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con la gente locale e fermarsi di tanto in tanto ad assaggiare deliziosi piatti della tradizione, per impararne i segreti e sco- prire a tavola tutto il gusto, il fascino e l’arte della Franciacorta. Le antiche “franchae curtes” Il nome Franciacorta e i suoi prestigiosi vini spumanti farebbero pensare a un im- parentamento con i cugini d’Oltralpe. Ma né l’uno né gli altri hanno a che fare con il Paese dello Champagne. Nel medioevo i borghi tra queste colline moreniche erano corti regie, che, con l’arrivo dei monaci benedettini e cluniacensi (questi sì d’ori- gine francese), poterono contare su parti- colari privilegi ed esenzioni dai dazi. Nel- le ricche “corti franche”, da cui il nome Franciacorta, sorsero nei secoli successi- vi abbazie e castelli, palazzi e ville patri- zie che ancora oggi testimoniano tutta l’eleganza aristocratica della storia di queste campagne. Come nella regione francese, anche qui da sempre si coltiva 3 2017 www.mastermeeting.it 222 LE VIE DEL GUSTO Franciacorta il gusto Slow della primavera Tra itinerari a piedi, in bici e a cavallo, wine trekking e picnic in vigna, con l’arrivo della bella stagione sono tantissime le esperienze indimenticabili che si possono vivere per scoprire la Franciacorta e il Franciacorta Ginevra Bartoli, foto cortesia Strada del Franciacorta L La loro è una combinazione magica. Sarà merito dell’allegria delle bollicine, del fa- scino delle colline e del lago o dell’inge- gnosa e caparbia indole degli abitanti di queste terre, ma questo angolo di Nord Italia ha saputo inventarsi negli ultimi an- ni un brand unico e un’identità originale, fusione di bellezza del paesaggio, elegan- za architettonica, arte antica e moderna, storia e delizie enogastronomiche. E, so- prattutto, l’ha saputa comunicare e pre- sentare ai viaggiatori più esigenti e curio- si, proponendo esperienze autentiche e ir- ripetibili, da godere in tutta calma per co- glierne ogni aspetto, in perfetto stile Slow Travel. Si parte, a piedi o a bordo dei mezzi più diversi (in bici, a cavallo, ma anche in vespa o su di un’auto d’epoca), alla scoperta delle cantine e dell’eccellen- za dei vini, delle abbazie e dei monasteri, delle antiche dimore e delle collezioni d’arte, dei borghi medievali e degli scorci indimenticabili sul lago d’Iseo, finendo inevitabilmente per entrare in contatto

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con la gente locale e fermarsi di tanto intanto ad assaggiare deliziosi piatti dellatradizione, per impararne i segreti e sco-prire a tavola tutto il gusto, il fascino el’arte della Franciacorta.

Le antiche “franchae curtes”Il nome Franciacorta e i suoi prestigiosivini spumanti farebbero pensare a un im-parentamento con i cugini d’Oltralpe. Mané l’uno né gli altri hanno a che fare conil Paese dello Champagne. Nel medioevo iborghi tra queste colline moreniche eranocorti regie, che, con l’arrivo dei monacibenedettini e cluniacensi (questi sì d’ori-gine francese), poterono contare su parti-colari privilegi ed esenzioni dai dazi. Nel-le ricche “corti franche”, da cui il nomeFranciacorta, sorsero nei secoli successi-vi abbazie e castelli, palazzi e ville patri-zie che ancora oggi testimoniano tuttal’eleganza aristocratica della storia diqueste campagne. Come nella regionefrancese, anche qui da sempre si coltiva

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Franciacortail gusto Slow della primavera

Tra itinerari a piedi, in bici e a cavallo, wine trekking e picnic in vigna,con l’arrivo della bella stagione sono tantissime le esperienze indimenticabiliche si possono vivere per scoprire la Franciacorta e il Franciacorta

