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Campidoglio e dintorni Le nostre memorie Il fascismo e la guerra

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Campidoglio e dintorni

Le nostre memorie

Il fascismo e la guerra

Il Fascismo Nel 1921, con la marcia su Roma, Mussolini prende il potere e inizia l’Era Fascista. È un epoca segnata da sogni di gloria, da grandi riforme, e da un controllo capillare della società che si trasforma in violenza verso gli oppositori, in primo luogo i sindacati e i partiti di ispirazione socialista (ma anche cattolici). Vengono bandite tutte le associazioni non allineate al Regime, compresi nel 28 i gruppi Scout. Nella nostra zona è presente un grosso gruppo Scout, il Torino 13 che si appoggia all’oratorio salesiano San Agostino, che dopo di ciò continuerà la sua attività di nascosto. Nel 1929 l’Opera Nazionale Balilla costruisce in Piazza Bernini la Casa del Balilla. Il giuramento del Balilla è: “Nel Nome di Dio e dell’Italia giuro di eseguire gli ordini del Duce e, di servire con tutte le mie forze, se è necessario, con il mio sangue, la Causa della Rivoluzione fascista”. Nel 1937 l’Opera Nazionale Balilla viene incorporata nella GIL Gioventù italiana del Littorio, associazione con intenti paramilitari. Nel 1938 dopo la pubblicazione del "Manifesto della Razza“ e nel ‘39 vengono promulgate le leggi per la difesa della razza. I professori e i ragazzi ebrei vengono allontanati dalle scuole e dalle università, i dipendenti pubblici di razza ebrea vengono licenziati, anche i benefattori ebrei vengono cancellati dai libri dei benefattori di varie istituzioni, come possiamo vedere nella foto del Registro benefattori dell’Ospedale Maria Vittoria, e i loro beni confiscati. La situazione degli ebrei italiani precipita con l’8 settembre del ’43, con la caduta del Regime Fascista, la costituzione della Repubblica di Salò, l’inizio dei rastrellamenti nazisti. Le leggi razziali saranno poi abrogate nel 1944.

Molte forze politiche, sindacali e sociali sono spinte dal Regime fascista nella clandestinità. Si costituisce pian piano un movimento di resistenza che godrà del favore di ampi strati della popolazione e prenderà sempre più importanza trasformandosi durante la Seconda guerra mondiale in un movimento armato, il Comitato di Liberazione Nazionale, in cui confluiscono socialisti, cattolici, ebrei, intellettuali, operai e e gente del popolo. Nella nostra zona ne è stato testimonianza il Circolo Dario Pini, nell’attuale Piazza Perotti, intitolato a un fascista ucciso da antifascisti, e ne sono attuale testimonianza molte targhe intitolate a martiri della resistenza e il Sacrario del Martinetto dove vengono fucilati vari antifascisti e il 5 aprile 1944 vengono fucilati 8 membri del Comitato di Liberazione Nazionale. furono fucilatiCon la fine della guerra e la resa nazista, ci saranno alcuni giorni di forte violenza, il Circolo Pini viene dato alle fiamme, cecchini fascisti sparano sulle persone in strada, fascisti vengono fucilati nelle vie. Poi riprende il sopravvento la vita.

Figli della lupa da Corriere.it

Ospedale Maria Vittoria Visita di un Gerarca fascista

Per concessione ASL TO2 - Ospedale Maria Vittoria

Ospedale Maria Vittoria Corso per fasciste ospedaliere

Per concessione ASL TO2 - Ospedale Maria Vittoria

Registro soci effettivi quinquennali Ospedale Maria Vittoria Periodo 1935 – 1939 con revoche d’ufficio ai soci ebrei

Per concessione ASL TO 2 - Ospedale Maria Vittoria

Registro soci effettivi quinquennali Ospedale Maria Vittoria Periodo 1935 – 1939 con revoche d’ufficio ai soci ebrei

