HANNO UN MAGGIORE RISCHIO CARDIOVASCOLARE

ADJUSTED MULTIVARIATE HAZARD RATIO OF

EVENTS IN RH (N= 6790) vs Non-RH (n= 46740)

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IPERTENSIONE ARTERIOSA RESISTENTE Prevalenza

Cosa sappiamo

La prevalenza è estremamente variabile in base al contesto ambientale e/o clinico:

• 2-3% nella popolazione generale

• 4-5% negli ambulatori di medicina generale

• 20-30% nei centri di ipertensione arteriosa

• 40-50% nei centri di nefrologia

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Probabilmente i pazienti con ipertensione resistente si aggirano

intorno al 9 -18%

Epstein M J clin Hypertens 2007

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IPERTENSIONE ARTERIOSA RESISTENTE Prevalenza nei trials clinici di intervento

Black HR et al. JAMA 2003;289:2073-82 Kaplan NM. J Hypertens 2005;23:1441-4

Sarafidis PA et al: J Clin Hypertens 2008;10:130-9 The ALLHAT: JAMA 2002; 4: 221-8

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BP, pressione arteriosa; CAD, coronaropatia; CV, cardiovascolare; ECG, elettrocardiogramma; HCT, idroclorotiazide; HTN, ipertensione; IVS, ipertrofia ventricolare sinistra; pz, pazienti; RF, fattori di rischio; RH, ipertensione resistente; aa, anni.

Studio Pz (n°) Caratteristiche pz ipertesi

Definizione di RH Prevalenza RH (%)

ALLHAT 14684 > 55 aa stadio 1 o 2 HTN > 1 FR per CAD

Pz con > 3 classi di farmaci, BP > 140/90 mmHg O pz in terapia con > 4 classi

12.7

ASCOT-BPLA 19257 40-79 aa > 3 CV RF

Pz con > 3 classi di farmaci, BP > 140/90 mmHg O pz in terapia con > 4 classi

48.5

INVEST 22576 > 55 aa CAD documentata

Pz con > 3 classi di farmaci (HCT incluso) , BP > 140/90 mmHg

28.8

LIFE 92222 55-80 aa segni di IVS a ECG

Pz con > 3 classi di farmaci (HCT incluso) , BP > 140/90 mmHg

53.9

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PREVALENZA IPERTENSIONE RESISTENTE A POLITERAPIA IN UN CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE

Pazienti arruolati: 3895 nel periodo 2011-2015

(210 pazienti)

IN TUTTI I PAZIENTI E’ STATO UTILIZZATO IL

MONITORAGGIO PRESSORIO DELLE 24h

(PAS > 130 mmHg e PAD > 85 mmHg)

‘‘Per escludere l’effetto camice bianco’’

Criteri diagnostici di

ipertensione

resistente: 3 farmaci

antiipertensivi,

compreso il diuretico

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IPERTENSIONE ARTERIOSA RESISTENTE

PSEUDORESISTENZA

•IPERTENSIONE ARTERIOSA NON CONTROLLATA NON È SINONIMO DI IPERTENSIONE RESISTENTE

•Pseudoresistenza: condizione in cui il riscontro di valori pressori elevati è da attribuire a:

1. errori di misurazione della pressione arteriosa nello studio medico

2. effetto “camice bianco”: comprende fino al 40% dei pazienti con ipertensione non controllata

3. scarsa aderenza del paziente alla terapia: 30-40% dei pazienti

4. Inadeguato regime terapeutico o inerzia terapeutica: 40-42% dei pazienti

Calhoun DA et al. Circulation 2008;117:510-26 Pimenta E et al. J Clin Hypertens 2008;10:239-44

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Un terzo dei pazienti con ipertensione resistente in realtà ha una ipertensione «da camice bianco»

de la Sierra et al. Hypertension 2011

8295 con PA non controllata nonostante terapia con ≥ 3 farmaci incluso un diuretico •PA office vs 24h-ABPM

True resistant hypertension

White coat hypertension

37,5%

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62,5%

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N=92 pazienti CKD con WCH 290 pazienti affetti da

IRC con GFR<60 ml/min

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32% con ipertensione “da camice bianco”

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IPERTENSIONE ARTERIOSA RESISTENTE

OBESITA’

• L’obesità è frequentemente associata ad ipertensione più severa

• L’associazione obesità-ipertensione necessita di un incremento del numero di farmaci antipertensivi

• Aumentata probabilità di non ottenere mai il controllo della pressione arteriosa

