“Le parole sono azioni e fanno accadere le cose”.

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IL BIMESTRALE DEL MEDICO VETERINARIO Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale 70% - Lo/Mi “Le parole sono azioni e fanno accadere le cose”. Hanif Kureishi ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE VETERINARIA di FNOVI ed ENPAV Anno XIV - N. 2 - Aprile 2021 Photo by Xiaolong Wong on Unsplash N.2

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Editoriale

Nel corso dell’ultimo Consiglio nazionaleelettivo, al termine di una campagna elettorale ca-ratterizzata da qualche inquietudine, concludevoil mio intervento con queste parole: Arriviamo daun periodo di conflittualità fondato sul niente.Non stiamo al gioco. Visti i recenti accadimenti civiene di chiedere se non si avverta la nostalgia diqualche cosa di impegnativo che ci rassicuri. Lapolitica è altrove e prima o poi, tutti dovrannotornarci. Noi vi aspettiamo lì. Consumate le elezioni, e archiviate le relativetensioni, riprendiamo il viaggio che ci impegna.Abbiamo chiesto a tutti i colleghi che fanno partedel nuovo Comitato Centrale di citare una parolachiave. Se devo pensare alla mia, non posso checitare la “conoscenza”. Questa la condizione ne-cessaria per vivere la Categoria come uno spaccatoeccellente della società, questa la condizione perrappresentarla. Una Categoria che trova valorenella competenza, dove impegnare le proprie cer-tezze, recuperando il senso globale della “cono-scenza” e dell’azione politica. Orson Welles, registaconsiderato uno degli artisti più versatili e innovatividel Novecento ricordava di quella volta che facevaOtello a teatro e Churchill andò in camerino e gli

declamò tutte le parti che lui aveva tagliato dallamessa in scena. Ecco, vogliamo rappresentanti checonoscano Shakespeare meglio dei teatranti. “Co-noscere” è condizione irrinunciabile, è immergersinelle contraddizioni, re-integrare ciò che è disperso,cercando il conoscibile nel conosciuto.È agire politicamente e maturare visioni di unaprofessione medica come la nostra capace di adattarsiai cambiamenti generandoli. Molto si può fare,“conoscere” e agire politicamente sono i tratti pro-fondamente naturali dell’essere professionisti, mase allarghiamo il nostro sguardo alla realtà, scopriamoche continuamente “tradiamo” la nostra natura,riducendo la “conoscenza” a informazione e l’azionepolitica a compromesso competitivo. Complici lamodalità di relazione che utilizza il mezzo digitale,che non lascia tempo alla riflessione, diseduca alpensiero complesso, stimola la compulsività, disse-mina di equivoci e tranelli. Una comunicazionescomposta, basata sul commento del commento,sul consenso al dissenso, che inganna sulla realeconsistenza dei fatti ed esaurisce le energie critichedella verifica e della ricerca delle evidenze. In questoincessante flusso di informazione la cultura rischiadi diventare una virtù non richiesta. Leggere e co-

noscere è un atto politico ed è fatica e lavoro,scrivere è fatica e lavoro, imparare è fatica e lavoro,la cultura è fatica e lavoro, migliorarsi è fatica elavoro, tutti abbiamo avuto il tempo e la manieraper diventare più bravi, più colti e perfino piùsnob, se non lo abbiamo fatto è necessario andare aripetizione.  Al contrario l’ignoranza è un velenopestifero, capace di stendere un qualunque Amletoancor prima di una pozione di veleno.Abbiamo bisogno di lumi, di un periodo illuministanel senso più stretto della parola, di una rinascitaculturale. La “conoscenza” ci indicherà dove andaree la determinazione sarà il nostro motore. Non ab-biamo il dovere di durare, lo testimoniano CarlottaBernasconi, Antonio Limone e Dino Gissara, maquello di fare e accompagnare. Un trasloco non èun battesimo ed una abiura non è una fede. Chivuole rappresentare gli altri deve prima di ognialtra cosa “conoscere”, poi deve struggersi, turbarsi,battersi, sbagliare il meno possibile, e se del casoricominciare da capo e buttar via tutto, e di nuovoricominciare. Non dobbiamo mai essere calmi. La calma è una vigliaccheria dell’anima.

Gaetano PenocchioPresidente FNOVI

Un solo bene, laconoscenza, un solomale, l’ignoranza

Chi vuole rappresentare gli altrideve prima di ogni altra cosa“conoscere”, poi deve struggersi,turbarsi, battersi, sbagliare ilmeno possibile, e se del casoricominciare da capo e buttar viatutto, e di nuovo ricominciare

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Sommario

3 EDITORIALE—Un solo bene, la conoscenza,un solo male, l’ignoranza

MANDATO 2021-2024—Inseguire obiettivi grandicome le nostre ideeGaetano Penocchio

One health e sostenibilitàDaniela Mulas

Il coraggioLuigi Emiliano Zumbo

Ruolo, responsabilità, risorsaBenedetto Neola

Passione, entusiasmo,futuro, qualità, formazione eserietàRaffaella Barbero

Consapevolezza e orgoglioEmilio Bosio

Consapevolezza del ruoloTeresa Bossù

Una forte connotazioneeticaCarla Bernasconi

ResponsabilitàVincenzo Buono

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InnovazioneMedardo Cammi

IntegrazioneGaetana Ferri

Responsabilità edentusiasmoDino Gissara

Le sfide emergenti per lasalute del pianeta e il ruolodel medico veterinarioAntonio Limone

La coerenzaMarco Melosi

La transizioneSilvia Tramontin

Dinamismo ed entusiasmoOrlando Paciello

Accessibilità e condivisioneCarla Bertossi

L’impegnoDaniela Boltrini

PREVIDENZA—Pandemia e bilancio“difensivo”

Bimestrale di informazione e attualitàprofessionale per i Medici Veterinari

Organo ufficiale della FederazioneNazionale degli Ordini Veterinari ItalianiFnovi e dell’Ente Nazionale di Previdenzae Assistenza Veterinari - Enpav

EditoreVeterinari Editori S.r.l.Via del Tritone, 125 - 00187 Romatel. 06.99588122

Direttore ResponsabileGaetano Penocchio

Vice DirettoreGianni Mancuso

Comitato di RedazioneAlessandro Arrighi, Carla Bernasconi,Antonio Limone, Laurenzo Mignani,Francesco Sardu, Elio Bossi

Coordinamento redazionaleRoberta Benini

Tipografia e stampaPress Point srl Via Cagnola, 3520081 Abbiategrasso (Milano)tel. 02 9462323

Registrazione Tribunale n. 580del 21 dicembre 2007

Responsabile trattamento dati(Regolamento UE 679/2016)Davide Zanon

Tiratura 32.825 copie

Chiuso in stampa il 30/4/2021e-mail [email protected] www.trentagiorni.it

Area multimediale pubblica: archiviodegli eventi da remoto realizzati da Fnovi

“Il Senso civico”

Il 28 aprile il mi-nistro dell’Economia eSviluppo economicoGiancarlo Giorgetti hapresentato un franco-bollo dedicato alle pro-fessioni sanitarie, ap-partenente alla serie te-matica “Il Senso civi-co”.Per senso civico dei cittadini ci si riferisce a quell’insieme dicomportamenti e atteggiamenti che attengono al rispettodegli altri e delle regole di vita in una comunità, dicel’ISTAT e il senso civico è una caratteristica dei medici ve-terinari che vivono consapevolmente nella società civile. Rispetto e regole sono spesso termini utilizzati senza dareloro un concreto significato. Gaetana Ferri - nella foto - appone a nome di tutti i mediciveterinari la sua firma accanto alle firme dei rappresentantidelle altre professioni sanitarie: una immagine che parla dipartecipazione, di presenza e di orgoglio professionale. I medici veterinari sono professionisti della Salute, ognigiorno.

Dall’inizio della pandemia, nel 2020, Fnovi ha realizzato una serie di eventida remoto su diverse tematiche professionali, di attualità e di approfondimento.I relatori sono stati per la maggior parte medici veterinari ma ci sono stati e cisaranno anche professionisti di altre discipline quando necessario.La partecipazione è stata e continua ad essere numerosa a conferma, se mai ce nefosse stato bisogno, di due elementi: i medici veterinari si aggiornano e si informano.Per dare a tutti la più ampia possibilità gli eventi erogati da remoto sono tutti gratuitie possono essere (ri)visti perché sono disponibili nell’Area multimediale pubblica delportale fnovi.it Molti relatori hanno messo a disposizione anche le loro presentazionie altro materiale di approfondimento e link a lavori scientifici o articoli.Nell’Area multimediale le registrazioni degli eventi sono pubblicate pochi giorni dopola diretta.

Oltre alle decine di eventi disponibili nell’Areapubblica, altri sono disponibili nell’Area ri-servata, dei singoli Iscritti o degli Ordini:sono registrazioni di eventi di (in)formazionesu materie relative alla gestione degli Ordini,sulle attività svolte da Fnovi e altre temati-che.L’Area multimediale è l’archivio sempre ag-giornato degli eventi realizzati da Fnovi anchenei prossimi mesi continuerà a realizzareeventi di formazione da remoto, gratuiti pertutti i medici veterinari. P

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Il post-elezioni mi impegna a condividere itratti di un disegno politico rimasti indiscussi e cheproprio per questo intendo condivisi. Lo farò conuna successione di parole chiave oggetto di un miointervento nel consiglio nazionale elettivo.

One Health. Se una cosa è chiara dal Covid-19, èl’importanza di One Health: la salute interconnessadi persone, animali ed ecosistemi: un approccio in-tersettoriale e transdisciplinare. Va rafforzata lanostra collaborazione con le professioni sanitarie,vanno promosse attività interdisciplinari e inter-settoriali, inclusa l’educazione One Health per stu-denti di medicina umana e veterinaria insieme.

SSN. Dopo anni di sotto-finanziamento del SSN ilsettore va governato. È indispensabile garantirelivelli essenziali di assistenza, non minimi, non su-perflui, ma appropriati. Vanno ripristinate le pianteorganiche, superato il precariato, razionalizzata laspecialistica ambulatoriale che deve contare su cer-tezze e prospettive. Va rafforzata la Governance della sanità pubblicaveterinaria e sicurezza alimentare: nei limiti delleautonomie, l’albero di governo parte dal Ministerodella salute, dalla rete degli IIZZSS, dai veterinariregionali, che devono disporre di una struttura disupporto fino ai Dipartimenti di prevenzione.

Il regionalismo. Il SSN ha un alto livello diframmentazione. Se il sistema è universalistico deveessere uniforme, se questo non accade viene meno

all’interesse della comunità. Allo stato attuale serveattenzione volta alla difesa delle attribuzioni pro-fessionali, alla lotta al task shifting. Le Regionisono ‘datori di lavoro’ del medico veterinario delSSN, ma non sono le istituzioni che autorizzanoforme alternative di occupazione in campo pubblicoo ancor meno in quello privato. Per disegnare inmodo uniforme i modelli di erogazione della nostraprofessione serve un piano omogeneo che coinvolgail Ministero della salute e Fnovi.La politica del farmaco, deve contare sul contributodella professione. È assolutamente necessaria unapresenza istituzionale della professione sia nellesedi di definizione delle norme regolatorie, sia nellesedi di definizione delle strategie di controllo. Gliutilizzatori devono avere voce. Continuerà l’attivitàdi formazione anche al fine del contrasto all’anti-microbicoresistenza.

