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LE PROVE Smith & Wesson M&P .45 AcP

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Seg 1 JOB: 1923-12_Diana Armi 2 PARTE: Diana Armi 2

Seg 1 Black Yellow Magenta Cyan BOB:1740 mm STAMPA: 1226X1915 IMPO: testa 7,5 - piede 5 - cdorso 4,5 - bros 3

Smith & Wesson M&P .45 AcP

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LA .45 AcP dEL futuRO

A cent'anni dalla nascita della famosa Government il titolo può sembrare provocatorio ma la Smith & Wesson M&P .45 ACP, è tra le pistole di ultima generazione che, per le sue caratteristiche, potrebbe costituire una valida alternativa all’immortale ma datata modello 1911. Abbinare materiali e soluzioni costruttive moderne a un calibro dalle indubbie doti, è stata l’idea vincente della casa di Springfield

testo e foto di Bruno Ardovini

Le case che si cimentano a produrre armi in calibro .45 ACP, devono scontrarsi con la filosofia conservatrice dei

tiratori i quali non dimenticano la glo-riosa Colt 1911. Questa volta la Smith & Wesson, con l’arma oggetto della nostra prova, potrebbe far ricredere il popolo degli appassionati. La linea M&P ( Military & Police), è composta da pistole di vario calibro e formato che si basano su una concezione meccanica moderna tale da assecondare le prefe-renze e abitudini del tiratore. Sulla pi-stola, oggetto della prova, è presente ad esempio una sicura manuale che per-mette a chi è abituato alla Government di non variare le procedure durante il tiro. L’assenza del cane, dovuta al siste-ma di scatto che si avvale di un percus-sore semi lanciato, mette al riparo da possibili errori durante l’inserimento in fondina dopo l’uso o il caricamento am-ministrativo dell’arma. Per quanto ri-guarda il calibro impiegato, non voglia-mo disquisire a lungo sulla cartuccia .45 ACP, prendendo le parti di detrat-tori o sostenitori. È stato utilizzato un mare di inchiostro per descrivere pregi e difetti della grossa cartuccia ideata

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da Browning. Lo stesso è stato fatto per l’antagonista 9 mm Luger. Simili an-che per energia cinetica, le statistiche, quando è impiegata la palla blindata, parlano di una sostanziale parità tra le due rivali. Lo “one shot stop”, ossia la proprietà di mettere fuori combat-timento un avversario con una palla FMJ, statisticamente, si aggira intorno al 63% per ambedue le cartucce (dati Sanow/ Marshall). A nostra opinione, le discussioni che riguardano la bali-stica terminale relativa alle cartucce per armi corte, si dovrebbe basare più sul punto di impatto che su un aumen-to di pochi millimetri di circonferenza della palla o qualche chilogrammetro di energia viva in più o meno. Rispetto la .45 possiamo però cedere al fattore psicologico. Chi pensa che una cartuc-cia più grande sia maggiormente effi-cace per difesa personale, sentendosi più sicuro avendola nel caricatore, farà senz’altro bene ad adottarla. I polimeri plastici e nuovi ( si fa per dire) congegni di scatto, consentono di ottenere una ergonomia sorprendente. Nel caso della M&P, l’impugnatura ri-sulta sempre agevole e con un ottimo grip. La S&W fornisce a corredo due dorsalini per sopperire alle esigenze dei tiratori con mani medio piccole. Questa opportunità sta prendendo pie-de e molte case costruttrici si sono ade-guate fornendo pistole con questa im-

