Le politiche del lavoro. Crescita dei lavoratori instabili (% sull’occupazione totale)

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Le politiche Le politiche del lavoro del lavoro

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Le politiche Le politiche del lavorodel lavoro

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Crescita dei lavoratori instabili (% Crescita dei lavoratori instabili (% sull’occupazione totale)sull’occupazione totale)

12,613,1

13,9

14,514,9

1111,5

1212,5

1313,5

1414,5

1515,5

1 trim2004

1 trim2005

1 trim2006

1 trim2007

1 trim2008

Serie1

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dipendenti a termine volontari

6%

dipendenti a termine

involontari61%

non occupati da non più di

12 mesi19%

parasubordinati14%

dipendenti a termine involontari non occupati da non più di 12 mesi

parasubordinati dipendenti a termine volontari

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21,4

34,5

24,5

13,5

5,2

0,8

0 5 10 15 20 25 30 35 40

15-24

25-34

35-44

45-54

55-64

65 e oltre

Serie1

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Gli obiettivi delle politiche del lavoroGli obiettivi delle politiche del lavoro

Intervenire sull’offerta di lavoroIntervenire sull’offerta di lavoro Incidere sulla domanda di lavoroIncidere sulla domanda di lavoro Contrastare la disoccupazione, influendo Contrastare la disoccupazione, influendo

su domanda e offerta di lavorosu domanda e offerta di lavoro Incidere sulle scelte dei datori di lavoroIncidere sulle scelte dei datori di lavoro Imporre condizioni sui contratti di lavoro Imporre condizioni sui contratti di lavoro

(Hill, 1999)(Hill, 1999)

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Le principali funzioni Le principali funzioni delle politiche del lavorodelle politiche del lavoro

Regolamentazione del mercato del Regolamentazione del mercato del lavorolavoro

Promozione dell’occupazionePromozione dell’occupazione Mantenimento del redditoMantenimento del reddito

2 tipi di politiche del lavoro: 2 tipi di politiche del lavoro:

ATTIVE/PASSIVEATTIVE/PASSIVE

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Le politiche PASSIVELe politiche PASSIVESussidi in denaro ai lavoratori che perdono Sussidi in denaro ai lavoratori che perdono

l’impiegol’impiegoAMMORTIZZATORI SOCIALIAMMORTIZZATORI SOCIALI

Si articolano in 3 pilastri:Si articolano in 3 pilastri: Primo: pilastro assicurativoPrimo: pilastro assicurativoSecondo: pilastro assistenziale Secondo: pilastro assistenziale

“dedicato”“dedicato” Terzo: pilastro assistenziale generaleTerzo: pilastro assistenziale generale

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Primo pilastro:Primo pilastro: assicurazione obbligatoria contro la assicurazione obbligatoria contro la

disoccupazionedisoccupazione

Criteri di eleggibilitàCriteri di eleggibilità FinanziamentoFinanziamento Entità dell’importoEntità dell’importo Durata Durata

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Le politiche ATTIVELe politiche ATTIVE

sussidi all’occupazionesussidi all’occupazioneCreazione diretta e temporanea di posti Creazione diretta e temporanea di posti

di lavorodi lavoro formazione professionaleformazione professionale sostegno finanziario e servizi alla nuova sostegno finanziario e servizi alla nuova

imprenditorialitàimprenditorialità servizi per orientamento e collocamento servizi per orientamento e collocamento

lavorativolavorativo

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Il quadro storicoIl quadro storico

sindacati: assicurazione volontariasindacati: assicurazione volontariaSindacati e governi locali: “sistema di Sindacati e governi locali: “sistema di

Gand” (1893)Gand” (1893) assicurazione pubblica obbligatoria: assicurazione pubblica obbligatoria:

Inghilterra (1911); Italia (1919)Inghilterra (1911); Italia (1919)

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Modelli di tutela del rischio di Modelli di tutela del rischio di disoccupazionedisoccupazione

Modello scandinavoModello scandinavoModello anglosassoneModello anglosassoneModello continentaleModello continentale(Modello iberico)(Modello iberico)

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La situazione italianaLa situazione italiana

1919: schema pubblico di assicurazione 1919: schema pubblico di assicurazione obbligatoria (soltanto per lavoratori del obbligatoria (soltanto per lavoratori del settore industriale, con almeno 2 anni di settore industriale, con almeno 2 anni di contribuzione)contribuzione)

