Leader II in Sardegna

170

description

Una sintesi di quanto i Gruppi di Azione Locale in Sardegna hanno compiuto tra il 1996 e il 2000 nell'ambito dell'iniziativa dell'Unione Europea "Leader II ( Liaisons entre actions de développement de l'économie rurale")

Transcript of Leader II in Sardegna

Page 1: Leader II in Sardegna
Page 2: Leader II in Sardegna
Page 3: Leader II in Sardegna
Page 4: Leader II in Sardegna

LEADER II in SardegnaEsperienze e immagini di sviluppo locale

a cura di Paolo Tola

Page 5: Leader II in Sardegna
Page 6: Leader II in Sardegna

Una pubblicazione sulle esperienze di sviluppo locale promosse dal Programma LEADER II in Sardegna rappresenta, e sottolinea, una delle missioni essen-ziali nella nuova configurazione del Formez: assistere i diversi livelli della nostra Pubblica Amministrazione nella realizzazione dei piani di sviluppo economi-co ed occupazione del territorio.L’iniziativa editoriale, nata a seguito di una pluriennale collaborazione tra la Regione Sardegna e il nostro Istituto, più volte reiterata anche nell’ambito di questo Programma di Iniziativa Comunitaria, si affianca così alle diverse attività di assistenza diretta ed indiretta allo sviluppo locale - servizi di rete e sup-porti on-line attraverso i nostri siti - che il Formez presta ormai alle autonomie locali e regionali dell’intero territorio.Nell’ambito di un articolato programma di assistenza abbiamo con piacere espletato anche questo impegnativo incarico editoriale, il primo di questo tipo per un programma LEADER regionale in Italia. La Regione Sardegna potrà così comunicare, quasi in “tempo reale”, i risultati dell’azione amministrativa svolta, rendere trasparente l’efficacia ma anche le criticità della sua azione, evidenziare come qualsiasi azione di “governance” pubblica non possa non associare un’a-zione di sviluppo con un investimento sul capitale umano.È questo che LEADER ha voluto sottolineare, è questo che il libro e le sue immagini testimoniano e questo è sempre stato, e sempre sarà, l’obiettivo del Formez.

Dott. Carlo FlammentPresidente del Formez

In questi ultimi anni la Sardegna, attraverso alcuni strumenti di sviluppo locale ha provveduto a finanziare iniziative promosse da operatori locali stimolando la creatività e la solidarietà nell’ambito delle comunità rurali.Il Programma di Iniziativa Comunitaria LEADER, ha contribuito alla crescita economica e sociale soprattutto di quelle comunità locali in cui gli stili di vita conservano ancora i caratteri peculiari della civiltà contadina e agro-pastorale. Ciò è avvenuto attraverso una nuova metodologia di sviluppo partecipativo che, oltre a valorizzare e incentivare le caratteristiche peculiari emerse dal mondo rurale, ha contribuito a promuovere, soprattutto su iniziativa degli operatori del territorio, modelli di sviluppo integrato costituiti da interventi in agricoltura, associati ad interventi nel settore delle infrastrutture, del turismo, dei servizi, della formazione, della valorizzazione dei beni ambientali e culturali.In tale contesto le aree montane e svantaggiate, individuate ai sensi della Direttiva CEE 268/75, hanno potuto così beneficiare , di circa 140 miliardi che sono stati trasformati, mediante Piani di Azione Locale, in progetti operativi da parte di 17 Gruppi di Azione Locale e 2 Operatori Collettivi in rappresentan-za di un numero consistente di soggetti pubblici e privati portatori di interessi collettivi e diffusi.Tutto ciò ha permesso l’inserimento di iniziative locali in circuiti regionali e nazionali, creando così i presupposti per una sensibile crescita economica e per la valorizzazione delle risorse umane ed ambientali di molti comuni della Sardegna.La pubblicazione in oggetto reppresenta, pertanto, una sintesi di quanto i Gruppi di Azione Locale e gli Operatori Collettivi hanno saputo fare in questi cin-que anni (1996/2000) nell’ambito della esperienza LEADER II.Le immagini, i contenuti e gli interventi realizzati dagli operatori LEADER, esplicitati attraverso ottime competenze, risorse locali e strumenti innovativi, rap-presentano, rispetto ai canoni tradizionali della programmazione classica, un progetto di sviluppo alternativo che potrà trovare nuovi stimoli e continuità nel prossimo Programma di Iniziativa Comunitaria LEADER +.

On. Avv. Pietro Pittalis Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio della Regione Autonoma della Sardegna

Page 7: Leader II in Sardegna

LEADER è l’acronimo ad effetto di Liasons Entre Actions de Developpement de l’Economie Rurale, ovvero “Rete di Azioni di Sviluppo dell’Economia Rurale”. L’acronimo sintetizza l’azione e le finalità di un’iniziativa comunitaria per lo sviluppo rurale che ha ormai trovato applicazione in oltre mille realtà locali europee.Il Programma LEADER , la cui prima edizione è stata varata nel 1991, ha voluto sperimentare una nuova impostazione delle politiche di sviluppo locale, in grado di soddisfare in maniera più efficace le esigenze delle zone rurali europee. A conclusione del sessennio di attuazione (1994/1999) molti segnali indicano che LEADER ha raggiunto il suo scopo contribuendo, in modo significativo, all’ela-borazione di nuove politiche per lo sviluppo delle “aree deboli”, sottolineando l’importanza: • dell’approccio territoriale “dal basso” (il “bottom-up”); • della funzione di un Gruppo di Azione Locale (la partnership pubblico-privata);• del collegamento tra le azioni di sviluppo (approccio integrato, multisettoriale);• della creazione di una “rete”, compresa la cooperazione transnazionale;• dell’azione di Agenzie locali responsabili anche della gestione e dei finanziamenti. LEADER II sta per essere sostituito dalla prossima iniziativa LEADER plus, ed è buona prassi, al termine di ogni ciclo di programmazione, fare in modo che ogni iniziativa costituisca materiale di apprendimento per la successiva. Infatti, la riflessione sugli insegnamenti di LEADER e la loro even-tuale considerazione nelle future politiche di sviluppo rurale è condotta ovunque in Europa.Questa pubblicazione, fortemente voluta dall’AmministrazioneRegionale della Sardegna, vuole con-tribuire quindi alla riflessione generale portando a conoscenza l’azione svolta, e tuttora in corso di svolgimento, nelle 19 aree rurali che costituiscono il sistema LEADER regionale.

La stessa Amministrazione Regionale, inoltre, rendendo visibili i risultati del proprio operare, e met-tendo in comune coi propri interlocutori le riflessioni su questa esperienza, dà concretezza a quelle esigenza di trasparenza e di comunicazione ormai imprescindibili per qualunque organizzazione pubblica.Il volume si apre con una ricca analisi dello “strumento LEADER” nelle politiche di sviluppo locale, ne presenta le diverse specificità, richiamando per ciascuna un esempio concreto realizzato in diverse realtà europee e ne sottolinea, nelle conclusioni, le potenzialità future.L’esperienza della Sardegna completa la prima parte: vi sono richiamati gli obiettivi del Programma LEADER regionale, ricordati i principali passaggi d’implementazione dell’azione di governo (sele-zione e attivazione delle Agenzie rurali), sintetizzati i primi significativi risultati nelle diverse misure ed azioni con cui si sono articolati i singoli Piani di Azione Locale.La parte seconda, invece, dà conto dell’azione di ogni singola Agenzia, presentando nell’ambito di una scheda sintetica: area di riferimento, struttura organizzativa, obiettivi ed una selezione di pro-getti di ogni singolo Gruppo di Azione Locale (il GAL) coinvolto nel Programma. La documentazio-ne fotografica, incentrata sulle azioni e sulle persone che hanno già dato vita ad oltre settecento ini-ziative di impresa, ha voluto sottolineare come per LEADER, al di là della consistenza dell’investi-mento finanziario, sia l’uomo, l’imprenditore, la vera risorsa per un solido sviluppo delle aree rurali.Nella terza parte, infine, vengono sinteticamente presentati i progetti di cooperazione transnazionale che trovano attivamente inseriti alcuni GAL della Sardegna e che, insieme alle concrete azioni imprenditoriali messe in atto, testimoniano come il mondo rurale sardo possa giustamente aspirare, in Europa, ad entrare nel gruppo leader delle aree LEADER. Paolo Tola

Page 8: Leader II in Sardegna

LEADER II in Sardegna, esperienze e immagini di sviluppo locale.© 2001 FORMEZ Cagliari

Volume fuori commercio finanziato nell’ambito del Programma LEADER II - Sardegna

Coordinamento redazionalePaolo Tola con la collaborazione di Serenella Paci, Formez, Cagliari.

Consulenza editorialeAlberto Soi, Soi Sistemi Comunicativi, Cagliari.

Progetto grafico e impaginazioneGabriella Tornatore, Soi Sistemi Comunicativi, Cagliari.

Reportage fotograficoEgidio Trainito, Porto San Paolo, Sassari.

Revisione redazionaleZap Studio, Cagliari.

CartografiaWalter Murtinu, Creart AWS, Cagliari.

Selezioni e impiantiGraphic, Sestu, Cagliari.Stampa e confezioneLitotipografia Kalb, Cagliari.

Il volume è stato tirato in 1500 copie su carta Magno Matt Sappi gr/mq 150.Font utilizzate: Thesis sans, Thesis serif, Vendetta.

Finito di stampare il 14 marzo 2001.

Il libro nasce dalla proficua relazione tra chi ne elabora i contenuti, chi cattura le immagini, chi lo prefigura come oggetto e chi lo materializza nella produzione.

Un ringraziamento particolare a:

Gilda Farrell, già condirettrice dell’Osservatorio Rurale Europeo di Bruxelles, attualmente Capo Divisione al Consiglio d’Europa, che ha favorito con entusiasmo la pubblicazione curando personalmente la stesura del capitolo introduttivo;

i funzionari regionali del Comitato di Partnership di concezione e decisione del Programma LEADER II Sardegna. In particolare Enrica Addis, Gianluca Cadeddu, Piero Tavera e Franco Ventroni che hanno condiviso l’impostazione generale del lavoro e collaborato, in particolare, alla stesura del capitolo sulla programmazione regionale;

tutti gli operatori dei 19 Gruppi LEADER attivati dal Programma che hanno collaborato, ciascuno per il proprio territorio, alla stesura delle sintetiche schede di presentazione delle aree LEADER interessate dall’Iniziativa Comunitaria;

Egidio Trainito, il fotografo che ha realizzato, con passione e competenza, le splendide immagini che testimoniano le “azioni di sviluppo” attivate.

Alessandra, Billia, Claudia, Costanza, Davide, Elena, Enrico, Luca, e Nicolò...loro sanno perché.

Page 9: Leader II in Sardegna

SOMMARIO

Parte Prima: l’esperienza LEADER II

Il metodo LEADER per lo sviluppo locale pagina 11

Il programma LEADER II Sardegna pagina 27Gli obiettivi La selezione delle Agenzie Le misure e le azioniI risultati

Parte seconda: le aree LEADER

Anglona Monte Acuto pagina 40 Barbagia Baronie 46Barbagia Mandrolisai 52Baronie 58Consorzio Ecosviluppo Sardegna 64Coros 70

Degli Altipiani e dei Laghi Sarcidano e Barbagia di Seulo pagina 76Dell’Ogliastra 82Delle Barbagie 90Gallura 94Giudicato di Arborea 100Goceano 106Logudoro Mejlogu 112Monte Genis 118Monte Linas 124Montiferru 130Sa Corona Arrubia 136

Sa Jara e su Nuraxi 142Sulcis 148

Parte terza: le Cooperazione Transnazionali in corso pagina 156 Valorizzazione delle lane autoctone (Anglona Monte Acuto)

Antenna europea del romanico (Anglona Monte Acuto) Parco megalitico del Mediterraneo (Sa Corona Arrubia)Promozione delle regioni del Parallelo 40 (Sulcis) (Baronie)Creazione di itinerari per la promozione e valorizzazione prodotti tipici e rete commerciale telematica (Barbagia Baronie)Eurorganic network (Consorzio Ecosviluppo)Uomini e vulcani prima della storia (Montiferru)Simetnica (Montiferru)

Page 10: Leader II in Sardegna
Page 11: Leader II in Sardegna

L’Iniziativa Comunitaria LEADER giunge alla sua terza fase (LEADER+) e ripropone agli attori rurali di avviare o consolidare, nel periodo 2000/2006, un approccio fondato su quattro elementi chiave: il territo-rio, la partnership locale; la strategia e il networking (lavoro in rete).

La strategia, in particolare, deve consenti-re un approccio territoriale caratterizzato da: la partecipazione degli attori (bot-tom-up), l’integrazione dei settori (mul-tisettorialità) e la sperimentazione eco-nomica e sociale (carattere pilota). La strategia, inoltre, deve essere attuata da una partnership responsabile, in grado di gestire, con una certa autonomia, il pro-prio finanziamento.

Sette sono dunque le specificità o caratte-ristiche distintive che contraddistinguo-no LEADER come strumento di sviluppo locale: • l’approccio territoriale• l’approccio bottom-up o partecipativo• la partnership locale • l’approccio multisettoriale o integrato• la decentralizzazione finanziaria• il lavoro in rete (networking)• il carattere pilota delle azioni. Tali specificità permettono a LEADER d’agire nella “prossimità” e di favorire la “creazione di legami”. Due elementi che dovranno diventare gli assi portanti dell’approccio metodologico allo sviluppo locale-rurale. LEADER interviene nella prossimità:

• ai territori (approccio territoriale)• ai cittadini (approccio bottom-up)• ai settori e interessi locali (finanzia-mento decentralizzato)

LEADER assicura la creazione di legami:• tra territori (networking)• tra cittadini, strutture e organizzazioni (partnership locale)• tra interessi e settori (approccio multi-settoriale).

Questo “strumento” o “metodo” per lo sviluppo locale ha avuto evoluzioni diver-se nella sua applicazione a seconda: del maggior o minor grado di complessità dell’economia e delle strutture locali; del livello di densità demografica e d’impre-sa; della tradizione di concertazione;

dell’esistenza d’interessi espliciti o consolidati, ecc. La questione, oggi, è sapere sino a che punto le vie tracciate da LEADER pos-sono essere consolidate, per permettere ai territori rurali di acquisire una vera e propria “competitività territoriale" e in quali con-testi tale approccio è più efficace.

Le Specificità dello strumentoAnalizziamo dunque una ad una le specificità di LEADER e vediamo le domande e le riflessioni che suscitano.

L’approccio territorialeIn LEADER, l’approccio ter-

ritoriale implica la scelta di “pensare” al territorio come la fonte primordiale delle potenzialità da sviluppare (le risorse endogene). Vale a dire, prendere spunto dal terri-torio per costruire una-strategia d’intervento, che sarà regolata dal finanzia-mento disponibile. La strategia “territoriale” di LEADER assumerà necessariamente configu-razioni diverse soprattutto in relazione al livellodi complessità dell’econo-mia, delle strutture locali o della densità demografica .

11

Il metodo LEADER per lo sviluppo locale

1 Vedere: Saraceno Elena et.al., La valutazione del valore aggiunto nell’approccio LEADER, Qua-derno dell’innovazione in ambiente rurale n.4, Osservatorio Europeo LEADER, 1999.

2 Per un’analisi delle modalità strategiche assunte da LEADER in funzione del con-testo territoriale, vedere: Farrell G., Thi-rion S. , Soto P., La competitività territoriale: costruire una strategia di sviluppo territoriale alla luce dell’esperienza LEADER, Osservato-rio Europeo LEADER, Quaderno dell’In-novazione in ambiente rurale n. 6, Fasci-colo 1.

1

2

Gilda Farrell

Page 12: Leader II in Sardegna

Di fatto, estremizzando, si può sostenere che:• nei casi dove l’economia è complessa (importante e articolata presenza di strutture socio istituzionali, densità di popolazione alta, ecc.) LEADER adotte-rà necessariamente una strategia territoriale d’in-tervento “ai margini” dei settori forti o principali o “di complementarità” con loro. Tenderà dunque a rimettere in moto dei settori o delle potenzialità abbandonate, generare nuovi interessi sociocultura-li ed economici, con il duplice obiettivo di contri-buire ad equilibrare l’accesso alle risorse finanziarie, da una parte, e diversificare l’opportunità di svilup-po sul territorio, dall’altra.Là dove il nucleo forte d’attività si trova concentrato in una parte del territorio o in un settore predomi-nante, LEADER contribuirà inoltre a rinforzare gli aspetti che determinano un aumento della qualità della vita nel territorio, quali la protezione del pae-saggio.

Nell'Alto Bellunese (Veneto, Italia), dove il settore di “produzione dell’occhiale” è organizzato in distretto industriale, il gruppo LEADER è intervenuto su spazi e risorse abbandonati. In effetti, dopo un secolo di specializzazione industriale, vari settori dell’e-

conomia locale sono stati emargina-ti, in particolare l'agricoltura e la silvicoltura. La strategia LEADER promuove e sostiene lo sviluppo di talune attività che, apparentemente marginali dal punto di vista econo-mico, si rivelano indispensabili per preservare l'equilibrio ecologico e la bellezza del paesaggio. Pertanto, un nuovo utilizzo delle terre destinate un tempo all'agricoltura e al pascolo e la gestione e manutenzione del patrimonio boschivo, costituiscono un aspetto importante dell'interven-to LEADER. Inoltre, per quanto riguarda direttamente il distretto industriale, il sostegno LEADER si colloca su elementi che esulano dall’attività produttiva, soprattutto per quanto concerne l’aspetto cultu-rale. Il Museo dell'occhiale,un centro di attrazione turistica e culturale, ha fruito, ad esempio, di una sovvenzione stanziata nel quadro dell'Iniziativa Comuni-taria.

• al contrario, nelle situa-zioni dove l’economia è più “semplice” (mono-produzione, deboli artico-lazioni, bassa densità), o caratterizzata da strutture pubbliche che riproduco-no nel territorio solo le funzioni proprie delle politiche settoriali, LEA-DER adotterà una strate-gia d’intervento tendente a far nascere nuove attivi-tà, generare strutture pri-vate e pubbliche adatte alla situazione locale e attirare popolazioni e investimenti. LEADER avrà dunque un ruolo pro-pulsore ben “visibile” sul territorio, trasformandosi da azione integrativa a una vera e propria “politi-ca territoriale” in senso più ampio.

La contea di Meath, in Irlanda, è prevalentemente agricola. La sua dipendenza dall’agricoltu-

ra l'ha resa vulnerabile ai muta-menti introdotti nelle tecniche e nei modelli agrari. La vicinanza di Dublino e la proliferazione dei “quartieri dormitorio" intorno alla capitale irlandese, hanno influito sul tessuto sociale della regione, limitando lo sviluppo del-le attività economiche non agrico-le della contea. Consapevole di tale situazione, il gruppo LEA-DER Meath ha annoverato tra le sue priorità l’elaborazione di un progetto pilota dal nome estre-mamente significativo: “Kick Start" (Aiuto all'avviamento). Quest'azione, che ha coinvolto nell’intervento diversi soggetti chiave, ha permesso inoltre di raccogliere preziose informazioni sul territorio e di elaborare vari piani d'azione. Dieci villaggi han-no presentato progetti di sviluppo

di ottima qualità ai quali hanno partecipato circa 120 persone per villaggio. I progetti sono stati resi pubblici (affissione di apposite comunicazioni, per due giorni, a livello municipale) in modo da permettere agli operatori e alle istituzioni interessati di formula-re osservazioni o suggerimenti per modificare la proposta originale. I progetti elaborati nell'ambito di “Kick Start" sono stati finanziati in parte dal gruppo LEADER, che ha destinato una quota del suo bilancio a tale azione, ed in parte dagli altri organismi di svi-luppo della zona North Meath. Sono stati inoltre realizzati alcu-ni “bilanci di competenze" per valutare le potenzialità degli ope-ratori locali nella creazione di nuove attività e posti di lavoro.

12

1

Page 13: Leader II in Sardegna

L’approccio territoriale in LEA-DER, dunque, può non implicare un coordinamento a livello di tut-te le politiche d’intervento ma può, a seconda del “peso” della partnership locale, avere un ruolo “motore” per una maggiore con-certazione delle altre politiche che agiscono nel territorio. In ogni caso, il suo campo d’intervento rimane limitato alla sperimenta-zione di forme di sviluppo di pro-cessi endogeni.

L’approccio bottom-upIn LEADER questa specificità significa che la partecipazione degli attori, includendo quella del-

le organizzazioni loca-li e delle imprese, è al centro della metodo-logia d’intervento. In altri termini, impli-ca il rafforzamento del capitale sociale con un allargamento e una maggiore equità nell’accesso alle opportunità di livello locale. Questo grazie al fatto che tutta la popolazione locale, anche quella che non ha usufruito di risposta e sostegno in altri fondi o poli-

tiche, può trovare i canali per esprimere la sua creatività e inizia-tiva. In ogni caso, bot-tom-up in LEADER vuole anche dire favori-re, con l’animazione, il confronto degli inte-ressi esistenti per far-ne nascere dei nuovi.

Anche in questo caso ragionare per “polarità”, ci aiuta a capire: si può infatti affermare che mentre alcuni territori sono attraversati da interessi forti già con-

solidati, talvolta in conflitto, in altri, man-cano gli interessi espli-citi, organizzati. I terri-tori, cioè, possono essere “estroversi”, vale a dire dipendenti da un polo di sviluppo esterno, spesso la vici-na area urbana.Bottom-up può dun-que significare, da una parte, democratizzare e allargare gli interessi esistenti e già organiz-zati e, dall’altra, ricom-porre gli interessi sociali, economici o

13

1 e 2. In Sardegna diversi GAL

hanno attuato interventi di tutela

e valorizzazione dell’ambiente.

Nell’area LEADER Delle Bar-

bagie, ad esempio, sono stati rea-

lizzati numerosi percorsi tematici

integrati mare-montagna. Nelle

foto, un tradizionale recinto per il

bestiame costruito con muretto a

secco e un paesaggio nei Monti

del Gennargentu.

2

Page 14: Leader II in Sardegna

culturali, creando nuovi interventi nel territorio. Può inoltre implica-re agire contro l’immobilismo provocato da interessi consolidati favorendo l’emergenza di dinami-che trasversali a diversi settori e gruppi di cittadini esclusi da pro-cessi precedenti.

Due esempi illustrano tale diversi-tà d’approcci bottom-up. In Tosca-na, dove si è costruita, intorno a obiettivi comuni, una “coabitazio-ne” di diversi gruppi settoriali d’attori in una struttura di difesa e promozione del territorio. A Valencia (Spagna), dove si sono resi visibili e si è dato forma a

interessi dispersi, determinando sia la creazione di nuovi spazi d’attività che, con l’integrazione di un’ampia gamma d’attori, l’uso della concertazione come metodo per future azioni di sviluppo.

Nella zona LEADER Garfagnana (Toscana, Italia), i piccoli agricolto-ri erano costantemente in conflitto con le imprese di trasformazione e i com-mercianti, indispensabili per la vendita dei prodot-ti, imponevano prezzi che gli agricoltori reputavano troppo bassi. Per risolvere questa situazione, il gruppo LEADER ha varato un'azione per la valorizzazione dei pro-dotti tipici (miele, casta-gne, ecc.) che inizialmen-te ha avuto un carattere

dimostrativo, ma che in seguito si è trasformata progressiva-mente in un vero e proprio strumento promozionale per il territorio. Varie azioni d’ani-mazione e un dettagliato pro-gramma di attività hanno spinto gli agricoltori ad aderire a un'associazione locale preesi-stente di imprese di trasforma-zione e di commercianti, che ha portato alla creazione del “Consorzio Garfagnana Pro-duce". Questo caso rappresen-ta oggi un raro esempio di coa-bitazione, nell'ambito di una struttura collettiva, di operato-ri locali precedentemente sepa-rati da un conflitto di lunga data.

Nella zona LEADER Serrania - Rincon de Ademuz (Comuni-tà autonoma di Valencia, Spa-gna), una regione montana isolata, il GAL ha assunto la

forma di un'associazione aper-ta, cui partecipano oltre 160 persone, nell'ambito della qua-le sono rappresentati tutti i settori economici, sociali e cul-turali. Sono state organizzate quattro “piattaforme di con-certazione" tematiche: cultura-ambiente-turismo, formazione, PMI-artigianato-servizi, valo-rizzazione delle produzioni locali. Le piattaforme fungono da gruppi di lavoro e momenti di dibattito ed elaborazione dei progetti, progetti che sono suc-cessivamente discussi dal comi-tato direttivo dell’associazione. Queste piattaforme, inoltre, hanno portato alla costituzione di altre associazioni.

14

L’approccio bottom-up ha favorito, nel

Montiferru, la nascita di un’associazione

di tutela della specie bovina Sardo-

Modicana. L’associazione, denominata

Il Bue Rosso, garantisce, con l’unione

di produttori e operatori commerciali la

valorizzazione dell’intera filiera.

3. Celestino Illotto, talento LEADER,

Presidente dell’associazione Il Bue Rosso.

4. Un esemplare della razza Sardo-

Modicana.

5 e 6. Abitazioni tradizionali ad Ussara-

manna. In Marmilla l’Operatore Collet-

tivo Sa Corona Arrubia si è costituito

come consorzio di 9 comuni per lo svilup-

po e la valorizzazione del turismo cultu-

rale in ambiente rurale.

3

4

Page 15: Leader II in Sardegna

L’applicazione dell’approccio bottom-up in LEA-DER ha favorito dunque, con diverse sfumature, l’e-mergenza di nuovi gruppi d’interesse, l’identifica-zione di nuovi attori sociali o economici, l’incre-mento della capacità di rischio e l’aumento della fiducia nelle istituzioni.

La partnership locale Questa specificità di LEADER si è tradotta nella maggior parte dei territori per una concertazione intorno ad interessi visibili e organizzati in for-ma di rappresentazioni o strutture.

Se tale specificità è analizzata in una prospettiva dinamica, pone la domanda sulla relazione tra struttura della partnership locale e approccio bot-tom-up: come s’integrano nella partnership esi-stente le nuove strutture e gruppi d’interessi che emergono nel territorio come risultato dell’azio-ne bottom-up?

Tale legame non è sempre evidente, nel senso che, per esempio, nei territori dove il potere è concen-trato nelle mani di pochi, i margini per l’inclusione

d’altri attori dipenderanno dai soggetti che detengono il potere. Sovente, questo caso, si riferisce a gruppi LEADER in cui le autorità locali, amministrazioni pub-bliche o determinati gruppi d’interesse sono rappresen-tati in misura eccessiva e dove il resto della società è invece poco presente. In linea generale, questi gruppi lavorano essenzialmente per consolidare lo sviluppo eco-nomico, senza tentare di modificare le regole del gio-co relative alla partecipazio-ne. In questo caso, LEADER è spesso percepito solo come una linea di finanziamento aggiuntiva, nel solco della tradizione. In altre situazioni, invece, si sono registrati interessanti esempi di evoluzione della partnership al fine di rispon-dere a nuovi bisogni di con-certazione e di partecipazione.

5

6

Page 16: Leader II in Sardegna

Nel caso del gruppo Cavan-Monaghan (Irlanda) e di altri GAL irlandesi, i principali obiettivi in LEADER I e II erano la struttu-razione della società locale e l'integrazione di nuovi gruppi all'in-terno della partnership. È stato istituito un comitato d’orienta-mento e pianificazione, al quale partecipano le varie organizza-zioni interessate dallo sviluppo del territorio, e ciò ha permesso di elaborare un progetto territoriale globale che integra i vari attori

e tipi d’intervento.

Il GAL Margem Esquerda Do Guadiana (Alentejo, Portogallo) si è costituito in associazione di sviluppo locale, alla quale parte-cipano numerosi abitanti del territorio (oltre un centinaio), ed intende trasformarsi in una “piattaforma permanente per lo svi-luppo locale". All'interno dell'associazione sono rappresentati, oltre ai cittadini, le amministrazioni comunali e le principali isti-tuzioni pubbliche e private del territorio. Questa nuova forma di concertazione, estremamente innovativa nella regione, è stata successivamente adottata dai comuni i quali hanno costituito “nuclei d’azione locale", organi di concertazione a livello di micro-territorio.

La composizione della partnership e il suo modus operandi determinano l’impronta di LEADER nel territorio. La composizione legittima l’intervento e delimita il margine d’azione. Il modo di funziona-mento, incide sul valore aggiunto che l’intervento

può generare. Se i partner rappresentano soltanto certi interessi e s’orientano piut-tosto verso una “divisione” delle risorse disponibili, l’in-tervento seguirà le logiche esistenti, con scarso valore aggiunto. Al contrario, se la partnership favorisce un incrocio d’interessi, punta su un’intelligenza collettiva nel-la gestione del territorio, le scelte porteranno necessaria-mente alla definizione di nuove priorità e sul sostegno alla nascita di nuovi interes-si. In questo senso, la con-certazione tra il pubblico e il privato è considerata come l’elemento di successo. LEA-DER+ ripropone infatti il bisogno di un maggiore equilibrio nella rappresenta-zione dell’uno e dell’altro nelle partnership LEADER.

L’approccio multisetto-riale o integrato Questa specificità può significare: creare dei legami tra i settori che già esistono sul territorio (agricoltura, artigianato, ambiente e turismo), o, più ampiamente, integra-re può significare anche il bisogno di creare nuo-vi settori e attività.

Il ruolo di LEADER nell’integrazione ha assunto un doppio carat-tere che si è espresso, sia con la creazione di concet-ti trasversali tendenti a creare interessi comuni tra i vari settori (approcci tematici “agglutinanti”), sia per lo sforzo di concer-

tazione tra politiche e strutture esistenti. L’approccio “integrato”, non ha trovato corretta applicazione dappertutto. Alcuni gruppi LEADER hanno scelto, piuttosto, di sostenere una molteplicità di progetti diversi solo nella prospettiva di rende-re comunque possibile l’e-spressione di una molte-plicità d’idee e iniziative, con una strategia che potremmo chiamare da “seminatore”. Tale approc-cio non ha impedito ad alcuni di loro di preservare une visione più complessa degli effetti moltiplicatori dell’azione individuale, ma si è comunque rivelato meno interessante per la creazione di nuovi settori o attività.

Il gruppo LEADER Ports Mae-strat (Valencia, Spagna) com-prende la città di Morella, terri-torio ricco di fossili paleontologici del Cretaceo Inferiore. I risultati delle prime ricerche, realizzate nel secolo scorso, si trovano nel Museo di Scienze Naturali di Madrid. Riprese nel 1970, le atti-vità di ricerca hanno dato come risultato una delle collezioni di fossili più importanti in Europa e la pubblicazione della prima monografia sui dinosauri in Spa-gna. Per i venti anni che seguono però questi lavori e le relative col-lezioni sono stati dimenticati. Bisogna attendere il 1994 per vedere, sotto una nuova ottica di sviluppo territoriale, il municipio di Morella creare il Museo Tempi dei Dinosauri e, col sostegno di LEADER, farlo diventare cata-lizzatore di una aggregante tematica di sviluppo: “Terra dei

16

Page 17: Leader II in Sardegna

17

Dinosauri”. Coordinati dal gruppo LEADER, infatti, la munici-palità di Morella, l'associazione Amici della Paleontologia di Morella, la Fondazione per la Protezione dell'ambiente di Ports-Maestrat, l’università, gli istituti di ricerca e i musei nazionali o regionali (come, il Museo di Paleontologia di Valencia) diventa-no, in un approccio integrato, partner di un progetto di sviluppo territoriale intorno ad un museo incentrato sull’affascinante tema dei dinosauri. Questo è inoltre un esempio di come un approccio territoriale e integrato rende possibile l’utilizzazione della ricerca scientifica anche per un’immediata azione di sviluppo locale.

Riprendendo l’analisi dei due possibili ruoli nell’in-tegrazione, si è detto che LEADER può:a) creare dei concetti trasversali (approcci tematici “agglutinanti”). I gruppi LEADER hanno scelto talvolta di creare dei concetti tematici di interesse comune, prenden-do spunto da una risorsa o da una simbologia loca-le, come nel caso appena presentato. Questa solu-zione ha l’obiettivo di unire interessi e attori aldilà delle loro differenze. Il vantaggio di questo tipo d’intervento è, senz'altro, di poter attirare settori diversi intorno ad un’idea nuova senza necessaria-mente creare una relazione immediata con le strut-

ture e le politiche settoriali esistenti. Qualificheremo questo tipo d’intervento come “parallelo alle politi-che esistenti”.

b) Facilitare, a livello locale, la collaborazione tra le poli-tiche e le strutture esistenti. In questo caso, il ruolo di LEADER consiste nel rende-re possibile l’unione d’inte-ressi e di politiche settoriali intorno ad un obiettivo più generale rendendo palesi certi limiti delle politiche settoriali (mainstream) quando sono applicate indi-scriminatamente in territori diversi o in territori con pro-blemi strutturali legati alla bassa densità e alla disper-sione delle attività. Qualifi-cheremo questo tipo d’inter-vento come: “nel senso del-le politiche esistenti”.

In termini d’efficacia, ci si può dunque domandare se gli interventi “paralleli alle politiche generali” presen-tino dei vantaggi rispetto a quelli “nel senso delle politiche esistenti”. LEA-DER+, che si indirizza verso la scelta di temi tra-sversali, darà sicuramente delle risposte in questo senso.

L’integrazione tra attori e settori locali con attori e settori esterni è uno dei vettori nei quali LEADER ha lavorato con maggior successo. Quest’aspetto sarà analizzato, più pro-fondamente, nella specifi-cità “lavoro in rete”. Qui ci si limita ad illustrare, con un esempio, le nuove potenzialità che una dop-pia integrazione ricercato-ri-agricoltori e territori concorrenti può produrre.

7. Un campo di zafferano a Turri.

In Sardegna il GAL Sa Jara e Su

Nuraxi è intervenuto per lo svi-

luppo e la valorizzazione della

filiera del prodotto zafferano.

7

Page 18: Leader II in Sardegna

"Crocus Sativus", progetto creato da due gruppi LEADER italiani (Eugubino Gualdese Perugino d'Umbria e Arca Abruzzo d'Abruz-zo) in collaborazione con un gruppo greco Dytiki-Macédoine (Kozani), tenta di mettere a punto un nuovo modello di coltivazione e trasforma-zione dello zafferano e migliorare la qualità del prodotto favorendo l’in-tegrazione tra il mondo della ricerca e gli agricoltori. In realtà, in Umbria, la produzione di zafferano è pressoché sparita da oltre 50 anni, ma dei giovani agricoltori e le loro cooperative ne hanno proposto un recupero nell’ottica di una diversifi-cazione delle colture attuali. A Kozani, il prodotto costituisce invece uno degli elementi principali dell’eco-

nomia locale: si coltivano 1.000 ettari e quasi 5.000 lavoratori temporanei sono occupati per la raccolta e la trasformazione. Il progetto ha l'obiettivo di trova-re, con l’appoggio dell’Università di Perugia, per il miglioramento genetico e qualitativo dei bulbi, soluzioni tecniche per l’approvvi-gionamento di bulbi omogenei e di qualità superiore. L'intervento sul territorio greco prevede delle attività di valutazione dei mate-riali di propagazione dei genotipi nazionali, l’aggiornamento delle tecniche di coltivazione per otti-mizzare le tecnologie tradizionali e l’assistenza tecniche per la valo-rizzazione del prodotto (tecniche di essiccazione collettiva, utilizzo dei sottoprodotti). Come risulta-to, il progetto dovrebbe portare alla riabilitazione della coltiva-zione di zafferano nelle zone interne dei territori italiani, attraverso il trasferimento di conoscenze tradizionali sviluppa-te in Grecia. Un concetto comune “consolidare il mercato dello zafferano grazie

all'integrazione", portatore del principio “vincitore-vincitore", è stato l'unico capace di garantire i risultati previsti nei due territori

potenzialmente concorrenti.

La decentralizzazione finanziariaQuesta particolarità di LEADER implica soprat-tutto la potestà di dispor-re, a livello locale, della capacità di scelta e di attribuzione dei progetti. Tale decentralizzazione è anche accompagnata dalla responsabilizzazione finanziaria dei gruppi LEADER.

A questo livello è interes-sante verificare se tale peculiarità permette di appoggiare progetti che non siano sostenuti da altri fondi, in particolare quelli per piccole imprese, imprenditori giovani e

innovativi, in settori tali come la cultura, il rinnovo patrimoniale, ecc. Ed è interessante anche esami-nare se la decentralizza-zione finanziaria permette di equilibrare le possibilità d’accesso a delle opportu-nità di sostegno finanzia-rio da parte dei gruppi più deboli o degli abitanti di micro zone economica-mente meno dinamiche o, infine, se possa essere anche efficace come leva per far crescere la propen-sione al rischio a livello locale.

18

9. Giuseppe Usai, talento LEADER

di Ozieri, al lavoro nel suo laborato-

rio artigianale per la lavorazione

della pietra. La sua azienda, Usai &

figli, ha ottenuto un finanziamento

per l’innovazione tecnologica attra-

verso il fondo di garanzia e fidi

LEADERFIDI, promosso dal GAL

Anglona Monte Acuto.

8. Maria Itria Paulis, talento LEA-

DER di Turri, con il suo libro di

ricette allo zafferano.8

Page 19: Leader II in Sardegna

Equilibrare l’opportunità d’accesso ai fondi, grazie alla decentralizza-zione finanziaria, è una priorità che talvolta ha subito notevoli ral-lentamenti a causa delle procedure di selezione e attribuzione dei progetti strutturate intorno allo strumento: “bando di concorso”. Questa forma d’attribuzione spes-so limita l’accesso ai gruppi più deboli o agli attori provenienti dalle aree dove l’economia è meno sviluppata, privilegiando invece, i più forti, i meglio dotati di capaci-tà progettuale. I vantaggi poten-ziali della decentralizzazione finanziaria rimangono limitati dunque se le procedure che accompagnano la presentazione e la selezione dei progetti sono esclusivamente o prevalentemente burocratiche. Nel caso invece che i soggetti e le aree più bisognose siano oggetto di un’assistenza tec-nica appropriata, di un lavoro capillare di animazione, la decen-tralizzazione può esplicare piena-mente il suo ruolo.

La capacità di rischio degli attori di un terri-torio dipende, in genere, dal sostegno e dagli stimoli ambien-tali, dai legami di soli-darietà, dall’esistenza di meccanismi (fondi collettivi di garanzia) che attenuano le con-seguenze degli even-tuali insuccessi o falli-menti. Finora i gruppi LEADER hanno svi-luppato una scarsa esperienza nell’orga-nizzazione di sistemi collettivi, finalizzati

ad aumentare la pro-pensione al rischio nelle aree rurali. La maggior parte di loro si è limita-ta ad attribuire le sov-venzioni prestando poca attenzione ai pro-blemi di capitalizzazio-ne nel medio e lungo termine. L’esempio seguente, promosso proprio in Sardegna, mostra una delle poche realizzazioni in questo senso.

Il GAL Anglona Monte Acuto (e in seguito, sempre in Sarde-gna, anche il GAL Logudoro Mejlogu) ha creato un fondo di garanzia e prestiti sull’ono-re denominato LEADERFI-DI. È un fondo di garanzia collettiva e di sostegno per l’ot-tenimento di prestiti d'onore per le PMI locali e le nuove

imprese. Il dispositivo è stato creato in un contesto regio-nale dove il denaro è caro e i potenziali clienti delle ban-che spesso non possono coprire le garanzie richieste. Il fondo di garanzia colletti-va copre il 50% della garan-zia del credito sollecitato; un altro fondo permette invece la concessione dei prestiti d'onore senza interessi. Una delle difficoltà per gli imprenditori locali della Regione si trova nelle carat-teristiche, quasi monopoliste, che presenta il sistema ban-cario isolano. Il gruppo LEA-DER decide quindi di affrontare il problema lan-ciando uno studio di fattibi-lità per la creazione e il fun-zionamento di un fondo di

19

9

Page 20: Leader II in Sardegna

garanzia e di un dispositivo di prestiti d'o-nore accessibile ai piccoli imprenditori. In parallelo, inizia un intenso lavoro d’anima-zione: incontri sono organizzati nei 25 comuni della zona, con l’obiettivo di creare una cooperativa finanziaria incaricata di gestire il fondo. I 25 comuni aderiscono al progetto e diventano membri fondatori, apportando un contributo proporzionale alla popolazione dei loro comuni (1 euro per abitante). Altre strutture pubbliche contri-buiscono ugualmente alla creazione del fon-do, come la Camera di Commercio di Sas-sari.La cooperativa LEADERFIDI si costituisce ufficialmente nell’agosto del 1998. Una convenzione firmata tra il Banco di Sarde-gna e LEADERFIDI permette al fondo di funzionare. Grazie inoltre alla costituzione di un fondo d’interessi, la banca può conce-dere dei prestiti d’onore agli operatori locali.

Per aumentare la propensione al rischio, soprattutto tra i gruppi più deboli, anche l’uti-lizzazione di fondi etici può ritenersi uno strumento inte-ressante. L’esperien-za dei gruppi LEA-DER nella promo-zione e utilizzo di questi fondi è, però, a tutt’oggi, in prati-ca inesistente.

Il lavoro in rete (networking) Questa specificità implica la necessità di ricercare, oltre il proprio contesto locale, la dimen-sione pertinente

per accedere alle infor-mazioni, alle cono-scenze e ai mercati, superando le difficoltà inerenti alla dimensio-ne o dispersione delle attività locali. Inoltre, il lavoro in rete, invita a trovare, nel dialogo con altri livelli amministra-tivi, la capacità di adat-tare le politiche, gli accordi e gli standard internazionali ai biso-gni locali.

Seguendo una metafora spaziale, si può soste-nere che il lavoro in rete comporta concertazioni e accordi sia “orizzonta-li” sia “verticali” e offre ai territori rurali la pos-sibilità d’agire a quattro livelli:

a) posizionare diversa-mente il locale nel glo-bale (proiettare il locale nel globale).b) Creare degli scambi e delle forme di solidarie-tà e trasferimento tra territori rurali, di prossi-mità o non (agire nell’inter-territoriale).c) Instaurare un dialogo con altri livelli per favo-rire l’emergenza di poli-tiche adatte al mondo rurale (articolare locale e globale).d) Affermare la specifici-tà del rurale nell’incor-porare le esigenze globa-li (norme, accordi) nel locale (incorporare il globale nel locale).

20

3 Per un’analisi più approfondi-ta delle questioni finanziarie e delle alternative possibili vede-re: Farrell G., Thirion S., Finan-ziamento nelle aree rurali, Quader-no dell’Innovazione, Osservato-rio Europeo LEADER, 2000.

4 Per un’analisi di questi aspetti vede-re: Farrell G., Thirion S., Competitività dei territori rurali di fronte alle globalizza-zione Quaderno dell’Innovazione n. 6, “La competitività territoriale”, Fasci-colo 5 Osservatorio Europeo Leader (ad essere pubblicato in dicembre 2000).

In Sardegna i GAL Baronie e Sulcis

partecipano al progetto di coopera-

zione transnazionale Parallelo 40.

Il progetto ha l’obiettivo di creare

una rete per la promozione e com-

mercializzazione congiunta dell’of-

ferta turistica di oltre 20 aree LEA-

DER di Italia, Spagna e Portogallo.

10. Parallelo 40: l’agriturismo Su

Suergiu di Stefano e Maria Lucia

Branchitta, a Irgoli, nell’area LEA-

DER Baronie.

11. Parallelo 40: i cavalli dell’albergo

I Giardini di Alice a Pula. Nell’area

LEADER Sulcis, I Giardini di Alice

sono specializzati nell’offerta di ser-

vizi per il turismo equestre.

10

3

4

Page 21: Leader II in Sardegna

Nel livello “proiettare il locale nel globale”, il lavoro in rete colloca i territori rurali nella posizione di: evidenziare le potenzialità e i pro-blemi comuni, precisare le identità locali e costruirne delle nuove, valorizzare le risorse abbandonate o dimenticate, ricercare una nuova competitività per i prodotti tradi-zionali di qualità, accedere a delle nicchie non tradizionali di merca-ti, migliorare l’identificazione dell’origine dei prodotti e organiz-zare la loro promozione a scala pertinente.

10 territori LEADER in Italia, Francia e Spagna, lavorano alla valorizzazione e difesa della castagna. Tempo fa, la castagna era una delle produzioni tradizionali di molti territori dell’Europa rurale, oggi è

stata quasi abbandonata. La sensibilità attuale dei cittadini dell’Europa verso la protezione del patrimonio ambientale e il bisogno di differenziare l’offerta dei territori rurali, hanno creato però le condizioni per far emergere un nuovo obiettivo comune: “ridare vitalità al castagno". Questo ha porta-to a concepire alcune azioni collettive combinando inte-ressi locali con orizzonti più ampi. I territori sviluppano dunque delle conoscenze tecniche per migliorare le varietà e lottare contro le malattie; lavorano alla rea-lizzazione della “Strada Europea della Castagna” sfruttandone così il poten-ziale turistico.La creazione d'un sito Inter-net aiuterà a diffondere le informazioni scientifiche relative; i risultati della ricerca e della sperimenta-

zione saranno destinati ai produttori e trasformatori locali. Inoltre la creazione di un logo d’identificazione delle attività sviluppate in rete valorizzerà maggiormente questo progetto. Sono pure previste: mostre itineranti e un concorso gastronomico euro-peo, accompagnato da attività di formazione sull'utilizzazio-ne culinaria della castagna.

Nel livello “agire nell’inter-territoriale”, il lavoro in rete facilita l’elaborazione di rispo-ste tecniche appropria-te, l’organizzazione di

percorsi formativi comuni, la costruzio-ne di solidarietà per lo scambio di esperienze e l’apprendimento pra-tico.

Il nucleo iniziale della rete “Eurorganic Network" rag-gruppa due territori spagnoli distanti tra loro (Granada e Navarra) e uno in Sardegna. Il lavoro in rete tra i tre ter-ritori promotori è stato age-volato dalla sperimentazione di analoghe iniziative prece-dentemente realizzate da ciascuno di loro. I progetti: “Imprese biologiche aperte", "Eco-cantine", “Ritornare a scuola per imparare l’ecolo-gia", avviati in Sardegna

21

11

Page 22: Leader II in Sardegna

suscitano l’interesse dei partner spagnoli che, a loro volta, hanno già organizzato una “Settimana della cultura ecologica" e una “Manifestazione a favore della consuma-zione verde". La rete cerca di rendere con-creto lo slogan “Crescere e permettere di crescere" attraverso una serie di iniziative: creazione d’un approccio comune, scambio di metodi ed elaborazione di schede tecni-che sugli strumenti di promozione dell’agri-coltura biologica. Si è partiti dalla costru-zione di un sito Internet comune, si è poi aggiunta l’organizzazione di una rete di negozi (a Granada, Navarra e Bruxelles), sulla base del modello dell’“Emporio del Naturale" aperto a Cagliari. Studi di mer-cato, elaborazione d'un Cd rom di presen-tazione dell’offerta della rete e un ciclo di seminari sullo sviluppo durevole, uniti al miglioramento della qualità della vita

accompagnano lo sviluppo della rete.

Nel livello “artico-lare locale e globa-le”, il lavoro in rete permette di scoprire l’interesse dei cam-biamenti che l’azio-ne locale suscita ad altri livelli ammini-strativi, favorire un’integrazione ed ottenere il ricono-scimento della capacità d’innova-zione nell’azione locale da parte delle amministrazioni e altri organismi.Nell’ultimo livello, infine, “incorpora-re il globale nel locale”, la rete faci-lita l’integrazione di norme, standard, accordi, riconosci-menti internaziona-li nelle pratiche locali, la presa in considerazione di nuove sensibilità

sociali, come la prote-zione della biodiversità e dell’ambiente come elementi essenziali del concetto di qualità dei prodotti.

Due gruppi LEADER (Porto-de mouros Galizia, Spagna; SOPRIP Parma, Italia) hanno “fatto rete” riscoprendo a fini turistico-religiosi, due pellegri-naggi di epoca medioevale: il Cammino di Santiago di Compostela e la Via Francige-na, che attraversano i loro ter-ritori. L'elaborazione di un logo comune, composto da una conchiglia (simbolo del Cam-mino di Santiago) e di un pel-

legrino (simbolo della Via Francigena) illustra il gemel-laggio tra i due territori. Il logo si completa con il simbolismo del Consiglio d'Europa che ha riconosciuto questi due Itine-rari Culturali Europei. Un depliant (in lingua italiana, inglese e spagnola) e un sito Internet assicurano la promo-zione sul mercato europeo, dando la possibilità di risco-prire i vecchi percorsi dei pelle-grini e attirando una consi-stente fascia di persone inte-

ressate al turismo itinerante.

Il lavoro in rete (networ-king), grazie all’espe-rienza LEADER II, potrebbe diventare in futuro il punto di par-tenza di nuove attività e servizi in settori indi-spensabili allo sviluppo dei territori rurali.

22

12. Un altro esempio innovativo di

lavoro di rete è il progetto di coopera-

zione transnazionale Eurorganic Net-

work. Il progetto, attuato dall’Opera-

tore Collettivo Consorzio Ecosviluppo

Sardegna, valorizza i prodotti e l’offer-

ta turistica delle aree che praticano

l’agricoltura biologica. Nella foto,

Angelo Corona, talento LEADER del-

la Cooperativa Terra Nuova di Sili-

qua, nella sua azienda specializzata

nella produzione di alimenti biologici.12

Page 23: Leader II in Sardegna

Il carattere pilota (innovativo-sperimentale) delle azioni Questa specificità, trasversale rispetto a tutte le altre, implica la possibilità di generare processi d’apprendimento collettivo, faci-litando la sperimentazione di nuove idee con costi limitati e proponendo soluzioni adatte a problemi sociali ed economici locali.

I limiti di tali iniziative derivano talvolta dell’impossibilità di tra-sferire (o d'incorporare nel main-stream) le esperienze che si sono rivelate giuste in ambienti partico-lari. Lo stesso termine “pilota” esprime il senso d’innovativo e di trasferibile contemporaneamente. Trasferimento orizzontale, verso

altri attori e territori nella logica vincitore-vincitore. Trasferimento verticale, verso gli organismi aventi competenze nella formula-zione delle politiche e ver-so le strutture della società civile che intervengono in modo autonomo nella generazione di processi d’apprendimento (per esempio, ONG, reti d’e-sperti e consulenti, task-force, media, ecc.).

