Le Journal de La Salle n.17

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Le Journal de LA SALLE Periodico d’informazione edito dal Comune di La Salle, iscritto nel registro stampa presso il Tribunale di Aosta con decreto n. 5 dell’1 giugno 1999. Spedizione in a. p. 70% - D.C. - D.C.I. - Aosta - numero 2/2008 COMUNE DI LA SALLE - COMMUNE DE LA SALLE ANNO X N° 2 - DICEMBRE 2008 NUMERO PROGRESSIVO: 17

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Periodico Ufficiale dell'Amministrazione Comunale di La Salle - semestrale

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Le Journal de LA SALLEPeriodico d’informazione

edito dal Comune di La Salle,iscritto nel registro stampa presso

il Tribunale di Aosta con decreto n. 5 dell’1 giugno 1999. Spedizione in a. p.

70% - D.C. - D.C.I. - Aosta - numero 2/2008

COMUNE DI LA SALLE - COMMUNE DE LA SALLE

ANNO X N°2 - DICEMBRE 2008

NUMERO PROGRESSIVO: 17

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Il principio della “corretta ge-stione del buon padre di fami-glia” che ci ha sempre guidatonell’amministrare il Comune diLa Salle è, oggi più che mai,messo a dura prova dai costi chestanno salendo in maniera im-pressionante e dalle risorse fi-nanziarie sempre più limitate.

La detassazione ICI sulla pri-ma casa, per esempio, incide sulbilancio comunale per circa 100mila euro; i promessi trasferi-

menti statali compensativi sonostati liquidati finora nella misuradel 50% delle minori entrate ICIper il 2008 e il Comune è in atte-sa che venga saldato il restante50% entro la fine dell’anno. In-certa invece è la situazione perquanto riguarda gli anni a veni-re. Quel che invece è certo, tantoper fare un esempio, è che ab-biamo speso in un anno per lasola manutenzione degli au-tomezzi comunali (scuolabus,mezzi per il mantenimentodelle strade e per lo sgomberodella neve) ben 85.075,36 euro(comprensivi delle spese dibollo e assicurazione pari a9.203,62 euro).

Ritengo estremamente giustoper un Amministratore fornirealla popolazione informazioniprecise e veritiere sulle spese so-stenute e sul proprio operato,non tanto perché è il modo mi-

gliore per spuntare le armi aiparolai irresponsabili, ma piut-tosto perché credo che l’Am-ministratore impegnato a svol-gere efficacemente il propriocompito, sia attraverso un’operadi ottimizzazione e conteni-mento della spesa pubblica, siamediante la razionalizzazione eil miglioramento dei serviziofferti dal Comune, deve asso-lutamente poter contare sullapiena collaborazione dei cittadi-ni, i quali proprio per questodevono essere ben informati.

Penso sia giusto, ad esempio,che, non appena aprirà il rinno-vato edificio scolastico presso ilcapoluogo, il Comune inizi astudiare forme di razionaliz-zazione del servizio di scuola-bus, che costa in un anno ben142.219,88 euro. Si potrà pensa-re, infatti, di escludere il servizioentro un determinato raggio dal

nuovo edificio scolastico. Moltiscolari possono cioè tranquilla-mente raggiungere la scuola apiedi com’è avvenuto per interegenerazioni, riscoprendo ancheil gusto e l’utilità formativa dicamminare insieme ai compagniper recarsi nel luogo del loro la-voro. Come pure, il Comunepotrà incoraggiare forme spon-tanee di collaborazione fra le fa-miglie che vorranno farsi caricodirettamente di accompagnaregli scolari presso il capoluogo(usufruendo, beninteso, di uncontributo pubblico per le spe-se) lì dove questo possa por-tare ad una significativa ridu-zione del tragitto complessivodegli automezzi comunali.

Insomma, proprio nei mo-menti difficili, pensando in-sieme le migliori soluzioni aiproblemi reali, possiamo quan-tomeno esser certi di dare igiusti esempi di efficienza ainostri bambini.

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Editoriale

Le Journal de LA SALLEPeriodico d’informazione edito dal Co-mune di La Salle, iscritto nel registrostampa presso il Tribunale di Aostacon decreto n. 5 dell’1 giugno 1999.

ANNO X n. 2 - Dicembre 2008NUMERO PROGRESSIVO: 17

Direttore ResponsabileAlberto Spampinato

Commissione di Coordinamento Editoriale

Michèle Pacaud Charrey, Solange Herren, Luca Jaccod

Coordinamento redazionale, impaginazione e stampa

il Valico Edizioni

Loc. Derby, 249 - 11015 La Salletel. 0165806404 - www.valico.com

Articoli, interventi e lettere devonoessere inviati entro il 18/4/2009 a: Redazione Le Journal de La Salle, Via Col Serena, 9 - 11015 La Salle

[email protected]@valico.com

fax 0165861676-0165806921

SOMMARIOFesteggiato don Silvio p. 4

Mega-riqualificazione nelCentro Storico p. 5

Collaudato il ponte di Chabodey p. 7

Lo Jornal de La Sola pp. I-IV

Aperto l’edificio a Promou p. 9

Concluso il progetto suiCépages Ancestraux pp. 10-11

I medici-clown p. 13

Festa per Les Sallereins p. 15

Ottimizzare i costi e Razionalizzare i servizi� di Cassiano Pascal *

* Sindaco di La SalleSPESE DI MANUTENZIONE DEGLI AUTOMEZZI COMUNALI

AUTOMEZZO PERIODO DITTA INTERVENTO PRINCIPALE COSTO

Unimog 1700 Sett. 2007 Autocentauro manutenz. (olio, ecc.) € 1.748,08

Unimog 1700 Gen. 2008 Diesel Car sostituz. cinghie € 740,40

Unimog 1700 Giu. 2008 Diesel Car rev. avviam., sterzo, ecc. € 13.586,90

Pala Fiat Allis Dic. 2007 Diesel Car sost. valvole freni e ripar. € 1.688,40

Pala Fiat Allis Lug. 2008 Diesel Car sost. servo distr. e cambio € 7.100,00

Scuolabus CP Dic. 2007 Diesel Car sost. cilindro frizione € 202,80

Scuolabus CP Feb. 2008 G. Vallet ganasce freni posteriori € 1.029,24

Scuolabus CP Mag. 2008 Diesel Car controllo tachigrafico € 151,80

Scuolabus CP Giu. 2008 Coop. Vama sostituzione estintore € 60,00

Spazzatrice 1 Gen. 2008 G. Avanzi acquisto candelette € 248,16

Spazzatrice 2 Mar. 2008 G. Avanzi riparazione € 3.150,43

Spazzatrici Lug. 2008 G. Avanzi acquisto spazzole € 891,84

Camion Fresia Lug. 2008 Valmachines raddrizzatura telaio € 18.960,00

Pala Venieri Lug. 2008 VF Venieri SpA acquisto valvola € 143,48

Vomero Fresia 1 Lug. 2008 Valmachines sost.ni, ricostr.ni e vernic. € 3.420,00

Vomero Fresia 2 Lug. 2008 Valmachines sost. coltelli, sabb. e vernic. € 2.820,00

Vomero Assaloni Mar. 2008 Valmachines perno, coltelli e riparaz. € 4.176,00

Porter Piaggio CE Lug. 2008 G. Giachino sostituzione batteria € 95,00

Porter Piaggio CE Lug. 2008 Belli Enri rip. avviamento e frizione € 1.071,60

Porter Piaggio CE Sett. 2008 Belli Enri rip. spia benz. e differenz. € 235,80

Porter Piaggio BM Ago. 2008 Belli Enri riparazione cuscinetti € 465,60

Scuolabus BX Sett. 2008 Arcauto batteria e ricambi vari € 512,00

Scuolabus BX Sett. 2008 Emporio dell’Auto spazzole e filtro aria € 110,00

Scuolabus BX Sett. 2008 Autocentauro revisioni e riparazioni € 9.068,21

Scuolabus Sett. 2008 IP Margueret chiodate e pneumatici estivi € 4.196,00

TOTALE DELLA SPESA DI MANUTENZIONE AUTOMEZZI € 75.871,74

Hanno collaboratoMarco Averone, Simone Bertucco,

B.R.E.L. (Bureau Régional pour l’E-thnologie et la Linguistique), AntonioChiarella, Eloisa Donatella D’Anna,Paola Donnet, Giancarlo Frassille, Grup-po Folkloristico Les Sallereins, SolangeHerren, Federico Izzi, Luca Jaccod,Marlène Jocallaz, Giulio Marchini, ClaraMostacchi, Michèle Pacaud Charrey,Enzo Parretta, Cassiano Pascal, StefaniaPerego, Alessandra Perugi, Marisa Plat,Agnese Porchiola, Vally Quinson, Ro-mina Scaldaferro, Scuola Primaria di LaSalle, Società San Cassiano, AlbertoSpampinato, Squadra Fiolet Morgex II,Valentina Stefani, Attilio Tampan, Ema-nuela Tisseur, Stefania Tonolini.

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Primo Piano

L’iniziativa educativo-for-mativa extrascolastica“La Salle-Morgex: E-

space enfants Brin d’herbe” si èconclusa con la soddisfazione ditutti. Il progetto ha visto impe-gnati bambini e ragazzi di etàcompresa fra 6 e 14 anni percirca un anno in attività di stu-dio e di laboratori.

Si è trattato di una proficuacollaborazione fra organizza-tori, istituzioni territoriali e fa-miglie. Tutti uniti per direzio-nare nel migliore dei modi leenergie dei giovanissimi.

Operatori con un’adeguata e-sperienza e una specifica forma-zione, chiamati tutor, hannosvolto un lavoro educativo bencoordinato, ricco e articolato,in forte sintonia, naturalmen-te, con le attività e gli obietti-vi della stessa Istituzione Sco-lastica Comunità Montana Val-digne Mont-Blanc.

I Comuni di La Salle e diMorgex hanno sostenuto l’ini-ziativa con il contributo delFondo Sociale Europeo. Si ètrattato, in sostanza, di trovarespazi per lo sviluppo dei piùgiovani, nella consapevolezzadi sostenere concretamente, inquesto modo, anche il grandelavoro educativo e formativosvolto sia dalla scuola sia dallafamiglia. Studio, gioco e intera-zione sono state le parole d’or-dine del progetto Espace En-fants Brin d’herbe ideato ecoordinato dal CTI (Consorzioper le Tecnologie e l’Innova-zione). Nel corso dell’estate2007 e durante l’anno scolasti-co 2007-2008 sono stati orga-nizzati, accanto all’attività disostegno scolastico, numerosilaboratori in ambito artistico-culturale e di attività all’ariaaperta (orienteering e arrampi-

cata - costruzione - equitazio-ne…). Compito dei tutor du-rante le attività, che hanno te-nuto sempre vivo l’entusiasmodei bambini e dei ragazzi, èstato quello di stabilire un rap-porto produttivo con i singolipartecipanti e con il grupponel suo insieme.

Gli educatori hanno cercato,infatti, di mettere in evidenza edi valorizzare le specificità e ipunti di forza di ciascun parte-cipante; come pure si sono pre-occupati di sviluppare le ca-pacità relazionali fra i ragazzi eanche di migliorare l’interazio-ne dei giovanissimi nei con-fronti degli adulti e del contestosociale. Insomma, se è vero chesostenere tutti insieme la cresci-

ta e la formazione dei bambinirafforza la loro identità, se èvero, inoltre, che promuovereprocessi d’interazione nell’etàscolare vuol dire prevenire ildisagio, allora il progetto “La

Salle-Morgex: Espace EnfantsBrin d’herbe” non è altro cheuna moderna e concreta rispo-sta ai problemi della società.

Michèle Pacaud Charrey(Vicesindaca di La Salle)

Positivo il bilancio dell’esperienza formativa“La Salle-Morgex:Espace enfants Brin d’herbe”

Sarà inaugurato il 4 gennaio prossimo,alle ore 16.30, il nuovo edificio scolasticodi La Salle. I lavori, progettati e diretti dal-l’ing. Luis Oscar Risso, sono stati infattiultimati. A realizzarli è stata l’impresa Es-sedi di Sorace G. & C. di Aosta. La spesacomplessiva ammonta a 3.581.699,46 euro.

Sono inoltre state aggiudicate sia la forni-tura degli arredi delle aule e della palestra(affidata alla ditta Lagoval di Aosta), sia lafornitura di una cucina completa e attrez-zata per la preparazione di circa 200 pastigiornalieri (affidata alla ditta Electrolux-

Zanussi). Finalmente i bambini della Scuola Primaria, come pure i bimbi della Scuola del-l’Infanzia, potranno mangiare pasti preparati a La Salle appositamente per loro.

Dopo il successo delloscorso anno, la Biblioteca

Comunale di La Salle, in conco-mitanza con analoghe iniziativecurate dalle Biblioteche di LaThuile e di Pré-Saint-Didier, hadato vita, per l’anno scolastico2008-2009, all’iniziativa di pro-mozione della lettura intitolataCento libri un tesoro. Si tratta diun festoso torneo che vede im-pegnati gli alunni delle ultimedue classi della Scuola Primaria,i quali, secondo il regolamentodel gioco, dovranno cimentarsi

nella lettura di un certo numerodi libri per poi disputare dellevere e proprie partite durante lequali due opposte squadre, op-portunamente sollecitate daglieducatori-animatori, dovrannodare le giuste risposte a simpati-ci quiz e indovinelli, come purerisolvere divertenti giochi diret-tamente legati alle storie emo-zionanti, misteriose e fantasti-che contenute nei libri letti.

