L’EDITORIALE Si scrive Federdat, si legge...

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1 Periodico di informazione dal mondo del lavoro / Anno I / Numero 5 / Luglio 2017 / Editore Federdat_Confederazione Generale Europea Datoriale » LA SVOLTA Split Payment: nuovo sistema di fatturazione tra imprese e PA di Leandro Longobardi Articolo » pagina 2 » IMPRESA “Spighe Verdi”: assegnati 27 riconoscimenti ai Comuni rurali di Redazione Articolo » pagina 2 » LAVORO & FORMAZIONE Contrasto al lavoro nero: le novità delle Faq dell’Ispettorato del lavoro di Vincenzo Fuccillo Articolo » pagina 5 » TECNOLOGIA Acqua, le nuove tecnologie per abbattere gli sprechi di Giuseppe Cozzolino Articolo » pagina 3 SOM- MARIO LUG_17 Si scrive Federdat, si legge successo Federdat ed Inail, raggiunto l’accordo per la riscossione dei contributi associativi Tre nuove sedi per la Confederazione: nelle province di Bari, Napoli e Frosinone Il presidente della Confederazione Datoriale, d’Oriano: «Passo ulteriore per semplificare il lavoro degli imprenditori» Tra le novità per gli associati c’è la costituzione della commissione etica Nuove aperture al Sud Italia. Sottoscritti nuovi CCNL P rosegue senza soluzione di continuità la crescita della Confederazione Generale Europea Datoriale che, negli ultimi mesi, ha posto in essere diverse attività in termini di espansione territoriale e rappresen- tanza. L’apertura delle nuove sedi – in questo numero del nostro mensile citiamo le ultime tre in ordine di tem- po, Frosinone, Bari e Castellammare di Stabia (NA) – è l’ennesima dimostrazione della volontà di Federdat di essere vicina alle realtà imprenditoriali locali e l’ulteriore conferma dell’obiettivo di crescita ed espansione che la Confederazione si era prefisso per l’anno in corso. Così come la sottoscrizione di due nuovi Contratti Naziona- li del Lavoro per disciplinare i rapporti tra dipendenti e aziende eserventi attività socio-assitenziali e lavoratori dipendenti che svolgono attività di assistenza domicilia- re, costituisce una progressione verso la tutela e la rap- presentanza dei soci. Negli ultimi mesi, inoltre, Federdat ha premuto l’acceleratore sui settori del turismo e del food, argomenti sempre al centro dell’interesse e delle iniziative dell’associazione. Nonostante i numeri altale- Continua » pagina 2 Articolo » pagina 3 L’APPROFONDIMENTO DALLE SEDI ETICHETTE ALIMENTARI di Nello Sorrentino di Leandro Longobardi di Redazione di Salvatore Velotto Era stato eliminato dalla normativa europea. La tracciabilità mira a tutelare il consumatore L’EDITORIALE Articolo » pagina 3 v Articolo » pagina 5 Federdat ha collocato un suo ufficio anche a Bari Etichette alimentari: reintrodurre l’obbligo di indicare lo stabilimento di produzione

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Periodico di informazione dal mondo del lavoro / Anno I / Numero 5 / Luglio 2017 / Editore Federdat_Confederazione Generale Europea Datoriale

» LA SVOLTASplit Payment: nuovo sistema di fatturazione tra imprese e PA

di Leandro Longobardi

Articolo » pagina 2

» IMPRESA

“Spighe Verdi”: assegnati 27 riconoscimenti ai Comuni rurali

di Redazione

Articolo » pagina 2

» LAVORO & FORMAZIONEContrasto al lavoro nero: le novità delle Faq dell’Ispettorato del lavoro

di Vincenzo Fuccillo

Articolo » pagina 5

» TECNOLOGIA

Acqua, le nuove tecnologie per abbattere gli sprechi

di Giuseppe Cozzolino

Articolo » pagina 3

SOM-MARIO LUG_17

Si scrive Federdat,si legge successo

Federdat ed Inail,raggiunto l’accordoper la riscossione dei contributi associativi

