lavoro - OCST...2015/06/25  · Buone vacanze e buon divertimento a tutti i ragazzi e le ragazze!...

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Fine dell’anno scolastico Buone vacanze e buon divertimento a tutti i ragazzi e le ragazze! Banche Quadretto da un mondo alla rovescia Polizia unica La visione dell’OCST OSC No alle decisioni imposte pagina 2 pagina 4 Alcar Ruote Un accordo che rispetta il mandato dei lavoratori pagina 3 pagina 5 Prossimo numero: 9 luglio 2015 Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese lavoro 25 giugno 2015 - Anno XC - N.10 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano

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Fine dell’annoscolasticoBuone vacanze e buon divertimento a tutti i ragazzi e le ragazze!

BancheQuadretto da unmondo alla rovescia

Polizia unicaLa visione dell’OCST

OSCNo alle decisioniimposte

pagina 2

pagina 4

Alcar RuoteUn accordo che rispetta il mandatodei lavoratori

pagina 3

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Prossimo numero: 9 luglio 2015

Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com

Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese lavoro25 giugno 2015 - Anno XC - N.10 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano

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2 325 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro Sindacato Attualità

ANDREA WEHRMULLER E LORENZO JELMINI

N ella prossima riunione di Gran Con-siglio è prevista una discussione sul-la proposta presentata con una mo-

zione dal deputato Galusero di costituire una Polizia unica nel nostro Cantone.

Il tema è stato molto dibattuto tra chi vuole unire le forze per dare maggior efficacia ai ser-vizi di polizia e chi ritiene fondamentale mante-nere dei corpi di polizia comunali.

La nostra associazione sindacale – come più volte ribadito già dalla prima riforma sulla polizia cantonale – è sempre stata favorevole all’implementazione di una sola forza di polizia sul nostro territorio.

Una posizione sostenuta dal rapporto di maggioranza sulla mozione Galusero ma non completamente esclusa da quello di minoran-za che tuttavia ritiene tale opzione prematura.

La Legge sulla collaborazione fra la Polizia cantonale e le Polizie comunali, approvata nel 2011, sarà concretamente implementata solo a partire dal primo settembre 2015.

Arrivare ora con una proposta che di fatto sconfessa un’impostazione che ancora non è entrata in vigore sembra effettivamente poco ragionevole.

Se da un parte sorge qualche dubbio sull’ef-ficacia della nuova legge, non essendo chiara la reale condivisione da parte di tutti i Comu-ni e la loro convinzione nell’assumere fino in fondo tutti gli oneri previsti dalla nuova im-postazione, è sempre bene evitare i processi alle intenzioni e dunque è corretto prevedere un periodo di verifica sull’efficacia della nuova legge.

Da parte nostra riteniamo che il processo di regionalizzazione delle polizie comunali debba proseguire così come proposto dalla legge. Ma lo stesso deve essere visto come un pri-mo passaggio per arrivare in tempi ragionevoli all’attuazione di una polizia unica. Non dimen-tichiamo che anche i responsabili del Diparti-mento delle istituzioni prevedono comunque che questo non potrà avvenire prima del 2021.

Riteniamo dunque ci sia il tempo necessario per attuare la prima fase di cambiamenti per la quale sarà indispensabile la convinta par-tecipazione dei Comuni. Sarebbe un peccato che, dopo anni di rivendicazioni da parte delle

amministrazioni comunali per maggiori com-petenze, deleghe e indipendenza, le opportu-nità previste dalla legge non venissero assunte interamente. Il Dipartimento delle istituzioni è poi chiamato a proporre l’ulteriore passaggio alla Polizia unica tramite un progetto che, con-trariamente a quello oggi in discussione, sia realmente condiviso da tutte le parti.

Non da ultimo ci preme sottolineare due aspetti che devono essere ben chiari a chi do-vrà prendere le scelte future. Innanzi tutto la sicurezza del cittadino è prioritaria e coinvolge tutte le sfaccettature legate alla garanzia del mantenimento dell’ordine costituito. Questo non si traduce solo in prevenzione somma-ria, ma in azioni concrete di fermo, contrasto e perseguimento penale di chi mina il nostro benessere e chi opera in questo settore deve essere messo nelle condizioni di poterlo fare con efficienza ed efficacia.

Il secondo aspetto è che la dispersione della forze sul terreno è uno spreco di risorse. Sono circa 1500 le persone che operano nelle forze dell’ordine o in servizi ausiliari di polizia, un nu-mero importante che potrebbe coprire il fab-bisogno cantonale. Tuttavia la metà di queste sono ripartite tra quattro corpi federali ed una trentina di Polizie comunali. I restanti 700 col-laboratori rappresentano la polizia cantonale. Le competenze sono tuttavia differenti e so-vente gli interventi non sono sussidiari ma si sovrappongono. Non vi è dunque un razionale utilizzo delle forze in campo e soprattutto in un periodo di ristrettezze economiche non è sba-gliato prevedere un’organizzazione che possa anche razionalizzare i costi.

Riteniamo dunque che si possa procedere all’implementazione totale della LcPol con re-lative deleghe che i Comuni devono respon-sabilmente assumersi per poi valutare come e quando giungere ad un corpo unitario di polizia.

Funzionari di polizia

Polizia unica: la visione dell’OCST

MEINRADO ROBBIANI

L’ OCST del Mendrisiotto prende congedo da un’ulteriore figura emblematica. Dopo la cessa-

zione dell’attività per pensionamento di Sandro Mecatti, che ha diretto con grande maestria il Segretariato per un trentennio, è ora la volta di Dante Peverelli, vice-segre-tario regionale e responsabile della sede di Chiasso. Entrato nell’Organizzazione nel 1973 è stato inizialmente un fidato e apprezzato collaboratore del compianto Gianni Lubrini, al quale è poi subentrato. La conduzione della sede di Chiasso gli è valsa la nomina a vice-segretario regio-nale. Nel comprensorio della città di con-fine si è soprattutto occupato di animare la vita sindacale nelle imprese e categorie professionali. Oltre alle industrie locali e ai servizi pubblici si è rivelato un competente

conoscitore del ramo delle Case di spezio-ni, il cui contratto collettivo ha attraversato nel tempo non poche turbolenze. Accan-to all’impegno sul fronte, ha anche svolto un’intensa attività di assistenza agli iscritti conquistando l’apprezzamento dei nume-rosi associati che gli hanno affidato la tutela giuridica della loro posizione. Fino agli anni ’90 all’attività in campo sindacale ha anche accostato compiti e responsabilità nell’am-bito dell’assicurazione malattia di riferimen-to. Durante l’ultimo decennio, nel quale le ricadute della libera circolazione hanno in-ciso in profondità sul tessuto economico di Chiasso, si è distinto per una intensa azio-ne di denuncia e di negoziazione. È stato un interprete autorevole della necessità di tutelare gli equilibri del mercato del lavoro dalle distorsioni crescenti rilevabili in que-sta città. In questa scia è recentemente sta-to tra i promotori di un organismo incarica-to di vigilare sugli insediamenti di aziende in modo da salvaguardare corrette condizioni di lavoro e la cultura di dialogo tra le parti sociali.

Nella certezza che Dante rimarrà vici-no all’OCST gli viene espressa la since-ra riconoscenza dell’intero movimento e l’augurio di potersi immettere in una nuo-va tappa di vita generosa di serenità e di soddisfazioni.

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OCST

Dante Peverelli arriva

alla meritata pensione

I n s e r z i o n e

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2 325 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro Sindacato Attualità

I l dieci aprile, giunge ai media la notizia sulla chiusura del conto annuale 2014 dell’Assicurazione disoccupazione. Il bi-

lancio si chiude anche questa volta in positivo, come previsto dalla riforma fortemente conte-stata dall’OCST. Tutto bene allora? Champa-gne da stappare?

No, boh, forse… perché, come già avevamo detto su questo giornale due anni or sono (il Lavoro n.10 del 20 giugno 2013) il progetto di riforma prevedeva di rientrare di 348 milio-ni annui. Per il 2013 l’eccedenza ammontava a 0,59 miliardi di franchi ed è stato possibile rimborsare alla Tesoreria federale mutui per 0,8 miliardi di franchi. Alla fine del 2013 i debiti accumulati si erano già quindi ridotti a 4,2 mi-liardi di franchi (a fine 2010 il debito era di 7 mi-liardi, il limite massimo dell’indebitamento pre-visto dalla legge è di 7,1 miliardi). A fine 2014, grazie a un’eccedenza di 0,74 miliardi il debito si è già ridotto a 3,3 miliardi: meno della metà! Nel progetto si parlava di azzerare il debito in 20 anni, poi ridotti a 15 anni grazie all’intro-duzione del contributo di solidarietà dell’1% per i redditi superiori ai 315’000 franchi. Ma se dopo l’introduzione della riforma si è ridotto di quasi 4 miliardi non ci vorranno sicuramente così tanti anni per azzerarlo. Certo il risana-

mento era necessario, non stiamo contestan-do il principio. Che lascia perplessi è il modo: era davvero necessaria una riforma così dra-stica, che è andata a penalizzare un po’ tutti, dai giovani ai meno giovani, togliendo un aiu-to prezioso in un momento delicato? Non si poteva magari attuare un progetto meno dra-stico? Arriveremo dunque al momento in cui l’Assicurazione disoccupazione produrrà degli utili, poi che faremo? Distribuiremo dividendi agli azionisti (che non ci sono)? Verrà, come previsto, stralciato il contributo di solidarietà: anche su ciò si potrebbe discutere. È inoltre opportuno ricordare come la riduzione del de-bito a livello federale si sia ripercossa sui can-toni con l’aumento delle uscite dell’Assistenza.

Sembra quasi che anche a Berna siano entra-ti in logiche di mercato improntate sul raggiun-gimento di utili a tutti i costi, ma è questo che serve in un momento di crisi occupazionale? Dal punto di vista finanziario, quello raggiunto, è un risultato straordinario, non altrettanto dal punto di vista sociale.

Negli anni si porteranno molto probabilmente dei correttivi trovando una situazione di com-promesso che offra un sostegno maggiore ai disoccupati. Si spera.

Diamo i numeri

Ancora utili per l’Assicurazione disoccupazione, parte seconda

T ra i copiosi spunti di riflessione of-ferti dal mondo bancario, la crona-ca più recente ne addita un paio

che, sebbene molto dissimili, si sottraggo-no difficilmente ad un accenno. Il primo, di gravissima portata, riguarda la multa di cir-ca 500 milioni inflitta dagli Stati Uniti a UBS (così come fatto con altre banche interna-zionali) per una duplice manipolazione: dei tassi di cambio e del tasso interbancario Libor. A stupire – ed anche ad urtare chi mantiene un briciolo di senso critico oltre che etico – è anche la reazione dei massimi dirigenti dell’istituto, affrettatisi ad addebi-tare il recidivo comportamento illecito ad «un piccolo numero di dipendenti» (ovvia-mente oggetto di provvedimenti disciplina-ri). Che si possano manipolare somme fara-oniche su scala internazionale nell’oscurità di qualche ufficetto recondito e incontrolla-to è un mistero che gli strapagati dirigenti bancari potrebbero almeno spiegare.

Ben diversa ma non meno illuminante è la vicenda di un’ex-assistente di direzione di UBS che, utilizzando la carta di credito as-segnatale dalla banca, ha pagato per circa un decennio le più lussuose e fatue spese personali. È istruttivo sapere che la carta di credito le era stata messa a disposizione per coprire i costi di aperitivi e regali ai ma-nager come pure a clienti della banca. Solo quando le spese hanno superato il milione a qualcuno è sorto il dubbio che si stava forse eccedendo con gli aperitivi. Arduo dire se è più scandaloso mettere a disposi-zione una carta di credito per coprire i «po-veri» manager con ulteriore manna oppure lasciare sperperare centinaia di migliaia di franchi senza nessun controllo (ciò che ha del resto valso l’assoluzione dell’imputata). Anche in questo caso non occorre grande perspicacia per prefigurare la reazione dei dirigenti della banca. La responsabilità non si ferma mai ai piani alti; ha un elevato peso specifico che la fa immancabilmente cade-re verso il basso. Un mondo decisamente alla rovescia!

M.R.

Banche

Quadretti da unmondo alla rovescia

RENATO RICCIARDI

C on la votazione del 14 giugno, che ha sancito l’approvazione dell’inizia-tiva «Salviamo il lavoro in Ticino», la

popolazione ticinese ha dato un segnale forte di come il tema salariale sia sentito profonda-mente nel nostro Cantone.

La percezione della popolazione è conferma-ta dai dati che segnalano in Ticino, tra il 2004 e il 2010, un contrazione dei salari reali che ha colpito in particolare i salari bassi e mediani. Nel nostro Cantone si sono innestate situazio-ni di degrado del mercato del lavoro tali che la Commissione Tripartita in materia di libera circolazione, dopo aver accertato il dumping salariale, ha dato origine a ben 14 Contratti normali di lavoro sui 20 a livello nazionale.

Il mondo economico e le associazioni padro-nali devono prendere atto di questa situazione e favorire finalmente la via contrattuale con fatti e non parole, atti conseguenti e non di-chiarazioni di principio. Sono troppo numerosi i settori nei quali il dialogo tra le parti sociali è escluso a priori e questo non giova né all’eco-nomia né alla società. Emblematico è il caso del settore della vendita, nel quale i primi ten-

tativi di trattativa, seguiti da molti altri, per la stipula di un contratto collettivo risalgono a più di vent’anni fa.

L’OCST si impegnerà con nuovo slancio per favorire in tutti i settori la soluzione strutturata di un contratto collettivo di lavoro che proteg-ga i diritti dei lavoratori considerando le esi-genze della parte imprenditoriale e che metta una base solida per una collaborazione tra le parti sociali indirizzata ad articolare una po-sizione condivisa per una politica di sviluppo industriale più solida per il Ticino.

Votazioni cantonali

Necessario un nuovo slancio che favorisca la contrattazione

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4 525 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro Sindacato Attualità

VALENTINO GARRAFA* E DAVINA FITAS

A seguito della segnalazione del perso-nale che lavora presso il Carl dell’Or-ganizzazione sociopsichiatrica can-

tonale, la Commissione del personale (CdP) è intervenuta sul cambio di turni prospettato dalla Direzione.

Il personale non aderisce a questa proposta poiché, non essendo stato coinvolto nell’iter procedurale, non ha avuto la possibilità di pro-porre soluzioni alternative a quanto indicato. Difatti vi è stata solo una comunicazione da parte della Direzione in marzo 2015 e questo ha escluso ogni possibile cooperazione.

Questa posizione è suffragata dalla maggio-ranza del personale del Carl che, in un son-daggio, ha espresso a netta maggioranza: di non condividere la nuova pianificazione

dei turni che dovrebbe entrare in vigore a par-tire dal mese di luglio; di essere poco o per nulla soddisfatto dei rap-

porti e della comunicazione con la Direzione Carl.Nel corso dell’Assemblea tutti hanno espres-

so il desiderio e la necessità di essere coinvolti nelle decisioni riguardanti il proprio lavoro e le scelte educative.

Con grande senso di responsabilità, e dimo-strando un particolare attaccamento all’Or-ganizzazione e in particolare agli interessi dell’utenza, il personale del Carl e l’Assem-blea generale ha chiesto alla Direzione OSC l’istituzione di un Gruppo di accompagna-mento considerando il progetto una speri-mentazione.