�Ginevra Bartoli, foto cortesia Strada del Franciacorta

LLa loro è una combinazione magica. Saràmerito dell’allegria delle bollicine, del fa-scino delle colline e del lago o dell’inge-gnosa e caparbia indole degli abitanti diqueste terre, ma questo angolo di NordItalia ha saputo inventarsi negli ultimi an-ni un brand unico e un’identità originale,fusione di bellezza del paesaggio, elegan-za architettonica, arte antica e moderna,storia e delizie enogastronomiche. E, so-prattutto, l’ha saputa comunicare e pre-sentare ai viaggiatori più esigenti e curio-si, proponendo esperienze autentiche e ir-ripetibili, da godere in tutta calma per co-glierne ogni aspetto, in perfetto stile SlowTravel. Si parte, a piedi o a bordo deimezzi più diversi (in bici, a cavallo, maanche in vespa o su di un’auto d’epoca),alla scoperta delle cantine e dell’eccellen-za dei vini, delle abbazie e dei monasteri,delle antiche dimore e delle collezionid’arte, dei borghi medievali e degli scorciindimenticabili sul lago d’Iseo, finendoinevitabilmente per entrare in contatto

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giorno o di un fine settimana, si possonoscoprire i chiostri rinascimentali dell’Ab-bazia di San Nicola a Rodengo Saiano e isegreti della rifermentazione in bottigliadurante una visita in una delle affascinan-ti cantine della zona; si possono ammira-re gli affreschi seicenteschi di Villa Orlan-do, all’interno delle mura medievali delcastello di Bornato, e meravigliose colle-zioni private d’arte contemporanea, verimusei en plein air, immersi nella natura;si possono osservare i magnifici decoribarocchi dell’elegante Palazzo Torri, fer-mandosi nei vigneti che la circondano perun pic-nic e un’indimenticabile degusta-zione di bollicine Franciacorta. E poi an-cora, spingendosi in direzione del lago, sipuò tornare indietro nel tempo, visitandoil monastero cluniacense di San Pietro inLamosa, vero gioiello del romanico, e ad-dentrandosi nella natura intatta e unicadelle Torbiere del Sebino, tra specchid’acqua, sentieri tra l’erba alta e panora-mi da favola.

la vite e il metodo di produzione, il Meto-do Classico, è lo stesso per lo Champa-gne e il Franciacorta. Ma le similitudini fi-niscono qui: le bollicine, come i vini rossio i bianchi, non sono tutte uguali. I ter-roir, i metodi di coltivazione e la storia diquesti due prestigiosi vini (l’una di 300anni, l’altra di poco più di mezzo secolo)sono completamente diversi. Ed è pro-prio l’assoluta unicità del Franciacorta edella Franciacorta a rappresentare la loroforza e la loro attrattività.

80 chilometri di percorsiaffascinanti e inattesiLungo gli 80 chilometri della Strada delFranciacorta – tra le prime Strade del Vi-no ad essere istituita in Italia, nel 2000 –si snodano percorsi affascinanti e inatte-si, che uniscono, tra il lago d’Iseo e la cit-tà di Brescia, tutte le eccellenze enologi-che, innanzi tutto, ma anche artistiche,turistiche e gastronomiche della regione.In un solo itinerario, nel volgere di un

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Dolci colline e vignetia perdita d'occhionei panoramidella Franciacorta.Sweet hills and vineyardsas far as the eye can seein Franciacorta landscapes

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attivati per sostenere, proporre e condivi-dere meravigliosi progetti d’arte nelle lo-ro vigne. La più nota è la collezione d’artecontemporanea della cantina di Ca’ delBosco, un luogo dove l’arte e l’eccellenzadel vino si uniscono e si fondono con l’ar-monia del paesaggio. Qui, nel vasto par-co, come negli spazi produttivi, sonoesposti e integrati con maestria capolavo-ri come il cancello Inno al Sole di Arnal-do Pomodoro, la scultura Eroi di Luce diIgor Mitoraj, il puzzle surreale del CodiceGenetico di Rabarama e il colosso sospe-so del Rinoceronte di Stefano Bombardie-ri. Un altro museo en plein air dove artee natura vivono in costante dialogo è il

