Leonardo (Vinci 1452 - 1519 Castello di CLoux, Amboise)

- Figlio naturale del notaio ser Pietro, allevato dal nonno paterno a Vinci

- Allievo di Andrea Verrocchio (scultore, pittore, orafo e ingegnere) A Firenze intorno al 1472 sono attive 40 botteghe di pittori, 44 botteghe di orafi, oltre 80 di “legnaiuoli di tarsie e intagliatori”, oltre 50 di “maestri intagliatori a rilievo e a mezzo rilievo” (Cronache di Benedetto Dei)

- Iniziatore della terza maniera (Vasari) - Studioso di molte discipline: anatomia, meccanica, ottica, balistica, botanica, fisica, zoologia, astronomia

- Tra i primi a riconoscere il valore dell'esperienza come sperimentazione

- Pittore, scenografo, ingegnere militare, inventore, scultore, uomo di scienza, pensatore, musico (liuto)

- Ridiscussa la prospettiva lineare del Brunelleschi

Andrea del Verrocchio e Leonardo,Battesimo di Cristo, 1475 ca.,Tempera e olio su tela, 177x151cm.Firenze, Uffizi

L'angelo a sinistra, ruotato in unacomplessa torsione, è di Leonardo(sovrapposizione di velature di colore)

Commissionata per il monastero vallombrosano di San Salvi

“Andrea del Verrocchio […] faccendo una tavola dove San Giovanni battezzava Cristo, Lionardo lavorò un Angelo, che teneva alcune vesti; e benché fosse giovanetto, lo condusse di tal maniera che molto meglio de le figure d’Andrea stava l’Angelo di Lionardo. Il che fu cagione ch’Andrea mai più non volle toccar colori, sdegnatosi che un fanciullo ne sapesse più di lui”Vasari

Leonardo da Vinci, Annunciazione, 1472-73,Tempera e olio su tela, 98x217cm. Firenze, Uffizi (trovata nella chiesa di San Bartolomeo a Monteoliveto)

Giardino → hortus conclusus ( dal Cantico dei Cantici "Hortus conclusus soror mea, sponsa, hortus conclusus, fons signatus", ovvero “Giardino chiuso tu sei, sorella mia, sposa, giardino chiuso, fontana sigillata” → verginità di Maria)

Antonello da Messina, Annunziata, 1476 ca, Leonardo da Vinci, Annunciazione, 1472-73, olio su tavola, 45x34,5cm, Palermo tempera e olio su tela, 98x217cm., Firenze

Leonardo da Vinci, Annunciazione, 1472-73,Tempera e olio su tela, 98x217cm. Firenze, Uffizi (trovata nella chiesa di San Bartolomeo a Monteoliveto)

La prospettiva si percepisce guardandola dal basso a destra (punto di fuga al centro)La prospettiva lineare è ridiscussa alla radice: ciò che si trova in lontananza si vede in maniera più confusa rispetto a ciò che è situato vicino. L'aria gioca un suo ruolo.

“Le cognizioni delle cose remote sono di tanta minor notizia quanto elle sono di minor quantità” (dal Trattato della pittura, Leonardo, 1490)

Leonardo da Vinci, Annunciazione, 1472-73,Tempera e olio su tela, 98x217cm. Firenze

La prospettiva lineare è ridiscussa alla radice: ciò che si trova in lontananza si vede in maniera più confusa rispetto a ciò che è situato vicino. L'aria gioca un suo ruolo.

“Le cognizioni delle cose remote sono di tanta minor notizia quanto elle sono di minor quantità” (dal Trattato della pittura, Leonardo, 1490)

Il paesaggio in lontananza ha una consistenza evanescente (sfumato)

Leonardo da Vinci, Annunciazione, 1472-73,Tempera e olio su tela, 98x217cm. Firenze, Uffizi (trovata nella chiesa di San Bartolomeo a Monteoliveto)

Filippo Lippi,Part. Annunciazione,TemperaLondra, National Gallery

Il legame tra pavone e angelo viene ripreso nel Trattatello in laude di Dante di Boccaccio “Il paone tra l’altre sue proprietà per quello che appaia, n’ha quattro notabili. La prima si è ch’egli si ha penna angelica, e in quella ha cento occhi... la quarta e ultima si è che la sua carne è odorifera e incorruttibile”. Boccaccio paragona la Divina Commedia al pavone, per certe sue caratteristiche simboliche, poi ragiona che, siccome le ali degli angeli volano, devono avere le penne, e, dato che nessun'altra penna è bella come quella del pavone, essa è la vera "angelica penna".

