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Disoccupazione Tra giovani disoccupati e illusori cali stagionali pagina 11 Industria Il 5 giugno per difendere i nostri diritti AIC Allarmante crescita di notifiche Libera circolazione Rafforzare le misure di accompagnamento pagina 4 pagina 9 I viaggi di Kuoni Alla scoperta dell’Umbria pagina 5 pagine 2-3 pagine 12-13 Prossimo numero: 14 giugno 2012 Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese lavoro 24 maggio 2012 - Anno LXXXVII - N.9 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano

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DisoccupazioneTra giovani disoccupatie illusori cali stagionali

pagina 11

IndustriaIl 5 giugno perdifendere i nostridiritti

AICAllarmante crescitadi notifiche

Libera circolazioneRafforzare le misuredi accompagnamento

pagina 4

pagina 9

I viaggidi KuoniAlla scoperta dell’Umbria

pagina 5

pagine 2-3

pagine 12-13

Prossimo numero: 14 giugno 2012

Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com

Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese lavoro24 maggio 2012 - Anno LXXXVII - N.9 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano

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2 24 maggio 2012 il LavoroSindacato Disoccupazione

GIORGIO DONINI

L a piaga della disoccupazione giovani-le si fa sempre più sentire in Europa come pure alle nostre latitudini, spinta

oltre che dalla congiuntura anche dal para-dosso per cui le aziende pretendono giovani formati, ma con una comprovata esperienza.

Un inizio difficileSpesso i giovani iniziano la formazione pie-

ni di speranze che questa li possa portare ad avere un futuro economico e sociale sereno. Man mano che passano gli anni, crescendo, ci si confronta sempre più con la realtà. Fi-nita la formazione, sia essa universitaria, un apprendistato o quant’altro, questa realtà ti schiaccia prepotentemente. Una realtà che non lascia troppi spazi per la gioia e i progetti diventano illusioni. Una realtà molto spesso chiamata disoccupazione, ossia lettere su let-tere condite da nessuna risposta o risposte negative preconfezionate, offrirsi per stage (senza obbligo remunerativo) e venir rifiuta-ti, giornate intere senza aver niente da fare. Sentirsi dire da gente più anziana di te, che ha iniziato a lavorare quando il mercato del lavoro era ben diverso, e presentava cifre di disoccupati irrisorie, che i giovani sono tutti lazzaroni e chi più ne ha più ne metta.

Gli inutili: non è un paese per giovaniOggi assistiamo ad uno strano fenomeno, cau-

sato anche dall’estrema concorrenza per un sin-

golo posto di lavoro, per cui le aziende preten-dono di poter assumere il giovane estremamente formato, ma con già una comprovata esperienza. Ci troviamo di fronte ad un paradosso: tutti vo-gliono giovani con esperienza però nessuno è disposto a darti la possibilità di creartela. E visto che l’esperienza vien lavorando, come sbloccare la situazione?

Una possibile soluzione è sperare di trovare an-cora quei datori di lavo-ro disposti a formare un giovane senza esperien-za professionale, capaci di seguire il giovane nel suo processo di appren-dimento, di avere la pa-zienza di correggere, di trasmettere i trucchi del mestiere e quant’altro necessario a fare di lui un professionista con i fiocchi.

In questo ambito mi sembra interessante ci-tare una frase dettami mentre ero alla ricerca di uno stage, proprio per accumulare questa benedetta esperienza: «sai, a volte è più il tem-po che SPRECHI se-guendo il giovane che il resto. In quel tempo io le cose le faccio due volte perciò non ho interesse ad assumerti». Bene, al-lora, se tutti i datori di la-voro ragionassero così, ci troveremo, fra non tanti anni, con una man-dria di persone con tanti

fogli di carta appesi a far bella figura, ma che in pratica non hanno mai lavorato e non potranno, secondo la mentalità attuale, lavorare.

La formazione dei giovani è fondamentale sia per le aziende sia per la società. Il tramandar-si delle competenze farà sì che non vi saranno delle «perdite» nel naturale cambio generaziona-le del personale. Aiuterà inoltre a garantire alla società in generale una continuità solida e fidata. La formazione dei giovani è dunque fondamen-tale per l’azienda, ma soprattutto per la società.

Eppur servono: gli «yes men»Chi sono? Sono i giovani, di solito molto formati

scolasticamente, che tornano utili specialmente alle grandi aziende e banche, sono quelli senza «scrupoli», pronti a tutto pur di lavorare: stipendio basso, mancato rispetto dei valori fondamentali delle persone ed una cultura, a volte inculcata a volte causata da delle necessità, del «sì padrone» a dominare il suo modo di essere e relazionarsi nel mondo del lavoro.

A loro viene di solito assegnato un ruolo dirigen-ziale, in quanto, essendo senza scrupoli, sono

sempre pronti a dire di sì ai grandi manager, ese-guire gli ordini ed accettare qualsiasi cosa. «L’uo-mo del sì», pupillo del manager, in questo ruolo si troverà a dirigere persone con 20-30 anni in più di lui e con una chiara e lampante esperienza lavo-rativa, gente capace insomma. Questa differenza farà ovviamente nascere delle incomprensioni, creando così lo scontro generazionale. E se l’am-biente lavorativo non è sano, anche l’efficienza ne risentirà. E non parliamo solo del posto di lavoro, perchè spesso le persone si portano i problemi a casa intaccando così anche le relazioni umane al di fuori del mondo lavorativo.

Purtroppo il neo assunto, che non ha anco-ra appreso tutte le dinamiche proprie di ogni azienda che di solito si imparano con gli anni, si troverà magari ad allontanare una persona, che per i clienti era un punto di riferimento creando un danno d’immagine e un danno economico. A volte la colpa è invece del giovane, che creden-dosi superiore perchè magari più formato rispetto ai suoi «sottoposti» non riesce a calarsi nel ruolo con umiltà e rispetto degli altri credendosi il capo del mondo.

Urge quindi una riflessione sull’assegnazione e l’interpretazione dei ruoli all’interno del mercato del lavoro in generale, per evitare un ulteriore degrado.

Necessità di un cambiamentoOvviamente difficilmente torneremo ai tempi in

cui il padre di famiglia trasmetteva il proprio la-voro e sapere alla prole, in quanto la società non è più la stessa. Ora il ruolo di padre di famiglia deve essere interpretato dai datori di lavoro. Pro-babilmente la visione attuale del «tutto e subito» e l’enorme disponibilità di personale, porta taluni datori di lavoro a trascurare la visione a medio-lungo termine, ignorando così i giovani e creando un vuoto generazionale di valori e competenze. Sicuramente ci sono ancora aziende che si ado-perano per formare i giovani, ma sono troppo poche, soprattutto per quelli con una formazione superiore.

Se in Ticino ad aprile 2012 registriamo un totale di 915 giovani disoccupati tra i 15 e i 24 anni, un motivo ci sarà. E la situazione è tanto più grave se contiamo coloro che finiscono la formazione tra i 25 e i 29 anni, in prevalenza universitari; in questo caso raggiungiamo circa le 1’700 unità.

Il problema non è solo congiunturale, occorre un cambio di visione, bisogna permettere ai giovani, che ovviamente dovranno essere motivati e fare la loro parte, di inserirsi professionalmente e garan-tire una continuità lavorativa e sociale di qualità.

Il debutto nel mondo del lavoro

Il giovane (in)utile

Tasso di giovani disoccupati a marzo:• Spagna:51,1%• Portogallo:36,1%• Italia:35,9%• Germania:7,9%• Francia21,8%• Grecia(gennaio2012):51,2%• Svizzera:3,2%ossia17’450giovani

L’Europa colorata secondo il tasso di disoccupazione giovanile a marzo. Verde scuro significa un tasso elevato (in grigio i dati inesistenti).

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324 maggio 2012 il Lavoro Sindacato Disoccupazione

Ma i giovani?Anche noi dobbiamo fare la nostra parte met-

tendoci a disposizione con umiltà ed essere pro-pensi a fare dei sacrifici almeno inizialmente, sen-za per questo tollerare eventuali abusi. Significa non pretendere subito salari sproporzionati e po-sti di grande responsabilità, dobbiamo adeguar-ci, tornare a fare la famosa gavetta, progredire un passo alla volta, abbandonare pure noi la visione del «tutto e subito». Dobbiamo inoltre estirpare la dilagante cultura del «so già tutto» ossia essere disposti ad ascoltare i consigli e pure i rimproveri di coloro che sanno il mestiere, che conoscono le dinamiche dell’azienda anche se magari non hanno tanti fogli di carta appesi. Non dobbiamo crederci superiori, non si può pensare di sapere già tutto, perchè si partirebbe con un atteggia-

mento sbagliato che non porterebbe a nulla. Così facendo faremmo il gioco dei datori di lavoro che escludono i giovani ed andremmo ad alimentare le scuole di pensiero che ci considerano senza valori, lazzaroni, pretenziosi e privi di qualsiasi fondamento di educazione.

