Le esigenze conoscitive per la sorveglianza e la valutazione dei piani di sviluppo rurale

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Le esigenze conoscitive per la sorveglianza e la valutazione dei piani di sviluppo rurale “Riforma della PAC e sviluppo rurale” Torino, 10-11 aprile 2003 Proposte per l’adeguamento dei sistemi statistici Mario Perosino - CISIS

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Le esigenze conoscitive per la sorveglianza e la valutazione dei piani di sviluppo rurale

“Riforma della PAC e sviluppo rurale” Torino, 10-11 aprile 2003

Proposte per l’adeguamento dei sistemi statistici

Mario Perosino - CISIS

Il CISIS è organo tecnico della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano in materia di sistemi informatici e sistemi statistici.

“Riforma della PAC e sviluppo rurale” Torino, 10-11 aprile 2003

Il Centro Interregionale per il Sistema Informatico ed il Sistema Statistico (CISIS) è un’associazione fra le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano.

(art. 1 dello Statuto del CISIS)

b) organizza i gruppi di lavoro necessari all'analisi tecnica sulle questioni di rilevanza interregionale;

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Il CISIS, in particolare:(…)

h) realizza il confronto ed il raccordo tecnico delle Regioni associate con le Amministrazioni Centrali dello Stato e con gli altri soggetti dotati di specifiche competenze …;

i) promuove le intese atte a favorire il raccordo tra lo Stato e le Regioni e con gli Enti Locali in materia di sistemi informativi;

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Il CISIS, in particolare:

(art. 2 dello Statuto del CISIS)

m) promuove indagini e ricerche di interesse interregionale, anche in collaborazione con EUROSTAT, ISTAT, Enti, Autorità indipendenti, Istituti ed altri organismi pubblici e privati;

i) promuove i necessari raccordi con il Centro Interregionale di coordinamento e documentazione per le informazioni territoriali in rapporto allo sviluppo dei sottosistemi informativi territoriali;

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Il Consiglio direttivo del CISIS svolge i seguenti compiti:

(art. 17 dello Statuto del CISIS)

(…)

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L’Assemblea del CISIS, su proposta del Consiglio direttivo, può costituire appositi Gruppi di Lavoro per:

(art. 21 dello Statuto del CISIS)

- assicurare una efficace istruttoria degli atti di competenza del Centro;

- promuovere iniziative volte a favorire il confronto tecnico fra le diverse esperienze regionali in materia di sistemi informativi.

http://www.cisis.it

Secondo i documenti di lavoro della Commissione (VI/8865/99 e VI/12004/00), i dati necessari per soddisfare le esigenze conoscitive della valutazione dei piani di sviluppo rurale sono riconducibili a due tipologie:

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- dati primari;

- dati secondari.

dati raccolti appositamente per la valutazione

materiale preesistente (sistema di monitoraggio, indagini esistenti, valutazioni precedenti, documenti di programmazione)

PROGRAMMA PRECEDENTE

PROGRAMMA SUCCESSIVO

periodo di programmazione

precedente

periodo di programmazione

successivo

periodo di programmazione corrente

2000 2001 2002-05 2006

REALIZZAZIONI (OUTPUT)

FUTURE REALIZZAZIONI

sist. informat. sorveglianzaRel. ann.

2000Rel. ann.

2001Rel. ann. 2002-05

Rel. ann. 2006

sist. informativo valutazione

valutaz. interm.

sistema informativo statistico

RISULTATIE

IMPATTI

FUTURI RISULTATI E

IMPATTIvalutaz. ex post

valutaz. ex ante

misura 1misura 2……

misura m-1misura m

misura 1misura 2……

misura m-1 misura m

……

…………

…………

misura 1misura 2……

misura m-1misura m

In linea generale, i dati primari vengono raccolti fra i beneficiari diretti o indiretti; la loro analisi permette di stimare gli effetti del programma.

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Tuttavia, il sistema di sorveglianza (dati secondari) può fornire informazioni sufficienti a quantificare alcuni indicatori (ad es. stimando indicatori di impatto per tutti i beneficiari pertinenti attraverso l’applicazione sui dati del monitoraggio di coefficienti determinati per sottogruppi di beneficiari appartenenti ad una data tipologia) .

Il Questionario valutativo comune con criteri e indicatori (doc. VI/12004/00) contiene, per ogni domanda, schede strutturate in modo uniforme:

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- Criterio(i) di valutazione- Logica dell’intervento (schema)

- Indicatore(i) del programma- Obiettivo raccomandato e livello di base- Informazioni contestuali- Fonti d’informazione

Esempio: Domanda I.1: in che misura gli investimenti sovvenzionati hanno migliorato il reddito degli agricoltori beneficiari?