1945: Cassa Integrazione Guadagni 1945: Cassa Integrazione Guadagni (CIG). È un sostegno per la (CIG). È un sostegno per la disoccupazione parziale o temporanea. disoccupazione parziale o temporanea. Integrazioni salariali per massimo 90 Integrazioni salariali per massimo 90 giorni del 75% del salario perso giorni del 75% del salario perso

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Anni ’40: Monopolio pubblico sul Anni ’40: Monopolio pubblico sul collocamentocollocamento

Legge Fanfani (1949): Sussidio Legge Fanfani (1949): Sussidio straordinario di disoccupazione. Riforma straordinario di disoccupazione. Riforma del sistema di collocamento: 3 del sistema di collocamento: 3 meccanismimeccanismi

- richiesta a “chiamata numerica”- richiesta a “chiamata numerica”

- richiesta “nominativa”- richiesta “nominativa”

- assunzione diretta- assunzione diretta

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1945-46: uniformazione delle tabelle 1945-46: uniformazione delle tabelle retributive in tutto il paese; introduzione retributive in tutto il paese; introduzione della SCALA MOBILEdella SCALA MOBILE

Anni ’50-’60: apprendistato (L. 25/1955); Anni ’50-’60: apprendistato (L. 25/1955); contratto di lavoro a tempo determinato contratto di lavoro a tempo determinato (L. 230/1962)(L. 230/1962)

Fine ’50- ’60: consolidamento del sistema Fine ’50- ’60: consolidamento del sistema degli ammortizzatori sociali; istituzione degli ammortizzatori sociali; istituzione della Cassa Integrazione Guadagni della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS)Straordinaria (CIGS)

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1969: Autunno caldo1969: Autunno caldo- Abolizione delle gabbie salarialiAbolizione delle gabbie salariali- Statuto dei diritti dei lavoratori (L. 300/1970):Statuto dei diritti dei lavoratori (L. 300/1970): Diritti di libertà sul luogo di lavoroDiritti di libertà sul luogo di lavoro Tutela del posto di lavoro, della professionalità, Tutela del posto di lavoro, della professionalità,

della salutedella salute Protezione delle libertà sindacaliProtezione delle libertà sindacali Disciplina della presenza sindacale nei luoghi Disciplina della presenza sindacale nei luoghi

di lavorodi lavoro Tutela delle attività sindacaliTutela delle attività sindacali Articolo 18: sanzioni per licenziamento privo di Articolo 18: sanzioni per licenziamento privo di

“giusta causa o giustificato motivo”“giusta causa o giustificato motivo”

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Anni Settanta: Anni Settanta:

- unificazione del trattamento tra CIG e - unificazione del trattamento tra CIG e CIGS: 80% della retribuzione e CIGS: 80% della retribuzione e prolungamento della durata massima;prolungamento della durata massima;

- Accordo Lama-Agnelli: modifiche alla Accordo Lama-Agnelli: modifiche alla scala mobile; incremento automatico dei scala mobile; incremento automatico dei salari per ogni punto di crescita del costo salari per ogni punto di crescita del costo della vitadella vita

- Legge sull’occupazione giovanile (L. Legge sull’occupazione giovanile (L. 285/1977)285/1977)

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Anni Settanta: Anni Settanta:

- Legge di sostegno alla ristrutturazione e Legge di sostegno alla ristrutturazione e riconversione aziendale (L. 675/1977)riconversione aziendale (L. 675/1977)

- Legge-quadro sulla formazione Legge-quadro sulla formazione professionale(L.845/1978)professionale(L.845/1978)

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Anni OttantaAnni Ottanta- Riduzione delle spese per il sostegno del Riduzione delle spese per il sostegno del

redditoreddito- Sostegno alla ristrutturazione aziendale Sostegno alla ristrutturazione aziendale

(contratti di solidarietà in Francia e Italia; (contratti di solidarietà in Francia e Italia; e prepensionamenti in Germania, e prepensionamenti in Germania, Francia, Spagna e Italia)Francia, Spagna e Italia)

- Deregolamentazione di ingresso e uscita Deregolamentazione di ingresso e uscita dal mondo del lavoro (contratti “atipici”)dal mondo del lavoro (contratti “atipici”)

- Rafforzamento della qualificazione delle Rafforzamento della qualificazione delle risorse umanerisorse umane

