L'esperienza di UNIFE nellambito del Laboratorio CAF-Università e nella predisposizione...
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L'esperienza di UNIFE nell’ambito del Laboratorio CAF-Università e nella predisposizione
dell'application per il Premio Qualità della P.A. III ed.
Aula convegni CNR – Piazzale Aldo Moro, 7Roma 14 luglio 2011
Alberto Domenicali – Responsabile Ripartizione Audit internoSimona Tosi – Responsabile Unità Qualità
La valutazione delle performance organizzative nell’Università: prime indicazioni e scenari di riferimento
2
Indice della presentazione
1. Introduzione – Unife in cifre;
2. Il percorso di sperimentazione;
3. Gli esiti della sperimentazione;
4. Conclusioni.
3
1. Introduzione – UNIFE in cifre 1/2
DIDATTICA a.a. 2010/2011
Studenti 17.802Corsi di laurea triennale 33Corsi di laurea specialistica 3Laurea Magistrale 17Magistrali a ciclo unico 7Corsi di perfezionamento 7Corsi di formazione 6Dottorati di ricerca 17Master di I livello 10Master di II livello 8Scuole di Specializzazione 36
PERSONALE 31/12/2010Docenti 646Personale Tecnico Amministrativo 554
STRUTTURE a.a. 2010/2011
Aule 205N. posti a sedere nelle aule 14.295Biblioteche 9N. posti lettura nelle Biblioteche 838Dipartimenti 19Facoltà 8Laboratori informatici 25
BILANCIOBilancio
consuntivo 2010
Volume di spesa € 161.851.528
FFO 2009
FFO 2010
€ 79.491.508
€ 77.978.958% contribuzione studentesca su FFO 24,55
RAPPORTO ASSEGNI FISSI SU FFO 2010% spese personale su FFO
(puro)
83,84
(91,67)
- 8 Facoltà-19 Dipartimenti- 47 Centri di vario tipo
La Città Universitaria (dislocazione delle strutture universitarie all’interno della città di Ferrara)
4
1. Introduzione – UNIFE in cifre 2/2
Hanno conseguito la Certificazione nel
2011
Conseguirà la
Certificazione nel 2012
Hanno conseguito la Certificazione nel 2010: inseriti nel campo di applicazione del Laboratorio CAF
Servizi agli Studenti
(Agevolazioni e Disabilità –
Mobilità internazionale
Metodo di Studio)
Sistema Bibliotecario
(SBA)
Segreterie studenti
Unità Orientamento
E tutorato
Post-Laurea
Sistema di Gestione per la Qualità
Sistema di Gestione per la Qualità dell’Università di Ferrara
ManagementDidattico
Ripartizione Ricerca
Job-Centre
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2. Il percorso di sperimentazione 1/9
Il modello CAF-Università è stato sperimentato nell’ambito dei servizi certificati ISO 9001 (i servizi agli studenti - punto centrale della programmazione di ateneo).La scelta è stata determinata da:Presenza di personale già addestrato alla valutazione;Condizioni di partenza favorevoli per l’applicazione del modello e la successiva esportazione;Tempi di risposta più veloci.
Inoltre l’Ateneo aveva appena terminato la stesura dell’application per la partecipazione al Premio Qualità (su tutta l’Organizzazione), pertanto la Direzione ha ritenuto opportuno coinvolgere, di nuovo, un numero limitato di persone.