Il gruppo dovrebbe essere formato dal Diret-tore dell’OSC, dal Direttore del Carl, rappre-sentanti della base lavorativa del Carl, rappre-sentanti della CdP e dai partner sindacali.

Il Direttore OSC ha già espresso in un incon-tro fra le parti e nell’ambito dell’Assemblea un parere favorevole a questa ipotesi.

Il gruppo si prefigge l’obiettivo d’incontrarsi regolarmente e valutare, casa per casa, le reali necessità degli operatori e dell’utenza nel tro-vare soluzioni praticabili e condivise.

*pres. commissione del personale OSC

La risoluzione

La Commissione del personale OSC (CdP) è in-tervenuta sulla questione del prospettato cambio di turni nelle case del CARL a seguito della ferma opposizione del personale alla proposta e alle modalità adottate dalla Direzione del Carl.La CdP, su mandato del personale Carl, ha incon-trato la Direzione OSC con i rappresentanti del personale, del Carl e partner sindacali.L’assemblea del personale OSC e in particolare, il personale del Carl, non può aderire incondizio-natamente ai nuovi turni «imposti» poiché non vi è stata nessuna possibilità di partecipazione del personale alla fase preparatoria del progetto. Questa posizione è suffragata da un sondaggio effettuato presso il personale interessato.Non è una pura questione formale, il metodo par-

tecipativo deve tornare ad essere alla base delle attività presso l’OSC e deve essere applicato anche ai cambiamenti che si rendono necessari per garantire la qualità del lavoro. Come sempre la professionalità del personale darà la giusta attenzione e priorità per la buona presa a carico dell’utenza tutta.L’assemblea del personale OSC chiede pertanto la creazione di un Gruppo di accompagnamento composto dal Direttore OSC e Carl, CdP, rappre-sentanti delle case Carl, partner sindacali. Questo per ritrovare un dialogo autentico.Possiamo considerare il progetto, ormai avviato, come una «sorta» di sperimentazione.Il gruppo si prefigge l’obiettivo d’incontrarsi regolarmente e valutare, caso per caso, le reali necessità degli operatori e dell’utenza nel trovare soluzioni praticabili e condivise.

OSC

No alle decisioni imposte: il personalevuole e partecipa ai cambiamenti

L a scorsa settimana si è concluso l’anno scolastico. Per me, mam-ma alle prime armi, ma non trop-

po, ha significato la fine del primo biennio di elementari per il figlio maggiore e la fine della scuola dell’infanzia per il secondo.

La conclusione di un ciclo è tempo di bi-lanci. L’inizio della scuola elementare del maggiore è stato piuttosto burrascoso, segnato da qualche bambino le cui dif-ficoltà di comportamento non era chiaro come affrontare. Per un genitore, è evi-dente, la prima responsabilità è quella di pensare al bene del proprio figlio, ma in certi casi la soluzione non può che nasce-re dalla collaborazione.

Nella classe di cui sto parlando in ma-niera imprevedibile, dalla difficoltà non è nata solo una collaborazione, ma una comunità, guidata dalle famiglie, e lo dico con un pizzico di orgoglio, in primis dal-le mamme, cui ha partecipato la scuola e soprattutto la maestra.

Ciascuno ha fatto la sua parte: i genitori del bimbo in difficoltà hanno riconosciuto che bisognava trovare una via alternativa per aiutarlo, la scuola ha dato il suo sup-porto, la maestra ha lavorato per recupe-rare gli scossoni iniziali, e i bambini, aiutati dalle loro famiglie, hanno accolto nuova-mente il compagno in classe con sempli-cità e senza troppi retroragionamenti.

L’esperienza di questi due anni è stata pure costellata dalle prime difficoltà per mio figlio, che ha avuto bisogno in varie occasioni di essere spronato e sostenuto.

Che dire quindi? La scuola è un cammi-no per noi, oltre che per per i nostri figli, nel quale non possiamo che essere coin-volti. È vero che ci sono sempre più fami-glie ferite e genitori in difficoltà e talvota se ne trovano persino di disinteressati.

Ma se è evidente che le famiglie non possono fare a meno della scuola, la scuola non può prescindere dalle fami-glie. Non può sostituirsi ai genitori nei compiti educativi e non può trascurare il loro contributo anche nei piccoli passi di ogni giorno.

La scuola ticinese è un cantiere nel quale saranno prese decisioni radicali nei prossimi anni: si parla di riformare la scuola per renderla più equa. Non fac-ciamo però l’errore di mettere da parte le famiglie in nome dell’equità. Il supporto di genitori impegnati, dà una marcia in più ai bambini, ma è utile anche ai figli degli al-tri e agli insegnanti, cioè alla scuola come comunità aperta.

Quando la sfida è importante, e quel-la dell’educazione certamente lo è, vale la pena di sfruttare tutte le risorse a disposizione.

B. R.

Riflessioni

Scuola e famiglia

U n gruppo di insegnanti di scuola dell’infanzia dell’Istituto scolastico della Città di Lugano ha scritto al Di-

rettore del DECS per sottoporre un’istanza di riconoscimento della parificazione della classe salariale tra docenti di scuola dell’infanzia (S.I.) e docenti di scuola elementare (S.E.) a partire dal prossimo anno scolastico.

«Non comprendiamo i motivi per cui a fron-te della medesima formazione professionale e di un maggiore numero di ore erogato dai do-centi S.I. nei confronti dei docenti S.E., i primi

debbano essere remunerati con un compenso minore. Riportiamo inoltre che per le docenti di S.I. l’orario di lavoro è continuato, senza pau-se e senza docenti di appoggio nelle materie speciali e con classi eterogenee d’età (dai 3 ai 7 anni).

Tale parificazione della classe salariale, oltre alle cause di competenza e impegno profes-sionale sopracitate, trova altresì ulteriore fon-damento nell’incombente obbligo di frequen-za della S.I. a partire dal prossimo settembre 2015 in base al Concordato HarmoS».

Docenti della scuola dell’infanzia

Il salario sia parificato alla scuola elementare!

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4 525 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro Sindacato Attualità

Alcar di Manno

Un accordo che rispetta il mandato dei lavoratori

Lo scorso 30 maggio si è svolto l’annuale torneo interaziendale della Precicast SA di Novazzano a cui ha partecipato anche la squadra OCST. La vittoria finale è andata alla squadra della ditta Torti Germano di Stabio. L’ambiente conviviale e l’ottimo cibo hanno fatto da contorno ad una spendida giornata di sport.

GIOVANNI SCOLARI

D opo una lunga e intensa trattativa, gra-zie in primo luogo all’OCST che non ha mai smesso di negoziare con l’intento

di ottenere delle condizioni quanto più favorevoli ai lavoratori, è stato concluso un accordo con la Alcar di Manno, ex Ambrosetti Ruote.

In un caso come questo, nel quale i lavoratori dovranno sacrificare una parte dei loro salari per coprire il rischio di cambio che grava sull’a-zienda, non si può certo parlare di soddisfa-zione. Tuttavia l’ostinata attività di trattativa ha permesso di siglare un accordo che penaliz-zasse il meno possibile i lavoratori, rispettando il loro mandato, così come espresso nel corso dell’assemblea del personale, che poneva al-cuni punti fermi: l’accordo doveva scansare il rischio di licenziamenti collettivi, doveva avere carattere transitorio e non definitivo e doveva proteggere il potere d’acquisto dei residenti.

Le premesse non erano tra le migliori, quan-to a richieste e atteggiamento della direzione. Dopo vari scontri e incomprensioni si è final-mente giunti la scorsa settimana ad entrare nel merito di una proposta di accordo che final-mente ha avvicinato le parti.

Retaggio di accordi firmati negli scorsi anni tra direzione e personale, anche nell’intesa in vigore dal 1. giugno, restano la flessibilità che consente all’azienda di impiegare i lavoratori

più intensamente nella seconda metà dell’an-no, la mezz’ora di pausa non pagata e il rico-noscimento di due giorni festivi all’anno come giornate di lavoro regolari.

Vengono invece reintrodotte integralmente le indennità di turno che erano state sospese, aspetto non secondario che reintegra nel sala-rio dei dipendenti della produzione un importo certamente utile, nonché l’impegno da parte di Alcar di moderare l’utilizzo dei lavoratori interi-nali nella fase di riduzione dell’orario di lavoro e la discussione con la commissione per una diversa e più attenta gestione dei turni nelle di-verse fasi di congiuntura.

Il punto centrale del nuovo accordo riguar-da l’introduzione di un contributo di solidarietà dei dipendenti nei confronti dell’azienda, che oscilla tra il 10.5 e il 2.625% in base all’anda-mento del tasso di cambio CHF/EUR nel trimestre precedente. A questo si affianca un’indennità per riequilibrare la perdita di po-tere d’acquisto dei lavoratori re-sidenti anch’essa legata all’anda-mento del tasso di cambio.

Il cosiddetto contributo di soli-darietà rende direttamente parte-cipi i dipendenti del rischio azien-dale. Affinché i lavoratori non siano presi in causa solo in caso di perdite, l’accordo prevede che possano beneficiare dei risultati

positivi tramite un bonus legato alla produzio-ne e al prezzo di vendita delle ruote prodotte.

Durante i tre anni di validità dell’intesa, la direzione garantisce di non delocalizzare l’at-tività produttiva e di non procedere a licen-ziamenti collettivi. Ai dipendenti con i quali si interromperà il rapporto di lavoro, durante il periodo di disdetta verranno sospesi contribu-to di solidarietà e indennità di residenza.

Sebbene non si possa certo parlare di vitto-ria, si tratta di un accordo equilibrato che ga-rantisce soprattutto i dipendenti residenti con un salario più modesto, coinvolgendo in modo più equilibrato le maestranze di tutti i settori dell’azienda.

Nel corso dell’assemblea del personale i ter-mini dell’intesa sono stati approvati da 67 la-voratori contro 17.

Foto: Raffaele Novarina

I n s e r z i o n e

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6 725 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro Sindacato Attualità

ANDREA PUGLIA

A lcuni frontalieri (di nazionalità non ita-liana) si sono rivolti a noi per avere chiarimenti riguardo ad una recente

comunicazione ad opera del Servizio Sanitario Regionale lombardo che avrebbe loro imposto il pagamento di una cospicua tassa per poter ottenere il rinnovo all’assistenza sanitaria.

Premessa: in base all’Accordo sulla Libera Circolazione delle Persone, il lavoratore fron-taliere sarebbe tenuto ad iscriversi al servizio sanitario dello Stato ove svolge la propria at-tività di lavoro. Tuttavia nel caso dei frontalieri residenti in Italia e attivi in Svizzera, il soggetto, grazie ad un Accordo tra i due Stati, può espri-me un diritto d’opzione e pertanto può sceglie-re a quale servizio sanitario affiliarsi.

Logicamente i soggetti in questione han-no optato volontariamente per l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale italiano (SSN) in quanto detentori di un permesso di soggiorno in Italia. Ora, per comprendere il provvedimen-to in oggetto, occorre recuperare la legislazio-ne italiana relativa ai permessi di soggiorno. In particolare possono ottenere il permesso di risiedere in Italia quei cittadini comunitari che:

1) svolgono un’attività di lavoro in Italia come dipendenti o come lavoratori autonomi; costo-ro vengono automaticamente iscritti al SSN

poiché versano l’imposta IRPEF. Ricevono l’iscrizione automatica al SSN anche coloro che dispongono «dell’attestazione di residen-za permanente» (i cittadini comunitari possono richiederla dopo cinque anni di residenza in Italia).

Oppure,2) coloro i quali, pur non svolgendo alcuna

attività di lavoro in Italia, dispongono di mezzi sufficienti per mantenersi senza dover ricor-rere alle prestazioni sociali. Questi soggetti sono tenuti obbligatoriamente a sottoscrivere un’assicurazione medica in Italia. In particola-re possono effettuare l’iscrizione volontaria al SSN oppure possono optare per un’assicura-zione medica privata (la quale deve rispettare determinati criteri: si veda a questo proposito l’Accordo tra lo Stato e le Regioni del 20 di-cembre 2012).

Ebbene, l’iscrizione volontaria al SSN è rego-lata dal Decreto Ministeriale dell’8 ottobre del 1986 il quale prevede il pagamento di determi-nati importi (le cifre sono poi state logicamente tradotte in euro da modifiche successive). In particolare il DM prevede:

• un’aliquota del 7,5% del reddito fino alla quota di reddito pari a € 20.658,28 (l’importo minimo è pari a € 387);

• un’aliquota del 4% sugli importi eccedenti a € 20’658,28 e fino al limite di € 51’645,69.

Tale norma esiste pertanto da moltissimo tempo e non è certo una novità (per altro si tratta di una normativa presente in forma si-mile nella stragrande maggioranza degli stati europei: si veda per esempio l’obbligo per i re-sidenti in Svizzera di pagare una cassa malati).

La Regione Lombardia ha però sorvolato per anni sul caso particolare dei frontalieri stra-nieri (ricordiamo infatti che tutt’ora l’Italia non dispone di un elenco dei frontalieri e pertanto non ha nemmeno i dettagli dei loro redditi); la corte dei conti ha però chiesto alle Regioni di fare maggiore attenzione nell’applicazione del provvedimento la qual cosa ha prodotto una progressiva scrupolosità da parte degli uffici competenti.

Un nota bene finale. Va ricordato che i fronta-lieri residenti fuori dalla fascia di frontiera, sono tenuti a dichiarare il reddito da lavoro in Italia e a pagare l’imposta IRPEF. Questi soggetti per-tanto ricadono nel caso «1» poiché essi sono già tassati come se avessero un’attività di la-voro in Italia. Il problema riguarderà quindi sol-tanto coloro che risiedono in fascia di frontiera e che pertanto non ricevono alcuna tassazione sul reddito in Italia.

L’Ufficio Frontalieri OCST resta a disposizio-ne dei gentili associati per ulteriori chiarimenti.

Frontalieri comunitari residenti in Italia

Il rinnovo dell’assistenza sanitaria sarà a pagamento

OCST (SYNA) rivendicano

una solida garanzia per il futuro del pensionamento anticipato a 60 anni di età;

una maggiore tutela della salute dei lavoratori attraverso misure più efficaci in caso di condizioni meteorologiche avverse;

una concreta protezione contro il dumping salariale/contrattuale per rafforzare una concorrenza leale tra le imprese di costruzione.

È necessario negoziare subito. I lavoratori e gli impresari costrut-tori hanno bisogno del loro CNM. Chi si rifiuta di favorire la nego-ziazione agisce contro i lavoratori edili, le imprese di costruzione e - in buona sostanza - contro un intero settore economico!

Rinnovo CNM

Manifestazione dell’ediliziaZurigo, 27 giugno 2015

rivendica!

Una nutrita delegazione di lavoratori dell’OCST partirà per Zurigo chiedendo la ripresa urgente delle trattative.La posta in gioco è alta: si rischia concretamente di cadere in un pericoloso vuoto contrattuale!

Info e IscrIzIonIRivolgersi al proprio Segretariato di appartenenza o visitare il sito www.ocst.ch

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6 725 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro Sindacato Attualità

Nei numeri precedenti del nostro gior-nale vi avevamo informato della nuova procedura che è entrata in vigore per la richiesta degli assegni famigliari in Ticino. Siamo ora in grado di andare ancora più a fondo del tema dandovi le ultime indicazioni giunteci dagli uffici competenti.