Il concetto di trasferibilità pone il problema della comparazione d’esperien-ze concepite in realtà ete-rogenee, che possono pur avere degli elementi comuni. Bisogna concen-trarsi sugli aspetti cruciali del ciclo di vita di un’azio-ne: la fase di concezione, i fattori che hanno favorito

lo start up, le incertezze che accompagnano il suo consolidamento nel tem-po, l’integrazione degli attori, gli effetti moltipli-catori, ecc. Si tratta di mettere in evidenza l’effi-cacia delle azioni in termi-ni d’apprendimento e non solo di comprendere la loro efficienza in termini di costi/benefici.

La trasferibilità delle ini-ziative pilota-contestuali implica, per i gruppi LEA-DER, una ricerca costante, volta all’individuazione di altri contesti, progetti o gruppi con i quali costrui-re una parte del cammino

23

13. Un esempio di azione pilota

è il progetto di cooperazione

transnazionale Antenna Euro-

pea del Romanico, attuato in

Sardegna dal GAL Anglona

Monte Acuto, con l’obiettivo di

valorizzare il patrimonio stori-

co e architettonico locale. Nella

foto, la chiesa romanica di

Sant’Antioco di Bisarcio.

13

Page 24: Leader II in Sardegna

insieme. Così le azioni guadagnano di visibilità e massa critica.

Per affermare e trasferire le conoscenze acquisite nella valorizza-zione del piccolo patrimonio romanico locale, il gruppo LEADER Valle Imagna (Lombardia) lavora alla creazione di un’ Antenna Europea del Romanico. L’attività, organizzata in partnership con altri gruppi (ADECO Canal de Castilla e Mancomunidad Cabo Peñas, Spagna; Anglona Monte Acuto, Sardegna; Terres Roma-nes et Lot et Garonne, Francia), è votata a rinforzare l’identità dei territori attraverso la promozione del loro patrimonio storico e architettonico. Il progetto comune combina ricerca, animazione e creazione di nuovi mestieri, elaborazione e trasferimento di pro-poste innovative in termini di protezione del patrimonio culturale locale, ecc. Per esempio, la realizzazione di un inventario-catalo-go del patrimonio storico, incluso quello minore, dei territori par-tecipanti, mira ad aprire il dibattito sulla valorizzazione cultu-rale nei diversi contesti; la ricerca sulle modalità di valorizzazio-ne mira a creare delle competenze in termini di preservazione dei monumenti, a trasferire delle conoscenze su tecnologie e stru-

menti adatti al restauro in piccoli contesti, ecc. I gruppi progettano la costruzione d’un prodotto turistico-culturale mettendo in evidenza gli elementi di continuità culturale che formano le radici delle identità locali nei diversi territori partecipanti. Inoltre, i gruppi lavorano alla trasfe-ribilità legando ricercatori e istituti di ricerca che, a loro volta, entrano in un meccanismo di rete.

IL FUTURO Nell’avviare LEADER+ quando si pensa di organiz-zare il futuro dei territori usufruendo del massimo valore aggiunto delle specifi-cità di LEADER appena ana-lizzate, alcune domande fon-damentali devono essere for-mulate a vari livelli, soprat-tutto con riferimento all’evo-luzione del tessuto ammini-strativo dei territori. Infatti,

l’approccio LEADER dev’essere sorretto da una certa qualità istituzionale per riuscire a sperimentare dei processi di rinnova-mento e di trasformazio-ne. Un tessuto istituzio-nale senza qualità, dove i conflitti d’interessi o l’as-senza di capacità proget-tuale e di concertazione prevalgono, è la miglior condizione per garantire l’insuccesso a tutta l’ini-ziativa. Per tanto è impor-tante chiedersi:• quale incidenza ha avuto LEADER nelle pratiche istituzionali di sviluppo locale e quale altre si dovrebbero perseguire?• come si risolve il dibat-tito “territorio ammini-

strativo versus territorio funzionale allo sviluppo”? In altri termini, riuscirà LEADER a ricomporre lo “spazio” rurale, per assicu-rare la massa critica indi-spensabile allo sviluppo, a carattere durevole o pre-varranno le tendenze a ritornare alle vecchie spar-tizioni amministrative di risorse e di potere?• quale importanza ha avuto LEADER nei feno-meni di globalizzazione? I territori in rete: è una formula per il futuro, assunta pienamente dalle

amministrazioni, o è invece una pura opportu-nità valida solo a breve scadenza?• infine, è LEADER un punto di partenza per una gestione diversa dello svi-luppo a livello locale o si riduce semplicemente ad un’esperienza pilota, di breve termine, interessan-te unicamente per la sua opportunità finanziaria?

Le risposte agli attori

Dal mio punto di vista, prendendo spunto dalle

24

Page 25: Leader II in Sardegna

Lezioni Americane di Italo Cal-vino, mi piacerebbe vedere i LEADER+ entrare nel pros-simo millennio portando con sé quelle parole chiave che Calvino ha identificato per affrontare la complessità della nostra società e le sfide del futuro:

Leggerezza: vale a dire, la capacità di mettere il quoti-diano in prospettiva, dando-gli “ali” per volare, attraverso l’elaborazione d’una vera partnership che, per la sua determinazione, è creatrice di visione e d’intelligenza collettiva di sviluppo. Perché «leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione,

non con la vaghezza e l’abban-dono al caso».

Molteplicità: in altre parole, la capacità di capire il valore dei legami tra attori, risorse, idee, effetti, non abbandonandosi a delle semplici percezioni di una realtà, di un settore, di un’impresa, aprendosi all’integrazione, alle mul-ti-competenze, all’inter-culturalità. «Perché da quan-do la scienza diffida delle spie-gazioni generali e delle solu-zioni che non siano settoriali e specialistiche, la grande sfida della letteratura (potremmo qui dire dello sviluppo ter-ritoriale) è il saper tessere

insieme i diversi saperi e i diversi codici in una visione plurima, sfaccettata del mon-do».

Rapidità: in pratica, la capacità di comunicare, rispettando la diversità. Lasciando a ciascuno degli attori, con la propria iden-tità, il tempo necessario a maturare il proprio pro-getto, per alcuni trascu-rando i dettagli, per altri, ripetendo frasi, formule, procedendo passo a passo. Cioè, la capacità d’agire in una vera decentralizzazio-ne dell’iniziativa, lascian-do fiorire il bottom-up. Perché «in un’epoca in cui altri media velocissimi e di estesissimo raggio trionfano, e rischiano d’appiattire ogni comunicazione in una crosta

uniforme e omogenea, la fun-zione della letteratura (o, in questo caso, dello svilup-po territoriale) è la comuni-cazione tra ciò che è diverso in quanto è diverso, non ottun-dendone bensì esaltandone la differenza».

Esattezza: nel senso d’un disegno preciso di proget-to di territorio, portatore d’immagini nitide, incisive sul da farsi, che descrive, con linguaggio il più pre-ciso possibile, i dettagli, i particolari che fanno l’uni-cità di quel territorio. Questo non vuol dire negare il bisogno del “vago”, nel senso d’accet-

tazione del movimento, del cambiamento. «Noterò che l’italiano è l’unica lingua - credo - in cui “vago” significa anche grazioso, attraente: partendo dal significato originale (wandering) la parola “vago” porta con sé l’idea di movi-mento e mutevolezza, che s’associa in italiano tanto all’incer-to e all’indefinito quanto alla grazia, alla piacevolezza». Esattezza anche nel linguaggio per aprire il territorio allo scambio con altre culture, alle multipli sfaccetta-ture del networking che richiede, per riuscire, una buona dose di precisione, di regolarità nei rapporti e d’austerità nei propositi.

Visibilità: vale a dire, sviluppare la fantasia e lasciarla coesistere con la conoscenza scientifica, lavorare sul potenziale, creare visioni a partire dal territorio, evi-tando di farsi trascinare per immagini già costituite: «mettere a fuoco visioni a occhi chiusi»...«pensare per imma-gini». Riflettere «a una pedagogia dell’immaginazione» , affinché le idee, i progetti, le proposte, prendano for-ma in modo innovativo e sperimentale, accettando il rischio di sognare.

25

5 Italo Calvino, Lezioni americane, sei propo-ste per il prossimo millennio, Mondatori Edi-tore, 1993, p. 20 (pubblicato in dicembre 2000).

6 Op.cit. p. 1237 Op. cit. p. 528 Op.cit. pp.98-1039 Op.cit. pp. 67-68

5

6

7

9

8

Page 26: Leader II in Sardegna
Page 27: Leader II in Sardegna

Gli obiettivi del Piano La Regione Sardegna, considerato che buona parte delle proprie aree rurali sono caratterizzate da pre-carie condizioni socioeconomiche ed infrastruttura-li - quali alti tassi di disoccupazione, alto indice di spopolamento, bassa densità di popolazione - ha predisposto, tramite il Centro Regionale di Pro-grammazione, uno specifico Programma di inter-vento (PLR)10 approvato dalla Commissione euro-pea nel settembre del 1995.Gli obiettivi posti dal Programma sono stati essen-zialmente finalizzati a:• promuovere le più efficaci iniziative locali di svi-luppo rurale;• sostenere azioni innovative, dimostrative e trasfe-ribili che mettano in evidenza le nuove possibilità offerte allo sviluppo rurale;

• intensificare lo scambio di esperienze e di trasferimento di know-how;• valorizzare le produzioni tipiche;• sostenere progetti di coo-perazione transnazionale.

Il Programma è intervenuto in Sardegna su una superficie di 18.525 kmq pari a quasi l’80% della superficie regio-nale ed ha coinvolto 304 comuni (su 377), con una popolazione residente di 661.600 abitanti, pari a circa il 40% del totale regionale.La selezione

delle Agenzie Il Programma è entrato nella sua fase operativa nel gennaio 1996 con la costi-tuzione della Partnership di Concezione e Decisio-ne, struttura che, oltre a coordinare tutte le attività, ha provveduto, in prima istanza, alla valutazione delle manifestazioni di interesse espresse dai vari territori e poi, alla valuta-zione e selezione dei Piani di Azione Locale (PAL).L’unità organizzativa regionale si è subito carat-terizzata per competenza e completezza interassesso-riale. Infatti ha coinvolto attivamente, oltre ai fun-zionari della Programma-zione, anche i rappresen-tanti degli assessorati dell’Agricoltura, delle Atti-

vità Produttive e Artigia-nato; del Lavoro e della Formazione Professionale; della Difesa dell’Ambiente e, infine, del Turismo.Per la verifica delle rendi-contazioni presentate dal-le Agenzie è stata poi costituita una apposita Commissione Tecnico Amministrativa, presiedu-ta da un dirigente del ser-vizio ispettivo regionale.

Nel 1996, tra le prime regioni in Italia, la Sarde-gna ha quindi selezionato un primo gruppo di 10 Gruppi di Azione Locale (GAL) e due Operatori Collettivi (OC) chiamati,

questi ultimi, ad elaborare piani di sviluppo rurale incentrati su un monote-matismo: uno sull’agricol-tura biologica e l’altro sul turismo culturale finaliz-zato alla valorizzazione delle risorse archeologiche e storico-culturali.Nel complesso quindi entro il 1996 sono stati approvati e finanziati 12 Piani di Azione Locale per un importo complessivo di 58,776 milioni di Euro. Nella prima fase sono stati attivati i gruppi LEADER: Anglona Monte Acuto; Barbagia Baronie; Barba-gia Mandrolisai; Baronie; Consorzio Ecosviluppo Sardegna; Delle Barbagie; Giudicato di Arborea;

27

Il Programma LEADER II - Sardegna

10 Il Programma è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Auto-noma della Sardegna il 6 febbraio 1996.

Page 28: Leader II in Sardegna

Goceano; Monte Genis; Montiferru; Sa Corona Arrubia; Sulcis.In un secondo momento, resisi disponibili ulteriori finanziamenti, derivanti dall’indicizzazione 1996/1997 e dalla quota di riserva, le risorse com-plessive del Programma Sardegna sono infine risul-tate pari a 78,044 milioni di Euro.Con le nuove risorse è stato possibile selezionare e finanziare altri 7 GAL ed integrare le risorse a favo-re dei GAL già esistenti che avevano avuto le migliori performance di attuazione.

I nuovi GAL, selezionati nel 1998, ma effettiva-mente operativi solo ai primi del 1999, sono: Coros; Degli Altipiani e dei Laghi Sarcidano Barbagia di Seulo; Dell’Ogliastra; Gallura; Logudoro Mejlogu; Monte Linas; Sa Jara e Su Nuraxi.La differenziazione temporale ha determinato una variazione nella media dei budget assegnati oscil-

lante da 5 a 15 miliardi, per i GAL della prima fase, rispet-to ad una media di 3/4 miliardi di lire per i GAL che, selezionati nell’ultimo biennio, hanno potuto ope-rare, con l’animazione, per un solo anno di attività.

La selezione delle aree è sta-ta effettuata sulla base di una serie di indicatori quali: il grado di spopolamento dell’area interessata; la bassa densità demografica; l’indice di vecchiaia; l’indice di sosti-tuzione; il grado di decre-mento nell’occupazione del settore primario; il grado di disoccupazione e il reddito pro capite.Per indirizzare l’operatività delle Agenzie, inoltre, l’Am-

ministrazione Regionale ha emanato, nel 1997, delle direttive tecnico-amministrative che hanno puntualmente regolato l’azione di spesa del flusso finanziario.

Le misure e le azioni del ProgrammaIl Programma LEADER regionale ha previsto il finanziamento di tutte le misure dell’iniziativa LEADER II:

Misura A: Acquisizione di competenzeMisura B: Programmi di innovazione ruraleMisura C: Cooperazione transnazionale

Con la misura A - Acquisi-zione di competenze -la Regione Sardegna ha effettuato la scelta, unica regione in Italia, di affida-re una serie di azioni di assistenza tecnica e for-mazione al Formez-Cen-tro di Formazione e Studi; istituto che, tra le sue fina-lità istituzionali, ha anche quella di accompagnare le azioni di sviluppo pro-mosse dalle amministra-zioni pubbliche locali.L’attività di “tutoraggio”, integrata anche da ulterio-ri finanziamenti extra LEADER, ha così determi-nato, nel corso di un trien-nio, una serie di efficaci risultati di affiancamento alle azioni di promozione e coordinamento effettua-te dall’Amministrazione Regionale.

Tra i risultati più significa-tivi della misura:• la creazione di una rete “di fatto” tra le Agenzie del Programma, impegnate in azioni formative comuni;• l’opportunità di scambio informativo e di best practice tra i diversi ope-ratori LEADER, supporta-ti, in particolare, nella decisiva fase di avvio delle attività; • la facilitazione del flusso comunicativo tra il sogget-to Regione e le diverse Agenzie territoriali, realiz-zato anche con l’assistenza diretta all’uso di strumenti informatici; • la formazione degli ani-matori-agenti di sviluppo impegnati nelle diverse Agenzie rurali. L’azione si è articolata anche con atti-vità di assistenza sul cam-po e la realizzazione di

28

11 Le Procedure tecnico amministrative sono state pubblicate nel supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Sarde-gna n° 20 del 30 giugno 1997.

Piano FinanziarioRegionale

Misura A

Misura B

Misura C

Monitoraggio e valutazione

0,631

0,178

Valori in M/Euro

Piano finanziariooriginario

1995

73,819Totali

2,512

70,498

1,176

0,176

78,044

0,360

76,332

Piano finanziariorimodulato

1999

Fonte CRP - Regione Sardegna

11

Page 29: Leader II in Sardegna

percorsi di apprendimento comprensivi di stage presso altre aree LEADER nazionali ed europee;• la sperimentazione di una prima cooperazione infraregionale di prossimità tra diversi GAL sardi.Con la Misura B - Programmi di innovazione rurale - sono stati finanziati i piani presentati dai GAL/OC. I Piani hanno perseguito un insieme di azioni inte-grate finalizzate allo sviluppo territoriale e, come previsto dalla Direttiva comunitaria, in esse sono state privilegiate le caratteristiche essenziali: inno-vazione rispetto al contesto locale, carattere dimostrativo e trasferibilità.Ciascun GAL-OC ha articolato gli interventi del proprio Piano di Azione Locale, secondo le indica-zioni del PLR, su sei sottomisure fondamentali: B1 Assistenza tecnica allo sviluppo rurale;B2 Turismo rurale; B3 Valorizzazione in loco e commercializzazione dei pro-dotti agricoli, silvicoli e della pesca;B4 Tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente e delle condizioni di vita;B5 Sostegno all’artigianato locale, alle piccole imprese, cre-azione di servizi zonali, rivalutazione dell’identità e della cultura locale;B6 Formazione professionale.

29

Ripartizione dellerisorse finanziarieper soggettocofinanziatore

FESR

Misura A

Misura B1

Misura B2

Misura C

Controllo

2,305

0,315

0,089

Valori in M/Ecu

12,614Totali

9,905

2,428

2,428

2,305

17,328

1,256

13,767

3,787

0,158

0,089

25,614

1,256

20,324

2,799

0,158

15,835

12,878

FSE FEOGA Stato Privati

FESR

Misura A

Misura B

Misura C

Controllo

0,588

0,088

Valori in M/Euro

15,032Totali

14,356

4,538

4,538

16,792

0,180

16,612

0,588

0,088

27,309

0,180

26,453

14,373

14,373

FSE FEOGA Stato Privati

Totale Generale 73,819

Totale Generale 78,044

1999

1995Privati 21% FESR 17%

FSE 3%

Stato 36% FEOGA 23%

Privati 18% FESR 19%

FSE 6%

Stato 35% FEOGA 22%Fonte CRP - Regione Sardegna

1995

1999

Page 30: Leader II in Sardegna

e finanziari, che permettono di valu-tare lo stato di avanzamento sia in termini di risultati finanziari che di impatto occupazionale; dall’altro lato, invece, è necessario valutare separatamente le diverse specificità che caratterizzano LEADER, così come evidenziato nel paragrafo introduttivo di Gilda Farrel. Questa valutazione consente di poter meglio comprendere il valore aggiunto dell’approccio LEADER per lo svi-luppo rurale.Quali risultati è quindi già possibile apprezzare con gli interventi ancora in corso? Quali impatti quantitativi e qualitativi è possibile evidenziare nell’esperienza LEADER della Regio-ne Sardegna?

Per quanto riguarda la Misura C - Cooperazione transnazionale - infine, sono stati considerati ammissibili progetti per la creazione di sistemi di commercializzazione in comune in ambito europeo, la realizzazione di studi e ricerche sulle metodiche di lavoro e di produzione; lo studio in comune con altre isole del Mediterra-neo ed extra periferiche per la promo-zione di un turismo culturale ed ambientale.

I risultatiIl Programma LEADER II è sottopo-sto a diverse procedure valutative: da un lato sussistono procedure identi-che a quelle degli altri programmi comunitari, fondate su indicatori fisici

30

Ripartizione delle risorsefinanziarie per GAL/OC

Approvato

GAL Anglona Monte Acuto

GAL Barbagia Baronia

GAL Barbagia Mandrolisai

GAL Baronie

OC Consorzio Ecosviluppo

GAL Coros

GAL Degli Altipiani e dei Laghi

GAL Gallura

GAL Giudicato di Arborea

GAL Goceano

GAL Logudoro Meilogu

GAL Monte Genis

GAL Monte Linas

GAL Montiferru

OC Sa Corona Arrubia

GAL Sa Jara e Su Nuraxi

GAL Sulcis

8.671.000

4.722.000

9.797.000

5.080.471

5.100.000

3.894.645

15.467.000

7.707.778

4.799.999

10.950.000

3.721.638

8.245.000

9.414.377

4.100.000

8.655.000

Importi in migliaia di lire (m/Lit)

In attuazioneal 31/12/1999

Impegnatosull’approvato

Quotapubblica

Quotaprivata

Spesa al30/06/2000

Spesa suimpegnato

30/06/2000

142.863.028Totali

11.520.000

5.190.000

9.716.661

5.657.381

10.540.756

5.080.471

5.100.000

3.894.645

15.359.756

8.082.738

4.799.999

10.950.000

3.721.638

8.964.958

10.151.377

4.100.000

8.863.948

149.805.156

12.722.434

6.067.500

112,1%

119,8%

107,6%

100,0%

100,0%

100,0%

99,3%

104,9%

100,0%

100,0%

100,0%

108,7%

107,8%

100,0%

102,4%

104,9%

110,4%

116,9%

7.080.999

4.010.110

9.155.206

4.210.353

4.344.050

3.158.370

10.936.890

6.630.778

4.112.500

8.925.000

3.113.000

6.734.952

8.790.127

3.032.000

6.459.458

118.603.900

10.130.892

5.287.500

2.635.662

1.647.271

1.385.550

870.118

755.950

736.275

4.422.866

1.451.960

687.499

2.025.000

608.638

2.230.006

1.361.250

1.068.000

2.404.490

31.201.256

2.591.542

780.000

1.017.485

2.202.959

6.426.361

1.311.294

1.006.310

733.775

2.792.443

3.339.874

1.736.001

4.932.388

875.560

2.377.939

2.995.564

1.021.460

1.951.183

48.556.667

4.608.308

3.899.430

10,5%

38,9%

61,0%

25,8%

19,7%

18,8%

18,2%

41,3%

36,2%

45,0%

23,5%

26,5%

29,5%

24,9%

22,0%

32,4%

36,2%

64,3%

Fonte CRP - Regione Sardegna

GAL Delle Barbagie 12.067.000 12.270.774 101,7% 9.620.000 2.650.774 3.407.343 27,8%

GAL Dell’Ogliastra 3.760.120 3.760.120 100,0% 2.871.715 888.405 1.920.991 51,1%

Page 31: Leader II in Sardegna

Misure Costo Totale Contributi pubblici Privati Impegni Pagamenti

Programmazione Attuazione al30 giugno 2OOO

CE Statomembro

Totale Totale Pagamenti/Costo totale

meuro Lit Lit Lit Lit Lit Lit Lit

Aquisizione di competenze

FESR

FSE

FEOGA

Programmi di Innov. rurale

FESR

FSE

FEOGA

Cooperazione Transnazionale

FESR

FSE

FEOGA

Controllo e valutazione permanente

FESR

FSE

FEOGA

Totale Programma

FESR

FSE

FEOGA

0,360

0,360

76,332

36,637

6,487

33,208

1,176

1,176

1,176

1,176

78,044

37,989

6,487

33,568

697.057

697.057

144.799.362

70.939.124

12.560.583

64.299.654

2.277.054

2.277.054

340.784

340.784

151.114.256

73.556.961

12.560.583

64.996.711

348.529

68.749.203

27.797.092

8.786.793

32.165.317

1.138.527

1.138.257

170.392

170.392

70.406.650

29.106.011

8.786.793

32.513.846

348.529

348.529

51.220.150

26.993.540

3.773.790

20.452.820

1.138.527

1.138.257

170.392

170.392

52.877.597

28.302.459

3.773.790

20.801.349

348.529

657.097

119.969.353

54.790.632

12.560.583

52.618.137

2.277.054

2.277.054

340.784

340.784

123.284.247

57.408.469

12.560.583

53.315.194

697.057

697.378

148.852.236

69.872.701

9.787.950

69.191.585

2.464.424

2.464.424

327.961

327.961

151.350.871

74.690.701

10.128.524

66.531.646

697.378

67,8%

32,9%

27,1%

28,0%

40,2%

3,1%

3,1%

38,6%

38,6%

32,6%

26,4%

28,0%

40,5%

67,8%

Importi in (m/Lit)

27.830.009

16.148.492

11.681.517

27.830.009

16.148.492

11.681.517

472.378

472.378

48.556.667

19.203.795

3.521.770

25.831.102

96.627

69.627

131.376

131.376

49.230.049

19.404.798

3.521.770

26.303.480

Attuazione finanziaria

Fonte CRP - Regione Sardegna

Alcune considerazioni che riteniamo utili per ambedue i metodi valutativi, possono già essere avanzate nel tentati-vo di dare una sintetica risposta a que-ste domande.

L’impatto economicoL’iniziativa LEADER II si è chiusa, nel 1999, con un buon risultato in termini di performance di impegno, come testi-monia la percentuale finale che supera il 100% delle risorse finanziarie asse-gnate. Il monitoraggio fisico, in corso di realizzazione, ha già quantificato in oltre 700 le nuove iniziative imprendi-toriali innovative. Ma, al di là della quantità, è la qualità delle azioni inno-vative che ha dato valore aggiunto all’a-zione dei gruppi LEADER.

31

Page 32: Leader II in Sardegna

Analizzando infatti singolarmente le azioni messe in campo si evidenzia come la misura più utilizzata sia stata la B2 - Turismo rurale con il 34% dell’impe-gno complessivo, seguita dalle sottomisure B3 - Valorizzazione in loco e commercializzazione dei prodotti agricoli, silvicoli e della pesca, con quasi il 20% delle risorse regionali e dalla B1 - Assistenza tecnica allo svi-luppo rurale, con il 18%. Una rapida panoramica sulle azioni di successo (esplicitate nel dettaglio nelle singole schede della parte seconda), dà conto della ricchezza creativa e delle numerose dinamiche imprenditoriali che LEADER ha messo in moto.

Per la sottomisura Assistenza tecnica allo sviluppo rura-le, si segnalano le innovative metodologie di anima-zione realizzate dal Consorzio Ecosviluppo e dal GAL Sarcidano Barbagia di Seulo. I risultati per l’assistenza al marketing territoriale raggiunti dal

GAL del Giudicato, con una particolare azione che ha portato (con la partecipazio-ne del GAL alla manifesta-zione legata alla Regata sto-rica di Venezia), il territorio LEADER all’attenzione nazionale.

Per la sottomisura Turismo rurale, le azioni si sono

incentrate nell’organizza-zione dell’offerta turistica, con la creazione di Centri di informazione e acco-glienza. Tra questi: Il CenAc delle Baronie; il CeST del GAL Delle Bar-bagie; i Centri di Assi-stenza Turistica (CAT) del GAL Dell’Ogliastra; il Centro Informazione e

Assistenza Turistica (CIAT) del GAL Sa Jara e Su Nuraxi; il Centro di Turismo Culturale (CTC) dell’Operatore Collettivo Sa Corona Arrubia. In altri casi, invece, l’azione ha mirato, soprattutto, al recupero dell’edilizia rura-le di pregio con un aumento della ricettività

rurale ad impatto ambien-tale zero. Si segnalano in questo campo i progetti, in corso di realizzazione, da parte di: Barbagia Baronie (che ha comple-tato un precedente inter-vento avviato con LEA-DER I); la rete di ospitali-tà messa in piedi dal GAL Barbagia Mandrolisai; il

32

m/Lit 25.000.000 m/Lit 50.000.000 m/Lit 29.000.000 m/Lit 8.000.000 m/Lit 20.000.000 m/Lit 9.000.000

1 2 43 5 6

Totale m/Lit 141.000.000

La misura b articolata per sub misure

Importi in migliaia di lire (m/Lit)

1.Assistenza tecnica allosviluppo rurale

2.Turismo rurale

3. Valorizzazione in locoe commercializzazionedei prodotti agricoli,silvicoli e della pesca

4.Tutela e miglioramentodella qualitàdell’ambiente e dellecondizioni di vita

5.Sostegnoall’artigianato locale,alle piccole imprese,creazione di servizizonali, rivalutazionedell’identità e dellacultura locale

6.Formazioneprofessionale

Fonte CRP - Regione Sardegna

Page 33: Leader II in Sardegna

recupero funzionale e conservativo di stazzi e strut-ture rurali del GAL Gallura; l’azione sulle case del Giudicato del GAL omonimo; l’incentivazione del bed & breakfast nel Logudoro Mejlogu; il recupero di edifici nel GAL Monte Genis e nel GAL Sa Jara e Su Nuraxi; la sperimentazione di Albergo diffuso nel Montiferru.Altre azioni particolari hanno incentivato l’offerta turistica rurale integrandola con interventi sull’ip-poturismo (Coros e Logudoro Mejlogu) e con la

costituzione di una rete tele-matica a sostegno dell’offerta turistica (Sulcis e Delle Bar-bagie).

Per la sottomisura Valorizza-zione in loco e commercializza-zione dei prodotti agricoli, silvi-coli e della pesca,particolari iniziative sono state pro-

mosse a sostegno del pescaturismo dal GAL Anglona, e a sostegno della commercializzazione dei prodotti dal Consor-zio Ecosviluppo con la creazione di Empori del Biologico. In questo stes-so campo si sono mossi il progetto filiera Fiore Sar-

do del GAL Delle Barba-gie; i Centri servizi per la promozione dell’agroali-mentare tipico del GAL Dell’Ogliastra (CSPC) e del GAL Monte Genis. La valorizzazione di alcuni prodotti di eccellenza “in via di estinzione”, attuata dal Montiferru, si è

concretizzata anche con la partecipazione, nell’otto-bre 2000, all’importante Salone nazionale del Gusto di Torino. Con tale opportunità il GAL è riu-scito a dare grande visibi-lità e valorizzazione eco-nomica al formaggio Casi-zolu e a proporre un inno-vativo consumo della car-ne Sardo-Modicana (Pro-getto Bue Rosso).

Per la sottomisura Tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente e delle condizio-ni di vita, si segnalano: il sostegno ad aziende fau-nistico venatorie (Barba-gia Baronie);

33

Ripartizione percentuale della spesa per submisure

GAL Anglona Monte Acuto

GAL Barbagia Baronie

GAL Barbagia Mandrolisai

GAL Baronie

OC Consorzio Ecosviluppo

GAL Coros

GAL Degli Altipiani e dei Laghi

GAL GALlura

GAL Giudicato di Arborea

GAL Goceano

GAL Logudoro Meilogu

GAL Monte Genis

GAL Monte Linas

GAL Montiferru

OC Sa Corona Arrubia

GAL Sa Jara e Su Nuraxi

GAL Sulcis

1 2 3 4 5 6Submisure B

Fonte CRP - Regione Sardegna

GAL Delle Barbagie

GAL Dell’Ogliastra

Page 34: Leader II in Sardegna

la valorizzazione delle risorse lacuali e fluviali (Del-le Barbagie) e diversi casi di progettazione e realiz-zazione di itinerari per l’escursionismo ambientale e culturale (Monte Linas, Sa Jara e Su Nuraxi, Sa Corona Arrubia).

Per la sottomisura Sostegno all’artigianato locale, alle piccole imprese, creazione di servizi zonali, rivalutazione dell’identità e della cultura locale sono diverse e artico-late le azioni: si passa dalla creazione e sviluppo di un fondo di garanzia e prestiti d’onore del GAL Anglona Monte Acuto, al laboratorio per la lavora-zione delle piante tintorie del GAL Barbagia Baro-nie o di laboratori per la prima lavorazione del sughero (Barbagia Mandrolisai) o, ancora, per la valorizzazione della maestria in lavorazioni tradi-zionali desuete (Sulcis). Tra le attività di comunica-zione e promozione della cultura locale si segnala-

no, invece, le azioni di Baro-nie e Goceano e, infine, come azioni di supporto agli imprenditori locali, gli inter-venti per l’introduzione di sistemi di qualità ed azioni di marketing per le imprese nei GAL Monte Linas, Goceano, Coros e Gallura.Nella seconda parte del volu-me sono riportate brevi note esplicative di queste, nume-rose, azioni esemplari.In riferimento all’impatto economico va inoltre sottoli-neato come molti GAL sono riusciti, in corso d’opera, ad aumentare il proprio budget di azione con un’efficace azione di animazione econo-mica e un conseguente mag-

giore coinvolgimento di spesa da parte dei privati. Il puntuale riscontro di questo aumentato cofi-nanziamento da parte dei privati (che in un caso ha comportato un aumento del 176% del contributo privato) è messo in evi-denza dal confronto tra budget approvato e bud-get in attuazione riportato nelle singole schede di presentazione di ciascun GAL. Il Programma, oltre a suscitare un consistente numero di azioni di suc-cesso, trasferibili e innova-tive, ha favorito lo svilup-po di diverse forme di integrazione e comple-mentarietà con gli inter-

venti previsti in altri Pro-grammi. In particolare gli interventi del PIC LEA-DER II hanno trovato la complementarietà e l’op-portunità di sviluppare sinergie con numerosi interventi previsti dal Pro-gramma Operativo Pluri-fondo (POP) 1994/1999. In particolare, con gli interventi di cui al Sotto-asse 7 “Sviluppo rurale...” del POP, tra i quali gli “Interventi di sviluppo integrato, di recupero del patrimonio rurale...” (misura 7.2), gli “Inter-

venti di sviluppo rurale” (misura 7.5), la “Realizza-zione di strade rurali” (misura 7.6).

Il sistema di agenzie localiIl primo importante risul-tato raggiunto dal Pro-gramma è stato proprio l’attivazione di diciannove Agenzie di sviluppo rurale. La costituzione di un così consistente numero di Gruppi di Azione Locale, associati nell’ambito di una partnership, in grado di elaborare una strategia

34

Page 35: Leader II in Sardegna

comune e perseguire azioni innovative per lo svi-luppo integrato del proprio territorio, ha certamen-te costituito un’innovazione nelle politiche di svi-luppo locale della Regione Sardegna. A questa spe-rimentazione di partenariato pubblico-privato han-no già fatto riferimento, o possono far riferimento in futuro, anche altre politiche legate alla program-mazione negoziata e allo sviluppo locale in genere.Il GAL, che non corrisponde né a un’Amministra-zione Pubblica né a un’organizzazione privata, rap-presenta una delle specificità più originali e strate-giche dell’intera Iniziativa, e così è stato anche per il caso Sardegna.Quasi tutti i GAL sardi si sono costituiti ex novo per l’Iniziativa, uniche eccezioni il Gruppo della Barbagia Baronie che già operava nel LEADER I e i due Operatori Collettivi (Sa Corona Arrubia e Con-sorzio Ecosviluppo) che, con un orientamento più

mirato, ma sempre territo-riale, si sono sviluppati sulla base di associazioni preesi-stenti.Quasi tutti i Gruppi di Azio-ne Locale quindi, pur pagan-do l’inesperienza, hanno dimostrato una buona auto-nomia decisionale e, con la concreta realizzazione delle iniziative, hanno acquisito legittimità e riconoscimento sul territorio, migliorandone la competitività economica e sociale.L’esperienza dei GAL regio-nali, analogamente a quella dei GAL nazionali, si è fatta apprezzare dal mondo dell’impresa, in particolare della piccola impresa, per aver saputo agire con moda-lità innovative sul territorio caratterizzandosi anche per

35

12 Il Consorzio Ecosviluppo opera, associan-do diverse cooperative di produzione, già dal 1992, mentre il consorzio turistico Sa Coro-na Arrubia, costituisce un’associazione di comuni, il cui anno di nascita risale ai primi anni ’80.

12

l’agilità e la rapidità di azio-ne. Ancora da migliorare, invece, in quasi tutte le Agenzie, la visibilità sul ter-ritorio e l’organizzazione della struttura. Per quest’ul-timo aspetto va sottolineato come i migliori risultati sono stati raggiunti da quel-le Agenzie che sono riuscite a costruire un nucleo tecnico qualificato (e, soprattutto, motivato) e ad esso sono riuscite ad affiancare, in outsourcing, le competenze mancanti.Ancora molto rimane comunque da fare proprio per migliorare competenze e capacità interne, migliorare le capacità di diagnosi, terri-toriale, le capacità di appren-

dimento e autovalutazione; migliorare l’efficacia dell’ani-mazione economica nel ter-ritorio, ecc.L’esperienza delle Agenzie della Sardegna si è caratte-rizzata, inoltre, per un immediato utilizzo dello strumento “rete”. L’Ammini-strazione Regionale ha scelto infatti di utilizzare la Misura A non solo per le attività di formazione, e quindi acqui-sizione di competenze, ma soprattutto come opportuni-tà per la creazione di un sistema, di una “rete” appunto, per una sinergia tra tutte le diciannove Agenzie locali. La rete regionale, in parte formalmente costitui-tasi anche in una vera e pro-pria Associazione, ha potuto

già dimostrare la sua ope-ratività “di fatto”: redigen-do documenti comuni (come quello presentato, a Bruxelles, nel Forum euro-peo LEADER del novem-bre del 1998) ed attivando la sperimentazione di un Progetto regionale Intergal per la valorizzazione dei prodotti tipici dell’agroali-mentare. Quest’ultimo Progetto ha visto coinvol-ti, con un obiettivo comu-ne, ben quindici Gruppi di Azione Locale della Regio-ne.L’uso dello strumento

Page 36: Leader II in Sardegna

cio si sta già realizzando.

Efficacia ed efficienza nel LEADER II Sarde-gnaIl rispetto dei tempi costi-tuisce da sempre una delle criticità d’azione della Pubblica Ammini-strazione Italiana, abitua-ta, invece, per prassi, a considerare il tempo come una variabile indipenden-te nell’attuazione dei Pro-getti. Da questo punto di vista l’esperienza di program-mazione e gestione dei programmi comunitari sta

determinando, obtorto collo, un importante cambiamen-to. Nel caso dell’iniziativa comunitaria LEADER II l’Amministrazione Regionale pur dovendo registrare, anche per ritardi non suoi, una “sofferenza” di 1.139 giorni di attesa tra la data di Decisione della Commis-sione europea e la data di primo accredito ai GAL può comunque considerarsi soddisfatta, nel confronto interregionale, dai risultati raggiunti (vedi tabella a pagina 37).

La Regione Sardegna è stata infatti tra le prime sia nella approvazione del-le graduatorie dei PAL che nella erogazione del primo anticipo ai GAL.

Criticità si sono invece registrate per ritardi nelle successive erogazioni delle diverse annualità, sia per la concitazione dei tempi - che si erano ormai com-pressi - sia per la farragi-nosità del sistema proce-durale inizialmente adot-tato e sia, last but not least, per la carenza di per-

“rete”, non è stato invece ancora pienamente utiliz-zato a livello internazionale per l’attivazione di ini-ziative di cooperazione, così come è invece avvenu-to nel resto dell’Europa continentale, in particolare tra i paesi scandinavi e anglosassoni. Problemi di lingua, lontananza geografica, inesperienza hanno infatti limitato la partecipazione a questa misura che viene giustamente rilanciata, con forza, nella nuova iniziativa LEADER+. Al momento sono solo sette i Gruppi di Azione della Regione impegnati in azioni che vanno dalla valorizzazione di prodotti tradizionali, alla promozione di comuni itinerari turistici, alla ricerca di analogie e comuni finalità culturali così come esplicitato nella terza parte del volume.Ancora molto resta da fare e il LEADER+ costituirà certamente occasione di riscatto e recupero per questa strategica specificità dello strumento.

Per l’immediato futuro la scommessa è riuscire ad affermare questi Gruppi di Azione Locale in vere e pro-prie di Agenzie di sviluppo che riescano ad operare anche oltre LEADER; che siano cioè in grado di inte-ragire con altre istituzioni pubbliche; in grado di ani-mare in continuo il territo-rio; in grado di favorire nuo-ve attività. Che operino cioè come una sorta di “facilita-tori” per “territori che apprendono”, una propria via di sviluppo.In diversi casi questo auspi-

36

Page 37: Leader II in Sardegna

che se è vero che nello svi-luppo locale vanno distinti il sapere tecnico dal sapere pratico, dal saper fare 13 , le schede della seconda parte del volume dimostrano come, nel LEADER II Sarde-gna, il fare, i “fatti”, stanno seguendo gli “atti”. Le immagini dei numerosi ope-ratori in azione dimostrano cioè come, una volta tanto, si possa affermare che la “burocrazia” non sia stata solo “causa di lamento” o scusa “per non fare”, ma semplicemente solo uno dei vincoli, doveroso, di un pro-getto nato per fare.

50%

45%

40%

35%

30%

25%

20%

15%

10%

5%

0%

500 600 700 800 900 1.000 1.100 1.200 1.300 1.400 1.500

Calabria

Sardegna

Abruzzo

Bolzano

Emilia Romagna

Liguria

FriuliVenezia Giulia Basilicata

Veneto

Piemonte

Marche

Trento

LombardiaToscana

Campania

UmbriaPuglia

Valle d’Aosta

Molise

Sicilia

Lazio

Efficienza proceduralee finanziaria del LEADER II per Regione

I

IIIII

IV

Capa

qcit

à di

spe

saGiorni

Rielaborazione da fonte INEA: Rapporto 2000 - Le Politiche Comunitarie per lo sviluppo rurale. Verso la nuova programmazione 2000/2006. Cap. 4 - Il Programma di Iniziativa Comunitaria LEADER II.

sonale nell’organizzazione del Comitato tecnico amministrativo chiamato ad istruire e validare gli stati di avanzamento nell’azione dei GAL.Certamente questa fase di gestione dovrà essere migliorata nel prossi-mo Programma LEADER+ e que-sto sarà possibile anche dalle dimostrazioni di affidabilità e responsabilità gestionale che i Gruppi di Azione Locale, che han-no operato in LEADER II, sono chiamati a dare.In conclusione due osservazioni in tema di efficienza ed efficacia. Per il primo aspetto la positiva prova dimostrata nel rispetto degli impegni finanziari, registrata al

dicembre 1999 (che si auspica confermata nei rendiconti di erogazio-ne) ha già consentito un’accelerazione della spesa nel territorio rispetto alle normali procedure di finanzia-mento regionale. Si può pertanto già affermare che LEADER sta contri-buendo, significativa-mente, a dare una nuova immagine, un segno di cambiamento positivo, dell’approccio pubblico ai temi dello sviluppo.In termini di efficacia invece, si può osservare

37

13 Cfr Franco Botta e Augusto Vino, Sviluppo e competenze - saggio sulle verità nascoste e sul sapere pratic, Cacucci edito-re, 1999.

Page 38: Leader II in Sardegna
Page 39: Leader II in Sardegna

B3 m/Lit 300.000 J 154.937

1 Società Cooperativa

Tutti gli importi nelle tabelle e nel testo, sono espressi in migliaia di Lire abbreviato in m/Lit

esempio: Lit. 1.200.000.000 = m/Lit 1.200.000

Si troveranno nel testo de Le azioni più significative i riferimenti alle misure e sub-misure indicati con una lettera, un numero e un colore .Seguono l’importo del budget specifico dell’azione indicato in m/Lite in Euro, l’elenco dei soggetti attuatori e/o beneficiari.

esempio:

Legenda

B1: Assistenza tecnica allo sviluppo rurale

B2: Turismo rurale

B3: Valorizzazione in loco e commercializzazione dei prodotti agricoli, silvicoli e della pesca

B4: Tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente e delle condizioni di vita

B5: Sostegno all’artigianato locale, alle piccole imprese, creazio-ne di servizi zonali, rivalutazione dell’identità e della cultura locale

B6: Formazione professionale

1. Le Sottomisure della Misura B sono distinte nel testo e nelle tabelle secondo il seguente codice cromatico:

2. I Risultati si riferiscono alle principali azioni attuate o in via di com-pletamento caratterizzate da immediata visibilità. Per tale motivo non sono state riportate azioni finanziate all’interno delle sub-misure B1 e B6.

Le Schede dei GAL

Page 40: Leader II in Sardegna

Il territorioL'area LEADER è costituita da due sub-regioni storiche della Sarde-gna: l'Anglona e il Monte Acuto. L'Anglona si affaccia sul mare al centro dell'ampio Golfo dell'Asi-nara ed ha nel suo ambito territo-riale quattordici comuni, la mag-gior parte dei quali appartiene alla II Comunità Montana Sassu-Anglona con sede a Perfugas.Il Monte Acuto, verso l'interno, comprende undici comuni appar-tenenti alla VI Comunità Montana Monte Acuto con sede in Ozieri. Proprio per la collocazione geo-grafica l'area LEADER si presenta

divisa in due zone: “marina” e “inter-na”. La prima ha come centri pilota Castelsardo, Valle-doria e Badesi dota-ti di un certo nume-ro di infrastrutture idonee ad accogliere il flusso turistico estivo. La seconda ha un'economia di tipo agropastorale con predominanza per l'allevamento. L'orografia è molto varia: dal punto di vista geologico l'An-

glona è un territorio a prevalenza di trachite (pietra rossastra di ori-gine vulcanica) con pre-senza, inoltre, di tufo e calcare; il Monte Acuto, invece, è prevalentemen-te granitico con tracce di calcare. Entrambe le aree sono attraversate longi-tudinalmente dal Fiume Coghinas.

L’organizzazione del GALIl Programma è stato concepito e gestito dalla Società consortile a r.l.,

40

Area LEADER Anglona Monte Acuto IT-SA06

Carta d’identitàProvincia: Sassari

Comuni interessati: n.25 Alà dei Sardi, Ardara, Badesi, Berchidda, Buddusò, Bulzi, Castelsardo,

Chiaramonti, Erula, Ittireddu, Laerru, Martis, Mores, Nughedu San Nicolò, Nulvi, Oschiri, Ozieri, Pattada, Perfugas, Santa Maria Coghinas, Sedini,

Tergu, Tula, Valledoria, ViddalbaSuperficie: 1.903,0 kmqPopolazione: 64.580 ab

Densità: 34,0 ab/kmqPopolazione attiva per settore: agricoltura 18,1%; industria 29,6%;

servizi 52,3%Tasso di disoccupazione: 30,0%

1. Nuraghe nella piana di Tula.

2. Una fioritura di spillone

delle spiagge sul litorale di Badesi.

1 2

Page 41: Leader II in Sardegna

senza scopo di lucro, Anglona Monte Acuto, costituitasi il 23.10.1995 con un capitale sociale di lire 100 milioni. La società pre-senta un CdA, di prevalente nomi-na pubblica, è composto da sette consiglieri, fra cui il Presidente, e da tre uditori. Per garantire il massimo controllo e trasparenza delle attività del GAL è stato nominato un Collegio di Sindaci Revisori scelti dall’As-semblea dei soci fra tecnici profes-sionisti, in grado di garantire capacità, autonomia e presenza nella vita della Società. Il GAL si è dotato di un regolamento interno approvato dall'Assemblea.

La struttura tecnica è composta da: il Presi-dente che cura le atti-vità di cooperazione transnazionale; il Coordinatore con fun-zione di coordina-mento dell'attività svolta nell'ambito dell'attuazione del PAL e di raccordo con il CdA; il responsabile amministrativo, al quale è demandata la funzione relativa all’attività tecnico-finanziaria e alla ren-dicontazione tecnico-

amministrativa; due segretarie addette alla contabilità; nella fase di divulgazione del PAL hanno collaborato per circa un anno e mezzo due animatrici la cui funzione è stata quella di facilitare il dialogo e l’operatività fra il Pro-gramma, la popolazione e gli operatori del mon-do rurale; occasional-mente collaborano, inoltre, alcuni tecnici selezionati nei diversi settori tematici del Pro-gramma per coadiuvare

i beneficiari e la strut-tura del GAL.

Il progetto di sviluppo

Il contesto socioeco-nomicoL’area si caratterizza per una deriva demografica che determina un lento abbandono delle zone interne a favore dei comuni costieri. L'atti-vità agricola contribui-sce con circa il 40/50% alla formazione del red-dito complessivo con coltivazioni cerealicole,

Il Gruppo di Azione Locale - GALDenominazione: GAL Anglona – Monte AcutoRagione Sociale: Società consortile a r.l.Partner: II Comunità Montana Sassu-Anglona, VI Comunità Montana Monte Acuto, Comuni di Alà dei Sardi, Ardara, Berchidda, Buddusò, Bulzi, Castelsardo, Ittireddu, Laerru, Martis, Mores, Nughedu San Nicolò, Oschiri, Ozieri, Pattada, Sedini, Tula e Valledoria, Camera di Commercio I.A.A. di Sassari, Confcommercio di Sassari, CIA Confederazione Italiana Agricoltori di Sassari, FPCD Federazione Provinciale Coltivatori Diretti di Sassari, Anglo-na Country s.r.l. di Chiaramonti, Sardabus di Badesi, Coop. San Giuseppe, Latteria Sociale Coop. San Pasquale S.r.l. di Nulvi, Latteria Sociale La Concordia, Coop. Allevatori di Mores, Coop. Caseificio Sociale La Berchiddese, Cantina Sociale Giogantinu di Berchidda, Rena S.r.l.Sede: Via Barone Manno, 1 – 07014 Ozieri (SS) – Tel. 079/783023 Fax 079/783023 Web www.anglona.monteacuto.it e-mail [email protected] Contatto: Pietro Brundu – Presidente; Irene Melis - CoordinatoreLingue di comunicazione: Italiano, Francese, Spagnolo, Inglese

5. Il centro abitato di Sedini.

6. Piccolo corso d’acqua nella pia-

na di Ozieri, alle luci del tramonto.

6

5

Page 42: Leader II in Sardegna

foraggiere, della vite e di piante ortive. Il resto della superficie è destinato al pascolo per soddisfare le esigenze di un patrimonio che risulta costituito da ovini, bovini, suini, equini e caprini. Negli ultimi anni, a fronte dello spopolamento del-le campagne, l'agricoltura ha visto diminuire le col-ture cerealicole a favore di coltivazioni più remune-rative come carciofi, pomodori, meloni, angurie, vitivinicoltura e olivicoltura.

Per quanto riguarda l'allevamento c'è stato un forte incremento dell'attività sebbene non in termini di adeguamento delle tecnologie, la cui carenza impe-disce una produzione in sintonia con le potenziali-tà. La presenza dell'Istituto per l'Incremento Ippico della Sardegna ha nell'area una lunga tradizione di valorizzazione della pregiata razza del cavallo anglo-arabo-sardo.

Le produzioni artigianali più significative sono: i tappeti di lana; la lavorazione della pietra (granito e trachite); il coltello di Pattada al quale si aggiunge la lavorazione arti-gianale di forbici per la tosa-tura delle pecore e oggetti in ferro battuto (letti, cancelli, ringhiere, ecc.); il pane fine di Ozieri; la produzione e trasformazione del sughero; la sabbia da cava lavorazione del legno; le pipe del labora-torio artigiano di Tom Spa-nu a Laerru. L'offerta turistica è soprat-tutto concentrata nei comu-

ni a vocazione turistico-balneare dell'Anglona come Castelsardo, Valle-doria e Badesi. Nei comu-ni dell'entroterra l'offerta è minima e rivolta prevalen-temente alla popolazione locale.