Le risposte esatte faranno cre-scere il punteggio della squadra.Naturalmente avrà maggioripossibilità di vincere la squadra

nella quale ciascun libro verràletto dal maggior numero digiocatori e nella quale ogni gio-catore riuscirà a leggere il nume-ro maggiore dei testi assegnati.La squadra che avrà i lettori piùveloci ma anche più attenti si ag-giudicherà quindi lo scudetto diSquadra Campione di Letturaed è prevista anche la finalissimasovracomunale della Valdigne.In questo gioco, comunque,anche chi perde troverà un teso-ro, quello di scoprire, diverten-dosi, il gusto e l’utilità della let-tura. (Giulio Marchini)

Un’iniziativa educativa tutta da coltivare

E’ già partita la seconda edizione del Torneo della lettura a squadre: “CENTO LIBRI UN TESORO”

Murales realizzati dai partecipanti all’Espace enfants Brin d’Herbe.

Terminati i lavori della Scuola Elementare!

Un progetto di promozione della lettura curato dalla Biblioteca Comunale

Un’immagine delleultime fasi dei lavori.

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Stare insieme

Don Silvio Perrin è nato aTorgnon il 7 luglio 1929, è statoordinato sacerdote all’età di 24anni ed è diventato Parroco a28, arrivando a La Salle pressola chiesa parrocchiale di SanCassiano precisamente il 14dicembre 1957. Dei suoi cin-quantacinque anni di sacerdo-zio, ben cinquanta don Silvio liha trascorsi a La Salle accanto aisuoi fedeli, i quali hanno volutoorganizzare in suo onore unagrande festa che ha avuto ilmomento culminante nella so-lennità della Santa Messa cele-brata la domenica del 1° giugnoscorso. Durante quella Messa ilSindaco di La Salle, CassianoPascal, ha pronunciato il discor-so che riportiamo qui di seguito:

Una domenica di cinque annifa (precisamente l’8 giugno del2003) eravamo tutti qui riunitiper festeggiare i cinquant’annidi sacerdozio di don Silvio.

Oggi, cinque anni dopo, la Co-munità Parrocchiale si stringenuovamente intorno a Lei, donSilvio, in un momento di festache sentiamo ancora più nostro,per i Suoi cinquant’anni di servi-zio pastorale prestati alla Co-munità di La Salle.

In quell’occasione ricordaitutte le opere (e sono veramen-te tante) che Lei, con l’energia ela determinazione di un genera-le di brigata, ha portato a com-pimento in tutti questi anni:dalle numerose ristrutturazioni

della chiesa, del presbiterio, delcampanile, delle tante cappellesparse sul territorio, al restaurodell’organo (a proposito lui og-gi festeggia i suoi 150 anni diservizio), all’allestimento delMuseo di Arte Sacra, alla CasaFamiglia, all’Oratorio, alle mis-sioni in Madagascar, per non ci-tarne che alcune.

Ricordare i cinquant’anni diparrocchia di don Silvio signifi-ca anche ripercorrere cinquan-t’anni di vita della nostra Co-munità, tra gioia e sofferenza,tra speranza ed amarezze, traillusioni e delusioni, ma soprat-tutto rivivere un cambiamento

radicale del tessuto economico esociale di La Salle, come dell’in-tera Valle d’Aosta.

Quante persone in questo lun-go lasso di tempo Lei ha ascol-tato, consigliato, indirizzato,consolato, sorretto, accompa-gnato, visitato, perdonato. L’hafatto con le difficoltà ed i limi-ti che tutti noi abbiamo, met-tendo spesso da parte i Suoi pro-blemi, le Sue fatiche, facendo iconti a volte anche con la solitu-dine, ma sempre nell’eserciziodel Suo ministero a servizio de-gli altri. Di tutto ciò la Comu-nità di La Salle, tutta intera,vuole dimostrarLe, mio tramite,

la propria riconoscenza e grati-tudine. A volte Lei mi chiede severrò a trovarLa al Priorato diSaint-Pierre, quando si ritireràper riposarsi. Per carità don Sil-vio! ma se l’immagina lo scom-piglio che porterebbe nella vitae nelle abitudini di quei vene-randi vecchietti? Rimanga tra dinoi. Noi conosciamo i Suoi pre-gi e i Suoi difetti, la Sua irruenzae la Sua rude bontà d’animo eper tutto questo Le vogliamobene. Ad multos annos insiemea noi don Silvio, senza metterelimite alcuno alla Divina Prov-videnza, per la crescita spiritua-le della nostra Comunità.

I sindaci Cassiano Pascal, Lorenzo EzioGraziola e Gilberto Roulet hanno fatto visita

al gruppo - vacanze della Comunità Montana Valdigne Mont Blanc presso Andora, sulla Riviera Ligure.FotoEstate 2008

FESTEGGIATO DON SILVIO PERRIN Parroco a La Salle da cinquant’anni

Una foto di gruppo con al centro, in alto, don Silvio.

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il Comune

Un parcheggio pluripiano sotterraneo da 118 posti eun giardino architettonico in pieno Centro StoricoUn piano di riqualificazione da oltre 6 milioni e mezzo di euro: l’appalto entro la fine del nuovo anno.In programma un incontro degli Amministratori Comunali con la Popolazione per illustrare l’opera.

l Comune di La Salle ha ottenuto dalla Regione, nell’ambitodella programmazione FoSPI (Fondo Speciali Programmid’Investimento), un finanziamento di oltre 6 milioni e mezzodi euro che serviranno sia per la realizzazione di un parcheg-

gio pluripiano sotterraneo in corrispondenza dell’attuale parcodella Rimembranza, sia per la riqualificazione urbana dell’area, dioltre 4000 metri quadrati, che va dalla piazza principale del paese,davanti alla chiesa parrocchiale di San Cassiano, fino allo chaletdell’Azienda d’Informazione e Accoglienza Turistica.

L’importo complessivo di EUR 6.691.285,53 sarà finanziato perl’82,4% dall’Assessorato regionale Opere Pubbliche; il 10,4% gra-verà direttamente sul Comune e infine il 7,2% del costo dell’operasarà a carico di quei privati cittadini che vorranno acquistare igarages interrati che il Comune metterà a loro disposi-zione, secondo modalità da definire.

Il progetto prevede innanzitutto la creazione di118 posti auto in pieno centro storico, ricava-ti in un parcheggio a 3 piani completamenteinterrato. Nel primo dei tre piani del par-cheggio interrato, al quale si accederàdalla strada regionale grazie ad unarampa riservata, verranno ricavati 22posti auto di cui 1 per i diversamen-te abili. Con una seconda rampa ap-pena più ripida, adiacente alla pri-ma, si accederà al secondo piano in-terrato, il più grande dei 3, nelquale verranno realizzati ben 63posti auto e un locale per i mezzicomunali. Il terzo ed ultimo pianodel parcheggio avrà 32 posti auto,di cui tre riservati ai diversamenteabili. Sempre al terzo piano interra-to, che avrà un’uscita su via Co-lomba, a due passi dal nuovo edificioscolastico, troverà posto anche undoppio box per gli scuolabus comuna-li. Inoltre, parte degli oltre 1600 metriquadrati di superficie dello stesso terzopiano interrato verranno sfruttati per un lo-cale destinato alla raccolta dei rifiuti, che saràdirettamente collegato all’esterno e che sostitui-rà l’attuale chalet di cui è prevista la demolizione.

Sopra ai parcheggi sotterranei, collegati all’esternocon rampe, scale e ascensore, nascerà una grande area verdedi quasi 1200 metri quadrati con alberi, arbusti, panchine e vialipavimentati con lastre di serizzo. Verrà inoltre costruita una gra-dinata-anfiteatro con vista sul Monte Bianco. Si tratta di un ele-mento architettonico studiato sia per predisporre uno spazio at-trezzato utilizzabile per l’organizzazione di spettacoli, conferenzee momenti di aggregazione, sia per collegare visivamente e fisica-mente la piazza Cavalieri di Vittorio Veneto all’ampio spiazzo del-l’attuale Parco della Rimembranza, dove verrà realizzata la platea-palcoscenico dell’anfiteatro stesso, spostando naturalmente il Mo-numento ai Caduti che verrà convenientemente ricollocato nel-l’area inerbita del nuovo Parco.

Nella parte interna del tornante che la strada forma presso lochalet AIAT verrà ricavata una piazzetta circolare pavimentata

con cubetti di porfido, arredata con panchine e con una fontanasistemata al centro. Una volta ultimati i lavori, sarà possibile dallapiazza della chiesa godere della vista di tutta l’area verde in primopiano e della maestosità del Monte Bianco sullo sfondo. Viceversa,dalla piazzetta con la fontana, lo sguardo dell’osservatore salirà dallagradinata dell’anfiteatro fino a fermarsi ammirato sulla facciata dellachiesa che sovrasta e abbellisce l’intera zona interessata dall’inter-vento di riqualificazione.

Il tratto di strada che va dalla piazzetta con la fontana fino allapiazza della chiesa verrà deregionalizzato e ripavimentato; anchel’asfalto della piazza sarà sostituito da cubetti di porfido e lastredi pietra. Questo nuovo giardino architettonico, su cui si affac-

cia anche la sede della Comunità Montana Valdigne MontBlanc, sarà insomma un vero e proprio biglietto da

visita di La Salle. Toccherà inoltre all’Ammini-strazione Comunale valutare serenamente le

varie proposte di pedonalizzazione totale oparziale del centro storico.

Attualmente sono in corso le ulteriori fasidi progettazione per arrivare all’appaltodei lavori entro settembre 2009; nel frat-tempo l’Amministrazione Comunaleorganizzerà un incontro informativocon la popolazione, nonché una pub-blica chiamata per l’individuazionedei privati che parteciperanno allarealizzazione dell’opera.

Il giardino architettonico conparcheggio pluripiano sotterraneoè un’opera che l’attuale Maggio-ranza aveva annunciato nel pro-gramma elettorale fin dalla suaprima elezione avvenuta nel 2000.In effetti la progettazione era parti-

ta immediatamente dopo le elezionie verso la fine del mandato, nel 2004,

quel progetto venne giudicato tecni-camente valido e quindi finanziabile,

ma il Comune ritenne più giusto dare laprecedenza ad un altro investimento im-

portante che rivestiva carattere di urgenza:la costruzione del nuovo edificio scolastico,

ormai ultimato. Tuttavia il progetto per il pluri-piano e per la riqualificazione del centro storico non

è stato mai abbandonato, anzi nel corso degli anni è statoulteriormente migliorato, fino al recente finanziamento da partedella Regione. Si tratta di un risultato che sta particolarmente acuore all’Amministrazione in carica, non soltanto perché onoragli impegni assunti con il programma elettorale, ma soprattuttoperché, insieme ad altri lavori effettuati, come quelli degli acque-dotti e delle scuole, rappresenta la tessera che completa il mosai-co delle opere essenziali e necessarie che ogni comune deve averee che a La Salle prima mancavano.

Il progetto è infine legato a filo doppio con la realizzazione dellarotonda che sta per nascere lungo la Strada Statale, in località LePont, opera che sarà eseguita direttamente dall’AmministrazioneRegionale, la quale, entro la primavera, ha previsto la realizzazionedi una rotonda provvisoria, cui seguirà quella definitiva.

I

Uno scorciodella chiesa

parrocchiale diSan Cassiano nel

centro storico di La Salle.

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il Comune

Nel corso dell’anno 2008 ilComune ha effettuato,

per complessivi 259.016,75 eu-ro, una serie d’interventi diasfaltatura di strade facenti par-te della rete viaria di collega-mento del paese. L’interventopiù importante riguarda la stra-da del villaggio Chez Les Coc-coz e tutta la sua continuazione:si è provveduto alla fresaturadel piano viabile e al ripristinodel manto di usura con il classi-co conglomerato bituminoso.Stesso tipo d’intervento è statoeffettuato per la strada presso ilvillaggio di Chez Les Bo, non-ché per la strada che conducealla discarica di inerti e ancheper quella presso il villaggio diCroix des Prés, a cominciare

dalla parte alta. Lavori meno o-nerosi, ma della stessa natura,hanno interessato la strada diChez Les Monnet, il piazzaledel villaggio La Clusaz e le se-guenti vie del capoluogo: Ce-sare Ollietti, Col de Bard, In-nocenzo V, Émile Chanoux;presso La Ruinette è stata ese-guita la scarificazione del mas-sicciato con la successiva posadi uno strato di fondazione co-stituito da una miscela di frazio-ni granulometriche differenti sucui è stato poggiato infine l’a-sfalto vero e proprio. Anche al-l’imbocco della strada vicinalesubito a monte della chiesina diChallancin ci sono stati inter-venti di scarificazione e pavi-mentazione. Infine vanno ricor-

dati altri interventi minori maugualmente urgenti, che hannoriguardato la posa del tappetodi pavimentazione in conglo-merato bituminoso; queste learee interessate: Moyes, Re-

mondey, Chez Borgne, via Gri-vola, parcheggio di fronte allamacelleria in centro, ponte perEcharlod, Echarlod superiore,bivio per Villarisson, stradaprincipale per Cheverel.

Scrivo per ricordare all’Amministra-zione Comunale che il villaggio diDerby, siccome un tempo faceva Co-mune, ha un suo piccolo cimitero: il

secondo cimitero di La Salle. Si sa che in Valle d’Aosta siamoabituati a tenerci vicino i nostri defunti. Basta guardare ilcomune di Aymavilles che ha la piazza principale attaccata alcimitero, oppure Arvier che ha il suo cimitero sotto il Mu-nicipio. Anche a Derby, prima, il cimitero stava proprio al-l’ingresso del villaggio, vicino alla chiesa parrocchiale, poi èstato spostato dalla parte opposta. Benché non sia lontanodalle case ha un problema: d’inverno viene inghiottito nelbuio già dalle prime ore della sera e quindi sembra lontanis-simo. Vorrei perciò proporre al signor Sindaco, come già pro-posi alle passate Amministrazioni, di mettere sulla strada cheporta al cimitero due o tre lampioni che facciano da collega-mento ideale fra il luogo di preghiera e il resto del villaggio.Luci che, detto fra parentesi, farebbero comodo a prescindere.

Insomma, personalmente mi fa un po’ male vedere, da unaparte, il cimitero di La Salle, appena rinnovato, con la stradatutta bella illuminata e, dall’altra parte, il cimitero di Derbyavvolto e abbandonato nel buio.

Clara Mostacchi

Non ci sono le lucisulla strada per il Cimitero di Derby

LETTERE AL GIORNALE

Nel 2008 asfaltate strade comunali per una spesa di quasi 260.000 euro

MIGLIORATA LA VIABILITÀ:

L’ impresa dei Fratelli Clu-saz di Arvier ha portato

a termine alla fine dell’estatela nuova strada di allaccia-mento fra il villaggetto LaClusaz inferiore e la via di-retta che collega il capoluogodi La Salle con il comune diMorgex. All’imbocco dellavia, il Comune ha fatto rica-vare una comoda nicchia lun-

go il muro di sostegno sopra ilquale si sviluppa il vigneto:l’insenatura è stata praticataper consentire il posiziona-mento dei contenitori per laraccolta dei rifiuti.

In prossimità delle abitazio-ni, invece, si sviluppa un ampioparcheggio con relativo spaziodi manovra. Il costo dell’ope-ra è stato di 150.819,25 euro.

Completata la strada per il villaggio La Clusaz inferiore

L’imbocco della nuova strada per La Clusaz inferiore.

Il parcheggio in prossimità delle abitazioni.

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il Comune

E’ stato eseguito giovedì 20novembre scorso il collaudotecnico del ponte di Chabodey.La nuova via di comunicazione,lungamente attesa dagli abitanti

di La Salle, è quindi finalmen-te aperta alla libera circolazio-ne, anche dei mezzi pesanti.

Una volta ultimata anche larotonda sulla Strada Statale, al-

lora il ponte si raggiungerà mol-to comodamente, perché vi siaccederà in orizzontale conuno degli svincoli diretti dellarotonda stessa.

L’opera anticipa quel comples-so d’interventi di riqualificazio-ne e di valorizzazione di tuttal’area denominata appunto LePont e dell’adiacente RiservaNaturale del Marais. A lavorifiniti, con le sue arcate in pietra econ la sua ampia corsia che sem-bra difesa sui due fianchi daimerli di un castello, il ponte di-venterà un elemento architetto-nico non secondario dell’interazona e catturerà certo l’attenzio-ne delle molte persone che viag-giano sulla Strada Statale che

raggiunge il Monte Bianco. Pergli abitanti di La Salle il ponte diChabodey rappresenterà so-prattutto un collegamento sicu-ro e definitivo fra i due versantidel paese separati dalla Dora.

Eseguito il collaudo del nuovo ponte di Chabodey

L’Amministrazione Comuna-le già nel 2004 aveva intrapresouna serie d’iniziative volte a mi-gliorare il rapporto fra contri-buente e Comune mediantel’invio del bollettino ICI annua-le prestampato con il relativoimporto da pagare. L’obiettivoera quello di agevolare il paga-mento dell’imposta ICI relativaai fabbricati. Quest’anno la no-vità è l’ICI Web!

ICI web è un servizio innova-tivo realizzato dal Comune diLa Salle per mettere a disposi-zione della cittadinanza unoSportello efficiente e completo.

Le pagine del sito ICI Webpermettono di accedere a duesezioni: Sezione pubblica, doveè possibile visualizzare infor-mazioni di carattere non perso-nale e per cui non è necessarioalcun tipo di riconoscimento, eSezione riservata, dove le in-formazioni sono personali ed èquindi necessario un accessounivoco e personale.

Nella sezione pubblica è pos-sibile: 1) accedere alle informa-zioni relative all’Imposta Co-munale sugli Immobili del Co-mune di La Salle (aliquote, tem-pi di pagamento, indirizzi utili,etc.); 2) verificare se un fabbri-

cato risulta escluso dal paga-mento dell’ICI; 3) scaricare do-cumentazione utile (modellodichiarazione ICI, autocertifi-cazioni, etc.); 4) consultare ri-sposte alle domande più fre-quenti; 5) effettuare l’iscrizioneal servizio di newsletter.

L’accesso alla sezione riserva-ta consente: 1) di consultare estampare la propria situazio-ne ICI così come risulta dallabanca dati del Comune di LaSalle, per poter effettuare cor-rettamente il pagamento; 2) nelcaso in cui il contribuente siaffidi a terzi per la gestione dellasituazione ICI, la consultazionedel servizio ICI Web può essereeffettuata direttamente dai Con-sulenti Fiscali (CAAF, com-mercialisti, ragionieri, etc.) iquali, tramite un accesso riser-vato, possono monitorare in o-gni momento la posizione deipropri clienti tramite un unicoaccesso all’area riservata.

Per effettuare l’accesso è neces-sario entrare nel sito del Co-mune di La Salle all’indirizzowww.comune.lasalle.ao.it

all’interno del quale è presente ilcollegamento per poter appuntoaccedere al nuovo servizio.

Per tutelare la privacy del cit-tadino, l’accesso all’area riserva-ta prevede 5 semplici passaggi:1) compilazione on-line dellascheda di registrazione; 2) ve-rifica da parte dell’ufficio tri-buti dei dati immessi; 3) invioda parte del Comune della ri-chiesta di sottoscrizione; 4) sot-toscrizione da parte dell’uten-te e invio della richiesta al-l’Ufficio Tributi tramite fax oa mezzo posta; 5) attivazionedella registrazione.

Il contribuente a questo puntopuò entrare nell’area riservatanella quale potrà consultare lapropria situazione contributivaICI e verificare l’importo da pa-gare per l’anno in corso.

L’attivazione di questo servi-zio permetterà al Comune, tral’altro, di risparmiare sulle spesedi spedizione dei bollettini ICIprecompilati. Infatti ICI Websostituirà il servizio di inviosituazione ICI.

Detto questo, tocca ai contri-buenti stessi rendere il servizioICI Web ancora più efficiente,aumentando il numero delleiscrizioni alla sezione riservata.

Un’opera lungamente attesa dai Sallereins

Scorcio del nuovo ponte di Chabodey con sullo sfondo il Monte Bianco.

Il canonico Jean Domaine,nato a La Salle il 21 agosto1922 e morto l’11 luglio 2006all’età di 84 anni, è stato eter-nato in una scultura fune-raria collocata presso la suatomba nel cimitero di LaSalle. Il Comune si è affidatoalla scultrice genovese LuisaCaprile, allieva predilettadel maestro Lorenzo Gara-venta e presidente dellaFondazione dedicata alloscultore scomparso nel 1999.La benedizione della scultu-

ra, avvenuta il 30 novembrealla presenza delle Autoritàlocali e regionali, ha costitui-to il fulcro della commemo-razione “Ad memoriam -una giornata a La Salle in ri-cordo di don Domaine” or-ganizzata dalla Presidenzadel Consiglio Regionale dellaValle d’Aosta. Per l’occasio-ne è stato anche presentato,presso l’Aula Consiliare delMunicipio di La Salle, il libroJean Domaine - Poète etchantre - Appassionato can-tore de “la Verda Vallaye”,curato da Augusta VittoriaCerutti e pubblicato, nel gen-naio 2008, dalla TipografiaValdostana con il patrociniodel Consiglio Regionale.

Scultura funerariaper Jean Domaine

ICI-WEB: un servizio innovativo on-lineattivato per agevolare i Contribuenti

di Romina Scaldaferro

Come effettuare l’accesso

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8Dicembre 2008 - n. 17

Le Scuole

La scuola materna di LaSalle è stata interessata la

scorsa estate da una serie di la-vori che hanno riguardato siala messa a norma dell’edificio,sia interventi mirati di risana-mento e di bonifica. Si è prov-veduto alla sostituzione deiserramenti e al rifacimento dialcuni servizi igienici. E’ statarealizzata un’operazione d’im-permeabilizzazione con la posadi cordoni in corrispondenzadell’attacco delle pareti esterne

con la platea di fondazione.Sono stati infine sostituiti ivecchi pavimenti vinilici.

Grazie alla disponibilità e al-la professionalità sia delladitta che ha realizzato i lavo-ri (l’Essedi di Sorace G. & C),sia del direttore dei lavoriing. Mario Risso e grazie al-la sinergia con l’Ufficio Te-cnico Comunale che ha coor-dinato e gestito ogni inter-vento, tutti i lavori, comin-ciati all’inizio dell’estate, sono

stati completati prima della ri-presa delle lezioni, garanten-do il regolare avvio dell’annoscolastico, frequentato que-st’anno da 44 bambini iscritti.

Il costo complessivo dell’ope-ra, finanziata in parte dall’As-sessorato Regionale all’Istru-zione e alla Cultura, ammon-ta a 222.468,80 euro.

Nel corso del passato bien-nio scolastico le insegnan-

ti della Scuola Primaria di LaSalle Marisa Plat e Agnese Du-four hanno intrapreso e porta-to a termine insieme ai loro a-lunni un’iniziativa particolar-mente interessante.

Le docenti, condividendo ap-pieno le finalità della campagnapromossa dal Consiglio Re-gionale denominata Portes Ou-vertes per l’avvicinamento deicittadini alle Istituzioni, hannodapprima promosso una visitaguidata al Palazzo del Consi-glio Regionale, che si è svolta nelmaggio del 2007. Nell’aula delParlamento Regionale sono sta-te spiegate ai 18 alunni le fun-zioni legislative della Regione,con particolare riferimento allapeculiarità di autonomia nor-mativa stabilita dallo Statuto

Speciale della Regione Auto-noma Valle d’Aosta. Gli alunnihanno preso posto nelle stessepoltrone in cui normalmentesiedono i Consiglieri durante lesedute ufficiali e hanno intavo-lato un dibattito su una propo-sta di legge da loro ideata relati-va ad un argomento già studia-to in classe e inerente l’educa-zione alimentare; al termine del-la discussione gli alunni hannosimulato una votazione elet-tronica. La partecipazione dei“mini-politici” è stata totale.

Dopo il successo in Regione,le insegnanti hanno voluto al-largare le conoscenze degli a-lunni anche verso le Istituzionilocali e hanno organizzato unavisita presso il Palazzo Muni-cipale, che si è svolta il 28 mag-gio 2007. Il Sindaco, alcuni As-sessori e la Segretaria Comu-

nale hanno spiegato ai ragazziil funzionamento e l’organiz-zazione degli uffici del Comu-ne. Gli alunni hanno assistitodirettamente ad una seduta diGiunta e successivamente sisono improvvisati ConsiglieriComunali dando vita ad unariunione dell’Assemblea Con-siliare, eleggendo anche Sin-daco e Vicesindaco. E’ statoportato all’Ordine del Giornol’“acquisto di giochi per il giar-dino pubblico di Maison Ger-bollier”: i neo-Consiglieri han-no visionato alcuni cataloghispecializzati per l’arredo di areeverdi, deliberando poi all’una-nimità dei voti, espressi per al-zata di mano, l’acquisto di unasabbiera copribile e di un giocodi arrampicata che oggi si tro-vano effettivamente installatinel Parco Gerbollier.

Le insegnanti sono riuscite in-fine ad organizzare una gitad’istruzione a Roma della dura-ta di tre giorni, durante i qualigli alunni hanno potuto com-pletare il loro viaggio conosciti-vo delle Istituzioni visitando

perfino la Camera dei Deputatie il Senato della Repubblica.

Le visite a Montecitorio e a Pa-lazzo Madama, luoghi che finoad allora sembravano dover esi-stere solo in televisione, sonostate organizzate grazie alla col-laborazione della segreteria del-l’on. Roberto Nicco, che gli a-lunni hanno poi potuto incon-trare personalmente proprio aMontecitorio il 30 maggio 2008.

Oggi i 18 alunni di La Salle chesono entrati insieme alle loro in-segnanti attraverso le PortesOuvertes delle Istituzioni, sonoormai usciti definitivamente dal-la porta della Scuola Primaria ehanno intrapreso i corsi di stu-dio della Scuola Media Inferiore:l’augurio delle loro insegnantiè, oltre a quello di oltrepassarepresto anche le porte del Parla-mento Europeo di Strasburgo edel palazzo di Bruxelles dove hasede la Commissione Europea,soprattutto quello di continuaread essere studenti appassionati eottimi cittadini del mondo.

Spesi oltre 220 mila euro per ulteriorimiglioramenti alla Scuola dell’Infanzia

PORTES OUVERTES:Quando gli Alunni diventanoPUBBLICI AMMINISTRATORI

Foto di gruppo a Romadavanti al Quirinale.

Al personaggio disegnatoper La Salle dal fumettistaBruno Brindisi è stato uf-ficialmente attribuito unnome tutto valdostano. Infrancoprovenzale si scri-ve Popon, si pronunciaPopòn e significa letteral-mente Pupo.Il concorso a premio che

il Comune aveva indetto per trovare appunto un nome alpersonaggio, ormai adottato dai Sallereins come loro ma-scotte, è stato vinto dal quarantatreenne Stefano Salaris, ilquale ha proposto il nome Popon ritenendolo, fra l’altro,facile sia da pronunciare che da ricordare. La giuria che ha premiato Stefano Salaris era composta dal

fumettista Bruno Brindisi, dal caporedattore della Bonellieditore Mauro Marcheselli, dal pubblicitario Enzio San-guinetti, dall’Assessore Comunale al Turismo Attilio Tam-pan e dall’Impiegata Comunale Marlène Jocallaz.

Si chiama POPON la

Mascotte di La Salle

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SUPPLÉMÀN spésial eun patoé

QUÉMÉA DE LA SOLA

AN X N°2 - MAISE DE DJIZÈMBRO 2008

NUMÉÓ PROGRÉSSIF: 2

� L’ÓRSE é lo pequioù berdjé

� LO NONde méijón

Perquè le jeue di mèinoo tsandzon soèn coleuo apréi la nessanse ?