Tre nuove sedi per la Confederazione: nelle province di Bari, Napoli e Frosinone

Il presidente della Confederazione Datoriale, d’Oriano: «Passo ulteriore per semplificare il lavoro degli imprenditori»

Tra le novità per gli associati c’è la costituzione della commissione etica

Nuove aperture al Sud Italia. Sottoscritti nuovi CCNL

Prosegue senza soluzione di continuità la crescita della Confederazione Generale Europea Datoriale che, negli ultimi mesi, ha posto in essere diverse

attività in termini di espansione territoriale e rappresen-tanza. L’apertura delle nuove sedi – in questo numero del nostro mensile citiamo le ultime tre in ordine di tem-po, Frosinone, Bari e Castellammare di Stabia (NA) – è l’ennesima dimostrazione della volontà di Federdat di essere vicina alle realtà imprenditoriali locali e l’ulteriore conferma dell’obiettivo di crescita ed espansione che la Confederazione si era prefisso per l’anno in corso. Così come la sottoscrizione di due nuovi Contratti Naziona-li del Lavoro per disciplinare i rapporti tra dipendenti e aziende eserventi attività socio-assitenziali e lavoratori dipendenti che svolgono attività di assistenza domicilia-re, costituisce una progressione verso la tutela e la rap-presentanza dei soci. Negli ultimi mesi, inoltre, Federdat ha premuto l’acceleratore sui settori del turismo e del food, argomenti sempre al centro dell’interesse e delle iniziative dell’associazione. Nonostante i numeri altale-

Continua » pagina 2 Articolo » pagina 3

L’APPROFONDIMENTO

DALLE SEDI

ETICHETTE ALIMENTARI

di Nello Sorrentino

di Leandro Longobardi

di Redazione

di Salvatore Velotto

Era stato eliminato dalla normativa europea. La tracciabilità miraa tutelare il consumatore

L’EDITORIALE

Articolo » pagina 3

v

Articolo » pagina 5

Federdat ha collocato un suo ufficio anche a Bari

Etichette alimentari: reintrodurre l’obbligo di indicare lo stabilimento di produzione

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Anno I / Numero 5 / Luglio 2017

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Split Payment: il nuovo sistema di fatturazione tra impresee pubblica amministrazione

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Il premio mira a certificare i processi virtuosi dei territori in chiave ambientale e di qualità della vita

L’Italia migliora anche per le località rurali. Sono rad-doppiati i luoghi che potranno fregiarsi del titolo di “Spighe Verdi” 2017: da 13 dello scorso anno sono

diventate 27. I riconoscimenti della seconda edizione di una sorta di “Bandiere blu” rurali, sono stati annunciati al ministero dell’Ambiente da Confagricoltura e Foundation for Environmental Education Italia (Fee), al termine di un iter condotto da un gruppo di lavoro a cui hanno contri-buito anche i ministeri delle Politiche Agricole e dei Beni Culturali, il Comando Unità Tutela Forestale dell’Arma dei Carabinieri, l’Ispra e il Cnr.L’obiettivo di Spighe Verdi è certificare i processi virtuo-

si dei Comuni rurali in chiave ambientale e qualità della vita; un efficace strumento di valorizzazione del patrimo-nio anche in un’ottica di occupazione che passa attraver-so la volontà dell’Amministrazione comunale e la parte-cipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole. Quest’anno Spighe Verdi 2017 sono state assegnate in 11 Regioni, due in più rispetto alla precedente edizione (La-zio e Abruzzo le new entry). Ad aver conquistato il mag-gior numero di riconoscimenti sono Marche (6), Toscana e Campania (ex equo con 5).