Leonardo da Vinci, Annunciazione, 1472-73,Tempera e olio su tela, 98x217cm. Firenze, Uffizi

Leonardo da Vinci, Annunciazione, 1472-73,Tempera e olio su tela, 98x217cm. Firenze, Uffizi

Secondo Antonio Natali, l'innaturale lunghezza del braccio sarebbe da interpretare come un escamotage per correggere la distorsione ottica dovuta alla collocazione originaria che imponeva una visione originaria lateralizzata da basso

Leonardo, Adorazione dei Magi, 1481-82, Tempera e olio su tavola, 243x246cm. Firenze, Uffizi

Per i monaci agostiniani di San Donato a Scopeto

Opera incompiuta per la partenza di Leonardo a Milano

Non-finito

Epifania → manifestazione della divinità

Meraviglia, sconvolgimento (gesti, espressioni)

Formato originario forse quadrato → diagonali s'incontrano nel volto della Madonna

Leonardo da Vinci, Adorazione dei Magi, 1481-82, Tempera e olio su tavola, 243x246cm. Firenze, Uffizi

Scontro tra cavalieri → mondo pagano

Edificio antico in rovina → distruzione del Tempio di Gerusalemme

Leonardo da Vinci, Adorazione dei Magi, 1481-82, Tempera e olio su tavola, 243x246cm. Firenze, Uffizi

1481-82, Tempera e olio su tavola, 243x246cm. Firenze, Uffizi

“Linee oblique si diramano da un punto marcato da un foro. Si tratta del punto di fuga collocato in corrispondenza dell’albero centrale che affonda le radici nella balza di terreno su cui si staglia la Vergine... Appare evidente inoltre l’intenzionalità di Leonardo di creare un focus in questa parte del dipinto con chiari riferimenti all’albero di Jesse da cui discende la genealogia della Vergine e del Bambino” https://www.uffizi.it

Leonardo da Vinci, disegno, Firenze, Uffizi

Leonardo da Vinci, San Gerolamo, 1480 ca., tempera e olio su tavola, Pinacoteca Vaticana

Leonardo da Vinci, Codice di Anatomia, 1510-11, cm 29,2x19,8, Windsor Castle,Royal Library, The Royal Collection

Leonardo a Milano (Ludovico il Moro) 1482

“1. Ho modi de ponti leggerissimi et forti, et atti a portare facilissimamente, et cum quelli seguire, e alcuna volta fuggire li inimici, et altri securi et inoffensivi da foco et battaglia, facili e commodi da levare et ponere. Et modi de arder et disfare quelli de l'inimico.

2. So in la obsidione (assedio) de una terra toglier via l'acqua de' fossi, et fare infiniti ponti, ghatti et scale et altri instrumenti pertinenti ad dicta expedizione (macchine d'assedio)...

4. Ho anchora modi de bombarde commodissime et facili da portare, et cum quelle buttare minuti (saxi a similitudine) di tempesta; cum el fumo di quella dando grande spavento all'inimico, cum grave suo danno et confusione…

10. In tempo di pace credo satisfare benissimo a paragone de omni altro in architectura, in composizione di edificii publici et privati, et in conducer acqua da uno loco ad uno altro.Item, conducerò in scultura di marmore, di bronzo et di terra, similiter in pictura, ciò che si possa fare ad paragone de omni altro, et sia chi vole.Item si poterà dare opera al cavallo di bronzo, che sarà gloria immortale et aeterno onore de la felice memoria del Signore vostro patre et de la inclita casa Sforzesca.

Et se alchuna de le sopra dicte cose a alchuno paressino impossibile et infactibile, me offero paratissimo ad farne experimento in el parco vostro, o in quel loco piacerà a VostrA Excellentia, ad la quale humilmente quanto più posso me recomando.”

Leonardo da Vinci, Vergine delle rocce,1483-86 ca., 199x122cm. Parigi, Louvre

Committente: Confraternita milanese dell'Immacolata Concezione (una confraternita laica maschile) per chiesa di San Francesco Grande, oggi distrutta

Il contratto prevedeva un trittico. Nella pala centrale la Madonna con un ricco abito di "broccato doro azurlo" e "con lo suo fiollo", Dio Padre in alto, anche lui con la "vesta de sopra brocato doro", un gruppo di angeli e due profeti. Nelle due parti laterali i confratelli chiedevano quattro angeli, "uno quadro che canteno et l'altro che soneno"

I pannelli laterali furono realizzati dai fratelli De Predis

Al centro Leonardo rappresenta l’incontro tra Gesù e Giovanni Battista.

Leonardo da Vinci, Vergine delle rocce,1483-86 ca., 199x122cm. Parigi, Louvre

Ambientazione rocciosa (Sinai)

“Sfumato → fine chiaroscuro nel quale i colori passano gradualmente dai toni scuri a quelli chiari e i contorni delle figure vengono attenuati o completamente eliminati” (De Vecchi – Cerchiari)

I contorni delle figure si fanno sempre meno definiti man mano che aumenta la distanza dall’occhio di chi li osserva.

Inoltre il paesaggio all’orizzonte diventa più chiaro, evanescente e si colora di azzurro.

Lo sfumato contribuisce a dare l’idea di vaste lontananze e permette di integrare le figure con l’ambiente.

Prospettiva aerea → tiene conto dell’incidenza dell’umidità dell’atmosfera