La coleuo di jeue l’è baillée pe deséllule colorée - deutte mélano-

site – de l’iris. Seutte séllule prodouis-son an sustansa scua queriée mélanina.(L’è la méima sustanse que baille la co-leuo a la pi u i pai).

Can ll’a bièn de mélanosite, l’iris l’èscua u nae. Sènsa mélanosite l’iris l’ègrize-bleu, que l’è la coleuo di séllulede l’iris on trasparènsa.

An pequiouda canquitó de mélano-site baille an coleuo dzona. On méh-llèn avouéi lo bleu on otchàn totte letonalitó di ver, di nouazette, etc.

Can naison, le mèinoo n’an soèn lejeue bleu, perquè leuo iris l’è euncòsènsa mélanosite. Tchica pe cou lemélanosite prodouisson leuo sustanseé l’iris tsandze de coleuo.

L’è difisillo défin-ì la coleuo finala dijeue dai la nessanse. Se lo piquioù l’ale jeue scuo, l’a de grousse possibilitéque reustuchon pai. A l’euncontréose son hlléa, pouon tcheucca pe couvin-ì scuo dedeun le premiéa maise.La coleuo tsandze pomì apréil’èyadzo de chueue maise ’gn an,méimo se coutche tonalité de coleuopouon euncò se defin-ì deun l’arquedi premiéa dou-z-àn.

Prai de : www.cybersciences.com , icrì pe Philippe Chartier

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LO GNALÈI - Que ce soit la quantité depain qu’on cuisait vers la Noël pour senourrir l’année durant, que ce soit le petittas de réserves disparates que les fourmisaccumulent pour l’hiver ou bien encore lepetit trésor en pièces en alliage autrefoisconservé sous le matelas bourré de feuil-les de maïs, le mot gnalèi (ou gnalet) in-traduisible dans d’autres langues, est l’en-semble de la fatigue déployée, de la peinesoufferte pour assembler ce qui est pré-cieux, du bonheur intime et du sens desécurité et de confiance pour l’avenir qui en découlent. Ainsi, notre gnalèi, com-posé de paroles et de phrases jaillies de nos champs, de nos prés, de nos vignes,de nos bois et de nos rochers, est le réservoir fertilisant qui veut alimenter et re-vigorer nos anciens parlers pour qu’ils nous aident encore à mieux comprendrele Pays qui change.

La Loi 482/99 sauvegarde et soutient la diffusion des langues minoritaires et his-toriques en Italie. En ce qui concerne la Vallée d’Aoste, le Walser et le Fran-coprovençal bénéficient de cette loi. L’aide financière obtenue par le BREL(Bureau Régional pour l’Ethnologie et la Linguistique) a permis d’instituer lesguichets linguistiques.

Le personnel qui y travaille est chargé de la mise en œuvre d’actions de promotionde ces langues et il est à la disposition de la population pour la traduction de docu-ments. Les « guetset » disposent de collaborateurs dans chaque Commune de laRégion afin de garantir la sauvegarde de chaque variété linguistique.

La Legge 482/99 tutela e sostiene la diffusione delle lingue minoritarie e storiche inItalia. Per quanto concerne la Valle d’Aosta godono di tale tutela sia il Walser cheil Francoprovenzale. Grazie ai finanziamenti che il BREL (Ufficio Regionale perl’Etnologia e la Linguistica) ha ottenuto tramite questa legge, sono stati istituitigli sportelli linguistici.

Il personale che vi opera svolge azioni di promozione di tali lingue ed è a dispo-sizione della popolazione per la traduzione di documenti. I « guetset » si avval-gono di collaboratori nell’ambito di ogni Comune della Regione al fine di garan-tire la salvaguardia delle varianti linguistiche.

GUICHETS LINGUISTIQUES. « Lo gnalèi » se propose de publier des textes enpatois afin de stimuler tous les lecteurs à entrer en contact avec ses collabora-teurs : voulez-vous apprendre le patois de A à Z ou simplement vousdébrouiller dans un contexte familial ? Souhaitez-vous améliorer la connais-sance de votre patois ? Souhaitez-vous contribuer au travail du guichet pourque votre patois reste toujours vivant ? Le guichet est à votre disposition pour suggestions, conseils, documentation !

Collaborateurs de La Salle pour les traductions : Piérinne Glarey (Lo non deméijón) et Attilio Tampan (L’órse é lo pequioù berdjé - Perquè le jeue di mèi-noo tsandzon coleuo apréi la nessanse ?). La transcription a été soignée par leGuichet linguistique.

Oou-teu an conta a no propouzéi ?Eunna que t’oou eunvéntoou ou que dza te cognéi.

Manda-no-là é… se l’é la pi joulia, ian-pe poubliéye !

BREL59, rue Grand Eyvia - 11100 Aoste Tél. 0165 32413 - Fax 0165 44491

[email protected] Skype : guetsetbrel – guetsetbrel1

Lo non de méijón regarde tsaqueunde no ; tcheut, vito u taa, no nosèn demandó de ieui arue si nonque no portèn apréi, pe totta la

via. Se pe sertèn non lo sans l’è bièn évidàn,pe d’otre on pou móque fée de suppozechón; deun seutta padze di bulleteun no-z-alènfran queriouzéi cótchón di non di viéillefameuille valdoténe.

Pe èntré dedeun si mondo complecóou,n’èn désidóou de prèndre comme ézèmplole non de la Valtornèntse on empléyèn lapublicachón de Anselme Pession « Les ar-chives de Valtournenche, documents choi-sis » -Musumeci Editeur, 2004.

L’è dedeun lo Moyèn-Adzo, a partì di XIII(tréjéimo) é surtoù dedeun lo XIV (cator-jéimo) é XV (queunjéimo) siécle, que notroèn lo non d’an personna icrì on lènva vul-guéra (la lènva di lloà) avoéi apeillà lo non dipappa u di veulladzo. D’otre coou l’è loméhiéa que l’a caraterizó lo non, d’otre cooueuncò on seurmegnón. Dai adón s’è praiza lacoheumma de vardéi lo « califiàn » que ca-ratérizóe lo pappa euncò pe se mèinoo.

Prègnèn pe ézèmplo le PASSERIN D’EN-TRÈVES ; deussù cótche laivro d’istoére l’ieihóou icrì que l’ie an fameuille de nòble are-éye de la Toscana, méi la retsertse jénéalo-jeuca de Alexandre Passerin d’Entrèves,avoéi l’éidzo d’Aimé-Pierre Frutaz é pu-bliéye l’an 1933, l’è areéye a retchertché ondèrì l’orijine documèntéye de la fameuille diPASSERIN, canque a on sertèn Stepheninusde Crista. É l’è fran lo non de si Sthephaninode Cresta, eunsèmblo i non de d’otre Va-tornèn (Bravino de la Serva, Martino deChaillon, Perronino de Losanchy, Petro deDorchia), que Anselme Pession no sitte de-deun son laivro on reportèn on documàn icrìa Antey l’an 1304 .

Stevenini de Crista, l’ie lo pappa deAndreveti Stephenini de Crista é deGrimodus Stevenini de Crista é, selónAlexandre Passerin d’Entrèves, lo sèpe diPASSERIN. A si poueun l’è eumportàn deremarquéi que lo non de si « Tcheunne de laCriha » lo troèn rejistróou dedeun on mouìde magnii diféènte (Stepheninus de Crista,Sthephaninus de Crista, Stevenini de Crista,Stephenini de Crista) baga bièn normaladeun si tèn. La seconda remarca a fée l’è quesi Stepheninus de Crista l’ayé comme califiànlo non de son veulladzo, méi se dou mèinool’ayón dza lo non di pappa on pi (AndrevetiStephenini é Grimodus Stevenini de Crista).

Di-z-archive de Valtornèntse rezulte quecaze tcheu le non de méijón l’an aù de tsand-zemèn dai leuo premiéa verchón icrita :BARMASSE l’ie BARMACY l’an 1420, BAL-MACIA dedeun lo 1445, BALMACY dedeunlo 1522 canque i 1616, BARMACE l’an 1590.Méima counta pe PELLUSSIER icrì canquel’an 1616, méi euncò PELLICIER l’an 1591 éPELLISSIER dedeun lo 1688. MACQUY-NYAZ l’an 1536 que l’è ihóou icrì dou-z-ànpi taa MAQUYNIA ; BIC l’ie todzòo icrìsènsa H, comme HOSQUET soèn sènsa H ;OTTIN que no troèn dézó la fórma OC-TYNI ; MACHET marcóou étó MA-CHEPT ; HÉRIN que l’è ihóou icrì DE HE-RINO, D’HÉRIN ; PESSYON l’an 1536 ;

Lo Jornal de La Sola - Supplémàn spésial eun patoé al n.17 del periodico semestrale Le Journal deLa Salle iscritto nel registro stampa del Tribunale di Aosta con decreto n.5 dell’1 giugno 1999.

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Page 11: Le Journal de La Salle n.17

MÉNABRÉAZ que l’a cougnù la verchónMEYNABREAZ. Le non PERRON, CAR-REL, MEYNET, GORRET, PERRUQUET,VALLET l’an caze jaméi tchandjà dai leuopremiéa rejistrachón on lateun : CARRELI,MEINETI, GORRETI, etc.

L’è bièn de rapelléi que, canque i siéclepassóou, dedeun la comunitóou de laparòtse ll’ayé po la coheumma d’eumpleyéle non de fameuille : lo non di pappa u dela mamma é de leuo legnà l’ie suffizàn peidantifié cótchón, tò de suitte ; lo non diveulladzo l’ie dza on califiàn on pi(Veillermo de Jozè de Brènla ….).

Méi le non de méijón son vun-ù todzòo pieumportàn é dai lo XVI (séjéimo) siècle l’anpaméi aù de grou tsandzemèn canque i dzòode vouì, belle se le-z-éséchón, soèn a coza defote de trascrechón, mancon po : CHEI-NEY1 deun lo XVIII (dezevouètéimo) siècleara l’è CHENEY ; BÉTAN a Fin-is é BÉ-TEND1 a Sèn-Crehóoublo euncò a la feun di1700 (meulle sa hèn), l’an baillà l’attuel BÉ-TEMPS ; COENDOZ ou COHENDOZ1 aral’è QUENDOZ ; ALBANEY l’è sourtì d’anfota de ARBANEY, etc.

Le patronimo (non di pappa) son a l’orijined’on mouì de vioù non de méijón :ABRAM, ANGELIN, DESANDRÉ, AN-SELMET, ANSERMÉ, ANSERMIN, AYMO-NIN, AYMONOD, DESAYMOZ, BER-THOD, BERTHOLIER, BERTOLIN, BONI-FACE, BONIN, BOSON, BOSONIN, BO-ZON, BRUNET, BRUNOD, BRUNO-DET, CARLIN, CARLON, CHARLES,CYPRIAN, DAVID, FARCOZ, GAL, GAL-LET, GASPARD, GERARD, GRIMOD,HENRIOD, HENRY, JACCOD, JACQUE-MET, JACQUEMIN, JACQUEMOD, JA-NIN, JEANTET, JORDAN, JORDANEY,JORIOZ, LAMBERT, LAURENCET, LAU-RENT, DÉLEONARD, MARIETTY, MAR-TIN, MARTINET, MARTINOD, NICOLET,PASCAL, PERRET, PERROD, PERRON,PETROZ, PHILIPPOT, ROLLAND, ROL-LANDIN, ROLLANDOZ, ROLLET, ROU-LET, STEVENIN, THÉODULE, VAU-THIER, VIONIN, VUILLERMET, VUIL-LERMIN, VUILLERMOZ, WUILLERMI-NOD, NAUDIN (diminutif de Arnaudin)etc. Le matronimo (non de la mamma) sonévidàn deun le non : DAGNES, DANNA,ISABEL, JANA, JACQUEMINAZ, MA-RIETTAZ, PERNETTAZ, VUILLERMINAZ.

Deun lo Canavèis no troèn soèn euncò laverchón on italièn de nóoufre vioù non :ARNOD-ARNODO, BAUDIN-BAUDINO,CLERIN-CLERINO, GARIN-GARINO,HENRIET-ENRIETTI, HUGONIN-UGO-NINO, JACQUIN-GIACHINO, LAU-RENT-LAURENZIO, MARTINET-MARTI-

NETTI, OBERT-OBERTO, PERRUCHON-PERUCCHIONE, CIAMPORCERO, etc.

An remarca jéografeuca l’è bièn évidèntape ézèmplo dedeun sertèn non de méijón :COGNEIN, FORETIER, LOMBARD, MA-QUIGNAZ (de MACUGNAGA), SAVOIE,VAUDAN, VAUDOIS. A propoù de LOM-BARD, l’è bon de rapelléi que dedeun loMoyèn-Adzo l’oillè étó dée banquiéi, préha-só ou martchàn.

Tan d’otre fameuille valdoténe son oriji-nére di combe apèa de no : per ézèmplo nosaèn que le BOCH aruon de Tignes, le JOUXé le-z-EMPEREUR de Sainte-Foy de Ta-rentaise ; BOLLON é CARRUPT son d’ori-jine valezan-a ; VIETTI, FRAGNO, BO-NADÉ, ARVAT son canavezàn ; FRAGNO éVERNETTI son de la val de l’Orc ; VI-GLINO, RASTELLO, PERRUCCA, PIC-CHIOTTINO aruon de la Val Soana (lacomba di magneun), di mèn que BOCHET,DUPONT, GEX, SALLUARD sèmbléèn ori-jinéo de Franhe.

Lo non de la personna l’è soèn apeillà i nondi veulladzo d’orijine. On mouì de fameuillevaldoténe l’an lo non de méijón que iàn dinon di lloà (toponimo) que remonte finque itèn pré-romèn ; pe ézèmplo : BERRIAT,BERRIAZ son de non que végnon de berrio(a propóou de berrio, l’è bièn de saai quededeun lo Messager valdôtain l’abbé Henryicrijè : « Le mot pérra indique une pierrequelconque plus ou moins grosse ; le motberrio indique une pierre plutôt grosse, parexemple une pierre qui a la hauteur d’unhomme ; le mot sex indique une pierre parexemple qui a la hauteur de 3, 4 hommes etla largeur en proportion ». Le non BAR-MAZ, BARMASSE, BARMAVERAIN végnonde barma, barméi (grotte, petit abri formépar un rocher surplombant) ; BETTEZ, BET-TEX végnon de beuttì, ranchotte, léitse (lieumarécageux) ; BORNAZ, BORNEY debórna (trou ou limites de propriété) ; CHA-BLOZ de tsoblo, golaille (couloir où l’onfait déscendre les troncs) ; CHANTEL de

tsanté (promontoire, monticule de terre) ;CHARRÈRE de tsarée (chemin pour le pas-sage des chariots) ; CHATEL, CHATE-LARD, CHATELLAIR de tsahéi (château) ;CHUC, CUC, SUQUET de heuque (sommetémotté) ; CLAPEY, CLAPASSON de hllapèi(extension de pierres) ; CORNAZ de córna(terrain allongé terminant en forme de coin) ;GLAREY, JUGLAIR de glair, llaéi (endroitpierreux) ; GLAVINAZ, GLAVINA de lla-veun, glavin-a, périe (éboulement de pier-res) ; TEPPEX de teppa, teppì (gazon).

D’otre toponimo l’an baillà : CLOS,DUCLOS, RECLOU non que végnon dilateun clausum (terrain fermé, protégé) ;CLUSAZ, CLUSELLAZ di lateun clusa(fermé, passage resserré) ; CUIGNON,DUCUIGNON de coueun (petit coin,endroit retiré) ; CRÉTAZ, CRÉTON, DU-CRET, CRÉTALLAZ de créha (crête, mon-ticule, pente escarpée, arête de montagne); CROUX de crou (trou) ; LILLAZ de l’ila,le-z-ile (île, terrain entouré d’eau) ;GLASSIER de llahiéa, rouéje (glacier) ;NEX de néisse (fossé où l’on met à rouir lechanvre) ; PERRIER, PERAILLON depéra (lieu où abondent les pierres) ; RIVAZde rîva (le grand ruisseau) ; RONC, RON-CHAIL, RONCO de rónco (terrain renduà la culture) ; ROVEYAZ de ruin-a (lieud’éboulement, ravine) ; VILLETTAZ, MA-VILLA de veulla (agglomération, village); VAL, VALLOMY, DEVAL, VALLAINC,VASSONEY (=VALSOANEY) de val,valoda (vallon, vallée).

L’eunfluanse de la lènva allemanda l’è ihéyeeumportanta on Valló d’Oha belle dedeun lenon de méijón ; n’èn pe ézèmplo le non de :ALBERT, ALLEMAND, ARMAND, BAL,BÉRARD, BERTHOD, BERTIN, BESEN-VAL, BRUN, FARCOZ, GUICHARDAZ,HAUDEMAND, LAMBERT, ROLLAND,ROLLET, VAUTHIER, VUILLERMET tòcomme le fameuille walser : BIELLER,CURTAZ, LINTY, PECCOZ, SQUINDO,SQUINOBAL, THEDY, WELF , etc.

LO NONde méijón

1 - Cadastre Sarde 1767-1773, Anthroponymie Vald.Robert Berton, Impr. Valdôtaine – Aoste 1987 �

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IVDjizèmbro 2008 - n. 2

Francoprovènsal

La toponimì (non d’on lloà) l’è bièn prè-zènta dedeun nóoufre non de méijón :DALBARD, DARBAZ, DARENSOD, AR-LIAN, ARTAZ, DAVISOD, DES AYEUX,BELLAY, BETHAZ, BIONAZ, BUIL, CHA-MIN, CHAMOIS, CHANDIOU, CHAUS-SOD, CHEILLON, CHESAL, CHEVRÈRE,CLUSAZ, DUCLY, DUCOURTIL, CUAZ,CUNEAZ, DEFFEY, DIÉMOZ, DONDEY-NAZ, DUFOUR, FABIOLE, FEY, FRA-CHEY, FRASSY, GERBELLE, GRANGE,HÉRESAZ, HERIN, LEXERT, LUBOZ,MESSELOD, MONTROSSET, NAUDIN,NAVILLOD, NOUSSAN, DOLÉAN, PLE-OD, POINSOD, PORLIOD, PRIOD, RI-GOLET, RODOZ, SAVIN, TERCINOD,TORILLE, TRENTAZ, THOUX, USSIN,DEVEYNES, DEVOIX, VERTHUY, etc.

Prègnèn ara on considérachón la fitotopo-nimia (lo non di plante u de la vejétachónque l’a caraterizó lo toponimo é de consé-canse le non de méijón) : n’èn ARBANEYde arbéi (forêt de trembles, de peupliers) ;BIOLEY de biòla (endroit où poussent lesbouleaux) ; BARDONEY de bardone,laache (rumex des Alpes) ; BOSC, BOIS deboûque (bois) ; CERISE, CERISEY de sééize(cerise) ; CHENEY, CHÉNOZ de tséino(chêne) ; CHENEVIER de tsén-èvo (chan-vre) ; DARBELLEY de darbé (lieu de petitssapins, petits mélèzes) ; DIALLEY de daille,

« dialley » (bois de pin silvestre) ; ÉPINEYde èpéin-a (épine) ; GORRAZ, GORRÉ,GORRET, GORREX, GORETTAZ de góra,« gorey » (endroit de saules) ; DUNOYERde noyèa (noyer) ; PES, PESSE de sapeun,pèhe ( sapin) ; RAVET de roe ( rave) ; TIL-LIER, DE TILLIER de teuille (tillieul) ;VERNEY de verna (aulne).

Le non di méhiéa no le troèn dedeun :BARAILLER, BARBIER, BERGER, BO-VARD, CHARBONNIER, CHAPPUIS,CHASSEUR, CHEVRIER, LAGNIER, FA-VRE, FERROD, FOURNIER, MAGNIN,MARQUIAND, OUVRIER, PASTEUR, PAS-TORET, PELLISSIER, SARAILLON, SAR-TEUR, SEGOR, VACHER, VAGIER, VA-GNEUR, LEVIRAT.

Le seurmegnón, que pouon remarqué ser-tèn-e caratéristique de la persona, l’an baillàorijine i non : BESSON, BLANC, DU-BLANC, GRANDBLANC, BLANCHET,BLANCHOD, BONJEAN, BRUN, BRU-NET, CHAPELLU, GAILLARD, GROS,GROSJACQUES, PETITJACQUES, GROS-JEAN, PERSONNETTAZ, PETIT-PIERRE,PITET, PELLU, ROSSET, ROUX, DU-ROUX, PRADUROUX, etc. D’otre seurme-gnón, que rappellon de titre eumportàn, ma-gara finque moqueur, se retrouvon deun lenon : BECQUET, CONTOZ, DUC, IM-PERIAL, LEVÊQUE , MARQUIS, REY, VE-

SCOZ, VICQUÉRY. Sènsa oublié le nom-breu non d’epetaille, sése que son ihóoubaillà i mèinoo de forteun-a, bièn prèzèn sunóoufro téritoéo, no-z- alèn tsan-éi nóoufrapiquiouda promeoda dedeun le non de méi-jón valdotèn, avouéi le dèrì non noblo quel’an sourvecù canque i dzòo de vouì :D’AVISO DE CHARVENSOD, DENABIAN,PALLAIS, PASSERIN D’ENTRÈVES, SAR-RIOD D’INTROD, VALLEISE, dèrì témoènd’on glorieu passó.

D edeun an piquioudaméijón izolée pròtsodi bouque viquichòn

on vioù ommo é son neeui.Vardòon on tchotte de faye, cot-chun-e sion blantse é d’otre nae.

Lo mèinoo aloo on tsan i fayededeun lo bouque. On caéssènlo pi cocolón lai di : « Dze si quevo l’amériò pequé l’eurba fritsedi proo, méi seulla dè ihé séyée écatchée dedeun la grandze pevo-ze baillé pequé d’uvia.

Deun lo bouque, po llouèn dela méijón, ll’ayè on proo avouéian goille i méitèn. Lo pequioùberdjé s’arréhoo léi tcheu ledzòo déèn que torné a méijón :« … dezevouette, … trèntecat-tro, … heuncanta ». Contoo sefaye on béi que béijòn.

On dzòo, can l’ie lé, l’a vuarreé on grou órse : « Lo bou-que l’è a mè é le béihie n’angnouarèn a fée inque ! » dil’órse on féyèn semblàn d’atta-qué le faye. Adón lo berdjé losuppliye : « Dze te prèyo deléché pédre mon tchotte ! Monpadàn é mè n’èn que sèn pevivre ». Adón l’órse se drèhie sule patte de dèrì é di : « Dz’ouìbièn te baillé an chanse. Set’adin-e mon éyadzo, dze lèicho

ihé te faye. Te pou lèi pènsé can-que a demàn. Dze tourno inquea la mima eua ».

Lo berdjé tracahià tórne vitto améijón é conte totte a son padàn.Lo vioù refléchì an póouza,déèn que dii : « Tracahia-tè po,mon pequioù, lo dontèn beun-

pe ! Pope deutte que on grouórse suche pi maleun que onvioù ommo … Vouì apréi noun-a te va, commàn tòdzòo, on tsandeun lo bouque ; on tèndèn terecouille totte le catchoulle quete vai é te coppe le brantse diverne que te troue ».

Lo piquioù berdjé féi commel’a de-lèi son padàn, recouille ancantitó de catchoulle é debrantse que amóntequeulle ibòo de la goille é i solèi coutsèn,le-ze ataque avouéi de fiselletèndue d’eungn abro a l’otro,itor di proo. Apréi tò si traillepènse : « Ara me reste po d’otroa fée que de me catché dèrì onbouichón é attèndre ». Can laleunna se lée, arrue l’órse.Sorprèi, se drèhie su le patte dedèrì é reuste a botse iverta :

Que de boboroille… Que de foforoille…,Deun me hènt an,

n’i jamì vu de bague pai !Can la leunna se catse lo

berdjé, que l’ayè bièn acoutó,lèche sa catse é tourne tchu llu tòcontèn : « Ah aaah, padàn l’afran u an boun-a idó ! ».

Lo leundemàn, l’è tórnó abéése faye. Tò de suite l’órse arrueon se brandjouèn. Se lée su sepatte de dèrì é demande :« Adón, te so me dii queun l’èmon éyadzo ? ».

« T’ou hènt an – lèi repón logarsón – é l’è lo tèn que te n’alu-che ! ». De radze, l’órse se mooan patta é grâte i fon di bouquepe paméi pi tórné.

Te cougnì la brantse de ta fameuille ? L’abro inque dézó l’a perdù on pèa de fòille…T’i-heu bon de lé tchertchè, ta paèntóou troéé tsaque non plahié ?

Prai de : Alexis Bétemps et Lidia Philippot

Merveilles dans la vallée - Le Val d’Aoste contéCollection Le miel des contes

Imprimerie Slatkine, Genève 2006

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9Dicembre 2008 - n. 17

il Comune

Presso l’alpe di Promou èpronto dall’estate appena

trascorsa il complesso costrutti-vo che il Comune ha realizzatonon solo a servizio dell’attivitàdi alpeggio, ma anche per ospi-tare gli escursionisti dell’AltaVia n. 2. L’alpe di Promou è in-fatti attraversata dal tratto del-l’Alta Via n. 2 che congiunge ilCol de la Crosatie (che si trovaa 2838 m s.l.m. fra La Salle eAvise) con il Passo Alto (situatoa 2860 m s.l.m. fra La Salle e LaThuile). Il complesso è compo-sto da una stalla in grado diospitare 30 capi bovini, da unpiccolo laboratorio-caseificiocon annessi locali di servizio,

dall’abitazione del conduttoredell’alpe e da un super bivaccoche fa da punto tappa lungol’Alta via n. 2. L’edificio è dota-to anche di un gruppo elettroge-no che insieme ai pannelli solarifornisce l’energia necessaria al-l’intero stabile. La casa degli e-scursionisti di Promou è moltoconfortevole, oltre ai servizi condoccia dispone di 20 posti lettoe di due punti cottura sistematiin una spaziosa cucina-tinelloattrezzata con due tavoli e duepanche in legno ad angolo benrifinite. Alle spalle dell’edifi-cio, che si trova a 2021 m s.l.m.,

si erge il Monte Paramont, alto3299 m s.l.m., che ospita l’uni-co ghiacciaio di La Salle, benvisibile da Promou.

Oltre che attraverso l’Alta Vian. 2, riservata agli escursionistiesperti, il nuovo bivacco si puòraggiungere anche direttamenteda La Salle percorrendo i duesentieri boscati consecutivi n. 11e n. 5, partendo dal villaggio diChabodey a circa 980 m s.l.m.C’è tuttavia anche la possibilitàdi soggiornare presso l’agrituri-smo La Roueige che si trova giàa quota 1500 m s.l.m. in locali-tà Lazey, oppure presso il postotappa escursionistico (dortoir)Le Paradis in località Laó (LaVal del Fondo) a quota 1600 ms.l.m. (raggiungibili entrambicon una comoda pista forestalea circolazione controllata). Daqueste due stazioni il sentieron. 5 diventa allora una bella e-scursione di oltre un’ora fino aPromou. Lungo il sentiero n. 5,tutto in bosco fino ai pascoli diPromou, ci si avvicina più volteal torrente Lenteney e s’incon-

trano sulla destra orografica diquesto torrente ben tre antichecarbonaie, chiamate a La Salle“tsarbon-ie”, testimonianza del-la locale tradizione di utilizza-zione della foresta. In questilarghi spiazzi ben evidenti ivecchi “tsarboneun” accatasta-vano con maestria le ramaglie eil legname di seconda scelta finoa formare una cupola alta anche3 metri, con un diametro di 4-5.La catasta veniva ricoperta diterra e allestita in modo tale daassicurare una lenta combustio-ne. La carbonaia doveva essereaccudita con cura e pazienzaper 10-15 giorni, poi il carboneveniva raffreddato con l’acqua ealla fine veniva insaccato e tra-sportato a valle con le slitte peressere venduto a fabbri, fonde-rie e fabbriche. Da 150 quintalidi legno di abete e larice si po-tevano ricavare oltre 35 quin-tali di carbone.