ANDREA PUGLIA

PremessaDal 1. aprile del 2012, i frontalieri che voglio-

no richiedere gli assegni famigliari in Svizzera devono seguire una procedura stabilita dai Re-golamenti europei. In particolare il coniuge del frontaliere (o più in generale l’altro genitore del bambino), se lavora in Italia con un contratto subordinato, deve necessariamente richiedere per primo «l’assegno per il nucleo famigliare» in Italia. Per farlo è sufficiente rivolgersi alle risorse umane del proprio datore di lavoro (oppure si può compilare di persona il modulo SR-16 messo a disposizione dall’INPS).

La Svizzera eroga poi al frontaliere l’importo differenziale tra l’assegno intero (200 CHF/250 CHF) e il valore dell’analogo assegno già per-cepito in Italia dall’altro genitore: la cassa svizzera per gli assegni famigliari ha dunque bisogno di sapere dall’INPS a quanto ammon-ta questo importo. Il valore viene pertanto indi-cato dall’INPS su un documento ufficiale che si chiama modulo E-411.

Fino al gennaio del 2015 era il lavoratore a dover portare l’E-411 direttamente agli spor-telli dell’INPS per farselo compilare e quindi

rispedirlo (di persona o per il tramite del dato-re di lavoro) alla cassa svizzera. Questa prassi generava lunghe code e comportava grossi disagi per i lavoratori.

La nuova proceduraDal 1. febbraio del 2015, sempre su indica-

zione dei Regolamenti europei, l’INPS ha deci-so di mettere in pratica una nuova procedura telematica e pertanto ha cessato di compilare i moduli E-411 presso i propri sportelli. La de-cisione ha sorpreso le Casse svizzere le quali erano impreparate a mettere in pratica un si-stema simile e pertanto ne sono conseguiti for-ti ritardi nell’erogazione degli assegni.

Qui si è inserita l’azione dell’Ufficio Frontalieri OCST, del sindacato italiano CISL e del Patro-nato INAS. La nostra Organizzazione ha infatti preso contatto con la Cassa Cantonale (IAS) stabilendo una procedura semplice per le nuo-ve richieste degli assegni famigliari.

• Il genitore non frontaliere, se ha in Italia un lavoro subordinato, effettuerà per primo la ri-chiesta per «l’assegno per il nucleo famigliare» (modulo INPS SR-16).

• Il frontaliere compilerà il consueto modulo svizzero di «richiesta assegni famigliari per i salariati e le salariate» (modulo IAS).

• Il frontaliere dovrà quindi allegare al modulo IAS l’indicazione di qual è la propria sede INPS provinciale di residenza.

• Sarà quindi compito dello IAS contattare l’INPS per farsi inviare telematicamente il mo-dulo E-411 con indicato il valore dell’assegno italiano eventualmente percepito dall’altro ge-nitore.

• Al contrario, se l’altro genitore del bambino

non ha diritto a percepire l’assegno famiglia-re (perché disoccupato o perché ha un’attività in proprio) allora questo stesso genitore do-vrà compilare una copia della «dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà» dichiaran-do nell’apposito spazio «di non aver diritto a percepire l’assegno per il nucleo famigliare in Italia». Bisognerà poi far timbrare questa di-chiarazione dal comune di residenza ed infine bisognerà inviarla allo IAS. Il modulo è facil-mente scaricabile da internet, così come è di-sponibile presso tutti gli sportelli comunali.

Impegni per il futuroAl momento siamo riusciti a verificare que-

sta procedura solo con la Cassa cantonale (IAS). A breve verificheremo che anche le altre principali casse si siano adeguate alle nuove direttive. Ci impegneremo inoltre a verificare il corretto funzionamento del sistema cercando come sempre di intervenire a favore dei nostri associati qualora si riscontrassero difficoltà inattese nella richiesta degli assegni.

Assegni famigliari per frontalieri

Nuova procedura telematica: come fare per richiederli

Presenza a Verbania: cambiamento d’orari

Considerata l’affluenza sempre più numerosa, informiamo i nostri associati frontalieri che il sindacalista Luca Camo-na sarà presente tutti i mercoledì, presso il sindacato CISL, via Farinelli 6 a Verba-nia, dalle 14:30 alle 19:00.

Domanda di adesione all'OCSTIl/La sottoscritto/aCognome

Nome

Indirizzo

Nap Città

Telefono

Email

Data di nascita

Stato civile

Nazionalità

Professione

Ditta

dichiara di aderire all'Organizzazione cristiano-sociale ticinese accettandone gli statuti.

Luogo e data Firma

Compilare e inviare a: Segretariato cantonale OCST, Via Balestra 19, 6900 Lugano

Per difendere i tuoi diritti aderisci all'OCST! L’OCST è firmataria dei contratti collettivi di lavoro in tutte le ca-

tegorie professionali ed è il sindacato più rappresentativo del Ticino. Mettiamo a disposizione i nostri segretariati e le nostre sedi

in ogni regione del Cantone per difendere e sostenere i lavoratori.

Permanenze (telefonare per appuntamento)Grono (GR), CH-6537, 091 8271396Stabio, Via Giulia, 091 6471414Cannobio (Italia), Via D.Uccelli 22, +39 032371086Lavena Ponte Tresa (Italia), Via Marconi 59, +39 0332551281Porlezza (Italia), Via Osteno 1, +39 034461687Santa Maria Maggiore (Italia), Palazzo municipale, +39 0332531767

Segretariato cantonale Sedi OCST Lugano, via Balestra 19 Bellinzona, Piazza G. Buffi 4 091 8214151091 921 15 51 Biasca, Contr. Cav. Pellanda 091 [email protected] Chiasso, Via Bossi 12d 091 6825501www.ocst.com Lamone, Via Cantonale 091 9660063 Locarno, Via Lavizzari 2 091 7513052 Lugano, Via Balestra 19 091 9211551 Mendrisio, Via Lanz 25 091 6405111

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8 925 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro

OCST e CPT hanno stipulato un contratto

collettivo. I vantaggi per voi: sconto di oltre

il 25 % sui premi delle assicurazioni comple-

mentari. E i vantaggi si estendono a tutta

la famiglia.

Spese ospedaliere e tanto altroL’assicurazione delle spese d’ospedalizzazione si integra alla perfezione con l’assicurazione di base e copre i costi delle degenze ospedaliere e tanto altro. Offre contributi di tipo ambulatoriale per le cure balneari e di convalescenza e per l’assistenza a domicilio necessaria a seguito di un intervento ambulatoriale o di una degenza ospedaliera. Chi sceglie il reparto semiprivato o privato, inoltre, ha la libera scelta del medico e gode di un comfort maggiore in ospedale oltre ad un contributo maggiore per le prestazioni di tipo ambula-toriale.

Un vero e proprio Plus...valoreL’assicurazione cure medico-sanitarie Plus e l’assicurazione cure medico-sanitarie Comfort offrono numerosi vantaggi ad un prezzo contenuto. Per esempio un contributo sull’acquisto di occhiali o lenti a contatto, gli esami ginecologici preventivi e le spese di trasporto e salvataggio. Entrambe le assicura-zioni includono anche l’assicurazione viaggi e vacanze.

L’assicurazione online con consulenza personaleCambiare la copertura assicurativa o modificare il proprio indirizzo, dare uno sguardo alla polizza o alle fatture, inviare domande al proprio consulente clienti: alla CPT tutto questo è possibile in qualsiasi momento tramite la piattaforma online CPTnet, che offre anche tante altre funzioni. Rispar-miate tempo ma anche denaro, perché usufruite fino all’11,7 % di sconto sulle assicurazioni complementari.

Protezione giuridica Internet: maggiori prestazioniGli assicurati online della CPT usufruiscono anche della protezione giuridica Internet gratuita. L’assicurazione prevede in particolare una protezione giuridica con assistenza legale e risarcimento danni in caso di contratti per prodotti acquistati e non ricevuti. Sono coperti inoltre le controversie giuridiche e i danni a seguito di phishing, hacking, cyber mobbing nonché gli episodi di minacce, coercizione ed estorsione su Internet.

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8 925 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro Sindacato Attualità

Lavoratori salariati Il certificato di salario (attività accessoria

compresa) e quello del coniuge se lavora (uno per ogni datore di lavoro), relativo all’anno 2014. Attestazione riguardante le indennità per-

cepite in caso di: malattie, infortunio, disoccu-pazione, servizio militare o civile non ricevuti tramite il datore di lavoro, assegni integrativi e prima infanzia percepiti nell’anno interessato.

Beneficiari di rendite AVS, AI, Infortuni, LPP (2° pilastro), Cassa pensione, Pensioni estere Un cedolino o relativa attestazione della

rendita percepita nell’anno interessato.

Contribuenti con sostanza immobiliare (casa e/o terreni) È necessario conoscere il valore di stima

ufficiale: la relativa documentazione, se non in possesso, può essere richiesta in Municipio. Le ricevute dei premi pagati per le assicu-

razioni vita, infortuni e Cassa malati per l’anno interessato, nonché le attestazioni concernenti versamenti a forme riconosciute di previdenza individuale vincolata (3° pilastro). Le fatture per spese di perfezionamento e

riqualifica professionale, come pure le ricevute per versamenti a enti riconosciuti di pubblica utilità o per il riscatto di anni di contribuzione nella previdenza professionale (2° pilastro). Dichiarazioni bancarie comprovanti i debiti

privati o ipotecari esistenti con l’indicazione de-

gli interessi passivi pagati all’anno interessato.Eventuali polizze di assicurazione sulla vita.

Rimborso dell’imposta preventiva Presentare i libretti di risparmio aggiornati

al 31 dicembre dell’anno interessato o la dichia-razione della Banca, o conto corrente postale.

Contratto di locazionePresentare la notifica di tassazione e/o la co-

pia dell’ultima dichiarazione.

Dichiarazioni d’imposta 2014

Documenti necessari

Per appuntamenti:

Segretariato delle Tre Valli, Biasca, Tel. 091 873 01 20Segretariato del LuganeseTel. 091 960 23 17Segretariato del MendrisiottoMendrisioTel. 091 640 51 11Sede ChiassoTel. 091 6825501Segretariato del SopraceneriBellinzona, Tel. 091 821 41 51, 091 821 41 52 e 091 821 41 53Sede Locarno Tel. 091 751 30 52, 091 751 30 53/56 Costo: Soci fr. 20.- Non soci fr. 80.-

Centri OCST per l’infanzia

Sonogno, iscrizioni aperte

I l nostro sindacato, attento ai probemi educativi e alle necessità delle famiglie propone anche quest’anno due turni di

vacanza da trascorrere nella casa montana a Sonogno.

1° turno dal 4 al 17 luglio2° turno dal 19 al 1° agosto

In questo bel villaggio di montagna, tra il ver-de dei boschi e in un contesto naturale incante-vole si trova la casa di vacanza S. Angelo.

Alloggi confortevoli e funzionali, camere a 6 letti e camere doppie, moderna cucina, locali per attività diverse e una grande sala multiuso dove vengono organizzate feste e spettacoli inerenti il tema conduttore del relativo turno. Passeggiate nella natura, giochi individuali, giochi di società, divertimento, relax, lettura, sport, una scelta di attività ampia e diversificata in base alle esigenze e all’età degli ospiti.

Oltre ai giochi e alle gare sportive sono nu-merose le attività proposte, lavoretti manuali all’insegna della creatività e della fantasia, balli, canti, recite, organizzazione di spettacoli, gite culturali sul territorio che permettono di cono-scere usi e costumi di una valle fortemente at-trattiva anche dal punto di vista delle tradizioni.

La vita di colonia permette ai partecipanti di sapersi gestire in parte autonomamente, i ra-gazzi imparano a conquistare parte della pro-pria indipendenza, gestiscono alcuni momenti del proprio tempo, prendono piccole decisio-ni di ordine pratico, sotto la supervisione dei monitori, (scelgono cosa indossare, preparano lo zaino per la gita, e altre piccole cose) impa-rando così ad aumentare la propria autonomia, conquistando la propria indipendenza e speri-mentando spazi di libertà fondamentali per lo sviluppo della personalità. Altro aspetto impor-tante della vacanza in colonia è la condivisione degli spazi e delle attività, si impara a essere meno egoisti e più solidali.

I nostri collaboratori e le nostre collaboratrici saranno lieti di accogliere i ragazzi che voglio-no trascorrere un periodo di vacanza all’inse-gna del divertimento e dell’amicizia.

Info:Paola MauriCentri OCST per l’infanziavia Balestra 19, Lugano-tel. 091 921 15 51

I lavoratori dell’edilizia e rami affini, unita-mente ai familiari sono invitati alla festa cantonale che si svolgerà domenica 5

luglio a Faido, Zona Pineta - Piumogna.

Programma:ore 11.00 ritrovo a Faido, zona Pineta (vicino

alla cascata della Piumogna)ore 11.30 S. Messa da campo

ore 12.00 pranzo servito ai tavoli, ricca gri-gliata mista con contorni, formaggio, torte, caffè, bibite (vino, birra, acque minerali, gas-sose). Intrattenimento musicale.

Ore 16.00 chiusura manifestazione. Sarà chiesta una partecipazione di Fr. 10.-

per persona e sarà rilasciato un buono per il pranzo.

Come arrivare:Uscita autostradale a Faido/Chiggiogna, pro-

cedere verso Faido (il parcheggio sarà segna-lato a partire dalla Piazza Stefano Franscini, in centro a Faido).

Vi aspettiamo numerosi per trascorrere insie-me una piacevole domenica in questo incante-vole angolo del Ticino.

Edilizia e rami affini

Festa familiare a Faido

Info e iscrizioni:

Iscrizione obbligatoria, segretariato OCST Regione Tre Valli, telefono 091 873 01 20. In caso di cattivo tempo, la manifestazione sarà annullata. In caso di tempo incerto, chiamareGiancarlo Nicoli, tel. 079 835 13 40.

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10 1125 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro

Via S. Balestra 196901 LuganoTel. 091 921 26 00Fax 091 921 26 66

Altre sedi:Locarno/BellinzonaMendrisio

[email protected]

Sindacato Formazione

CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

RECUPERO FORMAZIONE DI BASE B Custode di immobili: da settembre,

martedì e giovedì, 19.10-22.00, sabato 8.30-12.30 e 13.30-16.00, 371 ore. Costo: fr. 5’279.-.

B Gessatore Art. 33: da settembre, ve-nerdì 18.00-22.00, sabato 08.30-12.30 e 13.30-16.30, 596 ore. Costo: fr. 2’000.

INFORMATICA B Word 2013 base - Lugano: dal 7 luglio,

martedì e giovedì, 14.00-17.00, 40 ore. Co-sto: fr. 470.- soci, fr. 730.- non soci.

B Web Creator - Lugano: dal 15 settem-bre, martedì e giovedì, 18.00-22.00, 220 ore. Costo: fr. 2’500 soci e non soci.

B Aggiornamento informatico per nuovi arrivati in Ticino: dal 6 luglio, lunedì e mer-coledì, 14.00-17.00, 60 ore. Costo: fr. 360.-

B Aggiornamento informatico per nuo-vi arrivati in Ticino: dal 6 luglio, lunedì e mercoledì, 18.00-21.00, 60 ore. Costo: fr. 360.-.