Ambiente. Per promuovere la salute serve ana-lizzare i pericoli e valutare i rischi e soprattutto in-dividuare e definire metodi scientifici infra e inter-disciplinari, per ricavarne strumenti di lavorocomune. La materia ‘ambiente’ richiede di esserericonosciuta ufficialmente e codificata, sia a livelloaccademico che giuridico e tecnico-professionale,altrimenti avremo sempre delle attività individualisporadiche, che non incidono sul vissuto e sullacultura della categoria. Fnovi è impegnata nella FVE nelle Commissionidel Parlamento europeo per incidere sulle politichedell’Unione. In quel contesto si dibattono i temi

cruciali della medicina veterinaria.Condividiamo gli obiettivi EU. Un sistema alimentaresostenibile sarà essenziale per conseguire gli obiettiviclimatici e ambientali del New Green Deal di cui èun pilastro la strategia Farm to Fork. L’allevamentosarà fra i settori guida di questa transizione con 2road map: una per il benessere animale, un’altraper la riduzione del 50% le vendite di Antibiotici.

Sostenibilità. La professione dovrà promuovereun’analisi dei sistemi produttivi e verificare la pos-sibilità di una transizione verso sistemi sostenibili.Nella ricerca del “valore” nei prodotti consumatiservirà un’attenzione sempre maggiore alle questioniambientali, sanitarie, sociali ed etiche.

Veterinario aziendale. I Decreti che recepi-ranno il Reg 2016/429 rafforzeranno il ruolo delVeterinario Aziendale. Serve favorire la messa aregime del sistema Classyfarm e l’avvio del “Sistemadi qualità nazionale del benessere animale” nel ri-spetto dei ruoli dell’Autorità competente e del Ve-terinario Aziendale. Oggi i Ministeri della salute edelle Politiche agricole dialogano, sono disponibilii supporti tecnologici (Classyfarm e Leo), le misuredi sostegno nazionali e regionali (PAC, PSR; Eco-schemi). Fnovi deve concorrere a costruire unastrategia.

Corporate e società. Il settore chiede la massimaattenzione. La sostituzione di una rete di presidiretti da professionisti con un oligopolio di società

Inseguireobiettivigrandicome le nostreideeL’intervento di 10 minuti di Gaetano Penocchio al ConsiglioNazionale elettivo

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di GAETANO PENOCCHIOPresidente FNOVI

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di capitale spesso a vocazione commerciale sta mo-dificando il mercato. Serve garantire sempre l’indi-pendenza intellettuale del medico veterinario aifini della diagnosi, utilizzo degli strumenti diagnostici,libertà di scelta della terapia, dei medicinali veterinarie del tempo dedicato ai pazienti. Affermare il ruolo di partnership degli Ordini conl’Università e far coincidere i tragitti formativipre e post laurea con i bisogni di una professioneche cambia. Omogeneizzare il core curriculum delcorso di laurea, i criteri di accesso, con riguardo al-l’emergenza zooiatri, la durata del corso, esame distato e tirocinio. Riformare le scuole di specializza-zione, attivare il modello teaching hospital, c/o IZSe ASL contratti di apprendistato di alta formazionee ricerca inseriti nei programmi obiettivo competi-tività regionale e occupazione, con i medici veterinariconteggiati in sovrannumero rispetto alla spesa peril personale già autorizzata nel limite indicato dalleregioni. La formazione del medico veterinario deve accredi-tarne l’efficacia, l’appropriatezza e la competenza.Fnovi è soggetto di programmazione, di certificazionedell’avvenuto aggiornamento oltre che di erogazione.L’apprendimento del medico veterinario lungo tuttol’arco della vita, basato su scienza e tecnologia,sulla considerazione dei dilemmi etici emergenti.Fnovi è impegnata in tutti i sistemi (residenziale ea distanza) ECM ed SPC.

Qualità. È compito della Federazione promuovereattività utili a riconoscere al medico veterinario co-noscenze, competenze, abilità e aggiornamento.L’obiettivo è raggiungere e mantenere uno standarddi qualità professionale elevato e costantementeaggiornato, ciò va pensato per i diversi profili pro-fessionali per specie, e per ambiti professionali.Vanno rafforzate le collaborazioni con EAEVE,EBVS e VetCEE

Rafforzare la comunità veterinaria. Obbiet-tivo è la sinergia con le organizzazioni professionalie sindacali, costruire reti multilaterali di mv chelavorano in diversi campi (pratica clinica, ricerca,definizione delle politiche, igiene alimentare, istru-zione e industria). Coinvolgere i giovani a partiredagli studenti dell’IVSA Italy, Valorizzare l’imma-gine, la percezione e la reputazione della categoria,è essenziale che venga riconosciuto il valore socialedella professione: il nostro contributo alla salutedegli animali, al benessere degli animali, alla salutepubblica e alla protezione ambientale, va imple-mentato il piano di comunicazione.

Monitoraggio della demografia e promo-zione di carriere gratificanti. È fondamentaledisporre di n. sufficiente di medici veterinari inogni settore per soddisfare le esigenze degli animali,dei loro proprietari e della società. La nostra pro-fessione deve essere attraente e gratificante econo-micamente, socialmente e mentalmente. Vannopromosse diversità, inclusione e pari opportunità.Una professione diversificata, equilibrata, inclusivae resiliente. Vanno incoraggiati tutti i medici vete-rinari (in particolare donne e giovani) ad assumereun ruolo in tutte le posizioni di leadership a livellolocale e nazionale. Vanno promosse la digitalizzazione, l’allevamentodi precisione, la raccolta di indicatori basati suglianimali, l’intelligenza artificiale e la telemedicina.Tecnologie che si sviluppano non solo nella praticaclinica, ma anche nelle aree come l’istruzione vete-rinaria, l’ispezione veterinaria e la sicurezza ali-mentare. Il divenire tecnologico deve rapportarsiall’etica e la deontologia per mitigare rischi potenzialie garantire l’integrità nella pratica veterinaria.

Mandato 2021-2024

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Mandato 2021-2024

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Più che di una parola, se mi è possibile vorrei par-lare di un progetto: l’approccio ONE Healh alla sosteni-bilità.Per rispondere a questa domanda ho necessità di rap-presentare con una breve premessa lo scenario nel qualeritengo si debba inserire per i prossimi anni l’azionepolitica della Federazione nella quale sono stata chiamataa ricoprire la carica di Vicepresidente.Dobbiamo tenere conto del fatto che a sei anni dalla sot-toscrizione dell’Agenda di sviluppo sostenibile 2030 delleNazioni Unite, vi è sempre più consapevolezza nellasocietà civile, nelle Amministrazioni e nell’opinione pub-blica, riguardo la necessità di adottare un approccio in-tegrato e misure concrete per affrontare un importantecambio di paradigma socio-economico e le numerose ecomplesse sfide ambientali e istituzionali che attendonoil nostro pianeta.Il Green Deal e la Strategia Nazionale di Sviluppo So-stenibile 2017-2030, declinano rispettivamente a livelloeuropeo e nazionale gli obiettivi dell’Agenda 2030 e siconfigurano come gli strumenti per la  creazione di unnuovo modello economico circolare, a basse emissioni diCO2, resiliente ai cambiamenti climatici e agli altri cam-biamenti globali causa di crisi locali, come, ad esempio,la perdita di biodiversità, la modificazione dei cicli bio-geochimici fondamentali (carbonio, azoto, fosforo) e icambiamenti nell’utilizzo del suolo. Senza dimenticare che il Piano nazionale di ripresa e re-silienza del quale si discute in questi giorni, attende diessere tradotto in azioni di concrete. Ciò che la pandemia sta dimostrando è che non si puòpensare di rimanere “sani” abitando un Pianeta “malato”,come ha ben ricordato Papa Francesco.È quindi fondamentale seguire l’approccio One Health,decisivo per l’applicazione dell’Agenda 2030, cioè unacondizione di salute comune per uomini, biodiversità esistemi naturali capace di beneficiare tutti. Ladefinizione  One Health, applicata principalmente allasalute animale, alla sicurezza degli alimenti, alle epidemiezoonotiche e all’antibiotico-resistenza va ampliata sinoa comprendere la difesa dell’ambiente, del suolo, delleacque, della biodiversità. L’attuazione degli obiettivi dello sviluppo sostenibile ri-chiede un forte coinvolgimento di tutte le componentidella società, del settore pubblico e di quello privato,dalla società civile agli operatori dell’informazione ecultura e la nostra professione deve essere impegnata inprima linea.Noi possiamo imprimere una svolta perché esistono so-luzioni immediatamente applicabili con lo sforzo collettivo. Di seguito ho indivuato quelle che potrebbero essere leprincipali linee di intervento verso le quali orientare lanostra azione.

Dobbiamo costituire un pilastroportante di una politica a favore di

sistemi alimentari sostenibili

Il primo aspetto attiene al modello di sviluppo a livelloglobale, da riequilibrare rispetto ai valori di riferimento,oggi prevalentemente centrati sul profitto e sui meccanismidegli scambi economici globali, verso parametri di valo-rizzazione sociale e culturale, verso la costruzione disolidi e sostenibili strumenti di governo sovranazionale,

e verso obiettivi di collaborazione, benessere e lotta alledisuguaglianze. Dobbiamo essere parte attiva a livello nazionale nelriesame dei settori di nostra competenza al fine di pro-muovere lo sviluppo di politiche adeguate alle circostanzelocali progettate per promuovere una crescita equa e la-vorare affinché siano adottate misure capaci di fare inmodo che i produttori su piccola scala siano i principalibeneficiari della continua crescita del settore.Dobbiamo essere promotori per favorire il diffondersi diapprocci innovativi come quello delle filiere corte e del-l’agroecologia che, pur essendo in opposizione al processodi globalizzazione dei sistemi alimentari, si sono strutturatee si sono così consolidate con la conferma della lorocapacità e pertinenza nel fornire risposte alle sfide ali-mentari e offrire al consumatore un prodotto di qualità,sicuro per la salute, a prezzo soddisfacente e distribuitoin modo efficace e capillare e anche sostenibile.

Dobbiamo costituire un pilastro portantedi una politica a favore di sistemi di

prevenzione orientati alla salute globale

È ormai acquisito quanto importanti siano le intercon-nessioni tra l’ambiente e la salute e quanto pesino sullasalute umana gli effetti dei cambiamenti ambientaliglobali, inclusi quelli climatici tipici dell’era dell’Antro-pocene, in particolare nei territori vulnerabili e nellearee urbane. La pandemia ha riproposto il tema delleconnessioni tra salute umana, animale e ambientale e,soprattutto, tra tutela della biodiversità e malattieinfettive emergenti, richiamando l’attenzione sullanecessità di nuovi paradigmi di prevenzione integrataambientale e sanitaria. Dobbiamo lavorare per proporre modelli per la prevenzioneintegrata nei servizi regionali e nei dipartimenti di pre-venzione delle ASL.