Penso sia giusto che ambo le parti rivedano il proprio comportamento per tentare di sbloc-care la situazione, bisogna cambiare assieme. Trasmettere valori e competenze dovrebbe es-sere un’esperienza piacevole e stimolante per tutti, nonchè un obbligo morale. Vedere i pro-gressi del giovane giorno dopo giorno è come veder crescere un figlio.

Questo rapporto di crescita deve essere interpretato come una collaborazione non come una competizione, una collaborazione

basata sul reciproco rispetto. Il «vecchio» che insegna al giovane non deve aver paura di es-sere sostituito, deve interpretare il suo ruolo in modo corretto, pensando che sta facendo un favore alla società. Il giovane deve partire con umiltà ed essere cosciente che è solo al primo gradino della scala. Tutti e due devono essere consapevoli che possono portare un valore aggiunto all’altro e unirsi per progre-dire.

Forse è giunto il momento di cambiare, per-chè adesso abbiamo ancora a disposizione personale qualificato, con esperienza e valori, ma prima o poi ci troveremo a fare i conti con una carenza, e non solo di giovani ma anche di datori di lavoro disposti a trasmettere le competenze. E forse allora sarà troppo tardi.

LUCA CAMPONOVO

S econdo i dati statistici, elaborati dal-la Segreteria di Sato dell’economia (SECO) di Berna, alla fine di aprile

2012 si è registrata una diminuzione dello 0,1% del tasso di disoccupazione che è passato al 3,1% a livello svizzero. Anche a livello ticinese il tasso si è ridotto al 4,4% diminuendo di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente. Questo valore risulta essere corrispondente a quello registrato nello stesso periodo dell’anno scorso dove si è registrata l’importante uscita

di assicurati, in seguito purtroppo all’introdu-zione della nuova legge sull’assicurazione di-soccupazione.

Esaminando i gruppi professionali toccati da questa flessione, l’effetto di fattori stagio-nali ha influito in buona parte alla diminuzione del tasso di disoccupazione in quanto i settori della ristorazione, dell’edilizia e dell’economia domestica hanno subito una importante dimi-nuzione nel nostro Cantone.

Un segnale chiaro arriva anche dall’esame delle statistiche riguardanti il lavoro ridotto, ossia la misura utilizzata dai datori di lavoro, in caso di momentanea mancanza di lavoro, per richiedere prestazioni alla Cassa Disoccupa-zione in favore dei propri dipendenti. Ebbene in questo settore, da alcuni mesi, registriamo un forte aumento di prestazioni versate, sinto-mo emblematico che la situazione congiuntu-rale attuale è ancora instabile e parecchie nubi «grigio/nere» appaiono all’orizzonte.

È sempre opportuno evidenziare all’opinione pubblica che le statistiche della disoccupazio-

ne in Svizzera non seguono talvolta il calcolo effettuato a livello europeo da molti Stati in quanto, nel tasso ufficiale di disoccupazione, non si tiene conto delle persone in assisten-za, che purtroppo hanno esaurito il loro diritto alle prestazioni e di quelle che sono uscite dal diritto alla disoccupazione ma sono ancora at-tualmente senza occupazione.

Inoltre occorre tenere presente che parecchi assicurati, ancora attivi nel settore disoccupa-

zione, ma che partecipano ad una misura del mercato del lavoro (corso, programma occu-pazione, periodo di pratica professionale ecc.) o effettuano un guadagno intermedio (attività parziale con richiesta di prestazioni quale dif-ferenza di guadagno alla Cassa) non rientrano nelle statistiche ufficiali di veri disoccupati ma unicamente sono registrati come persone in cerca di impiego.

È quindi nostro compito cercare di non abbas-sare la guardia su questo importante problema che affligge parecchi nostri assicurati che, per svariati motivi a loro non imputabili, hanno per-so un posto di lavoro e faticano enormemente per reperirne un altro malgrado gli aiuti che la Cassa Disoccupazione può finanziare alfine di permettere loro una reintroduzione, meno trau-matica, nel mondo del lavoro.

Come Cassa Disoccupazione OCST abbia-mo anche cercato di essere maggiormente vicini ai nostri Assicurati anche da un punto di vista finanziario. Infatti nelle scorse settimane siamo stati premiati a livello federale come la Cassa che provvede, nel minor tempo possibi-le, a stabilire il diritto agli assicurati e registra-re, il più velocemente possibile, i pagamenti delle prestazioni. Tale verifica effettuata non solo nel nostro Cantone ma a livello svizzero, ci gratifica enormemente, segno evidente che abbiamo a cuore il problema dei nostri assi-curati disoccupati che, in un periodo difficile, come quello di reperire una nuova occupazio-ne, ricevono almeno nel più breve tempo pos-sibile le prestazioni, importanti per poter conti-nuare a sostenere le proprie famiglie in questa fase di evidente difficoltà.

Occorre quindi proseguire in questa ottica, ma soprattutto sollecitare i vari partner sociali, affinché si abbia maggiore sensibilità verso gli assicurati in disoccupazione nel nostro Can-tone in quanto, in questo periodo, sono mag-giormente preoccupati per la difficile ricerca di una nuova occupazione stabile, che possa permettere loro di poter impostare il proprio futuro su basi solide e concrete.

L’analisi del Responsabile Cantonale della CAD OCST

Disoccupazione in sensibile caloma è tendenzialmente solo un fattore stagionale

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4 24 maggio 2012 il LavoroSindacato Attualità

BENEDETTA RIGOTTI

I n una recente conferenza stampa l’As-sociazione interprofessionale di controllo (Aic), che raggruppa 19 settori profes-

sionali dell’edilizia e dell’artigianato, istituita nell’ambito delle misure di accompagnamento alla libera circolazione con compiti di controllo, ha presentato la sua attività.

Dalle cifre comunicate emerge un aumento del lavoro distaccato e delle infrazioni verifi-cate. Abbiamo parlato con Dario Tettamanti, vice-presidente dell’Associazione e respon-sabile OCST per le commissioni paritetiche, che ci ha fornito una lettura preoccupata del fenomeno.

Come si è evoluta la situazione delle notifi-che nell’ultimo anno?

Il numero di notifiche registrate nei 19 setto-ri di competenza dell’Aic nel 2011 è aumen-tato in maniera allarmante: 27 per cento circa nell’ultimo anno e quasi raddoppiato dal 2009. Si parla di circa 16'000 notifiche di lavoratori distaccati. Se dovessimo fare una valutazione del giro di affari perso per il Ticino, ci aggiria-mo intorno ai 300 milioni di franchi. È una cifra senza dubbio notevole per il mercato ticinese.

Su quanti ispettori può contare l’Associa-zione e qual è l’entità dei controlli?

L’Associazione è molto attiva con i suoi 5 ispet-tori. Riusciamo ad effettuare un numero notevole di controlli e, purtroppo, verifichiamo una per-centuale molto elevata di infrazioni. I controlli vengono eseguiti in parte a campione sulle ditte che presentano la notifica per verificare l’ade-guatezza dei documenti e il rispetto del contratto collettivo e delle regole vigenti in Ticino. In altri casi, facciamo dei controlli sulla base di denunce provenienti da varie fonti, durante le quali verifi-chiamo un notevole numero di infrazioni.

Quali sono le principali infrazioni?Abbiamo il compito di controllare

che vengano rispettate le condizio-ni contrattuali e i salari minimi. Per questo pretendiamo dalle aziende la documentazione bancaria che attesti il versamento di quanto do-vuto ai lavoratori. In questo caso il problema è che non siamo in grado di verificare cosa succede in segui-to, se cioè il lavoratore non venga costretto a restituire all’azienda una parte dell’importo o se venga poi pagato rego-larmente nelle settimane successive alla pre-stazione di lavoro in Svizzera.

In questi mesi si fa poi sempre più pressan-te il problema dei falsi indipendenti. Di che cosa si tratta?

I lavoratori indipendenti non sono soggetti al rispetto del contratto collettivo. Per questo motivo molti sono portati a notificarsi come in-dipendenti pur essendo, di fatto, dipendenti. La verifica di queste situazioni non è sempli-ce perché implica dei controlli incrociati con l’Italia. Anche il numero di indipendenti è rad-doppiato negli ultimi quattro anni superando le 7'000 notifiche.

Come assicurarsi che l’azienda che com-mette delle infrazioni ne paghi le conse-guenze?

Negli ultimi mesi in alcuni settori professio-nali sono state introdotte le cauzioni. Si tratta di un sistema per il quale l’azienda che porta lavoratori distaccati in Svizzera deve versare una somma alla quale si può attingere in caso vengano attestate delle infrazioni. Bisogna in ogni caso sottolineare che molte delle aziende estere che lavorano in Ticino, lo fanno tramite il sistema del subappalto. Ed è soprattutto que-sto che altera il sistema.

In che cosa consiste?Le aziende locali si aggiudicano delle com-

messe puntando su un’offerta al ribasso e poi chiamano aziende estere a realizzare il lavoro. Oggi chi dà in subappalto non è responsabi-le in nessun modo di quanto realizzato da chi esegue effettivamente i lavori, né dal punto di vista qualitativo, né dal punto di vista della protezione dei lavoratori. Per questo è neces-sario introdurre il sistema della responsabilità solidale. Sindacati, Stato e Ssic da tempo si stanno occupando della problematica.

Come uscire da questa situazione?Bisogna innanzitutto sperare che la situa-

zione economica in Italia migliori rapidamen-te in particolare in Lombardia e nelle fasce di confine. Questo ridurrebbe certo la pressione e la situazione di necessità di molti lavorato-ri italiani che oggi sono disposti ad accettare condizioni improponibili pur di portare a casa un salario.

È importante poi che venga diffuso il sistema della cauzione e che venga introdotto il con-cetto di responsabilità solidale. Deve soprat-tutto cambiare il clima che vige tra gli impren-ditori ticinesi, pronti in pubblico a chiedere agli altri atti di moralità, per poi essere pescati, nel privato della loro attività, a eludere le regole per guadagnare qualche franchetto in più a spese di gente che ha bisogno.

Associazione Interprofessionale di Controllo

Un’allarmante crescita del numero di notifiche

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524 maggio 2012 il Lavoro Sindacato Attualità

A fine aprile è avvenuta la votazio-ne per il rinnovo della commissio-ne aziendale. Conosciuti i risultati

dell’elezione, gli eletti hanno proceduto all’as-segnazione delle cariche. La nuova commis-sione, il cui mandato coprirà il periodo 2012 – 2014, risulta così composta :

Piterà Ercole Flavio, OCST, PresidenteRinghini Angelo, OCST, Vice presidenteFontana Giovanni, OCST , segretarioBello Luigi, OCST, membro. Ci congratuliamo con i nuovi eletti per il

brillante risultato conseguito. Formuliamo i migliori auguri di buon lavoro, con l’auspi-cio che anche eventuali critiche nei confronti dell’operato della commissione, difficoltà e incomprensioni, non impediranno alla nuova CA di portare avanti, con il dovuto impegno, le decisioni collegialmente concordate.

L’Ocst, quale sindacato attento, responsa-bile e rappresentativo della maggioranza dei dipendenti MTO sarà, come sempre, vicino alla nuova CA, non mancherà di fornire l’aiuto e il supporto necessario per la risoluzione dei piccoli e grandi problemi che ogni giorno ac-compagneranno la CA nell’impegnativo com-pito di rappresentare al meglio le maestranze nei confronti della Direzione e delle istanze convenzionali.

Al collega uscente Donarini Cristian un sen-tito riconoscimento per l’impegno profuso du-rante il periodo appena trascorso.

Mikron Tool SA

Rinnovocommissione aziendale

MANIFESTAZIONE CANTONALE INDUSTRIA

L’INDUSTRIA TICINESE SOFFRE?...I DIPENDENTI ANCORA DI PIÙ!

PARTECIPATE NUMEROSI!

martedì 5 giugno 2012, dalle 11.00

Centro eventi a Cadempino

Occorre che tutti i lavoratori dicano basta! Bisogna mobilitarsi per combattere

contro i ripetuti attacchi ai salari e ai diritti contrattuali!

DOBBIAMO ESSERE UNITI PER I DIFENDERE I NOSTRI DIRITTI!

C’è chi:

¨ ha perso il posto di lavoro

¨ ha dovuto «rinunciare» ad aumenti salariali

¨ ha visto ridurre o sopprimere la propria tredicesima

¨ ha visto sparire i giorni festivi infrasettimanali

¨ ha dovuto lavorare gratuitamente

¨ ha visto il proprio salario pagato in euro

rivendica!

I n s e r z i o n e

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6 24 maggio 2012 il Lavoro

RENATO RICCIARDI

I n queste settimane hanno avuto luogo gli incontri tecnici tra i rappresentanti dei sindacati della scuola e del DECS con lo

scopo di approfondire gli aspetti che saranno discussi durante l’incontro con il Governo del prossimo 4 luglio.

Le tre associazioni sindacali ticinesi – OCST, SIT, SSP/VPOD – nel manifesto comune «Do-centi, adesso è ora! Salari svizzeri per posti di lavoro in Svizzera!», sostengono che l’attrat-tiva della professione di docente è diminuita così tanto negli ultimi decenni che sarebbero necessari interventi su molteplici fronti ed in-vestimenti assai cospicui per riportarla ad un livello accettabile.

I sindacati dei docenti sono d’accordo che questo irrinunciabile obiettivo sia pianificato sul medio periodo.

Alla luce del netto peggioramento delle con-dizioni lavorative e salariali occorso negli ultimi vent’anni e dell’aumento delle richieste di for-mazione per accedere alla professione di do-cente, i tre sindacati ritengono indispensabile dar seguito immediatamente alle seguenti mi-sure giudicate indispensabili e urgenti:

1. Aumento salariale reale per tutti i docenti. Si chiedono due classi in più per i docenti delle scuole comunali e la parificazione dei docenti SI con compiti di refezione a quelli delle SE. Una classe in più per i docenti della Scuola media, Scuola me-dia superiore, Scuole speciali, Scuole professionali di base e Servizio orto pe-dagogico.

2. Riduzione di due ore-lezione settimanali per i docenti cantonali con più di 50 anni.

3. Soppressione delle due classi salariali in meno per i docenti neoassunti e qua-

le prima misura urgente la soppressione della penalizzazione dei docenti rispetto agli altri dipendenti pubblici (in altre paro-le, il riconoscimento degli aumenti annuali nei primi due anni di insegnamento).

L’ordine delle rivendicazioni non è casuale e le motivazioni che le fondano sono solide e in-controvertibili.

Si tratta delle misure più urgenti. Al tavolo tecnico sulle condizioni di impiego dei docenti sono state formulate una serie di misure pure importanti, ma la cui attuazione richiede inevita-bilmente una pianificazione su tempi più lunghi. Ne elenchiamo comunque le principali:• un ulteriore e più importante aumento del

salario reale,• la riduzione di un’ora-lezione dell’orario

settimanale per i docenti cantonali,• e l’aggiunta di una settimana di vacanza

per i docenti comunali over 50.

Docenti

Al via la trattativa con il Consiglio di Statosulle rivendicazioni dei docenti

MEINRADO ROBBIANI

N ando Ceruso, vice-segretario can-tonale, lascerà l’OCST per pensio-namento a fine giugno. Giunge a

conclusione un lungo ciclo di impegno nel sin-dacato che, sotto diverse forme e funzioni, ha fatto di Nando Ceruso un portavoce dei lavo-

ratori di particolare autorevolezza. La sua atti-vità lo ha portato in primo luogo sul ramo della vendita. Ha pure fornito un apporto prezioso

sui temi dell’immigrazione e dell’integrazione. Alla vigilia del suo pensionamento, l’OCST, per il tramite del Comitato direttivo riunitosi il 15 maggio, gli ha espresso una gratitudine pro-fonda, sapendo di potere continuare a contare sulla sua fedeltà e vicinanza.

La sua funzione di vice-segretario cantona-le e le sue aree di attività saranno riprese da Paolo Locatelli, già segretario regionale per il Bellinzonese e il Locarnese.

Un intenso percorso sindacaleEntrato nell’OCST già nel 1964, quando an-

cora giovane aveva raggiunto il Ticino dalla Sardegna per lavorare alla Monteforno di Bo-dio, è stato sin dall’inizio un generoso prota-gonista dell’azione del sindacato. Le principali lotte condotte alla Monteforno durante gli anni ’70 e ’80 portano la sua impronta. La sua de-dizione al sindacato gli ha valso crescenti compiti e funzioni all’interno dell’OCST. Dopo essere stato eletto nel Comitato cantonale e successivamente nella Di-rettiva cantonale, in occasione del Con-gresso del 1987 è stato designato vice-presidente dell’Organizzazione.

Nel 1991 è passato alle dirette dipen-denze dell’OCST. Nella funzione di vice-segretario cantonale si è occupato per un ventennio in primo luogo del ramo del commercio. Ha contribuito a conferire al personale di vendita una più netta identità di categoria. Non sono mancati momenti

di mobilitazione e di lotta, tra i quali spicca lo sciopero alla Coop di Arbedo. Le azioni sin-dacali anche dure sono tuttavia sempre sta-te orientate alla costruzione di condizioni di dialogo tra le parti sociali. In questo spirito, ha contribuito all’elaborazione di un contratto collettivo per il personale di vendita come pure di CCL per le Case da gioco della Svizzera ita-liana e per le imprese di pulizia.

Le sue radici di immigrato l’hanno indotto a interpretare un ruolo di primo piano anche sui temi dell’immigrazione e dell’integrazione. Già attivo in precedenza nell’associazionismo sardo e nelle istituzioni degli immigrati italiani in Ticino e in Svizzera (ciò che gli ha del re-sto valso un duplice riconoscimento da parte dello Stato italiano), nell’OCST ha coordinato il comitato dei lavoratori esteri e ha guidato il Centro di consulenza per l’integrazione gestito dal sindacato.

Nando Ceruso va in pensione

La gratitudine dell’OCST

Sindacato Attualità

Archivio OCST, 1991

Sciopero Coop, 2000

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724 maggio 2012 il Lavoro Sindacato Attualità

Edilizia e rami affini

Festa cantonale a Faido

I lavoratori dell’edilizia e rami affini, con i loro familiari, sono cordialmente invitati a partecipare alla tradizionale festa can-

tonale che si terrà domenica 8 luglio a Faido, Zona Pineta, nello splendido scenario vicino alla cascata della Piumogna.

Programma:ore 11.00 Ritrovo ore 11.30 S. Messa da campoore 12.00 Pranzo servito ai tavoli (ricca gri-

gliata mista con contorni), bibite (vino, birra, acque minerali, gassose), torte e caffè. Intrat-tenimento musicale

ore 16.00 Chiusura della manifestazione. Sarà chiesta una partecipazione di fr. 10 per

persona e sarà rilasciato un buono per il pranzo.Come si giunge? Uscita autostradale a Fai-

do/Chiggiogna, procedere verso Faido (il par-cheggio sarà segnalato a partire dalla Piazza Stefano Franscini, in centro a Faido).

Vi aspettiamo numerosi!

Cantieri in sotterranea

Anomalia del Cantiere AlpTransit del Monte Ceneri

Colonie Leone XIII

Vacanze estive a Sonogno

L’ Associazione Cen-tri di vacanza Le-one XIII, forte della

grande esperienza maturata in decenni di attività, propone alle famiglie, anche per questa esta-te, due turni per le vacanze esti-ve dei figli, a Sonogno, splendi-da località in Valle Verzasca.

Le date sono le seguenti1° turno: dal 30 giugno al

14 luglio2° turno: dal 15 luglio al 29

luglio

Nella casa di Sonogno, moderna e ben at-trezzata, i ragazzi potranno divertirsi e condi-videre con altri compagni delle belle giornate all’insegna del sano divertimento.

Saranno proposti giochi di gruppo, attività

manuali, gare sportive, passeggiate ed escur-sioni nella splendida natura che offre la Val Verzasca.

Affascinati dalle numerose e intriganti attività proposte i ragazzi sicuramente non potranno aver nostalgia di casa.

Regalate ai vostri figli una vacanza in colo-nia, oltre al divertimento e al riposo avranno la possibilità di trovare tanti amici con cui con-dividere preziosi momenti di crescita e di ar-ricchimento in un clima di amicizia e grande divertimento.

Info:sig.raPaolaMauriAssociazioneCentridiVacanzaLeoneXIIIv.Balestra19,6900Lugano-tel.0919211551

Info e iscrizioni:

Perragioniorganizzative,èobbligatorial’iscri-zionetelefonandoalSegretariatoOCSTRegioneTreValli,entrovenerdì22giugno.Telefono:0918730120Incasodicattivotempo,lamanifestazionesaràannullata.Incasoditempoincerto,chiamareGiancarloNicoli,n.0798351340.

ROBERTO CEFIS

A fronte degli ultimi 10 anni di espe-rienze nei cantieri della grande tra-sversale alpina i Sindacati denun-

ciano una situazione di inusitata anomalia nel cantiere AlpTransit del Monte Ceneri

Nel giugno 2009 veniva assegnato al Con-sorzio Italiano Condotte Cossi l’ultimo impor-tante appalto relativo alla messa in opera del progetto della grande trasversale alpina. Dopo la prima fase, i lavori sono iniziati in primavera 2010, i Sindacati stilano un pessimo bilancio di questa nuova realtà aziendale, al suo primo importante cantiere in Svizzera.

Dopo i primi mesi dall’inizio del cantiere i Sindacati avevano già espresso le loro per-plessità in una riunione con il Consiglio di Amministrazione di AlpTransit. Nella realtà di cantiere le sfide che si sono offerte si sono rivelate di intensità e complessità superiore rispetto alla consuetudine del settore. I livelli

di offerta probabilmente molto bassi hanno investito molteplici e svariati aspetti. A più ri-prese gli usi locali diffusi negli ultimi dieci anni di grandi cantieri non sono stati nemmeno considerati da parte del Consorzio, atteggia-mento che ha richiesto un investimento oltre l’usuale da parte nostra.

La gestione stessa del cantiere, basti ricor-dare che dopo un anno e mezzo di attività ab-biamo assistito al rapido cambiamento delle

tre principali cariche del cantiere, ha indotto instabilità e incertezza sul personale. Assolu-tamente inaudito che in un cantiere ad appal-to pubblico si sia dovuta affrontare una situa-zione di licenziamento collettivo dopo solo un anno di operatività. I fenomeni e i problemi con cui ci troviamo confrontati sono assoluta-mente nuovi ed escono dagli schemi classici di confronto avuti fino ad oggi.

In questo senso intendiamo lanciare un monito biasimando l’uso adottato da parte della committenza pubblica in generale, la quale in sede di aggiudicazione e di ese-cuzione di opere importanti sembra avere un riguardo sbilanciato per l’offerta a costo minore. In questo appalto come in altri, gli esempi purtroppo non mancano, il ribasso dell’offerta comporta in concreto il rischio di un ribasso delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Tali situazioni, che con-trasteremo sempre con ogni mezzo, sono di fatto inaccettabili.

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8 24 maggio 2012 il Lavoro

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La forza del sapere!

Oltre ottant'anni di vita, una presenza storicamente importante sul piano giornalistico, sociale, culturale, economico della Svizzera Italiana, è presente in modo capillare negli ambienti di lavoro. In par-ticolare segue con attenzione i rapidi e profondi mutamenti in atto nel mondo del lavoro e dell'economia, a livello organizzativo, tecnologi-co, occupazionale.

È l'unico giornale svizzero con un'ampia diffusione transfronta-liera in Italia, nelle province di confine, in particolare Como, Varese, Verbania-Cusio-Ossola e Novara.

La nuova impostazione grafica e redazionale accentua il contatto con i giovani, le donne, gli anziani e la famiglia. In tutte le sue edizioni propone una pagina in spagnolo, una in portoghese e anche in serbo-croato.

T a g l i a n d o

lavoro

Sindacato Attualità

Navigazione Lago Maggiore

La solidarietà ha vinto

LEONARDO MATASCI

S ulle acque del Verbano stavano per abbattersi nefasti temporali, consi-stenti nella soppressione dei posti di

lavoro per gli stagionali e dei servizi nella zona del Gambarogno. Il sindacato si è attivato per la salvaguardia dell’occupazione e del turismo che per la nostra regione ha un’importanza de-terminante.

L’OCST è sempre stata in prima fila nella sen-sibilizzazione della popolazione e delle autorità, partecipando alla raccolta delle firme, alla pre-sentazione delle stesse a Berna e nei vari mo-menti di coinvolgimento della gente e dei turisti.

Sorretti anche dalla partecipazione dei dipen-denti in divisa, i nostri colleghi Pellegrini, Bay, Leonardi, Varini, Antognini, Matasci e Beretta sono sempre stati presenti sia alle riunioni con la direzione della NLM che agli incontri con la popolazione.

In data 10 maggio la direzione della NLM ha comunicato alla commissione del personale e al sindacato che i previsti tagli sia del persona-le che delle corse erano revocati e che la sta-gione 2012 sul bacino svizzero del Lago Mag-giore avrebbe avuto uno svolgimento come da

programma e orario ufficiale. In poche parole per i colleghi stagionali questo significa il man-tenimento del posto di lavoro fino ad ottobre 2012 e per il traffico lacuale il rispetto delle corse previste e il funzionamento degli scali del Gambarogno.

A seguito di queste buone notizie, il previsto sciopero del venerdì 11 maggio è stato annul-lato e questo durante l’assemblea del persona-le appositamente convocata lo stesso giorno.

Non di meno, ci siamo sentiti in dovere di so-lidarizzare con i lavoratori del bacino italiano che, vista la mancanza di informazioni puntuali, hanno deciso di attuare lo sciopero sul bacino italiano.

Una delegazione com-posta dal collega SEV Stroppini Angelo e da Leonardi Gianpietro e Matasci Leonardo dell’OCST si è pertanto recata a Como, portando la solidarietà e il suppor-to morale ai dipendenti della navigazione ope-rante sui bacini italiani.

L’auspicio emerso dalla manifestazione in Italia è che anche i colleghi italiani possano ri-trovare nel loro bacino quelle acque tranquille e quel posto di lavoro che salvaguardano sia il turismo che la navigazione.

In questo momento di soddisfazione non possiamo sottacere che le prospettive per il futuro non sono rosee, ma abbiamo comun-que ottenuto dalla direzione la conferma che nel mese di ottobre una speciale commissione si riunirà al fine di ottimizzare le misure a difesa dei posti di lavoro.

Da sinistra: Leonardo Matasci e Angelo Stroppini

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924 maggio 2012 il Lavoro Sindacato Attualità

Frontalierato

Per un rafforzamento delle misure di accompagnamento

GIANCARLO BOSISIO

L’ OCST ritiene, e non da oggi, che i frontalieri forniscono un contributo prezioso ed irrinunciabile che con-

corre in misura decisiva alla crescita economi-ca del Canton Ticino.

L’introduzione della Libera circolazione delle persone nel 2002, ampliata nel 2004, abolendo la priorità per la manodopera in-digena, e nel 2007, con l’abolizione delle zone di frontiera, avrebbe dovuto supplire alla mancanza di manodopera qualificata in certi settori.

Ma il condizionale è d’obbligo, perché è sotto gli occhi di tutti che l’uso smodato da parte delle aziende delle notifiche, delle as-sunzioni tramite agenzie di lavoro e l’aumen-to del lavoro distaccato hanno creato una forte concorrenza tra manodopera locale ed estera e aumento della flessibilità del merca-to del lavoro.

L’OCST afferma con molta fermezza, che è errato, pur di fronte a pressioni e distorsioni, puntare il dito contro i frontalieri, e che certi termini (invasione, valanga) non sono assolu-tamente appropriati. La realtà è che se i fron-talieri vengono a lavorare in Ticino è perché c’è qualcuno che li chiama e ne dispone in modo sempre meno rispettoso.

Nel documento recentemente pubblicato, l’OCST spiega che l’afflusso di manodopera estera arriva a sostituire la manodopera loca-le quando l’aumento di frontalieri è superiore all’incremento generale dell’occupazione e commenta l’aumento della flessibilità, di cui molto si è detto anche alla manifestazione del 1° maggio, denunciando casi concreti ed ecla-tanti di dumping salariale.

Le ricette per un interventoLe misure d’accompagnamento alla libera

circolazione sono carenti: in effetti non pre-vedono interventi sull’occupazione, ma solo sul dumping salariale. C’è inoltre un’ecces-siva lentezza nell’elaborare nuove misure e non sono previste misure di pressione per indurre le controparti ad introdurre regole comuni.

L’OCST ha chiesto pertanto, sottolineando che il potenziamento è tanto più necessario nelle regioni di frontiera: l’estensione dell’uso dei Ccl, dell’obbligatorietà generale e delle disposizioni contrattuali obbliga-torie, l’introduzione dei contratti normali di lavoro anche per singole aziende o gruppi di aziende; il divieto di pagamento del salario in euro; la verifica dei salari versati ai lavoratori di-staccati; la revisione della legge sul collocamento con l’introduzione di prestazioni che compensino l’estrema precarietà di questi rapporti di lavoro;

la codifica del principio della responsabilità solidale nel caso dei subappalti; il rilascio del permesso di frontaliere solo in pre-senza di un contratto di lavoro stabile nel tempo; la comunicazione alle Assicurazioni sociali e all’Ufficio Imposte delle assunzioni tramite no-tifica, perché possano verificare il versamento dei contributi previdenziali, dei premi assicura-tivi e delle imposte trattenute ai lavoratori.

Il documento propone poi l’introduzione di provvedimenti aggiuntivi nelle regioni dove si rileva un incremento più intenso di manodope-ra estera e frontaliera: l’introduzione di un quorum privilegiato per la dichiarazione di obbligatorietà del CCL; l’ampliamento delle norme vincolanti previ-ste nei contratti normali di lavoro; il riconoscimento alla Commissione Triparti-ta della possibilità di fissare i salari minimi con-siderando non solo i salari usuali ma anche i livelli retributivi regionali e la soglia di povertà! l’ampliamento del diritto di usufruire delle misure previste nella LADI per i giovani anche nel periodo d’attesa; la concessione da parte della Confederazio-ne di incentivi supplementari per favorire l’as-sunzione di disoccupati sfavoriti; l’aumento degli ispettori.

Non si può nascondere meraviglia e scon-certo davanti alle restrizioni introdotte dall’ul-tima revisione della LADI per i giovani o per la diminuzione dei periodi di indennizzo, da-vanti all’«apertura» del Consiglio Federale per il versamento del salario in euro, davanti agli ostacoli che vengono frapposti alle agevola-zioni all’introduzione del CCL o alle obiezioni sull’aumento degli ispettori!

Noi parliamo di dumping da parte delle aziende! Ma in questi casi come non pensare ad un dumping da parte della Confederazione stessa?

L’OCST ha sollecitato anche il Cantone ad applicare la legge cantonale sull’innovazio-ne, favorendo le aziende che hanno a cuo-re la situazione occupazionale ticinese, alla costituzione di un fondo per la promozione dell’occupazione e ad offrire percorsi forma-tivi adatti alle mutate esigenze del mercato del lavoro.

È necessario valorizzare il ruolo della Com-missione tripartita che rappresenta un pre-zioso luogo di confronto tra associazioni padronali, sindacati e rappresentanti dello Stato, ampliando le sue competenze alla tute-la dell’occupazione promuovendo l’estensione dei Ccl, oltre che al controllo degli abusi.

Bisogna valorizzare inoltre il ruolo delle parti sociali perché è ad esse che compete la re-sponsabilità di una «governance» del mercato del lavoro per combattere la disoccupazione, salvaguardare le condizioni retributive, favori-re la formazione professionale e preservare la cultura del dialogo sociale.

L’ u l t i m a revisio-ne della

Legge sull’assicu-razione malattia era stata pensata con l’obiettivo di miglio-rare la solidarietà fra gli assicurati, di migliorare la lista delle prestazioni e di contenere i costi della salute.

Se i primi due obiettivi possono dirsi centrati, certo il terzo non lo è stato e sia i costi della salute che i premi sono in costante aumento. Si sono quindi resi necessari degli adeguamenti alla situazione esistente.

Il primo è entrato in vigore all’inizio di quest’anno e riguarda il nuovo finanziamento delle cure. Il prossimo ... si voterà invece sul Managed care, la rete di cure integrate, che dovrebbe rivoluzionare l’organizzazione delle cure ambulatoriali.

Questo nuovo sistema si basa sul presup-posto che i costi della salute possano essere razionalizzati se si guida il paziente nel percor-so di cura. Si dovrebbero a tal fine creare dei gruppi di medici specializzati nei diversi ambi-ti, i gruppi di fornitori di prestazioni, che stipu-lino come gruppo un contratto di prestazioni con un assicuratore che prevede il pagamento di una cifra in base al numero di pazienti che fanno riferimento al gruppo.

Gli assicurati che farebbero capo a questi gruppi pagherebbero un premio inferiore ed avrebbero una partecipazione ai costi inferiore.

Per evitare che i malati cronici e gli anziani siano sfavoriti, è previsto un sistema di com-pensazione dei rischi per le casse malati che hanno più assicurati problematici.

Questo sistema presenta quindi alcuni aspetti interessanti che riguardano in partico-lare la libertà di scelta che viene garantita e la riduzione dei costi per chi decide di aderire ad una rete di cure; interessante anche il sistema di compensazione dei rischi e l’obiettivo di ri-duzione dei costi.

D’altra parte rimane il rischio di riduzione di prestazioni necessarie da parte dei gruppi di fornitori che, essendo remunerati con un forfait per paziente, potrebbero decidere di non pro-cedere con gli approfondimenti per evitare dei costi a loro carico ed aumentare il guadagno. Questo sistema affida un potere notevole alle casse malati ed è molto complesso, coinvol-gendo non solo i medici, ma anche le cliniche e gli ospedali tra i quali potrebbe essere limitata la scelta. Esiste inoltre la possibilità che il pro-prio medico non abbia un contratto di presta-zioni con la propria cassa malati e che quindi si debba cambiare medico o cassa malati.