B Workshop - formule con Excel: giovedì 2 luglio, 13.00-16.00, 3 ore. Costo: fr. 100.-

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LINGUE LUGANO B Italiano sul posto di lavoro: dal 6 luglio,

08.45-11.45 oppure 19.00-22.000, lunedì e giovedì, 48 ore. Costo: fr. 288.-.

B Inglese conversation: dall’8 luglio, il mercoledì, 18.30-20.00, 24 ore. Costo: fr. 240.- soci, fr. 320.- non soci.

B Tedesco A1 - (1. modulo): dal 24 set-tembre, il giovedì, 19.00-22.00, 48 ore. Co-sto: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci.

LINGUE LOCARNO B Italiano sul posto di lavoro: dal 6 luglio,

19.00-22.00, lunedì e giovedì, 48 ore. Co-sto: fr. 288.-.

CONTABILITÀ B Contabilità Banana - Lugano: dal 6 lu-

glio, lunedì e mercoledì, 18.30-21.30, 30 ore. Costo: fr. 470.- soci, fr. 730- non soci.

B Contabilità Banana - Lugano: dal 6 lu-glio, lunedì e mercoledì, 08.30-11.30, 40 ore. Costo: fr. 470.- soci, fr. 730.- non soci.

B Educazione alla gestione del budget familiare per nuovi arrivati in Ticino: dal 6 luglio, lunedì e mercoledì, 08.30-11.30, 12 ore. Costo: fr. 72.-.

EDILIZIA B AutoCAD 15 avanzato - Lugano: dal

14 settembre, lunedì e mercoledì, 18.00-21.00, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci.

COMMERCIO B Corso di segretariato - Lugano: dal 5

ottobre, lunedì e mercoledì, 09.00-12.00 e 13.00-16.00, 192 ore. Costo: fr. 1’920.- soci, 2’300.- non soci.

MECCANICA B AutoCAD 15 avanzato - Lugano: dal

14 settembre, lunedì e mercoledì, 18.00-21.00, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci.

E stroverso è chi cerca il dialogo, chi trova benessere, nel rapportarsi col fuori da sé, con gli altri.

Introverso, al contrario, è chi privilegia, si trova a suo agio, in un dialogo continuo col suo mondo interiore. Una persona idealmen-te equilibrata è un giusto mix di questi due aspetti di personalità. C’è chi è prevalente-mente estroverso o introverso, ed in questo non c’è nulla di male, e tantomeno di patolo-gico; si tratta di caratteristiche individuali, se vogliamo di talenti differenti, e ognuno porte-rà il suo contributo nel mondo con le doti che possiede.

Poi, però, dobbiamo fare i conti con l’epo-ca storica in cui viviamo, e qui nascono dei problemi.

Il modello culturale assolutamente dominan-te oggi è quello estroverso. Nella società che fa dell’immagine e dell’apparire l’unico modo per essere vincenti, il tutto finalizzato ad un dover essere che implica il consumare in una certa «moda», chi non si adegua è un diver-so, spesso etichettato come malato. Sì, nel nostro pensare contemporaneo l’introverso è un malato. Il troppo timido o silenzioso è

perché ha dei problemi e, di conseguenza, una terapia farmacologia o psicologica pri-ma o poi non gliela leva nessuno. E magari è solo una persona sensibile, e non superficiale o addirittura imbecille, come spesso ci viene chiesto di essere… tanto che dobbiamo fare se non diligentemente obbedire? Coi social network poi tutto questo è portato al paros-sismo, e se non sei costantemente collegato, in rete, sei un nessuno. Estrovertirci è un ob-bligo, perché sapere tutto di noi permetterà al sistema un miglior controllo su ogni nostro pensare e agire.

Il dramma è che stiamo perdendo il capire chi siamo. La costruzione della nostra iden-tità necessita di un lungo e continuo lavoro su noi stessi, uno sguardo interiore, il vecchio e desueto esame di coscienza che, scavan-do nelle profondità del nostro vero essere, ci condurrà a fare la «nostra» vita, sfuggen-do a modelli uniformati e falsi. L’introverso si sa ascoltare, ha senso autocritico e non solo critico, pensa prima di parlare, non si lascia guidare fuori strada da un ego narcisistico ar-tificialmente prodotto da chi vuole tu sia in un certo modo. L’introverso non getta nel cesso

ogni mattina al risveglio i suoi sogni, ma sa che sono la fonte principale della sua saggez-za, e che occorre la pazienza di raccoglierli e la fatica di farci i conti giorno dopo giorno. L’introverso è il poeta e l’artista, è colui che dà spazio al proprio mondo creativo, che accetta e rispetta le alterità che lo circondano, che sa dire dei no a tutto ciò che non lo convince, non accontentandosi di risposte razionali o frettolose o compiacenti, solo per essere bra-vo e ben accetto agli altri. Non possiamo fare a meno dell’introversione, che è il lato miste-rioso della nostra umanità. Solo se sappiamo chi siamo, sapremo portarlo fuori alla luce del sole in modo positivo e costruttivo.

Guido Ulula alla Lunahttp://www.cammini.eu/

PROGETTO MOSAICO

Introverso o estroverso?

Info e commentiTeam Progetto Mosaico:Marina Bernardo Ciddio [email protected] Pigò [email protected] Cicale [email protected]. 091 921 26 00

Il calendario completo dei corsi è consultabile sul sito www.cfp-ocst.ch e www.formatlingua.ch

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10 1125 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro Sindacato Formazione

Corso per custode di immobili APF

7° edizione - (nuovo regolamento d’esame)Da settembre 2015 a ottobre 2017

Tutti i martedì e giovedì, orari19:00 22:00 e alcuni sabati09:00 12:00 / 13:00 - 17:00

Moduli corso base:Pulizia 80 oreCura dell’edificio 60 oreComponenti tecnici degli edifici:Riscaldamento, aerazione e clima 32 oreInstallazioni idrauliche 32 oreInstallazioni elettriche 32 oreSicurezza sul lavoro 15 oreAree verdi, esterne e sportive 88 oreAmministrazione e gestione dei collaboratori 32 oreTotale: 371 ore

Costo corso completo: Fr 5’279.-

Serata informativa: 4 settembre 2015 ore 18.00 presso CFP-OCST, Via Balestra 19, 6900 Lugano

Corsi

Proposte formative 2015-2016

Corsi per nuovi arrivati in Ticino

Con il sostegno del Delegato cantonale all’inte-grazione degli stranieri(Programma di integrazione Cantonale)

Italiano sul posto di lavoro A1, A2, B1Da settembre 20152 lezioni settimanali di 3 ore, 8:45 - 11:45 oppu-re 19:00 - 22:00

Educazione alla gestione del budget familiareDal 06 luglio 20152 lezioni settimanali di 3 ore, 14:00 - 17:00 oppure 19:00 - 22:00

Aggiornamento informaticoDal 06 luglio 201520 lezioni settimanali di 3 ore. 14:00 - 17:00 oppure 18:00 - 21:00

Luogo: Lugano o Locarno, moduli di 60 ore, min. 8 partecipanti.

Corsi a Chiasso

Contabilità Base Obiettivo del corso è quello di permettere l’acquisizione delle competenze di base della contabilità.

Dal 15.09.2015 al 15.10.2015Tutti martedì e giovedì dalle 18:00 alle 21:00

Durata: 30 ore

Costo: per soci OCST Fr. 300.- per non soci Fr. 500.-

Inglese A1 Primo ModuloLo studente sarà in grado di capire e utilizzare frasi ed espressioni molto semplici inerenti alla vita quotidiana

Dal 16.09.2015 al 20.01.2016 Tutti i mercoledì dalle 18:00 alle 21:00

Durata: 48 ore

Costo: per soci OCST Fr. 480. - per non soci Fr. 640.-.

Corso segretariato

Edizione 16La novità più interessante della prossima edizione del corso di segretariato, in partenza a ottobre, consiste nel fatto che, per tutta la durata del corso e subito dopo la sua conclusio-ne sarà possibile seguire uno stage pratico in ambito commerciale, in un luogo debitamente attrezzato, dove sarà ricreato a tutti gli effetti un normale ambiente di lavoro.

Dal 05.10.2015 al 29.02.16Tutti i lunedì e mercoledì - orari 09:00 12:00 / 13:00 - 16:00

Moduli corso:Aggiornamento informatico 57 oreDattilografia 18 oreCorrispondenza commerciale 18 oreContabilità teorica base 30 oreContabilità pratica (Banana) 30 oreAggiornamento linguistico 18 oreEmpowerment 21 oreTotale: 192 oreCosto: per soci OCST: Fr 1’920.- per non soci Fr. 2’300.-

Corsi estivi a Lugano

Inglese - tedescoRipasso ed approfondimento del programma scolasticoI-IV media e I-IV superiore

Dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 12:00

30 ore in 2 settimane

Date corsi:06 luglio – 17 luglio20 luglio – 31 luglio03 agosto – 14 agosto17 agosto – 28 agosto

minimo 5 partecipanti

Test di valutazione linguistico senza impegno su appuntamento tra il 22 giugno e il 3 luglio.

Costo: per soci OCST Fr. 360.- per non soci Fr. 450.-

Corsi a Locarno

Tedesco A1 Primo ModuloLo studente sarà in grado di capire e utilizzare frasi ed espressioni molto semplici inerenti alla vita quotidiana.

Dal 17.09.2015 al 21.01.2016 Tutti i giovedì dalle 18:00 alle 21:00

Durata: 48 ore

Costo: per soci OCST Fr. 480. - per non soci Fr. 640. –

Tecnica della VenditaIn questo corso saranno approfondite le fasi della vendita, dalla gestione del contatto con i clienti fino alla conclusione del contratto di acquisto.

Dal 21.09.2015 al 02.10.2015Tutti i lunedì e venerdì dalle 08:30 alle 17:00

Durata: 4 giornate / 30 ore

Costo: per soci OCST Fr. 300.- per non soci Fr. 500.-

Novità in altre sedi

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12 1325 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro Società

T utti i bambini sognano di volare, guar-dano il cielo e immaginano di galleg-giare fra le nuvole. Questo desiderio

rimane a volte per tutta la vita, anche le perso-ne cieche hanno lo stesso sogno.

Luca Menzio, Vice Presidente della JCI Tici-no, ci spiega che JCI è una delle più grandi associazioni no profit a livello mondiale, com-posta da giovani imprenditori e liberi profes-sionisti attivi nella propria comunità.

Da un’idea nata a tavolino tra i soci Matteo e Luca, che condividono la passione per il para-cadutismo realizzando il loro sogno di volare, nasce il progetto «Smile&Fly» ovvero dare la possibilità a persone cieche e ipovedenti di volare in sicurezza nel tunnel del vento a Sion. Grazie alla collaborazione nata con UNITAS questo sogno si è realizzato. Lo scorso 13 giu-gno, nove persone con problemi di vista, ac-compagnati da 6 soci JCI hanno sperimentato

la sensazione della caduta libera simile a quella che si prova quan-do si salta da un aereo da 4.000 metri.

«Non solo volo, un obiettivo era anche quello di dare la possibilità ai nostri giovani soci di conosce-re la realtà delle persone cieche e ipovedenti nel nostro cantone, per comprendere come a volte il limite ce l’ab-bia chi guarda. In fondo l’amicizia è tale grazie alla fiducia, alla complicità e perché stare in-sieme è piacevole». Così Luca Menzio com-menta il progetto.

Il progetto pilota ha avuto successo, a Sion era la prima volta che avevano ospiti nel loro tunnel persone cieche o ipovedenti.

Jary (33 anni) racconta come la sera prima non abbia dormito per la tensione di questa nuova esperienza, ma appena varcata la soglia

del tunnel la paura è svanita lasciando largo ad un sorriso.

Enrico (45 anni) sostiene che sia un’esperien-za da consigliare a tutti, che non necessita di allenamento, malgrado il lungo viaggio fino a Sion. Dario (62 anni) ringrazia per aver avuto la possibilità di provare bellissime sensazioni a lui sconosciute.

Questo bel progetto è stato realizzato grazie al sostegno di JCI Switzerland Foundation e UNITAS Associazione ciechi e ipovedenti della Svizzera Italiana.

Progetto smile&fly di JCI Ticino con Unitas

Sogno di volare…

MARKUS KRIENKE

L audato Si’ – un’enciclica che su 187 pagine ossia in 246 paragrafi esplicita un grido paragonabile ai profeti vete-

rotestamentari, per svegliare la nostra società da quella «spensierata irresponsabilità» (LS 59) verso l’ambiente e verso i poveri e svantaggiati dai nostri sistemi politici, economici e socia-li. Certo, che un’enciclica sociale tematizzi l’ambiente, non è di per sé una novità, e dopo Giovanni Paolo II soprattutto Benedetto XVI ci ha rivolto sempre uno sguardo particolare. Ma che l’ambiente diventi il tema di un’intera Enciclica, e che quindi sia la chiave di inter-pretazione per tutti i problemi sociali regionali e globali, e delle sfide più urgenti dell’umanità, è infatti la vera novità di questo documento. Il messaggio dell’enciclica quindi è questo: il maltrattamento e sfruttamento della natura è l’indice e la misura per tutte le ingiustizie so-ciali (LS 142); vice versa, ripensare il nostro rapporto con l’ambiente e con il proprio corpo è il primo passo a rinnovare le nostre relazioni sociali agli altri, le nostre istituzioni e infine an-che il nostro rapporto a Dio (LS 49, 155).

Ora, la chiave per tutte le sfide sociali, come insegnava la Laborem exercens di Giovanni Paolo II, è il lavoro: e molto simbolicamente, la Laudato Si’ lo colloca nel centro di tutta la trattazione, ossia nei paragrafi 124-129. Nel lavoro, il sistema economico-politico si incon-tra direttamente con il problema del riconosci-mento della persona, nel suo corpo con cui lavora e incontra gli altri, e con l’ambiente a cui spesso vengono «devoluti» i «costi esterni» della produzione.

E così è proprio a partire da una ricompren-

sione del lavoro in modo nuovo che si può su-perare la mentalità dell’ «usa e getta» che ca-ratterizza la nostra società: una mentalità della massimizzazione del profitto a breve termine, senza riguardi né agli altri (soprattutto ai po-veri), né all’ambiente, né a Dio. Infatti, proprio nel lavoro sperimentiamo quotidianamente quella dinamica che crea danni all’ambiente e alla società: una sfrenata accelerazione dei ritmi di vita, a causa dei processi economici e tecnoscienfici, e in contrasto con i ritmi biolo-gici (LS 18). Dove, se non sul posto di lavoro, siamo le prime vittime di tale «rapidación»? Una «rapidizzazione» che non solo produce malessere, ma esclude anche una grande par-te dell’umanità e della nostra società dalla loro partecipazione alla produzione e distribuzione della ricchezza. In questa dinamica, però, si misconosce un fatto basale e fondamentale, che «noi stessi siamo terra» (LS 2). Quel set-tore in cui tale divisione è portato al massimo, è quello dell’economia finanziaria (LS 109): in quanto ambito totalmente determinato da inte-ressi a breve termine e senza riconnessione al lavoro concreto e quindi alla realtà corporea, il potere finanziario è quello meno capace a dare un contributo alla soluzione dei problemi so-ciali ed ambientali (LS 56).