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In Italia:In Italia:- Prepensionamento (L.155/1981): donne Prepensionamento (L.155/1981): donne

con più di 50 anni e uomini con più di 55 con più di 50 anni e uomini con più di 55 anni, con almeno 15 anni di contributi, anni, con almeno 15 anni di contributi, possono accedere alla pensionepossono accedere alla pensione

- Contratti “di solidarietà”Contratti “di solidarietà”- Contratti di formazione e lavoroContratti di formazione e lavoro- Contratti part-timeContratti part-time- Modifica dei vincoli per le procedure di Modifica dei vincoli per le procedure di

collocamentocollocamento- Tagli alla scala mobileTagli alla scala mobile

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Anni NovantaAnni Novanta

Legge 196/1997 “Pacchetto Treu”Legge 196/1997 “Pacchetto Treu”

Regolazione dei contratti per la fornitura e lo Regolazione dei contratti per la fornitura e lo svolgimento del lavoro temporaneo (lavoro svolgimento del lavoro temporaneo (lavoro INTERINALE)INTERINALE)

Liberalizzazione dei servizi per l’impiego: dagli Liberalizzazione dei servizi per l’impiego: dagli uffici di collocamento ai Centri per l’impiegouffici di collocamento ai Centri per l’impiego

- la competenza passa dallo Stato a Regioni ed - la competenza passa dallo Stato a Regioni ed enti localienti locali

- La mediazione tra domanda e offerta di lavoro - La mediazione tra domanda e offerta di lavoro può essere svolta anche da soggetti privatipuò essere svolta anche da soggetti privati

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Strategia europea per Strategia europea per l’occupazionel’occupazione

4 pilastri:4 pilastri:- Aumentare l’occupabilitàAumentare l’occupabilità- Sviluppare l’imprenditorialitàSviluppare l’imprenditorialità- Sviluppare la flessibilitàSviluppare la flessibilità- Rafforzare le pari opportunitàRafforzare le pari opportunitàOBIETTIVIOBIETTIVI- Tasso di occupazione del 70%Tasso di occupazione del 70%- Tasso di occupazione femminile del 60%Tasso di occupazione femminile del 60%- Tasso di occupazione per lavoratori Tasso di occupazione per lavoratori

anziani (55-64 anni) del 50%anziani (55-64 anni) del 50%

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Dal Duemila ad oggiDal Duemila ad oggi- Libro bianco sul mercato del lavoro Libro bianco sul mercato del lavoro

(2001)(2001)““spostare il sistema delle tutele dalla spostare il sistema delle tutele dalla

garanzia del posto di lavoro, garanzia del posto di lavoro, all’assicurazione di una piena all’assicurazione di una piena occupabilità durante tutta la vita occupabilità durante tutta la vita lavorativa”lavorativa”

Si punta sulla qualificazione del lavoro e Si punta sulla qualificazione del lavoro e sulla flessibilità (rimozione degli ostacoli sulla flessibilità (rimozione degli ostacoli per l’utilizzo di forme di rapporto flessibili; per l’utilizzo di forme di rapporto flessibili; revisione dell’art. 18)revisione dell’art. 18)

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Legge 30/2003 (legge Biagi)Legge 30/2003 (legge Biagi)Ampliamento del processo di “flessibilizzazione in Ampliamento del processo di “flessibilizzazione in

entrata”:entrata”:Nuove tipologie contrattualiNuove tipologie contrattuali- Somministrazione di lavoro (interinale); lavoro a - Somministrazione di lavoro (interinale); lavoro a

progetto; lavoro ripartito (job sharing); lavoro a progetto; lavoro ripartito (job sharing); lavoro a chiamata (job on call); lavoro occasionale chiamata (job on call); lavoro occasionale accessorio; socio lavoratore di cooperative; accessorio; socio lavoratore di cooperative; apprendistato; contratto di inserimento; part apprendistato; contratto di inserimento; part timetime

- Rafforzamento della liberalizzazione e Rafforzamento della liberalizzazione e dell’ammodernamento dei servizi per l’impiego, dell’ammodernamento dei servizi per l’impiego, per mezzo della compartecipazione di attori per mezzo della compartecipazione di attori pubblici e privatipubblici e privati

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Legge 30/2003 (legge Biagi)Legge 30/2003 (legge Biagi)

Rafforzamento della liberalizzazione e Rafforzamento della liberalizzazione e dell’ammodernamento dei servizi per dell’ammodernamento dei servizi per l’impiego, per mezzo della l’impiego, per mezzo della compartecipazione di attori pubblici e compartecipazione di attori pubblici e privati (agenzie per il lavoro)privati (agenzie per il lavoro)