È nato per una logica anti-evasiva ma, di fatto, ha imbrigliato espone chi lavora frequentemente con la pubblica amministrazione alla impossibilità di

compensare la iva sulle vendite (che non viene più incas-sata) con l’iva sugli acquisti (che continua invece ad esse-re versata). Si tratta dello Split Payment, un meccanismo secondo il quale il cedente del bene o il prestatore del servizio emette la fattura applicando normalmente l’Iva, ma l’imposta non viene pagata dal cliente/committente che la versa direttamente all’erario.Già in vigore nei rapporti con la pubblica amministra-zione già per le imprese e dal 1 luglio 2017 coinvolgerà anche i professionisti. L’elenco ufficiale delle imprese è indicato nella Gazzetta ufficiale 229 del 30 settembre 2016, e verrà aggiornato ogni 30 settembre per l’anno successivo dall’ISTAT.I contribuenti avranno diritto a chiedere una attesta-zione di appartenenza all’elenco dall’ente e dovranno emettere fattura con la dicitura “scissione di pagamento”.

Sono invece esclusi, come logica imponeva e come riba-dito da Circolare AdE 15/E/2015, i contribuenti forfettari e le associazioni soggetti al regime ex legge 398/1991. Anche per molti professionisti si presenterà il problema dell’accumulo di grossi crediti IVA, della necessità di pro-cedere alla certificazione degli stessi e di lunghi tempi di attesa dei rimborsi.

IMPRESA

L’APPROFONDIMENTO SOCIALE

di Redazione

di Leandro Longobardi

L’EDITORIALE

nanti dell’occupazione, le stime sul PIL e le valutazioni in-ternazionali sul bilancio nazionale che non convincono particolarmente sulle possibilità di una repentina ripresa economica, la luce di Federdat brilla, specialmente nel mezzogiorno d’Italia. E dopo la pausa estiva, tante sono le novità in serbo per i confederati.

Regolamenta l’Iva sulle vendite e sugli acquisti.Da inizio luglio è stato esteso anche ai professionisti

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Anno I / Numero 5 / Luglio 2017

Etichette alimentari: reintrodurre l’obbligo di indicare lo stabilimento di produzione

Acqua, le nuove tecnologie per abbattere gli sprechi

Era stato eliminato dalla normativa europea. La tracciabilità mira a tutelare il consumatore

La produzione alimentare ha il più grande impatto sul consumo d’acqua al mondo

on il termine etichettatura alimentare si in-tende ogni tipo di informazione che compare sulle confezione degli alimenti con lo scopo di informare e tutelare il consumatore su ciò

che acquista e consuma. Il Regolamento Ue 1169/11 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti è nato con lo scopo di uniformare quella che era la frammentata legislazione europea sul tema delle in-formazioni alimentari. Ogni Paese, infatti, presentava una propria normativa, la quale il più delle volte dif-feriva tra nazione e nazione, ciò comportava dei limiti alla libera circolazione dei prodotti e dei limiti di tutela del consumatore. Non vi è dubbio infatti che una cor-retta informazione al consumatore presuppone che l’etichettatura sia il più possibile appropriata e che una efficace tutela dei suoi diritti non può prescindere dall’osservanza dei requisiti di chiarezza, leggibilità e comprensibilità.Col nuovo Regolamento si abroga l’obbligo di indi-cazione dello stabilimento di produzione previsto da una vecchia legge italiana il D. Lgs 109/92 logicamen-te abrogata con l’entrata in vigore il 13 dicembre 2014 del suddetto Regolamento. La normativa europea, infatti, si limita a imporre l’obbligo di indicare solo il responsabile legale del marchio, che non serve a iden-tificare esattamente la fabbrica nella quale è stato elaborato il prodotto. Per intenderci: una sede legale a uno stesso indirizzo e numero civico può rappresen-tare legalmente marchi e prodotti che vengono fatti