Obiettivi del Piano di Azione Locale - PAL

Il PAL messo a punto intende recuperare e valo-rizzare le esperienze e i progetti di sviluppo rurale al fine di:• rafforzare la “massa cri-tica” fino ad ora sviluppata

42

Pubblicom/Lit 10.130.892M 5.232.169

Privatom/Lit 2.591.542M 1.338.420

Privatom/Lit 2.320.000M 1.198.180

UEm/Lit 5.127.000M 2.647.875

Statom/Lit 4.073.000M 2.103.529

In attuazione al 2OOOm/Lit 12.722.434M 6.570.589

Approvato nel 1997m/Lit 11.520.000M 5.949.583

m/Lit 2.071.896M 1.070.045

m/Lit 4.269.902M 2.205.220

m/Lit 815.000M 420.912

m/Lit 1.007.006M 520.075

m/Lit 4.090.430M 2.112.531

m/Lit 468.200M 241.805

m/Lit 561.000M 289.732

1 2 4

Misura B m/Lit 12.722.434 M 6.570.589

Totale m/Lit 13.283.434 M 6.860.321

Misura C

5 63

7

7. L’accompagnamento in mare per

la pesca turistica è un’azione pilota

innovativa avviata a Castelsardo,

che dimostra le potenzialità di

LEADER oltre il rurale

tradizionale.

Budget PAL

Ripartizione risorse finanziarie

Page 43: Leader II in Sardegna

e consentire al territorio di parte-cipare al processo reale di svilup-po; • diffondere i risultati conseguiti;• avviare nuovi disegni strategici, cercando di creare livelli di effetti-va complementarietà fra il LEA-DER e gli altri programmi/inizia-tive Comunitari, Nazionali, Regio-nali in essere.

Le azioni più significativeSostegno ad un’iniziativa pilota riguar-dante la pesca turistica accompagnata in mare

L'azione ha permesso di sperimen-tare, per la prima volta nella zona costiera dell'area LEADER, una attività turistica ricreativa quale la pesca sportiva accompagnata in mare. È stato selezionato un pro-getto imprenditoriale candidato

da una Cooperativa giovanile in grado di dedicarsi in modo spe-cialistico a questa atti-vità che ha previsto l'acquisto di una barca e della relativa attrez-zatura. L'obiettivo è quello di offrire un ser-vizio di accompagna-mento in mare all'atti-vità di pesca a turisti che praticano già que-sta attività o vogliono avvicinarsi ad essa. La Cooperativa, che gesti-sce sul litorale di Castelsardo una casa

colonica, con tale servi-zio intende integrare e diversificare il servizio di ospitalità turistica offerto.

Iniziativa di aggregazione e servizio per ridurre l'isola-mento degli anziani e degli adolescenti nell'area

L'azione ha permesso di introdurre diversi servi-zi alle persone in condi-zioni di disagio e più fragili quali anziani, adolescenti, portatori di handicap e malati che,

in conseguenza del contesto problematico dell'area LEADER, non usufruiscono di servizi adeguati. I tre benefi-ciari, ciascuno nel pro-prio ambito territoriale e sulla base delle speci-fiche competenze, si adoperano per integra-re o sostituire i servizi ASL di assistenza sociale e sanitaria, oltre alla gestione di iniziative e spazi di aggregazione culturale e ricreativa. Il GAL ha finanziato l'acquisto di mezzi di soccorso, attrezzature per fisio-terapia e terapia del dolore, attrezzature per il servizio mensa, per la ludoteca e attrezza-ture informatiche per l’attività degli uffici.

43

B3 m/Lit 300.000 J 154.937

1 Società Cooperativa

B4 m/Lit 169.000 J 87.284

2 Società Cooperative 1 Associazione

8

10

11

12

9

9. Paesaggio nei pressi di Erula.

11. La Rocca di Castelsardo.

In primo piano la Torre

di Frigiano.

12. La Cooperativa sociale Nuove

Idee a Tula, ha utilizzato le risorse

LEADER per potenziare i servizi

di assistenza nel territorio.

8 e 10. Il laboratorio artigiano

Usai nel quale LEADER ha con-

tribuito a innovare tecnologica-

mente la millenaria cultura isolana

della lavorazione della pietra.

Page 44: Leader II in Sardegna

• Creazione di 1 sistema a rete di ospitalità rurale.• Creazione di 1 Consor-zio di valorizzazione nei settori del turismo, dell’a-groalimentare e dell’arti-gianato fra imprenditori dell’area LEADER.

• Interventi di valorizza-zione della cucina tipica per 12 attività ristorative.• Creazione di 1 iniziativa di pesca turistica accom-pagnata in mare.

• Archiviazione digitaliz-

zata e creazione di un sito Internet della documentazio-ne storica e culturale del ter-ritorio.• Produzione di 6 Cd delle melodie tradizionali sacre e profane per la valorizzazione della musica locale.• Sostegno e acquisto attrez-zature per 2 cooperative e 1 associazione di volontariato nel settore non profit.

• Sostegno economico a 40 attività imprenditoriali attraverso il finanziamento in conto interesse (LEADER-FIDI).

• Realizzazione di 1 impianto pilota per la produzione di panadas, di 1 laboratorio per la lavorazione/trasfor-mazione di piante officinali, di 1 labo-ratorio per la lavorazione/trasforma-zione di carciofi; ampliamento e ammodernamento di 1 laboratorio per la produzione di dolci tipici.• Realizzazione di 2 centri pilota per la pratica dell’ippoterapia. • Adeguamento e miglioramento del Museo del vino ed enoteca regionale di Berchidda.• Recupero di 1 mulino a palmenti per la produzione di farina integrale e cre-azione di annesso Museo di valorizza-zione della tradizione contadina della molitura.

Creazione e sviluppo di un fondo di garanzia e prestiti sull'onore per il sostegno alle PMI

L'obiettivo di questa iniziativa è quello di dare un segno dimostra-tivo finanziando, con l'erogazione di prestiti di importo tra i 25.000 e i 50.000 Euro ciascuno da resti-tuire senza interessi nell'arco di cinque anni a tasso zero, la pre-senza di volontà di “intraprese economiche" che offrono oppor-tunità di sviluppo e occupazione alle popolazioni rurali, con parti-colare riferimento al sostegno di imprese giovanili e femminili por-tatrici di idee innovative.

Il Fondo prestiti sull’o-nore è gestito da una Cooperativa di garan-zia collettiva fidi inter-settoriale apposita-mente costituita. La convenzione con l’Isti-tuto di Credito ha in particolare previsto: la quota di garanzia a carico del fondo entro i limiti stabiliti dalla Commissione Ue; i tassi di interesse relati-vi ai finanziamenti concessi ai beneficiari, che saranno imputati al Fondo di garanzia; modalità e tempi di escussione della garan-zia in caso di insolven-za; una informativa periodica da parte dell’Istituto di Credito circa il regolare anda-mento dei rapporti.

È stata inoltre predispo-sta la convenzione tra il GAL e la Cooperativa di garanzia collettiva fidi, per la quale è stato sta-bilito che il nome LEA-DERFIDI verrà utilizza-to anche nel prosieguo di questo progetto gra-zie alle sovvenzioni di altri enti a prescindere dall'esistenza del Pro-gramma LEADER.La Cooperativa è legitti-mata a fornire i seguenti servizi: garanzia adegua-ta ai fidi concessi; assi-stenza tecnico finanzia-ria ai beneficiari; abbat-timento, anche totale, degli interessi.

44

B5 m/Lit 1.296.000 J 669.429

211 Soci della Cooperativa

LEADERFIDI

B2

B3

B4

B5

13. L’alba scopre lentamente

la piana di Ozieri, ancora avvolta

in una coltre di bruma.

L’area era storicamente nota come

Campu Tola.

I risultati

Page 45: Leader II in Sardegna
Page 46: Leader II in Sardegna

Il territorioIl territorio dell’area LEADER, posto sul versante centro-orienta-le dell’isola, confina a Nord-Ovest con la Provincia di Sassari, ad Est con il Mare Tirreno e a Sud con i Comuni di Orune e Dorgali.Presenta un’orografia piuttosto tormentata con un’altitudine media di circa 700 m; si parte, infatti, dal livello del mare fino ai 1.187 m di Punta Catirina, com-prendendo per intero il massiccio del Monte Albo dove le caratteri-stiche orografiche sono quelle dell’alta montagna. A tale ambiente fa riscontro un’a-rea pianeggiante o sub-pianeg-

giante lungo la fascia costiera. Quest’ultima è caratterizzata da un susseguirsi di spiagge e scogliere inserite nell’Area Marina Protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo, men-tre l’area interna montana è ricca di boschi e vegetazio-ne tipica della mac-chia mediterranea. Il territorio com-prende, inoltre, l’a-rea lagunare di San

Teodoro che costituisce uno degli ambienti umi-di più ricchi ed interes-santi della Sardegna. All’interno dell’area rica-dono quattro riserve naturali, che interessano territori di notevole valenza per le forme vegetative della flora spontanea e per la fauna presente.

L’organizzazione del GALIl GAL Barbagia Baronie è stato costituito nel 1993 sotto forma di

46

Area LEADER Barbagia Baronie IT-SA10

Carta d’identitàProvincia: Nuoro

Comuni interessati: n.7 Bitti, Lodè, Lula, Onanì, Osidda, San Teodoro, Torpè

Superficie: 779,4 kmqPopolazione: 14.102 ab

Densità: 18,1 ab/kmqPopolazione attiva per settore: agricoltura 26,7%; industria 28,5%;

servizi 44,8%Tasso di disoccupazione: 29,0%

1. Campagna di Lula.

2. A Osidda l'antica Locanda

Ogrylle è stata ristrutturata per

l'ospitalità rurale.

1

Page 47: Leader II in Sardegna

Società consortile a r.l.; ha sede legale ed ammini-strativa in Nuoro ed agi-sce anche con due sedi operative nei Comuni di Osidda e San Teodoro. Il gruppo si è costituito, già nel Programma LEADER I, in società mista pubblico privata con quote ripartite per un valore pari a 37,5% al set-tore pubblico, per il 30% a consorzi ed associazio-ni, per il 32,5% a coope-rative e privati. Il Consiglio di Ammini-strazione è composto

da cinque membri in rap-presentanza dei settori produttivi presenti nel ter-ritorio. La struttura tecnica è com-posta da un responsabile del Progetto, un responsa-bile amministrativo ed un segretario con compiti di assistenza contabile. Due animatori completano l’organico del GAL. Per alcune azioni la strut-tura ha operato con consu-lenti convenzionati (es. azienda faunistico-venato-ria) dotati di specifiche competenze.

Il progetto di sviluppo

Il contesto socioeconomicoNel territorio considerato si evidenziano due aree orogra-ficamente distinte; una litora-nea, che interessa l'intera fascia costiera, con andamen-to pianeggiante o sub-pianeg-giante, ed una interna con accentuata montuosità.Nella fascia costiera prevale l’attività del settore turistico e dell'industria, in quella pede-montana le attività agricole e nella montagna l'allevamento pastorale.Nel territorio montano sono presenti agglomerati urbani

di limitata consistenza toccati da una riduzio-ne delle attività econo-miche e continuo eso-do della popolazione verso la costa.Punti di forza dell’area su cui ha insistito il progetto di sviluppo sono: le risorse natura-li; i monumenti arche-ologici e l’architettura dei vecchi centri abita-ti; il folclore e le tradi-zioni artigianali; le produzioni agroali-mentari tipiche.I punti di debolezza

Il Gruppo di Azione Locale - GALDenominazione: GAL Barbagia BaronieRagione Sociale: Società consortile a r.l.Partner: Comuni di Bitti, Osidda e San Teodoro, ERSAT Ente per lo Sviluppo Agricolo in Sardegna, Consorzio Industriale di Siniscola, Associazione di Produttori Agrisardegna Alleva-menti, Cooperativa Erbosard, Cooperativa Agricola Santa Maria, Dr. Agr. Stefano Giosuè Ligios, Geom. Giuseppe MossaSede: Via Brigata Sassari, 55 – 08100 Nuoro – Tel. 0784/39477 Fax 0784/39476Web www.inea.it/reteleaderbarbagiabaronie/index.htm e-mail [email protected]: Giosuè Ligios – Presidente; Luigi Dau - CoordinatoreLingue di comunicazione: Italiano, Francese, Spagnolo, Portoghese

2

Page 48: Leader II in Sardegna

Pubblicom/Lit 5.287.500M 2.730.766

Privatom/Lit 780.000M 402.836

Privatom/Lit 823.000M 425.044

UEm/Lit 2.422.000M 1.250.859

Statom/Lit 1.945.000M 1.004.509

Approvato nel 1997m/Lit 5.190.000M 2.680.411

In attuazione al 2OOOm/Lit 6.067.500M 3.133.602

del sistema, che l’intervento LEA-DER intende contrastare, sono: l’isolamento e l’emarginazione delle zone interne; l’inadeguatezza dei servizi al settore produttivo; la monocoltura agropastorale e l’ab-bandono delle attività tradizionali artigianali.

Obiettivi del Piano di Azione Locale - PALCon l’intervento LEADER si per-seguono i seguenti obiettivi:• instaurare un equilibrio fra le attività svolte nella costa e quelle interne montane;• determinare l'arresto del pro-gressivo indebolimento di queste

ultime originato dal dif-ferenziale di risorse;• potenziare uno svilup-po integrato con la valo-rizzazione delle risorse presenti (ambientali, culturali, professionali) e privilegiando le aree interne montane.In particolare vengono previsti interventi nei settori: dell'agricoltura e segnatamente del com-parto della pastorizia con la valorizzazione delle produzioni tipiche; del turismo sotto forma di agriturismo e turismo rurale; dell'ambiente e dei beni culturali; dell'artigia-nato e segnatamente dell'artigianato artistico; dei servizi e delle infra-strutture.

48

m/Lit 1.066.000M 550.543

m/Lit 3.082.500M 1.591.978

m/Lit 60.000M 30.987

m/Lit 180.000M 92.962

m/Lit 1.470.000M 759.192

m/Lit 209.000M 107.939

m/Lit 181.120M 93.541

1 2 4

Misura B m/Lit 6.067.500 M 3.133.602

Totale m/Lit 6.248.620 M 3.227.143

Misura C

5 63

3. Patrizia Loi, talento LEADER

nella lavorazione del vetro a Lula.

4. L'agriturismo Sa Rocca a Osid-

da. Il recupero e la valorizzazione

di edifici e siti rurali è una delle

azioni strategiche realizzate dal

GAL Barbagia Baronie.

3

4Budget PAL

Ripartizione risorse finanziarie

Page 49: Leader II in Sardegna

Le azioni più significative

Recupero e valorizzazione edifici e siti rurali turistici

L'intervento si inserisce nella filo-sofia del PAL, che comporta la cre-azione di forme di turismo alter-nativo al dominante turismo pre-sente nella costa, potenziando i richiami, offrendo servizi adeguati e percorsi a tema. Col recupero di antiche dimore è possibile dare testimonianza dei modi di vita della famiglia pastorale ed offrire una ospitalità attenta alla cura del

comfort di tipo fami-liare. Le operazioni di recupero dei fabbricati, che completano l'attivi-tà avviata col LEADER I, si realizzano nel più attento rispetto della tipologia costruttiva e degli aspetti architetto-nici.

Aziende faunistico-vena-torie ed azioni di ripopolamento faunistico

Con l'assenza di colti-

vazione e la riduzione del pascolamento, nel territorio di intervento si sta ripristinando, con il riaffermarsi delle spe-cie arbustive ed arboree pioniere, la destinazio-ne vocazionale origina-ria, rappresentata dalle biomasse forestali. Si viene così ricreando una situazione favorevole agli ungulati ed agli ani-mali che prediligono macchia e bosco, men-tre la mancanza di atti-vità agricole genera una riduzione delle specie che prediligono le colti-vazioni, quali: la perni-ce, la quaglia e la lepre. L’intervento ha finan-ziato il ripopolamento della selvaggina nobile stanziale in forma razionalmente organiz-zata ed il prelievo pro-grammato attraverso l'e-

sercizio venatorio. L'at-tività di esercizio della caccia guidata avviene in stretto collegamento con le possibilità ricet-tive e di ristoro che sono state create nel centro abitato con il recupero e l'adegua-mento di antichi fab-bricati.

Recupero ed incentivazio-ne di attività artigianali locali

Le attività artigianali ancor oggi praticate affondano le loro radici

49

B2 m/Lit 1.610.000 J 831.496

10 Imprese di ricettività rurale e agrituristica

B4 m/Lit 180.000 J 892.962

1 Azienda

5. Produzione del pane carasau

nel laboratorio di Giovanna Serra,

talento LEADER a Onanì.

6. Lavorazione del legno

a Bitti. Il saper fare, l’abilità

manuale, ha costituito - in tutte le

aree LEADER - una delle risorse

fondamentali su cui si sono attivate,

o rafforzate, iniziative imprendito-

riali di sviluppo locale.

7. La signora Bazzu della Società

Natura Colora, talento LEADER

per la lavorazione delle piante

tintorie a Osidda.

8. La segnaletica del GAL

contribuisce a dare visibilità

al Programma LEADER

nell'area.

5

6

7

8

B5 m/Lit 900.000 J 464.811

13 Imprese artigiane

Page 50: Leader II in Sardegna

nel tempo e costituiscono un potenziale produttivo capace di alto valore aggiunto, oltre a rap-presentare precisi riferimenti a tradizioni e cultura locali. Con il consolidamento di quelle esistenti e la promozione di nuove iniziati-ve, è stata avviata una nuova fase dello sviluppo del territorio del quale possono divenire elemento propulsore.L'intervento consiste nella ristrut-turazione produttiva e organizza-tiva di micro imprese artigiane operanti nei comparti produttivi del tessile con l'utilizzo della lana della pecora sarda, di coloranti naturali, della lavorazione artistica del ferro battuto, della ceramica e del vetro, la lavorazione del cuoio e l'intaglio del legno. Potrà così instaurarsi una maggiore compe-titività nell'intero settore dell'arti-gianato, sia per l'influsso dimo-strativo che per una lievitazione della domanda conseguente all'af-fermarsi di una consistente cor-

rente turistica. Com-plessivamente è stato possibile intervenire in tredici botteghe labo-ratorio incentivando gli interventi nell'ade-guamento delle strut-ture e la fornitura di beni strumentali.

Realizzazione di un labo-ratorio per la lavorazione delle piante tintorie, predi-sposizione di un campo pilota per la coltivazione delle stesse e incentivazio-ne all’utilizzo di coloranti naturali

L'affermarsi dell'utiliz-zo di coloranti naturali ottenuti da piante tin-torie coltivate può generare una nuova destinazione produtti-va per tanti terreni marginali in via di abbandono e soddisfa-re esigenze di rispetto dell'ambiente.

In passato i prodotti dell'artigianato tessile locale venivano colorati utilizzando sostanze estratte con procedi-menti empirici da piante spontanee, attualmente invece si verifica un lar-go impiego di prodotti sintetici in virtù del bas-so costo. Un ritorno all'uso di coloranti natu-rali può verificarsi se il prodotto diventa reperi-bile sul mercato a prezzi non eccessivamente superiori a quelli dei coloranti dell'industria. È stato pertanto realiz-zato un campo pilota per la coltivazione di piante tintorie e un laboratorio per l'estra-zione dei coloranti.

La coltivazione delle specie tintorie consenti-rà di valutare: il livello produttivo; le più eco-nomiche modalità di raccolta; la resa in pro-dotto estraibile; le carat-teristiche delle sostanze coloranti; la convenienza economica. Nel laboratorio si verifi-cano i diversi procedi-menti meccanici e chi-mici utili alla estrazione dei coloranti, al loro confezionamento ed i costi di produzione.Per agevolare l'utilizzo dei coloranti naturali è previsto il riconosci-mento di incentivi e la promozione del prodot-to per una adeguata pre-sentazione nel mercato.

50

B5 m/Lit 270.000 J 139.443

2 Società

9. Giuseppe Lai con una pernice.

L'azienda agrituristica faunistica

venatoria di Onanì ha beneficiato

del finanziamento LEADER per un

intervento dimostrativo che può tro-

vare occasioni di trasferibilità in

altre aree della Sardegna.

10. Insegna LEADER nel laborato-

rio della Società Natura Colora di

Osidda.

11. Abitazioni nel centro storico di

Osidda.

9

10

11

Page 51: Leader II in Sardegna

• Realizzazione di 10 nuove aziende agrituristiche (650 coperti - 80 posti letto); recupero di 5 dimore per ospitalità rurale in Onanì e Concas; realizzazione di impianti di riscaldamento in 4 strutture ricettive.• Predisposizione di segnaletica informativa e realizzazione di 4 sentieri turistici.• Potenziamento dell’agen-zia di promozione del terri-torio, con il coinvolgimento di oltre 30 operatori nel Consorzio degli operatori

turistici promosso dal GAL con il Programma LEADER I.• Creazione di strutture per il turismo equestre e per il tiro a volo in area privata. • Ampliamento del Museo della civiltà contadina e pastorale di Bitti; realizza-zione di 1 acquario e di 1 aula didattica nel Museo della Civiltà del Mare di San Teodoro; recupero di un vecchio mulino in Ona-nì con funzione di Museo.

• Promozione delle produ-

zioni tipiche attraverso l’organizzazione e la par-tecipazione a fiere di set-tore.• Realizzazione di 1 azienda agrituristico venatoria.

• Attivazione di 3 nuove imprese artigianali e potenziamento di 10 già operanti.• Realizzazione di 1 laboratorio per l’estrazio-ne di sostanze coloranti naturali ed 1 impianto pilota per la produzione della materia prima.

51

12. L'interno dell'antica Locanda

Ogrylle recuperata per il turismo

rurale a Osidda.

13. Giulia e Robert Carzedda, e

Simonetta Marongiu, talenti

LEADER nella produzione di cera-

miche, nel loro laboratorio artigiano

Terra Pintada a Bitti.

14. Cando benit su bentu

si leat - Quando il vento

viene si prende

15. Alba sullo Stagno

di San Teodoro.

12 13

14

15

B2

B3

B4

I risultati

Page 52: Leader II in Sardegna

pressoché nulle durante il periodo della siccità estiva.Dal punto di vista natura-listico l'area è caratteriz-zata da vasti e fitti boschi di leccio, castagno, sughe-ro e roverella, oltre che da formazioni arbustive tipicamente mediterra-nee.Parte dell’area LEADER rientra nel costituendoParco Nazionale del Gennargentu.

L’organizzazione del GALIl GAL Barbagia Mandro-

Il territorioÈ un territorio tipicamente montuoso, localizzato nell’in-terno della regione. La morfolo-gia è assai varia, contraddistin-ta dalle propaggini occidentali del Gennargentu che si saldano con i rilievi ondulati del Man-drolisai.Da un punto di vista geologico è caratterizzato, nelle zone più elevate del Gennargentu, da una struttura metamorfica; dai graniti nelle quote medio infe-riori. In direzione Sud-Est si riscontra la presenza di antiche coperture calcaree a giacitura prevalentemente orizzontale, i

cui lembi residui costitu-iscono dei suggestivi tor-rioni isolati chiamati “tacchi" o “tonneri".Dal punto di vista idro-logico e idrografico il ter-ritorio Barbagia Mandro-lisai è interessato princi-palmente dal bacino idrografico del Tirso e marginalmente da quello del Flumendosa. Il regi-me dei corsi d'acqua è prevalentemente torren-tizio, caratterizzato da elevate portate durante la stagione invernale cui si contrappongono portate

52

Area LEADER Barbagia Mandrolisai IT-SA09

Carta d’identitàProvincia: Nuoro

Comuni interessati: n.10 Aritzo, Atzara, Austis, Belvì, Gadoni,

Meana Sardo, Ortueri, Sorgono, Tonara, Tiana Superficie: 472,7 kmq

Popolazione: 15.870 abDensità: 34,0 ab/kmq

Popolazione attiva per settore: agricoltura 21,7%; industria 27,3%; servizi 51,0%Tasso di disoccupazione: 31,0%

1. Una mama alimentat chentu

fizos, et chentu fizos non ali-

mentant una mama - Basta

una madre a governare cen-

to figli, e cento figli non

bastano a governare una

madre.

2. Sorgono: santuario campestre di

San Mauro (XVI secolo), prezioso

esempio di architettura di gusto

popolare in forme gotico

aragonesi.

3. Le viti del Mandrolisai.

4. Antonio Loi, talento LEADER

di Belvì, nel suo laboratorio arti-

giano per la lavorazione di mate-

riali lapidei, intento a scolpire una

statua in marmo bianco di Orosei.

1 2

3

Page 53: Leader II in Sardegna

La struttura tecnica del GAL Barbagia Mandroli-sai è composta da: un responsabile amministra-tivo-finanziario; un responsabile del piano, presente nella struttura del GAL da marzo del 1999 fino a giugno 2000; due animatori rurali e un addetto di segreteria.

Il progetto di sviluppo

Il contesto socioeconomicoL'orografia è l'elemento maggiormente condizio-nante degli insediamenti

lisai, Società consortile a r.l., è stato costituito ad hoc per la candidatura e la realizzazione del programma LEADER II. Ha sede sociale ed ope-rativa a Sorgono presso la sede della XII Comunità Montana Barbagia Mandrolisai. Il capitale sociale è così ripartito tra i quattro soci con-sorziati: 53% Associazione degli Industriali della Provincia di Nuoro, 27% XII Comunità Montana Bar-bagia Mandrolisai, 10% Camera di Commercio I.A.A. di Nuoro e 10% Amministrazione Provinciale di Nuoro.La Società presenta un Consiglio di Amministrazione, composto da un Presidente e due consiglieri, e un Collegio Sindacale.

del territorio, i quali si configurano come vil-laggi montani quasi del tutto autosufficienti e scarsamente collegati tra di loro e con “l'ester-no".Il sistema economico dell'area è di tipo essen-zialmente agropastora-le. Una consistente quota del territorio è destinata al pascolo di uno stock di bestiame abbastanza consistente così ripartito: bovini 4.229; suini 4.214; caprini 3.644; ovini 52.655.

La popolazione residente è impegnata, nelle classi più elevate di età, nell'agricol-tura mentre tra le classi più giovani, consistente è l'in-cidenza delle attività indu-striali (artigianato del legno e del tessile) e del terziario.

Obiettivi del Piano di Azione Locale - PALIl Piano di Azione Locale messo a punto intende recuperare e valorizzare le poche esperienze e progetti di sviluppo rurale attuati o da attuare nell'area, al fine di rafforzare la massa criti-ca fino ad ora sviluppata e

Il Gruppo di Azione Locale - GALDenominazione: GAL Barbagia-MandrolisaiRagione Sociale: Società consortile a r.l.Partner: XII Comunità Montana Barbagia-Mandrolisai, Associazione degli Industriali della Provincia di Nuoro, Camera di Commercio I.A.A. di Nuoro, Amministrazione Provinciale di NuoroSede: c/o XII Comunità Montana, Corso IV Novembre, 135 - 08038 Sorgono (NU) - Tel. 0784/60390 Fax 0784/621156e-mail [email protected]: Stefano Modolo – Presidente Lingue di comunicazione: Italiano, Inglese

4

Page 54: Leader II in Sardegna

consentire a nuovi soggetti e ad una maggiore popolazione di partecipare al processo reale di sviluppo rurale. Le linee guida corrono lungo quattro filoni forti così sintetizzabili.• Rendere ospitale il territorio al fine di valorizzare le produzioni e le risorse locali per incrementare il reddito e l'occupazione. Obiet-tivi specifici sono lo sviluppo di forme ricettive innovative basate sul recupero dei patrimoni locali possibilmente posti fuori dai centri abitati. Riscoprire e valo-rizzare i sapori, le culture, le espressioni artistiche e sponta-nee, gli estetismi locali, per ren-dere l'area idonea a diventare destinazione turistica e impren-ditoriale.• Suscitare un nuovo clima socia-le ed economico, capace di solle-citare l'espansione di nuove imprese, lo sviluppo delle attuali

e un impegno di effi-cienza della Pubblica Amministrazione.• Incrementare la con-sapevolezza sulla iden-tità culturale e il senti-mento di appartenenza al territorio presso la popolazione locale.• Creare valore aggiun-to connesso all'idea commerciale di area. Si tratta di racchiudere tutte le iniziative all'in-terno di un contenitore commerciale che attri-buisca maggiore forza comunicativa ai singoli prodotti/servizi purché rispettosi di disciplinari comunemente ricono-sciuti.

Le azioni più significative

Sviluppo di un sistema a rete di ospitalità avente lo scopo di integrare i già esistenti fattori ricettivi

L'azione sostiene il recupero funzionale e conservativo di una serie di dimore rurali per l’ospitalità turistica. È stato realizzato un sistema inte-grato di 31 dimore con l’o-biettivo di centralizzare il maggior numero possibile di funzioni gestionali e promo-zionali; favorire il movimento dei flussi turistici da e per le zone costiere; determinare un reale valore aggiunto rispetto

all'offerta agrituristica e di turismo rurale già esi-stente.

Miglioramento qualita-tivo e della commercia-lizzazione di tutti i pro-dotti derivanti dalla coltivazione della vite e dalla lavorazione dell ’uva e del vino con metodi biologici

Il patrimonio locale rela-tivo alla vite è stato sem-pre di più depauperato con il rischio di scom-parsa di una delle produ-zioni tipiche locali.

54

Pubblicom/Lit 7.080.999M 3.657.031

Privatom/Lit 2.635.662M 1.361.206

Privatom/Lit 1.590.000M 821.166

UEm/Lit 4.044.900M 2.089.015

Statom/Lit 3.036.100M 1.568.015

Approvato nel 1997m/Lit 8.671.000M 4.478.198

In attuazione al 2OOOm/Lit 9.716.661M 5.018.237

m/Lit 1.619.000M 836.144

m/Lit 3.574.729M 1.846.193

m/Lit 1.012.658M 522.994

m/Lit 500.000M 258.228

m/Lit 2.498.274M 1.290.251

m/Lit 512.000M 264.426

1 2 4

Misura B m/Lit 9.716.661 M 5.018.237

5 63

5. Carlo Polla, talento LEADER

di Gadoni, per sviluppare la sua

attività ricettiva ha ristrutturato

un’abitazione rurale.

6. Andrea Marotto a Belvì lavora

il ferro battuto nel nuovo labora-

torio costruito con i finanziamenti

LEADER.

5

B2 m/Lit 2.855.836 J 1.474.916

31 Proprietari di dimore rurali, 211 Soci della Cooperativa LEADERFIDI

B2 m/Lit 1.012.658 J 522.994

1 Consorzio, 1 Società, 4 Imprenditori agricoli

Budget PAL

Ripartizione risorse finanziarie

Page 55: Leader II in Sardegna

L’azione ha sperimentato un pro-dotto vitivinicolo del Mandrolisai di produzione biologica, al fine di integrare la gamma di prodotti tipici e realizzare sul territorio un sistema integrato di coltivazione-trasformazione-commercializza-zione.

Campagna promozionale per i prodotti tipici locali

Obiettivo dell’azione è la valoriz-zazione commerciale e qualitativa del territorio della Barbagia Man-drolisai nel suo complesso. In par-ticolare attraverso appositi stru-menti di comunicazione si sono creati i presupposti per l’informa-zione e la diffusione di un mar-chio d’area che faciliti la commer-cializzazione dei prodotti tipici e l’ospitalità turistica rurale di tutta l’area.

Sostegno alla realizzazio-ne di un impianto pilota per la prima lavorazione del sughero

L’utilizzazione del sughero nelle attività industriali fuori area ha generato un forte impoverimento della cultura della trasforma-zione in loco. L’azione ha permesso di attivare nell’area un impianto pilota per la prima lavorazione del sughe-ro con il coinvolgimen-to di produttori locali di materia prima ed esperti locali della lavorazione.L'iniziativa recupera così e sviluppa una lavorazione artigianale

già riconosciuta e che potrebbe trovare la sua valorizzazione nel mar-chio d'area, nei circuiti turistici ed industriali dell'isola, nazionali ed internazionali.

Valorizzazione ed aiuti finanziari per la produzio-ne e lavorazione tradizio-nale dei dolci tipici dell'a-rea: caschettes, angules, pan'e saba, torrone, ama-retti

Sul territorio sussisto-

no una consolidata capacità produttiva e know-how che posso-no costituire il seme per il recupero e lo svi-luppo di una lavorazio-ne artigianale con metodi non industriali. In modo particolare si sono realizzati inter-venti per: il migliora-mento della qualità del prodotto; l’utilizzo di metodologie igienico-sanitarie per il control-lo della produzione; la creazione di un mar-chio di qualità di tutta l'area; lo studio del packaging e delle moderne tecniche di confezionamento.

55

7. Ignazio Floris, talento LEADER di

Tonara, produce campanacci,

che esporta anche in altri paesi

d’Europa, nel laboratorio ristruttu-

rato con il finanziamento

del GAL.

8. Dolci tipici a Belvì: la valorizza-

zione di questi prodotti locali costitu-

isce una delle azioni più significative

del GAL.

9. Il professor Carlo Serra,

proprietario di un agriturismo a

Sorgono, con un gigantesco fungo

noto come mazza di tamburo.

Un’immagine promozionale

per il turismo di nicchia legato alla

raccolta dei funghi.

6

7

8

9

B5 m/Lit 551.977 J 285,072

5 Imprese

B5 m/Lit. 800.000 J 413,166

1 Società

B3 m/Lit 257.776 J 133.130

Gruppo di Azione Locale

Page 56: Leader II in Sardegna

• Ristrutturazione di 31 abitazioni rurali da destinare ad alloggi per turisti.• Contributi a 18 tra alberghi ed aziende agrituristiche per la valorizzazione della cucina tipica locale.

• Finanziamento di 6 imprese agricole di cui 2 in forma societa-ria per la valorizzazione della viti-vinicoltura biologica.

• Finanziamento di 1 progetto per la realizzazione di itinerari turisti-ci nell’area.

• Realizzazione di 1 cam-pagna promozionale del territorio.• Contributi per 12 proget-ti di recupero dell’artigia-nato locale tradizionale.• Realizzazione di 1 impianto pilota per la pri-ma lavorazione del sughe-ro.• 7 contributi per attività nel settore agroalimentare: lavorazione tradizionale del pane e dei dolci tipici, trasformazione di frutta locale in marmellate e con-fetture.

56

10. Abitazioni tradizionali

a Gadoni.

11. Muristenes (piccole case

utilizzate dai fedeli durante

la novena) del santuario

campestre di San Mauro

a Sorgono.

12. Il centro abitato di Gadoni.

13. Autunno nei boschi

del Mandrolisai.

10

11

12

B2

B3

B4

I risultati

Page 57: Leader II in Sardegna
Page 58: Leader II in Sardegna

Carta d’identitàProvincia: Nuoro

Comuni interessati: n.8 Budoni, Galtellì, Irgoli, Loculi, Onifai, Orosei, Posada, Siniscola

Superficie: 592,8 kmqPopolazione: 27.220 ab

Densità: 45,9 ab/kmqPopolazione attiva per settore: agricoltura 17,0%; industria 32,4%; servizi 50,6%

Tasso di disoccupazione: 16,0%

Il territorio

L’area in cui opera il GAL Baronie è localizzata nella provincia di Nuoro sul versante centro orienta-le dell’isola. Presenta una geomor-fologia composita, con una fascia pianeggiante e sub-pianeggiante lungo la costa ed un’area collinare con caratteristiche proprie dell’alta montagna per le forti pendenze e gli aspri contrafforti calcarei.Il reticolo idrografico, modesto e molto frammentato, è costituito da corsi d’acqua prevalentemente a regime torrentizio. Solo il Cedri-no e il Posada ospitano acque cor-renti anche nel periodo estivo, ma le modeste portate non permetto-

no un adeguato approvvigionamento nei periodi caldi e siccitosi.Le aree collinari pre-sentano una netta prevalenza dell’indi-rizzo agropastorale; la superficie boschiva reca segni di forte degrado dovuto sia ad eventi incendiari che alla forte pressio-ne zootecnica e altri fattori antropici. La parte montana è rappresentata dal sistema montuoso

del Monte Albo e del Tuttavista, massicci cal-carei segnati da forte carsizzazione ed attrat-tori di primaria impor-tanza per il particolare pregio floro-faunistico.

L’organizzazione del GALIl GAL Baronie si è costituito come Società consortile a r.l. L’Assem-blea dei soci è costituita dai diversi partner, tra cui la X Comunità Mon-tana delle Baronie che detiene la quota di mag-

58

Area LEADER Baronie IT-SA08

1. Il versante di Siniscola

del Monte Albo.

2. La chiesetta di San Giovanni

nel litorale di Siniscola.

3. Una bella fioritura di cisto rosa noto

localmente come mudregiu ruju.

1 2

3

Page 59: Leader II in Sardegna

gioranza del capitale sociale. Il CdA è composto da Presi-dente, Vice Presidente e tre amministratori. Gli obiettivi ed i compiti del GAL sono stabiliti dallo sta-tuto della società che prevede vari ambiti d’azione quali:• animazione e promozione dello sviluppo rurale;• creazione di nuova occupa-zione ed imprenditorialità soprattutto giovanile;• promozione dello sviluppo turistico ed agrituristico;• incentivazione e sostegno all’artigianato, alla piccola impresa ed ai servizi;

• valorizzazione e pro-mozione delle produ-zioni agricole ed arti-gianali locali;• valorizzazione del territorio anche mediante sviluppo del turismo congressuale;• formazione profes-sionale ed aiuti all’oc-cupazione;• consulenza e ricerca in campo economico, ambientale, ed indagi-ni conoscitive;• promozione e realiz-zazione di collegamen-ti informatici e telema-tici all’interno dell’area e con l’estero.La composizione societaria è tale da rap-presentare, nell’insie-me degli obiettivi sta-tutari, un’adeguata

rispondenza alle indica-zioni dello statuto.La pianta organica del GAL prevede la figura del Coordinatore di Pia-no con funzioni di responsabile tecnico e due animatrici rurali incaricate dell’attività di animazione e divulga-zione. Alle animatrici competono anche inca-richi di segreteria. Gli aspetti finanziari e amministrativi sono curati da un responsa-bile amministrativo e finanziario.

Il progetto di sviluppo

Il contesto socioeconomicoLo sviluppo dell'area sia dal punto di vista economico che sociale è condizionato, oltre che dall'isolamento proprio della regione, anche da vinco-li di natura geomorfologica, fisica e ambientale. La zona in esame presenta infatti un morfotipo rappresentato da rilievi con la sommità arro-tondata ma con versanti for-temente acclivi, con limitate pianure costiere e interne. Ciò limita sia lo sviluppo agricolo che lo scambio e la comunicazione all'interno dell'area.Nelle pianure costiere sono presenti diverse aree stagnali che, da un lato pongono limi-

59

Il Gruppo di Azione Locale - GALDenominazione: GAL BaronieRagione Sociale: Società consortile a r.l.Partner: X Comunità Montana Baronie, Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, API Sarda Asso-ciazione Piccole e Medie Industrie, Associazione Atlante, Società Olivicola S.r.l. di Orosei, Associazione Nuorese Produttori di latte carne lana ovicaprina, Società Coop. Agro-pastorale La Rinascita di Onifai, Associazione Artigiani e Commercianti di Orosei, Consorzio Agrituristico Turismo Verde, Società Coop. Unione Pastori di Irgoli, Coop. Viticoltori San Marco di GaltellìSede: Piazza Santo Stefano, 5 - 08029 Siniscola (NU) - Tel. 0784/874042 Fax 0784/874394Web www.inea.it/reteleader/galbaronie e-mail [email protected] Contatto: Salvatore Succu – Presidente Lingue di comunicazione: Italiano, Francese

4. Paesaggio rurale ad Irgoli.

5. Il litorale di Capo Comino.4

5

Page 60: Leader II in Sardegna

ti alla destinazione agricola dei suoli, dall’altro rappresentano un’opportunità sia per la suscetti-vità d’uso itticolo che per il note-vole interesse turistico-ambienta-le. Le piane interne sono interes-sate da colture di tipo cerealicolo e cerealicolo-zootecnico, ortofrutti-colo e olivicolo-viticolo.

Obiettivi del Piano di Azione Locale - PALL’analisi dell'area in termini strut-turali e tendenziali, gli incontri con la popolazione locale e con le associazioni portatrici di interessi collettivi di natura economica, sociale e culturale, hanno consen-

tito di disegnare un percorso di sviluppo dal basso, ossia una serie di obiettivi imme-diatamente traducibili in interventi che rispondono ad aspetta-tive ed esigenze della collettività.

Gli obiettivi condivisi e assunti a riferimento della strategia del PAL sono così individuati:• creazione di opportu-nità di impiego su base locale;• valorizzazione inte-grata delle risorse locali;• miglioramento della qualità e ampliamento/diversificazione dell'of-ferta locale;• valorizzazione com-

merciale - azioni di marke-ting;• sperimentazione di forme differenziate ed innovative per una migliore fruizione dell'area;• tutela del patrimonio della tradizione e della cultura locale. Le azioni più significative

CenAc Centro Accoglienza turi-stica

Il GAL Baronie opera in un’a-rea dalla forte rilevanza turi-

stica data la presenza di numerosi attrattori sia lungo le zone costiere che quelle interne. Al fine di favorire l’integrazione tra la fascia costiera e l’entroterra, il Piano di Azione Locale ha pre-visto la creazione di un Centro di Acco-glienza turistica (CenAc) sia per svol-gere le funzioni di sportello informativo per i turisti che per curare l’organizzazio-ne, la valorizzazione e

60

Pubblicom/Lit 4.010.080M 2.071.033

Privatom/Lit 1.647.301M 850.760

Privatom/Lit 937.000M 483.920

UEm/Lit 1.966.000M 1.015.354

Statom/Lit 1.819.000M 939.435

Approvato nel 1997m/Lit 4.722.000M 2.438.709

In attuazione al 2OOOm/Lit 5.657.381M 2.921.793

m/Lit 703.000M 363.069

m/Lit 2.282.235M 1.178.676

m/Lit 1.009.920M 521.580

m/Lit 1.065.073M 550.064

m/Lit 297.153M 153.467

m/Lit 300.000M 154.937

m/Lit 157.080M 81.125

1 2 4

Misura B m/Lit 5.657.381 M 2.921.793

Totale m/Lit 5.814.461 M 3.002.918

Misura C

5 63

B2 m/Lit 550.000 J 284,051

Gruppo di Azione Locale

Budget PAL

Ripartizione risorse finanziarie

Page 61: Leader II in Sardegna

la promozione dell’offerta turistica dell’area.Selezionati i due addetti da impie-gare nell’ufficio, ci si è preoccupati di individuare idonei locali in cui ubicare lo stesso. Il Comune di Siniscola, baricentrico lungo la costa dell’Area LEADER, ha messo a disposizione del GAL, a titolo di cofinanziamento privato dell’in-tervento, un edificio sito in una centralissima piazza del paese e la struttura ha provveduto a curare l’arredo prestando attenzione a rispettare tutte le caratteristiche che potessero fare dell’ufficio turi-stico un luogo piacevole da visita-re e che immergesse subito il turi-

sta nell’atmosfera e nelle suggestioni del-le Baronie. Bellissime fotografie dell’area occupano le pareti, tappeti, ceramiche, cestini ed altri manu-fatti messi a disposi-zione dagli artigiani locali arricchiscono l’arredo. È stata cura-ta l’esposizione del materiale informativo in diverse lingue. Il CenAc si è poi dotato di un piano di marketing turistico sulla base del quale ha studiato e messo in atto diverse inizia-tive:• è stato selezionato un marchio che identificasse l’area;

• sono state messe in atto varie iniziative finalizzate a far circolare e diffondere il logo, quale la produzione di oggetti di uso comune con la riproduzione del marchio: adesivi, porta-chiavi, segnalibro e pic-coli piatti e posacenere in ceramica; la realizza-zione di questi ultimi è stata affidata ad artigia-ni locali;• è stata curata la parte-cipazione della struttura a varie fiere di settore per promuovere pac-chetti turistici, studiati con la collaborazione di alcune aziende agrituri-stiche dell’area;

• è stata curata l’orga-nizzazione di piccoli eventi quali una mostra dei prodotti locali, realizzata in col-laborazione con gli artigiani e seguita da degustazione di pro-dotti tipici;• attualmente il Cen-tro di Accoglienza turi-stica sta attuando un programma di escur-sioni, denominato Baronie Verdi, che toc-cheranno i principali siti di interesse cultu-rale e naturalistico

61

6. Mario Casu, talento LEADER per

la produzione delle ceramiche, nel suo

vecchio laboratorio artigianale di Sini-

scola. Con il finanziamento del GAL,

sta ristrutturando un antico stabile per

trasferirvi l’attività con annessa una

sala espositiva.

6

Page 62: Leader II in Sardegna

dell’area LEADER, solitamente fuori dai circuiti escursionistici tradizionali. L’iniziativa sta riscuotendo notevole successo e il numero dei partecipanti alle escursioni è in costante aumento.

Rete Agritur

Tenendo conto della vocazione turistica dell’area e della necessità di differenziare l’offerta locale basata in prevalenza su strutture di tipo alberghiero e su seconde case, il GAL ha sostenuto una serie di interventi finalizzati

all’ampliamento della ricettività nell’ambiente rura-le. Attraverso inter-venti di tipo micro-strutturale è stato finanziato il recupe-ro di edifici rurali da adibire ad attivi-tà agrituristica. La scelta dei proget-ti è stata guidata da alcuni criteri quali la volontà di dare priorità alle aree di intervento più interne e di sostenere gli inve-

stimenti che prevede-vano un ampliamento non solo dell’offerta di ristorazione ma anche del numero di posti letto. L’obiettivo finale è quello di creare le condizioni che con-sentano il soggiorno anche nelle aree più distanti dalla costa, interpretando in tal senso le esigenze di una tipologia di turisti interessati ad una vacanza diversa da quella esclusivamente balneare.

Attività di comunicazione e promozione della cultura locale

Nell’ambito dell’azione il GAL ha promosso un intervento di notevole inte-resse: la realizzazione di un libro per ragazzi sulla storia delle Baronie con il quale si intende sensibilizzare e coinvolgere le classi più giovani. Il GAL curerà la distribu-zione del libro presso le scuole dell’obbligo dell’area.

62

7. I prodotti artigianali

in lavorazione nel laboratorio

di Mario Casu.

8. Maria Rosa Ferron, talento

LEADER di Irgoli,

nella sua azienda agrituristica della

rete Agritur attivata

dal GAL.

9. La sede del CenAc - Centro di

Accoglienza turistica - a Siniscola.

Diversi GAL hanno utilizzato LEA-

DER per organizzare l'offerta turisti-

ca sul proprio territorio: sportello

informativo, promozione dell'offerta,

assistenza agli imprenditori, e altri

servizi. La sede del CenAc, messa a

disposizione in cofinanziamento dal

Comune di Siniscola, si trova nella

centralissima piazza del paese.

7

8

9

B2 m/Lit 1.080.000 J 557.773

9 Imprenditori agricoli/agrituristici

B5 m/Lit 100.000 J 51.646

Gruppo di Azione Locale

Page 63: Leader II in Sardegna

• Adeguamento e completamen-to di 9 aziende agrituristiche.• Creazione di 1 punto d'infor-mazione e promozione turistica per l'area delle Baronie (CenAc) e acquisizione di 1 piano di mar-keting turistico per il territorio. • Realizzazione di 3 piccoli impianti sportivi/ricreativi in supporto al turismo rurale.

• Realizzazione di 1 mini labo-ratorio per l'imbottigliamento dell'olio di oliva e di 1 linea di produzione di formaggi caprini.

• Istituzione di 1 Centro per la Con-centrazione dell'of-ferta e la Promozio-ne dei prodotti locali (CeCoP) e acquisizione di 1 piano di marketing per lo sviluppo commerciale del centro.

• Completamento e adeguamento di 1 piccolo Museo archeologico e crea-

zione di 1 itinerario archeologico.

• Restauro di 1 antico laboratorio per la pro-duzione delle cerami-che.• Acquisto di nuovi macchinari per l’inno-vazione nel processo produttivo di 1 piccola falegnameria.• Realizzazione di 1 libro per ragazzi sulla storia delle Baro-nie.

63

10. Stefano Branchitta, talento

LEADER, nella sua azienda

agrituristica

Su Suergiu di Irgoli.

11. Non cosas sabatas chin

sos puntos de su sabadu

notte - Non cucire scarpe coi

punti del sabato notte.

12. Siniscola: litorale tra

La Caletta e Santa Lucia.10

11

12

B2

B3 B4

B5

I risultati

Page 64: Leader II in Sardegna

Il territorioL’area in esame è composta da due territori distinti, il Sulcis e il Mar-ghine Planargia. Il Sulcis, localizzato nella parte sud-occidentale dell’isola, presen-ta una morfologia varia con una zona montuosa e delle splendide coste dalle tipiche rocce granitiche e dalle numerose insenature e rias. Il Marghine Planargia, ubicato nella parte nord-occidentale della Sardegna, comprende quella por-zione della Provincia di Nuoro che, inserita fra le Province di Sas-sari e Oristano, si spinge fino alla costa. Si tratta di un territorio composto da due sub-regioni, il

Marghine e la Pla-nargia, collegati dall’altipiano basal-tico di Campeda. Quest’ultimo, intensamente roc-cioso, è formato da pascoli estensivi interrotti da piccoli boschi di sughere, dalla collina di Monte Rughe e dai muretti a secco che dividono le tanche. Esiste un notevole contrasto fra il pae-saggio arido e brul-lo di quest’altipiano

64

Area LEADER Consorzio Ecosviluppo Sardegna IT-SA02

Carta d’identitàProvince: Cagliari; NuoroComuni interessati: n. 29 Sulcis: Buggerru, Calasetta, Domusnovas, Fluminimaggiore, Musei, Narcao, Sant’Antioco, San Giovanni Suergiu, Siliqua, Uta, Villamassargia; Marghine-Planargia: Birori, Bolotana, Borore, Bortigali, Bosa, Dualchi, Flussio, Lei, Macomer, Magomadas, Modolo, Montresta, Noragugume, Sagama, Silanus, Sindia, Suni, Tinnura. Superficie: 1.722,1 kmq Popolazione: 90.385 abDensità: 52,5 ab/kmqPopolazione attiva per settore: agricoltura 12,1%; industria 33,9%; servizi 54,0%Tasso di disoccupazione: 26,0%

1. Il falco della regina è il simbolo della

natura costiera del Sulcis.

Nell'immagine un adulto imbecca i

pulcini all'Isola del Toro.

2. Bosa: il centro abitato

sul Fiume Temo e, sullo sfondo,

il castello dei Malaspina.

3. Costa di Bosa: una fioritura ravviva

i colori pastello delle rocce vulcaniche.1 2

Page 65: Leader II in Sardegna

e la vallata del Fiume Temo: questa forma un ampio anfiteatro natura-le, occupato da olivi e vigneti.

