Le Leggi Della Dominazione Mentale - Frank Rudolph Young

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TELE-DOMINIO LE LEGGI DELLA DOMINAZIONE MENTALE

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TELE-DOMINIO

LE LEGGI DELLA

DOMINAZIONE MENTALE

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< Gli altri vi vedranno come voi

DESIDERERESTE che vi vedessero >.

In che modo verra trasformata la vostra vita dalle leggi della dominazione mentale

Vi piacerebbe affascinare le persone — anche se completa-mente estranee — fin dal primo sguardo, fin dal primo incontro?

Vi piacerebbe sapere quali cose bisogna dire alla gente per sedurla? Le 12 cose che TUTTI GLI UOMINI desiderano sen-tirsi dire? Le 13 cose che TUTTE LE DONNE gradirebbero che si dicessero loro? Volete imparare voi stesso a dirle?

Vi piacerebbe quali sono i discorsi scortesi che non si devono fare alle persone? Le 16 cose che a NESSUN UOMO piace sentirsi dire? Le 10 cose che NESSUNA DONNA gradisce che le si dicano?

Vorreste sapere con quali azioni potreste conquistare tutti i cuori e indurre gli altri a sottomettersi a voi?

Vi piacerebbe sapere in che modo convincere gli altri a pen-sare come voi?

Vi piacerebbe come analizzare e influenzare CON UN SOLO SGUARDO le persone con un carattere difficile?

Vi piacerebbe imparare a dirigere dei gruppi importanti di persone col solo potere dello spirito?

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UN MIRACOLOSO CAMBIAMENTO VI ATTENDE

< LE LEGGI DELLA DOMINAZIONE MENTALE > Rappresentano un grande salto in avanti nell'arte di farsi degli amici e di influenzare gli altri. È un libro — Il libro — che aggiun-ge a queste arti un potere psichico. Quando arriverete verso la fine della SECONDA LEGGE, sarete già in grado di comandare gli altri col pensiero. Verso la fine della QUARTA LEGGE, tutto il vostro ambiente, perfino le persone a voi completamente estra-nee, sarà conquistato dal fascino, fin dal vostro primo sguardo.

Non sarete più l'uomo - tipo medio e solido che, bene o male, fa i suoi affari quotidiani - ma un individuo potente, che dirige gli altri con lo sguardo senza che neppure se ne accorgano.

Saranno attirati verso di voi, anche la loro volontà, perchè VOI avete imparato le prime leggi della dominazione mentale.

Ed è appena il principio. Quando le persone saranno sotto il vostro fascino, le mantenete così, come per incanto, grazie alle vostre espressioni seducenti, e avendo ben cura di evitare i 13 pericoli delle frasi scortesi. Se dovessero sorgere degli ostacoli fra voi ed uno qualsiasi degli altri interlocutori, superateli mediante la conoscienza dei discorsi esatti che bisogna fargli e del modo da ricondurlo a voi, per mezzo delle azioni che vi faranno conquistare il suo cuore, l'Atto Conquistatore. Se le loro azioni sono complesse, analizzatele e dirigetele grazie alla Visione Subcosciente.

Per indurre facilmente gli altri al modo di pensare, usate i Rapporti a Catena. In certe occasioni, in cui sono difficili da trat-tare, cioè quando sono in collera, addolorati, gelosi, ostinati, bel-licosi, ecc., analizzateli ed influenzateli rapidamente grazie all'Occhio Magico.

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Per continuare ad interessarli alla vostra persona, producete il magnetismo possente di una conversazione armoniosa. Per met-tervi in risalto ai loro occhi, date di voi una immagine che ispiri il dominio fisico usando la Voce Attraente e l'Atteggiamento e il Portamento Attraenti.

Per porvi ai loro occhi su un piedistallo, usate l'Autosuggestione di Goliath. Se siete una donna, servitevi della Autosuggestione del Fascino. Per raggiungere il vertice del dominio mentale, esercitate un controllo cosciente sull'Alone magnetico (attraente). Per proteggere il vostro potere di dominio mentale, usate il Finto Atteggiamento di cui avete bisogno. Con l'aiuto dei 5 elementi del Controllo delle Masse, riuscirete a gui-dare delle Masse, dei gruppi e delle folle. Infine grazie al Khuddu Ozonta riuscirete ad esercitare ed a conservare un domi-nio mentale su voi stesso.

Sarete allora trasformato in un < Nuovo Voi-Stesso >, come se foste stato creato un'altra volta sotto forma di una persona molto più efficiente. Sul piano sociale, la vostra vita sarà più animata di quando non lo sia mai stata. Qualunque siano l'età e l'aspetto, riuscirete letteralmente ad affascinare le persone del vostro ambiente. Vi si insegna ad usare il dominio mentale per arricchi-re il vostro tempo libero, indipendentemente dall'età. Imparerete come il dominio mentale possa prolungare la vita dandovi il desiderio ardente di vivere più a lungo.

A parte il fatto che accrescerete i vostri GUADAGNI e la POPOLARITA', comincerete a trarre dalla vita delle gioie inso-spettate. Invece di provare a darvi fiducia in voi stesso, acquiste-rete AUTOMATICAMENTE questa fiducia dirigendo gli altri, poiché niente dà tanto facilmente fiducia, quando il potere eser-citato su gli altri. Il mondo vi apparterrà veramente quando padroneggerete il dominio mentale. E tuttavia, il potere che vi

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conferisce deve essere usato solo a raggion veduta. La resistenza psichica che genera nello spirito degli altri neutralizza ogni sfor-zo fatto per conseguire dei fini che non valgono la pena.

Eccovi sul punto di impegnarvi in un'avventura esaltante e proficua. Acquisterete un potere che ha richiesto a tre uomini la dedizione di una vita intera per più di un secolo passato a per-correre la metà del mondo per rintracciare, scoprire, cristallizza-re e semplificare le cose PER VOI.

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PRIMA LEGGE

Come Lavora per Voi lo Spirito di Dominio

Per riuscire a padroneggiare il potere mentale, dovete impara-re anzitutto i fondamenti dello spirito di dominio. Pertanto, seguite attentamente tutto ciò che riguarda questa legge.

Per acquistare lo spirito di dominio, dovete bandire immedia-tamente dall'animo tutti i timori ed i dubbi relativi alle vostre capacità di piacere agli altri, nonchè qualunque antagonismo verso i membri della razza umana, ogni tendenza a sfruttare chic-chessia, ed ogni sentimento di superiorità verso chiunque. Liberatevi da ogni sentimento che vi porterebbe a credervi il Solo, l'Unico ed il Più Importante. Bandite ogni desiderio di gui-dare e di dominare gli altri, o di misurarvi con essi in un campo qualsiasi. Eliminate ogni tentazione di confrontarvi ad essi, sia a vostro vantaggio che a vostro svataggio. Allontanate ogni

tenta-azione di impressionare le persone o di guardarle dall'alto della vostra grandezza. NON ABBIATE LA CONVIZIONE DI ESSE-RE UN VANITOSO.

Non sentitevi, evidentemente, nella pelle di una nullità appe-na tollerato dagli altri. Non invidiate niente agli altri, ma non lamentatevi neppure di avere meno di loro. Se Giovanni o Giovanna sono più alti e più belli di voi, scacciate dal vostro spi-rito questo tipo di confronto. Tutti questi pensieri < ostili > secondo i quali spererete segretamente di potervi rifare accor-dandovi tutte quelle grazie invidiabili possedute dall'altro e

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scaricando su di lui tutti quei caratteri fastidiosi dei quali vorreste sbarazzarvi, si riflettono sul vostro viso, nonostante gli sforzi che fate per nasconderli. Anche se non appaiano sul viso, si insinuano nella vostra voce e nell'insieme del vostro atteggiamento. Giovanni o Giovanna si rendono conto di una certa inesplicabile freddezza nell'atmosfera circostante e tenderanno ad allontanarsi da voi.

Non potrete neppure acquistare lo spirito dominatore se non smettete di preoccuparvi; se siete sensibile, se non potete fare a meno di soffrire, ovunque voi siate, per la mancanza di queste-manifestazioni saranno soltanto frutto della vostra fantasia, ma certune sembreranno abbastanza vere per farvi preoccupare. Siccome non potete dedicare la maggior parte della vita ad una lotta inutile consistente nell'acquistare complessi psicologici nello sbarazzarvene, bisogna che oppionate loro, prima di tutto, una barricata per impedirgli immediatamentedi insediarsi nel vostro spirito. Non aspetate di dovervi tormentare in modo cro-nico a causa di una influenza opprimente, per mettervi fine. Cacciatela dallo spirito non appena sentite che turba la vostra pace mentale. Rendetevi impenetrabile ad essa. Non evitatela pensando ad altro, poichè ciò non farebbe che incostrare più profondamente nelle vostre cellule cerebrali il <virus> che vi si è già insediato, ma non appena percepirete l'oppressione del < rodimento interiore > in seguito ad un malinteso con qualcuno, evitate immediatamente ogni introspezione, affinchè il < virus mentale > non si seppellisca nel vostro spirito.

LO STRATAGEMMA DI UN SIMULATORE

Potete anche non amare il vostro interlocutore e dargli una falsa idea dei vostri sentimenti nei suoi riguardi. Il simulatore lo

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fa regolarmente. Egli vi riesce mantenendo una conversazione ininterotta con la sua futura vittima, cosa che impedisce ad essa di ascoltare gli avvertimenti del suo subcosciente. Il simulatore impe-disce così alla sua vittima di praticare l'introspezione e di ascolta-re i suoi < presentimenti >. I presentimenti sono spesso delle impressioni di telepatia ricevute spontaneamente. Quando il simu-latore se ne va, portandosi via la sua aureola, la vittima perde il contatto con lui e non si serve delle < impressioni > psicologiche per rendersi conto di come è veramente la situazione. Inoltre, lo spirito della vittima è imbottito e formicolante di impressioni men-zognere - visive e uditive - inculcatele dal simulatore e, sull'argo-mento, è ermeticamente chiuso ad ogni logica. La sua fantasia fa del simulatore un semidio. Insomma, il simulatore ha nascosto alla vittima la sua vera opinione su di lui sotto un flosso ininterotto di parole adulatrici e di battute di spirito. Oltre all'infamia del proce-dimento, lo stratagemma del simulatore richiede una dose straordi-naria di prontezza d'ingegno. Il più piccolo errore da parte sua rivelerebbe il suo giochetto, in ogni caso, un sospetto pericoloso. Lo stratagemma del simulatore vale giusto la pena che se ne corra-no i rischi.

IL MODO SENSATO DI IGNORARE LE PERSONE VOLGARI

Con lo spirito di dominio, non avete nulla da temere dal vostro inter-locutore e nulla da nascondergli. Se continua a guardarvi in cagnesco -come accade spesso, anche dopo che avete tentato di conquistarlo—smettete di perdere tempo. Esiste una percentuale straordinaria di gente che si lascia dominare. Ignorate dunque questa minima quantità che non si riesce ad influenzare. Ma cercate di non aver contatti con questa gente

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per non doverla evitare in seguito. Non esaurite la vostra forza mentale in questo genere di situazioni. Se questa persona è abba-stanza maleducata da ignorarvi, ignoratela anche voi, come igno-rereste una pozzanghera per la strada. Accostandovi ad essa, non vuotatevi della vostra vitalità mentale, per passare il resto della giornata a deplorare l'incidente. Una persona volgare, non lo è soltanto con voi, lo è con tutti. Se adottate verso di lei un atteg-giamento di amarezza, sensa che ve ne rendiate conto, essa si immischierà nei vostri rapporti con gli altri e non potete più eser-citare su di essi il potere mentale.

LO SPIRITO DI DOMINIO E LA MANCANZA DI SICUREZZA

Lo spirito di dominio bandisce la mancanza di sicurezza. Mancate di sicurezza se dubitate della vostra capacità di piacere agli altri e di guidarli. Non mancate di sicurezza quando siete solo, nella vostra camera, con un cane o con un gatto, ai quali non temete di non piacere. Quando mancate di sicurezza, non fate che disperdere la forza spirituale tentando di piacere agli altri pur non avendo più la possibilità di mostrarvi ad essi sotto la vostra luce migliore. Ci sono delle persone comprensive che, conoscendovi bene, continuaranno ad amarvi anche se mancate di sicurezza; ma se avete soltanto rari rapporti, potranno inter-pretare male la vostra mancanza di sicurezza e scambiarla per egoismo o arroganza

COME LO SPIRITO DI DOMINIO RIESCE A VINCERE LA TENSIONE NERVOSA

Lo spirito di dominiovi colma d'un altro importante beneficio.

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Vi risparmia la tensione causata dal tentativo di darvi corag-gio e fiducia. Il fatto di assumere un nuovo atteggiamento, pro-duce una tensione, soprattutto se tale atteggiamento non è fonda-to su qualche cosa di specifico. Non potete essere sicuro, per esempio, di avere del fascino usando semplicemente delle maniere affascinanti. La fiducia nelle proprie capacità non è che il prodotto finito di una qualità posseduta a fondo. La ficucia cieca ha ben poco valore poiché, prima o poi, sarete espulso da un insuccesso. Ciò è valido egualmente per il coraggio ed altri atteggiamenti mantali positivi.

Altrettanto accade per le caratteristiche mentali negative come la mencanza di fiducia o di coraggio. Esse derivano dagli insuc-cessi che abbondano quando tentate di lanciarvi in una nuova spe-cializzazione. Non concludete mai frettolosamente che non POTETE riuscire in una certa cosa, solo perche in precedenza l'a-vete fatta male. Ma non dovete nemmeno pretendere di POTER fare una cosa se non sapete già che siete in grado di farla.

COME ACQUISTARE LE BASI DELLO SPIRITO DI DOMINIO

Esercizio: FATE IL VUOTO NELLO SPIRITO. Questo sem-plicissomo esercizio vi sbarazzerà da ogni coscienza di Sè, tanto che potrete bandire tutti i dubbi e i timori riguardo al vostro modo di piacere agli altri, riguardo alla vostra rivalità ed al biso-gno di superare, di soggiogare, di impressionare gli altri e di guardarli dall'alto in basso. Vi libererà anche dai bisogni opposti: quello di sentirvi inferiore agli altri, o di temere di non piacere loro, nonostante tutti gli sforzi. Avrete stabilito, allora, le basi dello spirito di dominio.

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Stando da solo, nella vostra camera, immaginando di cam-minare su un marciapiedi e di incontrare qualcuno che

conosciate — qualcuno che non vi piace. Questa persona fa nascere in voi dei sentimenti di inferiorità e distrugge il vostro fascino natura-le. Ma, essendovi impossibile evitarla, diventerà l'elemento idea-le per praticare questo esercizio contemporaneamente nella fan-tasia e nella vita di tutti i giorni.

Fin dal momento in cui poserete gli occhi su di lei, fate il vuoto nel vostro spirito cacciandone tutti i pensieri. Fissate un punto qualsiasi sul muro e ripetetevi mentalmente:< Punto... Punto... Punto...>.

Adesso, proiettate verso di lei i pensieri più gentili e riempi-tevi del desiderio di incontrarla. Man mano che vi avvicinate, esclamate: < Sono così felice di rivederla!>.

Prevenite ogni introspezione pensando di nuovo < Punto... Punto... Punto... >. Sorridetele e guardate fisso la base del suo naso, DIRETTAMENTE FRA GLI OCCHI. (Non la fissate negli occhi perchè rischierete di incontrare il suo sguardo ostile). Ma, ESSA pensa che la state guadando dritto negli occhi. Non aspet-tate la sua risposta e aggiungete a ciò che avete detto una picco-la cosa sensa importanza, per esempio, sul tempo. (Saprete di più, sulle conversazioni armoniose, in una prossima Legge). Continuate a sorriderle fissando la base del naso e continuando a camminare. Con questo procedimento, potrete superarla sensa vederla veramente e senza dover essere maleducato.

COME QUESTO ESERCIZIO PUÒ AIUTARVI NEI RAPPORTI CON LE PERSONE DEL VOSTRO AMBIENTE

Le basi dello Spirito di Dominio si acquistano più facilmente quan-do si praticano gli esercizi pensando ad una persona antipatica invece

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che di fronte ad un parente o ad un amico dal comportamento cor-retto e che vi è affezionato. Con la persona antipatica, anche se non è presente, urtate contro la resistenza di una personalità brutale.

Questo esercizio unico è ciò di cui avete bisogno per acquistare le basi dello spirito di dominio. Esso vi libera dai timori e dai dubbi nei riguardi della gente, non creando in voi delle tensioni causate dal desiderio di aver coraggio e fiducia, ma limitando le reazioni emozionali che gli altri possano provocare in voi, permette al vostro spirito di non venir impressionato dalle persone che vi stan-no più vicine e di reagire soltanto alle vostre suggestioni. Vi insagna a fronteggiare le maniere grossolane degli altri, non reagendo, ma RILASSANDOVI e SEGUENDO LA CORRENTE. Vi mette in grado di incontrare un individuo speciale e di passargli accanto senza restare scosso da questo incontro. Infine, ed è questo il punto più importante, conservate grazie a tale esercizio, la mente fredda e siete pronto ad applicare le leggi della dominazione mentale.

Quando questa legge viene applicata ad una persona di educazio-ne media o molto buona, la base dello spirito di dominio la seduce immediatamente. Essa resta impressionata dal vostro sguardo diret-to, < dritto negli occhi > , e la sua psiche non riceve, da parte vostra, radiazioni telepatiche ostili. Poichè il vostro spirito è vuoto e proiet-ta verso di lei soltanto pensieri benevoli, essa ne è commossa. La vostra espressione stessa riflette questo stato d'animo. (Ciò vi sarà spiegato chiaramente dalla IV LEGGE, SONDALA: COME ACQUISTERE UNO SGUARDO IRRESISTIBILE). Il vuoto dello spirito purifica in qualche modo il vostro modo di pensare, proprio prima di incontrare l'individuo il quale, prima ancora che abbiate pronunciato una parola, si sente irresistibilmente attratto verso di voi.

COME LAVORA PER VOI LO SPIRITO DI DOMINIO, è la prima legge della dominazione mentale. Padroneggiatela subito prati-cando l'esercizio consistente nel FARE IL VUOTO NELLO SPIRITO.

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SECONDA LEGGE

Kizuma: Come Guidare i Pensieri degli Altri grazie al Comando del Pensiero immaginoso

Adesso siete pronto ad attaccare la Seconda Legge e gli eser-cizi che la riguardano. Studiatela, perchè delle 18 Leggi, è certa-mente la più efficace. Essa rappresenta una delle stupefacenti specialità degli Yogi.

LA POTENZA DELL'ESPRESSIONE MUTA

Per utilizzarla nella vita di tutti i giorni, non avete bisogno di un potere che vi faccia compiere miracoli, ma di un potere chi vi aiuti a raggiungere i vostri obiettivi. Ciò che volete è un potere che vi aiuti ad influenzare gli altri, a guadagnare più denaro ed a rendervi meravigliosamente popolare. Per conseguirlo, bisogna influenzare o - guidare - i pensieri degli altri.

In tutti i tempi, gli uomini hanno diretto gli altri servendosi di parole scritte o parlate per dominare i lori pensieri. Vi ricordate del dicorso di Marc'Antonio? Altri uomini hanno guidato il pen-siero degli altri, in modo altrettanto efficace, ispirando la pausa col loro silenzio.

L'espressione muta (silenziosa) può servire a guidare il pen-siero degli altri in modo ancora più efficace di quella scritta o parlata. Anzitutto, essa sfuggiva all'attenzione del vostro interlo-cutore; e tuttavia, se abilmente diretta verso di lui, ne risente

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l'influenza e la considera come propria - purché, naturalmente, il pensiero che gli trasmettete gli sia utile. Se non gli è utile, diven-ta diffidente e resiste ad ogni ulteriore sforzo da parte vostra per dominare il suo pensiero telepaticamente. Potrebbe perfino acca-dere che suggerisca agli altri di non fidarsi di voi!

LA PRIMA CONDIZIONE RICHIESTA PER GUIDARE IL PENSIERO CON SUCCESSO

Più è valido il vostro pensiero, più ne trae profitto l'altra per-sona. Ci guadagnate anche voi, perchè l'altro si sente attaccato a voi e vi esalta. La vostra fama aumenta. Gesù Cristo ed anche altri mistici hanno applicato la percezione extrasensoriale a degli scopi validi. Vi è più facile esercitare il vostro potere su un'altra persona, se le volete bene. Per questo, certi capi religiosi opera-no così spesso delle guarigioni miracolose. Quando guariamo gli altri dalle malattie, è certamente perchè li amiamo.

Il medico guadagna a curare il paziente, il commerciante ed il venditore guadagnano a far piacere ai clienti, il politico ha intaresse a soddisfare gli elettori e l'innamorato ad adorare la sua amata. La prima condizione richiesta per guidare con successo il pensiero degli altri, è di cercare di fare col pensiero qualche cosa di valido per la persona della quale desiderate dominare il pen-siero. Bisognerà, naturalmente, che si tratti di qualche cosa che anch'essa consideri valida. Ma anche questo costituisce un pro-blema. Se volete liberarla da una cattiva abitudine, potrebbe darsi benissimo che tale abitudine le procuri piacere e che essa desi-deri conservarla. Quando una persona diventa schiava d'una certa cosa, vuol dire che si innamora di questa cosa.

Può anche darsi che la persona sia disposta a contrarre una nuova abitudine, ma che le resista perché se ne fa una idea

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sbagliata. Essa potrebbe aver voglia di fare del moto, ma teme per il suo cuore. Potrebbe aver voglia di mangiare più frutta e più verdura, ma è convinta che, se lo facesse, si sentirebbe debole e mai sazia. Potrebbe desiderare di smettere di fumare e di bere, ma teme che ciò possa nuocere alle sue attività sociali. Urterete contro una barriera psicologica innalzata contro di voi dalla per-sona della quale volete guidare il pensiero.

Ma procediamo oltre, tentando di dividere il dominio del pen-siero in una seria di tappe che supererete facilmente. Esercitatevi, e sarete stupito dal potere che aquisterete grazie alla Seconda Legge.

LE QUATTRO TAPPE PRINCIPALI CHE DOVRETE SUPERARE PER GUIDARE IL PENSIERO DEGLI ALTRI

PRIMA TAPPA, LA FORMA MENTIS CHE ASSOGGETTA GLI ALTRI. E' la tappa meglio calcolata per giovare all'altra persona. Niente assoggetta più dell'amore. Coloro che credeva-no in Cristo L'amavano, ed egli compiva per essi dei miracoli. Nella sua regione, dove non era molto onorato, non fece miraco-li. Egli da canto suo, amava i seguaci, e ciò li incatenò a Lui. Mosè, Maometto e i discepoli di Gesù guidarono anch' essi il pensiero degli altri. Per guidare con successo il pensiero degli altri, bisogna, prima di tutto, desiderare ardentamente di aiutarli.

Esercizio per acquistare la Forma Mentis che Assoggetta.

a. Sedetevi da solo nella vostra camera e immaginate di avere davanti la persona della quale volete guidare il pensiero.

Prendete un foglio di carta e annotate il pensiero o i pensieri che volete inculcarle.

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b. A fianco di ogni pensiero, annotate i vantaggi che volete che ne tragga. Assicuratevi che questi benefici non siano soltan-to i vostri. Bisogna che l'altra persona tragga veramente dei benefici, poichè, se così non fosse, potrebbe scoprie in voi un movente egoistico e sottrarzi al vostro controllo psichico.

Se per esempio, siete un venditore e sperate di trarre un van-taggio dalla vendita, cancellate dal vostro spirito ogni idea rela-tiva a tale vantaggio. Sostituitela con l'idea dei vantaggi che l'aventuale cliente otterrà dall'articolo che gli venderete. Se com-pra l'articolo al prezzo che gli indicate, ricaverete un guadagno da questa vendita. Allora, perchè pensare continuamente a quasto guadagno?

Cominciate a vendere la merce! Il vostro guadagno o la vostra provvigione verranno automaticamente! Per vendere la merce, pensate soltanto al risparmio che farà il vostro cliente, ai vantag-gi che gli procurerà l'acquisto. Immaginatevelo mentre realizza queste cose e vi dimostra la sua riconoscenza. Occupatevi, per il momento, di contentarlo. Ecco cosè < la forma mentis che assog-getta >. Esso fa dell'altro il VOSTRO SCHIAVO!

Agite nello stesso modo se siete un uomo d'affari, un marito, un parente, un amico. Per legarvi qualcuno fino all'assoggetta-mento, immaginatelo con convinzione mentre trae profitto dalle idee che gli inculcate guidando i suoi pensieri.

SECONDA TAPPA: L'ASSOGGETTAMENTO SELETTIVO. É altrettanto necessario. Pur avendo il sincero desiderio di aiuta-re un individuo, può essere che cerchiate di inculcargli un'idea che gli dispiace e lo irrita. Se siete un medico che desidera che il paziente smetta di fumare, può darsi che prenda molto male la cosa. Se siete il padre o la madre di una ragazza alla quale volate impedire di frequentare un uomo che vi dispiace, può darsi che vi resista perchè è (o crede di essere) innamorata di lui.

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Può anche accadere che vogliate vendere a qualcuno un pro-dotto del quale ha assolutamente bisogno e che egli non si renda conto di tale bisogno. Ecco il genere di difficoltà contro le quali urtate tutti i giorni. In queste condizioni, guidare a vostro piaci-mento il pensiero di un altro non è un compito facile. Vi occor-ranno molto tatto e perseveranza. Anche riuscendo, quando smet-terete di influenzare il suo pensiero, l'altra persona tornerà alle sue antiche abitudini.

Nel caso della ragazza accecata dall'amore, potrebbe essere più facile mandarla in una scuola lontana e lasciare che le sparanze ed i nuovi interessi la distacchino dall'uomo che vi dispia-ce. Se siete un venditore, potreste dovervi rassegnare a vendere al vostro cliente qualche cosa conforme ai suoi gusti. Se siete un medico, potreste dover trovare un compromesso persuadendo il paziente a fumare di meno. Nella vita, non si può mai prevedere il 100% di successi. L'uomo che riesce meglio è quello che sa quando bisogna ricorrere al compromesso. L'insuccesso non ricorre mai al compromesso, si butta in avanti, a testa bassa, verso il disastro.

Tuttavia, non rassegnatevi all'insuccesso soltanto perché non riuscite a guardare completamente il pensiero di una persona biz-zarra o originale. Se potete influenzarla in certa misura, avete già acquistato su di lei qualche vantaggio. Dopo parecchi tentativi, può darsi che riuscite ad influenzare il suo pensiero in modo apprezzabile.

ESERCIZIO PER ARRIVARE ALL'ASSOGGETTAMENTO SELETTIVO.

a. Annotate, di fianco ad ogni vostro pnsiero, la reazione esat-ta che vi aspettate dalla persona che volete influenzare, immaginando

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di imporle ortalmente questi pensieri. Se pensate che i suoi amici si rideranno di lei e la burleranno finché non terrà conto del vostro consiglio, notatelo pure. Non tralascite nessuna delle dif-ficoltà che potreste incontrare. Se vi sembra che la persona avrebbe tendenza a comprare la vostra merce se non insistete, annotatelo. Annotate tutto ciò che potrebbe intracciare i vostri sforzi per guidare il suo pensiero. Il procedimento consiste nel guidare gli altri per mezzo del pensiero può rivelarsi più sottile, più efficace e più attraente del procedimento verbale, ma vi costringe, tuttavia, a svegliare il subcosciente dell'interlocutore per inculcargli le vostre idee. Se non riuscite a svegliarlo abba-stanza, non potrete mai guidare i suoi pensieri.

Il successo verrà più rapidamente se riuscite a trovare un mezzo più semplice per assoggettare l'interlocutore, per esem-pio, farvi amare di più, mettetevi d'accordo perché vi parli più a lungo, perché vi ascolti più attentamente, abbia più rispetto per voi. Man mano che avrete più esperienza e più sicurezza nell'ar-te di guidare i pensieri degli altri, potrete scegliere dei mezzi più difficili. TERZA TAPPA: COME STABILIRE IL RAVVICINAMEN-TO PSICHICO. Una volta acquisita la forma mentis che sotto-mette e seleziona i mezzi per assoggettare, siete pronto a guida-re il pensiero dell'interlocutore. Non cercate di guidarlo con i vostri pensieri ma di dirigere il suo pensiero.

Voi non volete neppure che egli dubbiti di ciò che state per fare perché si metterebbe sulla difensiva, ma volete che pensi consapevolmente che il pensiero nato nel suo spirito è veramen-te il suo, che la vostra presenza è soltanto accidentale, come i vostri pensieri in questo preciso momento.

Guidare il pensiero degli altri è un'arte d'una estrema sotti-gliezza. Il minimo sospetto di costrizione o di insistenza da parte

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vostra può far fallire tutto. Dovete stabilire una telepatia talmen-te perfetta con l'altra persona da obbligarla ad obbidirvi senza resistenza e senza timore, come se fosse in stato di ipnosi. Bisogna. che obbidisca spontaneamente, senza esitazione agli ordini che le trasmettete, salvo a stupirsi più tardi del proprio atteggiamento.

Esercizio per giugere al Ravvicinamento Psichico. Sedetevi nella vostra camera di fronte ad uno specchio ed

immaginate che la vostra immagine sia quella di un'altra perso-na. Restate calmo a sedere, respirate tranquillamente e fissate questa immagine con benevolenza. Mentre la fissate, pensate all'< altra persona> : < Voglio farvi tutto il bene di cui sono capa-ce>, ed anche meglio, giungendo fino al sacrificio: < Sono pron-to a fare qualsiasi cosa per rendervi felice. La mia principale cura è di servire nel miglior modo i vostri interessi>.

É evidente che questa affermazione non è affatto il riflesso della verità. Se siete un venditore o un uomo d'affari, i vostri interessi sono la vostra principale preoccupazione. Ma non potate permettere al subcosciente di trasmettere questo pensiero all'altra persona per telepatia perché si metterebbe psichical-mente sulla difenziva. Volete invece che essa spalanchi le porte del suo spirito per ricevere i vostri messaggi telepatici con la minore resistenza possibile e che li consideri come propri - almano per un certo tempo. Avrete allora stabilito con lei un ravvici-namento psicologica.

Come rendersi conto che il Muro Psicologico sta per cedere.

Quando avrete stabilito il ravvicinamento con l'altra persona, sentirete diminuire improvvisamente la resistenza che si opponava alla pressione telepatica che esercitate sul suo spirito. É come se aveste lottato per trascinare un enorme ceppo nell'oscurità per

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metterlo contro il muro, e che tutto ad un tratto si fosse trasfor-mato in un buco nel muro nel quale sarebbe entrato senza alcuna difficoltà. Ecco cosa si sente quando < il muro psichico cede >. All'inizio, non sentirete questa impressione. Può anche darsi che pensiate che i vostri ordini psichico siano completamente accet-tati o completamente respinti dall'altra persona.

Se l'altra persona è davanti a voi, avrete maggiormente coscienza che il muro sta per cedere nel momento in cui ciò acca-drà. Se avete l'abitudine della telepatia, avrete già dovuto prova-re questa impressione. Forse, durante una riunione pubblica, non siete stato per niente influenzato dalla gente che si trovava attor-no a voi. Poi, tutto ad un tratto, è apparso un nuovo viso che vi ha attirato in un modo talmente irresistibile da farvi saltare il cuore nel petto e da impedirvi quasi di respirare. La lingua vi si è paralizzata, nonostante il desiderio che avevate di parlare a questa persona. Malgrado l'emozione, fingete di interessarvi a lei, e la lasciate scomparire, forse per sempre, dalla vostra vita, ma ve ne ricorderete eternamente con profondo rimpianto.

Probabilmente, anche l'altra persona ha provato per voi gli stessi sentimenti. Ecco perché la vostra reazione è stata tanto vio-lenta. Ciascuno di voi ha sentito cedere il muro psicologico ed ognuno ne ha risentito un immenso turbamento.

Imparate a stabilire il ravvicinamento psichico fin quando sentite cedere il muro psicologico. Quando lo sentirete cedere (e ciò non potrebbe tardare) sarete pronto a guidare i pensieri degli altri.

QUARTA TAPPA: COME GUIDARE I PENSIERI DEGLI ALTRI. Per guidare effettivamente i pensieri degli altri ci si può servire sia delle parole che delle immagini. I due metodi sono efficaci, ma uno è più effi-cace degli altri a seconda delle circostanze. Il metodo consistente nell'u-tilizzare l'immagine è più efficace con gli estranei, quello verbale con-

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viene di più quando si tratta della vostra famiglia e di intimi. Ciò per parecchie ragioni.

Gli estranei non vi hanno sentito parlare spesso, può darsi che non vi abbiamo sentito mai. Essi non sono abituati né a parlarvi, né ad ascoltarvi. Nel loro subcosciente non sono nati dei riflessi condizionati causati da incontri avvenuti fra voi. Può anche darsi che si aspettino da voi una voce ed un modo di parlare complatamente diversi dai vostri. Quando avrete acquistata sufficiente esperienza, importerà, poco quale metodo userete, ma all'inizio vi sarà utile applicare il metodo visuale con gli estranei, e quello verbale in famiglia e con gli intimi. Costoro sono condizionati dai vostri rapporti verbali ed assimileranno meglio i messaggi verbali.

Come guidare il Pensiero per mezzo dell'Immagine Se si tratta di un estraneo, scegliete bene l'obiettivo di cui

volete servirvi per assoggettarlo. Ciò si applica altrettanto bene, sia ad un eventuale cliente, che ad un nuovo malato o ad un nuovo cliente. Fate ben penetrare nel suo spirito l'immagine mentale del mezzo che avete accuratamente scelto per dominar-lo pensandovi voi stesso e trasmettendogliela. Lasciate che flut-tui nell'aria e si apra un passaggio al di là dalle porte spalancate del suo spirito, E MANTENETELA davanti a lui, mobile e ben viva. Non create un'immagine statica e senza vita. Un immagine viva dinamica, proiettata dal vostro spirito e rappresentante l'astraneo nell'atto di fare esattamente ciò che volete che faccia, avvince il suo subcosciente e gli impedisce di chiudere le porte ai vostri messaggi pensati. Un'immagine viva e seducente, non provoca mai la noia. La noia è un ostacolo al ravvicinamento psi-chico - tranne quando è utilizzata a fini ipnotici.

Non proiettate l'immagine per troppo tempo. Basteranno tre o quattro secondi, ritiratela prima che il subcosciente dell'estraneo

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le opponga resistenza. Se si condizionasse a resistere ai vostri mes-saggi, tutti gli sforzi futuri per guidare i suoi pensieri potrebbero rilevarsi inutili.

NON TRASMETTETE MAI LA STESSA IMMAGINE ALLA STESSA PERSONA, PIU' D'UNA VOLTA. La prossima volta in cui le trasmetterete un'immagine per guidare i suoi pensieri, usatane una diversa da quella precedente. Cercate di incostrare l'estraneo poco tempo dopo e, per guidare il suo pensiero, passate dalla forma per immagini a quella verbale, perché l'immagine potrebbe stan-carlo molto presto. Lo spirito umano si stanca presto delle cose che non si rinnovano.

Adesso, imparate come agisce KIZUMA IL SEGRETO DELLA STREGONERIA. Le persone supersti-

ziose del tempo antico dicevano che gli stregoni < avevano conni-venza col diavolo >. Ma anche gli stregoni usavano l'immagine mentale. Concentrandosi a lungo sui loro desideri e proiettandoli, riuscivano ad acquistare un potere stupefacente di rappresentazione mentale ed il potere psichico gli procurava un successo straordina-rio. Nelle loro confessioni hanno rivelato i metodi che usavano. I più hanno ammesso i fatti seguenti:

1. Essi fissavano l'attenzione su altre persone o sui loro animali e 2. Si concentravano sull'immagine mentale di queste persone o

di questi animali trasmettendo loro delle onde che contenevano le maledizioni delle quali volevano caricarli. Erano onde talmentapotenti che i maghi riuscivano a < scuotere profondamente la psi-che di queste persone e, molto spesso, a farle ammalare davvero >.

Altri segreti della stregoneria Un altro metodo ammesso dagli stregoni e dai maghi nelle loro

confessioni era la psicometria. Essi si procuravano degli oggetti appartenenti a coloro che volevano rendere loro vittime, li tenevano in mano per stabilire un contatto astrale con i proprietari ai quali

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trasmettevano delle onde malefiche. Questo metodo si è rileva-to efficacissimo.

Altri stregoni modellavano delle statuette di argilla o di cera raffiguranti le vittime, le trafiggevano con innumerevoli spilli e le maledivano ogno giorno. Pensavano che queste statuette pos-sedessero un potere soprannaturale che permetteva di attirare le maledizioni augurante dallo stregone. Evidentemente non era così. Le statuette servivano allo stregone soltanto come bersagli sui quali proiettava le sue rappresentazioni mentali. Esse l'aiuta-vano anche a rappresentarsi più chiaramente e più facilmente le sue vittime. Tali statuette erano usate esattamente come la vostra immagine riflessa in uno specchio, quando la fissate immaginan-do che sia quella di un'altra persona, cosa che vi permette di proiettare su di lei il vostro potere psichico. Si potrebbe arrivare allo stesso risultato senza ricorrere a questo mezzo d'appoggio che, tuttavia, ci dà una sicurezza necessaria. Nondimeno, se ci si abitua troppo ad un mezzo d'appoggio, diventa impossibile farne a meno. Questo sostegno non possiede in sè alcun potere, vi da semplicemente della sicurezza. Nonostante ciò, il fatto che esso non possieda potere psichico non implica che neppure VOI ne possediate.

Ciò vale anche per gli strregoni. Il fatto che le loro statuette di cera o di argilla non abbiano potere psichico di per se stesse, non vuol dire che non ne abbiano gli stregoni. Soltanto, il loro potare non era un potere necessariamente soprannaturale. Era invece evidentissimo un potere di trasmissione del pensiero sviluppato ad un grado estremo ed irresistibile.

Potete rendervi conto della portata di un tale potere metten-dolo al servizio del BENE. Lo si potrebbe utilizzare per aiutare gli altri a vincere le malattie, per inculcare loro il coraggio e l'ambizione, per convincerli a prendere una saggia decisione.

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L'arsenico è un veleno mortale, ma è anche una medicina effi-cace se viene usato dal medico.

COME PROIETTARE L'IMMAGINE MENTALE CHE AIUTA A GUIDARE GLI ALTRI

L'immaginne mentale è più efficace se Giovanni o Giovanna se l'aspettano e sono d'accordo di riceverla. Per esempio, se Gianni è convinto che gli volete bene e che desiderate aiutarlo, sarà, più ricettivo alla vostra proiezione. Se non ha fiducia in voi, il suo subcosciente vi respingerà quando riceverà il vostro mes-saggio telepatico, sia che vi sia preparato o no. Quindi, all'inizio imparerete più presto il KIZUMA se conoscete bene Giovanni e se sapete già che vi è devoto.

Ora, supponete che Giovanni manchi di fiducia in se stesso e che vogliate fargliela acquistare per permettergli di realizzare meglio le sue possibilità. Potreste insufflargliela direttamente, ma i suoi dubbi divoranti rischierebbero di assalirlo di nuovo dopo la vostra partenza. Colmate il vuoto intensificando la proie-zione dell'immagine che volete inculcargli. Guardate fissamente una fotografia di Giovanni o tenete in mano un oggetto che gli appartiene e immaginate la scena che lo riguarda e che vorreste veder realizzarsi. Se egli soffre di complessi di inferiorità, imma-ginatevelo traboccante di sicurezza. Se è un pessimista, raffigu-ratevelo nei panni di un ottimista che attira a sé la fortuna. Se dubita della sua capacità di riuscita (ed anche della facoltà di tro-vare una buona sistemazione) immaginatevelo in una posizione vantaggiosa.

Adesso, spedite questa immagine mentale perfettamente ela-borata verso il suo spirito COSCIENTE. Proiettate verso di lui un'immagine mentale tanto perfetta da farla insediare nel suo

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spirito e da cancellare l'immagine contraria che si è fatta di se stesso.

Tuttavia, la proiezione di questa immagine mentale non deve restare piantata indefinitamente nel suo spirito. Fin da quando cesserete di proiettarla, essa diventerà evanescente. Bisognerà dunque proiettarglierla nuovamente qualche minuto dopo.

Continuate la proiezione, ad intervalli regolari, per circa 10 minuti.

Ripetete l'operazione nello stesso modo l'indomani durante la serata. Ripetetela parecchie sere di seguito, se siete quasi sicuro che Giovanni si trova a casa. Una sola seduta sarà certamente insufficiente se Giovanni è convinto che non riuscirà mai o se è un pessimista inveterato.

L'EFFETTO SUPPLEMENTARE DEI < SOSTEGNI >

La foto di Giovanni, che state guardando, e che vi serve da < sostegno >, non aumenterà il potere dell'immagine mentale che proiettate verso di lui,. Giovanni, ed è QUESTO che vi per-metterà di ancorare più profondamente l'immagine nel suo spiri-to, poiché egli si riconoscerà immediatamente nell'immagine mentale che gli proietterete. Se non aveste la sua foto proprio di fronte a voi, potreste raffigurarvi Giovanni in modo un pò diverso da come è, nei lineamenti e nel contegno, e potrebbe, di consaguenza, non riconoscersi nell'immagine mentale così come la proiettereste. É per questo che i maghi introducevano degli spilli nelle statuette di cera o di argilla raffiguranti le loro vittime even-tuali. Essi non tralasciavano nulla che potesse aggiungere una certa veracità alla proiezione delle loro immagini mentali.

Gli artisti usano dei modelli per questa stessa ragione. La mag-gior parte di loro potrebbero perfettamente dipingere o disegnare

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senza modello, ma, con dei modelli per guidarli, i dipinti o i disagni restano più vicini alla realtà pur lasciando campo libero alla fantasia.

IL POTERE DEL KIZUMA : LA PROIEZIONE DELL'IMMAGINE MENTALE

Sul piano della psicometria, quando tenete un oggetto appar-tenete a Giovanni, sapete già che è suo e che egli vi è attaccato per mezzo di un contratto astrale diretto. Può non averne coscienza, ma il contatto è stato stabilito. Quando, in seguito, proiettate verso di lui il vostro pensiero mentale, aumentano le sue probabilità di riceverlo in modo perfetto.

Se Giovanni partecipa ad una discussione, ad una competizio-ne sportiva, se sta cercando una sistemazione, o se sta per dare un esame importante e se temete che ne sia impressionato, è il momento ideale per incitarlo con l'aiuto del KIZUMA. Può darsi che sappiate, pressapoco, dove e quando accadrà l'avvenimento. Poiché, in quel momento, Giovanni sarà molto ricettivo alle vostre suggestioni psichiche o verbali. Proiettandogli, in quel preci-so momento, un'immagine di lui traboccante di fiducia e convinto del suo successo, ci sono molte probabilità perché riuscite a suggastionarlo in modo decisivo. Può anche darsi che il vostro intervento cambi completamente il suo modo di considerare le cose. Nelle Antille, il padre dell'autore ha visto un uomo salvare il proprio fra-tello, che stava per annegare, proiettandogli dalla riva un'mmagine mentale che ha decuplicato le sue forse e gli ha permesso di lottare in modo sovrumano e di sfuggire alla morte.

LA MAGIA NERA CIVILIZZATA IN AZIONE

Può darsi che Elsa, vostra vicina, vi disprezzi unicamente perchè

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invidiosa del vostro fisico, della vostra posizione, della vostra meravigliosa capigliatura, del vostro incantevole sorriso, del vostro aspetto curato, o di qualunque altra cosa.

Questi pensieri costanti, benché non siano diretti contro di voi in modo sistematico, cospirano ad attirarvi gli effetti della magia nera. Ovunque la incontriate, vi sentite a disagio e indesiderata, come se volesse evitarvi. Avete perfino l'impressione ( probabil-mente esatta) che, non soltanto pensa a voi, ma che parla a lungo di voi a suo marito, e certamente non in termini elogiativi.

Non esiste una personalità tanto solida che, senza essere scos-sa, possa resistere ad una simile iniezione permanente di < vele-no psichico >. Dopo pochissimo tempo, una situazione di questo genere vi rende ipersensibile. Se un sasso rimbalza vicino a voi sul marciapiedi, giurereste che è stato lanciato da Elsa. Vi senti-te sempre meno al sicuro e la vostra espressione stessa si tra-sforma. La cattiva Elsa lo nota, vi detesta ancora di più e vi augu-ra più male. Il cerchio vizioso continua finché vi diventa impossibile vivere vicino a lei conservando la calma e la serenità. Perdete il senso dell'umorismo, vi arrabbiate contro Elsa e la temete, quando la incontrate per la strada la guardate con diffidenza. Perdete l'appetito e il sonno. Anche se non dimagrite a vista d'occhio, perdete la vita-lità, e la vostra vita personale e professionale ne risentono. Se questi non sono i segni della Magia Nera, cosa sono allora?

COME NEUTRALIZZARE LA MAGIA NERA CIVILIZZATA

Vi è difficile sottrarvi all'iniezione costante di veleno psichico emanante da Elsa, a meno che non lasciate il quartiere. Ma siccome esso vi piace, bisognerà che facciate uso di autodifesa sul piano psi-chico. Non perdete né tempo né forze per tentare di impedire che le proiezioni mentali di Elsa deteriorino il vostro spirito.

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Ciò vi farebbe soltanto perdere la vitalità. Chiudete completa-mente lo spirito a tutto ciò che la riguarda facendo il vuoto com-pleto, oppure pensate a qualche cosa di piacevole e lasciate che Elsa si esaurisca a riversare i suoi cattivi pensieri nel vostro spi-rito che non sarà più recettivo.

ESERCIZIO. Immagginate di incontrare Elsa sul marciapie-de. Ripensate subito al meraviglioso film o alla partita di calcio che avete visto recentemente. Rivedete il vostro attore preferito nella sua parte, o il campione della squadra nella sua prova. Seguite questo pensiero per almeno dieci minuti finché avrete dimenticato Elsa.

Impegnandovi in questo modo per dieci minuti, eviterete di essere turbata dalla sua <Magia Nera > dopo la sua partenza. Più siete sensibile, più siete condannata alla solitudine e più vi per-turba questo genere di situazione. Bisogna dunque che impariate a neutralizzare rapidamente i pensieri. Imparando bene questo esercizio, e applicandolo a ragion veduta, vi risparmeriete di finirvi con pensieri ostili e di rancore verso questa persona.

Praticate questo esercizio finche potrete applicarlo facilmente in caso di necessità.

ESEMPI DEL POTERE INDESCRIVIBILE DELL'IMMAGINE MENTALE

Primo esempio: IL PIANTATORE DI TRINIDAD. Jonas Cooke, un piantatore di canna da zucchero brutale, tratta-va i suoi operai come degli schiavi. Ciò accadeva a Trinidad, nel XIX secolo. Egli li maltrattava e li puniva senza pietà. Molti di loro morirono giovani. Non sapendo più a che santo votarsi, gli operai mandarono uno dei loro dal Mago Bayjan promettendogli un barile di melassa se fosse riuscito a salvarli.

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Bayjan accettò l'affare e rimandò l'operaio con un pacchettino. Tornato alla piantagione, l'inviato riunì gli altri ooerai ed aprì

il pacchetto. Conteneva una statuetta d'argilla rappresentante un essere umano con una cinghia di cuoio verde attorno al collo.

Nel momento in cui Jonas Cooke si preparava a ritirarsi per la notte scorse la statuetta sulla credenza. Nessuno dei domestici aveva l'aria di sapere di che cosa si trattava. Ma mormorarono che era un cattivo presagio, e che poteva anche preannunciare una morte per strangolamento.

Jonas si burlò di loro, ma poiché sapeva che i suoi operai non l'amavano, decise di stare ben attento.

Passò una settimana, poi due, poi tre senza che accadesse nulla. La statuetta di argilla continuava a guardare Jonas con indifferenza dall'alto della credenza. Jonas non si decideva a farla sparire per paura di confessare i suoi timori. Ma si sentiva a disagio.

Durante la quarta settimana ebbe una crisi di malaria che andò peggiorando. Furente, mandò un domestico a chiamare il medi-co più vicino. Quando il dottore arrivò, trovò Jonas morto. Aveva contratto una polmonite si era annegato nelle mucosità.

Quando il medico apprese la storia della statuetta, non poté tro-vare nulla sul cadavere che potesse fargli cambiare la diagnosi circa la causa della morte. Quello che sorprende è che la statuetta troneggiava sempre sulla credenza, ma era decapitata! Man mano che la cinghia di cuoio verde si era disseccata, si era ristretta sem-pre più fino a stringere la testa della statuetta rompendola. Bayjan, il mago, aveva ancora questa immagine mentale nello spirito di Jonas affinché, man mano che il cuoio verde si restringeva, Jonas si ammalasse e morisse lui pure. Bayjan sapeva quanto tempo sarebbe occorso alla cinghia per restringersi al punto da decapita-re la statuetta e, ogni giorno, mandava dei messaggi telepatici

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al subcosciente di Jonas. Il fatto che Jonas si sapeva colpevole e si sentiva turbato dalla presenza della statuetta, lo rendeva ricet-tivo alle correnti psichiche malefiche. L'appetito e la resistenza fisica dell'uomo diminuirono e fù colpito da una malattia corren-te nei tropici, la malaria. ALLORA, i suoi timori aumentarone e, da quel momento, fu una vittima facile per le manovre di Bayjan che mirava alla sua morte.

Secondo esempio: L'AGRICOLTORE DI PANAMA. Al tempo della costruzione del Canale di Panama, un agricolto-re, Gasteazzoro, possedeva una fattoria a 5 kilometri dalla città di Aguadulce. C'erano due vie che conducevano dalla fattoria alla città. Quella più corta era un sentiero serpeggiante per 3 choilometri attraverso i boschi, mentre la più lunga era una stra-da piena di fango secco tutta a zig-zag che copriva un percorso di 5 faticosi Khilometri. C'era un solo < punto nero >, per prendare la via più corta, Gasteazzorro doveva attraversare la fattoria del suo vecchio nemico Pretelt.

Costui aveva diffidato più volte. Gasteazzoro dall'entrare nella sua proprietà e l'aveva minacciato di fargli del male se non gli avesse obbedito.

Un giorno, in cui Gasteazorro era nuovamente arrivato di nascosto fin dentro la fattoria di Pretelt, per recarsi ad Aguadulce, fu colto improvvisamente da un terribile crampo alle gambe. Nonostante gli sforzi disperati, non riusciva più a sollevare le gambe da terra. Subito sospettò di Pretelt che veniva verso di lui con una risatina soffocata. < Buenos dias Senòr Gasteazzorro >, gli disse con una riverenza ed una grande scappellata col suo < sombrero >. < Poichè vi piace tanto stare nelle mie terre, fatami il piacere di essere mio ospite per due o tre giorni >.

Il crampo alle gambe diventò paralisi e Gasteazzorro raccontò

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a Pretelt come si era ridotto così. < Che pena > replicò Pretelt prendendolo in giro. < Ma cosa

importa, dato che vi piace tarli() questo posto? Il malocchio che vi ho gettato ha funzionato davvero! >.

< Che dite, Senòr >, urlò disperatamente Gasteazorro, < Avete detto IL MALOCCHIO? >.

< Ma si, certamente > rispose Pretelt con un sorrisetto di sod-disfazione. < Vi ho gettato un sortilegio per impedirvi di passare dalle mie terre finché non tolgo il chiodo che ho piantato sul-l'impronta dei vostri passi in un punto, laggiù >.

In risposta alle preghiere frenetiche di Gasteazorro. Pretelt ammise che il sortilegio sarebbe stato valido soltanto all'interno della sua proprietà, ma non sulle terre vicine. E con gran risata di soddisfazione, si allontanò facendogli un gran saluto col cappel-lo e lanciandogli un: <Buenas noches, senor. La mia fattoria è vostra. Restateci quanto vi piacerà. E non preoccupatevi delle zanzare, questa sera. Cosa importa se si lanceranno a centinaia su di voi? Il vostro magro sarà molto più pieno e bello dopo i loro morsi. In verità, <hombre>, si potrebbe desiderare un trattamen-to di bellezza più economico?>.

Gasteazorro passò una notte infernale, urlando per chiedere aiuto e tentando febbrilmente di cacciare le innumerevoli ondate di zanzare giganti che irrompevano su di lui e si concedevano un banchetto. Verso la mattina, era coperto dalla testa ai piedi da enormi visciche, non era più in se e si trovava sull'orlo dell'iste-rismo. Al levarsi del sole già caldo, gli insetti si ritirarono gra-dualmente verso la palude più vicina e Gasteazorro, sempre para-lizzato, si torturò il cervello per farsi venire in mente tutto ciò che sapeva sulla stregoneria.

Completamente estenuato e indebolito per la fame, ma terro-rizzato dall'idea di passare un altro giorno e un'altra notte in quella

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tremenda situazione, fece un altro sforzo disperato per liberarsi. Si tolse la giacca e la strappo in due parti. Con uno sforzo sovraumano, riuscì a infilare uno sotto un piede. Subito, esso ridiventò normale. Sul punto di svenire dalla gioia, infilo l'altra-metà della giacca sotto l'altro piede. Con i piedi avvolti nei due pezzi della giacca, si diresse esitante verso la vostra fattoria. Vicino allo staccato, al limite della fattoria di Pretelt, Gasteazorro scorse un chiodo piantato nell'impronta di uno dei suoi passi. Lo strappò, liberò i piedi dagli stracci che li avvolgevano, e scoprì che non era più sotto l'effetto del sortileggio lanciatogli dal suo nemico. Era diventato tutto ad un tratto un uomo più triste ma più saggio. Mentre si allontanava, udì l'enorme risata di Pretelt.

L'immagine mentale proiettata da Pretelt su Gasteazorro per assoggettarlo, aveva trovato un terreno recettivo perché quest'ul-timo si sentiva colpevole e Pretelt l'aveva già minacciato. Quando Pretelt piantò il chiodo nell'impronta del passo di Gasteazorro e si raffigurò questo chiodo piantato nel piede del suo vicino inchiodado al suolo, questa immagine mentale appar-ve nello spirito del colpevole in modo così realistica e viva che questi l'accettò come un fatto compiuto ed il suo subcosciente < inchiodò > i suoi piedi al terreno.

Terzo esempio: LE ASTUZIE DEGLI INNAMORATI NEL-L' ANTICHITA' . Questo accadeva parecchi secoli fa ed accade ancora ai giorni nostri in alcune località. Le ragazze strappavano alcune ciocche di capelli ai loro innamorati e le intrecciavano per fare un piccolo bamboccio simbolizzante l'oggetto del loro amore. Poi, intrecciavano alcune ciocche dei propri capelli per fare una bamboletta che simbolizzava esse stesse. Ponevano i pupazetti uno di fronte all'altro, separati da una distanza uguale alla statura dei loro innamorati.

Ogni giorno, accostavano i pupazzi di alcuni centimetri.

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Quando arrivano ad essere abbastanza vicini da toccarsi, la credenza voleva che fosse giunto il momento di sposarsi.

Questo stesso procedimento, ma stavolta in senso opposto, veniva usato per ALLONTANARE un pretendente indesiderabi-le, un rivale, o un qualsiasi cattivo presagio.

È evidente che, se le ragazze conseguivano lo scopo desidera-to, non dovevano il successo ai pupazzetti simbolici ma alle immaggini mentali che tali pupazzetti le aiutavano a proiettare. Le immaggini mentali erano aiutate, certamente, dai risultati psi-cologici e psicometrici dei capelli intrecciati.

Quarto esempio: I COSTUMI DEGLI INNAMORATI ORIENTALI. Mirza bruciava dal desiderio di sedurre Kafir. Essa chiamò la sua immaggine nel suo spirito e gli fece la corte per tentare di sedurlo.

Quando conduceva la manovra in modo continuo, a Kafir riu-sciva difficile resisterle. Mirza poteva perfino attirare a sé un UOMO SCONOSCIUTO da qualsiasi parte del mondo. Le bastava concentrarsi sull'immagine del suo ideale, ed egli veniva a lei nel tempo voluto.

È quel che si chiama < La Chiaroveggenza dello Spirito >. Non è un mistero. Molti di noi hanno applicato questo metodo senza neppure rendersene conto. Hanno proiettato delle

immaggini mentali attraverso lo spazio finché raggiungevano l'essere umano adatto a riceverle. In questo modo, si stabilisce immedia-tamente un rapporto fra due persone e le attira l'una verso l'altra.

Quinto esempio: Delle coppie recanti al dito degli anelli gemelli contenenti una ciocca di capelli per ciascuno, sono state legate l'uno all'altra per sempre, senza che nulla potesse separarle.

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ESERCIZI CHE CONSENTONO DI ACQUISTARE LA PRATICA DEL KIZUMA E DI SERVIRSENE

PER RAGGIUNGERE DEGLI OBIETTIVI VALIDI

Primo esercizio: Siete una donna e volete conquistare Albert radford. Procuratevi una sua fotografia o un oggetto che gli

appartenga. Se, per far ciò dovete ricorrere a dei sistemi illegali o condannabili, è meglio che ne facciate a meno.

Sedetevi o stendetevi nell'oscurità della vostra camera. Chiudete gli occhi e immaginate Albert nel suo letto ma non ancora addormentato. È il momento migliore per proiettare una potenza psichica efficace. Create nel vostro spirito un'immagine di voi stessa così come la vorreste insediare nello spirito di Albert. Immagginatevi vestita in modo elegante e suggestivo, con aspetto giovane e attraente e in atteggiamento amichevole e seducente. Ricreate questa immagine nel vostro spirito finché sia così perfetta nei minimi particolari da avere veramente l'impres-sione di < vedervi > di fronte a voi nel buio.

Proiettate questa immegine mentale nello spirito < cosciente> di Albert e mantenetela per uno o due secondi. Subito dopo, riti-ratela per uno o due minuti (o fino a quando non vi sentirete abbastanza riposata per ricominciare la proiezione), e ricomin-ciare l'operazione.

Ricominciate l'indomani sera. Ma bisogna che siete quasi certa che Albert sia a casa, a letto, altrimenti, le proiezioni perderebbaro vigore nel tentativo di trovarlo. Esse non avranno d'altronde alcun effetto (a meno che, con la pratica, non abbiate acqui-stato un potere psichico straordinario) se egli è in compagnia di un'altra donna che gli piace molto, o se si diverte in compagnia di amici. Se ripeterete queste proiezioni per parecchie sere di segui-to, avrete tuttavia molte probabilità di trovarlo a casa, a letto.

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* Un consiglio — Non proiettate di voi, ogni sera, la stessa immagine. Se riuscite ad entrare in contatto con lui più di una volta, potrebbe abituarsi a questa immagine. Beninteso che egli non riconosce questa immagine come un'immagine mentale emanata da voi, ma come l'immagine che egli stesso si fa di voi. É ciò che rende efficace il procedimento. Bisogna dunque che ogni sera proiettiate di voi un'immagine diversa, ornata con una nuova e ben fatta pettinatura, delle nuove pantofole, con una nuova vestaglia, ecc. Appuntamento attraente, ma in un'atmosfara che faccia in modo che Albert si senta < a casa >.

Secondo esercizio: Immaginate di volere che il signor Darbey, vostro principale, vi conceda una promozione o un aumento più rapido della retribuzione. In tal caso sarebbe prefaribile che aveste in vostro possesso un oggetto che gli appartiane, una matita, per esempio. Non trasformatevi, tuttavia, in un disprezzabile ladro per impadronirvene. Kizuma può esservi utile anche senza l'aiuto della psicometria. Vi basterà creare un'immagine mentale più perfetta. Ad ogni modo, se le vostre immagine mentali non si avvicinano alla perfezione, le proiezio-ni non vi daranno i successi previsti. Sedetevi nella vostra camara o stendetevi sul letto, come per il Primo Esercizio. Immaginate il signor Darbey a casa sua, mentre si mette a letto. Adesso, cer-cate di raggiungere il suo spirito < cosciente >. A meno che non sia molto infastidito da questioni d'ufficio, dovreste riuscirvi molto presto.

Dopo, create un'immagine lusinghiera di voi in ufficio, men-tre lavorate per lui, e fatela entrare nel suo spirito.

Raffiguratevi in circostanza richiedenti velocità e efficacia, mentre adempite ai vostri compiti in modo perfetto.

Insediate subito neml suo spirito il timore che voi state cer-candovi una migliore sistemazione e la paura di dover formare

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un'altra impiegata che potrebbe rivelarsi meno efficiente di voi. Dato che la maggior parte della gente detesta cambiare le proprie abitudini, una tale apprensione troverà in lui un terreno fertile.

Come nel Primo Esercizio proiettate la vostra immagine men-tale per uno o due secondi soltanto. Riposatevi per uno o due minuti e ricominciate la proiezione. Ripetete parecchie volte l'o-perazione. Il giorno dopo, ricominciate. Questa volta, però, immaginate un' altra situazione nella quale dovete dimostrare la vostra effi-cienza. Mostratevi mentre assolvete un altro incarico in modo altrettanto brillante. Bisogna che non si abitui a < vedervi > men-tre fate sempre lo stesso lavoro; ciò gli farebbe perdere l'entu-siasmo di ammirarvi. Dategli l'impressione di essere indispensa-bile per un numero talmente grande di ragioni, che non PUO' PERMETTERSI di lasciarvi andar via.

Attenzione! - Quando, l'indomani, vi troverete di fronte al signor Darbey, bisogna che nulla, nel vostro atteggiamento, gli faccia sospettare il vostro stratagemma del giorno prima.

Praticate altri esercizi di vostra invenzione, ma seguendo sem-pre il procedimento già indicato.

Ovviamente, dovrete essere all'altezza - almeno per buona parte - delle vostre immagini mentali, affinché diano i loro frut-ti. Non potete essere una donna senza attrattive e poco curata, né un' impiegata mediocre sulla quale non si può fare assegnamen-to, e sperare che le immagini mentali, da sole, possano impres-sionare il vostro < uomo > o il < principale >. Quando combina-te le immagini mentali con la realtà, le probabilità di raggiunge-re gli scopi sono centuplicate.

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TERZA LEGGE

Come Guidare il Pensiero degli Altri con Suggestini Verbali

LE SUGGESTIONI VERBALI

Imparate, adesso, a guidare il pensiero degli altri per mezzo di comandi verbali e dimenticate le immagini mentali proiettate. Questa legge è più efficace se siete di fronte a Giovanni o a Giovanna.

Questo modo di influenzare la gente con le parole deve essare presentato sotto forma di consigli. Tuttavia, non dovete dare l'impressione di dare dei consigli, deve sembrare che stiate espo-nendo semplicemente dei fatti.

Non dite mai a Giovanni o a Giovanna: < Fumate meno!> È meglio che diciate: < Dovreste fumare meno, Giovanni. Perché scherzare col cancro ai polmoni?>. Non ditegli: < Andate a letto, la sera e riposatevi di più >, ma: < Vi sentireste meglio la matti-na, Gianni, se andaste a letto più presto >. Un atteggiamento-troppo rigido impedisce l'unione psichica, un atteggiamento amichevole la mantiene. Ne siete cosciente, nella vita d'ogni giorno, quando parlate alle persone del vostro ambiente.

Primo Esempio. COME INDURRE UN VENDITORE A MOSTRARVI TUTTI I SUOI ARTICOLI. Siete un compratore timido, come quasi tutti, ma non volete comprare il primo arti-colo che vi viene mostrato. Voi volete vedere - ed anche provare

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— parecchi articoli prima di decidervi. Non volete pagare un prez-zo eccessivo per ciò che volete, e dite a voi stesso che il vendi-tore non avrà voglia di tirar fuori troppe cose per farvi piacere.

Dominatelo per mezzo delle ordinazioni verbali. Esaminate con interesse ciò che vi mostra per primo, ma esitate visibilmen-te e riflettete diretto a lui, < ciò m'interessa molto, ma può darsi che ci sia qualche altra cosa che mi convenga perfettamente. Mostratemi qualche altra cosa e vedremo >. In quel momento ditegli: < Non è esattamente quello che volevo. Avete altro? >.

I vostri modi, l'intonazione non lo supplicano di mostrarvi altro. Egli non deve pensare di farvi un favore, bisogna indurlo a pensare che avete ancor più fretta di lui, ma che non sarete un cliente facile da convivere. D'altra parte, gli avete già inviato un ordine verbale indicandogli che l'articolo vi interessa veramente, ma che dovrebbe mostrarvi altre cose.

Ciò stimola il suo entusiasmo. Egli pensa che siete molto intaressato dalla sua merce ma che non volete essere obbligato a comprare qualche cosa frettolosamente.

Se questo secondo articolo non vi soddisfa ancora, pensate, rivolti a lui < Io preferisco questo, ma non è ancora ciò che voglio. E' tutto quel che avete? >.

Guardatelo bene, tuttavia, ma esitate in modo evidente, molto più di quanto avete fatto per il primo articolo. Fingete perfino di sospirare. Il venditore, adesso è convinto che morite dalla voglia di comprare, ma che gli nasconde i vostri sentimenti; Egli andrà presto a cercarvi qualche altra cosa.

Non guardate l'articolo troppo da vicino, questa volta, se non si tratta ancora di quello che volete. Fatevi invece vedere disparato al pensiero che, in fin dei conti, potrebbe non aver ciò che desiderate. Dite a voi stesso, ma per lui, < È quasi questo, ma... > e scuotete la testa con tristezza.

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Adesso, il venditore andrà a cercare tutto ciò che possiede per mostrarvelo.

Secondo Esempio. COME INCITARE UN PRETENDENTE INDECISO A CHIEDERVI IN MATRIMONIO. Riccardo vi ha feguentato e, per due anni, vi ha accompagnato fuori in modo assiduo. Sapete che è molto innamorato di voi ma non vi ha ancora domandato di diventare sua moglie. Vi chiedete se lo farà mai. Il mese scorso, gli è capitato di invitare qualche volta gio-vanna. Sapete che è l'uomo che fa per voi, ma, è troppo timido per chiedervi in matrimonio, oppure preferisce restare celibe pur continuando a frequentarvi. O forse Giovanna lo sta manovran-do? ... Amate Riccardo, ma siete troppo orgogliosa per fare il primo passo. In diverse occasioni eravate sicura che stava per fare il primo passo. In diverse occasioni eravate sicura che stava per decidere, ma non è accaduto nulla. Senza dubbio vi inganna-vate, oppure è lui che ha cambiato parere.

Usate la suggestione verbale per spingere Riccardo a dichia-rarsi. La prossima volta che lo vedrete, quando sarete tutti e due soli e vi sembrerà il momento propizio, suggeritegli col pensiaro: < È il momento, Riccardo, è il momento >. (Non pensate ad una domanda di matrimonio. Sarebbe un ordine troppo diretto che potrebbe farlo inalberare. Bisogna, invece, che pensi che l'i-dea viene da LUI). Affondatevi abbastanza nel divano affinché la vostra testa riposi sulla sua spalla. Non soltanto ciò aumenterà il contatto fisico, ma vi impedirà di immergere gli occhi nei suoi. Non dovete avere un'aria troppo impaziente. Voi volete che pensi sempre che l'idea viene da lui.

Cotinuate a pensare verso di lui < Ditelo presto, adesso, Riccardo. Non fate un lungo discorso. Ditelo presto, semplicamente, caro, e finiamola>.

Stringete di più la sua mano nella vostra e lasciatevi andare,

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abbandonandovi sulla sua spalla. Restate in silenzio per alcuni istanti per lasciargli il tempo di assimilare le vostre suggestioni mentali. Pensate < Ditelo adesso, Riccardo: Cara, volete sposar-mi? E' tutto ciò che dovete dire. Ditelo, Riccardo. Se non lo fate adesso, qualcun altro potrebbe farlo invece di voi. Ditelo presto, è facile: Cara, volete sposarmi? È così semplice >.

Può darsi che le vostre parole somiglino troppo a degli ordini, ma imponetevelo, e abbandonando la testa sulla sua spalla, strin-gete la sua mano nella vostra. Bisogna che le cose si decidano alla svelta. Dovete dunque essere più insistente e più persuasiva nelle vostre suggestioni. Ci sono molte probabilità che si dichia-ri adesso.

Se non lo fa, allentate la pressione della mano sulla sua. Ciò nonostante, non abbandonate la partita. Avete appena comincia-to! Adesso impeditegli di pensare, lusingandolo. Troverete nella Quinta Legge un intero elenco di lusinghe adatte. Altrimenti, il suo subcosciente potrebbe abituarsi alle vostre suggestioni men-tali ed opporre loro resistenza. Continuate a carezzarlo, poi immergetevi in un piacevole silenzio prima di ricominciare a suggerigli mentalmente di chiedervi di sposarlo.

< Riccardo, bisogna farlo questa sera. Sono proprio ben disposta per accogliere la vostra domanda. Fatela presto, Riccardo, e l'accetterò immediatamente. Siamo talmente fatti l'uno per l'altra! >.

Stringete di nuovo la sua mano molto forte nella vostra, poi allentate la stretta e accarezzate leggermente le sue dita col il pol-lice. < Dite soltanto: Cara, volete sposarmi? >.

Se non l'ha fatto l'ultima volta, è molto probabile che questa volta vi chiederà in matrimonio. Se non lo fa, non fate altri ten-tativi, quella sera. Ma dopo che se ne sarà andato, proiettategli delle immagini mentali di voi due sposati, e felici nel vostro

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focolare. Proiettategli anche delle immagini di voi due mentre assistete a delle serate con altre coppie e vi divertite come matti; trasmettetegli delle immagini della vostra vita in casa con due bei bambini e Riccardo a capo di questo piccolo mondo e trattato come un pascià. Proiettategli soltanto delle immagini che SOPRATTUTTO LO LUSINGANO, non suggeritegli, adesso, di domandarvi di sposarlo, ma non vi è vietato di proporgli delle immagini di voi due in piena luna di miele. Nell'imminenza di un nuovo incontro con lui, suggeritegli di nuovo col pensiero di domandarvi di essere sua moglie. Non ORDINATEGLI di farlo, ma immaginatelo mentre fa la doman-da. Quando sarete nuovamente riuniti e sarà il momento propizio applicate ancora il metodo della suggestione mentale per incitar-lo a chiedervi in matrimonio. Se è veramente fatto per voi, quasta volta i vostri sforzi dovranno essere coronati da successo.

Terzo Esempio: COME SBARAZZARSI SENZA OFFEN-DERLA, DA UNA PERSONA CHE VI FA PERDERE TEMPO. Avete molta fretta, ma incontrate il vecchio Bill. E' un simpatico vecchio in pensione che ha tutto il tempo. Non potete passargli davanti lanciandogli un < Buongiorno, arrivederci, ho terribil-mente fretta!> Bill è molto sensibile e penserebbe che l'evitate perché, è molto difficile fermarlo.

Salutatelo come se foste entusiasta di vederlo. Non dategli affatto l'impressione di non desiderare altro che di lasciarlo. Non domandategli notizie della sua salute, ma ditegli che ha un'otti-ma cera. Non dategli l'occasione di paelare dei suoi mali reali o immaginari. Ma ripetete continuamente mentalmente: < Sono in ritardo per andare al lavoro, Bill. Bisogna che vi lasci subito, subito! >.

Prima che si metta a farvi domande e ad agganciarsi a voi, guardate l'orologio ed esclamate: < Come? Sono così in ritardo

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oggi? >. Sospirate profondamente e pensate verso di lui:< Siete gentile, Bill; ditemi di affrettarvi! > Stringetegli la mano con calore e dite a voi stesso: < Uno di questi giorni, Bill, passeremo davanti un bel po'di tempo insieme, ma adesso devo andar via. Non sono maleducato, vi voglio troppo bene >. Stringetegli il braccio affettuosamente,e andatevene subito gridandogli < Ci rivedremo presto! >.

Evidentemente, non potete essere educato verso di lui come se vi foste fermato a chiacchierare con lui tutta la mattina. Dovete fare come potete, date le circostanze.

NOTA: Sarete meravigliato dall'efficacia della suggestione verbale. Essa penetra nel subcosciente di Bill e lo spinge a fare ciò che voi volete che faccia, purché non si tratti di qualche cosa di disonesto o di disonorevole.

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QUARTA LEGGE

SONDOLA: Come Acquistare uno Sguardo Irresistibile

Le tre leggi precedenti vi hanno insegnato ad influenzare diret-tamente Giovanni o Giovanna, mentre le leggi che seguiranno, ad aumentare su di loro il vostro ascendente: esse vi procureranno inoltre dei guadagni materiali. Per riuscirvi, il solo dominio psichi-co non sarebbe sufficiente.

LO SGUARDO IRRESISTIBILE

Lo sguardo irresistibile, come tutto ciò che riguarda il dominio mentale, si acquista nel miglior modo per mezzo del pensiero. Le donne e gli uomini astuti possono adoperare degli sguardi irresisti-bili e ingannare la gente il più delle volte. Ma vengono presto sco-perti. Se usano lo sguardo irresistibile per fini disonesti, devono dif-fidare della legge. Se sono disonesti, il loro sguardo irresistibile è soltanto una pantomima.

Certi tipi di sguardi irresistiili non sono raccomandabili. Si guada-gna poco, in fin dei conti,ad essere astuto e deludente. Inoltre, quan-do non avete nulla da temere dalla legge, acquistate una pace dello spi-rito che amplia il potere disarmante del vostro sguardo irresistibile.

IN CHE MODO IL VOSTRO SGUARDO IRRESISTIBILE PRODUCE IL SUO EFFETTO SUGLI ALTRI

Benché esso riceva una spinta dal vostro spirito, i suoi effetti su

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Giovanni o su Giovanna sono immensi. colpisce lo spirito di colui che dominate suggerendogli che siete ben disposto nei suoi riguardi.

Ciò favorisce l'unione spirituale. Egli vi considera come un fra-tello gemello perduto di vista da molto tempo - come la sola perso-na al mondo che pensi e senta le cose ESATTAMENTA COME LUI.

IL POTERE DELLO SGUARDO IRRESISTIBILE

Quasi tutti giudicano le espressioni degli altri da quando ricor-dano delle espressioni più tipiche dei genitori e degli amici d'in-fazia. Quando costoro erano di cattivo umore, la loro espressione era severa. Quando erano contenti, la loro espressione era piacavole. Questi individui avevano davanti a loro delle reazioni natu-rali ed elementari. Pochi hanno incontrato o frequentato abbastan-za dei pensatori per capire che un'epressione severa può anche accompagnare una grande concentrazione o un'intensa applica-zione. Pochi, pure, hanno frequentato abbastanza degli abili simu-latori per concepire che un'espressione piacevole può essere accoppiata a dell'ipocrisia. E tuttavia, è assolutamente naturale considerare un'espressione severa come l'aspetto stesso di una natura ostile e rozza, e una espressione faceta come l'aspetto stes-so di una natura comprensiva e piena di riguardi per gli altri. Le persone grossolane e poco gentili SEMBRANO sgradevoli, è fatto, (sebbene non appaiano necessariamente severe), mentre le persone compresive e piene di riguardi SEMBRANO piacevoli (ma non necessariamente dolci e gentili). Di conseguenza, quasi tutti si trovano in difficoltà nel definire il carattere delle persone del proprio ambiente. I simulatori saranno tutto questo per istinto e ne approfittano usando lo sguardo irresistibile.

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LE DUE QUALITÀ ESSENZIALI DELLO SGUARDO IRRESISTIBILE

Lo sguardo irresistibile possiede delle caratteristiche che piacciono istantaneamente — delle caratteristiche che indicano alle persone che avete una personalità gentile e generosa, una forma mentis ed un atteggiamento che sono loro favorevoli.

Gli esercizi che dovete praticare per applicare questa legge vi insegneranno ad acquistare questo sguardo irresistibile per ser-virvene immediatamente. Per trarre il miglior profitto da questi esercizi, bisognerà sapere in che cosa consiste questo sguardo irresistibile. Esso ha due qualità essenziali:

Prima Qualità. Assenza totale di tensione sul viso. Ciò indi-ca che siete facile da trattare e da frequentare; che siete gentile e non vi piacciono i litigi; che siete facile da contentare e non avete tendenza ad offendere le persone; che non provereste a domina-re gli altri o a guardarli dall'alto. La mancanza totale di tensione sul vostro viso indica che ci si può rivolgere a voi in caso di biso-gno; che siete senza malizia, ma nello stesso tempo, abbastanza intelligente, che non siete un simulatore astuto e sornione. Essa indica che siete molto più giovane di quanto non siete in realtà, che siete leale con gli amici e praticamente amato da tutti. Quando vi trovate con altre persone, questa mancanza di tensio-ne le consola delle aberrazioni mentali, dei dubbi e dei timori riguardo al proprio fascino personale. Coloro che non hanno una personalità attraente vivono nel continuo timore di essere abban-donate, ignorate, disprezzate e perfino insultate dagli altri. Quando incontrano qualcuno che possiede lo sguardo irresistibi-le, si precipitano su di lui. Infatti, dovete stare attenti che non vi si appiccichino per molto tempo.

Seconda Qualità. Mostrate per Giovanna o per Giovanni un immenso interesse per mezzo dell'espressione degli occhi, delle

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labbra e dei lineamenti. L'interesse che gli manifestate indurran-no Giovanni o Giovanna a pensare che volete venir loro in aiuto essere loro amico e difenderli. Questo interesse indica che avete uno spirito sano e volontà ed energia necessarie per aiutarli in modo valido. Esso indica che non chiederete di essere pagato per tutto ciò che farete. Per acquistare questa qualità, bisogna che i vostri occhi siano attenti e fissi sui loro affari privati. Uno sguar-do sfuggente fa pensare ad un investigatore sornione, mentre uno sguardo dritto e attento implica un interesse sincero per l'indivi-duo stesso — sentimento lusinghiero che pochi provano nel corso della loro vita. Nulla può far piegare Giovanni o Giovanna più presto di quanto possa farlo questo sguardo.

COME ACQUISTARE LO SGUARDO IRRESISTIBILE

Riassumendo, le due maggiori qualità dello sguardo irresisti-bile sono:

1. Una totale mancanza di tensione sul viso. 2. L'interesse che manifestate per Giovanni o Giovanna con l'aspressione degli occhi, della bocca e dei lineamenti in genere. Imparate ad acquistare queste due qualità ed a servirvene.

DIECI ESERCIZI PER ACQUISTARE L'IMPULSO PSICHICO CHE PRODUCE LO SGUARDO IRRESISTIBILE

Esercizio 1 - LA VITA DELLO SPIRITO. (Ripetete l'eserci-zio imparato nella Prima Legge). Sedetevi con calma, da solo, nella vostra camera. Immaginate di incontrare improvvisamente, in qualche parte, l'odiosa Lili. Questo sgradevole incontro tende i vostri lineamenti e dà al viso un'espressione di collera. Allora:

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Immediatamente, fissate sul muro, di fronte a voi un qualsiasi punto situato all'altezza degli occhi. Restate tranquillamente sedu-to e pensate (per sfuggire alla tensione creata dal fatto di fermarvi a pensare veramente) < PUNTO... PUNTO... PUNTO.. >. Un sem-plice punto sul muro non è abbastanza per svegliare il vostro inte-resse, e così, smettete di pensare.

Esercizio 2 - LA DSTENZIONE TOTALE. Adesso che avete fatto il vuoto nello spirito, rilassate il viso. Dovete sentir distender-si i muscoli della fronte, delle guance e delle labbra. Distendete anche il resto del corpo, in particolare i piedi e le mani, in modo che le dita siano in una posizione normale e che gli alluci smettano di scavare la suola delle scarpe. Ma fate che il petto non si afflosci. Una buona posizione ha una funzione importante nel dominio men-tale.

Il rilassamento totale orna il viso d'una pace e d'una bellezza che si notano spesso sul viso di certe persone proprio dopo la morte. È un elemento di bellezza naturale. Non riuscirete a distendere i muscoli fin dal primo tentativo, ma allenatevi finché non sarete completamente cosciente dei muscoli della lingua e della gola, di quelli degli occhi, delle mani e dei piedi. Il rilassa-mento totale allevierà pure il vostro nervosismo.

Esercizio 3 - ATTIVITÀ LIMITATA. Questo esercizio ed il successivo vi abitueranno a mantenere uno sguardo irresistibile anche quando il corpo è in azione. Allora, alzatevi e camminate attorno alla stanza, ma fate lavorare soltanto i muscoli delle membra inferiori. TUTTI gli altri muscoli devono essere in ripo-so. I pugili si allenano a rilassarsi persino quando scivolano sul < ring >, coi pugni chiusi, pronti a dare un pugno o a riceverne uno. Anche quando tirano un diretto, il loro corpo è rilassato fino al momento preciso in cui il pugno colpisce l'avversario. È sol-tanto in quel momento che il corpo si irrigidisce per raggiungere

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la rigidità dell'acciaio. Ciò è pure valido per il nuotatore, per il giocatore di golf, per la danzatrice, per l'acrobata e per ilk lavo-ratore esperto.

Esercizio 4 - PER MASCHERARE LA VOSTRA PERSPI-CACIA. Mantenete il viso rilassato mentre camminate attorno alla stanza. Prendete sempre più coscienza dei muscoli del viso e distendeteli non appena li sentirete tesi. Abituatevi a fare ciò ovunque voi siate e qualunque cosa facciate. È un altro segreto per acquistare lo sguardo irresistibile.

Se vi guardate nello specchio mentre siete rilassato, noterete che gli occhi sembrano più grandi, più giovani e più innocenti del solito. Non cercate mai di avere uno sguardo perspicace. Tenete per voi la vostra perspicacia. Bisogna che gli altri non lo scoprano, ciò vi impedirebbe di esercitare su di loro il dominio mentale. Se colui che si trova di fronte a voi pensa di potervi ingannare facilmente o di far di voi la sua vittima, vi amerà anco-ra di più. Gli impostori intelligenti si danno molto da fare per passare per stupidi allo scopo di prendere in trappola la eventua-li vittime quando non stanno all'erta. L'impostore intelligente si rende ben conto che la gente è sempre in cerca di un < affare >, così lascia credere di essere sul punto di venire imbrogliato, mentre è LUI che imbroglia. L'abile venditore fa in modo che il suo cliente pensi di aver a che fare con un ingenuo disposto a regalargli la merce (è pure il caso dell'amoroso). Se il venditore o l'amoroso lascino credere al loro interlocutore di aver da fare con una persona astuta, diffidano. Conviene invece essere consi-derato da un eventuale compratore come un venditore abbastan-za stupido da non rendersi conto del valore della merce che ha fra le mani. Le persone trattano più volentieri con questo tipo di venditore. Ciò spiega che, mascherando la vostra perspicacia, potete guadagnare una fortuna.

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Esercizio 5 - SUPERATTIVITA DI CERTI MUSCOLI. Adesso, state per arrivare ad una prova che richiede un'attività muscolare più difficile. Sollevate un oggetto molto pesante o fate un esercizio abbastanza difficile. Lasciate che i muscoli interes-sali a sollevare l'oggetto o ad effettuare l'esercizio lavorino e si contraggano. Contemporaneamente, stendete i muscoli della fronte, degli occhi, delle guance, delle labbra e della lingua. Le danzatrici classiche si allenano a sorridere gradevolmente mentre fanno dei movimenti difficili. Quando posano per il fotografo, gli atleti rilassano il viso e sorridono pur sostenendo pesi enormi.

Esercizio 6 - PER MASCHERARE LA CONCENTRAZIONE. Prendete un libro serio e leggetelo con impegno o cercate anche di risolvere un problema o di capire una teoria ivi esposti. La vostra fronte si contrarrà come accade normalmente ogni volta che riflet-tete. Neutralizzate questo effetto rilassando di nuovo ogni musco-lo del viso. Ripetete l'operazione con libri diversi.

Esercizio 7 - IL < TRUCCO > CONSISTENTE NEL PAR-LARE AD UN FIORE. Mettetevi in piedi davanti alla specchio e parlate con spontanietà ad una folla immagginaria di qualche cosa che conoscete bene, ma che richiede molta riflessione. Oppure, insegnate a questa folla immagginaria, in privato, come praticare una specialità nella quale eccellete. Fate in modo che i muscoli facciali non si contraggono. Distendete quelli della fronte, degli occhi e delle labbra. I muscoli delle labbra e della lingua si con-trarranno e si distenderanno automaticamente mentre parlerete, ma mantenete la laringe rilassata come un oratore esperto.

Ogni volta che la vostra eccitazione aumenta e siete teso, decongestionate i muscoli del viso e continuate come se parlaste ad un fiore.

In effetto, rivolgetevi VERAMENTE ad un fiore o ad un altro oggetto inanimato, soprattutto agli inizi. Ciò vi risparmiera il

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disagio che potreste provare parlando a Giovanni o a Giovanna. È il fatto di indirizzarvi a qualcuno che vi rende contratto par-lando. Il balbuziente non balbetterebbe più al telefono se sapes-se che la linea è interotta.

Il parlare ad un fiore vi consentirà di rilassarvi completamen-te e più facilmente. Mentre gli parlate, mantenetevi completa-mente cosciente dei muscoli facciali e distendeteli non appena si contraggono. Quando saranno distesi, gli occhi non guarderanno più il fiore con fissità, ma riprenderanno la loro naturale mobi-lità. La vostra voce migliorerà perchè l'intelligenza del fiore non rischia di mettervi a disagio. Non avete l'impressione che esso stia analizzandovi o stia cercando i punti deboli del vostro discorso. Parlando al fiore, potete correggere tutti gli errori senza essere minimamente intimidito. Il fiore non ha nè la possibilità, nè la voglia di mettervi in ridicolo. Nel rivolgervi ad esso vi sen-tite tranquillo? La vostra voce diventa più calda, le frasi più ritmate, le parole sono pronunciate più chiaramente e la scelta dei vocaboli migliora perché il vostro potere di concentrazione è totale.

Esercizio 8 - IL POTERE SEGRETO DEL FIORE. Mettetevi nuovamente davanti allo specchio e guardatevi dritto negli occhi come fareste in quelli di Giovanni o di Giovanna. Ma, invece di vedere la vostra immagine, VEDETE quella del fiore. Continuate a parlare come se gli parlaste. Nonostante tutti gli sforzi per rimanere disteso, state per contrarvi. Allora, rivolgetevi di nuovo verso il fiore, continuate a parlargli e rilassatevi nuovamente. Una volta disteso, guardate ancora la vostra immagine nello specchio e rivolgetevi a lei. Ricominciate questo esercizio fino a quando potrete guardare ben in faccia la vostra immagine nello specchio, — MA VEDERE SOLTANTO IL FIORE. In quel praciso momento potrete parlare alla vostra immagine con la stessa

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facilità e distensione con la quale parlereste al fiore. Allenatevi a questo esercizio fino a quando non lo possieda

rete a fondo; Esso può cambiare molto rapidamente il corso della vostra vita.

NOTA: Poco importa quello che i vostri occhi si vedono di fronte quando avete da fare direttamente con quacuno. A meno che non siete davanti alla vostra innamorata, meno < vedete > l'interlocutore e meglio è, per quanto riguarda il dominio menta-le che volete esercitare su di lui. Più vi sforzate di dimenticare la personalità di Giovanni o di Giovanna, più vi sarà facile applica-re le leggi della dominazione mentale. Il fatto di essere eccessi-vamente cosciente del vostro interlocutore non può che rendervi più difficile l'applicazione delle vostre tecniche e impedirvi di ottenere quella coesione interiore totale di cui avete bisogno per dominarvi, come potete fare invece quando vi rivolgete ad un fiore. Facendo questo esercizio fate di tutto per non indulgiare sui particolari dei lineamenti o delle espressioni dell'interlocuto-re, cercando invece di guardarlo bene in faccia e serenamente come se guardasse il fiore. Egli vi sospetterà per questo, ma sarà meravigliato dalla esplosione stupefacente di dominio mentale che emana dal vostro vero IO.

Esercizio 9 e 10: Come Esterdere il Potere Segreto del Fiore. Esercizio 9 - Rendete l'esercizio 8 più difficile guardando

dritto nei vostri occhi nello specchio, guardando altrettanto bene il resto del viso e del corpo e rendendovi conto che vi apparten-gono. Potete anche guardare bene in faccia il ritratto di qualcuno che conoscete. In entrambi i casi, rivolgetevi a queste immaggi-ni come se vi rivolgeste ad un fiore.

Ricominciate questo esercizio con un buono amico o con

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un' amica finché potrete parlargli sostenendole lo sguardo senza provare la minima tensione o il minimo incomodo — esattamen-te come se parlaste ad un fiore.

Esercizio 10 - Lasciate che il vostro amico vi interrompa costantemente e vi faccia domande imbarazzanti. Rispondete a tali domande, ma mantenete il viso disteso, come se continuaste a parlare ad un fiore. Questo esercizio vi aiuterà ad acquistare fascino, sicurezza ed uno spirito ben equilibrato.

ESERCIZIO PER ACQUISTARE L'IMPRESSIONE CHE DEVE ACCOMPAGNARE LO SGUARDO IRRESISTIBILE

Benché sia efficace decongestionare i lineamenti per acqui-stare uno sguardo irresistibile, non è tuttavia abbastanza. Dovete aggiungervi l'espressione proveniente da un atteggiamento men-tale corretto.

Fate nuovamente il vuoto nello spirito. Fissate un punto sul muro senza pensare a nulla e col viso rilassato. Interessatevi con tutte le forze a questo punto insignificante. Sentitevi pronto a fare qualsiasi cosa per migliorarlo. Bisognerebbe forse che fosse su un altro muro... o starebbe forse meglio più vicino alla luce, in un posto dove attirasse di più l'attenzione... Sarà evidentemente più difficile interessarvi ad un punto sul muro che ad una perso-na che vi piace vedere. D'altro canto, non vi piacerà la vista della maggior parte delle persone che incontrerete. Alcune saranno realmente simpatiche. Tuttavia, VI È POSSIBILE, per mezzo della semplice suggestione, svegliare in voi un certo interesse per loro, così come fate per il punto sul muro. Appena la persona <SENTE> che vi interessa veramente, è già tutta vostra. Tutti coloro che lavorano sono costretti ad incontrare delle persone delle

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quali si preoccupano poco o niente, ma devono nascondere i pro-pri sentimenti e tingere di amarle.

Ecco dunque una sintesi dell'esercizio.

I . Fissate un punto insignifacante sul muro.

2. Fate il vuoto nello spirito pensando soltanto alle parole < Punto... Punto... Punto...> finché non dimenticate tutto il resto.

3. Rilassate i muscoli del viso, della fronte, degli occhi e delle labbra.

4. Riempitevi del desiderio di aiutare quel punto con tutti i mezzi di cui disponete. Non dovete pensare ai MEZZI per aiutarlo, SENTITEVI SEMPLICEMENTE PRONTO AD AIUTARLO. Non siate impa ziente di aiutarlo come un riformista zelante. Guardatelo a lungo, col viso disteso e lasciate che i vostri pensieri si riflettano sul viso. I vostri occhi diventeranno più brillanti e le labbra pren - deranno una curva piacevole.

Quando praticate questo esercizio su persone che incontrate nella vita di tutti i giorni, i suoi effetti si fanno sentire sulla vostra popolarità, sugli affari e raggiungete un successo quasi miraco-loso.

* Attenzione! Quando applicate questo metodo ad una perso-na, non fissatela samplicemente, fingendo di interessarvi ad essa. Agite esattamente come avete fatto quando vi siete allontanato col punto sul muro. Dimostratevi IMPAZIENTE di aiutarla, come fareste per un vero amico. Non potete raggiungere questi risultati solo fingendo di interessarvi a lei. Dopo aver praticato questo desiderio di aiutare su un oggetto inanimato, come il punto sul muro, potrete applicarlo facilmente alle persone, sia che vi interessino o no.

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RIASSUNTO DELLO SGUARDO IRRESISTIBILE

Esso comprende due elementi: 1. Assenza totale di tensione dal viso. 2. Intenso interesse per l'altra persona, chiaramente espresso dagli

occhi, dalle labbra e dai gesti.

Acquistare il secondo elemento facendo un certo numero di esercizi che vi permettono di fare il vuoto completo nello spirito per nascondere la vostra astuzia, la concentrazione ed altri senti-menti che non hanno nulla di < amichevole >. Per far ciò dovete praticare il potere del fiore, l'atteggiamento mentale corretto e l'aspressione corretta per ottenere lo sguardo irresistibile.

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QUINTA LEGGE

Come Utilizzare il Potere Magico delle Parole Piacevoli da Udire

Quando il vostro sguardo irresistibile avrà riempito Giovanni o Giovanna di fede e di fiducia in voi, sarete pronto per superare il prossimo passo importante verso il dominio mentale pratico e pro-ficuo. La Quinta Legge, < Come utilizzare il potere magico delle parole piacevoli da udire >, è la legge di cui adesso avete bisogno. Dovete andar oltre, conversare col vostro soggetto ed anche fraquentarlo, se volete guadagnarvi la popolarità. La popolarità non riguarda una sola persona. Perchè sia possibile, ne occorrono almeno due. Per goderne, dovete attirare a voi uno o più individui e impegnarvi in una specie di vita di, lavoro o di mondanità, qua-lunque sia. Fino a questo momento, tutto ciò che avete imparato delle leggi precedenti è un potenziale di popolarità.

LA NECESSITA' DELLE PAROLE PIACEVOLI DA SENTIRE

Qualunque sia la forza del vostro ascendente su Giovanni o su Giovanna, con ciò che avete imparato fino ad oggi dalle Leggi della dominazione mentale, potete perderlo in un batter d'occhio se dite loro ciò che non bisogna dire. Nulla può ferirlo o ferirla più di una frase maldestra da parte di una persona nella quale esso o essa hanno tutto ad un tratto fiducia. Ecco perché, adesso, dovete studiare la Quinta Legge.

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COME AGISCONO SUGLI ALTRILE PAROLE PIACEVOLI DA SENTIRE

Dicendo alle persone delle parole che fanno piacere, agite sul loro morale e le riempite di gioia. Esse sentono, infine, che qua-cuno le apprezza come sono. C'è finalmente quacuno che le comprende pienamente e le valuta al loro giusto valore. Avete esplorato il loro santuario interiore ed esse vi accettano come un parente carissimo, e desiderano avervi costantemente vicino. Ciascuno ne ha abbastanza dell'atteggiamento brusco e indiffe-rente della gente gretta. Quando una persona ne incontra un'altra che sa parlare, ne resta stupita. Farebbe qualsiasi cosa per non staccarsi mai da lei. Le parole piacevoli da sentire sono senza dubbio il cammino che conduce più rapidamente alla popolarità.

GLI OTTO SEGRETI DELLE PAROLE PIACEVOLI DA SENTIRE

È impossibile enumerare tutto ciò che dovreste dire alle per-sone per averle o mantenerle in vostro potere. Dipende molto dal vostro sesso, dalla personalità e dalle circostanze, a seconda delle quali le cose che si devono dire cambiano. Anche se così non fosse, perdereste il tempo se tentaste di immagazzinare e di ricor-darvi delle frasi fatte per tirarle fuori al momento buono. Tutti dif-fidano degli ipocriti, i quali si servono appunto di frasi fatte.