in stabilimenti diversi e anche all’estero. A porre però rimedio alla par-ticolare questione il 17 marzo, il Consiglio dei Ministri Italiano, ha ap-provato lo schema di de-creto attuativo, (che non ha ancora ultimato l’iter parlamentare), che rein-troduce l’obbligo di in-dicare lo stabilimento di produzione o confezio-namento nelle etichette. L’obbligo dovrebbe giu-stamente reintrodurre per “garantire, una corretta e completa informazione al consumatore, una immediata rintracciabilità degli alimenti da parte degli organi di controllo e logica-mente per tutelare il Made in Italy”. In tale decreto ol-tre a prevedere il reinserimento dello stabilimento di produzione in etichetta, la norma affida il controllo e l’applicazione di eventuali sanzioni all’Ispettorato re-pressione frodi (Icqrf ). Le aziende avranno 180 giorni di tempo per smaltire le etichette già stampate, e co-munque fino a esaurimento dei prodotti già etichet-tati e immessi sul mercato prima dell’entrata in vigore del provvedimento.Altro dato importante arriva da Ministero delle poli-

tiche agricole alimentari e forestali dal 19 aprile 2017 è obbligatoria in etichetta l’indicazione dell’origine della materia prima dei prodotti lattiero caseari in Ita-lia come ad esempio il latte UHT, il burro, lo yogurt, la mozzarella, i formaggi e i latticini. L’obbligo si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale. Grande obiettivo raggiunto dal nostro paese, si spera possa essere una prassi che l’Unione europea replichi in altri stati membri. I cittadini devono essere informati per poter scegliere consapevolmente cosa mangiare e gli imprenditori e gli allevatori devono poter avere uno strumento che permetti di elevare la qualità delle produzioni locali.

o spreco di acqua potabile può essere contenuto dalle azioni virtuose di ogni giorno, ma la mag-gioranza delle risorse idriche viene impiegata in ambiti diversi da quello domestico. Secondo le

stime l’89% del nostro consumo idrico è riconducibile al solo utilizzo di cibo: un uomo usa in media 2 litri al giorno di acqua per bere, 4mila per alimentarsi. Servono 15mila litri d’acqua per produrre un chilo di carne, anche se è corretto precisare che il dato può variare a secon-da del tipo di allevamento. A livel-lo mondiale, ogni anno vengono buttati 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, che corrispondono alla stessa quantità di acqua contenuta in tre bacini grandi come il Lago di Gine-vra. L’Italia è al sesto posto al mon-do per disponibilità d’acqua, ma ne spreca quantità enormi, soprattutto per il settore primario. Il nostro pae-se è maglia nera in Europa per quanto riguarda l’impronta idrica agricola, relativa quindi a prodotti alimentari, con una stima di consumo di 2.232 metri cubi di acqua dolce pro capite l’anno. Secondo un rapporto del WWF i prodot-ti maggiormente responsabili sarebbero il grano, l’olio di oliva, il caffè, la carne bovina e suina, il latte. Le tecnologie possono aiutare a contenere lo spreco e a valorizzare le risorse idriche. Una membrana nanotecnologica in nylon 6 è la soluzione low cost ma efficace per filtrare batte-ri e residui nei liquidi e ridurre di due terzi lo spreco di acqua nell’industria alimentare proposta dal Food Pilot Lab della Libera Università di Bolzano. La particolare conformazione molecolare permette di realizzare un

filtraggio dei liquidi da batteri e altri residui in maniera molto più efficace ed economica rispetto alle normali tecniche attualmente utilizzate nelle imprese. La tec-nologia usata per realizzare la membrana – l’elettro-fi-latura oelectrospinning – è già disponibile sul mercato, è semplice e completamente scalabile. La grande novità introdotta dall’applicazione della membrana riguarda la sostenibilità dei processi di produzione alimentare che prevedono un uso intensivo dell’acqua. Hexocover