Invece, bisognerebbe riscoprire che l’«uma-nità ha ancora la capacità di collaborare per costruire la nostra casa comune» (LS 13). Qui la persona si realizza secondo «la creatività, la proiezione nel futuro, lo sviluppo delle capaci-tà, l’esercizio dei valori, la comunicazione con gli altri, un atteggiamento di adorazione» (LS 127). Per questo il Papa sottolinea: «Rinun-ciare ad investire sulle persone per ottenere un maggior profitto immediato è un pessimo

affare per la società» (LS 128). Al guadagno economico a breve termine, corrisponde quin-di un danno e deterioramento sociale a medio e lungo termine. In una società in cui il lavoro umano può e deve essere svolto sempre di più da strumenti tecnici, questa affermazione del Papa costituisce una vera e propria sfida alla politica. Infatti, Francesco non argomen-ta contro le innovazioni tecnologiche, ma si esprime a favore di un’imprenditoria creativa e per una maggiore diversificazione produttiva (LS 129). Si noti che proprio in questi paragrafi infatti non si legge quella radicale «critica» al sistema economico, espressa nella Evangelii Gaudium e in modo molto più relativizzato in alcuni luoghi di questa Enciclica: al contrario si trova una valorizzazione positiva dell’«attività imprenditoriale» che è parte indispensabile per la «produzione» del bene comune (LS 129).

Se il lavoro è la realtà centrale dell’uomo nella concretezza della sua esistenza corporea, al-lora l’accessibilità del lavoro diventa una sfida etica e un impegno politico continuo (LS 127). E di conseguenza il primo compito di ogni po-litica sociale deve essere quello di creare le condizioni sociali e istituzionali adeguate per una partecipazione lavorativa di tutti (LS 128).

Complessivamente, l’Enciclica è una grande critica a tutte le forme di sfruttamento e di de-grado umano, sociale ed ambientale. L’«eco-logia integrale» dell’Enciclica dice che questi aspetti non si possono separare l’un dall’altro (LS 56). Il lavoro non solo come imprenditoria creativa ma anche come possibilità per tutti è un elemento centrale per realizzare la neces-saria inversione di rotta nella nostra società.

Dottrina sociale

«Laudato Si’»: una grande critica a ogni forma di sfruttamento

Enrico Buetikofer, socio Unitas, nel tunnel del vento a Sion

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12 1325 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro Lavoro OpportunitàP u b b l i c h i a m o i n s e r z i o n i s o l o p e r s o c i e a b b o n a t i , g r a t u i t e

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disegnatore metalcostruttore per ditta nel Sopraceneri. Si richiede: preparazione disegni con Autocad 2D e HICAD 3D, organizzazione lavoro, logistica di cantiere, gestione commesse, contatto diretto clienti, indispensabile conoscenza metalco-struzioni. Preferibile conoscenza D. Documenta-zione: Quaglia Michele, via R. Leoncavallo 8, 6614 Brissago Mail: [email protected]

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traduttore per contrattualistica legale e docu-mentazione contabile scritta in lingua italiana, russa, ucraina, polacca, essenziale esperienza compren-sione, lettura e traduzione contratti commerciali e finanziari, bilanci aziendali imprese italiane, russe, ucraine, polacche. Orario iniziale 4 ore settimanali. CSC Compagnia Svizzera Cauzioni S.A. Direzione Generale, via Gerolamo Porta 2, 6830 Chiasso. Tel. +4191 2103295. Fax +4191 2103297.

Per le posizioni seguenti curriculum a: [email protected]

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per famiglia del Luganese, con 3 figli, 2 età scola-re 1 prescolare. Presenza 24 ore su 24 durante la settimana (1 giorno e 1/2 riposo infrasettimanale). Disponibilità ad accompagnare durante viaggi. Pre-ferenza buona conoscenza Inglese.

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commerciale con D e F, per azienda Svizzera settore motori e ricambi auto. Trasferte nella Svizze-ra interna francese e tedesca almeno per il 30% del tempo. Conoscenza settore auto e motori. Ottima conoscenze D e F. Fisso + provvigioni e benefit.

un/a impiegato di vendita per prestigiosa gio-ielleria Lugano. Indispensabile: provenienza dal me-desimo settore, ottima conoscenza ingl. e preferibile seconda lingua.

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Per le posizioni seguenti curriculum a: [email protected] un/una sales manager Azienda ricerca e distri-

buzione prodotti di origine vegetale. Mansioni: ac-quisizione clienti Europa; analisi portafoglio cliente/prodotto/prezzo; sviluppo relazioni internazionali e marketing; preparazione e partecipazione a fiere/eventi. Laurea in Economia o equivalente; 3-4 anni esperienza vendita diretta; ottime capacità relazio-nali; disponibile a trasferte in Europa; ottimo inglese, titolo preferenziale D; ideale 30-40 anni.

acquisitore/rice commerciale, formazione commerciale o superiore, almeno 3-4 anni esperien-za mercato trasporti, buona conoscenza procedure doganali e sistemi informatici, indispensabile lingua inglese, buona conoscenza F e/o D. Età ideale 30-40 anni, CH o domiciliati.(

software developer-ambiente Android/iOs per Fornitore leader soluzioni IT per aziende. Mansioni: partecipazione sviluppo soluzioni sof-tware; gestione, configurazione e manutenzione; analisi e disegno nuove soluzioni tecniche; spe-cifiche di progetto, scelta tecnologia. Almeno 3 anni esperienza sviluppo applicazioni Android/iOs (smartphone,tablet) e gestione problematiche; fa-miliarità sviluppo applicazioni web services e proto-colli comunicazione; conoscenze Object-Oriented, linguaggio Objective-C e applicazioni iOS (iPhone e iPad), Java e Android. Ottimo inglese. Età ideale 30-40 anni.

Per le posizioni seguenti curriculum a: [email protected]

manutentore meccanico società nel Men-drisiotto. Requisiti: lettura e interpretazione dise-gni meccanici, schemi pneumatici e oleodinamici; esperienza manutenzione meccanica, pneumatica, oleodinamica macchinari produttivi alta tecnologia e su presse elettro-idrauliche; 35 - 40 anni.

un/una buyer, nel Locarnese. Richiesta for-mazione commerciale (AFC o similare) pluriennale esperienza, buona conoscenza tedesco e inglese.

un/una treasury specialist, nel Luganese, per gestione cash pooling, ottimizzazione flussi pagamento, contatto con banche. Laurea in eco-nomia o similare, esperienza, ottimo Ingl. Per la posizione seguente: http://it.job1up.com/annunci-lavoro/marketing-e-commerciale/mendrisio/1207

sales account executive per azienda DOS Group, reparto marketing & sales. Persona giova-ne, commerciale con estrazione tecnica mondo In-formation Technology, esperienza, lingue parlate e scritte: I, e almeno due tra F, D e Ingl.; esperienza settore IT, software o web; conoscenza tecnologia; disponibilità a viaggiare; ev. pacchetto clienti.

Bandi comparsi sul Foglio UfficialeFoglio Ufficiale N. 46 del 12 giugno

segretario/a (80%) direzione scuole comunali, Municipio Ascona. Scadenza: 30 giugno. Capitola-to: www.ascona.ch

impiegato/a amministrativo Municipio Lo-sone. AFC, buona conoscenza lingue nazionali; animatore/trice con diploma in ambito sociale, educativo o pedagogico, per Centro giovanile (50%) Info e capitolato: tel. 091 7857600 www.losone.ch Scadenza: 6 luglio.

bibliotecario/a-animatore/trice Biblioteca comunale Municipio Bellinzona. Scadenza: 10 lu-glio. Bando: www.bellinzona.chFoglio Ufficiale N. 47 del 16 giugno

un/a inserviente per pulizie scuola infanzia. Cancelleria comunale Arbedo-Castione tel. 091 8201140; [email protected] Scadenza: 3 luglio.

un/a contabile CH, AFC ambito amministrati-vo. Offerte: Concorso Contabile Cancelleria comu-nale, In Piazza, 6528 Camorino. Scadenza: 30.6 ore 11.30. Info: tel. 091 8504600 Remo Signorelli.

educatrice/educatore sociale per Laborato-rio Cabla a Tenero. Fondazione Diamante, via Violi-no 1, 6928 Manno. Scadenza: 7 luglio.

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14 1525 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro Sindacato Interprofessionale

Settore edilizia

Sabato 27 giugno tutti a Zurigo

Convocatoria para

manifestación

E l 27 de junio nos man i fes tamos en Zürich para

que se retomen las ne-gociaciones, se mejore el convenio general (Lande-smantelvertrag LMV) y se proteja la edad de jubila-ción de 60 años.

¡Participa en la manife-stación y apoya así a las obreras y los obreros de la construcción!.

FRANCESCO COSENTINO*

È possibile un approccio alla vita, ai contatti personali, familiari, lavorativi e sociali in modo positivo, non ag-

gressivo, appunto non violento?È possibile assumere un atteggiamento quo-

tidiano improntato positivamente nei confronti di ciò che è diverso da noi?

È possibile vivere la diversità come ricchezza e non come minaccia? Rafforzare il coraggio civile nei confronti delle problematiche della vita, favorendo il dialogo e caricando di positi-vità tutto ciò che ci circonda?

Scegliere il rispetto, l’ascolto attivo, la com-prensione per chi ci sta davanti, anziché l’ag-gressività, la paura, la fuga dalle responsabilità?

Su questi temi ha riflettuto un gruppo di attivi-sti del Syna, nei corsi offerti dall’ARC, metten-dosi in discussione, con la manifesta volontà di migliorare se stessi per cercare di migliorare quello che ci sta attorno. Perché… se i sen-timenti di impotenza ostacolano il coraggio civile, le piccole vittorie invece incoraggiano l’empowerment, e rendono possibile vivere da uomini e donne veramente liberi.

I conflitti fanno parte del quotidiano, saper gestirli positivamente non è cosa semplice, e non ci viene naturale, bombardati come siamo

da violenza, aggressività, soprusi e ingiustizie. È necessario conoscere e apprendere delle

strategie, delle tecniche, che ci rendono in gra-do di gestire le situazioni conflittuali ed anche di risolverle positivamente. Nel corso intensivo di due giorni si son gettate le basi per questo tipo di approccio non violento alla vita. L’en-tusiasmo e la collaborazione attiva di tutti i partecipanti, ha dato segnale che tutto ciò sia possibile, ricaricandoli di nuova energia e di nuovi strumenti per affrontare le piccole batta-

glie del quotidiano. Concludo, citando una frase che può moti-

varci giornalmente ad una approccio diverso e positivo nelle relazioni:

«Scelgo di cambiare la mia vita, il modo con cui relazionarmi ai conflitti che sono fuori di me e a quelli che sono dentro di me. Scelgo di farlo guardandoli con gli occhi della pace, anzichè con gli occhi della paura».

*segretario regionale Rapperswil

Corso di formazione

Gestione non violenta dei conflitti

Foto: Manuel JassiPartecipanti al corso di formazione «Gestione non violenta dei conflitti»

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14 1525 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro Sindacato Interprofessionale

Construção civil

Manifestação nacional da construção civilSábado, 27 de Junho é a grande mani-festação nacional da construção civil. Se ainda não se inscreveram, não per-cam mais tempo!

Para que é a manifestação? • Para que as negociações do Contrato Na-

cional de Trabalho da construção civil sejam retomadas e o contrato seja renovado em 2016

• Para melhorar as condições do CNT (au-mento salarial, abolição do tempo de viagem não pago, melhor solução em casos de inter-rupção por mau tempo)

• Para garantir a reforma flexível aos 60 anosQuando?

• Sábado, 27 de Junho 2015, às 12h30

Aonde? • Ponto de encontro: Central, Zurique

Quem posso contactar?• Secretariado Regional de Zurique 044 307

10 70 ou Rogério Sampaio 044 307 10 74

Juntos somos fortes! Por isso pedimos a to-dos que compareçam na manifestação. Preci-samos da vossa participação para poder de-fender os vossos direitos!

N o passado dia 6 de Junho os mem-bros da secção de «Zurigo-immi-grados», encontraram no Centro da

comuna de Afoltern para tradicional grelhada anual. Mais de 50 sócios puderam desfrutar de um lindo dia de sol e apreciar a magnífica grelhada do mestre Ruttiliano.

Depois da barriga cheia, os participantes dançaram e pularam ao som de boa musica.

Assim se passou mais um dia lindo de convívio entre os membros da familia Syna.

Queros aproveitar a oportunidade para agra-decer ao Orazio Castelano, Vito Ramunno, Abel Brito, Carlos Galiano, Rutiliano Tomazo e os re-stantes membros do Comitato, pelo empenho e organização.

MICAELA MARQUES

S exta-feira, dia 12 de junho, os fun-cionários da Syna Zurique tiveram uma tarde de descanso e convívio.

A caixa de desemprego e o Secretariado Regional juntaram-se para jogar mini-golfe e depois jantar, no belo restaurante Schönegg em Wädenswil. A tarde estava ensolarada de maneira que disfrutamos de uma bela vista do lago de Zurique.

O torneio de mini-golfe revelou um talento escondido em alguns de nós, e terminou em espirito desportivo com a premiação dos três primeiros lugares: em terceiro, o Secretário Regional Daniel Zoricic, em segundo o Secre-tario Regional Rogério Sampaio e em primeiro Jimmy Friedrich da caixa de desemprego.

Estabelecidos os vencedores passamos ao

apéro e ao jantar, durante os quais conversamos sobre família, vida privada mas também sobre o trabalho.

Foi uma tarde bem passada, que ajudou a manter o espirito de equipa na Zyna Zurique. A caixa de desempre-go e o Secretariado Regional têm que trabalhar em con-junto, para poder dar o melhor ser-viço aos sócios e assegurados.

Syna Zurique

Uma tarde bem passada – jantar de equipa anual da Syna Zurique

Membros do Secretariado de Zürique/ Schaffhausen

Membros de Zurigo immigrados

Convívio

Mestre Rutiliano Tomazo nel grill

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16 1725 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro

Gita-pellegrinaggio 2015

A Torino per Don Bosco

MARIA LUISA DELCÒ

L o scorso 19 maggio un centi-naio di soci ha preso parte alla gita cantonale che quest’anno

ha voluto ricordare la figura e l’Opera di don Bosco, nel bicentenario della nascita (16 agosto 1815).In una giornata estiva, il viaggio di

andata con tre torpedoni, passando per le risaie di Vercelli, ha attraversato la città sabauda per giungere verso le 10 alla basilica di Santa Maria Ausi-liatrice che custodisce, tra belle deco-razioni in marmi policromi, le spoglie di don Giovanni Bosco, santo molto amato anche dai piemontesi.La chiesa, dalla facciata in stile ne-

opalladiano, fu costruita tra il 1865 e il 1870 su disegno di Antonio Spezia; davanti alla Basilica il monumento a don Bosco.Momento di raccoglimento e cora-

lità, quello della Messa celebrata dal Vescovo Emerito Giacomo Grampa, dall’assistente spirituale di Generazio-nePiù don Angelo Moioli e dal sacer-dote che accompagnava un gruppo di fedeli di Verona, anch’essi in Basilica.Dopo il pranzo in comune, negli ampi

spazi del centro don Bosco, di nuo-vo partenza per un’ora di viaggio tra le campagne per raggiungere il Colle don Bosco, nella borgata Becchi, co-mune di Castelnuovo provincia di Asti.

