LE RELAZIONI MULTICULTURALI IN EMERGENZA Reagire ed agire insieme ad una diversa normalità E.P.E....
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LE RELAZIONI MULTICULTURALI IN
EMERGENZA
Reagire ed agire insieme ad una diversa normalità
E.P.E. Equipe Psicosociale dell’Emergenza7 Dicembre 2013
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Gli obiettivi del seminario
1.Ragionare insieme…per
2.Colmare possibili lacune
3.Costruire una nuova
consapevolezza ed elasticità
4.Fornire gli strumenti per
orientarsi in situazioni di
emergenza e di interculturalità
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Gli obiettivi del seminario
5.Per non fare come Linus!
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Vita di campo
Collaborazione di alcuni gruppi di stranieri
Impossibilità di collaborare con altri gruppi di stranieri
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Le domande
Le domande dei volontari:Perché rubare sotto i nostri occhi il cibo che veniva portato fuori dal campo ad altri stranieri che non potevano accedere magari perché la loro casa era agibile?
Perché portarlo nelle tende dove non poteva essere consumato per motivi igienici?
Perché non chiederlo semplicemente?
Cosa conosciamo di questi gruppi?
Da quanto si sono stabiliti in questi luoghi?
Si erano integrati prima dell’emergenza? Se si, come erano stati accolti?
Erano intenzionati a fermarsi o ad andarsene appena possibile?
Sanno chi sono i volontari della Protezione Civile?
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Stessa emergenza vs Culture diverse
TUTTE LE ETNIE
Cultura d’appartenenza
Storia
Abitudini e disagi
1
Quotidianità e routine
L’esperienza di Camposanto
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Stessa emergenza vs Culture diverse2
Percezione di un Mondo inevitabilmente complesso
= Complesse e varie sono le modalità per esprimere la propria percezione
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Stessa emergenza vs Culture diverse3
Questa cosa è?
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Stessa emergenza vs Culture diverse4
Forza e ricchezza della cultura della Protezione Civile
Potersi diversificare e distinguere
L’esperienza di Camposanto
Interagire con lo straniero
Conoscere l’Altro
COOPERAZIONE
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Stessa emergenza vs Culture diverse5
L’esperienza di Camposanto
•Disponibilità e Aiuto indiscriminato TRA e DI Emiliani
e Stranieri
•Predisposizione di spazi di esperienza e di memoria
•Predisposizione di “spazi di emergenza” per i sentimenti
profondi e per i diversi linguaggi scelti per esprimerli
•Spazi per culti diversi e rispetto del Ramadan
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Stessa emergenza vs Culture diverse6
L’esperienza di CamposantoDare/Ricevere
E quando la cooperazione non avviene?•Stanchezza
• Frustrazione
•Rabbia
•Impotenza
•Incapacità di entrare in contatto con le persone che facevano finta di non capire e che non volevano seguire poche regole da rispettare.
Nonostante gli sforzi, gli atti di vandalismo e le trasgressioni erano frequenti.
Mancanza di rispetto per le fatiche e il duro lavoro che rischiava di essere vanificato. (Esempio della consegna delle Onorificenze a Camposanto)
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Quando l’emergenza è attiva e il pericolo presente
Emotività ALTA
Difficoltà di disporre delle proprie
risorse personali:
•Ragionare in termini rigidi
•Bisogno di rassicurazioni
•Bisogno d’appartenenza
•Bisogno di protezione e di controllo
•Tendenza alla chiusura e alla
semplificazione
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Quando la semplificazione è troppa
Rigida percezione di Me stesso e dell’Altro in base alle appartenenze ad un gruppo
Visione statica, stereotipica Sensazione rassicurante
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Cosa può essere mancato?
OPERA DI MEDIAZIONE
Esperienza dello straniero nel
paese d’origine
Esperienza del paese
d’accoglimento
SPIEGARE I CAMBIAMENTI per non doverli subire
Spiegare le trasformazioni dovute alla nuova sistemazione
nel campo
Spiegare CHI fossero le persone che hanno allestito il
campo
LEGITTIMARE l’operato dei volontari
PATTO DI FIDUCIA
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La mediazione
1. Leggere e comprendere le differenze date dall’appartenenza di:
chi si è trovato nella condizione di essere aiutato (suo malgrado)
chi invece si è offerto e ha mobilitato risorse personali per dare aiuto indossando una divisa gialla e blu
2. Definire meglio i “NO” e le REGOLE senza le quali un campo non può sopravvivere
3. Creare maggiore coinvolgimento rispetto al “senso civico” dell’operato dei volontari
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Concludendo
“Quella dell’emergenza un area che richiede cambiamenti e crescita, la maturazione di un nuovo concetto di normalità e di un nuovo
insieme di aspettative che cambia etnia per etnia.
Significa che mentre un passato avevamo una normalità ed un insieme di aspettative relative alla nostra cultura,oggi dobbiamo
acquisire una elasticità che ci permette di reagire a normalità differenti in relazione alle diverse culture e dobbiamo avere anche un
organizzazione capace di far fronte ad aspettative e bisogni molto diversi in base alle culture di provenienza. In pratica tutto diventa più
complesso e non tenendo conto di questi fattori ogni intervento di supporto psico- sociale è destinato a fallire e,persino,a causare
contrasti e conflitti tra le diverse culture,per i pregiudizi tra loro e perché ognuno tende a credere che gli altri sono maggiormente aiutati, e di tutte le diverse culture con gli operatori della cultura
ospitante.”
Michele Cusano
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Concludendo
Grazie perl’attenzione!