Dobbiamo costituire un pilastro portantedi una politica orientata ad accrescere la

consapevolezza della società sul temadella salute globale

In una società che cambia velocemente e in cui ognigiorno siamo sommersi da milioni di informazioni, irischi della viralità comunicativa, della comunicazioneansiogena e della diffusione di fake news appaiono par-ticolarmente evidenti. Dobbiamo porre in primo piano il tema del rapporto traresponsabilità individuali e funzioni di informazione,prevenzione e attivazione delle risorse spontanee dellasocietà, da parte delle istituzioni e del mondo della co-municazione.Dobbiamo promuovere una informazione corretta versoi cittadini sui temi della sostenibilità, del benessereanimale, della lotta alla Antimicrobico resistenza, dellasalute globale, con l’obiettivo di migliorare le conoscenzee la consapevolezza di tutti i consumatori. Dobbiamo utilizzare il nostro ruolo nella società e lenostre competenze per orientare l’azione dei decisoripolitici.

di DANIELA MULASVice Presidente

ONE HEALTH ESOSTENIBILITÀ

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Mandato 2021-2024

di LUIGI EMILIANO ZUMBOSegretario

Con grande coraggio questa Federazione hascelto di ridisegnare il profilo dell’Ufficio di Presidenza,affidandone le figure apicali a giovani neoeletti. C’è vo-luto altrettanto coraggio per accettare quell’incarico,sapendo che chi ci ha preceduto ha assolto con dedi-zione e competenza impareggiabile le incombenze chea quelle posizioni fanno capo.Il coraggio deve fare da guida nelle decisioni e nell’im-pronta politica di questa Federazione. Ci troviamo adaffrontare una rivoluzione universale del contesto so-cio-economico, politico e culturale che ci mostra inmodo chiaro quale è, e quale dovrà essere la posizionedella medicina veterinaria nel contesto della salute glo-bale. La transizione che accompagna questa fase nonpuò prescindere da un’analisi lucida e coraggiosa dellanostra professione. Con coraggio dobbiamo riesaminarele nostre competenze perché queste costituiscono lenostre referenze. Con onestà intellettuale dobbiamochiederci se siano adeguate al contesto da affrontare econ lungimiranza dobbiamo investire su di esse, perchécostituiscono la base su cui costruire il nostro futuro. Con coraggio bisogna affrontare questo processo di rin-

novamento, affinché questa Federazione, che della me-dicina veterinaria è la casa, possa fornire tutti gli stru-menti indispensabili agli Ordini e agli iscritti peroccupare il posto che in questo nuovo mondo ci spetta,non per diritto di nascita, ma per formazione scientificae culturale.Tutto ciò deve passare attraverso un riesame della for-mazione in ogni fase, partendo dal modello Universitarioe dalle scuole di specializzazione, fino alla certificazionedelle competenze acquisite nei percorsi proposti dalleSocietà Scientifiche accreditate. Il tempo che un medicoveterinario dedica alla sua crescita deve essere non solocontestualizzato a quello che il mercato richiede, siaesso pubblico o privato, ma deve essere indirizzato at-traverso una visione lungimirante tale da anticipare ilcambiamento. Non solo dobbiamo sapere dove ci portail futuro, ma dobbiamo guidare il futuro verso la nostravisione. È necessario costruire un sistema che forniscacompetenze, che le certifichi e che le offra al mercatopubblico e privato. Per rendere ciò possibile bisognasentire, sviluppare, integrare e proporre. Accettare ilcambiamento e abbracciarlo con coraggio. È necessario

che gli interlocutori istituzionali comprendano che ilmedico veterinario è la chiave di lettura del paradigmauomo - animale - ambiente e che l’investimento sullasalute non può prescindere da un investimento sullaveterinaria. Tutto ciò passa attraverso una motivazioneautodeterminata e adeguatamente comunicata. Se la medicina veterinaria avrà il coraggio di affermarele proprie peculiarità nel contesto dell’interdipendenzache ci lega tutti e se avremo il coraggio di spogliarcidelle cicatrici del passato e di vestirci della nostra auto-determinazione, potremo occupare il posto che allanostra professione spetta.

IL CORAGGIO

di BENEDETTO NEOLATesoriere

Il Sistema Sanitario Nazionale, fortemente solle-citato dall’emergenza covid, vivrà necessariamente unanuova fase di rilancio. La Medicina Veterinaria, in que-sto contesto, dovrà farsi trovare pronta e porsi in unacondizione indispensabile. Innanzitutto, dobbiamo aver ben presente il sacrificioe il ruolo assunto dai colleghi LP che, ritenuti dalDPCM del 22 marzo 2020 servizio essenziale, hannogarantito le urgenze e le prestazioni non procrastinabili,rivelandosi determinanti nel fornire un’informazionenitida all’opinione pubblica rispetto all’assoluta mancanzadi evidenze scientifiche che dessero una prova tangibiledi un ruolo attivo degli animali da compagnia nellatrasmissione del virus: si è temuto, ad un certo puntodell’emergenza che, complici le fake news, si potesseassistere ad un aumento del fenomeno dell’abbandono. Insieme, nell’ottica di Global Health, come professionistimedici veterinari abbiamo l’obiettivo di ridurre lemalattie umane connesse con gli animali allevati per

reddito e per compagnia. Combattere le minacce biolo-giche provocate dai cambiamenti climatici, fornire ali-menti di origine animale più sicuri e impedire ladiffusione di malattie infettive emergenti e riemergenti,rappresentano ambiti di interesse in cui la nostra Pro-fessione diventa strategicamente insostituibile. Dobbiamodeclinare l’approccio One Health con convinzione e insinergia fra di noi e con le altre professioni. Bisognapromuovere, migliorare e difendere la salute e il benesseredi tutte le specie, attraverso un approccio multidisci-plinare, intersettoriale e coordinato per affrontare irischi potenziali o già esistenti che hanno origine dal-l’interfaccia Ambiente/Animali/Ecosistemi. Nel mio mandato avrò fra gli obiettivi quello di portarein seno al Comitato Centrale il tema riguardante ilruolo primario che questa professione riveste nellaSanità di Prevenzione. I settori veterinari delle AziendeSanitarie Locali, gli II.ZZ.SS, il Ministero della Salutecostituiscono una rete di epidemiosorveglianza, che,adeguatamente valorizzata, può rappresentare unarisorsa unica e autentica per il Paese. La lotta al fenomeno dell’antibiotico resistenza ci vedeancora una volta in prima linea: l’introduzione dellaREV, l’emanazione di linee guida per l’adozione di pro-cedure di biosicurezza e il sistema Classyfarm, sarannoi grimaldelli per proiettarci al futuro.Alla luce di tutto ciò risulta evidente il valore socialedella nostra professione che può diventare decisiva evivere in prospettiva un momento di assoluto benessere.

Dobbiamo lavorare, aumentando i momenti di incontroe di confronto, sul senso di appartenenza ad una pro-fessione di cui gli stessi Medici veterinari, talvolta, nonsembrano percepire l’elevato valore sociale intrinsecoalle nostre competenze. Tocca alla Federazione potenziare il rapporto con la so-cietà, tramite interlocuzioni politiche permanenti, eavviando percorsi di comunicazione forti e ben miratia consolidarci all’interno della stessa. Non possiamopermetterci di essere marginalizzati in alcuni processiche ci devono vedere attori principali, determinanti einsostituibili.Il Comitato Centrale ha, per queste ragioni, attivatodei Gruppi di Lavoro che opereranno su questi temi.Questi ci permetteranno di aumentare la partecipazionedei colleghi ai lavori e alle deliberazioni del ComitatoCentrale integrando delle importanti esperienze terri-toriali e renderle forze motrici per la nostra rappresen-tanza. Il ruolo che la FNOVI assumerà nel prossimo quadriennioin questo contesto sarà determinante. La scorsa As-semblea elettorale ha visto una partecipazione quantomai attiva del Consiglio Nazionale alla tornata elettorale. Tutto ciò conferisce a questo Comitato Centrale e allacarica che mi è stata affidata un enorme senso di re-sponsabilità rispetto ai 100 Presidenti, i veri uomini edonne di ferro, ai quali rappresento la mia disponibilitàa contribuire alla costruzione del futuro della nostraamata Professione.

RUOLO, RESPONSABILITÀ,RISORSA

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Mandato 2021-2024

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di EMILIO BOSIOConsigliere

Consapevolezza: mi accompagnerà durante ilmandato appena iniziato in quanto ritengo che questaparola racchiuda l’essenza dell’agire nella mia attivitàprofessionale. È il termine che include l’orgoglio di ap-partenere alla categoria e la coscienza di rappresentareun tassello importante del benessere che coinvolgeuomo, animale e ambiente in un abbraccio sempre piùstretto e imprescindibile.

L’esperienza professionale di derivazione zootecnicarappresenta il punto di partenza di questa nuova edentusiasmante esperienza. Ritengo che la mia presenzain questo gruppo derivi sia dalla pratica professionaleche dalle competenze acquisite negli anni, durante iquali ho fatto parte del Consiglio Direttivo dell’Ordinedei Medici Veterinari di Cuneo. Sono stato ripetutamentecoinvolto in gruppi di lavoro FNOVI e in particolare inquella branca della Veterinaria che opera nel territoriorurale.Oltre trent’anni di lavoro nel settore zootecnico mihanno permesso di vedere la trasformazione dei sistemiproduttivi e la loro evoluzione nella diagnostica clinica,in campo digitale accompagnate da una sempre maggioresensibilità e attenzione al benessere animale. Ritengo che la formazione e l’aggiornamento profes-sionale siano fondamentali e sono sempre stati puntifermi anche nel mio impegno come Presidente di Ordine.Formazione intesa come acquisizione di competenzeprofessionali oltre che di arricchimento personale.

Il mio contributo in Federazione sarà legato alle espe-rienze avute. Ho sempre pensato che gli obiettivi siraggiungano mediante un lavoro di squadra accurato eben organizzato che sappia valorizzare le singole com-petenze e i talenti individuali, ma anche tramite unconfronto costante ed equilibrato con tutti i protagonistioperanti nelle filiere. La perseveranza e l’umiltà che mi contraddistinguono,anche allenate sull’alternanza dei ritmi della naturanon sempre favorevoli e benevoli, ha consolidato in mela convinzione che la vera forza sta nel sapersi rialzaree ricominciare sempre, qualsiasi cosa accada.Entrare nel gruppo che costituisce il Comitato Centralemi ha fatto subito sentire parte di una famiglia: lagrande famiglia dei Medici Veterinari Italiani di cui laFNOVI è la casa.La squadra che lo compone ha i presupposti per svolgereun lavoro sereno e armonico nel comune obiettivo difar crescere e divulgare le attività dell’intera categoriaMedico Veterinaria Italiana.

