L'economia dell' H1N1

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Corso di Teorie e Tecniche dei Nuovi Media Presentazione di Camerino Sarah & Mancigotti Cristina C.d.L. in Comunicazione e Psicologia 2009/2010

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Cose dette e non dette sull'H1N1. Progetto universitario per teorie e tecniche dei nuovi media.

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Corso di Teorie e Tecniche dei Nuovi Media

Presentazione di Camerino Sarah & Mancigotti Cristina

C.d.L. in Comunicazione e Psicologia

2009/2010

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Fra fine Marzo e inizio Aprile 2009 compare per la prima volta in Messico il nuovo virusdell’influenza A-H1N1. Il 24 Aprile il Ministero della Salute istituisce un’apposita Unitàdi Crisi. L’11 Giugno l’Organizzazione Mondiale della Salute dichiara lo stato dipandemia influenzale con il passaggio alla fase 6. A Settembre è ultimato il vaccino“Focetria” della Novartis©. A Novembre il Governo procede con la campagna divaccinazione per il 40% della popolazione italiana.

Il Governo acquista 24 milioni dosi di vaccino,per 185 milioni di euro, inoltresottoscrive un contratto segreto con l’azienda farmaceutica Novartis© altamentevantaggioso per quest’ultimo. Risultato? Su 24.000.000 di vaccini ordinati inmassa, solo circa 850.000 sono stati usati, e i rimanenti per il momento sono chiusi incelle frigorifere in attesa della scadenza. Nel frattempo altre case farmaceuticheapprofittano dello stato di pandemia per vendere prodotti di profilassi generale come:mascherine protettive, gel per le mani, spray antibatterici etc… contribuendo così allacosiddetta speculazione economica dell’H1N1.

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Media tradizionali

Articoli di giornale

Corriere della Sera

Rinascita

La Stampa

Telegiornali e Approfondimenti

Tg 5

Tg 1/Tg 3

Sky 24 News

La 7

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Articolo di giornale

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Il Corriere della Sera

Data: 4 gennaio 2010

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Influenza A, Italia non vende i vaccini - Gasparri: scandalo, Camere indaghinoLa Francia vende dosi in eccesso. Il ministero: «Decisioni a fine campagna di vaccinazione»

ROMA - Nessuna partita di vaccini anti-influenza A verrà ceduta «in saldo» dall'Italia. Almeno per ora. Il nostro Paese, infatti, almeno per il momento, si dissocia dalla decisione di altre nazioni europee di rivendere parte i propri stock di dosi in eccesso. Per due semplici ragioni: la quantità di dosi acquistate dall'Italia è pari a 24 milioni, quindi non in eccedenza, e la campagna vaccinale è ancora in corso. Dunque, per adesso, non c'è un surplus di vaccini, e se ci sarà lo si potrà dire solo alla fine delle vaccinazioni, ovvero non prima di fine febbraio.

FRANCIA APRIPISTA - Una decisione, quella di mettere in vendita i vaccini non necessari, che ha visto come la Francia in prima fila e che ha acceso il dibattito anche in Italia. Molti Paesi, infatti, dal momento che inizialmente l'Organizzazione mondiale della Sanità aveva previsto l'utilizzo di due dosi a persona, si sono premuniti ordinando quantitativi ampi di vaccini alle aziende farmaceutiche. Ma successivamente l'autorità europea dei farmaci (Emea) ha comunicato che per l'immunizzazione degli adulti era sufficiente una sola dose. Complice anche la moderata aggressività del virus e la contenuta risposta da parte dei cittadini a vaccinarsi, le scorte sono dunque, in vari casi, rimaste inutilizzate e da qui la decisione di dare il via alle rivendite a Paesi terzi che sono invece sforniti di vaccini. Situazione diversa in Italia: il governo aveva inizialmente ordinato 48 milioni di dosi (per vaccinare il 40% della popolazione) ma dopo la conferma che sarebbe bastata una sola dose di vaccino per ogni adulto, ha dato esecuzione a un solo contratto d'acquisto per un totale di 24 milioni di dosi. Ma le polemiche, comunque, non mancano, con l'Udc che accusa il ministro della Salute Ferruccio Fazio di scarsa trasparenza e chiede un'inchiesta parlamentare e il Pdl che, al contrario, difende l'operato del governo.