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- Logica dell’intervento (schema)Investimenti agricoli

Diversificazione/ riconversione delle attività

Migliore utilizzo dei fattori di

produzione

Tutela del reddito

Esempio: Domanda I.1: in che misura gli investimenti sovvenzionati hanno migliorato il reddito degli agricoltori beneficiari?

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- Criterio(i) di valutazione- Logica dell’intervento (schema)

Il reddito degli agricoltori beneficiari è migliorato

Esempio: Domanda I.1: in che misura gli investimenti sovvenzionati hanno migliorato il reddito degli agricoltori beneficiari?

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- Criterio(i) di valutazione- Logica dell’intervento (schema)

- Indicatore(i) del programma

Reddito agricolo lordo delle aziende beneficiarie del

sostegno

Esempio: Domanda I.1: in che misura gli investimenti sovvenzionati hanno migliorato il reddito degli agricoltori beneficiari?

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- Criterio(i) di valutazione- Logica dell’intervento (schema)

- Indicatore(i) del programma- Obiettivo raccomandato e livello di base Tendenza positiva rispetto ad

aziende analoghe non beneficiarie del sostegno a

partire dal 2000

Commento sugli indicatori: l’indicatore va suddiviso per tipo di

azienda

Esempio: Domanda I.1: in che misura gli investimenti sovvenzionati hanno migliorato il reddito degli agricoltori beneficiari?

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- Criterio(i) di valutazione- Logica dell’intervento (schema)

- Indicatore(i) del programma- Obiettivo raccomandato e livello di base- Informazioni contestuali

Il reddito agricolo viene probabilmente influenzato

anche da svariati fattori, i cui effetti vanno distinti quanto più possibile (situazione dei

mercati, altri aiuti strutturali, situazione socio-economica

della regione)Possibile indicatore

contestuale: reddito lordo agricolo in una zona

comparabile (ad es. NUTS 3)

Esempio: Domanda I.1: in che misura gli investimenti sovvenzionati hanno migliorato il reddito degli agricoltori beneficiari?

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- Criterio(i) di valutazione- Logica dell’intervento (schema)

- Indicatore(i) del programma- Obiettivo raccomandato e livello di base- Informazioni contestuali- Fonti d’informazione

Sorveglianza, indagini svolte in loco nelle

aziende agricole, RICA,

contabilità o statistiche nazionali/regionali

Come anticipato, alla fine delle schede relative ad ogni misura il documento VI/12004/00 riporta un riquadro con le tipologie utili.

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Esempio per la misura a):

Tipologie utili:

1) classificazione per tipo di azienda agricola (OTE)

2) tipo di produzione (cfr. documento VI/12006/00)

3) tipo di investimento (cfr. documento VI/12006/00)

Inoltre, per tutte le misure (e per i quesiti trasversali) le tipologie utili contemplano anche la “collocazione regionale” delle unità di osservazione secondo le classificazioni territoriali standard.

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Tipologie territoriali costanti:

1) zone svantaggiate

2) zone dell’obiettivo n. 2

3) zone escluse dall’obiettivo n. 2

La ricognizione delle fonti indicate nel documento VI/12004/00 nelle sezioni Informazioni contestuali e Fonti d’informazione evidenzia le seguenti fonti principali:

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- RICA- EUROFARM- EUROSTAT s.l.

- contabilità o statistiche nazionali/regionali- LUCAS- CORINE Land Cover

La ricognizione delle fonti indicate nel documento VI/12004/00 nelle sezioni Informazioni contestuali e Fonti d’informazione evidenzia le seguenti fonti principali…

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Inoltre, per la costruzione di alcuni indicatori, il documento rimanda a svariati lavori metodologici, fra cui:- EUROSTAT, Les indices de ruralité et

de développement rural;- CE, Agriculture, environment, rural

developmet – Facts and figures.

Infine, occorre considerare che il previsto inserimento di nuove misure nei PSR comporterà un adeguamento delle schede del doc. VI/12004/00, con ampliamento delle fonti statistiche necessarie:

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- rispetto delle norme (statistiche sui servizi di audit aziendale, sul rispetto delle norme ecc.);

- qualità alimentare (statistiche sui sistemi di qualità: DOP, IGP, AS, VQPRD ecc.);- gestione di strategie integrate di sviluppo rurale da parte dei partenariati locali.