L’organizzazione dell’OCL’attività LEADER è stata organiz-zata tramite la stesura di un manuale della qualità che stabili-sce ruoli, competenze e mansioni. L’organico del Consorzio è così articolato:• Consiglio d’Amministrazione: un Presidente, due amministratori e un segretario.• Equipe di Direzione del PAL: composta da un Coordinatore di progetto, tre esperti responsabili delle diverse misure - animazione

rurale, agroalimentare e turismo rurale - un direttore dei corsi di formazione professio-nale e un segretario.• Comitato tecnico-scientifico: costituito da diversi esperti per settore di intervento: Educazione perma-nente, Ecologia ed Educazione ambienta-le, Agricoltura biologi-ca, Energie rinnovabi-li, Agriturismo, Bioe-dilizia e Recupero architettura rurale, Commercializzazione delle produzioni, Organizzazione e Diritto del lavoro, Valutazioni d’impatto ambientale.

• Struttura Operativa: formata dal Coordina-tore di progetto, da un responsabile ammini-strativo, da una segre-taria, da una società come operatore per il turismo rurale e da quattro animatori rurali, due per il Sulcis e due per il Marghine Planargia.• Equipe di Consulen-za alle Imprese: com-posta da un Coordina-tore e da quattro com-ponenti: un esperto commerciale, un vete-

rinario e due agronomi.

Il progetto di sviluppo

Il contesto socioeconomico

Il Sulcis. È un territorio attraversato da una pro-fonda crisi dell’apparato industriale costituito negli anni Cinquanta intorno al settore delle lavorazioni metallurgiche; industrializzazione che ha soppiantato le tradiziona-li attività rurali.L’agricoltura è stata spes-so abbandonata in molte

L’Operatore Collettivo - OCDenominazione: OC Consorzio Ecosviluppo Sardegna Ragione Sociale: Consorzio - Soc. coop. a r.l.Partner: Soc. Coop. a r.l. Passaparola, S’Atra Sardigna Soc. Coop. a r.l., Coop. Agr. 27 Febbraio, Coop. San Nicolò Ger-rei, Coop. San Gemiliano, Ass. Mondo X Sardegna, Salis Egidio, Soc. I Licheni, Coop. Kadossene, Coop. Rinascita ’70, Pietro Caddeo, Società Le Tre Api, Coop. Terra Nuova, Pesenti Alberto, Secchi Sebastiano, Coop. Sa Scrussura, Coop. Matteu, Azienda Moro Antioco, Mura Gino, Coop. Start Uno S.C.R.L., Delegazione Anab Sardegna - Associazione Nazionale Architettura Bioecologica, Coop. Ecocasa a r.l., Ninu Francesca, Coop. Agrifoglio a r.l., Scarpa Ernesto, Non-ne Aldo Dino, Cuccuru Mario, Arpa-Aiab Sardegna OnlusSede: Località Magangiosa - 09028 Sestu (CA) - Tel. 070/229047 Fax 070/229047Web //web.tin.it/ekotour/ e-mail [email protected] Contatto: Ignazio Cirronis – Presidente; Gianluigi Porrà - CoordinatoreLingue di comunicazione: Italiano, Sardo, Inglese, Francese

3

Page 66: Leader II in Sardegna

zone a favore della pastorizia. Rivestono ancora una discreta importanza le coltivazioni di ortaggi, quelle viticole e di cereali e la zootecnia. Il territo-rio è soggetto ad una forte pol-verizzazione delle superfici aziendali, con l’intrusione nell’ultimo decennio di un consistente insediamento di aziende zootecniche di tipo estensivo di imprenditori di origine barbaricina.Marghine Planargia. L’area è investita in questi ultimi anni da una crisi sia del comparto agropastorale, sia del più recente apparato industriale chimico e tessile. La crisi eco-

nomica ha portato allo spopolamento dei pae-si montani; al progres-sivo invecchiamento della popolazione resi-dente; alla perdita di consapevolezza del valore del patrimonio etnico e culturale; al diffondersi del disagio sociale.La zootecnia, princi-palmente l’allevamento ovino, è l’attività agri-cola di gran lunga più rilevante nell’area. Macomer infatti, costi-tuisce il centro di rife-rimento per attività di trasformazione, caseifi-ci sociali e privati.Importante la tradizio-ne dei dolci e del pane fatto in casa o presso botteghe artigiane; discreta la presenza di cerealicoltura, viticol-tura, olivicoltura e

mandorlicoltura. L’agri-coltura biologica del Marghine Planargia è abbastanza sviluppata: ben 67 aziende biologi-che su un totale di 3.097, cioè più del 2%.

Obiettivi del Piano di Azione Locale - PALObiettivo unificante degli interventi del PAL sui due territori è: • promuovere l’ecosvi-luppo rurale intervenen-do sulla filiera agroali-mentare (produzione, trasformazione, com-mercializzazione, agritu-rismo, formazione, con-sulenza tecnica, servizi informatici) a partire da produzioni di qualità ottenute col metodo biologico. Per la commercializza-zione delle produzioni

agroalimentari oltre alla vendita diretta da parte dei produttori è prevista la rete commerciale e il marchio dell’organizza-zione produttori S’Atra Sardigna (socio del Consorzio Ecosviluppo Sardegna). Mentre per il turismo rurale è già operante con un proprio marchio il Circuito Ekoturist Sar-digna, gestito dal Con-sorzio. L’animazione rurale è strumento per valorizzare la “trasferibi-lità" delle azioni innova-tive previste dal PAL.

66

Pubblicom/Lit 9.155.206M 4.728.269

Privatom/Lit 1.385.550M 715.577

Privatom/Lit 1.232.000M 636.275

UEm/Lit 5.018.500M 2.591.839

Statom/Lit 3.546.500M 1.831.614

Approvato nel 1997m/Lit 9.797.000M 5.059.728

In attuazione al 2OOOm/Lit 10.540.756M 5.443.846

m/Lit 2.789.805M 1.440.814

m/Lit 1.435.455M 741.351

m/Lit 4.816.746M 2.487.642

m/Lit 1.498.750M 774.040

m/Lit 454.849M 234.910

1 2 4

Misura B m/Lit 10.540.756 M 5.443.846

Totale m/Lit 10.995.605 M 5.678.756

Misura C

5 63

4. Aldo Dino Nonne, talento

LEADER di Siliqua, proprietario

di Casa Berlingheri. L’azienda

opera nel circuito di agriturismo

biologico Ekoturist Sardigna, raf-

forzato dall'intervento LEADER.

4

Budget PAL

Ripartizione risorse finanziarie

Page 67: Leader II in Sardegna

Le azioni più significative

Animazione rurale

L’azione ha perseguito diversi obiettivi: • creazione di una cultura dell'eco-sviluppo rurale, attraverso una approfondita conoscenza del terri-torio, delle sue risorse e potenzia-lità compreso un Censimento del-le risorse rurali inesplorate o “dimenticate";• “messa in circuito" delle risorse nella rete dell'ecosviluppo rurale; • riflessione su uno sviluppo industriale e rurale errato e più in generale una presa di coscienza del rapporto cultura-natura nel territorio;• informazione e sensibilizzazio-ne alla partecipazione di tutti i soggetti interessati nel territorio tramite seminari, convegni, feste, manifestazioni, campagne pubbli-citarie che si avvalgano anche dei

mass-media locali e non, coinvolgimento attivo delle ammini-strazioni locali;• orientamento, con-sulenza e tutoraggio all'avvio di nuove atti-vità produttive e di impresa; sensibilizza-zione ed educazione a forme di conduzione partecipative, associati-ve e cooperativistiche.

Investimenti innovativi

Si sono realizzati interventi per costitui-re o rafforzare attività agrituristiche presso aziende agricole biolo-giche da inserire nel Circuito Ekoturist Sar-digna, circuito di agri-turismo biologico già

operante e gestito dal Consorzio Ecosvilup-po Sardegna. Caratte-ristiche di innovazio-ne sono la destagio-nalizzazione del flus-so turistico, l’integra-zione mare-monta-gna, la presentazione di un pacchetto turi-stico omogeneo, di qualità e informatiz-zato. Altre azioni nell’am-bito della stessa sot-tomisura e stretta-mente collegate a questa prevedono la

costituzione di una rete informatica che colleghi le singole aziende alla agenzia turistica del Consorzio Ecosviluppo Sardegna e permetta un sistema di prenotazioni in tempo reale; l’attiva-zione di corsi di for-mazione per operatori agrituristici e per con-sulenti tecnici bioedili; la creazione di percorsi turistici tematici; una campagna promozio-nale del Circuito Eko-turist Sardigna.

67

5. Romeo Biagini, talento LEADER

responsabile della macelleria nella

Cooperativa Agrifoglio

di San Giovanni Suergiu,

che produce e commercializza prodotti

biologici.

6. L’azienda Le Tre Api produce tor-

rone e miele a Uta. L'artigianato

alimentare, con diversi interventi a

completamento della filiera del bio-

logico, ha costituito uno degli obiet-

tivi principali dell'Operatore

Collettivo.

7. Ulivi secolari nell'Ortu Mannu a

Villamassargia.

5

6

7

B2 m/Lit 1.358.995 J 701.862

1 Società

B2 m/Lit 1.198.051 J 618.742

10 Imprese

Page 68: Leader II in Sardegna

Artigianato alimentare

Si prevedono investimenti per l'installazione di impianti per la lavorazione del latte biologico di capra, di pecora e di vacca attraver-so la realizzazione di minicaseifici o il completamento di filiere pro-duttive esistenti. Sono stati finanziati progetti per la produzione di formaggi caprini a Calasetta; produzione di for-maggi vaccini a Flussio; produzio-ne di formaggi ovini a Borore e Macomer; produzione di formag-gi misti a Villamassargia.Si segnalano inoltre altri interven-

ti a completamento della filiera del Biologico quali: un marmellatificio a Sili-qua; un laboratorio di tra-sformazione delle piante officinali a Silanus; un torronificio e lavorazione del miele a Uta; un fran-toio a Flussio; un labora-torio per la produzione di pane e dolci sardi a Sili-qua; un liquorificio a Uta.

Promozione della commercializzazione

Con l’ausilio di inter-venti di formazione, consulenza tecnica e gestionale alle impre-se, sono stati attivati interventi a supporto della commercializza-zione dei prodotti locali. L’azione ha pre-visto l’acquisto di un furgone frigo per la partecipazione ai mer-cati all’aperto; l’acqui-sto di un camion fri-gorifero per il traspor-to dei prodotti; l’aper-tura di tre Empori del Naturale per la com-mercializzazione e distribuzione dei pro-dotti, che ha permesso l’occupazione di 10 persone. Gli Empori, presso i quali sono in vendita

produzioni agrozootec-niche biologiche e altri prodotti ecologici, met-teranno a disposizione dei consumatori servizi collegati alle attività ed iniziative previste dal progetto; i tre Empori saranno messi in rete con analoghe organizza-zioni commerciali spa-gnole. Si è inoltre promossa la creazione di un marchio per i prodotti agroali-mentari e le relative campagne promozionali e pubblicitarie.

68

8. Giorgio Deiana, talento

LEADER della Cooperativa

Agrifoglio di San Giovanni

Suergiu, specializzata in produ-

zioni biologiche.

9 e 10. Barbara ed Efisio Corona,

depositari della cultura materiale

popolare, collaborano con i figli

nella Cooperativa Terra Nuova

per la produzione e conservazione

di alimenti biologici.

8

9

10

B3 m/Lit 2.321.000 J 1.198.696

13 Imprese

B3 m/Lit. 2.406.769 J 1.242.992

Operatore Collettivo - 1 Cooperati-va di produttori

Page 69: Leader II in Sardegna

• Realizzazione di 10 aziende agrituristiche biologiche (7 nel Sulcis e 3 nel Marghine Planargia) inserite nel Circuito Ekoturist Sardigna di cui fanno parte altre 5 aziende.• Contributo al 75% a 46 aziende agrobiologiche ed agrituristiche biologiche per l’acquisto di un personal computer da collegare in rete.

• Realizzazione, nel Sulcis, di 2 minicaseifici biologici, di 1 torro-nificio biologico, di 1 laboratorio di trasformazione della frutta biologica, di 1 azienda artigiana per la lavorazione di pane e pastic-ceria biologica tipica, di 1 liquorifi-cio biologico; attivazione di 1 una linea di produzione e confe-zionamento dolci biologici e tipici da forno; realizzazione di punti vendita diretta in 5 aziende.• Realizzazione, nel Marghine

Planargia, di 1 mini-caseificio biologico, di 1 oleificio biologi-co, di 1 laboratorio di produzione e tra-sformazione di piante officinali; attivazione in 3 aziende biologiche di linee produttive per formaggi biolo-gici tipici freschi (frue, ischidu, casaxe-du, giagadu, sa merca, Dorato di Bidui); rea-lizzazione di punti vendita diretta in 4 aziende.• Realizzazione di 3 Empori del Naturale a Cagliari, Sassari e Olbia per la com-mercializzazione e la promozione dei prodotti biologici delle aree LEADER.

• Realizzazione di un servizio di promozione e vendita nei mercati rionali e nelle fiere dei prodotti delle aree LEADER attraverso il finanziamento dell’ac-quisto di 1 furgone. • Realizzazione di un servizio di trasporto per la commercializza-zione delle produzioni agricole e agroalimen-tari attraverso il finan-ziamento dell’acquisto di 1 camion frigorifero.• Realizzazione di stu-di di mercato, campa-gne promozionali, materiale informativo e promozionale; realiz-zazione e partecipazione a fiere e iniziative di promo-zione delle produzioni locali biologiche.

69

11. Favo dell'azienda apistica Le

Tre Api di Uta che produce miele

in biologico.

12. La costa di Bosa.

13. Costa di Nebida e Masua: i

Faraglioni e il Pan di Zucchero.

11

12

13

B3

I risultati B2

Page 70: Leader II in Sardegna

Carta d’identitàProvincia: Sassari

Comuni interessati: n.16 Cargeghe, Codrongianos, Florinas, Ittiri, Monteleone Roccadoria, Muros, Olmedo,

Osilo, Ossi, Ploaghe, Putifigari, Romana, Tissi, Uri, Usini, Villanova MonteleoneSuperficie: 847,5 kmq

Popolazione: 42.922 abDensità: 50,0 ab/kmq

Popolazione attiva per settore: agricoltura 15,4%, industria 32,9%, servizi 51,7%Tasso di disoccupazione: 26,3%

Il territorioIl territorio è situato nella parte settentrionale della Sardegna e occupa in prevalenza l’entroterra nord-occidentale della Provincia di Sassari. L’area raccoglie una vasta zona che, nel territorio di Villanova Monteleone, percorre la fascia costiera occidentale per diversi chilometri e si inoltra verso l’in-terno comprendendo la parte alta del Mejlogu, il Logudoro occidentale e si insinua, con tutto il territorio del Comune di Osilo, all’interno dell’Anglona, fino a giungere a ridosso della costa set-tentrionale che si affaccia sul

Golfo dell’Asinara.Il territorio si estende quasi interamente su collina, 90% circa, men-tre per il restante 10% si sviluppa in montagna e possiede soltanto circa 15 km di fascia costiera tra Alghero e Bosa, appartenente al Comune di Villanova Monteleo-ne.I rilievi hanno forme morbide e tondeggianti, talvolta rocciosità e acclività modeste; fra i più importanti il Monte Minerva (Villanova

Monteleone), i Monti vulcanici Torru e Gherra (Ittiri), Monte Unturzu (Ittiri) e Monte Tuffude-su (Osilo).

L’organizzazione del GALIl GAL Coros ha scelto la forma della Società consortile mista a responsabilità limitata. L’Assemblea dei soci è composta da ventuno soggetti pubblici e da sei aziende private. Il Consiglio di Ammini-strazione è composto da

70

Area LEADER Coros IT-SA18

1. Osilo è dominata dalla bella

torre quadrata, in conci

di calcare chiaro, residuo

del castello Malaspina

risalente al XIII secolo.

2. Coltivazione di carciofi

nell’agro di Ittiri.

1 2

Page 71: Leader II in Sardegna

sette membri in rappresentan-za proporzionale dei soci. La struttura tecnica è composta da un Coordinatore di Piano con funzione di responsabile tecnico, in stretto collegamen-to con il CdA.Gli aspetti finanziari e ammi-nistrativi fanno capo ad un responsabile delle procedure coadiuvato da un addetto con-tabile e amministrativo, l’unico con rapporto di lavoro subor-dinato.Due animatori rurali hanno il compito di coadiuvare il responsabile tecnico nell’avan-zamento del Piano oltre che svolgere un ruolo di animazio-ne del territorio.L’assistenza tecnica alle impre-se ed agli operatori dell’area viene svolta in collaborazione con il Consorzio Porto Conte

Ricerche, il Dipartimento di Scienze Ambientali Agrarie e Biotecnologie Agroalimentari (DISAA-BA) dell’Università degli Studi di Sassari e l’Istitu-to Zooprofilattico Speri-mentale della Sardegna, con i quali sono state sti-pulate delle convenzioni.

Il progetto di sviluppo

Il contesto socioeconomicoL’area del GAL Coros pre-senta sia punti critici che elementi di successo per un programma integrato di sviluppo economico.Tra le criticità: la bassa densità insediativa, il non elevato tasso di scolarizza-zione, l’alto indice di disoccupazione, in parti-colare giovanile.Tra gli elementi di succes-so: le notevoli potenzialità di sviluppo del turismo culturale e ambientale anche legato alla valoriz-zazione delle risorse del settore agroalimentare.

Obiettivi del Piano di Azione Locale - PAL

Le linee guida definite dal Piano di Azione Locale in base alle opportunità da cogliere per attivare lo sviluppo rurale corrono lungo quattro filoni:• rendere il territorio e i comportamenti degli attori locali compatibili con alti livelli di ricezio-ne turistica, al fine di valorizzare le produzio-ni e le risorse locali e per la creazione di opportunità di crescita, sia dei redditi, sia dell’occupazione. • Suscitare un nuovo clima economico, capa-ce di sollecitare la crea-

zione e lo sviluppo di nuove imprese, lo svi-luppo degli operatori esistenti, nonché impegnare la compo-nente pubblica al miglioramento dell’ef-ficienza dei servizi pubblici al servizio dello sviluppo econo-mico locale.• Incrementare la con-sapevolezza sulla iden-tità culturale e il senti-mento di appartenenza al territorio della popolazione locale. • Costruire e valoriz-zare l'immagine dell'a-rea LEADER nel suo complesso attraverso un “ombrello commer-ciale" costituito dal marchio d'area. Si trat-

71

Il Gruppo di Azione Locale - GALDenominazione: GAL CorosRagione Sociale: Società consortile a r.l.Partner: I Comunità Montana Osilo-Ploaghe-Villanova Monteleone, i 16 Comuni dell’Area LEADER, C.I.A. Confederazione Italiana Agricoltori di Sassari, U.P.A. Unione Provinciale degli Artigiani di Sassari, Confcooperative Unione Provinciale di Sassari, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, Agribio Sardegna S.c.r.l., Cooperativa Allevatori Villanovesi Soc. Coop. a r.l., Ditta Cherchi Giovanni Maria, Ditta Panzali Salvatore, Società Quadriflor S.p.a., LAIT Latteria Ittiri Soc. Coop. a r.l.Sede: Via Azuni, 31 - 07044 Ittiri (SS) - Tel. 079/444006 Fax 079/444184e-mail [email protected]: Leonardo Fiori - Presidente; Alessio Pinna - CoordinatoreLingue di comunicazione: Italiano, Inglese

3. Ittiri, grosso centro agricolo, è

sede del GAL Coros.

4. I ruderi del monastero

di Nostra Signora di Paulis,

nell’agro di Ittiri.

5. Tramonto su Monteleone

Roccadoria.

3

4

Page 72: Leader II in Sardegna
Page 73: Leader II in Sardegna

ta di differenziare l'immagine dei prodotti Coros, da quella più generale di prodotto tipico sardo, evitando così il pericoloso appiat-timento delle singole diversità ter-ritoriali su una immagine unica astratta che rappresenta le poche aree forti della regione.

Le azioni più significative

Sostegno alla creazione e valorizzazio-ne di imprese dedite all'ipponoleggio

L'azione ha lo scopo di incentivare la vocazione turistica del territorio

tramite escursioni a cavallo. Il territorio del GAL Coros è infatti caratterizzato da pae-saggi attraenti e già dotati di sentieri. L’av-viamento o il consoli-damento di attività equi-turistiche permet-terà alla clientela di godere del contatto con la natura locale.Lo sfruttamento delle risorse equine locali a fini turistici costituisce una novità per il terri-torio. Sono state finan-ziate sei iniziative, fra

le quali quella di un’azien-da zootecnica operante nel territorio del Comune di Villanova Monteleone, per la realizzazione di una club house e per l’acquisto di equipaggiamenti (selle-ria, finimenti, ecc.) e di un trailer per trasporto caval-li.Con tale iniziativa ci si prefigge di diversificare l’offerta di un’azienda dedita esclusivamente all’allevamento e all’adde-stramento, integrandola con un’attività rivolta al turismo rurale.

Incentivi alla destinazione di dimore rurali a fini turistici

L’azione ha lo scopo di incentivare nell’area LEADER lo sviluppo di dimore rurali derivanti dal recupero funzionale e conservativo di edifici destinati un tempo all’a-bitazione e ad attività agricole e pastorali, per promuovere l’ospitalità turistica rurale. La finali-tà dell’azione è quella di aumentare la capacità ricettiva del territorio, in

73

Pubblicom/Lit 4.210.353M 2.174.466

Privatom/Lit 870.118M 449.378

Privatom/Lit 851.000M 439.505

UEm/Lit 2.357.500M 1.217.547

Statom/Lit 1.891.500M 976.878

In attuazione al 2OOOm/Lit 5.080.471M 2.623.844

Approvato nel 1998m/Lit 5.100.000M 2.633.930

m/Lit 1.050.000M 542.280

m/Lit 1.558.830M 805.069

m/Lit 400.000M 206.583

m/Lit 526.170M 271.744

m/Lit 1.295.471M 669.055

m/Lit 250.000M 129.114

1 2 4

Misura B m/Lit 5.080.471 M 2.623.844

5 63

B2 m/Lit 570.000 J 294,380

5 Imprese, Comune di Villanova Monteleone

B2 m/Lit 821.419 J 424.228

8 Proprietari di dimore rurali Budget PAL

Ripartizione risorse finanziarie

Page 74: Leader II in Sardegna

modo da creare un’offerta che pos-sa soddisfare dimensioni consi-stenti di domanda, e favorire il movimento dei flussi turistici da e per le zone costiere.Di otto iniziative finanziate, una consiste nel recupero di tipiche costruzioni rurali chiamate pinnet-tas, di forma circolare del diametro di circa cinque metri, costruite con massi irregolari e copertura di rami di forma conica, realizzate dai pastori in epoca remota e uti-lizzate un tempo come dimora e per la lavorazione del latte. Con il recupero si trasformeranno le costruzioni rendendole utilizza-bili per l’ospitalità rurale, nel rispetto dell’architettura origina-ria. L’iniziativa costituisce l’unico esempio di recupero ed utilizzo delle pinnettas per ospitalità rurale.

Sostegno alla creazione del Consorzio di valo-rizzazione, promozione e vendita dei servizi turistici e dei prodotti tipici dell’area LEA-DER

L’azione prevede la creazione di un Consorzio di opera-tori locali per la valorizzazione com-merciale e qualitati-va dei prodotti tipici e dell’ospitalità turi-stica rurale di tutta l’area, denominato Consorzio d’Area Coros (CodAC). L’a-zione è ritenuta fon-damentale per il rac-cordo di tutte le azioni del PAL, in quanto il Consorzio costituisce strumen-

to fondamentale di col-legamento fra gli opera-tori per affrontare e risolvere tematiche comuni in un contesto dove è molto radicato l’individualismo.Il progetto ha finanziato l’allestimento di una sede di esposizione per-manente, la realizzazio-ne del marchio d’area, la predisposizione dei disciplinari relativi ai prodotti e servizi che fruiranno del marchio, un piano di marketing.

Sostegno alle imprese agri-cole per l’allevamento di razza sarda caprina e la trasformazione del latte e della carne

L’obiettivo di questa azione è di incentivare l’allevamento della spe-cie caprina orientandolo a un mercato di prodotti così detti salutistici, dove i prodotti di origi-ne caprina sono forte-mente richiesti per il loro alto valore organo-

lettico e sanitario.Per quanto riguarda la trasformazione del latte, è stata finanziata l’ini-ziativa di una azienda zootecnica per l’alleva-mento della capra, per la realizzazione di un minicaseificio aziendale con l’adeguamento di un fabbricato rurale e l‘ac-quisto dell’impiantistica necessaria per la trasfor-mazione del latte e la stagionatura dei formag-gi. Per quanto riguarda la trasformazione della carne, è stata finanziata l’iniziativa di un’azienda dedita alla produzione di insaccati di origine suina ed ovina. Il pro-getto prevede l’acquisto di macchine ed attrezza-ture necessarie e miglio-rative per la trasforma-zione della carne di capra, per la produzione di insaccati e prosciutti.

74

6. A Villanova Monteleone

l’azienda agrituristica Mendulas è

specializzata nel turismo equestre.

Nell’area LEADER Coros sono

state finanziate sei iniziative legate

all’ippoturismo che hanno integrato

le attività tradizionali di alleva-

mento e addestramento.

7. La necropoli di Pottu Codinu

nell’agro di Villanova Monteleone.

8. Luigi Biddau, talento LEA-

DER di Ittiri, produce formaggi

caprini. Il GAL ha attivato un’a-

zione di sostegno all’allevamento

della specie caprina e di orienta-

mento della produzione verso un

mercato di prodotti salutistici.

6 8

7

B3 m/Lit 400.000 J 206.583

1 Consorzio di operatori

B5 m/Lit 261.614 J 150.0606

2 Imprese

Page 75: Leader II in Sardegna

• Creazione di 5 aziende dedite all’ipponoleggio; inte-grazione di struttura ricetti-va comunale con impianto per la fruizione di trekking a cavallo.• Recupero e ristrutturazio-ne di 8 dimore rurali desti-nate ad ospitalità turistica con il sistema del bed & bre-akfast per un totale di 45 posti letto.• Adeguamento di 5 attività di ristorazione ed agrituri-smo alle normative igienico- sanitarie e miglioramento del servizio di accoglienza.

• Creazione del Consorzio

di valorizzazione, promo-zione e vendita dei servizi turistici e dei prodotti tipici dell’area LEADER.

• Finanziamento all’ac-quisto di mezzi ed attrez-zature per 3 nuove inizia-tive di cooperative sociali per la fornitura di servizi ai disabili ed anziani.

• Rilancio di 3 laboratori di dolci tipici sardi per il miglioramento qualitativo dei prodotti.• Ristrutturazione di 3 mini cantine per la produ-zione, stoccaggio e vendi-

ta di vini tipici del terri-torio (Cagnulari, Mosca-to, Vermentino).• Ampliamento di 1 laboratorio per la produ-zione di pasta fresca tipi-ca e di 1 azienda olearia con la creazione di un impianto di imbottiglia-mento.• Creazione di 1 minica-seificio per la trasforma-zione e commercializza-zione dei prodotti deri-vati dal latte caprino; completamento di 1 salu-mificio con macchine ed attrezzature per la valo-rizzazione della carne caprina.

75

9. Michelangelo Salis, talento

LEADER di Ploaghe. Nell’azien-

da familiare, il salumificio La

Genuina, si producono ottimi

prosciutti di pecora.

10 e 11. Gavino Sechi, talento

LEADER, produce formaggio

pecorino di Osilo nella sua azien-

da agrituristica. In osilese

il pecorino tipico è chiamato

casu fattu a fogu.

12. Nel minicaseificio industriale

dell’azienda Biddau, che produce

formaggi caprini di qualità,

LEADER è intervenuto per l’ade-

guamento del fabbricato rurale e

l’innovazione tecnologica.

9

10 11

12

B2

B3

B4

B5

I risultati

Page 76: Leader II in Sardegna

Carta d’identitàProvincia: Nuoro

Comuni interessati: n.13 Escalaplano, Esterzili, Genoni, Isili,

Laconi, Nuragus, Nurallao, Nurri, Orroli, Sadali, Serri, Seulo, Villanova Tulo

Superficie: 803,7 kmqPopolazione: 23.049 ab

Densità: 32,1 ab/kmqPopolazione attiva per settore: agricoltura 22,1%; industria 22,4%; servizi 55,5%

Tasso di disoccupazione: 31,4%

Il territorioL’area LEADER, comprendente il Sarcidano e la Barbagia di Seulo, è localizzata al margine sud-occi-dentale della Provincia di Nuoro. Non ha sbocchi sulla costa, ed è in posizione intermedia tra i sistemi montuosi, a Nord, del Gennargen-tu e, a Sud, dei Sette Fratelli; verso Ovest il profilo degrada verso la pianura del Campidano; a Est, infine, l'altopiano prosegue fino alla costa di Quirra ed al limite meridionale della regione oglia-strina.Il profilo, prevalentemente colli-nare, si fa più accidentato risalen-do dal Sarcidano verso la Barba-

gia. La formazione tipica dell'area è quella a “tacco", cioè altipiani con bordi netti separati da forti dislivelli. L'a-sprezza del territo-rio è dovuta non tanto all’elevazione, quanto a queste fratture, sfruttando le quali sono stati creati i quattro baci-ni artificiali della zona. Nel complesso si tratta quindi di un territorio eteroge-

neo che può dividersi in tre sub-aree, evidenti sia aggregando i principali indicatori socioecono-mici, sia con una rico-gnizione del territorio: la Barbagia con i Comu-ni di Esterzili, Sadali, Seulo, Villanova Tulo; il Sarcidano occidentale con Genoni, Isili, Laco-ni, Nuragus, Nurallao, Serri; il Sarcidano sudo-rientale con Escalaplano, Nurri, Orroli.Il Sarcidano occidentale presenta una morfologia collinare unita ad una

76

IT-SA13Area LEADER Degli Altipiani e dei Laghi, Sarcidano e Barbagia di Seulo

3. Il bosco sulla sommità del tac-

co di Laconi, nei pressi del

monolite calcareo chiamato

Sa Cattedrali.

4. La cultura del fare: lavorazio-

ne tradizionale del legno nella

bottega dei fratelli Muscu a Isili.

1. Il nuraghe Is Paras a Isili.

La torre centrale, coperta da

una tholos di 14 metri,

è la più alta tra quante soprav-

vivono in Sardegna.

2. Le pareti calcaree del territo-

rio di Isili hanno molte vie

attrezzate per l’arrampicata

sportiva. In zona il GAL sta

curando la predisposizione di

un’area di sosta.

1 2 3

Page 77: Leader II in Sardegna

buona accessibilità; il resto del ter-ritorio ha caratteristiche tipiche della Sardegna montana: morfolo-gia accidentata e isolamento. L’organizzazione del GALIl GAL si è costituito alla fine del 1998 come Società consortile a r.l. dopo che, l’anno precedente, la Regione Autonoma della Sardegna aveva riaperto i termini per la pre-sentazione dei progetti finanziati dal Programma LEADER II. Il GAL è entrato nella sua piena ope-ratività a partire dal febbraio 1999.La struttura prevede un’Assemblea dei soci che esprime le esigenze delle comunità locali, discute e

definisce le linee programmatiche del PAL, e il Consi-glio di Amministra-zione che assume le iniziative necessarie a porre in essere gli indirizzi program-matici definiti dall'Assemblea, delibera su impegni finanziari e stati d'attuazione e con-trolla l'attività di gestione. Il Presi-dente del CdA svol-ge le funzioni di rappresentante

legale del GAL. La gestione è affidata al Gruppo di attuazione, definito nel PAL in sette unità, tutti sotto con-tratto di collaborazione coordinata e continuati-va: un Coordinatore di progetto, con funzioni di coordinamento delle attività del GAL; il responsabile ammini-strativo, investito della responsabilità tecnica e finanziaria e della ren-dicontazione ammini-strativa; gli animatori rurali, tre junior e due

senior, che, sotto la responsabilità del Coordinatore di pro-getto, svolgono azioni di promozione degli interventi previsti dal PAL e di supporto alle attività degli operatori economici e sociali presenti sul territorio. È prevista anche una figura di assistente di gestione per attività di segreteria e di contabi-lità, come risorsa distaccata presso il GAL da parte della società che fornisce la

Il Gruppo di Azione Locale - GALDenominazione: GAL Degli Altipiani e dei Laghi, Sarcidano e Barbagia di SeuloRagione Sociale: Società consortile a r.l.Partner: i 13 Comuni dell’area, Cooperativa Unione Pastori di NurriSede: c/o XIII Comunità Montana, Via Satta, 2 - 08033 Isili (NU) - Tel. 0782/804040 Fax 0782/802957Web www.altigal.it e-mail [email protected] Contatto: Marco Pisano – Presidente; Gian Piero Piredda - Coordinatore Lingue di comunicazione: Italiano, Inglese, Francese

4

Page 78: Leader II in Sardegna

consulenza in materia fiscale.Oltre alla sede di Isili, il GAL ha anche attivato per un certo perio-do due sedi periferiche a Sadali e Orroli, distaccando successiva-mente a Escalaplano uno dei due animatori senior.

Il progetto di sviluppo

Il contesto socioeconomicoCaratteristiche e vocazioni del ter-ritorio sono eterogenee: a fianco di aree con notevoli contenuti paesaggistici e storici e con buone potenzialità per il turismo, ne esi-stono altre legate quasi esclusiva-mente al settore primario. La dimensione aziendale è ridotta

ma con produzioni di qualità, come orticole tardive o formaggi e salumi, però per uso familiare. La lavora-zione dei formaggi (due caseifici a Nurri) è una significativa realtà industriale. L’industria estrattiva, già diffusa nell’area, dava luogo ad un arti-gianato per la produ-zione di materiali per l’edilizia. Attualmente l’attività è circoscritta e la materia esportata. L’artigianato tradizio-nale si esprime con la lavorazione dei metalli e la tessitura. A Isili si concentrano i più importanti uffici pubblici dell’area, le strutture sanitarie e scolastiche superiori. Dal punto di vista

socio-demografico si evidenzia il forte tasso di disoccupazione e l’an-damento negativo della crescita della popolazio-ne.

Obiettivi del Piano di Azione Locale - PALIl PAL si basa sull'inte-grazione: tra le iniziati-ve, definite in una visio-ne non frammentata degli interventi e finaliz-zate al raggiungimento di selezionati obiettivi; nei rapporti tra il PAL e gli altri interventi dispo-

nibili non soltanto per il GAL, ma anche per i soggetti, pubblici e pri-vati, che vi partecipano; nel sostegno a soggetti non partecipanti al GAL ma che operano nell’a-rea.Le linee di intervento sono tre, per favorire: • la nascita di nuove imprese e lo sviluppo di imprese già presenti;• il movimento turisti-co, accrescendo le com-petenze locali per costruire una cultura dell’accoglienza;

78

Pubblicom/Lit 4.344.050M 2.243.515

Privatom/Lit 755.950M 390.416

Privatom/Lit 755.950M 390.416

UEm/Lit 3.501.903M 1.808.582

Statom/Lit 842.147M 434.933

Approvato nel 1998m/Lit 5.100.000M 2.633.930

In attuazione al 2OOOm/Lit 5.100.000M 2.633.930

m/Lit 1.210.000M 624.913

m/Lit 1.112.462M 574.539

m/Lit 1.302.538M 672.705

m/Lit 762.000M 393.540

m/Lit 248.000M 128.081

m/Lit 465.000M 240.152

1 2 4

Misura B m/Lit 5.100.000 M 2.633.930

5 63

6

5

Budget PAL

Ripartizione risorse finanziarie

Page 79: Leader II in Sardegna

• la riqualificazione ambientale con interventi nel settore agro-ambientale, diminuendo il carico di allevamento sulle aree maggior-mente impoverite, elevando però la qualità dei capi di bestiame alle-vati.

Le azioni più significativeAnimazione rurale

Il ristretto orizzonte temporale è stato percepito fin dalla sede pro-gettuale come uno dei maggiori vincoli all’azione del GAL. La cir-colazione delle informazioni e la capacità da parte del GAL di sti-

molare l’interesse del-la società in un pro-cesso di sviluppo par-tecipativo assumono quindi un ruolo cen-trale in termini di cri-ticità. Per rendere massimo il coinvolgi-mento degli operatori economici, della socie-tà e delle istituzioni è stato attivato da subi-to un gruppo di tre animatori rurali junior costantemente pre-senti sul territorio nella sede centrale isi-lese e nelle due sedi

periferiche di Orroli e Sadali, ciascuno con competenze territoriali sui comuni delle tre sub-aree. Due animato-ri senior hanno invece sviluppato azioni di promozione ed assi-stenza, trasversali rispetto al territorio, indirizzate verso aree socio-culturali e di orientamento tecnico-economico. Pur non svolgendo attività di sportello, il gruppo di animatori ha operato costantemente sul terri-torio, fornendo, anche su richiesta, servizi sia a privati che ad istituzio-ni. Gli animatori hanno svolto altresì un impor-

tante ruolo organizza-tivo nella realizzazione di molti degli interven-ti previsti dal PAL.

Itinerari di turismo sporti-vo e ricreativo

Questo intervento riguarda la predisposi-zione di itinerari desti-nati ad attività ricreati-ve sportive nella natura a basso impatto ambientale come escursionismo, mountain-bike e

79

5. Il monolite calcareo chiamato

Sa Cattedrali, al margine del

tacco di Laconi.

6 e 7. Luigi Pitzalis, talento

LEADER di Isili, pratica la

lavorazione tradizionale del

rame.

8. Gianluigi Manca, talento

LEADER di Laconi, lavora le

argille locali per la produzione

di ceramiche.

9. Vaso artigianale del laborato-

rio di Giovanna Carrus di

Orroli. La bottega è specializza-

ta nella lavorazione ceramica

“a colombino”.

7

8

9

B1 m/Lit 700.000 J 361.520

Gruppo di Azione Locale

B2 m/Lit 822.000 J 45.873

Gruppo di Azione Locale

Page 80: Leader II in Sardegna

arrampicata sportiva. La finalità è l’incremento dei flussi turistici attraverso la creazione di specifici centri di interesse, anche con la predisposizione di una carta turi-stica dell’area LEADER in cui saranno indicati i beneficiari delle altre azioni ed interventi.

Diversificazione e valorizzazione dei prodotti rurali tipici

L’intervento è finalizzato alla valo-rizzazione di prodotti rurali tipici: salumi, pane e dolci, sott’oli e liquori da infusione. Si tratta di produzioni esistenti sia a livello

familiare che arti-gianale delle quali si vuole accrescere la massa produttiva allo scopo di ren-derli disponibili nei circuiti locali attiva-ti dai flussi turistici, anche attraverso la creazione di punti vendita di prodotti tipici. Per questo è prevista un’azione di promozione e commercializzazio-ne consistente nella realizzazione di un progetto di marke-

ting che lega la qualità del prodotto alle pecu-liarità del territorio. Con questa azione sono state create tre nuove imprese: un salumificio, un’azienda di produzio-ni sott’olio e una di liquori di infusione. Sono state inoltre migliorate tre attività di panifici/pasticcerie già esistenti.

Rivalutazione delle compe-tenze produttive tradiziona-li

L’intervento intende avviare un processo di rivalutazione delle com-petenze produttive tra-dizionali, al fine di incrementare non sol-

tanto l’occupazione direttamente connessa ad esso ma soprattutto di incrementare il livello di attrattività dell’area. Uno dei problemi delle aree interne è, infatti, spesso la mancanza di produzioni tipiche in grado di caratterizzare un’area. Nell’ambito di questa azione sono stati ammessi ai finanzia-menti sia nuovi artigiani che miglioramenti di attività già esistenti, in particolare: una coltelle-ria, un laboratorio orafo, due laboratori di lavora-zione del legno e due laboratori di tessitura.

80

10. Pierpaolo Mulas, talento

LEADER di Nurri, produce

coltelli tipici.

11. Il signor Muscu e la sua azienda

familiare, con sede a Isili, sono stati

selezionati dal GAL per la rivaluta-

zione delle competenze produttive

tradizionali. Oltre all’azienda

Muscu, lavorazione tradizionale del

legno, il Gruppo LEADER ha finan-

ziato una coltelleria, un laboratorio

orafo e un laboratorio di tessitura.

L’azione non è soltanto finalizzata

all’occupazione diretta, bensì soprat-

tutto a incrementare il livello di

attrattività dell’area.

10

11

B3 m/Lit 574.250 J 296.575

6 Imprese

B5 m/Lit 248.000 J 128.081

6 Imprese

Page 81: Leader II in Sardegna

• Promozione del territorio ed integrazione dell’offerta turisti-ca attraverso la realizzazione di 2 piazzole in punti panoramici; 26 litosegnalatori per l’indica-zione dei comuni dell’area; 1 intervento di cartellonistica sul-le vie di grande comunicazione regionale.• Recupero e valorizzazione di 7 edifici rurali a fini agrituristici.• Creazione di 100 km di sen-tieristica, per turismo sportivo e naturalistico, e relativa cartina; 1 itinerario di turismo religioso.• Miglioramento e adeguamento a normativa di 6 ristoranti.

• Valorizzazione prodotti rurali

tipici attraverso la cre-azione o il migliora-mento di 6 imprese.• Creazione di 3 mini-caseifici biologici, di 1 laboratorio di tratta-mento e di 1 distillato-re di piante officinali; ampliamento di 1 laboratorio di produ-zione di miele biologi-co.• Realizzazione di 1 intervento per la pro-mozione e commer-cializzazione delle produzioni locali, cre-azione di un marchio d’area e di un sito Internet.

• Creazione di 3 punti vendita di prodotti tipici e 3 aree vendita all’interno di minimar-ket.

• Ristrutturazione esterna di 26 case per la valorizzazione dei centri storici.• Attività di sensibiliz-zazione per la diffusio-ne della cultura del decoro urbano.

• Creazione/migliora-mento di 6 imprese artigiane al fine di riva-lutare competenze pro-duttive tradizionali.

81

12. Rosa Lugas, talento LEADER

di Laconi, produce liquori artigia-

nali.

13. Il laboratorio per la produzione

di tappeti del gruppo tessitrici

G. Orrù di Isili.

14. Un tipico disegno dei tappeti

isilesi. 12 13

14

B2

B3

B4

B5

I risultati

Page 82: Leader II in Sardegna

Carta d’identitàProvincia: Nuoro

Comuni interessati: n.23 Arzana, Barisardo, Baunei, Cardedu, Elini, Gairo, Girasole, Ilbono, Jerzu, Lanusei, Loceri,

Lotzorai, Osini, Perdasdefogu, Seui, Talana, Tertenia, Tortolì, Triei, Ulassai, Urzulei, Ussassai, Villagrande Strisaili

Superficie: 1.858 kmqPopolazione: 61.342 ab

Densità: 33 ab/kmqPopolazione attiva per settore: agricoltura 20,6%; industria 26,6%; servizi 52,8%

Tasso di disoccupazione: 20,2%

Il territorio

L’area LEADER è localizzata all’in-terno della Provincia di Nuoro, sul versante centro-orientale della Sardegna. I connotati geografici identificano un areale di tipo colli-nare-montagnoso, con aree inter-ne fortemente accidentate e con scarsa accessibilità delle coste. Limitata la presenza di aree pia-neggianti e fertili, situate in pros-simità della costa e percorse da torrenti. I comuni sono localizzati su una fascia altimetrica che va dai 10 m s.l.m. dei comuni costieri (Tortolì, Girasole, Lotzorai), agli 820 m di Seui. La maggior parte dei comuni interessati (oltre il

66%) si trova dislo-cata nelle zone colli-nari e montane dell’entroterra con un’altimetria supe-riore ai 400 m.L’Ogliastra è stata da sempre conside-rata un’isola nell’i-sola, isolamento dovuto soprattutto ad alcuni vincoli di natura geomorfolo-gica, fisica e ambientale. L’area in oggetto presenta infatti un morfotipo caratterizzato da

numerosi rilievi rocciosi, oltre i 1.000 metri s.l.m. e tra i più importanti della regione, da pianori granitici e da pareti cal-caree che limitano in particolare lo sviluppo agricolo, ma anche la comunicazione con le zone più interne, e le relazioni esterne, dando però allo stesso tempo un’immagine dell’Oglia-stra affascinante ricca di mistero e di bellezze naturalistiche e ambien-tali uniche nel loro genere.

82

Area LEADER Dell’Ogliastra IT-SA16

1 2

3

4

1. La spettacolare cascata di Su cunnu'e

s'ebba nel Supramonte di Urzulei.

2. I caratteristici filoni di porfido

delle rocce rosse di Arbatax si

tuffano nel mare. Sullo sfondo,

le falesie del Golfo di Orosei.

3. Nuvole su Monte Perda Liana

nel territorio di Arzana.

4. Le tombe di giganti Selene

a Lanusei.

5. Il rio Su fronte 'e cerbos

nei pressi dell'azienda agrituristica

Su Fundale a Talana.

Page 83: Leader II in Sardegna

L’organizzazione del GAL

Il Programma LEADER II è gesti-to dal GAL Dell’Ogliastra con la forma giuridica del Consorzio volontario costituitosi ad hoc per la realizzazione del progetto LEA-DER II con un capitale sociale di Lit 48 milioni (2 milioni per cia-scun socio fondatore e ordinario).Il Consorzio presenta al suo inter-no:a) L’Assemblea dei soci costituita da sedici soci fondatori e da sette soci ordinari.b) Il CdA di prevalente nomina pubblica composto da nove consi-glieri, fra i quali un Presidente e un Vice Presidente.

c) Il Collegio dei revisori dei Conti scelti dall’Assem-blea dei soci.Il GAL si è dotato di un regolamento interno approvato dall’Assemblea.La struttura tecnica è composta da:a) un Coordinatore con funzione di coordinamento dell’attività svolta nell’ambito dell’at-tuazione del PAL e di raccordo con il CdA;

b) un responsabile amministrativo e finanziario al quale è demandata l’attività tecnico-finanziaria e la rendicontazione tecnico-amministrati-va; c) un animatore con la funzione di divul-gare il PAL, tenere i rapporti tra il CdA e i beneficiari da una parte e gli Enti pub-blici dall’altra, facili-tando anche il dialogo e l’operatività fra il Programma, la popo-

lazione e gli operatori del mondo rurale;d) un segretario per la gestione dell’archivio e del-la corrispondenza;e) un tecnico istruttore per l’analisi e l’istruttoria delle pratiche. Il progetto di sviluppo

Il contesto socioeconomicoLe principali tendenze dell’area in esame sono rav-visabili nel progressivo impoverimento del tessuto produttivo e sociale dei comuni più interni soggetti

Il Gruppo di Azione Locale GALDenominazione: GAL Dell’OgliastraRagione Sociale: Società a r.l.Partner: XI Comunità Montana Ogliastra, Comuni di Arzana, Barisardo, Baunei, Girasole, Jerzu, Lanusei, Loceri, Lotzorai, Osini, Seui, Tertenia, Tortolì, Triei, Ulassai, Urzulei e Villagrande Strisaili, Soc. Coop. a r.l. “Piccoli proprietari e coltivatori dell’Ogliastra”, Associazione Nuorese Produttori Latte Carne Lana Ovicaprini, Cantina Sociale Ogliastra, CNA Confederazione Nazionale Artigiana-to dell’Ogliastra, Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione di Tortolì-ArbataxSede: c/o XI Comunità Montana, Via Piscinas, 5 - 08045 Lanusei (NU) - Tel. 0782/482022 Fax 0782/480597e-mail [email protected]: Attilio Piras - Presidente; Marcello Caddori - Animatore Lingue di comunicazione: Italiano, Francese, Inglese

5

Page 84: Leader II in Sardegna

all’attrazione sia dei principali centri urbani dell’isola sia dei comuni costieri che offrono mag-giori opportunità a fronte dell’e-spansione turistica.Nell’economia della zona sono notevolmente incrementate le attività del settore terziario, anche se tuttora l’agricoltura offre per larghi strati della popolazione, l’u-nica fonte di sostentamento.Il turismo, in particolare quello culturale e naturalistico, svolge un’importante azione per l’econo-mia locale anche se necessita di un adeguamento strutturale.Per ciò che riguarda le attività industriali, esse risentono in

maniera drammati-ca della crisi della produzione cartaria. Quest’ultima in passato ha rappre-sentato il catalizza-tore intorno al qua-le si è formato il nucleo industriale di Tortolì-Arbatax che nello scorso decennio impiegava circa 850 addetti e che oggi vive una fase drammatica con soli 250 operai in regime di mobili-tà.

Obiettivi del Piano di Azione Locale - PAL

Gli obiettivi principali del Piano sono rappre-sentati dal:• sostegno dell’occupa-zione e dell’iniziativa locale, con particolare riguardo per la ricerca di nuove opportunità di impiego e di valorizza-zione delle risorse uma-ne, economiche ed ambientali del territorio;• integrazione diffusa delle risorse/opportuni-tà su base locale – set-tore agro-alimentare,

turismo rurale, artigia-nato, valenze naturalisti-che e storiche, anche con la creazione di un’im-magine globale che pro-muova e comunichi chiaramente la forte identità locale dell’area.Tali obiettivi sono stati perseguiti con:• il potenziamento strutturale e funzionale della politica commer-ciale e di marketing dei prodotti locali;• la rivitalizzazione di attività legate alla tradi-zione ed alla cultura

84

Pubblicom/Lit 2.871.715M 1.483.117

Privatom/Lit 888.405M 458.823

Privatom/Lit 888.405M 458.823

UEm/Lit 1.504.491M 777.005

Statom/Lit 1.367.224M 706.112

In attuazione al 2OOOm/Lit 3.760.120M 1.941.940

Approvato nel 1998m/Lit 3.760.120M 1.941.940

m/Lit 380.000M 196.254

m/Lit 1.497.350M 773.317

m/Lit 1.131.418M 584.329

m/Lit 511.352M 264.091

m/Lit 160.000M 82.633

m/Lit 80.000M 41.317

1 2 4

Misura B m/Lit 3.760.120 M 1.941.940

5 63

6

Budget PAL

Ripartizione risorse finanziarie

Page 85: Leader II in Sardegna

locale, specie per quel che concer-ne l’agricoltura, la zootecnia e l’ar-tigianato;• la riqualificazione dell’ospitalità e del turismo in ambiente rurale, valorizzando le numerose risorse esistenti, diversificando l’offerta turistica ed integrando le valenze della costa con le proposte dell’a-rea interna;• la creazione di un Centro di pri-ma Accoglienza Turistica (CAT) a ridosso dei punti di maggior approdo (porto ed aeroporto) per migliorare la fruizione turistica del territorio e devolvere tutte le infor-mazioni atte a far conoscere le zone interne e le realtà economi-che e turistiche presenti nelle zone rurali;

• la creazione di un Centro Servizi per la Promozione e la Commercializza-zione dei prodotti tipici agroalimenta-ri locali (CSPC). Le azioni più significative

Potenziamento dell’ospitalità rurale

L’iniziativa ha ampliato e miglio-rato l’offerta turisti-

ca locale, sia sotto il profilo della ricettività rurale in genere che del-la ristorazione tradizio-nale.L’iniziativa è di grande rilevanza perché ha migliorato le condizioni degli operatori delle aree interne, specie di quelli del versante ogliastrino del Gennar-gentu, costretti a sotto-stare alle condizioni non sempre sufficiente-mente remunerative, poste dagli operatori turistici costieri.Con la presente azione sono stati realizzati (o ampliati) 15 punti sosta/ristoro che hanno interessato soprattutto

le zone interne rica-denti nei Comuni di Arzana, Villagrande, Urzulei, Talana, Gairo, Loceri e Baunei.Nonostante l’azione in esame abbia compor-tato piccoli interventi (con un massimale di spesa non superiore ai 120 milioni), ha con-sentito di arricchire e qualificare l’offerta turistica che potrà per-tanto garantire una più adeguata ristorazione e soggiorno in aree agri-cole, avvicinando così

85

7

8

9

10

8. I ciottoli della spiaggia di Coccorrocci nel

Comune di Gairo.