PER ORA NO VENDITA VACCINI - Per il momento non è previsto che l'Italia ceda o venda parte delle proprie dosi di vaccino pandemico, dal momento che la campagna vaccinale non è ancora conclusa e proseguirà almeno fino alla fine di febbraio. Ogni decisione e valutazione verrà dunque presa solo al termine della campagna vaccinale. Lo ha ribadito oggi il direttore generale Prevenzione e sanità del ministero della Salute, Fabrizio Oleari. L'Italia, ha spiegato Oleari, ha acquistato 24 milioni di dosi di vaccino contro l'influenza A dall'azienda farmaceutica Novartis, per un importo pari a circa 184 milioni di euro. Al momento, ha ricordato, «sono state somministrate in Italia 850.000 dosi di vaccino, ma la campagna vaccinale continua». Dunque, «solo più avanti si faranno le conclusioni e si valuterà l'ipotesi eventuale di rivendita del vaccino».

LA POLEMICA - Sui vaccini per l'influenza A emerge «poca trasparenza del ministro della salute Fazio su contratti e uso reale. Si apra un'inchiesta parlamentare - ha chiesto l'esponente dell'Udc Luca Volontè - sull'intera vicenda, dall'allarmismo ingiustificato all'acquisto spropositato di vaccini, ai contratti 'nascosti' persino alla Corte dei Conti, fino alla destinazione delle enormi scorte inutilizzate». Di parere opposto il senatore Pdl Domenico Gramazio: «Le 24.000.000 di dosi di vaccino acquistate dall'Italia - ha rilevato - riguardano solo il 40% dei cittadini vaccinabili, per cui il governo italiano, a differenza di altri in Europa che hanno acquistato enormi quantità di vaccino, ha agito con intelligenza». Invece, il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, ha commentato: «Registro con piacere che il mio allarme sullo scandalo vaccini trova attenzione nel mondo politico. È bene che il Parlamento si occupi dell'acquisto in tutto il mondo di centinaia di milioni di dosi di vaccino antinfluenzale mai utilizzate. L'Oms ed altri organismi cosa hanno da dire? Le multinazionali che si sono arricchite non la faranno franca. Il principio di precauzione - è il monito di Gasparri -non deve far rima con speculazione. Il governo italiano si unisca a una iniziativa per la verità e la salute».

Alto grado di oggettività, si parla di entrambe le

fazioni politiche.

IL giornale non si sbilancia nelle conclusioni, e

preferisce invece citare.

In generale, il giornale preferisce citare tramite le virgolette “..” per mantenere un alto grado di oggettività politica, oltre che a riportare

i fatti nel modo più chiaro possibile.

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Articolo di giornale

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RinascitaQuotidiano di Sinistra

Nazionale

Autore: Enea BaldiData: 5 gennaio 2010

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Vaccino H1N1: è tempo di saldi

Da pochi giorni sono iniziati i saldi di inizio anno; scarpe, giacconi, cappotti… tutto al 30-40% in meno. Passato natale si sconta tutto… anche i farmaci. Dopo la grande paura e le spese folli (ma appetitose per le case farmaceutiche) anche per i vaccini, arrivano i robusti sconti.Sono molti i governi che a seguito di una campagna economica mondiale opportunamente allarmista, ora si ritrovano con dei fondi di magazzino stracolmi di vaccino anti-H1N1. Segno forse di una presa di coscienza da parte di molti cittadini europei che vaccinarsi fa male e non solo alle casse dello Stato. La Francia sta tentando in questi giorni di vendere l’esubero di milioni di vaccini per l’influenza H1N1. Il quotidiano Le Parisien ha riportato la notizia che il ministero della Salute ha già venduto 300.000 dosi al Qatar e che ne sta per vendere altri due milioni all’Egitto. “Siamo in contatto con altri paesi, in particolare Ucraina e Messico”, ha riferito il ministero in un comunicato. Secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie, solo cinque milioni di francesi sono stati vaccinati contro l’H1N1, contro l’acquisto di quasi 90 milioni di dosi da Sanofi-Pasteur, GlaxoSmithKline, Novartis e da Baxter International.La Germania non è da meno. Il ministero della Salute tedesco, dopo aver acquistato oltre 50 milioni di dosi di vaccino, ora avrebbe intenzione di rivenderne oltre due milioni di dosi. Finora solo poco più del 5% della popolazione si è vaccinata. L’intenzione di rivendere il vaccino sarebbe anche della Spagna, e così pure la Svizzera si avvia a rivendere circa 4,5 mln dei 13 mln di dosi acquistate.