Presso le tre carbonaie del sen-tiero n. 5 verranno collocati deicartelli indicatori turistici.

FINALMENTE PRONTO E FUNZIONANTEIL COMPLESSO COSTRUTTIVO DI PROMOUOltre all’Abitazione per ilcustode c’è spazio per 30mucche e 20 escursionisti.

La costruzione con alle spalle il ghiacciaio del monte Paramont.

La costruzione vista dall’Alta Via n. 2.

La cucina-tinello del bivacco.

Camera

Bagno

Camerata

Antica carbonaia sul sentiero n. 5.

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10Dicembre 2008 - n. 17

Specialità

Si è concluso con una ta-vola rotonda organizzatanei suggestivi ambienti

dell’Hotel Mont-Blanc Villagedi La Salle il progetto triennaletransfrontaliero finanziato dallaComunità Europea denominato“À la découverte des CépagesAncestraux des territoires duMont Blanc”. Un progetto cheha visto impegnati amministra-tori, agricoltori e operatori turi-stici della Valdigne e dell’AltaSavoia, ancora una volta unitiper far conoscere, grazie a unaserie d’iniziative messe in cam-po, non solo i vini e gli spuman-ti del Monte Bianco, ma anchel’unicità di due antichissimi viti-

gni, il Prié Blanc della Valdigne(coltivato a Morgex e a La Salle)e il Gringet francese.

Alla tavola rotonda hanno par-tecipato molti professionisti cheoperano nella filiera vitivinicoladi qualità e molti giornalisti dellastampa specializzata, i quali so-no stati accompagnati dagli am-ministratori e dagli agricoltoridirettamente presso i vigneti convista sul Monte Bianco. Sì, per-ché il proposito degli organizza-tori è proprio quello d’includerefra gli itinerari turistici comune-mente proposti anche la rilas-sante ed interessante passeggiatafra i vigneti più alti d’Europa. Aquesto scopo sono stati segna-

lati sul terreno, con apposite ste-le in pietra, dei veri e propri sen-tieri turistici, brevi ma gustosi.La piacevole passeggiata, che hapermesso ai partecipanti all’e-vento di toccare con mano i ri-sultati della cosiddetta agricoltu-ra eroica, si è poi conclusa nelcentro di produzione vinicoladella Cave du Vin Blanc de Mor-gex et de La Salle, dove è statopossibile sentire finalmente ilgusto e gli aromi di una vinifica-zione che ha ormai toccato tra-guardi d’eccellenza.

L’idea della passeggiata attra-verso i vigneti che si conclude incantina è un po’ la trasposizioneturistica del processo di vinifica-zione il quale, come dicono e ri-petono instancabilmente gli a-gricoltori dei Pays du MontBlanc, è un processo delicatissi-mo che inizia appunto nella vi-gna. Per sottolineare la veridi-cità di quest’ultimo importanteconcetto, viene proposto ai let-tori, nella rubrica Bruits d’Ar-chives di questo numero, undocumento d’archivio molto si-gnificativo. Si tratta di una De-libera del 1869 nella quale gliAmministratori e gli esperti delComune di Morgex si dicevanoallarmati di fronte al fatto che gliagricoltori, spaventati dai danniche gli attacchi parassitari dellaCrittogama della vite (Uncinulanecator) stavano provocando allaloro uva, avevano cominciato araccoglierla senza tener contodel giusto grado di maturazione.Molti insomma vendemmiava-no “sans attendre la maturité deces fruits”, cosa che veniva con-siderata dagli esperti e dagli stes-si Amministratori “un abus pré-judiciable et intollérable”, pro-prio perché in questo modo sirischiava di compromettere latradizionale qualità della vinifi-cazione, producendo “un vinmoins bienfaisant et moins ap-préciable”. Con quella Deliberaallora il Comune decise di stabi-lire d’autorità il giusto periododella vendemmia, sentendo gliesperti e autorizzando di voltain volta eventuali eccezioni.

Quest’antica salutare intromis-sione del potere amministrativo,volta a tutelare e valorizzare ifrutti della povera agricolturamontana, si è protratta fino aigiorni nostri, trasformandosi inun’autentica collaborazione fraagricoltori e Amministratori.

La Torta allaVALDOSTANAdi Gian Mario

Gian Mario, che intornoal 1980 ha gestito con cura epassione la rinomata “Ga-stronomia Radin” a Cour-mayeur, ci ha gentilmentefornito la sua ricetta della“Torta alla Valdostana”: unaspecialità che, pur nella suasemplice composizione, hariscosso all’epoca un grandesuccesso di vendita!

PREPARAZIONE

1) Imburrare e spolverare difarina bianca una teglia daforno preferibilmente qua-drata; 2) stendere uno stratomediamente sottile di pastasfoglia, lasciando fuoriusciredai bordi una quantità suffi-ciente di pasta (10 centimetricirca) con la quale poter suc-cessivamente ricoprire latorta; 3) adagiare un primostrato di prosciutto cotto ta-gliato a fette piuttosto spesse,ricoprire il prosciutto confontina e in ultimo con spina-ci precedentemente cotti econditi a piacere; 4) sbattere 2uova intere e versarle a crudosugli spinaci; 5) ricominciarecon il prosciutto cotto e ripe-tere per almeno tre volte la di-sposizione degli strati; 6) co-prire infine il tutto con lapasta sfoglia lasciata fuoriu-scire in precedenza dai bordidella teglia; 7) sbattere i tuorlidi due uova e spalmarli, aiu-tandosi con un pennellino dacucina, sulla torta; 8) cuoce-re a 250 °C per almeno un’orain forno pre-riscaldato.

La torta, tagliata a fette eservita ben calda, costituisceun ottimo pasto completo.

La Salle, Morgex e la Communauté de Com-munes Faucigny Glières hanno portato a ter-mine, con un evento - tavola rotonda organizza-to a La Salle, un progetto triennale transfronta-liero realizzato con il contributo della Comuni-tà Europea e intitolato “À la découverte des Cé-pages Ancestraux des territoires du Mont Blanc”.

Un momento della giornata conclu-siva del progetto transfrontaliero.

Grappoli del vitignoautoctono Prié Blanc

de Morgex et de La Salle.

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11Dicembre 2008 - n. 17

Specialità

Ecco perché non ci si deve mera-vigliare se i Sindaci dei Pays duMont Blanc oggi partecipano inprima persona con tanta natu-ralezza e così appassionatamen-te, insieme agli agricoltori e in-sieme ai turisti, alla “découvertedes Cépages Ancestraux des ter-ritoires du Mont Blanc”. Titoloquest’ultimo del progetto rea-lizzato grazie a un finanziamen-to europeo, statale e regionale di

quasi 400 mila euro complessivi.Il Comune di La Salle ha opera-to insieme al Comune di Morgexe agli Enti Locali dell’Alta Savoiacompresi nella Communauté deCommunes Faucigny Glières:Bonneville, Contamine-sur-Arve, Petit-Bornand-les-Glières,Vougy e Ayze. Il Sindaco di que-st’ultimo comune, M. Jean-Pier-re Mermin è intervenuto a LaSalle dove ha portato l’esperien-

za di chi opera in un territorioin cui la viticoltura costituisce laprincipale attività agricola. Mer-min ha sottolineato l’importanzadi un’azione comune per pre-servare e valorizzare gli antichivitigni del Monte Bianco ai qualiè legato - ha detto- un vero eproprio patrimonio culturale; haauspicato, a questo proposito,che in futuro si rafforzi semprepiù anche la rete fra gli agricolto-ri del Monte Bianco, una reteantica le cui maglie sono state ul-teriormente rafforzate proprionel corso dello svolgimento delprogetto europeo transfrontalie-ro conclusosi a La Salle.

Fra gli altri interventi, quellodel Sindaco di La Salle, Cassia-no Pascal, il quale ha parlato an-che di un altro progetto di turi-smo transfrontaliero, finanzia-to dalla Comunità Europea perun importo complessivo di oltre3 milioni e 300 mila euro. Si trat-

ta del progetto denominato Ré-seaux d’Itinéraires TouristiquesTransfrontaliers en Haute-Sa-voie et Vallée d’Aoste che ha vi-sto impegnati insieme l’Asses-sorato regionale al Turismodella Valle d’Aosta e i comunidi La Salle, Arvier, Verrès, Avi-se e Chamonix. I risultati dellavoro sono sul sito www.ba-ladesculturelles.eu. Da visita-re naturalmente anche il sitowww.cepagesmontblanc.com

Vini e spumanti del Monte Biancoprotagonisti di un Euro-progetto

Arrondissement d’Aoste. COMMUNE DE MORGEX.

Délibération du Conseil communal de Morgex pour êtreautorisé à fixer l’époque des vendanges en cette Commune.

L’an mil huit cent soixante neuf et le jour dix du mois de juillet àMorgex dans la Salle communale;

Le Conseil communal s’est réuni extraordinairement, après con-vocation à la manière prescrite, aux personnes des Sieurs CibillazJean Grat syndic, Quinson Louis Joseph assesseur, Chattel GeorgeCyprien suppléant, Raymond André suppléant, Veticoz Bal-thazard, Requedaz Pierre François, Dufour Charles Laurent,Bletton André Guillaume, Vagneur Cyprien et Pascal PierreFrançois, conseillers, en assistance du secrétaire.

La convocation extraordinaire est autorisée par lettre de M. leSous-Préfet du 19 juin dernier n° protocollo 2866.

Le dit Conseil:

Considérant que, dans le temps, le Conseil communal nommaitdes experts, soit des personnes de connaissance et de bon juge-ment, pour arrêter les jours qu’il aurait été convenable de fixer lesemprises pour retirer la vendange, et que chacun se faisait un de-voir de se conformer aux ordres que la Commune donnait ensuitedu rapport de ces experts.

Que depuis plusieurs années la maladie soit la critogame attaquela vigne, et que les raisins périssent avant leur maturité, ce qui porteles propriétaires à devoir les retirer plus-tôt, sans attendre la matu-rité de ces fruits en général, et quelques uns demandèrent des per-missions particulières à l’autorité locale, et d’autres se mirent peu-à-peu à aller retirer leurs récoltes des vignes à volonté, ce qui de-vient maintenant un abus préjudiciable et intollérable, parcequ’il ya plusieurs propriétaires de vignes qui, sous le prétexte qu’il y aquelques grappes de raisins atteinte de la maladie, ou que les pas-sants y font quelques petits vols, se permettent d’aller vendangerleurs vignes à volonté, avant que les raisins soient parvenus à leur

maturité, et par ce moyen ilsfont un vin moins bienfaisant etmoins appréciable; qu’outre ce-la, quelques uns d’entr’eux, dèsqu’ils ont retiré quelque peu devendange, font ensuite des rapi-nes et on ne peut plus au besoiny faire des perquisitions pour é-tablir le fait, d’autant plus queles vignes sont très morcelées et confondues les unes avec les autres.

Par ces motifs, le dit Conseil a délibéré et délibère à pleins suf-frages de prier M.r le Sous-Préfet de vouloir bien l’autoriser àrétablir l’ordre qui existait anciennement: qu’aucun propriétairene put aller à volonté vendanger ses vignes avant les jours fixéspour les emprises, sous peine, en cas de contrevention, de voirconfisquer sa vendange et encourir une amende de livres vingtpour chaque fois qu’il seroit pris en contrevention, sauf cepen-dant en cas de nécessité bien établie, et, en pareil cas, le proprié-taire s’adressera au Syndic ou à la Junte municipale qui, aprèsavoir pris les informations voulues, pourra lui accorder la per-mission requise, moyennant l’assistance d’un garde champêtrependant tout son travail, aux frais du requérant, et avec obliga-tion de se soumettre à telles autres conditions que l’Autoritélocale administrative jugera à propos.

Dont acte qu’après lecture ouïe le Conseil communal a signé.Le Syndic Cibillaz.Quinson Louis Joseph, Raymond André, Veticoz Joseph Bal-

thazard, Requedaz Pierre François, Dufour Charles Laurent,Bletton André Guillaume, Vagneur Cyprien, Chattel Cyprien,Pascal Pierre François et F. Jolibois secrétaire.Publié le dimanche 25 juillet 1869.

Copie fidèlement extraite de son original, retrouvé aux Archives communales deMorgex [Vol. 40/2.12], par M. Cassiano PASCAL, le 3 août 2007.

Da sinistra i sindaci Cassiano Pascal, Lorenzo Ezio Graziola e Jean-Pierre Mermin.

Vigne a La Salle.

1869

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Numerose le proposte del nuo-vo programma delle attività cul-turali promosse dalla BibliotecaComunale di La Salle. Sono giàpartiti sia il Corso di chitarraclassica e moderna, con lezioniindividuali tenute quest’annoda un insegnante di Torino, siail Corso di lingua inglese livel-lo base -intermedio che termi-nerà a gennaio. Sono ancora a-perte le iscrizioni per numerosealtre iniziative.

Viste le numerose richieste è inprogramma l’organizzazione di

un ulteriore corso di chitarramoderna, da tenersi in Bibliote-ca tutti i venerdì pomeriggio apartire dalla metà di dicembre2008 fino a maggio 2009.

Il 9 gennaio inizierà il Corso diinglese, livello avanzato, com-posto da 13 lezioni serali digruppo tenute da insegnantemadrelingua ogni venerdì dalle19,00 alle 21,00; la quota di par-tecipazione è di 50,00 euro. Unanovità di quest’anno è il Corsodi lingua francese livello base,che si articolerà in 12 lezioni di

gruppo tenute tutti i lunedìdalle 20,30 alle 22,00 a comin-ciare dal 12 gennaio; anche inquesto caso la quota di parteci-pazione è di 50,00 euro.