CONSAPEVOLEZZA E ORGOGLIO

di RAFFAELLA BARBEROConsigliereQuando mi è stato chiesto di fare alcune rifles-

sioni sul prossimo mandato che mi attende all’interno diquesto nuovo Comitato Centrale, per alcuni momenti hocercato parole e definizioni che non risultassero banali.Come sceglierne una? Mi saltano subito in mente pas-sione, entusiasmo, futuro, qualità, formazione….Parole,anzi fatti, in grado di esprimere tutto l’entusiasmo per laProfessione (con la P maiuscola) più bella del mondo, piùtrasversale, con gli orizzonti più ampi e che merita unposto di rispetto tra le professioni sanitarie. Tuttavia,quella che forse più mi rappresenta ritengo sia SE-RIETÀ. Credo la serietà sia un valore aggiunto perchése aggiungo serietà a tutte le parole che ho elencato rico-nosco il loro valore. La mia collaborazione con la FNOVIviene da lontano, dal 2010 quando sono entrata a farparte di un neo nato Gruppo di Lavoro Nazionale sulFarmaco che ho poi avuto l’onore e la possibilità di coor-dinare a partire dal 2016. Ecco allora che se mi volto aripercorrere questi anni, mi rendo conto che la parola dacui mi farò accompagnare durante questo mandato saràSERIETÀ. La serietà nelle azioni che guideranno la Pro-

fessione, la serietà nelle scelte nelle parole, e nei fatti, laserietà implicita nella conoscenza e nello studio, la serietànel rigore e nell’onestà intellettuale. Il Medico Veterinarioè chiamato oggi, oltre a confrontarsi con le problematichedi una professione in continua e tumultuosa evoluzione,ad adempiere numerosi compiti burocratici, a seguirenormative spesso contorte, complicate, che necessitanofatica nella comprensione e nell’applicazione. Deve ag-giornarsi nelle nuove pratiche cliniche, chirurgiche, zoo-tecniche, adattarsi a burocrazia e cavilli, deveconfrontarsi con i colleghi, con i proprietari, con i con-trolli, con l’Industria, con la Pubblica Amministrazionee con le altre professioni sanitarie. Infine, deve essere unMedico Veterinario competente e aggiornato, empatico ediplomatico, informato, moderno e non deve trascenderein comportamenti non congrui al proprio decoro. Ecco! Tutto questo e molto altro deve essere il MedicoVeterinario: una persona SERIA, con la serietà che guidail suo pensiero, la sua fatica, il suo rigore professionale, ilsuo lavoro quotidiano e la sua onestà intellettuale. Per essere all’altezza dell’impegno preso con i Medici Ve-

terinari di tutta Italia e con la tutta la Professione nonvoglio e non posso essere da meno. Desidero che sia la pa-rola serietà ad accompagnarmi in questo lungo mandatoed a questo dedicherò il mio lavoro ed il mio impegno.Intendo ripagare con la serietà la fiducia che mi è statadata. Il 2021 ed i prossimi anni saranno cruciali per tutta laVeterinaria Italiana ed Europea, ci saranno cambiamentiimportanti che modificheranno la nostra attività profes-sionale per il prossimo decennio. Da ClassyFarm al Vete-rinario Aziendale, dalla Ricetta Elettronica ai RegistriInformatizzati, dai Nuovi Regolamenti Europei agli an-tibiotici di importanza critica passando per la ricettaelettronica degli stupefacenti. La FNOVI ed il nuovo Co-mitato Centrale, composto da Medici Veterinari compe-tenti, qualificati e di elevato spessore sapranno affrontarliper guidare la Professione verso un Medico Veterinariosempre più Europeo.

PASSIONE, ENTUSIASMO, FUTURO, QUALITÀ, FORMAZIONE E SERIETÀ

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Consapevolezza del ruolo e dell’elevato valoresociale della professione in qualunque ambito essa sisvolga, dalla garanzia della qualità e sicurezza degli ali-menti di origine animale alla tutela della salute e delbenessere degli animali che siano da reddito o d’affezione,fino alla salvaguardia dell’ambiente e alla tutela dellacomunità tutta. Da tale consapevolezza nascono lavoglia e l’entusiasmo di lavorare per la professione nel-l’Ordine di Roma e nel Comitato Centrale FNOVI. Laconsapevolezza e la voglia di incidere sui processi dicambiamento e di innovazione in una fase di transizione,come quella che stiamo vivendo, durante la quale, sonoconvinta, i medici veterinari attraverso la preparazionee la conoscenza saranno in grado di guidare molti deiprocessi nei quali non potranno fare a meno di esserecoinvolti. La consapevolezza che la Fnovi e gli Ordini

sono parte di una rete, quella del sistema ordinisticoitaliano che strutturata sul territorio e coordinata cen-tralmente costituisce l’interfaccia tra istituzioni pubbliche,cittadini ed imprese ed in virtù di ciò strumento preziosoper guidare il cambiamento. Consapevolezza che ilsistema ordinistico è una garanzia di equilibrio tratutela dell’interesse pubblico e salvaguardia dell’interesseprivato. Con tali consapevolezze mi appresto a lavorareapportando, nei limiti delle mie capacità ed esperienza,tutto il contributo possibile all’interno del ComitatoCentrale FNOVI ed in particolare a collaborare per ilrafforzamento dell’identità e del ruolo degli Ordini. Lanecessità che agli Ordini venga riconosciuta, in virtùdella loro peculiarità uno snellimento delle attività bu-rocratiche ad essi messe in capo è ad oggi un’urgentepriorità e di questo Fnovi continuerà a farsi carico

insieme alla compiuta centralizzazione di molti degliadempimenti dovuti. La consapevolezza è che quelloche sarà della professione nel prossimo futuro dipenderàda come la categoria saprà cavalcare il progresso, inno-vandosi. Fnovi si attrezzerà con mezzi, sistemi, uominie donne, che possano portare nuove idee e rinnovare laprofessione.

CONSAPEVOLEZZA DEL RUOLO

di TERESA BOSSÙConsigliere

La parola che mi accompagnerà nel corso diquesto mandato è responsabilità. Il Medico Veterinariodeve esercitare la Professione sentendo una forte re-sponsabilità sociale verso il mondo nel quale opera,verso l’ambiente che deve tutelare, verso il bisogno disalute di chi usufruisce dei suoi servizi (persone eanimali); chi si candida a guidare una Professione devepercepire con forza il senso di responsabilità, deve ante-porre il bene generale all’interesse particolare, valorizzarele peculiarità di una Professione dalle molteplici sfac-

cettature. Le dinamiche di evoluzione degli ultimi annihanno cambiato il mondo e la Veterinaria: la pandemiaha accelerato questa evoluzione in maniera repentina.Non si può tornare indietro, la Veterinaria è un tassellofondamentale nel nuovo mondo. Le sfide sanitarie delfuturo potrebbero essere rappresentate da nuovi eventie i rischi ritenuti più probabili sono le malattie trasmesseda vettori e le malattie di origine animale. La Veterinariapubblica deve presentarsi forte ed organizzata. Dobbiamoessere pronti, competenti ed impegnati. La domanda disalute per gli animali d’affezione continua a crescere escenari ritenuti una suggestione fino a 10 anni fa oggisono realtà: strutture complesse con prestazioni specia-listiche e competenze elevate, Società di capitali che en-trano nel mondo Veterinario, erogazione di prestazioniin Telemedicina, proprietari esigenti che esigono risposterapide e qualificate. Il mondo corre veloce ed il MedicoVeterinario che si occupa di Pet deve costruire nuovimodelli di comunicazione ed organizzazione delle propriecompetenze. Deve avere abilità tecniche ed essere unottimo clinico, competente ed aggiornato; deve essere

empatico ed un bravo comunicatore; deve affinare lesue competenze manageriali, deve saper gestire unostaff e le dinamiche di conflitto che possono nascerenella struttura e nei confronti dell’utenza. È un MedicoVeterinario diverso perché il futuro è già qui. La Fede-razione è la casa di tutti i Medici Veterinari e la respon-sabilità viene esercitata sentendosi parte di tutta laProfessione e non rappresentante di una parte di essa,dando risposte a tutte le sollecitazioni senza lasciarneuna priva di riscontro, sostenendo gli Ordini territorialicon servizi ed attività preservandone la autonomia, va-lorizzando tutti gli ambiti senza trascurarne nessuno.Mi sento parte di una squadra dove diverse anime ecompetenze faranno sintesi e daranno delle risposte; ungruppo coeso di Colleghi competenti e fortemente legatiall’essere Medici Veterinari. Guarderemo al futuro dellaProfessione senza mai perdere di vista l’interesse collettivo.Esprimiamo in ogni ambito eccellenze, competenze ecapacità; la Fnovi è sempre stata e sarà la casa dove laProfessione ha trovato la sua rappresentazione migliore:Una, Forte ed Unita.

RESPONSABILITÀ

di VINCENZO BUONOConsigliere

di CARLA BERNASCONIConsigliere

Per questo mandato come consigliere del ComitatoCentrale della Fnovi Faccio mia una affermazione diJames E. Grunig:

I professionisti si distinguono da coloro che nonlo sono perché condividono norme, valori e co-noscenze. In più, i professionisti sono in gradodi controllare la natura e gli obiettivi della pro-pria attività.

Da questa affermazione deriva la parola che mi accom-pagnerà: etica. La nostra professione e la nostra professionalità di mediciveterinari non può evolversi senza una forte connotazioneetica e bioetica.

Il nostro Codice deontologico ha spesso anticipato normee la sua applicazione è il timone della nostra professione.Questi quattro anni sono iniziati accogliendo le 4 paroledel manifesto elettorale del presidente e con una primaazione a tutela del futuro. Il futuro che vogliamo costruire, che vogliamo affidare eche immaginiamo ogni giorno avrà l’etica come filo con-duttore e la competenza come solida base. Ogni componente del Comitato Centrale è prima di tuttouna persona e poi un ruolo: le capacità restano elementicaratterizzanti di ognuno di noi. L’etica sarà quindi la mia parola in ogni attività che svol-gerò in questo mandato. Unita al rispetto e alla disponibilità, che connotanoanche la Fnovi, sarà imprescindibile compagna per pro-

muovere la professione, mantenendone e tutelandone lacredibilità che abbiamo raggiunto in questi anni. Agendo eticamente e bioeticamente si possono affrontareserenamente le sfide, si possono mettere a dimora pian-tine e semi di buona qualità che certamente darannobuoni frutti.

UNA FORTE CONNOTAZIONE ETICA

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Ringraziando coloro che mi hanno sostenutoin questa rielezione nel Comitato Centrale FNOVI, ri-tengo doveroso introdurre e ribadire con forza gli obiet-tivi che accompagnano il mio nuovo mandato. In talsenso, da un lato tengo a dare continuità con quantosvolto nel triennio passato, portando avanti le temati-che e le sfide già dichiarate, ansioso di raggiungerenuovi traguardi insieme. Dall’altro, desidero porre l’at-tenzione, ora più che mai, alla grande spinta all’inno-vazione che forze interne ed esterne stanno esercitandosulla nostra professione. In primo luogo, occorre superare le molteplici barrierepsicologiche e culturali frenanti l’innovazione della pro-fessione, liberando la figura del Medico Veterinario daipresenti stereotipi e proponendolo sempre più comeconsulente al servizio dei clienti e della filiera nella suainterezza a salvaguardia della salute del consumatore.Difatti, la resilienza della professione e la possibilità di

porsi sempre più come figura di riferimento nella catenadi creazione del valore, passano attraverso la necessitàdi introdurre novità e cambiamenti. Superare le esistentibarriere ed evolvere in linea con i cambiamenti del con-testo economico e sociale è dunque cruciale. In secondo luogo, reputo altresì di cardinale rilevanzaper lo sviluppo della figura del Veterinario Aziendale,la creazione di un network che coinvolga anche altreprofessioni. Il Veterinario mantenendone la governancedeve dunque diventare parte integrante di un’equipesempre più variegata e coesa per garantire la sanitàanimale e la sicurezza alimentare al consumatore finale.Le relazioni e lo scambio di informazioni con espertidel settore sono alla base della crescita della professionestessa del Medico Veterinario. La capacità di quest’ultimodi far gruppo ne determinerà il suo peso all’internodello stesso nel futuro.In conclusione, all’orizzonte si intravedono nuove sfide

ma almeno altrettante opportunità. Il cambiamentosarà l’unica costante. Chi meglio saprà mutare rimanendoin armonia con l’ambiente circostante ne trarrà imaggiori frutti. Il mio obiettivo sarà facilitare e proporreal meglio una transizione imminente.