Sul Colle la casetta di don Bosco, il ristoro mamma Margherita, il Mu-seo della vita agricola, ma soprattutto l’imponente Basilica, costituita da due chiese sovrapposte.Di particolare interesse la chiesa

superiore, il cui interno è rivestito da pannelli in legno di tiglio proveniente dalla dolomitica Ortisei, con splendide vetrate e una splendida Via Crucis.Notevole e carico di emozioni il Cri-

sto Redentore ligneo, alto 8 metri, con l’apertura delle braccia di sei metri e del peso di 30 quintali, che vuole ri-cordare simbolicamente la missione indicata da don Bosco ed in partico-lare la sua pedagogia dell’ottimismo.Non entriamo nel merito della vita,

del pensiero di don Bosco anche per-ché durante il viaggio sono state di-stribuite alcune pagine ben redatte dal nostro presidente cantonale Gia-como Falconi.Ci sembra però interessante ed an-

che di attualità ricordare alcuni pas-saggi dell’omelia di don Grampa che ha voluto definire con quattro aggetti-vi il «cuore» di don Bosco.«Non so se ho abbastanza cono-

scenze per dire come era il cuore di don Bosco, certamente non ho il tem-po necessario per uno sviluppo con-vincente. Mi limito a quattro accenni per il suo cuore che fu semplice, ge-neroso, creativo, coraggioso.

Un cuore sempliceIn un mondo di complessità, compli-

cazioni e di confusioni, la semplicità è virtù importante da rivalorizzare. Non è virtù secondaria, ma è la caratteri-stica di Dio. Composta è la materia, lo spirito è semplice e Dio è puro spirito. Il cuore di don Bosco fu semplice per origini familiari, per formazione di stu-dio, per scelte di vita.

Un cuore generosoNell’estate 1854, a Torino scoppia il

colera che ha il suo epicentro a Borgo Dora, dove si ammassano gli immigrati, a due passi dall’oratorio di don Bosco. A Genova ha già fatto tremila vittime, a Torino 800 colpiti e 500 morti.

Foto: Oscar Bizzozero e Giorgio Donini

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16 1725 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro

Il sindaco rivolge un appello alla cit-tà, ma non si trovano volontari per as-sistere i malati, né per trasportarli al lazzaretto. Tutti sono presi dal panico. Il giorno della Madonna della Neve (5 agosto) don Bosco raduna i suoi ra-gazzi e promette: «se voi vi mettete tutti in grazia di Dio e non commettete nessun peccato mortale, io vi assi-curo che nessuno di voi sarà colpito dalla peste» e chiede loro di dedicar-si all’assistenza degli appestati. Tre squadre: i grandi a servire nel lazza-retto e nelle case, i meno grandi a raccogliere i moribondi sulle strade e i malati abbandonati nelle case; i pic-coli in casa disposti alle chiamate di pronto intervento.Ognuno con una bottiglietta di aceto

per lavarsi le mani dopo aver tocca-to i malati. La città, le autorità (anche se anticlericali) sono sbalordite e af-fascinate. L’emergenza finisce il 21 novembre.Tra agosto e novembre a Torino ci sono 2500 appestati e 1400 morti, nessuno dei ragazzi di don Bo-sco si ammalò.

Un cuore creativoCapace di trovare soluzioni nuo-

ve per rispondere a problemi vecchi.Ebbe la fantasia di saper proporre esperienze non solo innovative, ma rivoluzionarie per far fronte all’emer-genza educativa dei suoi tempi. L’o-ratorio che lui rinnovò e le scuole che propose comportavano il coinvolgi-mento pieno dell’educatore e la sua assoluta dedizione.

Un cuore coraggioso Capace di affrontare le opposizioni,

superare difficoltà, aggirare ostacoli e vincere l’indifferenza del mondo politi-co ed anche ecclesiale.Deve combattere su molti fronti con-

temporaneamente. I politici sono pre-occupati del «potenziale rivoluzionario rappresentato da quelle bande di gio-vinastri» che obbediscono, a centina-ia, a un solo cenno di don Bosco.L’oratorio è insistentemente sorve-

gliato dalla polizia, i parroci sono pre-occupati perché vedono distrutto il «principio parrocchiale» ecc. ma per fortuna l’Arcivescovo decide di visi-tare personalmente l’oratorio. Per sua decisione l’Oratorio è praticamente accettato come la «parrocchia dei ra-gazzi che non hanno parrocchia».Ringraziamo il Signore per il dono di

don Bosco e chiediamo di compren-dere e di seguire chi questo cuore semplice, generoso, creativo e corag-gioso continua a rendere vivo e pre-sente anche per noi nel nostro paese».

Un grazie agli organizzatori del viag-gio e del pranzo (Carlo Franscini e col-leghi dell’ODP), a chi ha partecipato, al presidente per il saluto in Basilica, a chi ha diretto i canti, a don Angelo e a Piergiacomo Grampa.

Pulmino della solidarietà

Consegna ufficiale

L o scorso 29 maggio, presso il Garage Della Santa di Bellinzona è stato consegnato a GenerazionePiù, il Pulmino della Solidarie-

tà, attrezzato per il trasporto di persone disabili.A prendere in consegna il veicolo il Presidente

cantonale Giacomo Falconi, la madrina Gabriella Bolliger e il Segretario cantonale Marco Treichler.L’acquisto del pulmino, benedetto da don Moio-

li, è stato possibile grazie all’iniziativa della signora Margherita Maffeis della MaffeisNetwork SA che durante il 2014 si è impegnata a raccogliere i fondi necessari poi arrivati grazie a diversi sostenitori, tra cui soprattutto la Fondazione evangelica Mathilde e Anny Witzig e la Fondazione Fidinam. L’importo raccolto permette non solo l’acquisto del pulmino ma anche la sua manutenzione per alcuni anni.La Direttiva di GenerazionePiù esprime la sua gratitudine

per il gesto di solidarietà. Un grazie particolare alla Fonda-zione Witzig che ha pure messo a disposizione un cospicuo

contributo per costi di trasporto di persone confrontate con difficoltà economiche.

Da sinistra: Gerolamo Cocchi, Elena Focaccia che ha curato l’allestimento per il trasporto disabili, Gabriella Bolliger, Michel Venturi (Garage Della Santa), Mar-gherita Maffeis (MaffeisNetwork), Marco Romano (Fondazione Fidinam), Marco Treichler, Giacomo Falconi, Caterina Fierz e il Pastore Tobias Ulbrich in rappresen-tanza della Fondazione Witzig. In basso: Maria Luisa Delcò e don Angelo Moioli.

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18 1925 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro

Soggiorni e gite 2015

Interessanti proposte

D i seguito programmi di viag-gio e di vacanze presentate nell’inserto allegato a «il La-

voro» edizione n. 20 del 18 dicembre 2014. Sollecitiamo le adesioni.

¨ Museo d’Arte Sacra e Museo dei fossili a Meride, 2 luglio

Partenza da Lugano, posteggio Cor-naredo (lato fiume) ore 13.30; da Luga-no Piazzale Besso/Via Basilea (lato nord stazione FFS) ore 13.45. Ore 14.30 Visita Museo d’Arte Sacra e Museo dei fossili. Ore 16.00 trasferta a Besazio, merenda e intrattenimento musicale con il coro Ge-nerazionePiù del Mendrisiotto. Ore 17.30 rientro.

Costo per persona: Fr. 40.-. compreso tra-sferta in pullman, entrata ai musei e me-renda. ISCRIZIONI: Claudia Righetti, 079 327 93 24 (da subito). 15 posteggi riser-vati sullo sterrato a Cornaredo

¨ Camperio-La Montanina,16 - 31 luglioCosto per persona: Fr. 950.- in camera

doppia. ISCRIZIONI: Corinna Franchi, 091 859 17 68

¨ San Gemiliano ad Arbatax 29 agosto - 7 settembreCosto per persona: Fr. 1.600.- camera dop-

pia; Fr. 1.860.- camera singola; supple-mento camera vista mare: 35€ al giorno.

Partenza Camorino e fermate a Lugano e Mendrisio. Partecipanti del Locarnese e Tre Valli contattare l’organizzatrice. ISCRI-ZIONI: Claudia Righetti, 079 327 93 24 o 091 941 00 12 GenerazionePiù Luganese

¨ Milano, 10 settembre con la se-zione di Locarno EXPO 2015. Pro-gramma seguirà.

¨ Forte Mondascia, 15 settembreIl Forte, opera della linea di difesa del

fronte Sud «LONA», entra a pieno titolo nel patrimonio storico svizzero e ticinese. Si trova a a sud di Biasca. È un’opera d’ar-tiglieria in caverna, ben camuffata e arma-ta, vi è installato il Posto Comando di tiro dell’artiglieria LONA e la centrale di comu-nicazione radio telefonica. È l’unico forte d’artiglieria della linea LONA di una certa importanza (funzionante e con le armi ori-ginali).08.30 partenza posteggio Corna-redo (lato fiume), 08.45 piazzale Besso/Via Basilea (lato nord stazione FFS), 10.00 inizio conferenza. Relatore: Col. Francesco

Piffaretti, Capo di SM regione territoriale 3 e responsabile istruzione. 10.45 visita for-te, 12.00 pranzo. Costo Fr. 67.- trasferta in pullman, visita guidata e pranzo (polenta e brasato, formaggio e caffè, ¼ vino e ¼ ac-qua). ISCRIZIONI: Claudia Righetti, 079 327 93 24 da subito. (15 posteggi riservati sullo sterrato a Cornaredo)

¨ Trentino Alto Adige, gita cultu-rale-gastronomica, 22-24 settembre

Vipiteno, Bressanone, Rovereto, visita ai luoghi più belli, suggestivi e caratteri-stici. Costo: Fr. 550.- soci; Fr. 580.- non soci; supplemento camera singola Fr. 20.- ISCRIZIONI: da subito segretariato Genera-zionePiù Mendrisio, 091 640 51 11.

¨ Abano, 8-15 novembreCosto per persona camera singola Fr. 990.-

camera doppia Fr. 930.- (prezzi aggiorna-ti) minimo 25 e massimo 40 partecipanti. Le cure, che si possono riservare in loco, non sono comprese nella quota e sono da pagare direttamente sul posto. Esempio, pacchetto 6 cure: visita medica di ammis-sione alle cure, 6 fanghi con bagno Ter-male ozonizzato, 6 massaggi terapeutici 25 minuti a 340 € a persona. Pacchetto 5 cure: visita medica di ammissione alle cure, 5 fanghi con bagno Termale ozoniz-zato, 5 massaggi terapeutici 25 minuti a 290.- € a persona. ISCRIZIONI: da subito, segretariato cantonale 091 910 20 21

C on il corso «essere e rima-nere mobili e sicuri» vi spo-state a piedi e coi trasporti

pubblici sicuri e ben informati. Per una mezza giornata avrete a disposizione gli esperti della polizia e dei trasporti pubblici che vi daranno consigli pratici e risponderanno alle vostre domande.• Come posso acquistare comoda-

mente un biglietto all’automatico?• Qual è la migliore offerta dei tra-

sporti pubblici per le mie esigenze?• Come funziona il sistema tariffale e

la comunità tariffale?• Quali sono le novità nel campo del

traffico stradale?• A cosa devo prestare particolare

attenzione come pedone?Grazie alle informazioni e agli esercizi

pratici restate indipendenti e vi muo-vete in sicurezza nella vita quotidiana.

Corsi di mobilità a Lugano, Bellinzo-na e Locarno-Muralto

Lugano: mercoledì 16 settembre, ore 13.30-17.00, stazione FFS Lugano, in-contro davanti a Lugano Turismo (tra il buffet e la biglietteria).Iscrizioni: tel. 091 850 05 50, [email protected]

Bellinzona: mercoledì 30 settembre, ore 13.30 – 17.00, ristorante Casa del Po-polo (di fronte alla stazione FFS).Iscrizioni: tel. 091 850 05 50, [email protected]

Locarno-Muralto: mercoledì 14 ottobre, ore 13.30 – 17.00, Centro regionale Pro Senectute, Viale Cattori (davanti alla stazione FFS, viale che porta al lago).Iscrizioni: tel. 091 759 60 20,[email protected] corsi sono gratuiti. Numero parteci-

panti minimo 12, massimo 20.

esseremobile

In viaggio sicuri e ben informati!

Per motivi di spazio il resoconto della gita Bassa Toscana/Alto Lazio sarà pubblicato sul prossimo numero.

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18 1925 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro

¨ Pranziamo insieme Desiderate pranzare in compagnia? Nel nostro Centro diurno avete la possibilità di farlo. I pasti, preparati dall’Albergo Ceresio, comprendono sempre un primo, un secondo e un dessert. Il menu è pubblicato all’albo del Cen-tro diurno. Costo: 12.- franchi (bibi-te escluse). Iscrizioni: entro le ore 12.00 del giorno precedente. Per il lunedì va fatta entro il sabato prece-dente. Orario pranzo: 12.15.

¨ Misurazione della Pressio-ne, ogni 3° martedì del mese, dalle 09.00 alle 11.00, presso il Centro Diurno un’infermiera diplomata sarà a vostra disposizione.

¨ «An parlum insema» ogni mer-coledì dalle 10.30 alle 11.30 in un ambiente familiare ci si ritrova per il gruppo di parola «quattro chiacchie-re in compagnia».

¨ Pomeriggio... gioco delle car-te e altro... tutti i giorni ma in parti-colare ogni mercoledì pomeriggio giochiamo insieme, a partire dalle ore 14.00. Il Centro accoglie chi de-sidera sfidarsi a carte, dama, scac-chi, memory e altro ancora. Materia-le a disposizione.

¨ Atelier cucina e aperitivo: spe-ciale dolci... e non solo. Siete abili in cucina e disponibili a condividere le vostre preziose ricette? Vi aspettia-mo ogni venerdì dalle 09.00 alle 11.00 al Centro diurno.

Agenda attività ricreative

Bellinzona ¨ Nuove attività a partire da fine estate

Locarno ¨ Giovedì 10 settembre, Expo Milano

2015. Esposizione universale «Nutrire il Pianeta. Energia per la vita». Costo da definire. Iscrizioni: tel. 091 751 30 52.

Lugano ¨ Giovedì 2 luglio, pomeriggio Visita al

Museo del Sacro e al Museo dei fossili di Meride. Partenza da Lugano, posteg-gio Cornaredo (lato fiume) ore 13.30; da Lugano Piazzale Besso/Via Basilea (lato nord stazione FFS) ore 13.45. Ore 14.30 Visita Museo d’Arte Sacra e Museo dei fossili. Ore 16.00 trasferta a Besazio, merenda e intrattenimento musicale con

il coro GenerazionePiù del Mendrisiotto. Ore 17.30 rientro. Costo Fr. 40.-. (trasfer-ta in pullman, entrata ai musei e meren-da). Iscrizioni: Claudia Righetti, 079 327 93 24 (da subito). 15 posteggi riservati sullo sterrato a Cornaredo.

¨ Martedì 15 settembre, visita al Forte Mondascia a sud di Biasca. Costo fr. 67 compreso trasferta in pullman, visita gui-data e pranzo (polenta e brasato,formaggio e caffè, 1/4 vino e 1/4 acqua) Iscrizioni: da subito Claudia tel. 079 327 93 24.

Mendrisio ¨ Nuove attività a partire da fine estate

Tre Valli ¨ Venerdì 26 giugno, Laghetti Audan

-Ambrì. Trasferimento in torpedone. Ore

12.30 pranzo al grotto Laghetti Audan. Costo: fr. 30.- (non soci fr. 45.-) (bibite escluse).

Agenda Centro Diurno Lugano

visitate il sito: www.generazionepiu.ch

L’ho letto sul giornale, ma sarà vero?

Strumenti informatici contro la disinformazione nei media

martedì 24 novembre, ore 14.15presso il nostro Centro Diurno

con Paolo AttivissimoRiservate la data.

V i invitiamo alla visione del film «Il centenario che saltò dal-la finestra e scomparve», in

programma martedì 7 luglio, alle ore 14.15, al Centro diurno, in via B. Lam-bertenghi 1, Lugano. Un film di Felix Herngren, con Robert

Gustafsson, Iwar Wiklander, David Wiberg, Mia Skäringer, Jens Hultén 2013, 105 minuti.

Nel gior-no del suo compleanno il centenario Allan Karls-son scappa dalla casa di riposo in cui soggior-na verso una meta igno-ta, nel farlo prende la va-

ligia piena di soldi ad un corriere della malavita senza conoscerne il conte-nuto. Giunto ad una prima destinazio-ne incontra un contadino con il quale scopre il contenuto della valigia e da quel momento cerca di mettere a frut-to il denaro non comprendendo bene

di essere al centro di una clamorosa caccia all’uomo da parte della mafia. Nel suo viaggiare Allan ricorda spez-zoni della propria vita, dall’infanzia e la passione per le esplosioni, alla giovi-nezza come dinamitardo nella guerra civile spagnola, l’amicizia con Franco e poi il lavoro al progetto Manhattan, il servizio per Stalin, il controspionaggio e alla fine l’involontario ruolo nella ca-duta del muro di Berlino.Dall’omonimo best seller di Jonas

Jonasson il regista svedese Felix Herngren ha tratto un film con l’o-biettivo di rispettarne l’umorismo e la chiave lunatica e spietata che ne ave-va sancito il successo letterario.

Recensione a cura di mymovies.itAl termine merenda con torta

offerta.

Proiezione film

Il centenario che saltò dalla finestrae scomparve

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20 2125 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro

ZA 2015. GODINU

Mons i zvanično postaoEvropska prijestonica kulture

Najmanje 300 kulturnih ma-nifestacija zakazano je do decembra, među kojima velika izložba Van Gogovih djela

G rad Mons, na jugu Bel-gije, zvanično je postao Evropska prijestonica

kulture za 2015. godinu, sa ambi-cijom da udahne novi život u re-gionu pogođenom krizom.

Najmanje 300 kulturnih manife-

stacija zakazano je do decembra, među kojima velika izložba «Van Gog» koja će trajati do 17. maja.

Na toj izložbi biće prikazano 70 djela Vinsenta Van Goga naslika-nih u Monsu i obližnjem Borinažu, bivšem rudarskom basenu. Pet muzeja, kongresni centar i dvije bioskopske sale biće otvorene u tom valonskom gradu od 100.000 stanovnika.

Gradske vlasti su izdvojile oko 70 miliona eura za organizovanje kulturnih manifestacija tokom cije-le godine.

Info Balcani

U policijskim upravama i postajama počelo je pri-manje zahtjeva građana

za elektroničke osobne iskaznice, prema odredbama novoga Zako-na o osobnim iskaznicama, koji je stupio na snagu 6. lipnja. Pravo na hrvatsku elektroničku osob-nu iskaznicu imaju svi hrvatski državljani, bez obzira na dob i prebivalište, jer će se onima u ino-zemstvu upisati podatak o njiho-vom prebivalištu van Hrvatske. Također, hrvatski državljani koji prebivaju u inozemstvu, zahtjev za izdavanje elektroničke osob-ne iskaznice mogu podnijeti u bilo kojoj policijskoj upravi ili po-staji u Hrvatskoj, dok hrvatskim

državljanima s prebivalištem u RH osobnu izdaje policijska uprava ili postaja nadležna prema mjestu prebivališta ili boravišta.

Iz policije naglašavaju da ne postoji obaveza mijenjanja tre-nutno važećih osobnih iskazni-ca sve do isteka njihovog roka važenja te da osobe koje imaju osobnu iskaznicu s trajnim rokom važenja nemaju uopće potrebu mijenjanja, ali ukoliko žele svoju osobnu iskaznicu zamijeniti no-vom, elektroničkom, mogu to učiniti.

Detaljniji podaci mogu se pročitati na web stranicama policije. (N. S.)

Hrvatska

Počela izrada elektroničkih osobnih iskaznica

UROŠ VUKIĆ

K onačno, poslije više od 23 godine, štediše iz BiH koje su svoj novac povjerile nekadašnjoj Ljubljanskoj

banci, uskoro će ga moći vratiti nazad. Decenijska pravna bitka za povrat stare de-

vizne štednje se isplatila i ostalo je još samo da parlamenti Slovenije i Srbije usvoje zakone, obezbijede novac i građanima BiH počnu da vraćaju ono što su mukotrpnim radom stekli, a što im je praktično preko noći, zbog ratnih dešavanja, bilo oduzeto.

Barem tako nalaže presuda Evropskog suda za ljudska prava u Strazburu i ona mora biti ispoštavana kad-tad, ali poznajući nas, a sudeći prema pisanju slovenačkih medija, pri-java starih štediša iz BiH koji imaju potraživanja prema Ljubljanskoj banci biće izuzetno kom-pleksna, zahtjevna i uslovljena mnogim stva-rima. Prvi kamen spoticanja mogao bi da bude na dokumentaciji i verifikaciji te devizne štednje.

Slovenci tvrde da dokumentacija iz BiH, za

razliku od one iz Hrvatske, nije kom-pletna, da nemaju precizne podatke o štedišama i štednji i da će od bh. vla-sti tražiti bilanse stanja i uspjeha kao i kompletnu arhivu nekadašnje ekspozi-ture Ljubljanske ban-ke u Sarajevu, koja bi trebalo da bude te-melj na osnovu kojeg će se određivati da li je neko imao i kolika je bila ta štednja.

Ima li BiH tu arhivu i šta ako je nestala, za-paljena ili ukradena?

Takođe, Slovenija tvrdi da nema podataka o štedišama Ljubljanske banke u BiH koji su već isplaćeni tokom privatizacije ili na neki drugi način i po svemu sudeći, obični mali čovjek, radnik, «bauštelac» kojem je štednja oteta, po

svemu sudeći moraće dokazivati da novac koji je bio zarobljen u Sloveniji nije iskoristio u po-stupku privatizacije.

Više od deceniju Slovenija na sve moguće načine opstruiše isplatu novca građana BiH koji su likvidacijom Ljubljanske banke 1994. godine prisvojili i oteli, a zatim formirali Novu ljubljansku banku (NLB), koja i danas uspješno posluje, pogotovo u BiH.

Nezavisni stav

Preduga bitka bh. štediša

Pagina a cura di Slavko Bojanic

Foto: SHUTTERSTOCK

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20 2125 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro

Lavoro & Salute

Estate, tempo di grigliateFABRIZIO VAGHI*

E state fa rima con grigliate. Tanti lettori saranno impegnati nell’organizzazione o nella partecipazione a questi eventi

particolarmente amati e conviviali, che da un lato potrebbero rappresentare delle occasioni, ma per alcuni sono una vera e propria costante durante i prossimi mesi.

Non verrò certo a dirvi di evitare questi mo-menti, che rappresentano un piacere sotto di-versi punti di vista, ma l’obiettivo sarebbe inve-ce quello di scoprire qualche trucco che possa far piacere al nostro corpo.

Punto primo: scegliere prodotti di qualità. Spendiamo qualche franco in più per avere una carne che non «stringa» troppo in cottura, pos-sibilmente prediligendo prodotti da allevamenti estensivi, evitando quelli intensivi. Ricordo inol-tre che le carni grasse sono ricche di acidi gras-si saturi, che il nostro organismo fatica a gestire se in elevate quantità.

La grigliatura viene frequentemente ritenuto un metodo di cottura salutare in quanto non vi è utilizzo di grassi (a meno che la carne non ven-

ga precedentemente marinata). Va det-to che la griglia ha il difetto di mettere a contatto gli alimenti direttamente con una fonte di calore ad alta temperatura; questo fa si che alcuni nutrienti, come le proteine, siano parzialmente perse o danneg-giate. Va inoltre ricordato che il nostro organi-smo adora ricevere e utilizzare grassi monoin-saturi come l’olio extravergine d’oliva, pertanto non è certo un peccato utilizzarlo.

Non tutti lati positivi dunque.Ma veniamo a quali possono essere le stra-

tegie che consentono di gestire al meglio que-sta tipologia di pasto, considerando sia il pasto stesso che i pasti seguenti.

I prodotti grigliati presentano una parte nera-stra, dovuta alla carbonizzazione dell’alimento, costituita da composti che, una volta assorbiti dal nostro intestino, mettono in difficoltà so-prattutto il fegato. Per questo, è importante fare in modo che siano presenti molte fibre all’in-terno di questo pasto che interferiscano il più possibile sull’assimilazione di queste sostanze nocive. Fondamentale quindi la presenza di abbondanti, gustose, ben condite verdure, che

accompagnino o meglio dominino la carne.Per lo stesso motivo, ovvero per la massima

tutela del nostro fegato (che possiamo defini-re la «centralina» del nostro corpo, dalla quale passano tutte le informazioni), è molto impor-tante che nei giorni immediatamente seguenti, soprattutto per i pasti serali dove questa parte del corpo è fisiologicamente più attiva, ci pos-sa essere la presenza di particolari alimenti che hanno un effetto di detossicazione su questo organo: in prima linea verdure con un gusto amaro, ma anche in generale verdure crude in quanto ricche in vitamina C, frutta secca oleosa (noci, mandorle, nocciole), tralasciando inve-ce cibi industrialmente raffinati responsabili di un’eccessiva attivazione del fegato stesso. Tutti ottimi esempi per garantirne il corretto recupero.

Tutto questo per non rinunciare a dei momenti piacevoli, ma per vivere bene facendo star bene il nostro corpo.

*Cardiocentro Ticino

Da luglio Pro Juventute raccoglierà il testimone dell’iniziativa a favore del ri-orientamento professionale avviata da Stiftung Speranza e aderirà all’associa-zione mantello «Check Your Chance» per sostenere, insieme ad altre cinque importanti organizzazioni, i giovani nella scelta della professione, nel riorienta-mento e nella ricerca di un impiego.

I l programma a favore del riorientamento professionale è stato pensato da Stiftung Speranza nell’ambito dell’iniziativa di

Credit Suisse «Insieme contro la disoccupa-zione giovanile». Credit Suisse è favorevole al passaggio delle consegne a cui parteciperà finanziariamente. Infatti, anche in Svizzera la disoccupazione giovanile è un tema di attualità che la società è chiamata ad affrontare.

Per i giovani l’ingresso nel mondo del lavoro rappresenta una grande sfida. Il passaggio dal contesto scolastico a quello lavorativo spesso avviene all’insegna di una grande incertezza ed è sovente accompagnato da delusioni. Tali esperienze negative minano la fiducia dei ra-gazzi, suscitano dubbi e portano addirittura alla depressione. Un notevole numero di giovani non riesce a trovare un’occupazione: a genna-io 2015 in Svizzera i giovani adulti disoccupati erano circa 20.000. La disoccupazione giova-nile crea problemi psicologici e pesanti conse-guenze economiche e sociopolitiche.

Lotta alla disoccupazione giovanileDal 2008 Stiftung Speranza sostiene l’ingres-

so nel mondo del lavoro o il riorientamento pro-fessionale dei giovani. «L’iniziativa a favore del riorientamento professionale mira a contrastare la disoccupazione nel passaggio dalla forma-zione professionale al posto fisso», sottolinea Stephan Clavadetscher, attuale direttore di Stiftung Speranza. «In molti cantoni mancano iniziative economicamente convenienti e il pro-gramma a favore del riorientamento professio-nale va a colmare una lacuna. Una consulenza gratuita sulle prospettive di carriera consente ai giovani di avviare un riorientamento professio-nale o di prendere in considerazione la possibi-lità di cambiare settore», spiega Clavadetscher: «Un giovane che ha studiato per diventare cuo-co può rendersi conto solo dopo un certo lasso di tempo che a causa degli orari pesanti il lavo-ro non gli è congeniale. L’assistente di uno stu-dio dentistico capisce che il suo impiego non le permette di perfezionarsi dal punto di vista professionale». Seguendo le orme di Stiftung Speranza, Pro Juventute contribuirà a fornire ai giovani una prospettiva professionale e a evi-tare il rischio disoccupazione. «Questa nuova iniziativa integrerà alla perfezione i progetti di Pro Juventute già in corso volti a combattere la disoccupazione giovanile, come il progetto di mentoring nel Cantone Ticino,» spiega Urs Kiener, Responsabile nazionale Principi di base di Pro Juventute: «Con la nostra offerta di con-sulenza al numero 147 rispondiamo nel caso di domande sulla disoccupazione giovanile».

Impegno comune a favore dei giovaniLo scorso febbraio Credit Suisse, la fondazio-

ne SVC per l’imprenditoria e sei organizzazioni senza scopo di lucro hanno costituito, con il sostegno della Segreteria di Stato dell’econo-mia SECO, «Check Your Chance», la prima as-sociazione mantello nazionale impegnata nella lotta alla disoccupazione giovanile. A seconda della regione è stato adottato un approccio di-verso.

Ricerca di soluzioni individualiPoiché i motivi della disoccupazione giovani-

le o del riorientamento professionale possono essere di varia natura e le esigenze molto diver-se, è necessario ricercare soluzioni individuali. Secondo uno studio condotto nel 2013 dalla Scuola universitaria professionale della Sviz-zera nord-occidentale, anche gli ottimi risultati conseguiti nel percorso scolastico e formativo non garantiscono un ingresso agevole nel mon-do del lavoro. È quindi ancora più importante che l’iniziativa realizzata da Stiftung Speranza in modo professionale vada avanti nel segno della continuità. Anche una valutazione del pro-getto a favore del riorientamento professionale conferisce un voto alto all’iniziativa e la Scuola universitaria professionale della Svizzera nord-occidentale ne raccomanda esplicitamente la prosecuzione. Per Pro Juventute è importante anche che si rinnovi la collaborazione con gli specialisti già attivi per Stiftung Speranza a li-vello regionale.

Società

Pro Juventute

Sostiene l’integrazione professionale dei giovani

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22 2325 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro

Versamenti:

CCP 69-8606-8 – Associazione Sì alla Vita Sezione della Svizzera italiana6903 Lugano

Società

Associazione «Sì alla Vita»

Quaranta anni in favore della vita SUPSI

Ventiquattro nuovidirettori dei lavori

Lo scorso 15 maggio l’Associazione «Sì alla Vita» della Svizzera italiana ha fe-steggiato, in modo sobrio e discreto, il quarantesimo compleanno.