Il documento VI/12004/00 richiama espressamente e ripetutamente il requisito di qualità e di scientificità delle valutazioni, in particolare nella raccolta e analisi dei dati.

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Il ricorso a statistiche ufficiali appare pertanto la via elettiva.Ne consegue una necessità di adeguamento delle statistiche ufficiali alle esigenze della valutazione, in un contesto di risorse costanti/calanti a disposizione della statistica ufficiale (cfr. PSC e PSN).

La produzione di statistiche ufficiali è ispirata a determinati principi e organizzata in maniera uniforme ai livelli comunitario e nazionale.

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- il regolamento (CE) n. 322/97 del Consiglio relativo alle statistiche comunitarie;

- il decreto legislativo n. 322/89 recante norme sul sistema statistico nazionale.

Tale uniformità è presente anche nella numerazione dei relativi atti legislativi:

Il regolamento (CE) n. 322/97 riprende e specifica i requisiti cui deve ispirarsi l’elaborazione delle statistiche della Comunità enunciati nell’articolo 285, paragrafo 2 del Trattato che istituisce la Comunità europea:

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L’elaborazione delle statistiche della Comunità presenta i caratteri dell’imparzialità, dell’affidabilità, dell’obiettività, dell’indipendenza scientifica, dell’efficienza economica e della riservatezza statistica; essa non comporta oneri eccessivi per gli operatori economici.

…il processo di programmazione annuale (PSC) dovrebbe prevedere che si riesamini, su base permanente, se siano ancora necessarie le statistiche della Comunità esistenti, individuando quelle che potrebbero essere ridotte o interrotte.

(§ 5 del PSC 2003-2007)

Il medesimo articolo 285 del TCE, al paragrafo 1, stabilisce che il Consiglio adotta misure per l’elaborazione di statistiche laddove necessario per lo svolgimento delle attività della Comunità.

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Il citato regolamento (CE) n. 322/97 all’articolo 3 stabilisce che il Consiglio adotta il Programma statistico comunitario (PSC) che definisce gli orientamenti, i principali settori e gli obiettivi delle azioni previste per un periodo massimo di 5 anni.

Il PSC 2003-2007 (dec. 2367/2002/CE), per il settore Agricoltura prevede che:

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- saranno formulate statistiche per soddisfare le esigenze della PAC nei prossimi 7-10 anni;

- si presterà particolare attenzione al supporto statistico alla componente di sviluppo rurale della PAC;

- la Commissione si adopererà per pianificare lo sviluppo di statistiche sull’agricoltura al fine di soddisfare le esigenze future della PAC.

A livello italiano, la bozza di programma statistico nazionale 2004-2006 relativa al settore “Agricoltura, foreste e pesca” al § 3.1 (“Lo scenario”) individua fra le nuove esigenze conoscitive quelle connesse…

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… al monitoraggio e alla valutazione delle politiche comunitarie del settore agricolo, nonché gli elementi necessari per attuare la revisione della PAC a medio termine.

Al momento si tratta di enunciazioni di principio o poco più, cui dovranno seguire atti concreti di impostazione e realizzazione di rilevazioni, elaborazioni e studi progettuali.

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Questo passaggio dovrà essere effettuato seguendo un approccio cooperativo fra i diversi soggetti aderenti al sistema statistico nazionale (SISTAN):- fra lo Stato e le Regioni e le Prov.

Auton.;- all’interno delle singole amministrazioni (uffici di statistica-Nuval-agricoltura).

Compiti specifici degli uffici di statistica

(articolo 2 del decreto legislativo n. 322/89):

- promuovere e realizzare le rilevazioni di interesse dell’amministrazione;

- collaborare con le altre amministrazioni per le rilevazioni previste dal PSN;

- contribuire alla promozione e allo sviluppo informatico a fini statistici degli archivi gestionali.

L’esperienza più recente nel campo delle statistiche agricole ha mostrato la validità dell’approccio cooperativo-integrativo, sia sotto il profilo del rapporto costi-benefici che dell’efficacia, in applicazione del principio di sussidiarietà. Ne sono esempi:

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- l’approccio a geometria variabile per il 5° censimento generale dell’agricoltura e per il progetto CENSUS 2000;- il protocollo di intesa ISTAT-INEA-Regioni sull’indagine REA;

- le estensioni regionali del prog. AGRIT.