portante caratteristica. Molti istruttori dicono che la riuscita del colpo dipende da come è impugnata l’arma quando è ancora in fondina. Affermazione che la dice lunga sull’opportunità di avere un’impugnatura adattata alla propria mano. Le leve presenti sull’arma sono facilmente raggiungibili e sono confor-mate in maniera da evitare al massimo che le stesse si impiglino pericolosa-mente negli indumenti durante la fase di estrazione. La leva arresto carrello è poco sporgente dal fusto. Potrebbe sem-brare un errore ma la leva in questio-ne, secondo i moderni dettami del tiro difensivo/ operativo, deve essere utiliz-zata solo per bloccare manualmente il carrello in apertura. Mai per mandarlo in chiusura. Operazione che deve es-sere eseguita impugnando il carrello con la mano debole. Stress e mani su-date potrebbero impedire l’esecuzione di questa azione “fine” impiegando il pollice. Sembra che nel mondo siano in aumento gli utilizzatori della mano forte sinistra. Non a caso, ultimamen-te diverse pistole - compresa la M&P della Smith&Wesson - consentono di applicare il pulsante sgancio caricatore sul lato destro e di avere la leva arresto carrello bilaterale. La M&P è una pistola moderna estre-mamente funzionale. Resiste strenua-mente – non essendoci valide alternati-ve - l’impiego dell’acciaio per il carrello,

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la volata della pistola. Il calibro .45 fa sempre una certa impressione

la tacca di mira ha la parte posteriore incassata per evitare riflessi. Sono presenti i due dot collimabili con quello del mirino. Anche la tacca può essere regolata in deriva.

il mirino inserito in fresatura a coda di rondine permette la regolazione in deriva. Il dot aumenta la velocità di acquisizione in particolari condizioni di luce

i caricatori presentano posteriormente i fori per il controllo visivo della cartucce.

i comandi laterali

sono ben raggiungibili.

la volata della pistola. Il calibro .45 fa sempre una certa impressione

la tacca di mira ha la parte posteriore incassata per evitare riflessi. Sono presenti i due dot collimabili con quello del mirino. Anche la tacca può essere regolata in deriva.

il mirino inserito in fresatura a coda di rondine permette la regolazione in deriva. Il dot aumenta la velocità di acquisizione in particolari condizioni di luce

i caricatori presentano posteriormente i fori per il controllo visivo della cartucce.

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Sicura manuale e leva arresto carrello bilaterale. Chi ha la mano sinistra “forte” è accontentato. Notare gli intagli di presa dal caratteristico profilo ondulato.

gli intagli di presa sono presenti anche nella parte anteriore del carrello

poteva mancare la slitta Picatinny? Ormai è un “must”

i polimeri permettono zigrinature fantasiose e ogni casa adotta la sua. In questo caso il “grip” è assicurato dalle asperità impresse sull’impugnatura

l’imbocco del caricatore. Si noti nella parte posteriore l’attrezzo necessario allo smontaggio dell’arma dotato di un’asola per l’applicazione del correggiolo

il grilletto in due sezioni. La parte inferiore funge da sicura. È presente un’appendice per il collasso di retroscatto

l’ampia finestra d’espulsione aumenta l’affidabilità dell’arma

il foro praticato tra la canna e l’otturatore permette il controllo visivo dell’eventuale presenza della cartuccia

Sicura manuale e leva arresto carrello bilaterale. Chi ha la mano sinistra “forte” è accontentato. Notare gli intagli di presa dal caratteristico profilo ondulato.

gli intagli di presa sono presenti anche nella parte anteriore del carrello

poteva mancare la slitta Picatinny? Ormai è un “must”

i polimeri permettono zigrinature fantasiose e ogni casa adotta la sua. In questo caso il “grip” è assicurato dalle asperità impresse sull’impugnatura

il foro praticato tra la canna e l’otturatore permette il controllo visivo dell’eventuale presenza della

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la leva di scatto colorata in giallo, che si intravede all’interno del fusto, è nella posizione dovuta per procedere allo smontaggio dell’arma

la presentazione della cartuccia è quasi orizzontale. La rampa della canna è lucidata e senza asperità. Inceppamenti ridotti a zero.

l’unghia estrattrice può senz’altro definirsi “robusta”

L’interno del carrello rivela l’ispirazione della pistola. Notare il barilotto della sicura automatica al percussore

la canna a profilo posteriore prismatico

Il sistema di scatto in semidoppia azione

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in questo caso è utilizzato quello inossidabile. Il fu-

sto polimerico (Zytel) è arrotondato, gli intagli di presa sono ondulati, il carrello scorre basso sul fu-sto. Non esiste finitu-ra con i riflessi blu ma una resistente fosfatazione (Black

Melonite), capace di aderire all’acciaio inox, conferendo al metallo una notevole durezza su-perficiale (68 Hardness Rockwell Cone). Il sistema di scatto non prevede il cane esterno, è presente la ormai onnipresente slitta sotto il copri canna. Que-ste modifiche, benché do-vranno essere accettate da quanti sono affezionati alle linee delle armi storiche, sono il risultato positivo del

contributo tecnico moderno, che ha reso le pistole di ultima generazione affida-bili, durature, comode, sicure e relativa-mente economiche. Le caratteristiche sopra esposte eviteranno al massimo di far impigliare l’ar-ma durante l’estrazione, il polimero provvede a limitare il peso dell’arma facilitan-do il porto prolungato. Il carrello ribassato dimi-nuisce l’effetto del rinculo. Il sistema di scatto privo del cane evita di ragionare sullo stato dell’arma: basta pensare che è sempre carica e che il dito sul gril-letto deve essere messo solo per far partire il colpo volontariamente. La fosfatazione è certamente più resistente di una brunitura dai piacevoli riflessi. La slitta Picatinny? Per impieghi civili serve a poco ma dobbiamo ammettere che non dà neanche fastidio. La resistente valigetta polimerica, ottima per il trasporto e la custodia dell’arma, contiene inoltre due carica-

tori, due dorsalini, un salva percussore colorato di sicurezza, un lucchetto utile per limitare usi impropri dell’arma e l’esaustivo libretto delle istruzioni. Non ci stancheremo mai, prima di utilizzare un’arma da fuoco, di raccomandare la lettura del manuale per la compren-sione del relativo funzionamento e il ripasso delle norme di sicurezza. Per quanto riguarda il meccanismo

dell’arma, come accennato nell’in-troduzione, la M&P fa parte

delle pistole che adottano il sistema del percussore

pre-lanciato. Sistema

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lo smontaggio ordinario – notare l’attrezzo necessario allo

smontaggio e i dorsalini a corredo

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portato in auge dalla Glock e che la casa di Springfield nella sua versione ha denominato “Striker Fire Action”. Il sistema di scatto con percussore pre-lanciato è ormai adottato da va-rie case costruttrici. Non è in sé una novità in quanto, un sistema di scatto analogo, era stato utilizzato nella pi-stola Roth-Steyr mod. 1907 derivante da un progetto risalente addirittura al 1895, realizzato dall’illustre tecnico di armi leggere Karel Krnka. La Smith & Wesson M&P adotta l’efficace sistema di chiusura Browning modificato a cor-to rinculo di canna che, mediante l’im-piego di una canna a profilo prismatico posteriore, adattandosi nella finestra di espulsione provvede ad attuare la chiusura. Durante il ciclo di sparo canna e carrello arretrano unitamen-te per pochi millimetri fino a quando la canna, abbassandosi, si blocca e si svincola dal carrello che procede da solo nella sua corsa retrograda. Esau-rita la forza cinetica, posseduta dalla massa del carrello, la molla di recupero - tipo captivated - si distende e riporta il carrello in chiusura. Durante la fase di arretramento il carrello provvederà

ad armare parzialmente il percusso-re. Nella fase di ritorno in chiusura la nervatura d’alimentazione, posta nella parte inferiore del carrello, sfi-lerà una cartuccia dal caricatore e la sospingerà nella camera di cartuccia. La trazione della leva di scatto com-pleterà l’armamento del percussore che si sgancerà dopo aver acquistato l’energia necessaria a percuotere la capsula della cartuccia. In questa fase si disattiverà la sicura automatica del percussore. Per quanti non hanno fiducia in questo tipo di scatto, si sot-tolinea che il percussore “pre-armato”, in caso di sgancio accidentale, non ha la forza necessaria a percuotere effica-cemente la capsula della cartuccia. Lo smontaggio dell’arma è semplice ma richiede una procedura particolare. Dopo l’accertamento di arma scarica, si deve togliere l’attrezzo contenuto nella parte posteriore del fusto, ruotandolo e sfilandolo. Mediante questo attrezzo, si potrà abbassare la leva di scatto – colo-rata in giallo- raggiungibile attraverso la finestra di espulsione del carrello bloccato in apertura. Questo permet-terà di ruotare la leva di smontaggio;