Per concessione ASL TO 2 - Ospedale Maria Vittoria

Il periodo bellico

Il giorno successivo alla dichiarazione di guerra dell’Italia,nella notte tra l’11 e il 12 giugno 1940 avviene la prima incursione alleata su Torino. Le bombe cadono sulla città fino al 5 aprile del 1945, colpendo, oltre alle fabbriche, anche case, edifici pubblici, monumenti e strade, e provocando centinaia di morti tra la popolazione civile. L’ultimo sarà il 5 aprile del ’45. in tutto ci saranno circa 2000 morti. L’obiettivo dei primi bombardamenti è incutere paura, bombe e spezzoni incendiari non hanno obiettivi precisi. I bombardamenti più gravi avvengono nel ottobre – novembre ’42, febbraio, luglio – agosto ’43 . Nel ’43 ai raid aerei inglesi si sostituiscono quelli americani, i rai d divengono diurni, gli obiettivi sono più ristretti: le industrie e i nodi ferroviari. All’inizio la città è impreparata. Si costruiscono trincee in cui rifugiarsi, le persone scendono nelle cantine, talora con esiti drammatici, si iniziano a costruire rifugi per la popolazione e all’interno delle principali fabbriche. Possiamo ricordare nella nostra zona il rifugio di Piazza Risorgimento, completato nel ’43, e quello dell’Ospedale Maria Vittoria. Borgo Campidoglio non riceve gravi danni, solo qualche spezzone incendiario. Al di là dei bombardamenti gli allarmi sono frequenti e purtroppo nei casi in cui sarebbero utili spesso sono tardivi. La guerra non portò solo la paura e i bombardamenti, L’1 ottobre del ’40 fu decretato il tesseramento delle sostanza grasse animali e vegetali, a cui seguirono quello di pasta, farina, riso. All’inizio del ’42 furono ridotte l’erogazione dell’energia elettrica e del gas e verso fine anno vennero soppresse le comunicazioni telefoniche interurbane e le spedizioni tramite ferrovia.

Bombardamento a Torino Campidoglio, Parella, San Paolo

www.museotorino.it

Rifugio antiaereo Ospedale Maria Vittoria Corridoio di ingresso, attualmente murato

Per concessione ASL TO 2 - Ospedale Maria Vittoria

Rifugio antiaereo Piazza Risorgimento Planimetria

Da Pieghevole a cura della Circoscrizione IV

Rifugio antiaereo Piazza Risorgimento Foto Marcello Pedretti (2015)

Rifugio antiaereo Piazza Risorgimento Foto Marcello Pedretti (2015)

Rifugio antiaereo Piazza Risorgimento Foto Marcello Pedretti (2015)

Rifugio antiaereo Piazza Risorgimento Fotoritocco Marcello Pedretti (2015)

Rifugio antiaereo Piazza Risorgimento Spettacolo teatrale “Itinerario per una possibile salvezza”

Fotoritocco Marcello Pedretti (2015)

Ospedale Maria Vittoria Caduta di una bomba in Via Cibrario con danni alla Farmacia

Per concessione ASL TO2 - Ospedale Maria Vittoria

Ospedale Maria Vittoria

Caduta di una bomba in Via Cibrario con danni a un Reparto Per concessione ASL TO2 - Ospedale Maria Vittoria

Bombardamenti 8-9 Dicembre 42 Via Cibrario 22 – 24

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Circolo fascista Dario Pini Danni provocati da un bombardamento nel 1943 (attuale Piazza Perotti)

www.museotorino.it

La Resistenza

Molte forze politiche, sindacali e sociali sono spinte dal Regime fascista nella clandestinità. Si costituisce pian piano un movimento di resistenza che godrà del favore di ampi strati della popolazione e prenderà sempre più importanza trasformandosi durante la Seconda guerra mondiale in un movimento armato, il Comitato di Liberazione Nazionale, in cui confluiscono socialisti, cattolici, ebrei, intellettuali, operai e e gente del popolo. Nella nostra zona ne è stato testimonianza il Circolo Dario Pini, nell’attuale Piazza Perotti, intitolato a un fascista ucciso da antifascisti, e ne sono attuale testimonianza molte targhe intitolate a martiri della resistenza e il Sacrario del Martinetto dove vengono fucilati vari antifascisti e il 5 aprile 1944 vengono fucilati 8 membri del Comitato di Liberazione Nazionale. furono fucilatiCon la fine della guerra e la resa nazista, ci saranno alcuni giorni di forte violenza, il Circolo Pini viene dato alle fiamme, cecchini fascisti sparano sulle persone in strada, fascisti vengono fucilati nelle vie. Poi riprende il sopravvento la vita.

Poligono di tiro della Pellerina Da Diario ‘43 – ‘45

5 aprile 1944 Comunicato del Comitato militare regionale piemontese

Da Le pietre della libertà

7 aprile 1944 Gazzetta del Popolo …”un gruppo di responsabili del banditismo armato…”

Da Il Martinetto e dintorni. 1943 – 1945 oltre la memoria.

Oltre la paura Carla Levi, per i tedeschi di “razza ebrea”, qui nel 1945 davanti alla sua casa in Via Cibrario 91,

dopo avere trascorso diciassette mesi nascosta in locale segreto ricavato nelle cantine. Per concessione di Carla Levi

Commemorazione dei martiri del Martinetto 8 luglio 1945

Da Torino 1938-45 una guida per la memoria

Lapide del Martinetto A ricordo dei partigiani fucilati al Martinetto dal ‘43 al ‘45

Da Le pietre della libertà

Lapide a ricordo della uccisione di Luciano Domenico Via San Rocchetto 34 (cortile interno)

Foto Marcello Pedretti (2014)

Lapide in ricordo dei caduti in guerra e a causa dei bombardamenti SOMS Campidoglio

Da Le pietre della libertà

Lapide in onore della partigiana “Gina” Via Cibrario 68-70

Da Le pietre della libertà