E l’Italia? Per ora ci pensa… forse attende momenti più proficui. Il direttore generale Prevenzione e Sanità del ministero della Salute, Fabrizio Oleari fa sapere che “per ora non è prevista alcuna cessione o vendita delle proprie dosi di vaccino contro l’H1N1, poiché è ancora in vigore la campagna vaccinale che si protrarrà fino alla fine di febbraio”.Al momento in Italia sono state somministrate 850.000 dosi di vaccino contro l’influenza A, contro l’acquisto di 48 milioni di dosi dall’azienda farmaceutica Novartis, per un importo pari a circa 185 milioni di euro. E sulla svendita a prezzi di saldo degli altri Paesi europei, sull’allarme diffuso (di proposito) e sugli arricchimenti e il danno per le casse dello Stato, cominciano ad arrivare i primi malumori del governo italiano.Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato, come risvegliatosi dal letargo, ha così espresso i suoi dubbi sull’affare A-H1N1: “Come ai tempi dell’epidemia aviaria, si comprano quantità ingenti di vaccini poi non utilizzati. Difficile non pensare a manovre speculative a livello planetario di spregiudicate multinazionali, così potenti da condizionare una informazione che, con il suo allarmismo, diventa scendiletto di pescicani che non godranno impuniti dei loro illeciti profitti. La sanità di tutto l’occidente ha accumulato altri debiti. Non finisce certo qui. Ne stiano certi. Bisogna capire se chi ha guadagnato senza ragione potrà restituire le risorse accumulate a colpi di bugie“.Ma il problema è che le cose si sanno, anche se si fa finta di non saperle, come fa Gasparri.Pochi giorni prima del 14 dicembre scorso infatti, quando Maurizio Sacconi è stato sostituito da Ferruccio Fazio alla guida del dicastero della Salute, il ministro concluse proprio l’acquisto di circa 48 milioni di dosi di vaccino contro la febbre A, per un valore, appunto, di 185 milioni di euro, un grande affare per le aziende e per Farmindustria che (udite udite) è guidata da sua moglie Enrica Giorgetti. Anche chi non ha dimestichezza con certi affari comprende che siamo di fronte al tipico conflitto di interessi all’italiana. Volendo quindi trovare i responsabili di quest’ennesima rapina alle casse dello Stato italiano, si può.

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Insinuazione poco oggettiva, seppur

posta fra parentesi

Tono molto critico e ironico,sicuramente al di là della notizia.

Tono accusatorio e per nulla obbiettivo

Tono accusatorio da notizia scandalo.

Introduzione ironica, già si intuisce il tono generale dell’articolo

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Articolo di giornale

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LA STAMPA

Sezione: Cronache italianeAutore: Marco Zatterin Data: 4 Gennaio 2010

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La svendita dei vaccini dopo la grande paura I governi vogliono disfarsi di milioni di dosi rimaste inutilizzate Il falso allarme per la pandemia dell'Influenza A