9. Giuseppe Pinna, talento LEADER di

Arzana, è una straordinaria guida del Gen-

nargentu. Con LEADER ha attivato un'a-

zienda agrituristica in località Terra Ona.

10. L'agriturismo Genna is Serbadores di

Loceri è uno dei quindici punti in cui il GAL

ha potenziato l'offerta di ospitalità rurale

dell'area.

6. Mario Usai, talento LEADER di

Ilbono, nella sua azienda di produ-

zione di pani e paste tipiche.

7. Le etichette usate per il confezio-

namento del pistoccu, pane tipico

dell'Ogliastra ma presente, anche

con forme diverse, in altre località

della Sardegna.

B2 m/Lit 1.117.669 J 577.228

15 Imprese

Page 86: Leader II in Sardegna

il turista all’attività quotidiana del mondo agropastorale ogliastrino, che da sempre mantiene inalterate le antiche consuetudinarie e tradi-zionali tecniche produttive e lavo-rative. Centro di Assistenza, sviluppo e promozione Turistica (CAT)

L’area LEADER Dell’Ogliastra, in termini di potenzialità legate al turismo rurale richiedeva senza dubbio una forte azione di valo-rizzazione anche per le possibili ricadute sullo sviluppo occupazio-nale, pertanto si è ritenuto di estrema validità la costituzione di un apposito Centro di Assistenza e promozione Turistica.Tale Centro è stato realizzato presso il Comune di Girasole, che

per la sua posizione geografica, costituisce il punto-cerniera ide-ale tra turismo mari-no e turismo interno. Localizzazione perciò strategica in funzione degli obiettivi del PAL posto che era dal principio esigenza inderogabile la diffu-sione verso le aree interne dei flussi turistici costieri.Il CAT dovrà pertan-to in futuro costituire il momento più rile-vante, visibile ed accessibile delle opportunità dell’area LEADER legate al turismo rurale rap-presentando e costi-

tuendo il centro-motore dello stesso.

Centro Servizi per la Pro-mozione e la Commercia-lizzazione dei prodotti agroalimentari locali (CSPC)

La creazione del Centro Servizi riveste una note-vole rilevanza data la sua funzione di vero e pro-prio “motore di ricerca” del settore agroalimen-tare ritenuto da sempre come uno degli elementi trainanti dell’intera eco-nomia ogliastrina.Il Centro ha diverse fun-zioni: esporre e vendere i prodotti; concentrare l’offerta di prodotti spesso incapaci di pre-sentarsi autonomamen-

te ed in modo sufficien-temente remunerativo sul mercato; garantire azioni comuni di pro-mozione. Dotato di strumenti informatici opera in stretto collega-mento con il CAT di Girasole e con le azien-de produttrici anche nel-la direzione di una gra-duale funzione di tra-ding.I locali del CSPC, in fase di ristrutturazione “mirata” nel Comune di Villagrande Strisaili, richiamano anche negli arredi le tipicità tradi-zionali e culturali oglia-strine.

86

11

12

11. Ginotto Muggianu, talento

LEADER di Talana, nella sua

azienda agrituristica Su Funda-

le. Altri beneficiari hanno rea-

lizzato o ampliato punti sosta e

ristoro nei comuni di Arzana,

Baunei, Gairo, Loceri, Talana,

Urzulei e Villagrande Strisaili.

12. Supramonte di Baunei: nei

pressi della Voragine del Golgo,

il ristorante della omonima

Cooperativa.

B2 m/Lit 379.681 J 196.089

1 Società

B3 m/Lit 292.287 J 150.954

1 Società

Page 87: Leader II in Sardegna

• Potenziamento dell’ospitalità rurale attraverso la realizzazione o l’ampliamento di 15 punti sosta/ristoro.• Costituzione di un Centro di Assistenza, sviluppo e promozio-ne Turistica (CAT) e definizione di 1 piano globale di marketing per l’offerta turistico-culturale dell’area. • Miglioramento della qualità e innovazione nelle produzioni agroalimentari: iniziative legate all’immagine e al confezionamen-to.

• Creazione di 1 Centro Servizi per la Promozio-ne e la Commercializza-zione dei prodotti agro-alimentari locali (CSPC).Tutela e miglioramento dell’ambiente.

• Valorizzazione dei beni archeologici, cultu-rali ed ambientali mediante la realizzazio-ne di 2 itinerari turistici integrati, la predisposi-zione di cartografia e segnaletica, la realizza-

zione di 1 opuscolo infor-mativo e di 1 Cd.• Valorizzazione delle risorse lacuali e fluviali mediante azioni di soste-gno a operatori locali della pesca sportiva destinate anche al ripopolamento ittico.

Sostegno dell’artigianato e delle piccole imprese, rivalutazione dell’identità. • Sostegno dell’identità e cultura locale attraverso la valorizzazione di 3 manifestazioni popolari.

87

13

13. Francesco Manca e un socio

della Cooperativa La Nuova

Luna che gestisce il sito archeo-

logico di Selene a Lanusei.

14. Le cumbessias (le piccole

case usate dai fedeli durante la

novena) della chiesetta campe-

stre di San Pietro di Golgo nel

Supramonte di Baunei.

14

B2

B3

B4

B5

I risultati

Page 88: Leader II in Sardegna

Il territorioL’area, localizzata sul versante cen-tro-orientale della regione, è pre-valentemente collinare-monta-gnosa con pochissime aree pia-neggianti; quasi tutti i comuni, ad esclusione di Ottana, sono infatti localizzati su una fascia altimetri-ca che va dai 400 ai 1.000 m (Fonni).In questa zona si estendono i rilievi più importanti della regione con il massiccio montuoso del Gennargentu, area fra le più impervie della Sardegna, ma certa-mente fra le più interessanti per gli aspetti naturalistici.Le dorsali scistose e granitiche del

Gennargentu sono pressoché prive di alberi; sul versante meridionale esistono ancora residui boschi di leccio, ginepro, tasso mentre sulle pendici vi sono boschi di castagni, noccioli e noci.Sempre dal punto di vista naturalistico sono da segnalare numerose altre valen-ze locali: l’area del Supramonte (Dorga-li, Oliena e Orgoso-lo), rifugio di alcune

specie di alto interesse faunistico; Cala Luna e Cala Sisine (Dorgali); i Monti Nieddu (Ottana) e Gonare (Orani e Saru-le). Nella Barbagia di Ollolai sono presenti alcuni laghi artificiali quali il Cucchinadorza e il Gusana, di grande rilie-vo paesaggistico. L’organizzazione del GALIl GAL Delle Barbagie è una Società consortile a responsabilità limitata.Il Consiglio Direttivo è

composto dal Presidente e da sei membri, in rap-presentanza proporzio-nale dei soci.I rapporti societari sono regolati da un regola-mento interno approva-to dall'Assemblea, il quale disciplina anche le procedure tecnico-amministrative del PAL. La struttura si avvale della collaborazione del Coordinatore di Piano.Il GAL Delle Barbagie ha tre sedi:• l’Ufficio di Piano, con sede a Gavoi, dove si

88

Area LEADER Delle Barbagie IT-SA11

Carta d’identitàProvincia: Nuoro

Comuni interessati: n.18 Desulo, Dorgali, Fonni, Gavoi, Lodine, Mamoiada, Oliena, Ollolai, Olzai, Oniferi,

Orani, Orgosolo, Orotelli, Orune, Ottana, Ovodda, Sarule, Teti Superficie: 1.531,3 kmq

Popolazione: 54.617 abDensità: 35,7 ab/kmq

Popolazione attiva per settore: agricoltura 29,3%; industria 26,3%; servizi 44,4%Tasso di disoccupazione: 15,0%

Il Gruppo di Azione Locale - GALDenominazione: GAL Delle BarbagieRagione Sociale: Società consortile a r. l. Partner: IX Comunità Montana Nuorese, Consorzio di Bacino Imbrifero Montano del Taloro, Comuni di Dorgali e Fonni, Provincia di Nuoro, Camera di Commercio I.A.A. di Nuoro, Banco di Sardegna, SFIRS S.p.A. Società Finanziaria Industriale Rinascita Sardegna Sede: Piazza Marconi, 5 - 08020 Gavoi (NU) - Tel. 0784/529011 Fax 0784/52117 - e-mail [email protected]: Ciriaco Loddo – PresidenteLingue di comunicazione: Italiano, Inglese, Francese

1

2

3

1. La tomba di giganti

S’Ena ’e Thomes in agro

di Dorgali.

2. I colori dell’autunno sulle

pendici del Gennargentu.

3. Il Lago del Cedrino verso

il Supramonte di Oliena.

4. Ragazze di Desulo nel loro

costume tradizionale.

Page 89: Leader II in Sardegna
Page 90: Leader II in Sardegna

svolge l'attività amministrativa e finanziaria a cura del responsabile amministravo e del responsabile finanziario, coadiuvati da due col-laboratori;• il CeST Centro Servizi Turistici di Cala Gonone-Dorgali dedicato all'offerta turistico-culturale dell'a-rea, al fine di potenziare valenze e strutture turistiche dei Comuni LEADER;• il CeProCom Centro per la Pro-mozione e la Commercializzazio-ne dei prodotti agroalimentari, con sede a Fonni, che ha il compi-to di attivare iniziative promozio-nali al fine di favorire la commer-cializzazione dei prodotti agroali-mentari dell'area.Per l’attivazione del Piano il GAL ha potuto contare sulla collabora-zione di ben sette animatori rurali; in ogni comune è stato, infatti, costituito uno Sportello di Ani-mazione Rurale (SAR).Il GAL si avvale inoltre di uno staff di consulenti, che si occupa in particolare delle procedure di istruttoria e di collaudo dei pro-getti dei beneficiari dei contributi LEADER.

Il progetto di sviluppo

Il contesto socioeconomicoIl territorio presenta una forte vocazione agricola, legata in particolare all’al-levamento ovi-caprino, che si riflette in una posi-tiva azione di salvaguardia del territorio e di presidio in aree marginali altrimen-ti soggette a fenomeni di degrado. Il prodotto tipico e prevalente dell’area è il formaggio pecorino Fiore Sardo; diffusi anche i pro-dotti alimentari tipici, tut-ti a livello artigianale,

come la ricotta, gli insaccati, i prosciutti, il miele, i funghi, il pane carasau, i dolci (savoiar-di, torroni, e dolci locali quali: guelfos, aranzadas, gateau) e i prodotti eno-gastronomici locali (culurgionis, arrosti, trat-talia, cordula, Nepente, Cannonau, ecc.), Il terri-torio del GAL Delle Bar-bagie presenta una forte frammentazione delle strutture di produzione del comparto agricolo e una carente attività di trasformazione e com-

mercializzazione dei pro-dotti agro-alimentari, per i quali mancano standard qualitativi e di omogeneità (ove possibile) dei prodot-ti. Debole, se non assente in taluni casi, è la capacità di presentare i prodotti attraverso marchi di quali-tà e azioni mirate al mar-keting, cui si somma la mancanza di strutture per la concentrazione dell’of-ferta. Obiettivi del Piano di Azione Locale - PALIn sintesi la filosofia del Piano è orientata: • al sostegno dell’occupa-zione, con particolare

90

Pubblicom/Lit 9.620.000M 4.968.315

Privatom/Lit 2.650.774M 1.369.011

Privatom/Lit 2.447.000M 1.263.770

UEm/Lit 4.992.000M 2.578.153

Statom/Lit 4.628.000M 2.390.163

In attuazione al 2OOOm/Lit 12.270.774M 6.337.326

Approvato nel 1997m/Lit 12.067.000M 6.232.085

Misura B m/Lit 12.270.774 M 6.337.326

m/Lit 1.207.000M 623.363

m/Lit 5.535.949M 2.859.079

m/Lit 3.045.354M 1.572.794

m/Lit 1.682.471M 868.924

m/Lit 300.000M 154.937

m/Lit 500.000M 258.228

1 2 4 5 63

5

Budget PAL

Ripartizione risorse finanziarie

Page 91: Leader II in Sardegna

attenzione per la ricerca di nuove opportunità d’impiego più orien-tate al mercato; • alla rivitalizzazione di attività legate alla tradizione e alla cultura locale; • alla promozione dei servizi in favore degli imprenditori locali e dei giovani in cerca di occupa-zione; • all’integrazione delle risorse/ opportunità su base locale anche con la creazione di un marchio e di un’immagine globale dell’area; • alla riqualificazione dell’ospitali-tà e del turismo in ambiente rurale valorizzando le numerose risorse esistenti (reperti archeologici, edifici storici, prodotti artigianali, ecc.), diversificando l’offerta turi-stica e integrando le valenze della costa con le proposte commerciali dell’area interna.

Le azioni più significative

Rete di dimore per il turismo in ambiente rurale

Questa azione ha avuto l'o-biettivo di potenziare e di migliorare l'offerta agrituri-stica locale; 21 imprenditori agricoli hanno presentato progetti per la realizzazione di nuove strutture, di questi 12 sono stati finanziati. Gli interventi di ristrutturazione, collegamento in rete, acqui-sto di attrezzature ecc., han-no invece interessato 23 aziende agrituristiche pre-senti nel territorio.

Circuiti tematici integrati e colle-gamento mare-montagna

Sono stati realizzati percorsi tematici integrati, secondo diversi profili di interesse dei fruitori: dalle chiese campe-stri alle sagre, dall’osserva-

zione/educazione naturalistica allo sport, dal tempo libe-ro alla gastronomia, dall’artigianato locale all’archeologia e spele-ologia. La scelta degli itinerari ha privilegiato il colle-gamento tra la costa e l’interno al fine di favorire la differenzia-zione dell'offerta turi-stica nell'intero terri-torio LEADER.Gli interventi hanno previsto l’installazio-ne di un’apposita segnaletica con pan-nelli in legno di casta-gno sardo; la realizza-zione e sistemazione di casette prefabbrica-te in legno, in punti strategici dei circuiti, in grado di ospitare mostre dei prodotti enogastronomici e artigianali dell'area LEADER; la realizza-zione di un Cd rom interattivo-multime-diale e di cartine segnaletiche con la

mini guida dei circuiti. Per una migliore frui-zione dei circuiti è pre-vista la disponibilità di quattro fuori strada. Azioni di sostegno e piano di marketing dell'offerta turistico-cultu-rale

L’intervento, che ha coinvolto differenti strutture ricettive (dal villaggio turistico marino al piccolo albergo montano a conduzione familiare) è finalizzato a costitui-re una dotazione infor-

91

6

7

8

7. Sas crabas andant da in

puncta in puncta, sos cascos

dai bucca in bucca - Le capre

vanno di cima in cima, gli sbadi-

gli di bocca in bocca.

8. Il GAL ha curato l’installazio-

ne di una apposita segnaletica

con pannelli in legno di castagno

sardo.

5. Ginepro sui monti del Gennar-

gentu.

6. L’agriturismo Guthiddai a

Oliena. Il GAL ha finanziato

dodici nuove strutture per il turi-

smo rurale dell’area, facilitando

anche la costituzione di una vera

e propria rete di abitazioni per

il turismo in ambiente rurale.

B2 m/Lit 2.533.949 J 1.308.675

35 Aziende agrituristiche

B2 m/Lit 600.000 J 309.874

Gruppo di Azione Locale, 1 SocietàCooperativa Giovanile

B2 m/Lit 650.000 J 335.697

26 Strutture ricettive

Page 92: Leader II in Sardegna

matica minima per migliorare la gestione della disponibilità ricetti-va, la comunicazione interna, la gestione economica e finanziaria.I livelli di intervento sono stati differenti: il collegamento Internet per la semplice connessione del PC aziendale (anche riservato ai clienti che richiedono il servizio di posta elettronica e navigazione sulla rete); l'inserimento di ban-ner pubblicitari e di schede per teleprenotazione in circuiti turisti-ci virtuali; la creazione di un sito della struttura con possibilità di richiesta di informazioni e di pre-notazioni. L’azione di sostegno è stata com-pletata da interventi più tradizio-nali sulla segnaletica e dalla pro-duzione di depliant turistici.

Sostegno all'innovazione e azioni di marketing dei prodotti agroalimentari. Progetto filiera Fiore Sar-do

L’attività si è articolata in una serie di azioni finalizzate a promuo-vere e potenziare i prodotti agroalimen-tari locali: sono stati erogati contributi a 12 aziende del territorio per la valorizzazione dei prodotti (pane carasau, torrone e biscotti, vino canno-nau, formaggi pecori-ni e patate); sono sta-te finanziate 15 azien-de per progetti ineren-ti la promozione dei prodotti attraverso campagne pubblicita-rie e il miglioramento dell'immagine e con-fezionamento dei pro-dotti; è stato realizza-to uno studio di inno-vazione tecnologica e un piano di marke-ting. A favore del Consor-zio di Tutela del For-maggio Pecorino Fiore sardo Dop, tipico pro-

dotto lattiero-caseario dell'area LEADER, è sta-to destinato un contri-buto al fine di attivare una azione mirata sulla filiera di produzione.

Valorizzazione delle risorse lacuali e fluviali

I laghi dell'area LEADER costituiscono uno dei punti di attrazione nel collegamento mare-montagna, in grado di soddisfare la richiesta di un turismo escursioni-stico-sportivo. Gli interventi hanno interessato gli operatori economici locali che sono stati dotati di strutture e attrezzature sportive come canoe, kayak, pedalò, barche, di pontili e attracchi realiz-zati con materiali del

luogo e sapientemente inseriti nel contesto paesaggistico locale, al fine di soddisfare la cre-scente richiesta dei turi-sti di strutture e attrez-zature per l'attività di pesca sportiva e di sport sull'acqua in genere.È in fase di realizzazione anche il recupero e valo-rizzazione di un vecchio mulino ad acqua nel Comune di Desulo.Completano il program-ma di valorizzazione delle risorse lacuali e fluviali del territorio: un’azione di ripopola-mento della fauna ittica dei fiumi e laghi; la rea-lizzazione del volume “I Sentieri d'acqua”, gui-da degli itinerari lacuali del territorio LEADER.

92

9

10

11

9, 10 e 11. Alcuni talenti LEADER

dell’area: Rita Loddo di Desulo produ-

ce miele; Franco Maxia di Desulo pro-

duce torrone, mentre Tonino Arcadu di

Oliena è il titolare della Cantina del

Gostolai.

Il sostegno all’innovazione e alle azioni

di marketing dei prodotti agroalimen-

tari costituisce un’azione strategica

ripetuta in tutte le aree LEADER II

della Sardegna che troverà ulteriori

sviluppi e opportunità con la nuova

iniziativa LEADER+.

B3 m/Lit 2.445.354 J 1.262.920

15 + 12 Aziende agroalimentari, 1 Consorzio

B4 lit 708.186 J 365.748

4 Associazioni, 1 Società, 6 Impre-se individuali, Comune di Desulo

Page 93: Leader II in Sardegna

• Realizzazione di 12 nuove strut-ture agrituristiche e adeguamento e ristrutturazione di 23 già ope-ranti.• Attivazione di nuovi itinerari gestiti da giovani operatori del ter-ritorio.• Dotazione informatica e collega-mento Internet per 7 strutture alberghiere.• Creazione del Centro Servizi Turistici (CeST) a Cala Gonone-Dorgali.

• Interventi sul ciclo e sulle tecni-che di produzione di 10 aziende agroalimentari.

• 1 progetto di valorizzazio-ne della filiera formaggio pecorino Fiore Sardo.• Apertura nella città di Cagliari dell'Emporio per la vendita dei prodotti agroalimentari dell'area LEA-DER.• Creazione del Centro per la Promozione e la Commercia-lizzazione dei prodotti agro-alimentari (CeProCom) a Fonni.

• Realizzazione di due impianti sportivi (canoe, barche, pedalò, pontili) nei laghi del territorio; ripo-

polamento faunistico di fiumi e laghi.• Creazione di 2 campi sperimen-tali di coltivazione piante officinali.

• Realizzazione di una video cas-setta promozionale “Musiche e Balli in Barbagia”.• Realizzazione di 5 studi inerenti la rete di dimore per il turismo in ambiente rurale, lo studio e la valorizzazione degli endemismi nel territorio della Barbagia, il sostegno all'innovazione e al miglioramento e azioni di marke-ting dei prodotti agroalimentari, i circuiti turistici di collegamento mare-montagna.

93

12 13

14

12. Il GAL ha dedicato un’azione

alla valorizzazione delle risorse

lacuali e fluviali in grado di sod-

disfare le richieste del turismo

escursionistico-sportivo. Nella

foto, le attrezzature sportive

dell’azienda agrituristica Nieddu

nel Lago del Cedrino.

14. Paolo Mula, talento LEA-

DER della Cantina Sociale di

Dorgali, accanto alle botti in

rovere acquistate con i finanzia-

menti del GAL.

B2

B3

B5

I risultati

B4

13. Cooperativa Dorgali Pastori, bene-

ficiaria di un intervento per la diversi-

ficazione del prodotto. Nel settore il

GAL è intervenuto inoltre con un’azio-

ne mirata alla valorizzazione della

filiera produttiva del formaggio Fiore

Sardo che rappresenta una tipicità

dell’area.

Page 94: Leader II in Sardegna

Carta d’identitàProvincia: Sassari

Comuni interessati: n.9 Aggius, Aglientu, Bortigiadas, Luogosanto, Luras, Sant’Antonio di Gallura,

Telti, Tempio Pausania, Trinità d’AgultuSuperficie: 1.047,4 kmq

Popolazione: 28.069 abDensità: 26,7 ab/kmq

Popolazione attiva per settore: agricoltura 9.6%; industria 31.0%; servizi 59.4%Tasso di disoccupazione: 22,6%

Il territorioL'ambito territoriale in cui insisto-no gli interventi del progetto inte-grato è costituito dalla regione ambientale Gallura-Terranova. L’area individuata, che comprende le Comunità Montane Gallura e Riviera di Gallura, riflette elementi di unitarietà e interrelazioni oggettivamente esistenti. Alla prima delle due Comunità appartengono i comuni di Aggius, Aglientu, Bortigiadas, Luogosan-to, Luras, Tempio Pausania e Tri-nità d’Agultu mentre alla seconda i Comuni di Sant’Antonio di Gal-lura e Telti. Il territorio dei nove comuni è

situato nella regione nord-orientale dell’iso-la ed abbraccia una parte costiera che dal comune di Trinità d’A-gultu e Vignola, pas-sando per quello di Aglientu raggiunge i confini della costa di Santa Teresa di Gallu-ra.Dal punto di vista geo-morfologico è caratte-rizzato essenzialmente da rilievi granitici. La fascia costiera si pre-senta estremamente frastagliata con forma-

94

Area LEADER Gallura IT-SA15

1

2

1. Volo di gabbiani sulle rocce gra-

nitiche di Isola Rossa.

2. Una piccola spiaggia, incasto-

nata tra i graniti di Costa Para-

diso, separa il verde della macchia

dalle acque limpidissime.

Page 95: Leader II in Sardegna

zione di vere e proprie valli som-merse dovute ad originarie forme di erosione fluviale in seguito invase dal mare e denominate attualmente rias. Muovendosi verso l’interno il pae-saggio è caratterizzato inizialmen-te da qualche cresta, per culminare nel sistema montuoso del Limbara (1.363 m).

L’organizzazione del GALIl GAL Gallura è una Società con-sortile a responsabilità limitata. L’Assemblea è composta dai part-ner che partecipano alle votazioni con il peso risultante dalla percen-tuale di quote associative corri-

sposte al momento dell’atto costitutivo.L’organo Consiglio di Amministrazione ha funzioni esecutive ed è composto da sette membri nominati per volontà dell’Assem-blea riunita in seduta. I rapporti tra le figure interne sono regolati da un regolamento interno, il quale attua le procedure tecnico amministrative previ-ste per la gestione del PAL. La struttura tecnica è

composta da un Coor-dinatore Responsabile con funzioni di Rural Manager, con cui è costante uno stretto collegamento al CdA. Per quanto concerne gli aspetti amministrativi, il compito viene svolto da una figura di respon-sabile tecnico delle pro-cedure coadiuvato da un tecnico operativo che adempie alle fun-zioni di ragioneria, con-tabilità e gestione dell’Ufficio operativo. A sovrintendere alle fun-

zioni di queste figure vi è un responsabile amministrativo. La struttura si comple-ta con la presenza di due figure di promoter che oltre all’animazio-ne economica e pro-mozionale delle attivi-tà del GAL nel territo-rio, collaborano da professionisti interni in qualità di tecnici istruttori e consulenti della struttura. Tutte le figure previste all’interno della strut-tura operativa del GAL

95

Il Gruppo di Azione Locale - GALDenominazione: GAL GalluraRagione Sociale: Società consortile a r. l.Partner: III Comunità Montana Gallura, IV Comunità Montana Riviera di Gallura, Comuni di Tempio Pausania, Aggius, Telti, Luras e Luogosanto, Confcooperative Unione Provinciale Sassari-OlbiaSede: Via Goffredo Mameli, 31 - 07029 Tempio Pausania (SS) - Tel. 079 634667 Fax 079 634106e-mail [email protected] Contatto: Antonio Pirisinu - Presidente; Fedele Azara - CoordinatoreLingue di comunicazione: Inglese, Francese, Spagnolo

3 4

3. Una veduta aerea del massiccio

del Limbara che domina la Gal-

lura occidentale.

4. Un caratteristico tafone, in

parte edificato, alle pendici del

Monte Pulchiana. Il monolite

granitico, dichiarato monumento

naturale, è situato tra Aggius

e Luogosanto.

Page 96: Leader II in Sardegna

Gallura sono assunte con contrat-ti di collaborazione coordinata e continuativa, senza vincolo di mandato.

Il progetto di sviluppo

Il contesto socioeconomicoIn tale territorio la diffusione della popolazione presenta connotati specifici particolarmente rilevanti con una incidenza della popola-zione sparsa in insediamenti rura-li che è l’11% di quella totale, caso unico in Sardegna. Gli stazzi isolati abitati sono circa 2.000 ma vi sono, in particolare nella CM Riviera di Gallura, altre unità insediative rurali del tipo misto, stazzi e nuclei, che riguar-dano soprattutto la zona vicino a Telti, o a piccoli nuclei rurali. In particolare nella CM Gallura è

prevalente il tipo di insediamento a stazzo isolato.

Obiettivi del Piano di Azione Locale - PALIl progetto fa stretto riferimento al modello di sviluppo territoriale che le Comunità Montane della Gallura perseguono attraverso l’attività di pianifica-zione.Tra gli obiettivi fonda-mentali del modello di sviluppo vi è la costruzione della Gal-lura come regione urbana, cioè come un'area di diffusione della qualità della vita urbana.

Due i criteri di scelta seguiti:• esplicitare e rendere proponibili per lo svi-luppo risorse specifiche del territorio che hanno grandi potenzialità ma che sono state in passa-to trascurate dalle politi-che territoriali;• convogliare l'energia territoriale connessa con il fenomeno turistico della costa nord orienta-le, che è ora legata uni-camente alla risorsa marino-balneare, verso la valorizzazione di altre

risorse del territorio gal-lurese.I settori di intervento:• rurale, con particolare riferimento alla qualifi-cazione dell'insedia-mento diffuso e delle molteplici attività con-nesse (patrimonio abi-tativo, allevamento, piante officinali, apicol-tura, lavorazione e con-fezionamento delle carni bovine, ecc.). In partico-lare il settore delle pian-te officinali rappresenta una caratteristica pecu-liare della regione

96

Misura B m/Lit 3.894.645 M 2.011.416

m/Lit 670.000M 346.026

m/Lit 1.150.000M 593.925

m/Lit 918.912M 474.578

m/Lit 975.733M 503.924

m/Lit 180.000M 92.962

1 2 4 5 63

Pubblicom/Lit 3.158.370M 1.631.162

Privatom/Lit 736.275M 380.254

Privatom/Lit 738.000M 381.145

UEm/Lit 1.854.000M 957.911

Statom/Lit 1.308.000M 675.526

In attuazione al 2OOOm/Lit 3.894.645M 2.011.416

Approvato nel 1998m/Lit 3.900.000M 2.014.182

5

Budget PAL

Ripartizione risorse finanziarie

Page 97: Leader II in Sardegna

ambientale, unica in Sardegna;• turistico, con particolare riferi-mento alla individuazione di nuo-vi modi di fruizione e di offerta di prodotti tipici locali.

Le azioni più significative

Recupero funzionale e conservativo di stazzi e strutture rurali a fini turistici

Con questa azione si è inteso il recupero funzionale e conservativo degli stazzi e di altre strutture rurali, al fine di creare un’ospitalità diffusa e una ricaduta su altre atti-vità.

L’obiettivo deve essere quello di soddisfare la domanda di vacanze impostate sulla rivalu-tazione dell’ambiente, della genuinità dei prodotti e dei rapporti umani. L’azione ha una particolare valen-za nell’ambito dell’in-novazione sociale in quanto grazie allo scambio che si crea tra popolazione residente e turisti, vengono introdotti nuovi modelli culturali, sociali ed economici che permettono di uscire dall’isolamento atavico.Questa azione con-sentirà di adeguare e ampliare le strutture

esistenti dando la prio-rità a quelle aziende adiacenti a zone di par-ticolare pregio archeo-logico, ambientale e naturalistico.

Realizzazione di centri di lavorazione e confe-zionamento di carne bovina

L’indirizzo strategico che è perseguito in campo agricolo è fun-zionale al recupero dell’aspetto rurale attra-verso forme di innova-zione agricola e di inte-grazione del reddito rurale. In particolare si intende creare una filie-ra produttiva nella qua-le si svolgeranno le fasi della produzione, lavo-

razione, confeziona-mento e commercializ-zazione della carne bovina. Tale azione è attinente: • alla innovazione del prodotto, in quanto consente di immettere sul mercato la produ-zione delle carni bovi-ne rustiche che sono una peculiarità della Gallura;• all’incremento del valore aggiunto locale, in quanto consente il collegamento tra le aziende di produzione e le aziende di lavora-zione, stoccaggio, con-fezionamento e com-mercializzazione;

97

6

7

8

5. Un ambiente tradizionale

all’interno dell’agriturismo

Il Muto di Gallura nell’agro

di Aggius.

6. La segnaletica è stata sviluppa-

ta su tutto il territorio coinvolto

nel progetto LEADER.

7. Lavorazione orafa nel labora-

torio artigiano di Maria Luisa

Bianco ad Aggius.

8. L’allevamento e la raccolta del

sughero sono due attività impor-

tanti nel territorio di Calangia-

nus.

B2 m/Lit 1.150.000 J 593.925

12 Proprietari di dimore ruraliB5 m/Lit 180.000 J 92.962

2 imprese

Page 98: Leader II in Sardegna

• alla standardizzazione del pro-dotto in termini di qualità;• a ridurre l’esodo delle forze gio-vanili e ad incentivare il lavoro agricolo, quale fonte di reddito.Pertanto questo intervento è rivol-to alle aziende agricole che si pon-gono quali “modelli di riferimen-to” con maggiore potenzialità di know-how, di tecnologie e di pro-spettive occupazionali.

Sostegno alle imprese artigianali per confezionamento, promozione e commercializzazione

L’attività artigianale è una delle voci più importanti dell’economia della Gallura, spesso organizzata come piccola o piccolissima impresa. Le azioni previste mirano

a sostenere la cre-scita dell’artigiana-to, non solo dal punto di vista strut-turale, ma anche dal punto di vista delle possibili sinergie tra i diversi comparti. Pertanto le azioni finanziarie prevedo-no la ristrutturazio-ne e riqualificazione delle botteghe arti-giane in modo da creare sinergie col settore turistico. Le botteghe artigiane ricevono un suppor-to manageriale e i prodotti tipici ver-ranno inseriti nel pacchetto dei pro-dotti tipici della Gallura.

Formazione sulle produ-zioni agroalimentari, artigianato e bed & bre-akfast

Questa azione mira a sviluppare un intervento organico di consolida-mento e di sviluppo di professionalità strategi-camente funzionali alle politiche di crescita del fattore umano che col Programma LEADER Gallura si vogliono creare.L’azione nel suo com-plesso intende attuare un progetto formativo concepito come un insieme di pacchetti di corsi e seminari intensi-vi. Tale azione verrà svolta da un gruppo di formatori che agisce sol-lecitando e coinvolgen-do le risorse presenti nell’area, raccogliendo e promuovendo nuove business idea, cataliz-

zando risorse umane e culturali intorno a pro-getti economici e pro-duttivi, favorendo la col-laborazione, la solidarie-tà e la circolazione delle idee all’interno dell’area LEADER.Tutto questo attraverso l’attivazione di interven-ti quali la realizzazione di brevi attività semina-riali, sia di carattere generale che monografi-co. In particolare per quanto attiene alle azio-ni più importanti del Piano di Azione Locale, si prevedono moduli seminariali quali ad esempio il modulo per formare tecnici specia-lizzati nella coltivazione

98

9

10

9. Tempio Pausania: Mattea e

Mario Usai, talenti LEADER,

producono formaggi tipici nel loro

caseificio.

10. Tipico paesaggio dell’agro gal-

lurese con gli stazzi, caratteristica

costruzione rurale, circondati da

appezzamenti coltivati e da emer-

genze di roccia granitica.

B5 m/Lit 436.189 J 225.273

7 Imprese artigianali

B6 m/Lit 180.000 J 92.962

1 Ente di Formazione Professionale

Page 99: Leader II in Sardegna

di piantine e talee di piante offici-nali di particolare pregio e i moduli monotematici (enologia, cucina, servizio al tavolo, normati-va in materia di igiene, ecc.) per formare personale qualificato nella gestione di strutture rurali a fini turistici.

• Creazione di una nuova serie di 12 punti in rete integrata per l’ac-coglimento turistico (modello bed & breakfast).

• Ampliamento di 2 attività e cre-azione ex novo di altre 2 imprese di produzione di miele.•Attivazione di 1 completa filiera lavorativa nel settore delle piante officinali, dalla piantumazione alla trasformazione in distillato, per il mercato degli oli essenziali.

• Potenziamento di 2 centri per la lavorazione ed il confeziona-mento della carne bovina “Gallu-rese”.• Razionalizzazione dei processi

produttivi di 1 azienda di lavorazione e trasformazione dei latticini. • Promozione della cultura contadina tipica degli stazzi galluresi attraverso la creazione di un digipack e la realiz-zazione di videocassette di “memoria storica”.• Adeguamento dei sistemi di confe-zionamento del prodotto in 2 aziende operanti nel settore della produzione della pasta fresca e dei dolci tipici.• Adeguamento di 1 azienda di pro-duzione di manufatti in rame.• Attivazione di una serie di nuovi itinerari per promuovere le escursioni nei comuni facenti parte dell’Area LEADER.• Integrazione di una filiera lavorativa del sughero tessuto.

99

11

12

13

12. In prossimità del Lago del

Liscia si conservano due olivastri

millenari di dimensioni straordi-

narie.

13. Annino Orecchioni, talento

LEADER di Sant’Antonio di

Gallura e titolare di Gallurapi,

mostra le nuove arnie finanziate

dal GAL.

11. A Tempio Pausania, Sandro

Fresi raccoglie le musiche e gli

strumenti della tradizione gallu-

rese e corsa, fondendole e rielabo-

randole con mezzi informatici

moderni. La sua ricerca si tradur-

rà in un Cd finanziato

dal LEADER.

B2

B3

B4

I risultati

Page 100: Leader II in Sardegna

Carta d’identitàProvincia: Oristano

Comuni interessati: n .58 Zona Barigadu Alto Oristanese: Abbasanta, Aidomaggiore, Allai , Ardauli , Bidonì ,

Boroneddu, Busachi , Fordongianus, Ghilarza, Neoneli , Norbello, Nughedu Santa Vittoria , Samu-gheo, Sedilo, Soddì , Sorradile, Tadasuni , Ulà Tirso;

Zona Arci Grighine Marmilla: Albagiara, Ales, Assolo, Asuni , Baradili , Baressa, Curcuris, Gonnoscodina, Gonnosnò, Masullas, Mogorella , Morgongiori , Nureci , Pau, Pompu, Ruinas,

Senis, Simala, Sini , Siris, Usellus, Villa Sant’Antonio, Villa Verde, Villaurbana; Zona Alto Campidano: Bauladu, Cabras, Marrubiu, Narbolia , Ollastra , Palmas Arborea,

Riola Sardo, San Vero Milis, Santa Giusta, Siamaggiore, Siamanna, Siapiccia , Simaxis, Tra-matza, Villanova Truschedu, Zerfaliu

Superficie: 1676, 4 kmqPopolazione: 73.063 abDensità: 45,0 ab/kmq

Popolazione attiva per settore: agricoltura 19,8%, industria 26,1%; servizi 54,1%Tasso di disoccupazione: 29,0%

Il territorioNell'area LEADER del Giudicato, che comprende 58 dei 78 comuni della Provincia di Oristano, sono state individuate tre zone di inter-vento omogenee.• Il Barigadu Alto Oristanese, confinante con la Provincia di Nuoro, comprende la fascia dei comuni gravitanti intorno al Lago Omodeo. Intorno alla valle del Tirso si innalzano pianori basalti-ci con un alto indice di rocciosità affiorante che condiziona la desti-nazione agricola dei terreni. • L'area Arci Grighine Marmilla è separata dal resto della provincia dal Monte Arci (812 m) e dal

Monte Grighine (673 m); “monti" più per l'asperità delle forme che per l'altezza vera e propria. Il Monte Arci costitui-sce per posizione, sin-golarità geologiche (ossidiana, trachite, basalto) la risorsa ambientale più impor-tante. • L'Alto Campidano comprende comuni che formano una corona intorno al capoluogo con il quale hanno un forte rap-

porto di interscambio e di dipendenza. In questa area a forte vocazione agricola si concentra la maggior parte dei terreni irrigui e delle colture ad alto valore aggiunto (seminativi e ortive).

L’organizzazione del GALIl GAL Giudicato di Arborea ha scelto la for-ma della Società consor-tile a responsabilità limitata. Il Consiglio di Ammini-

100

Area LEADER Giudicato di Arborea IT-SA12

1 2

1. Il tramonto sullo Stagno

di Sale ‘e Porcus mette in risalto

le sagome dei fenicotteri: è un

esempio della straordinaria qua-

lità degli ambienti naturali

del Sinis.

2. Il Monte Arci domina il pae-

saggio dell’area. L’intervento

LEADER ha finanziato dodici

modelli sperimentali e centodieci

progetti per lo sviluppo delle

colture tipiche del Giudicato.

3. Il paesaggio delle pendici del

Monte Arci è un continuo alter-

narsi di aree coltivate, di macchia

e foraggiere in cui si collocano

armoniosamente le costruzioni

rurali.

4. La basilica paleocristiana di

San Giovanni di Sinis è uno degli

esempi più antichi dell’architettu-

ra religiosa in Sardegna.

Page 101: Leader II in Sardegna

strazione è composto da sette membri in rappresentanza dei soci. Il CdA disciplina le pro-cedure tecnico amministrative di gestione del PAL.La struttura tecnica è compo-sta dal Coordinatore del Piano che opera in stretto contatto con il CdA.Vi è poi un responsabile tecni-co e un responsabile ammini-strativo e finanziario.Tre animatori rurali, uno per area geografica di intervento, e una segretaria hanno il compito di coadiuvare il Coordinatore di Piano e il responsabile tecnico dell'avan-

zamento del piano.Uno staff tecnico di con-sulenti completa l'organico con il fine di rendere vera-mente efficaci gli interven-ti delle diverse azioni con particolare riferimento ai settori agroalimentare e del turismo.

Il progetto di sviluppo

Il contesto socioeconomicoBarigadu Alto Oristanese •In questo territorio si rileva la più alta frequenza di resti monumentali della civiltà nuragica: (quasi uno

per kmq) alcuni dei quali tra i più spettaco-lari della Sardegna (nuraghe Losa, tombe di giganti, domus de janas).Di un certo rilievo l'arti-gianato, in particolare quello tessile (Samu-gheo) e alcune attività di prima lavorazione (conceria e lavorazione del legno e della pietra ad Abbasanta e Ghilar-za).Arci Grighine Marmilla • Nell'area prevalgono comuni di piccole e pic-

colissime dimensioni con i più alti indici di vecchiaia e i più bassi tassi di attività degli ultimi venti anni. Le attività prevalenti sono quelle più tradizionali, agricoltura, in asciutta, e pastorizia, praticate con sistemi ancora tra-dizionali.Alto Campidano •È l'area più importan-te per l'economia della provincia. L'integrazio-ne tra l'agricoltura, la zootecnia e la trasfor-mazione dei prodotti

Il Gruppo di Azione Locale - GALDenominazione: GAL Giudicato di ArboreaRagione Sociale: Società consortile a r.l.Partner: XV Comunità Montana Barigadu, XVII Comunità Montana Alta Marmilla, XVI Comunità Montana Arci Grighine, Amministrazione Provinciale di Oristano, CIA Confede-razione Italiana Agricoltori di Oristano, CNA Confederazione Nazionale Artigianato di Ori-stano, Consorzio di Comuni 2 GiareSede: c/o Comunità Montana Arci Grighine - località Gutturu Olias - 09090 Palmas Arborea (OR) - Tel. 0783/289001 Fax 0783/289100Web www.sardinia.net/giudicato e-mail [email protected] Contatto: Antonino Floris - Presidente; Antonello Soro - CoordinatoreLingue di comunicazione: Italiano, Inglese, Spagnolo, Francese

3

4

5

5. Il sole che irrompe tra

le nuvole illumina le falesie

della costa settentrionale

del Sinis, sulla quale frangono

schiumando le onde.

Page 102: Leader II in Sardegna

agricoli, trova ad Arborea un esempio di modello di succes-so. Nei comuni a nord di Ori-stano assumono un certo peso anche le coltivazioni perenni (vite, olivo) e, nei comuni sulla costa, la pesca, in particolare quella in acque salmastre. Il comparto turistico, pur in assenza di strategie mirate alla valorizzazione dell’esistente, si sta affermando tra le nicchie di mercato più attente ai valori della sostenibilità (percorsi naturalistici, bed & breakfast). La vicinanza della costa ha favorito, in molti comuni, l'atti-vità agrituristica.

Obiettivi del Piano di Azione Locale - PALLa missione del pro-gramma LEADER del Giudicato è quella di attivare, attraverso rea-lizzazioni concrete, le forze vive presenti nel territorio e le loro capa-cità di proposta verso uno sviluppo innovativo ed integrato del settore agricolo, in una logica eco-compatibile. In particolare obiettivi del PAL sono:

• innovare, diversificare e collegare al mercato le

produzioni nel settore agricolo con l’individua-zione di idee-progetto per azioni di integrazio-ne tra i settori dell'agri-coltura, del turismo e dell'artigianato (l'azione delle Micro Mostre/mer-cato agroartigianali nei paesi dell'interno; il sostegno all'agriturismo in collegamento con l'ar-tigianato locale; il Circu-ito delle “Case del Giu-dicato");• valorizzare le produ-zioni tipiche locali (arti-gianali e agricole) e ampliarne le potenzialità di mercato con la riqua-lificazione di botteghe

artigiane; la realizzazione di strutture espositive che consentano di tra-sformare gli opifici in laboratori viventi, da col-legare ai circuiti turistici; la riscoperta di mestieri tipici del territorio, quasi in via di estinzione, ma suscettibili di riscontri sul mercato;• confezionare, organiz-zare e vendere il turismo culturale e ambientale delle aree interne; • rivitalizzare l'identità culturale in chiave creati-va.

102

Pubblicom/Lit 10.936.890M 5.648.432

Privatom/Lit 4.422.866M 2.284.220

Privatom/Lit 4.325.000M 2.233.676

UEm/Lit 7.228.000M 3.732.950

Statom/Lit 3.914.000M 2.021.412

In attuazione al 2OOOm/Lit 15.359.756M 7.932.652

Approvato nel 1997m/Lit 15.467.000M 7.988.039

Misura B m/Lit 3.894.645 M 2.011.416

m/Lit 670.000M 346.026

m/Lit 1.150.000M 593.925

m/Lit 918.912M 474.578

m/Lit 975.733M 503.924

m/Lit 180.000M 92.962

1 2 4 5 63

6

Budget PAL

Ripartizione risorse finanziarie

Page 103: Leader II in Sardegna

Le azioni più significative

Immagine integrata “LEADER Giudi-cato di Arborea”

L'Azione ha definito un Piano strategico ed operativo di marke-ting distinto in due aree principa-li: Area Turismo e Area Prodotti. Per la prima, in particolare si è puntato a: promuovere e far condi-videre a tutti gli attori una visione comune per lo sviluppo e la pro-mozione turistica del territorio; migliorare i momenti di comuni-cazione del territorio con l’esterno ed in particolare con il mercato

turistico allargato; promuovere la cul-tura della qualità nel settore del turismo rurale.Per l’Area Prodotti, invece, si punta a promuovere i pro-dotti tipici locali: sviluppando la fun-zione commerciale; creando un marchio unico per migliorare l’immagine e la comunicazione dei prodotti agroali-mentari ed artigia-nali tipici dell’area LEADER; adeguan-do i prodotti locali agli standard quali-tativi richiesti a livello comunitario.

Le Case del Giudicato

La strategia dell’azione è quella di mettere a punto, a supporto dello sviluppo turistico e ad integrazione dell'offerta agrituristica e del basso indice di ricettivo clas-sificato, un Sistema-Circuito di Case Rurali Caratteristiche localiz-zate nei centri storici dei paesi del LEADER Giudicato di Arborea, ristrutturate e proposte sul mercato del turismo rurale. All'interno del circuito principale potrà definir-si una sorta di sotto Circuito speciale defini-to Muristenes e Cumbes-sias ovvero agglomerati di piccole ed antiche

casette campestri rag-gruppate attorno ad una chiesa (novenari).

L’Agriturismo nel Giudi-cato

L'azione, determinante per il miglioramento qualitativo dell'acco-glienza del territorio LEADER, si prefigge di promuovere il potenziale agrituristico del territorio del Giu-dicato sostenendo la cultura dell'accoglien-

103

7

8

9

6. Le straordinarie architetture della

vecchia diga sul fiume Tirso.

7. Il campanile svetta sui tetti

di Busachi.

8. Antica abitazione di Busachi: tutta

la parte storica del paese è costruita

in conci di trachite rossa. Con l’azio-

ne “Le Case del Giudicato”, LEA-

DER ha finanziato un sistema circu-

ito di case rurali tipiche nei centri

storici dei comuni dell’area.

9. Sulla facciata della chiesa campe-

stre cinquecentesca

di San Basilio, nei pressi di Samu-

gheo risaltano le diverse tonalità del-

la trachite, dal rosa al rosso mattone.

B2 m/Lit 2.350.752 J 1.214.062

18 Proprietari di dimore rurali

B2 m/Lit 1.280.289 J 661.214

22 Aziende agrituristiche

B1 m/Lit 500.000 J 258.228

Gruppo di Azione Locale

Page 104: Leader II in Sardegna

za; valorizzando, con l'agrituri-smo, il ricco patrimonio ambien-tale, culturale, delle tradizioni e dell'artigianato dell’area e pro-muovendo la cultura organizzati-va tra gli operatori per estendere l'attività anche ai mesi meno “richiesti".L'azione prevede sia interventi su aziende esistenti, es. acquisti di arredi della tradizione locale, che avvio di nuove attività. È prevista la definizione di disci-plinari di qualità dell'azienda agrituristica nonché l’assistenza con moduli formativi centrati su testimonianze positive del setto-re.L’azione è supportata dalla pro-duzione di locandine, newsletter, depliant, e dalla realizzazione di un’altra azione specifica che inte-gra l’offerta agrituristica con la

realizzazione di una serie di Punti di Acco-glienza Turistica (PAT) quali collettori di prenotazioni e dif-fusori di informazioni.

Itinerari del Giudicato

L’azione si caratteriz-za, rispetto ad azioni simili attuate da altri GAL sardi, perché è stata scelta la strada della segmentazione, ovvero, pensare gli iti-nerari in funzione del target di riferimento specifico con i relativi interlocutori commer-ciali (tour operator, agenzie di viaggio, Cral, ecc.). Le società che hanno realizzato i

9 itinerari (3 per sub- area) hanno prodotto materiale informativo comune in italiano ed inglese e provvederanno a distribuirlo in borse e/o fiere di settore.

Laboratori agroalimentari del Giudicato

L'azione, partendo dalla considerazione che la maggior parte del terri-torio presenta un'elevata attitudine alla cosiddet-ta “agricoltura ecocom-patibile", si propone di: sviluppare centri di tra-sformazione e confezio-namento di prodotti agroalimentari; concede-re aiuti a sistemi dimo-strativi di laboratori agroalimentari; creare laboratori per la trasfor-mazione e confeziona-mento di prodotti tipici e tradizionali (es. miele, vino, legumi, olio di oli-va, produzioni ortive, cereali, liquore di mirto,

dolci di mandorle).Oltre agli aiuti econo-mici per adeguamenti strutturali e attrezzature, sono previsti interventi di formalizzazione degli standard qualitativi dei prodotti agroalimentari locali, monitoraggio periodico degli standard qualitativi individuati e censimento delle produ-zioni agroalimentari tra-dizionali ai fini della realizzazione dell'Albo Regionale dei Prodotti Tradizionali della Regio-ne Sardegna.