A gennaio inizierà anche unCorso di cucito di 20 ore com-plessive, articolato in 10 lezioniserali di gruppo che si terrannoa Maison Grassy tutti i martedìdalle 21,00 alle 23,00, a partiredal 13 gennaio 2009. Le attrez-zature necessarie per seguire ilcorso, comprese le macchine percucire, verranno fornite agli i-

scritti dalla biblioteca. Il costo dipartecipazione è di 50,00 euro.

E’ invece ancora da definire laquota di partecipazione per ledue escursioni serali con rac-chette da neve e cena in quotache la Biblioteca organizza incollaborazione con le Guide eMaestri di sci del gruppo SirdarMontagne et Aventure di LaSalle. Condizioni meteo per-mettendo la prima uscita è pre-vista intorno a Natale, la secon-da invece fra gennaio e febbra-io 2009: entrambe dovrebberosvolgersi lungo i più bei sentieriinnevati del territorio comunaledi La Salle. Possono parteciparesia bambini sia adulti e le rac-chette si possono noleggiarepresso il punto di ritrovo. Daaprile a maggio la Bibliotecaorganizza per i giovanissimi dietà compresa fra i 7 e i 14 anniun Corso di arrampicata e av-vicinamento alla natura con4 uscite pomeridiane, tutte dimercoledì, il cui costo totale è di40,00 euro. Infine, sempre a pri-mavera, verrà organizzata, co-me ogni anno, la Gita del diver-timento nella quale grandi epiccini formeranno un’unicagioiosa comitiva. Per ulterioriinformazioni e per le iscrizioniai corsi occorre rivolgersi allaBiblioteca Comunale di LaSalle. La Biblioteca è aperta: illunedì e il mercoledì dalle 9,00alle 12,00; il martedì e il giove-dì dalle 14,00 alle 18,00; infi-ne il venerdì dalle 13,00 alle17,00. L’indirizzo e-mail e iltelefono della Biblioteca sono:[email protected] 0165862559. (Giulio Marchini)

La squadra Morgex II di Fiolet , composta da giovanissimi atleti in gran parte di LaSalle, ha vinto quest’anno entrambi i campionati regionali della categoria Juniores B. NelCampionato Primaverile ha riportato la vittoria in 7 partite su 7; in quello Autunnale habattuto in finale il Sarre con 4 punti di vantaggio, anche grazie alla determinante presta-zione di Daniele Perruchon che ha totalizzato da solo ben 106 punti. Daniele è stato for-tissimo anche nei tornei individuali: si è aggiudicato per il secondo anno consecutivo,con 55 punti, il prestigioso Batôn d’Or e ha perfino vinto per gli Junior B la 35a edizio-ne del Trofeo Consiglio Valle con 119 punti.

Un anno da incorniciare, insomma, per la squadra Morgex II. I ragazzi sono partico-larmente riconoscenti al loro capitano allenatore Corrado Perruchon e anche ai lorogenitori che li hanno attivamente seguiti durante i campionati, preparando tra l’altrosquisite merende consumate insieme ai giocatori avversari.

Passeggiando nel villaggioho incontrato un personaggiogrande, grosso e silenziosodall’aspetto dignitoso.Dopo averlo un po’ guardato,l’ho d’un tratto interrogato:“Dica un po’, Sua Maestà,ma che fa piantata qua?Non si annoia notte e giornoa guardarsi sempre intorno?La sua chioma non si stancadi far ombra ad una panca?”“Stai parlando da ignorante!Qui io sono assai importante;guarda bene: sono il TIGLIO,tutti mi aman come un figlio.Son di Fermo la creaturae nessun mi fa paura!Proiettato sulla vallevedo giù sino a La Sallee da anni ormai conoscoi segreti del gran bosco.Ma la vita mia è quassù:puoi vedere pure tuquesta tavola imbandita

che fa invidia anche a Re Mida!Pranzi, cene, compleanni,qui si scordano gli affanni;

primavera o Ferragostoad ognuno tocca un postoper godere in compagniadi buon cibo ed allegria.

Tra le foglie e i lunghi ramipoi raccolgo a piene mani

voli e canti di uccellinirisa e voci di bambini.

E la notte, che emozione!,alla luce del lampione

danzan qui le fate buone;la fontana che gloglotta

accompagna una gavotta.Volan pure i pipistrelli

che mi sembran quasi belli!Ora che ci conosciamo

tu puoi stringermi la mano!”Io rimasi un po’ interdetta,

poi risposi in tutta fretta:“Se verrò l’anno venturogrande Tiglio, sta’ sicuro,troverò un amico in più,

sempre che lo voglia tu!”Corse allora tra le frondeun sussurro quasi d’onde,

un saluto eccezionaleda un amico senza uguale!

Silvia (Estate 2007)

12Dicembre 2008 - n. 17

Tempo libero

In piedi dietro, da sinistra: Jessica Silvani (segnapunti), Corrado Perruchon (capitano allenatore).Giocatori in piedi, da sinistra: Mathieu Chabod (1996), Thierry Silvani (1999), Didier Gamba (1999), DanielePerruchon (1996), Simone Rigollet (1996). Giocatori seduti, da sinistra: Nathan Pavese (1997), Joël Gamba(2001), Gabriel Pareyson (2001), Davide Pesenti (2001). Manca nella foto: Stefano Perruchon (1999).

Il Tiglio(à Les Places)

Ancora aperte le iscrizioni a molti corsi e iniziativepromossi dalla BIBLIOTECA COMUNALE per il 2009

I ragazzi juniores B di La Salle e Morgex vincono i 2 campionati regionali di Fiolet Daniele Perruchon vince per la seconda volta consecutiva il BATÔN D’OR e si aggiudica anche il TROFEO CONSIGLIO VALLE

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13Dicembre 2008 - n. 17

Associazioni

Dal 17 al 21 ottobre scorso si è svolta inValle d’Aosta l’8a Edizione della Festa Re-gionale del Volontariato. Ospite d’onoreè stato Hunter “Patch” Adams, il medicoche ha inventato la famosa Terapia del sor-riso, una terapia che sta riscuotendo semprepiù interesse e che viene praticata negliospedali con l’aiuto dei cosiddetti clown dicorsia. Si tratta di operatori volontari quali-ficati e ben addestrati che, vestiti da pagliac-ci e con il loro camice colorato, corrono inaiuto di medici e infermieri con una missio-ne ben precisa, quella di far ridere i pazien-ti ricoverati in ospedale. In Valle d’Aosta cisono 24 medici-clown: fanno capo a un’as-sociazione denominata Missione Sorrisoche conta 50 soci sostenitori e ha la sua sedelegale proprio a La Salle.

I volontari dell’Associazione “MissioneSorriso Valle d’Aosta - Onlus - Mission Sou-rire Vallée d’Aoste”, costituita nel 2004, ope-rano stabilmente presso l’ospedale Beau-regard di Aosta, in particolare nei reparti dipediatria, patologia neonatale e ostetricia,geriatria, otorinolaringoiatria e gastroen-terologia. E’ ormai provato infatti che gli ef-fetti psicologici del ridere sono tutti positivi.Una bella risata non solo provoca reazionibenefiche per la mente (in quanto attenua lepaure e predispone ad un atteggiamentofiducioso), ma aumenta perfino ledifese immunitarie. Migliora,inoltre, lo stato neuroendo-crino del paziente e pareabbia anche l’effetto diun benefico massag-gio in tutto il corpo,allentando la tensio-ne muscolare e rie-quilibrando circola-zione sanguigna e ri-tmo cardiaco.

Ogni ricovero in o-spedale è sicuramentefonte di preoccupazione edi timori, fattori che vannoad incidere su uno status già de-licato e critico. Si sa bene quanto siaimportante la disposizione d’animo nell’af-frontare anche la più normale quotidianità,a maggior ragione per affrontare bene unricovero ospedaliero è determinante la giu-sta condizione psicologica. In questo mo-mento difficile c’è bisogno di non sentirsiabbandonati e c’è la necessità di essere ac-compagnati con una presenza affettiva lun-go il percorso di cura. Per stabilire questerelazioni di aiuto a sostegno dei pazienti,per ascoltare e comprendere al meglio i loro

bisogni, l’ospedale si è aperto ad altre figu-re, quelle degli insegnanti, degli educatori,degli animatori di gioco, con le quali si èalleato impostando un vero e proprio lavo-ro di équipe. Nuove forze e risorse sonoentrate, insomma, a far parte della vita direparto: fra queste spicca la colorata presen-za appunto dei medici-clown.

I clown arrivano in reparto a suon di mu-sica: sull’uscio delle camere chiedono per-messo suonando campanelli immaginari,suscitando così la curiosità dei bambini coni quali ben presto stabiliscono un rapportodi complicità. A quel punto i medici-clownaprono le loro valigie tirando fuori giochi,pupazzi parlanti, strumenti musicali, librimagici: tutto ciò che occorre, insomma, pertrasportare i bambini in un mondo di fanta-sia affinché ritrovino la salutare voglia di ri-dere. Ridere calma il dolore, in quanto di-strae l’attenzione da esso, e quando il dolo-re riappare non ha più la stessa intensità.Ridere, inoltre, è un primo passo verso unacondizione di ottimismo che contribuisce adonare gioia di vivere. Durante le visite deimedici-clown i bambini ridono, i medici egli infermieri sorridono e così anche i geni-tori ritrovano il coraggio di sostenere i lorofigli nel cammino verso la guarigione.

I volontari dell’associazione MissioneSorriso Valle d’Aosta sono stati

impegnati, nel corso di que-sti anni, anche fuori dagli

ospedali. Questo per-ché la clownterapia sipuò portare ovunqueci sia dolore, disagio,tristezza o malesse-re. I clown hannosvolto, per esempio,attività con i disabilidel centro di ippote-

rapia di Aosta, con igiovanissimi pazienti

di un centro per celebro-lesi di Alba, con gli anziani

durante il pranzo di Nataleorganizzato dal Comune di Aosta,

con i detenuti della Casa circondariale diAosta e perfino con i residenti di una Casadi accoglienza in Romania.

Per diventare medico-clown bisogna in-nanzitutto associarsi a Missione Sorriso Val-le d’Aosta, con sede in località Croix-des-Prés n. 26 -11015 La Salle. Dopo l’iscrizioneall’Associazione occorre seguire un percor-so formativo. Per prima cosa il volontariopresenta il suo curriculum e svolge un col-loquio iniziale per la verifica attitudinale.

Successivamente inizia il corso vero e pro-prio costituito da una parte teorica di 50 oree da un tirocinio di 60 ore. Il corso si avva-le sia dell’esperienza di medici-clown giàoperativi nell’associazione stessa, sia didocenti esterni; le materie trattate sono:comico-terapia e gelotologia (dal greco ge-los = risata); espressività creativa e teatro;tecniche di mimo; tecniche di micromagia;tecniche dell’ascolto e della relazione (fidu-cia, comunicazione); il dolore e la morte;igiene e comportamento in ospedale; gioco-leria; sculture di palloncini.

Accanto a un’adeguata formazione, i soci-clown dell’Associazione Missione Sorrisopossono contare inoltre sull’organizzazionedi corsi di aggiornamento. Con l’auspicatoarrivo di nuovi volontari, l’Associazioneconta nel prossimo periodo di estendere lapropria attività anche presso la sede di vialeGinevra dell’Ospedale Regionale. Chi vo-lesse sostenere i medici-clown di MissioneSorriso può inviare un’offerta libera alle se-guenti coordinate: Associazione MissioneSorriso Valle d’Aosta IBAN: IT80 SO306901 2051 0000 00610638.

Solange Herren(Già operativa come insegnante di sostegno

presso l’ospedale Regina Margherita di Torino.)

Stefania Perego(Medico-clown, in arte dott.ssa Tatapik.

Presidente dell’Associazione Missione Sorriso.)

i 24 mmeeddiiccii -- cclloowwnn valdostanihanno la loro sede a La SalleL’Associazione Missione Sorriso Valle d’Aosta conta 50 soci sostenitori. Per diventare“Terapeuti del Sorriso” occorrono un corso teorico di 50 ore e un tirocinio di 60.

Alcuni volontari dell’Associazione MissioneSorriso Valle d’Aosta che ha la sua sede a La Salle

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14Dicembre 2008 - n. 17

Generazioni

Riprende in questo numero il breve viaggio all’interno delle tradi-zioni della nostra comunità. La volta scorsa il canonico Cravel ci haaccompagnato – da novembre a novembre – attraverso un anno in-teramente ritmato dalle ricorrenze religiose («Le Journal de LaSalle», n. 1/2008, pp. 18-19). Ora, con la rievocazione dei riti di pas-saggio, è il momento di iniziare ad addentrarci nella vita quotidianadei Sallereins d’antan. (Luca Jaccod)

BAPTÊME. - Les parrains et les marraines se présentent, sauf que lesparents soient pauvres. Le parrain achète le cierge et la marraine legarnit de rubans et de fleurs. Évidemment c’est le parrain qui portel’enfant. Lorsque l’enfant est né dans un village de la côte, il est portéjusqu’au chef-lieu dans une corbeille. Un voile blanc percé à jourcomme une filoche est adapté aux épaules du parrain, descend largesur sa poitrine et recouvre l’enfant. Il porte encore, penduau cou, au moyen d’un ruban ordinairement rougeun “Agnus Dei” qui repose sur sa poitrine. Si leparrain est à son aise, il fait carillonner pen-dant le baptême, les parrains font le tour dumaître autel et déposent leur offrande àl’angle de l’autel, du côté de l’épître. Ils serendent ensuite devant tous les autels del’église ; le plus souvent cependant ils nes’arrêtent que devant l’autel du SaintEsprit où ils prient quelques instants àgenoux. Au sortir de l’église le parrain et lamarraine invitent quelques amis, le parraindes hommes, la marraine des femmes ou fil-les ; ils entrent dans une auberge de la bourgadeet boivent quelques litres de vin accompagnés degâteaux. Le vin est payé par le parrain et les gâteaux parla marraine. Actuellement cela se pratique le dimanche suivant. Puisl’on passe chez l’épicier qui a été averti de préparer le cornet. Cecornet consiste dans un paquet composé de sucre, café, chocolat,noix muscade, cannelle ; tout cela est payé par le parrain. La mar-raine offre des oeufs. L’enfant est remis à la mère et on lui fait lesigne de la croix avec la chandelle. Quand la mère est relevée a lieule comparò. Pendant l’enfance du filleul ou de la filleule, les parrainslui font quelques petits cadeaux.