Vino e arteSono ben 116 oggi le cantine nelle quali siproduce con passione e cura il vino Fran-ciacorta. Un legame profondo vincola iproduttori a questo territorio e la loro ri-cerca dell’eccellenza non è solo una mis-sione commerciale, ma soprattutto unavocazione e un gesto d’amore. Se ne ac-corge anche il viaggiatore quando va percantine e ad accoglierlo non trova l’im-peccabile e freddo benvenuto standardiz-zato di strutture pensate come attrazionituristiche, ma il fascino autentico dellastoria e dell’attualità del Franciacorta e ilcalore e l’entusiasmo di chi, con spirito disacrificio tutto bresciano, ha dedicato lavita a queste vigne. Storiche dimore patri-zie, antichi casolari ristrutturati, avveniri-stiche architetture firmate da noti archi-tetti o moderne ed essenziali strutture,ogni cantina ha da raccontare una storiaunica che rende l’esperienza di degusta-zione più completa e gratificante.I produttori di maggior successo devonotutto alle colline della Franciacorta e perricambiare almeno in parte il loro debitocon queste terre sono in molti ad essersi

Un vino recentein una terra anticaNonostante la Franciacorta sia dasempre, almeno fin dall’epoca dei ro-mani, una terra di produzione vitivini-cola, la storia di questo vino in parti-colare è tra le più recenti nella lungatradizione del nostro Paese. Erano iprimi anni Sessanta quando il sognoambizioso di Guido Berlucchi, pro-prietario di vigneti e discendente dal-la nobile famiglia dei Lana de’ Terzi, edell’enologo Franco Ziliani divennerealtà e furono prodotte le prime bot-tiglie di Pinot di Franciacorta, lo spu-mante “alla maniera dei francesi”, conla seconda fermentazione in bottiglia.A dire il vero i tentativi di questi pio-nieri duravano da qualche anno, giàdal ’56, ma le prime cinque annatenon diedero i risultati sperati. Nellesuggestive cantine seicentesche diPalazzo Lana Berlucchi, scavate a die-ci metri di profondità dagli antenati diGuido Berlucchi, si conserva ancoracome una preziosa reliquia, l’ultimabottiglia esistente dell’annata 1961,primogenita di tutti i vini Franciacorta.Con la sperimentazione di Berlucchianche altri produttori decisero di unir-si alla ricerca della bollicina perfetta egià in quel ’61 furono 29 gli ettari divigneto, di 11 proprietari, a convertir-si alla produzione di 2mila ettolitri diPinot di Franciacorta. La denominazio-ne DOC giunse nel 1967, il Consorzionel 1990 e la DOCG nel 1995. OggiFranciacorta è un vero brand, un unicotermine che da solo indica un territo-rio, un vino (16,5 milioni di bottiglievendute nel 2015 in Italia e nel mon-do) e un metodo di produzione.

Gli enoturisti possonoosservare da vicino illavoro manuale nei campie in cantina.Winetourists can assist tothe manual labor in thefields and in the cellars

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mentazioni degli ottimi chef che dirigonoi migliori ristoranti della zona sanno sod-disfare anche i viaggiatori gourmet piùesigenti e curiosi. Nella terra che è stataper tanti anni il reame di Gualtiero Mar-chesi, giovani e talentuosi chef reinter-pretano la tradizione proponendo una cu-cina creativa, ma sempre autentica: daStefano Cerveni, dello stellato MichelinDue Colombe, a Piercarlo Zanotti, del ri-storante Cucina San Francesco nel Re-sort I Cappuccini; da Fabio Abbattista,che all’Albereta, nel nuovo ristoranteLeone Felice, raccoglie con caratterel’eredità ingombrante del Maestro Mar-chesi (che proprio qui ebbe fino al 2013 ilsuo celeberrimo ristorante), a LorenzoTagliabue, a capo della brigata di cucinadel ristorante Barboglio De Gaioncelli. n