è invece una tecnologia sviluppa-ta dall’Università dell’Arizona in collaborazione con Nathan Barba, socio dirigente di RePower design. Il sistema è costituito da pannelli di plastica esagonali galleggianti che racchiudono sfere di circa 10 centimetri collegate insieme per formare una sorta di copertura che evita l’evaporazione. Il pannello ri-

sponde alla necessità di mobilità grazie all’inserimento di un sistema di propulsione e GPS, che permette la con-figurazione a distanza. Inoltre, con l’impiego di celle so-lari, può persino generare elettricità. Per quanto riguarda l’agricoltura, sono diversi i progetti degni di menzione. Parlando di idee made in Italy, RISPArMiA (RIduzione de-gli SPrechi di Acqua mediante il Monitoraggio continuo di parametri Agroambientali) si propone di migliorare l’irrigazione a scala aziendale, aumentando l’efficienza ir-rigua, attraverso il monitoraggio in continuo e in situ del potenziale idrico del suolo. L’obiettivo ultimo di questo progetto è quello di fornire all’agricoltore l’informazione essenziale relativa a quando irrigare, utilizzando sensori e

tecnologie a basso costo che possano interfacciarsi facil-mente con applicativi Mobile. I vantaggi sono numero-si: visione sinottica del territorio, osservazione ripetuta e costante, che può evidenziare le modificazioni delle condizioni agricolo – ambientali del territorio, aggiorna-ta disponibilità dei dati e maggiore economicità com-plessiva rispetto ai metodi di rilevazione convenzionali. SmarTap è invece un sistema che consente il risparmio idrico domestico. Conquistato l’Eco Innovations Award nel 2013, la startup ha continuato a perfezionare negli anni il proprio prodotto. Grazie a un pannello di con-trollo e alla rete wifi, è possibile regolare la temperatura dell’acqua sul parametro desiderato, azionando docce e vasche solo quando questa viene raggiunta. Il sistema permette anche di chiudere a distanza eventuali rubi-netti lasciati aperti.La desalinizzazione, il processo che consente di trasfor-mare l’acqua salata in modo che possa essere usata per usi potabili e l’irrigazione, è una delle frontiere del futu-ro. Mentre nel 2011 ad Hadera è stato inaugurato il più grande impianto a osmosi inversa del mondo, le aziende continuano a cercare soluzioni per rendere questo pro-cesso più semplice e meno costoso. L’azienda Desalitec propone un sistema di desalinizza-zione a circuito chiuso, che abbatte di molto i costi di lavorazione.

IL DIETROFRONT

TECNOLOGIA

di Giuseppe Cozzolino

(...)“un uomo usa in media 2 litri al giorno di acqua

per bere, 4mila per alimentarsi“(...)

L

Cdi Salvatore Velotto

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Anno I / Numero 5 / Luglio 2017

www.otacl.gov.it

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ovità importanti sul fronte del contrasto al lavoro nero arrivano da una recente nota della Direzio-ne centrale dell’Ispettorato nazionale del Lavoro, datata 11 luglio scorso.

In buona sostanza l’Ente ha ribadito che le Faq allegate alla disposizione del 20 giugno 2017 costituiscono un’indicazio-ne vincolante per il personale ispettivo.«Il personale rinvenuto “in nero” al momento dell’accesso ispettivo non può dirsi effettivamente regolarizzato in as-senza di tutti gli adempimenti previsti, che non si esauri-scono certamente con la sola comunicazione di assunzione ma richiedono altresì la consegna della lettera di assunzio-ne e, laddove prevista, la visita di idoneità alla mansione e una attività formativa/informativa», recita la Faq.

Del resto stessa collocazione della disciplina de qua all’in-terno del decreto legislativo 81 del 2008 evidenzia la neces-sità di prestare particolare attenzione agli aspetti che colle-gano il lavoro “nero” all’assenza di una tutela della salute e sicurezza del lavoratore. L’articolo 14 del riferimento normativo prevede che venga disposto il provvedimento di sospensione dell’attività im-prenditoriale quando si sia riscontrato l’impiego di perso-nale non risultante dalla documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori pre-senti sul luogo di lavoro (e non 20% del totale assoluto dei lavoratori, la percentuale si calcola sui lavoratori presenti al momento dell’accesso ispettivo).