il caso: MARCO ZATTERIN CORRISPONDENTE DA BRUXELLES

Passata la grande paura, cominciano i saldi. Francia, Germania e Olanda sono i primi tre Paesi europei che hanno messo in vendita al prezzo di costo milioni di dosi del vaccino contro l'Influenza A. La pandemia non ha fortunatamente colpito come si temeva e la campagna destinata a rendere immune l'intera popolazione del continente s'e' dimostrata un flop: era volontaria e meno del 10 per cento dei cittadini si son fatti iniettare il farmaco che protegge dal virus H1N1. Le scorte, rese abbondanti dalla convinzione iniziale che servissero due punture a testa, sono rimaste nei magazzini, costosa reliquia del pericolo scampato. I governi ora vogliono venderle e, per perderci il meno possibile, sono pronti a tutto. Anche a trattare sotto costo e farsi la guerra sino all'ultimo farmaco. A Parigi ci provano da due mesi. Nell'incertezza estiva, il governo francese ha ordinato 94 milioni di flaconi sborsando 869 milioni di euro. L'intenzione era di somministrare una singola dose all'intera popolazione ed essere pronti almeno in parte per un eventuale richiamo. In realtà meno del 10 per cento degli abitanti dell'Esagono ha scelto di vaccinarsi e appena 5 milioni di dosi sono state consumate. Ne restano dunque da vendere almeno 89 milioni. Si tratta di oltre 800 milioni di euro per ora a fondo perduto in tempi di crisi economica e disoccupazione galoppante. «Siamo partiti seguendo lo schema della vaccinazione a doppia dose - ha spiegato ieri un portavoce del ministro della Sanità francese all'agenzia Afp -. Visto che ne basta una, possiamo permetterci di rivendere una parte degli stock». A chi? Trecentomila dosi hanno preso la via del Qatar per 7 euro l'una e un negoziato e' in fase avanzata per piazzarne due milioni all'Egitto. Un dialogo e' aperto con il Messico e con l'Ucraina. *…+

I francesi ci sono rimasti male. La Bachelot-Narquin, che dall'inizio dell'epidemia e' stata bersagliata dalla satira perché «eccessivamente allarmista», sta cercando di piazzare i vaccini in Bulgaria e Romania. «Non si esclude la possibilità di uno sconto per quantità», ha ammesso una fonte diplomatica di Bruxelles. Oltretutto sul mercato stanno arrivando in tanti e la concorrenza rischia di diventare accesa. Ci sono i Paesi Bassi, ad esempio. All'Aia sono stati generosi, si sono muniti di 34 milioni di dosi, più di due unità per ogni olandese; nei giorni scorsi hanno deciso di venderne 19 milioni. Insieme con gli svizzeri - che offre 4,5 delle sue 13 milioni di dosi - rischiano di inflazionare la piazza, e siamo solo all'inizio. Si salvano gli spagnoli che, avevano concordato la possibilità di ridurre gli ordini e lo hanno fatto, scendendo da 34 a 10 milioni di flaconi.

L'Italia, con i suoi 48 milioni di dosi, deve decidere il da farsi. Un giornale francese online s'e' divertito ieri a pubblicare una finta pagina di eBay in cui un vaccino va all'asta al prezzo base unitario di 4 euro. E' una provocazione che ha il sapore della denuncia. Si e' esagerato nell'allarme? Si e' fatto il gioco delle case farmaceutiche? O poteva essere veramente un disastro? Mentre l'Organizzazione Mondiale della Sanità invita a regalare il vaccino ai paesi poveri, ministri, scienziati e industria dovranno dare delle spiegazioni. Il fatto che il malanno si sia per ora rivelato meno peggio del previsto legittima il sospetto che qualcosa, da qualche parte, non sia andata come i governi ci hanno raccontato.

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Termine sintetico ma incisivo nel contesto

Si alza il tono del discorso, poco oggettivo.

Domande retoriche con tono di sfida.

Conclusione poco oggettiva, ci lascia nel

dubbio.

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Conclusione articoli di giornale

Nel Corriere della Sera il tono è oggettivo ed imparziale al fine di proporre allettore una informazione della vicenda al di sopra delle parti.

Nel giornale la Rinascita il tono è irriverente e sarcastico. E’ l’unico articoloin cui si tratta di un possibile scandalo dovuto ai legami di parentela fra ilMinistro della Salute M. Sacconi e la direttrice generale diFarmindustria, nonché moglie, E. Giorgetti.