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2. Il percorso di sperimentazione 2/9
Differenza tra ISO e CAFISO 9001:•Capitolo 5: Responsabilità della Direzione•Capitolo 6: Gestione delle risorse•Capitolo 7: Erogazione del Servizio•Capitolo 8: Misurazione, analisi e miglioramento
Fonte: “Ipotesi per la realizzazione di un modello matematico per l’analisi di efficacia di Sistemi Qualità”S. Gorla: Responsabile Qualità e Certificazione Citroen Italia S.p.A. e consigliere di giunta AicqCNR. Bergami: Citroen Italia S.p.A.R. Grassi: ConsultecA. Zanella: Professore dell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano
Correlazione tra ISO 9001 e Modello CAF
Principio guida
ECCELLENZA
Piano di miglioramento
CONFORMITÀ
Principio guida
Azioni correttive Azioni preventive Non conformità
ISO9001 CAF
2. Il percorso di sperimentazione 3/9
Miglioramento Continuo
Punti di forza Aree da migliorare
Punteggio
8
2. Il percorso di sperimentazione 4/9
Il Comitato di autovalutazione (GAV) (composizione):Rettore;Direttore amministrativo;Docente Economia aziendale Unife;Dirigente Risorse umane;Presidente Sistema bibliotecario di ateneo;Rappresentante studenti in CdA.
Il Gruppo di supporto (GS) (composizione):Tutti i responsabili dei servizi certificati ISOIntegrazione con Responsabili Audit interno, Unità Qualità, Risorse umane.
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2. Il percorso di sperimentazione 5/9
Il GAV ha approvato il RAV e il punteggio assegnato ad ogni sottocriterio, su proposta dei Responsabili dell’Audit interno e dell’Unità Qualità.
Il GS ha collaborato nella comunicazione della sperimentazione all’interno delle proprie aree, nella diffusione dei questionari e nelle interviste per i fattori abilitanti.
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2. Il percorso di sperimentazione 6/9
Fasi e tempi di realizzazione del progettoFase Data
Richiesta CRUI di adesione alla sperimentazione del Modello CAF Università 19/05/2010
Parere Favorevole Unife 31/05/2010
Comunicazione al CdA 15/06/2010
Comunicazione avvio lavori laboratorio CAF Università da parte della CRUI 05/08/2010
Partecipazione ai vari incontri del LaboratorioDa ottobre fino a
conclusione
Comunicazione del DA ai Responsabili di Ripartizione dell’avvio del Laboratorio 08/11/2010
Comunicazione del campo di applicazione del Laboratorio CAF e adesione al Gruppo 1 10/11/2010
Condivisione con le Rappresentanze Sindacali della somministrazione dei Questionari 15/11/2010
Compilazione del Questionario FA e sui processi e elaborazione dati 17-18/11/2010
Interviste Novembre e dicembre
2010
Nomina CdA del Gruppo di Autovalutazione e del Gruppo di Supporto 15/12/2010
Incontro Gruppo di Autovalutazione 15/12/2010
Raccolta dati relativi ai risultati e ai fattori abilitanti
e stesura RAVDal 21 dicembre 2010
Condivisione e Comunicazione dell’AutovalutazioneGennaio-Febbraio
2011
Assegnazione punteggio all’autovalutazione Marzo 2011
Implementazione piano di miglioramento Marzo-aprile 2011
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2. Il percorso di sperimentazione 7/9
Gli strumenti utilizzati per la compilazione dei Fattori abilitanti (FA):
Questionario: il campione è di 88 persone: 79 presenti - 4 assenti - 5 assenti giustificati.
Interviste (10):Rettore; Direttore amministrativo; Dirigente Risorse umane; Presidente Servizio bibliotecario di ateneo; Delegato del rettore alla mobilità internazionale; Delegata del rettore alla disabilità;Responsabili dei 4 settori certificati ISO.
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2. Il percorso di sperimentazione 8/9
Per garantire maggiore organicità del RAV, si è scelto di iniziare dalla parte relativa ai Risultati.Successivamente è avvenuto il collegamento con la parte dei FA.
La scelta è stata determinata, inoltre, dal fatto che nell’ambito di applicazione del CAF, la certificazione ISO costituiva un’ottima base di partenza. Di conseguenza erano disponibili anche molti risultati di performance di quell’area.
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2. Il percorso di sperimentazione 9/9
Nella descrizione dei FA è stata applicata la logica delcosa, come, perché;
La metrica applicata ha seguito lo schema del Plan, Do, Check, Act per i FA;Trend, Target per i Risultati.
Utilizzo delle informazioni disponibili per compilare: Punti di forza, Aree da migliorare, Punti da approfondire, Evidenze.