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Caratteristiche del mercato del lavoro in ItaliaCaratteristiche del mercato del lavoro in Italia

Basso tasso di attività rispetto alla media Basso tasso di attività rispetto alla media EUEU

Elevato tasso di disoccupazione femminile Elevato tasso di disoccupazione femminile e giovanilee giovanile

Forte diversificazione per aree geografiche Forte diversificazione per aree geografiche dei tassi di occupazione e disoccupazionedei tassi di occupazione e disoccupazione

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Tasso di attività, EU-15 e Italia. Dati Tasso di attività, EU-15 e Italia. Dati Eurostat 2007Eurostat 2007

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Perché nel mercato del lavoro italiano sono Perché nel mercato del lavoro italiano sono presenti tali disparità di età, genere e tra presenti tali disparità di età, genere e tra

aree geografiche?aree geografiche?Ipotesi della “rigidità del mercato del lavoro”:Ipotesi della “rigidità del mercato del lavoro”:

Si proteggono i posti di lavoro di chi è già occupato Si proteggono i posti di lavoro di chi è già occupato (vale a dire, per la gran parte maschi adulti), a (vale a dire, per la gran parte maschi adulti), a discapito di chi ha posizioni marginali (donne e discapito di chi ha posizioni marginali (donne e giovani), che devono dunque inserirsi in un giovani), che devono dunque inserirsi in un mercato del lavoro bloccato.mercato del lavoro bloccato.

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Ipotesi smentitaIpotesi smentita

C’è una certa mobilità orizzontale nel mercato C’è una certa mobilità orizzontale nel mercato italiano, che riguarda soprattutto le piccole italiano, che riguarda soprattutto le piccole imprese (al di sotto di 15 dipendenti non si imprese (al di sotto di 15 dipendenti non si applica l’art. 18). In Italia, si registra uno dei applica l’art. 18). In Italia, si registra uno dei tassi di separazione più alti in Europa (quota tassi di separazione più alti in Europa (quota di lavoratori che perdono il lavoro in un dato di lavoratori che perdono il lavoro in un dato periodo temporale).periodo temporale).

Tuttavia, i maschi adulti hanno un tasso di Tuttavia, i maschi adulti hanno un tasso di disoccupazione contenuto, perché coloro che disoccupazione contenuto, perché coloro che perdono il lavoro trovano rapidamente mente perdono il lavoro trovano rapidamente mente un altro impiegoun altro impiego

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Occorre, allora, considerare altri elementi:Occorre, allora, considerare altri elementi: Struttura familiare italiana: modello del male Struttura familiare italiana: modello del male

breadwinner; le donne sono “scoraggiate” all’ingresso breadwinner; le donne sono “scoraggiate” all’ingresso nel mondo del lavoro e a loro spesso spettano i ruoli di nel mondo del lavoro e a loro spesso spettano i ruoli di riproduzione familiareriproduzione familiare

Struttura economica italiana: numerose piccole Struttura economica italiana: numerose piccole imprese che offrono lavori a bassa qualifica. Difficoltà imprese che offrono lavori a bassa qualifica. Difficoltà ad inserire rapidamente giovani qualificati. Scarso ad inserire rapidamente giovani qualificati. Scarso ritorno di posizione economico-sociale rispetto ritorno di posizione economico-sociale rispetto all’investimento nell’istruzione e alle aspettative delle all’investimento nell’istruzione e alle aspettative delle famigliefamiglie

Situazione dei giovani: livelli di istruzione elevati e Situazione dei giovani: livelli di istruzione elevati e permanenza prolungata nei nuclei familiari. Maggiore è permanenza prolungata nei nuclei familiari. Maggiore è il sostegno familiare, minore è la propensione il sostegno familiare, minore è la propensione all’inserimento nel mondo del lavoro.all’inserimento nel mondo del lavoro.