INNOVAZIONE

di MEDARDO CAMMIConsigliere

La nostra professione svolge un prezioso lavorodi cerniera tra salute, ambiente ed economia ed hadiversi campi di attività che non sempre condividono lemedesime condizioni operative e le medesime proble-matiche. Trovare e ritrovare il comune denominatore, eriproporre ed approfondire i temi essenziali della culturaprofessionale sanitaria e veterinaria, che è stata econtinua ad essere, pur nell’ombra e lontana dai riflettori,un pilastro della nostra società, è un esercizio che vaportato avanti nel quotidiano.Integrazione vuol dire anche inclusione e coivolgimentodelle varie componenti della categoria nelle discussionirelative alla sanità pubblica e alla sanità pubblica vete-rinaria, per fare fronte alle nuove esigenze anche di ca-rattere etico dei consumatori, alla evoluzione dei sistemiallevatoriali, alle nuove tecnologie applicate ad una pro-duzione di alimenti compatibile con l’ambiente, alla ri-levazione precoce di nuove patologie anche zoonotichelegate ai cambiamenti climatici, al mantenimento dellaalta qualità che caratterizza i prodotti agro-alimentaridel made in Italy. Tutti i medici veterinari contribuisconoal sostegno ed al miglioramento delle produzioni, allaprotezione sanitaria dalle malattie infettive e diffusivee da quelle zoonotiche, alla salute degli animali ed albenessere psicofisico dei cittadini, ad un ambiente incui sono controllati i problemi igienico sanitari connessil’urbanizzazione. Inviterei a tornare anche solo per poco con la memoriaagli ultimi anni del 1800 ed a rileggere le discussioni,appassionate ed elevate, che per oltre vent’anni dopol’Unita d’Italia, i parlamentari dell’epoca svolsero primadi promulgare, con l’intervento determinante ed egual-mente appassionato dell’allora Presidente del ConsiglioFrancesco Crispi, quella legge sanitaria, la Pagliani-Crispi, che riconobbe il ruolo e le funzioni del medico

veterinario in modo assolutamente paritario al medico,ponendole ed organizzandole sotto il Ministero dell’Internoa sottolinearne la valenza strategica per la Nazione. L’urgenza all’epoca era provvedere di fronte alle epidemiee al degrado delle città, agli squilibri delle campagne in-dotti dalle coltivazioni industriali di canapa, riso e lino,alle malattie da alimentazione, dal sorgere delle primeattività industriali di produzione degli alimenti, maanche alle esigenze di collaborazione e armonizzazioneinternazionale sui temi della polizia sanitaria e dellapolizia veterinaria, in pratica i semi vitali della creazionedell’Organizzazione Internazionale delle Epizoozie OIE)e dell’Unione Europea. Quei tempi sono lontani e tantastrada è stata fatta da allora ma proprio perché citroviamo di fronte a cambiamenti epocali e la pandemiaha dimostrato l’importanza della medicina “one health”,della prevenzione e della salute globale occorre ritrovarel’orgoglio e la autorevolezza di quei tempi.L’integrazione non è solo funzionale alla creazione diuna consapevolezza comune, significa concretamenteincludere nel sistema di sanità pubblica veterinaria, av-valendosene, quei colleghi che non sono veterinariufficiali ma che svolgono importanti funzioni per lasalute pubbica, per taluni di essi va completato e imple-mentato il percorso e mi riferisco al veterinario aziendale,per altri ne vanno studiate le modalità di partecipazionee mi riferisco ai veterinari dei piccoli animali che possonocontribuire allo studio di fattori epidemiologici comuninella genesi di alcune patologie dell’uomo e degli animali,alla rilevazione delle zoonosi o alla segnalazione dei fe-nomeni di antibiotico resistenza o che con il loro lavorodi educazione al possesso responsabile o con le steriliz-zazioni pongono un argine al fenomeno del randagismo.Ma integrazione significa anche aprirsi alle altre profes-sioni, ricercando collaborazioni per favorire la conoscenza

reciproca e con la consapevolezza che i problemi da af-frontare e l’esercizio della medicina “one health” richie-dono una convinta attitudine alla interdisciplinarietàunita alla autorevolezza del nostro bagaglio culturale.In questo preciso momento storico ci sentiamo ripetereche nulla sarà come prima e non si fa altro che dissertaredelle interrelazioni fra ambiente, mondo animale eumano come se si dovesse partire da zero, senza contezzadella enorme attività di prevenzione delle malattie svoltaper gli animali e per l’uomo dai veterinari. Si apronoopportunità ed è l’occasione per essere riconosciuti apieno titolo attori della prevenzione, ma se nulla saràcome prima dobbiamo essere noi per il nostro settore adimmaginare come sarà. Occorre essere presenti nelleistituzioni e nella società civile e presentare ogni giornoai pubblici amministratori ed alla politica quante equali sono le nostre competenze, quante e quali sono lenostre funzioni, presentare con forza ed audacia leproposte della categoria per contribuire, come fecero ipadri fondatori della sanità pubblica veterinaria, al pro-gresso della società e del nostro Paese.

INTEGRAZIONE

di GAETANA FERRIConsigliere

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Una strategia di visione a servizio della pro-fessione. Un medico veterinario, un professionista con-sapevole del proprio ruolo nell’ambito della sanità diprevenzione. Non più il rammarico di essere circondatida quanti non riescono a comprendere il significato diOne Health, pur rivestendo ruoli prestigiosi in sanitàpubblica. Il segreto è essere noi stessi all’altezza di di-ventare mentori di una visione strategica che riesca adecifrare la salvaguardia della salute che parte dal-l’ambiente, che contiene uomo-animale-produzioniagroalimentari e, nell’agganciare benessere animale,arriva alla tutela di una salute umana che si leggeanche attraverso un nuovo approccio all’attività di pre-venzione. Grandi sfide ci attendono: riscaldamento globale, anti-microbico/antibiotico-resistenza, diffusione di malattieda vettori, pandemie e, per quanto concerne, poi, la si-curezza alimentare, è necessario rimetterla in discussione,attraverso anche una nuova ontologia del cibo, al netto

delle condizioni in cui abbiamo ridotto questo pianeta:i mari pieni di plastica, i cibi contaminati, i terreni av-velenati, la scomparsa dei fiumi, dei torrenti, la gestionedei reflui, dei rifiuti. Insomma, tocca ai medici veterinari ripensare ad unmodello di sanità di prevenzione che gestisca i nuovi fe-nomeni che il villaggio globale ci consegna, per lasciareai nostri figli un pianeta migliore, più a misura d’uomo,dove non vinca sempre la quantità sulla qualità, unpianeta dove si rispetti la biodiversità, un pianeta incui la parola sostenibilità sia ben compresa ed attuata,un pianeta in cui la chimica non distrugga il senso na-turale degli alimenti. Questo è il medico veterinario del terzo millennio ed èquesta la nostra sfida, quella che attende tutti i 33mila medici veterinari italiani. Per riuscirci basta cre-derci.

Io ci credo!

LE SFIDE EMERGENTI PER LASALUTE DEL PIANETA E IL RUOLODEL MEDICO VETERINARIO

di ANTONIO LIMONEConsigliere

Nonostante le difficoltà abbiate fiducia cheil futuro sarà migliore di quanto potete immaginare.Con questa citazione di Giuliano Amato, il Presidentedella FNOVI, Gaetano Penocchio, apriva la relazione,che aveva come titolo il “Cambiamento”, al ConsiglioNazionale del 5 aprile 2019 a Sorrento, invitando noimedici veterinari a ritrovare nella nostra responsabilitàprofessionale l’entusiasmo a “diventare il cambiamen-to”.Gestire il cambiamento rappresenta una prerogativache la Sanità Pubblica Veterinaria deve fare sua allaluce di un divenire di mutazioni, a partire dalle nuoveabitudini alimentari, ai cambiamenti climatici, allanuova sensibilità animalista, al problema dell’antimi-crobico resistenza, al benessere animale e alla sicurezzaalimentare.Tutelare la salute umana è attività complessa chedipende da tantissimi elementi che richiedono altrettantecompetenze e professionalità, esaltando il principio di

un’unica salute (ONE Health) che vede collegati animali,ambiente e uomo, e all’interno della quale un particolareriguardo viene dedicato agli alimenti di origine animaleche, a loro volta, dipendono per la loro salubrità equalità dalla salute e dal benessere degli animali allevatiper produrli.Una Sanità Pubblica veterinaria che deve sapere guar-dare, vedere in prospettiva, senza temere il futuro e ilcambiamento, senza pensare a un “si stava meglioquando si stava peggio”. Dobbiamo essere capaci di trasformarci, lavorando sunoi stessi, cambiare per trovarsi, non per perdersi, dob-biamo cavalcare il cambiamento, non certo subirlo.La SPV è il fiore all’occhiello del sistema prevenzione,garantisce sicurezza e salubrità alla filiera agroalimentare,sarà sempre più influenzata dalla innovazione e dallaglobalizzazione con un flusso continuo di Regolamentiche andranno ad inserirsi sempre più in quello che è ilpanorama della nostra legislazione in materia di sanitàanimale, farmaci veterinari, controlli ufficiali.Cosa fare quindi per creare le condizioni di un cambia-mento che ci veda nuovamente attori principali dellaprevenzione all’interno del Sistema Sanitario Nazionale,nonostante anni di definanziamento e impoverimentonon hanno fatto altro che minacciare la nostra identitàprofessionale. Bisogna riappropriarci del nostro ruolo,collegandolo a quello che sarà il lavoro del medico ve-terinario in un prossimo futuro, puntando su giovanimedici veterinari preparati e specializzati con l’obiettivodi fornire servizi in linea con i bisogni del Paese.

Ricostituire gli organici della Sanità Pubblica Veterinariae sicurezza alimentare, assicurarne la governance neilimiti delle autonomie, dall’Autorità centrale, alla retedegli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, ai servizi ve-terinari regionali e locali. Va ripristinata “la catena dicomando, centrale, regionale, locale con all’internoservizi veterinari diretti da medici veterinari che ga-rantiscano i livelli essenziali di assistenza, superato ilprecariato, razionalizzata la specialistica ambulatorialeche deve contare su certezze e prospettive”. Servono,insomma, risorse adeguate.E quando parliamo di specializzazioni per accedere alSSN, le stesse andrebbero ricollocate in un contesto piùampio con un pensiero ai medici veterinari pubblici delfuturo, che dovranno appropriarsi di nuove conoscenzee di nuove competenze al servizio di una professionesempre più specialistica. Su questi scenari futuri e sullepriorità di intervento la Federazione si è da sempreprodigata con azioni di richiamo nei confronti degliEnti preposti, uno tra tutti l’Università per un nuovopiano formativo e di specializzazione dei medici veteri-nari.Quanto in questo articolo è parte integrante dell’am-bizioso programma che il nuovo Comitato Centraledella FNOVI porterà avanti nei prossimi quattro annidel suo mandato, attraverso il confronto, cercando diindividuare le soluzioni che andranno a caratterizzareil possibile “cambiamento”. Ci riuscirà? Solo il futuro potrà dirlo, che poi altro nonè che un tempo come tutti gli altri.