104

10

11 12

10. Marrubiu: Costantina Zuc-

ca, talento LEADER, controlla

le fasi finali della lavorazione

nel Salumificio Magica.

13

11. I cartelli indicano una delle ini-

ziative finanziate dal LEADER nel

comune di Busachi: il Museo del

costume tradizionale e del lino.

12. Samugheo: Antonio Cocco dimo-

stra il suo talento nella

lavorazione del ferro battuto.

13. Samugheo: il progetto LEADER

ha finanziato il potenziamento del

laboratorio per la lavorazione del

legno di O. Deidda, nel quale lavora

Claudio Battilà.

B2 m/Lit 437.500 J 225.950

Gruppo di Azione Locale

B3 m/Lit 2.364.754 J 1.221.294

21 Imprese

Page 105: Leader II in Sardegna

• Potenziamento dell’ospi-talità agrituristica attraverso 22 interventi su aziendeesistenti o di avvio di nuove attività.• Ristrutturazione di 18 case rurali caratteristiche per la realizzazione di un Sistema-Circuito di ospita-lità rurale.• Creazione di 3 Punti di Accoglienza Turistica (PAT).• Realizzazione di 9 itinerari (3 per sub-area) e di materiale informativo.

• Definizione e sperimen-tazione di 12 modelli di adozione per le colture del Giudicato (es. allevamento suini, mandorle, asparagi, zafferano).• Realizzazione di 110 progetti per lo sviluppo delle colture tipiche del Giudicato.• Valorizzazione dell’agri-coltura ecocompatibile con 21 interventi di potenzia-mento/creazione di labora-tori agroalimentari.• Realizzazione di 5 punti

vendita e di 6 vetrine/esposi-zione per la promozione e commercializzazione dei pro-dotti del Giudicato.

• Ampliamento e valorizza-zione di 14 laboratori artigia-nali (agroalimentare, tessile, ceramica, legno, sughero).• Creazione di 1 attività di vendita mobile dei prodotti “Arte & Sapori del Giudicato”.• Realizzazione di 1 circuito di musei tematici e mostre permanenti.• Valorizzazione e promozio-ne di feste, sagre ed eventi.

105

14

1615

14. Is fassonis di Cabras e Santa

Giusta hanno promosso il territorio

del Giudicato alla Regata storica

di Venezia. L’azione è stata sostenuta

dal GAL all’interno di un ampio

piano di comunicazione e marketing

territoriale.

15. Un disegno tipico dei tappeti tra-

dizionali prodotti da Grazia Pitzalis,

talento LEADER di Samugheo.

16. Morgongiori: il pastificio Il Gra-

no d’Oro di Luigi Massa ha poten-

ziato, con i finanziamenti LEADER,

la produzione delle lorighittas,

pasta tipica che nasce dalle mani di

Gigliola Atzeni.

B2 B3

I risultati

B4

Foto

, And

rea

Filp

a

Page 106: Leader II in Sardegna

Il territorioIl territorio, situato nella parte interna della Regione, presenta una configurazione altimetrica che va dai 1.258 m di Monte Rasu ai 200 m del Borgo di Molia. La pia-na del Goceano, comprendente la catena del Marghine e l'altipiano di Nule, si estende ad un'altezza media di 400 m.Il corso d'acqua più importante è il Tirso, che si sviluppa nella parte più settentrionale dell’area; tra gli altri corsi d'acqua, denominati rii per la loro irregolare portata, si distingue il Rio Mannu di Bene-tutti. Tra le circa 400 sorgenti presenti la più importante è quella

di San Saturnino, che riveste grande importan-za anche termale.Nel Goceano esiste la vegetazione arborea più alta della Sardegna; il 16,5% dell'intera area è ricoperta da boschi situati tra i 750 e i 900 m di altitudine. Le spe-cie dominanti sono: la roverella e il leccio oltre alla sughera, l'acero minore, il melo selvatico nonchè il faggio, il cedro atlantico, il castagno, l'a-bete bianco e il pino laico.

106

Area LEADER Goceano IT-SA03

Carta d’identitàProvincia: Sassari

Comuni interessati: n. 9 Anela, Benetutti, Bono, Bottidda, Bultei, Burgos, Esporlatu, Illorai, Nule

Superficie: 483,0 kmqPopolazione: 14.029 ab

Densità: 29,0 ab/kmqPopolazione attiva per settore: agricoltura 21,5%; industria 25,3%; servizi 53,2%

Tasso di disoccupazione: 29,7%

1 2

1. Esporlatu: lecci sulla sommità

del nuraghe Erismanzanu,

nome curioso che significa

“ieri mattina”.

2. Un arco in pietra nel centro

storico di Nule dove molte

abitazioni tradizionali sono

state ristrutturate con i finanzia-

menti LEADER.

Page 107: Leader II in Sardegna

Per quanto riguarda la fauna oltre al cinghiale si trovano alcune spe-cie protette quali il gatto selvatico, la martora, il topo quercino, l'asto-re e lo sparviero; oltre i 900 m sono presenti anche l'aquila reale e il falco pellegrino.

L’organizzazione del GALIl GAL Goceano è una Società consortile a responsabilità limita-ta, di cui fanno parte dieci soggetti pubblici e un soggetto privato. Il Consiglio di Amministrazione è composto dal Presidente e da sei membri. Esiste un regolamento interno, approvato dall’Assemblea, il quale disciplina anche le proce-

dure tecnico-ammini-strative del PAL. La struttura tecnica è coordinata da un Direttore generale e si avvale di un responsa-bile amministrativo-finanziario e di una segretaria. Le attività di anima-zione economica sono curate da alcuni ani-matori e da una equi-pe di esperti esterni che il GAL utilizza sia per le procedure di istruttoria e di collau-do delle varie opere

immobiliari che per l’assi-stenza tecnica a favore dei beneficiari. Un’azione del PAL ha con-sentito alla struttura di effettuare attività di servi-zio e di tutoraggio alle imprese locali.

Il progetto di sviluppo

Il contesto socioeconomicoIl territorio presenta un ambiente socioeconomico in ritardo di sviluppo con un’economia locale preva-lentemente dipendente dal contesto esterno. La

quasi totalità delle imprese presenta un basso rapporto tra capitale e lavoro, con un non adeguato uti-lizzo di elevata tec-nologia, e con qual-che carenza di pro-fessionalità. La strut-tura produttiva è prevalentemente caratterizzata dal settore agrozootec-nico con aziende quasi tutte a condu-zione familiare. L’al-levamento prevalen-te è quello ovino di

107

Il Gruppo di Azione Locale - GALDenominazione: GAL GoceanoRagione Sociale: Società consortile a r.l.Partner: VII Comunità Montana Goceano, i 9 Comuni dell’Area LEADER, Latteria Sociale Sa Costera di AnelaSede: Via Tirso, 1 - 07011 Bono (SS) - Tel. 079/791185-87 Fax 079/791187-94Web www.galgoceano.it e-mail [email protected]: Mario Seddone - Direttore generaleLingue di comunicazione: Italiano, Tedesco, Francese

3. Foraggiere e sughere nei dolci

pendii del Goceano.

4. Nell’agro di Benetutti sorge iso-

lata, sui resti di un nuraghe, la

chiesa medievale di San Saturni-

no. Costruita in conci di trachite

rossa, fu ceduta ai monaci Camal-

dolesi dal vescovo Attone di

Castro nel 1164.3

4

Page 108: Leader II in Sardegna

tipo estensivo; il latte della zona viene lavorato - in prevalenza - presso il caseificio della Latteria Sociale che aggrega 450 soci. Sono presenti sul territorio l’Isti-tuto di Incremento Ippico e l’Isti-tuto Zootecnico Caseario con due loro aziende.Nel comparto manifatturiero, che presenta buone potenzialità, le imprese sono quasi tutte artigia-nali con pochissimi lavoratori dipendenti e con la loro maggiore concentrazione in alcuni opifici tessili (tappeti e lavorazione della lana a Benetutti e Nule). Nell’area sono presenti anche due imprese termali.

Obiettivi del Piano di Azione Locale - PAL

Il PAL Goceano si arti-

cola in una serie di azioni indirizzate a sostenere il contesto rurale inteso nel senso umano e socioecono-mico attraverso la pro-mozione ed il sostegno dei fattori di sviluppo ed occupazionali.Più specificatamente s'intende:• realizzare la valoriz-zazione delle risorse endogene costituenti il patrimonio dell'area

con riferimento partico-lare alle risorse umane, naturalistiche ed econo-miche; • arrestare il progressivo deflusso della popola-zione residente con la rivalutazione della vita in comunità e con il recupero, a tal fine, dei valori dell’identità goce-anina e della cultura locale; • innalzare la qualità globale del territorio come presupposto di vantaggi competitivi per le imprese;

• accrescere e qualificare la base imprenditoriale locale.

Le azioni più significative

Interventi di restauro e valorizzazione di edifici sto-rici di interesse turistico-culturale

Fra gli elementi di speci-ficità del Goceano sono ricompresi molti edifici rurali, retaggio della civiltà agropastorale del-

108

Pubblicom/Lit 6.630.778M 3.424.511

Privatom/Lit 1.451.960M 749.875

Privatom/Lit 1.077.000M 556.224

UEm/Lit 3.575.989M 1.846.844

Statom/Lit 3.054.789M 1.577.667

In attuazione al 2OOOm/Lit 8.082.738M 4.174.386

Approvato nel 1997m/Lit 7.707.778M 3.980.735

m/Lit 770.778M 398.074

m/Lit 2.949.160M 1.523.114

m/Lit 450.000M 232.406

m/Lit 568.000M 293.348

m/Lit 2.719.800M 1.404.659

m/Lit 625.000M 322.786

1 2 4

Misura B m/Lit 8.082.738 M 4.174.386

5 63

Budget PAL

Ripartizione risorse finanziarie

B2 m/Lit 1.028.912 J 531.389

Comuni di Benetutti, Bottida e Illorai

Page 109: Leader II in Sardegna

la zona, che, opportunamente ristrutturati, rivestono grande interesse turistico-culturale e pos-sono consentire una rivalutazione dell'identità e della cultura del Goceano.L’azione ha previsto: in una prima fase l’individuazione e mappatura del patrimonio da recuperare e valorizzare, in un secondo momento la sistematizzazione dei dati, la scelta dei beni da recupera-re e infine gli interventi di ristrut-turazione e l’affidamento della gestione a operatori privati.Nello specifico sono stati oggetto dell’azione: il vecchio Palazzo Municipale di Bottida; il nuraghe

di Luche, sito nelle immediate vicinanze dell'omonima chiesa giubilare nel territo-rio di Illorai; la chie-sa di Sant'Elena Imperatrice di Bene-tutti ove insistono i retabli del Maestro di Ozieri.

Rivalutazione dell’iden-tità e della cultura del Goceano

Migliorare il senso di appartenenza alla propria comunità da parte dei cittadini dei comuni del Goceano è stato l’o-biettivo principale di

questa azione. Si è mirato quindi a raffor-zare i vincoli di identi-tà, riscoprire valori tra-dizionali di solidarietà e quindi i presupposti per la cooperazione, creare occasioni di aggregazione sociale.È stata realizzata una ricerca etnografica sulle tradizioni goceanine in molteplici campi: festi-vità, giochi e passatem-pi del passato, cultura materiale tradizionale, ecc.; sono state valoriz-zate varie feste patro-nali di ogni singolo comune del Goceano; è stato istituito il Museo dei Personaggi Storici a Bono. L’azione si è concretizzata anche con la pubblicazione di diversi volumi sulle

tematiche oggetto di ricerca.

Sostegno per il marketing e assistenza tecnica a favore delle imprese locali

Le azioni di questa misura sono orientate a sostenere le imprese locali attraverso: la cre-azione di un centro servizi per l’assistenza tecnica, professionale e di marketing; l’attiva-zione di uno sportello

109

5

5. Il castello di Burgos domina

il borgo omonimo dall’alto di un

rilievo roccioso ed è divenuto il sim-

bolo dell’area LEADER del Gocea-

no. Infatti è stato tradotto in forme

grafiche nel marchio del GAL,

come risultato di un concorso di idee

tra gli abitanti dell’area, nell’ambito

di azioni volte a rivalutare

e rafforzare l’identità e il senso

di appartenenza al territorio.

B5 m/Lit 818.000 J 422.462

9 Comuni del Goceano, Gruppo di Azione Locale, 1 Società

B5 m/Lit 1.901.800 J 982.198

Gruppo di Azione Locale,2 Imprese

Page 110: Leader II in Sardegna

d’impresa; l’individuazione e la formulazione del marketing-mix delle singole imprese; l’assistenza al packaging; l’istituzione di due centri di vendita nei Comuni di Bono e Anela dedicati ai prodotti locali; il contributo alla partecipa-zione a fiere e mostre (Bari, Fiera dei Comuni; Firenze, Fiera dei produttori sardi; ecc.); l’organizza-zione di seminari tematici e l’ela-borazione di pubblicazioni speci-fiche.

Formazione professionale per gli operatori economici

L’attività di formazione professionale, indi-spensabile in sinergia con le altre iniziative, è rivolta ai diversi opera-tori economici dell’area LEADER e in partico-lare ai produttori di prodotti tipici locali e agli operatori agrituri-stici. Sono stati realiz-zati corsi in tema di:• economia e gestione delle imprese con moduli formativi rela-tivi alle funzioni dire-zionali, in particolare alla programmazione e al controllo, alle fun-zioni di marketing e finanziaria; • identità e cultura

locale con moduli for-mativi sulla storia, storia dell’arte, archeologia, antropologia culturale, tradizioni popolari della Sardegna e in particolare del Goceano.La rivalutazione dell’i-dentità è stata conside-rata importante non solo per motivi culturali, ma anche per gli aspetti sociali ed economici.Sono stati realizzati, inoltre, corsi di prepara-zione per l'HACCP rivolti a 70 commer-cianti e produttori locali.

110

6 7

8

7. Fabrizio Usai, talento LEADER

di Bono, lavora il ferro battuto nel

suo laboratorio.

8. Anela: LEADER ha finanziato il

Centro Vendita Prodotti Tradiziona-

li del Goceano di Michela Manzoni.

Il GAL ha orientato diverse azioni

di sostegno alle imprese attraverso

iniziative di assistenza tecnica e

marketing.

6. Rosa Giua Pinna, talento LEA-

DER di Nule, intenta alla lavora-

zione di un tappeto con lane tinte

con colori naturali.

B6 m/Lit 625.000 J 322.786

1 Ente di Formazione Professiona-le, 1 Società

Page 111: Leader II in Sardegna

• Realizzazione di 16 agrituri-smi.• Recupero di 3 edifici storici di interesse turistico-culturale.

• Realizzazione di 2 Centri di Vendita dei prodotti alimentari e delle produzioni artigianali.• Valorizzazione del formaggio locale ovino e vaccino, del vino Arvesiniadu, del pane tipico pro-dotto nel forno a legna.

• Valorizzazione degli itinerari turistici con la creazione di car-te geografiche e Cd.

• Predisposizione e installazione della car-tellonistica indicante i siti archeologici, le chiese di campagna, il convento di Bottidda, ecc.• Promozione del ter-ritorio con 36 cartello-ni stradali distribuiti nelle varie strade sta-tali regionali e con un cartellone presso il terminal di Fiumicino.• Creazione di 1 socie-tà di servizi per il turi-smo locale.

• Istituzione di 1 Cen-tro Servizi per tutti gli imprenditori locali.• Realizzazione di diverse pubblicazioni di carattere storico, scien-tifico e culturale.• Realizzazione di 1 studio scientifico di miglioramento quanti-qualitativo sulle erbe pabulari presenti nel’a-rea.• Realizzazione del Museo dei Personaggi storici del Goceano.

111

9

10

11

9. Maria Efisia Carta, talento

LEADER di Esporlatu, mentre

lavora la pasta per la produzione

del pane carasau.

10. Caratteristico disegno a fiam-

me dai colori vivaci nella lavora-

zione dei tappeti di Nule.

11. L’insegna del GAL Goceano

evidenzia l’intervento LEADER

nell’agriturismo Istelviu di Anela,

del quale Maurizio Loi è uno

dei gestori.

B2

B3

B4

B5

I risultati

Page 112: Leader II in Sardegna

Il territorioIl territorio, situato nella parte nord occidentale dell’isola, ne costituisce una delle aree geo-graficamente più omogenee. La morfologia è costituita da ampie pianure nella parte cen-trale e da modesti rilievi che delimitano fertili vallate e che progressivamente si innalzano, specie nella parte occidentale, in consistenti massicci montani (intorno ai 1.000 m di quota). Sono molto caratteristici i diffu-si altipiani che si affacciano come dei terrazzi sulle sotto-stanti zone vallive.I fiumi sono abbastanza fre-

quenti, caratterizzati da carattere torrentizio e da una portata più con-sistente nei mesi autunnali-primaverili. Fra i pochi corsi d’ac-qua perenni: il Rio Alkennero e il più famoso Fiume Temo, benché quest’ultimo interessi la zona margi-nalmente. Da segnalare è anche la presenza di un importante lago artificiale, quello di Bidighinzu, a ridosso dei territori dei Comu-ni di Bessude e Thiesi.

Contesti ambientali di primaria grandezza sono quelli di Monte Cujaru e del bosco di Case Mariani in agro di Bonorva, del com-plesso del Monte Tra-essu nei territori di Cossoine e Giave, della vasta area boschiva del bosco Su Tippiri in Comune di Cheremule, degli imponenti com-prensori del Monte Santo che interessa principalmente i terri-tori di Siligo e Bonna-naro, e del Monte Pelau

112

Area LEADER Logudoro Mejlogu IT-SA17

Carta d’identitàProvincia: Sassari

Comuni interessati: n.15 Banari, Bessude, Bonnanaro, Bonorva, Borutta, Cheremule, Cossoine, Giave, Mara,

Padria, Pozzomaggiore, Semestene, Siligo, Thiesi, TorralbaSuperficie: 664,4 kmq

Popolazione: 19.652 abDensità: ab/kmq 29,6

Popolazione attiva per settore: agricoltura 18,3%; industria 29,1%; servizi 52,6%Tasso di disoccupazione: 29,3%

1

2

3

1 e 2. I caratteristici fregi a spirale del-

la Tomba del Capo nella necropoli di

Sant’Andrea Priu, dominata dalla

statua del toro sacro scavata nella

roccia. La necropoli ed il Museo di

Bonorva sono gestiti dalla Costaval

che ha usufruito di finanziamenti

LEADER.

3. La chiesa campestre di Santa

Maria Iscalas, nell’agro di Cossoine, è

costruita interamente in pietre su

un’altura che domina la verde piana

sottostante di Campu Giavesu.

Page 113: Leader II in Sardegna

nel territorio di Thiesi, Bessude, Borutta e Bonnanaro.

L’organizzazione del GALIl GAL Logudoro Mejlogu si è costituito sotto forma di Società consortile a responsabilità limita-ta il 19/12/97, con un capitale sociale di Lit. 94,5 milioni. Alla società aderiscono ventinove soci, di cui sedici soggetti pubblici (Comunità Montana e Comuni) e tredici soggetti privati. Gli organi amministrativi sono: l’Assemblea dei soci, composta dalla totalità dei soci aderenti; il Consiglio d’Amministrazione, composto da sette membri in rap-

presentanza sia dei soci privati che dei soci pubblici; il colle-gio sindacale, com-posto da tre membri. La struttura operati-va è composta dal Coordinatore del PAL, da un respon-sabile amministrati-vo finanziario e da una addetta di segre-teria cui fanno capo gli aspetti finanziari e contabili e proce-durali. Quattro agen-ti di sviluppo hanno il ruolo di coadiuvare

il Coordinatore nella rea-lizzazione del PAL, oltre che svolgere un ruolo di animazione del territorio. Uno staff di consulenti completa l’organico. Tutti i soggetti sono legati da un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa.

Il progetto di sviluppo

Il contesto socioeconomicoIl grado di spopolamento dell’area è abbastanza ele-vato, fatta eccezione per Thiesi (+ 2%), e tale da compromettere la sopravvi-

venza stessa di alcuni centri, soprattutto di quelli più piccoli. Le attività produttive del territorio sono abbastanza diversifi-cate, anche se ruota-no principalmente attorno all’allevamen-to della pecora ed alla produzione di for-maggio. Le attività di piccola e media indu-stria sono concentra-te essenzialmente a Thiesi, dove è presen-te uno dei più grandi caseifici della Regio-

113

Il Gruppo di Azione Locale - GALDenominazione: GAL Logudoro MejloguRagione Sociale: Società consortile a r.l.Partner: V Comunità Montana Logudoro, i 15 Comuni dell’Area LEADER, Banco di Sardegna filiale di Thiesi, CIA Confederazione Italiana Agricoltori di Sassari, CNA Confederazione Nazio-nale Artigiani di Sassari, Confcooperative di Sassari, Legacoop di Sassari, Confederazione Auto-noma Sindacati Artigiani di Sassari, Confcommercio di Sassari, Confartigianato di Sassari, Consorzio S.A.R., A.P.I. Sarda, Latteria Sociale Cooperativa Pozzomaggiore, Confindustria di Sassari, Unione Provinciale degli Agricoltori di Sassari.Sede: c/o Comune, Piazza Caduti, 1 - 07047 Thiesi (SS) - Tel. 079/886225 Fax 079/88622548 - e-mail [email protected] Contatto: Giammario Senes - Presidente; Gavino Soggia - CoordinatoreLingue di comunicazione: Italiano, Inglese, Francese

4 5

6

4. Costruzioni rurali nella piana di

Santa Lucia disseminate nel verde.

5. Un particolare della facciata della

chiesa di San Pietro di Sorres a

Borutta. La chiesa iniziata nell’XI

secolo è uno degli esempi più impor-

tanti dell’architettura romanica in

Sardegna.

6. Nella Valle dei Nuraghi,in agro

di Torralba, sorge la reggia nuragica

di Santu Antine. Il nuraghe trilobato è

uno dei maggiori esempi di strutture

megalitiche dell’isola.

Page 114: Leader II in Sardegna

ne, e dove si produce la maggior parte di pecorino romano com-mercializzata nel mondo.L’artigianato tipico tradizionale, seppure in crisi nell’area, è basato su alcuni prodotti: il legno, la lana, il ferro e le pietre.Esiste nell’area un movimento turistico, esclusivamente di pas-saggio, legato essenzialmente alle emergenze archeologiche pre-senti e, in particolare, rivolto verso il famoso nuraghe di Santu Anti-ne. Caratteristica dell’area è di essere dotata di una buona viabilità lega-ta alla presenza della SS 131 che attraversa l’intero territorio.

Obiettivi del Piano di Azione Locale - PALCon il programma LEADER si vuole inne-scare nell'area una stra-tegia di sviluppo basa-ta sulla valorizzazione di tutte le risorse esi-stenti stimolando le forze e le energie imprenditoriali e cul-turali locali.La strategia adottata dal Piano di Azione Locale ha individuato come obiettivi:• la nascita e lo svilup-po di filiere agroali-mentari di qualità e fortemente tipicizzate;• l'incentivazione dell'artigianato tipico tradizionale, capace di far emergere un nuovo e diverso atteggiamen-to verso le innovazioni

tecnologiche, la gestione aziendale e la tutela dei saperi e delle abilità pro-duttive particolari;• la creazione delle con-dizioni necessarie per sviluppare una nuova imprenditorialità nel settore del turismo ambientale e storico-culturale-archeologico;• l’attivazione di un pro-cesso culturale e socio-economico che porti alla perfetta integrazione tra le disponibilità archeo-logiche del territorio e la fruibilità dell'area.

Le azioni più signifi-cative

Incentivazione del Bed & Breakfast

L’intervento ha piena-mente raggiunto l’obiet-tivo con la realizzazione di un congruo numero di posti letto (69) che costituiranno, data la grave carenza di struttu-re ricettive nell'area, le premesse per la comple-ta realizzazione di alcu-ne altre azioni.

114

Pubblicom/Lit 4.112.500M 2.123.929

Privatom/Lit 687.500M 355.064

Privatom/Lit 687.500M 355.064

UEm/Lit 2.199.900M 1.136.154

Statom/Lit 1.912.600M 987.775

In attuazione al 2OOOm/Lit 4.800.000M 2.478.993

Approvato nel 1998m/Lit 4.800.000M 2.478.993

m/Lit 1.738.000M 897.602

m/Lit 1.177.502M 608.129

m/Lit 290.000M 149.773

m/Lit 1.282.498M 662.355

m/Lit 312.000M 161.135

1 2 4

Misura B m/Lit 4.800.000 M 2.478.993

5 63

7

7. Nell’agro di Giave, un tradiziona-

le ovile in pietra sembra riprodurre

le forme di un rilievo vulcanico.

8. Nel laboratorio tessile di Gavina

Cossu, talento LEADER di Bonor-

va, la lavorazione tradizionale dei

tappeti viene effettuata su telai mec-

canici, con un elevato apporto di

lavoro manuale.

Budget PAL

Ripartizione risorse finanziarie

B2 m/Lit 577.502 J 298.255

13 Proprieteri di dimore rurali

Page 115: Leader II in Sardegna

Mentre l’orientamento verso l’agriturismo o il turismo rurale è apparso difficile per la man-canza di aziende agricole dota-te di fabbricati idonei o per la mancanza di fabbricati rurali di particolare pregio, sicuramente più interessante per l’area è risultato sviluppare questa nuova forma di ospitalità rura-le, soprattutto nei centri storici.

L’azione ha previsto l’erogazio-ne di un contributo ai proprie-tari di immobili per l’adegua-mento di almeno due stanze della propria abitazione all’ac-coglienza di ospiti.

Adeguamento funzionale del Centro Ippico di Pozzomag-giore

Sulla base dell'interesse verso il cavallo che in que-sti ultimi anni si sta dif-fondendo nell'area si è ritenuto opportuno finan-ziare il completamento dell'unica struttura esi-stente. L'impianto è utiliz-zato per lo svolgimento di manifestazioni ippiche (corse, concorsi ippici, mostre mercato) e per la valorizzazione del cavallo

anglo-arabo-sardo.L’attuazione di questo intervento, che ha pre-visto tra l’altro il com-pletamento del maneg-gio coperto, ha reso funzionale il Centro durante tutto l’arco dell’anno.

Creazione di una rete di sentieri che colleghi le prin-cipali emergenze archeolo-giche

Nell'ambito di quest'a-zione si intende colle-gare e rendere fruibili le principali emergenze archeologiche e natu-ralistiche di cui l'area è ricchissima. L'azione viene proposta per for-nire una risposta inno-vativa concreta in ter-mini di fruizione ambientale, e dimo-strativa di un uso più vicino all'ambiente che cerca di coniugare la tutela della natura con lo sviluppo econo-mico.

8

B2 m/Lit 414.400 J 214.020

Comune di Pozzomaggiore

B2 m/Lit 185.600 J 95.854

Comuni di Bessudde, Bonnanaro, Borutta ,Cossoine, Padria, Semestene

Page 116: Leader II in Sardegna

I sentieri sono stati realizzati, ex novo o su tratturi e sentieri tradizionali già esistenti, attra-verso piccole opere civili quali staccionate, pulitura, consolida-mento, segnaletica.

Sostegno alla creazione e sviluppo del Consorzio di promozione, valo-rizzazione e commercializzazione del Logudoro e Mejlogu

Il compito fondamentale dell'a-zione è quello di far nascere negli imprenditori dell'area l'i-dea di associarsi per promuove-re e commercializzare insieme i loro prodotti.

Il Consorzio, al quale aderiscono 32 azien-de, ha il compito di valorizzare comples-sivamente il territorio rurale organizzando e facilitando la diffu-sione di un marchio d'area globale come miglior strumento per commercializzare le produzioni tipiche locali (agricole, agroalimentari, dell’artigianato tradi-zionale e della nuova offerta turistica che si è creata con il LEA-DER).

Creazione di un laboratorio per la produzione artigianale di oggettistica raffigurante gli elementi caratteristici dell’area (nuraghi, attrezzi d’epoca, ecc.)

Attraverso le azioni della sub misura si intende dare vigore all'artigianato tipico tradizionale, l'intenzione è quella di coniugare le innovazioni tecnologiche con gli antichi saperi. In tal modo si cerca di impe-dire l'abbandono di antichi mestieri e allo stesso tem-po la trasformazione di

attività tipiche casalin-ghe in aziende in grado di inserirsi perfetta-mente in un mercato di nicchia.In particolare questa azione ha finanziato l’allestimento di una bottega artigianale per la produzione di artico-li vari legati alla tradi-zione dell’area, da com-mercializzare principal-mente nei pressi delle emergenze maggior-mente visitate (es. Torralba con 60-70.000 visitatori per anno).

116

9 10

11

9. Carmen Dore, talento LEADER

di Thiesi, mostra un dolce tradizio-

nale, le ancas de cane, prodotte

nella pasticceria di Ica Dore.

10. Su zichi è un pane tradizionale

di Bonorva, prodotto da Chico Det-

tori nel suo panificio. È uno dei

quattro laboratori finanziati dal

progetto LEADER.

11. A Thiesi LEADER ha finanziato

il potenziamento del caglificio di

Mario Manca.

B3 m/Lit 290.000 J 149.773

1 Consorzio di 32 Aziende

B5 m/Lit 100.00 J 51.646

1 Azienda artigiana

Page 117: Leader II in Sardegna

• Creazione di 69 posti letto suddivisi in 13 bene-ficiari (formula del bed & breakfast).• Completamento del Centro Ippico di Pozzo-maggiore.• Ripristino di vecchi sen-tieri e/o tratturi, diretto a 7 Comuni dell’Area LEA-DER. • Creazione di un Consor-zio d’area plurisettoriale, denominato Sorres, per la promozione, la valorizza-zione e la commercializza-

zione dei prodotti tipici dell’area.

• Realizzazione di 5 nuo-vi salumifici artigianali per la produzione di salu-mi tipici dell’area.• Ammodernamento di 4 panifici per la produzione di pane tipico dell’area e di 2 pasticcerie per la produzione di dolci tipici.• Realizzazione di 1 labo-ratorio per la produzione di oggettistica artigianale, raffigurante gli elementi caratteristici dell’area.

117

12 13

14

12. Vittoria Zanza nel suo agri-

turismo Coronas di Bonorva

prepara il pane a fittas, uno dei

prodotti tipici sostenuti dai

finanziamenti LEADER.

13. Emilio Marcucci, talento

LEADER di Thiesi, nel suo

laboratorio di lavorazione delle

pelli.

14. La pastorizia è, storicamen-

te, una importante risorsa:

basta pensare che a fronte di

una popolazione di circa

1.500.000 di abitanti il nume-

ro di capi ovini stimato in

3.500.000 di unità.

B2

B3

B4

I risultati

Page 118: Leader II in Sardegna

Il territorioIl territorio è situato nella parte sud orientale della Sardegna, in un’area che partendo dalla fascia costiera, si innalza fino a coprire una vasta area collinare e montana. Il Sud-Est è infatti composto da un prevalente sistema montano interno, dove si raggiungono le vette più elevate della Sardegna meridionale, quali il Monte Genis, la Punta Serpeddì (1.067 m) e l’a-crocoro dei Sette Fratelli (1.023 m). Non mancano tuttavia le pia-nure alluvionali presenti nel Parte-olla ad Ovest, quelle che fanno capo al Rio Flumendosa e al Rio Picocca ad Est, nonchè la piana di

Castiadas. L’area è caratterizzata da un importante sviluppo costiero che si estende per circa 100 km su due versanti, dalla fascia tirrenica che par-te da Villaputzu sino al tratto orientale del Golfo di Cagliari, pas-sando per Villasimius. La zona costiera, frasta-gliata e sinuosa, con promontori molto allungati, strapiomban-ti sul mare, è intervalla-ta da cale e lunghissime spiagge sabbiose.

Le regioni storico-geo-grafiche interessate sono quelle del Gerrei, del Sarrabus, del Serpeddì, del Parteolla e parte del Campidano di Cagliari.

L’organizzazione del GALIl GAL Monte Genis è costituito come Società consortile a responsabi-lità limitata. L’Assem-blea è composta da tre partner: XXI Comunità Montana del Sarrabus-Gerrei XXIV Comunità Montana del Serpeddì e

118

Area LEADER Monte Genis IT-SA04

Carta d’identitàProvincia: Cagliari

Comuni interessati: n.19 Armungia, Ballao, Burcei, Castiadas, Dolianova, Goni, Maracalagonis,

Muravera, Quartucciu, San Basilio, San Nicolò Gerrei, Sant’Andrea Frius, San Vito, Serdiana, Silius, Sinnai, Villaputzu, Villasalto, Villasimius

Superficie: 1.689,5 kmqPopolazione: 68.590 ab

Densità: 40,6 ab/kmqPopolazione attiva per settore: agricoltura 11,9%; industria 33,0%; servizi 55,1%

Tasso di disoccupazione: 34,6%

Il Gruppo di Azione Locale - GALDenominazione: GAL Monte GenisRagione Sociale: Società consortile a r.l.Partner: XXI Comunità Montana Sarrabus-Gerrei, XXIV Comunità Montana Serpeddì, Società Coop.Fin. S.p.A.Sede: Viale della Libertà - 09048 Sinnai (CA)Tel. 070/761086 Fax 070/761450Web www.galmontegenis.it e-mail [email protected]: Ignazio Pau - Presidente; Giovanni Garofalo - CoordinatoreLingue di comunicazione: Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo

1 2 3

1. Serdiana: un particolare della

chiesa campestre di Santa

Maria di Sibiola, costruita nel

XII secolo e circondata dalle

cumbessias (piccole case usate

dai fedeli durante la novena) e

da uliveti.

3. L’inconfondibile sagoma del faro

dell’isola dei Cavoli con, in primo

piano, una fioritura di cavolo di

Sardegna. L’isola è al centro dell’A-

rea Marina Protetta di Capo Car-

bonara-Villasimius.

4. Nell’agro di Serdiana l’aratura e

i filari di ulivi formano un insieme

di insolito rigore formale.

2. Goni: un particolare dell’alli-

neamento di menhir nella necro-

poli megalitica di Pranu Mut-

teddu risalente al tardo Neoliti-

co. Goni è il terminale di un cir-

cuito, finanziato dal GAL, di

oltre 60 km di sentieri attrezza-

ti, che inizia nelle campagne di

Castiadas e che consente di valo-

rizzare l’ambiente attraverso la

fruizione di strutture per il turi-

smo rurale.

Page 119: Leader II in Sardegna
Page 120: Leader II in Sardegna

Società Coop. Fin S.p.A. Il Con-siglio di Amministrazione è composto da sei membri.I rapporti societari sono regolati da un regolamento interno approvato dall'Assemblea, il qua-le disciplina anche la procedure tecnico-amministrative di gestione del PAL.L'area tecnica è curata da un Coordinatore di Piano con fun-zione di responsabile tecnico in stretto collegamento con il CdA mentre l'area finanziaria-ammi-nistrativia è supportata da un responsabile amministrativo.Due addetti alla segreteria coa-diuvano l'intero staff in tutte le attività di gestione della struttu-ra e garantiscono l'apertura degli uffici al pubblico tutti i giorni feriali, mattina e pomeriggio.

Quattro animatori gesti-scono lo sportello impre-sa, coordinati dal respon-sabile tecnico del Piano. Ogni animatore è muni-to di attrezzatura infor-matica portatile per l'as-sistenza alle imprese da effettuare presso le sedi aziendali. L'attività di animazione sul territorio li vede impegnati a forni-re un servizio informati-vo e di sostegno all'idea-zione e alla progettazione di nuove iniziative imprenditoriali. Gli ani-matori sono inoltre impegnati nella assisten-za ai beneficiari per la realizzazione degli inve-stimenti previsti.

Il progetto di sviluppo

Il contesto socioeconomicoNell’area LEADER sono compresi diciannove comuni che presentano differenti dinamiche demografiche: sono in cre-scita i comuni costieri e quelli vicini a Cagliari, mentre sono in progressi-vo spopolamento i comuni collinari e montani del Gerrei. Lo squilibrio, in atto da almeno due decen-ni, rischia di innescare un circolo vizioso che, in assenza di interventi di

rilancio dello sviluppo socio economico, con-tinuerà ad aggravare la depressione delle aree interne. La soppressio-ne di fatto o annuncia-ta di servizi pubblici essenziali quali scuole, uffici postali, trasporti, strutture sanitarie, potrebbero condurre probabilmente anche alla chiusura di quelle attività minime che animano la vita dei paesi, quali esercizi commerciali, laborato-ri artigianali, ecc.

120

5

6

76. Una panoramica dalla torre

spagnola del litorale di Villasi-

mius con Cala del Giunco e lo

Stagno di Notteri.

7. Nella campagna alle spalle di

Capo Ferrato una stupenda fio-

ritura di papaveri colora di rosso

il paesaggio.

5. La chiesetta campestre di San

Nicola nei pressi del monte di

Quirra, risale alla fine del XII

secolo. È un raro esempio di

architettura romanica con para-

mento in mattoni: la struttura

del forno in cui furono prodotti è

ancora visibile nelle vicinanze.

Page 121: Leader II in Sardegna

Pubblicom/Lit 8.925.000M 4.609.378

Privatom/Lit 2.025.000M 1.045.825

Privatom/Lit 2.025.000M 1.045.825

UEm/Lit 5.112.000M 2.640.128

Statom/Lit 3.813.000M 1.969.250

In attuazione al 2OOOm/Lit 10.950.000M 5.655.203

Approvato nel 1997m/Lit 10.950.000M 5.655.203

Un’occasione fondamentale di svi-luppo socio economico per il terri-torio è rappresentata dalla prossi-ma realizzazione del Parco Natu-rale Regionale Sette Fratelli-Mon-te Genis. Lo studio del Parco Naturale Regionale ha rappresen-tato il documento di base cui ha fatto riferimento il Piano di Azio-ne Locale del GAL Monte Genis. Il modello di pianificazione adottato punta a realizzare interventi di rie-quilibrio che integrino le azioni dirette a sottrarre le aree rurali interne all’emarginazione con le azioni volte a decongestionare alcune aree costiere, nell’ambito di un sistema pianificatorio unitario del territorio.

Obiettivi del Piano di Azione Locale - PALL’analisi dei punti di forza del territorio (notevoli risorse

ambientali e cul-turali, presenza di attività agrituristi-che, esistenza di prodotti agro ali-mentari ed arti-gianali di pregio), ha consentito di elaborare una filo-sofia progettuale che individua come obiettivo prioritario la pro-mozione e la valo-rizzazione di tutte le risorse territo-riali attraverso:• l'innovazione tec-nologica e il marke-ting per le produ-zioni agroalimen-tari;• la creazione di una rete di servizi, dalle strutture ricet-tive a quelle della ristorazione;• la realizzazione di sentieri turistici; • la formazione

professionale per nuove figure legate al turismo. Si intende sviluppare un turismo capace di contribuire all'intera-zione tra le fasce costie-re, meta annuale di con-sistenti flussi turistici, e quelle interne di elevato interesse naturalistico, paesaggistico, archeolo-gico e culturale.

Le azioni più signifi-cative

Marketing Turistico

L'attività svolta nell'am-bito di questa azione ha avuto l'obiettivo di pro-muovere il territorio e 56 aziende del Sud-Est della Sardegna. Nel cor-so degli anni 1998/ 1999/2000 la promo-zione dell'offerta turisti-ca ha avuto luogo grazie alla partecipazione del GAL a numerose rasse-gne fieristiche specializ-zate, quali il Salone

Europeo della Monta-gna di Torino, il Ghiot-tonando-Salone del Gusto e il Mountain 2000 di Roma, il Gitando di Vicenza. Si è inoltre preso parte a mostre-mercato in Sardegna, tra cui quella del Sarrabus Gerrei a Castiadas e Villasi-mius. In tale ambito è stata inoltre presentata ai visitatori e agli ope-ratori una ricca vetrina delle produzioni tipi-che dell'agroalimentare che ha consentito, ai primi la degustazione e la possibilità di acquisto, e ai secondi la possibilità di pren-dere contatti commer-ciali e chiudere con-

121

m/Lit 1.700.000M 877.977

m/Lit 4.650.000M 2.401.525

m/Lit 4.000.000M 2.065.828

m/Lit 600.000M 309.874

1 2 4

Misura B m/Lit 10.950.000 M 5.655.203

5 63

Budget PAL

Ripartizione risorse finanziarie

B2 m/Lit 280.000 J 144.608

Gruppo di Azione Locale

Page 122: Leader II in Sardegna

tratti di fornitura. Sempre per la promozione turistica e dei prodot-ti tipici, è stato realizzato un sito Internet (www.galmontegenis.it), un opuscolo di circa 80 pagine a colori (20.000 copie) e una carti-na sugli itinerari ambientali e agroalimentari. È stata inoltre acquistata una pagina promozio-nale del GAL Monte Genis sulla rivista Bell'Italia speciale Sarde-gna, edizione 2000.

Recupero edifici a fini di ricettività turistica

Sono stati concessi contributi per la realizzazione di attività ricetti-ve quali affittacamere, agrituri-smi, locande e bed & breakfast e di attività di ristorazione tipica. Nel complesso saranno creati cir-ca 120 posti letto e circa 700 coperti.La maggior parte degli investi-menti interessano le aree interne del nostro territorio e consenti-ranno l'avvio di un processo d'in-

terazione e d'integra-zione con la fascia costiera turisticamente sviluppata. Infatti ben 17 interventi ricadono in comuni soggetti a calo demografico (Armungia, Goni, San Basilio, San Nicolò Gerrei, San Vito, Silius).

Progettazione di sentieri turistico-ambientali

Allo scopo d'incentivare la fruizione delle bellez-ze paesaggistiche, natu-ralistiche, archeologiche e la conoscenza dei pro-dotti agroalimentari e dell'artigianato, il GAL

ha finanziato il ripristi-no di un percorso sen-tieristico che attraversa tutto il suo territorio, partendo dal Comune di Castiadas per giungere fino all'area archeologica di Pranu Mutteddu nel Comune di Goni. Lungo il tracciato di circa 65 km sono state create aree attrezzate per la sosta ed è stata predi-sposta la segnaletica esplicativa e direzionale per facilitare le attività escursionistiche.

Valorizzazione dei prodotti tipici agroalimen-tari

L'azione prevedeva la concessione di contribu-ti alle imprese del setto-re agroalimentare per la realizzazione dei seguenti investimenti:

• elaborazione di piani di marketing per l'indi-viduazione del target di mercato, delle caratteri-stiche d'immagine e packaging del prodotto;• campagne pubblicita-rie collettive;• promozione di strut-ture associative per la tutela delle promozioni;• creazione d'impianti di confezionamento destinati a migliorare l'immagine delle produ-zioni tipiche.I progetti finanziati riguardano diverse pro-duzioni agroalimentari: formaggi e creme deriva-te, insaccati, dolci sardi, paste fresche, miele e confetture, olio e olive, pane pistoccu, vini, liquori e distillati.

Creazione di un punto ven-dita per i prodotti tipici agroalimentari

Tutti i prodotti tipici agroalimentari che han-

122

8

9

10

9. La Cantina Pala di Serdiana

ha usufruito di finanziamenti

LEADER per la meccanizzazio-

ne dell’impianto di imbottiglia-

mento dei vini. L’intervento del

GAL ha concorso alla valorizza-

zione dei prodotti tipici agroali-

mentari attraverso 53 progetti di

immagine, confezionamento e

marketing.

10. La ristrutturazione dell’anti-

ca Casa Mereu a Serdiana è

stata finanziata da LEADER

per l’avvio di una struttura bed

& breakfast. Nella foto, il parti-

colare di un architrave con

un’antica iscrizione.

8. Maracalogonis: la ristruttu-

razione del ristorante di Virginia

Bonaria Corona finanziata da

LEADER è stata condotta uti-

lizzando materiali tradizionali.

Nella foto, una fase della produ-

zione dei ladiri, mattoni crudi di

argilla e paglia.

B2 m/Lit 3.370.000 J 1.740.460

27 Nuove Imprese per 28 progetti finanziati

B2 m/Lit 1.000.000 J 516.457

1 Società

B3 m/Lit 3.677.586 J 1.899.315

30 Imprese per 42 progetti finanziati

B3 m/Lit 322.414 J 166.513

1 Consorzio di Produttori Locali

Page 123: Leader II in Sardegna

no fatto oggetto di interventi di valorizzazione saranno esposti e potranno essere degustati e acqui-stati presso un punto vendita finanziato dal GAL e localizzato nella fascia costiera particolarmen-te trafficata da turisti e residenti. La creazione e gestione del punto vendita è stata aggiudicata al Con-sorzio Sardegna Isola dei Sapori che riunisce diversi produttori locali. La costituzione di tale Con-sorzio rappresenta, tra l'altro, un obiettivo importante che il GAL ha raggiunto nell'ambito dell'associa-zionismo, sempre più indispensa-bile per competere con maggiore efficacia nei mercati regionali, nazionali ed internazionali.

• Ristrutturazione di 28 edifici da destinare ad attività turistiche, in particolare: 4 eser-cizi di affittacamere; 6 agriturismi; 8 bed & breakfast; 4 locande; 6 ristoranti tipici; per un’offerta complessiva di 117 posti letto e di 690 coperti.• Partecipazione a 8 fiere del turismo ambientale e agroali-mentare; realizzazio-ne di 2 opuscoli pro-

mozionali e di 1 cartina tematica per la valoriz-zazione del territorio e delle aziende; realizza-zione di 1 sito Internet a fini promozionali.• Recupero e valorizza-zione di 60 km di sen-tiero turistico ambien-tale dotato di segnaleti-ca e di aree sosta.

• Valorizzazione dei prodotti tipici agroali-mentari (vini, liquori, formaggi, creme spal-mabili, insaccati, dolci

sardi, olio e olive, con-fetture, miele, pane pistoccu) attraverso: la realizzazione di 24 progetti di immagine e pubblicità sia dei pro-dotti che delle aziende; l'acquisto di 24 impianti di confezio-namento; la progetta-zione di 5 piani di marketing.• Creazione di 1 punto vendita per la esposi-zione e vendita di pro-dotti tipici dell'area del GAL Monte Genis.

123

11 12

13

11. Vittorio Maxia sul portone

della sua abitazione tradizio-

nale, ristrutturata con finan-

ziamenti LEADER a Dolia-

nova, per l’avvio di un bed &

breakfast.

12. Il Salumificio Su Sirboni di

Maracalagonis ha potenziato

con finanziamenti LEADER la

fase di confezionamento.

13. Manuela Loddo, talento

LEADER di Dolianova, mentre

imbottiglia l’olio extra vergine

d’oliva D’Olia nel suo laborato-

rio con macchinari finanziati da

LEADER.

B2

B3

I risultati

Page 124: Leader II in Sardegna

Il territorioL’area LEADER Monte Linas, situata nella parte sud occidentale della Sardegna, comprende 5 comuni della XVIII Comunità Montana Monte Linas, per un totale di oltre 81.000 ettari, pari all’11.78% del territorio della Pro-vincia di Cagliari e al 3.37% dell’intera superficie regionale.Il territorio è vario e presenta un’a-rea costiera, una zona collinare ondulata, una parte di pianura e un’area montana che raggiunge i 1.236 m (Perda de Sa Mesa).Nella pianura prevalgono i suoli agrari, con colture erbacee ed oli-veti. In particolare la parte monta-

na e costiera è caratte-rizzata dalla presenza di un ricco patrimonio ambientale, con boschi secolari che accolgono una flora e una fauna di grande interesse naturalistico, e con paesaggi di grande suggestione (come l’a-rea dunale di Piscinas).L’idrografia è caratte-rizzata da svariati corsi d’acqua, per lo più a carattere torrentizio a causa dell’irregolarità delle precipitazioni. In alcuni casi essi danno

luogo a spettacolari cascate perenni, come la cascata di Sa Spendula nel territorio di Villaci-dro. Il clima è mediterraneo, tipicamente bistagiona-le, con estati calde ed asciutte ed inverni fred-di ma non rigidi.

L’organizzazione del GALIl GAL Monte Linas è costituito sotto forma di Società consortile a responsabilità limitata. Ne fanno parte dodici

soci, sei di natura pub-blica (la XVIII Comuni-tà Montana Monte Linas, i cinque comuni precedentemente elen-cati) e 6 di natura priva-ta, che congiuntamente hanno elaborato un Pia-no di Azione Locale multisettoriale finalizza-to alla valorizzazione delle aree rurali del GAL attraverso una serie di interventi differenziati a sostegno del settore economico (agricolo, turistico, ambientale ed agroalimentare) e socio-

124

Area LEADER Monte Linas IT-SA14

Carta d’identitàProvincia: Cagliari

Comuni interessati: n.5 Arbus, Gonnosfanadiga, Guspini, Vallermosa, Villacidro

Superficie: 812,5 kmqPopolazione: 44.825 ab

Densità: 54,5 ab/kmqPopolazione attiva per settore: agricoltura 12,7%; industria 35,5%; servizi 51,8%

Tasso di disoccupazione: 34.1%

1 2

1. I ruderi della laveria di Nara-

cauli, parte della miniera abban-

donata di Ingurtosu.

2. Mraxiani ia fattu votu de fai

unu conillu, ma candu ia biu

su fillu fudi mraxiani e totu -

La volpe ha fatto voto di partorire

un coniglio ma quando ha visto il

figlio era volpe lo stesso.

3. Il complesso di dune mobili del

litorale di Piscinas è uno degli

ambienti di maggiore pregio

dell’area e di tutta la Sardegna.

Page 125: Leader II in Sardegna

culturale (sensibilizzazione, ani-mazione, formazione e informa-zione della popolazione).Il Consiglio di Amministrazione è composto da sei membri. I rap-porti societari sono disciplinati da un regolamento interno approvato dall'Assemblea dei soci.Sono organi del GAL: l’Assemblea dei soci; il Consiglio di Ammini-strazione; il Presidente e il Vice Presidente.La struttura operativa si compone di un’area tecnica e di un’area finanziaria-amministrativa. All’in-terno dell’area tecnica operano un responsabile del Piano di Azione Locale, con funzione di Coordina-

tore, e tre animatori nelle attività di assistenza agli operatori, di divulgazione del Programma LEADER II e di monitoraggio sul territorio.L’area finanziaria-ammini-strativa è costituita da un responsabile dell'attività e da un addetto alla segrete-ria.

