L’efficacia e la diffusione degli strumenti 2.0 nella piccola e media impresa: una analisi...
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L’efficacia e la diffusione degli strumenti 2.0
nella piccola e media impresa:nella piccola e media impresa:
un’analisi empirica
Tesi di Laurea in Modelli di Marketing
Relatore Prof. ELISA MONTAGUTI
Presentata da LIVIA BOSI1
Il contesto di riferimento
1999: utenti online in Italia circa 4,5 milioni
2012: utenti online in Italia circa 30 milioni,
di cui 17 milioni da smartphone o tablet*
Le imprese hanno la possibilità di modificare il loro modo Le imprese hanno la possibilità di modificare il loro modo
di comunicare sfruttando gli strumenti del web 2.0:
blog, community, wiki, flickr, youtube, social network
(facebook, twitter, google+, linkedin, foursquare,etc.)
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di Marketing 2
* Dati Audiweb settembre 2012
http://www.audiweb.it/cms/vie
w.php?id=4&cms_pk=265
I vantaggi del web 2.0 per le PMI
• Interazione diretta con l’utente
• Collaborazione nella creazione di valore
• Migliori risultati economici: correlazione
tra il livello di utilizzo di Internet di una
PMI e la sua capacita di crescere ed
esportare*
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di Marketing 3
* Da uno studio
condotto da
McKinsey nel
2011 su oltre
4.800 PMI operanti
in 13 paesi, tra cui
415 aziende
Italiane – rapporto
del DAG
La situazione dell’Italia
Dati sul PIL relativi
all’anno 2011.
*L’indice elaborato da
L’economia digitale in Italia ha un impatto
diretto sul PIL che sfiora il 2%
In Svezia e UK l’impatto supera il 5%
e in Francia è pari al 3%
L’Italia è al 27°posto nel
“e Web Intensity Index”*
4
*L’indice elaborato da
McKinsey combina tre
dimensioni: e-
ngagement (intensità di
utilizzo di Internet da
parte dei consumatori,
delle aziende e delle
PA), e-nvironment
(accesso alle
infrastrutture e
diffusione della banda
larga), e-xpenditure
(volume di e-commerce
e di pubblicità online)
Obiettivo dell’analisi empirica
Individuare 100 PMI del manifatturiero italiano che
attuano delle best practice online, e comprendere:
• quanto sfruttano gli strumenti 2.0
• in che modo lo fanno
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di Marketing 5
• in che modo lo fanno
• come li integrano tra loro nell’elaborare
strategie di marketing digitale
• e quali dinamiche si creano con gli utenti del
web
Il campionamento
Requisiti:
• Settore manifatturiero
• PMI - mediamente meno di 50 mln di euro all’anno e hanno meno di 250 dipendenti*
• 2.0 – presenti su Facebook e/o Twitter; che • 2.0 – presenti su Facebook e/o Twitter; che utilizzino almeno uno strumento 2.0 (e-commerce, blog, community online, live costumer care online, tecniche di gamification) o abbiano sviluppato applicazioni per dispositivi mobile.
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di Marketing 6
*condizione
verificata sulla banca
dati Amadeus
Strategia di campionamento
DOVE HO CERCATO• “Indice sulla qualità della vita nei distretti italiani” (Confartigianato , 2011)
• Digitazione su Google di parole chiave «pmi 2.0» «manifatturiero 2.0» etc.
• Esame di case study individuati in manuali di testo e siti web
COME HO CERCATOVerifica della dimensione > banca dati Amadeus
Analisi del sito web (strumenti 2.0 proposti) e dei profili sui social network
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di Marketing 7
Analisi del sito web (strumenti 2.0 proposti) e dei profili sui social network
QUANTO HO CERCATO
Oltre 9.000 siti web e profili social aziendali
QUANDO HO CERCATO Campionamento: marzo 2012.
Raccolta dei dati: marzo e settembre 2012
Variabili rilevate
1) Strumenti 2.0 utilizzati dalle aziende�community online
�e-commerce
�costumer care online
�collegamento sito/social
�blog
�mobile apps
�giochi/concorsi/simulazioni
2) Iniziativa e risposta del mercato sul web
�num fan su FB
�num post esterni su FB (nei 10 gg di rif.)
�numero post esterni su FB a content
positivo, negativo, a contenuto specifico o
con richiesta di informazioni (nei 10 gg di rif.)
�lingua post esterni su FB (nei 10 gg di rif.)
�provenienza utenti che hanno postato
Relative a due ambiti di analisi:
�youtube
�aggiornamenti
�num post azienda (nei 10 gg di rif.)
�lingua post azienda (nei 10 gg di rif.)
�num tweet (in generale)
�num tweet (nei 10 gg di rif.)
�lingue tweet (nei 10 gg di rif.)
�provenienza utenti che hanno postato
commenti su FB (nei 10 gg di rif.)
�numero like ai post su FB (nei 10 gg di rif.)
�num follower su TW
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di
Marketing8
E in più variabili relative al profilo dell’azienda
offline (regione italiana di appartenenza, area in
Italia, categoria merceologica), online (num. di
lingue utilizzate per accedere al sito e quali) e dal
punto di vista economico (fatturato, margine di
profitto, num. di addetti – dal 2006 al 2010/2011).
Statistiche descrittive
Alimentare, arredo e moda i
settori più rappresentati.
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di
Marketing9
Veneto, Lombardia ed Emilia
Romagna le regioni più
rappresentate.
Non sono presenti regioni
molto piccole come Molise e
Val D’Aosta, e regioni del Sud
come Basilicata, Calabria,
Puglia, Sardegna e Sicilia.
Strumenti 2.0
I più usati?
(26) e-commerce
(19) gamification
(16) blog
I meno usati?
Tra i social
network:
(99) Facebook
(62) Twitter
(63) YouTube
17mila fan;
4 commenti da utenti
esterni in 10 gg (in
media), di cui 1,7 sono
richieste di info su
prodotti e servizi
I meno usati?
(3) live costumer care
(6) community
(10) mobile apps
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di Marketing 10
(63) YouTube
Analisi preliminare: ANOVA
Su tutto il dataset:
• Variabili economiche: margine di
profitto 2009, 2010 e 2011;
variazione di fatturato 2010/2006.
Su tutto il dataset meno i dati economici
e di profilo delle aziende:
• E-commerce (che vale 1 qualora le
aziende vendano prodotti online);
• Numero di tweet effettuati, sia in
generale che nei 10 giorni di
riferimento per la analisi;
• Numero di post pubblicati
dall’azienda sulla bacheca di
Facebook nei 10 giorni di
riferimento;
• Numero di fan su Facebook.
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di Marketing 11
Analisi preliminare: modelli (1)
Modelli logistici con
variabili community, e-
commerce e
applicazioni mobile:
sono ricorsivi.
Ciascuno strumento
aumenta di varie volte
la probabilità per
l’azienda di possedere
anche gli altri.
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di Marketing 12
Avere un blog aumenta di
2 volte la probabilità di
avere Twitter; ed avere un
blog una pagina su
Facebook molto attiva e
ha un impatto positivo
anche sul numero di tweet
Analisi preliminare: modelli (2)
anche sul numero di tweet
prodotti dall’impresa.
Il numero di lingue
utilizzate sul sito e su
Facebook aumenta del
17% e del 196% la
probabilità di avere
Twitter.
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di Marketing 13
Costruzione degli indici
– Variabili molto correlate e modelli preliminari ricorsivi
– Variabili di diversa natura, spesso dicotomiche
MATRICI POLICORICHE
ANALISI FATTORIALEANALISI FATTORIALE
COSTRUZIONE DEGLI INDICI
PROIEZIONE DEI PUNTEGGI FATTORIALI
SULLE 100 OSSERVAZIONI
REALIZZAZIONE DEI MODELLI
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di Marketing 14
Indice COMMERCIALE
• Newsletter
• E-commerce
• Community
• Mobile apps
Spiega il 31% della
varianza totale.
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Indice SOCIAL
• Youtube
Spiega il 35% della
varianza totale.
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di Marketing 16
Indice di GC DA PARTE DELL’ AZIENDA
• Numero post pubblicati dall’azienda su FB nei 10 giorni di riferimento per la analisi
• Numero di tweeteffettuati dall’azienda da quando è presente su TWquando è presente su TW
• Numero di tweeteffettuati dall’azienda nei 10 gg di rif.
Spiega il 39% della varianza totale.
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di Marketing 17
Indice di RISPOSTA DEL MERCATO
• Numero di follower su TW
• Numero di fan su FB
• Numero di post lasciati dagli utenti sulla bacheca di FB nei 10 gg di rif.
• Numero di post con • Numero di post con richiesta di informazioni
• Numero di post positivi
Spiega il 49% della
varianza totale.