Difficoltà nell’attribuzione del punteggio di autovalutazione
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3. Gli esiti della sperimentazione 1/6
Il passaggio dalle Aree da migliorare alle iniziative di miglioramento ha previsto:
Sintesi delle aree di miglioramento in 7
macrogruppi
Attribuzione di un peso (valore 1-10) a ciascun
sottocriterio dei FA
Correlazione tra peso e
punteggio di ciascun sottocriterio FA per stabilire la priorità
dei diversi macrogruppi
Scelta dell’area di intervento
Come è stata attribuita la priorità d’intervento?
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3. Gli esiti della sperimentazione 2/6
Grafico delle priorità
Il criterio di attribuzione dei pesi si basa sull’importanza strategica riconosciuta dal GAV, e sui principi enunciati nel Piano Strategico Triennale e nella Politica per la Qualità.
1.1
1,3 1.4
2.1
2.2
2.3
2.4
3.1
3.2
3.3
4.1
4.3
4.4
4.5
4.6
5.1
5.2
6.1
6.2
7.1
7.2
8.1
9.1
9,21.2-2,2
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
0 10 20 30 40 50 60 70
Punteggio
Pe
so
Priorità 1
Priorità 2
Priorità 3
Priorità 4
16
3.
Gli
esi
ti d
ella
sp
eri
men
tazi
on
e 3/6
17
3. Gli esiti della sperimentazione 4/6
Classifica delle priorità:
7 macrogruppi:1. Pianificazione e Coinvolgimento Stakeholder e
partner2. Coinvolgimento e Comunicazione Utenti Interni e
attenzione verso il personale3. Gestione risorse umane ed Economiche4. Estensione SGQ5. Gestione Risorse Strumentali e infrastrutture6. Attenzione verso gli Studenti7. Monitoraggio e controllo dei processi
Priorità
18
3. Gli esiti della sperimentazione 5/6
Raccogliere informazioni relative ai bisogni Presenti e futuri dei portatori di
interesse
Priorità d’intervento 1 Area da Migliorare Individuata
Pianificazione e coinvolgimento degli
stakeholder
1. Programmazione del confronto con aziende (oltre al PIL) promuovendo incontri con cadenza periodica. (Resp. Job centre);
2. Organizzare simulazioni dei test di verifica delle conoscenze iniziali (previsti per i corsi di studio a numero aperto) in collaborazione con l’ufficio scolastico (Resp. Management didattico);
3. Accordo con AOU - Unità Operativa Formazione dell’Azienda per la gestione ECM e la formazione in generale per il personale universitario convenzionato/integrato (Resp. Ufficio Sanità)
OBIETTIVI OPERATIVI INSERITI NEL PIANO DELLA PERFORMANCE
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3. Gli esiti della sperimentazione 6/6
A titolo esempio si riportano Indicatori e target del Job centre, estratti dal Piano della
Performance
Indicatore Valore registrato
2010
Target
2011
Target
2012
Target
2013
n. di presentazioni e incontri aziendali nell'anno
2 8 8 8
Percentuale di studenti Pil
allocati sul totale degli studenti
PIL che si candidano ai colloqui
di selezione
49 28 25 30
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4. Conclusioni 1/2
Valore aggiuntoIl sistema di misurazione e valutazione di Unife (art. 7 d.lgs 150/09) ha recepito il modello CAF
Analisi puntuale dell’organizzazione
Consolidamento di un cruscotto di indicatori
Confronto con altri atenei (benchmarking)
DifficoltàMancanza di dati stratificati in alcuni casi (es. indagini di clima)
Difficoltà nell’attribuzione del punteggio
Comunicazione
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4. Conclusioni 2/2
Prospettive future ovvero…che cosa ci aspettiamo
Attività di Auditing incrociati con altri atenei
Sviluppo di una specifica competenza all’interno di ciascun ateneo: realizzazione di una rete di “Esperti CAF”, che divulgano e supportano la Cultura della Qualità Totale.
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE!