Il clone Ideale - Bignami · e S&W, per offrire semplicità meccanica, ... la Smith & Wesson ha nel...

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68 ARMI E TIRO 8/2013 La M&P-22 è il risultato del lavoro di due grandi aziende, Umarex-Walther e S&W, per offrire semplicità meccanica, design e affidabilità. PROVA pistole semiautomatiche Smith & Wesson M&P-22 calibro .22 long rifle millimetri, la lunghezza di canna colpi nel caricatore monofilare 104 12 Il clone Ideale

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68 ARMI E TIRO 8/2013

La M&P-22 è il risultato del lavoro di due grandi aziende, Umarex-Walther e S&W, per offrire semplicità meccanica, design e affidabilità.

PROVA pistole semiautomatiche Smith & Wesson M&P-22 calibro .22 long rifle

millimetri, la lunghezza di canna

colpi nel caricatore monofilare104 12

Il clone Ideale

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Testo e foto di Alain Della Savia

Adesso possiamo dirlo: era ora! Finalmente la Smith & Wesson ha nel proprio catalogo una semiautomatica in calibro .22 lr in gra-do di competere in qualità e prezzo con le

concorrenti. Anzi, il risultato del nostro test ha messo in luce affidabilità e controllo superiori alla media. È dai tempi del modello 41, uscito per la prima volta nel 1957 dagli stabilimenti di Springfield, che S&W non si fa notare nel campo delle semiauto in piccolo calibro, periodo in cui il polimero era ancora fantascienza. La serie 2206, prodotta all’inizio degli anni Novanta, non ha dato i risultati sperati, soprattutto in termini di affidabi-lità e nemmeno il successivo 22A ha raggiunto la notorietà del primo modello 41, ancora in produ-zione. Da sempre regina nel mondo dei revolver, ha riscosso il primo vero successo tra le semiauto-matiche a percussione centrale con la M&P-9. La strada percorsa è quella giusta e allora perché non fare una versione in calibro .22 lr con le stesse caratteristiche della più potente? Per realizzare questo progetto, S&W si è avvalsa della collabo-razione del colosso tedesco Umarex-Walther che, su licenza americana, ha prodotto negli stabilimen-ti di Ulm questo modello dalle finiture notevoli. I refrattari del polimero non potranno più dire che non c’è confronto con le pistole d’acciaio, perché rimarranno sorpresi dalla controllabilità di questa leggera .22 long rifle. Merito quindi a entrambe le aziende di aver creato, con questa unione di forze, una semiautomatica in grado di entrare in una fet-ta di mercato difficile, ma molto ricercata. In questo settore infatti si trovano da un lato pisto-le per tiro agonistico, a volte delicatissime e costo-se, mentre dall’altro tengono ancora testa alta le vecchie e gloriose Beretta 76. In mezzo ci sono tante pistole come Ruger, difficili da smontare, Browning, con qualche difetto di tenuta nel tempo, Walther e Sig, ostiche con gran parte delle muni-zioni subsoniche, Hammerli e Tanfoglio con cari-catori di plastica che si usurano facilmente, ecce-tera. Non è facile tenere un prezzo basso per un cliente che vuole spendere poco puntando a una calibro .22 long rifle affidabile non da gara, che offra anche una certa garanzia di durata.

OTTimA erg OnOmiAL’impugnatura non ha i dorsalini intercambiabili proposti dalla M&P-9 ma offre un’ergonomia ec-cezionale, con uno spessore di fusto di soli 26 mm. La scelta del caricatore in acciaio inox con eleva-tore in nylon è azzeccata: inutile fare una pistola eccezionale e caricatori scadenti; quest’ultimi con-tribuiscono ampiamente alla resistenza e affidabi-lità nel tempo e ne abbiamo le prove inconfutabili lavorando in un poligono che consuma letteralmen-te le povere armi in .22 lr con un impiego di oltre 300.000 cartucce annue a percussione anulare. Il caricatore ha un bel pad di plastica che si integra bene nel fusto e contiene 12 colpi, tutti facilmente inseribili, senza sforzo nemmeno per gli ultimi, grazie al bottone di carico della molla posto sul lato sinistro. Come è noto, della M&P esiste una

La copia “trainer” della Military & police, realizzata in collaborazione con Umarex-Walther, vanta costruzione curata e ottimo equilibrio: il percussore lanciato è stato sostituito con il cane interno, identica la disposizione delle sicure. Stabile al tiro, consente brucianti sequenze di tiro