Parco delle Sculture di Franciacorta: 13sculture di giovani artisti contemporanei,opere vincitrici del Premio Scultura TerzoMillennio e immerse nel parco che unisceil Resort L’Albereta alle cantine Bellavistae Contadi Castaldi, tutti di proprietà delGruppo Terra Moretti. Il Museo d’artecontemporanea all’interno dell’azienda LaMontina, infine, è dedicato all’artista Re-mo Bianco. Qui sono esposte a rotazionecirca 400 opere dell’eclettico artista mila-nese, fra i precursori del Noveau Reali-sme, tra le quali alcuni dei famosi Table-aux Dorès.

Bollicine a tutto pastoSe ancora qualcuno credesse che i vinispumanti si abbinano solo con gli aperiti-vi troverà in Franciacorta mille occasioniper ricredersi. La ricca e deliziosa tradi-zione gastronomica locale trova nelle di-verse tipologie dei vini Franciacorta l’ab-binamento ideale, dall’antipasto ai primi,dai secondi ai dolci: l’anguilla ripiena allaclusanese vuole il Franciacorta ExtraBrut; i ravioli di tinca ripiena, tipici del la-go d’Iseo, trovano il loro migliore contral-tare nel Franciacorta Brut; il buonissimoe tradizionale Manzo all’olio, una ricettadella tradizione di lunga e complessa pre-parazione, si sposa alla perfezione con ilFranciacorta Non Dosato; la torta sbriso-lona con il Franciacorta Demi-Sec è unavera delizia.Ma se la tradizione gastronomica conqui-sta gli amanti della buona tavola, le speri-

80 chilometridi affascinanti itineraripercorrono la Stradadel Franciacorta.80 kilometers attractiveitineraries run through theFranciacorta Wine Route

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Il Metodo ClassicoIl Franciacorta si ottiene da uve Chardonnay, Pinot nero e (oppu-re) Pinot bianco, quest’ultimo fino ad un massimo del 50%. Leuve sono meticolosamente raccolte a mano in cassette, tra la fi-ne di agosto e l’inizio di settembre, a seconda delle annate. Ognivigneto è vinificato separatamente con pressatura soffice. I tem-pi di produzione sono molto lunghi: a 7 mesi circa dalla ven-demmia, in primavera, vengono assemblati i vini base (cuvée),cui vengono aggiunti zuccheri e lieviti per la rifermentazione inbottiglia. Le bottiglie sigillate con tappo metallico a corona ven-gono accatastate in posizione orizzontale nelle cantine, dove ri-mangono per molto tempo. Durante questa fase si sviluppa ani-dride carbonica (presa di spuma) e il Franciacorta raggiunge ilsuo particolare profilo sensoriale, arricchendo la propria com-plessità aromatica. A seconda dei tempi di riposo si distingue in:Non Millesimato (almeno 18 mesi), Satèn e Rosé Non Millesima-to (almeno 24 mesi), Millesimato, Millesimato Satèn e Millesima-to Rosé (almeno 30 mesi), Riserva, Riserva Satèn, Riserva Rosé(almeno 60 mesi).Terminato il periodo di affinamento, le bottiglie vengono postesu appositi cavalletti, ruotate giornalmente di 1/8 di giro (re-muage) e inclinate progressivamente per 3-4 settimane per farscivolare i lieviti verso il collo. Infine le bottiglie sono poste inposizione verticale con il collo immerso in una soluzione refri-gerante che porta alla formazione di un “tappo” di ghiaccio, in-trappolando completamente il deposito di lieviti. A questo pun-to il tappo metallico viene rimosso e il residuo ghiacciato, graziealla pressione interna, viene violentemente espulso con una mi-nima perdita di vino. Per riportare il volume al livello iniziale,prima di chiudere la bottiglia con il tappo a fungo, si introducesolo una piccola quantità di vino nel caso dei Franciacorta nondosati, mentre per gli altri si aggiunge lo “sciroppo di dosaggio”composto da vino base Franciacorta e zucchero in quantità taleda determinare la tipologia di gusto dei Franciacorta, Dosaggiozero, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Sec o Demi-sec.

