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N. 11

L’ESPERTO RISPONDE

Redditometro e spesometro

I quesiti sono stati pubblicati nelle pagine online del forum de L’Esperto Risponde “Redditometro e spesometro”. http://www.ilsole24ore.com/spesometro

LE GUIDE

DEL SOLE

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L’Esperto Risponde – Redditometro e spesometro

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Sommario

I soggetti interessati .......................................................... 2 Il monitoraggio dello spesometro ..................................... 7 L’accertamento sintetico ..................................................12 Le difese dal redditometro ...............................................13 Quando scatta l’obbligo di comunicazione ......................16

I soggetti interessati

1 | ASSOCIAZIONE IN REGIME DELLA LEGGE 398/1991

Domanda

L'articolo 21 del Dl 78/2010 ha introdotto l'obbligo di comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini dell'Iva, di importo non inferiore a 3mila euro (25mila euro per il 2010). Tra i soggetti obbligati, la circolare n.24/E/2011 ha indicato, tra gli altri, gli enti non commerciali, limitatamente alle operazioni effettuate nell'esercizio di attività commerciali o agricole. Tra i soggetti esclusi la circolare non ha fatto esplicito riferimento alle associazioni in regime della legge 398/1991, mentre ad esempio ha escluso i contribuenti minimi. Le associazioni in 398 devono attrezzarsi o no per la relativa

comunicazione? Dalla lettura della norma, del provvedimento e della circolare non si evince una esplicita esclusione.

Risposta

Come evidenziato dalla circolare, le disposizioni normative non prevedono alcuna esclusione soggettiva e quindi l'adempimento deve essere posto in essere da tutti i soggetti passivi ai fini dell'Iva. Si ritiene che anche i soggetti in regime 398 debbano pertanto effettuare la comunicazione limitatamente alle operazioni poste in essere nell'esercizio di attività commerciali. Sergio Pellegrino

2 | RESIDENCE

Domanda

È obbligato allo spesometro il residence che ospita per periodi di

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tre mesi e con costi mesili, Iva compresa, da 2.300 fino 3.500 euro rilasciando RF/fattura mensile?

Risposta

Il contratto di locazione o di alloggio in residence va ricompreso tra quelli da cui derivano corrispettivi periodici. Pertanto, il superamento della soglia deve essere valutato con riguardo ai corrispettivi dovuti in un intero anno solare. Nel caso specifico, dunque, la soglia appare superata e va resa la comunicazione. Giovanni Valcarenghi

3 | AFFITTO STUDIO MEDICO

Domanda

È solo il medico che deve fare la comunicazione al superamento dei 3mila euro? O anche il proprietario dell'immobile? Anche se quest'ultimo non agisce in regime d'impresa ma agisce come semplice proprietario d'immobile?

Risposta

Il soggetto privato cittadino non è interessato all'obbligo di comunicazione delle operazioni effettuate, in quanto l'obbligo è rivolto solo agli operatori Iva. Il medico, pur essendo soggetto obbligato, deve segnalare solo le operazioni ricevute da soggetti titolari di partita Iva. Quindi l'operazione non è tra quelle soggette a monitoraggio. Giovanni Valcarenghi

4 | TITOLI

Domanda

Sono oggetto di verifica l'acquisto e vendita titoli anche se l'operatività è continuativa da più di 20 anni?

Risposta

Come ogni spesa sostenuta dal contribuente, anche l'acquisto di titoli può determinare un "interesse" da parte del fisco. I disinvestimenti derivanti dalle vendite rappresentano provvista di denaro che giustifica i successivi riacquisti. Pertanto, in linea di principio, dovrebbe rilevare solo la quota aggiuntiva investita. Giovanni Valcarenghi

5 | ASSOCIAZIONE NON RICONOSCIUTA

Domanda

Un'associazione non riconosciuta organizza esclusivamente per i propri soci dei corsi di formazione conformemente a quanto previsto dallo statuto.Se l'importo di tali corsi supera nel corso dell'anno solare la somma di euro 3.600, l'associazione è tenuta all'obbligo di comnicazione?

Risposta

Si tratta di un'attività che rientra nell'ambito dell'attività istituzionale e pertanto non ha natura commerciale: le operazioni in questione non sono quindi oggetto della comunicazione. Sergio Pellegrino

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6 | QUALI SONO I SOGGETTI INTERESSATI

Domanda

Sono un pensionato. Devo effettuare la comunicazione per lo spesometro?

Risposta

Sono obbligati alla comunicazione tutti i soggetti passivi Iva per le operazioni: - rese a soggetti nei confronti dei quali sono state emesse fatture per operazioni rilevanti ai fini Iva (clienti); - ricevute da soggetti titolari di partita Iva, dai quali sono stati effettuati acquisti rilevanti ai fini dell'applicazione dell'imposta (fornitori); - rese a soggetti nei confronti dei quali non sono state emesse fatture per operazioni rilevanti ai fini Iva (consumatori finali). Sergio Pellegrino

7 | GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALI

Domanda

Siamo un gruppo che ha deciso di comprare direttamente dai produttori e non siamo un'associazione, come dobbiamo fare per procedere agli acquisti?

Risposta

La comunicazione delle operazioni pari o superiori a 3mila euro deve essere effettuata da tutti soggetti passivi Iva che effettuano operazioni rilevanti ai fini di tale imposta. Occorre pertanto verificare se il gruppo è un'entità dotata del

requisito soggettivo dell'Iva, ossia se agisce nell'esercizio di impresa, arte o professione. Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

8 | CATEGORIE INTERESSATE A REDDITOMETRO E SPESOMETRO

Domanda

Chi sono i soggetti interessati al redditometro e allo spesometro?

Risposta

Dal punto di vista dei controlli del fisco, sono interessati all'accertamento sintetico e redditometrico le persone fisiche. Per quanto riguarda, invece, la comunicazione delle operazioni rilevanti per lo spesometro, l'adempimento riguarda i soggetti che versano l'Iva. Sergio Pellegrino

9 | ACQUISTO CASA NEL 2010

Domanda

Ho comprato casa in modo regolare nel 2010. Rischio di essere sottoposta a verifica? Cosa devo dimostrare?

Risposta

L'acquisto dell'immobile sarà potenzialmente oggetto di verifica da redditometro laddove si realizzi uno scostamento di almeno il 20% tra reddito complessivo e quello presunto. In caso di scostamento, il contribuente in contraddittorio con il fisco deve dimostrare la provenienza delle somme che hanno dato origine all'acquisto, ad esempio

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con documentazione bancaria che attesti la disponibilità di liquidità sul conto che ha poi generato l'acquisto. Alessandro Mastromatteo Benedetto Santacroce

10 | ACQUISTI IN PIÙ TRANCHE

Domanda

Se un nostro cliente acquista dei mobili per un importo inferiore a 3.600 euro siamo tenuti a chiedere il codice fiscale? E se dopo un po' di tempo lo stesso cliente ritorna e acquista sempre per un importo come sopra, magari a nome del coniuge o di un parente, dobbiamo chiedere il codice fiscale?

Risposta

Le operazioni sotto la soglia di rilevanza (nel caso 3.600 euro), per regola generale, non vanno comunicate. Se però un'operazione sotto soglia rappresenta il pagamento frazionato di una operazione pari o superiore al limite ovvero è il corrispettivo di una operazione che prevede pagamenti periodici nell'insieme oltre il limite o ancora, è collegata ad altri contratti che nel complesso perseguono un fine unico per un ammontare sopra il tetto, la singola operazione, benché sotto soglia, va comunque comunicata. Nel caso di specie, pertanto, va verificato: se ogni acquisto, benché eseguito dal medesimo soggetto, è autonomo e oggettivamente svincolato dai precedenti acquisti, la comunicazione non va effettuata.

Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

11 | AGENTI DI COMMERCIO

Domanda

L'agente di commercio a provvigione con inquadramento Enasarco è soggetto alla comunicazione nel caso di acquisto di una nuova vettura?

Risposta

La risposta è positiva: l'obbligo concerne tutti i soggetti passivi Iva che effettuano acquisti di importo pari o superiore a 3mila euro al netto di Iva. Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

12 | ELENCO DEI SOGGETTI OBBLIGATI

Domanda

Quali sono i soggetti interessati?

Risposta

La comunicazione delle operazioni pari o superiori a 3mila euro deve essere effettuata da tutti soggetti passivi Iva che effettuano operazioni rilevanti ai fini di tale imposta. Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

13 | SPESE SANITARIE E REDDITOMETRO

Domanda

Nel corso dell'anno 2011 dovrò affrontare una spesa superiore al mio reddito da pensione Inpdap

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annuo. Come devo giustificare tale spesa straordinaria?

Risposta

Sicuramente lei utilizzerà delle somme prelevandole dal suo risparmio formatosi nel tempo e che lei sarà in grado di dimostrare. Benedetto Santacroce

14 | CONSULENZA PROFESSIONALE

Domanda

Deve essere segnalato un contratto di consulenza professionale per un ammontare di 36mila euro (importo compreso di contributi previdenziali, ritenuta d'acconto e Iva) relativo a prestazioni inerenti il 2009 e pagato in parte a gennaio 2010 per un importo superiore ai 25mila euro?

Risposta

Le prestazioni di servizi si considerano effettuate al momento del pagamento. Pertanto, nell'esempio prospettato, l'effettuazione della consulenza ricade nel 2010. Poiché l'obbligo di comunicazione investe le operazioni effettuate nel 2010 se di importo pari o superiore a 25mila euro, l'operazione descritta deve esse segnalata entro il prossimo 31 ottobre. Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

15 | NON RESIDENTE CON CASA IN ITALIA

Domanda

Ho cittadinanza americana e casa in Italia. Pianifico di installare un impianto fotovoltaico che mi costerà più di 3mila euro. Non ho reddito in Italia. Trasferisco i fondi necessari per le spese (come l'installazione dell'impianto fotovoltaico) dal mio conto in America a quello in Italia. Che effetto avrà su di me l'entrata in vigore dello spesometro? Che obblighi avrò?

Risposta

Non ci sono obblighi di comunicazione per coloro che non sono soggetti passivi ai fini Iva. L'utilizzo dei dati comunicati all'amministrazione finanziaria per l'accertamento sintetico riguarda poi soltanto coloro che si considerano fiscalmente residenti in Italia, situazione che nel caso specifico non sembra verificata. Sergio Pellegrino

16 | FATTURE FORNITORI

Domanda

Sono un marmista. Le fatture delle mie forniture sono soggette allo spesometro?

Risposta

La risposta è affermativa. Sono, infatti, oggetto di monitoraggio da parte dei soggetti passivi ai fini Iva, le operazioni: - rese a soggetti nei

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confronti dei quali sono state emesse fatture per operazioni rilevanti ai fini Iva (clienti); - ricevute da soggetti titolari di partita Iva, dai quali sono stati effettuati acquisti rilevanti ai fini dell'applicazione dell'imposta (fornitori); - rese a soggetti nei confronti dei quali non sono state emesse fatture per operazioni rilevanti ai fini Iva (consumatori finali). Sergio Pellegrino

17 | I DIRETTI INTERESSATI

Domanda

Quali sono i soggetti interessati allo spesometro?

Risposta

Dal punto di vista della

comunicazione, i soggetti passivi ai

fini Iva, che devono comunicare non

solo le operazioni effettuate con altri

soggetti Iva, ma anche quelle in cui

cessionario o committente risulti

essere il consumatore finale. Per

quanto riguarda l'utilizzo dei dati da

parte dell'amministrazione

finanziaria ai fini accertativi, un

obiettivo fondamentale è quello di

"intercettare" spese e consumi di

particolare rilevanza necessari per la

concreta individuazione della

capacità contributiva delle persone

fisiche ai fini dell'accertamento

sintetico. Sergio Pellegrino

Il monitoraggio dello spesometro

18 | CARTE FEDELTÀ

Domanda

I dati sugli utenti potranno essere ricavati anche attraverso le carte fedeltà che i consumatori usano nei punti vendita?

Risposta

Se il quesito attiene a un possibile "censimento" alternativo rispetto a quello dello spesometro, la risposta è negativa. Se, invece, il quesito attiene alla possibilità di ricavare dalla carta fedeltà i dati che, eventualmente, devono essere indicati nella comunicazione, la risposta può essere positiva, nel senso che il provvedimento

dell'Agenzia non pone vincoli di "provenienza" dei dati. Appare evidente che sarebbe meglio verificare il codice fiscale dell'acquirente. Infine, va ricordato che, laddove la carta fedeltà svolgesse anche la funzione di carta di credito (come sovente avviene), l'operazione verrà monitorata tramite i dati che il gestore della carta trasmette all'Agenzia, e non con lo spesometro. Giovanni Valcarenghi

19 | VENDITA PRIMA CASA

Domanda

Sono un agente immobiliare. Sono costretto a vendere la mia prima

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casa (dispongo solo di questa) per motivi finanziari avuti in passato. La casa era stata pignorata da una banca, ho avuto dei decreti ingiuntivi . Mi sono salvato da questa situazione vendendo la casa (giugno 2010) e con gli acconti del venditore sono riuscito ad evitare il peggio. Ora a fine luglio 2011 ci sarà il rogito definitivo. Col ricavato della vendita riacquisterò un'altra prima casa (più piccola) che intesterò a mia moglie e la farò rientrare in un fondo familiare. Cosa devo fare relativamente allo spesometro?

Risposta

Assolutamente niente. In effetti, per l'acquisto di immobili lo spesometro opera direttamente sulla base della dichiarazione del notaio che comunica tutto all'anagrafe tributaria. In relazione alla nuova casa che intesterà a sua moglie è probabile che se la moglie non ha redditi il fisco chieda qualche spiegazione che lei potrà fornire in base alla sua posizione personale. Benedetto Santacroce

20 | ACQUISTO AUTOVETTURA

Domanda

Nel 2011 viene acquistata una vettura del valore di 54mila euro di fatturato, il pagamento viene effettuato con assegno di 24mila euro e con la consegna di una vettura usata che il concessionario ritira in conto vendita a un valore di 30mila euro. Ai fini dello

spesometro in capo al cliente per l'anno 2011 viene considerata una spesa di 54mila o di 24mila euro?

Risposta

Per quanto riguarda l'obbligo di segnalazione dell'acquisto dell'autovettura, nel caso in cui questo sia effettuato da un soggetto Iva, l'importo da indicare sarà quello fatturato (nel caso specifico 54mila euro). Sergio Pellegrino

21 | SPESE ACQUISTO AUTO D'EPOCA

Domanda

Sono interessate allo spesometro anche gli acquisti di auto d'epoca sebbene non vengano scalate in alcun modo dall'acquirente?