RESPONSABILITÀ ED ENTUSIASMO

di DINO GISSARAConsigliere

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Mandato 2021-2024

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Coerenza. Quella che traggo dalla mia vita pro-fessionale, ordinistica e associativa. Ho l’età in cuil’esperienza comincia a diventare una specie di lineaguida involontaria che segna il passo successivo chefarai, il pensiero che ti verrà in mente, le domande e lerisposte che darai e che ascolterai. È una coerenza in sestessi che non esclude il cambiamento, anzi lo aiuta,perché il cambiamento ci sarà sempre e ciascuno lo af-fronta con il proprio bagaglio di esperienza e con quelche ha saputo imparare. La competenza è fatta anchedi questo e, insieme all’esperienza, se non ci offre subitola soluzione ci dà almeno un metodo. Ogni tanto bisogna fermarsi e fare l’inventario di quelche abbiamo messo dentro quel nostro bagaglio. Magaric’è qualche zavorra inutile da buttare, magari ci siamopersi qualcosa per strada oppure manca qualcosa chenon abbiamo saputo raccogliere quando era il momentogiusto. L’esperienza può suggerirci come fare questaverifica. Per fare un esempio, credo che sia da buttarela separazione o peggio la contrapposizione tra settoriprofessionali, perché ci indebolisce al nostro interno esoprattutto all’esterno dove le nostre divisioni diventanoun formidabile vantaggio per altre categorie o per altrisettori economici. E butterei anche un certo rigorismoconservatore che blocca la professione a scapito del suo

sviluppo culturale, imprenditoriale e istituzionale. Dob-biamo ammettere che troppe volte il timore ha prevalsosul coraggio, ma che quando abbiamo avuto coraggioabbiamo anche avuto ragione. Vorrei citare come caso-studio la Rev. Stiamo forse perdendo la disponibilità alle difficoltà,cediamo facilmente alla lamentazione invece di cercareil confronto. Lo dice uno che ama la comunicazione, isocial, l’aggregazione fra colleghi in tutte le forme, dipersona e negli zoom. Ascoltiamoci di più, non fermiamocialle prime parole di un post. Ci siamo persi per stradaanche un bel po’ di senso della comunità professionale,alzando molti steccati interni o semplicemente richiu-dendoci nel nostro privato professionale come se fosseautosufficiente. Abbiamo invece sempre bisogno dellacomunità professionale senza distinzioni di settori, digenere o di generazione, o non saremmo coerenti con ilnostro essere colleghi cioè collegati.La quota di quello che manca nel nostro bagaglio dicategoria è forse la più grande di tutte. Non abbiamoancora una solida consapevolezza dell’enorme contestosociale ed economico in cui ci muoviamo e che facciamomuovere. In pandemia abbiamo capito tardi di essere“essenziali” e non siamo ancora i protagonisti di quelgigantesco mondo di salute e di economia che dipende

LA COERENZA

di MARCO MELOSIConsigliere

Durante il mio mandato in FNOVI ci troveremonella difficile fase post pandemia. Saranno anni carat-terizzati soprattutto dalle azioni previste dal GreenDeal lanciato dalla Commissione UE e dagli obiettividell’Agenda 2030 dell’ONU. Il Green Deal, piano europeo finalizzato a rendere piùsostenibile l’economia, pone attraverso la strategia“Farm to Fork”, l’obiettivo di ridurre la pressione eser-citata dall’agro-alimentare sull’ambiente per otteneresistemi alimentari sostenibili.L’agenda 2030 ONU, in particolare l’obiettivo 12 “Ga-rantire modelli sostenibili di produzione e di consumo”,punta a “fare di più e meglio con meno”, attraverso lariduzione dell’impiego di risorse, del degrado e dell’in-quinamento nell’intero ciclo produttivo, migliorando

così la qualità della vita. Tra gli impegni previsti, quelli più sfidanti per la nostracategoria a mio avviso saranno:- migliorare il benessere degli animali che si traduce

nel miglioramento della loro salute, della qualitàdegli alimenti e in una minore necessita di farmaci.L’allevatore dovrà collegare gli obiettivi di benesseredegli animali ai risultati ambientali per poter accedereai contributi della PAC. In questo contesto si inserisceil Sistema Nazionale Qualità Benessere Animale(SQNBA) alimentato dall’inserimento dei dati inClassyfarm da parte del veterinario aziendale

- dimezzare l’uso degli antibiotici entro il 2030, essendol’antibiotico resistenza una delle maggiori minacceper la salute e l’ambiente. La nostra categoria saràsempre più chiamata ad un uso consapevole del far-maco, anche attraverso l’utilizzo di nuovi test peruna corretta diagnosi e per una adeguata posologiaterapeutica

- ridurre le perdite e gli sprechi alimentari seguendola revisione normativa prevista dall’UE sull’indicazionedella c.d. data di scadenza. La categoria potrà sup-portare i produttori nella definizione della shelf lifedei prodotti alimentari e i consumatori nella corretta

interpretazione delle diciture "da consumarsi entro"e "da consumarsi preferibilmente entro".

La Commissione Europea formulera una proposta legi-slativa per un sistema alimentare sostenibile entro lafine del 2023. La nostra categoria ha un ruolo fonda-mentale nella sostenibilità, perché qualsiasi sia lamodalità produttiva, devono essere garantiti alimentisani e sicuri.Per raggiungere questi obiettivi ambiziosi sarà necessariocreare una discontinuità per cambiare l’approccio allaproduzione, ai consumi, ai controlli mirando ad unoSviluppo Sostenibile che, come definito dall’ONU, “èlo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senzacompromettere la capacità delle future generazioni disoddisfare i propri”.Sappiamo bene che il cambiamento è una delle cosepiù difficili da attuare. Per questo motivo ho scelto“transizione” come parola che mi accompagnerà nelmandato appena iniziato in FNOVI. Il cambiamentodovrà essere equilibrato ed inclusivo, dovrà avviare unpercorso condiviso tra veterinari e parti interessate,dagli allevatori alle società civili, dovrà prevedere ilcambio di abitudini sul lavoro e sulla formazione alpasso con l’innovazione nelle tecnologie.

LA TRANSIZIONE

di SILVIA TRAMONTINConsigliere

da noi, che gira e funziona grazie a noi. Coerenza èessere one health e prendersi il vantaggio sociale, eco-nomico, politico e mediatico che ne deriva senza lasciarload altre categorie, altre professioni, altri settori. Senzarincorrere e senza limitarsi a giocare di rimessa.A volte è difficile, a volte vien voglia di mollare. Perquesto bisognerebbe anche trovare il tempo di soffermarsisu quel che c’è di buono dentro quel bagaglio professio-nale, esserne soddisfatti e fieri e trarne un po’ di forza edi sano orgoglio. Anche questo è coerenza.

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di CARLA BERTOSSIRevisore dei ContiAvere uno sguardo obbiettivo sul futuro della

professione richiede una percezione lucida e puntualedel presente e questo si ottiene solo con una profondaconoscenza del passato e della strada fatta per arrivarefino qui. Tutto questo è impegno, lavoro, studio.Esiste una teoria per cui il talento non sia fondamentale,chiunque si applichi con dedizione per un temposuperiore alle diecimila ore è in grado di padroneggiareuno specifico ambito che sia uno sport od un lavoro.Secondo questo studio il raggiungimento di un obbiettivoper quanto complicato è determinato dall’impegno piùche da un’innata predisposizione.Per chi come me non ha un intelligenza fuori dalcomune ne particolari talenti se non una grande forza

di volontà ed una testardaggine che impedisce di mollareai primi insuccessi, lo studio da ragione all’impegno edalla voglia di arrivare.Quando mi sono affacciata alla professione mi sonosentita come se dovessi salire su un treno in corsa: ar-gomenti complessi difficili da dipanare, discorsi chesottendevano conoscenze. Ma ne avevo sete e mi cisono buttata.Non ho ancora raggiunto le mie diecimila ore, ho moltastrada da fare ma ho imparato a farmi le domandegiuste ed ora so dove trovare le risposte.E cosa farne di questo bagaglio, come usare al meglio ilsapere che traduco?La fatica fatta per raggiungere un risultato si nobilita

nella condivisione, nell’offrirlo a chi non ha il tempoper ottenerlo. Una comunità cresce e si rafforza solo se i membri met-tono le proprie risorse a beneficio del gruppo e genera asua volta un circolo virtuoso di domande, idee e soluzioniche alza l’asticella del nostro sapere, ci rende sicuri eforti di fronte alle avversità.Insegnare è di chi ha le conoscenze, l’esperienza e l’al-truismo, io sono un passo dietro loro, sono la fanteriache rende fruibile tutto questo e ne va orgogliosa.Perciò con entusiasmo ed un pizzico di sfacciatagginedell’ultima arrivata, per questi quattro anni mi appropriodi due parole anziché una: accessibilità e condivisione.

ACCESSIBILITÀ E CONDIVISIONE

di ORLANDO PACIELLORevisore dei Conti

Iniziamo con estremo dinamismo e tanto entusia-smo il nuovo mandato di gestione della FNOVI in unoscenario rinnovato sia per l’applicazione della nuovanormativa di riassetto della disciplina degli Ordini(Legge n. 3, dell’11 gennaio, 2018) sia per le tante novitàche hanno caratterizzato il quadro normativo nazionalenel campo della medicina veterinaria come l’entrata invigore del decreto legislativo 2 febbraio 2021, n.27 cheadegua l’ordinamento italiano al regolamento europeosui controlli ufficiali di sanità animale e sicurezza ali-mentare e l’applicazione della ‘Animal Health Law’(Reg. UE: 2016/429) che richiederà dodici mesi ditempo, a decorrere dall’8 maggio, per emanare i decretilegislativi di adeguamento. Una FNOVI che è chiamataa traghettare la professione del “medico veterinario” inun orizzonte di innovazioni ed a rispondere alla cresceteesigenza della società sempre più attenta ed informata.In quest’ottica la FNOVI si è rinnovata con competenzein grado di coprire tutte le espressioni della professione.Così che i Presidenti degli Ordini d’Italia hanno volutoriconoscere a me ed agli altri colleghi eletti la loro fidu-cia, designandomi nel Collegio dei Revisori dei Conti ericonoscendomi soprattutto il compito di fare da “trade

union” tra la professione ed il mondo dell’Università. Atutti loro va il mio più sincero ringraziamento.La mia prima attività quotidiana nella professione èquella di formare le giovani menti, i futuri professionistie lo faccio con una visione che è quella di un Presidentedi Ordine ormai decennale che ha sempre creduto che“non esiste un’Università senza professione né una pro-fessione senza Università”. Un binomio inscindibile “Università-professione” cheha bisogno di un’attenzione particolare per risolverealcune lacune normative che condizionano le attivitàformative soprattutto in un periodo critico come quelloche stiamo vivendo a causa della pandemia da SARS-CoV2. Prima di tutto il riconoscimento completo dellaLaurea in Medicina Veterinaria nell’ambito del DecretoLegislativo 30 dicembre 1992, n. 502 sul riordino delladisciplina in materia sanitaria, per soddisfare le specificheesigenze del Servizio sanitario nazionale, connesse allaformazione dei giovani professionisti e soprattutto deglispecializzandi e all’accesso ai ruoli dirigenziali delservizio sanitario nazionale. Le università, le regionicon le unità sanitarie locali e gli istituti zooprofilatticisperimentali dovranno stipulare specifici protocolli diintesa per disciplinare le modalità della reciproca colla-borazione finalizzata alla formazione. Non trascurabileè la necessità di rinominare la nostra professione con lamodifica dell’abilitazione da “Veterinario” in “MedicoVeterinario” e dare così la piena attuazione a quell’evo-luzione culturale che ci riconosce il ruolo di Medicodegli animali, dell’ambiente e della prevenzione. Lestesse scuole di specializzazione necessitano di un am-modernamento. Abbiamo bisogno di specializzazioni

che soddisfano formazioni specifiche in tutti gli ambitidella medicina veterinaria, dalla cardiologia all’anestesia,dalle malattie infettive all’anatomia patologica ecc.garantendo un secondo livello di formazione riconosciutoa livello internazionale e rappresentando un livello in-termedio di formazione tra la laurea ed i college europei.Questo richiede un lavoro attento di conciliazione trala FNOVI ed i Ministeri della Salute e dell’Università equesto sarà possibile grazie ad una squadra di profes-sionisti che oggi sono presenti in FNOVI ma anchegrazie a chi dei nostri colleghi vorrà apportare un con-tributo concreto a questi specifici temi di interesse perla professione.L’Università ha la necessità di interloquire costantementecon la professione per tradurre in formazione le esigenzedella società e aggiornare il curriculum formativo delCorso di Laurea in Medicina Veterinaria per adeguarloalla nuova mission del medico veterinario. Un’attenzione particolare va riservata alle modalità diammissione ai corsi di Laurea in Medicina Veterinaria.Il sistema attuale di ammissione necessita di unacompleta ristrutturazione per permettere la selezionedi giovani realmente motivati e per garantire che tuttigli ambiti di interesse della professione siano adegua-tamente ricoperti. Anche in questo caso solo una con-sultazione serrata tra le parti coinvolte potrà permetterela definizione di proposte concrete per il Ministerocompetente e la FNOVI può rappresentare la veracabina di regia affinché ciò si possa realizzare. Perquesto e per altro sarà pieno il mio impegno e forte lamia motivazione nel mandato che mi è stato affidato inFNOVI per il quadriennio 2021-2024.