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Componenti della famiglia

Tasso di attività

Tasso di occupazione

Tasso di disoccupazione

1 componente 74,5 66,9 10,2

2 componenti 44,4 35,6 19,9

Da 3 a 5 31,1 24,4 21,6

Oltre 6 33,5 23,7 29,2

Totale 32,5 25,5 21,6

Fonte: ISTAT 2007

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Aumenta la quota degli “scoraggiati”, ovverosia di Aumenta la quota degli “scoraggiati”, ovverosia di persone non attive che desiderano lavorare, ma persone non attive che desiderano lavorare, ma rinunciano alla ricerca perché il mercato non offre rinunciano alla ricerca perché il mercato non offre loro opportunità lavorative. Rappresentano il 4,1% loro opportunità lavorative. Rappresentano il 4,1% della forza lavoro totale (livello più alto di tutti i paesi della forza lavoro totale (livello più alto di tutti i paesi Ocse), il 6,8% tra le donne e il 9% dei giovani tra i 15 Ocse), il 6,8% tra le donne e il 9% dei giovani tra i 15 e i 24 anni (Fonte ISTAT, 2007).e i 24 anni (Fonte ISTAT, 2007).

L‘effetto di scoraggiamento coinvolge soprattutto i L‘effetto di scoraggiamento coinvolge soprattutto i giovani e le regioni del Sudgiovani e le regioni del Sud

Per il Sud, si rileva una ripresa dei flussi migratori Per il Sud, si rileva una ripresa dei flussi migratori interni (dal Mezzogiorno alle regioni del Nord). Lo interni (dal Mezzogiorno alle regioni del Nord). Lo Svimez stima un movimento di circa 270.000 Svimez stima un movimento di circa 270.000 persone all’anno (tra il 1961 e ‘63, il movimento persone all’anno (tra il 1961 e ‘63, il movimento Nord-Sud era di 295.000 persone l’anno)Nord-Sud era di 295.000 persone l’anno)

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Incidenza di dipendenti a termine sul totale dei dipendenti (valori percentuali). Anno 2007

13,2

14,8

15,6

5,7

31,7

14,3

7,3

17,9

22,4

8,7

10,9

0 5 10 15 20 25 30 35

Italia

EU15

Germania

R.Unito

Spagna

Francia

Irlanda

Olanda

Portogallo

Danimarca

Grecia

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Dalla flessibilità alla flexicurityDalla flessibilità alla flexicurity

Le componenti della Le componenti della flexicurity flexicurity sonosono 1) il sistema delle regole 1) il sistema delle regole in materia di lavoro (norme, contratti, soluzioni organizzative in materia di lavoro (norme, contratti, soluzioni organizzative a livello d’impresa); 2) la presenza di strategie integrate per a livello d’impresa); 2) la presenza di strategie integrate per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita finalizzate a l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita finalizzate a promuovere l’occupabilità e l’adattabilità dei lavoratori; 3) promuovere l’occupabilità e l’adattabilità dei lavoratori; 3) l’adozione di politiche attive del mercato del lavoro efficaci; l’adozione di politiche attive del mercato del lavoro efficaci; 4) sistemi di protezione sociale finanziariamente sostenibili 4) sistemi di protezione sociale finanziariamente sostenibili ed in grado di garantire prestazioni adeguateed in grado di garantire prestazioni adeguate

La La flexicurity flexicurity punta all’uguaglianza di opportunità nell’accesso punta all’uguaglianza di opportunità nell’accesso al lavoro da parte di uomini e donne e sulle misure che al lavoro da parte di uomini e donne e sulle misure che favoriscono la conciliazione tra lavoro, famiglia e vita privatafavoriscono la conciliazione tra lavoro, famiglia e vita privata

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Nel periodo di espansione della flessibilità del Nel periodo di espansione della flessibilità del mercato del lavoro è aumentato il tasso di mercato del lavoro è aumentato il tasso di occupazione femminileoccupazione femminile

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Rapporto tra politiche ATTIVE e PASSIVE in ItaliaRapporto tra politiche ATTIVE e PASSIVE in Italia

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Tra i fattori che hanno influenzato l’andamento delle spese per le politiche “passive”, vanno considerati la crescita del lavoro flessibile e l’aumentata maturazione dei diritti relativi al sostegno del reddito che ne sono derivati

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Le riforme delle politiche del lavoroLe riforme delle politiche del lavoro

Razionalizzazione (delle misure di Razionalizzazione (delle misure di protezione: riduzione dei livelli e della protezione: riduzione dei livelli e della durata dei sussidi)durata dei sussidi)

Attivazione (formazione, riqualificazione, Attivazione (formazione, riqualificazione, incentivi all’imprenditorialità, incentivi per incentivi all’imprenditorialità, incentivi per le assunzioni)le assunzioni)

Incentivazione (massimizzare i vantaggi Incentivazione (massimizzare i vantaggi del mercato e ridurre il ruolo dello Stato)del mercato e ridurre il ruolo dello Stato)