La deliziosa tradizioneenogastronomica incontrala magnifica offertaartistica e culturale dellaregione.Delicious food and winetradition join the regionmagnificent artistic andcultural offer

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DI CANTINA IN CANTINA

Guido BerlucchiPiazza Duranti 4 - Borgonato di Corte FrancaTel. +39 030 984381 - www.berlucchi.itÈ l’“inventore” del Franciacorta e la cantina italiana più famosa al mondo. Nelle secolaricantine del Palazzo Lana Berlucchi è conservata la prima bottiglia del 1961. Prenotazio-ne obbligatoria sul sito con almeno 24 ore di anticipo.The “inventor” of Franciacorta and the most famous Italian winery in the world. The firstbottle produced in 1961 is preserved in the centuries-old wine cellars of Palazzo LanaBerlucchi. Reservation required on the web site at least 24 hours in advance.

Ca’ del BoscoVia Albano Zanella 13 - ErbuscoTel. +39 030 7766111 - www.cadelbosco.comUna delle cantine più prestigiose della Franciacorta, punto di incontro tra arte, natura evino. Prenotazione obbligatoria con almeno una settimana di anticipo.One of the finest wineries in Franciacorta, a meeting place for art, nature and wine. Reserva-tion required at least one week in advance.

Le MarchesineVia Vallosa 31 - PassiranoTel. + 39 030 657005 - www.lemarchesine.comÈ una delle aziende più dinamiche della Franciacorta, cresciuta molto negli ultimi anninelle vendite e nell’attenzione internazionale. Frutto della collaborazione del patron Lo-ris Biatta con il francese Jean Pierre Valade, dell’Istituto Enologico della Champagne.One of the most dynamic companies in Franciacorta which has grown significantly in re-cent years in terms of sales and recognition in the international arena. The result of the col-laboration between the owner, Loris Biatta, and the French oenologist, Jean Pierre Valade,of the “Istituto Enologico della Champagne”.

Fratelli BerlucchiVia Broletto 2 - Borgonato di Corte FrancaTel. +39 030 984451 - www.fratelliberlucchi.itOmonima del pioniere del Franciacorta, ma con una identità familiare e imprenditorialeprofondamente diversa, questa cantina rappresenta un’eccellenza della regione, con unaproduzione di soli millesimati. La presidente Pia Donata Berlucchi e una delle piu impor-tanti donne del vino italiane. Visite per gruppi da prenotare con un mese d’anticipo.The winery, with the same name of the pioneer of Franciacorta wine, but with a different fa-miliar and business identity, represents one of the very best of Franciacorta wines, produc-ing only vintage wine. The CEO, Pia Donata Berlucchi, is one of the most important femalefigures in the Italian wine industry. Group visits by booking one month in advance.