Il Comitato direttivo dell’OCST ha deciso, nella sua seduta del 15 maggio, di approfon-dire la questione prima di prendere una posi-zione in proposito.

Votazione 17 giugno

Managed Care

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10 24 maggio 2012 il Lavoro

Via S. Balestra 196901 Lugano

Tel. 091 921 26 00Fax 091 921 26 66

[email protected]

Sindacato Formazione

art.33 LFPr

Corso per gessatori

C ompito del gessatore è quello di ri-finire le costruzioni grezze realizzate dai muratori: prepara e applica in-

tonaci su pareti e soffitti, posa per esempio soffitti ribassati, pannelli divisori per pareti, pavimenti tecnici, stampi decorativi in gesso.

Per fornirvi tutte le informazioni sui contenuti e sui prerequisiti necessari per l’accesso alla formazione per l’ottenimento dell’attestato fe-derale di capacità (AFC) di gessatore secondo l’art.33 LFPr, il Centro di formazione profes-sionale dell’OCST ha organizzato una serata informativa che si terrà:

venerdì 1° giugno 2012 alle ore 18.00 nel Salone OCST in via S. Balestra 19, Lugano

Sono invitati in particolare tutti i lavoratori attivi in questo settore. Infatti il corso è con-cepito per lavoratori maggiorenni, svizzeri o stranieri (domiciliati o frontalieri) che non pos-siedono una qualifica professionale (AFC), che esercitano la loro attività quale gessatore in Svizzera, su un cantiere edile o del genio civi-le, da almeno 3 anni.

S egnaliamo in questo appuntamen-to il testo: «Il libro della cura di sé, degli altri, del mondo» – (D. De-

metrio, E. Donini, B. Mapelli, S. Natoli, M. Piazza, A. Segre) poiché tratta di un tema mai troppo evidenziato nella sua importan-za, quello del lavoro di cura, appunto, ge-neralmente svolto dalle donne, nei confronti della famiglia, di origine e acquisita.

È un tema calzante per la nostra rubri-ca poiché spesso ci troviamo a lavorare, nel progetto Mosaico, con donne che ri-tengono di non saper far nulla, di essersi «dedicate alla famiglia e basta», e durante l’attività di bilancio, invece, riusciamo a di-mostrare la ricchezza dell’esperienza ma-turata. Infatti, la barriera più insidiosa per l’esportazione delle competenze maturate nel lavoro di cura, è proprio la svalutazione che di questo lavoro fanno le stesse don-ne. Ed in questa attività di valorizzazione, il ruolo del gruppo, lo scambio di esperien-ze, i rimandi degli altri, sono fondamentali per giungere ad una maggiore assertività: la condivisione e il riconoscimento dell’al-

tro aiutano a vedere se stessi con più og-gettività.

Nella citazione di Proust: «un’ora non è solo un’ora, è un vaso colmo di profumi, di suoni, di progetti, di climi», c’è il concet-to del trasgredire il quotidiano, anche solo con la fantasia, per riuscire a trasformare il contenuto e il significato di un’ora, per avere un proprio spazio, per riuscire ad al-zare la testa dal turbinio delle cose da fare.

È anche questa la possibilità che il per-corso di bilancio offre: quella di potersi ritagliare uno spazio fisico temporale nel quale riuscire ad emergere con i propri pensieri, con la propria storia ed il proprio racconto, troppo spesso messi in ombra dalle esigenze degli altri. È la possibilità di riprendere ad ascoltarsi.

PROGETTO MOSAICO

Esperienza familiare: un patrimonio da valorizzare

InfoconsulentidelCFP-OCSTMarinaBernardoCiddioeEmanuelaPigò[email protected]@ticino.com

RECUPERO FORMAZIONE DI BASE AFC/APF

EDILIZIA B Custode di immobili, dal 5 novembre,

ma-gio-sa, 19.00-22.00, 408 ore. Costo: fr. 5’544.

B Gessatore Art. 33, dal 14 settembre, ve-sa. Contattare segreteria.

VENDITA B Impiegato del commercio al dettaglio

Art. 33 - da ottobre. Termine di iscrizione 30 maggio 2012.

FORM. CONTINUA DI MEDIA DURATA INFORMATICA B Percorso ECDL Start 2007/2010 (mod:

1/5/6/), 21 maggio - 10 settembre, lu-mer, 54 ore. Costo: fr. 610.- soci, fr. 1’060.- non soci. Skills Card ECDL fr. 125.- Esami: Per ogni esame Fr 55.-

COMMERCIO B Corso di segretariato, inizio imminente,

ma-gio, 9.00-12.00 e 13.00-16.00, 192 ore. Costo: fr. 1’920 soci, fr. 2’300 non soci.

LINGUE B Corso di comunicazione multilingue

base, dal 6 giugno, mercoledì sera, 18.30-

21.30 e/o sabato mattina 10.00-13.00, 60 ore. Costo: fr. 950. Seminari: 12 ore, costo fr. 240.

FORM. CONTINUA DI BREVE DURATA INFORMATICA B Introduzione all’informatica, dal 21 mag-

gio, lu-mer, 14.00-17.00, 36 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci.

B Adobe – Flash (CS5), dal 29 maggio, ma-gio, 18.00-22.00, 16 ore. Costo: fr. 210.- soci, fr. 310.- non soci.

LINGUE B Inglese conversazione,

inizio imminente, mercoledì 19.00-22.00, 24 ore. Costo: fr. 240.- soci, fr. 320.- non soci.

B Tedesco A1 - 1° modulo, dal 30 maggio, mercoledì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci.

B Linguestate 2012, dal 2 lu-glio, dal 16 luglio, dal 30 luglio e dal 20 agosto; due settima-ne dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.00 oppure dalle

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EDILIZIA B AutoCAD 2011 3D, dall’11 giugno, lu-

mer, 18.00-20.30, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci.

CONTABILITÀ B Teoria - livello base, dal 4 giugno, lu-

mer, 19.00-22.00, 30 ore. Costo: fr. 300.-soci fr. 500.- non soci.

B Pratica - Banana, dal 5 giugno, ma-gio, 19.00-22.00, 40 ore. Costo: fr. 470.- soci fr. 730.- non soci.

CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

Il calendario dei corsi è consultabile sul nuovo sito internet del CFP-OCST e di FORMAT Lingua all’indirizzo www.cfp-ocst.ch

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1124 maggio 2012 il Lavoro

LORENZO BASSI

E rano più di 150 le persone che lo scor-so 8 maggio hanno presenziato a Lan-genthal per mostrare tutte le proprie

doti di venditori durante la fiera, organizzata ogni anno da Helvartis a rotazione in una locali-tà della Svizzera.

La preparazione all’evento è avvenuta nelle settimane precedenti all’interno delle diverse

Aziende di Pratica Commerciale (APC) sparse sul territorio nazionale. Ma cosa sono le Azien-de di Pratica Commerciale? Sono dei «simula-tori di azienda», al cui interno vi è del personale

che è momentaneamente alla ricerca di un la-voro. Tutti i dipendenti hanno una formazione in ambito commerciale. Le 50 aziende svizzere di questo tipo sono legate tra di loro da un rappor-to molto stretto, una rete che le unisce a quella europea e mondiale. Infatti oltre alle presenze svizzere, ve n’erano alcune dalla Bulgaria, dalla Romania, dalla Russia e dall’Italia.

In questa rete esiste appunto uno stretto rap-porto di carattere commerciale; ogni azienda

possiede il proprio prodotto e lo com-mercializza. Questa attività dà luogo ad un’affluenza incredibile di lavoro e con-temporaneamente permette di svolgere una significativa esperienza lavorativa nel settore commerciale.

A coordinare l’attività di queste aziende c’è «Helvartis», la centrale delle APC sviz-zere, che offre i suoi servizi affinché tutto possa funzionare per il meglio. In Ticino ve ne sono quattro, due a Lugano, una a Locarno ed una a Chiasso, tutte finanziate dall’Ufficio Misure Attive (UMA) del Can-tone e gestite dal Centro di Formazione Professionale dell’OCST. I partecipanti a questo provvedimento dell’UMA sono tutti disoccupati nel settore commerciale.