Il progetto di sviluppo

Il contesto socioeconomicoIl territorio del GAL Mon-te Linas presenta spiccate caratteristiche di ruralità.

Si tratta di una realtà economica “debole", imperniata su piccole imprese operanti in campo agricolo e arti-gianale, su attività commerciali di piccole dimensioni, scarsa-mente competitive, e con insufficiente pro-fessionalità, con gravi fenomeni di disoccu-pazione e progressivo spopolamento.Elemento significativo è la presenza turistica estiva, per lo più atti-rata dall’area costiera

(Costa Verde, Marina di Arbus, Piscinas), meta di turismo marino e di visite naturalistiche. La zona costiera ha notevoli potenzialità per un turismo di qualità, supportato da servizi che garan-tiscono un'adeguata fruibilità del territo-rio e di tutte le risor-se dell'area. Sono interessanti dal pun-to di vista turistico anche i siti archeolo-gici e le aree minera-

Il Gruppo di Azione Locale - GALDenominazione: GAL Monte LinasRagione Sociale: Società consortile a r.l.Partner: XVIII Comunità Montana Monte Linas, i 5 Comuni dell’Area LEADER, Coopera-tiva Olearia Santa Barbara, COO.N.AG Cooperativa Nuova Agricoltura, Società Semplice Apicoltura Vincis Giulia, Società Cooperativa a r.l. Agro Silvo Zootecnico Norbio, Società Cooperativa agricola a r.l. Rinascita, Ditta individuale Doneddu Giovanni AngeloSede: Via San Nicolò, 15 - 09036 Guspini (CA) - Tel./Fax 070/97198Web web.tiscalinet.it/galmontelinas.it - www.galmontelinas.it e-mail [email protected]: Antonio Marrocu - Presidente; Paolo Callioni - Coordinatore Lingue di comunicazione: Italiano, Inglese, Francese, Tedesco

2

3

Page 126: Leader II in Sardegna

rie dismesse (Montevecchio, Ingurtosu), che costituiscono mete di visite culturali.Il turismo rurale e culturale e la valorizzazione dei prodotti agroa-limentari locali (olio extravergine di oliva, miele, latte caprino e deri-vati), sono le “leve per lo svilup-po” dell’area LEADER identificate dal PAL per il rilancio dell’area.

Obiettivi del Piano di Azione Locale - PAL Con l'iniziativa LEADER II si vuole: • favorire un'adeguata valorizza-zione dei beni naturalistici, cultu-rali e storici, viste anche le poten-

zialità di valorizzazio-ne del territorio attra-verso un turismo basa-to sulla fruizione del patrimonio culturale e naturalistico;• determinare un incremento quantitati-vo e qualitativo della base produttiva locale con interventi tesi a promuovere nuova imprenditorialità ed una migliore qualifica-zione di quella già esi-stente;• arrestare il progressi-vo deflusso della popo-

lazione residente, sia favorendo una positiva qualità della vita (aggregazione sociale, fruizione di servizi, disponibilità di occu-pazione, occasioni di impiego, ecc.) sia dotando l’area di opportunità e interessi che richiamino presen-ze esterne e, quindi, occasioni di scambi;• accrescere la qualità globale del territorio, per una valorizzazione delle attività economi-che dell’area.

Le azioni più significative

Recupero e valorizzazione di edifici rurali di interesse turistico

L’azione, volta al recupe-ro di edifici rurali di interesse turistico, ha l’o-biettivo di rafforzare “il pacchetto” di offerta turistica dell’area ed incrementare al tempo stesso il numero delle strutture ricettive pre-senti sul territorio. Ciò in sintonia con le ten-

126

Pubblicom/Lit 3.113.000M 1.607.730

Privatom/Lit 608.638M 314.335

Privatom/Lit 608.638M 314.335

UEm/Lit 1.632.936M 843.341

Statom/Lit 1.480.064M 764.389

In attuazione al 2OOOm/Lit 3.721.638M 1.922.066

Approvato nel 1998m/Lit 3.721.638M 1.922.066

Misura B m/Lit 3.721.638 M 1.922.066

m/Lit 518.400M 267.731

m/Lit 1.116.310M 576.526

m/Lit 960.000M 495.799

m/Lit 377.688M 195.060

m/Lit 651.240M 336.337

m/Lit 98.000M 50.613

1 2 4 5 63

4

4. Guspini: nell’azienda agricola

di Giovanni Pani i finanziamenti

LEADER hanno consentito la

ristrutturazione di un edificio

rurale con finalità ricettive.

Budget PAl

Ripartizione risorse finanziarie

B2 m/Lit 1.116.310 J 576.526

10 Proprietari di dimore rurali

Page 127: Leader II in Sardegna

denze del mercato turistico che rimarcano una crescita del turismo rurale e dell’a-griturismo. Si è voluto inserire tale intervento in un program-ma di sviluppo integrato del turismo rurale in associa-zione con il turismo costie-ro, con iniziative indirizzate alla valorizzazione delle zone costiere, del patrimo-nio ambientale, culturale e storico, e in particolare all’a-rea delle miniere dismesse. Si tratta dell’azione di mag-gior rilievo quantitativo nell’ambito dell’intero PAL.

Miglioramento qualitativo e commercializzazione dei prodotti locali

Il PAL ha rivolto la sua attenzione ai comparti pro-duttivi dell’agroalimentare e in particolare all’olio extra-vergine di oliva, al miele e al latte caprino (e derivati).Il tessuto imprenditoriale del Monte Linas è contraddi-stinto dall’esistenza di picco-le imprese, poco competitive, caratterizzate spesso dalla mancanza di adeguati stru-menti tecnici e da carenze

infrastrutturali, situa-zione che il presente intervento si propone di migliorare.Gli interventi compren-dono: predisposizione di disciplinari produtti-vi dei prodotti agroali-mentari di riferimento per l’area; supporto per la certificazione della qualità di 2 imprese agroalimentari; 4 pro-getti pilota nell’ambito delle produzioni tipiche locali.Obiettivo finale dell’in-tervento è quello di

mettere in condizione i produttori dei tre settori di riferimento, di attuare procedure di miglioramento e di garanzia della qualità, alla ricerca di più favo-revoli opportunità di offerta dei prodotti locali.

Progettazione e realizza-zione di itinerari per l'e-scursionismo ambientale e culturale

Nel PAL è stato inseri-

127

5

6

7

7. Arbus: l’intervento LEADER

ha consentito a Giampaolo Atze-

ni la ristrutturazione di un edifi-

cio rurale a scopo ricettivo,

affiancato alla creazione di una

rete di sentieri escursionistici sul

Monte Arcuentu.

5. Il territorio del GAL è stato

contrassegnato da una apposita

segnaletica.

6. Villacidro: nell’azienda agrico-

la Masoni Becciu il finanzia-

mento LEADER è stato finaliz-

zato alla meccanizzazione del

confezionamento dell’olio extra

vergine di oliva.

B3 m/Lit 960.000 J 495.799

7 Imprese

B4 m/Lit 377.688 J 195.060

1 Impresa

Page 128: Leader II in Sardegna

Nel PAL è stato inserito un intervento volto alla creazio-ne e alla manutenzione di iti-nerari turistico-naturalistici. Obiettivi: valorizzazione dei “sentieri” (risorsa naturalisti-co-culturale); aumento del flusso turistico; migliore accessibilità del territorio per fini ricreativi; valorizzazione della fruizione turistico-rura-le e agrituristica del territo-rio.Il progetto prevede interventi di manutenzione e potenzia-mento della rete dei sentieri, con interventi di migliora-mento e adeguamento su

sentieri parzialmente già esistenti riferiti a due sistemi di itinerari principali: uno deno-minato Valle di Narti e un secondo Arcuentu.Gli interventi prevedo-no la sistemazione dei tracciati dei sentieri, la predisposizione di infrastrutture (fontane, servizi igienici, punto di ristoro, staccionate, tavoli e panchine, par-cheggi), la manuten-zione, la realizzazione di segnaletica indicati-va dei percorsi.

Supporti per lo sviluppo delle imprese locali

Quest’azione, strettamente connessa e integrata con l’a-zione sulla qualità, è stata predisposta per conseguire l’obiettivo di favorire e migliorare la commercializ-zazione dei prodotti locali dell’area (latte caprino e derivati, olio extravergine di oliva e miele), attraverso una serie articolata di inter-venti finalizzati a:• realizzazione di 2 centri vendita per la commercializ-

zazione dei prodotti tipi-ci;• sostegno all’acquisizio-ne di macchinari tecnolo-gicamente avanzati in 4 imprese;• realizzazione dello stu-dio del marketing-mix in 4 imprese (olio, salumi); • formulazione di un marchio di identificazio-ne dei prodotti dell'area del Monte Linas. Obietti-vo degli interventi è migliorare la capacità per le imprese agroalimentari dell’area di organizzare l’offerta.

128

8

9

10

9 e 10. Gonnosfandiga: l’azienda

apistica di Ernesto Concas, con-

trassegnata dall’insegna del Gal,

ha utilizzato finanziamenti

LEADER per l’ammodernamen-

to della struttura.

8. Mauro Pusceddu e Alessandro

Lampis di Tecnapi hanno usufru-

ito di finanziamenti LEADER

per il miglioramento della produ-

zione di miele con la pratica del

nomadismo.

B5 m/Lit 651.240 J 336.337

7 Imprese per 10 progetti finanziati

Page 129: Leader II in Sardegna

• Realizzazione di 10 interventi su strutture da adibire ad agriturismo/turismo rurale.

• Realizzazione di 4 progetti pilota nel settore agroalimentare: laborato-rio per l’olio biologico; struttura per la trasformazione prodotti; produ-zione di miele con nuclei selezionati di api regine; laboratorio per lo svi-luppo di prodotti caseari caprini.• Attività di divulgazione e promo-zione dei sistemi di qualità ai pro-cessi del comparto agroalimentare nell’area GAL.• Interventi per l’attivazione di siste-mi di certificazione di qualità in 2

aziende: 1 salumificio e 1 panifi-cio.

• Interventi sulla rete sentieristi-ca del Monte Linas.

• Realizzazione di 2 centri vendi-ta.• Intervento di miglioramento degli impianti produttivi in 3 imprese olivicole e 1 azienda api-cola. Creazione di un marchio d’area e di materiale promozionale, stesu-ra di disciplinari produttivi.• Interventi di analisi del marke-ting mix in 4 aziende: 2 olivicole, 1 produttrice di salumi e 1 apicola.

129

11

12

11. La Cooperativa Agricola San-

ta Barbara di Gonnosfanadiga

con il finanziamento LEADER

ha potenziato gli impianti di

produzione dell’olio extravergine

d’oliva. Obiettivo delle azioni del

GAL è il miglioramento della

qualità per ricercare nuovi spazi

commerciali per i prodotti locali.

12. Un antico frantoio nell’azien-

da agricola di Gianfranco e

Marcello Porta di Gonnosfana-

diga, in cui il finanziamento

LEADER ha contribuito alla

ristrutturazione di un edificio

rurale.

B2

B3

B4

B5

I risultati

Page 130: Leader II in Sardegna

Il territorioL’area LEADER coincide con il ter-ritorio della XIV Comunità Mon-tana della Sardegna ed interessa un’area di oltre 500 kmq. L’area ha la caratteristica di comprendere in sé il binomio mare-monte. Abbraccia infatti splendide e variegate coste, da quelle della marina del Comune di Cuglieri a quelle del Comune di Tresnura-ghes. Le montagne dei Comuni di Santulussurgiu e Seneghe fungo-no quasi da protezione alle coste e contribuiscono a rendere il clima del territorio molto gradevole in ogni periodo dell’anno.Il territorio del Montiferru è carat-

terizzato dal più gros-so massiccio vulcanico dell’isola ed è situato nella Sardegna centro-occidentale. A Sud confina con la pianura dell’Alto Campidano, ad Ovest è delimitato da mare per circa 50 km, a Nord dal Rio Mannu e a Nord-Est dal Monte Sant’Anto-nio.La punta più alta del massiccio vulcanico è il Monte Urtigu (1.050 m), per buona parte ricoperto di boschi

rigogliosi di querce e roverelle, a cui fanno da corolla diversi altri rilie-vi tra i 900 e i 1.000 m.La costa del Montiferru è un susseguirsi di spiagge e falesie che dal territorio del Comune di Tresnuraghes arriva sino alla Penisola del Sinis.

L’organizzazione del GALIl GAL Montiferru ha scelto la forma della società consortile a responsabilità limitata. L’Assemblea è composta

130

Area LEADER Montiferru IT-SA05

Carta d’identitàProvincia: Oristano

Comuni interessati: n.8 Bonarcado, Cuglieri, Paulilatino, Santulussurgiu,

Scano Montiferro, Seneghe, Sennariolo, TresnuraghesSuperficie: 518,1 kmq

Popolazione: 16.306 abDensità: 31,0 ab/kmq

Popolazione attiva per settore: agricoltura 25,2%; industria 24,3%; servizi 50,5%Tasso di disoccupazione: 25,0%

1 2

1. Stupendo e solitario paesaggio

alla foce del Rio Mannu nei

pressi di Punta Foghe lungo la

costa di Tresnuraghes.

2. A Santulussurgiu la ristruttu-

razione di edifici tradizionali è

finalizzata alla creazione di un

albergo diffuso, diretto da Anto-

nio Diego Are.

Page 131: Leader II in Sardegna

dalla XIV Comunità Montana del Montiferru (75% del capitale), e dalla Amministrazione Provinciale di Oristano (25% del capitale). La struttura tecnica è snella, compo-sta dal coordinatore e due anima-tori con il compito di seguire l’a-vanzamento delle azioni del Piano. Gli aspetti finanziari e ammini-strativi fanno capo ad un respon-sabile amministrativo. L’organico è completato da uno staff di consu-lenti impegnati nell’assistenza tec-nica agli operatori dei diversi set-tori. Il metodo di lavoro che il GAL ha adottato è quello di Agenzia di sviluppo locale, e ruota intorno a 3

linee guida:• lavoro per filiera e ricerca della qualità puntando ad un paniere di 5 prodotti agroalimentari d’eccel-lenza del territorio (casizolu, carne del Bue Rosso, malvasia gio-vane, olio extra-vergi-ne fruttato intenso, miele di rosmarino selvatico e di cardo)• sostegno e affianca-mento alle aziende nella fase di comuni-cazione, vendita e distribuzione;

• sostegno e promozione di un sistema di rete tra operatori, settori econo-mici e tra attività di parte pubblica e privata del ter-ritorio; la parola d’ordine con cui si sta lavorando è “sincronizzazione”.

Il progetto di sviluppo

Il contesto socioeconomicoNonostante il grande potenziale nell'allevamen-to, nel turismo e nell'arti-gianato, il Montiferru sof-fre di un forte spopola-mento che ha ridotto la popolazione di 700 per-sone in 10 anni. Solo i paesi a ridosso della SS 131, principale arteria di comunicazione, resistono al calo demografico.

L’economia, a carattere rurale, si regge sull’al-levamento e sull’olivi-coltura. La percentuale di addetti, la dimen-sione media delle aziende e la Superficie Agricola Utilizzata sono superiori alle medie provinciali e regionali. Le 2.754 aziende agro-zootecni-che del Montiferru (dimensione media 14 ha) sono al 95% a con-duzione diretta del col-tivatore. L’allevamento bovino conta 1/5 dell’intero patrimonio regionale.Non esistono industrie e le attività manifattu-riere sono poco diver-sificate.Il turismo è pretta-mente balneare/costie-ro e concentrato in due mesi estivi.

131

Il Gruppo di Azione Locale - GALDenominazione: GAL MontiferruRagione Sociale: Società consortile a r.l.Partner: XIV Comunità Montana Montiferru, Amministrazione Provinciale di OristanoSede: c/o XIV Comunità Montana, Via Vittorio Emanuele, 59 - 09073 Cuglieri (OR) Tel. 0785/369020/369205 NetFax 1782260017Web www.sviluppomontiferru.net e-mail [email protected] Contatto: Mario Farini - Presidente; Salvatore Polo - CoordinatoreLingue di comunicazione: Italiano, Inglese, Francese

3

4

5

3. Le pendici del Montiferru ad

occidente si affacciano sul mare.

Al centro, il rilievo sul quale sor-

gono i ruderi dell’omonimo

castello.

4.Litorale roccioso nel territorio

di Tresnuraghes.

5. Un particolare dell’abitato di

Cuglieri: sullo sfondo la linea di

costa.

Page 132: Leader II in Sardegna

Obiettivi del Piano di Azione Locale - PALLa missione del Programma LEA-DER del Montiferru è quella di realizzare, promuovere ed orienta-re interventi/iniziative concrete che prevedano correlazioni tra agricoltura, allevamento, know-how tradizionale, prodotti locali, cultura, turismo, infrastrutture di servizi.In particolare gli interventi previ-sti nel Programma ruoteranno attorno a quattro indirizzi strate-gici principali:• integrare, migliorare ed incenti-vare la coltivazione dei prodotti agro-zootecnici della tradizione del Montiferru (con prevalenza di olio, formaggi, malvasia);• valorizzare le produzioni locali artigianali e agricole promuoven-do azioni di forte orientamento al mercato;• organizzare l’offerta turistica orientandola verso un ricettivo diffuso e vendere turismo cultura-le, ambientale ed equestre in Montiferru;

• rivitalizzare l’identità cultu-rale delle comunità del Mon-tiferru in chiave di creatività; recuperare la dignità e la fidu-cia verso il futuro; rendere consapevoli del piacere di vivere, lavorare, divertirsi tra la propria comunità.

Le azioni più significativeLe case del Montiferru: l’albergo diffuso tematico

L’intervento prevede un siste-ma-circuito di abitazioni rurali caratteristiche da desti-nare all’attività di ricezione turistica. L’azione punta oltre che al recupero delle case dei centri storici, a collegarle a circuiti tematici in un quadro di accoglienza vicino alla cul-tura locale.

Il primo progetto, avviato nell’abitato di Santulussurgiu si chia-ma Musicultura, ha come tema la musica ed ha coinvolto la ristrutturazione di 5 case del centro storico che sono adibite a ristorazione, pernotta-mento, sale concerti e conferenze e scuole di musica.Sono in completamen-to altri 2 alberghi diffu-si a Cuglieri (tema Santi e sapori) e Scano Montiferro (tema Trek-king e buon mangiare).

Gli antichi olivi e l’olio del Montiferru

Con questa azione il GAL punta al miglioramento organizzativo ed al soste-gno commerciale di questo prodotto di nicchia. L’olio del Montiferru ha infatti ottenuto importanti rico-noscimenti a livello nazio-nale sulla qualità. Questo ha reso consapevoli i pro-duttori del valore di cui dispongono, ma molto resta da fare per salvaguar-dare il prodotto e per ven-derlo ad un prezzo in linea

132

Pubblicom/Lit 6.734.952M 3.478.312

Privatom/Lit 2.230.006M 1.151.702

Privatom/Lit 2.008.000M 1.037.045

UEm/Lit 3.897.000M 2.012.633

Statom/Lit 2.340.000M 1.208.509

In attuazione al 2OOOm/Lit 8.964.958M 4.630.014

Approvato nel 1997m/Lit 8.245.000M 4.258.187

Misura B m/Lit 8.964.958 M 4.630.014

m/Lit 2.197.000M 1.134.656

m/Lit 2.047.854M 1.057.628

m/Lit 2.178.104M 1.124.897

m/Lit 710.000M 366.684

m/Lit 1.032.000M 532.984

m/Lit 800.000M 413.166

1 2 4 5 63m/Lit 874.800M 451.796

Totale m/Lit 9.839.758 M 5.081.811

Misura C

6. Il progetto di albergo diffuso di

Santulussurgiu è finalizzato allo

sviluppo di attività musicali con

contributi diversi. A Seneghe,

Raymond Michel Usai costruisce

strumenti a fiato tradizionali,

valorizzati anche nel progetto

di cooperazione transnazionale

Simetnica.

Budget PAL

Ripartizione risorse finanziarie

B2 m/Lit 1.675.000 J 865.065

18 Proprietari di dimore rurali per 3 alberghi diffusi

B3 m/Lit 562.000 J 290.249

5 Aziende olearie

Page 133: Leader II in Sardegna
Page 134: Leader II in Sardegna

con l’alta qualità. L’azione del GAL ha permesso di incentivare la forma associata per l’ammodernamento delle coltiva-zioni di olivi e dei frantoi esisten-ti; di migliorare la produttività e sostenere la commercializzazione di nicchia; di collegare olio e turi-smo; di promuovere l’olio biologi-co.

Casizolu del Montiferru

L’intervento avviato valorizza in chiave di qualità il formaggio Casi-zolu. Ha promosso l’avvio di 5 minicaseifici e micro laboratori aziendali abbinati a locali per la stagionatura. Obiettivo collegato è anche quello di realizzare un cir-cuito/itinerario gastronomico a tema caseario. È iniziato il processo di valorizza-

zione del Casizolu con la selezione e inserimento, da par-te di una commis-sione di esperti nazionale, del Casi-zolu e della razza Sardo-Modicana tra i primi 100 prodotti dell’ARCA dei pro-dotti agroalimentari da salvare dall’estin-zione. Il progetto Casizolu è prosegui-to attraverso la sot-toscrizione da parte dei produttori di un disciplinare di pro-duzione. Parallela-mente i beneficiari possono contare sull’assistenza tec-nica alla commer-cializzazione che ha

puntato tutto sul riposi-zionamento del prezzo verso l’alto. Il successo di questa azione è sotto-lineato dal fatto che già i produttori stanno costi-tuendosi in associazione e che il prezzo medio di vendita è oggi netta-mente superiore rispetto al periodo precedente l’intervento del GAL.

Malvasia di Tresnuraghes: bevanda dal profumo soave

L’intervento intende incentivare indiretta-mente il rimpianto e la lavorazione di appezza-menti attualmente tra-scurati. Si è puntato ad incentivare l’adegua-mento delle piccole can-tine di Tresnuraghes, a fornire assistenza in vista di realizzare un disciplinare di qualità, a fornire assistenza alla commercializzazione di nicchia.È cresciuta la visibilità di questo prodotto tra gli ambienti di intendi-tori e si sono avviate ini-ziative per trasformare questi interventi in

occasioni turistico-eno-logiche.

Carne Sardo-Modicana: valorizzazione di filiera - Progetto Bue Rosso

Questa azione ha come obiettivo la valorizzazio-ne della specie bovina Sardo-Modicana, una razza esistente solo in Sardegna, allevata anco-ra allo stato brado, che ha tutte le caratteristiche per poter diventare un prodotto di qualità. Il progetto nasce sulla scia dell’esperienza di successo della razza Chianina toscana. Per questa finalità si è costituita nel territorio l’Associazione di Alleva-tori di Sardo-Modicana

134

7

8

9

10

8. Tottoni Borrodde a Santulussur-

giu, nella cantina di stagionatura

del casizolu del Montiferru.

Le forme di questo formaggio pesa-

no circa 3 kg. Il GAL insieme

alla nuova Associazione dei Pro-

duttori e con la consulenza di Slow

Food, ha promosso il Presidio

del Casizolu, per collocarlo

nel mercato tra i grandi formaggi

italiani.

9. Energia Vitale, questa head line

caratterizza la comunicazione del

GAL del Montiferru.

Nella foto, il pannello introduttivo

della mostra presentata al Salone

del Gusto di Torino.

7. L’allevamento dei bovini della

razza Sardo-Modicana è finaliz-

zato alla produzione di carni scelte

e di latte per la produzione del for-

maggio casizolu del Montiferru.

B3 m/Lit 739.404 J 381.870

5 Minicaseifici

B3 m/Lit 211.000 J 108.972

150 Produttori vitivinicoli

B3 m/Lit 280.000 J 144.608

1 Associazione per 33 allevatori

Page 135: Leader II in Sardegna

denominata Il Bue Rosso. A que-sta associazione, in quanto porta-trice di interessi collettivi, è stato affidato il compito di realizzare il percorso di valorizzazione di filie-ra. L’azione, avviata nel dicembre 1999, comprende una serie di interventi a sostegno degli alleva-tori affinché si avvicinino in modo organizzato al mercato finale dei consumatori e migliorino il valore aggiunto della vendita delle loro bestie. Al momento attuale l’azione è in pieno sviluppo e sono stati avviati proficui contatti con le ASL e le mense scolastiche, i ristoratori e i macellai del territorio, anch’essi attori importanti dell’azione. È prevista inoltre la partecipazio-ne dell’Associazione Bue Rosso con uno stand al Salone del Gusto di Torino, come tappa ulteriore del progetto di valorizzazione della carne Sardo-Modicana.

• Rilancio di 4 azien-de agrituristiche. • Attivazione di 3 alberghi diffusi, nuova forma di ricettività turistica in case priva-te dei centri storici.• Attivazione di 4 nuovi punti d’infor-mazione: il sistema nervoso del turismo nel Montiferru.

• Rilancio di 5 azien-de olearie (olio extra-vergine di oliva frutta-to intenso) e di 2 laboratori di miele di qualità (rosmarino selvatico, cardo, asfo-delo, corbezzolo).• Ristrutturazione di

15 mini cantine della malvasia a Tresnura-ghes.• Realizzazione di 5 nuovi mini caseifici per la produzione di casizolu.• Valorizzazione della filiera carne della raz-za Sardo-Modicana con 1 progetto pro-mosso dalla nuova associazione di 33 allevatori.

• Attivazione di 3 nuovi itinerari gestiti da giovani operatori del territorio.

• Adeguamento e acquisto attrezzature innovative per 4 bot-

teghe artigianali: 2 fale-gnamerie, 1 panificio, 1 fabbro.• Acquisto di 2 strut-ture modulari mobili per la promozione e commercializzazione dei prodotti tipici del paniere Sapori del Montiferru.• Realizzazione del Museo del cavallo a Santulussurgiu; ade-guamento del Museo di Paulilatino e del Museo della civiltà contadina di Santulus-surgiu.• Contributi agli 8 Comuni del Montiferru per l’organizzazione di feste, sagre, eventi con elementi innovativi.

135

11

12

10. Gli allevatori delle vacche Sar-

do-Modicane hanno costituito

un’associazione di tutela denomi-

nata Il Bue Rosso: Costantino Sas-

su gestisce la macelleria di Bonar-

cado specializzata nella commer-

cializzazione delle carni del Bue

Rosso. L’Associazione si è dotata di

un avanzato studio di immagine

coordinata a partire dal marchio

fino all’arredo dei punti vendita

convenzionati.

11. Tresnuraghes: i finanziamenti

LEADER hanno consentito la

ristrutturazione di antiche canti-

ne per la produzione della mal-

vasia, come quella di Carlo Cot-

tino.

12. Giovanni Mastinu imbotti-

glia l’olio extravergine d’oliva

nell’Oleificio Sociale di Seneghe,

che ha usufruito di finanziamenti

LEADER per il confezionamento

del prodotto.

B2

B3 B4

B5

I risultati

Page 136: Leader II in Sardegna

Il territorioIl territorio dell’Operatore Collet-tivo Sa Corona Arrubia è localiz-zato nella Marmilla, una sub-regione della Sardegna centro-meridionale che divisa in due par-ti dal confine che separa le provin-ce di Cagliari ed Oristano, viene solitamente distinta in Alta e Bas-sa Marmilla. L’area LEADER è costituita per lo più da piccoli centri abitati che spesso non superano i mille abitanti.La Marmilla, terra di morbide col-line mioceniche, deve probabil-mente il suo nome proprio alla forma mammellare del territorio, dove spicca, cono perfetto plasma-

to dalla natura, il colle di Las Plassas. Altra importante carat-teristica del territorio sono i solitari altipiani di basalto denominate Giare, tra questi la Giara di Gesturi coper-ta, nella parte meridio-nale, da un vasto bosco di sughere e da alcuni stagni temporanei che specialmente nel perio-do primaverile, quando vengono ricoperti da una prateria di bianchi ranuncoli d’acqua, le conferiscono un aspet-

to molto particolare. In realtà, la fama di questo altipiano si deve soprat-tutto alla presenza dell’unica comunità di equini allo stato brado della Sardegna, i famosi cavallini della Giara.

L’organizzazione dell’OCL’OC Sa Corona Arrubia ha scelto la forma della Società consortile tra comuni. Un’Assemblea Generale, composta dai rappresentanti di ben otto comuni (Collinas,

Gonnostramatza, Luna-matrona, Pauli Arbarei, Siddi, Ussaramanna, Villamar e Villanovafor-ru), dai rappresentanti delle singole Azioni, dal Coordinatore del Pro-getto e dal Direttore del Centro di Turismo Cul-turale, garantirà la parte-cipazione democratica.Il Consiglio d’Ammini-strazione, composto da 4 membri eletti dall’As-semblea, assicurerà in prima persona la corret-ta gestione di tutte le attività dell’OC e in pri-

136

Area LEADER Sa Corona Arrubia IT-SA04

Carta d’identitàProvince: Cagliari, Oristano

Comuni interessati: n.9 Collinas, Gonnostramatza, Lunamatrona, Pauli Arbarei,

Sanluri, Siddi, Ussaramanna, Villamar, VillanovaforruSuperficie: 228,5 kmq

Popolazione: 18.400 abDensità: 80,5 ab/kmq

Popolazione attiva per settore: agricoltura 15,2%; industria 30,9%; servizi 53,9%Tasso di disoccupazione: 29,0%

1

2

1. Sulla sommità della Giara

di Siddi la tomba di giganti

Sa Domu ’e s’Orcu è uno dei più

significativi esempi del megalitismo

sardo.

2. Un architrave della chiesa cam-

pestre di San Michele a Siddi

mostra un bassorilievo con figure

umane stilizzate.

3. Il sole del tramonto fa capolino

nel foro della stele della tomba di

giganti di Su Cuattu ‘e Nixias

nell’agro di Lunamatrona.

Obiettivo prioritario dell’Operatore

Collettivo è stata la valorizzazione

del patrimonio archeologico dell’a-

rea anche attraverso il progetto di

cooperazione transnazionale sul

megalitismo.

Page 137: Leader II in Sardegna

mo luogo delle sovvenzioni pub-bliche.I rapporti interni sono regolati da un regolamento approvato dall’As-semblea, il quale disciplina anche le procedure tecnico-amministra-tive di gestione del PAL.Il Coordinatore di Piano coordina e dirige l’attività dell’Unità di Coordinamento e l’attuazione del Progetto ed opera in stretto rap-porto con il CdA. Segue, inoltre, il processo di programmazione e di attuazione degli interventi nelle varie fasi e ne cura il monitorag-gio; interagisce con i fruitori delle risorse; cura a intervalli regolari le raccolte dati e le informazioni sul-

lo stato di avanzamento di ciascun progetto secon-do le disposizioni emana-te dalla Regione Autono-ma della Sardegna.Gli aspetti finanziari e amministrativi fanno capo a un responsabile amministrativo coadiuva-to da un operatore conta-bile e da un tecnico amministrativo.

Il progetto di sviluppo

Il contesto socioeconomicoÈ una sub-regione di antica tradizione agricola,

caduta in crisi, a par-tire dagli anni ’50-’60, per il graduale abbandono dei campi da parte della popola-zione locale e il forte flusso di emigrazione giovanile. Solo gli anziani continuano, in parte, a coltivare campi e vigneti, così come sono pochi gli esempi di giovani che si procurano reddito con l’allevamento del bestiame. Nel territorio, tutta-via, sono proprio le

tradizioni legate al mon-do dei campi, assieme all’eccezionale patrimo-nio archeologico e al fascino di alcune oasi naturali a rappresentare una ricchezza di partico-lare importanza, che, se ben valorizzata, è in gra-do di determinare una inversione di tendenza nell’economia, nella qua-lità della vita e nella situazione demografica dei paesi ora in abban-dono. Ne offre un valido esempio proprio Villa-novaforru, fulcro, da cir-

L’Operatore Collettivo - OCDenominazione: OC Sa Corona ArrubiaRagione Sociale: Consorzio turisticoPartner: i 9 Comuni dell’Area LEADERSede: Piazza Costituzione, 1 - 09020 Villanovaforru (CA) - Tel. 070/9300000/9300242 Fax 070/9300212Web www.sol.dada.it/sacoronaarrubia e-mail [email protected] Centro Turismo Culturale: Piazza Regina Elena, 11 - 09022 Lunamatrona (CA)Tel. 070/939999 Fax 070/939991 - e-mail [email protected] Contatto: Giovanni Pusceddu - Presidente; Chiara Contena - CoordinatoreLingue di comunicazione: Italiano, Francese, Inglese, Spagnolo

3

Page 138: Leader II in Sardegna

ca un ventennio, di un programma di valorizzazione dei monumenti archeologici del suo territorio e, soprattutto, del complesso nuragi-co di Genna Maria, cui è legato un piccolo e prezioso Museo nato dentro le strutture di una vecchia banca del grano, il Monte di Soc-corso.

Obiettivi del Piano di Azione Locale - PALIl progetto si pone un obiettivo unitario: • creare le condizioni per richia-mare, nell’area interessata, un con-sistente flusso turistico da tutta l’Europa, facendo particolarmente

leva sia sulle asso-ciazioni culturali e ambientaliste nazionali ed euro-pee, sia sull’educa-zione degli adulti e sulla sua organizza-zione internaziona-le. Obiettivo che verrà raggiunto attraver-so: • la creazione di un Centro di Turismo culturale (CTC) con il compito di favori-re la valorizzazione delle risorse e la cre-scita del flusso turi-stico con iniziative, proposte e scambi

di particolare valore cul-turale;• la creazione di condi-zioni di richiamo e di scambio in ambito euro-peo con organizzazioni e associazioni studente-sche e della terza età; • la promozione di atti-vità di ricerca/azione nel territorio con incontri, seminari, convegni di carattere scientifico nazionali e internazio-nali; • il coinvolgimento di strutture didattiche e formative nei processi di

orientamento verso pic-cole attività produttive e l’educazione degli adulti per la valorizzazione dell’identità locale; • la valorizzazione dei prodotti dell’artigianato e dell’agricoltura con la promozione di un mar-chio di qualità;• un ampio programma di formazione destinato all’aggiornamento degli attori economici coinvolti nel progetto e alla qualificazione di operatori e animatori culturali.

138

Pubblicom/Lit 8.790.127M 4.539.722

Privatom/Lit 1.361.250M 703.027

Privatom/Lit 1.193.750M 616.520

UEm/Lit 4.362.189M 2.252.883

Stato m/Lit 3.858.438M 1.992.717

In attuazione al 2OOOm/Lit 10.151.377M 5.242.749

Approvato nel 1997m/Lit 9.414.377M 4.862.120

Misura B m/Lit 10.151.377 M 5.242.749

m/Lit 2.976,377M 1.537.170

m/Lit 2.850.000M 1.471.902

m/Lit 270.000M 139.443

m/Lit 780.000M 402.836

m/Lit 2.075.000M 1.071.648

m/Lit 1.200.000M 619.748

1 2 4 5 63m/Lit 220.000M 113.621

Totale m/Lit 10.371.377 M 5.356.369

Misura C

4

5

4. La chiesetta romanica di San

Sebastiano nel centro di Collinas.

5. La sede del GAL è ubicata a

Lunamatrona in una palazzina

liberty, ex sede del municipio,

destinata a Centro di Turismo

Culturale.

Budget PAL

Ripartizione risorse finanziarie

Page 139: Leader II in Sardegna

Le azioni più significative

Realizzazione di un Centro di Turismo Culturale

L’Azione principale, intorno alla quale ruota tutto il progetto, è la creazione del Centro di Turismo Culturale (CTC), centro di servizi finalizzato allo sviluppo del terri-torio. Il CTC è una struttura in grado di promuovere cultura, scambi e gemellaggi a livello regionale, nazionale e internazionale, di ela-borare proposte di turismo cultu-rale, di costruire una rete di rap-porti che ha come referenti privile-giati le scuole, le Università, le associazioni culturali, le organiz-zazioni di Educazione degli Adulti e delle Università della Terza Età dei diversi Paesi d’Europa.Coordina le iniziative tese alla costruzione di una rete di rapporti con comunità, istituzioni e asso-ciazioni dell’area del Mediterraneo e altre, per favorire scambi costan-

ti ed esperienze di particolare valore sociale e culturale. Promuove flussi turi-stici verso i Comuni del Consorzio. Orga-nizza servizi di infor-mazione e booking per gli ospiti.Il CTC ha il compito di favorire la creazione di una rete di itinerari specialistici (ambien-tali, etnografici, arche-ologici, linguistici) o a più interessi (natura e storia mediterranee, ecc.) e la costruzione di pacchetti/offerta tutto compreso da immettere nel merca-to nazionale e interna-zionale.

Il Centro di Turismo Culturale è utilizzato come luogo di incontro con la popolazione locale per momenti di confronto, di proposta, di iniziative culturali, che, nate all’interno di associazioni, di gruppi d’opinione, ecc. rispon-dono ai bisogni locali. Compito del CTC sarà anche creare le condi-zioni di accoglienza più adeguate (ricettività e servizi), onde evitare che all’attivazione del flusso turistico si con-trapponga un territorio disorganizzato e carente di servizi.

Ristrutturazione e adegua-mento Case Tipiche per ricettività

Il Consorzio dispone attualmente di un’ot-

tantina di posti letto, dislocati in più Comu-ni (Villanovaforru e Sanluri). Tali posti let-to sono in strutture anonime che sono in parte poco funzionali e prive dei requisiti necessari per garantire un’accoglienza adegua-ta.Il tipo di servizio che si vuole mettere in campo punta princi-palmente alla qualità e all’offerta tipica. A tale scopo è stata prevista l’azione finalizzata alla ristrutturazione e ade-guamento di Case Tipiche per rendere possibile un’accoglien-za adeguata e poten-

139

6

7

8

6. Ussaramanna: Dino Zedda,

talento LEADER, ha utilizzato i

finanziamenti per sviluppare la

coltivazione di piante tipiche e la

produzione di essenze.

7. Collinas: la ristrutturazione di

Sa Domu ‘e Forru, abitazione tra-

dizionale, è finalizzata ad attività

ricettive.

8. Caratteristico portale nel centro

di Ussaramanna.

B1 m/Lit 973.140 J 502.585

Operatore Collettivo

B2 m/Lit 2.500.000 J 1.291.142

11 Proprietari di case tipiche

Page 140: Leader II in Sardegna

ziare nello stesso tempo il numero dei posti letto.Nelle Case Tipiche gli ospiti, oltre a pernottare, potranno riscoprire aspetti culturali e materiali della civiltà contadi-na e consumare pasti prepa-rati seguendo antiche ricette della cucina locale.Per gli addetti alla gestione delle Case Tipiche sono stati attivati corsi specifici di for-mazione professionale, arric-chiti da esperienze di stage presso realtà turistiche avan-zate.Il restauro e l’arredamento saranno realizzati con mate-riali e prodotti locali, al fine di innescare un processo di ripresa economica anche in altri settori.

Itinerari di Turismo Integrato e Itinerari per l’Escursionismo Ambientale e Culturale

Il territorio dell’OC Sa Corona Arrubia vanta la presenza di un elevato numero di beni culturali (insediamenti archeologici, musei, opere d’arte, monu-menti sacri, monti granati-ci, architetture tradizionali, ecc.) ed è inserito in un’a-rea di particolare valenza naturalistica (gli altipiani basaltici di Su Pranu ’e Siddi e della Giara di Gesturi, il Monte Arci, le orchidee spontanee e gli endemismi della flora locale, ecc.).Per la loro valorizzazione a

scopi turistici il Pro-gramma sta realizzando degli Itinerari di Turi-smo Integrato e degli Itinerari per l’Escursio-nismo Ambientale e Culturale.Per quanto riguarda i primi, si vuole favorire un legame diretto tra le aree della costa sarda e le zone interne, propo-nendo una serie di inte-ressi che abbiano come contenuto privilegiato la storia, l’archeologia e la natura dell’isola. È prevista, inoltre, la rea-lizzazione di una ade-guata segnaletica.Per l’Escursionismo Ambientale e Culturale si dovrà procedere, oltre

alla realizzazione di una cartografia turistica ter-ritoriale che evidenzi le emergenze archeologi-che, storiche, artistiche e naturalistiche, anche alla sistemazione di sen-tieri con opere di trac-ciamento e segnaletica per escursioni a piedi, a cavallo, in mountain bike. Sarà curata, altresì, la realizzazione di guide e “quaderni” divulgativi. Un compito, questo, che vedrà coinvolti gio-vani ricercatori del terri-torio.

140

9

10

9. Un impianto di rimboschimento

nell’agro di Gonnostramatza for-

ma una curiosa texture.

10. Decorazione a mano di dolci

nella Cooperativa S’Amarettu

a Villanovaforru. Una delle azioni

dell’Operatore Collettivo è stata

la creazione della Casa del Dolce

Sardo, laboratorio per la produzio-

ne e commercializzazione di dolci

tipici sardi.

B2 m/Lit 250.000 J 129.114

2 Società

Page 141: Leader II in Sardegna

• Realizzazione di 1 Centro di Turismo Culturale (CTC).• Creazione di 1 marchio e di 1 sito Internet; realizzazione di varie iniziative promozionali.• Ristrutturazione di 11 Case Tipiche per ricettività turistica con un totale di 110 posti letto.• Acquisto di 1 pullman per il servizio di trasporto dei turisti nel territorio dell’OC.• Creazione di 4 itinerari di turi-smo integrato.

• Realizzazione di 1 laboratorio per la produzione di miele e la

commercializzazione di tutti i derivati dall’api-coltura.

• Creazione di numero-si itinerari per l’escursio-nismo ambientale.• Valorizzazione di erbe e piante officinali con 1 progetto per l’estrazione di oli essenziali destina-ti alla medicina e alla cosmesi. • Ripristino e valorizza-zione dell’area sacra del-la chiesa di Santa Maria Angiargia.

• Creazione di 2 Cd rom interattivi sui beni del territorio.

• Creazione della Casa del Dolce Sardo a Villa-novaforru, laboratorio per la produzione e commercializzazione di dolci tipici sardi. • Restauro del Monte granatico di Gonnostra-matza per l’allestimento di una mostra perma-nente.• Restauro e valorizza-zione di una abitazione

tipica nel quartiere maiorchino di Villa-mar.• Creazione di una Casa dell’artigianato artistico e di una Casa della ceramica artistica a Villanova-forru, laboratori-esposizioni per la produzione e com-mercializzazione dei prodotti.• Realizzazione di mostre temporanee su culture e identità europee.

141

11

12

11. Nel centro di Collinas con i

finanziamenti LEADER, Mario

Pusceddu ha ristrutturato una casa

rurale.

12. Vista frontale della tomba di

giganti di Su Cuattu ’e Nixias.

B2

B3

B4 B5

I risultati

Page 142: Leader II in Sardegna

Carta d’identitàProvince: Cagliari; Nuoro

Comuni interessati: n.15 Barumini, Escolca, Genuri, Gergei, Gesico, Gesturi, Guasila, Las Plassas, Mandas,

Selegas, Setzu, Siurgus Donigala, Tuili, Turri, VillanovafrancaSuperficie: 423,4 kmq

Popolazione: 20.149 abDensità: 47,6 ab/kmq

Popolazione attiva per settore: agricoltura 22,8%; industria 26,5%; servizi 50,7%Tasso di disoccupazione: 19,1%

Il territorioIl territorio dell’area LEADER Sa Jara e Su Nuraxi è localizzato nella Sardegna centro-meridionale, sot-to la Giara di Gesturi. I quindici comuni si estendono lungo il confine che separa le Pro-vincie di Nuoro (cui fanno parte i Comuni di Gergei e Escolca) e di Cagliari (i rimanenti tredici comu-ni). Il territorio interessa le due regio-ni storico-geografiche della Mar-milla e della Trexenta. Si tratta di un’area prettamente collinare ad un’altitudine compresa tra i 150 e i 500 m, con rilievi che superano i 600 m. Tra le morbide colline del

Miocene spiccano le Giare, altopiani basal-tici d’origine vulcanica. La più conosciuta è la Giara di Gesturi, estesa oltre 4.500 ettari, resa celebre dalla presenza dei cavallini selvatici. Altro elemento di gran-de interesse naturali-stico è il Lago Mular-gia, lungo il Flumen-dosa.La zona presenta limi-tate pianure, rilievi con la sommità arrotonda-ta e versanti fortemen-te acclivi, privi di buo-

ne coperture vegetali a causa di incendi, disbo-scamenti e pascolo eccessivo. Ciò rende dif-ficile lo sviluppo agrico-lo, ma anche lo scambio e la comunicazione all’interno dell’area.È tuttavia importante rilevare che lo scarso sfruttamento dell’area, sia dal punto di vista turistico, sia da quello industriale, ha preserva-to un territorio in buona parte incontaminato, con al suo interno delle oasi di rara bellezza.

142

Area LEADER Sa Jara e Su Nuraxi IT-SA19

1 2

1. I cavallini della Giara di Gesturi

tra la vegetazione dell’altopiano.

2. I tipici terreni chiari della Mar-

milla circondano il cono perfetto

della collina di Las Plassas con il

castello. Sullo sfondo, il profilo del-

la Giara di Gesturi.

3. La collina con i filari di ulivi nei

pressi di Barumini, si offre come

base ad uno straordinario

arcobaleno.

Page 143: Leader II in Sardegna

L’organizzazione del GALIl GAL Sa Jara e Su Nuraxi si è organizzato in Società a responsa-bilità limitata. Sono soci del GAL: 10 comuni dell’area LEADER (37% del capitale); due Comunità Montane, Sa Giara e Mulargia Flumendosa, che comprendono rispettivamente i Comuni di Gesturi, Tuili e Setzu ed i Comuni di Mandas e Siurgus Donigala (58% del capitale); l’Unione Nazionale Consumatori - Comita-to Regionale (1% del capitale); l’Unione Coltivatori Italiani (1% del capitale); e alcuni soci privati per il restante 3% del capitale. Il Consiglio di Amministrazione,

eletto dall’Assemblea dei soci, è composto da sette membri ed elegge al suo interno il Presidente.La struttura tecnica è composta da un Coor-dinatore del Piano e da un assistente del Coordinatore. Gli aspetti finanziari e amministrativi fanno capo ad un responsa-bile amministrativo, coadiuvato da un’ad-detta alla segreteria.Un’animatrice rurale ha il compito di svol-

gere il ruolo di animazione nel territorio, e di curare l’attività di comunicazione e promozione della cultura locale.

Il progetto di sviluppo

Il contesto socioeconomicoIl territorio presenta una considerevole potenzialità turistica ancora inespressa, però, anche a causa della inadeguatezza delle strut-ture ricettive e della man-canza di una mentalità imprenditoriale in campo turistico.

Alla costante presenza di visitatori non ha fat-to seguito un’offerta puntuale di informa-zione e servizi, né un’a-deguata valorizzazione del patrimonio stori-co-culturale, perciò il Piano di Azione Locale ha previsto una serie di interventi indirizzati ad un progressivo miglioramento di tali settori.I punti di forza del ter-ritorio sono stati indi-viduati nelle sue valen-ze naturalistiche (la

Il Gruppo di Azione Locale - GALDenominazione: GAL Sa Jara e Su NuraxiRagione Sociale: Società a r.l.Partner: XXV Comunità Montana Sa Giara, XX Comunità Montana Mulargia e Flumendosa, Comuni di Barumini, Escolca, Genuri, Gergei, Gesico, Guasila, Las Plassas, Selegas, Turri e Villanovafranca, Unione Coltivatori Italiani, Unione Nazionale Consumatori - Comitato Regionale, Ditta Carlo Marcello, Albergo Ristorante F.lli Dedoni S.a.s., Sogestim S.r.l., Associa-zione Culturale Teatrale Geergese Su Sessini, Società Cooperativa Gruppo Pastori Mandas, Tzia Matilda S.n.c.Sede: Via Roma - 09029 Tuili (CA) - Tel. 070/9363007 Fax 070/9363002 Contatto: Raffaele Sanna - Presidente Lingue di comunicazione: Italiano, Inglese, Francese

3

Page 144: Leader II in Sardegna

Giara con il progetto Parco, il lago Mulargia lungo il Flumendosa) nelle valenze archeologiche stori-che e culturali (il nuraghe di Baru-mini, il castello di Las Plassas, il retablo di Tuili, numerose chiese e centri storici ben conservati) e anche nelle produzioni agro ali-mentari tipiche e nelle lavorazioni artigianali.

Obiettivi del Piano di Azione Locale - PALL’intendimento del PAL è quello di far leva sui punti di forza prece-dentemente indicati con l’obietti-vo di:• promuovere l’attivazione di

strutture ricettive, centri di informazione e accoglienza turistica, itinerari ambientali, culturali e gastronomi-ci;• promuovere la valo-rizzazione e commer-cializzazione dei pro-dotti agroalimentari e artigianali, attraverso l’attivazione di nuove e più moderne strutture produttive;• incrementare la con-sapevolezza sulla iden-tità culturale e il senti-mento di appartenenza

presso la popolazione locale;• suscitare un nuovo cli-ma sociale ed economi-co, capace di sollecitare l’espansione di nuove imprese e lo sviluppo delle attuali, incentivan-do l’innovazione tecno-logica e l’aggregazione fra imprese e favorendo un sempre maggior orientamento al mercato da parte delle imprese.Tutto ciò verrà realizzato con il coinvolgimento della popolazione locale attraverso interventi di

sensibilizzazione forma-zione e informazione, al fine di creare professio-nalità e operatori, capaci di attuare un vero e con-creto processo di svilup-po rurale. Le azioni più significative

Potenziamento dell’ospitali-tà rurale e agrituristica

Il ricco patrimonio cul-turale, archeologico ed ambientale di cui è

144

Pubblicom/Lit 3.032.000M 1.565.897

Privatom/Lit 1.068.000M 551.576

Privatom/Lit 1.068.000M 551.576

UEm/Lit 1.708.000M 882.108

Statom/Lit 1.324.000M 683.789

In attuazione al 2OOOm/Lit 4.100.000M 2.117.473

Approvato nel 1998m/Lit 4.100.000M 2.117.473

Misura B m/Lit 4.100.000 M 2.117.473

m/Lit 410.000M 211.747

m/Lit 1.320.000M 681.723

m/Lit 1.200.000M 619.748

m/Lit 670.000M 346.026

m/Lit 410.000M 211.747

m/Lit 90.000M 46.481

1 2 4 5 63

4

5

Budget PAL

Ripartizione risorse finanziarie

B2 m/Lit 940.000 J 485.469

Comuni di Guasila, Gesturi e Selegas; 5 Imprese

Page 145: Leader II in Sardegna

dotata l’Area LEADER, non è suf-ficiente per lo sviluppo turistico rurale del territorio se non accom-pagnato da adeguati servizi di accoglienza e ospitalità turistica.A tal fine sono stati finanziati 8 progetti: 3 presentati da Ammini-strazioni comunali e 5 da aziende private.I progetti dei Comuni prevedono: la ristrutturazione di un edificio per l’accoglienza turistica (Sele-gas); il recupero edilizio ed impiantistico di locali rurali nel costituendo Parco della Giara (Gesturi); la realizzazione di un’a-rea di sosta e ristoro attrezzata per il turismo equestre (Guasila).Le imprese private finanziate sono aziende agricole già avviate, ideali per la ricezione agrituristica, desti-nate ad offrire 215 nuovi coperti e 24 posti letto.