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versione full size con sole sicure automatiche e una versione con sicura manuale ambidestra sul fusto: la M&P-22 si ispira a quest’ultima. Il sistema ori-ginale a percussione lanciato è stato, però, sostitu-ito da un più convenzionale cane interno, che offre una garanzia di percussione superiore per le picco-le cartucce .22 lr. Il ciclo della pistola è affidato alla chiusura a massa, dove il peso del carrello, il cane interno e la molla di recupero offrono, con la loro inerzia, la resistenza necessaria all’apertura durante lo sparo, che avviene solo quando le pres-sioni sono azzerate. L’armamento manuale è, però, talmente agevole che la molla del carrello sembra veramente contare poco in questo processo, al pun-to che ci domandiamo come faccia a riportare il carrello in chiusura. Lo separiamo dal fusto e lo

PROVA pistole semiautomatiche Smith & Wesson M&P-22 calibro .22 long rifle

PeR chi VuOle cOMPRARl AA chi è indirizzata: a chi vuole una pistola in calibro 22 lr fedele al calibro superioreCosa richiede: l’acquisto di almeno un secondo caricatorePerché comprarla: è una .22 lr che funziona con tutte le munizioni testate e, nonostante il peso ridotto, il rilevamento è inesistenteCon chi si confronta: con la Mosquito della Sig, la Force della Tanfoglio, la P22 della Walther e la X-esse dell’Hammerli.

pesiamo: pesa solo 142 grammi. Il materiale usato è lega di alluminio con una lavorazione estrema-mente precisa e una fine satinatura opaca superfi-ciale. Le zone di presa posteriori di armamento sono perfette, persino superflue per la leggerezza del carrello. La sua parte anteriore è rastremata, sia per allinearsi al fusto, sia per un eventuale inseri-mento in fondina. Il profilo del carrello è piacevo-le, con unico neo rappresentato dalla vistosa e poco discreta scritta bianca sul lato destro che ri-porta il nome e l’indirizzo dell’azienda a caratteri cubitali. Scritta del modello e logo sul lato opposto sono invece in sintonia con l’eleganza del design generale. La tacca di mira è Novak style tutta nera, regolabile in altezza e derivazione; il mirino dota-to di inserto bianco è inserito ortogonalmente e

Il sistema originale a percussore lanciato è stato sostituito con un più convenzionale cane interno

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1. Il caricatore è parte essenziale del funzionamento. Quello della M&P-22 è in metallo con elevatore in nylon e pulsante che aiuta a comprimere la molla.

2. L’asta guidamolla è in metallo ed è supportata da uno shock buffer anulare. La molla di recupero è molto esile, ma funziona a dovere.

3. Il blocchetto dell’otturatore, in acciaio, contiene percussore, estrattore e sicura automatica al percussore. Tutto il blocchetto è tenuto vincolato al carrello per mezzo di una spina passante.

4. Il carrello ha la stessa linea di quello montato sull’originale in 9 mm, ma pesa solo 142 grammi in quanto realizzato in lega di alluminio.

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bloccato con un gra-no. Semplice e ge-niale anche il bloc-chetto composto dall’otturatore, tenu-to bloccato da una spina passante nel carrello. Il sistema è simile a quello della Walther 1911 Gold Cup: ingloba in un unico pezzo estratto-re, percussore e sicu-ra automatica al ca-ricatore. Quest’ulti-ma funziona esatta-mente come la sicu-

ra di un revolver: tirando il grilletto, si aziona una leva posizionata a destra del cane che preme verso l’alto la sicura, la quale salendo, permette al cane di urtare il percussore. La particolare asta guida-molla è dotata di uno shock buffer circolare, vera-mente efficace nell’ammortizzare l’energia del piccolo calibro. La canna offre una rampa scana-lata per facilitare il passaggio della munizione dal caricatore alla camera e fa scorrere l’ogiva su due punti di contatto e non sulla superficie tonda. Nel-la parte superiore c’è il foro indicatore di colpo in canna, ripreso anche questo dalla M&P-9.