Bentley-Lewis R et al. J.C.E.M. 2007;92:4472-75

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Per ogni chilogrammo di riduzione di peso si ha una

riduzione di 1 mmHg di pressione arteriosa

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IPERTENSIONE ARTERIOSA RESISTENTE

ATTIVITA’ FISICA

L’effetto dell’esercizio fisico, specialmente quello aerobico, è quello di ridurre la pressione arteriosa e la

frequenza cardiaca, grazie alla riduzione del tono simpatico, e di intervenire sulla correzione dei molteplici fattori della sindrome metabolica

È oggi opinione comune che per la prevenzione e la terapia

dell’ipertensione arteriosa sia utile effettuare 3-4 sedute settimanali di attività fisica aerobica condotta per

30-45 min e questo porta a riduzione di 7/5 mmHg di riduzione

della BP sistolica e diastolica rispettivamente

Balducci S et al Nutr Metab Cardiovasc Dis 2010

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IPERTENSIONE ARTERIOSA RESISTENTE

APPORTO DI SODIO CON LA DIETA

• Un eccesso di sale rappresenta un fattore comune di ipertensione resistente attraverso:

1) Aumento diretto della pressione arteriosa

2) Contrasto dell’azione dei farmaci antipertensivi

• Questi effetti sono maggiormente pronunciati nei pazienti sodio-sensibili, negli Afro-Americani, negli anziani

Pimenta E et al. Hypertension 2009;54:475-81

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Restrizione di sale 3 gr/die determina una riduzione della pressione sistolica e diastolica

da 6/3 mmHg fino a 20/10 mmHg rispettivamente

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IPERTENSIONE ARTERIOSA RESISTENTE

ALCOOL

• La pesante assunzione di alcool è associata sia ad un aumentato rischio di ipertensione arteriosa che ad una resistenza al trattamento

Sarafidis PA et al. JACC 2008;52:17-49

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La limitazione dell’assunzione di alcool (< 20 gr/die) porta ad una riduzione di 1,9 mmHg di

sistolica e di 0,6 mmHg di diastolica

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IPERTENSIONE ARTERIOSA RESISTENTE PSEUDORESISTENZA

FARMACI E SOSTANZE CHE INDUCONO IPERTENSIONE ARTERIOSA

• FANS (inibiscono la produzione delle prostaglandine renali, decrementano il flusso sanguigno renale, aumento di ritenzione sodica)

• Gluco- e mineralcorticoidi (ritenzione sodica ed espazione di volume)

• Eritropoietina (aumenta la produzione vascolare di vasocostrittori ,pe trombossano)

• Ciclosporina/tacrolimus (attiva il SNS, vasocostrizione renale e ritenzione di acqua e sodio)

• Anti-VEGF (VEGF stimola la produzione di NO con vasodilatazione)

• Contraccettivi orali (determinano un incremento dell’angiotensinogeno con attivazione del SRA)

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IPERTENSIONE ARTERIOSA RESISTENTE

IPERTENSIONE SECONDARIA

•Malattia renale cronica

•Iperaldosteronismo primario

•Stenosi dell’arteria renale

•Feocromocitoma

•Iperparatiroidismo primitivo

•Iper- Ipotiroidismo

•Sindrome di Cushing

•Sleep apnea ostruttiva Yakovlevitch M et al. Arch Intern Med 1991;151:1786

Garg JP et al. Am J Hypertens 2005;18:619

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e Mosso et al Hypertension 2003; Calhoun et al Hypertension 2002

PREVALENZA DELLI’IPERALDOSTERONISMO PRIMARIO IN RELAZIONE ALLA GRAVITA’ DELL’IPERTENSIONE ARTERIOSA

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Prevalenza forme essenziali e secondarie in

210 pazienti resistenti a politerapia Forme Secondarie Prevalenza

Iperaldosteronismo Primario 27%

Ipercortisolismo 3.3%

Ipertensione Renovascolare 2.4%

Feocromocitoma 0.5%

IPERTENSIONE ARTERIOSA RESISTENTE

PREVALENZA IPERTENSIONE RESISTENTE A POLITERAPIA IN UN CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE

Pazienti arruolati: 3895 nel periodo 2011-2015

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casistica personale – dati non pubblicati

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IPERTENSIONE ARTERIOSA RESISTENTE

76%

24%

Prevalenza Ipertensione Resistente a Politerapia in popolazione affetta da OSAS (97

pazienti) dal 2011 al 2015

sindrome delle apnee ostruttive notturne

sindrome delle apnee ostruttive notturne e resistenti a polifarmacoterapia

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casistica personale – dati non pubblicati