SESTA CONFERENZA NAZIONALE DI STATISTICARoma, 6-7-8  novembre 2002 Censimenti generali del 2001: un

primo bilancio

Valutazione dell’effetto “geometria variabile” su alcuni aspetti del censimento

Qualità globale dell’informazione

Effetto:

molto positivo

positivo

nessuno

non valutabile

giudizio non disponibile

Un primo bilancio del 5° censimento generale dell’agricolturaalla luce dell’approccio a “geometria variabile” 2 - valutazione

In tutti questi casi, l’approccio cooperativo-integrativo si concretizza nell’individuazione di un’attività-base uniforme su tutto il territorio nazionale e nella attuazione, a livello regionale, di un’attività complementare integrativa a carattere in genere facoltativo.

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L’integrazione può riguardare aspetti:

- tematici (ampliamento/disaggregazione delle variabili oggetto di stima);- territoriali (aumento della precisione territoriale delle stime).

Altri domini si prestano per l’applicazione dell’approccio cooperativo.

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- l’aggiornamento dell’Atlante nazionale del territorio rurale;

Fra le priorità sono da segnalare:

- un adeguato coinvolgimento nel progetto CORINE Land Cover 2000;

- la buona conclusione del 5° censimento dell’agricoltura (sezione IX), di CENSUS 2000 e di ASIA-agricoltura.

Il tema della territorializzazione dei dati censuari è particolarmente significativo anche nella prospettiva della valutazione (e sorveglianza: cfr. la prima tabella di informazioni di contesto e l’indicatore SAU nelle zone «Natura 2000») dei PSR:

- sia per le grandi aspettative che ha suscitato in relazione alle crescenti esigenze di informazione territorializzata e per il notevole sforzo organizzativo (non disgiunto da un grado elevato di molestia statistica) che l’operazione ha comportato (prima e durante la rilevazione);

- sia per l’ancora elevata frammentazione fondiaria dell’agricoltura italiana.

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Secondo il progetto CENSUS 2000, volto a fornire una base territoriale unificata per i tre censimenti generali del 2000-2001, la definizione delle nuove sezioni di censimento viene effettuata aggiornando le basi territoriali del 1991 (progetto CENSUS) secondo la sequenza:

- aggiornamento della perimetrazione di centri abitati e nuclei abitati

- perimetrazione delle località produttive

- perimetrazione delle sezioni di censimento extraurbane a partire dai fogli di mappa catastale

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Primi risultati di CENSUS 2000 in Piemonte

limiti comunali pre-CENSUS 2000

correzioni di CENSUS 2000

territorio che passa ad altro Comune

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Numero di Comuni che registrano variazioni dei limiti amministrativi: 250 su 250.

Primi risultati di CENSUS 2000 in Piemonte (2)Dati riferiti alla Provincia di Cuneo

Superficie territoriale interessata da variazioni dei limiti amministrativi: 84 km2 su 6.902 km2.

Incidenza della superficie territoriale interessata da variazioni sulla superficie complessiva: 1,22 %.

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Fogli di mappa suddivisi fra più sezioni di censimentoPrimi risultati di CENSUS 2000 in Piemonte (3)

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sezioni urbane

Primi risultati di CENSUS 2000 in Piemonte (3)Fogli di mappa suddivisi fra più sezioni di censimento

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sezioni urbanesezioni produttive

Primi risultati di CENSUS 2000 in Piemonte (3)Fogli di mappa suddivisi fra più sezioni di censimento

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Numero di fogli di mappa nel complesso: 6.993 (superficie media: 98,7 ha).

Primi risultati di CENSUS 2000 in Piemonte (4)Dati riferiti alla Provincia di Cuneo

Numero di fogli di mappa presentanti aree agricole significative (> 1 ha): 6.924 (A) su 6.993 (99%).

Numero di fogli di mappa “agricoli” ripartiti in più sezioni di censimento: 3.404 con aree > 1 ha (49 % di A) e 1.831 con aree > 5 ha (26 % di A).

Numero di fogli di mappa che risultano suddivisi in più sezioni di censimento: 3.604 (52 %).

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indiviso

urbano

Tipologia di foglio di mappa

diviso(parte piccoladi >1 - 5 ha)

diviso(parte piccoladi >= 5 ha)

Primi risultati di CENSUS 2000 in Piemonte (Cuneo)

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In relazione a quanto precede, il CISIS ha avanzato all’ISTAT le seguenti esigenze:

- ottenimento dei microdati della sezione IX (tutti i record relativi alle aziende censite nella Regione più tutti i record relativi al territorio della Regione più i record relativi ai “territori limitrofi”), nonché gli analoghi dati relativi al 4° censimento non ancora forniti;

- fornitura delle basi territoriali di CENSUS 2000 e di criteri e informazioni per mettere in relazione fogli di mappa e sezioni di censimento.

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