Nella Stampa, nonostante un generale tono oggettivo, il giornalista poneinterrogativi al lettore con velate accuse .

Inoltre abbiamo evidenziato che, in tutti e tre gli articoli, compare l’utilizzodella parola “saldi”: una leggera ironia per sottolineare, e accusare – inmaniera differente a seconda del tono dell’articolo - lo sperpero di denaropubblico in un acquisto poco vantaggioso.

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Telegiornali: tg 5 e tg 1

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Nell’archivio online dei due maggiori telegiornali nazionali, Tg 5 e Tg 1, non siamoriuscite a trovare nessun video inerente all’argomento nonostante la ricerca conmolteplici keyword (vaccino h1n1/flop h1n1/influenza A). Dati aggiornati al 2/02/2010

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Sky Tg 24 news

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Ecco il contratto segreto tra Novartis e il Ministero della salute clicca qui .

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Nuovi media

Blog

Freedom libertà di parola

Indie rocker revolution

100 salute

Social network Facebook, Twitter

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Il flop del vaccino H1N1, l'unica felice la Novartisdi Monica Rauccidata: 5 Gennaio 2010

http://freedomlibertadiparola.blogspot.com/

Topo Gigio è depresso. Ce l’aveva messa tutta, lui, a convincere gli italiani che dovevano vaccinarsi. Ma quelli niente. E così, dei 24 milioni di vaccini acquistati dall’Italia, finora ne sono stati utilizzati solo 840.000. Gli altri ventitré milioni si stanno accumulando nei centri di stoccaggio.Una spesa di 184 milioni di euro andata, almeno per ora, in fumo. Anzi, nelle tasche della Novartis, la multinazionale che ha prodotto il farmaco. E con cui il governo ha un rapporto stretto, che risale sin dal 2004. È l’anno dell’aviaria *.. +.

L’unica cosa certa è che al momento del solo picco pandemico, a inizi novembre, la richiesta di vaccino è più alta dell’offerta. Il contratto (con la Novartis, ndr), come segnala subito la Corte dei Conti, è totalmente sbilanciato a favore della multinazionale: in caso di mancata consegna nei tempi prestabiliti, per esempio, non sono previste multe o penalità per la Novartis.Altro punto critico: se l’azienda non avesse ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio del farmaco, il governo avrebbe dovuto comunque corrisponderle 24 milioni di euro. Una specie di premio per la partecipazione. La Novartis poi è manlevata legalmente, tranne che per difetti di fabbricazione del prodotto. Il costo del vaccino è piuttosto alto: sette euro e novanta a dose, quando quello di un normale antinfluenzale, che ha le stesse spese di produzione, viene pagato dalle Regioni circa quattro euro. Quattro euro di differenza che non si spiegano solo con i costi di ricerca.Contratti simili sono stati stipulati in realtà dalla maggior parte dei governi europei, che nella corsa all’accaparramento del vaccino hanno accettato condizioni vessatorie. Eppure si sapeva fin da subito che il virus non era così pericoloso.A inizio 2009 i membri dell’unità di crisi dell’Organizzazione mondiale della sanità (alcuni ora sotto inchiesta per presunti conflitti di interesse con le case farmaceutiche) avevano eliminato dalla definizione di pandemia il criterio dell’“alto numero di morti”. E in un batter d’occhio quello che fino ad allora era un normale virus influenzale a bassa mortalità diventò il virus-killer. Con la conseguenza che centinaia di milioni di vaccini ora giacciono nelle celle frigorifere di mezza Europa.

Al di là di quello che dice il neo ministro della Salute Ferruccio Fazio, difficilmente il farmaco, che ha durata di un anno, potrà essere riutilizzato il prossimo inverno, a meno che, evento improbabile, il ceppo non rimanga esattamente lo stesso. Intanto in Italia le Asl cominciano ad avere problemi di stoccaggio. E ancora deve arrivare l’ultima fornitura, prevista per il 31 marzo, quando probabilmente la suina sarà solo una barzelletta. L’unico a ridere per ora è Ewa Kopzac, Ministro della Sanità polacco, che di vaccino non ne ha comprato neanche uno. In tempi di isteria pandemica disse: “Il nostro Stato è molto saggio, i polacchi sanno distinguere la verità dalla truffa!”.