Risposta

Dal lato del cedente, la cessione di un'auto d'epoca è rilevante ai fini della comunicazione quando effettuata nell'esercizio di una attività di impresa. In questo caso, la fatturazione di un corrispettivo d'importo pari o superiore a 3mila euro determina l'obbligo di comunicazione. Se il cedente applica il regime del margine (analitico) il limite (di 3.600 euro) va riferito al margine, restando esclusa dal computo la quota non soggetta ad Iva. L'acquirente, se effettua l'acquisto in qualità di soggetto passivo Iva, dovrà provvedere, a sua volta, a comunicare l'acquisto. Se invece l'auto è acquistata come privato non sorge alcun obbligo.

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Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

22 | GESTIONE DELLE NOTE DI VARIAZIONE OLTRE I TERMINI

Domanda

Secondo la circolare 24/E/2011 in presenza di note di variazione emesse dopo il termine previsto per la comunicazione il limite va verificato sul netto tra documento di origine e nota, per poi comunicare la singola operazione in ogni anno. Nella pratica come si procede? Ad esempio, se ho una fattura di 4mila euro in un anno e la nota di credito di 2mila euro arriva a maggio dell'anno successivo, come faccio a sapere che la prima operazione non andava comunicata? Cutelativamente è possibile calcolare il limite solo rispetto all'anno di emissione?

Risposta

Nel caso di note di credito che abbattono il valore dell'originaria operazione al di sotto del limite dei 3mila euro nell'anno successivo a quello di registrazione dell'operazione, non ci sono soluzioni: l'operazione originaria rimane comunque tracciata. Quindi, l'operazione di 4mila euro segnalata nell'anno X e stornata con nota di credito nell'anno X+1 per 2mila euro rimane acquisita come operazione rilevante. Nel caso di una variazione in aumento (fattura integrativa) di una operazione originariamente sotto i 3mila euro, l'operazione

andrà comunicata nel momento in cui, per effetto della nota di variazione, tale limite viene raggiunto o superato. Se la variazione in aumento avviene dopo il termine previsto per la comunicazione (ad esempio l'anno successivo), l'importo dell'operazione va indicato nella comunicazione dell'anno in cui la nota è emessa. Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

23 | COMUNICAZIONE NOTE DI CREDITO

Domanda

Nelle prassi azeindali non sempre si riescono a collegare le note di credito alle fatture originali. È accettabile comunicarle da sole? In questo caso il sistema accetterebbe valori negativi? Il limite quindi si calcolerebbe in valore assoluto oppure sarebbe più opportuno applicare una logica prudenziale di comunicare sempre tutte le note di credito?

Risposta

Le indicazioni della circolare 24/E/2011 forniscono una lettura rigida della questione, imponendo una considerazione unitaria delle originaria fattura e della nota di credito, tranne il caso di emissione in periodo di imposta successivo. Pertanto, la comunicazione autonoma non sembra possibile. Giovanni Valcarenghi

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24 | LETTERE REDDITOMETRO 2009

Domanda

Nelle lettere che stanno arrivando in questi giorni non si capisce dove deve essere calcolato il parametro del quinto (20%) per verificare lo scostamento della quota di spese eccedente. Potete fare un esempio per favore? Forse sulla quota delle spese effettuate?

Risposta

L'articolo 38, comma 6 del Dpr 600/73, prevede che la determinazione sintetica del reddito complessivo è ammessa a condizione che il reddito complessivo accertabile ecceda di almeno 1/5 quello dichiarato. Ciò significa che il parametro del 20% deve essere conteggiato sul reddito complessivo dichiarato e sommato allo stesso. Tale importo rappresenta il parametro di riferimento da confrontare con il reddito complessivo accertato. Giovanni Valcarenghi

25 | DENARO DA EREDITÀ

Domanda

Nel caso una persona utilizzi denaro proveniente da eredità (ricevuta anche molti anni addietro) per spese varie, deve documentarlo?

Risposta

Il contribuente può e deve dimostrare la provenienza dall'eredità ricevuta della somme di

cui ha disposto per gli acquisti sostenuti attraverso, ad esempio, idonea documentazione bancaria di supporto nonché con la dichiarazione di successione a suo tempo presentata. Alessandro Mastromatteo Benedetto Santacroce

26 | COSTRUZIONE SECONDA CASA

Domanda

Per risolvere una questione ereditaria, dopo la vendita di beni ricevuti (terreno, casa e riscossione polizza assicurativa), ho fatto costruire su un mio terreno una casa bifamiliare. Ho pagato senza ricorrere a un mutuo ma usufruendo degli introiti da vendita temporaneamente investiti. Avrò problemi?

Risposta

Non ci sono problemi nel caso in cui il contribuente possa dimostrare che le spese sostenute sono state "finanziate" mediante lo smobilizzo di beni o l'utilizzo di risorse ricevute tramite eredità. Giovanni Valcarenghi

27 | ACQUISTO DI UN BIGLIETTO AEREO PER L' ESTERO

Domanda

Se acquisto, dopo il 1° luglio, un biglietto aereo dell'importo di 4mila euro per un viaggio all' estero e pago con un assegno, l'agenzia di viaggio deve fare la segnalazione?

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Risposta

La risposta è positiva. Gli unici mezzi di pagamento che escludono la segnalazione, in quanto già tracciati all'anagrafe tributaria, sono quelli effettuati da soggetti non passivi con carte di credito, debito o prepagate rilasciate da emittenti stabiliti in Italia. Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

28 | ESCLUSIONE CARTE DI CREDITO

Domanda

Sono titolare di un negozio di gioielli di lusso. Con riferimento al nuovo obbligo dello spesometro dal 1° luglio quali tipologie di carte di credito sono escluse dalla tracciabilità previsto dalla nuova norma? In base a quanto spiegato dall'ultima circolare dell'agenzia delle Entrate, non mi pare assolutamente chiaro come un qualsiasi negoziante/commesso sia in grado di distinguere se una carta di credito sia emessa da un istituto di credito italiano o con stabile organizzazione in Italia. Ma tutti i pagamanti tramite carta di credito non dovrebbero indipendentemente dal possessore o dal soggetto emittente essere tracciabili?

Risposta

Sono escluse soltanto le operazioni effettuate nei confronti di contribuenti non soggetti passivi ai fini dell'imposta sul valore aggiunto, qualora il pagamento dei corrispettivi sia avvenuto mediante carte di credito, di debito o

prepagate emesse da operatori finanziari residenti, come tali soggetti all'obbligo di comunicazione all'anagrafe tributaria. Sergio Pellegrino

29 | PIÙ SOGGIORNI IN ALBERGO DELLO STESSO CLIENTE

Domanda

In un albergo un cliente persona fisica soggiorna più volte nello stesso anno solare, con importi singoli inferiori a 3.600 euro, ma superando tale soglia nell'arco dell'anno. Pur se tali rapporti non sono regolati da nessun contratto, devono essere comunicati con lo spesometro come totale?

Risposta

Si ritiene che ciascun soggiorno debba essere considerato un'operazione a se stante e che quindi gli importi non debbano essere considerati cumulativamente. Sergio Pellegrino

30 | ACQUISTO IMMOBILIARE

Domanda

Il privato cittadino deve dichiarare all'ufficio delle Entrate eventuali spese/acquisti fatti? Da quale data va eventualmente fatta questa dichiarazione? Se ho acquistato una porzione di immobile lo scorso mese (quindi maggio) sono un soggetto che rientra nell'eventuale accertamento (o verifica/compatibilità con il reddito dichiarato)?

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L’Esperto Risponde – Redditometro e spesometro

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Risposta

La comunicazione per lo spesometro

deve essere fatta da parte dei

soggetti passivi ai fini Iva, che

devono monitorare anche le

operazioni rese a soggetti nei

confronti dei quali non sono state

emesse fatture per operazioni

rilevanti ai fini Iva, e quindi anche

nei confronti dei consumatori finali.