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di Marketing 18
Modelli
Dopo aver proiettato i punteggi fattoriali
su tutte le osservazioni, ho implementato
dei modelli di regressione per osservare le
dinamiche che intercorrono tra aziende ed dinamiche che intercorrono tra aziende ed
utenti sul web.
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di Marketing 19
RISULTATI E CONCLUSIONI
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di Marketing 20
L’indice di risposta del mercato ha un impatto positivo sull’indice di generazione di
contenuti da parte dell’azienda (beta = 0,87).
Le critiche ricevute dagli utenti sulla bacheca di Facebook inibiscono la pubblicazione dei
post da parte delle organizzazioni: la variabile ha un impatto negativo (beta = -0,22)
sull’indice di generazione di contenuti corporate.
Indice di GC aziendali
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di Marketing 21
impatto
positivo
impatto
negativo
Il numero di lingue
utilizzate sul sito ha un
riscontro positivo sia
sull’indice social (beta =
0,19) che su quello di
Indice di GC aziendali
e indice social
0,19) che su quello di
generazione dei
contenuti da parte delle
aziende (beta = 0,31)
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di Marketing 22
impatto
positivo
Blog ha un impatto positivo sull’indice social (con coefficiente beta = 0,22), così come il
numero di post pubblicati dall’azienda su Facebook ha un impatto positivo sull’indice
commerciale (beta = 0,22).
impatto
positivo
Indice social e commerciale
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di Marketing 23
positivo
impatto
positivo
L’indice commerciale ha un impatto positivo sull’indice di risposta del mercato (beta =
0,34). Come anche la variabile giochi/concorsi/simulazioni (beta = 0,44).
Indice di risposta del mercato
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di Marketing 24
NB. Indice commerciale e indice di risposta del mercato covariano perché l’uno
determina l'altro e viceversa. Il modello è ricorsivo perche l’indice commerciale
predice la risposta di mercato e la risposta di mercato predice l’indice commerciale.
Quest’ultimo aspetto non è però stato trattato, anche perché non si disponeva di
una variabile esogena che ne predicesse uno dei due.
impatto
positivo
Conclusioni (1) 1. Esiste un gap tra la tipologia di mercato e l’area di provenienza delle
azienda > le aziende del Nord appartenenti ai settori alimentare, arredo e
moda sono le più 2.0?
2. L’utilizzo di Facebook è una prassi consolidata per 99 delle 100 PMI: in
media hanno 17mila fan e ricevono 4 commenti da utenti esterni in 10 gg
3. Circa la metà dei commenti che le aziende ricevono su Facebook
riguardano richieste di informazioni > Facebook come strumento di
assistenza diretta? La live costumer care online NON passa dal sito web
Livia Bosi – Tesi di Laurea in Modelli di Marketing 25
assistenza diretta? La live costumer care online NON passa dal sito web
aziendale (solo 3 aziende la attuano in questo modo)
4. Un quarto delle aziende utilizza l’e-commerce (26), un quinto tecniche di
gamification (19). In confronto il blog è meno diffuso (16)
5. Gli strumenti maggiormente utilizzati in maniera integrata sono
community, e-commerce e applicazioni mobile - fanno parte dell’indice
commerciale
Conclusioni (2)
6. L’attività del mercato sul web influenza la produzione di contenuti da parte dell’azienda – Ad es. le critiche ricevute su Facebook la inibiscono
7. Il rapporto tra aziende ed utenti è in molti casi bidirezionale > difficile studiarlo in mancanza di variabili esogene
8. Le aziende utilizzano i social network per comunicare con gli interlocutori stranieri: ad una maggiore internazionalizzazione del mercato corrisponde una maggiore attività dell’azienda sui social network
9. La predisposizione alla generazione di contenuti sul web, viaggia di pari 9. La predisposizione alla generazione di contenuti sul web, viaggia di pari passo su Facebook, Twitter e blog e in alcuni casi è influenzata anche dalla provenienza estera degli interlocutori
10. La risposta del mercato è influenzata dalle iniziative commerciali intraprese dalle aziende sul web e dall’utilizzo della gamification
11. Le variabili relative ai risultati economici, pur risultando dall’ANOVA portatrici di variabilità, non sono mai risultate significative nei modelli > forse misurate in maniera troppo aggregata rispetto a quelle relative agli strumenti 2.0?
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GRAZIE DELL’ATTENZIONE
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