Incipit sarcastico che richiede la conoscenza pregressa della campagna pro-vaccinazione

Spiegazione del contratto stipulato con la Novartis

elencandone gli svantaggi

Considerazione personale dell’autore del post contro la

dichiarazione di Fazio sull’utilizzo futuro dei vaccini

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Il primo "vaffanculo" dell'anno è per Topo Gigio.Di indierockerdata: 16 Gennaio 2010

http://indierockerrevolution.blogspot.com

Topo Gigio è stato il testimonial della campagna di prevenzione e di vaccinazione contro l'influenza H1N1, o "suina" (ve la ricordate? doveva fare milioni di morti.)

Topo Gigio autorizzò l'acquisto di 24 milioni di dosi di vaccino con un accordo, contestato allora dalla Corte dei Conti perchè "scrittura privata di fatto coperta da segreto". L'accordo-capestro vedeva la partecipazione del Ministro Sacconi da una parte, e del Direttore Generale di Farmindustria Enrica Giorgettidall'altra. I due sono marito e moglie.

Dei 24 milioni di dosi - acquistati per 184 milioni di euro (7,66 euro a dose) - ce ne sono rimaste sul groppone 23.150.000. Solo 850.000 sorcini, infatti, si sono vaccinati.

In un Paese civile quali sarebbero state le conseguenze? In Giappone, per esempio, il Ministro e il Sottosegretario alla Salute avrebbero fatto harakiri per la vergogna. In un Paese dell'ex URSS sarebbero scomparsi o morti di "morte naturale" (plutonio o altro), mentre il Direttore di Farmindustria e l'AD di Novartis Vaccines Gulli sarebbero scappati - amanti segreti- in Sud America, lasciando una scia di tangenti dietro di loro a garantire la fuga. Nello Stato della Città del Vaticano si sarebbero suicidati tutti, impiccati sotto un ponte londinese.In Italia? Il Sottosegretario Fazio E' STATO PROMOSSO MINISTRO. Sacconi e la moglie sono ancora al loro posto, solo moooooooooooolto piu' ricchi di prima!

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Titolo provocatorio verso la campagna di vaccinazione, già si intuisce l’orientamento

dell’autore.

Impersonificazione di Topo Gigio in Maurizio Sacconi

Una vignetta trovata su internet.Piccola satira sulla moralità italiana paragonata a quella

estera.

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Il business dei vacciniScritto da Doc • 31 gennaio 2010 • Categoria: Attualità