Le compravendite di immobili (o di

porzioni) non devono essere mai

segnalate nella comunicazione, in

quanto operazioni che hanno già

costituito oggetto di comunicazione

all'anagrafe tributaria, ma l'acquisto

degli stessi da parte delle persone

fisiche rappresenta un elemento

rilevante ai fini dell'accertamento

sintetico. Sergio Pellegrino

L’accertamento sintetico

31 | COMUNICAZIONE REDDITI 2009

Domanda

A mia moglie è arrivata comunicazione delle Entrate relativa a una discordanza tra redditi dichiarati e spese per polizze assicurative relative all'anno 2009. La polizza assicurativa di previdenza complementare è stata stipulata da mia moglie e da me pagata poichè casalinga e priva di redditi e fiscalmete a mio carico. Il fisco non dovrebbe valutare l'intero nucleo familiare?

Risposta

Riguardo al redditometro, la rideterminazione del reddito complessivo stimato guarderà all'intero nucleo familiare. La posizione del singolo contribuente e quella del coniuge saranno perciò rielaborate utilizzando gli specifici coefficienti. Nel caso considerato, sarà necessario che il coniuge in contraddittorio con

l'amministrazione finanziaria dimostri di avere sostenuto le spese per la polizza attraverso fondi e disponibilità del marito. Alessandro Mastromatteo Benedetto Santacroce

32 | LOCAZIONE IMMOBILI

Domanda

Gli immobili concessi in locazione rientrano nel calcolo per il redditometro del locatario?

Risposta

Se la preoccupazione attiene il

redditometro vero e proprio, non

avrà rilevanza alcuna la spesa

effettivamente sostenuta, bensì il

paniere di spesa che sarà valutato

nel decreto ministeriale di prossima

emanazione. Se, invece, il quesito

fosse riferito allo spesometro (spese

effettivamente sostenute dal

contribuente), in caso di

segnalazione dell'operazione da

parte del proprietario (solo se

titolare di partita Iva), l'operazione

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potrebbe essere utilizzata

dall'Agenzia. In ogni caso, si tenga

presente che i dati dei contratti di

locazione sono noti al fisco, per

effetto della registrazione del

contratto. Giovanni Valcarenghi

Le difese dal redditometro

33 | ACQUISTO PRIMA CASA

Domanda

Nel 2010 ho acquistato un immobile del valore di 500mila euro come prima casa (dopo aver venduta sempre nel 2010 l'abitazione in cui risiedevo per una cifra di 260mila euro). Il pagamento dell'immobile acquistato è stato effettuato in due tranche: - una nel 2009 al preliminare per un importo di 130mila euro; - una nel 2010 al rogito per un importo di 370mila euro. Le due cifre sono frutto dei risparmi di molti anni e ben al di sopra del mio reddito annuale. A che tipo di accertamento potrei andare incontro e come dimostrare che le cifre versate sono il frutto di risparmi familiari di anni?

Risposta

La difesa da redditometro presuppone e richiede una tracciabilità dei fondi che hanno dato origine alla spesa in questione. Pertanto, il contribuente in sede di contraddittorio con l'amministrazione dovrà essere in grado di attestare la provenienza delle somme da conti personali. Alessandro Mastromatteo Benedetto Santacroce

34 | DIFESA SUI REDDITI DI ANNI PRECEDENTI

Domanda

Cosa significa «salva la prova che il relativo finanziamento è avvenuto con redditi diversi da quelli posseduti nello stesso periodo d'imposta»?

Risposta

Il contribuente può aver utilizzato risparmi derivanti da redditi di anni precedenti. Dovrà però dimostrare l'effettiva sussistenza di questo tipo di situazione all'amministrazione finanziaria (ad esempio attraverso le evidenze bancarie). Sergio Pellegrino

35 | LETTERA SPEDITA ALLA MOGLIE

Domanda

Mia moglie ha ricevuto una lettera dell'agenzia delle Entrate. Come deve rispondere? Può andar bene che la dichiarazione dei redditi è esatta e le spese eccedenti il reddito dichiarato sono state sostenute con i risparmi del nucleo familiare?

Risposta

Una risposta di questo genere non sarà sicuramente considerata sufficiente da parte

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dell'amministrazione finanziaria. Il contribuente può indicare che la capacità di spesa superiore al proprio reddito deriva da quello del coniuge, dimostrando però che il reddito da questi percepito è "capiente" in tal senso (considerando anche i beni da questo posseduti). Sergio Pellegrino

36 | MOTO D'EPOCA

Domanda

Per assecondare una personale passione sono possessore di una decina di moto d'epoca. Premetto che nessuna di queste ha un grande valore, e che tutte sono state acquisite in condizioni pessime quasi da rottamazione e poi riportate circolanti grazie a lunghi lavori di restauro eseguiti personalmente. Mi hanno detto che la risultanza di un numero elevato di mezzi potrebbe indurre l'amministrazione ad attribuire una redditività elevata. È possibile che non si terrebbe conto dell'effettivo valore dei mezzi e anche dell'apporto del lavoro personale per il restauro? Lavori peraltro documentati fotograficamente per una mia personale ambizione.

Risposta

Il possesso di beni censiti ai pubblici registri, quali le auto e le moto, potrebbe avere un impatto sul calcolo del redditometro, anche se, ad oggi, non è ancoro noto il meccanismo di computo in quanto si è in attesa di un apposito decreto

ministeriale. Se il contribuente potesse dimostrare i costi di acquisto ed il fatto che l'utilizzo di tali beni non richiede particolari spese, potrà tranquillamente confrontarsi con l'agenzia delle Entrate. Giovanni Valcarenghi

37 | RISPARMIO

Domanda

Come si può dimostrare che una spesa è stata sostenuta con mezzi frutto di risparmio pluriennale?

Risposta

Come ha già chiarito ufficiosamente l'Agenzia, il risparmio pluriennale ci tutela. Purtroppo il problema da risolvere è sul piano probatorio e sulla riferibilità del risparmio a una fonte di reddito ovvero alla spesa. Quindi è necessario mantenere evidenza delle relative prove ricostruendo la fonte di reddito. Benedetto Santacroce Studio santacroce

38 | AZIONI GRATUITE RICEVUTE

Domanda

Ho ricevuto (come dividendo) delle azioni gratuite. Ai fini del redditometro il valore di mercato di queste azioni possono essere considerate reddito (alla stregua di un normale dividendo)?

Risposta

Nel caso prospettato bisogna distinguere il caso dei dividendi pagati in natura (che costituiscono

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reddito), dagli aumenti di capitale gratuito che, invece, riducono il costo fiscalmente riconosciuto delle partecipazioni possedute, come indicato dall'articolo 68 del Tuir. Per rispondere al quesito, dunque, bisogna correttamente posizionarsi in una delle due fattispecie rappresentate. Giovanni Valcarenghi

39 | RISPARMI

Domanda

Il contribuente può dimostrare semplicemente di aver speso risparmi accumulati legittimamente nel corso degli anni e già regolarmente tassati?

Risposta

Il contribuente può e deve dimostrare in fase di contraddittorio con il fisco la provenienza della somme di cui ha disposto per gli acquisti sostenuti attraverso, ad esempio, idonea documentazione bancaria di supporto. Alessandro Mastromatteo Benedetto Santacroce

40 | REGIME FISCALE DEI MINIMI

Domanda

Per il soggetto in regime dei minimi che ha ricevuto la comunicazione di accertamento dall'agenzia delle Entrate con la richiesta di dimostrare le spese eccedenti il quinto del reddito dichiarato relative all'acquisto della prima casa e del mutuo, è sufficiente

dichiarare che ha avuto ed ha l'aiuto finanziario dal padre?