Helvartis si occupa di organizzare una volta all’anno l’incontro tra tutte queste Azien-de. Quest’anno il luogo di incontro era Langen-thal. Le aziende ticinesi si sono presentate con oltre una ventina di collaboratori pronti a vende-

re i propri prodotti.Abbiamo incontrato i partecipanti che ci han-

no manifestato le loro impressioni. Chiediamo a Sara, dell’azienda Euromoda di Lugano, come ha vissuto questa esperienza: «nonostante le mie preoccupazioni iniziali devo dire di essere tornata molto appagata» Ma come mai si è sen-tita appagata, cosa l’ha resa particolarmente contenta di questa esperienza? «Credo che sia un’esperienza che tutti dovrebbero fare, poi-ché ti permette di conoscere e di interagire con molte persone, di mettere in pratica le proprie conoscenze. Trovo che sia anche utile per una crescita personale e che possa servire per un prossimo futuro professionale». Come vi siete

trovati nell’incontro con altre persone prove-nienti da diverse realtà regionali e linguistiche? Susanne dell’azienda Euromoda di Chiasso ci dice: «l’esperienza di questo incontro è stata molto stimolante emotivamente in quanto ab-biamo conosciuto persone che arrivavano da diverse realtà (scuola, AI, disoccupazione) con il loro bagaglio di conoscenze ed esperienze. Du-rante la fiera», continua Susanne, «si è creato un bel rapporto di cameratismo che purtroppo non si è potuto approfondire per la brevità della permanenza». Un’esperienza comunque inten-sa ed impegnativa con dapprima l’allestimento dei vari stand e poi l’opportunità di giostrarsi nel ruolo di venditori e di acquirenti.

Visto che vi siete impegnati molto e vi è co-stato grande lavoro, sarete stati anche lieti della brevità dell’evento... «No», ci dice un’altra par-tecipante di Chiasso, Marusca, «nonostante la brevità dell’evento, temevo di non essere in grado di lavorare come richiesto, in realtà mi sono anche divertita ed il tempo è trascorso ve-locemente, grazie a tutti i miei compagni, all’at-mosfera in un certo senso gioiosa della fiera. Sinceramente mi sarei fermata qualche giorno in più». Allora tutto positivo... «dobbiamo ringra-ziare chi ci ha dato l’opportunità di partecipare a questa esperienza, con lo sforzo finanziario e con l’investimento sulla nostra persona, cre-dendo nelle nostre potenzialità» ha commenta-to Susanne.

L’esperienza di questi giovani potrà essere ri-petuta l’anno venturo sempre a maggio, ma in un’altra città svizzera, ossia Delémont. Ancora una volta i nostri ticinesi non mancheranno di segnalarsi come «buoni soldati» nell’adempiere in maniera adeguata quanto richiesto.

Sindacato Formazione

Aziende di Pratica Commerciale

La fiera delle APC a Langenthal

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12 24 maggio 2012 il Lavoro

I viaggi di Kuoni

Alla scoperta dell’Umbria

Kuoni Viaggi vi invita a conoscere l’Um-bria visitando alcune fra le sue località più note: Perugia, Assisi, Gubbio, Todi e Orvieto pernottando tre notti con base a Perugia nel mese di settembre.

MANUELA BALANZIN

P artendo il mattino presto dal Ticino in torpedone, si arriva comodamen-te nel primo pomeriggio alla città di

Perugia, capoluogo dell’Umbria, posta su una collina tra il lago Trasimeno e il Monte Subasio. Oltre ad essere un centro agricolo e artigiana-le, è una apprezzata meta turistica. L’Univer-sità degli studi di Perugia, fondata nel 1308, e l’Università per lo studio della lingua italiana per stranieri che ha sede nel settecentesco palazzo Galenga Stuart, sono il motivo della significati-va presenza di giovani calcolata attorno ai 20 mila studenti. Giornalmente si stima che la città accolga circa 200 mila persone, compresa la popolazione residente, che vi giungono per la-voro, studio e turismo. E chiaramente è la patria del famoso cioccolatino con bigliettino, il Bacio Perugina. L’architetto Aldo Rossi ha progettato sulla sede della vecchia fabbrica, oggi decen-trata, un nuovo complesso con una piazza de-dicata. Per raggiungere la stazione ferroviaria, poco distante dal centro, è stato realizzato un ascensore panoramico che accede alla stazio-ne del minimetrò progettata dall’architetto Jean Nouvel. L’architettura moderna in questa città, per rapporto al suo passato storico, ha una pre-senza decisamente discreta.

Il ricco passato della città si coglie nella ric-chezza dei monumenti: l’Arco etrusco del I se-colo a.C. affiancato al palazzo Galenga Stuart, il pozzo etrusco risalente al III sec. a.C., la Fon-tana Maggiore del ‘200 in piazza IV novembre di fianco alla cattedrale di San Lorenzo (inizia-ta nel ‘300 e terminata nel ‘400), il Palazzo dei Priori detto anche Palazzo Comunale conside-rato un magnifico esempio di architettura me-

dievale italiana al cui interno si trova la Galleria nazionale dell’Umbria, la Chiesa di San Do-menico in via Cavour in cui è stato allestito il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, il Palazzo del Capitano del Popolo del XV secolo in stile rinascimentale, il Collegio del Cambio del XV secolo.

Interessante la costruzione della Rocca Pa-olina, fatta edificare da Papa Paolo III Farnese per segnare il suo dominio sulla città nel 1500, a seguito della ribellione della tassa sul sale da parte della popolazione. Da qui deriva la tra-dizione locale del pane sciapo, ovvero senza sale. Demolita in parte nel 1860, sulla parte su-periore della rocca è stato edificato il palazzo della Provincia. Oggi, all’interno della rocca, è possibile accedere a un comodo servizio di scale mobili che collegano la parte bassa con la parte antica della città.

La città vecchia, il nucleo più antico, è costi-tuito da cinque rioni: Porta San Pietro, Porta Sole, Porta Santa Susanna, Porta Euburnea di fianco all’albergo la Rosetta, Porta Sant’An-gelo. In ognuno di questi rioni si è sviluppato un ordine monastico diverso. È affascinante camminare per queste vie, a volte scoscese e a volte strette, che all’improvviso sbucano su piazze e palazzi d’epoca o su vedute della natura circostante. Da non perdere via della Maestà delle volte, poco distante da Piazza IV novembre, caratterizzata appunto da volte, decisamente scenografici!

Assisi - La bellicosa città natale del santo della pace

Città della provincia di Perugia, a 27 km dal capoluogo, è situata sul fianco occidentale del Monte Subasio, ai piedi del parco omonimo.

Il suo più importante monumento è la basili-ca di San Francesco composta da due chiese sovrapposte. La prima chiesa è del 1228 circa, mentre la seconda è stata edificata tra il 1230 e il 1253. I pittori che hanno decorato la basilica sono fra i più noti: Cimabue, Giotto, Lorenzetti, Simone Martini. Il convento custodisce molte opere preziose, reliquie e codici miniati. Assisi

è nota anche per Santa Chiara e la basilica a lei dedicata è in stile gotico italiano. In questo quadro mistico, coronato da una natura prorompente, nel XIX secolo è stato edifi-cato il Parco Regina Mar-gherita caratterizzato da terrazzi sovrapposti, viali e boschetti.

Da osservare come la storia di Assisi nei secoli sarà molto combattuta malgrado il messaggio del suo più noto cittadi-no, San Francesco, fos-

se: «Pace a voi!». Giungendo da nord-est, con base Piazza Matteotti, è molto suggestivo at-traversare a piedi questa magnifica cittadina, incontrando sulla sinistra la Cattedrale di San Rufino, proseguendo per le vie strette ricche di scorci, arrivare alla piazza del Comune dove si trovano il Palazzo del Capitano del Popolo, il foro romano, il Comune e la Chiesa di Santa Maria sopra il tempio di Minerva. La strada va leggermente in discesa e congiunge via Porti-ca, via Fortini per arrivare a via San Francesco e al panorama mozzafiato sulla Basilica di San Francesco. I dipinti dei grandi artisti che la ba-silica racchiude sono di inestimabile valore e bellezza e sicuramente meritano la visita.

Gubbio - La corsa dei ceriAdagiata alle falde del Monte Ingino, a 50

km da Assisi e 42 km da Perugia, è una fra le più antiche città dell’Umbria. Fuori dalle mura, proprio sul piazzale dove si giunge con il tor-pedone, si possono ammirare i resti del teatro Romano.

Ben conservata, è considerata una fra le più belle città medievali d’Italia. A testimonianza delle sue origini di città umbra, sono state rin-venute sette Tavole eugubine in bronzo, sco-perte nel XV secolo, redatte in parte in alfabeto umbro e in parte in alfabeto latino. Sono espo-ste nel Palazzo dei Consoli. Gubbio è nota per avere ospitato San Francesco presso la famiglia degli Spadalonga. Di questo episodio si racconta nel XXI capitolo dei Fioretti di San Francesco dove incontra il lupo.