Lo smontaggio è estremamente agevole: si deve ruotare la leva hold open di 90° e sfilarla un po’ dal fusto; questa rimane vincolata senza correre il ri-schio di perderla in uno smontaggio all’aperto. Per procedere si arretra e si alza la parte posteriore del carrello, sfilandolo poi dal davanti ponendo atten-zione a molla di recupero, buffer e asta che invece sono liberi. In questa operazione il cane si arma e deve rimanere armato per il reinserimento del car-rello. Ricordiamo comunque che non è possibile premere il grilletto senza la presenza del caricato-re. Sul lato interno e sinistro del fusto spicca l’e-spulsore inox che collabora al perfetto ciclo della pistola, che ha funzionato sempre con diverse ti-pologie di cartucce. Solo con le Fiocchi Standard Velocity il carrello non è rimasto in apertura all’ul-timo colpo; oltre a questo non c’è stato il minimo inceppamento con le numerose cartucce testate (400 circa quelle impiegate).

Le impressioni di tiroLa taratura dell’arma out of the box è risultata leg-germente decentrata a sinistra con quasi tutte le munizioni, mentre le Fiocchi Hv sono risultate stranamente più in linea con le mire, anche se la differenza del punto di impatto è stata di soli 2-3 cm alla distanza di 18 metri. Finita la prova abbia-mo chiesto alle due segretarie del poligono di pro-vare la M&P-22. Questi i commenti di Aurora, ti-

a confront o con “mamma ”Modello M&P-22 M&P-9Calibro .22 lr 9x21Peso scarica 648 grammi 780 grammiLunghezza 193 mm 195 mmSpessore carrello 26 mm 26 mmSpessore fusto 26 mm 28 mmPeso scatto 2.030 grammi 1.920 grammiDorsalini Fissi IntercambiabiliLunghezza canna 104 mm 105 mmCapienza caricatore 12 15Percussione Cane interno Percussore lanciatoCaricatori disponibili 1 2Peso carrello 142 grammi 372 grammiMateriale carrello Lega di alluminio Acciaio

il lato destro. La leva della sicura manuale e dell’hold open sono ambidestre.

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ratrice occasionale ma da vent’anni nel mondo del tiro sportivo: «Ho le mani piccole è ho avuto un po’ di difficoltà nel tirare il grilletto, dalla corsa un po’ lunga. Le mire sono molto intuitive e anche se il rumore delle cartucce supersoniche è forte, così come la vampa luminosa spaventa un po’, il controllo dell’arma è decisamente sorprendente. Ci si aspetta un’altra cosa vedendola e sentendola sparare». Aurora ha colpito i 6 piatti a 25 metri senza sbagliare un colpo. Angela ha provato solo pistole ad aria compressa ed era alla sua prima esperienza con le armi a fuoco. Le sue dita sono molte lunghe: «Mi piace moltissimo l’impugnatu-ra, pur non avendo riferimenti diversi se non le armi che cedo per noleggio senza provarle. C’è una bella differenza tra una cartuccia e l’altra, ma non mi sembra che sia così difficile». Dopo aver preso confidenza con i comandi, Angela ha carica-to e utilizzato la M&P-22 con familiarità e senza esitazioni; la sua impugnatura non perfetta e la posizione di tiro molto arretrata, senza quindi of-frire il giusto contrasto all’energia di rinculo, han-no comunque consentito all’arma di funzionare in modo impeccabile. L’impugnatura sottile, la distri-buzione dei pesi a dir poco eccezionale, con un carrello leggerissimo e un peso appropriato sul fusto, in particolare in volata grazie all’asta guida-

molla metallica, alla boccola della canna in metal-lo e al polimero pieno della slitta Picatinny, rendo-no la M&P-22 una delle migliori .22 lr, non desti-nate alle gare delle discipline olimpiche, mai pro-dotte. La velocità di ciclo e la maneggevolezza dell’arma la trasformano in un divertente strumen-to di addestramento alternativo al calibro superio-re, senza dubbio più economico, ma altrettanto efficace per sostituire sessioni di fuoco nel pano-rama del tiro action. Un solo caricatore in dotazio-ne però è proprio poco e meriterebbe l’inserimen-to di serie di almeno un altro, come previsto per la M&P-9. Lo scatto cambia in funzione di dove si appoggia il dito: abbiamo utilizzato il pesa scatti elettronico della Lyman e ci siamo accorti che il peso si modificava notevolmente scendendo sotto la piega del grilletto safe action modificato, aumen-tando quindi la leva. Il peso medio sull’appoggio standard è risultato di poco superiore ai 2 kg, non leggerissimo ma sinceramente non percettibile e, pur avendo il cane interno, non si discosta molto dalla tipologia di scatto striker-fired della M&P-9. Il tentativo di riprodurre il più possibile le caratte-ristiche della serie più grande ci sembra riuscito. Il solo rischio di allenarsi con questa .22 in sostitu-zione del 9 mm è quello di spingere doppiette all’e-stremo, in quanto il rinculo è praticamente inesi-

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1. Il grilletto è quello della M&P-9, con sicura safe action modificata.