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IPERTENSIONE ARTERIOSA RESISTENTE: SINDROME APNEA OSTRUTTIVA NOTTURNA (OSA)

JRAAS 2010

71 pazienti (21,8 %) con disturbi del respiro durante il sonno (SDB)

9.8 % affetto da PA

34% affetto da PA

254 pazienti (78.2 %) affetti da ipertensione senza disturbi del respiro durante il sonno

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Dovrebbe essere instaurata una terapia di combinazione comprendente almeno 3 classi di farmaci, una delle quali deve essere

un diuretico a dosaggio pieno

Creatinina sierica < 1,5 mg/dl Prendere in considerazione

un diuretico tiazidico (clortalidone)

Creatinina sierica > 1,5 mg/dl Prendere in considerazione un

diuretico dell’ansa

Prendere in considerazione un inibitore dell’aldosterone (spironolattone o eplerenone) Monitora con cura i livelli sierici di potassio se si usa un ACEI o un ARB

APPROCCIO SEMPLIFICATO PER LA TERAPIA FARMACOLOGICA DELL’IPERTENSIONE ARTERIOSA RESISTENTE

Ridurre il consumo di sale, esercizio regolare isotonico, abolire fumo di sigaretta, ridurre il peso corporeo

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La terapia di combinazione deve essere fissa o libera basata su un farmaco bloccante il SRA, un diuretico (clortalidone) e un CA-antagonista diidropiridinico

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IPERTENSIONE RESISTENTE: TRATTAMENTO

Hypertension 2010;55:147

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SBP DBP

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IPERTENSIONE RESISTENTE: TRATTAMENTO

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CONTROINDICAZIONI ALLA TERAPIA CON ANTIALDOSTERONICI

• Donne in gravidanza ed in allattamento in quanto attraversano la placenta e vengono secreti nel latte materno: potenziale effetto antiandrogenico

• Negli anziani con insufficienza renale cronica (GFR < 60 ml/min) per potenziale incremento dei livelli plasmatici di potassio

• Concomitante assunzione di antialdosteronici e FANS in quanto possono indurre un ipoaldosteronismo iporeninemico e una potenziale fatale iperpotassiemia

• Uomini con disfunzione erettile e ginecomastia

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Se l’ipertensione è ancora resistente, prendere in considerazione procedure invasive:

DENERVAZIONE DELLE ARTERIE RENALI

STIMOLAZIONE DEL BAROCETTORE CAROTIDEO

TERAPIA DELL’IPERTENSIONE ARTERIOSA RESISTENTE

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HTN-1 HTN-2 HTN-3

PAZIENTI (n)

50 (45 RDN - 5 OUT)

106 (52 RDN vs 54 CTRL)

535 (364 RDN vs 169 CTRL)

FOLLOW-UP 1 anno 6 mesi 6 mesi

ENDPOINT I: sicurezza, riduzione della pressione arteriosa II: efficacia della procedura, effetto sulla funzione renale

I: variazione della PAS dopo 6 mesi II: sicurezza

I: confronto della PAS tra

baseline e dopo 6 mesi;

sicurezza

II: riduzione della PA

media al ABPM24h dopo

6 mesi

STUDIO IN CIECO

no no sì

RISULTATI RDN sicura ed efficace

RDN sicura ed efficace

RDN sicura ma non efficace

SYMPLICITY HISTORY

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SYMPLICITY HTN-1 Controllo pressorio a 1 e 2 anni

Hypertension 2011; 57: 911-917

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EFFETTI AVVERSI: •1 paziente dissezione dell’arteria renale •1 paziente pseudoaneurisma al sito di accesso femorale

Lancet 2009,

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artim

ento

di M

edic

ina In

tern

a e

Specia

lità M

edic

he

EFFETTI AVVERSI: • 1 paziente pseudoaneurisma al sito di accesso femorale • 1 infezione vie urinarie • 1 ospedalizzazione prolungata per parestesie • 1 dolore lombare

SYMPLICITY HTN-2

Un

ive

rsità

“S

AP

IEN

ZA

” –

Dip

artim

en

to d

i Sc

ien

ze

Clin

ich

e

Dati sulla funzionalità renale

Univ

ers

ità “S

apie

nza”