abbassando la leva arresto carrello, si sfilerà il carrello facendolo scorrere verso la parte anteriore del fusto. Tolta l’asta guida molla completa della molla di recupero prigioniera, potremo sfilare la canna estraendola dal carrello ot-turatore. Quella che a prima vista po-trebbe sembrare una inutile complica-zione della procedura di smontaggio, è a nostro avviso una importante sicura che eviterà spari accidentali durante le manipolazioni dell’arma. Sembra doveroso aprire una parentesi riguardo le modifiche delle procedure di sicurezza che avvengono negli anni. Oggi, molti istruttori di tiro sconsi-gliano di effettuare lo scatto a secco di prova. Questo a prescindere dalla meccanica dell’arma. Lo scatto a secco, ripetuto innumerevoli volte, come pre-cauzione finale dopo l’accertamento di arma “scarica”, potrebbe essere esegui-to inconsciamente, dopo aver caricato l’arma, con le conseguenze disastrose del caso. Visto che pistole dotate di funzionamento analogo a quella della M&P richiedono necessariamente per lo smontaggio di effettuare uno scatto a secco - occorrente a riportare la mec-

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Produttore: Smith & Wesson 2100 Roosevelt Avenue Springfield, MA 01104 - www.smith-wesson.com distributore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (Bz), www.bignami.it. Modello: M&P (Military & Police)catalogo nazionale: 16838 (arma comune)tipologia: Pistola semiautomatica calibro: .45 ACPchiusura: Corto riculo di canna siste-ma Browning modificatocanna: 127 mmcaricatore/: Metallico, bifilare, capien-za 10 cartucceScatto: Semi doppia azione Sicure: Automatica al percussore, sul grilletto, sicura manuale sul fustoOrgani di mira: Regolabili in derivaMateriali e finiture: Acciaio canna, carrello otturatore inox, polimeri fustoLunghezza totale: 208 mmPeso a vuoto: 710 gPrezzo: 718 euro, IVA inclusa

Scheda tecnica canica dell’arma in posizione di riposo - la Smith & Wesson, grazie a questa accortezza tecnica, ha provveduto ad eliminare una procedura oggi giusta-mente ritenuta pericolosa. La pisto-la di Springfield è dotata della sicura automatica al percussore. Tra la parte posteriore della canna e la parte ante-riore del carrello otturatore, è stato ri-cavato un foro che consente il controllo visivo della camera di cartuccia. In os-sequio alla 1911 sul modello in prova, è presente una sicura manuale che può essere attivata per impedire la trazio-ne del grilletto. Un’ulteriore sicura è applicata al grilletto diviso in due se-zioni. Il grilletto è libero di arretrare so-lamente se è premuta la parte inferiore della leva di scatto. È assente la sicura al caricatore, altrimenti disponibile in altri modelli della stessa linea produt-tiva. Questa “provvidenziale” mancan-za è ben evidenziata da una scritta, posta sul lato destro del carrello. L’arma è fornita con due caricatori bifi-