EventiFestival Franciacorta d’Estate 2017. Dal 2 al 18 giugno www.festivalfranciacorta.itFranciacorta Summer Festival 2017. From June 2 to 18 www.festivalfranciacorta.it

Informazioni/informationww.franciacorta.net

Le Torbiere del Sebino,tra specchi d’acqua,sentieri tra l’erba altae panorami da favola. The “Torbiere del Sebino”(peat bogs), with its lakesand paths among the tallgrass and fairy-talelandscapes

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Amagical combination. Maybe it isthe sparkle in the wine, the charmof the hills and lake, or the imagi-

native, dogged nature of the people wholive here, but in recent years this corner ofnorthern Italy has managed to invent aunique brand which encapsulates thebeauty of the landscape, the elegance ofthe architecture, ancient and modern art,the history and delicious food and wine.Above all, it has understood how to com-municate and present these features to themost demanding and inquisitive travellers,by offering authentic, one-of-a-kind expe-riences to be enjoyed at leisure, while tak-ing in every aspect, in perfect Slow Travelstyle. You set off on foot or take one ofmany different means of transport (on abike, a horse or even a Vespa or in a vin-tage car) to discover the wine cellars andthe quality of the wines, abbeys andmonasteries, ancient mansions and artcollections, medieval villages and unfor-gettable views over Lake Iseo and you in-

evitably end up coming into contact withthe local people and taking the occasionalbreak to sample delicious traditional dish-es and learn the secrets of and discover allthe flavour, charm and art of the Francia-corta area.

The ancient “franchae curtes”The name Franciacorta and its prestigioussparkling wines might well make youthink of some kind of connection with theother side of the Alps. But neither of themhas anything to do with either the countryor champagne. In the Middle Ages, thevillages among these morainic hills wereroyal properties which, with the arrival ofthe Benedictine and Cluniac monks (thelatter hailed from France), could count onspecial privileges and exemptions fromtaxes. Over the centuries, abbeys and cas-tles, palaces and patrician villas werebuilt in the rich “corti franche” (tax-freezones), hence the name Franciacorta,which today still testify to all the aristo-cratic elegance of the history of this coun-tryside. As in the French region, vineshave always been grown here too and themethod of production, the classic method,is the same one for Champagne and Fran-ciacorta. But the similarities end here:sparkling wines, just like red and whitewines, are not all the same. The terroir,the methods of cultivation and the historyof these two prestigious wines (the first300 years old and the second a little morethan half a century old) are completelydifferent. And it is the absolute unique-ness of Franciacorta wine and the Francia-corta area which ultimately representstheir strength and appeal.

Eighty kilometres of fascinating,unexpected routesAlong the eighty kilometres of the Franci-acorta Wine Route – one of the first wineroutes to be established in Italy – there arefascinating, unexpected itineraries which,from Lake Iseo to the city of Brescia, firstlybring together all the best features of

A TOUR FOR YOUR TASTE BUDS.

Franciacorta, the Slow taste of SpringWalks, biking and horseback rides, wine trekking and picnics in the vineyardare among a whole host of unforgettable experiences to be enjoyed with the arrivalof spring when discovering the Franciacorta region and the Franciacorta wineGinevra Bartoli

Nelle antiche Corti Francheil vino Franciacorta ha unastoria di soli sessant’anni.In the ancient“Corti Franche”the Franciacorta wine isjust about 60 years old

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wine-making excellence, and secondlythe artistic, tourist and gastronomic spe-cialities of the region. On just one route,in the space of a day or a week-end, youcan discover the Renaissance cloisters ofthe Abbey of San Nicola at Rodengo Sa-iano and the secrets of the second fermen-tation in the bottle while visiting one ofthe most fascinating wineries in the area.You can admire the seventeenth centuryfrescoes of Villa Orlando within the me-dieval walls of the Bornato Castle and thewonderful private collections of contem-porary art and genuine open-air muse-ums, immersed in nature. You can ob-serve the magnificent baroque decora-tions of the elegant Palazzo Torri and stopfor a picnic in the surrounding vineyardsand an unforgettable tasting of Franciacor-ta sparkling wine. And then again, by set-ting off in the direction of the lake, youcan step back in time by visiting the Clu-niac monastery of San Pietro in Lamosa,an authentic Romanesque jewel, and byventuring into the unspoilt, unique naturalreserve of the “Torbiere del Sebino” (peatbogs), with its lakes and paths among thetall grass and fairy-tale landscapes.