Dip

artim

ento

di M

edic

ina In

tern

a e

Specia

lità M

edic

he

SYMPLICITY HTN-2

Un

ive

rsità

“S

AP

IEN

ZA

” –

Dip

artim

en

to d

i Sc

ien

ze

Clin

ich

e

DENERVAZIONE RENALE E METABOLISMO GLUCIDICO

Circulation 2011; 123: 1940-1946

12.5

7.5

2.5

-2.5

-7.5

-17.5

Ch

ange

in f

asti

ng

glu

cose

(m

g/d

L)

1 month 3 months

p=0.043 p=0.039

p=0.847

p=0.402

+0.9

-9.4 -8.9

+3.9

-12.5

17.5

p for interaction (ANOVA)=0.043

2.0 1.5

0.5

-0.5

-1.5

-2.5

Ch

ange

in f

asti

ng

C-p

epti

de

(ng/

mL)

1 month 3 months

p=0.006 p=0.002

p=0.776 p=0.699

+0.2

-2.3 -2.0

+0.2

-3.5

1.0

0.0

-1.0

-2.0

-3.0

p for interaction (ANOVA)=0.031

4

3

1

-1

-3

-5

Ch

ange

in

HO

MA

-IR

(n

g/m

L)

1 month 3 months

p=0.008 p=0.001

p=0.734

p=0.085

+0.3

-3.1

+2.1

-4

-2

0

2

5

-3.7

p for interaction (ANOVA)=0.003

Renal denervation (n=37)

Control (n=13)

Fasting C-peptide

15

10

5

-5

-10

-15

Ch

ange

in f

asti

ng

insu

lin (m

lU/m

L)

1 month 3 months

p=0.036 p=0.006

p=0.984

p=0.129

+0.5

-11.6 -8.7

+6.4 0

p for interaction (ANOVA)=0.016

Fasting Glucose Fasting Insulin

HOMA-IR

Univ

ers

ità “S

apie

nza”

Dip

artim

ento

di M

edic

ina In

tern

a e

Specia

lità M

edic

he

Un

ive

rsità

“S

AP

IEN

ZA

” –

Dip

artim

en

to d

i Sc

ien

ze

Clin

ich

e

ENDPOINT 5 mmHg

SYMPLICITY - HTN3

Denervazione delle arterie renali

• Confronto della PAS

office tra pazienti denervati e pazienti sottoposti ad angiografia

Univ

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tern

a e

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lità M

edic

he

NEJM, 2014

Un

ive

rsità

“S

AP

IEN

ZA

” –

Dip

artim

en

to d

i Sc

ien

ze

Clin

ich

e

ENDPOINT 2 mmHg

SYMPLICITY - HTN3

Denervazione delle arterie renali

• Confronto della PAS

ABPM 24h tra pazienti denervati e pazienti sottoposti ad angiografia

Univ

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apie

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Dip

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Specia

lità M

edic

he

NEJM, 2014

Un

ive

rsità

“S

AP

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ZA

” –

Dip

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en

to d

i Sc

ien

ze

Clin

ich

e

DENERVAZIONE DELLE ARTERIE RENALI CASISTICA PERSONALE

PAS – G (mmHg)

PAD – G (mmHg)

FC – G (bpm)

PAS-D (mmHg)

PAD-D (mmHg)

FC - D (bpm)

PAS – N (mmHg)

PAD – N (mmHg)

FC – N (bpm)

DIPPER

NON DIPPER

IPERTESI PRE DENERVAZIONE (n. 12 9M 3F)

144,42 ± 21,46°

88,17 ± 17,60

81,67 ± 24,14

150,75 ± 30,28

90,3± 18,25

86,42± 33,79

128,83 ± 27,69

74,08 ± 15,19

69,18 ± 13,77

41,6 % 58,4 %

IPERTESI POST DENERVAZIONE (n.12 9M 3 F)

139,92 ± 11,61

79,38 ± 16,28

74,46 ± 11,93

142,69 ± 12,49

81,38 ± 17,22

76 ± 12,12

130,38 ± 11,24

72,31 ± 13,81

70,46 ± 12,57

81,8 % 18,2 %

Ns Ns Ns Ns Ns Ns Ns Ns Ns < 0.05 < 0.05

12 pazienti con ipertensione resistente prima e dopo 12 mesi dal trattamento con termoablazione SYMPLICITY del sistema nervoso simpatico delle arterie renali

Univ

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Clin

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LIMITI DEGLI STUDI: CRITICITA’

SYMPLICITY 1 SYMPLICITY HTN-2 SYMPLICITY HTN-3

1) Studio non randomizzato non in cieco

1) Studio randomizzato non in cieco

1) Durata del follow up all’end-point primario troppo breve (6 mesi)