http://www.100salute.it/index.php?/archives/203-Il-business-dei-vaccini.html

Ancora una volta paga Pantalone!! Il popolo italiano si trova ancora una volta a pagare gli errori dei suoi politici. 24 milioni di dosi di vaccino contro la pericolosissima H1N1 e solo 900 mila persone vaccinate. Siamo un popolo di persone sprezzanti del pericolo!! Il 97% delle dosi acquistate è rimasto inutilizzato. Ma niente paura! Le pagheremo lo stesso! I governi europei stanno cercando di piazzare i vaccini ai Paesi dell'Est... ma dubito che siano così fessi da acquistarli. Oppure come al solito, gli scarti degli occidentali li mandiamo al Terzo Mondo. Ma per quale motivo? La pandemia non è più qui... ed è andata laggiù??? Che ci fanno questi poveri cristi dei nostri inutili vaccini?Ma Fabrizio Oleari, direttore generale Prevenzione e sanità del ministero della Salute afferma che l'Italia non cede i suoi vaccini: «La quantità delle dosi acquistate, cioè 24 milioni, non è in eccedenza e la campagna vaccinale è ancora in corso». Ah, ecco... aspettiamo da un momento all'altro 23 milioni di Italiani a farsi il vaccino... Okkey!Eppure l’Italia sta per consegnare 2.400.000 dosi di vaccino (il 10% dell'acquistato) all’OMS da devolvere a Paesi in via di sviluppo. Eh, sì loro ne hanno bisogno... maddeche??Ma di chi è la colpa??? Ahhhh, ci dicono che è dell'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Santità Aveva previsto addirittura 2 dosi per persona... ricordiamo che gli anziani erano considerati immuni e la nostra Italia, dicono, è un Paese di vecchi. Siamo tutti vecchi... non ci possono più pagare le pensioni, ma ci vaccinano lo stesso. =) GrassieeeDice ancora Oleari: "L'Italia ha acquistato 24 milioni di dosi di vaccino contro l’influenza A dall’azienda farmaceutica Novartis per un importo pari a circa 184 milioni di euro. Al momento ne sono state somministrate 850mila ma si continua. Solo più avanti si faranno le conclusioni e si valuterà l’ipotesi eventuale di rivendita. Le scorte sono adeguate e non ci sonoeccedenze".Cooooooosaaaaaaaaaaa???!!! 184 milioni di euro??? Quindi ogni vaccino costa alla collettività (Pantalone) oltre 7,50 €... ed ogni persona si carica la spesa di circa 3,20 €. E certo, così fa meno effetto...Intanto in politica scatta la bagarre. L’UDC accusa il nostro viceministro Ferruccio Fazio di scarsa trasparenza e chiede un’inchiesta parlamentare mentre il PDL difende le scelte del governo... mi pare chiaro... è al governo!!

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Incipit ironico: Pantalone, metafora riferita ai cittadini e ai

loro soldi.

Viene trattata la questione dei vaccini da

donare eventualmente ai paesi del terzo mondo

Continua ironia dell’autore per la vaccinazione flop

In verde il linguaggio informale con relativa conclusione di parte, anche se l’autore mette a confronto i due partiti politici

Altra vignetta trovata su internet.

Page 19: L'economia dell' H1N1

I gruppi natisu Facebook

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Abbiamo qui riportato solo gruppi contro il vaccino H1N1, poiché non

ne abbiamo trovati a favore. L’adesione, considerando solo

gruppi italiani, mostra un medio interesse sulla tema vaccino.

Page 20: L'economia dell' H1N1

Ma cosa ne pensano le persone?

Migliaia e migliaia di vaccini contro l'influenza H1N1 restano invenduti. Chissà comemai...anche topo gigio aveva provato a venderli, non ce l'ha fatta neanche lui. La prossimavolta forse è meglio provare con Chuck Norris !

...la solita buffonata delle aziende farmaceutiche che creano il virus, poi aspettano un po'prima di diffondere il vaccino e nel frattempo si sono riempite di miliardi...l'aviariainsegna...il morbo della mucca pazza pure...

Ho sentito una testimonianza, secondo cui sia l'aviaria che la suina, ingigantite dai massmedia, promuovevano l'uso del vaccino. Questo vaccino era messo in vendita da una casafarmaceutica svizzera. Il bello è che prima dell'aviaria, questa casa farmaceutica rischiava ilfallimento; dopo questa campagna di vaccini, è diventata una delle più quotate in borsa.Dici "buffonata" ? Si, sono d'accordo con te. Il problema è che i mass media sono pilotati enon sono imparziali. Perciò possono anche far credere INDISPENSABILE l'uso del vaccino.Io diffido.

Che strano paese che è l’Italia: se ti scordi la manutenzione dell'estintore in ufficio, tirivoltano. A chi impiega centinaia di schiavi nei suoi campi per anni non succede niente.Abbiamo tanto di quel vaccino H1n1 da immunizzare le prossime quattro generazioni. Manon parliamo di HIV.

Abbiamo comprato 24 milioni di dosi di Vaccino H1N1 per la modica cifra di 184 milioni dieuro (7,6 a dose). Ne sono state usate 850.000 (il 3.5%). Ho due proposte. Inoculiamo lerestanti 23.150.000 dosi a Fazio, oppure facciamoci restituire 173 milioni di euro daFazio.... Io NON PAGO!!!!!