Wine and artThere are no less than one hundred andsixteen wineries where Franciacorta wineis produced with passion and the utmostcare. A deep-rooted bond ties wine pro-

ducers to this area and their pursuit of ex-cellence is not just a commercial enter-prise, but, above all, a vocation and a ges-ture of love. Travellers will realise thiswhen they step inside the wine cellarsand are greeted, not with the impeccable,cold, standardised welcome of placesrolled out as tourist attractions, but withthe authentic charm of the history andpresent-day life of Franciacorta and the

A new wine in an ancient landEven though Franciacorta has always been a wine producing re-gion since Roman times, the history of this wine in particular isamong one of the most recent in Italy’s long tradition. It was theearly 1960s when the ambitious dream of Guido Berlucchi,vineyard owner and descendant of the noble Lana de’ Terzi fam-ily, and the oenologist, Franco Ziliani, became a reality and thefirst bottles of Pinot di Franciacorta were produced “in the man-ner of the French”, a sparkling wine with the second fermenta-tion in the bottle. To tell the truth, the attempts by these pio-neers had gone on for several years, since 1956, but the firstfive vintages did not produce the desired results. In the evoca-tive, seventeenth-century cellars of Palazzo Lana Berlucchi, dugdown to a depth of ten metres by Guido Berlucchi’s ancestors, aprecious relic is still preserved, the last existing bottle of the1961 vintage, the very first of all the Franciacorta wines. Berluc-chi’s experimentation led other producers to join the quest forthe perfect sparkling wine and, in the same year of 1961, twen-ty-nine hectares (just over seventy-one acres) of vineyards be-longing to eleven owners were given over to the production oftwo thousand hectolitres (almost forty-four thousand gallons) ofPinot di Franciacorta. The DOC designation was added in 1967,the Consortium in 1990 and DOCG in 1995. Today, Franciacortais a brand in its own right, a single word which alone encom-passes a region, a wine (16.5 million bottles sold in 2015 in Italyand worldwide) and a production method.

Le bollicine di Franciacortasono grandi sostenitricidell’Arte.Sparkling wines ofFranciacorta support Art

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warmth and enthusiasm of those whohave dedicated their lives to these vine-yards with the spirit of sacrifice typical ofthe Brescia people. Historic patrician resi-dences, ancient renovated farmhouses, fu-turistic architecture designed by well-known architects or modern, unadornedfacilities, every winery has a unique storyto tell that makes the wine tasting experi-ence all the more complete and reward-ing.The most successful wine producers oweeverything to the hills of Franciacorta andto pay back their debt to this land, at leastin part, many of them have actively setout to support, propose and share amaz-

ing art projects in their vineyards. Thebest known is the collection of contempo-rary art in the Ca’ del Bosco winery, aplace where art and the excellent of wineflow together and blend seamlessly intothe landscape. Here, in the vast park, asin the production areas, works of art aredisplayed and blended in with skill, likethe gate entitled “Inno al Sole” (Hymn tothe Sun) by Arnaldo Pomodoro, the sculp-ture “Eroi di Luce” (Heroes of Light) by Ig-or Mitoraj, the surreal puzzle of the“Codice Genetico” (Genetic Code) byRabarama, as well as the giant suspendedrhinoceros by Stefano Bombardieri. An-other open-air museum where art and na-ture are combined in a constant dialogueis the “Parco delle Sculture” (SculpturePark) of Franciacorta: thirteen sculpturesby young contemporary artists, winningworks from the Third Millennium Interna-tional Sculpture award, set in the parkwhich combines the resort, L’Albereta,with the Bellavista and Contadi Castaldiwineries, all owned by the Terra MorettiGroup. Lastly, the Museum of Contempo-rary Art, located inside the La Montina es-tate, is dedicated to the artist, Remo Bian-co. Here, four hundred works by theeclectic Milanese artist are displayed inrotation, one of the precursors of Nou-veau Realisme, including several of the fa-mous Tableaux Dorès.