Risposta

Non è sufficiente dichiarare di avere avuto l'aiuto finanziario del genitore. In fase di contraddittorio con l'amministrazione, è necessario attestare con documentazione di supporto, anche e soprattutto bancaria, la provenienza delle somme. Alessandro Mastromatteo Benedetto Santacroce

41 | IMMOBILI IN LOCAZIONE

Domanda

Immobili concessi in locazione con contratto regolarmente registrato e canone percepito dichiarato nel quadro RB Unico. L'agenzia delle Entrate può considerare gli immobili come residenze principali e secondarie nel calcolo del reddito complessivo ai fini del redditometro?

Risposta

Il principio del redditometro, sia pure con il meccanismo forfetario su cui sarà basato, ruota attorno al concetto di spesa sostenuta. Nel caso di specie, se gli immobili sono locati a terzi, il contribuente non avrà a proprio carico le spese di mantenimento e quelle di manutenzione ordinaria. Inoltre, il reddito da locazione dichiarato contribuisce a creare un ulterio "riparo" rispetto allo strumento ricostruttivo. Giovanni Valcarenghi

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42 | GIUSTIFICAZIONE DELLE SPESE ECCEDENTI IL REDDITO

Domanda

L'utilizzo di risparmi pregressi accantonati o le sovvenzioni informali effettuati nell'ambito familiare (ad esempio da padre e figlio) sono sufficienti a giustificare le spese eccedenti il reddito? Se sì, è possibile effettuarne la dimostrazione con la presentazione della semplice documentazione

bancaria, come estratti conto o copie di bonifici?

Risposta

La dimostrazione dovrà essere

fornita dal contribuente in

contraddittorio con

l'amministrazione finanziaria

attraverso l'utilizzo di

documentazione, anche e soprattutto

di natura bancaria, da cui si attesti la

provenienza delle somme.

Alessandro Mastromatteo Benedetto

Santacroce

Quando scatta l’obbligo di comunicazione

43 | FATTURE RIEPILOGATIVE DI CONSEGNE

Domanda

Nel caso di fattura emessa ai sensi dell'artiolo 21, comma 4, del Dpr 633/1972, entro il giorno 15 del mese successivo a quello della consegna, ai fini della comunicazione delle operazioni di importo non inferiore a 3mila euro, si deve considerare il totale imponibile della fattura, o la singola operazione effettuata, data dalla singola consegna?

Risposta

Per le tipologie di contratto diverse dai contratti di appalto, fornitura, somministrazione e dagli altri contratti da cui derivano corrispettivi periodici, il superamento della soglia di 3mila euro deve essere sempre collegato alla singola operazione (non rileva quindi il dato "cumulativo" della

fattura). Va evidenziato però come, nel caso di contratti tra loro collegati, deve essere considerato l'ammontare complessivo dei corrispettivi previsti per tutti i contratti. Sergio Pellegrino

44 | PIÙ ACQUISTI INFERIORI A 3MILA EURO

Domanda

Se in una fattura o in uno scontrino ci sono più prodotti acquistati, ognuno dei quali ha un valore inferiore a 3mila euro (imponibile) ma il totale della fattura o dello scontrino è superiore a 3mila euro (imponibile ovvero 3.600 euro in totale), tale documento deve essere comunicato?

Risposta

Per il computo del limite si devono considerare le operazioni effettuate, quindi, nel caso dei beni, le singole cessioni o acquisti. Se vi sono dunque

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nel medesimo documento diversi prodotti ceduti o acquistati di valore sotto soglia, la comunicazione non deve essere effettuata anche se complessivamente l'importo indicato nel documento supera il limite previsto. Questo a condizione che il singolo bene non sia stato "frazionato" proprio al fine di evitare il superamento della soglia di rilevanza. Sergio Pellegrino

45 | COMMERCIO AL MINUTO

Domanda

Sono un commerciante con il regime del margine. Ho tre questioni da porre. 1) Se il margine è pari o superiore a 3.600 euro dovrei chiedere il codice fiscale ad eccezione del cliente italiano che paga con carta di credito. Nel caso di cliente italiano vale qualsiasi carta di credito? 2) se il cliente italiano compra un oggetto per 6mila euro e il margine è pari a euro 3.600 e paga in contanti per 2.000 euro e con carta di credito per 4mial euro, come mi devo comportare ? Devo chiedere o meno il codice fiscale? 3) Per gli stranieri come faccio a sapere se hanno una carta di credito estera oppure su un conto italiano? Penso che non capiranno il motivo di dare tutte le informazioni che la circolare ci chiede.

Risposta

Sono escluse da comunicazione le operazioni effettuate a soggetti privati che pagano con carte di credito emesse da operatori finanziari residenti o con stabile organizzazione in Italia.

Pertanto, non sembra rilevare la nazionalità del soggetto, quanto piuttosto il tipo di carta che lo stesso utilizza. Per quanto attiene il secondo quesito, relativo a una operazione con pagamento misto e parzialmente rilevante ai fini della comunicazione (si trascura la parte fuori campo), sembrerebbe ragionevole considerare l'importo per la quota percentuale pagata in contanti. Se la stessa è sotto soglia, si potrebbe sostenenre l'assenza di obbligo di comunicazione (la circostanza non è stata confermata dalla circolare 24/E). Per quanto attiene il terzo quesito, bisogna fare riferimento al provvedimento dell'Agenzia che contempla anche i soggetti stranieri. Il motivo, probabilmente, è quello di evitare che volontariamente non si censiscano operazioni sostenendo che la contrparte è straniera, aggirando così la finalità del provvedimento. Giovanni Valcarenghi

46 | FATTURE TURISTI EXTRA UE

Domanda

È necessario comunicare le fatture emesse ai sensi dell'articolo 38-quater del Dpr 633/72, in favore dei turisti extra Ueche aquistano beni in Italia e li esportazioni nei loro paesi, effettuando l'operazione tramite gli uffici doganali aeroportuali? Si chiede questo anche perché la circolare 24/E/2011 esclude diverse operazioni poiché «lo spirito delle disposizioni in commento ...è quello di consentire ... un'efficace selezione dei soggetti a rischio di evasione fiscale ... senza nel

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contempo gravare sui contribuenti con ulteriori gravosi adempimenti». Trattandosi di operazioni da effettuare in Dogana e da soggetti non rilevanti ai fini delle imposte in Italia si ritiene non dovuta tale ulteriore comunicazione.

Risposta

Le operazioni all'articolo 38-quater del Dpr 633/72 non sono specificamente richiamate, tra le ipotesi di esclusione, dalla circolare 24/E. Questo probabilmente per il fatto che non sono qualificate come esportazioni, ma come operazioni con sgravio di imposta. Effettivamente, poiché il turista deve vidimare la fattura senza Iva ricevuta dal dettagliante italiano, si potrebbe auspicare un'interpretazione estensiva, visto che l'operazione è già nota alle Dogane. Giovanni Valcarenghi

47 | ACQUISTO DI PACCHETTO TURISTICO

Domanda

L'anno scorso ho acquistato un pacchetto turistico in agenzia per tre persone che condividevano la camera del costo complessivo di 4.500 euro. L'agente di viaggio e il tour operator hanno emesso una sola ricevuta nonché un unico voucher intestato a uno solo dei partecipanti, anche se la spesa complessiva veniva di fatto divisa per tre. Quest'anno la stessa situazione comporterebbe l'obbligo di comunicazione essendo il pacchetto complessivo superiore ai 3.600 euro? Premetto che l'agente di viaggio mi

ha riferito che il tour operator continuerà a intestare i documenti a uno solo dei viaggiatori.