Alcune di tali aziende sono situate in piena campagna, immerse nella natura, in locali-tà panoramiche, a bre-ve distanza da siti naturalistici di grande bellezza.Uno dei nuovi agritu-rismi è circondato da un esteso uliveto di oltre 2.000 piante, di cui alcune secolari, e si caratterizza per la possibilità di mostrare ai turisti il ciclo com-pleto della panifica-zione (dalla molitura del grano, alla panifi-cazione con cottura nel forno a legna) e della produzione olea-ria.Un altro, molto inte-ressante dal punto di vista architettonico, recupera una vecchia casa padronale, che

conserva strutture del XVIII secolo, tra cui una cantina con la volta in pietra. La casa ospita una sala-museo, che custodisce numerosi reperti della civiltà con-tadina.

I segni della cultura e delle tradizioni

Con questa azione si è voluto valorizzare il patrimonio dell’Area LEADER II finanziando interventi a favore della cultura, delle tradizioni e dell’ambiente locale, con l’obiettivo di favori-

re una riscoperta della identità etnica delle popolazioni e avviare iniziative in grado di offrire redditi integra-tivi all’agricoltura.Due progetti hanno riguardato la sistema-zione, anche mediante la reintroduzione di flora e fauna autocto-ne, di un’area attrezza-ta del Parco Archeolo-gico del Comune di Villanovafranca e di un’area del Comune di Gesico per consentire una maggiore fruibilità

145

6

7

4. La reggia nuragica di Barumini,

decretata dall’Unesco Patrimonio

dell’Umanità.

5. Sull’altopiano della Giara di

Gesturi durante l’inverno alcune

zone sono allagate dalle piogge e

formano i pauli. Nella foto,

Pauli Bartili.

6. Francesco Dedoni, direttore tec-

nico dell’Oleificio Argei di Gergei

mostra il prodotto finito ottenuto

con i miglioramenti degli impianti

finanziati da LEADER. Nel com-

parto agroalimentare diverse azio-

ni hanno finanziato la definizione

di manuali di autocontrollo igieni-

co (HACCP) e di controllo della

qualità.

7. Gergei: la produzione dell’olio

extravergine d’oliva è basata

soprattutto sulla cultivar di olive

Mallocria.

B4 m/Lit 670.000 J 346.026

Comuni di Barumini, Genuri, Gesico, Tuili, Villanovafranca

Page 146: Leader II in Sardegna

turistica. Quest’ultimo Comune ha infatti messo in atto delle ini-ziative finalizzate all’allevamento elicicolo e alla commercializzazio-ne del relativo prodotto, la lumaca, che attraggono numerosi esperti, estimatori e turisti a visitare con grande curiosità gli allevamenti predetti. Nell’Area, inoltre, è presente una grande quantità di oggetti etno-grafici, che consentono di creare una rete di piccoli Musei Tematici di notevole interesse sul mondo rurale, verso cui orientare un flus-so turistico in espansione in Europa. A tal fine si è finanziato il completamento del Museo Arche-ologico di Villanovafranca; la crea-zione di una Biblioteca Tematica in Barumini che verrà allestita all’interno di un convento sette-centesco completamente restaura-

to; la realizzazione di un Museo della Musica Etnica con annesso un Centro di Documentazione Musicale Sardo nel Comune di Tuili; il completamento di un Museo delle Auto Storiche, sem-pre, nel Comune di Tuili, la creazione di un Museo dell’Olio nel Comune di Genuri. Infine è prevista la realizza-zione di documen-tari audiovisivi atti-nenti alla storia di tutti i costumi tra-dizionali dell’Area LEADER, dei gioiel-li che li ornano e li corredano, nonché delle più importanti manifestazioni (sagre, feste popola-ri e religiose).

Centro di Informazione ed Assistenza Turistica (CIAT)

Con quest’intervento sarà completato presso il Comune di Tuili un Cen-tro di Informazione ed Assistenza Turistica. Il progetto prevede l’allesti-mento di una struttura di proprietà comunale, gli arredi e le attrezzatu-re informatiche, nonché la sistemazione degli spazi esterni.

La struttura operativa consentirà la messa in atto di forme di fruizio-ne turistica organizzate orientando i flussi turi-stici attraverso circuiti tematici che consentano di visitare le località e le emergenze naturalisti-che, archeologiche, etno-grafiche presenti nel ter-ritorio (l’altipiano della Giara, il Lago Mulargia, la reggia nuragica di Barumini, il castello di Las Plassas, le numerose chiese e monumenti).

146

8

9

8. La pasticceria Tzia Matilda di

Gergei ha usufruito di finanzia-

menti LEADER per il migliora-

mento della produzione. Nella foto,

una fase della lavorazione delle

tilicas, dolce tipico.

9. Luigi Lugas, all’interno

di un ambiente tradizionale

ristrutturato per essere destinato

ad agriturismo.

B2 lit. 140.000 J 72,304Comune di Tuili

Page 147: Leader II in Sardegna

• Potenziamento dell’ospitalità rurale con la creazione di 5 nuove aziende agrituristiche e con 3 interventi nei Comuni di Guasila, Gesturi e Selegas.• Realizzazione di 3 itinerari turi-stici integrati, ambientali gastro-nomici e culturali.• Attivazione di 1 Centro di Infor-mazione ed Assistenza Turistica permanente nel Comune di Tuili.

•Predisposizione di manuali per l’autocontrollo igienico (HACCP) e di disciplinari di produzione e qualità di alcuni prodotti agroali-

mentari tipici dell’area.• Miglioramento tecno-logico e qualitativo di 3 aziende operanti nel set-tore della produzione dolciaria tipica sarda; creazione di un nuovo minioleificio e migliora-mento tecnologico e qualitativo di uno già operante; attivazione di un punto di vendita diretta di prodotti orto-frutticoli; creazione di un minicaseificio arti-gianale.• Dotazione per un’a-

zienda dolciaria già operante, delle attrezza-ture e dei macchinari necessari per la vendita itinerante dei propri prodotti (carapigna, tor-rone, ecc.).• Ristrutturazione ed adeguamento di 2 edifi-ci, nei Comuni di Las Plassas e Mandas, adi-biti a Centri di Esposi-zione e Vendita delle produzioni agroalimen-tari locali.• Realizzazione di un Marchio globale d’Area

che identifica e valoriz-za tutti i prodotti dell’Area LEADER Sa Jara e Su Nuraxi. • Valorizzazione del patrimonio locale attraverso la realizza-zione di 7 interventi a favore della cultura, delle tradizioni e dell’ambiente.

•Realizzazione di 2 documentari audiovi-sivi sulle tradizioni dell’area.

147

10

11

10. Tuili: Franco Melis costruisce

launeddas, il più antico strumen-

to della tradizione sarda, e tiene

concerti in Sardegna e all’estero.

Sette interventi del GAL sono fina-

lizzati alla valorizzazione del

patrimonio culturale locale ed uno

in particolare riguarda la tradizio-

ne musicale dell’area.

11. Attraverso i finanziamenti

LEADER Luigi Dedoni di Gergei

ha sviluppato l’attività dell’albergo

Fratelli Dedoni e la realizzazione

di sentieri per escursioni.

B2

B3

B4

I risultati

B5

Page 148: Leader II in Sardegna

Carta d’identitàProvincia: Cagliari

Comuni interessati: n.8 Domus de Maria, Nuxis, Perdaxius, Pula, Santadi, Teulada, Tratalias, Villaperuccio

Superficie: 727,0 kmqPopolazione: 21.763 abDensità: 29,9 ab/kmq

Popolazione attiva per settore: agricoltura 17,2%; industria 34,6%; servizi 48,2%Tasso di disoccupazione: 34,8%

Il territorioIl territorio interessato dal Piano di Azione Locale è situato nella parte sud occidentale della Sarde-gna e coincide con l'ambito della XXII Comunità Montana del Bas-so Sulcis. Fisicamente può definirsi come limite Nord, la quinta montana costituita dal Monte S. Mioi e Monte Orri che lo separa dalla confinante valle del Cíxerri e più in generale dall'Iglesiente. Verso Sud il territorio si affaccia sul mare ed abbraccia quel tratto della costa meridionale della Sardegna che va dalla Torre di Nora alla spiaggia di Porto Pino. Costitui-

scono altri limiti territoriali sul ver-sante orientale il territorio dei Comu-ni di Villa San Pie-tro e Sarroch e sul versante occidentale il territorio dei Comuni di Sant’An-na Arresi, Giba e Carbonia.Altro elemento caratterizzante l'o-rografia dell’area LEADER, oltre ai già citati Monti Mioi e Orri, è costi-tuito dalla catena

dei Monti Is Caravius, Mannu, Punta Maxia e Sebera, che dividono l'intero territorio in due versanti dei quali uno proteso verso il mare nei territori pianeggianti di Pula, Domus de Maria e Teulada e l'altro proteso verso la più vasta piana che fronteggia il Golfo di Palmas.

L’organizzazione del GALIl GAL Sulcis ha scelto la forma della società consortile a responsabi-

lità limitata. L’assemblea è composta dai tre part-ner: Camera di Com-mercio di Cagliari (20% del capitale), XXII Comunità Montana del Basso Sulcis (40% del capitale), Confcoopera-tive di Cagliari (40% del capitale). Il Consiglio di Amministrazione è composto da 5 membri in rappresentanza pro-porzionale dei soci. I rapporti societari sono regolati da un regola-mento interno approva-to dall’Assemblea, il

148

Area LEADER Sulcis IT-SA07

1 2

1. Uno degli splendidi mosaici

romani della Casa dell’Atrio Tetra-

stilo della antica città di Nora,

nei pressi del Capo di Pula.

2. La Torre di Chia, ristrutturata

di recente.

3. La lunga sequenza di rilievi che

forma Capo Malfatano, sul quale

spicca la torre di avvistamento.

4. Una serie di stalagmiti si innal-

za dal fondo della Grotta di Is

Zuddas a Santadi.

Page 149: Leader II in Sardegna

quale disciplina anche le proce-dure tecnico amministrative di gestione del PAL. La struttura tecnica è composta dal Coordinatore di Piano con funzioni di responsabile tecni-co, in stretto collegamento con il CdA. Gli aspetti finanziari e amministrativi fanno capo ad un responsabile delle procedure coadiuvato da un addetto conta-bile e amministrativo, l’unico con rapporto di lavoro subordi-nato.Due animatrici rurali hanno il compito di coadiuvare il respon-sabile tecnico nell’avanzamento del Piano oltre che svolgere un

ruolo di animazione nel territorio.Uno staff di consulenti completa l’organico, in particolare per ciò che riguarda gli aspetti infor-matico-telematici e di marketing turistico.La società ha due sedi: una presso la Comunità Mon-tana a Teulada dove si svolge l’attività di anima-zione ed una a Cagliari presso la Confcooperative.

Il progetto di sviluppo Il contesto socioeconomicoIl territorio interessato è essenzialmente rurale, e, dal punto di vista localiz-zativo, assai decentrato rispetto ai grandi nodi

fondamentali di svi-luppo urbano dell'i-sola. Pur essendo i tre comuni costieri (Pula, Domus de Maria e Teulada) caratterizzati da grandi potenzialità turistiche, l’intera area subisce un forte ritardo di sviluppo, accompagnato da gravi fenomeni di disoccupazione e di progressivo spopola-mento.Nell'area del Basso Sulcis è compreso, quasi per intero, l'i-stituendo Parco Regionale del Sulcis che si sviluppa attor-no alla foresta di Gut-turu Mannu ed è dis-seminato di una miriade di piccoli e piccolissimi borghi

rurali. Tali borghi denominati Furriadro-xius o Medaus, sono una caratteristica del luogo e vanno progres-sivamente spopolan-dosi in conseguenza della crisi economica che investe in modo particolarmente pesan-te gli operatori agricoli.Sono presenti in misu-ra considerevole, anche nelle zone interne, risorse tipo naturalisti-co-paesaggistico ed archeologico, una cui piena valorizzazione in chiave turistica potreb-be costituire una delle carte vincenti per il futuro.

149

Il Gruppo di Azione Locale - GALDenominazione: GAL SulcisRagione Sociale: Società consortile a r.l.Partners: XXII Comunità Montana Basso Sulcis, Confcooperative Unione Provinciale di Caglia-ri, Camera di Commercio I.A.A. di CagliariSede sociale: Via Sulcis, 65 - 09019 Teulada - Tel. 070/9270139 Fax 070/9270442Sede operativa: Piazza Salento, 5 - 09127 Cagliari - Tel. 070/42989 Fax 070/485074Web www.sulcis.it e www.gal.sulcis.it e-mail [email protected] Contatto: Antonio Esu - Presidente; Cristiano Erriu - CoordinatoreLingue di comunicazione: Italiano, Inglese, Francese

3

4

Page 150: Leader II in Sardegna

Obiettivi del Piano di Azione Locale - PALL'ipotesi fondamentale della pro-posta di sviluppo delineata nel Piano di Azione Locale è che nell'area del Basso Sulcis esistano risorse caratterizzate da potenzia-lità inespresse che possono essere mobilitate in funzione di un obiettivo unificante:• sviluppare un turismo rurale, in grado di stimolare ed esaltare sinergie e complementarità fra le risorse stesse. Attraverso azioni di stimolo:• alla creazione di una rete di ser-vizi che favoriscano la fruizione delle risorse naturalistiche, arche-ologiche e culturali presenti nel territorio;• alla valorizzazione di prodotti tipici (sia agroalimentari che arti-gianali);si intende attivare una feconda interazione fra turismo costiero e rurale.

Le azioni più significative

Rete telematica a sostegno dell’offerta turistica

Nell’ambito di questa azione è stata proget-tata e realizzata una banca dati di tutte le informazioni di carat-tere turistico interes-santi il territorio. Tale base informatica è con-sultabile per settori di attività, per località, e

per parole chiave di faci-le definizione. La banca dati contiene notizie aggiornate riguardanti la disponibilità dei servizi turistici offerti, le attrez-zature di servizio pub-bliche e private, e infor-mazioni di servizio rivolte ai turisti. Contie-ne inoltre informazioni di carattere generale rife-rite alle singole località con riferimento agli aspetti storici, artistici e monumentali, naturali-stici, antropologici e di costume.La banca dati ha costitu-ito la base per la creazio-ne di un Cd rom promo-zionale dell’area LEA-DER Sulcis, nonché per la creazione di un sito Internet di promozione turistica (www.sulcis.it) e di un sito di servizio con area riservata (intra-net) destinato al consor-

150

5

5. Daniela Montixi è un talento

LEADER di Teulada che ha rac-

colto e sviluppato la tradizione

familiare del ricamo con un’inizia-

tiva finanziata da LEADER.

6 e 8. Pula: Remigio Zucca ha uti-

lizzato i finanziamenti LEADER

per la ristrutturazione di un’abita-

zione tipica utilizzando materiali

tradizionali.

Pubblicom/Lit 6.507.648M 3.360.920

Privatom/Lit 2.356.300M 1.216.927

Privatom/Lit 2.360.000M 1.218.838

UEm/Lit 3.670.000M 1.895.397

Statom/Lit 2.625.000M 1.355.699

In attuazione al 2OOOm/Lit 8.863.948M 4.577.847

Approvato nel 1997m/Lit 8.655.000M 4.469.934

Misura B m/Lit 8.863.948 M 4.577.847

m/Lit 1.592.600M 822.509

m/Lit 5.251.082M 2.711.958

m/Lit 1.020.266M 526.923

m/Lit 500.000M 258.228

m/Lit 500.000M 258.228

1 2 4 5 63m/Lit 76.000M 39.251

Totale m/Lit 8.939.948 M 4.617.098

Misura C

Budget PAL

Ripartizione risorse finanziarie

B2 m/Lit 749.816 J 387.248

Gruppo di Azione Locale, 18 Imprese e 7 Soggetti Pubblici per 27 progetti finanziati

Page 151: Leader II in Sardegna

zio di operatori del settore turisti-co, pubblici e privati promosso dal GAL (www.gal.sulcis.it).La rete intranet è predisposta per la gestione in tempo reale della disponibilità di accoglienza e del-le prenotazioni. Questa rete per-metterà agli operatori turistici di colloquiare reciprocamente per via telematica attraverso il colle-gamento via modem ad una cen-trale operativa a cura dello stesso GAL.Ad integrazione delle informazio-ni di carattere strettamente turisti-co sono posti in rete messaggi promozionali relativi alla produ-zione e vendita di prodotti tipici

locali. L'accesso alla banca dati è di facile operatività e destinato ad una utenza generi-ca non specializzata. Inoltre, terminali di consultazione auto-matica (totem) conte-nenti una sintesi della banca dati sono stati installati in alcuni ter-minal di approdo turi-stico esterni al GAL.Oltre alla progetta-zione e gestione del-la rete, in questa azione è stato previ-sto di destinare dei contributi, nella misura del 50% del-le spese ammesse, ai beneficiari locali (pubblici e privati)

finalizzati all’acquisto delle dotazioni infor-matiche (hardware) necessarie per il colle-gamento in rete non-ché per la erogazione di informazioni turi-stiche attraverso appositi totem multi-mediali localizzati in siti di maggior fre-quenza turistica.

Progettazione, allestimento e gestione di sentieri in aree naturalistiche

Con questa azione sono stati progettati dei per-corsi strategici per la integrazione tra le aree interne e costiere o di

interesse specifico per tematismo, legati alla economia rurale inter-na, e accompagnati dalla realizzazione di cartellonistica tematica nonché dalla produ-zione di cartografia tematica gestita dal GAL con i più aggior-nati sistemi GIS.In secondo luogo sono stati finanziati progetti locali per l’allestimento di nodi-episodio, pro-getti di valorizzazione e/o riqualificazione di siti strategici per la

151

9

10

6 7

8

7. Elio Fanunza, talento LEADER,

ha promosso a Nuxis un’attività

formativa per lo sviluppo di un

laboratorio artigiano di tintura e

tessitura con prodotti naturali.

9. Home Page del Cd rom promozio-

nale, realizzato dal GAL Sulcis, con-

tenente un gran numero di informa-

zioni turisticamente rilevanti

sul territorio del Basso Sulcis ed

una notevole documentazione icono-

grafica.

10.Sulcis Card , strumento innovati-

vo di supporto alla rete di operatori

del turismo rurale, è un borsellino

elettronico per fruire, senza contante,

di alloggio, ristorazione, turismo

rurale ed altri esclusivi servizi.

B2 m/Lit 2.039.000 J 1.053.056

Gruppo di Azione Locale, 15 Imprese e 5 Soggetti Pubblici per 26 progetti finanziati

Page 152: Leader II in Sardegna

sosta e la fruizione ai fini turistici di vedute, bio-topi di interesse naturalistico, con valenza specifi-ca di programmato veicolo di penetrazione nel ter-ritorio interno.Si è voluto insomma creare uno stimolo per un concreto interesse al turismo rurale. Il turismo stanziale alberghiero e delle seconde case della costa interna all’Area LEADER ed in genere delle coste meridionali della Sardegna potrà scoprire le potenzialità naturalistiche ed antropologiche del territorio, favorendo così il potenziarsi di un turi-smo rurale alternativo o complementare a quello costiero e lo svilupparsi di una micro-economia nel campo dei prodotti agroalimentari e artistico artigianali.Questa particolare attenzione finalizzata a correg-gere le abitudini di stanzialità del turismo costiero e ad un tempo esaltare le possibilità di un sog-giorno rurale complementare o alternativo al sog-giorno marino, particolarmente nel periodo di bassa stagione, costituisce un approccio innovati-vo per il territorio del GAL.

Valorizzazione della maestria in lavorazioni tradizionali desuete

Nell’ambito di questa azione sono stati allestiti tre labora-tori sperimentali e didattici per la ricerca, lo studio e l’in-segnamento di lavorazioni artigianali che, recuperando tecniche di lavorazioni anti-che e desuete o l’uso anche innovativo di materiali tradi-zionali, hanno riproposto la produzione di oggetti tipici dell’artigianato popolare del Sulcis. In particolare, si è voluto incentivare la risco-perta e la valorizzazione di lavorazioni artigianali come il ricamo, la produzione di

coltelli, di un particolare tipo di pipa detta alluttona-da (in radica e terracotta con rivestimenti in ottone cesellato), di manufatti in legno e di tessuti tradizio-nali colorati con tinte natu-rali.In questo modo, si è voluto promuovere un artigianato che valorizzi lavorazioni e prodotti tipici di grande pregio e finezza artigianale, ma che stentano a trovare sbocco sul mercato sia per via degli alti costi di lavora-zione, che si riflettono necessariamente sui prezzi, sia per una non adeguata politica di commercializza-zione e informazione dei potenziali clienti.

• Rilancio di 5 aziende agrituristiche e attivazione di 4 bed & breakfast.• Rilancio ed attivazione di 10 società di servizi turistici.• Creazione di 9 punti di informazio-ni.• Progettazione ed allestimento di 9 itinerari di collegamento tra i comuni dell’area e di 32 itinerari tematici, con relativo posizionamento di 1.137 car-telli.• Realizzazione di 1 banca dati conte-nente tutte le informazioni di carattere turistico interessanti il territorio e installazione di terminali di consulta-zione automatica (totem) interni ed esterni al territorio del GAL.• Creazione di 1 sito di servizio con area riservata, destinato al consorzio di operatori del settore turistico, pub-blici e privati, promosso dal GAL.• Realizzazione di diversi interventi promozionali (stampa depliant; carta

dell’area con gli itinerari; pagine promozionali; iniziative in collabo-razione con le Ferrovie dello Stato presso le stazioni centrali di Vene-zia, Torino e Milano; partecipazio-ne a eventi fieristici; creazione di un Cd rom e di un sito Internet; ecc.). • 11 progetti di valorizzazione e promozione dei prodotti agroali-mentari di maggior pregio dell’area (vino, formaggio, prodotti orto-frutticoli e prodotti dolciari).• Realizzazione di 2 punti di ven-dita dei prodotti agroalimentari e artigianali tipici.• Organizzazione di 16 fiere e sagre per la promozione e vendita dei prodotti.

• Realizzazione di 3 laboratori per il recupero e la valorizzazione di lavorazioni artigianali tipiche.

152

B5 m/Lit 500.000 J 258,2283 Imprese

B2

B3

B5

I risultati

11. Nel laboratorio artigiano di Elio

Fanunza a Nuxis viene colorata la

lana con tinture naturali sotto la

guida di Chiara Vigo, docente del

Corso di Formazione.

Page 153: Leader II in Sardegna
Page 154: Leader II in Sardegna
Page 155: Leader II in Sardegna

Le Cooperazioni Transnazionali

Page 156: Leader II in Sardegna

Area LEADER Anglona Monte AcutoPromozione turistica attraver-so l’identità culturale: studio del Romanico e sua evoluzione nelle aree di sviluppo rurale

Importo: Lit 275.000.000 u 142.026Partner: Valle Imagna (area capofila di proget-to), Anglona Monte Acuto, Eurochianti - ItaliaAdeco Canal de Castilla, Mancomunidad Cabo Peñas - SpagnaTerres Romanes, Lot et Garonne Objectif 2000 - Francia

Il progettoIl progetto prevede interventi per valorizzare turisticamente il terri-torio rurale attraverso il recupero delle testimonianze storiche e del-le presenze monumentali del

periodo Romanico (castelli, chiese, antichi acquedotti, strade, ecc.).Il progetto, sinteti-camente denomina-to Antenna Europea del romanico, pre-vede la realizzazio-ne di una “cabina di regia”, con funzione di coordinamento del progetto in ogni territorio, che dovrà garantire un rappor-to costante con i partner, l’allesti-mento e realizzazio-ne di mostre itine-ranti, la messa a punto di prodotti turistici nell’ambito della progettazione di pacchetti turistici integrati quali pro-poste per le scuole, per gli anziani e per

la bassa stagione attra-verso la definizione di accordi con operatori turistici. Una fase molto impor-tante sarà, infine, l’orga-nizzazione di conven-tion annuali in termini di evento culturale per la collettività rurale quale importante momento di riflessione grazie alla promozione dell’identi-tà e dello sviluppo eco-nomico del territorio. Nel territorio dell’area LEADER Anglona-Monte Acuto sono pre-

156

1

2

3

2. La chiesa di Nostra Signora di

Castro sorge su una verde collina

che domina il Lago Coghinas. La

sua costruzione risale alla seconda

metà del XII secolo.

3/4. La chiesa di San Pietro de

Simbranos o delle Immagini sorge

solitaria nell’agro di Bulzi. Nelle

foto, due particolari delle complesse

decorazioni della facciata.

1. La chiesa romanico pisana di

Nostra Signora di Tergu, costruita

nel XIII secolo in blocchi di trachi-

te rossa e di calcare bianco, sorge

nei pressi dei ruderi dell’antico

monastero dei Benedettini.

Page 157: Leader II in Sardegna

157

viste, in particolare, le seguenti azioni: • schedatura del patrimonio cul-turale e inquadramento generale; • attività di comunicazione e divulgazione; • creazione e organizzazione della “cabina di regia";• allestimento e realizzazione di una mostra itinerante; • interventi di valorizzazione materiale e strutturale; • messa a punto di nuovi prodotti turistici. La sede dell'Antenna Europea del Romanico sarà la chiesa romanica di Nostra Signora di Castro pres-so Oschiri (SS).

Area LEADER Anglona Monte AcutoValorizzazione delle lane autoctone

Importo: Lit 286.000.000 u 147.707Partner: Valle Elvo (area capofila di progetto), Anglona Monte Acuto, Sibillini Marche - ItaliaMontañas del Teleno, Valladolid Norte - Spagna

Il progettoIl progetto di coopera-zione coinvolge aree LEADER che presentano un numero molto elevato di capi ovini pregiati per la carne e/o il latte ma

con una lana di scarsa qualità. La non utiliz-zazione della lana dà origine ad una serie di problemi, in parti-colare il costo della tosatura e lo smalti-mento. La lana, infat-ti, considerata in Ita-lia un rifiuto speciale, vista l’assenza di acquirenti viene abbandonata sul ter-reno ed è causa di inquinamento ambientale. Il progetto ha pensato quindi di creare pro-dotti “innovativi”, utilizzando lane di qualità non elevata, per cercare di affron-tare sia il problema ambientale sia, allo stesso tempo, un pos-sibile incremento nel

reddito degli allevatori. I GAL si sono avvalsi della collaborazione di un partner importante, il dottor Carlo Piacen-za, imprenditore di fama internazionale e presidente dell’Euro-pean Wool Group con-titolare del Lanificio Piacenza, azienda di grande tradizione e prestigio nella produ-zione di tessuti in lana di qualità; grazie all’ec-cellenza professionale del supporto tecnico si è potuta verificare la fattibilità del progetto. Le finalità primarie sono: una valida inte-grazione economica nel comparto dell’alle-vamento ovino; il recu-

4

5

6

7

5 e 6. Il primo prodotto del pro-

getto di valorizzazione delle lane

autoctone è stato il Plaid del

Giubileo o Peregrino realizzato

con una mescola di lane dei

partner italiani e spagnoli.

Page 158: Leader II in Sardegna

pero di una risorsa tradizionale; la riscoperta di antichi saperi locali; l'incentivazione alla produzione di manufatti legati ai costumi e alle tradizioni locali, in una parola il richiamo a quegli elementi cul-turali che caratterizzano e identifi-cano maggiormente i contesti rurali. Non si tratta di un lancio di nuovi prodotti tessili sul mercato o una semplice operazione commer-ciale, ma di un progetto che unisce diverse finalità: la tutela ambien-tale, la difesa dell’economia mon-tana e il rilancio di aree rurali svantaggiate, ma con notevoli patrimoni culturali e paesaggistici.

Con le lana autocto-ne sono state realiz-zate collezioni lega-te all’ambiente e alla cultura dei territori partner, oggettistica per la casa, gadget turistico-culturali e altro ancora. La consulenza crea-tiva è stata affidata a Gianni Carpo, esperto internazio-nale di disegno tes-sile e di colori, il quale con entusia-smo e passione ha aderito all’inizia-tiva. Il primo prodotto realizzato è il Pere-grino altrimenti detto Il plaid del Giubileo (195x150 cm), realizzato dal Lanificio Piacenza con una mescola delle lane dei vari partner, e disegnato da Gianni Carpo.

Area LEADER Barbagia BaronieCreazione di itinerari per la promozione e valorizzazione di pro-dotti tipici e rete com-merciale telematica

Importo: Lit 181.120.000o 93.541Partner: Barbagia Baronie, Cilen-to (area capofila di progetto) ItaliaProyecto Los Pedroches - Spagna

Il progettoLe aree LEADER del partenariato di progetto presentano notevoli somiglianze per caratte-ristiche socio-economi-che, territoriali, ambien-tali, ed inoltre i rispettivi territori comprendono o sono compresi in aree protette, denotando una ricchezza di risorse pae-saggistiche, artistiche e culturali diffuse sull’in-tera area di operatività

dei GAL. Questi ele-menti ed un’offerta variegata di produzioni tipiche, hanno definito le affinità per la realizza-zione del partenariato.Il progetto di coopera-zione transnazionale persegue i seguenti obiettivi: • incremento produtti-vo, qualificazione e valo-rizzazione economica delle produzioni tipiche del settore agroalimen-tare, in particolare di quelle provenienti da aree protette, mediante lo scambio di informa-zioni relative a cono-scenze tecniche sulla produzione, trasforma-zione, conservazione e commercializzazione; • valorizzazione del ter-ritorio, oltre che dal punto di vista eno-gastronomico anche da un punto di vista turi-stico e culturale, con il collegamento delle azio-ni di valorizzazione dei prodotti tipici alla frui-

158

7

8

9

7 e 8. Il pane carasau prodotto

ad Onanì nel laboratorio di Gio-

vanna Serra è un tipico prodotto

tradizionale.

9. La ristrutturazione della Locan-

da Ogrylle di Osidda è finalizzata

alla valorizzazione del turismo

rurale con itinerari legati anche ai

prodotti tipici.

Page 159: Leader II in Sardegna

bilità delle emergenze archeologi-che, paesaggistiche e naturalisti-che dei territori di riferimento.Tra i risultati attesi: prolungamen-to ed ampliamento della stagione turistica nelle aree interessate; distribuzione dei flussi turistici anche verso le aree interne; aumento della quantità e miglio-ramento della qualità e dell’imma-gine dei prodotti agroalimentari tipici; incremento del reddito dei produttori; creazione di consorzi di produttori; aumento delle pos-sibilità occupazionali; concretizza-zione di sinergie fra tutti i soggetti economici interessati dal progetto, con conseguente miglioramento della coesione sociale.Il progetto è articolato in tre prin-cipali azioni: realizzazione di iti-nerari tematici nelle località carat-terizzate da produzioni agroali-mentari locali e tipiche; realizza-

zione di pubblicazio-ne monografica espli-cativa e divulgativa del progetto; realizzazio-ne di un Web Site per la valorizzazione dei prodotti e la creazione di una rete commer-ciale. Nel territorio dell’area LEADER Barbagia-Baronie gli itinerari del progetto tenderan-no a valorizzare alcu-ne delle produzioni agroalimentari più caratteristiche della Sardegna, e i paesi dell’area in cui esse vengono lavorate o trasformate, in parti-colare: il pane carasau o carta da musica; il formaggio e altri deri-vati del latte; il miele di corbezzolo, asfode-lo, cardo, timo, came-drio maro e millefiori; il liquore di mirto.

Aree LEADER Baronie e SulcisPromozione delle regioni del Parallelo 40

Baronie: Lit 157.080.000 o 81.125Sulcis: Lit 76.000.000 o 39.251 Partner: Vate (area capofila di progetto), Baronie, Sulcis - ItaliaRota do Guadiana, Charneca, Aproder, LEADER Oeste - Por-togalloAitana, Macizo del Caroig, Inte-gral, La Manchuela, Manchuela Conquense, Campos de Hellin, Sierra del Segura, Sierra de Alca-raz y Campo de Montiel, El Zàn-cara, Dulcinea, Don Quijote, Manserja, Tierra y Agua, Campo de Calatrava, Cabañeros, Mon-tesur, Talavera - Sierra de San Vicente y La Jara, La Serena- Spagna

Il progettoL'obiettivo principale del progetto di coope-razione transnazionale, è rappresentato dalla definizione di un siste-ma di promozione e commercializzazione congiunta dell’offerta turistica delle aree rurali dell’Italia, della Spagna e del Portogal-lo che hanno aderito all’iniziativa. Gli interventi previsti sono, infatti, finalizzati alla definizione di strumenti, cartacei e telematici (www.paral-lelo40.org), per la pro-mozione e la commer-cializzazione, nei più importanti mercati turistici europei, dell'offerta turistica e ricettiva dei singoli

159

10

11

12

10. Una delle stupende sale della

Grotta di Is Zuddas a Santadi che

rientra nei progetti di valorizzazione

previsti dalla Promozione delle

Regioni del Parallelo 40.

11. La promozione di strutture agri-

turistiche rientra negli obiettivi di

cooperazione transnazionale: l’agri-

turismo Su Suergiu di Stefano e

Maria Lucia Branchitta ha utilizza-

to finanziamenti LEADER per il

miglioramento della struttura.

12. Tra le attività ricettive interes-

sate alla cooperazione transnazio-

nale, anche l’albergo i Giardini di

Alice a Pula ha usufruito di finan-

ziamenti per il potenziamento delle

strutture.

Page 160: Leader II in Sardegna

territori aderenti all’i-niziativa. In questo modo si vuole creare “massa critica” per contribuire al superamento di un grosso ostacolo allo sviluppo delle aree rurali, rappresentato dalle difficoltà per le imprese turistiche, in esse operanti, a parte-cipare alle più impor-tanti occasioni di pro-mozione del turismo europeo. È fondamentale che il programma di promo-zione vero e proprio sia preceduto da un’in-tensa attività a livello locale da parte di cia-scun GAL in funzione di un miglioramento

qualitativo ed una omogeneizzazione dell’offerta. Il GAL Baronie si è mosso in questa dire-zione curando la rea-lizzazione di un depliant promozionale in cui sono presenti le varie aziende dell’area che partecipano al Parallelo 40 ed avvian-do un progetto per la realizzazione di alcuni itinerari tematici nelle Baronie. L’attività di supporto alle aziende da parte del GAL si è

espressa anche attraverso la parte-cipazione ad alcune fiere di settore in cui la distribuzione del materia-le promozionale delle aziende è stata curata dallo stesso GAL.Analogamente il GAL Sulcis si propone di supportare ed integra-re la propria strategia di promo-zione turistica attraverso la con-certazione e la sinergia con i grup-pi aderenti all’intero progetto Parallelo 40, attraverso l’integra-zione dei rispettivi strumenti pro-mozionali.

Area LEADER Consorzio Ecosviluppo SardegnaEurorganic Network

Importo: Lit 454.849.000 o 234.910Partner: Consorzio Ecosviluppo Sardegna (area capofila di progetto) - ItaliaNoreste de Granada, Montaña de Navarra - Spagna

Il progettoIl progetto di cooperazione transnazionale nasce nel 1997, per iniziativa del Consorzio Ecosvi-luppo Sardegna, con l’idea di crea-re una rete telematico-commercia-le di operatori del biologico. Obiettivo è quello di valorizzare,

su scala europea, i pro-dotti della filiera agroali-mentare e le offerte turi-stiche delle aree rurali che praticano l’agricoltu-ra biologica consenten-do al contempo un ele-vato livello di scambio di esperienze e di buone prassi.La rete dei negozi - I tre partner si candidano per aprire nelle città di Granada, Pamplona, Cagliari, Sassari e Olbia dei centri per la diffusio-ne dell’agricoltura biolo-gica e per la vendita dei

160

1314

15

16

13. Un particolare dell’agriturismo

Su Suergiu ad Irgoli.

14 e 15. Il Consorzio Ecosviluppo

Sardegna partecipa al progetto

transnazionale Eurorganic Net-

work. Nelle foto, un cartello che

identifica la produzione biologica e

l’ingresso dell’Emporio del Natu-

rale di Cagliari che offre solo pro-

dotti biologici.

16. Andrea Corona, futuro erede di

convinti coltivatori di prodotti bio-

logici a Siliqua nel Sulcis.

Page 161: Leader II in Sardegna

suoi prodotti. I negozi saranno caratterizzati e simili nelle scritte dell’insegna e negli arredi; in ogni negozio si potranno vendere i pro-dotti degli altri partners.La vetrina virtuale - La vetrina telematica si compone di due par-ti: il Web comune e i negozi vir-tuali che vengono sviluppati sin-golarmente da ciascun gruppo. Numerose indagini di mercato hanno messo in evidenza che il profilo medio del navigatore Inter-net è quello di un utente colto e interessato ad acquisti abbinati ad un buon livello d’informazione. L’obiettivo principale, per chi si accinge a realizzare un sito per il commercio elettronico, deve essere quello di riuscire a creare attorno alla propria iniziativa una comuni-tà virtuale di visitatori che si riconnettono spesso al sito per fare acquisti, per ottenere informa-

zioni o semplicemen-te per curiosare in un ambiente stimolante e interattivo.Alla prima parte, il Web comune, è demandato il compito di curare i rapporti con la propria comu-nità virtuale promuo-vendo l’agricoltura biologica e lo sviluppo sostenibile. Vi saran-no delle pagine di pre-sentazione della rete e dei tre partner fonda-tori; sarà presente inoltre una rivista telematica che ospite-rà gli scambi metodo-logici e tecnici tra i gruppi e un prontua-rio tecnico. Per quanto riguarda il Web commerciale, dalla home page si

potrà avere accesso alla vetrina dei prodotti bio-logici e delle offerte turistiche del Circuito Ekoturist Sardigna.Frequenti collegamenti consentiranno di mette-re in relazione i prodot-ti biologici con l’offerta turistica delle aree di produzione. Nel sito sarà possibile avere una rapida pano-ramica di tutte le azien-de e dell’ubicazione nel territorio. Ad ogni azienda dovrà essere associata una scheda contenente le principali caratteristiche dell’a-zienda, le peculiarità gastronomiche di rilie-vo, i sentieri di più faci-le godimento e le emer-genze culturali e

ambientali facilmente visitabili. Una serie di immagini metterà in risalto le caratteristi-che dell’attività ricetti-va, gli arredi e la plani-metria dei locali. Una scheda conclusiva con-sentirà le prenotazioni in tempo reale.

Area LEADER MontiferruSimentica - Seminari Itineranti di Musica Etnica

Importo: Lit 789.000.000 o 407.484 Partner: Montiferru (area capo-fila di progetto), Isola Salento - Italia

161

17 18

19

17. L’insegna della Cooperativa

Agrifoglio che a San Giovanni

Suergiu produce agricoltura

biologica.

18. Il progetto transnazionale

Simetnica, che ha come capofila

il GAL del Montiferru, si pone

come obiettivo la conoscenza, lo

scambio di esperienze musicali di

diverse regioni e l’attivazione del

turismo rurale collegato nelle

aree coinvolte.

19. Un particolare delle

launeddas il più antico stru-

mento tradizionale sardo.

Page 162: Leader II in Sardegna

Waterford - Irlanda GALCOB - Francia Il progettoObiettivo principale del progetto è organizzare corsi, concerti, cam-pus e seminari musicali itineranti, al fine di conoscere il patrimonio etnomusicale di diverse regioni d’Europa; di compararne le tradi-zioni vocali, polivocali e strumen-tali; di sviluppare e stimolare nuo-ve prospettive compositive ad esse ispirate; di promuovere e docu-mentare eventi musicali che pun-tino ad animare sotto l’aspetto turistico le aree rurali coinvolte.A tal fine ogni partner ha organiz-zato nel proprio Paese una serie di

corsi-laboratori, conferenze e con-certi a cui hanno partecipato i musi-cisti dei quattro paesi. I corsi-labo-ratori, per via della loro specificità, sono seguiti da per-sone già esperte del settore, ma i concer-ti e le conferenze sono aperti ad un pubblico più vasto.

In particolare sono stati organizzati:• corsi tenuti da strumentisti e can-tanti, rivolti ad appassionati, spe-cialisti della musica etnica ed agli allievi dei Conservatori e delle scuole di musica locali. Gli studenti hanno avu-

to così la possibilità di studiare uno strumento diverso da quello della propria tradizione.• Conferenze sulla musica vocale e stru-mentale della tradizione popolare, tenute da etnomusicologi e com-positori. Temi delle con-ferenze sono stati le tra-dizioni dei quattro paesi partner e il loro utilizzo nella musica di oggi.• Concerti di musica popolare ed esecuzioni di composizioni ad essa ispirate, nonché saggio finale dei partecipanti ai laboratori. Ogni evento realizzato nei paesi partner è dura-to una settimana e ha compreso, oltre agli impegni musicali, anche

dei momenti ricreativi, con visite ai luoghi più caratteristici della zona e conoscenza dei pro-dotti locali. Il progetto ha coinvolto una decina di studenti sardi nelle trasferte e una cinquan-tina di studenti durante la settimana che si è svolta in Sardegna.

Area LEADERMontiferruHommes et Volcans avant l’histoire

Importo: LiT 85.800.000 o 44.312

162

20

21

20. Anche lo scacciapensieri è uno

strumento utilizzato nella musica

tradizionale.

21. Particolare della decorazione di

una canna di launeddas.

Page 163: Leader II in Sardegna

Partner: Montiferru - ItaliaLes Hauts de la Réunion (area capofila di progetto), Haute Vallée de la Loire et Mézenc, Montagne Ardéchoise - Francia

Il progettoObiettivi principali del progetto di coope-razione transnaziona-le sono: lo sviluppo di un turismo culturale e scientifico legato ai territori vulcanici al fine di aumentare il flusso turistico; lo scambio di esperienze e conoscenze relative alla valorizzazione di

tale patrimonio cultura-le ed archeologico. Nel progetto è previsto un programma di forma-zione indirizzata ad operatori professionali addetti alla ricezione dei turisti in tali siti culturali.Sono previste inoltre mostre a tema scientifi-co e culturale sui diversi territori (la stessa espo-sizione moltiplicata sui vari territori). Si inten-de infine creare un sup-porto di comunicazione comune ai 4 gruppi,

relativo alla descrizio-ne dei territori, dei loro progetti legati al vulca-no e all’archeologia e degli esempi di pro-dotti turistici integrati legati alla tematica del vulcano.Nella seconda fase di elaborazione del pro-getto, un gruppo di esperti ha preparato le relazioni sul Montifer-ru relative all’aspetto geologico, storico-cul-turale e turistico del territorio vulcanico; il materiale è stato rac-

163

22 23

24

22. L’erosione degli agenti atmo-

sferici e delle onde ha formato

sul litorale di S’Archittu un gioco

di minuscoli specchi d’acqua che

assumono colori dorati alla luce

del tramonto.

23. Straordinario monumento

naturale, l’arco di arenaria

sospeso sul mare di S’Archittu è il

simbolo della natura costiera del

Montiferru.

24. Dal promontorio di Punta

Foghe la costa di Tresnuraghes

appare un susseguirsi di alte

pareti vulcaniche.

Page 164: Leader II in Sardegna

colto in un dossier sul Monti-ferru, visto dal punto di vista del legame con il vulcano, che è sta-to inviato al GAL coordinatore del progetto. In seguito è stato organizzato un incontro tra i diversi partner all’Isola di Réu-nion, presso il GAL capofila, per la definizione delle iniziative che ogni GAL dovrà attivare nel proprio territorio e per conosce-re il territorio dei partner.Il progetto coinvolgerà tutti gli studenti e insegnanti delle scuo-le elementari, medie e superiori del Montiferru, l’Amministra-zione Comunale di Tresnura-ghes, una cooperativa di esperti

geologi (circa 8 perso-ne) e altri dieci operato-ri dell’area LEADER per la parte organizzativa.

Area LEADER Sa Corona ArrubiaIl megalitismo euro-peo nella preistoria

Importo: Lit 220.000.000 o 113.621Partner: Sa Corona Arrubia (area capofila di progetto) - Ita-liaComarca de Guadix - Spagna

Il progettoIl progetto transnazio-nale si fonda su un dato

oggettivo: entrambi i territori partner dispon-gono di un’eccezionale ricchezza nel campo dell’archeologia e vanta-no, in modo più specifi-co, la presenza di monu-menti megalitici prei-storici di rilevante inte-resse.Nella Comarca de Gua-dix sono motivo di grande richiamo, in ter-ritorio di Gorafe, i 283 dolmen della valle del fiume Gor. I sepolcri della necropoli preistori-ca costituiscono uno dei complessi megalitici di maggiore importanza non solo della Provincia di Granada, ma di tutta l’Andalusia. Nella Marmilla meridio-nale la cultura megaliti-ca si esprime soprattut-to con le grandi costru-

164

25 26

25 e 26. Il Nuraghe Sa Fogaia

domina la piana di Siddi.

A destra uno stretto passaggio

nella monumentale muraglia.

Page 165: Leader II in Sardegna

zioni a tholos della civiltà nuragi-ca, tra cui spicca il superbo e sug-gestivo complesso di Su Nuraxi di Barumini. Nel territo-rio dell’Operatore Collettivo Sa Corona Arrubia il fascino maggio-re è esercitato dalla monumentale tomba di giganti Sa Dom’e s’Orcu, costruita nell’Età del Bronzo Medio con ciclopici massi di basalto sull’altopiano di Siddi. Altri monumenti di particolare importanza, negli otto comuni del LEADER II, sono la tomba eneoli-tica di Bingia ‘e Monti a Gonnostra-matza, le tombe di giganti di Sedda sa Caudeba e il complesso nuragico di Monti Concali a Collinas, il com-

plesso nuragico Gen-na Maria a Villanova-forru, la tomba di giganti con stele cen-tinata di Cuaddu ‘e Nixias e i nuraghi Tro-bas e Pitzu Cummu a Lunamatrona, il vil-laggio nuragico di Bruncu Mannu a Pauli Arbarei, il nuraghe a corridoio di Sa Fogaia a Siddi, il complesso nuragico di San Pietro a Ussaramanna, i ruderi megalitici di Faurras, Dom’e s’Orcu, Mauru Pintau e Nureci a Villamar.Un patrimonio che merita certamente di essere conosciuto, valorizzato e propo-sto, attraverso scambi e confronti con altre culture europee, ai flussi internazionali di turismo culturale.

Obiettivi del progetto sono:• la valorizzazione del patrimonio archeologi-co di carattere megaliti-co;• la creazione di un prodotto culturale rela-tivo alla cultura megali-tica nell’area mediterra-nea;• la sensibilizzazione della popolazione a favore della conserva-zione e dell’uso corretto del patrimonio archeo-logico;• la creazione e la speri-mentazione di un modello comune di valorizzazione e tutela che possa essere esteso a tutta l’area mediterra-nea; • il coinvolgimento degli enti istituzionali

del territorio e l’attiva-zione del loro coordi-namento nella valoriz-zazione e potenzia-mento del patrimonio locale;• il miglioramento, attraverso la valorizza-zione dei beni cultura-li, del livello socio-cul-turale ed economico della popolazione loca-le;• la creazione di itine-rari tematici per l’atti-vazione di flussi di visitatori interessati;• la promozione di studi e ricerche per accrescere le conoscen-ze scientifiche sui beni culturali e per salva-guardare i monumenti.

165

27

28

27. La tomba di giganti di

Sa Domo ‘e s’Orcu sulla Gia-

ra di Siddi è circondata dai resti

di un insediamento.

28. La tomba di giganti di

Su Cuattu ‘e Nixias nell’agro

di Lunamatrona conserva i conci

che formano la base della came-

ra mortuaria.

Page 166: Leader II in Sardegna
Page 167: Leader II in Sardegna
Page 168: Leader II in Sardegna

LEADER e il gambero controcorrente

‘era una volta un gamberetto di fiume molto intelligente. Sapeva sempre inventare nuovi gio-chi, raccontava barzellette esilaranti sulle trote e i suoi genitori erano molto fieri di lui. Sicura-mente da grande sarebbe diventato un Gambe-roCapo e tutti non vedevano l'ora che crescesse per avere una risposta a domande del tipo «Come si fa a non finire nella pancia del luc-cio?» oppure «Come si fa a non farsi trascinare dal fiume in piena?». Stranamente però, più il gamberetto cresceva e meno la gente lo capiva. «Dobbiamo crederci, nelle condizioni in cui sia-mo c'è ben poco da fare». «Che cosa vuoi dire?» gli chiedevano tutti accorati «Dobbiamo cammi-nare in avanti” si infervorava lui «È questo il punto, noi non vediamo mai dove mettiamo le zampe. È ora di cambiare!» a furia di sentirsi rispondere così anche i gamberi suoi amici cominciarono a prenderlo in giro e c'era chi si preoccupava «Non c'è più rispetto», «Dove andremo a finire?». Ma il nostro gambero non dava retta a nessuno. Si svegliava la mattina presto e subito faceva esercizi per invertire la tendenza a camminare all'indietro. Quanti capi-tomboli, quante sbucciature. Finché un giorno, tra lo stupore generale, l'ardito gamberetto riu-scì nell'impresa: la sua camminata in avanti non aveva più incertezze. Sicuro del fatto suo salì su un grosso sasso e sfidò la sua gente «È questa la risposta a tutti i nostri problemi» declamò, ma nessuno capì. Lo presero per matto e lo bandirono dalla colonia e lui si ritrovò da solo con un'unica possibilità: percorrere la stra-da che gli si profilava davanti. Avrà fatto fortuna? Avrà raddrizzato le cose storte di questo mondo? Non si sa bene. Ma di certo si sa che è un gambero intelligente, che ancora cammina – qualcuno ormai lo chiama LEADER - e che il suo viaggio, lo sappiamo, sarà molto lungo.

Frammenti da una fiaba del 2000, autore non identificato.

c

Page 169: Leader II in Sardegna
Page 170: Leader II in Sardegna