Percorsi a piedi, in bicie a cavallo permettonodi scoprire tutto il fascinodella Stradadel Franciacorta.Walks, biking andhorseback rides todiscover the attractivenessof Franciacorta Wine Route

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restaurant, “Due Colombe”, to PiercarloZanotti of the restaurant, “Cucina SanFrancesco”, in the Resort, “I Cappuccini”;from Fabio Abbattista, who at L’Albereta,in the new restaurant, “Leone Felice”, hasthe onerous task of taking up the mantleof Chef Marchesi (whose famous restau-rant was here until 2013) to LorenzoTagliabue, overseeing the kitchen of therestaurant, “Barboglio De Gaioncelli”. n

Bubbles from start to finishAnyone who still thinks that sparklingwines can only be drunk as aperitifs willfind a myriad of reasons in Franciacorta tochange their minds. The wide choice ofdelicious, traditional local food can beideally matched with the different types ofFranciacorta wines, from starters to firstand second courses all the way through tothe desserts: Clusane-style stuffed eelneeds Franciacorta Extra Brut; ravioli withtench, caught in Lake Iseo, go hand inhand with Franciacorta Brut; the deliciousbeef in oil, a traditional recipe with a longand complex preparation, goes perfectlywith Franciacorta Pas Dosé; and the“sbrisolona” cake with Franciacorta De-mi-Sec is a match made in heaven.If the gastronomic tradition wins overlovers of good food, then the creations bythe top-class chefs who run the bestrestaurants in the area will surely satisfyeven the most demanding and inquisitivegourmet visitors. In the land reigned overby Gualtiero Marchesi for many years,young and talented chef are now reinter-preting tradition by proposing creative,but always authentic, cuisine: from Ste-fano Cerveni, of the Michelin-starred

The Classic MethodFranciacorta is obtained from Chardonnay, Pinot Noir and (or)Pinot Blanc grapes, the latter up to a maximum of 50%. Thegrapes are meticulously hand-picked in boxes between the endof August and the beginning of September, depending on theyear. Each vineyard makes its own wine separately with softpressing. The production times are very long: about sevenmonths after the harvest, in spring, the base wines (cuvée) areassembled to which sugar and yeast are added for the secondfermentation in the bottle. The bottles, sealed with a metalcrown cap, are stacked horizontally in the cellars where they re-main for a long time. During this stage, carbon dioxide (efferves-cence) develops and the Franciacorta acquires its specific sen-sory profile, enriching its aromatic complexity. Depending onthe resting times, it is divided into: Non-Vintage (at least 18months), Satèn and Non-Vintage Rosé (at least 24 months), Vin-tage, Vintage Satèn and Vintage Rosé (at least 30 months), Riser-va, Riserva Satèn, Riserva Rosé (at least 60 months).Once the ageing period has finished, the bottles are placed onspecial racks, rotated an 1/8 of a turn every day (riddling) andgradually tilted for 3-4 weeks to allow the sediment to work itsway toward the neck. Lastly, when the bottles are pointingstraight down, the neck is immersed in a coolant which creates afrozen “plug”, trapping all the yeast deposits. The metal cap isthen removed and the frozen residue, thanks to the internal pres-sure, is expelled with a minimal loss of wine. To restore the vol-ume to the initial level, before closing the bottle with a mush-room-shaped stopper, a small quantity of wine in the case ofFranciacorta Pas Dosé is added, while for the others, liqueur d’-expedition is added, consisting of the right amount of Franciacor-ta base wine and sugar to determine the types of taste for Fran-ciacorta, Pas Dosé, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Sec or Demi-Sec.

Degustazioni e deliziosiabbinamenti in cantinae in mezzo alla natura.Wine tastings anddelicious pairings, insidethe cellars or into thevineyards