lari in lamierino metallico. La capienza, visto il calibro impiegato, è ridotta a 10 cartucce. Considerato quello inseribile in canna, 11 cartucce calibro .45 ACP dovrebbero far fronte a qualsiasi eve-nienza. Il sistema di mira si avvale di un mirino inserito in una fresatura a coda di rondine regolabile in deriva e di una tacca di mira Novak anch’essa regolabile in deriva. I dot bianchi, pre-senti sui congegni di mira, facilitano l’acquisizione del bersaglio in partico-lari situazioni luminose. Le rosate otte-nute a distanza di 15 metri, malgrado un peso di scatto che sull’esemplare in prova si aggirava sui 3,5 Kg, hanno dato molta soddisfazione. L’arma si è rivelata precisissima e gestibile durante il tiro anche quando impiegata in serie veloci. Abbiamo provato a svuotare il carica-tore in pochi secondi, avendo il piacere di ritrovare tutti i colpi concentrati sul bersaglio nella zona tatticamente ef-ficace. L’ergonomia dell’arma e il car-rello che scorre basso, rispetto la mano che impugna l’arma, contribuiscono a mitigare il rinculo generato da un cali-bro generoso che richiede, solitamente, “qualche” scatola di cartucce per impa-rare a dominarlo. La M&P .45 facilita il compito al tiratore. Da rilevare che non si sono verificati inceppamenti di sorta con qualsiasi cartuccia impiegata, a ri-prova dell’affidabilità dell’arma. Con il dorsalino installato dalla casa, l’arma si allineava perfettamente sul punto mi-rato del bersaglio. In caso di problemi di allineamento, esortiamo gli eventuali acquirenti a sperimentare i dorsalini a corredo che, in base alla dimensione del-la propria mano, possono variare l’ango-lazione dell’arma, risolvendo i problemi di acquisizione veloce del bersaglio. Le dimensioni dell’arma ne consigliano un uso per porto manifesto. Il calibro robusto, la meccanica semplice e affi-dabile che non richiede manipolazioni particolari, nonché la possibilità di per-sonalizzare a piacimento l’impugnatu-ra, per adattarla a mani di qualsiasi dimensione, rendono l’arma ideale per difesa personale e abitativa. Per le sue ottime caratteristiche, la M&P .45 ACP è adatta ad essere impiegata nelle gare di tiro, nelle categorie adatte alla mec-canica dell’arma.Possiamo affermare senza mezzi ter-mini che la prova di questa pistola ci

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Rosate di 5 colpi ottenute a 15 metri senza appogio

Munizioni Cheddite Platinum. Peccato per il colpo alto, sicuramente colpa del tiratore. A parte questo abbiamo ottenuto un'ottima rosata

Sorprendente questa cartuccia in piombo assemblata e commercializzata dall'armeria Patria Giorgio di Latina Rosata stretta e raggruppata

Le Black Mamba primeggiano in qualsiasi calibro prodotto. A parte il colpo strappato a destra i restanti colpi si toccano. Anche il tiratore – modestamente - se la cava!

Non potevamo trascurare la classiche 230 grani FMJ, qui in allestimento Fiocchi. Buona la rosata di queste cartucce che però si fanno sentire sulla mano

Scheda di valutazione

ERgOnOMiA ★★★★★L’arma è una full size ma grazie ai tre dorsalini a corredo nessuno dovrebbe avere problemi di impugnatura. I coman-di sono tutti facilmente raggiungibili

PREciSiOnE ★★★★★Le rosate si commentano da sole, la pistola ha una precisione da arma sportiva. Complice il calibro utilizzato

SiStEMi di MiRA ★★★★Adeguati ad un’arma da difesa sono di rapida acquisizione

ScAttO ★★★★Lo scatto è adatto a un’arma da difesa. Chi è abituato a questo sistema di scatto non troverà nessuna difficoltà. La corsa e il riaggancio corto velocizza le serie rapide

SicuRE ★★★La sicura al percussore è sempre la benvenuta, quella manuale è stata ap-plicata in ossequio alla 1911 e ai suoi sostenitori, quella al grilletto potrebbe far nascere qualche dibattito

finituRE ★★★Nella norma per un’arma di ultima generazione

iMPiEgO PRAticO ★★★★★La difesa personale, specialmente con porto in fondina esterna e difesa abitati-va. La precisione e affidabilità dell’arma ne consiglia l’uso in ambito sportivo

cOMPAtiBiLità AccESSORi ★★★★Nella confezione c’è tutto quello che serve. L’utilizzatore dovrà solamente indivi-duare una fondina adatta alle dimensioni dell’arma. È possibile adattare alla pistola torce e laser grazie alla slitta tipo Picatinny

PREzzO ★★★★★Il prezzo è adeguato alle caratteristi-che positive dell’arma

ha entusiasmato. Le caratteristiche positive della M&P in calibro .45 ACP della Smith & Wesson, unite ad un prezzo tutto sommato contenuto, ne consigliano l’acquisto per chi voglia dotarsi di un’arma affidabile, potente, dotata di un’ottima autonomia di fuoco e senz’altro divertente se impiegata in ambito sportivo.

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