2. L’impugnatura è spessa solo 26 mm e ha un’ergonomia eccezionale.

3. Il mirino è tenuto da un grano e presenta un profilo tradizionale con inserto bianco verticale.

4. La tacca di mira, regolabile in altezza e derivazione, è in stile Novak.

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Marca Tipo palla Peso palla (grs)

Peso palla (grammi)

V0 (ft/sec) V0 (m/sec) E0 (kgm) E0 (joule)

Fiocchi High Velocity Lrnglv 40 2,6 1.122 342 15 152American eagle Lrnglv 38 2,5 942 287 10 102

Fiocchi Standard Velocity Lrn 40 2,6 1.085 331 14 142Cci Blazer Lrn 40 2,6 1.203 367 18 174

Cci Standard Velocity Lrn 40 2,6 995 303 12 119Lapua Sk Standard Plus Lrn 40 2,6 988 301 12 118

Sched a tecnica tabella bali Stica

mancini, persino come rendere reversibile lo sgan-cio del caricatore, operazione che richiede un pic-colo cacciavite e solo due minuti di tempo. L’hold open invece è già di serie sdoppiato e, quindi, si può bloccare o far andare in chiusura il carrello anche con il pollice della mano sinistra. La pistola viene venduta in una valigetta di plastica rigida ben imbottita, con una piccola chiave Allen per svitare il mirino e una più grande per spostare in deriva-zione la tacca, il lucchetto di sicurezza, la garanzia e uno dei bossoli utilizzati come test, il tutto a un prezzo in linea con altre .22 polimeriche.

Produttore: Carl Walther gmbh, Ulm, Germania, per Smith & Wesson, 2100 Roosvelt avenue, Po box 2208 Springfield, MA 01102-2208, Stati Uniti, www.smith-wesson.comImportatore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (Bz), tel. 04.71.80.30.00 fax 04.71.81.08.99 www.bignami.it [email protected]: M&P-22Tipo: pistola semiautomaticaCalibro: .22 lrImpiego specifico: addestramento al poligono, ottima sostituta della M&P-9Numero colpi: 12Meccanica: chiusura a massaScatto: sola Singola azionePercussione: mediante cane interno e percussore inerzialeSicura: manuale ambidestra, sicura al caricatore, sicura al grillettoCanna: lunga 104 mmMire: tacca di mira regolabile in altezza e derivazione; mirino nero con riferimento biancoMateriali: polimero per fusto e lega di alluminio per carrelloFiniture: nera satinataPeso: 648 grammi con caricatore vuoto inseritoQualifica: sportivaPrezzo: 530 euro, Iva inclusa

stente; tornando poi al 9 ci si deve ricordare di cambiare marcia! La boccola di protezione della canna in volata può essere svitata (c’è l’apposita chiave nel kit), la canna è coperta da un manicotto di alluminio che, una volta svitato, la libera dal fusto per una pulizia approfondita. Il sistema è lo stesso adottato per la Walther-Colt 1911. Solo per quei Paesi che possono permetterselo, la boccola di chiusura può essere sostituita con un manicotto filettato per il soppressore di rumore. Il manuale dedicato spiega bene come smontare l’arma, come disassemblare il caricatore per la pulizia e, se siete

La rosata più centrata è stata ottenuta con le munizioni Fiocchi Hv, tirando in posizione isoscele a 18 metri.

Rosata ottenuta con le Cci Blazer.

Rosata fatta con le American Eagle Hp.

Rosata ottenuta con le Cci Standard velocity.

Rosata ottenuta con le Fiocchi Standard velocity.

Rosata ottenuta con le Sk Standard plus.

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1. La segretaria del Tsn di Padova, Angela, ha provato per la prima volta una pistola a fuoco e ha trovato l’impugnatura della M&P-22 molto ergonomica.

2. L’altra segretaria, Aurora, tiratrice occasionale da vent’anni, ha apprezzato il rinculo pressoché nullo della M&P-22, anche se per le sue dita la corsa del grilletto è apparsa un po’ troppo lunga.

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