Tuttavia, applicando certi segreti, saprete sempre quali sono le parole piacevoli che dovreste pronunciare. Non avete dunque bisogno di ricordarvi delle frasi < standard >. Imparate questi segreti; dopo non dovreste mai più preoccuparvi delle cose che bisogna dire alla gente. Ecco i segreti:

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Primo Segreto: IL POTERE MAGICO DEL GIUDIZIO SELETTIVO. Date dei giudizi positivi su Giovanni o su Giovanna che mettono in risalto le qualità sorvolando completamente. Se, a denti stretti, vi fanno notare i loro difetti, non date ragione. Fate tutto con naturalezza, senza insistere per non metterli in imbaraz-zo con un'adulazione troppo evidente. Siate perspicace e portate alla luce le loro qualità per segnalargliele subito.

Secondo Segreto: IL DISASTROSO EFFETTO DEI SILEN-ZI PROLUNGATI. A meno che non siate dei genitori, dei vecchi amici o degli innamorati, fate in modo che, nelle vostre conver-sazioni, non si verifichino mai dei silenzi prolungati. Essi distruggono il rapporto ideale creato fra voi dalla conversazione e danno al vostro interlocutore l'occosione di riflettere permet-tendogli di captare certi vostri giudizi, forse poco lusinghieri. I silenzi prolungati consentono anche al vostro soggetto di sfuggi-re all'ascendente dle vostro dominio mentale.

Terzo Segreto: L'ASTUZIA CONSISTENTE NEL LASCIAR PARLARE L'ALTRO IL PIÙ POSSIBILE. Durante le vostre conversazioni, incoraggiate Giovanni o Giovanna a par-lare il più a lungo possibile. Per riuscirvi, fate loro delle domen-de su argomenti familiari, fingendo di attribuire una grande importanza alla cose che vi raccontano. Vale a dire che, sul piano intellettuale, dovete mettervi in posizione di debitore. Non aggreditelo domandandogli che cosa fa e quanto guadagna. Lasciate che lui stesso, spontaneamente vi dia queste informa-zioni. Invece di domandare ad un meccanico quanto guadagna, chiedetegli piuttosto che modello di automobile vi consiglia di comprare quest'anno e perché. Questo genere di domande gli dà l'impressione di essere un personaggio importante, che dà buoni consigli. Ciò gli procura l'occasione di parlarvi di una cosa che non conoscete, ma che lui conosce a fondo. Se, per fargli adottare

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il vostro punto di vista, dovete dimostrargli la sua ignoranza sul-l'argomento del quale discutete, fatelo senza guardarlo dritto negli occhi e senza bombardarlo con argomentazioni rigorosa-mente logiche. Ditegli, piuttosto, che conoscete qualcuno che pensa così e così su questo soggetto e descrivete l'ignoranza di questa persona allo scopo di identificarla con quella del mecca-nico. Ciò gli permetterà di salvare la faccia, e non avrà per voi alcun risentimento.

Quarto Segreto: LO SGUARDO ATTENTO. Quando Giovanni o Giovanna si rivolgono a voi o ad un gruppo del quale fate parte, non abbiate l'aria distaccata o indifferente. Rispondete loro con lo sguardo irresistibile e abbassate la testa di tanto in tanto per esprimere la vostra approvazione. Date loro la gioia di vedersi ascoltati attentemente. Certamente, il vostro atteggia-mento non deve apparire forzato. Non ridete fragorosamente ogni volta che lui o lei scherzano in modo dubbio. Ma abbiate l'aria sinceramente ammirata e dite loro una parolina d'incorag-giamento ogni volta che se ne presenta l'occasione.

Non abbiate l'aria strana, enigmatica e scoraggiante. Quinto Segreto: PERCHÉ NON BISOGNA RISPARMIARE

GLI ELOGI. Non cercate di evitare di fare gli elogi a Giovanna o a Giovanni quando se li meritano. Complimentatevi con loro spontaneamente, anche se siete geloso e non volete ammetterlo. Se tentate di nasconderla, Giovanni sentirà la vostra gelosia segreta. Il fatto di elogiare qualcuno non toglie nulla alle vostre qualità personali, anzi, incita gli altri — compresi Givanni o Giovanna — a considerarvi un ragazzo onesto.

Ciò vi aiuta a conservare le vostre facoltà mentali liberando il vostro sistema dalla gelosia che provate per questa persona che attirerete così verso di voi. Vi eviterà infine di essere condanna-to a riflessioni morbose ed a lamentarvi.

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Sesto Segreto: COME STABILIRE RAPIDAMENTE DELLE RELAZIONI REALI. Conversate cortesemente col vostro interlocutore. Incitate Giovanni a condurre a bene le giuste ambizioni sulle quali fa assegnamento; non pensate alle vostre. Se è bello, non mancate di dirglielo. Temete che ciò gli faccia mon-tare la testa? Perché? Glielo ripetono da quando che era bambino! Egli sospetta di gelosia tutti coloro che non glielo dicono!

Non siate avaro di complimenti. Ma cercate di complimentar-vi con lui per delle qualità non troppo visibili. Ciò gli farà ancor più piacere dei soliti complimenti prodigatigli dagli altri. Non è necessario che continuate a fargli dei complimenti fino alla fine della conversazione, ma fate in modo di farlo dal principio del colloquio al fine di stabilire, appena possibile, delle relazioni ideali fra voi due. Egli ne trarrà una grande soddisfazione ed un vero benessere fisico.

Settimo Segreto: È PIU PRUDENTE FARE DEI COMPLI-MENTI AD UNA SOLA PERSONA PER VOLTA. Non rendete inutili i vostri sforzi facendo dei complimenti a Giovanni o a Giovanna di fronte a Paolo al quale ne avete fatti poco prima. Egli vi considerebbe un ipocrita. Fate dei complimenti ad una persona soltanto quando restate solo con lei. Se vi complimenta-te con lei di fronte ad altre persone, a meno che non si tratti dei genitori che sono fieri di lei, correte il rischio di offenderle. Facendo dei complimenti ad ognuno separatamente ed in priva-to, esercitate molto meglio su di lui il dominio mentale e non offendete nessuno.

Ma non fate i stessi complimenti a tutti i vostri interlocutori. Scegliete per ogni individuo quelle qualità che gli sono proprie e che considerate degne di lode. Alla fine di questa Legge, trovarete un elenco di 12 cose, per gli uomini e di 13 per le donne, molto gradite quando sono loro rivolte.

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Ottavo Segreto: I COMPLIMENTI DIRETTI E INDIRETTI. Non passate dall'uno all'altro facendo dei complimenti a tutti quelli che incontrate. Inoltre, invece di far dei complimenti in modo diretto e di chiamare un amico < Bel Ragazzo >, fatelo discretamente, durante la conversazione. Potete dirgli: < Quando un bel ragazzo come voi si da alla legislatura o alla politica ha un vantaggio sicuro sugli avversari >. Ciò è acuto e senza ostentazio-ne. Più i vostri complimenti sono spontanei ed impersonali, più sono validi. Non devono mai sembrare premeditati e interessati.

I complimenti fatti senza ambagi sono più efficaci se diretti a dei bambini o a dei dipendenti. I complimenti indiretti non hanno suc-cesso con loro. Anche la donna corteggiata cerca dei complimenti arditi e diretti. Le lodi sottili sono più raccomandate con le persone del nostro sesso, della vostra età e del vostro livello sociale.

I COMPLIMENTI CHE LE PERSONE DESIDERANO SENTIRSI FARE

1. Ciò che tutti gli uomini desiderano sentirsi dire. Ad un uomo piace che si dedica:

1. Che ha le spalle larghe. 2. Che è alto.

a. Se è piccolo, e si parla di statura, ditegli che eravate sicuro che fosse dieci centimetri più alto di quanto egli dice di essere.

b. Se è troppo alto e stretto di spalle, ditegli che ha le spalle straor dinariamente larghe per la sua statura.

3. Che è molto intelligente. 4. Che ha uno spirito aperto e molto logico. 5. Che ha una filosofia intelligente. 6. Che è molto al corrente di numerosi e vari argomenti.

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7. Che ha un aspetto imponente e distinto. 8. Che il suo atteggiamento impone rispetto. 9. Che ha uno spirito notevole.

10. Che ha l'aria di un uomo ricco e che agisce come tale. 11. Che ha l'aria di saper fare con le donne. 12. Che ha un'aria da valoroso e da coraggioso.

Non è indispensabile attribuire tutte queste qualità allo stesso uomo, poiché senza dubbio, non gli si adattano tutte. Usate, per ognuno, i complimenti più opportuni. Non nominate nessun'al-tra qualità al di fuori di queste e NON MANCHERETE DI FAR COLPO SU TUTTI GLI UOMINI CHE INCONTRATE.

2. Ciò che tutte le donne desiderano sentirsi dire. Ad una donna piace che le si dica:

1. Fra i 19 ed i 90 anni, che dimostra da 3 a 30 anni di meno. 2. Che pensavate che fosse la sorella di sua figlia. 3. Che la sua carnagione è fresca e dolce come quella della sua

bambina. 4. Che il suo viso ed il suo corpo sono < sexy >. 5. Che i suoi piedi sono piccoli e le sue gambe sono belle. 6. Che ha una graziosa caviglia. 7. Che porta i vestiti come un'indossatrice o un'attrice di nematografia.

Se nominate un'attrice, sceglietela giovane e bellissima, anche se la signora con la quale parlate è di mezza età o decisamente anziana.

8. Che la sue qualità di cuoca sono imbattibili; che farebbe fortuna se aprisse un ristorante. (ditelo ciò anche se il suo pollo è duro come una suola di scarpa. Se siete costretto ad ammettere che la carne non è < troppo tenera >, incolpatene il macellaio; ma vantate sempre la cucina della vostra ospite).

9. Che è una perfetta padrona di casa.

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10. Che il suo appartamanto rivela un gusto artistico sicuro, ed è confortevole.

11. Che ha una voce gradevole. 12. Che le sue mani somigliano a quelle di una ragazza. 13. Che se foste un artista vi piacerebbe fare il suo ritratto in

bikini. (Diteglielo anche se pesa 100 chili. Se ella scherza sulla sua pinguedine, ditele che ha delle curve voluttuose).

Rileggete attentamente questa Legge e applicatene i diversi elementi. In questo caso, gli esercizi non sono necessari, ma esercitatevi a mettere in pratica ciò che avete imparato, su tutte le persone che incontrate nella vita di tutti i giorni. Prima della fine della giornata, sarete stupito nel vedere in che misura è aumentata la vostra popolarità. Può darsi che, all'inizio, vi sen-tiate tutto stonato. É sempre un pò difficile impiegare dei metodi ai quali non si è abbituato. Ma ben presto, vi sentirete perfetta-mente a vostro agio ed un nuova vita comincerà per voi. Ricordatevi bene le cose che gli uomini e le donne desiderano sentirsi dire. Vedrete che sono I' < Apriti Sesamo > della popola-rità.

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SESTA LEGGE

Come Evitare i tredici Pericoli delle Parole da Non Dire

Il guaio di dire quel che non si deve. Sapere ciò che non si deve dire alla gente non è meno impor-

tante del sapere ciò che si deve dire. Una parola, una frase o un giudizio fuori posto possono distruggere il dominio mentale acquisito su Giovanni o su Giovanna. Per questo, la Sesta Legge è tanto importante per voi. Nel corso di una giornata, quasi tutti perdono, una dopo l'altra, delle eccellenti occasioni o non rie-scono a far colpo su un mucchio di persone, una dopo l'altra, non dicendo ciò che si dovrebbe al momento opportuno e nel modo giusto. Quelli che non sono molto sensibili alle reazioni degli altri verso di loro non < sentono > che le loro parole offendono. Sanno soltanto che coloro che sono < diplomatici > hanno suc-cesso presso gli altri, mentre essi non ne hanno. Ecco i tredici pericoli delle parole da non dire.

I TREDICI PERICOLI DELLE PAROLE DA NON DIRE

Primo Pericolo: NON CACCIATE IL NASO NEGLI AFFA-RI DEGLI ALTRI. Non bombardate mai nessuno (nessun stra-niero in particolare) con domande personali riguardo al modo di guadagnarsi la vita, i suoi redditi, la sua situazione familiare, la sua situazione familiare, la sua nazionalità, la sua razza, la sua religione, la posizione militare.

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Non domandate mai ad uno straniero (anche se naturalizzato) perché è venuto nel vostro paese. Restate impersonale quando trattate argomenti personali. Ciascuno smania per sapere ciò che riguarda l'altro, ma non è possibile praticare il dominio mentale su uno che sta sul chi vive. Ognuno ha diritto di avere una vita privata. Non costringete nessuno a rispondervi aspramente ed a tenervi poi a distanza. Anche se la persona vi rispondesse la verità, non conoscereste la sua vera personalità, né il suo grado di intelligenza, né se vi vuole come amico, o se gli piacerebbe lavorare con voi, né se ha conoscenze speciali che potrebbero esservi utili. Per ottenere una trascurabile informazione superfi-ciale, potreste perdere l'occasione di conoscere tutte queste cose ed anche altre più importanti. Ad ogni modo, vi darebbe egli stes-so tutte queste informazioni nel corso della conversazione. Se non lo facesse, vuol dire che avrebbe delle buone ragioni per non lasciarsi andare, e sarebbe nel suo più assoluto diritto.

Secondo Pericolo: NON DOMANDATE A NESSUNO <COME MAI AVETE QUESTA PRONUNCIA?>. Non doman-date mai a nessuno che provenienza ha la sua pronuncia. Praticamente, tutti gli immigrati sperano di diventare cittadini del paese che hanno scelto e dove si sono fatti naturalizzare. Essi non vogliono essere trattati da < stranieri >. Inoltre, può darsi che un immigrato sia vissuto nel paese tanto quanto voi, e che vi abbia perfino tirato su una famiglia. Egli ha, senza dubbio, per-duto ogni contatto col suo paese d'origine. Il vostro paese è il suo. Proprio allora arrivate VOI e gli ricordate che è uno < stra-niero > facendogli delle domande irritanti, perché si sente come un uomo senza patria. A meno che non sia un nazionalista fana-tico, consideratelo un cittadino come voi se volete esercitare il dominio mentale.

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Terzo pericolo: NON MINACCIATE SERIAMENTE L'IN-TERLOCUTORE COL DITO. Non comportatevi mai come un giudice istruttore con la gente. Se il vostro interlocutore si dimo-stra testardo e impertinente, cambiate abilmente argomento facendogli una domanda che distragga la sua attenzione dalla discussione in corso. Non abbaiate mai < D'accordo, pensate come volete, io penso come voglio! > Non è davvero importan-te, sul piano sociale, che riusciate o no a convincere il vostro interlocutore di aver torto; dunque, perché provare? Neppure prendetelo < in giro >, a meno che non vi conosciate da parec-chio tempo e non abbiate l'abitudine di scherzare reciprocamen-te. Parlate d'altro, piuttosto, e quando ricomincia a gridare, fin-gete di essere pienamente della sua opinione, poi cambiate di nuovo argomento. Quando, in tribunale, siete giudicato da una giuria imparziale, o quando discutete davanti ad un uditorio imparziale, avete interesse a mettere in risalto le contraddizioni dell'avversario. Ma, nella vita mondana, tutto ciò che volete è di guadagnarvi la sua ammirazione, e perciò avete bisogno del dominio mentale. Fecendo rilevare i suoi difetti, vi creereste un nemico implacabile.

Quarto Pericolo: NON DATE MAI LIBERO SFOGO ALLE EMOZIONI: Se Giovanni o Giovanna diventano grossolani durante la discussione, sviateli dall'argomento e fate loro abil-mente un complimento. Servitevi di una delle 12 o 13 cose che gli uomini e le donne desiderano sentirsi dire. Non interrompete bruscamente la discussione per poi andarvene. Se, sotto sotto, venite insultato, fate orecchio da mercante, e soprattutto non rispondete. In realtà, dovete (o ritenete) di non essere stato toc-cato da questi insulti e rispondete come se non li aveste uditi. Badate che la vostra voce non sia alterata e non date sfogo ai vostri sentimenti. Se egli continua a voler bisticciare, sorridete,

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alzate le spalle e allontanatevi. Siccome non è un amico, perché perdete tempo a parlare con un nemico? Come ha detto Eisenhower: < Perché perdete tempo a pensare anche a della gente che non vi vuol bene? >.

Un tale atteggiamento evita un conflitto e, nel vostro ambien-te, sarete ammirato per la calma ed il comportamento dignitoso. Se ciò dovesse accadere durante un ricevimento, la padrona di casa vi benedirà. Al vostro ricevimento, voi sarete invitato, ma l'altra persona non vi sarà. Non è avendo l'ultima parola che si ha il sopravvento in una discussione. Colui che vince è colui che riesce a conservare il rispetto e l'ammirazione di coloro che assi-stono alla discussione.

Quinto Pericolo: NON RENDETEVI COLPEVOLE DI ADULAZIONE PERVERSA. Non adulate Giovanni davanti a Paolo soltanto per diminuire Paolo. Non congratulatevi con Piero per il suo eccellente discorso umiliando Michele (che vi ascolta e parla male). I complimenti devono essere costruttivi e non distruttivi. Non soltanto feriscono profondamente quando sono usati come una frusta, ma mettono a disagio la persona alla quale sono rivolti. Invece di attirarvi l'amicizia di una persona, perdate quella di due, poiché nessuna di esse avrà mai più fiducia in ciò che le dite. É straordinario vedere quante persone fanno quasto gioco e si meravigliano poi di non aver influenza sulla gente.

Sesto Pericolo: NON SIATE UNA < CATTIVA LINGUA >. Se siete una mala lingua, non eserciterete il dominio mentale su nessuno. La maldicenza crea un malessere generale perché fa paura alla gente. Talvolta, può divertire qualcuno, ma per lo più vi procura dei nemici. Essa divide i vostri amici e le vostre rela-zioni in due gruppi: quelli che vi amano e quelli che non vi amano. Quelli che vi amano, continueranno a starvi attorno, ma per poterli divertire, bisogna che affiliate la lingua su uno di loro.

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Sarà il segnale della condanna. Non avete bisogno di essere mellifluo, ma soprattutto non

siate mordace. Non fate MAI del sarcasmo su una religione, una razza, una nazionalità o un qualsiasi partito politico, poiché vi impedirebbe di esercitare su chiunque il dominio mentale.

Settimo Pericolo: NELLE RIUNIONI MONDANE, NON ATTIRATE TUTTI ATTORNO A VOI. A meno che non ci sia una particolare ragione per farlo, in una riunione mondana, non separate mai una persona per accaparrarvela. Le persone si riu-niscono per star tutte insieme. Quando i gruppi si dividono in coppie, si tratta di un' altro genere di riunione. Tutte le padrone di casa cercano di evitarlo perché gli invitati più timidi si trovarebbero completamente isolati.

Non tenetevi in disparte, aspettando che vengano a cercarvi. Avvicinatevi ad un gruppetto che vi piace, ascoltatene i discorsi e partecipatevi gradualmente. Non lasciate alla padrona di casa la fatica di creare l'atmosfera. Essa ha preparato il ricevimento, invitato degli amici, preparato la casa, fornito i rinfreschi. É vostro devere aiutarla affinché il suo ricevimento riesca bene. E se così non sarà, a causa degli invitati, essa rimpiangerà la fatica fatta per niente e, per il prossimo ricevimento, eliminerà certe persone.

Ottavo Pericolo: NON DIMOSTRATE MAI ODIO DI FRONTE A CHICCHESSIA. Non esprimete mai odio per nessuno, sia che la persona sia presente, sia che si trovi assente. Non permettete a nes-suno di credervi capace di odio, essa vi eviterebbe. Anche se Giovanni o Giovanna sono d'accordo con voi per criticare uno dei vostri nemici comuni, criticate questo nemico, ma senza veleno. Non partecipate a discussioni spinte, a meno che non apparteniate ad un gruppo politico. Alle persone piace sentir parlare di se stesse, piace anche parlare delle proprie cose, degli apparecchi che comprano

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per aumentare le comodità, dei paesi dove sono state. Piace anche parlare della gente in generale, ma non delle cose che le riguardano personalmente. Per esempio, in un gruppo qualun-que, che si dichiara moderno, alla gente piace discutere dei cam-biamenti da apportare alla morale della società moderna, ma nes-suno vuole ammettere quale dei principi da migliorare potrebbe applicarsi a lui personalmente.

Nono Pericolo: NON ESAURITE UN ARGOMENTO DI CONVERSAZIONE. Non chiacchierate su un argomento fino ad esaurirlo. Passate ad un altro, appena il precedente raggiunge un interesse palpitante. Per mantenere sveglio l'interesse della mag-gioranza, bisogna che la conversazione salti da un soggetto all' altro. Non si deve approfondire troppo a lungo un argomento. Affinché ognuno vi trovi diletto, più un soggetto verrà trattato superficialmente e più sarà gradevole.

Non dovete neppure restare seduto troppo a lungo allo stesso posto e con lo stesso gruppo. Andate da un gruppo all'altro. Stabilite quei contatti che volete, ma non restate eccessivamente con qualcuno, poiché contribuireste a far fallire il ricevimento. Scambiate i numeri telefonici o prendete appuntamento con le persone che vi piacciono, ma non dimenticate mai la padrona di casa. Non costringetela a rammaricarsi di avervi invitato.

Decimo Pericolo: QUANDO SIETE CON QUALCUNO DELL'ALTRO SESSO NON VANTATEVI DELLE VOSTRE CONQUISTE. L'uomo o la donna con la quale siete non voglio-no sentir parlare che di se stessi. Questa persona si è vestita e agghindata per voi e desidera ardentemente di affascinarvi. Se, invece di parlarle di lei, le parlaste soltanto delle sue rivali, vi meravigliereste se fosse infuriata?

Undicesimo Pericolo: Quando siete con degli estranei, non abbiate né un'aria troppo ottimista né troppo pessimista. Per stabilire

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con essi dei rapporti ideali, abbiate piuttosto un'aria un pò vis-suta, purché non siate, né sprezzante, né sarcastico. Soprattutto, non confidate mai a degli estranei, né agli altri invitati del ricavimento nel quale vi trovate, le vostre ambizioni segrete. Non fareste che destare la gelosia o l'ironia di coloro che vi ascolta-no. Non è vantandovi e parlando di voi che riuscirete ad eserci-tare sugli altri il dominio mentale. Esso esige che vi dimenti-chiate completamente del vostro IO per pensare soltanto agli altri.

Dodicesimo Pericolo: NON DATE MAI ORDINI ATTOR-NO (TRANNE CHE PER SCHERZO). Non parlate mai alla gente in tono di comando, come se deste degli ordini, a meno che non la conosciate molto bene e consideri ciò uno scherzo. Per esercitare il dominio mentale, è molto meglio parlare in tono uniforme e impersonale. Ridete francamente se raccontano delle buone storie. Se colui che racconta delle storie buffe non è molto dotato, aiutatelo sorridendo gentilmente e cambiate argomento di conversazione. Cercate sempre di evitare che possa sentirsi a disagio. Non offendete nessuno. Non fate mai rilevare gli errori che gli altri possono commettere, né la mancanza di sapere o di informazione. Ognuno di noi tiene alla propria dignità. Se Giovanni o Giovanna hanno delle spirito e si dimostrano anche bravi commedianti, non ridete come fareste davanti ad uno matto. Essi desiderano di essere considerati brillanti pur nella loro buffoneria, ma nessuno vuol essere scambiato per un imbacille.

Tredicesimo Pericolo: NON USATE MAI DEI COMPLI-MENTI COMPARATIVI. Non fate mai dei complimenti ad una persona paragonandola a qualcuno che < le somiglia come due gocce d'acqua >, a meno che non sia una celebrità o veramente più bello e più giovane della persona alla quale vi rivolgete.

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Anche presentato sotto questo aspetto, il paragone potrebbe spiacerle, soprattutto se non considera l' altra persona come bella e attraente. Ognuno di noi vorrebbe essere unico nel suo genere e preferisce essere ammirato per la propria originalità. Tuttavia, potete permettervi di confrontare certi tratti molto eccezionali con quelli di persone in vista e dotate di molto fascino.

Il peggior insulto che possiate fare ad un uomo ben fatto è probabilmente quello di dirgli: < Siete fatto molto bene! Mi ricordate qualcuno con la vostra stessa andatura, ma soltanto più grosso di voi >. Anche se è vero che conoscete questo qualcuno, non dite mai questa frase a colui cui fate un complimento. È la maniera più sicura per perdere ogni probabilità di dominarlo mentalmente.

Non dite mai ad una donna bruna che è molto graziosa e che somiglia molto ad una vostra amica molto bella ma bionda e più alta. Ogni volta che fate dei confronti, correte un rischio. Il mini-mo segno di preferenza per un' altra persona, anche se si tratta di un segno insignificante, può diminuire le vostre occasioni di esercitare su di essa il dominio mentale, invece di aumentarle. Per esempio, dicendo a Giovanni che è fatto meglio di Piero, tranne che Piero ha le spalle più larghe delle sue, avete insultato Giovanni molto più che se non gli aveste fatto nessun compli-mento.

Altrettanto è per una donna non abbastanza alta, dai capelli non abbastanza morbidi e col petto troppo basso.

ANCORA UNA PAROLA PER TERMINARE. Evitando questi 13 pericoli, non direte mai alla gente ciò che non dovreste mai dire. Vi sarà facile mantenere il dominio mentale ottenuto fino ad oggi.

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LE COSE CHE LE PERSONE NON VOGLIONO SENTIRSI DIRE

Ciò che nessun uomo vuole che gli si dica:

1. Che non si esprime bene. 2. Che invecchia. 3. Che si comporta come un idiota con le donne. 4. Che è prodigo. 5. Che non ha carattere. 6. Che ha l'aria effeminata. 7. Che è mingherlino. 8. Che ha le spalle strette. 9. Che è basso.

10. Che forse è impotente. 11. Che non capisce lo scherzo. 12. Che non è intelligente. 13. Che ha una cattiva memoria. 14. Che ha un'educazione difettosa.

Ciò che nessuna donna vuole che le si dica.

1. Non ditele mai che si mantiene bene per la sua età. 2. Non ditele mai che ha dei capelli bianchi. 3. Non ditele mai che sta ingrassando. 4. Non ditele mai che < somiglia esattamente > ad una donna

che conoscete. 5. Non chiedetele mai l'età. 6. Non chiedetele mai se è già stata sposata. 7. Non chiedetele mai se lavora. Se ve lo dice, fingete meraviglia

e domandate come, pur lavorando, possa mantenersi così bella.

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Non date mai l'impressione di considerare scontato il fatto che essa lavori.

8. Non alludete mai alle sue varici, alle sue cipolle o alle sue verruche, o ad altre imperfezioni.

9. Non chiedetele mai se ha dei bambini. Ditele che sembra una ragazza che ha condotto una vita facile e di lusso.

10. Non chiedetele mai che numero porta di scarpe.

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SETTIMA LEGGE

Come Superare gli Ostacoli e Farsi degli Amici Parlando con gli Altri

È IMPORTANTE DIRE BENE CIÒ CHE DITE. Il semplice fatto di usare le labbra per le parole che bisogna dire non vi aiu-terà a mantenere il dominio mentale sulla persona che vi sta di fronte. Può anche darsi che essa consideri un semplice compli-mento — se non è fatto nel modo giusto — come un sarcasmo offensivo da parte vostra. Le persone spiritose si attirano delle inimicizie implacabili quando i loro scherzi sono capiti male. Finché il vostro interlocutore vi considererà uno spiritoso, farete meglio a tenere la lingua a freno. In attesa che vi conosca meglio, ciò che gli dite o gli scrivete con sottile umorismo rischiate di essere frainteso. Potreste farvene un nemico accanito, invece di un amico sincero e, quel che è certo, è che avrete perduto ogni probabilità di esercitare su di lui il dominio mentale. Praticate accuratamente gli esercizi che si riferiscono a questa legge e imparate l'arte di dire bene ciò che dite. Non soltanto, dovete esprimervi in modo chiaro e comprensibile, ma dovete dare alla vostra voce le inflessioni adatte. Il pensiero che domina le paro-le che pronunciate non è sufficiente per conbattere l'impressione che possono produrre se sono state dette male.

I CINQUE SEGRETI PER DIRE BENE CIÒ CHE DOVETE DIRE

Primo Segreto: ADEGUATE AI VOSTRI DISCORSI IL

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VOLUME DELLA VOCE. Non parlate né troppo forte né trop-po piano. Parlar forte è sconveniente e irritante; inoltre attira l'at-tenzione sul vostro comportamento difettoso e vi impedisce di esercitare ogni dominio mentale sull'oditorio. Per mantenere ed aumentare il dominio mentale su Giovanni o su Giovanna, non dovete dar loro l'occasione di scoprire in voi dei difetti che li deluderebbero. Quando parlate ad alta voce le persone possono pensare che abbiate l'abitudine di bisticciare e si allontaneranno da voi. D'altra parte, se parlate troppo piano, le affaticate costrin-gendole a fare uno sforzo per ascoltarvi. Ad un certo momento, non si preoccuperanno neppure più di ascoltarvi, e si augureran-no che qualcuno dia loro l'occasione di andarsene senza essere notate. Il vostro senso dell'umorismo può essere svantaggiato dal fatto che parlate troppo piano, perché Giovanni o Giovanna, non avendo potuto sentire una o più parole, non sanno ciò che volete dire, e le parole di spirito quando sono ripetute, perdono sapore. E tuttavia, quando parlate troppo forte, i vostri motti arguti pos-sono sembrare forzati e destinati unicamente a mettervi in vista. Parlando troppo forte, date l'impressione di voler comandare, mentre parlando troppo piano il vostro atteggiamento può sem-brare servile. Una voce esattamente modulata, vale a dire né troppo forte, né troppo bassa, attira l'uditorio.

Essa suggerisce un senso di intimità e vi circonda di un alone di rispettabilità, di intelligenza e di equilibrio. Mantiene in modo perfetto il dominio mentale che è aiutato dalle parole adatte.

Secondo Segreto: BISOGNA RIVOLGERSI DIRETTA-MENTE AL PROPRIO INTERLOCUTORE. Parlate al vostro interlocutore e non NELLA SUA DIREZIONE. Immaginatevi le vostre parole mentre penetrano direttamente nel suo corpo. Non parlategli come se fosse in un posto qualunque attorno a voi e dovesse sentirvi per caso. Non guardate a destra e a sinistra, ma

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dritto fra gli occhi per la maggior parte del tempo. Non sputatagli le parole in viso, ma mandate il vostro alito nella sua direzio-ne.

(Un alito sano e fresco è importantissimo per l'esercizio del dominio mentale. Esso è emanato dalla maggiore cavità del corpo e trasmette all'altra persona qualche cosa di voi. Se è gra-devole, attira l'altra persona verso di voi e la calma. Ma bisogna che sia un alito sano proveniente da una bocca ben tenuta e da un tubbo digerente in buono stato. Quando avvolgete l'interlocuto-re con un alito come questo, si stabilisce un'armonia fra il vostro alone ed il suo. Si è parlato in migliaglia di poemi dell'alito dolce e profumato di una donna).

Quando parlate ad una persona e non NELLA SUA DIRE-ZIONE avete più probabilità di agire sul suo spirito. Essa si sente più importante e si rende conto di essere stata distinta fra le altre. Per attirare qualcuno ed avere influenza su di lui, il miglior modo è di dargli importanza. Ciò fa tacere i suoi dubbi e gli impedisce di rendersi conto che, con le parole ed i pensieri, state esercitan-do su di lui la vostra influenza. È come quando accarezzate un gatto. Dopo averlo accarezzato per un pò, potete fargli qualsiasi cosa: tirargli garbatamente la coda e perfino solleticarlo fino ad un certo punto; tante cose, insomma, che prima di accarezzarlo non vi sareste potuto permettere.

Quando parlate ad un'altra persona, le vostre parole la pren-dono tutta perché avete attirato su di voi tutta la sua attenzione. Quando parlate NELLA SUA DIREZIONE, la sua attenzione è divisa fra voi e qualche altra cosa. Non sentendo che lo distin-guete fra gli altri, Giovanni non è in diretto rapporto con voi. Egli ha l'impressione che le vostre parole siano dirette in parte verso voi stesso ed in parte verso di lui.

Tuttavia, quando GLI parlate, sente che onorate soltanto lui ed

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un rapporto perfetto si stabilisce fra voi. Vi è facile, allora, aumentare il dominio mentale che esercitate su di lui. Ecco per-ché i migliori uomini politici cercano di rivolgersi direttamente ai loro < partigiani > senza guardare gli appunti. Se il discorso è troppo importante per poter essere spontaneo, l'oratore deve conoscerlo quasi a memoria al fine di poter guardare direttamen-te il suo uditorio il più possibile.

Come dare sicurezza a qualcuno.

Il fatto di parlare a qualcuno intensifica le sue reazioni nei vostri confronti a causa del rapporto che si è stabilito fra voi. Questo risultato è della maggiore importanza quando dovete, per esempio, dar sicurezza a Giovanni o a Giovanna nella ricerca di una sistemazione, per presentarsi ad un esame, per trovare un coniuge adatto, per presentarsi ad un saggio sportivo, ecc.

Supponete che vostro figlio Pietro debba presentarsi di matti-na ad un esame difficile per essere ammesso al liceo. Egli ha lavorato molto ma non si sente sicuro. Del resto, nessuno può essere assolutamente sicuro di riuscire in un esame, e tuttavia, se si ha fiducia in sé (senza per questo essere presuntuosi) si può aiutare il corso degli avvenimenti. La sicurezza, può non solo preservare la resistenza intellettuale, indispensabile per affronta-re un esame, ma favorisce il riposo dello spirito consentendogli di pensare con chiarezza e di ricordarsi delle cognizioni che, in altre condizioni, potrebbe dimenticare.

La telepatia, da sola, è efficace quando Pietro è già in pieno esame, per accrescere la sua sicurezza; ma prima dell'inizio del-l'esame, ciò che gli dite ed il modo di dirglielo sono il mezzo migliore per influenzarlo. Guardatelo ben diritto negli occhi e parlategli. Non parlate NELLA SUA DIREZIONE. Avvolgetelo

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col vostro alito, con le vostre parole e con tutta la vostra atten-zione. Ditegli: < Vedrai, Pietro, come sarà facile >. E pensate in suo favore: < Riuscirai senza difficoltà. Tutti gli altri sono ner-vosi >. (Non fate presente il fatto che anche lui è nervoso). É lui che resta calmo, che riesce, e TU resterai calmo. Ci riuscirai facilmente.

Create così un'entità, un'unione psichica fra Pietro e Voi. Inoltre, mantenendovi calmo voi stesso e influenzandolo verbal-mente, ripetendogli che EGLI resterà calmo, il suo nervosismo scomparirà.

< Non preoccuparti per gli argomenti che non conosci >, dovreste aggiungere, < ricordati ciò che sai bene e riuscirai con una facilità straordinaria. Non fare di una mosca un elefante. Rilassati, adesso, e vedrai che domani riuscirai >.

Terzo Segreto: NON FIDATEVI! NON LASCIATE ABBASSARSI IL TONO DELLA VOCE. Quando mettete in pratica le leggi della dominazione mentale, fate in modo che la voce non si abbassi troppo. Ciò significherebbe che la conversa-zione è finita. Mantenete la voce allo stesso livello e continuate ad esercitare il dominio mentale su Giovanni o su Giovanna. Questo modo di parlare esclude ogni sospetto di scortesia, di dominio e di cattiva educazione. Il vostro interlocutore ne dedurrà che lo, rispettate e che vorreste conoscerlo meglio. Ancor meglio, essa stabilisce un'unione psichica fra voi due.

L'altra persona vi considera come un fratello, come un medi-co di famiglia, come un prete o come un consigliere di relazioni umane nel quale può aver fiducia. Allora, la vostra influenza su di lui sarà immensa.

Inoltre, il non lasciar abbassare il tono della voce alla fine delle frasi, indica che siete calmo e padrone di voi stesso. Una voce che si abbassa indica un temperamento autoritario, impaziente

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e brusco, mentre una voce che sale indica mancanza di sicurezza e dipendenza. Una voce che si mantiene uguale fino alla fine di una frase, indica uno spirito logico, pronto ad ascoltare la voce della ragione, e non uno spirito testardo e dominatore.

Quarto Segreto: EVITATE IL TONO MONOTONO CHE STANCA. D'altro canto, non tenete un tono monocorde per tutta la durata delle frasi. La monotonia annoia la gente e fa in modo che i vostri discorsi producano sugli altri l'effetto di un sonnifaro. Una voce monocorde ed un discorso troppo veloce hanno sempre lo stesso valore. Questo modo di parlare è talvolta inevi-tabile quando siete preso da nuove idee; ma nelle relazioni d'af-fari e mondane, le vostre parole devono essere chiare e intelligi-bili per essere efficaci e non dovete parlare al galoppo.

Ma non cadete nel difetto opposto dando alla voce troppe inflessioni. Ciò danneggerebbe la vostra esposizione e avreste l'aria di un bambino o di un debole di spirito. Non usate le infles-sioni che quando imitate qualcuno, ma non per abitudine. È meglio modificare il tono di voce—un tono più alto o più basso—è il modo di parlare che si rivela più efficace.

Quinto Segreto: NON CANTATE MENTRE PARLATE. Non marcate troppo le sillabe. Ciò accade quande passate troppo spesso dal tono grave all'acuto. In quel momento, la voce deve strascicare la vocale dall'alto verso il basso della scala, da un suono acuto, ad un suono grave e viceversa, cosa che richiede del tempo. Invece, quando parlate con voce uniforme la dizione è più rapida in ragione della soppressione delle inflessioni. Se modu-late moderatamente la voce, essa sarà abbastanza musicale, ma non troppo musicale fino al punto da farvi passare per un idiota.

Ci sono tuttavia delle eccezioni a questa regola: quando fate delle esclamazioni o accogliete Giovanni o Giovanna dovete

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allungare le vocali enfatiche delle parole chiave, altrimenti, la vostra accoglienza avrebbe un'aria distante e poco calorosa. Una volta iniziata la conversazione, smettete di esprimervi in questo modo poiché rischiereste di sembrare emotivo e smettereste di influenzare mentalmente Giovanni o Giovanna. Solo se faceste l'interpretazione di un personaggio sulla scena, o se foste un famoso eccentrico potreste permettervi di esprimere le vostre emozioni. Coloro che non vi conoscono bene, ma che hanno con voi relazioni mondane e d'affari, vi ammireranno soltanto se avete l'aria d'un cittadino ragionevole e sano di mente. Allora, non soffermatevi sulle sillabe. Cercate di non farvi scambiare per un eccentrico o per un allegro buffone.

ESERCIZI PER DIRE BENE CIÒ CHE DOVETE DIRE

Primo Esercizio: PER NON AVER L'ARIA DI DARE DEGLI ORDINI ATTORNO A VOI. Ripetete i seguenti ordini come se non fossero tali, ma delle semplici constatazioni.

< Uscite di qui! Non tornate mai più in questa casa! > < Andate a farvi impiccare! Siete il peggiore idiota che ci sia

[sulla terra! > < Con quello che non sapete su questo argomento, si potrebbero

[riempire dei libri! > < La vostra stupidità non può essere espressa in parole! > < Non seccatemi con ciò! > Queste frasi sono offensive e occorre molta abilità per pro-

nunciarle senza che sembrino cariche di ostilità. Non possono essere utilizzate in nessuna conversazione fra persone civili ma costituiscono un eccellente esercizio per allenarvi a non sembra-re mai autoritario. In seguito, quando ripeterete delle frasi che

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che non sono offensive (come quelle che seguono), ma che POTREBBERO sembrarlo, avete imparato ad assumere il tono di un simpatico compagno.

< La legislazione è un argomento che richiede molto ragionamento! >. < Questo articolo è esattamente quello che vi occorre! > < Questo colore vi conviene più di quello! > Secondo Esercizio: PER NON PARLARE NÉ TROPPO ALTO NÉ

TROPPO BASSO. Leggete questo brano, tolto dalla Tirata del Cid di Comeille, con voce tranquilla ed uguale per allenarvi a non parlare né trop- po alto, né troppo basso.

<O rabbia, o disperazione, o vecchiaia nemica! Ho dunque vissuto tanto, solo per questa infamia? E sono imbiancato sui lavori di guerra soltanto per vedere appassiti tanti allori? Il mio braccio, che tutta la Spagna ammira con rispetto, Quel braccio che tante volte ha salvato questo impero, consolidò tante volte il trono del suo Re, tradisce la mia causa e non fa niente per me?

*

E tu, glorioso strumento delle mie gesta, ma inutile ornamento di un corpo già di ghiaccio, ferro un tempo tanto temibile, ma che in questa attesa, mi è servito da parata e non da difesa, va', lascia ormai l'ultimo degli uomini, passa, per vendicarmi, in più robuste mani>. Terzo Esercizio: PER PARLARE AD UNA PERSONA IN PRIVA-

TO. Questo esercizio vi abituerà a parlare A una persona, e non NELLA DIREZIONE DI questa persona. Leggete i Dieci Comandamenti (ripro- dotti qui sotto) come se li leggeste a qualcuno e pensate al significato di

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ogni parola, ma senza esagerare. 1. Non nominare il nome di Dio invano, Signore Dio tuo, perché

l'Eterno non lascerà impunito chi nominerà invano il suo nome. 2. Ricordati di santificare il giorno del Sabato, perché l'Eterno, tuo

Dio, ha voluto così. 3. Farai in sei giorni tutto il tuo lavoro. 4. Ma il settimo giorno è il giorno di riposo dell'Eterno tuo Dio:

non farai dunque nessun lavoro, né tu, né tua moglie, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servitore, né la tua serva, né il tuo bestiame, né il forestiero venuto alla tua porta.

5. Onora il padre e la madre come l'Eterno tuo Dio ti ha coman dato. 6. Non uccidere. 7. Non commettere adulterio. 8. Non rubare. 9. Non dire falsa testimonianza.

10. Non desiderare la donna d'altri e neppure la sua casa, il suo cam-po, il suo servitore, la sua serva, il suo bue, il suo asino e tutto ciò che gli appartiene.

Quarto Esercizio: PER NON LASCIAR ABBASSARSI LA VOCE. Ripetere i Dieci Comandamenti facendo in modo che la voce non si abbassi alla fine di ognuno.

Quinto Esercizio: COME EVITARE DI PARLARE IN MODO MONOTONO. Leggete di nuovo i Dieci Comandamenti, ma questa volta, date alla voce alcune inflessioni senza strascicare troppo le vocali. Calcate sulle vocale enfatiche delle parole importanti, ma sor-volate sugli articoli e sulle preposizioni, tranne quando sono impor-tanti. Non potete dare la stessa importanza a tutte le sillabe di una frase. Se lo faceste, la vostra tirata diventerebbe faticosa perché espressa sullo stesso tono. La voce deve essere dolce ma non mono-corde, tranne quando praticate l'ipnosi o volete addormentare un bambino.

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Sesto Esercizio: A. - Senza essere sacrilego, ripetete i Dieci Comandamenti canterellando e cambiando l'intensità della voce. Andate dal tono più grave a quello più acuto. Notate bene che non siete convincente.

B. - Rileggeteli con voce irregolare, sullo stesso tono da un capo all'altro, come se batteste costantemente su uno stesso tasto di pianoforte. Ciò vi darà un'idea del modo col quale parlate quando parlate troppo in fretta nella vita di tutti i giorni. É il modo con cui NON SI DEVE parlare.

C. - Ripetete ancora i Dieci Comandamenti, dando proprio alla voce le inflessioni che occorrono e calcando sulla sillaba principale di ogni parola. Ecco come bisogna pronunciare per essere convincente.

Settimo Esercizio: Questo esercizio vi abituerà ad usare tutte le modulazioni della voce nelle esclamazioni incorporandole nelle parole appartenenti al dominio mentale. Esclemate con enfasi come avete già imparato a fare. Per il resto delle frasi, esprimetevi normalmente. Provate con le frasi seguenti: < Salve, Gianni! Dove siete stato, dunque, da quando non vi si vede? Mi chiedevo cosa vi era capitato. Sono felice che tutto vada bene. Avete il più bell'aspetto che mai! Come sta il resto della fami-glia? >.

Notate l'efficacia di queste frasi riguardo al dominio mentale. Sebbene contengano alcune adulazioni direttamente rivolte a Giovanni, traboccano di sottile adulazione perché esprimono una certa inquietudine nei suoi riguardi. < Mi domandavo ciò che vi era capitato > gli dimostra che avete pensato a lui per tutto il tempo, benché non l'aveste visto da tanto. Tutto il resto del discorso aumenta questa impressione lusinghiera. Rileggete quaste frasi e studiatene la sottigliezza. Parlate in questo modo alle persone, anche se scambiate soltanto qualche parola, e vedrete

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quale influenza acquisterete su di loro. Ottavo Esercizio: Allenatevi a pronunciare il monologo qui

sotto utilizzando tutto ciò che imparerete in questi esercizi per dire bene ciò che avete da dire. Ricordatevi bene i segreti seguenti: a. Non parlate in tono di comando. b. Non parlate né troppo alto, né troppo basso. c. Parlate A una persona e non NELLA SUA DIREZIONE. d. Non lasciate abbassarsi la voce. e. Evitate di parlare con voce monotona, che diventa faticosa

(per gli ascoltatori) Soprattutto 1. Non calcate troppo sulle sillabe. 2. Mettete l'accento sulla sillaba principale di tutte le parole

importanti e sorvolate sulle parole non importanti, come gli articoli e le congiunzioni, tranne quando devono essare messe in rilievo.

Il Monologo sul quale dovete allenarvi.

< Sono veramente felice d'incontrarvi. Sono stato colpito fin dal primo momento dalla vostra aria seria e impegnata. Al giorno d'oggi, è raro incontrare una persona come voi. I più sono super-ficiali, perché la televisione ed altri interessi simili assorbono la maggior parte del loro tempo. Avevo molto desiderio di incontrar-vi e di conoscervi meglio, ma non volevo essere maleducato o aggressivo. La nostra ospite è una donna incantevole, nevvero? >.

COME NON DIRE MALE CIÒ CHE VOLETE DIRE BENE

Sembrerebbe che tutto ciò che dovete fare per fare bene una cosa è di

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imparare a farla correttamente. In altri termini, quando sapete come si fa correttamente una cosa, smettete di farla male. Ma le cose non vanno esattamente così. Durante il tirocinio, potrebbe darsi che faceste costantemente uno stesso errore che provocas-se il fallimento della conclusione di tutti i vostri sforzi, oppure che, volendo innovare, impiegaste dei metodi meno efficaci di quelli ortodossi abituali. E altrettanto importante sapere CIÒ CHE NON BISOGNA FARE oltre che sapere CIÒ CHE BISO-GNA FARE. Dovete dunque imparare quali pericoli rappresenta-no le cose CHE NON BISOGNA DIRE.

I TRE PERICOLI

Primo Pericolo: EVITATE LE MANIFESTAZIONI SGRA-DEVOLI. Non dovete mai schernire, sogghignare o fischiare davanti a chicchessia, a meno che non stiate facendo il buffone o imitando qualcuno. Queste manifastazioni deformano il viso e mascherano il vostro sguardo irresistibile.

Secondo Pericolo: CONTROLLATE IL VOSTRO MODO DI RIDERE. Non ridete né troppo forte, né in modo discordan-te. D'altro canto, se vi limitate semplicemente a sorridere, rischiate di scoraggiare il vostro interlocutore.