Risposta

La comunicazione dell'operazione, se superiore alle soglie di legge, deve essere effettuata in relazione al committente la prestazione. Se, pertanto, l'operazione viene gestita unitariamente, il soggetto verà censito dal sistema. Comunque, in sede di eventuale confronto con l'Agenzia si potrà documentare il fatto che la spesa non è stata integralmente sostenuta, ma solo per la quota parte di competenza. Giovanni Valcarenghi

48 | ACQUISTO AUTO DA PARTE DI UN MEDICO DI BASE

Domanda

Scatta l'obbligo di comunicazione acquistando un auto? Oppure essendo iscritta ad un pubblico registro l'operazione si considera già nota al fisco e quindi non c'è obbligo?

Risposta

Le cessioni di autoveicoli non costituiscono operazioni monitorate dall'agenzia delle Entrate ai sensi dell'articolo 7 del Dpr 605/73 e, di conseguenza, devono essere comunicate sia dal venditore (concessionaria) che dall'acquirente (nel caso, il medico). Giovanni Valcarenghi

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49 | PERIODICITÀ DELLE OPERAZIONI

Domanda

I miei clienti vengono forniti quotidianamente. La singola fornitura non supera i 25mila euro. La soglia di ? 25.000,00 deve essere considerata in ogni caso per la singola operazione oppure, visto la continuità delle operazioni, devo vedere per ogni singolo cliente se tale importo viene superato nell'arco dell'esercizio 2010?

Risposta

La circolare 24/E (paragrafo 3.3) ha precisato che, per il periodo di imposta 2010, la comunicazione da parte di tutti i soggetti obbligati è limitata alle sole operazioni per le quali è emessa o ricevuta una fattura di importo non inferiore a 25mila euro. Pertanto, si utilizzerà solo tale criterio esclusivamente per le operazioni dello scorso anno. Giovanni Valcarenghi

50 | COSA SI DEVE COMUNICARE E COME

Domanda

Se acquisto come impresa un'autovettura che ha un costo superiore ai 3.600 euro lo devo comunicare? Se sì, come?

Risposta

I soggetti passivi Iva devono comunicare tutte le operazioni che superano la soglia dei 3mila euro (3.600 se non soggette ad obbligo di fatturazione). Si tratta delle

operazioni: - rese a soggetti nei confronti dei quali sono state emesse fatture per operazioni rilevanti ai fini Iva (clienti); - ricevute da soggetti titolari di partita Iva, dai quali sono stati effettuati acquisti rilevanti ai fini dell'applicazione dell'imposta (fornitori); - rese a soggetti nei confronti dei quali non sono state emesse fatture per operazioni rilevanti ai fini Iva (consumatori finali). Quindi anche l'acquisto dell'auto da parte dell'impresa deve essere segnalata nell'ambito della comunicazione da trasmettere in via telematica all'agenzia delle Entrate. Sergio Pellegrino

51 | FATTURE A CONDOMINI ED ENTI MILITARI

Domanda

Le fatture emesse ai condomini e agli enti militari (procura, tribunale) devono essere comprese nella comunicazione nel momento in cui si supera il limite minimo dei 3.600 euro?

Risposta

La risposta è affermativa. Sul piano soggettivo la qualifica dell'acquirente di un bene o servizio non rileva ai fino della segnalazione dell'operazione. Pertanto se una cessione/prestazione è fatturata per un importo pari o superiore a 3mila euro al netto di Iva (e non 3.600 euro Iva compresa, che è la soglia valida per le operazioni certificate con scontrino o ricevuta fiscale), l'operazione va inclusa nella

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comunicazione. Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

52 | OBBLIGHI E TRACCIATO

Domanda

Sia nel provveddimento 184182 del 2010 sia nella ciraolare 24/E/2011 c'è una dicotomia di trattazione. Nel testo si parla sempre di distinzione tra operazioni con obbligo di fattura e senza obbligo di fattura, mentre poi nel tracciato occorre distinguere tra operazioni verso titolari di partita Iva e verso non titolari di partita Iva. Questo vuol dire che una fattura emessa verso un consumatore finale finisce nel tracciato dei non titolari di partita Iva comunicando l'importo comprensivo di Iva? Quindi: - «fattura - titolare di partita Iva» finisce in «dettaglio operazioni con soggetti titolari di partita Iva» - «fattura - non titolare di partita Iva» finisce in «dettaglio operazioni con soggetti non titolari di partita Iva» - in tutti gli altri casi si finisce in «dettaglio operazioni con soggetti non titolari di partita Iva»?

Risposta

La fattura emessa nei confronti di soggetti passivi Iva va riepilogata nel «dettaglio operazioni con soggetti titolari di partita Iva» se l'acquirente agisce nell'esercizio di impresa, arte o professione. La fattura emessa nei confronti di non soggetti passivi Iva va riepilogata nel «dettaglio operazioni con soggetti non titolari di partita Iva», così come vi vanno ricomprese le operazioni con soggetti passivi che

agiscono come privati (ad esempio imprenditore che acquista mobili per arredare la propria abitazione). Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

53 | ESENZIONE PER PAGAMENTI CON CARTE DI CREDITO

Domanda

In relazione a quanto indicato prima dal decreto Sviluppo e successivamente nella circolare 24/E/2011, i pagamenti effettuati con carte di credito, prepagate, bancomat, non sono oggetto di comunicazione. Questo è applicabile solo a i pagamenti di documenti senza obbligo di fattura oppure sempre?

Risposta

L'esclusione dalla comunicazione dei pagamenti effettuati con carte di debito, di credito o prepagate, sul piano soggettivo è limitata alle operazioni effettuate nei confronti di contribuenti non soggetti passivi ai fini dell'Iva, ossia ai rapporti business to consumer (B2C), indipendetemente dal fatto che la vendita sia certificata con fattura o con scontrino o ricevuta. Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

54 | MODALITÀ DI COMUNICAZIONE DATI

Domanda

Se nello stesso giorno ci sono più fatture per lo stesso soggetto che superano i limiti per la comunicazione, nel tracciato recordo

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occorre indicarle separatamente oppure si può fare un'unica riga per la stessa giornata?

Risposta

Il paragrafo 3 del provvedimento delle Entrate del 22 dicembre scorso stabilisce che «per ciascuna cessione o prestazione vanno indicati i dati». Ciò significa che, in mancanza di contratti tra loro collegati, ciascuna operazione deve essere autonomamente segnalata, anche se posta in essere nel medesimo giorno. Giovanni Valcarenghi

55 | COMUNICAZIONE ALLE ENTRATE

Domanda

Si può inviare la comunicazione con tutti i clienti/fornitori, intendo anche quelli con operazioni inferiori alla soglia stabilita? Il monitoraggio è difficile considerando che non sempre è possibile individuare se l'importo da fatturare sia un acconto di un lavoro che continuerà o meno. Noi forniamo materiali per l'edilizia, la prima fornitura che andiamo a fare potrebbe essere l'inizio di una commessa per l'intero cantiere. Non considerare la soglia e spedire come negli anni passati l'elenco clienti e fornitori, tutto sommato per noi è più agevole. È possibile?