L’Associazione svizzeraNel 1971, dopo una petizione che raccol-

se 180’000 firme, un gruppo di giovani fondò l’Associazione svizzera «Sì alla Vita». Indipen-dente da gruppi politici o confessionali essa si sviluppò rapidamente: le sue sezioni, cantonali o regionali, giunsero a coprire tutto il territorio della Confederazione. Dalla sua fondazione, ha come scopo di promuovere il rispetto per la vita umana sin dal momento del concepimen-to e di ricercare i mezzi idonei per appoggiare lo sviluppo di questa vita e aiutare tutti coloro che hanno il compito di pro-teggerla nel campo sociale, legale ed educativo.

«Sì alla Vita», da sempre, intende proteggere la vita umana, soprattutto dei più deboli: bambini prima della nascita, anziani, ammalati, diversamente abili. Anche, e specialmente, la vita che sempre più spesso si è ten-tati di definire «senza senso» o «senza valore».

La Sezione della Svizzera italianaL’Associazione «Sì alla Vita», Sezione della

Svizzera italiana, rivolge la sua attività a due campi ben precisi: ¨l’informazione e la formazione, soprattutto

nell’ambito dell’aborto, per mezzo del «Bollet-tino» d’informazione (giunto al 211° numero), di interviste nei media svizzeri e esteri di lingua italiana e con la pagina www.siallavita.org¨ un servizio d’aiuto immediato per madri

che, prima o subito dopo la nascita del bam-bino, sono confrontate con difficoltà che non possono risolvere da sole o nell’ambito della famiglia.

A questo scopo è in funzione il «Servizio SOS-Madri in difficoltà», raggiungibile telefonica-mente a qualunque ora al numero 091 966 44 10 o all’indirizzo [email protected]

Una straordinaria avventura umanaQuesta straordinaria avventura ha visto un

gruppo di persone e amici, che credevano nel-la necessità di impegnarsi coi fatti, e non solo a parole, creare e far crescere un’associazio-ne affinché il «no» all’interruzione volontaria di gravidanza non rimanesse una semplice di-chiarazione ideologica, di principio, ma fosse accompagnata da misure concrete di sostegno e aiuto sociale, morale, economico, medico e giuridico. Oggi l’associazione conta oltre 1’400 soci e altrettanti simpatizzanti e sostenitori.

«Sì alla Vita», in questi quarant’anni, ha aiutato a nascere nella Svizzera italiana alcune miglia-ia di bambini (più di 4’500). In buona parte non avrebbero mai aperto gli occhi su questa terra bellissima e, allo stesso tempo, difficile e che

non regala nulla a nessuno. Soprattutto ai bam-bini non desiderati e alle famiglie in difficoltà.

«Sì alla Vita», grazie a soci, amici e sostenitori, in quarant’anni ha raccolto oltre 9.7 milioni di franchi svizzeri, in grandissima parte riversati a madri e famiglie in difficoltà per l’affacciarsi alla vita di un bambino «non previsto» o indesi-derato. Per non parlare delle centinaia di lettini, carrozzine, fasciatoi, completini e suppellettili consegnati a chi ne aveva bisogno.

Più di 19 milioni di franchi per mamme e fa-miglie in difficoltà

Importante pure il lavoro di coordinamento e di valorizzazione delle numerose risorse finan-ziarie e umane esistenti sul nostro territorio. Quasi 10 milioni di franchi messi a disposizione di chi ne aveva bisogno da associazioni, fon-

di di solidarietà, fondazioni, strutture d’aiuto pubbliche e private, che uniti ai fondi dell’Associazione hanno per-messo di destinare oltre 19 milioni di franchi alle mamme e alle famiglie che si sono ri-volte in questi anni con fidu-cia al «Servizio SOS-Madri in difficoltà».

Importi apparentemente cospicui se considerati in assoluto, ma che rappresen-tano pur sempre una goccia

nel mare del bisogno. Le necessità economi-che, invece di diminuire, tendono ad aumentare costantemente. Nei prossimi anni le richieste d’aiuto diventeranno sempre più complesse e onerose.

2’150 franchi «investiti» per aiutare a nasce-re un bambino

Le statistiche sono relative e il rischio di mone-tizzare qualsiasi cosa, compresa la vita umana, è grande e l’operazione sicuramente opinabile. L’importo medio di franchi 2’150 «investito» da «Sì alla Vita» per aiutare a nascere ognuno de-gli oltre 4’500 bambini di cui si è occupata in quaranta anni che significato ha? È un importo quasi insignificante se rapportato al valore in-commensurabile di una vita umana. Spesso «Sì alla vita» si è chiesta come far fronte agli impe-gni finanziari assunti nei confronti delle persone che avevano riposto nell’associazione tutta la loro fiducia. Chi è credente potrà dire che la Provvidenza esiste, e «Sì alla vita» è fra questi. Altri potranno sostenere che la solidarietà uma-na non è una parola vuota: ed è vero.

Ogni aiuto sarà estremamente apprezzato.

L o scorso 17 giugno si è svolta la ce-rimonia di consegna dei Certificate of Advanced Studies (CAS) della

SUPSI per direttori dei lavori nell’ambito dell’edilizia e del genio civile. Alla cerimonia erano presenti il direttore del Dipartimento del territorio del Canton Ticino, Claudio Zali, il direttore della Società svizzera impresari costruttori (SSIC) sezione Ticino, Vittorino Anastasia, il presidente dell’Ordine ingegneri e architetti del Cantone Ticino (OTIA), Nico-la Nembrini, il presidente dell’Associazione Direttori Lavori della Svizzera italiana, Mas-simo Perosa e il direttore del Dipartimento ambiente costruzioni e design SUPSI, Luca Colombo, i quali hanno portato il loro salu-to testimoniando anche l’importanza che il corso riveste non solo per la SUPSI, ma per tutto il mondo professionale del settore edi-lizia e genio civile.

Il corso di formazione continua, organizza-to congiuntamente da OTIA, SSIC, e SUPSI, indirizzato ad architetti, ingegneri, impre-sari costruttori diplomati, tecnici ST/SSS e professionisti che operano nell'ambito delle costruzioni ha permesso ai candidati di su-perare con successo gli esami di questa for-mazione specifica.

I neo diplomati: Andrea Balestra, Ales-sandra Bonavita, Giacomo Bronzini, Dario Canali, Xavier Canton, Aldo Cappellazzo, Massimo Cappelletto, Fabio Catilina, Um-berto Ceccarelli, Monique Chételat, Valerio Del Fante, Luciano Ferrari, Antonio Fran-co, Francesco Lunini, Alessandra Marchio-ri, Sara Pellegrini, Stefan Perri, Mirko Polli, Davide Pozzi, Samuele Quarenghi, Stefano Sessa, Manuela Valladolid, Ilenia Ventresca, Michele Zago.

A tutti i complimenti e gli auguri per ulteriori traguardi professionali.

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22 2325 giugno 2015 il Lavoro 25 giugno 2015 il Lavoro

EditoreOrganizzazione cristiano-sociale ticinese

Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta RigottiIn redazione: Maurizia Conti eGiorgio Donini

tel. 0919211551 ; fax 0919242471via Balestra 19, 6900 [email protected]

StampaCentro Stampa Ticino SAVia Industria, 6933 Muzzano

PubblicitàPublilavoro SaglVia Balestra 19, 6900 Lugano, tel [email protected]

Tiratura confermata REMP26’286 copie

Consiglio esecutivo- Presidente: Bruno Ongaro- Presidente onorario: Romano Rossi- Vicepresidente: Flavio Ugazzi

- Membri: Davide Adamoli, Luigi Mattia Bernasconi, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, En-rico Pusterla, Meinrado Robbiani

Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani

Segretario amministrativoFausto Leidi

Vicesegretari cantonaliRenato Ricciardi, Paolo Locatelli, Gianni Guidicelli

Segretari regionaliLugano Giovanni ScolariMendrisio Giuliano ButtiSopraceneri Marco PellegriniTre Valli Giancarlo Nicoli

Via Balestra 19, 6900 Lugano

Le domande dei Lettori

Dibattito previdenziale fonte di speranza e preoccupazione

Giornale Aperto

VITA NOSTRA

«Fra qualche anno andrò in pensione ma devo confessare che la cosa mi preoccupa. Potrò contare su una buona rendita per vivere dignitosamente?» Lettera firmata

Questo è un interrogativo che molti si pon-gono soprattutto avvicinandosi l’età del pen-sionamento. C’è da dire innanzitutto che il dibattito sulle pensioni ha una connotazione fortemente politica; gli esponenti della sinistra preferiscono puntare sull’AVS (primo pilastro), i partiti borghesi piuttosto sulla LPP (la previ-denza professionale del secondo pilastro). Im-portante è sicuramente un buon equilibrio tra i due pilastri che non dovrebbe essere messo in gioco. Per un reddito sufficiente in età avan-zata, AVS e cassa pensioni sono parimenti necessarie. D’altra parte sono entrambe obbli-gatorie per tutti i lavoratori dipendenti. Com-

binate portano a una rendita media mensile, non certo una somma stratosferica, ma che consente comunque di poter vivere dignitosa-mente. D’altro canto il primo pilastro continua ad annoverare molti più beneficiari di rendite rispetto al secondo pilastro, ossia circa 1,5 milioni contro 700’000. I motivi sono diversi: per i lavoratori indipendenti la previdenza pro-fessionale non è obbligatoria. Inoltre il tasso di occupazione delle donne è inferiore. La cifra non contempla neppure coloro che optano per il prelevamento del capitale invece della riscossione della rendita. Entrambi i pilastri sono oggi sotto pressione: l’AVS deve provve-dere a un numero sempre più elevato di pen-sionati, le cui rendite sono finanziate in gran parte dai lavoratori attivi e dai datori di lavoro.

Il Consiglio federale, in questa ottica, propo-ne, nell’ambito della «Riforma 2020», d’innal-

zare l’imposta sul valore aggiunto e di portare l’età pensionistica delle donne a 65 anni. I tagli non mancheranno neppure nel secondo pila-stro: la Confederazione intende ridurre il tas-so di conversione nella parte obbligatoria dal 6,8% al 6,0%. Queste misure richiedono un grosso sforzo finanziario. Eppure sono impor-tanti: aiutano a garantire l’esemplare stabilità del sistema previdenziale. L’importante è sa-per mantenere l’equilibrio tra solidarietà (1° pi-lastro) e responsabilità individuale (2° pilastro). Per questo motivo ognuno dovrebbe verificare fino a che punto è preparato per la pensione. A questo proposito gli operatori del patronato Acli offrono un’attenta consulenza di verifica della propria situazione previdenziale.

Domenico Valentino(Patronato Acli Basilea)

�� Felicitazioni• a Matteo Brenta, socio settore Edile segretariato del Luganese, e a Rosalba, per la nascita di Giulia, alla quale auguriamo un futuro ricco di tante cose belle. • a Francesco Ceravolo, socio Metalcostruttori segreta-riato del Luganese e a Elisa, per la nascita del primoge-nito Alessio, al quale auguriamo ogni bene.

�� Condoglianze• al marito Renato, socio GenerazionePiù, al figlio Luca con la moglie e i figli, alla sorella e al fratello, ai cognati e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Luisa Imperatori.• ai figli Fernando, socio Polizia, con la moglie Susy, Elisabetta con il marito Antonio Recupero, ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa del caro Giorgio Agustoni.• ai figli Armando, fedele abbonato, Maria Cristina e Raf-fella con le rispettive famiglie, ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Mario François Boneff.• alla moglie Maria, ai figli Marco, Stefano e Ivana, socia, ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Giancarlo Leonelli.• ai figli Milena con il marito Renato Molteni, socio, Au-relio con la moglie Lilia Alberti, ai nipoti e parenti tutti,

per la scomparsa della loro cara Paola Cansani.• alle figlie Stefania e Sonia, socia, ai nipoti e parenti tutti per la scomparsa del loro caro Sergio Ciulli.• ai familiari di Josie Crivelli di Stabio, socia Generazio-nePiù, deceduta gli scorsi giorni.• alla moglie Daniela, ai figli Manuel e Sabrina, alla mamma Teresa, alla tata Paolina, al fratello Valentino con Angela, alle sorelle Renata e Marina con Edo, ai parenti tutti, per la prematura scomparsa del loro caro Venanzio Mazza, fedele socio settore Commercio Vini.• a Flavio Pedrazzi, socio Giardinieri, segretariato Sopra-ceneri - Locarno, per la morte del caro papà Gabriele.• al figlio Norberto e alla figlia Susy, ai familiari tutti, per la morte della loro cara Gertrud Lagger, socia Generazio-nePiù, segretariato Locarno.• a Walter Guerra, socio settore Ferrovie secondarie, se-gretariato Sopraceneri-Locarno, e familiari tutti, per la morte della cara sorella Elisabeth.• a Markus Krienke, prezioso collaboratore de «il Lavo-ro», per la prematura scomparsa della sorella Sabine.�� In memoria

• a sessantaquattro anni dalla scomparsa (28 giugno 1951) ricordiamo con immutato affetto Agostino Ber-nasconi, apprezzato segretario regionale del Luganese.

In ricordo

Claudia GislerLo scorso 15 giu-gno, dopo un pe-riodo di grave ma-lattia, vissuta con esemplare coraggio e grande fede, è tornata alla casa del Padre Claudia Gisler.In questo triste momento della pre-matura scomparsa della cara Claudia siamo vicini ai geni-

tori, alla sorella, ai familiari, agli amici del Movimento dei Focolari, ai parenti tutti. La ricordiamo con affetto per l’apprezzato lavoro di segretaria al Cantonale, da ottobre 2007 a dicembre 2008, e per la dolcezza e la sensibilità che la carat-terizzavano.

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U nitas, Assocaizione ciechi e ipovedenti della Svizze-ra italiana, ha pubblicato il

decimo numero della collana «Con-tatto».

Con questo DVD si conclude il ciclo triennale di documentari realizzati da Marco Horat e Mino Muller in colal-borazione con lo studio B&B media-projects.

Dopo il primo documentario dal titolo «Noi ci crediamo ciecamente! I colo-ri del buio nel mondo del lavoro» e il secondo intitolato «I nostri occhi sul futuro», dedicato all’integrazione sco-lastica dei giovani ciechi e ipoveden-ti, gli autori hanno puntato l’obiettivo sulla vita quotidiana e sull’integrazione sociale delle persone cieche e ipove-denti spaziando fra le diverse fasce d’età. Ne è scaturita una piccola serie

di toccanti ritratti molto diversi fra loro, ma accomunati dalla volontà di non arrender-si: c’è chi, confrontato con l’andicap visivo, continua a coltivare il proprio hobby, c’è chi ha trovato nelle attività promosse dall’Unitas l’opportunità di rendere partecipe il prossi-mo delle proprie risorse e attitudini, c’è chi è spronato dal desiderio di non rinunciare ai contatti con l’esterno. E, ciò che più con-ta, ognuno di loro si manifesta con la sua sensibilità umana, il suo vissuto e la sua personalità.

Con-tatto 2015

«Ciao, ci vediamo domani.Vita quotidiana e integrazione nel mondo della cecità»

Info:

Il dvd può essere richiesto direttamente al segretariato di [email protected] allo 091 735 69 00

«Con-tatto 2015» è distribuito gratuitamente, chi lo desidera può sostenere le attività dell’associazione con un contributo liberoccp 65-79930-9