DINAMISMO ED ENTUSIASMO

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Mandato 2021-2024

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di DANIELA BOLTRINIRevisore dei Conti

In questi tempi di guerra, raccontati dalle televi-sioni, dai giornali, dai mass-media tutti, di tutto ilmondo, da un anno e più, tutti i giorni, dove le macerienon si vedono ma sono ovunque, non solo nelle cifre deimorti; in questi tempi di covid, di polemiche accese,dove intere popolazioni sono in una condizione diestrema sofferenza; in questi tempi di dolore, di depres-sione, di chiusure fatte per tutelare la salute ma che ge-nerano altrettante chiusure drammatiche dovel’economia deraglia, dove intere famiglie restano inbalia di estreme difficoltà, in questi tempi difficili ecomplicati, la parola d’ordine è per me “Impegno”. Dopo, ma anche durante ogni guerra, la ricostruzionedeve essere l’obiettivo principale, non riesco a pensarea un futuro senza un impegno capace di generare re-sponsabilità, capacità, un impegno orientato a 360°nella ricostruzione di una cultura operativa, di base,che inquadri i problemi, analizzandoli, e dunque risol-vendoli e avere la comprensione che la salute è il centrodi ogni cosa, la salute intesa in tutti i suoi repartivitali. L’umanità senza la cura degli animali, senza unpianeta sano, senza una natura “intatta” non hascampo.

La salute non vive di un solo elemento prioritariorispetto ad un altro, la salute è un qualcosa che sigenera e si sviluppa in equilibrio tra corpo e mente,dobbiamo riuscire a individuare questo equilibrio at-traverso la nostra cultura, attraverso la memoria che ciha insegnato a essere bravi Medici, ci ha portato adavere un ruolo nella società, un ruolo che non deve maitradire il percorso che l’ha generato, ovvero lo studio el’impegno. Oggi è ancora più necessario tirare fuori tutto il megliodi sé e adoperarsi affinché le cose tornino alle cose piùcompiute, non abbiamo bisogno di contenitori spettacolario di fiere delle vanità, ognuno di noi deve essere capacedi adoperarsi nel proprio lavoro con responsabilità,rendendosi utile, ognuno di noi deve sentire questo im-pegno.Una salute senza la comprensione dell’altro, senza unapartecipata libertà dove diritti e doveri sono una con-dizione di maturità e responsabilità, diventa difficileprocedere in una direzione capace di garantire la salutedell’ambiente, degli animali, dell’umanità intera.Il mio impegno è dunque, di adoperarmi con tutta lamia esperienza accumulata nel tempo, come MedicoVeterinario ma anche come Presidente di un Parco Na-turale dove l’equilibrio tra territorio inteso come natura,animali e uomo è essenziale per la qualità della vita. Impegno che svolgerò con la coscienza che ci aspettanotempi difficili, dove il covid ancora imperante, lasceràaltri tristi strascichi, e dove, quando tornerà il tempodella normalità, bisognerà essere capaci a coglierne leopportunità. Che questo tempo non sia tempo trascorso

invano, ma bisogna essere operativi, da subito, nel tra-sformare e riqualificare, il lavoro che svolgiamo. Miglio-rarne le fasi, essere coinvolti dal punto di vista politico,che non vuol dire schierarsi con questo o con quello, maindividuare gli errori, essere propositivi, avere obiettivicondivisi, che non siano a discapito della medicina edella collettività, e che non facciano gli interessi di chiè devoto solo al profitto.M’impegno a mettermi a disposizione, come sempre hofatto in questi anni. Stimolando l’amore per la profes-sione, trovare quella capacità in grado di ottenererisultati importanti, gestire il lavoro da fare per il rico-noscimento del nostro lavoro con coraggio, con umiltà,con l’aiuto di tutta la nuova squadra. Impegno che spero possa essere d’aiuto in questo nuovogruppo di colleghi che, nel rispetto della professione,dia risposte ai problemi, che sappia essere operativo.Siamo dentro una guerra e dobbiamo risollevarci, dob-biamo tornare a camminare insieme, ritrovare luoghi etempo della nostra professione; la natura è ancora pre-sente a dirci che non tutto è perduto se ci impegniamonel rispetto e con la responsabilità di cittadini, dipersone e soprattutto di Medici!Ci aspettano sicuramente tempi ancora più difficili eper questo la mia parola è Impegno, una parola d’ordinema anche di accesso e di sviluppo. Una parola che habisogno di tutti. Con la convinzione che saremo intanti, ognuno con le proprie caratteristiche, con leproprie differenze, ma tutti insieme ad impegnarsi af-finché sia sempre più riconosciuto il ruolo della nostracategoria nella tutela della salute e dell’ambiente.

L’IMPEGNO

PREMIO FNOVI AL DOG FILM FESTIVAL

Evento speciale nel programma del Dog FilmFestival: arriva il Premio FNOVI, unriconoscimento concepito in collaborazione con

la Federazione Nazionale Ordini dei Veterinari Italiani,partner dell’iniziativa, e rivolto a premiare la migliorstoria raccontata da un medico veterinarioIl patrimonio di esperienze e di riflessioni dei mediciveterinari è grande e Fnovi ritiene che questa sia unapossibilità per dare la massima visibilità al loroprezioso lavoro quotidiano. In scienza, coscienza eprofessionalità i medici veterinari si prendono curadegli animali, perché comprendono le loro paure ealleviano le loro sofferenze. Al Premio FNOVI siapplica il Regolamento del Bando Sezione Writers. Ilmiglior racconto, di massimo 15.000 battute, verràtrasformato in un documentario prodotto dal DogFilm Festival. L’iscrizione è gratuita. I racconti verranno selezionatida una giuria professionale e il vincitore saràcomunicato l’8 luglio unitamente all'assegnazione deiDFF Awards. Il corto verrà proiettato e pubblicizzatonell’ambito della seconda edizione del Dog FilmFestival.I Bandi di Partecipazione sono aperti fino al 30maggio.Maggiori informazioni al sito: www.dogfilmfestival.it

DOG FILM FESTIVALÈ una rassegna cinematografica e letteraria italiana dedicata al cane e al-l'universo affettivo e culturale che lo rende protagonista di storie e relazionicon l’essere umano. Si tratta di un festival incentrato su Empatia, Natura, Am-biente e Valori affettivi che invita tre categorie di partecipanti – Producers, Loverse Writers - a iscrivere le proprie Opere, professionali o amatoriali, per concorrere nellerispettive e diverse sezioni all'assegnazione dei DFF Awards. Il Festival guarda all'interouniverso canino ed è completato da due sezioni fuori concorso - una dedicata a premiareuna produzione cinematografica storica e una dedicata a premiare l'impegno civile dei cania sostegno dell'uomo - e dalla campagna di comunicazione sociale "Se mi abbandoni rimanisolo", promossa in collaborazione con FNOVI per contribuire a contrastare la piaga dell'ab-bandono.L'iniziativa, ideata da Artix, gode del patrocinio di Croce Rossa Italiana e FNOVI (FederazioneNazionale Ordini Veterinari Italiani), Partner è Trip for Dog, Media partner DimensioneSuono Soft.

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Il 24 aprile 2021 l’Assemblea Nazionale dei Dele-gati Enpav, ha approvato il Bilancio dell’esercizio 2020. Un Bilancio, quello del 2020, che si presenta come unBilancio “difensivo” ed è la fotografia di un anno carat-terizzato da incertezza sanitaria, instabilità economicae provvedimenti del Governo straordinari, che hannoriguardato anche le Casse di previdenza e la disponibi-lità finanziaria delle stesse. La prudenza e la disponibi-lità di liquidità per far fronte alle spese istituzionali, inprimis le pensioni, hanno determinato delle tempistichenegli investimenti diverse da quelle pianificate.Nel corso dell’anno, il Consiglio di Amministrazione hatenuto sotto controllo l’andamento dei flussi finanziariattraverso un monitoraggio costante. Sono stati effet-tuati continui stress test sui flussi di cassa in entrata ein uscita, con lo scopo di tenere sotto controllo lo statodi liquidità dell’Ente e verificare la capacità di sosteneregli impegni di spesa pensionistica e gestionale già pro-grammati. Le simulazioni hanno confermato l’ottimostato in cui versano i conti dell’Ente, ma hanno reso ne-cessaria la riprogrammazione delle attività di investi-mento.

Dinanzi a provvedimenti estremamente restrittivi delGoverno, volti al contenimento della pandemia, conconseguenze sulla produttività dei professionisti, sin dalmese di marzo 2020 il Consiglio di Amministrazione haadottato decisioni anch’esse straordinarie, per fornire ilmassimo supporto ai propri associati. In questo contesto è stata di grande importanza l’atti-vità di mediazione che l’Adepp ha svolto con il Governoed in particolare con il Ministro del Lavoro per rappre-sentare i diritti e le istanze dei professionisti, inizial-mente esclusi dai provvedimenti di sostegno al redditoprevisti per tutti gli altri lavoratori autonomi. Per la prima volta il Governo è intervenuto con un so-stegno economico a favore dei liberi professionisti che,come noto, non godono di alcun tipo di tutela di welfareda parte dello Stato. E fondamentale è stato l’inter-vento delle Casse che sono state in grado di anticiparesomme ingenti; ciò è stato possibile solo grazie alla sta-bilità dei conti delle gestioni previdenziali e alla dispo-nibilità immediata di liquidità da impiegare perriconoscere il Reddito di Ultima Istanza (RUI) a tuttigli aventi diritto che ne avessero fatto domanda.

Pandemia ebilancio “difensivo”

L’emergenza Covidha trovato l’Enpavpreparato sul pianotecnologico.L’attività lavorativanon ha subitoalcuna interruzionee tutti i processilavorativi sono statigestiti da remoto.