Risposta

La cominicazione è prevista per le operazioni di importo non inferiore a 3mila euro. L'invio sistematico di tutte le operazioni, anche quelle sotto soglia, sebbene formalmente non

vietato, potrebbe considerarsi quale comunicazione con dati non veritieri e a tale titolo sanzionato. Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

56 | BIGLIETTERIA AEREA

Domanda

Se un cliente acquista un biglietto aereo di costo superiore a 3mila euro da un agente di viaggio, la comunicazione va eseguita dallo stessoo dal vettore interessato? Per un pacchetto di viaggio la segnalazione va fatta dall'agente o dal tour operator che organizza e rilascia fattura? Nel caso di pacchetto di viaggio, l'importo è riferito a un'unica persona intestataria o va suddiviso fra tutti i partecipanti: ad esempio, se è 3.600 euro per 2 persone va segnalato o va diviso (1.800 euro a testa) e quindi non c'è nessuna segnalazione da eseguire?

Risposta

Per la biglietteria aerea la comunicazione da parte dell'agenzia concerne non il valore del biglietto bensì la provvigione che il vettore corrisponde all'agenzia mandataria. Il limite di 3.600 euro va riferito al corrispettivo globale del pacchetto, indipendentemente dal numero dei viaggiatori. Pertanto, nel caso di cointestazione della fattura attiva a più clienti, nella comunicazione deve essere riportato il codice fiscale di ciascuno dei soggetti, senza ripartizione degli importi. Nell'esempio proposto, la comunicazione andrebbe effettuata.

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Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

57 | AQUISTO DI UN'AUTOVETTURA

Domanda

Ho una ditta di autotrasporti. Sto aquistando una vettura del valore di circa 30mila euro. Il mio reddito mensile è di 3mila euro. Sto dando 8mila euro in acconto. La somma rimanente sarà ripartite in 60 rate con una finanziaria. Devo comunicare alle Entrate l'acconto o tutta la fattura di 30mila euro?

Risposta

Nella comunicazione annuale delle operazioni rilevanti, l'acquisto dell'autovettura, se effettuato da parte della ditta di autotrasporti, andrà segnalato per l'intero importo. Se invece l'acquisto è operato come privato, non deve essere eseguita alcuna comunicazione dal contribuente (l'operazione sarà segnalata dall'impresa cedente). Sergio Pellegrino

58 | CALCOLO DELLA SOGLIA DEI 3.600 EURO

Domanda

Il limite dei 3.600 euro che fa scattare il monitoraggio dello spesometro considera l'importo della singola operazione o scatta alla fine dell'anno cumulando tutte le operazioni intercorse con lo stesso fornitore e/o stesso cliente?

Risposta

Il limite è per singola operazione, anche se nel corso dell'anno si effettuano più operazioni con lo stesso cliente. Se però con un cliente si instaura un rapporto continuativo che nel corso dell'anno dà luogo a più operazioni collegate ovvero a più pagamenti frazionati anche sotto il limite ma che nel complesso determinano il superamento della soglia, ai fini della comunicazione si deve tenere conto del cumulo di tutte le operazioni. Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

59 | COMPETENZA

Domanda

La prestazione di un servizio è avvenuta ed è stata fatturata nel 2010. È stata pagata in tranche in parte nel 2010 e in parte nel 2011 con importi superiori ai 3.600 euro. Deve essere considerata?

Risposta

Se la fatturazione dell'operazione è avvenuta per intero nel 2010, poiché una prestazione si dà per eseguita con la fatturazione, l'operazione va riferita a tale anno, tenendo presente che in questo caso il limite da osservare è di 25mila euro al netto di Iva. Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

60 | ACQUISTO DI AUTO

Domanda

L'obbligo della comnuicazione scatta anche per l'acquisto di un'auto del valore di 13mila euro?

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Risposta

La comunicazione deve essere effettuata da tutti i soggetti passivi Iva che compiono acquisti di importo paro o superiore a 3mila euro al netto di Iva. Pertanto, se l'auto è acquistata quale bene strumentale per l'esercizio dell'attività d'impresa, arte o professione, la comunicazione va effettuata. Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

61 | VIAGGIO PER ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO

Domanda

Mio marito ed io abbiamo messo da parte dei risparmi per il nostro anniversario e volevamo festeggiare con un viaggio, visto che quando ci siamo sposati non avevamo abbastanza risorse. Cosa dobbiamo fare?

Risposta

Anche nel caso in cui la spesa sia rilevante, e non in linea con il reddito dell'anno, i contribuenti potranno dimostrare il suo sostenimento con risparmi accumulati in periodi precedenti. Sergio Pellegrino

62 | CONTRATTO PERIODICO DI FORNITURA

Domanda

Quando un'impresa deve considerare «contratto periodico di fornitura» gli acquisti merci dallo stesso fornitore, in assenza di reale contratto di fornitura o accordi commerciali a risultato? Ad esempio, un panificio

acquista la maggior parte della merce con il sistema della tentata vendita dai «padroncini», i quali passano periodicamente (ogni giorno, ogni settimana) presso il negozio e chiedono all'esercente se gli serve la merce. Il parere dello scrivente è che questo non è da considerare contratto periodico di fornitura, in quanto ogni acquisto è un'isolato contratto di compravendita.

Risposta

L'opinione espressa nel quesito è condivisibile. Sergio Pellegrino

63 | COMUNICAZIONE FATTURE OLTRE 3.600 EURO

Domanda

Una ditta emette mensilmente (commercio all'ingrosso di ferramenta) fattura differita generata dai Ddt emessi nel mese a soggetti con partita Iva. Se l'imponibile che ne deriva supera i 3mila euro (sebbene nessuna o solo alcune delle operazioni corrispondenti ai vari Ddt riepilogati superi la sogli predetta) la fattura va indicata in toto oppure solo per i Ddt interessati dal superamento della soglia?

Risposta

Per le tipologie di contratto diverse dai contratti di appalto, fornitura, somministrazione e dagli altri contratti da cui derivano corrispettivi periodici, il superamento della soglia di 3mila euro deve essere sempre collegato alla singola operazione (non

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rileva quindi il dato "cumulativo" della fattura). Va evidenziato però come, nel caso di contratti tra loro collegati, deve essere considerato l'ammontare complessivo dei corrispettivi previsti per tutti i contratti. Quindi, nel caso specifico, va considerata la singola fornitura. Sergio Pellegrino

64 | PRESTAZIONE DI SERVIZI

Domanda

Il professionista che emette una fattura con importo superiore a 3.600 euro come deve comunicarlo all'agenzia delle Entrate? Quale modulo deve compilare ed entro quale data spedirlo?

Risposta

La comunicazione di tutte le operazioni rilevanti relative all'anno d'imposta precedente va effettuata in via telematica con cadenza annuale, entro il 30 aprile dell'anno successivo. Solo per l'anno d'imposta 2010 il termine in questione è stato posticipato al prossimo 31 ottobre. Sergio Pellegrino

65 | FATTURE IMMEDIATE

Domanda

Se al posto dello scontrino fiscale decidessimo di fare fattura immediata (superiore a 3mila euro) pagata con carta di credito, va comunicata?

Risposta

Se il corrispettivo di una cessione effettuata a un privato e certificato con

fattura è pagato con una carta di credito, debito o prepagata rilasciata a un soggetto stabilito in Italia, l'operazione, per via della modalità di pagamento, non deve essere comunicata. Questo vale, però, solo nei rapporti con i privati. Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

66 | CONTO DIVISO TRA PIÙ CLIENTI

Domanda

Nella nostra attività di albergo, ristorante e sala per trattenimenti capita che un ipotetico conto di 14mila euro venga diviso per due o tre familiari con somme diverse (ad esempio un genitore paga 6mila euro, un altro genitore 5.500 euro e la rimanente parte di 2.500 venga pagata dai neo sposi). Se non ci viene richiesta espressamente l'emissione di più ricevute fiscali/fatture, finora abbiamo emesso un solo documento. Come dobbiamo comportarci con lo spesometro in questi casi?