2) Pazienti affetti da arterie renali accessorie esclusi

2) Le procedure non erano state effettuate nel gruppo di controllo

2) Aderenza terapeutica valutata soltanto tramite questionari

3) Lo screening per l’ipertensione secondaria era limitato

3) Effetto placebo ed errori degli osservatori non possono essere escluse

3) Effetto placebo

4) Il 13% dei pazienti era non responder

LA REINNERVAZIONE DELLE ARTERIE RENALI PUO’ ABOLIRE NEL TEMPO L’EFFETTO

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to d

i Sc

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Clin

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The SPYRAL HTN Global Clinical Trial Program

Kandzari DE et al Am Heart J 2016

• Studio di arruolamento in corso

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Specia

lità M

edic

he

• Trial per valutare l’efficacia di un nuovo catetere spiraliforme multielettrodo con maggiore potere denervante

• Confronto tra pazienti sottoposti a denervazione delle arterie renali in assenza (SPYRAL HTN OFF-ME) ed in corso di terapia antipertensiva(SPYRAL HTN ON-ME)

Un

ive

rsità

“S

AP

IEN

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” –

Dip

artim

en

to d

i Sc

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ze

Clin

ich

e

STIMOLAZIONE ELETTRICA DEI BAROCETTORI CAROTIDEI

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ità “S

apie

nza”

Dip

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edic

ina In

tern

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Specia

lità M

edic

he

Cuore: riduzione della frequenza cardiaca che consente una migliore perfusione coronarica

Arterie: vasodilatazione con riduzione del postcarico

Reni: effetto positivo su precarico

ENCEFALO

SISTEMA NERVOSO AUTONOMICO Riduzione dell’attività simpatica

Incremento dell’attività parasimpatica

Un

ive

rsità

“S

AP

IEN

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” –

Dip

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to d

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ze

Clin

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e

STIMOLAZIONE ELETTRICA DEI BAROCETTORI CAROTIDEI: TARATURA VOLTAGGIO DEL DEVICE

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Rheos Pivotal Study- JACC 2011

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ive

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“S

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” –

Dip

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en

to d

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ien

ze

Clin

ich

e

STIMOLAZIONE ELETTRICA DEI BAROCETTORI CAROTIDEI RISULTATI A BREVE E LUNGO TERMINE DELLA PA

Univ

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Specia

lità M

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Rheos Pivotal Study- JACC 2011

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Dip

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ze

Clin

ich

e

RACCOMANDAZIONI ESH 2012

PRIMO STEP escludere: •Falsa ipertensione resistente (pseudoresistenza) mediante utilizzo di ABPM 24 ore e misurazione domiciliare della PA •Ipertensione secondaria •Condizioni che determinano aumento della PA devono essere corrette (OSAS, aumentato introito di sale, farmaci, obesità)

SECONDO STEP ottimizzare il trattamento antipertensivo con 3 (o meglio 4) farmaci inclusi il diuretico e l’antialdosteronico e valutare mediante ABPM la reale indicazione alla denervazione

TERZO STEP considerare le controindicazioni anatomiche (arterie renali multiple, diametro dell’arteria renale < 4 mm o lunghezza< 20 mm, stenosi dell’arteria renale) e GFR deve essere > 45 ml/min/1,73m2

Effettuare la procedura in centri ospedalieri e centri di eccellenza per l’ipertensione arteriosa Utilizzare dispositivi efficaci e sicuri

Journal of Hypertension 2012

Univ

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Dip

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Specia

lità M

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to d

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Clin

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CONCLUSIONI

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di M

edic

ina In

tern

a e

Specia

lità M

edic

he

Un’esatta stima della prevalenza dell’ ipertensione resistente a tutt’oggi ancora non è nota, probabilmente dovuta ad una inaccurata definizione

Bisogna escludere tutte le cause di pseudo-resistenza e forme

secondarie di ipertensione arteriosa

L’aumentato rischio di complicanze cardiovascolari in questo gruppo di pazienti richiede una scelta appropriata di farmaci antipertensivi comprensivi degli anti-aldosteronici

Ulteriori studi prospettici sono necessari per valutare a lungo termine gli effetti della denervazione renale e/o della stimolazione barorecettoriale

Un

ive

rsità

“S

AP

IEN

ZA

” –

Dip

artim

en

to d

i Sc

ien

ze

Clin

ich

e

Univ

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apie

nza”

Dip

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ento

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Specia

lità M

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