In tutto il mondo è stata vergognosa la gestione del problema vaccini. è stato tuttochiaramente pompato per favorire la case farmaceutiche tipo bayer etc. e fare innalzare dicolpo le vendite di Amuchina e ste’ robe qua. In Italia poi al danno si somma la beffa.

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Commenti su Blog , Twitter e Facebook

Page 21: L'economia dell' H1N1

Grafici

Vaccino H1N1

Grafico d’interesse nel tempo

Quotazioni Novartis

Grafico azionario nel periodo di 1 anno

Società Gruppo Angelini

Grafico di comparazione nel tempo

I numeri dell’H1N1

I dati rilasciati dal Ministero della Salute

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Page 22: L'economia dell' H1N1

Il picco più alto corrisponde quindi

all’uscita del vaccino.

Annuncio via libera al vaccino

in Ottobre

Picco relativo agli aggiornamenti

sull’h1n1 e ad un possibile vaccino.

22http://www.google.com/insights/search

Page 23: L'economia dell' H1N1

Dopo un fine 2008 e inizio 2009 in negativo, da Marzo 09 le azioni

vanno in rialzo quasi costantemente.

Rialzo in corrispondenza dello scoppio dell’influenza

suina in Messico

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Vaccino “Focetria” ultimato

Page 24: L'economia dell' H1N1

Ma cosa accade in particolare alla casa farmaceutica Gruppo Angelini © “Amuchina” dal 2008 al 2009?

Inizia la campagna di prevenzione, Il governo consiglia di lavarsi accuratamente le mani ed

ecco il boom dei prodotti farmaceutici.

24http://www.google.com/insights/search

Page 25: L'economia dell' H1N1

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I numeri dell’H1N1

Dall’inizio della campagna

vaccinale,sono state

somministrate 840.856 prime dosi e 39.973 seconde dosi.

In totale 10.047.421 le dosi di vaccino distribuite in

Italia.

Totale di casi stimati di influenza

dall’inizio della pandemia al

17/01/10: 4.197.000

Percentuale dei casi che

necessitano di assistenza

respiratoria in rapporto al totale dei

malati: 0,011%

Totale vittime correlate alla

nuova influenza A-H1N1 al

17/01/10: 216

Percentuale di vittime in

rapporto al totale dei

malati di nuova influenza A:

0,005%

Fonte: Ministero della Salute

Page 26: L'economia dell' H1N1

ConclusioniMedia Tradizionali Nuovi Media

Negli articoli di giornale si cerca di mostrare ilmaggior livello di obbiettività eimparzialità, nonostante in alcuni articoli siprenda comunque una posizione.

Solo alcune reti televisive nazionali si sonooccupate realmente della speculazioneeconomica del vaccino , altre – ma soprattutto lepiù viste - non hanno minimamente accennatoalla problematica. Si distinguono: Sky tg, peressere stata la prima tra pochi a menzionare ilcontratto segreto tra governo e Novartis, e LA 7per il programma di approfondimento.

Nei blog, essendo un media d’informazionelibera, emergono molti più pareri personali, accusee prese di posizione. Nonostante questo, gliargomenti trattati hanno spesso un fondo dioggettività. Molti post (oltre a quelli riportati nellapresentazione) pongono l’accento sul contrattostipulato con la Novartis, piuttosto che sullapossibile distribuzione o vendita dei vaccini aipaesi del terzo mondo .

Su Facebook e Twitter si riscontra l’interesse degliutenti anche con una conoscenza minima delfatto.

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In conclusione:Uno dei fatti di maggiore evidenza sicuramente è la correlazione di notizie in rapporto al media sceltoinfatti se nei media tradizionali si approfondisce la situazione all’estero, paragonandola con quellaitaliana, nei nuovi media non se ne fa cenno, preferendo invece analizzare il contratto segreto con laNovartis. Possiamo dire che tramite i nuovi media una persona interessata è in grado di reperireinformazioni e avere un quadro più completo, che difficilmente potrebbe avere unicamente con i mediatradizionali.