Terzo Pericolo: EVITATE GLI SCHERNI ED I SARCA-SMI. Non lanciatevi a fare scherni e sarcasmi a meno che non si tratti di fare dell'umorismo e a condizione che anche il vostro interlocutore lo condivida. Se non approvate certe sue osserva-zioni, fateglielo capire con calma e con riguardo.

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Come Trionfare sugli Altri e Disarmarli con Atti Conquistatori

I MIRACOLI COMPIUTI CON ATTI CONQUISTATORI. La pantomina, la telepatia e le parole piacevoli da udire sono elamenti essenziali per il dominio mentale, ma devono essere sostanuti dagli atti conquistatori. Sono essi che danno il tocco finale. Giovanni e Giovanna possono sorvolare su molti vostri difetti, ma non passeranno mai sopra ad una vostra dimenticanza degli atti conquistatori, poiché questi entusiasmano latteralmente la gente. É evidente che hanno una funzione primordiale nel domi-nio mentale.

Gli atti conquistatori si imparano facilmente. Anche persone di intelligenza inferiore alla media possono studiarli, applicarli senza troppa fatica e trarne enorme profitto. É grazie ad essi che parecchie donne, né graziose, né intelligenti, hanno trovato dei mariti scelti. Uomini di bassissima condizione sono diventati collaboratori di presidenti, di re e di regine. Nessun'altra legge potrà aiutarvi di più per penetrare in ogni ambiente.

COME GLI ATTI CONQUISTATORI CONQUISTANO GLI ALTRI

Gli atti conquistatori disarmano gli altri, diminuiscono le loro possibilità di difesa e stabiliscono un rapporto immediato fra loro e voi. Se sono vostri superiori, vi favoriranno perché non potranno fare altrimenti. Se dovranno rimproverarvi, le parole si fermeranno

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ranno loro in gola. Gli atti conquistatori potrebbero chiamarsi anche < Le Azioni Disarmanti > che neutralizzano tutti i senti-menti ostili rivolti contro di voi.

I DIECI SEGRETI DEGLI ATTI CONQUISTATORI

Primo Segreto: NON ABBIATE UNO SGUARDO SCRU-TATORE. Quando state per essere presentato a qualcuno, non dimostratevi né timido, né mal disposto. Dimostrate, invece, rispetto e ammirazione per la persona. Ignorate tutto ciò che, nel suo aspetto, può essergli sfavorevole. Dimenticate completamen-te la piccola statura di Bob, i suoi lineamenti irregolari, la sua andatura poco armoniosa, i suoi vestiti senza eleganza, la sua mancanza di eloquenza, le sue maniere sgradevoli, il suo accen-to strano, i denti irregolari, le brutte protesi dentarie, il braccio amputato, la verruca prominente, l'orribile cicatrice — insom-ma, tutto ciò che può nuocere al suo aspetto. Restate impassibi-le e stabilite immediatamente un rapporto con lui.

Se pensa che non vi rendete conto delle sue imperfezioni, potrà concluderne che non avete nessuna capacità di osservazio-ne. Ma, davanti a voi, sarà disteso, ed è ciò di cui avete bisogno per esercitare su di lui il dominio mentale. Nessuno gradisce uno sguardo indagatore quando è puntato su di lui. É uno sguardo antisociale che suscita il risentimento. É perdonabile in un dot-tore che deve stabilire una diagnosi; ma nella vita quotidiana, la gente preferisce nascondere le proprie imperfezioni.

Guardate soltanto gli occhi di Bob per fargli capire che concentrate su di lui tutta la vostra attenzione. Ciò vi impedisce di vedere il resto della sua persona e di studiarlo nei particolari.

* L'espressione amena - Date sempre agli altri l'impressione che

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cercate di far loro piacere. Non lasciate mai qualcuno brusca-mente a meno che non sia davvero antipatico.

Secondo Segreto: COME FARE USCIRE DAL SUO GUSCIO IL VOSTRO INTERLOCUTORE. Dopo aver espresso il piacere di conoscere Bob, adulatelo con parole piacevoli da udire. Ma non monopolizzate la conversazione a meno che non sia un tipo silenzioso o timido. Spingetelo a sostenere la conver-sazione, e soprattutto a parlare di sé, concedendogli tutta la vostra attenzione.

Ciò non può durare a lungo perché finireste con l'annoiarvi, ma bisogna che abbiate il tempo di stabilire fra lui e voi un'u-nione psichica totale.

* Conservate la vostra dignità - Mantenetevi dignitoso. Non usate familiarità in pubblico. Non poggiate le mani sulle persone e non usate giochi infantili per sembrare buffo.

Terzo Segreto: INFORMATEVI CON DISCREZIONE. Come vi abbiamo detto nel corso di una legge precedente, non mette le persone nell'imbarazzo, facendo loro delle domande personali. Fate loro un complimento e lasciate che lo commenti-no, se vogliono. Se vi congratulate con il vostro interlocutore per le sue spalle quadrate, può darsi che scoppi a ridere e finisca con l'ammettere che, quando era all'Università, ha fatto del canot-taggio. Interessatevi subito agli studi che ha fatto e domandategli in quale Università era. Non farete allora nessuna fatica per sapare quali studi ha fatto ed a scoprire la professione che esercita... e forse a farvi un'idea di quanto guadagna.

* Non prendete mai nulla in prestito se potete arrangiarvi in altro modo - Arrangiatevi con quel che avete. Non chiedete niente in prestito, a meno che non siate in una situazione senza uscita, ed il proprietario vi incoraggia a farlo. Spesso, chiedendo in prestito degli oggetti si guasta un'amicizia. Supponete che la

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persona presti in seguito gli stessi oggetti a qualcun altro che non glieli restituisce e, dimenticando che glieli avete ridati, vi accu-sa, le direte che glieli avete riportati.

Anche se sapete di poter restituire subito ciò che avrete in prastito, non chiedete nulla se potete rimediare in un altro modo. A meno che, rifiutando ciò che vi presta, non offendiate il vostro amico. In ogni caso non chiedete mai in prestito né un pettine, né dei vestiti, né uno spazzolino da denti, né un fazzoletto.

* Date sempre l'impressione di essere una persona gene-rosa - Non date mai l'impressione, né con atti né con parole di essere un egoista o un avaro. Non c'é bisogno che gettiate il denaro dalla finestra, ma non siate neppure un avaro.

Quarto Segreto: COME SEPARARSI CORTESEMENTE DALLA GENTE. Non lasciate bruscamente la persona con la quale parlate. Ditele inanzitutto < Vogliate scusarmi. Sono già in ritardo. Sono stato felicissimo di incontrarvi. Spero che ci rivadremo presto >. Se attorno a questa persona si è già formato un altro gruppo che vi ha eclissato, ritiratevi discretamente.

* Non tardate a presentare le persone le una alle altre -Non lasciate, per esempio, che Giovanni ed Elena si guardino con aria imbarazzata domandandosi se vi vergognate di loro.

E poi, quando fate le presentazioni, fate un'osservazione elo-giativa su ogni persona. Oppure, rivelate loro ciò che hanno in comune affinché possano fare conoscenza più rapidamente e più facilmente. Non temete che, in seguito, preferiscano la loro com-pagnia alla vostra. Se si troveranno reciprocamente interessanti, vi saranno riconoscenti per averle presentate. Se sapete essere buon pubblico e se usate lo sguardo irresistibile, non sarete mai lasciato solo a lungo.

Quinto Segreto: SIATE SEMPRE DELLO STESSO UMORE. Durante un ricevimento mondano, non lasciatevi mai

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trasportare dalla rabbia o dalla collera. Non contrariate e non umiliate mai nessuno, anche se si tratta di una persona anti-patica.

* Non siate sadico quando siete fra la gente - Non ferite i sentimenti di coloro che vi circondano. Non vendicatevi inflig-gendo agli altri delle angherie in cambio di offese vere o immag-ginarie che vi avrebbero fatto subire. D'altronde, il sentimento della vendetta altera i lineamenti e vi da un aspetto stile.

Sesto Segreto: USATE CON GLI ALTRI UN ATTEGGIA-MENTO DEMOCRATICO. Quando siete al lavoro, in particola-re, non guardate mai dall'alto in basso qualcuno che occupa una posizione inferiore alla vostra, anche se appartiene ad un altro servizio. Un giorno, potreste aver bisogno di lui. Inoltre, se avete un atteggiamento anti sociale, tutti lo sapranno. E per giunta, se siete conosciuto per le vostre cattive maniere, le persone si aspet-teranno il peggio e diffideranno di voi.

* La vostra guida migliore: La Trasposizione - Prima di fare o dire qualche cosa a qualcuno, chiedetevi sempre: < Quale sarebbe la mia reazione se fosse LUI a farmi ciò? >. Se siete sicuro che ciò vi piacerebbe, fatelo. Ci sono molte probabilità che la sua reazione sia uguale alla vostra. Se pensate che ne saraste irritato, allora, non fatelo. Poiché, non soltanto lo fareste infu-riare, ma se vi trovaste ad un ricevimento, il padrone e la padro-na di casa si sentirebbero molto imbarazzati. Nella prossima Legge, vi insegneremo cosé la Trasposizione. Imparatela bene. All'inizio, praticatela soltanto nelle occasioni in cui avete tempo di riflettere in anticipo, ma poi ve ne servirete anche nelle situa-zioni più impreviste. Quando vi sarete abituato a metterla in pra-tica durante tutta la giornata, aumenterete il vostro dominio menta-le ovunque sarete.

Settimo Segreto: NON VANTATEVI. Non vantatevi dei vostri

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guadagni come se coloro che lavorano con voi fossero dei povari. Se siete una donna, non vantatevi della vostra bellezza. Se gli altri non notano quanto siete grazionsa, tanto peggio, altre pezr-sone se ne accorgeranno.

Ottavo Segreto: SIATE — O FINGETE DI ESSERE BUON PUBBLICO. Non datevi l'aria di saper tutto. Non fatevi consi-derare un sempliciotto che crede tutto ciò che gli si dice, ma non siate testardo e non date 1' impressione che é impossibile influen-zarvi. La gente vuole che ascoltiate ciò che ha da dire. Non anda-tevene quando il vostro interlocutore vi dà il suo parere su una questione.

Anche se i suoi argomenti non sono validi, non insultatelo dimostrandovi maleducato. Se è inesauribile, interrompetelo rac-contandogli qualche cosa che lo interessi, poi passate subito ad un altro soggetto. Se questo cambiamento si rivela difficile, rivolgetevi ad uno dei partecipanti alla conversazione e chiedetagli il suo parere sull'argomento discusso. Non bisticciate mai con colui che dirige la conversazione.

* Come si può essere buon pubblico - Non interrompete mai la gente quando parla, a meno che non abbiate una buona ragio-ne per farlo. Anche in tal caso, scusatevi preventivamente. Nelle conversasioni di gruppo, ciò è indifferente perchè si svolgono senza ordine né leggi. Ma nelle discussioni di affari ed in quelle mondane, guardatevi dall'interrompere continuamente il vostro interlocutore. Ciò gli impedirebbe di rivelarvi il fondo del suo pensiero. Se è sensibile, ciò lo irriterebbe e lo turberebbe. Imparate ad ascoltare conservando un'espressione distesa e attenta.

* Il pericolo di sapere ascoltare troppo bene - Come tutte le qualità, quella di sapere ascoltare troppo bene può essere una calamità e attirarvi attorno degli instancabili parlatori. Finireste

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con l'ascoltare tutti senza essere mai ascoltato. Ci sono troppi chiacchieroni che possono guastarvi la serata. I chiacchieroni non sentono neppure una parola di ciò che dite, e continuano a parlare anche quando parlate. Vi si appiccicano quando dimo-strate di volervi allontanare e continuano il loro chiacchierio. Quando cercate di dire una parola, hanno talmente l'abitudine di monopolizzare la conversazione che se la prendono con voi con violenza per averli interrotti. Con costoro, non riuscirete a nulla, perchè non vi lasciano nemmeno un'occasione per influenzarli. Essi possono < conversare > con voi per degli anni senza nep-pur conoscere il vostro nome. Non vi considerano come essere umano, ma come UN GRANDE ORECCHIO. Sappiate dunque ascoltare... ma non troppo!

Nono Segreto: ABBIATE L'ARIA DI MANTENERE UN ATTEGGIAMENTO IMPARZIALE IN TUTTE LE DISCUS-SIONI. Non voltatevi verso colui che è vicino a voi per mormo-rargli dei sarcasmi sulla persona che monopolizza la conversa-zione. Ciò metterebbe il vostro vicino in una situazione imbaraz-zante. Lo constringereste a fare una scelta, il che sarebbe antiso-ciale, anche se segretamente fosse d'accordo con voi.

Evitate tutte le discussioni personali. Non parlate mai al vostro interlocutore della sua vita privata, del suo carattere o delle sue capacità di ragionamento. Limitatevi a discutere del-l' argomento che avete intavolato e non sollevate una controver-sia che potrebbe condurvi ad una discussione infiammata. Le discussioni vi impediscono di esercitare il vostro potere su colo-ro che vi circondano.

* Non atteggiatevi a meditare in una discussione - Non inseritevi per forza in un gruppo in piena discussione. Chiedete piuttosto di essere ammesso in questo gruppo. Assicuratevi, però, di non essere indesiderato e che avete delle cose interessanti

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da dire. Troppa gente è terribilmente desiderosa di sciorinare le pro-

prie < cognizioni > o la propria capacità di discutere. Così, anche se possedete gli argomenti che aiuterebbero a concludere la discussione, non infilatevi per forza in essa per rilevarvi. Non fareste che contribuire alla disfatta di qualcun altro. Non accor-ciate il piacere della discussione per coloro che vi partecipano. Aspettate di essere impegnato voi stesso in una discussione simi-le o fino a quando qualcuno richiede il vostro parere. Non state cercando di dimostrare la vostra capacità logica a certe persone, ma state tentando di attirarle verso di voi.

Decimo Segreto: RISPONDETE ALLA GENTE CON PAROLE E NON CON GESTI. Non c'è niente che indisponga di più la gente e vi faccia accusare di essere altezzoso di quando rispondete alle sue parole con dei movimenti della testa. Essa si chiede se la considerate come degli animali o come degli schia-vi. Nessuno schiavo oserebbe rispondere al suo padrone con dei cenni del capo, ma più di un padrone lo farebbe per rispondere al suo schiavo. Così, non insultate le persone rispondendo loro a gesti invece che con parole, a meno che vi siano insopportabili e desiderate allontanarle da voi. Rispondete con parole anche se sono soltanto dei < sì > e dei < no >, altrimenti perdereste molto presto la vostra influenza sugli altri.

* Non cercate di essere un secondo Voltaire - NON SIATE SARCASTICO DI FRONTE A NULLA. Non trattenetevi dal ridere quando gli altri si aspettano di vedervi ridere, ma non ridate con aria infastidita, come se riteneste che un riso franco non sia raffinato. Ridete con naturalezza e spontaneamente. Se non sapete farlo con piena naturalezza, allenatevi da solo nella vostra camera.

* Non ridete di una quasiasi osservazione sconsiderata, specialmente

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se lo fate per far piacere a qualcuno che si crede divertente ma che, in realtà, è noioso e affaticante. Sostenete che dovete parti-re, oppure che vi rincresce di non aver udito la maggior parte delle sue parole.

Undicesimo segreto: NON SALITE SUL PALCOSCENICO PER RECITARE LA PRIMA PARTE. Non fate l'importante davanti a delle persone che conversano, per mettervi in vista con voce risuonante. Per le persone sensibili e raffinate tale atteggia-mento è insopportabile.

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NONA LEGGE

Come Analizzare e Dirigere le Azioni degli Altri grazie alla Trasposizione

La trasposizione è facoltà di < vedere all'interno > dell'altra persona in modo da poterla trattare esattamente come ella vuole che la si tratti.

LA TECNICA DELLA TRASPOSIZIONE

Essa è molto più semplice di quanto immaginate. La si può riassumere nel modo seguente:

1. Mettetevi al posto dell'altra persona. Fate del vostro meglio per immaginare che voi siete Giovanni o Giovanna invece di voi stesso.

2. Considerate ciò vi colpisce come il suo più gran difetto e valutate l'influenza di questo difetto sulla sua personalità. Ciò fa di lui un bisbetico attaccabrighe, un meschino umorista, mostro antisociale, un egoista millantatore, un frignone imbronciato o un buffone estroverso?

3. Subito dopo, considerate ciò che vi colpisce come la sua più grande qualità e valutatene l'influenza sulla sua personalità. La sua bellezza maschia o femmminea, gli è forse andata alla testa? La sua intelligenza acuta l'ha reso impaziente e polemico? La sua statura e la sua forza lo fanno rassomigliare a un toro? Il suo senso dell'umorismo lo rende talvolta sarcastico? La sua temerarietà lo rende superaggressivo?

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La < Visione per Trasposizione > vi aiuta a scoprire la perso-na così com'è dietro la maschera e vi permette di dominarla mentalmente. Ecco alcuni esempi che vi consentiranno di mettare in pratica la Visione per trasposizione nella vita quotidiana.

Primo Esempio: Incontrate Giorgio che non avete visto da molto tempo. Come l'accoglierete? Lancerete un grido, gli darate una gran manata sulle spalle e gli farete mille domande sul lavoro e sulla sua famiglia? Oppure, lo saluterete come se l'avaste visto il giorno prima, senza fargli nessuna domanda sul lavo-ro e sulla famiglia? Non si può rispondere con poche parole a questa domanda. Ma potete trovarvi una risposta applicando il principio della Visione per Trasposizione nel modo seguente:

Prima Tappa - Smettete di domandarvi come dovete salutar-lo. Domandatevi piuttosto come piacerebbe a LUI di essere salu-tato. Vi piacerrebbe se facesse una grande esclamazione, se vi desse una gran manata sulle spalle e se vi facesse mille doman-de sul lavoro e sulla famiglia? O preferireste che vi salutasse come se vi avesse visto il giorno prima, che vi stringesse la mano dicendovi una parola gentile e non vi facesse nessuna domanda sul lavoro e sulla famiglia? Le vostre risposte a queste domande saranno la miglior guida alla maniera di accoglierlo. Esse dipen-deranno, naturalmente, da parecchi fattori, e nessuna regola defi-nita potrebbe applicarsi alla vostra situazione. La vostra perso-nalità, il carattere delle vostre precedenti relazioni con Giorgio, le vere relazioni con la vostra famiglia, i progressi che avete fatto nell'ambito della vostra famiglia, i progressi che avete fatto nel-l'ambito della vostra posizione, sono altrettanti elementi che peseranno sulla risposta. Se siete espansivo, e se Giorgio e voi siete stati buoni amici, se la vostra posizione ha subito una costante ascesa, se le relazioni familiari sono buone, allora è pos-sibile che vi piacerebbe essere accolto con una grande esclamazione,

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una gran manata sulla spalla ed un mucchio di domande sul lavo-ro e sulla famiglia.

Ma se NON siete espansivo, se non conoscete molto bene Giorgio o se avete una piccola controversia con lui, se non c'é una buona intesa con la vostra famiglia e se non avete avuto un buon successo nella vita, allora non sareste molto contento di essere accolto con una grande esclamazione ed una gran manata sulla spalla né di sentirvi fare mille domande sulla famiglia e sul lavoro. Di conseguenza, la vostra risposta alla domanda sarà gui-data da tutte queste considerazioni.

Seconda Tappa - Ma è soltanto la prima tappa. Non vi domandate come Giorgio dovrebbe trattarvi, ma come VOI dovreste trattarLO. La seconda tappa è semplice. Decidete sol-tanto il modo di accoglierlo che piacerebbe a LUI e non a voi, e salutatelo come vi piacerebbe che EGLI vi salutasse se foste al suo posto. Ecco come si applica la Visione per Trasposizione.

Secondo Esempio: Durante una riunione mondana, incontra-te Tomaso che parla la vostra lingua, ma con un certo accento. Il primo impulso è quello che ci spinge a chiedere alla persona da quale regione è originaria. Ma frenate la lingua. Se, durante delle conversazioni, vi capita di trattare del modo di parlare o degli accenti, sostenete che voi stesso avete un accento regionale e che invidiate gli stranieri che hanno imparato a parlare così corretta-mente la vostra lingua.

Terzo Esempio: Durante un altra riunione mondana, inconta-te Paolo che fa il vezzoso come una ragazza. D'istinto, potreste fissarlo con curiosità. Certuni potrebbero ridacchiare sottovoce guardandolo. Ma, applicando il principio della Visione per Trasposizione, vi domandate se vi piacerebbe provocare simili reazioni se foste nel caso di Paolo. Poiché sapete che ciò vi dispiacerebbe, fingete di non notare le sue maniere bizzarre. Vi

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potrebbe, evidentemente, sembrare strano che una persona dal comportamento bizzarro si aspetti che la gente non lo guardi con curiosità. Ma non sta lì la questione. VOI vi domandate: A quast'uomo piace che lo si guardi con curiosità e che si rida delle sue strane maniere?

La risposta è ovvia. Non esiste nessuno al mondo che fingarebbe un comportamento che potrebbe metterlo in ridicolo. Se ha la sfortuna di essere afflitto da un comportamento ridicolo, biso-gna pensare che non se ne rallegri. Ed egli sa, meglio di chiun-que che ne è afflitto. Allora, perché rimuovere il coltello nella ferita?

Se una delle vostre conoscenze è un cattivo giocatore di golf, un cattivo nuotatore, uno scadente cantante, un cattivo giocatore di carte, non ridetevi di lui, a meno che non siete amici intimi e non conosciate il suo senso dell'umorismo.

COME LA VISIONE PER TRASPOSIZIONE VI AIUTA A FARVI ACCETTARE DAGLI ALTRI

La Visione per Trasposizione vi aiuta pure a farvi accettare dagli altri. Non abbiate in mente soltanto quello che VOI guada-gnereste facendo accettare i vostri servigi, le vostre capacità, le vostre specializzazioni o i vostri imbrogli. Domandatevi piutto-sto quanto ci guadagnerebbe l'altra persona. Se non può guada-gnarci gran cosa farete fatica a farglieli accettare.

Calcolate quanto può guadagnarvi, cercate di convincerla e riuscirete a farvi accettare.

Come lo convincerete? Non ci riuscirete dicendogli semplicamente che ha bisogno dei vostri servizi. Dovete mettervi al SUO posto e rendervi conto da solo degli argomenti che potranno con-vincerlo meglio che ha bisogno di voi.

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Non dite a Giovanni che avrebbe un vantaggio a trattare con voi. Ditegli che qualcuno che ha dei bisogni precisi (descrivete i suoi) si è assicurato i vostri servizi e ne è entusiasta. Non fate capire a Giovanni che l'avete analizzato profondamente. Può darsi che i suoi affari siano meno fiorenti di quanto vuol dire e l'offendereste facendogli sapere che l'avete scoperto. La gente vi ammirerà vedendo che vi occupate dei vostri affari. Vi detesterà se penserà che vi occupate anche di quelli degli altri. Vi odierà se sospetta che indovinate ciò che si nasconda dietro la < faccia-ta >.

COME METTERVI AL POSTO DI UN'ALTRA PERSONA

Esempio - Ecco come mettervi al posto di un altro e come immaginare quali siano i suoi bisogni. Supponiamo che vi prasentiate ad un Direttore per ottenere un posto di venditore, di capo squadra, di meccanico od altro. Attraversando i laboratori o gli uffici, avete l'impressione che gli affari procedano al rallen-tatore e vi domandate se ci sarà del lavoro per voi. Ma può darsi che questo rallentamento sia soltanto passeggero e che gli affari riprendano presto.

Per mettervi al sicuro, durante un colloquio, presentate i due aspetti della questione. Spiegate al direttore quanto sareste utile in un affare sul punto di fallire e quanto potreste esserlo anche in un fiorente. A meno che non vi faccia domande dirette su voi stesso, insistete sui bisogni urgenti dello stabilimento e non sulle vostre qualità personali. Impegnatevi a spiegare al vostro even-tuale datore di lavoro ciò che potreste fare per lui.

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ESEMPIO DI UTILIZZAZIONE DELLA VISIONE PER TRASPOSIZIONE PER ANALIZZARE E DIRIGERE LE

AZIONI DEGLI ALTRI

Primo Esempio: COME UTILIZZARE LA VISIONE PER TRASPOSIZIONE PER INDURRE VOSTRO FIGLIO A SCE-GLIERE UNA CARRIERA ADATTA A LUI.

Vostro figlio Enrico è immerso in sogni che gli fano intravadere una carriera prestigiosa ma incerta.

Egli può - o non può avere - le attitudini richieste, ma prefarite che dia prova di buon senso e intraprenda una carriera sulla quale possa contare. Enrico è un ragazzo ragionevole e rispetto-so ma anche molto testardo e, in questo momento ha il bacillo del prestigio.

a. Grazie alla trasposizione, mettetevi al suo posto. Smettete di discutere con lui su questo argomento come un padre o una madre fanno col loro bambino. Provate piuttosto a mettervi nei panni di Enrico e di analizzare gli argomenti, per non sperimen-tati che siano, che lo spingono a fermarsi a questa scelta. Passate anche dalla vostra generazione alla sua, per vedere le cose come le vede lui.

Vi ricordate quante volte eravate impulsivo ed influenzabile quando avevate la sua età? Vi ricordate quanto veneravate certe vedette del cinema o dello sport, e come vi eccitavate tutto ciò che le riguardava, e come vi sareste augurato di essere al loro posto? Adesso, scegliete gli aspetti più appariscenti della carriara pratica che avete scelto per Enrico e esponeteglieli. Fategli leggere la biografia di coloro che hanno scelto questa carriera e sono poi diventati celebri. Fategli anche comprendere che le esperienze più esaltanti sono raramente riferite dai giornali.

Non discutete sul fatto che le cani= di prestigio sono generalmente

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generalmente di breve durata e che sono rari i privilegiati che ne raggiungono la cima, mentre la maggior parte dei candidati falli-scono miseramente e si rassegnano ad una sistemazione assolu-tamente comune. In generale, i giovani sono ottimisti, pensano che faranno eccezione alla regola e che riusciranno ad acquista-re fortuna e notorietà.

b. Pensate adesso al maggior difetto di Enrico ed alla riper-cussione sulla sua personalità. Il suo desiderio di brillare davan-ti alle folle dimostra che è diventato un esibizionista, se non lo era già prima.

c. Pensate poi a quella che pare che sia la sua migliore qualità e osservate come agisce sul suo comportamento. Siccome è deci-so e volitivo, non si ferma mai a metà, anche se la sua strada non conduce in nessun posto. Ci vorrà del tempo per fargli cambiare parere.

Se è impulsivo ed entusiasta, può darsi che la sua passione per questa carriera prestigiosa si spenga da sola bruscamente, o sotto l'effetto della vostra prudente persuasione.

Adesso che l'avete ben analizzato, sapete ciò che dovete fare per guidare i suoi atti.

Secondo Esempio: COME USARE LA VISIONE PER TRASPOSIZIONE PER INSEGNARE UN NUOVO MESTIE-RE AD UN INDIVIDUO TROPPO COSCIENZIOSO. Che siate insegnante, padrone, genitore, socio o amico, vi capita spesso di dover insegnare a qualcuno un nuovo mestiere, o un lavoro comune o una nuova tecnica. E più l'individuo è ansioso di impa-rare, più è difficile insegnargli. Carlo è onesto, si può contare su di lui, è molto coscienzioso, forse troppo, ha molto rispetto per voi, ma non dimostra tutta la sua capacità quando fa qualche cosa per voi (o per se stesso), a meno che non impari punto per punto e si perfezioni in ciò che fa. Voi avete molta voglia di insegnargli.

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a. Prima di tutto mettetevi al posto di Carlo e immaginate di essere LUI. Ricordatevi il tempo in cui voi stesso stavate impa-rando qualche cosa di nuovo col vostro istruttore. Ricordatevi quando eravate nervoso all'inizio, specialmente quando non seguivate alla lettera le sue istruzioni. Vi ricordate quante volte rifacevate lo stesso errore, anche dopo parecchie spiegazioni.

E vi ricordate che dopo facevate ancora più errori perchè era-vate terrorizzato all'idea di dare spettacolo?

b. Pensate, adesso, a quello che sembra che sia il suo più gros-so difetto ed a come il suo comportamento ne viene modificato. Egli è troppo coscienzioso e troppo accanito. Ne consegue che fa troppi sforzi per piacere agli altri.

c. Pensate poi alla sua qualità più apparisciente e cercate di determinare la sua influenza sul suo comportamento. Egli fa un grosso sforzo per fare bene tutto ciò che fà. Ciò l'ha reso nervo-so e troppo serio.

Dovreste essere paziente con lui, correggere i suoi errori con dolcezza, ma non criticarlo mai. Adesso che l'avete analizzato, grazie alla Trasposizione, saprete come guidarlo.

Terzo Esepio: COME ATTIRARE L'ATTENZIONE DI QUALCUNO CHE DESIDERATE IMPRESSIONARE MA CHE NON HA NOTATO IN VOI UN ESSERE STRAORDINA-RIO. Che siete un uomo o una donna, vi trovate regolarmente in questa situazione, sia nel mondo degli affari che sul piano socia-le. Il Burton è un uomo importante sul quale vi piacerebbe far colpo, ma non ci siete ancora riuscito.

a. Mettetevi al suo posto. Immaginate di essere lui. É consa-pevole dell'importanza che ha assunto nella vostra vita?

b. Prendete il suo difetto più evidente e cercate di immagina-re come agisce sul suo comportamento. Se pensate che sia la suf-ficienza, bisognerebbe che certe persone reagissero con ostilità.

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Ciò spingerebbe il Signor Burton a rientrare nel suo guscio e lo renderebbe in certo qual modo, timido e meno sicuro di sè. Se vi sembra che si tratti piuttosto di una mancanza di riguardo per il suo prossimo, questo difetto ha certamente allontanato da lui un buon numero di persone.

c. Considerate, successivamente, la sua più eminente qualità e immaginate in che modo influisce sul suo comportamento. Egli ha un atteggiamento dignitoso e sorride in modo bonario quando ci si rivolge a lui. Sembra molto intelligente, ha eccellenti maniere ed è un oratore; inoltre non è mai troppo familiare con la gente. Queste qualità gli procurano una grande ammirazione da parte degli altri, ma non lo rendono per questo più caloroso. Ciò può condannarlo alla solitudine.

d. L'avete analizzato grazie allaVisione per Trasposizione. Guidatelo, adesso grazie a questo stesso metodo. Prima di tutto, dimenticate tutti i tentativi infruttuosi per farlo interessare a voi. Il passato appartiene alla storia, il futuro è storia non ancora vissuta. Immaginate che, venendo da un altro pianeta, atterriate proprio su questa terra e che, da questo momento, facciate tutto per la prima volta. Partite, dunque, senza il ricordo svantaggioso degli insucces-si passati e con la speranza intatta di riuscire in futuro. Anche il Signor Burton potrebbe pensare che è lui a non essere riuscito a fare impressione su di voi. Così, toglietevi dalla mente tutti i ricordi delle relazioni passate e agite come se non l'aveste mai visto prima. Avvicinatelo come se lo vedeste per la prima volta e siate pieno della speranza di dominarlo mentalmente.

Avvicinatelo con lo sguardo irresistibile ed usate le lusinghe adatte. Se si dimostra distante, non badateci. Non ricambiate. Fate come se il suo atteggiamento non vi riguardasse in alcun modo e mettete in pratica i 13 pericoli delle cose che non bisogna dire. Sarete stupito dalla maniera con la quale si entusiasmerà di voi.

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Usate la stessa tecnica per attirare a voi una persona del sesso opposto alla quale vi interessate.

Quarto Esempio: COME TRASFORMARE UN INDIVI-DUO ASFISSIANTE IN UN COMPAGNO PIACEVOLE. Ecco un'altra tipica situazione nella quale potete trovarvi, sia nella vita sociale che durante un viaggio. Quando vi trovate in compagnia di un uomo (o di una donna) asfissianti, la vostra giornata (o la vostra serata) possono essere rovinate. Tuttavia, chiunque può essere asfissiante. Tutto dipende dalle circostanze e da come l'al-tro la prende. Quindi, non convincetevi mai che si tratti di un caso disperato.

Chiedetevi piuttosto perchè nelle presenti circostanze, questa persona vi secca tanto. Usate il metodo della Visione per Trasposizione. Poi, dirigetela influenzandola e trasformatela in una persona dalla piacevole compagnia, almeno nelle circostan-ze attuali.

a. Mettetevi al posto della prsona. Quasi tutti, compresi i reclusi, vorrebbero avere una personalità affascinante. Può darsi che il vostro compagno sia insopportabile perchè non ha spirito. Oppure perchè avete pochissimi interessi in comune. (Anche questa conclusione può rivelarsi sbagliata). Ciascuno di noi ha più punti in comune con gli altri di quanto possa immaginare. Tutto sta nel cercare questi punti in comune.

Forse questa persona vi infastidisce tanto perché non apprez-za il vostro umorismo. Può darsi che non vi trovi neppure diver-tente. Oppure, può darsi che vi invidi per una certa ragione.

b. Consirerate il suo difetto più evidente e immaginatene la ripercussione sul suo comportamento, almeno nelle attuali circo-stanze.

Questo difetto può essere costituito dai suoi silenzi prolunga-ti e dalla sua mancanza di sforzi per interromperli, se non altro,

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con parole ostili nei vostri riguardi quando l'incitate a parlare. Se non vi risponde affatto, è evidente che dovete smettere di parla-re e dimenticarla completamente facendo il vuoto nel vostro spi-rito. Vedrete che tenterà ben presto essa stessa di iniziare una conversazione. Ci sono anche delle persone insopportabili, che sono inesauribili sullo stesso argomento. Costoro, non presenta-no in genere, un problema maggiore, perché non sono molto sen-sibili ed è possibile ignorarle e ridersi di loro. Le si possono anche interrompere continuamente senza per questo offenderle minimamente.

c. Considerate poi le sue qualità più apparescenti e immagi-nate come influiscono sul suo comportamento. Non è facile, nelle attuali condizioni, rivelare le sue qualità più apparescenti perché variano a seconda delle circostanze. Ma c'é una qualità che non cambia ed è CHE RESTA IN VOSTRA COMPAGNIA. Non di tutti si può dire ciò. C'è dunque qualche cosa in voi che impaccia questa persona, e siccome si rende certamente conto di annoiarvi, probabilmente nervosa e a disagio.

d. Adesso che l'avete analizzata fatele un complimento per farle riprendere fiducia per farle credere che siete felice in sua compagnia. Da questo momento, essa sarà più aperta e la con-versazione si svolgerà normalmente.

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DECIMA LEGGE

Come Indurre la Gente al Vostro Modo di Pensare, grazie ai Rapporti a Catena

Una volta analizzate le azioni di Giovanni o di Giovanna ed averli guidati grazie alla Visione per Sostituzione, dovete conti-nuare a guidarli. Vi riuscirete inducendoli al vostro modo di pen-sare utilizzando dei rapporti a catena.

COS'É IL RAPPORTO A CATENA?

Il rapporto a catena (o armonia mentale reciproca e prolunga-ta) è la facoltà di mettervi all'unisono con Giovanni o con Giovanna sul piano intellettuale e di restarvi. In altre parole, di essere < sulla stessa lunghezza d'onda >. Portate l'altra persona al vostro modo di pensare, pur lasciandole credere che è LEI che vi ha condotto e, avendola piegata al vostro modo di vedere, la mantenete così anche quando è lontana da voi, usando di tanto in tanto una proiezione di pensiero. Sia sul piano sociale, che su quello del lavoro o dell'amore, il Rapporto a Catena è una legge stupefacente.

LE QUATTRO TAPPE PER STABILIRE IL RAPPORTO A CATENA E INDURRE FACILMENTE

GLI ALTRI A PENSARE COME VOI

Prima Tappa - Durante le vostre discussioni, evitate di influenzare

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Giovanni o Giovanna. Influenzateli soltanto quando si tratta di cose ovvie o quando le loro reazioni sono piuttosto tiepide.

Seconda Tappa - Non cercate di trasformare il vostro interlocutore, ma semplicemente di far piegare la sua logica per stabili-re fra voi e lui un' armonia mentale. Ne dedurrà ben presto che avete una personalità molto piacevole.

Terza Tappa - Se è difficile da influenzare, avrete soltanto bisogno di alcuni minuti di armonia, per vincere la sua resisten-za mentale perché, inconsciamente, avrà paura di metter fine a delle relazioni che l'affascinano.

Quarta Tappa - Non mettete mai fine ad una riunione, ad una conversazione o ad una discussione con Giovanni o con Giovanna senza aver stabilito in diverse riprese un'armonia men-tale con loro. Per farlo, non aspettate la fine del colloquio, per-ché correreste il rischio di far mutare il loro antagonismo, dopo la vostra partenza, in un vero odio.

LA REGOLA INVINCIBILE. Durante una discussione, non andate mai in collera. Non permettete mai che una vostra con-versazione o discussione degeneri in un litigio. Il minimo segno di disaccordo fra voi e Giovanni o Giovanna può finire in bistic-cio. Non siate deciso a dimostare che avete ragione o che siete voi che detenete le informazioni esatte. Se i vostri scambi verba-li non hanno luogo nell'aula di un tribunale, raramente saranno molto vicini alla logica. Può darsi che vogliate dimostrare la verità, ma può anche darsi che il vostro avversario tenga soprat-tutto a dare una dimostrazione del suo < spirito brillante >. Se dimostrate la sua mancanza di logica, diventerà furioso contro di voi e non potrete più esercitare su di lui il dominio mentale.

Risparmiate i sentimenti di Giovanni durante la coversazione, per fargli credere che siete d'accordo con lui sulla maggior parte delle questioni trattate. Una volta stabilito un ravvicinamento così

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delizioso, sarà praticamente vostro schiavo. Non vi occorrerà di più per ciò che riguarda il dominio mentale. Non dovete fare altro che mantenerlo, grazie al rapporto a catena. Dopo di ciò, non mancherà di elogiarvi ogni volta che ne avrà l'occasione.

Questo si applica anche al grande pubblico. La pubblicità evita con cura gli argomenti di discussione. Essa si limita a delle questioni che non feriscono nessuno, ma che creano un ravvici-namento fra il pubblico ed il prodotto da lanciare. Nella vostra professione, mettetevi al posto del vostro cliente (a meno che non sia una peste che non vuole comprare nulla). Non abbassa-tevi davanti a lui, ma non provocate né la sua resistenza, né il suo malcontento.

LA TECNICA DEL RAPPORTO A CATENA

Dovete sempre ricordarvi le Quattro Tappe precedenti e la Regola Invincibile. Ma la vera tecnica per stabilire il Rapporto a Catena è composta da tre tappe semplicissime.

Prima Tappa - Non saltare addosso a nessuno — ciò è ugualmente valido per le relazioni d'affari e mondane.

Seconda Tappa - Dimostrete un vivo interesse per i suoi desi-deri.

Terza Tappa - Trattate il vostro interlocotore come se lo con-sideraste un individuo brillante.

ESEMPI: COME OTTENERE DALLE PERSONE CHE VI FACCIANO DEI FAVORI. Denis Lefèvre può aiutarvi notevol-mente sul piano degli affari e su quello sociale. Egli conosce la persona che volete incontrare, potrebbe perfino dirgli una parola gentile nei vostri riguardi. Ma voi sospettate che egli sfugga la gente che cerca di servirsi di lui perché ha delle relazioni importanti. Dovreste arrivare ai vostri scopi per un lungo cammino, ma non avete

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molto tempo. ATTENZIONE! Assicuratevi che sia EGLI - STESSO inta

ressante da conoscere per le sue qualità, perche una persona della sua specie potrebbe, a causa delle sue influenze, diventare un nemico pericoloso.

Durante una riunione mondana fatevi incontro al signor Lefévre e presentatevi. Ma soprattutto, non aggiungete: <Desideravo ardentemente di fare la vostra conoscenza>, < Da tempo speravo incontrarvi > o altre cose del genere che dimo-strano che gli saltate addosso. Non aggiungete neppure: < Ho sentito parlare molto di voi > perche enche questo potrebbe destare i suoi sospetti. Sostenete che l'avete avvicinato perché vi è sembrato cortese e interessante. Ma non esagerate troppo non abbiate l'aria sufficiente di colui che non ha mai bisogno di nes-suno. In quel momento, puntate su di lui il vostro sguardo irresi-stibile e proiettate l'immagine di voi e di lui insieme, divenuti i migliori amici del mondo.

Parlategli in modo naturale, usando il vostro fascino ed utiliz-zando le parole gradevoli che gli si addicono. Se avete le diffi-coltà all'avvicinare una persona o nel continuare una conversa-zione facile e gradevole rileggete questo esempio dopo aver stu-diato la Dodicesima Legge che tratta del < Magnetismo possen-te di una Conversazione Armoniosa >. Se Denis Lefévre ha un pò di spirito di contraddizione, evitate di tentare di influenzarlo e tenete la lingua a freno ricordandovi i 13 Pericoli delle cose da non dire. In altri termini, non ditegli niente che svegli i suoi sospetti o della ostilità. Fate che vi consideri una persona piena di tatto e con molta considerazione per gli altri.

Se vi invita a prendere un bicchiere con lui, o se vi offre una sigaretta, accettate senza esitare, anche se non bevete e se non fumate. Bevete solo un sorso e tirate una boccata della sigaretta senza respirare

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il fumo. Quel che volete è di istaurare fra lui e voi un'armonia mentale. Quando lo conoscerete meglio, potrete scusarvi abil-mente e sottrarvi ai suoi inviti.

Utilizzando il vostro sguardo irresistibile, non dovreste far fatica a convincerlo che siete abbastanza brillante per continuare la relazione con lui.

Quel giorno non pronunciate neppure il nome della persona che egli conosce e che vi interessa, ma non dimenticate di pren-dere il suo indirizzo, il numero telefonico e dargli i vostri. Prima di lasciarvi, fategli ancora un complimento e proiettate verso di lui un'immagine che evochi una solida amicizia fra voi.

Il suo subcosciente farà il resto. Quando vi rivedrete, avrà voglia di riprendere delle relazioni con voi. Questa volta, non pronunciate sempre il nome del suo amico. Offritevi di fargli un favore. Ciò accrescerà dell'intesa che si sarà già stabilita fra voi, e gli farà pensare che anche lui dovrà un giorno fare qualcosa per voi. É, in ogni caso, il miglior modo di agire. Quando tentate di avere qualche cosa per niente, scoprite che ottenete abitualmen-te meno di NIENTE in cambio di qualche cosa. Dopo esservene andato, proiettate verso Denis Lafévre un'altra immagine di ami-cizia durevole fra voi.

La terza volta in cui lo incontrerete, offritevi nuovamente di fare qualche cosa per lui. Ma QUESTA VOLTA, nominate il suo amico o l'argomento che vi preoccupa e per il quale vorreste entrare in contatto e osservate la reazione del Signor Lefévre.

Aspettare più a lungo significherebbe far abortire i vostri sfor-zi, poiché dato che la familiarità genera l'abitudine, il Signor Lefévre non sarebbe più colpito dalla vostra originalità. Se è disposto ad accettare dei favori da parte vostra, dovrebbe, dopo tutto, essere disposto a ricambiarvi un favore. Ad ogni modo, ci sono molte probabilità che, giunto a questo punto, egli sia sotto

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l'effetto del vostro dominio mentale. Se sembra disposto a parlare della persona o dell'argomento

che vi preoccupa, seguitelo su questa via. E quando, un pò più tardi, gli direte quel che vorreste che < qualcuno > facesse per voi, non avrà altra alternativa che farvi questo favore o privarsi della vostra piacevole compagnia.

PRENDETEVI UNA RIVINCITA CON I POLEMIZZATORI PASSANDO AL CONTRATTACCO

Se Giovanni o Giovanna si dimostrano inclini a polemizzare e sembrano difficili da influenzare, spingeteli, giocando d'astuzia, ad < attaccarvi > verbalmente. Ma non restituite i colpi all'av-versario; lasciate che si impelaghi e lotti fino all'esaurimento. Solo in quel momento opponetegli i vostri argomenti per indur-lo al vostro modo di pensare. Non aspettatevi, tuttavia, di modi-ficare il suo modo di pensare. Lasciate che si accosti spontanea-mente al vostro, con l'impressione che sia LUI ad essere arriva-to da solo alla conclusione che gli avete suggerito. Vi giungerete sostenendo che siete d' accordo con le sue tesi, opponendogli poi le vostre come vi abbiamo esposto prima. Il vostro tono non deve essere né sarcastico, né collerico, né ostile. Non tentate nemme-no il tono dello scherzo. Restate semplicemente calmo, attento, simpatico e conciliante. Ignorate i moti di collera di Giovanni fino a quando comincerà a gustare la vostra compagnia e ad avvi-cinarsi a voi.

ESERCIZI

Primo Esercizio: Sedetevi da solo nella vostra camera e immaginate di conversare con uno straniero. Vi siete appena

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sistemato in una nuova città, o in un nuovo quartiere, e non appartenente né alla nazionalità, né alla razza, né alla religione ivi predominanti. Lo straniero col quale parlate è un vicino o un commerciante curioso e si lascia sfuggire su di voi alcune paro-le contro la razza o contro la religione alla quale pensa che appar-teniate. Come rispondergli senza attaccar lite, ma attirandolo verso di voi? Scrivete la risposta su un foglio di carta, poi leggate quì sotto la risposta giusta.

Risposta Giusta: < Dipende tutto dal caso, Signore. C'é del buono e del cattivo in ogni cosa. Si, ho sentito dire anch'io ciò (riguardo alla vostra razza o alla vostra religione). È stata detta la stessa cosa di parecchie razze o religione di immigranti adesso molto stimati. Dopo una o due generazioni, l'ostilità diminuisce e la persona è accettata per quello che è — vale a dire, un citta-dino del paese dove vive >. (Questa questione è delicata. Bisogna rispondervi con calma ma anche senza apprensione).

Secondo Esercizio: La vostra professione non è ben conside-rata come un'altra e, durante una riunione mondana, qualcuno la deride. Cosa gli direte se si renderà necessaria una risposta?

Rispondete come se non vi riguardasse e non fornite né fatti, né di statistici per difendere la vostra professione, poiché ciò non farebbe che procurare materia per una discussione che potreste alimentare all'infinito.

Abbozzate sulla carta la risposta che darete, poi studiate la risposta quì sotto, che è quella che vi conviene.

< Pare che ciò si riduca ad una questione di opinione. Ci sono buoni argomenti pro e contro. Per il bene dell'umanità, mi augu-ro che le due parti siano un giorno d'accordo e che ognuno si occupi dei propri affari >.

La vostra ospite respirerà allora più liberamente e gli altri invi-tati continueranno a godere del ricevimento. Avete impressionato tutti

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con la dignità e la bonarietà della risposta. Avete attirato alla vostra causa più simpatia di quanto avreste potuto fare con un volume di statistiche. Quasi tutti ritengono che la vostra risposta era la sola opportuna ed ogniuno è fiero di voi. Perfino il vostro avversario non prova per voi alcun rancore. La vostra totale assenza di ostilità ha scosso le sue idee sulla questione.

(E non aggiungete NIENTE DI PIÙ alla vostra risposta. Parlate invece di cose futili. Lodate qualcuno per cambiare atmo-sfera. Trattate colui che vi ha criticato come se non avesse mai trattato quest'argomento. NON ABBIATE RANCORE).

Terzo Esercizio: Siete un uomo e venite presentato ad una ragazza che ammirate. La pettinatura ed il colore del vestito non le stanno bene. Potete interessarvi a lei sul piano intellettuale, degli affari o dell'amore. La pettinatura ed il colore del suo vesti-to, poco adulatori, vi offrono una buona occasione per conversa-re con lei in modo abbastanza intimo e di stabilire un avvicina-mento fra lei e voi. Come fareste per approfittare di questa occa-sione che vi è offerta per attirare la sua simpatia? Scrivete la risposta, poi studiate qui sotto la risposta adatta.

Dopo le presentazioni, fatele dei complimenti sulla pettinatu-ra e sul vestito. Probabilmente, la sua famiglia le ha detto che sono di cattivo gusto ed essa sbufferà a ridere quando le farete dei complimenti. Ma, nel suo intimo, spera che la sua famiglia avesse torto. < Anzi! > ditele rispondendo al suo scoppio di riso, < questa pettinatura è talmente originale che ci vuole un viso gra-zioso come il vostro per valorizzarla! >

ALTRE UTILIZZAZIONI DEL RAPPORTO A CATENA 1. SE SIETE ANZIANO O IN ETA' MATURA - COME

ATTIRARE LE PERSONE SIMPATICHE MA MOLTO PIÙ GIOVANI DI VOI? Tutti noi, invecchiando, non gradiamo di essere

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< messi da parte >. Vogliamo sì frequentare delle persone della nostra età e anche più vecchie di noi, ma vogliamo pure che i gio-vani cerchino la nostra compagnia e l'apprezzino. Il frequentare dei giovani ci ringiovanisce. Ci piace anche la presenza fisica della gioventù. Roberto ha soltanto 23 anni e voi ne avete 61. Lo incontrate spesso e desiderate vederlo più spesso. Sembra essere un giovane rispettabile, serio e intelligente ed è probabilmente uno studente.

a. Mettetevi al posto di Roberto. Egli è più giovane di voi di due generazioni. Per un ragazzo della sua età, un uomo della vostra sarebbe dovuto essere già sepolto da molto tempo. Egli pensa che le vostre idee sono sorpassate, la vostra andatura deplorabilmente lenta, siete < vicinissimo alla fine > ed il vostro interesse per le questioni sessuali, morto per sempre. A meno che non sembriate molto più giovane della vostra età, o che lui si senta molto solo, ci sono poche probabilità perchè Roberto sia attirato da voi.

b. Ma potete attirare la sua attenzione. Non fategli delle pro-poste. Non prendetelo per un braccio, dicendogli con una luce negli occhi. < Ho una storia da raccontarvi >, per poi sommer-gerlo con un tal flutto di parole da non lasciargli pronunciare nemmeno una sillaba, che vi sfuggirà per il resto della sua vita. (E questa non è una descrizione esagerata del modo con cui le persone anziane fanno fuggire i giovani. Dall'inizio della rela-zione< dimostrano laloro età >).

Iniziate piuttosto una conversazione con Roberto usando un complimento adatto. Bisogna che pensi fin dal principio di aver incontrato un ammiratore e non un vecchio barbone asfissiante. Ricodatevi dei 13 pericoli delle cose da non dire per non perdare il terreno che avete guadagnato grazie ai complimenti.

c. Aumentate l'interesse di Roberto per voi per mezzo dello

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sguardo irresistibile e proiettate verso di lui delle immagini men-tali dipingendovi come dei buoni amici che godono reciproca-mente della loro compagnia. Specialmente se è ben fatto, usate delle parole che gli fanno piacere e che si adattano a lui (vanta-te, per esempio, le sue spalle quadrate) poi domantategli quali sport pratica per essere sviluppato in un modo così straordinario. Se vi sembra studioso, usate il complimento che lusinga la sua intelligenza poi, domandategli se è studente, scrittore o altra cosa che lo aduli. Ben presto, vi parlerà di sé in particolare. Lasciate lo parlare. Lasciate che racconti < una buona storia > e siate il suo pubblico. Se gli accade di esprimere un' opinione diversa dalla vostra, o tenta di attaccare una discussione, non mettetelo in rilievo. Affascinatelo con lo Sguardo Irresistibile. Se è neces-sario, sostenete di essere anche voi del suo parere. Le persone, e specialmente i giovani, cambiano spesso idea. Se avete la sparanza di frequentare a lungo Roberto e di illuminarlo sull'argo-mento di cui parla, fatelo più tardi, quando vi conoscerà meglio e non potrà più fare a meno della vostra compagnia. All'inizio, il vostro scopo è di attirarlo verso di voi, e il Rapporto a Catena si incaricherà di questo lavoro. Prima di lasciarlo, cercate di sapere più o meno, quando potrete rivederlo. Ma non abbiate l'aria di volervi appiccicare a lui. Lasciate bche pensi che è lui che ha bisogno di voi e non voi che avete bisogno di lui.

a. Dopo esservi congedati, proiettate nella sua direzione delle immagini mentali che lo mostrano felice di essere in vostra com-pagnia. Spingetelo a prendervi talmente gusto che, incosciamen-te, vorrà vedervi ancora di più.

La prossima volta in cui lo vedrete, comportatevi nello stesso modo. Non parlate mai delle vostre piccole miserie e non dite soprattutto: < Quando sarete vecchio come me, non avrete più l'energia di adesso >. Non sottovalutate le sue cognizioni su un

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qualsiasi soggetto e non ricordategli nemmeno che siete < vec-chio >. Dopo avervi visto parecchie volte ed essere stato bene in vostra compagnia, avrà completamente dimenticato la differenza di età esistente fra voi e lui. Ricordandogliela, non fareste che erigere una nuova barriera fra voi. In seguito, le vostre relazioni progrediranno rapidamente. Avete per compagno un ragazzo molto più giovane di voi e questa amicizia è utile per entrambi.

Se lo interessate molto, vi presenterà forse ai suoi giovani compagni e perfino alla sua < amichetta >. Esercitate su di essi tutto il Rapporto a Catena. All'inizio, saranno certamente impressionati e si domanderanno perchè Roberto cerca la com-pagnia di un < vecchio >; ma anch'essi saranno ben presto affa-scinati dal vostro rapporto a catena. Avrete ben presto attorno a voi un gruppo di giovani accuratamente selezionati per rallegra-re i vostri vecchi giorni. Parecchi di loro vi scriveranno per degli anni, quando si saranno sposati, quando avranno cambiato città o paese e vi inviteranno ad andare a vederli insieme alla loro fami-glia. E ne incuriosirete molti altri ancora usando nello stesso modo il Rapporto a Catena.

2. COME GRAZIE AL RAPPORTO A CATENA IMPEDI-RETE IL SORGERE DELL'INDIFFERENZA O DELL'ABI-TUDINE. Siete una donna e uscite regolarmente con Patrizio. All'inizio, quasi baciava la terra dove passavavate, ma da un pò di tempo sembra che trovi assolutamente naturale la vostra pre-senza. Non vi aspettate evidentemente che sia cerimonioso come in principio, ma ora vi tratta sempre più come una sorella invece che come una ragazza che presto chiederà in moglie. Eppure sen-tite che siete fatti l'una per l'altro. Preferireste non ricorrere a metodi meschini come quello consistente nel guardare furtiva-mente gli altri uomini al di sopra della sua spalla, perchè Patrizio potrebbe pensare che non vi interessate più a lui e potrebbe non

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invitarvi più ad uscire. Il Rapporto a Catena è là per ristabilire le vostre relazioni amorose vacillanti.

a. Mettetevi al posto di Patrizio. Quando siete insieme, si aspetta di ricevere quella parte di affetto che gli dovete. Gli sem-brate sempre seducente, sia per l'eleganza che per la personalità. Egli è assolutamente sicuro che accetterete di diventare sua moglie quando ve Io domanderà. Adesso che sa che vi ha con-quistata, non ha ormai tanto da fare di più. Certamente, un gior-no vi sposerà, dice fra sè, ma perché affrettarsi? Intanto, vive con i genitori, la qual cosa è confortevole ed economica, e può appro-fittare della vostra presenza a casa vostra, più volte alla settima-na.

Cosa sono sei mesi, un anno, o anche due anni di più da aspet-tare? In ogni modo, pensa di sposarvi. Inoltre, nella vostra attua-le situazione, vi pagate voi i vestiti ed i piccoli capricci, il che gli permette di mettere da parte del denaro e di comprarsi delle azio-ni - è vero che vi compra ogni tanto dei fiori e vi fa qualche rega-lino, in certe occasioni. Non preferisce a voi nessuna ragazza! Ma perchè affrestarsi, dunque?

b. Grazie al Rapporto a Catena, non fategli proposte. Non dimostratevi offesa e scontenta, potrebbe temere che diventaste una vecchia < brontolona > e ciò lo allontanerebbe da voi.Tentate invece di lusingarlo. Agite con lui meno da sorella e più da civet-ta. Senza che se ne renda conto, prevenite i suoi desideri. Benchè non dica niente, non si trova a proprio agio con una ragazza che presto sposerà e si comporta con lui come una sorella. Smettete, dunque, di comportarvi in tal modo. Cominciate ad < eccitarlo > affinchè dimentichi l'immagine prosaica che si è fatto di voi ed alla quale si è abituato.

DESTATELO DAL SUO TORPORE. Egli avrà paura che qualcun altro vi chiederà in matrimonio se non lo farà al più

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presto poiché è vero, dopo tutto, che siete molto seducente. Ma non parlategli mai di un altro uomo, perché potrebbe perdere la sicurezza e non rivedervi mai più. Spingetevi fino a portare degli abiti audaci, quando viene a trovarvi. Mostrate un pò più di gambe e di seno pur restando nei limiti della decenza. Fatevi pragare di più per baciarlo e per farvi baciare; ma se desiste troppo presto, baciatelo, baciatelo, voi stessa rapidamente e fuggite ridendo. Mettete un pò di sale e di pepe nei vostri rapporti. Fate che smetta di trovare naturale tutto ciò che vi riguarda.

Dopo la sua partenza, proiettate verso di lui delle immagini della vostra eventuale luna di miele. Mostratevi con una veste da camera vaporosa e in atto di civettare deliziosamente da un punto all'altro della camera. Fate tutto il possibile per trasformare l'im-magine che si era fatta di voi, cioé quella di una sorella, in quel-la di una creatura eccitante. Mostrate un comportamento più giovanile anche nelle immaggini che proiettate verso di lui. Fate che vi consideri come una ricompensa e che abbia voglia di meritar-sela. Fategli intravedere che, a partire dalla luna di miele, non avrà che gioia e felicità.

Procedete nello stesso modo durante i due incontri successivi. State però attenta a non dare spettacolo in pubblico; ciò potreb-be metterlo in imbarazzo e farlo fuggire. Durante il terzo incon-tro che seguirà al vostro nuovo atteggiamento, cercate di spin-gerlo a chiedervi in matrimonio. Sarete stupita dei risultati.

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UNDICESIMA LEGGE

Come Utilizzare l'OCCHIO Magico per Neutralizzare e Dominare Rapidamente le Persone dal Carattere Difficile

State per imparare, adesso a neutralizzare e dominare le per-sone quando il loro atteggiamento cambia momentaneamente sotto l'effetto della collera, della diffidenza, della gelosia e di altri sentimenti della stessa specie. L'OCCHIO Magico è l'argo-mento della Legge che studieremo e che dovrete utilizzare fino a quando Giovani o Giovanna non saranno ritornati allo stato nor-male e potrete ricominciare ad utilizzare le altre Leggi.

ECCO UN ELENCO DEGLI ELEMENTI PIU'COMUNI CHE POSSONO INFLUENZARE IL

COMPORTAMENTO DI PERSONE NORMALI

1. La collera 2. Il dolore 3. La diffidenza 4. Ladistrazione 5. La testardaggine 6. Il sospetto 7. L'incredulità 8. La paura 9. L'ottimismo smisurato

e distratto 10. L'umore bellicoso

11. L'indifferenza 12. La cuorisità verso di voi 13. L'eccesso di familiarità 14. Un atteggiamento

possessivo 15. Il bisogno di discutere 16. La gelosia 17. L'atteggiamento chiuso 18. La suscettibilità 19. La distrazione

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Evidentemente, ne esistono molti altri, ma ricadono più o meno in una o più categorie fra quelle sopra enumerate.

COME UTILIZZARE L'OCCHIO MAGICO

Qualunque sia l'atteggiamento spiacevole di Giovanni o Giovanna, se seguirete certe direttive, riuscirete molto presto ad analizzarli ed a influenzarli.

Queste direttive, concernenti l'OCCHIO Magico sono le seguenti:

1. Notate rapidamente l'aspetto generale di Giovanni o di Giovanna. Studiatene l'espressione e il comportamento e indivi-duate nel miglior modo la causa di tale comportamento. La paura il dolore, l'umore bellicoso, la gelosia sono degli stati d'animo abbastanza vicini l'uno all'altro per permettere di valutare abba-stanza presto il probabile atteggiamento.

2. Non rilevate l'atteggiamento ostile e non tentate nemmeno di modificarlo. Non lasciate neppure sospettare che ne siete con-sapevole. É meglio lasciar credere che siete rimasto sorpreso, confuso e profondamente ferito. In altri termini, lasciate che cradano di avervi insultato senza motivo. Fate che non pensino di non avervi colpito (ma, è evidente che non dovete lasciarvi col-pire). Lasciate che si sentano colpevoli e pieni di rimorsi, lottan-do per attenuare il < colpo mortale > che vi hanno dato. Fate che dimentichino la prorpia imporatnza per pensare soltanto a voi al quale avevano l'intenzione di far del male, ma non fino a questo punto.

3. Siete riuscito ad influenzarli moralmente suggerendo di volersi scusare per avervi ferito. Inconsciamente, diranno a se stessi che il miglior modo per riscattarsi è quello di fare qualche cosa per voi. Radicate bene questa idea nella loro testa trasmet-tendo l'idea adatta.

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Ecco dunque i tre punti da osservare per analizzare ed influen-zare rapidamente le persone dal carattere difficile. Scoprite con grande stupore, che quando la gente è in preda a stati d'animo penosi, è più facile da influenzare di quando è calma, equilibra-ta e padrona di sè, anche se, all'inizio, può sembrare impossibi-le raggiungerla e guidarla. Essa è più instabile sul piano emotivo e di conseguenza più facile da influenzare.

COME UTILIZZARE L'OCCHIO MAGICO A SECONDA DEL CASO

La Collera. COME ESERCITARE IL DOMINIO MENTA-LE SU UNA PERSONA IN COLLERA.

1. Il vostro amico Gherardo oggi ha l'aria cupa. Vi saluta a stento, a denti stretti. Vedete bene subito che c'é qualche cosa che non va. I suoi occhi hanno perduto calore e sembra che guar-dino al di là di voi e non verso di voi. Vi chiedete se è in collara, se si sente offeso, se è di umore bellicoso o anche se è gelo-so.

2. Non rilevate il suo atteggiamento così poco amichevole e non tentate neppure di cambiarlo. Fate che non si accorga che ve ne siete reso conto. Trattatelo come il Gherardo di sempre. Ciò lo spingerà ad avere una atteggiamento ancor meno amichevole, affinché vi rendiate ben conto che oggi É SGRADEVOLE. Se è in collera, per esempio, vi verrà incontro in modo brutale.

3. Ecco esattamente ciò che volevate vedergli fare. Fate una pausa, adesso come se vi foste appena reso conto che egli è in collera, e date un'aria profondamente offesa. Dopo 3 o 4 secon-di, abbassate gli occhi fingete di volerlo lasciare. Egli cambia subito atteggiamento per timore di perdervi come amico, come

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socio, come collega, come relazione, come cliente, o come ammiratore (specialmente se appartenete al sesso opposto). E così, egli si trova sotto il vostro dominio mentale.

Dopo averlo lasciato, suggeritegli per telepatia, che si senti-rebbe completamente solo, in avvenire, se non avesse il vostro sguardo irresistibile ed i piacevoli complimenti che gli prodiga-te. Potrebbe anche sentirsi completamente depresso. Questo lo spingerà ancora di più a lasciarsi dominare da voi

Il Dolore. COME DOMINARE MENTALMENTE UNA PERSONA ADDOLORATA E COME AIUTARLA A SUPERA-RE TALE STATO.

E' alla portata di tutti aiutare un parente o un amico intimo in preda al dolore. Ma non è altrettanto facile aiutare una persona che non vi conosce bene e preferirebbe non confidarvi i suoi guai. E tuttavia, se volete che la vostra amicizia con questa per-sona divenga più intima, è quando è addolorata che vi è più faci-le influenzarla, se ci sapete fare.

1. Oggi Irene ha l'aria sfinita. Il suo < buon giorno > (o la sua risposta al vostro) è distante, muove appena le labbra per parla-re. Vi rendete subito conto che c'é qualche cosa che non va. Aggrotta le sopracciglia e le sue labbra sono tristi. Vi chiedete se è afflitta, se è offesa o se è gelosa perché vi ha visto con un'altra donna.

2. Non rilevate il suo atteggiamento poco amichevole e non tentate neppure di farglielo cambiare. Trattatela come al solito. Ciò l'esaspererà e la farà fuggire. Può anche darsi che vi tratti con indifferenza.

3. E' proprio quello che volevate.Volete che vi offenda senza ragione. Se fugge, non inseguitela. Tuttavia, se scoppia in singhiozzi,

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il che vorrà dire che è afflitta, dimostratevi allarmato, prendetela per le braccia e domandatele di confidarvi i suoi guai. Se si rifiu-ta di parlare, abbiate l'aria profondamente irritata per il suo atteggiamento e chiedetele di scusarvi per averle domandato di parlare di questioni personali che non potrebbe confidare che ad un vero amico. Ma non lasciatela finché non piangerà. Essa apprezzerà tutte le attenzioni che le userete in quel momento. State applicano il dominio mentale.

Se continua a rifiutare di confidarvi i motivi del suo dolore, abbiate l'aria abbattuta e, quando avrà smesso di piangere, scu-satevi e ritiratevi con aria umile. Ciò le farà dimentacare immadiatamente i motivi della sua pena perché avrà paura di perdere una relazione così piena di sollecitudine per lei. Mentre vi allon-tanerete da lei, suggeritele mentalmente che potrebbe restare senza di voi in avvenire e che potrebbe perdere per sempre la gioia che le procurano le vostre gentili riflessioni ed i vostri gesti delicati ed amichevoli. Sull'orlo del panico, vi correrà dietro per raggiungervi, o vi telefonerà la sera stessa pregandovi di scusar-la. Vi dirà allora i motivi del suo dolore e potrete esprimerle tutta la vostra simpatia ed aiutarla a superare il suo dolore. Essa avrà l'impressione di aver contratto un debito verso di voi ed è per questo che potrete influenzarla più facilmente.

La Diffidenza. COME DOMINARE MENTALMENTE UNA PERSONA DIFFIDENTE.

1. Oggi Lorenzo è sul chi vive. Vi saluta in modo molto gen-tile, ma non si fida. Vedete bene subito che c'é qualche cosa che non va. Sembra che voglia tenervi a distanza. Vi domandate se è pieno di diffidenza e di sospetti, o sia un motivo speciale per non essere più comunicativo.

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2. Non rilevate il suo atteggiamento poco amichevole e non tentate neppure di farglielo cambiare. Non fategli nemmeno capire che ve ne siete reso conto. Trattate Lorenzo come al soli-to. Il suo atteggiamento diventerà più sgradevole.

3. É prorpio quello che volevate. Tutto ad un tratto, fate vedare che vi siete reso conto del suo stato d'animo. Se insiste nel suo atteggiamento, guardatelo bene in faccia, poi assumete gradual-mente un'aria di delusione.

Egli si sentirà imbarazzato per avervi trattato in tal modo e sarà desolato al pensiero di potervi perdere come amico. Ha biso-gno di voi, adesso; tocca a lui fare uno sforzo e mostrarsi genti-le. Ciò lo porrà sempre più sotto il vostro dominio.

Se vi segue, dimostrando di voler fare ammenda onorevole, fate vedere che lo perdonate pur restando profondamente addo-lorato. Bisogna che egli vi consideri come un'anima buona che ha appena ricevuto un < colpo > deludente. Nel lasciarlo, proiet-tate queste parole verso di lui: < Stavate per perdere un ammira-tore che non vi aveva fatto nulla! Tutto è accaduto nella vostra fantasia! >.

Lorenzo si profonderà in accuse e non dovrete più fare altro che dominarlo.

La Suscettibilità. COME INFLUENZARE UNA PERSONA SUSCETTIBILE.

1. Oggi, Federico sembra accigliato. Il suo < buon giorno > è brusco. Ha gli occhi come aggrinziti e brillanti. Vi accorgete subito che c'é qualche cosa che non va. I suoi occhi non hanno più l'espressione amichevole, ora vi guardano con diffidenza. Vi domandate se è in collera, o se è afflitto, suscettibile, geloso o proprio di umore bellicoso.

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2. Non rilevate, tuttavia, il suo atteggiamento poco amichevo-le, né tentate di farglielo cambiare. Non fategli neppure com-prendere che ve ne siete reso conto. Trattatelo come di solito, ciò lo metterà fuori di sé e vi risponderà in tono molto scortese.

3. É esattamente quello che volevate che facesse. Agite, ades-so, come si vi foste appena reso conto che egli cerca di irritarvi.

Basandovi sui vostri recenti rapporti con lui, pensate che è forse offeso per qualche cosa che avete potuto fare o dire senza rendervene conto. Guardatelo bene in faccia, come se foste mera-vigliatissimo del suo nuovo atteggiamento. Vale a dire che dovate fargli capire che se lo avete contrariato, lo avete fatto senza volerlo e che tutto è accaduto nella sua immagginazione. Subito dopo, datevi un'aria molto delusa e sostenete apertamente che dovete scappare in tutta fretta. Si sentirà colpevole di avervi offaso senza un buon motivo e disperato all'idea di perdere la vostra stima e la vostra compagnia. Ciò vi farà guadagnare terreno nel campo del dominio mentale.

Adesso, tenterà di rientrare nelle vostre grazie. Rassicuratelo, affermandogli che < tutto va bene >. In preda ai rimorsi, vi prasenterà mille scuse, vi inviterà probabilmente a casa sua o a qual-che ricevimento mondano, oppure si offrirà di farvi un favore.

Sostenete che dimenticate un pò alla volta l'incidente e che ritrovate la vostra stima per lui. Dopo averlo lasciato, proiettate verso di lui queste parole: < Non feritemi mai più! Avete rischia-to di rompere le relazioni con me per sempre! >. Adesso, è vera-mente sotto il vostro dominio.

La Gaiezza Distratta. COME DOMINARE UNA PERSO-NA DISTRATTA E TROPPO ESUBERANTE.

1. L'espressione di Martina cambia molto spesso, oggi.

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Risponde con esuberanza al vostro < buon giorno >, ma chiac-chiera troppo ed il suo sguardo è sfuggente ed evasivo. Avete appena cominciato una frase, che lei la finisce per voi. Pronuncia delle frasi sconclusionate, passando da un soggetto all'altro ridendo senza una ragione plausibile. Non è nelle sue abitudini. Vi domandate se questo atteggiamento strano è dovuto alla diffi-denza, alla paura (di voi) o proprio ad uno smisurato ottimismo con la giunta della distrazione.

2. Non rilevate questo nuovo atteggiamento e non tentate nep-pure di moderarlo. Bisogna che essa non sappia che ve ne siete reso conto. Trattatela come sempre. Se ha verramente un'idea in testa, si affretterà a lasciarvi con un fiume di parole sconnesse e con gesti disordinati.

3. É esattamente quello che volevate che facesse. Adesso, state davanti a lei, guardandola senza dire una parola. Proiettate questa frase nella sua direzione: < Guardate ciò che avete fatto di un amico e di un ammiratore. Guardate ciò che avete perduto! >.

4. Martina sarà mortificata dal suo comportamento, ma non datele subito l'occasione di riprendersi. Voltatevi lentamente con aria abbattuta. Se vi chiama mentre vi allontanate, fingete di non sentirla continuate a camminare. Ciò le farà ancora più male farà l'impossibile per ricuperare. Ciò vi permetterà di esercitare su di lei il dominio mentale.

La Distrazione. COME INFLUENZARE MENTALMENTE UNA PERSONA DISTRATTA.

1. Oggi Edoardo ha sul viso un'espressione distante. Risponde appena al vostro < buon giorno >. Quando vi fermate per parlargli, ha l'aria sorpresa di vedervi e vi considera perfino come un estraneo. Vi domandate se questo strano comportamento

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sia dovuto alla diffidenza, alla distrazione, ad un atteggiamento chiuso.

2. Non rilevate questo atteggiamento poco amichevole e non tentate neppure di modificarlo. Fate che non si renda neppure conto che ve ne siete accorto. Comportatevi con lui come al soli-to. Sta per rispondervi, ma il suo spirito è altrove, come se non contaste per lui.

3. Tutto ad un tratto, agite come se vi accorgeste in quel momento che egli si rende appena conto che siete davanti a lui. Guardatelo fisso, con aria perplessa e restate assolutamente silenzioso. Se si profonde subito in scuse d'ogni genere, vuol dire che è distratto. É forse preoccupato per qualche cosa. Sorridete appena, facendo il gesto di ritirarvi. Egli tenterà di trat-tenervi e vi presenterà ancora delle scuse. É pronto per essere dominato.

La Testardaggine. COME INFLUENZARE UNA PERSO-NA TESTARDA.

1. Voi e Laura discutete con molto piacere di affari o di cose mondane. Durante la discussione, essa non è assolutamente d'ac-cordo con voi su di un punto. Questa volta, ha completamente torto, ma non ne voule sapere.

2. Non date l'impressione di rendervi conto della sua ostina-zione e non tentate neppure di farla ragionare affinché cambi parere. Comportatevi come se la discussione fosse normale. Ma, improvvisamente, fate come se ella fosse d'accordo con voi e proseguite, sviluppando il vostro punto di vista personale. Ciò la farà andare fuori di sé.

3. É esattamente ciò che vi aspettavate. Voi volete che vi insul-ti e non semplicemente che respinga il vostro ragionamento.

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Guardatela fissamente e con aria stupita. Poi, abbassate gli occhi e ritiratevi sulla vostra poltrona con voce che si sente appana, mormorate: < come volete! >.

Sbalordita, Laura tenterà di lasciarvi le penne erette! Rassicuratela con tono rassegnato, che farete o direte esattamen-te quello che vorrà. Esasperata, troverà un compromesso fra la vostra tesi e la sua, almeno fino ad un certo punto. Avete vinto, ed essa è sotto il vostro dominio mentale.

La Suspicione. COME DOMINARE MENTALMENTE UNA PERSONA SOSPETTOSA.

1. Siete certo che Fred non si fida delle vostre intenzioni nei riguardi di sua figlia (o du suo figlio, se siete una donna), e vuole impedirvi il matrimonio con lei (o con lui).

2. Non fate vedere che vi rendete conto dei suoi sospetti, ma agite come se fossero senza fondamento. Più vi sospetterà e più dovrete ignorare i suoi sospetti.

Vedendo che è inutile usare l'astuzia con voi; Fred prende il toro per le corna e vi dice senza complimenti ciò che pensa di voi.

3. É proprio ciò che vi aspettate. Ridetevi di lui. Fate finta di protestare, poi fermatevi di colpo e guardatevi i piedi con aria disperata scuotendo lantamente la testa. Prendete nuovamente l'aria stupita e incredula. Fate ancora finta di voler protestare, poi fermatevi di nuovo come se vi mancassero le parole.

A questo punto, Fred deve essere rosso di confusione per avervi accusato a torto. Il suo tono si raddolcisce e si rivolge a voi in modo più amichevole. Riuscirete ben presto a dominarlo.

L'Incredulità. COME ESERCITARE IL DOMINIO MEN-TALE SU UNA PERSONA INCREDULA.

1. Avete provato, in diverse riprese, a rivelare la verità su certe

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cose al vostro amico Dionigi, ma non siete mai riuscito a con-vincerlo. Poiché non avete nessuna prova concreta di ciò che affermate, siete a corto di argomenti.

2. Non rilevate l' atteggiamento di Dionigi e non tentate di farlo ragionare affinché cambi il suo comportamento. Spiegategli semplicemente ciò che avete scoperto, come se Dionigi vi cradesse. Ciò lo costringerà a prendere posizione contro di voi in maniera più decisa; vi risponderà con dei sarcasmi, delle deri-sioni ed una grossa risata.

3. É proprio quello che volevate che facesse. Smettete subito di parlare e guardatelo con aria stupita. Poi, abbassate gli occhi e non dite più nulla.

4. Dopo una breve pausa, cambiate argomento e brontolate qualche cosa sul tempo. Dionigi si vergognerà e cercherà di cal-marvi. Arriverà a riprendere perfino l'argomento della vostra conversazione e vi dirà che crede ai fatti che gli avete comunica-to. Guardatelo con aria stupita e continuate a mormorare qualche cosa sul tempo. Dionigi farà ancora altri sforzi per calmarvi. Con questo atteggiamento, si sottomette al vostro dominio mentale.

La Paura. COME INFLUENZARE UNA PERSONA IN PREDA ALLA PAURA.

1. Giannina è una ragazza che avete spaventato con qualche cosa che avete detto o fatto senza cattiva intenzione. Volete rigua-dagnarvi il suo affetto. Essa potrebbe essere vostra figlia.

2. Non rilevate il suo atteggiamento dicendole di smettere di aver paura. Non pronunciate neppure la parola < paura >. Abbiate piuttosto l'aria sorpresa e, se si è messa a piangere, esclamate: < O mio Dio! Cosa ho detto? >. < Non è quello che volevo dire. Volevo dire di si... > poi, dite esattamente il contrario

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di ciò che avete detto < Mi sono ingannato, ho confuso tutto! >. 3. Istintivamente, Giannina vi sarà grata e si sottometterà di

nuovo al vostro dominio mentale.

L'Umore Bellicoso. COME DOMINARE UNA PERSONA DALL'UMORE BELLICOSO.

1. Federico è noto per la sua irritabilità. Avete appena scam-biato qualche parola, ed ecco che vi guarda con aria cattiva. É più robusto di voi e preferite non attaccare lite ed ancor meno baruf-fa.

2. Non accusatelo di millantarsi. Fate come se non fosse acca-duto niente di straordinario. Federico si mostrerà apertamente bellicoso per il piacere di vedervi soffrire.

3. É proprio quello che vi aspettavate da lui. Lanciategli uno sguardo stupito, come se vi foste accorto in quel momento della sua insopportabile villania. Poi, guardate da un'altra parte con aria profondamente disgustata e ignoratelo completamente.

Poiché avete dimostrato di non aver paura di lui; Federico si sentirà completamente ridicolo. Farà qualsiasi cosa per farsi per-donare. É tutto pronto per essere dominato da voi.

L'Indifferenza. COME DOMINARE MENTALMENTE UNA PERSONA INDIFFERENTE.

1. Betty è molto seducente, ma non dimostra affatto di intaressarsi di voi. Più cercate di fare su di lei una buona impressio-ne, meno vi bada.

2. Non fatele vedere il vostro malcontento. Continuate a cer-care di interessarla a voi come se non notaste la sua indifferenza. Ciò la costringe ad intensificare i suoi rifiuti e perfino a tentare di

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irritarvi. 3. É esattamente ciò che volevate che facesse. Fermatevi bru-

scamente e guardatela. Fingete di cominciare una frase che la riguarda, ma fermatevi di colpo e non dite nulla. Fissatela di nuovo con aria costernata, poi allontanatevi lentamente. Betty si darà un gran da fare per riscattarsi. Avrete così acquistato influenza su di lei.

La Curiosita abusiva. COME DOMINARE MENTALMEN-TE UNA PERSONA ESAGERATAMENTE CURIOSA DI CIÒ CHE VI RIGUARDA.

1. Pietro è curioso di tutto ciò che vi riguarda. Quasi ogni volta che vi vede, vi assale con domande di carattere personale come: < Qual è la vostra nazionalità? — Lavorate in questo periodo? — Quanto guadagnate? — Che età avete? — Da quan-to tempo siete sposato?... >.

2. Non irritatelo chiedendogli di smettere. Fate semplicemen-te finta, la prossima volta, di non capire ciò che vi dice. Quando ripeterà la domanda, guardatelo con aria strana e sconcertata. Poi, educatamente, parlate d'altro.

3. Pietro si renderà conto che il suo atteggiamente è stato odioso e che ha perduto una parte della vostra stima. Farà l'im-possibile per riscattarsi. Sarete così riuscito a dominarlo.

L'Eccessiva Familiarità. COME DOMINARE UNA PER-SONA DALLA FAMILIARITÀ ECCESSIVA.

1. Sergio vi vuole molto bene, ma è d'una eccessiva familia-rità. Vi carica di manate per scherzare, mette spudoratamente le mani nelle vostre cose, si serve dei vostri oggetti personali, viene

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troppo spesso a trovarvi e si permette perfino di immischiarsi in un gruppo del quale voi fate parte dandosi delle arie.

2. Non prendetevela con lui. Ma ogni volta che vi secca rac-contategli tranquillamente la storia di un grande insopportabile, descrivendogli esattamente ciò che fa egli stesso, che si è fatto respingere da tutti.

3. Sergio capirà le vostre allusioni e ritornarà alla ragione.

L'Atteggiamento Possessivo. COME DOMINARE MEN-TALMENTE UNA PERSONA POSSESSIVA.

1. La vostra amichetta Clara (o il vostro amico Lorenzo, se siete una donna) è stanchevole a forza di essere possessiva. Quando parlate con qualcun altro vi guarda come se vi spiasse, specialmente se si tratta di un'altra ragazza e vi fa tutta una sto-ria non appena si ritrova da sola con voi.

2. Non accusatela di essere possessiva. Quando vi fa una scanata, fate finta di non capire di che cosa vuol parlare. Ciò la farà esplodere e vi accuserà di un sacco di cose.

3. É esattamente quel che vi aspettavate. Guardatela con stu-pore, come se cadeste dalle nuvole. Aprite la bocca come per protestare poi, chiudetela e abbassate gli occhi con aria delusa, come se non vi aspettaste una cosa simile da parte sua.

Essa cercherà ben presto di farsi perdonare. Eccola sotto il vostro dominio mentale.

COME DOMINARE IN UNA PERSONA IL BISOGNO DI DISCUTERE, L'ATTEGGIAMENTO CHIUSO, LA GELOSIA.

Utilizzate la tecnica precedente: 1. Lasciate che Giovanni o Giovanna vi diano spettacolo della

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loro bizzarria. 2. Fingete di non notare nulla. Ciò li spingera ad esagerarla

per impressionarvi e per offendervi. 3. Reagite con aria profondamente ferita e delusa. 4. Tenteranno disperatamente di fare ammenda onorevole. Ciò

vi permetterà di esercitare su di loro il dominio mentale

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DODICESIMA LEGGE

Come Creare il Magnetismo Possente di una Conversazione Armoniosa

Creare il Magnetismo Possente d'una Conversazione Armoniosa è come usare del mastice in falegnameria. Per quan-to il lavoro del falegname sia perfetto, se egli non ha ottenuto tutti i forellini e tutte le piccole scanalature del legno, non lo sarà abbastanza. É la ragione per la quale questa Legge ha tanta importanza nel processo della Dominazione Mentale.

COS'É UNA CONVERSAZIONE ARMONIOSA?

Per saper guidare una conversazione armoniosa dovete avere dell'umorismo. La gente si stanca di voi se vi vede sempre serio o se non capite lo scherzo, poiché ciò le impedisce di stare trop-po a lungo in vostra compagnia.

Ma non tutti hanno la fortuna di possedere il senso dell'umo-rismo. Essendo divertente correte sempre il rischio di offendere le persone, perché non è sempre possibile indovinare le reazioni degli altri a tutto ciò che dite o che fate. Inoltre, non è facile essare divertenti. A seconda delle circostanze dovete avere le parole adatte sulla punta della lingua e servirvene senza esitare. Per di più, le persone più comiche sono generalmente incomprese. La gente non apprezza gli scherzi che in funzione della fama dell'u-morista in quanto tale. Appena un comico famoso entra in scena, il pubblico scoppia a ridere. Mentre, quando erano ancora degli

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sconosciuti, quegli- stessi comici dovevano sciorinare le loro facezie più buffe per parecchi minuti, prima che il pubblico li degnasse appena di un sorriso. Eppure, una volta che questi comici si sono fatta una fama, quelle stesse facezie divertono il pubblico fino all'isterismo, prima ancora che gli attori abbiano aperto la bocca.

La Conversazione Armoniosa vi da gli stessi risultati ottenuti da un comico famoso e non comporta rischi. Essa calma immadiatamente Giovanni o Giovanna perché hanno un carattere inti-mo e facile da mantenere. Non li obbliga a riflettere per capire il vostro scherzo, né a sentirsi sminuiti se non lo comprendono. Grazie ad essa venite giudicato umano e semplice. Il vostro inter-locutore si sente molto vicino a voi. Sa che dovrà rispondervi e non è per niente teso. I timori che aveva di non piacervi svani-scono perché l' avete convinto che la Conversazione Armoniosa non vi secca. Egli non teme più che la sua istruzione e la sua conoscenza di soggetti correnti siano insufficenti per potervi par-lare decentemente.

LA CONVERSAZIONE ARMONIOSA ABOLISCE LA < DISTANZA >

La Conversazione Armoniosa vi avvicina ad una nuova cono-scenza o ad una relazione d'affari. Essa attira verso di voi l'in-terlocutore, rassicurandolo, e questi si lascia rapidamente influenzare. Egli dimentica di essere venuto proprio per cono-scervi egli sembra di avervi sempre conosciuto. Quando lo lasciate, gli mancate. Fino a quel momento soltanto i suoi amici l'avevano reso così sereno. Infatti l'avete reso anche più sereno degli altri peché pensa che conoscete i suoi difetti meno dei suoi amici.

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Niente può rompere il ghiaccio fra due estranei più rapida-mente di una Conversazione Armoniosa. E nulla può creare più rapidamente un'atmosfera di cordialita.

LO STATO D'ANIMO ADATTO PER INIZIARE UNA CONVERSAZIONE ARMONIOSA

Probabilmente non sapete esprimerla con parole, ma avete certamente un'idea generale di ciò che è una Conversazione Armoniosa. La Conversazione Armoniosa evita gli argomenti profondi che sono materia di discussione, benché li possa intro-durre nella conversazione quando il vostro interlocutore e voi vi conoscerete meglio. L'importante è sapere COME iniziare quasta conversazione. Il solito fondamento della Conversazione Armoniosa si trova nel vostro spirito. Una volta che avrete adot-tato lo stato d'animo adatto, essa verrà automaticamente.

Lo stato d'animo adatto è esattamente l'opposto di quello che dovreste adottare per la Suggestione di Goliath (La studierete nella Quattordicesima Legge). Invece di darvi importanza agli occhi dell'interlocutore dovete < rimpicciolirvi > (non fisica-mente ma moralmente) fino all'ingenuità e all'oblio di voi stes-so. Distruggete in voi ogni pretesa di grandezza e di superiorità per sostituirlo con uno spirito democratico e con l'idea che siamo nati tutti uguali. Mascherate la vostra sensibiltà per dimostrare a coloro che vi circondano il desiderio di far piacere agi altri e di intendervi bene con loro. In altri termini, adottate quella stabilità mentale che è peculiare di una buona natura. Non siete la per discutere col vostro interlocutore, ma per approvarlo — o far finta di approvarlo. Volete, andandovene, lasciargli una buona impressione per il resto della giornata. Ogni volta che espri-merà un parere, dovrete rispondergli con attenzione e interesse.

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Dovete dargli l'impressione che nessuno l'ha mai ascoltato meglio di voi. Non c'é nessun bisogno che vi prosterniate davan-ti a lui né che ridiate come un matto ad ogni sua facezia, né che accenniate continuamente con la testa in segno di approvazione. Ma rispondete con dei < Si > o con degli < Ehm > alle sue affer-mazioni. Mentre parla, restate in costante rapporto con lui, anche a rischio di indebolire la sua posizione di fronte a coloro che lo trattano in modo più brusco e più diretto. Dopo la vostra parten-za, sarà impaziente di rivedervi ancora.

IL FATTORE DI CUI BISOGNA RICORDARSI

Durante una Conversazione Armoniosa non siete seccato se il vostro interlocutore non l'alimenta. Certe persone burbere pos-sono pensare che la Conversazione Armoniosa non abbia ragion d'essere e possono guardarvi con tono di superiorità fin dal momento in cui cominciate a parlare con loro. Eppure, se discu-teste con costoro degli argomenti seri, arrivereste a scambiare delle frasi spiacevoli. Però, non dovete tacere in loro presenza. I lunghi silenzi provocano sentimenti sgradevoli. La Conversazione Armoniosa è la vostra sola tavola di salvezza. Anche se ciò non deve riempirvi di gioia, ricordatevi bene que-sto: è molto probabile che nessuna delle persone che conoscono il vostro interlocutore si da più daffare di voi con la vostra Conversazione Armoniosa per metterlo a suo agio. Di solito, la gente non si preoccupa tanto per gli altri.

Lascia che se la sbroglino da soli. Ad ogni modo, i più non si rendono conto abbastanza delle reazioni degli altri e raramente immaginano di offenderli. Sono pure numerosi coloro che non hanno né l'energia né l'umiltà per trovare un mezzo per calmare gli offesi, né il coraggio di chieder loro perdono.

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L'umanità è troppo presa dai propri interessi per preoccupar-si di studiare troppo da vicino le reazioni degli altri. Chi ha la disgrazia di essere ipersensibile desta la pietà degli altri ed è scambiato per un debole. Pochi cercano di andare più lontano. Praticamente, nessuno cercherà di essere gentile come voi nei suoi riguardi, nessuno, tranne un eccellente venditore, un uomo o una donna in cerca d'una avventura amorosa, dei genitori o dei bambini gelosi o un bambino scroccone. Anche costoro, eccet-tuati forse i genitori o i bambini, non mettono in opera le loro arti che ad intermittenza. Sono troppo occupati per farlo, o meglio non né hanno la pazienza. Infatti, la vostra Conversazine Armoniosa incontra poca concorrenza.

COME LA CONVERSAZIONE ARMONIOSA SI GUADAGNA IL VOSTRO AMBIENTE

La Conversazione Armoniosa non può mancare di attrarre il vostro interlocutore e di farne il vostro schiavo, perché desidera sentirvi di nuovo non appena lo lascerete. Non è necessario inca-tenare una persona per farne il proprio schiavo. La Conversazione Armoniosa è un mezzo più sottile e meno diffici-le. Il vostro interlocutore, come un goloso, farà qualsiasi cosa per godersi il vostro piatto più delizioso.

Quando ve lo sarete attirato, grazie alla Conversazione Armoniosa, avrà un solo desiderio: rivedervi.

Lo stato d'animo adatto per dirigere una Conversazione Armoniosa, può essere riassunto come segue:

1. Abbiate lo stato d'animo che denota una natura piacevole. Fate che l'interlocutore sia contento di voi per il resto della giornata.

2. Durante la conversazione restategli molto vicino ed inseritevi

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delle osservazione personali e intime. 3. Non irritatevi se, durante la conversazione armoniosa,

dimostra una certa cattiva educazione. Ciò non gli impedisce di trovare esaltante la vostra compagnia poiché, molto pro-babilmente, nessuno ha mai avuto tanto desiderio di affascinarlo.

COME ATTACCARE UNA CONVERSAZIONE ARMONIOSA CON GENTE SGRADEVOLE

Il tempo è un ottimo argomento per attaccare questo genere di conversazione. Nessun clima è esattamente stabile ed è difficile prevedere che tempo farà da un giorno all'altro. Tuttavia può darsi che un individuo insipido e senza fantasia si secchi di sen-tirvene parlare e vi dica, come Marc Twain che < tutti parlano del tempo, ma nessuno può farvi nulla >. Contentatevi di sorridere e di rispondere: < Si, sarebbe ora che qualcuno potesse farvi qual-che cosa! >. Se continuerete a conversare con questa persona, vi renderete conto che vi contraddirrà in tutti gli argomenti. Essa non è d'accordo per il gusto di non esserlo, e fa generalmente il rovescio di ciò che le si dice.

Sapendo questo, mantenete la calma e non mettete in discus-sione le sue spiacevoli risposte. Non provate a dimostrarle che ha torto. Non spiegatele perché avete parlato del tempo, poiché potrebbe replicarvi: < Allora, perché iniziare la conversazione >.

Nonostante il suo atteggiamento distante il vostro interlocuto-re desidererebbe essere corteggiato. Ha molta voglia di guada-gnarsi la stima di tutti, sebbene non riesce a tenere a freno la sua lingua sciolta. Intimamente e senza nemmeno rendersene conto, cerca la vostra compagnia. É dunque vostro schiavo e, mental-mente, lo dominate.

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COME COMINCIARE UNA CONVERSAZIONE ARMONIOSA CON PERSONE SIMPATICHE

In generale, una persona normale vi risponderà con la sua opi-nione personale sul tempo, seguirà una breve e amichevole discussione. Non opponetevi all'opinione di nessuno, anche se è in contrasto con la vostra. Esprimete piuttosto la sorpresa ed il rispetto per le sapienti previsioni dell'interlocutore. Esso si craderà un profeta e avrà una voglia matta di rivedervi per stupirvi nuovamente. Prima di voi, nessuno lo aveva mai apprezzato al suo giusto valore. Finalmente ha trovato qualcuno che lo com-prende!

Se la conversazione si prolunga, passate ad un altro argomen-to di conversazione riguardante la novità del giorno; il giornale radio, le minaccie di guerra, le trasmissioni televisive, i prossimi campionati, se siete fra uomini. Oppure la moda, i bambini, la casa, se siete fra donne. Raramente troverete qualcuno che espri-ma opinioni veramente personali su tali soggetti. Anche se ciò accade, e non siete d'accordo, non lasciatelo vedere.

Voi siete là per dominare la gente col vostro spirito e non per cambiarla. Evidentemente, il dominio mentale può essere un possente strumento per un riformatore, ma il riformatore si crea ben presto una folla di nemici, e questo non è il vostro scopo.

Ascoltate il più possibile. Quando l'interlocutore sarà a corto di idee, fategli domande per farlo parlare di più.

ESERCIZI PER GUIDARE UNA CONVERSAZIONE ARMONIOSA

Esercizio 1 - Domattina, quando uscirete, praticate la Conversazione Armoniosa con tutti quelli che conoscete e che

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incontrerete. Tornando a casa fate un elenco di tutti quelli che avete visto e rispondete per ogni persona alle seguenti domande: A. Avete avuto con ciascuno lo stato d'animo adatto per una Con-

versazione Armoniosa? B. Avete discusso in qualche momento? C. Avete ascoltato attentamente o finto di farlo? D. Avete finto di essere d' accordo anche quando non lo eravate? E. Vi siete trattenuto dal parlare di quastioni personali per limi-

tarvi a dei soggetti che non potessero provocare discussioni? F. La vostra voce e l'atteggiamento generale sono rimaste grada

voli per tutta la conversazione? G. Avete evitato i silenzi prolungati facendo della domande? H. Avete agito come se il vostro interlocutore - e non voi - fosse

il personaggio importante? Contrassegnate le domande la cui risposta non è soddisfacen-

te per perfezionarla in seguito. Esercizio 2 - Guardate nello specchio o nello spazio e ripeta

te le conversazioni che avete avuto, ma corregendo, questa volta, gli errori.

Non è necessario che vi ricordiate tutte le frasi pronunciate. Ricordatevi soltanto quelle che non avreste dovuto usare e che hanno guastato tutto. Ricordatevi con esattezza quando avete cominciato a discutere con Giovanni, quando avete smesso di rispondere gentilmente a Pietro, quando vi siete messo a inter-rompere Roberto ed a farlo tacere. Ricordatevi anche quando avete cercato di correggere la mostruosa ignoranza di Sergio, quando siete scoppiato a ridere davanti alla logica grottesca di Michele e quando, stanco delle vanterie di Fred, non avete potu-to fare a meno di dirglielo. Riprendete questi punti esatti delle vostre conversazioni e correggete l' atteggiamento e le parole secondo le leggi della Conversazione Armoniosa.

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COME CORREGGERE I VOSTRI ERRORI

Più sopra avete imparato come correggere i vostri errori. Andate da solo in qualche luogo, possibilmente lo stesso giorno, e ricostruite con il pensiero la scena che aveta guastata. Ripetete le vostre parole. Ricordatevi esattamente i termini pronunciati così come li avete pronunciati. Ripetete il punto in cui la cordia-lita ha lasciato il posto alla discussione. Definite in modo obiet-tivo chi è il colpevole. Studiate poi il modo col quale avete gua-stato tutto e ciò che Giovanni o Giovanna vi hanno detto e che è stato causa di farvi rovinare tutto. Vi hanno offeso? Sono stati maleducati? La loro testardaggine vi ha fatto andare in collera? Hanno preso la parola e vi hanno impedito di parlare? Sebbene i loro argomenti fossero confusi, si sono forse rifiutati di credere all'esattezza dei vostri?

Qualunque sia la ragione, TROVATELA. Trovate dove e quando la vostra conversazione si è trasformata in un disastro. Scoprendolo, metterete il dito sul difetto del vostro comporta-mento che vi impedisce di acquistare la popolarità. In seguito dovrete sbarazzarvene. È ciò che viene chiamata < purificazione della personalità >.

L'EFFETTO SEDATIVO PRODOTTO DALLA PURIFICAZIONE DELLA PERSONALITÀ

Il fatto di < purificare > la vostra personalità vi libera dalla tensione dalla quale siete afflitto dopo aver partecipato ad una scena penosa. Ciò fa parte dell'igene mentale e vi impedisce dì prendervela con tutti- svelando l'avvenimento sgradevole ed esponendolo alla luce del giorno. Potrete allora sbarazzarvi di quel difetto che ne è stato la causa.

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Ma ricordatevi che dovete < purificare > in modo obbiettivo la vostra personalità. Non punitevi per non aver prodotto l'im-pressione conveniente. Trovate la ragione per la quale non l'avate fatto e applicatevi il rimedio occorrente. Dopo di ciò, la vostra personalità farà rapidi pregressi. Ecco perché il magnetismo pos-sente della Conversazione Armoniosa ha tanto posto fra le Leggi della Dominazione Mentale.

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TREDICESIMA LEGGE

Come Creare un Aspetto Fisico che desti Ammirazione

Arrivate, adesso, ad uno dei mezzi più riconosciuti per acqui-stare la popolarità ed influenzare gli altri. É l'aspetto fisico che si impone. Esso comprende: 1. Una Voce Convincente. 2. Un Atteggiamento e un Comportamento Convincenti vengono usati per convincere la gente facilmente e rapidamente.

LA VOCE CONVINCENTE

La vostra voce non fa che trasmettere i pensieri agli altri sotto una forma già attraente. Essa ha un EFFETTO POSITIVO su colui che vi ascolta, grazie al suo timbro, alla sua qualità musi-cale, alla sua chiarezza, al suo accento di sincerità, alla sua dol-cezza ed alle sue modulazioni. Riflette anche una grande parte del vostro fascino poiché viene dal più profondo del corpo. L'aria dei polmoni è satura del vostro 10 psichico e psicologico, in modo che la Voce è come una seconda anima.

Per gli appartenenti al vostro ambiente più ristretto, quando parlate, sembra che la vostra voce non possa percorrere che una certa distanza, oltre la quale si presume che non possiate essere inteso. Eppure è accaduta di udire delle persone in pericolo a dei kilometri di distanza dal luogo dal quale chiedevano aiuto gri-dando. Ciò significa che la voce non può essere percepita dall'o-recchio < fisico >, ad una grande distanza, ma può essere sentita

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a qualsiasi distanza dall'orecchio < psichico >. Il vostro interlocutore può dunque essere vicinissimo a voi,

parlarvi e sorprendere i vostri pensieri (anche senza rendersene conto).

L'< ASPETTO VISIVO > CREATO DALLA VOSTRA VOCE

La vostra voce suggerisce agli altri (a torto o a ragione) che siete una persona di un certo tipo. Se la voce non è quella adat-ta, dà voi un'impressione diversa da quella che vorreste che desse. Anche se le vostre parole sono accuratamente scelte, il fatto che la voce non coincida con quell'immmagine di voi (aspetto visivo) che volete dare, farà sì che sarete preso per un essere diverso da quello che vorreste apparire. Molti uomini min-gherlini e insignificanti sono considerati robusti e possenti uni-camente perché hanno una voce tonante. La loro voce sorprende la gente e attira su di essi un'attenzione che non otterrebbero se avessero una voce sottile. Non stiamo incoraggiandovi ad usare una voce tonante, ma questo esempio deve dimostrarvi la fun-zione che ha la voce sul vostro < ASPETTO VISIVO >.

Insomma, la vostra voce può modificare in modo stupefacen-te — in meglio o in peggio — l'impressione che la gente si fa di voi. Essa può servirvi ad influenzare ed a dominare gli altri molto rapidamente. Il suono della voce può modificare da solo il significato e la portata delle parole. Anche se non dite nulla di importante, riuscirete quasi ad ipnotizzare colui che vi ascolta ed anche il semplice timbro della voce.

Infatti, l'ipnotizzatore conta di più sulla monotonia delle sue frasi che sul significato delle parole che usa per agire sul suo paziente. Nei casi difficili, ripete le parole con la maggior monotonia

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possibile affinché il soggetto si annoi a tal punto di piombare nel sonno. Anche se non faceste niente altro che combinare la voce che occorre con le parole e con le idee adatte, potreste migliora-re in modo straordinario i vostri affari e la vostra vita mondana.

COME ACQUISTARE UNA VOCE PERSUASIVA

Esercizio - Parlate nella vostra camera ad un personaggio immaginario. Dite ciò che vi viene in mente, ma parlate come se avste in bocca una palla di gomma che premesse sulla lingua. (Facendo questo movimento, sentirete subito la gola rilassarsi. Quando la gola è rilassata, l'aria che esce dai polmoni si preci-pita contro il palato, che è la cassa di risonanza della cavita na sale. Ne risulta una voce profonda, sonora e di effetto).

Ci occorrerebbe troppo spazio per spiegare perché questo semplice cambiamento nel meccanismo della voce produce dei risultati così fantastici. Ma, per brevità, diciamo che permette all'aria di uscire dai polmoni in modo più ritmico facilitando la pronuncia. Psichicamente, il vostro fluido si propaga in maniera più completa (vi diremo di più in seguito) ed avvolge totalmente Giovanni o Giovanna.

LE PRECAUZIONI DA PRENDERE QUANDO SI USA LA VOCE PERSUASIVA

Non andate troppo lontano nell'illusione di una palla di gomma in bocca, vi farebbe parlare con voce gutturale. Parlate, invece, normalmente senza alzare o abbassare la voce senza ragione. La palla di gomma immaginaria in bocca darà automaticamente alla vostra voce potenza in magnetismo ed un tono solenne;

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se tentate di aggiungerne, non riuscirete che a contrarre la gola ed a far svanire gli sforzi. Non provate neppure a distendere la gola come consigliano i professori di canto. Non concentratevi nemmeno sul modo di < impostare > la voce. Pensate soltanto alla palla di gomma in fondo alla bocca e premete sulla lingua. Naturalmente, non cercate di tendere la gola.

Esercizio di Perfezionamento - Cominciate col lasciar pendare le guance avendo l'aria di guardare dal di sotto. Poi, immagginate che una palla di gomma sia posta in fondo alla bocca e che vi scavi la lingua. Parlate immagginando di tenere la palla di gomma.

All'inizio, tenderete a dimenticare la palla, quando rifletterate su ciò che dovete dire. Immediatamente, la gola si contrarrà e non avete più la voce persuasiva, o meglio parlerete col naso. Ripensate immediatamente alla palla e continuate a parlare. Con un pò di pratica, riuscirete a tenere la palla immaginaria infondo alla gola per tutto il tempo che parlerete. Per mantenerla al suo posto, praticate questo esercizio per un minuto, regolarmente, tutte le mattine, o ogni volta che ne avrete occasione durante la giornata. La voce è un elemento così importante della vostra vita professionale e mondana che dovreste sempre mantenere la Voce Persuasiva. Ogni volta che praticate questo esercizio, seguite le istruzioni che vi diamo alla fine di questa Legge. Non apportatavi né cambiamenti, né variazioni di alcun genere. Per cambiare, praticate questo esercizio con un libro e potete anche leggere devanti alla specchio come se faceste un discorso.

ALTRI CONSIGLI PER ACQUISTARE UNA VOCE PERSUASIVA

Esercizi di Perfezionamento - Ripetete l'esercizio precedente,

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ma passeggiando per la stanza, piegandovi, raccattando degli oggetti, alzando gli occhi, girando la testa, facendo dei gesti. Allenatevi a far sempre uso della Voce Persuasiva in qualsiasi momento. Fate che sia una parte integrante di voi stesso ogni volta che aprite la bocca per pronunciare una parola.

Non vergognatevi di usare in pubblico la Voce Persuasiva. Le persone non notano subito i cambiamenti che fate alla truccaura o al comportamento. Ma ne risentono immediatamente gli affetti!

Non mangiatevi le parole alla fine delle frasi e non strascica-tele neppure. Date l'impressione di parlare in modo naturale; ma non parlate naturalmente poiché, se lo faceste, dimentichereste completamente la palla di gomma che deve trovarsi in fondo alla gomma. Parlate sempre come se ci fosse.

LE DIVERSE TAPPE DA SUPERARE PER ACQUISTARE UNA VOCE PERSUASIVA

1. State in piedi o seduto, con le spalle ed il collo ben eretti. 2. Tenete il collo diritto, ma piegate leggermente la testa. 3. Lasciate cadere la mascella. 4. Immaginate di avere una palla di gomma in fondo alla bocca. 5. Leggete o dite ciò che volete — ma tenete sempre questa palla

di gomma in fondo alla bocca. 6. Non dovete né leggere, né parlare troppo in fretta o troppo len-

tamente. Non pronunciate in fretta certe sillabe delle parole importanti.

7. Pensate bene che la voce viene dal più profondo del corpo. Esalate con essa tutto il vostro fluido interiore e avvolgetene l'interlocutore. *ATTENZIONE! Mentre avviluppate con la voce il vostro

interlocutore, non mitragliatelo con lo sguardo. Volete che si

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consideri vostro vero amico e non una vostra eventuale preda. Cominciate a praticare questa Legge. Praticatela poi tutti i

giorni e non mancate poi di farlo. Soprattutto, non praticatela mai quando siete a letto. L'essere

disteso sul dorso dissecca la gola e questi esercizi potrebbero nuocere alle corde vocali.

L'ATTEGGIAMENTO ED IL CONTEGNO PERSUASIVI

L' atteggiamento ed il comportamento danno immediatamente una buona impressione di voi. Non fanno l'effetto della voce, fin da quando aprite la bocca, ma superano l'effetto della voce prima che cominciate a parlare e da quando tacete. Vale a dire che pos-sono precedere e prolungare il vostro Dominio Mentale su qual-siasi persona. Quando ve ne andate, alla fine di una visita o di un colloquio, il vostro comportamento e l'atteggiamento, se difetto-si, possono cancellare la buona impressione che avete prodotto durante l'incontro. Possono anche, all'inizio della visita, dare di voi un'idea che farete fatica a modificare nel vostro interlocuto-re. Tuttavia, se avete la necessaria compostezza, potete fin da principio conquistare l'interlocutore e fare meno fatica per indur-lo al vostro modo di pensare. Quando ve ne sarete andato, l'Atteggiamento e il Comportamento Convincenti rafforzeranno la vostra presa su di lui quando se li ricorderà.

Se non vi presentate correttamente, dovrete convincere l'in-terlocutore ogni volta che sarete in contatto con lui. Se le sue prime ed ultime impressioni non sono buone, egli esiterà a rac-comandarvi o a raccomandare la vostra ditta o i vostri prodott i ad altre persone. Senza dubbio, non è giusto che reagisca in tal modo poiché le vostre capacità e la quantità dei prodotti non hanno niente a che vedere col vostro aspetto esteriore. Ma ognuno

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di noi si lasica impressionare da quel che vede. Anche se le per-sone cercano di allontanare dalla mente le idee ingannevoli, esse si attardano nel loro subcosciente. Inoltre, un contegno difettoso denota un fisico poco curato e della pigrizia mentale; mentre un buon comportamento denota uno spirito rapido e attivo.

COME L'ATTEGGIAMENTO ED IL CONTEGNO POSSONO DANNEGGIARE LA VOSTRA VOCE

Dal punto di vista della voce, l'atteggiamento ed il contegno sono della massima importanza. Come avete scoperto praticando gli esercizi per acquistare una voce persuasiva, non è facile parla-re bene stando curvi o con la testa voltata da una parte... Allo stes-so modo, non è facile parlare nella maniera migliore quando non si tengono l'atteggiamento o la posizione dovuti. I professori di canto correggono fin da principio la vostra posizione. Dato che l'uso della voce avviene in modo puramente meccanico, l'atteg-giamento e la posizione devono essere corretti, altrimenti l'aria che sale dai polmoni non ha tutta la forza necessaria per aggingere la cassa di risonanza della cavità nasale. La voce sarà meno sonora e perderà il suo potere persuasivo.

Una posizione scorretta diminuisce, in apparenza, la statura. Anche se il fatto di essere curvo diminuisce la vostra altezza di soli due centrimetri, sembra che siate da 6 a 8 centimetri di meno. Una cattiva posizione ingrossa il collo, lo accorcia, lo increspa e defor-ma la colonna vertebrale dal collo alle gambe. Insomma, vi impadisce di sembrare giovane. Sul piano fisiologico, può essere causa di molti fastidi.

COME ACQUISTARE L'ATTEGGIAMENTO IDEALE

Esercizio 1 - State in piedi contro il muro; i talloni, le gambe,

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le spalle e la testa devono toccare il muro. Questa è la posizione corretta. Per riuscirci, dovete gonfiare il petto, afflosciare il dia-framma, spingere leggermente le spalle indietro e mantenere la testa abbastanza dritta per vedere ciò che si trova all'altezza degli occhi. * Fate un passo avanti, conservando questa posizione per circa

dieci secondi. * Senza correggere la posizione sbagliata che potete aver assunto

in questi dieci secondi, fate un passo indietro per riaccostarvi al muro. Verificate, ora, se le gambe, le spalle, la testa ed i talloni toccano il muro. La parte del corpo che non tocca il muro è quella che deve essere allenata ad assumere la posizione ideale. Se, dopo 10 secondi, non avete preso una cattiva posizione,

cercate di resistere per 20 secondi, poi per un minuto. Esercizio 2 - Invece di allontanarvi semplicemente dal muro,

fate una volta il giro della stanza. Camminate all'indietro per mettervi contro il muro e verificate la posizione delle membra. Se la testa non tocca il muro, vuol dire che non la tenete dritta. Se le spalle non toccano il muro, vuol dire che vi siete curvato ed avete lasciato che si afflosciassero. E così di seguito per le altre parti del corpo.

Per correggere questi errori, ripetete instancabilmente questo esercizio. Controllate la posizione ogni volta che fate il giro della stanza. É una delle leggi del dominio mentale nella quale eccel-lerete alla fine, poiché dovrete lottare contro delle cattive abitu-dini e sviluppare dei muscoli restati a lungo inattivi. Ma almeno, sarete capace di tenere una posizione corretta quando incontrerate qualcuno. Una volta fuori dalla sua vista, la vostra posizione non avrà più grande importanza per quanto lo riguarda. Ma può darsi che altre persone che avete intenzione di influenzare vi osservino in quel momento. Per questo, vale la pena che vi

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abituiate a mantenere in permanenza la posizione ideale. Esercizio 3 - Fate di nuovo un passo allontanandovi dal muro.

Ma, questa volta, fate altri gesti mentre compite il giro della stanza. Abbassatevi per raccogliere qualche cosa. Fate il gesto di

porre qualche cosa su uno scaffale, o di mettervi il cappello, o di aprire un cassetto.

Poi, tutto ad un tratto, mettetevi con le spalle al muro, senza sforzarvi a correggere la posizione. Verificate nuovamnte la posi-zione riguardo al muro.

Praticate regolarmante questo esercizio almeno una volta al giorno. Verificate la posizione e miglioratela costantemente.

COME ACQUISTARE IL CONTEGNO IDEALE

Esercizio 1 - Camminate attorno alla stanza immaginando che la vostra colonna vertebrale non sia uno stelo flessibile ma un rigido asse che tiene su il resto del corpo, come l'albero di un battello sostiene la vela. Lasciate che il resto del corpo (la vela) si muova comodamente pur mantenendo ben diritta e rigida la colonna vertebrale. Tenetela diritta, ma senza contrarla.

Ciò vi far tirar su la testa ed il petto, pur consentendo alle spalle di ondeggiare avanti e indietro insieme alle braccia. Passeggiate anche fuori in questa posizione allo scopo di abi-tuarvici.

Esercizio 2 - Passeggiate di nuovo attorno alla stanza, ma girando la testa da un lato e dall'altro come se guardaste diversi oggetti. Camminate con naturalezza e non come se cercaste di camminare tenendo la colonna vertebrale ben diritta. Il vostro atteggiamento deve sembrare naturale per produrre bene l'effet-to desiderato.

Se le persone che vi conoscono dovessero trovare qualche cosa

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di un pò insolito nella vostra andatura, si innalzerebbe un muro fra voi e loro che vi impedirebbe il formarsi di un qualsiasi lega-me. Vi terrebbero mentalmente a distanza impedendo al vostro fluido di integrarsi con loro.

Esercizio 3 - Occupiamoci adesso delle gambe. Andate avan-ti con gli alluci ben tesi. Camminate in lungo e in largo per la stanza.

Camminate sulla parte esterna dei piedi e non su tutto il piede o sulla parte interna. Ciò inarca il piede e lo accorcia e impedi-sce all'arco di afflosciarsi poiché il lato esterno del piede è soli-do quasi come dell'osso, mentre il lato interno è appena più soli-do della cartilagine.

Esercizio 4 - State in piedi per alcuni secondi in un certo punto, portando tutto il peso del corpo sui lati esterni dei piedi, mai sull'interno. Questa posizione risparmia i piedi e vi evita le varici alle gambe. Essa proietta il peso sulle parti dure e solide dei piedi e non sulle caviglie che sono relativamente fragili. Ricordatevi bene questo quando dovrete restare a lungo in piedi. Non solo questa posizione vi fa risparmiare le forze, ma dà ai piedi una posizione aggraziata. Quando siete in costume da bagno, se userete questa posizione, farà apparire i polpacci più rotondi e più graziosi, i piedi e le caviglie più sottili e il collo del piede più alto.

Esercizio 5 - Quando camminate, poggiate sempre, prima di tutto, gli alluci e non ricadete mai sui talloni, ma sui lati esterni dei piedi. Allenatevi costantemente a camminare in questo modo.

Esercizio 6 - Combinate i cinque esercizi precedenti per farne uno solo.

— Mettetevi contro il muro per acquistare la posizione ideale. - Allontanatevi dal muro e camminate CORRETTAMENTE

attorno alla stanza.

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— Tenete la colonna vertebrale ben diritta ma, camminando, dondolate le braccia.

— Cominciate i passi sugli alluci. — Tenete gli alluci ben stesi ma decontratti. — Ricadete sui lati esterni dei piedi. — Restate in questa posizione per un minuto o due. — Terminate ritornando con le spalle al muro senza cambia-

re la posizione del corpo e controllatela. * ATTENZIONE! Non guardate i piedi mentre camminate, a

meno che non abbiate una ragione speciale per farlo. Se guarda-te in basso, fatelo soltanto con gli occhi mantenendo il dorso ed il collo ben diritti. Cercate attorno allastanza dei punti situati all'altezza dello sguardo e fissatevi gli occhi. Non abbassate mai lo sguardo al di sotto di tali punti.

Come abbiamo detto prima, questa Legge vi darà risultati meno rapidi degli altri, ma vi sarà di straordinaria utilità per eser-citare il dominio mentale.

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QUATTORDICESIMA LEGGE

Come Servirsi dell'Autosuggestione di Goliath e dell'Autosuggestione del Fascino

L'Autosuggestione di Goliath è una legge della dominazione mentale che vi permette di avere un'influenza immensa sulla gente. Se siete una donna, noterete che vi sarà di grande aiuto per difendervi fisicamente quando se ne presenterà l'occasione.

Durante le competizioni, i grandi atleti si sentono invincibili e ciò li aiuta a vincere i rivali o a battere dei primati. Per sentir-vi invincibili, dovete studiare l'Autosuggestione di Goliath. Anche gli altri concorrenti desiderano vincervi, ma con l'Autosuggestione di Goliath distruggete la loro sicurezza e smi-nuite i loro sforzi. Nello stesso tempo, aumentate la sicurezza e moltiplicate le forze.

L'AUTOSUGGESTIONE DI GOLIATH AL LAVORO

Questo potere consiste nell'immaginare che diventate talmen-te enorme agli occhi degli altri, che vi vedono più corpuleto (e di conseguenza più forte) di lavoro. Grazie a questo principio, degli attori molto celebri, di piccolissima statura, hanno influenzato il pubblico al punto da essere considerati alti. Essi si sono avanza-ti sulla scena, convinti di essere immensi, e sono apparsi al pub-blico ben più grandi di quanto non fossero in realtà. Essi non dovettero ne pavoneggiarsi né alzarsi sulla punta dei piedi, né

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allungare il collo, né cercare di spingere indietro le spalle. Tutto ciò, del resto, avrebbe fatto ridere i presenti. Si limitarono a sug-gerire agli spettatori, mediante la trasmissione del pensieri che erano più alti di quel che sembravano. Raggiunsero lo scopo nonostante la presenza, sulla scena, di attori più alti di loro. Il vostro spirito può dare di voi delle impressioni più sorprendenti del corpo.

Il potere dell'Autosuggestione di Goliath non può essere effi-cace fin dai primi tentativi. Quando avrete acquistato esperienza, potrete persuadere gli altri, specialmente quando sarete solo con loro, che avete dieci o dodici centimetri di più della vostra vera statura. Se siete un atleta, o semplicemente un uomo o una donna per la strada, questo potere vi consentirà, da solo, di scoraggiare un eventuale aggressore.

L'AUTOSUGGESTIONE DI GOLIATH, FATTORE DECISIVO IN TUTTO CIÒ

CHE INTRAPRENDETE

Quando vi sarete reso conto del modo energico col quale l'Autosuggestione di Goliath può esercitare il suo potere sulla mente degli altri, potrete capire con quale energia potrà regnare sulla vostra. Essa vi procura il < mordente > psicologico di cui avete bisogno. Vi dà il coraggio occorrente per una competizio-ne difficile contro un rivale pericoloso (sia nello sport che negli affari), il coraggio di continuare il combattimento, nonostante tutto, e di conseguire la vittoria, anche se di stretta misura. Questo genere di coraggio può trasformare un individuo medio in un campione mondiale perché rivela la sua potenza nascosta e tutte le sue riserve. É questo coraggio che fa di voi un individuo che ha un valore doppio di prima.

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Non confondete, soprattutto, l'Autosuggestione di Goliath con il coraggio cieco. Precipitandovi selvaggiamente su un qua-drato di pugilato e incassando colpi inutili solo perché non avete la pazienza di prendere lezioni di pugilato, non potete pretendare di applicare l'Autosuggestione di Goliath. Ciò è vero anche per ciò che riguarda gli affari. Non applicate l'Autosuggestione di Goliath quando cercate ciecamente di far concorrenza a delle ditte più forti della vostra. Dovete utilizzare questo potere straor-dinario per raccogliere tutte le forze nascoste e sincronizzarle prima di farle esplodere tutte insieme.

Generalmente, i campioni battono dei primati solo quando vi sono costretti. Altrimenti, si limitano a vincere dei campionati sugli altri. Quando sono stretti da vicino da avversari temibili, le loro prestazioni superano le abituali possibilità, perché attingono alle riserve grazie all'Autosuggestione di Goliath, ed ecco come battono i primati.

COME SERVIRSI DELL' AUTOSUGGESTIONE DI GOLIATH

Per aumentare la corpulenza

Esercizio 1 - Mettetevi in piedi davanti allo specchio e fissa-te la vostra immagine. Continuate a fissarla e immaginate di crascere di due o tre centimetri sull'istante.

Praticate questo esercizio per parecchi minuti, fino a quando non vi vedrete < crescere > sempre più in fretta.

Esercizio 2 - Mettetevi in piedi davanti allo specchio e fissa-te la vostra immagine. Continuate a fissarla e immaginate di allargarvi di due o tre centimetri all'altezza delle spalle.

Praticate questo esercizio per parecchi minuti finché vedete che

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vi < allargate > sempre più in fretta. Sedetevi per riposarvi appena vi sentirete stanco. Poi, rico-

minciate questi esercizi finché vi vedrete crescere e allargare istantaneamente.

Esercizio 3 - State in piedi davanti allo specchio e fissate la vostra immagine. Fissatela e immaginate di crescere da due a tre centimetri e di allargarvi di altrettanti contemporaneamente.

Praticate questo esercizio per parecchi minuti finché vi vedre-te crescere ed allargare sempre più presto.

Sedetevi e riposatevi, poi ricominciate l'esercizio finché vi vedrete crescere e allargare istantaneamente.

Esercizio 4 - Ripetete gli esercizi 1, 2 e 3, ma questa volta, crescete e vi allargate da 9 a 10 centimetri in ogni direzione.

Esercizio 5 - Ripetete gli esercizi 1, 2 e 3, ma questa volta crascete e vi allargate da cinque a sei centimetri in ogni direzione.

Esercizio 6 - Ripetete gli esercizi 1, 2 e 3, ma questa volta crascete di dieci centimetri e vi allargate di otto.

Esercizio 7 - Ripetete gli esercizi 1, 2 e 3, ma questa volta crascete di dodici centimetri e vi allargate di otto.

Esercizio 8 - Ripetete gli esercizi 1, 2 e 3, ma crescendo di quindici centimetri e allargandovi di dieci. Per far rimpicciolire il vostro interlocutore.

Esercizio 9 - In piedi davanti allo specchio, fissate la vostra immagine. Immaginate che sia quella di un vostro rivale del quale volete indebolire o distruggere la sicurezza.

Continuate a fissarlo e immaginate che diminuisca di 2 centi-metri in altezza davanti a voi.

Praticate questo esercizio per parecchi minuti finché non lo vedete < rimpicciolirsi > sempre più in fretta.

Esercizio 10 - Mettetevi nuovamente davanti allo specchio e fissate il vostro < rivale >. Continuate a fissarlo e immaginate che

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le sue spalle si restringano di due centimetri sotto i vostri occhi. Praticate questo esercizio per parecchi minuti finché non lo

vedrete < restringersi > sempre più in fretta. Sedetevi e riposatevi, se siete stanco. Poi, riprendete gli eser-

cizi 9 e 10 finché il vostro avversario non si restringa o non si accorci istantaneamente.

Esercizio 11 - Mettetevi in piedi davanti allo specchio e guar-date il vostro < rivale >. Continuate a fissarlo e immaginate che si accorci di due centimetri e che si rimpicciolisca di due in lar-ghezza, contemporaneamente.

Praticate questo esercizio per parecchi minuti, finché non lo vedete diminuire in tutti e due i sensi, sempre più presto.

Sedetevi e riposatevi, poi ricominciate l'esercizio finché l'av-versario non diminuisce istantaneamente nei due sensi.

Esercizio 12 - Ripetete gli esercizi 9, 10 e 11, ma fate dimi-nuire il vostro avversario di quattro centimetri invece che di due.

Esercizio 13 - Ripetete gli esercizi 9, 10 e 11, ma fatelo accor-ciare di sei centimetri e restringere di quattro.

Esercizio 14 - Ripetete gli esercizi 9, 10 e 11, ma fatelo accor-ciare di otto centimetri e restringere di quattro.

Esercizio 15 - Ripetete gli esercizi 9, 10 e 11, ma fatelo accor-ciare di dieci centimetri e restringere di quattro.

Esercizio 16 - Ripetete gli esercizi 9, 10 e 11, ma fatelo accor-ciare di dodici centimetri e restringere di sei. Contemporaneamente per voi e per il vostro interlocutore.

Esercizio 17 - a) State in piedi davanti allo specchio e guar-date la vostra immagine. Fissatela bene e immagginate di star crescendo e allargando simultaneamente di tre centimetri, come avete fatto durante l'esercizio 3.

Chiudete gli occhi per due secondi, dimenticate la vostra immagine nello specchio e respirate con l'impressione di essere veramente cresciuto, la qual cosa vi darà l'impressione che tutto

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il corpo è aumentato nelle sue proporzioni. Chiudete questa immagine nella mente.

b) Adesso, riaprite gli occhi, ma questa volta immaginate che l'immagine che vedete di voi nello specchio sia quella dell'altra persona. Guardate < la > bene, e vedetela diminuire di due cen-timetri in altezza e di due in larghezza, simultaneamente, come nell'esercizio 11.

e) Subito, sentite che siete cresciuto voi stesso di due centi-metri e che vi siete allargato di altri due, e cosi, per contrasto, siete più grande di lui di due centimetri ed egualmente più largo pure di due.

Guardate dunque la sua immagine e considerate che ha due centimetri di meno di voi nei due sensi, anche se la vostra imma-gine non è cambiata.

In altri termini, allenate gli occhi a vedere le cose come sono non fisicamente, ma psichicamente.

Ciò insedia la suggestione nello spirito dell'altra persona, in modo che vede l'immagine come l'avete creata voi; vale a dire che si vede meno alta e meno larga di voi di due centimetri.

Quando avrete aquistato sufficiente pratica per arrivare a quasto risultato, possiederete il segreto dell'Autosuggestione di Goliath.

Esercizio 18 - Ripetete l'esercizio 17, ma questa volta ingran-ditevi e allargatevi di quattro centimetri e fate accorciare e restringere l'altra persona nelle stesse proporzioni.

In altri termini, lo vedete nello specchio come se avesse quat-tro centimetri meno di voi in altezza e in larghezza, anche se l'immagine che vedete nello specchio resta immutata.

Esercizio 19 - Ripetete l'esercizio 17 ma questa volta crescarete di sei centimetri e allargatevi di quattro mentre l'avversario si accorcia di sei centimetri e si restringe di quattro. Lo vedete,

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di conseguenza, nello specchio come se avesse dodici centimetri di meno di voi in altezza e otto in larghezza.

Esercizio 20 - Ripetete l'esercizio 17, ma questa volta cre-scete di otto centimetri e allargatevi di cinque, mantre il vostro uomo si accorcia di otto e si restringe di cinque. Lo vedete dun-que nello specchio come se misurasse sedici centimetri meno di voi in altezza e dieci di meno in larghezza.

Esercizio 21 - Ripetete l'esercizio 17, ma questa volta crascete di dieci centimetri e allargatevi di cinque, mentre l'avver-sario si accorcerà di dieci centimetri e si restringerà di cinque.

Vale a dire che lo vedete nello specchio come se avesse 20 cm. meno di voi in altezza, e 10 cm. di meno in larghezza.

Esercizio 22 - Ripetete l'esercizio 17, ma questa volta pren-dete dodici cm. in altezza e sei in larghezza, mentre il vostro riva-le si accorcia di 12 cm. e si restringe di 6. Vale a dire che lo vedate come se misurasse 24 cm. meno di voi, in altezza, e 12 di meno in larghezza.

ATTENZIONE! 1. Praticate l'esercizio 22 finché non potrete realizzarlo istantaneamente.

2. Più differenza vedrete fra il vostro rivale e voi, più l'eserci-zio sarà difficile, perché, mentre la vostra immagine non cam-bierà, dovrete immaginarlo molto più grande o molto più picco-lo nel senso dell'altezza e della larghezza. Per praticare il domi-nio mentale, non dovete saperne di più sull'autosuggestione di Goliath. Se questa legge non è molto facile e non vi da risultati rapidi, non vi porterà via, però, troppo tempo. E quale ricom-pensa avrete? Anche se aveste appreso soltanto questa legge, essa vi servirebbe da sola, ad acquistare uno straordinario dominio mentale sugli altri. Vi raccomandiamo, tuttavia, di studiare tutte le altre leggi e di applicarle.

Dato che la larghezza rappresenta un terzo dell'altezza totale

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dell'individuo, ma non potete e non dovete aumentarla nelle stes-se proporzioni dell'altezza.

Può darsi che un uomo che è solo 20 cm. di meno di un altro, abbia l'impressione di essere meno alto di lui della metà. Può darsi che le sue spalle siano soltanto da 4 a 8 cm. meno larghe di quelle dell'altro, e che abbia l'impressione che le sue spalle siano la metà di quelle del suo rivale. Allo stesso modo, non avete biso-gno di essere alto o largo il doppio di un'altra persona, perché essa abbia l'impressione di essere la metà di voi. Facendovi <crescere> di dodici cm. e facendo < restringere > di 12 cm. l'al-tro, potete dargli l'impressione che le sue misure siano la metà delle vostre. Di conseguenza, egli si sente la metà meno forte di voi. La sua sicurezza ne risulta scossa e così potete guidarlo.

L'AUTOSUGGESTIONE DEL FASCINO SE SIETE UNA DONNA

Se appartenete al sesso debole, l'Autosuggestione del fascino vi servirà nella stessa misura in cui l'Autosuggestione di Goliath serve agli uomini.

Essa consiste nell'immaginarvi: 1. Che avete 20 anni di meno se ne avete 50, e meno in propor-

zione, se siete più giovane (considerando solo il viso). 2. Che il vostro viso ed il corpo sono attraenti per l'altro sesso. 3. Che i vostri piedi ed i polpacci hanno delle curve attraenti. 4. Che portate gli abiti come un'attrice del cinema. 5. Che avete una voce graziosissima. 6. Che siete slanciata come una ragazza. 7. Che avete sul viso un'espressione dolce, placida, compassio-

nevole. Queste sette qualità vi danno un potere immenso sulla gente

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quando vi rivolgete a qualcuno dalla scena o dal podio. Gli eser-cizi seguenti vi aiuteranno ad acquistarle.

Esercizio 1 - a) Sedetevi davanti allo specchio e guardate l'immagine del vostro viso. Studiate i segni dell'età che non potete camuffare né con le tinture, né con degli sciacqui, né col trucco, né con una protesi dentaria. L'aggrottamento delle sopracciglia e l'intensità dello sguardo contribuiscono, forse, a farvi sembrare più anziana. Oppure la pelle del collo, proprio sotto il mento, pende troppo avanti. Ci sono forse dei solchi più profondi sulle guance e attorno alle labbra. (Mettetevi abbastan-za vicina allo specchio per vedere tutte queste rughe).

b) Adesso, sedetevi abbastanza lontano dallo specchio da non poter più distinguere questi difetti. Diminuite anche la luce, ciò vi aiuterà. Dimostrerete 20 anni di meno se ne avete cinquanta, e proporzionalmente di meno, se ne avete meno di 50.

c) Riavvvicinate la sedia fino a quando potrete appena distin-guere le rughe. Costringetevi a NON VEDERLE, e vedetevi come apparivate nello specchio in (b) quando ne eravate lontano. All'inizio, vedrete le rughe, ma immagginatevi come eravate in (a) e fate scomparire le rughe.

d) Riavvicinate ancora la sedia. Le rughe vi appaiono più profonde ma, di nuovo, costringetevi a NON VEDERLE, e cer-cate ancora di vedervi come eravate in (b) quando eravate più lontano dallo specchio.

Praticate questo esercizio per perferzionarvi. Quando lo farate sulla scena o sul podio, gli spettatori riceveranno la immaggi-ne proiettata dal vostro spirito e vi vedranno COME VI VEDE-TE VOI STESSA.

Vi occorrerà praticare questo esercizio per più di una seduta, ma ne sarete ricompensata per tutto il resto della vita!

Se avete superata la cinquantina, immaginate in modo progressivo

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di sembrare più giovane di 20 anni. Esercizio 2 - State in piedi dall'altra parte della stanza e guar-

date la vostra immagine nello specchio. Esaminatevi bene dalla testa ai piedi e osservate bene i particolari che nuociono alla vostra femminilità. La vostra mascella è troppo larga e troppo mascolina? Siete troppo alta e con un'ossatura troppo forte? Le caviglie sono troppo grosse? Le spalle troppo larghe? Il petto troppo piatto? La vita troppo grossa?

Fissate bene la vostra immagine e concentratevi bene su tutti questi punti separatamente. Immaginateli come dovrebbero essare per essere seducenti. Immaginatevi il mento più affilato, le giunture più sottili, la statura più piccola, le spalle meno larghe, i seni più alti, la vita più stretta. Praticate questo esercizio finché sarete in grado di immaginare istantaneamente una nuova imma-gine di voi stessa.

Esercizio 3 - Mettetevi in piedi davanti allo specchio dall'al-tra parte della stanza e guardatevi le gambe. Immaginatevi che le vostre caviglie siano sottili ed i polpacci ben rotondi. Essi devo-no essere prominenti, a metà strada fra la caviglia e il ginocchio, per assotigliarsi poi verso il ginocchio: così deve essere una gamba considerata graziosa.

Adesso, mettetevi di profilo davanti allo specchio ed osserva-te il collo del piede. Deve essere alto, per sembrare giovane. Immaginate che i piedi siano più corti di quel che sono in realtà, dal davanti della caviglia fino alla base degli alluci.

Esercizio 4 - State in piedi nella camera, ben vestita, e osser-vate la vostra immagine nello specchio. Ma, invece di stare in piedi stupidamente, immaginate di essere un'attrice del cinema davanti alla macchina da presa. Posate timidamente, poi avanza-te sul fianco in modo seducente, come se voleste controllare qualche cosa. Sorridete innocentemente e camminate con leggarezza attorno alla stanza con passo lievemente affettato. Il vestito

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si avvolgerà attorno al collo o aderirà al corpo in modo eccitan-te. Non abbiate, tuttavia, un'aria troppo sofisticata.

Fate la vezzosa giusto quanto basta per ricordare, a coloro che vi guardano, che siete una donna, e non semplicamente un cer-vello con vestiti da donna!

Esercizio 5 - Fate un discorso davanti allo specchio, usando la VOCE PERSUASIVA. Controllate bene le labbra per assicu-rarvi che se ne notino bene i movimenti. Se non si muovono abbastanza, non sembrerete femminile. Non mormorate rapida-mente. Articolate le parole con tono abbastanza alto, ma senza aria affettata. Dovete sembrare dolce e < gran signora >.

Esercizo 6 - State in piedi in mezzo alla stanza, di fronte allo specchio ed esaminate la vostra figura. Qualunque sia la vostra corpulenza, bisogna che vi vediate più sotttile di quello che siete.

Continuate questo esecizio finché non arriverete a vedervi istantaneamente esile come una ragazza.

Esercizio 7 - Sedetevi ed esaminate la vostra immagine nello specchio. Scrutate acccuratamente la vostra espressione. Avete l'aria troppo intelligente, troppo timorosa, troppo indifferente, troppo diffidente, troppo distante, troppo attenta?

Potete avere la miglior natura del mondo ed avere l'aria altez-zosa e bellicosa. Fatevi un'espressione dolce, placida e compas-sionevole che si avvicini allo sguardo irresistibile. Non aggrotta-te le sopracciglia, distendete le labbra, non contraete la mascel-la, e riempite d'amore i vostri occhi per coloro che vi circondano.

Per controllare le masse, usate l'Autosuggestione del Fascino invece di quella di Goliath (se siete una donna) e avrete col pub-blico tanto successo quanto ne hanno gli uomini che usano l' Autosuggestione di Goliath.

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QUINDICESIMA LEGGE

Come Raggiungere il Vertice del Dominio Mentale Utilizzando il Vostro Fluido Attraente

IL FLUIDO ED I SUOI DIVERSI COLORI. Il fluido o atmo-sfera psichica, è una radiazione leggera e eterea o una emanazio-ne che circonda ogni creatura umana. Si estende da 60 a 90 cen-timetri in tutte le direzioni, a partire dal corpo umano ed è di forma ovale. La parte più vicina al corpo è la più spessa e la più densa; quella che ne è più lontana, è la più fine e la meno distin-ta. Esso somiglia ad una nube luminosa — ad una fiamma fosfo-rescente — profonda e densa al centro, e gradualmente sfumata agli orli. Infatti, si estende ben al di là della distanza che può essere percepita dallo scienziato più abile, poiché le sue influen-ze psichiche possono essere avvertite, in numerosi casi, a distan-ze straordinarie. Talvolta, somiglia ad una sartia calma, magnifi-ca e luminosa. Altre volte, lancia in parecchie direzioni immen-se fiamme che ricadono in grandi ondate. Altre volte ancora, proietta dalle profondità di vibrazioni mentali, dei corpuscoli somiglianti alle scintille di un fornello e che scompaiono in tutte le direzioni; si tratta di suggestioni telepatiche. (Uomini di scien-za hanno fotografato il fluido per mezzo di schermi fluorescenti e sostengono che ogni essere umano è radioattivo).

Il fluido non è mai perfettamente calmo e tranquillo. Esso manifesta movimenti e cambiamenti costanti. Anche durante i suoi periodi di calma relativa, rivela un movimento ondoso,

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come una pulsazione, con nuvole di colori cangianti che si spo-stano in superfice o in profondità.

Quando l'individuo è in preda ad un'attività mentale tempastosa o ad una tensione emotiva, la sua radiazione si trasforma in un quadro selvaggio, con vibrazioni talmente intense che posso-no essere percepite da qualsiasi persona normale. Quando l'onast'uomo è sognatore, che sogni o che dorma, la sua radiazione è simile ad un caleidoscopio di grande bellezza. Possiede una chia-rezza nebulosa colorata da tinte e da sfumature di diversi colori che si fondono per dare interessanti combinazioni.

I DIVERSI COLORI DEL FLUIDO E LORO SIGNIFICATO

Ogni individuo è circondato dall'alone luminoso del suo flui-do astrale che scintilla di mille colori vivi. Questi colori cambia-no costantemente a seconda delle variazioni dei pensieri e dei sentimenti. Quando prova un puro affetto, vedrete il suo fluido sommerso da un colore rosa accecante.

Quando si sente mistico, esso è di un blu vivo. Quando è egoi-sta, il suo fluido diventa di un color bruno smorto. Quando è in collera, è color della porpora. Quando è sensuale è di un rosso rame. Quando ha paura, è d'un grigio smorto. Quando odia, è nero.

Le persone possono avere espressioni simili senza avere, per questo, radiazioni simili. L'ipocrita sorridente, e colui che è sin-ceramente lieto, possono avere la stessa espressione, ma il loro fluido rivelerà il vero carattere.

Le persone possono avere espressioni simili che danno loro la stessa aria di intelligenza, ma i loro fluidi saranno diversi. L'uomo disonesto ed il timido possono comportarsi nello stesso modo, ma

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il loro fluido rivelerà l'enorme differenza esistente fra loro. L'ipocrita che vi sorride e l'uomo che vi minaccia con lo

sguardo possono darvi l'impressione di nutrire sentimenti diver-si nei vostri riguardi, ma il loro fluido vi rivelerà che nessuno dei due vi ama.

Lo sfruttatore adulatore e la sposa egoista ed avida non hanno affatto la stessa apparenza, ma i loro fluidi vi dimostreranno che sono entrambi degli sfruttatori.

In altri termini, sono numerosi coloro il cui comportamento è diverso dalla loro vera natura, ma vengono smascherati dal loro fluido.

Quando qualcuno vi adula in maniera eccessiva, potete ren-dervi conto per mezzo del suo fluido, che vi invidia e vi vuol male. Se saprete leggere nei colori della radiazione di coloro che vi circondano, eviterete di giudicarli male e avrete anche la pos-sibilità di usare le tecniche adatte del dominio mentale.

Ognuno di noi possiede, nella colorazione del proprio fluido, due zone distinte. Una colorazione risulta dai suoi pensieri e dai sentimenti abituali — cioè del suo carattere. L'altra risulta dai pensieri e dai sentimenti del momento. La seconda svanisce rapi-damente, ma la prima, che è legata al carattere dell'individuo, persiste in modo permanente e dà un colore decisivo al suo flui-do. Colui che ne è esperto può così svelare non soltanto i pensieri ed i sentimenti fugaci di un'altra persona, ma anche il suo carat-terre ed il suo comportamento probabile, studiando semplicamente i colori cangianti e permanenti del suo fluido.

COME ABITUARSI ALLA LETTURA DEL FLUIDO

Non risparmiate gli sforzi per imparare a leggere nel fluido di coloro che vi circondano. Guardate bene l'altra persona in modo

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disteso e penetrante, come se veleste vedere attraverso il suo corpo. Vedrete il suo alone irradiarsi tutto attorno a lei. Imparate a riconoscere i diversi colori degli aloni e ad interpretarne il significato. Ecco un riassunto molto semplice del significato dei colori:

Bleu: purezza di spirito, onestà, lealtà. Blue chiaro: purezza mistica. Ultravioletto: misticismo. Giallo: orgoglio intellettuale. Bruno: avarizia. Rosso: passione. Rosso spento: passioni basse, sensualità. Rosso vivo: collera e perfino odio. Rosso misto al nero: collera maligna e odio. Scarlatto: gusto degli intrighi galanti. Verde: delusione. Verde vivo: astuzia, tatto. Grigio: umore malinconico. Grigio pallido: terrore. Nero: terrore, vendetta, dispetto.

Uno qualunque di questi colori, ed anche tutti, possono apparire in qualsiasi combinazione.

Allenatevi a leggere nel fluido delle persone che incontrate finché potrete analizzarle facilmente. In seguito, quando incon- trerete delle persone, non provate subito a dominarle, ad influen- zarle o a guidarle. Esaminate prima di tutto il loro fluido, indivi- duate ciò che rivela, poi agite in conseguenza. Ma fate in modo che queste persone non sospettino ciò che state facendo. Se non potete analizzare immediatamente l'alone di una persona senza irritarla col vostro aspetto distante, fissatela con lo Sguardo Irresistibile (Quarta Legge) e aspettate che si senta in

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confidenza prima di cercare di distinguere il suo alone. Allenatevi a discernere il più rapidamente possibile il colore del suo alone.

Noterete che l'alone si percepisce meglio se su fondo scuro. Fuori, o in pieno sole, è più difficile da discernere. Allenatevi, tuttavia, a scoprirlo all'aria aperta. Però, siccome la meggior parte degli affari importanti si trattano all'interno, è più impor-tante saperlo individuare all'interno.

L'IPERSENSIBILITÀ AL FLUIDO

Aggiungendo l'ipersensibilità al fluido, alla rivelazione dei colori della radiazione, diventerete un maestro in materia. Se fate fatica a distinguere il fluido, potete fidarvi unicamente della vostra sensibilità ad esso, con dei risultati quasi altrettanto buoni per ciò che concerne il dominio mentale. Raggiungerete i'iper-sensibilità al luido facendo il vuoto completo nel vosro spirito per concentrarvi sul fluido degli altri, in modo da poter < sentire > le loro emozioni e la loro personalità. Grazie all'ipersensibilità al fluido, < risentite > le vibrazioni del fluido di un'altra persona e riuscite ad interpretare gli stati d'animo che ne sono la causa. Certi fluidi vi mettono a disagio e vi danno dei penosi batticuo-re; altri sono invece mitiganti.

Sotto l'influenza del vostro spirito, il fluido subisce delle tra-sformazioni fisiche e chimiche. Un medium può riuscire a com-piere delle trasformazioni entrando in trance poi, utilizzando la potenza del proprio subcosciente con un dinamismo ancora mag-giore di quello del soggetto in stato di ipnosi. Non si sa ancora in che modo il medium riesca a compiere questo < miracolo >, ma gli esperimenti hanno dimostrato che il medium può proiettare il suo fluido sul soggetto per compiere delle imprese considerate

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miracolose. Apparentemente, la composizione del fluido può essere modificata a volontà.

COME CONTROLLARE SCIENTEMENTE IL VOSTRO FLUIDO

Anche se non potete compiere le stesse imprese del medium, avete abbastanza potere sul vostro fluido per influenzare, fino ad un certo grado, la sua composizione per mezzo della vostra intel-ligenza soltanto. Dando un ordine al vostro fluido, potete servir-vene con altrettanto successo che se vi serviste della vostra intel-ligenza per dirigere una palla da tennis, la caduta di un paio di dadi o la traiettoria di una palla da bigliardo.

Più avrete l'abitudine di sottomettere il vostro fluido alla vostra volontà, meglio potrete controllarlo e dirigerlo. É stato provato con esperimenti che potete dare un impulso a certi ogget-ti abbagliandoli con lo sguardo.

Siccome il fluido è un'emanazione diretta del corpo (e anche degli occhi), è esso che, obbedendo agli ordini del vostro spirito, riesce a dare un impulso agli oggetti per mezzo d'uno sguardo abbagliante.

LA COMPOSIZIONE DEL VOSTRO FLUIDO

La composizione esatta del fluido è ancora misteriosa. Ma, siccome da quanto ne sappiamo, tutto ciò che esiste sulla terra proviene da elementi fisici o chimici, o dalla combinazione di tutti e due, dobbiamo supporre che il fluido sia una composizio-ne fisica e chimica sulla quale sappiamo poche cose.

Quando ve ne servite per esercitare il dominio mentale, il vostro fluido subisce dei cambianti nella composizione. Nel corso

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della giornata, la forma e la composizione chimica cambiano a seconda delle persone. Quando vi irrigidite per l'odio o la collara e la circolazione sanguigna si carica di adrenalina, il sangue diventa temporaneamente più acido. Ciò comporta un cambia-mento corrispondente nel vostro fluido. Che divenga anche lui più acido è una cosa che ignoriamo. Può anche darsi che perda flessibilità, come accade al vostro corpo quando siete in collera, e che irradi delle lunghezze d'onda rigide, in modo che basta che la vostra mano tocchi gli altri per stimolarli.

Gli effetti del vostro fluido si fanno sentire in particolare quando incontrate il vostro migliore amico o la persona amata.

Il fremito di gioia che sale lungo la vostra colonna vertebrale in quei momenti è un fenomeno ad un tempo fisiologico e psico-logico dovuto alla combinazione dei fluidi di due corpi umani che sono (per il momento, almeno) in totale armonia. C'è una completa comunione di spirito, e la composizione chimica dei vostri due fluidi diventa talmente simile che si stabilisce pratica-mente una fusione fra l'una e l'altro. La reciproca armonia che ne risulta è così assoluta, che i nervi, all'uno e all'altra produco-no vere scintille ed emettono un'energia che vi elettrizza scam-bievolmente.

Questo fenomeno non si verifica quando incontrate un estra-neo che non ha una particolare ragione per rallegrarsi vedendovi.

D'altra parte, se neutralizzate volontariamente il vostro fluido quando lo incontrate, potete ridurre la sua diffidenza e, senza poterselo spiegare, sarà disposto ad amarvi e a darvi fiducia. Si sentirà più lieto e più felice ed attribuirà questo stato d'animo nuovo alla vostra presenza. I commedianti producono questo effetto sul loro pubblico.

L'INFLUENZA DELLO SPIRITO SULLA FORZA D'ATTRAZIONE DEL VOSTRO FLUIDO

La forza d'attrazione del vostro fluido è il risultato diretto del

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pensiero. Se il vostro pensiero è ostile, anche il fluido lo sarà ed allontanerà da voi la gente. Il fluido può diventare un mostro invisibile di vostra creazione. Se nutrite il pensiero di non voler nessuno attorno a voi, le persone sensibili percepiranno, avvici-nandosi a voi, i vostri sentimenti e vi eviteranno per istinto.

É possibile che la telepatia sia alla base di questa percezione, ma è dovuta in gran parte al fatto che il nostro fluido invisibile si spande nello spazio e < respinge > quello degli altri.

Secondo lo stesso processo, il vostro fluido < attraente > atti-rerà la gente attorno a voi.

COME SVILUPPARE IL VOSTRO FLUIDO IN VISTA DEL DOMINIO MENTALE

Per sviluppare il vostro fluido ai fini del dominio mentale, dovrete allenarvi, anzitutto, a < trattenere il pensiero >. Trattenete nello spirito delle immagini mentali chiare, distinte e ripetete delle idee e dei sentimenti che desiderate trasmettere ad un altra persona. Poi, intensificate l'effetto di queste immagini mentali immaginando i colori adatti.

1. Voi siete soprattutto risultato finale dei pensieri che avete avuti e dei sentimenti che avete provati durante tutta la vita. Per cancellare un aspetto del vostro carattere che giudicate indesidarabile, sviluppate l'aspetto opposto e allenatevi ad usarlo. Neutralizzate gli atteggiamenti negativi sviluppando quelli positivi.

La forma del vostro fluido si troverà modificata in conseguenza ed aumenterà il potere di dominio mentale.

2. Come rappresentarvi i colori astrali. Prendete un foglio di carta bianca e tracciatevi una linea verticale che vada da un capo all'altro del foglio e che sia posta a circa quattro cm. e mezzo dal-l'orlo destro di questo foglio. Sulla parte di pagina che si trova a

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sinistra di questa linea, fate un elenco di quegli aspetti del vostro carattere che giudicate forti e interessanti. A destra della linea, scrivete il colore astrale più adatto ad ogni aspetto del carattere usando la lista che avete studiato in precedenza.

Prendete un altro foglio di carta e fate, questa volta, un elen-co di quegli aspetti del carattere che considerate indesiderabile e scrivete, di fianco a ciascuno di essi, il colore più adatto.

Esercizio 1 - Formatevi nello spirito un'immagine molto chiara di una di questi colori e proiettatela sul vostro fluido. Fate la stessa cosa per tutti i colori, uno dopo l'altro.

Esercizio 2 - Immaginate, uno dopo l'altro, quei tratti di carattere che creano questi differenti colori e saturatene il vostro fluido.

Esercizio 3 - Prendete un tratto di carattere gradevole e satu-rate il vostro fluido col colore che vi proietta.

Esercizio 4 - Prendete un aspetto di carattere indesiderabile, ma cancellatelo dal vostro fluido rappresentandovi il colore del tratto di carattere opposto, dunque, desiderabile. Se uno dei vostri difetti è la collera, riempitevi di collera, poi neutralizzatala raffigurandovi il colore corrispondente alla placidità. Fate altrettanto per tutti gli altri difetti.

Esercizio 5 - Per rappresentarvi più facilmente i diversi colo-ri, allenatevi a concentrare l'attenzione su oggetti di quegli stes-si colori, per esempio una rosa rossa ed una foglia verde.

Ordinate e domandate, nello stesso tempo, che le vibrazioni di questo colore cambino il vostro fluido. La pazienza, la persevaranza e un interesse sostenuto danno risultati notevoli in questo campo. Il cambiamento di colore del vostro fluido è uno dei mezzi più efficaci per influenzare gli altri.

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COME CAMBIARE IL VOSTRO FLUIDO PER PROTEGGERVI

DALL'INFLUENZA DEGLI ALTRI

L'arancio, il giallo ed i colori della stessa gamma sono le vibrazioni della protezione mentale. Sono i colori dell'intelli-genza. Quando con essi saturate il vostro fluido, vi aiutano a pro-teggervi contro gli sforzi degli altri per convincervi, vostro mal-grado per mezzo di argomenti fallaci, dei ragionamenti plausibi-li, degli esempi erronei, ecc. Questi colori aiutano ad illuminare il vostro spirito, ad attirare le facoltà di percezione, ad aumenta-re il vostro potere di ragionamento di giudizio e a rendere più acuto il dono della pronta risposta.

Esercizio 1 - Immaginate l'atteggiamento mentale adatto e inondate il vostro fluido di arancio e di giallo. Gli sforzi che gli altri faranno per influenzarvi urteranno contro il vostro fluido e ricadranno su di essi.

Esercizio 2 - Se influenza del vostro avversario è d'avvero indesiderabile inondate il vostro fluido con parecchi toni blu. Esaminate dei toni blu chiaro e vivo, scegliete quello che prefe-rite e caricatene il vostro fluido.

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SEDICESIMA LEGGE

Come Proteggere il Vostro Potere Adottando l'< Aspetto > Necessario

Il Decimo Comandamento dice: < Non desiderare la donna d'altri, né la sua casa, né il suo servitore, né la sua serva, né il suo campo, né il suo bue, né il suo asino, né altro di ciò che gli appar-tiene >.

L'INCESSANTE RIVALITÀ COL VOSTRO PROSSIMO

Violare il Decimo Comandamento comporta più dolori e accorcia più vite di qualsiasi altro male in tempo di pace. L'invidia, l'odio, l'avidità e gli altri stati d'animo che conducono alla rovina, vi fanno invecchiare più presto ed esauriscono le vostre riserve intellettuali. Questi difetti non vi impediscono sol-tanto di riprendervi dalla tensione e dalle lotte della vita quoti-diana, ma colpiscono anche il vostro morale dandovi preoccupa-zioni, ansia e sentimenti di frustazione e di inferiorità.

Essi vi spingono anche a confrontarvi continuamente con il vostro vicino, il Signor Dupont. Avete sempre paura che guada-gni più di voi, che abbia un'automobile più bella della vostra, che sua moglie sia più graziosa e più seducente della vostra, che i suoi figli siano più intelligenti e più robusti dei vostri, che la sua salute sia migliore della vostra. Tutto ciò che può migliorare la

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vita del Signor Dupont vi getta in uno stato di prostazione. E tut-tavia, bisogna che non si renda conto della vostra gelosia nei suoi riguardi; allora, adottate una < facciata >, un < aspetto > quando siete davanti a lui. In quel momento, il vostro vero < IO > si tra-sforma in un mostro pietoso. Nel vostro intimo, iniziate un com-battimento incessante col Signor Dupont, e niente è più sfibran-te e inutile dell'introspezione imponente. Nel campo dello sport della musica, per esempio, i concorrenti si allenano e ripetono con spirito più o meno tranquillo, poi vanno all'incontro o si prasentano al concorso. Durante l'ultima giornata di allenamento o di ripetizioni, il loro nervosismo raggiunge il colmo, poi scom-pare poco dopo l'inizio della prova. Terminata la competizione, sia che abbiano vinto, sia che abbiano perduto, si rilassano di nuovo. Anche se malcontenti del verdetto della giuria, dell'opi-nione dei critici o del proprio saggio, i loro nervi non sono più tesi. Essi possono prepararsi per un'altra competizione o decide-re di smettere, ma quella competizione, almeno, è finita.

La vostra lotta contro il Signor Dupont, invece, non può fini-re a meno che uno di voi non si ritiri e abbandoni il combatti-mento, o cambi rione o vi perdiate completamente di vista. Altrimenti, continuerete ad invidiarvi fino all'ultima ora, quando sarete tutti e due vecchi come Matusalemme ed ognuno cercherà perfino di sopravvivere all'altro! Coscientemente o no, questo stato d'animo vi opprime durante il lavoro o quando vi spostate. E intanto, vostra moglie ed i vostri figli non contribuiscono certo a sistemare le cose esigendo che diate loro tutto ciò che hanno i Dupont ed anche un pò di più.

Non sapendo che fare, rientrate nel vostro guscio per assapo-rare l'odio e vi trasformate in un mostro spaventoso. Esplodete contro la moglie ed i figli alla minima infrazione ed essi vi trat-tano da < vecchio buffone >. Più di un marito, in una situazione

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simile, si è deciso alla fine ad abbandonare la famiglia.

VI SCAVATE VOI STESSO LA TOMBA

La competizione incessante intrapresa contro il vicino limita seriamente il vostro potere di dominio mentale. Il vostro vero <IO>, attaccato dagli acidi secreti da voi stesso, provoca una tra-sformazione in peggio del vostro completo stato d'animo. Il vostro fluido, le onde telepatiche che emettete involontariamen-te, tutta la vostra filosofia della vita si trasforma in peggio. Si legge nei vostri occhi una solida e latente ostilità e siete sconten-to di tutto il mondo. Diventate triste e perdete il senso dell'umo-rismo.

Senza umorismo, è impossibile incominciare una Conversazione Armoniosa; è così che non attirate più nessuno verso di voi.

Vi sentite disperato. Se poteste soltanto afferrare questo Dupont e abbatterlo! Se poteste impedire la sua costante ascesa, che la sua utomobile sia più bella della vostra, che i suoi guada-gni siano maggiori dei vostri! Forse, invidiate anche la sua voce, la sua eloquenza, la sua cultura, il suo ventre più piatto del vostro, la sua statura superiore alla vostra. Quando la gelosia si installa non conosce limiti. Come il cancro, può limitarsi all'ini-zio, ad alcune piccole differenze esistenti fra voi, poi generaliz-za e comprende tutte le differenze possibili, maggiori o minori. E, una volta che vi siate messo ad invidiare il Signor Dupont, vi trascinate anche Durand, Bonnet, Leblanc, Lenoir, tutti vicini e conoscenti. (Ciò è vero anche se siete una donna e se invidiate la Signora Dupont. Finite con l'invidiare tutte le altre vicine e conoscenti perché i loro mariti danno loro più comodità o lusso di quel che avete, perché i loro figli hanno migliori risultati scolastici

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dei vostri, o perché, sebbene più anziane di voi, hanno la fortuna di sembrare più giovani). Ben presto, toccherete lo stadio croni-co nel quale non sarete soddisfatta se non quando invidierete qualcuno per una cosa o per un'altra. Questa detestabile abitudi-ne bandisce giorno e notte dal vostro spirito qualsiasi pensiero costruttivo.

Naturalmente, è più facile ridersi degli altri e condannarli che emendarsi e fare l'impossibile. Così, cadete — e restate sepol-to — nella tomba solitaria che vi siete scavato con le vostre mani.

I DISASTROSI EFFETTI DELL'INVIDIA SUL DOMINIO MENTALE

Quando invidiate le persone, quando le detestate e desiderate avidamente tutto ciò che hanno, fate una gran fatica a dimostrar-vi piacevole davanti a loro. Certamente, grazie al domino menta-le, potete ancora disarmare il Signor Dupont e gli altri, ma è molto più difficile perché le vostre radiazioni telepatiche da sole li mettono in allarme contro i vostri veri sentimenti verso di loro. Per esempio, il Signor Dupont, diffidente per natura, si aspetta già che lo invidiate per quello che possiede, così come lui invi-dia il suo vicino Bonnet per quello che ha. É dunque pronto a percepire con stupefacente acutezza le vostre reazioni psichiche verso tutto ciò che possiede.

Il minimo segno di dispetto nei vostri occhi, la minima esita-zione nella voce, il minimo cambiamento di colore sul viso sono da lui scorti immediatamente. Può perfino darsi che ne provi pia-cere.

Oppure, siete negli affari ed il vostro eventuale cliente vi parla di un prodotto simile al vostro, ma che egli considera migliore e meno caro del vostro. In tal caso, non dovete aver l'aria di

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allarmarvi né di dare segni di impazienza. Dovete < incassare il colpo >. Gli altri, d'altronde, vi ammireranno di più, così come ammirano lo sportivo che continua a fare del suo meglio anche quando perde, e si riprende e vince.

LA SOLUZIONE AL PROBLEMA

Il miglior modo per combattere questo atteggiamento disa-stroso che vi porta alla rovina, è quello di utilizzare il dominio mentale. Non sarà facile smettere di invidiare il Signor Dupont. Sapete bene che continuerete sempre ad invidiarlo. (E se siete una donna continuerete ad invidiare la Signora Dupont). Sarete anche sempre sconcertato dal vostro eventuale cliente quando farà un confronto sfavorevole fra il vostro prodotto e un altro. Per tutta la vita siete stato spinto a riuscire a qualche cosa e, per riu-scirvi, vi è stato necessario mettervi in concorrenza con gli altri e superarli. Per avere dei buoni risultati scolastici, avete dovuto lavorare più degli altri e superarli. Per conquistare la donna o l'uomo che desideravate, avete dovuto soppiantare altri preten-denti o altre graziose ragazze. Tutta la vita avete sognato una gra-ziosa casa con un bel giardino. Quando il Signor o la Signora Dupont realizzano questo sogno prima di voi o meglio di voi, non vi è facile limitarvi ad alzare le spalle e pensare ad altro. Vi sarebbe forse più facile ignorare un terribile mal di denti! Ma potete però diminuirne l'importanza fino al punto in cui essi non diminuiranno il vostro potere mentale. É solo in quel momento che potrete raggiungere gli scopo che vi siete stabiliti nella vita, e che NON AVRETE PIÙ BISOGNO DI INVIDIARE IL SIGNOR DUPONT.

COME ADOTTARE < L'ASPETTO > NECESSARIO

* Prima Tappa - Quando sentite parlare di qualche cosa che vi

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rende geloso, spalancate gli occhi e stirate leggermente le labbra. Sembrerete sorpreso e felice, qualunque sia il vostro vero senti-mento. Se non sembrerete sorpreso, non ingannerete nessuno, soprattutto se l'altra persona (Il Signor Dupont, per esempio) si aspetta che siate sorpreso. Se dimostrate soltanto sorpresa, non basta. Dovete dimostrarvi CONTEMPORANEAMENTE sor-preso e felice, sarete sospettato di essere geloso.

* Seconda Tappa - Dopo, non fate un gran sorriso lanciando un grido di ammirazione perché ne risulterebbe una stonatura. Se vi mettete subito nella pelle del Signor Dupont, vi rendrete conto che si aspetta che siate talmente abbattuto dalle buone notizie che vi dà riguardo a se stesso, che perderete la voce, almeno per un momento. Bisogna dunque che pensiate che è a voi, e non a lui che capitano queste cose meravigliose. Solo in quel momento, adotterete un < aspetto > perfetto.

* Terza tappa - Adesso, dovete respirare profondamente -come per riprendere i sensi — ed emettere un sospiro di soddi-sfazione: < Sapevo bene ci sarete riuscito, Signor Dupont. Era soltanto questione di tempo >.

Oppure: < Questa automobile farà un mucchio di invidiosi nel rione. Avevo anch'io l'intenzione di comprarne una. Mi avete battuto in velocità. É magnifica >.

IN SINTESI

Combinate queste tre tappe nel modo seguente: 1. Quando sentite delle buone notizie riguardanti un'altra perso

na, inarcate gli occhi e tendete leggermente le labbra. 2. Non fate un gran sorriso lanciando un grido di ammirazione. 3. Respirate profondamente, come per riprendere i sensi e emet-

tete un sospiro di soddisfazione esprimendo il vostro piacere per

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il fatto che l'altra persona sia riuscita a fare ciò che voi stesso desiderate di fare.

ESERCIZIO DI PERFEZIONAMENTO

Esercizio 1 - State in piedi davanti allo specchio e supponete che Giovanni o Lucia vi abbiano appena comunicato di aver acquistato o ottenuto qualche cosa che cercavate senza successo di acquistare o di ottenere da molto tempo. Non avreste mai pen-sato che ci sarebbe riuscito — almeno non così rapidamente.

Subito, sgranate gli occhi e stirate leggermente le labbra. (Assicuratevi che gli occhi non siano pieni di lacrime — ciò nuo-cerebbe alla < facciata >).

Praticate parecchie volte questo esercizio. Vi servirà tutti i giorni, nella vita professionale e in società.

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DICIASSETTESIMA LEGGE

Come Esercitare il Controllo delle Masse su dei Gruppi e delle Folle

< Amici, Romani, Cittadini! Ascoltatemi! > Nessuno igno-ra che Marcantonio pronunciò queste parole immortali nel <Giulio Cesare> di Shakespeare. Marcantonio cominciò allora ad esercitare il controllo sui Romani ed a rovesciare i nemici di Cesare.

Un solo uomo è riuscito a far fallire i piani astuti di parecchi uomini brillanti e influenti — e ciò grazie al Controllo delle Masse.

Non avete bisogno di aspirare ad essere un secondo Marcantonio per ottenere gli innumerevoli vantaggi di questo potere. Potete utilizzarlo per indurre gli altri al vostro modo di pensare, in società o negli affari, quando vi rivolgete alle perso-ne. Potete indurre gli altri a votare per voi, anche semplicemen-te nell'ambito del vostro circolo o del vostro comitato. Potete vincere una potente opposizione, anche se dura da anni — quan-do sapete esercitare il Controllo sulle Masse sui gruppi e sulle folle. Potete innalzarvi d'un tratto al di sopra degli altri ed essare d'istinto e sostenuto da loro. Studiate questa legge e mettetela in pratica, sarete così pronto ad entrare nel mondo degli uomini e a diventare < qualcuno > e non un individuo qualunque.

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RESTATE IL < COMPAGNO ABITUALE >

ATTENZIONE! Non applicate a parenti ed amici il Controllo delle Masse. Essi vi conoscono bene e potrebbero diffidare del vostro nuovo atteggiamento. Devono continuare a considerarvi come un < compagno abituale >. Non possono farvi un compli-mento migliore. Se non vi considerano come un tipo originale o insolito, dovrebbe farvi piacere. É estenuante influenzare costan-temente tutte le persone che si incontrano. Dunque, quando sarate nell'intimità, dimenticate il Controllo delle Masse.

QUANDO SI DEVE APPLICARE IL CONTROLLO DELLE MASSE

É completamente differente quando vi trovate di fronte ad un gruppo di stranieri che desiderate influenzare e dirigere. Non resterete a lungo in loro compagnia, non esauritevi dunque nel tentare di controllare tutto il gruppo. Se siete un conferenziere, un attore, un cantante, un predicatore, o se dirigete un raggrup-pamento, il Controllo delle Masse mozzerà il fiato al vostro udi-torio. Un avvocato può, con la sua arringa, applicarlo alla giuria. Il Controllo delle Masse vi distingue dalla classe media e vi pone nella classe dei privilegiati che diriggono il pensiero e le azioni della folla. Grazie ad esso, potrete fare un giro di conferenze attraverso tutto il paese ed infiammare gli uditori.

I dirigenti dei culti si servono al massimo di questa Legge. Anche se i giornali li ridicolizzano, i loro adepti li adorano. Più cresce la loro fama, più hanno presa sui seguaci, poiché la loro fama annienta ogni logica. É per questo che conservano così facilmente la presa sul loro ambiente. Essi concentrano gli sfor-zi sull'applicazione del Controllo delle Masse ai non iniziati, agli

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scettici ed ai miscredenti. Anche i dirigenti politici usano il Controllo delle Masse. Se lo

si utilizza per fini onorevoli, può servire in modo onorevole la causa dell'umanità e procurare a colui che l'applica una fama eterna.

I CINQUE ELEMENTI DEL CONTROLLO DELLE MASSE

Il Controllo delle Masse può essere diviso in cinque elementi; usateli nell'ordine indicato. 1. Fluido Attraente. 2. L'Autosuggestione di Goliath (del Fascino, se siete una donna). 3. La Trasmissione del Pensiero. 4. L'Atteggiamento ed il Comportamento Attraenti. 5. La Voce Persuasiva.

Voi avete già praticato tutte queste leggi della Dominazione Mentale. Il Controllo delle Masse è uno dei più grandi successi del dominio mentale e non deve essere applicato a metà. O l'esercitate con un successo assoluto, o fallite completamente. É difficile ottenere l'ap-plicazione del Controllo delle Masse senza utilizzare alla perfezione ciascuno dei suoi elementi di cui abbiamo dato l'elenco più sopra.

Una volta fallito un primo tentativo di applicare il Controllo delle Masse, è pure difficile ritornare alla carica con lo stesso gruppo di per-sone, poiché in quel momento, dovete superare più resistenza e delu-sione da parte delle stesse. Dovete dunque studiare bene le cinque Leggi elencate più sopra e metterle in pratica nella vostra camera, con l'aiuto degli esercizi che seguono, prima di avventurarvi ad usarli per esercitare in pubblico il Controllo delle Masse.

COME ESERCITARE IL CONTROLLO DELLE MASSE

Esercizio 1 - Mettetevi in piedi nella vostra camera, in modo

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da non essere DI FRONTE allo specchio, ma da un lato. Fingete di far l'ingresso su una scena o su un palco, davanti ad una folla immensa che desiderate guidare, influenzare o controllare.

Esercizio 2 - Respirate profondamente tre o quattro volte per calmare il cuore (poiché batterà molto forte quando vi troverete davanti in una situazione simile).

Esercizio 3 - Adesso fate due o tre passi per porvi proprio davanti allo specchio. Il vostro viso ed il corpo sono ancora di fianco rispetto ad esso.

Esercizio 4 - Ma, nel momento esatto in cui fate un passo di fronte allo specchio, come se entraste in scena o saliste su un palco, respirate profondamente e fate asplodere il vostro fluido da ogni parte in un fiotto di blu ricco, brillante e dorato — il colore della potenza intellettuale.

Esercizio 5 - Volgete il viso verso lo specchio, volgendo poi anche il corpo. Il vostro fluido vi segue e l'uditorio resta sbalor-dito.

Esercizio 6 - Fissate, nello specchio, l'immagine della vostra fronte, in modo da non vedere gli occhi. É così che bisogna guar-dare il pubblico. Scegliete la persona che si trova al cento del-l'ultima fila di sedie in fondo alla sala e guardate la sua fronte.

Non guardate nessuno di coloro che si trovano più vicino a voi, e non guardate neppure gli occhi, le spalle, le mani od altra parte del corpo di nessun altro. Date così l'impressione di guar-dare negli occhi di tutte le persone presenti.

Esercizio 7 - Grazie al vostro Fluido, avete esercitato un con-trollo immediato su tutti i presenti e ciò vi mette in una posizio-ne forte. Ma questa radiazione non può essere mantenuta a lungo senza perdere la sua forza; così, dovrete fermare < l'esplosione > due o tre secondi più tardi.

Esercizio 8 - Neutralizzate immediatamente il vostro fluido

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privandolo totalmente di colore — ciò mantiene l'energia psichi-ca. Ma applicate subito ai presenti l'Autosuggestione di Goliath.

Immaginate di essere cresciuto improvvisamente di dodici centimetri (a meno che non siete già in partenza un gigante) e allargato di sei centimetri. Non avete bisogno di immaginare nello stesso tempo che le membra dei presenti diminuiscano in altezza ed in larghezza, ma voi volete veramente dare l'impres-sione generale di essere una specie di superuomo, senza per quasto diventare ridicolo. Se siete una donna, utilizzate l'Autosuggestione del Fascino.

Esercizio 9 - Non proiettate l'Autosuggestione di Goliath per più di due secondi. Bisogna che gli spettatori non si abituano a nessuna delle vostre azioni quando esercitate il Controllo delle Masse. Essi devono restare sotto il vostro dominio ed in preda ad una sorpresa perpetua, inattesa ed inesplicabile.

In ogni modo gli effetti della vostra Autosuggestione di Goliath persistono anche dopo che ne avete fermato l'azione.

Esercizio 10 - Adesso, guidate la folla con il pensiero per continuare ad esercitare su di essa il dominio mentale. Proiettate verso di lei questo pensiero: < Eccomi, mi vedete, finalmente! Sono il più alto di tutti! Guardatemi! Non potete staccare gli occhi dalla mia persona! Crederete a tutto ciò che vi dirò! Guardatemi! Guardate! Guardate! >.

Esercizio 11 - Nella sala c'è un silenzio completo. Venite avanti, adesso, e, utilizzando l'Atteggiamento ed il Comporta-mento Seducenti, salutate — lentamente, leggermente, delibera-tamente.

Esercizio 12 - Prima che il pubblico si calmi, dopo gli applau-si iniziali, cominciate a parlagli con la Voce Persuasiva. Usate un tono molto grave, chiaro, sonoro. Evitate di parlare in tono

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predenzioso ed enfatico e non fate né gesti, né mimica. Lo scopo è di mantenere gli uditori immobili come statue, con

gli occhi fissi sui vostri. Il vostro sguardo è sempre fisso sulla fronte di qualcuno in fondo alla sala. Se non c'è abbastanza luce per permettervi di vedere così lontano, fissate lo sguardo su una colonna o su un manifesto o su qualsiasi oggetto impersonale e non lasciatevi distrarre né turbare da qualsiasi cosa per timore di perdere la presa già acquistata sull'uditorio. Continuate a parla-re come un ipnotizzatore, come se consigliaste personalmente ogni membro dell'uditorio. Ma non fate troppo uso di luoghi comuni. Toglierebbero ogni mistero alle parole ed il pubblico non sarebbe più sotto il vostro fascino. Parlate con sincerità senza esagerare nell'uso di parole chiave, come fareste in una conversazione ordinaria.

Ricordatevi bene di non guardare nessuno in particolare. L'arcata sopraccigliare di uno, la curva delle labbra di un altro, il telaio degli occhiali di un terzo, e tanti altri particolari insignifi-canti possono distrarvi e indebolire il vostro potere su voi stesso e su quelli che vi circondano.

Esercizio 13 - Il vostro scopo è quello di mantenere gli udi-tori in questa atmosfera fino alla fine del discorso. Se danno l'impressione di sfuggirvi, cercate di immergerveli di nuovo cambiando l'aspetto dell'argomento.

Poiché queste persone non sono in stato di ipnosi, reagiranno attivamente. Vi applaudiranno quando saranno d'accordo con voi, ciò intensificherà la presa su di essi. Non esagerate la vostra funzione durante gli applausi. Aspettate freddamente che comin-cino a calmarsi o che durino due o tre secondi (se durano così a lungo) poi, riprendete il discorso come se non l'aveste interrotto. Se gli applausi sono molto frequenti e minacciano di distruggere la coerenza della conversazione, non fermatevi più, ma continuate

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a parlare per scoraggiare gli applausi. Se capita che qualcuno starnuti, rida sensa ragione o faccia

cadere qualche oggetto non fatevi attenzione. Se questo inciden-te riduce temporaneamente il vostro potere sul pubblico lo ritro-verete rapidamente apparendo inaccessibile alle distrazioni. La gente ammira coloro che hanno un atteggiamento freddo e calmo. Non abbiate l'aria di agire come un < superuomo >, ma, con contegno, incitate i vostri ammiratori a pensare che lo siete.

Man mano che vi scaldate parlando, il vostro tono sale e vi mettete a fare dei gesti. Essi sono più accentuati man mano che vi avvicinate al punto culminante del discorso. In quel momen-to, siete come l'ipnotizzatore che controlla completamente il soggetto e gli ordina di compiere delle cose che sembrano impossibili. Adesso, i vostri uditori bevono ciascuna delle paro-le e vi rispondono con fervore. É il momento di dare il colpo finale. Terminate rapidamete il discorso e la sala esploderà di eccitazione contenuta. Per tutto il tempo del discorso, avete eser-citato su di essa il Controllo delle Masse.

I SEGRETI DEL CONTROLLO DELLE MASSE

A meno che non facciate appello all'umanita del vostro pub-blico, non lasciatelo entrare nella vostra anima mentre gli appli-cate il Controllo delle Masse. Restate perfettamente serio e, dopo la conferenza, non immischiatevi al pubblico. Non svelate i vostri pensieri intimi ed i sentimenti che agli amici intimi ed ai cosiglieri. Qualunque sia il favore della folla per colui che la diri-ge, non mancherà di scorticarlo vivo se fallisce nella sua imprasa. Non immaginatevi mai di essere attaccato ai vostri seguaci in modo definitivo. Per conservare la loro stima non date loro nes-sun motivo di dubitare delle vostre capacità o di non considerarvi

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come il semidio che è apparso loro sul parco. Dopo aver lascia-to la scena, scomparite e lasciate i vostri ammiratori sotto il dominio del Controllo delle Masse.

Sulla scena o su un palco, impegnatevi a fare dei movimenti lenti e precisi, ma non abbiate un atteggiamento teatrale. Allenatevi davanti ad uno specchio. Non accellerate l'esposizio-ne, a meno che non abbiate una ragione precisa per farlo. Se avete preparato degli appunti, guardateli il meno possibile poiché ogni volta che distogliete lo sguardo dall'uditorio per guardarli, smettete di controllarlo.

Rilassate lo spirito mentre parlate e non pensate che a quello che state per dire. Il panico, i sentimenti di inferiorità ed ogni manifestazione di anzia non faranno che annullare i vostri sforzi per stregare il pubblico.

Ci sono dei cinici e dei burloni in tutti i pubblici, che sono una minaccia per la vostra sicurezza e l'applicazione del Controllo delle Masse. Con il Fluido Attraente e l'Autosuggestione di Goliath, riuscirete, entrando in scena, a paralizzare parzialmente il loro spirito critico. Manteneteli sotto la votra influenza fino al momento in cui lascerete la tribuna. Non credetevi solo, poiché, se sulla scena effettivamente lo siete, tutti i membri dell'uditorio che subiscono la vostra influenza emettono dei pensieri che vi sono favorevoli, e questi pensieri neutralizzano gli effetti di quel-li dei vostri nemici.

Il Controllo delle Masse è una Legge molto esaltante. É una delle Leggi più avanzate della Dominazione Mentale, perché vi insegna ad influenzare gli spiriti di un gran numero di persone contemporaneamente. É13 anche la legge che da i maggiori risu-latati.

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DICIOTTESIMA LEGGE

Come Applicare e Conservare il Dominio Mentale su Voi stesso con il Khudd Ozonta

Qualunque sia la perfezione con la quale riuscirete a domina-re mentalmente gli altri, il più importante è che sappiate domi-nare voi stesso.

1. Quando sapete dominare voi stesso col vostro spirito, dominate molto più facilmente lo spirito degli altri.

2. Quando dominate voi stesso, potete anche migliorarvi in qualsiasi campo. Potete vincere una cattiva abitudine, prenderne una buona, adattarvi a qualsiasi situazione, controllare il vostro umore, prolungare la vostra salute e la vita, eliminare ogni ten-sione nervosa, pensare in modo più esatto e più pratico senza esternare le emozioni, imparare più in fretta, non lasciarvi facil-mente influenzare dagli altri, sentirvi forte anche dopo un qual-che rovescio, restare più facilmente in una posizione di primo piano, evitare ogni ragionamento fallace.

3. Quando arriverete a dominare voi stesso (e ci riuscirete gra-zie a questa Legge) conserverete nel subcosciente tutto il vostro potere di dominio mentale, grazie al Khudd Ozonta, il < trucco > segreto che vi sarà rivelato alla fine di questa Legge. In seguito, se doveste sentire il minimo indebolimento nella capacità di applicare il dominio mentale, non dovrete fare altro che attuare il Khudd Ozonta, ed in un batter d'occhio, il potere di dominio mentale su di voi e su gli altri vi ritornerà potente come prima.

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Adesso vi rendete conto perché questa Legge è la più impor-tante di tutte. Il domino su di voi stesso è lo scopo finale, è l'o-biettivo di colui che è padrone di se stesso. É ad esso che i misti-ci e gli Yogi dedicano tutta la vita, ed i risultati che ne traggono sono talmente straordinari, che altri uomini che hanno soltanto sfiorato la padronanza di se, definiscono miracolose le loro pro-dezze. Il successo, la felicità, la popolarità vi apparterranno ben più presto, quando il vostro autocontrollo sarà aumentato anche solo del 25 per cento. Grazie a questa Legge, dovrebbe aumen-tare dal cento per cento al mille per cento.

IL BLOCCO IMMEDIATO

La prima cosa che dovete imparare per esercitare il dominio mentale si voi stesso è il Blocco Immediato. Non potete auto-controllarvi se non riuscite a liberarvi dalle pastoie costituite dalle preoccupazioni. Se siete sensibile, dovrete soffrire ogni giorno delle angherie e delle offese da individui che non vi amano e che hanno pensieri ostili nei vostri riguardi. La maggior parte di questi pensieri saranno spesso soltanto il frutto della vostra immaginazione, ma ce ne saranno anche abbastanza di quelli reali per costituire per voi un motivo di preoccupazione. Siccome non potete trascorrere la metà della vita a lottare contro i complessi psicologici, dovete mettere in pratica il blocco imme-diato per impedire loro di insediarsi nel vostro subcosciente. In altri termini, non aspettate di diventare un inquieto cronico per metter fine alle cause della vostra inquietudine. Cacciate i com-plessi dallo spirito appena sentite che ne turbano la pace.

Galvanizzatevi col Blocco Immediato come vi insegnano negli esercizi che seguono. Non eludete il problema pensando ad altre cose. Ciò non farebbe che attivare il virus psicologico già

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insediatosi nel più profondo delle cellule nervose del cervello. Non appena sentirete questo < rosicchiamento interiore > che vi rode dopo una discussione con qualcuno, bloccate ogni introspazione prima che il virus psicologico vi si attacchi.

Esercizio 1. - Ricordatevi un fatto durante il quale qualcuno vi ha urtato tanto da farvi andare in collera. Era forse un buffone che vi ha offeso, o un commerciante senza scrupoli che vi ha venduto una mercie < che non valeva nulla >. Oppure un profes-sore che, senza saperlo o senza volerlo, vi ha classificato male a scuola, o ancora qualcuno che amavate molto un amico o una fiamma che non sono venuti all'appuntamento. O un superiore che, involontariamente, si é mostrato ingiusto favorendo un altro senza tener conto delle vostre solide qualità.

Man mano che la collera contro questa persona cresce, rilas-sate i muscoli del viso e del corpo. < Galvanizzatevi > è un'aspressione viva che vi spiega ciò che bisogna fare.

Rilassate le sopracciglia aggrottate, la tensione delle labbra, l'alzata delle spalle, la stretta dei pugni, la tensione dei muscoli delle gambe e dei piedi. Per un fenomeno riflesso, i muscoli rilasseranno anche il cervello. In parole povere, i muscoli aiuta-no lo spirito < dicendogli ciò che deve fare >. Quando il cervello non può tendere i muscoli da combattimento, è come un fuci-le senza munizioni. Restate in questo stato finché la collera non sia svanita. Non ci vorrà molto. É ciò che si chiama Blocco Immediato.

Dopo un'esperienza tanto sgradevole, il furore vi riprenderà ancora per un certo tempo. Neutralizzatelo ogni volta col Blocco Immediato finché non smetta di farvi andare in collera.

Esercizio 2. - Ricordatevi di un incidente durante il quale vi ha insultato con ogni genere di parole sgradevoli davanti ad altre persone perchè, evidentemente, non vi amava o perchè era gelo-so di voi. Benché non vediate più da anni il vostro offensore,

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questo insulto indimenticabile non ha smesso di bruciarvi come un fuoco interno e vi ha reso amaro e diffidente verso tutti. Rievocate questa scena esasperante; ma non appena sentirete salire la collera in voi, applicate il Blocco Immediato.

Esercizio 3 - Ricordatevi nuovamente tutta la scena e, di nuovo, applicate il Blocco Immediato. Ripetete l'operazione una dozzina di volte. Richiamando intenzionalmente alla memoria questa esperienza sgradevole che istintivamente vi ripugna, sop-primete rapidamente gli effetti sconvolgenti, perché ciò vi costringe a guardare francamente le cose in faccia parecchie volte di seguito.

Se, ogni volta, applicate subito il Blocco Immediato, vi abi-tuate ad usare a volontà questo potere di difesa, fino a quando potrete cancellare a piacere dallo spirito ogni incidente che vi fa andare in collera o vi sconvolge.

Il Blocco Immediato è perfino più efficace del Vuoto dello Spirito, perché utilizza i MUSCOLI per RILASSARE un'altra parte del corpo (il cervello). Rilassando i muscoli, che sono più facilmente controllabili, rilassate anche lo spirito che è di più dif-ficile controllo.

IL BLOCCO IMMEDIATO, PROTETTORE DELLE VOSTRE FACOLTA' MENTALI

Il Blocco Immediato permetterà alle vostre facoltà mentali di esercitarsi ogni volta che sarà necessario. Il vostro cervello pos-siede una certa quantità di energia di cui potete usare a volontà. Se l'usate senza discernimento, ne avrete a disposizione di meno per usi importanti. Nessuno neppure vostra moglie e i vostri bambini si preoccupano dello stato di fatica del vostro spirito.

Infatti vi trattano da < vecchio gufo > quando avete un aspetto

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mentalmente esausto. Non vi rimane che proteggervi costante-mente contro tutto ciò che può esaurire le vostre riserve di ener-gia mentale e, in particolare, contro le persone sgradevoli. Fatelo in modo efficace per mezzo del Blocco Immediato e conservate le facoltà mentali per occasioni che ne valgono la pena.

COME IMPEDIRE AD UN'ALTRA PERSONA DI DOMINARVI

Per poter dominare il vostro spirito, dovete anzitutto impedi-re agli altri di dominarlo. Non potete dominarlo se lo fa già qua-cun altro.

Il mezzo più efficace per impedire a qualcun altro di domi-narvi mentalmente, è il Blocco Immediato. Appena vi sentite a disagio o in un vicolo cieco, e siete impotente a difendervi dal-l'influenza di un'altra persona, applicate su voi stesso il Blocco Immediato.

Perché? Ebbene, ecco: se una persona vi influenza contro la vostra volontà, il cervello si rivolterà contro di lei e vi farà con-trarre la fronte, le labbra, le spalle, i pugni, le gambe e i piedi. Appena contrastate questo effetto rilassando i muscoli, annullate i messaggi di contrazione muscolare emanati dal vostro cervello.

L'altra persona si scoraggia quando si rende conto che non sta affatto influenzandovi e smette di trasmettervi degli ordini psi-chici.

Sarete allora liberato e pronto a dominare voi stesso.

LE DIFFICOLTÀ RAPPRESENTATE DAL DOMINIO MENTALE PERSONALE

Quando siete bambino o quando credete in qualche cosa in

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modo fanatico, vi è facile dominarvi mentalmente. Ma quando siete adulto, e vedete i due aspetti di ogni problema, il dominio del vostro spirito può diventare una fatica d'Ercole. D'altronde, per riuscire a dominarlo completamente, bisognerebbe che foste un mistico o uno Yogi.

Gli psicologi sostengono che ognuno di noi ha due cervelli; ogni emisfero cerebrale è un'entità indipendente. Uno dei due è più potente dell'altro e la sua azione è predominante. Si tratta, generalmente, dell'emisfero sinistro, ciò spiega perché la mag-gior parte della gente usi la mano destra. La grande maggioran-za dei nervi si dirige attraverso il cervello ed il midollo spinale verso il lato opposto del corpo. Nei mancini, è più sviluppata il lato destro del cervello. Nei balbuzienti, i due emisferi si sono probabilmente sviluppati nello stesso modo, o quasi, per cui bisticciano per guidare le parole che esso pronuncia. Questo con-flitto contrae le sue corde vocali e lo fa inciampare sulle parole.

Più si diventa maturi e sofisticati, più le due metà del nostro cervello si equilibrano e più difficile diventa il dominio mentale dell'una parte sull'altra. Voi non soffrite quando volete influen-zare un altra persona perché le due metà del vostro cervello sono ben d'accordo su ciò che vogliono fare. Ma non è così quando si tratta di voi. In quel momento, le due metà sono egualmente intaressate, ed ogniuna di esse ha le sue proprie idee su ciò che vi conviene di più. Non potete dunque riuscire a dominarvi mental-mente senza tornare allo stadio infantile (o delle credenze fana-tiche) per permettere ad una sola metà del cervello di avere il sopravvento di decidere ciò che bisogna fare.

COME DOMINARVI MENTALMENTE

Il miglior modo è studiare un esempio da vicino.

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ESEMPIO. Siete un fumatore. Siete spaventato dalle contro-versie sollevate da questa abitudine e desiderate di smettere di fumare.

Siete d'accordo con gli oppositori del fumo e temete le con-seguenze che il tabacco può avere sulla vostra salute. É il lato più debole del vostro cervello che pensa ciò.

Ma fumate da anni e siete incatenato a questo vizio. Quando non fumate, vi sentite infelice. Poiché tutti coloro che fumano non ne soffriranno,vi dite, perché non dovrei continuare a fuma-re? Lì è il lato sinistro, più forte (se usate la destra) che pensa.

Affinché il vostro spirito riesca a controllare questa abitudine, bisogna che aumentiate la potenza del lato destro del cervello (il più debole) fino ad eguagliare e poi a superare quella del lato sinistro.

Nello stesso tempo, per arrivare più rapidamente allo scopo, dovete diminuire la potenza del lato sinistro del cervello fino a che non sia, non soltanto uguale, ma minore di quella del lato destro.

Sul piano tecnico, non avete bisogno di aumentare o di dimi-nuire la potenza di tutta la metà del cervello, ma soltanto della regione interessata dell'abitudine di fumare. Il resto di ogni emi-sfero resta immutato, poiché non è ancora interessato.

Come rinforzare o indebolire la < metà > più debole del cer-vello che è contro il tabacco? Ci sono quattro cose da NON FARE.

a. Non ragionate logicamente. Non ditevi che dovete smettare di fumare, perché il tabacco fa male alla salute. Se lo fate, esi-terete e cambierete parere ogni giorna perché le controversie sul tabacco appaiono regolarmente sui giornali e danno il suono di campana del produttore e quello di coloro che gli stanno contro. Non ricordatevi, soprattutto, i rischi che potete correre fumando,

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né le spese che vi causa questa fastidiosa abitudine, né alcun motivo che l'altra metà del cervello potrebbe discutere a torto o a ragione. Le discussioni, e le controversie fra le due metà del cervello vi impediscono di esercitare il dominio mentale su voi stesso e su chiunque. Sarebbe meglio che le due metà del cervel-lo fossero d'accordo sulla questione e agissero di concerto come accade quando dominate un altro adulto o un animale o un ogget-to, piuttosto che una sola metà divenga più forte dell'altra.

b. Non imponetevi mai delle punizioni per non aver mantenu-to la promessa di non fumare, o semplicemente perché continua-te a fumare. La punizione genera risentimento ed il risentimento conduce alla rivolta e, col tempo, la rivolta diventa sempre più difficile da dominare.

c. Non stabilite una data per la quale smetterete di fumare e che aspettate pazientemente. Questo tipo di decisioni è condizio-nato da tanti fenomeni sul piano delle emozioni che è difficile da rispettare entro i limiti che ci si sono fissati. E se doveste fallire, sarebbe assolutamente naturale che pensaste di non poter sem-plicemente più fare a meno di questa abitudine.

d. La sola cosa da fare è quella di prendere una decisione che non consenta discussioni, non stabilisca limiti di tempo, e non comporti delle minacce. Le soluzioni (a) e (b) creano una ten-zione nervosa che vi spinge a fumare di più. La soluzione (a) vi offre troppe scappatoie, poiché potete discutere all'infinito della questione.

La soluzione da adottare è la soluzione (e): e. La soluzione più semplice e la meno contestabile è di dirvi

semplicemente, ogni volta che avete voglia di fumare: < Ho smesso di fumare > e basta.