PREMIÈRE COMMUNION. - Le parrain achète au filleul une cravateet la marraine à sa filleule un voile blanc.

CONFIRMATION. - La marraine achète pour le filleul ou la filleuleun bouquet qu’ils attachent sur la poitrine. Des groupes de gar-çons et de fillettes répandent des fleurs sur le chemin parcouru parl’évêque, depuis le lieu de sa rencontre jusqu’à l’église.

MARIAGE. - Ici on se marie très tard. Lorsque une fille a donnésa parole à un jeune homme, celui-ci lui donne la caparre, quiconsiste en une somme de 40, 50 ou 60 frs. Après s’être fait lapromesse, les fiancés vont faire la demande à leurs futurs beau-père et belle-mère. Demande exaucée, on songe aux habits. Legarçon se prépare un habillement ou en drap du pays ou enétoffe ; la fille une cotta en étoffe aussi. Le parrain de l’époux luiachète le chapeau ; la marraine de l’époux lui procure la chemise.En retour le filleul donne à la marraine un tablier. Aux fiançailleson ne donne point d’arrhes ; mais on remet au prêtre un mou-choir et à l’époux une cravate ; celle-ci est offerte par l’épouse, lemouchoir est procuré par l’époux. Le matin du jour du mariage,on se rend chez la fiancée ; on y déjeune, puis on part pourl’église, les deux époux en tête. Viennent après eux le compagnonet la compagne (nourreutz) des deux époux, puis tous les autres.

Après la messe, le prêtre chante le Libera me pour les défunts desépoux ; la cloche l’annonce du haut du clocher. Arrivés à la mai-son, la belle-mère donne l’accolade à sa nouvelle belle-fille et lui con-signe ensuite les insignes de l’emploi qu’elle aura dans la maison : parex. la louche si elle aura le soin du ménage ; ou bien le réseau si elledoit soigner le bétail : en patois foryeui (linceul ayant aux angles desficelles de chanvre tressées, destinées à être liées ensemble). Dînerselon les moyens des familles ; coups de pétards. Lorsque les épouxsortent d’un village, ou bien vont y entrer, les garçons de ces locali-tés qui ont sympathisé avec les époux, placent des rubans à traversle chemin. A côté est une table chargée de bonbons, gâteaux et vin.Les époux versent une somme (elle est allée jusqu’à 100 frs) ; alorson détache les rubans et l’on présente à boire et à manger aux époux.

Sciure de bois et paille. - Balayer le chemin. Quand l’époux estveuf, il est tenu de payer un baril de vin, autrement

charivari. Un veuf s’est un jour refusé à cet usage,les charivaris ont continué pendant des se-

maines ; la police intervint ; alors les jeunesgens, en passant devant sa maison, char-

gèrent leurs mulets de toutes sortes desonnettes. Le pauvre remarié dut subirce tintamarre autant qu’il plut aux jeu-nes gens de le poursuivre.

SAINT VIATIQUE. - On donne descoups lents de la grande cloche ; puis on

tinte la petite. Arrivés à l’église, on distri-bue quelques chandelles aux personnes pré-

sentes. Si le malade est à la bourgade, tout lemonde se rend chez lui, s’il est d’un autre villa-

ge, la foule s’agenouille à l’extrémité de la bourgadeet un seul homme portant une lanterne et une clochette

accompagne le prêtre. Si le malade a une agonie longue, on récitepour lui le chapelet, ou bien on promet de faire célébrer une messe,ou bien encore on fait donner la bénédiction. Si le malade est un en-fant, ce sont neuf enfants qui vont à l’église ou à la chapelle prier, gar-çons si le malade est un garçon et neuf fillettes, si c’est une fillette.Tandis qu’il expire, on fait sur lui le signe de la croix avec la chandelle.A peine expiré, dans les villages, on sonne la cloche de la chapelle.

SÉPULTURE. - Le défunt est gardé par le fossoyeur ; il est habillépar le fossoyeur si c’est un homme ; si c’est une femme, par quel-que femme. L’habilleur reçoit en récompense quelques habits demédiocre valeur. Pardon. Soupe aux pauvres le jour de la sépul-ture, le 7ème et l’anniversaire. Si les parents du défunt sont riches, ilsdonnent à 6 ou à 8 pauvres de leur choix un mètre et demi de drapdu pays de couleur de brique. Les pauvres prennent ce drap, unis-sent de cette pièce les deux angles les plus rapprochés, et se l’adap-tent sur la tête en forme de capuchon dont la partie postérieuredescend jusqu’aux reins. Ainsi accoutrés ils accompagnent ledéfunt depuis la maison jusqu’au cimetière, se tenant toujours àcôté de la bière, aussi bien à l’église qu’ailleurs. Si les parents sontmoins aisés, ils feront cette aumône à deux ou à quatre pauvres,toujours pourtant à un nombre pair, par amour de la symétrie. Lasoupe est faite aux gruaux, haricots, pommes de terre, assaisonnéeau gras. Lorsque les parents n’ont pas de ménage commode, ils dis-tribuent de l’argent à la porte de l’église. Dîner aux parents le jourde la sépulture et le 7ème . Le premier doit être nécessairement mai-gre, le deuxième peut être gras. Au passage du cadavre, on sonnela cloche de la chapelle. On fait sur la bière le signe de la croix, àl’église et au cimetière avec la chandelle quand on en a, ou bien, aucimetière, avec une pincée de terre. (Fine della seconda parte)

Usages religieux et populaires de La Salle

Nella foto: fonte battesimale della chiesa parrocchiale di Derby

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Particolarmente riuscita l’edi-zione 2008 della festa di sanCassiano, Patrono di La Salle,svoltasi dall’11 al 14 agosto.Un successo in buona partedovuto anche al fatto che ilComitato organizzatore deiquattro giorni di festeggia-menti, La Societò de Sen Ca-chan, che si è recentementecostituita formalmente inuna vera e propria società colpreciso scopo statutario di te-nere vive le tradizioni di LaSalle, ha vinto il concorso Lalliou de mejoun promosso dalBREL sviluppando, in col-laborazione con l’Ammini-strazione Comunale, il pro-getto denominato Les Aubo-des-A la découverte de la Ba-doche. Lo scopo del concorso,e quello del progetto che lasocietà San Cassiano ha po-tuto realizzare grazie al pre-mio ottenuto, è stato quellodi far sposare la promozioneturistica con la conoscenzadelle tradizioni locali.

Queste nozze a La Salle sonostate felicemente celebrate inparticolare il 12 agosto scorsoquando turisti, giovani Bado-chea e musiciens hanno fattoinsieme lo too de totte le méi-jon per annunciare la festa delPatrono, molto sentita da tut-ti i Sallereins. I turisti hannocioè partecipato direttamente,e non solo da spettatori, a unodei passaggi fondamentali diquella tradizione plurisecolarenota appunto come La Bado-che. I turisti hanno inoltre po-tuto visitare e apprezzare l’al-lestimento di una vera e pro-pria mostra composta di foto,video e antichi costumi.

Giorno speciale è stato natu-ralmente il 13 agosto. I festeg-giamenti sono iniziati fin dalle8,00 del mattino, con la conti-nuazione del giro per il paese,poi ha avuto luogo la celebra-zione della Santa Messa nellachiesa parrocchiale di San Cas-siano e al termine della funzionesi è dato inizio alle danze inpiazza, aperte ovviamente dallequattro coppie della Badoche,

che quest’anno sono state for-mate da: Fabio Costaz e MarinaSeguin; Sacha Paternolli e AliceLucato; Jean-Marc Chanoine eValeria Lucato; Jean-ClaudeOttoz e Marta Adriano.

Nel pomeriggio, accanto alletradizionali premiazioni, l’elen-cazione dei nuovi bambini nati aLa Salle durante l’anno, per o-gnuno dei quali è stato appeso illungo nastro di raso alla lebardadella Badoche, nastro annodatodirettamente dai genitori di cia-scun neonato. La festa è prose-guita presso Maison Gerbollierin compagnia dei Petits Salle-reins, del Coro di Sant’Orso edella Banda Musicale Courma-yeur-La Salle. Per concludere:cena tipica e serata danzante,durante la quale è stato battutoall’asta, come da tradizione, ilmedaglione della festa, sculturalignea di Roberto Presa. L’am-bito pezzo è stato aggiudicatoad Andrea Garin. Quest’anno,

con il ricavato della festa, LaSocietò de Sen Cachan, in colla-borazione con la locale sezionedegli Alpini, acquisterà un defi-brillatore per il pronto interven-to a La Salle e del materiale uti-le alla comunità di anziani dellaCasa Famiglia di via Colomba.

Moltissime le persone che LaSocietò de Sen Cachan deve rin-graziare per il successo della fe-sta del Patrono; fra queste: At-tilio Tampan, per i tanti consiglie per le fotografie; Agnese e Da-ria, per l’allestimento della mo-stra; Christine, per le sue doti dispeaker internazionale; la bandadel pià de veulla e dintorni, inparticolare Conedera e il miti-co Sarasino, per aver ospitato ifesteggianti nelle loro taverne;la formidabile coppia ErmesJocallaz e Andel Pascal, peraver emozionato il pubblicovincendo la gara di Palet; infinei cuochi, vero punto di forzadella festa. (Daniel e Sacha)

15Dicembre 2008 - n. 17

Generazioni

I l gruppo folkloristico LesSallereins ha festeggiato

quest’anno i quarant’anni diattività. Benché, infatti, essoabbia preso le mosse da un’i-dea di Bruno Salice e LuigiViscian fin dal 1964, la suaprima uscita ufficiale risale e-sattamente al 13 agosto 1968.

Per questa ricorrenza è stataorganizzata, a metà anno, unaserata speciale iniziata con laSanta Messa celebrata da donSilvio: una toccante funzionealla quale hanno partecipato,oltre ai componenti del CoroSant’Orso, legati ai Sallereinsda un’amicizia di vecchia data,anche tutti i gruppi folkloristici della Valled’Aosta, ciascuno rappresentato da una coppiadi ballerini. La serata è proseguita presso leCasermette di Derby, dov’è stata imbandita unatavolata che ha visto riuniti tutti coloro che nelcorso degli ultimi quarant’anni hanno portatoin giro per il mondo le tradizioni di La Salle,partecipando appunto all’attività del gruppofolkloristico. Sono stati premiati i vari presiden-ti: Bruno Salice (1968), Marino Tisseur (1974),Annalisa Plat (1980), Roberto Presa (1986) eKatia Lafarge (2001). Un riconoscimento anche

ai più anziani del gruppo: E-milia Charrey, Corrado Cha-tel e Piercarlo Ollier. Un pre-mio, inoltre, sia alla madrinaRina Treboud sia alla fonda-trice dei Petits Sallereins Del-fina Gerbere. Infine, sono sta-ti premiati anche i fisarmoni-cisti Ernesto Letey e RenatoGambone. E’ stata l’occasionegiusta anche per presentare ilnuovo ballo: La danhe peu ledzoieui. I “vecchi” ballerini inpensione, invece, forti di qual-che serata di prove, hanno ri-proposto i noti balli del Grup-po, primo fra tutti La valse dutriolet con la sua musica origi-

nale. Non poteva mancare, naturalmente, l’in-no di La Salle, La Sallereintze, ballo storicodel Gruppo eseguito tutti insieme.

Il direttivo del Gruppo Folkloristico Les Sal -lereins è così composto: Stefano Kristel (presi-dente), Lorenza Malara (vicepresidente), RominaBouc (segretaria contabile), Katia Lafarge (direttri-ce artistica), Lorena Costaz (direttrice artistica deibambini), Sylvie Chanoine (responsabile dei costu-mi), Chantal Blanchet (consigliera), DamianoCharrey (consigliere), Piercarlo Ollier (consigliere).

il gruppo folkloristico Les Sallereinsha festeggiato i suoi Quarant’anni

Festa Grande per il Patrono San Cassiano

Place pour La Badoche!

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MUNICIPIO 0165861908UFFICIO I. A.T. 0165862562PRO LOCO 0165861190COMUNITA’ MONTANA 0165862545/6SCI CLUB VALDIGNE 0165808900PARROCCHIA LA SALLE 0165861288PARROCCHIA DI DERBY 0165860041UFFICIO POSTALE 0165861121A.I.A.T. MONTE BIANCO 0165842060CONS. VALLE MONTE BIANCO 0165842370INFORMAZIONI METEO 016544113

BIBLIOTECA COMUNALE 0165862559FARMACIA DI LA SALLE 0165861945

POLIAMB. MORGEX 0165809300MEDICO A. GANASSI 0165861381

MEDICO F. DAL FIUME 0165860088CREDITO COOPERATIVO 0165861951

STAZIONE FORESTALE 0165809754CROCE ROSSA ITALIANA 0165551564

PROTEZIONE CIVILE 0165238222GUIDE ALPINE COURMAYEUR 0165842064

V V. F. VOLONTARI DI LA SALLE 328769664I

NUMERI TELEFONICI UTILI� �

www.valico.com

Pubblicazione prodotta dal

Comune di La Sallecon l’Assistenza

Tecnica Editorialedel Valico Edizioni.

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