Risposta

Nel caso di cointestazione della fattura a più clienti, nella comunicazione devono essere riportate le informazioni distinte per ciascuno dei soggetti, senza ripartizione degli importi. Ad esempio, quando un soggetto acquista un servizio di intrattenimento per sé e per conto di altri soggetti (parenti, amici, colleghi di lavoro, sposi), si devono riportare nella comunicazione i codici fiscali di tutti i soggetti con l'indicazione dell'importo della prestazione. Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

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67 | PIÙ CONTRATTI

Domanda

Se un cliente fa un ordine per 10mila euro totali ma la consegna avviene in più mesi con fatture al di sotto del limite dei 3mila euro, l'operazione va indicata?

Risposta

La risposta è affermativa. Il caso esposto configura una operazione relativa a un unico contratto a pagamento frazionato che nel complesso supera la soglia dei 3mila euro, per cui sussiste l'obbligo di comunicazione. Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

68 | CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE

Domanda

È necessario effettuare la comunicazione in caso di contratto di somministrazione (ad esempio energia elettrica) la cui la somma annuale delle singole fatture riferite ad un unico contratto superino la soglia dello spesometro?

Risposta

In generale, per i contratti di somministrazione la comunicazione è obbligatoria quando i corrispettivi dovuti in un anno solare sono complessivamente pari o superiori a 3mila euro. Tuttavia, per l'energia elettrica la comunicazione non è dovuta in quanto tale rapporto è già oggetto di segnalazione all'anagrafe tributaria. Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

69 | OPERAZIONI GIÀ SOGGETTE A TRACCIABILITÀ BANCARIA

Domanda

Devono essere comunicate le operazioni il cui pagamento deve avvenire tramite banca perché superiori 5mila euro?

Risposta

La risposta è affermativa. Sono escluse invece le operazioni effettuate nei confronti di contribuenti non soggetti passivi ai fini dell'imposta sul valore aggiunto, qualora il pagamento dei corrispettivi sia avvenuto mediante carte di credito, di debito o prepagate emesse da operatori finanziari residenti. Sergio Pellegrino

Indice dei quesiti 1 | ASSOCIAZIONE IN REGIME DELLA LEGGE 398/1991..................................................................... 2 2 | RESIDENCE ............................................................ 2 3 | AFFITTO STUDIO MEDICO................................... 3

4 | TITOLI......................................................................3 5 | ASSOCIAZIONE NON RICONOSCIUTA ................3 6 | QUALI SONO I SOGGETTI INTERESSATI..............4 7 | GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALI..........................4

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L’Esperto Risponde – Redditometro e spesometro

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8 | CATEGORIE INTERESSATE A REDDITOMETRO E SPESOMETRO............................. 4 9 | ACQUISTO CASA NEL 2010 ................................. 4 10 | ACQUISTI IN PIÙ TRANCHE ............................... 5 11 | AGENTI DI COMMERCIO.................................... 5 12 | ELENCO DEI SOGGETTI OBBLIGATI.................. 5 13 | SPESE SANITARIE E REDDITOMETRO ............... 5 14 | CONSULENZA PROFESSIONALE........................ 6 15 | NON RESIDENTE CON CASA IN ITALIA ............ 6 16 | FATTURE FORNITORI.......................................... 6 17 | I DIRETTI INTERESSATI ....................................... 7 18 | CARTE FEDELTÀ .................................................. 7 19 | VENDITA PRIMA CASA ....................................... 7 20 | ACQUISTO AUTOVETTURA................................ 8 21 | SPESE ACQUISTO AUTO D'EPOCA.................... 8 22 | GESTIONE DELLE NOTE DI VARIAZIONE OLTRE I TERMINI ........................................................ 9 23 | COMUNICAZIONE NOTE DI CREDITO.............. 9 24 | LETTERE REDDITOMETRO 2009...................... 10 25 | DENARO DA EREDITÀ ...................................... 10 26 | COSTRUZIONE SECONDA CASA ..................... 10 27 | ACQUISTO DI UN BIGLIETTO AEREO PER L' ESTERO.................................................................. 10 28 | ESCLUSIONE CARTE DI CREDITO.................... 11 29 | PIÙ SOGGIORNI IN ALBERGO DELLO STESSO CLIENTE ...................................................... 11 30 | ACQUISTO IMMOBILIARE................................ 11 31 | COMUNICAZIONE REDDITI 2009.................... 12 32 | LOCAZIONE IMMOBILI..................................... 12 33 | ACQUISTO PRIMA CASA .................................. 13 34 | DIFESA SUI REDDITI DI ANNI PRECEDENTI.... 13 35 | LETTERA SPEDITA ALLA MOGLIE .................... 13 36 | MOTO D'EPOCA................................................ 14 37 | RISPARMIO........................................................ 14 38 | AZIONI GRATUITE RICEVUTE........................... 14 39 | RISPARMI........................................................... 15 40 | REGIME FISCALE DEI MINIMI .......................... 15

41 | IMMOBILI IN LOCAZIONE ............................... 15 42 | GIUSTIFICAZIONE DELLE SPESE ECCEDENTI IL REDDITO .......................................... 16 43 | FATTURE RIEPILOGATIVE DI CONSEGNE....... 16 44 | PIÙ ACQUISTI INFERIORI A 3MILA EURO ...... 16 45 | COMMERCIO AL MINUTO............................... 17 46 | FATTURE TURISTI EXTRA UE............................ 17 47 | ACQUISTO DI PACCHETTO TURISTICO.......... 18 48 | ACQUISTO AUTO DA PARTE DI UN MEDICO DI BASE...................................................... 18 49 | PERIODICITÀ DELLE OPERAZIONI................... 19 50 | COSA SI DEVE COMUNICARE E COME........... 19 51 | FATTURE A CONDOMINI ED ENTI MILITARI.................................................................... 19 52 | OBBLIGHI E TRACCIATO.................................. 20 53 | ESENZIONE PER PAGAMENTI CON CARTE DI CREDITO............................................................... 20 54 | MODALITÀ DI COMUNICAZIONE DATI.......... 20 55 | COMUNICAZIONE ALLE ENTRATE.................. 21 56 | BIGLIETTERIA AEREA ........................................ 21 57 | AQUISTO DI UN'AUTOVETTURA..................... 22 58 | CALCOLO DELLA SOGLIA DEI 3.600 EURO ... 22 59 | COMPETENZA ................................................... 22 60 | ACQUISTO DI AUTO......................................... 22 61 | VIAGGIO PER ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO........................................................... 23 62 | CONTRATTO PERIODICO DI FORNITURA ...... 23 63 | COMUNICAZIONE FATTURE OLTRE 3.600 EURO......................................................................... 23 64 | PRESTAZIONE DI SERVIZI................................. 24 65 | FATTURE IMMEDIATE....................................... 24 66 | CONTO DIVISO TRA PIÙ CLIENTI.................... 24 67 | PIÙ CONTRATTI ................................................ 25 68 | CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE ........... 25 69 | OPERAZIONI GIÀ SOGGETTE A TRACCIABILITÀ BANCARIA...................................... 25

Progetto editoriale e grafico a cura di Andrea Gianotti