Ciò non provoca discussioni. Non avete fumato di nuovo dopo che avete fumato l'ultima volta, avete dunque ben SMESSO DI

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FUMARE. Riprendete questa abitudine soltanto quando fumate di nouvo. Ma, ogni volta che sentite il bisogno di fumare, ditevi: < Ho smesso di fumare! ho smesso di fumare! > e coscienziosa-mente spegnete la sigaretta, o la pipa, o il sigaro.

Certamente questo procedimento, sembra troppo ingenuo per essere efficace, ma è molto più efficace di quanto non pensiate. Dopo tutto, le due metà del vostro cervello sono ben d'accordo sul fatto che non avete fumato da quando avete terminato l'ulti-ma sigaretta, ed è così che avete SMESSO di fumare.

In sintesi, non combattete la voglia di fumare con la logica, ma con questa sola frase: < Ho smesso di fumare. Ho smesso di fumare >. Con questa frase, non vi minacciate di punirvi perché fumate poiché la punizione è inutile, dato che avete già smesso di fumare.

Non avete bisogno di stabilire una data limite, perché avete già smesso. Evidentemente, vi verranno alla mente altre idee per contraddire questa affermazione. Dovrete neutralizzarle immadiatamente ripetendovi la stessa frase: < Ho smesso di fuma-re! >.

Ripetendovi continuamente questa affermazione, ogni volta che avrete voglia di fumare, le darete sempre più forza. E ciò che è ancora meglio, le due metà del cervello sono d'accordo su quasto punto ed è inutile ricorrere alla discussione o alla logica o alla rivolta, poiché le due metà sanno che effettivamente AVETE SMESSO DI FUMARE.

Questo stesso procedimento è valido per qualsiasi altra abitu-dine della quale volete sbarazzarvi. Agite esattamente nello stes-so modo, fino a quando la vostra frase vorrà dire < Ho smesso di fumare da un mese... sei mesi, un anno... due anni... >. In altri termini per sempre.

Tutti gli altri metodi per cercare di perdere una cattiva abitudine

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hanno gli inconvenienti della logica, delle punizioni autoimposte e delle abitudini che si finisce col prendere (la droga), ecc. Il metodo che vi si insegna in questa Legge non comporta questo tipo di rischi. Anch'essa è una abitudine che si finisce col perdare, ed è la miglior cosa.

Ecco, dunque, come si riesce a dominare le proprie cattive abitudini. Niente di più facile.

IL KHUDD OZONTA

Il KHUDD OZONTA è il < trucco > segreto che vi permette di recuperare in un batter d'occhio il dominio su voi stesso e sugli altri. (Esso impedisce anche agli altri di dominarvi mental-mente). Adesso che sapete come autodominarvi, ed anche come dominare gli altri, volete imparare a CONSERVARE questo potere per il resto della vita. Ci riuscirete facilmente grazie al Khudd Ozonta.

COME CREARE IL KHUDD OZONTA

1.State in piedi o seduto nella vostra camera e rilassatevi. 2.Tutto ad un tratto, immaginate di essere all'interno di un'immen-

sa lampada elettrica, alta due metri, posta sul suo portalampada metallico.

3.Immaginate che, per mezzo della forza del vosrto spirito, questa lampada emetta una luce d'un giallo vivo che accieca, fino all'as-servimento, tutti coloro che le sono vicino.

4.Istantaneamente, conserverete — o ritroverete — il vostro com-pleto potere di dominio mentale.

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Il Khudd Ozonta è di un'efficacia stupefacente perché:

1. Avendo praticato gli esercizi di ogni Legge, avete già condizio-nato lo spirito alla pratica del dominio mentale su voi stesso o sugli altri.

2. Quando immaginate la lampada elettrica gigante che vi contie-ne, il vostro fluido crea immediatamente attorno a voi un involucro protettivo.

3. Quando immaginate la luce accecante, d'un giallo vivo, il vo-stro spirito proietta un potere psichico irresistibile.

4. Di conseguenza, il vostro subcosciente è indotto a proiettar* l'Autosuggestione di Goliath (o del Fascino, se siete una donna).

5. Le altre leggi vi tornano rapidamente in mente, come un fiammifero che cade in mezzo ad un cespuglio e provoca in un bat-ter d'occhio il gigantesco incendio di una foresta.

6. Coloro che vi circondano si trovano ben presto sotto il vostro dominio e diventate il loro padrone spirituale.

Praticate il KHUDD OZONTA finché non ci riuscirete istanta-neamente. Immaginatelo perfettamente, nei suoi minimi partico-lari, con la sua luce gialla, viva come quella di un faro visto da vicino. Dopo, potrete conservare per sempre il vostro potere di dominio mentale.

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Come essere una < Persona Nuova > per il Resto della Vita

Avete imparato tutte le Leggi della Dominazione Mentale ed il modo di applicarle. Se le avete praticate, siete diventato una persona assolutamente diversa da quella che eravate. Potete usare la vostra voce, l'andatura, il fluido, le espressioni del viso, e lo spirito in maniera completamente diversa da quella che usavate prima. Ma il cambiamento si è effettuato così facilmente e natu-ralmente, che nessuno si è reso conto che siete diventato un <Nuovo Voi Stesso>. E tuttavia, le persone avvertono subito gli effetti di questo cambiamento. È la via che vi porterà alla poten-za, alla popolarità e al successo.

COME UTILIZZARE LA VOSTRA < NUOVA PERSONALITÀ >

Ecco, punto per punto, come sevirvi di questa < Nuova PER-SONALITÀ > nella vita di tutti i giorni e come beneficiarne dominando gli altri mentalmente.

* Primo Punto - Quando vi avvicinate al signor Durand, o ad una persona sulla quale volete fare colpo, usate l'Atteggiamento Attraente. Guardatela a livello degli occhi.

Sbarazzatevi immediatamente di ogni nozione della vostra personalità. Liberatevi pure di ogni pensiero ostile verso Signor

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Durand. Smettete di paragonarvi a lui. Abbiate invece il desidario di piacergli, di fargli piacere, di renderlo felice per il resto della giornata. (Non pensate di cercare di AIUTARLO).

Alle persone non piace ricevere un aiuto non richiesto. Il più delle volte, la persona crede che voi abbiate pietà di lei e che vogliate considerarla inferiore a voi. É più saggio proiettarle un pensiero che le faccia piacere e la rende felice per il resto della giornata

* Secondo Punto - Mentre il vostro corpo è tutto in vibrazio-ne per questi pensieri, il fluido si neutralizza. É adesso, che dovate proiettarlo verso di lui. Riempitevi di un'energia tumultosa e palpitante che si gonfia davanti a voi. Le palme delle mani e le dita sentono questo invisibile ed immenso pallone di energia che si ingrossa davanti al vostro petto. Allontanate da voi questo pal-lone e lanciatelo sul Signor Durand per rinchiudervelo.

* Terzo Punto - Continuate con lo Sguardo Irresistibile. Rilassate completamente il viso. I muscoli delle sopracciglia, delle guance, e delle labbra sono completamente rilassati ed il vostro viso ne risulta rischiarato. Distendete pure tutto il resto del corpo — specialmente le mani e i piedi. Non lasciate però che il busto si afflosci.

* Quarto Punto - Quando vi incontrerete di nuovo, stringetagli vigorosamente la mano. Nello stesso tempo, fate passare nella sua mano l'energia del vostro corpo. Ripetetegli quelle parole gradevoli che gli piace sentirsi dire. Usate la Voce Persuasiva per adularlo con uno dei 12 complimenti che gli faranno piacere. Non nominate nessuna delle cose che non gli piace sentirsi dire. Mentre gli parlate, tenete in fondo alla bocca premendo sulla lin-gua, l'immagginaria palla di gomma. Guardatelo, non negli occhi, ma alla base del naso, fra gli occhi. Parlate del più e del meno durante la vostra Conversazione Armoniosa. Nel corso del colloquio, evitate che si formino lunghi silenzi. Incoraggiate il Signor Durand a parlare interrogandolo su argomenti che

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conosce bene. Dategli l'impressione che, grazie a lui volete istruirvi. Dimostratevi molto attento e approvatelo, di tanto in tanto, dandogli la gioia di essere ascoltato volentieri, (ma non esageratamente). Non mancate di adularlo quando lo merita. Incoraggiate le sue legittime ambizioni. Egli ha molto desiderio di ascoltare una conversazione che riguarda LUI e non voi.

* Quinto Punto - Se è un estraneo, non opprimetelo con domande di carattere personale. Non chiedetegli informazioni sulle sue occupazioni, la sua razza, la religione o il suo acento. Non comportatevi come un giudice istruttore, e non mettette in rilievo le osservazioni incoerenti che potrebbe fare. Se si spinge troppo oltre in una discussione, cambiate abilmente argomento.

Non lasciatevi andare ad adularlo < viziosanente >. Per esem-pio, non adulate una persona di fronte ad un altra, come se volaste fare un paragone fra le due. Se siete in un gruppo, non con-centrate il vostro interesse su una sola persona, ignorando le altre.

Non esprimete sdegno per una persona sia che sia presente o assente.

Non ricamate su un argomento fino al suo esaurimento. Cambiate soggetto quando c'è ancora molto da dire.

Se avete un'amica non parlate delle vostre altre amiche. (Se siete una donna, non parlate degli altri uomini).

Non siate né pessimista, né ottimista. (In genere, le donne sono piuttosto pessimiste, e gli uomini, idealisti ottimisti). Secondo il vostro sesso, diffidate di questa tendenza.

* Sesto Punto - Non parlate né troppo alto né troppo basso. Parlate al Signor Durand e non NELLA SUA DIREZIONE.

Evitate che la vostra voce si abbassi troppo. Ma, d'altra parte, non tenete sempre lo stesso tono fino alla fine di una frase.

* Settimo Punto - Se state per essere presentato ad una persona,

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non dimostrate né timidezza né mal garbo e non lasciatela mai bruscamente. Pregatela, anzitutto di scusarvi. Non esprimete né rabbia né collera in una riunione d'affari o mondana. Al lavoro, non dimostratevi altezzoso con nessuno di coloro che hanno una posizione inferiore alla vostra. Non vantate mai l'importanza dei vostri emolumenti. Non fate mai, alla persona che vi è vicina, delle osservazioni scortesi o sarcastiche su colui che accaparra la conversazione. Cercate di non rispondere con dei cenni del capo; ogni volta che sarà possibile, esprimetevi piuttosto con parole.

* Ottavo Punto - Date l'impressione che cercate di far piacare agli altri, ma non siate familiare nei gesti e negli atteggiamen-ti. Non chiedete in prestito oggetti personali, tranne in caso di urgenza. Non dimostrate mai egoismo o avarizia né con atti né con discorsi.

* Nono Punto - Non precipitatevi mai su delle persone in piena conversazione per prendere la parola con voce tonante. Non apritevi un varco fra la gente per introdurvi in un gruppo che sta conservando. Non interrompete gli altri mentre parlano a meno che non siate in un gruppo di amici dove tutti sembrano parlare contemporaneamente: Non permettetevi di interrempere le persone se non quando avete una ragione valida e precisa per farlo, e non mancate di scusarvi in anticipo con la persona alla quale avate tolto la parola.

Sappiate ascoltare. Non dite NULLA con ironia. Ma non ridate troppo per compiacenza o senza ragione. La Regola d'Oro è la miglior carta: < Comportatevi con gli altri come verreste che gli altri si comportassero con voi >.

* Decimo Punto - Ricordatevi il Decimo Comandamento: <Non desiderare né la donna del tuo vicino, né la sua casa, né il suo campo, né il suo servitore, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né altra cosa che gli appartenga>.

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* Undicesimo Punto - Stabilite un legame fra voi e gli altri. Ecco in che modo: Non dimostratevi mai emotivo nel corso di una discussione o di una discussione di affari. Se siete negli affa-ri, non imponete la merce al vostro eventuale cliente e non prasentategli l'articolo in modo troppo caloroso. Mostratevi attento ai suoi desideri, ma non avido di guadagno. Se siete un vendito-re, cominciate col parlare del più e del meno poi, parlate del vostro prodotto.

* Dodicesimo Punto - Concedatevi dalla persona con la stes-sa cortesia con la quale l'avete salutata all'arrivo e allontanatevi applicando l'Atteggiamento ed il Comportamento Seducenti.

Assimilate bene questi dodici punti. La vostra vita sociale e professionale ne saranno trasformate da un giorno all'altro in modo stupefacente. É d'altronde lo scopo delle Leggi della Dominazione Mentale.

I VANTAGGI DEL 1.000 PER CENTO CHE VI ASPETTANO

Ricaverete da queste leggi un incredinile vantaggio perché vi insegnano a neutralizzare rapidamente il fluido degli altri ed a mettere il loro spirito in condizione di poterli influenzare. Potete allora indurli al vostro modo di pensare. Non ci guadagnate sol-tanto il dieci per cento nella vostra vita personale, ma un buon mille per cento! E ci riuscirete ben presto!

Voi, che fino ad oggi avevate appena un amico, vedrete che in un mese ne avrete probabilmente talmente tanti e sarete invitato a tante manifestazioni mondane che dovrete rifiutare numerosi inviti. Se, fino ad ieri, avete conosciuto disastrosi rovesci profes-sionali, è molto probabile che fra un mese o due, siate così cari-co di lavoro da dover ingrandire l'azienda o assumere altro

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personale. Se siete un venditore, l'aumento delle ordinazioni può diventare impressionante. E non è un'esagerazione. O attirate o non attirate le persone. Essere tollerato non vuol dire attirare la gente. Vuole soltanto dire che non si è respinti. Attirare la gente vuol dire che la vostra presenza è richiesta. La stessa tattica che vi è servita per attirare due persone, vi servirà per conquistare molta gente.

Ciò è valido anche in affari. O riuscite negli affari o non ci riu-scite. Non ci sono mezze misure. Potrete riuscire ancora più di adesso, ma finché non avrete ottenuto il SUCCESSO, potrete considerare di aver FALLITO o di essere sul punto di fallire molto presto.

IN REALTÀ OTTERRETE IL 5.000 PER CENTO DI VANTAGGI ED ANCHE DI PIÙ

Certuni hanno investito un milione di Franchi in un affare ed hanno realizzato un guadagno lordo di 125.000 Franchi l'anno, in quattro anni, applicando dei procedimenti segreti di vendita. Il successo graduale non esiste. Il successo è il successo, la medio-crità è la mediocrità ed il fallimento è il fallimente. Quando si fa fiasco, non soltanto non si guadagna denaro, ma si perde tempo e denaro. Quando si è un mediocre si ricava un guadagno medio del proprio tempo e del proprio denaro. Quando si riesce vera-mente; si ottengono guadagni enormi di tempo e di denaro. Queste tre situazioni non possono essere collocate in una stessa categoria. Non si può neppure passare da uno stato all'altro con un procedimento ascendente.

Questo procedimento ascendente consiste semplicemente nel-l'aumentare il capitale per ingrandire l'azienda, per finanziare altre ricerche o per ammortizzare i debiti della Sicietà. Poi, il

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salto da una tappa all'altra ammonta a guadagni astronomici. L'ascesa rallenta fra i salti per mancaza di capitali per poter ingrandire l'azienda in proporzioni gigantesche, o per la man-canza di ricerche sufficenti per poter giungere ad una produzio-ne migliore e più importante. Essa non diminuisce perche il suc-cesso avviene GRADUALMENTE. Potete fare un gran salto o una successione di piccoli salti in avanti.

Non arriverete mai in cima arrampicandovi lentamente e gra-dualmente. Quando il destino vi concede il successo, avviene in grande quantità! Mettetevi dunque subito all'opera e fate MIRA-COLI grazie alle Leggi della Dominazione Mentale.

Quattro maniere per Usare il Dominio Mentale per Prolungare la Vita e procurarVI più Piacere, più Ricchezza

e più Tranquillità di Spirito

PRIMO ESEMPIO PER MEZZO DEL DOMINO MENTALE

TRASFORMATE IN CAPITALE PRODUTTITO LE VOSTRE ESPERIENZE SFORTUNATE

Quasi tutti hanno avuto la loro parte di esperienze sfortunate. Ogniuno di noi ritiene che i propri guai siano più penosi e più logoranti di quelli degli altri e cerca apertamente o segretamente di impietosire gli altri sulle proprie disgrazie. Una volta impara-te le Leggi della Dominazione Mentale, non perderete più il tempo ad impietosire gli altri. Analizzerete e sezionerete le vostre esperienzenegative per farvene un capitale. Non perdete il tempo a lamentarvi di cose che non sono più di attualità.

Non diventate pessimista naturalmente e non alzate continua-mente le spalle. Un pessimista può risparmiarsi delle preoccupazioni

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inutili; ma nella vita andrà lontano come potrebbe, perché non si fa un capitale con le esperienze negative passate. Egli tenta sem-plicemente di dimenticarle; tenta di < smettere di preoccuparsi >. Per costui, anche l'analisi e la riflessione sono delle < preoccu-pazioni >. Non domandate mai l'opinione di un pessimista o di un cinico su un problema serio. Egli è troppo ostinato e troppo rigido nelle sue opinioni per darvi un valido aiuto — a meno che non riusciate a setacciare con cura le sue tesi.

L'ingenuo non vale molto di più del pessimista. Egli non riflette in nulla, non perché voglia rispsarmiarsi dei pensieri, ma perché non va mai in fondo alle cose. Prende tutto per vangelo, compreso quello che legge sul giornale o sulla sua rivista prefarita — e non studia mai a fondo i problemi importanti.

L'ingenuo coltiva a piacere la pigrizia intellettuale. Accetta con filosofia le sue esperienze sfortunate e ringrazia il Cielo che non siano peggiori. Con questo stato d'animo, non può mai dominare mentalmente se stesso, salvo in modo puerile.

Ancora più misera è la persona morbosa che rimesta le sue esperienze sfortunate e le amplifica. I suoi amici — se gliene restano — la trattano da psicopatica. Essa elude i nuovi problami quotidiani attribuendoli al suo passato < tragico > . Dapprima, attira la simpatia, poi la gente si stanca e finisce col trovarla bizzarra.

Essa non contribuisce mai a rendere interessante o divertente una riunione. Tutto ciò che vuole è trovare nuove persone che acconsentano ad ascoltare la storia dei suoi guai. Peggiora con l'età e finisce con l'avere un'esperienza amara e antisociale. Non sa più né sorridere né scherzare. Nessuno la sopporta più e non ha più una vita sociale. Anche la sua carriera ne soffre — a meno che non abbia una professione che non la mette in contatto diret-to col pubblico. La sua vera forza è sepolta.

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Come far rendere il vostro capitale non investito.

Se volete dominare gli altri con lo spirito non agite come le persone che abbiamo descritto. Considerate il passato come qualche cosa di già accaduto, ma analizzatelo come una cosa APPENA ACCADUTA. Se avete perduto denaro negli affari, dovete rendervi conto freddamente del motivo per il quale l'avate perduto per non perderne più nello stesso modo.

Le persone passano la vita a rifare gli stessi errori perché non usano il Dominio Mentale personale per analizzare a fondo gli errori passati. Chiudono lo spirito a tutto ciò che le tormenta o a ciò che le disorienta di più.

Esse invocano, per spiegare i propri fallimenti, delle ragioni non valide, e ritornano nell'arena della vita impreparate alla riu-scita come lo erano prima. Colui che è fallito negli affari, avrà paura di ricominciare una nuova esperienza e lascerà sfuggirsi fra le dita delle occasioni straordinarie. Grazie al Dominio Mentale, fate che le vostre esperienze sfortunate diventino delle benedizioni travestite.

Un altro modo per capitalizzare le esperienze negative è quel-lo di permettere loro di suggerirvi delle soluzioni ai problemi che esse hanno creato.

Colui che, guidando, ha sofferto molto per l'abbagliamento causato dai fari, a inventato gli occhiali antiabbaglianti. Egli è attualmente multimilionario. Ha trovato un articolo che migliaia di persone usano tutti i giorni perché ne avevano bisogno. Egli non ha continuato ad affaticare gli occhi nel traffico quotidiano lamentandosi con la moglie per impietosirla. Si è dominato men-talmente per trovare il modo di metter fine al suo problema. All'inizio, trovò solo delle soluzioni irrealizzabili. Quando sco-prì una soluzione pratica, la studiò dal punto di vista commerciale

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e adesso ha raccolto i frutti del Dominio Mentale. Per profittare, sul piano commerciale, delle vostre esperienze

sfortunate, non trascurate gli articoli che vi danno solo piacere e divertimento. Un nuovo articolo o un nuovo sistema, un olio solare — per esempio — può farvi diventare ricco. Se ne avete usati altri, che si trovano sul mercato, avete potuto trovarli appic-cicosi e non confortevoli invece di accusare l'olio o il sole, o di smettere di fare dei bagni di sole, usate il Dominio Mentale per trovare un rimedio a questa soluzione.

Non limitate questo rimedio alla vostra sola esperianza. Se Giovanni o Giovanna vi hanno affidato il loro problema studia-telo egualmente e cercate di trovarvi una soluzione sul piano commerciale. L'inventore cerca delle idee sulle quali possa lavo-rare. Può darsi che le sue esperienze sfortunate non siano abba-stanza sintomatiche per dare una soluzione commerciale vantag-giosa. Egli deve analizzare le possibilità di vendita del suo nuovo prodotto, prima di perdere tempo a metterlo a punto.

Capitalizzate pure le vostre esperienze sfortunate sul piano sociale. Analizzate le ragioni dei vostri più gravi insuccessi e correggeteli usando la Legge o le Leggi della Dominazione Mentale più adatte. Se non siete stato abbastanza cortese e adu-latore studiate di nuovo la Legge sulle Parole Gradevoli da Sentire. Se, a causa del vostro aspetto generale, non avete fatto abbastanza impressione su una persona, studiate più a fondo la Legge sulla Voce Persuasiva, l'Atteggiamento ed il Comportamento Seducenti e quella sull'Autosuggestione di Goliath (o del Fascino). Se non siete riuscito a guadagnare rapi-damente la sua fiducia, studiate ancora lo Sguardo Irresistibile. Se vi siete dimodtrato a torto invidioso o geloso, riprendete la Legge sull'Aspetto Necessario.

Se avete tendenza a dimenticare troppo presto le persone dopo averle lasciate, la qual cosa spinge anch'essa a dimenticare voi

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troppo presto, studiate ancora il Kizuma o la Proiezione del Pensiero.

Come Prepararvi a Far Fruttare il Capitale non ancora Investito delle Esperienze Sfortunate Passate.

Prendete una carta ed una matita e notate alcune delle vostre esperienze sfortunate. Partite dal ricordo della più lontana nel tempo per arrivare al presente, seguendo il corso degli anni. Non trascurate il periodo in cui eravate un bambino. L'esperienze di quel tempo contribuiscono più delle recenti a formare il vostro carattere definitivo e ad indebolire il vostro Potere di Dominazione Mentale.

La Psicanalisi sostiene che la base della vostra personalità si stabilisce verso i sette anni, il che vuol dire che le esperienze che possiamo vivere durante gli anni anteriori contribuiscono in gran parte a fare di noi quello che siamo, una volta giunti all'età adul-ta. Questo libro sostiene, tuttavia, che se studiate la vostra perso-nalità con serietà e perseveranza, potete rimodellarla in qualsiasi età. Può darsi che, avanzando negli anni troviate più difficoltà ma nulla più. Anche al tempo della Bibbia, degli adulti miscredenti sono diventati pii dopo essere stati testimoni di miracoli provo-cati dalla religione. Sant'Ignazio di Loyola era un guerriero ed il prediletto di un ricco gentiluomo, fino al giorno in cui fù gravamente ferito durante una battaglia. Questa prova trasformò il suo comportamento ed egli si votò interamente a Dio. Certi prigio-nieri hanno vissuto una vita esemplare dopo la loro liberazione.

Questo libro sostiene che finché avrete un soffio di vita, la vostra personalità, la muscolatura, il sangue potranno essere tra-sformati se utilizzerete, a questo scopo, il Dominio Mentale su voi stesso.

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Continuate dunque l'elenco delle esperienze sfortunate vissu-te dall'infanzia. Fatelo semplicemente con alcune parole che vi permetteranno di identificarle. Noterete che, più vi ricorderete questo genere di prove, più verranno in mente, ivi comprese quelle che avete completamente dimenticato e che sorgeranno dal vostro subcosciente.

Passate la maggior parte di una serata a ricordare e ad anno-tare l'esperienze sfortunate. Quando avrete troppa difficoltà a ricordarvene altre, fermatevi. L'indomani ve ne ricorderete altre con minore difficoltà.

Prendete, adesso, la prima che avete annotato e pensateci. Notate le vostre riflessioni qualunque esse siano. Se avete un magnetofono o un dittafono, registratele. Ma se preferite l'intro-spezione, adottate questo solo procedimento. Questo esercizio stimola la vostra memoria in modo stupefacente. Grazie ad esso, vi ricorderete di certi incidenti che pensavate di aver dimentica-to e che hanno esercitato su di voi una grande influenza model-lando la vostra personalità in un senso diverso da quello che sarebbe diventata se non si fossero mai verificati. Rivedendo questi < incidenti dimenticati > con gli occhi della personalità matura che siete diventato, ne scoprirete automaticamente degli aspetti diversi — specialmente quelli che non avete scoperto quando eravate giovanissimo o più giovane. Se a quel tempo non eravate il solo in causa, sarete desolato nel constatare quando vi eravate ingannato sull'atteggiamento delle altre persone.

Usando su voi stesso il Dominio Mentale, in tal modo, farete in maniera stupefacente il giro della vostra personalità attuale scoprendo la vostra personalità naturale come era all'origine. Ciò vi permetterà di correggere gli errori di giudizio e di avere il con-trollo totale delle possibilità < bloccate >.

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SECONDO ESEMPIO: COME RAGGIUNGERE

LO STOICISMO PSICHICO KARMA YOGA

Gli Yogi sono i maestri del Karma Yoga, o stoicismo Psichico. É un potere che dovete acquistare per diventare un maestro del Dominio Mentale, poiché aumenta le forze spirituali e vi libera dai pensieri e dall'anzia.

Come Acquistare lo Stoicismo Psichico

Fino ad un certo punto, dovete adottare una parte della filoso-fia dello Yoga. Prendete la vita < con filosofia >. Non attaccatavi troppo ai frutti del vostro lavoro e non prendetelo troppo sul serio. Lavorate e create principalmente per amore al lavoro. Godete della vita stessa, piuttosto che delle sue ricompense. Giocate il gioco con entusiasmo ma, all'opposto degli Yogi e dei mistici, accettatene anche le ricompense, consideratele, tuttavia, degli scopi puerili. A che vi servono una bella casa, una magni-fica automobile, dei gioielli di grande valore ed altri segni estariori di ricchezza quando non potete neppure approfittare di un buon pasto perché avete un'ulcera allo stomaco?

La notorietà, il prestigio sono disprezzati dagli Yogi che li considerano quelle effimere bolle che sono in realtà. Il segreto del distacco è la chiave del Karma Yoga. Non per questo lo Yogi condanna tutti i piaceri, anzi insegna a godere di TUTTO. Ma, mentre Giovanni o Giovanna ritengono che la loro felicità dipen-da da certe persone o da certe cose, lo Yogi pensa che la felicità gli viene dal suo stesso intimo e non dall'esterno. Può dunque trarre piacere da certe circostanze che, agli altri, non porterebbaro che tristezza, e perfino dolore.

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Secondo lo Yogi, finché siete legato o attaccato ad una certa persona o ad una certa cosa, al punto che la vostra felicità dipen-de da questa persona o da questa cosa, siete schiavo di questa persona o di questa cosa.

Quando vi liberate da questa stretta diventate padrone di voi stesso e acquistate, all'interno di voi, una sorgente infallibile di felicità. Lo Yogi non smette per questo di amare gli altri. Anzi, ama TUTTI ancora di più e non una sola persona.

Il Karma Yogi, il Mistico Pratico

La filosofia del Karma - Yogi a potuto farvi credere che ucci-da ogni iniziativa, ma non è vero. Chi dunque lavora con più ardore, colui che lavora solo per < passare alla cassa > oppure colui che fa il suo lavoro anche con piacere? Il miglior lavoro proviene da coloro che amano ciò che fanno. La passione vio-lenta che spinge una scrittore a scrivere un capolavoro, il musi-cista a comporre un'opera magistrale, il capo di stato a fare applicare una legge che gli sta a cuore sarà la stessa che farà riu-scire un uomo in qualsiasi campo purché abbia le qualità richie-ste ed il gusto di ciò che fa.

É quello il solo mezzo per riuscire pienamente. Per padroneggiare le Leggi della Dominazione Mentale e, in

particolare, per dominare se stesso, al fine di moltiplicare la forza vitale, diventate, in un certo qual modo, un Karma - Yogi o un <Mistico - Pratico>.

Il < mistico pratico > è colui col quale bisogna fare i conti nel mondo materiale. Il suo distacco dal mondo gli da una forza mistica incrollabile. Egli non ha paura di nulla; osa tentare tutto; sa che il successo e la felicità dipendono solo da lui, ed egli verrà fuori sano e salvo dai pericoli della vita. Sente che poggia su

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qualche cosa di solido e che tutte le forze dell'Universo lo sostengono. La sua invulnerabilità mistica gli dà una forza ed un coraggio sovrumani. Prova un piacere immenso nel compiere un compito difficile e così, produce il miglior lavoro possibile. Non si cura mai delle ricompense e degli oneri che il lavoro potrà por-targli. Ha la facoltà di dimenticare completamente l'impresa che ha appena terminato e di intraprenderne un'altra con lo stesso piacere. É assolutamente libero da ogni influenza terrestre. Il suo dominio su se stesso è d'una potenza appena concepibile.

Coloro che padroneggiano il Karma - Yoga non provvedono agli onori ed alle cose futili della vita. Praticamente, non hanno bisogni; i loro gusti restano semplici e si contentano di poche cose, purché siano le migliori. Essendosi liberati dalle pastoie della vita materiale, godono d'una gioia di vivere che può essere solo definita celeste.

RIASSUMENDO: Numerosi compiti ai quali gli uomini dedicano la vita procurano loro più miseria che felicità. Essi cer-cano la felicità in ciò che fanno, invece di cercarla nel loro inti-mo. A partire dal momento in cui fate dipendere la vostra felicità da una persona o da una cosa esteriore, aprite la porta al dolore ed alla scontentezza. Niente di ciò che vi circonda, né la perso-ne, né le cose, potranno mai soddisfare i vostri desideri interiori. Bisognerà pure che, in definitiva vi deludano. E dovete ben aspettarvelo, poiché sarebbe insensato chiedere tanto ad una per-sona o ad una cosa. Proverete la più grande felicità e la più gran-de soddisfazione sviluppando al massimo le vostre forze interio-ri e conservando la salute per poter vivere a lungo e felici.

Gli altri vi ameranno di più. Vale a dire che dovrete darvi da fare affinché siano ESSI a venire a cercare la felicità vicino a VOI e non il contrario.

Edward Carpentier diceva dell'amore: < Colui che ama la creatura mortale, e niente altro, non è più libero. Si è votato alla

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morte >.

Esercizi per praticare lo Stoicismo Mistico.

Esercizio 1 - Quali sono le vostre prime ambizioni nella vita? Annotatele su un foglio di carta. Poi, immaginate di veder appa-gati i vostri desideri in tutti i modi possibili.

Chiedetevi, allora, cosa potreste fare in queste condizioni. Quale sarebbe la vostra vita in rapporto a quella attuale? In

che cosa passereste il tempo? Quale sarebbe la reazione degli altri? Come vi sentireste?

Quale sarebbe la vostra reazione se foste tutto ad un tratto, minacciato di perdere tutto e di dover tornare al vostro modo di vita attuale?

(Rispondete per iscritto e senza barare a queste domande. Rispondete SINCERAMENTE, anche se le risposte vi sembrano puerili, irrealizzabili o non abbastanza mature).

Esercizio 2 - Supponete che siano passati 20 anni e che non si sia realizzato nessuno di questi sogni. Supponete che le vostre condizioni di vita siano pressappoco quelle che sono attualmen-te, che abbiate sempre la stessa posizione e che viviate nello stes-so luogo. Annotate sinceramente quali sarebbero le vostre rea-zioni.

Esercizio 3 - Tornate a scrivere le risposte dell'esercizio I , reagendo come dovreste fare se applicaste il Karma - Yoga.

Esercizio 4 - Rispondete ancora per iscritto all'esercizio 2, come dovreste fare se applicaste il Karma - Yoga.

N.B. Benché non ci sia nessuna ragione perché non possiate realizzare i vostri sogni — almeno fino ad un certo punto grazie alle Leggi della Dominazione Mentale; questi esercizi vi insagneranno ad adottare l'atteggiamento adatto in caso di fallimento

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o di successo. Ciò vi permetterà di radunare le vostre forze, in caso di bisogno, e di riprendervi da un eventuale fallimento — ed anche di conservare la testa sulle spalle in caso di successo.

TERZO ESEMPIO: COME GODERE DI PIÙ DELLA VITA

GRAZIE AL DOMINIO MENTALE

Per sviluppare al massimo la vostra sensibilità, dovete smet-tere di bere o di fumare troppo. La vostra vita deve essere così piena di diversi interessi da non potervi permettere di perdere degli istanti preziosi a drogarvi. Intossicatevi, non con l'alcool, ma di gioia nel vedervi diventare, un giorno dopo l'altro, la per-sona che avete sempre desiderato di essere. Siete entusiasta di essere finalmente libero dalle frustrazioni che vi ha procurato il fatto di dovervi contentare di essere un individuo inferiore a quello che sareste dovuto essere. Dimostratevi, adesso, l'essere superiore che sareste dovuto essere e che potete diventare grazie al Dominio Mentale. Strappandovi dalle carraie della vita quoti-diana, e evadendo verso un mondo spirituale più ricco, non sen-tirete più il bisogno di ricorrere a degli stimolanti artificiali.

Applicando a voi stesso il Dominio Mentale, mettete fine alle preoccupazioni ed allo smarrimento. Non sarete più nello smar-rimento perché vi rileverete a voi stesso ed agli altri sviluppando ed usando delle qualità che non credevate più di possedere. Sarà la fine delle vostre preoccupazioni, perché avrete abbastanza coraggio per affrontare qualsiasi situazione e venirne coraggio-samente a capo.

Il vostro spirito sarà pieno di nuove idee. Non passerà un gior-no senza che facciate nuove < conquiste > (sul piano sociale,e senza che la vostra vita si arricchisca in modo straordinario.

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QUARTO ESEMPIO: VIVETE PIÙ A LUNGO

GRAZIE AL DOMINIO MENTALE

Chi è ancora giovane e chi non lo é PIÙ, ecco una domanda che non bisognerebbe mai fare. L'età non dovrebbe essere calco-lata in funzione degli anni già vissuti, ma di quelli che ci restano da vivere. Giacomo, che ha ancora 10 anni da vivere è certa-mente più giovane di Renato che ha ancora solo 3 anni da vivare, anche se Giacomo ha vissuto due volte più a lungo di Renato.

É un errore dire che siete < vecchio > perché avete già vissu-to tanti anni. I vostri organi possono essere più vecchi di quelli di un altro, ma il vostro potenziale di vita può essere più grande del suo. Non si dovrebbe dunque dire che siete più vecchio del-l'altro anche se avete 55 anni, mentre egli ne ha 40.

Abituatevi, grazie al Dominio Mentale, a considerare sempre che avete 15 anni di meno di quelli che avete in realtà. L'autore, al quale un prozio Yogi ha trasmesso il segreto, si è abituato da anni a pensare di non avere più di 28 anni e, per la maggior parte della gente ne ha appena di più. Grazie al Dominio Mentale, ban-dite dal vostro spirito questa frase che vi porta alla tomba: <Invecchio!>.

Vivete più a lungo grazie al Dominio Mentale.

Perché si vive più a lungo grazie al Dominio Mentale? Perché adottate un modo di vita più intelligente e perché il vostro desi-derio costante di vivere più a lungo — allo scopo di perfezionar-li e di compiere tutte le cose alle quali aspirate — crea nelle vostre cellule un desiderio anormale di vivere, un bisogno insa-ziabile di vivere di più. I moribondi vivono più a lungo — e

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riescono talvolta a guarire ed a continuare a vivere per parecchi anni — semplicemente perché si rifiutano di morire o di accetta-re l'idea della morte, aggrappandosi alla vita con tutte le loro forze (Sir Winston Churchill là dimostrato). Lo spirito ha una grande influenza sul corpo. Inoltre, il Dominio Mentale vi incita a pensare che potete difendervi contro la Morte, e questo pensiaro incoraggia tutto il vostro interesse a preservarsene.

I filosofi fatalisti vi insegnano ad accettarvi quale siete. Essi dimenticano che nessuno di noi sa com'è realmente finché non è completamente sviluppato psichicamente e in eccellente salute. Colui che ha una cattiva vista non dovrebbe privarsi di leggere, poiché portando delle lenti potrà recuperare abbastanza vista da poter leggere in modo soddisfacente. Chi è povero, è davvero matto se accetta la povertà come una cosa inevitabile. Chi ha avuto un'esperienza sfortunata con una persona del sesso oppo-sto sarebbe ridicolo se pensaste che è il < suo destino >.

II Desiderio di Vivere più a Lungo.

Niente è disperatamente fuori della vostra portata finché si tratta di una cosa valida e finché non vi renderete ridicolo nel tentativo di ottenerla.

Se un meccanico di una stazione di rifornimento aspira un giorno a diventare Re d'Inghilterra, si renderà ridicolo senza per questo raggiungere i suoi scopi. Ma, se aspira a diventare il ricco proprietario di una stazione di servizio — anche se per merito di un'invenzione riguardante le automobili, o di una licenza pagata molto cara — non ci sarà niente di disperatamente al di sopra delle sue forze. Aspirate a diventare ciò che volete, naturalmen-te, purché non abbia bisogno, per questo, di essere un genio, ed usate le Leggi della Dominazione Mentale per aiutarvi a riuscirvi

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più in fretta. L'ambizione che potete avere di trasformarvi in un essere

superiore e di realizzare i vostri sogni, aumenta il desiderio di vivere più a lungo, per realizzare tali sogni e nello stesso tempo per godere dei vantaggi che vi procureranno. Senta questo desi-derio, vi preoccupate poco di morire.

In altri termini, perndete il desideri() di vivere. Non avete bisogno di vivere un giorno dopo l'altro, nel timore della morte, ma dovreste accogliere ogni giorno come una fase positiva del vostro miglioramento, come un giorno che vi avvicina a quello in cui sarete effettivamente un essere superiore. Invece di sentir-vi < invecchiare >, guardatevi diventare più saggio e più appas-sionato. Vedrete le vostre qualità (ivi comprese quelle che non sfruttavate più e che avevate < dimenticate >) svilupparsi tutti i giorni con lo studio e con la pratica. Diventate una specie di <perfezionatore> del corpo e dello spirito. Un perfezionatore non invecchia mai. Egli tenta costantemente di perfezionarsi non accettando mai, né la vecchiaia, né la decadenza.

Il Segreto per Sfidare la Morte grazie al Dominio Mentale.

I vostri capelli e la vostra pelle possono invecchiare, ma il vostro spirito non dovrebbe mai invecchiare se aveste ben cura della persona; lo spirito comunica alle cellule del corpo il desi-derio di vivere più a lungo. Il Dominio Mentale vi aiuta anche a resistere alla morte rifiutando di accettarla. Come abbiamo detto precedentemente, la volontà di vivere vi aiuterà a mantenervi vivo quando tutti gli altri procedimenti avranno fatto fiasco. Più vi rifiutate di accettare l'idea dell'età che avanza, più potente è il vostro Dominio Mentale, e meglio vi difendete contro le malat-tie gravi, per vivere fino ad un'età molto avanzata. Aggrappatevi

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alla vita fino all'ultimo e fate che ogni minuto sia per voi una sorgente di gioia e di soddisfazione.

Restando creativo e inventivo fino alla fine, resterete giovane. La creazione e l'invenzione sono l'appannaggio dei giovani ed anche un bisogno. Questo bisogno conserva lo spirito attivo, fles-sibile ed in costante progresso. Esso vi impedisce di ristagnare, di declinare e di accettare una funzione negativa nella vita. Attira i giovani attorno a voi; la vivacità del vostro spirito eternamente attivo li ispira. E, ciò che è più importante, il fatto di restare crea-tivo ed inventivo vi dà un atteggiamento ottimista verso ciò che intraprendete. Sviluppando il Dominio Mentale, siete un essere superiore, ben al di sopra dei vostri concorrenti. L'ottimismo genera l'originalità e l'originalità genera la salute mentale ed una giovinezza persistente, perché riempie lo spirito di ogni sorta di idee esaltanti. Ciò fa si che la vostra presenza sia molto richiesta nella vita mondana, ne traete una maggiore salute mentale ed una più lunga giovinezza. Niente vi farà invecchiare più presto di uno spirito pessimista e malato. II miglior modo per evitarlo è svi-luppare il Dominio Mentale su voi stesso.

Quando il vostro Dominio Mentale si sviluppa, anche i vostri occhi hanno uno splendore giovanile. Camminate con passo veloce perché siete felice di vivere. La vostra conversazione è piena di entusiasmo, il corpo si sente più vivo e la circolazione migliora. Adesso siete voi che prendete in mano la situazioni quando siete con gli altri. Vi arrampicate fuori dal guscio nel quale siete prigioniero, come lo spirito lascia un corpo morto (se credete alla reincarnazione) per entrare in un corpo vivo.

Coloro che hanno da fare con voi percepiscono questa radia-zione giovanile emanante dalla vostra persona e ne sono soggio-cati. Ciò vi permette di ricavare dalla vostra vita ancor più fidu-cia e soddisfazione e di aumentare il desiderio di vivere più a

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lungo. Invece di aspettare impazientemente la vostra fine, la famiglia, alla quale procurate tante gioie, prega perché restiate vivo in eterno. E ciò vi aiuta anche a restar giovane ed aumenta la sete di vivere più a lungo.

ESERCIZI MENTALI PER RESTARE GIOVANI E SFIDARE LA MORTE

Esercizio 1 - La prossima volta in cui vi sentirete molto stan-co, per esempio dopo il lavoro, o dopo una lunga marcia, o un esercizio faticoso, eliminate, unicamente per mezzo del Dominio Mentale ogni sensazione di stanchezza e immagginate (fino a quando non ve ne accorgerete) che siete nuovamente pieno di vivacità e di vigore. Praticate questo esercizio per circa cinque minuti.

Esercizio 2 - Riprendete l'esercizio 1, ma questa volta, immer-getevi in unlibro arduo, come se foste fresco come una rosa.

Esercizio 3 - Rifate l'esercizio 1, ma questa volta, sedetevi e scrivete un lettera, o scrivete gli avvenimenti accaduti nel corso della giornata, o disegnate, o lavorate ad un progetto o ad una invenzione.

N.B. Non fate esercizi per più di cinque minuti. Subito dopo, stendetevi sul letto o su un divano e riposatevi da un quarto d'ora ad una mezz'ora. Lo scopo di questi esercizi non è quello di stan-carvi ma di addestrarvi ad attingere alle vostre riserve segrete quando lo desiderate, grazie al Dominio Mentale.

Evidentemente, se siete sotto controllo medico, fate questi esercizi solo con l'approvazione del vostro medico. Dovete essare relativamente in buona salute per potervi permettere di farli.

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Il Mondo Vi apparterrà quando Padroneggerete il Dominio Mentale

Adesso, che avete letto e studiato le < Leggi della Dominazione Mentale > non mettete il libro da parte. Non cer-cate di ricordarvene, ma tenetelo a portata di mano per poterlo consultare.

Quando avete bisogno di un consiglio, prendete la legge che vi si riferisce, leggetela e mettetela in pratica. Di tanto in tanto, rileggete tutto il libro ma praticate soltanto quegli esercizi che vi interessano in modo particolare. Vi sentirete come se vi steste svegliando da un lungo sonno, come La Bella Addormentata nel Bosco.

Non vi sentirete più abbandonato nella vostra piccola sfera, con davanti niente altro che il lavoro quotidiano e forze qualche amico di più di quelli che avete attualmente. Adesso, invece, il lavoro potrà diventare qualche cosa di esaltante. Non avrete più bisogno di essere impressionato dal successo degli altri.

Adesso, SAPETE < come hanno fatto >. Non vi sentite più limitato nelle vostre ambizioni. Adesso, che avete sviluppato il Dominio Menatale, il vostro spirito è DIECI VOLTE più forte di prima. Influenzerete ed affascinerete gli altri senza invidiarli. Saprete parlare alla gente per incatenarla a voi negli affari, in società, su un palcoscenico o su una tribuna. Le persone si daran-no da fare per conoscervi, per essere accettate nella vostra cerchia

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di amici, per avervi come invitato d'onore — tanto che dovrete scoraggiarle fino ad un certo punto se vorrete conservare un'ap-parenza di vita privata. La vostra sola presenza le stimolerà infi-nitamente. Giovanni ed anziani vi cercheranno, perché non sem-brerete mai vecchio anche quando avrete 80 o 90 anni.

Il vostro ottimismo sarà contagioso e stimolerà negli altri le deboli ambizioni. Sarete un campo degno di nota senza neppure volerlo.

Affascinerete anche le persone del sesso opposto, sia giovani che anziane. Rinascerete sotto forma di una persona completa-mente nuova e di grande valore in tutti i campi.

FINE

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INDICE

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PRIMA LEGGE Come lavora per voi lo spirito di dominio . pag. 7

SECONDA LEGGE Kizuma: Come guidare i pensieri degli altri grazie al comando del pensiero immaginoso > 14

TERZA LEGGE Come guidare il pensiero degli altri con suggesti- oni verbali > 38

QUARTA LEGGE Sondala: Come acquistare uno sguardo irresistibile > 44

QUINTA LEGGE Come utilizzare il potere magico delle parole pia- cevoli da udire. > 56

SESTA LEGGE Come evitare i tredici pericoli delle parole da non dire > 64

SETTIMA LEGGE Come superare gli ostacoli e farsi degli amici par-lando con gli altri. > 74

OTTAVA LEGGE Come trionfare sugli altri e disarmarli con atti con- quistatori > 86

NONA LEGGE Come analizzare e dirigere le azioni degli altri gra-zie alla trasposizione. > 95

DECIMA LEGGE Come indurre la gente al vostro modo di pensare grazie ai rapporti a catena. > 106

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UNDICESIMA LEGGE Come utilizzare l'occhio magico per neutralizzare e dominare rapidamente le persone dal carattere difficile

DODICESIMA LEGGE Come creare il magnetismo possente di una conver-

pag. 119

sazione armoniosa > 134 TREDICESIMA LEGGE

Come creare un aspetto fisico che desti ammirazi- one > 144

QUATTORDICESIMA LEGGE Come servirsi dell'autosuggestione di Goliath e dell'autosuggestione del fascino > 155

QUINDICESIMA LEGGE Come raggiungere il vertice del dominio mentale utilizzando il vostro fluido attraente > 166

SEDICESIMA LEGGE Come proteggere il vostro potere adottando < l'a-spetto > necessario. > 176

DICIASSETTESIMA LEGGE Come esercitare il controllo delle masse su dei grup- pi e delle folle > 183

DICIOTTESIMA LEGGE Come applicare e conservare il dominio mentale su voi stesso con il Khudd Ozonta > 191

Come essere una < Persona nuova > per il resto della nostra vita > 202 Il mondo vi apparterrà — quando padroneggerete il dominio mentale > 224

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