Federdat ed Inail, raggiunto l’accordoper la riscossione dei contributi associativi

Anno I / Numero 5 / Luglio 2017

Il presidente della Confederazione Datoriale, d’Oriano: «Passo ulteriore per semplificareil lavoro degli imprenditori»

Una nuova convenzione che punta a ridurre la burocrazia e semplificare il lavoro delle aziende. È quella sottoscrit-

ta da Federdat ed Inail e riguarda la riscossione dei contributi associativi delle imprese iscritte alla Confede-razione Generale Europea Datoriale. È stata firmata il 5 luglio scorso dal presidente Federdat, Luigi d’Oriano, e dal direttore centrale del rapporto assicurativo Inail, Agatino Cariola, e prevede il contributo del 7 per mille sulle retribuzioni effettive e conven-zionali con un importo massimo di

700 euro e la quota fissa di 100 euro, applicata con il sistema dell’autoli-quidazione. «Da anni stiamo percorrendo fatti-vamente la strada della semplifica-zione del lavoro degli imprenditori con azioni mirate come in questo caso». Ha commentato Luigi d’Oria-no, vertice della Confederazione. «Il nostro agire si basa sui principi che caratterizzano e contraddistinguono Federdat».La decorrenza dei contributi scatta dal primo gennaio del nuovo anno. I file per l’inserimento degli aderenti

L’APPROFONDIMENTO

di Redazione

Contrasto al lavoro nero: le novità delle Faq dell’Ispettorato del lavoro

Una specifica della Direzione centrale dell’Entedopo una nota del 20 giugno sull’argomento

LAVORO & FORMAZIONE

Tre nuove sedi per la Confederazione:nelle province di Bari, Napoli e FrosinoneTra le novità per gli associati c’è la costituzione della commissione etica

Le città Metropolitane di Bari e Napoli e la pro-vincia di Frosinone avranno presto una sede del-la Confederazione Generale Europea Datoriale. Ad ufficializzare la notizia è stata la segreteria

nazionale Federdat che ha indicato in Bari, Castellam-mare di Stabia e Frosinone le tre città che ospiteranno i nuovi uffici. A ricoprire la carica più alta della Confede-razione nel capoluogo pugliese sarà Armando Grimal-di. Nella città famosa per le acque, invece, il presidente sarà Daniele Marciano. Infine, a Frosinone sarà Celesti-na Di Pofi a ricoprire la carica più alta. Inoltre, tra le altre novità per gli associati c’è la costi-tuzione della commissione etica, che avrà il compito di indirizzare e monitorare il comportamento dei soci e di tutti i delegati sindacali. Lo scopo, manco a dirlo, è quello di garantire il pieno rispetto del codice etico, dello statuto e delle linee guida della confederazione oltre che garantire una uniformità di comportamenti sul territorio nazionale. La commissione sarà a dispo-sizione di tutte le sedi con un indirizzo email dedicato [email protected] che sarà anche pubbli-cato sul sito istituzionale.

DALLE SEDI

di Redazione

N

L

U

«Il nostro agire si basa sui principi che caratterizzano e contraddistinguono Federdat»

dovranno essere comunicati tramite l’apposita funzione di “Punto Cliente”,

via telematica e con firma digitale, en-tro e non oltre il 15 ottobre 2017.

di Vincenzo Fuccillo

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Registrazione tribunale di Roma N.146dell’11/07/2016

DirezioneNello Sorrentino(Direttore responsabile)

EditoreFederdatConfederazione Generale Europea Datoriale

Luigi d’Oriano(Presidente Federdat)

PubblicitàTel. +39 [email protected]

Webwww.corriereazienda.it @corriereazienda

Numero chiuso26 luglio 2017

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