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borse di studio ai figli dei Medici Veterinari il cui bandoannuale non è stato adottato.Complessivamente sono state riconosciute al 31.12.2020n. 776 indennità Covid per un importo pari a 831.000euro, cui vanno ad aggiungersi le n. 364 domande per-venute fino al 31 marzo 2021, per ulteriori 382.000,00euro.Nell’ambito delle decisioni straordinarie adottate nel-l’anno 2020 il Consiglio di Amministrazione ha postol’attenzione sul problema della liquidità per i Medici Ve-terinari, generato dalla situazione economica, ed ha per-

ciò introdotto uno strumento di finanziamento straor-dinario, all’interno del già esistente istituto dei prestitiagli iscritti. Si è deciso di applicare le condizioni di age-volazione previste per i giovani a tutti i richiedenti il fi-nanziamento che attestassero una riduzione del redditonel primo quadrimestre 2020 rispetto allo stesso periododel 2019, dando la precedenza in graduatoria a coloroche risiedevano o che svolgevano la loro attività profes-sionale nelle regioni più colpite dal contagio. Questi fi-nanziamenti, con i vantaggi del c.d. Beneficio Giovani,prevedevano in particolare: tasso di interesse pari allo

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Il risultato delle fitte relazioni tra Adepp e Ministro delLavoro ha portato poi a significativi risultati sull’incre-mento del fondo destinato al RUI per i professionistinel bilancio dello Stato, passato da soli 200 milioni ini-ziali (Decreto “Cura Italia” 17.03.2020, n. 18), a 1.150milioni di euro (Decreto “Rilancio” del 19 maggio 2020,n. 34). Inoltre, le richieste di chiarimenti avanzatedall’Adepp nei confronti dei Ministro del Lavoro hannoconsentito di riconoscere il RUI anche a tutti i giovanineoiscritti e in particolare a coloro che avevano unadoppia posizione previdenziale, inspiegabilmenteesclusi dal diritto.L’Ente ha anticipato complessivamente 37.133.000,00euro nel periodo aprile-agosto 2020; ha ricevuto a lugliodallo Stato un primo rimborso pari a circa un terzo dellesomme anticipate e solo a fine novembre è stata rim-borsata la restante parte, con un residuo di credito atutt’oggi di 549.222,00 euro. La tabella che segue espone i dati riguardanti il numerodelle richiese di RUI avanzate e delle domande accolte,indipendentemente dal mese di riferimento (marzo,aprile, maggio):

Genere Numero Numerorichieste RUI beneficiari RUI

Uomini 6.535 6.505

Donne 10.717 10.695

Totale 17.252 17.200

Nel mese di marzo, come accennato, il Consiglio di Am-ministrazione ha deciso di sospendere i pagamenti deicontributi e di far slittare al 30 settembre la prima ratae al 20 dicembre la seconda rata, posticipando e concen-trando nell’ultimo trimestre dell’anno i flussi ordinaridi incasso che, invece, sarebbero stati a maggio e ad ot-tobre. Il rischio da monitorare era rappresentato siadallo slittamento dei pagamenti, sia dall’incertezzadell’incasso, soprattutto per la rata di fine dicembre,quando gli effetti della crisi economica avrebbero po-tuto essere più incisivi. Ad esito di una valutazione dellasituazione contributiva, aggiornata a marzo 2021, cheha preso in considerazione anche i pagamenti in ritardorispetto alla rata di dicembre, si è rilevato come, nono-stante la pandemia, il livello di morosità si sia attestatoal 17%, di poco superiore all’11% registrato sui contri-buti del 2019. Nel quadro di emergenza sanitaria, inoltre, il Consigliodi Amministrazione ha introdotto un nuovo istituto, leindennità straordinarie Covid, rientrante nel genus delleattività assistenziali. Tale intervento economico di im-porto diversificato a seconda della gravità della situa-zione, è stato riconosciuto a tutti coloro che causaCovid-19 fossero stati ricoverati in terapia intensiva (in-dennità di 4.000 euro) ovvero in ospedale, ma non in te-rapia intensiva (indennità 2000 euro). Mentre ai soliliberi professionisti è stato destinato un intervento eco-nomico di 1000 euro, che, nella fase iniziale, spettavaanche per contatto stretto con contagiati (dal mese diottobre è stato ristretto esclusivamente a coloro che fos-sero stati contagiati dal virus). Per far fronte a questi interventi di carattere straordi-nario, nel mese di giugno 2020 è stata approvata unavariazione di Bilancio finalizzata ad utilizzare per interol’1,5% delle entrate correnti per finalità assistenziali,portando così lo stanziamento da 1.490.000,00 euro alplafond massimo di 1.892.265,00 euro. Di questo pla-fond sono stati destinati alle indennità straordinarieCovid 402.265,00 euro ai quali sono stati aggiunti i re-sidui non utilizzati di altri istituti previsti tra le attivitàassistenziali, i fondi non utilizzati per istituti non an-cora operativi perché in attesa di approvazione ministe-riale (ossia le Indennità di morte prematura e le Borsedi studio per specializzazione), nonché il fondo per le

INDENNITÀ COVID EROGATE

Domande al 31.12 2020 Domande al 31.03.2021

RICOVERI 40 Euro 80.000 15 Euro 30.000

TERAPIA INTENSIVA 5 Euro 20.000 1 Euro 4.000

POSITIVI 731 Euro 731.000 348 Euro 348.000

TOTALE 776 Euro 831.000 364 Euro 382.000

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0,75% e posticipo del pagamento della prima rata di 24mesi dalla sottoscrizione del contratto. L’importo mas-simo richiedibile era di 10.000 euro, mentre la sommaminima riconosciuta era di 3.000 euro. Nel corso del2020 sono stati deliberati in totale n. 42 prestiti Covid,per un importo totale di circa 310.000,00 euro.L’emergenza Covid ha trovato l’Enpav preparato sulpiano tecnologico. Nel periodo di lockdown tutto il per-sonale è stato collocato, in brevissimo tempo, in smartworking grazie agli strumenti dell’Information Techno-logy in dotazione; l’attività lavorativa non ha subito al-cuna interruzione e tutti i processi lavorativi sono statigestiti da remoto. Tutte le riunioni degli Organi si sono svolte in modalitàweb conference, sfruttando anche in questo caso unatecnologia che era stata già adeguata negli ultimi treanni. Le riunioni si sono potute convocare con maggioresnellezza, senza dover organizzare spostamenti dei par-tecipanti, con conseguente risparmio di spesa.

I NUMERIL’utile e le riserve patrimonialiL’esercizio 2020 si chiude con un utile di 56,3 milioni di

euro; le riserve patrimoniali complessive raggiungonoun valore pari a 892,1 milioni di euro. In tabella, il dato di partenza 1996 (11,5 milioni di euro)è relativo all’utile del primo anno di gestione dopo laprivatizzazione. I punti di flessione sono correlati aglianni in cui si sono verificati eventi mondiali sfavorevoliche hanno impattato sul risultato di gestione. Il 2001(attentato alle torri gemelle), il 2008 (fallimento di Leh-man Brothers), il 2018 (crisi finanziaria internazionale)e infine il 2020 (pandemia da SARS-CoV-2). A fronte diquesti accadimenti, l’Ente si è sempre protetto effet-tuando prudenzialmente cospicui accantonamenti aifondi rischi. Il dato finale rappresenta l’utile dell’eser-cizio 2020 (56,3 milioni di euro). Le riserve patrimoniali (74,3 milioni di euro nel 1996)raggiungono gli 892,1 milioni di euro nel 2020. Coprono17,1 annualità delle pensioni correnti. Nell’intervallo ditempo considerato il c.d. rapporto di sostenibilità passada 4,4 del 1996 a 17,1 del 2020.Il rapporto tra iscritti e pensionati si attesta a 3,82.L’indice di copertura della spesa previdenziale (vale adire il rapporto tra entrate contributive e pensioni) èpari a 2,58.

Il sistema previdenziale Enpav è di tipo a ripartizionemisto in quanto il finanziamento avviene sia tramite ilrendimento del patrimonio investito, sia tramite i con-tributi incassati di anno in anno. Sono pertanto particolarmente significativi sia il saldoprevidenziale, dato dal rapporto tra entrate contribu-tive e uscite per prestazioni pensionistiche, sia il saldogestionale che considera tutte le entrate e tutte le uscite.Altrettanto rilevante è il monitoraggio dell’andamentodel rapporto tra il numero dei soggetti ancora in attivitàe quello dei pensionati. L’andamento di detti indici staa significare che la collettività degli iscritti e dei pensio-nati è in una situazione di equilibrio dal punto di vistaprevidenziale, considerato che gli attivi, che alimentanole entrate per contributi, sono superiori alla numerositàdei pensionati e coprono le passività. Dai dati del 2020 si ricava che l’indice di copertura dellaspesa previdenziale è in leggero calo e questo è dovutoprincipalmente alla maggiore crescita della spesa pen-sionistica rispetto all’aumento delle entrate contributive.La voce pensioni agli iscritti risente dell’incremento dellepensioni in cumulo sia in termini numerici sia, soprattutto,in termini di importo pensionistico.

La sintesi dei risultati economici Il risultato della gestione previdenziale (63,9 milioni dieuro) ha segnato una crescita del 7,01% (+ 4,2 milionidi euro). Le entrate contributive (134,5 milioni di euro) sono cre-sciute dell’8,63% (+ 10,7 milioni di euro) in virtù del-l’aliquota contributiva (15,5% del redditoconvenzionale), dell’adeguamento ISTAT (1,1%) e so-prattutto dell’aumento significativo del contributo sog-gettivo eccedente (determinato da un aumento delreddito medio professionale passato da 18.800 a 20.800euro circa).Il numero degli iscritti attivi al 31.12.2020 è risultatopari a 29.117 rispetto ai 29.044 del 2019, con un incre-mento di 73 unità.La spesa per prestazioni istituzionali (58,4 milioni dieuro) è cresciuta del 9,90% (+ 5,3 milioni di euro); suldato ha influito sia la perequazione dei trattamenti pen-sionistici, sia l’incremento numerico delle pensioni(+6,39%). Si è passati dalle 7.168 posizioni del 2019 (dicui 45 in totalizzazione e 181 in regime di cumulo) alle7.626 posizioni del 2020 (di cui 45 in totalizzazione e302 in regime di cumulo). Nel 2020 è cresciuto il pesodelle pensioni in regime di cumulo, il cui numero ed im-porto sono difficilmente preventivabili perché correlatialla situazione contributiva e pensionistica che il richie-dente ha maturato presso l’altro ente previdenziale. Il risultato della gestione degli impieghi patrimoniali(4,2 milioni di euro) è stato fortemente condizionatodalla situazione di crisi economica e finanziaria gene-rata dalla pandemia; le decisioni nella scelta degli inve-stimenti adottate dall’Ente sono state perciòimprontate ad una estrema prudenza, avendo dovutotra l’altro destinare le proprie disponibilità finanziariead anticipare per conto dello Stato il Reddito di UltimaIstanza ai propri iscritti. È stato perseguito un obiettivo di “protezione” degli in-vestimenti, privilegiando il contenimento del rischio ela garanzia del capitale investito.Purtuttavia, i redditi e proventi su valori mobiliarihanno prodotto ricavi per circa 15 milioni di euro, erosida un carico fiscale di circa 3 milioni di euro versati al-l’erario tra tasse sui redditi di capitale e imposte sosti-tutive sulle plusvalenze. Per quanto riguarda i costi di gestione e di amministra-zione, l’Ente ha realizzato apprezzabili risparmi dispesa generalizzati.

LA CERTIFICAZIONEAi sensi dell’art. 2, comma 3, del D. Lgs. 509/94, il bi-lancio dell’esercizio 2020 è stato oggetto di revisione ecertificazione da parte della Società EY Spa.

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