Un episodio avvenuto nella seconda guerra mondiale segnerà duramente la popolazione locale: in seguito ad un’azione partigiana 40 innocenti saranno uccisi per rappresaglia dai tedeschi. In loro memoria è stato eretto un mo-numento visibile sulla Piazza dei 40 martiri ac-canto alla chiesa di San Francesco. Altri edifici di rilievo sono il Palazzo del Bargello con la fon-tana e il Palazzo del Capitano del Popolo. Ogni anno il 15 maggio si festeggia la Corsa dei Ceri, evento di grande richiamo e la rievocazione sto-rica del Palio della Balestra. Visitando questa meravigliosa cittadina colpisce l’abilità architet-tonica con cui è stata edificata e l’ottimo stato di conservazione degli edifici. Nel Palazzo du-cale è possibile visitare una pregevole collezio-ne di arte e la copia dello studio di Montefeltro. Perugia - Palazzo dei Priori

Gubbio - Veduta sul Palazzo dei Consoli

Attualità

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1324 maggio 2012 il Lavoro

Todi - Gioiello che domina una splendida pianura

Di natura collinare, il territorio comunale di Todi, che dista circa 43 km da Perugia, è uno dei più vasti della regione ed è caratterizzato da svariati piccoli insediamenti. Si narra che gli Umbri, popolazione che fonderà la città, aveva-no iniziato la costruzione nei pressi del Tevere. Mentre stavano riposando un’aquila rubò un drappo portandolo in cima al colle. Fu interpre-tato come un segno e si scelse di proseguire la costruzione sul luogo attuale. Lo stemma della cittadina rappresenta infatti un’aquila. Dall’alto del colle è possibile ammirare un panorama meraviglioso sulla verdeggiante pianura sot-tostante. Il centro storico medievale, come le piccole vie, ospita diversi edifici sacri quali la cattedrale di Santa Maria Assunta, la chiesa di San Fortunato, patrono di Todi, e il Convento di San Giovanni Battista. Fuori dalle mura la chie-sa di Santa Maria della Consolazione accoglie il visitatore prima che si accinga a salire verso il centro storico. Nella cattedrale della Santissima Annunziata si può ammirare «Il giudizio univer-sale» dipinto da Ferraù da Faenza. Nella cripta della chiesa di San Fortunato, sono custoditi i resti di quattro santi, fra cui San Fortunato stes-so e San Cassiano. Inoltre, in questa chiesa si conserva un ovale affrescato con l’immagine di Jacopone da Todi, uno dei primi poeti in lingua italiana. Questa località impressiona per la bel-lezza della natura e la tranquillità.

Orvieto - Città di confineDell’itinerario proposto nella visita in Umbria,

è la sola cittadina in Provincia di Terni. Il suo nome in etrusco significa confine segnando la frontiera tra Etruschi e Umbri. Cittadina medie-vale, a 80 km da Perugia e 40 km da Todi, ha fra i suoi tesori il tempio della Consolazione, costruito nel Rinascimento, la chiesa in sti-le gotico di San Fortunato con il campanile a punta e la piazza posta sul foro romano. In questa chiesa è custodito il sepolcro di Jaco-pone da Todi. Inoltre, sempre sulla piazza, si possono ammirare i palazzi del Comune me-dievale e la cattedrale romanica.

Impressiona l’abilità con cui si è potuto in-tegrare armoniosamente nei secoli la sua co-struzione nella natura circostante. È possibile ammirare i diversi monumenti storici e visitare la cittadina percorrendo un itinerario ideale tra le due statue di Papa Bonifacio VIII, poste sulle due porte della città. Porta Soliana, nota anche come Porta Rocca in seguito alla costruzione della Fortezza di Albornoz e Porta Maggiore. Si narra che il Papa venne accusato addirittura di idolatria. Per proseguire la visita della parte alta della città si utilizza la funicolare che, nel corso dell’800, veniva attivata con un sistema idraulico. Un’altra possibilità per accedere alla fortezza è usare l’ascensore. Il panorama che si gode è davvero unico e merita il viaggio.

Percorrendo la regione si apprezza una pe-culiarità significativa: l’Umbria gode di una na-tura rigogliosa che fa da sfondo alle cittadine e ai villaggi che si incontrano lungo il tragitto.

Parma - Arti, lirica e cucinaAl rientro dal viaggio in Umbria, decisamen-

te ricco di impressioni ed emozionante per le vestigia storiche visitate, una sosta a Parma consente di fare una breve visita per apprez-zarne le caratteristiche architettoniche elegan-ti e pulite. Nota per il suo teatro e la vivacità culturale, questa città offre un ricco cartellone. Regione rinomata per la sua cucina saporita e il suo famoso prosciutto, esportato in tutto il mondo, attira un pubblico attento alla qualità dell’offerta. L’Ufficio del turismo offre un solo biglietto per ammirare i luoghi d'arte e di storia della città: il Battistero, la Cattedrale, il Mu-seo Diocesano, la Pinacoteca Stuard, il Parco Ducale con il Palazzo e il Palazzetto Eucherio Sanvitale. Ovviamente è uno spunto per tor-nare scoprendo nuovi tesori da visitare con un po’ di tempo a disposizione.

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Attualità

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14 24 maggio 2012 il Lavoro

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Kovive

Famiglie ospitanti per aiuto all’infanzia

L’ ente svizzero di aiuto all’infanzia Kovive cerca famiglie ospitanti per permettere a bambini socialmen-

te sfavoriti di trascorrere un periodo sereno di vacanza.

Kovive prepara con cura le famiglie ospitanti per il loro compito. A disposizione delle fami-

glie c’è una rete di famiglie ospitanti esperte che vivono nella stessa regione. Kovive sceglie le proprie famiglie ospitanti fra famiglie con fi-gli, coppie con figli adulti, coppie senza figli e persone singole. Per l’estate si cercano 50 nuove famiglie ospitanti. Le date per le vacan-ze 2012 sono: 2 luglio - 2 agosto

1° agosto - 19 agosto

2° Festival de FolclóreSábado dia 2 Junho

CapannonedePregassona-ViaCeresio25Programa 13HAberturabar-16HPuxadadebombos

17HJantarparaosranchos-19HJantarparatodosSóciosgratis(Comasquotasemdia)Nãosócios15Fr-Menú-GrilhadamistaPorfavorreservar.Tel. 079 3915981Até25.05.Ás20HIniciodoFestivalComaParticipação:RanchoFolclóricoRegiões

dePortugal,RanchoFolclóricoPortuguêsdeBern,RanchoFolclóricoATEPSSion,RanchoFolclóricoAldeiasdePortugalZug,AcsDesanhaMaksimovíc

Parafinalizarembeleza!!!Bailesurpresa.

EntradaLivre

ATGABBES

Cerca volontari

P er le nostre speciali attività, che comprendono anche colonie e cam-pi di vacanza integrati, cerchiamo

volontari, dai 18 anni, che dedichino parte del tempo libero alle nostre iniziative dove l’incon-tro tra le persone è alla base di queste espe-rienze. Per info: segretariato atgabbes, tel. 091 9728878 www.atgabbes.ch

Missão Católica de lingua PortuguesaConvidamostodosparaparticipardamissaemlínguaportuguesanasdatas,localehoráriosprevistosabaixo;08 de junho às 19:30 na Paróquia de Pam-bio Noranco,(missaeaperitivo).

Patronato Acli

Inizia la nuova campagna Red/Est

È al via la nuova campagna Red/Est dell’Inps per l’accertamento dei red-diti prodotti all’estero nell’anno 2011.

Nelle prossime settimane l’INPS spedirà ad al-cuni pensionati già titolari di pensione italiana, una lettera con un modello da compilare, per la verifica delle quote di pensione in pagamento.

Il modello si chiama Red/Est 2012 e serve per verificare se le quote di pensione in pagamen-to sono corrette in base ai redditi posseduti.

Come sempre sarà possibile recarsi presso gli uffici del Patronato Acli per avere un ser-vizio di assistenza e consulenza nella compi-lazione del modello e per la sua trasmissione telematica all’INPS.

Documentazione necessariaI documenti necessari per la compilazione

sono: la lettera ricevuta dall’INPS; prospetti di altre pensioni, non italiane, im-porti percepiti nell’anno 2011 (AVS/AI) eventuali altri redditi percepiti nell’anno 2011 (per entrambi i coniugi); un documento di identità valido.

PatronatoAcli–sedediLuganoViaBalestra196900Lugano0919239716lugano@[email protected]

Cassa disoccupazione cristiano sociale

...la più veloce della Svizzera!

Le nostre sediLugano - Amministrazione centrale Via Serafino Balestra 19, 6900 Lugano

BellinzonaVia Magoria 6, 6500 Bellinzona

LocarnoVia della Posta 8, 6600 Locarno

MendrisioVia G. Lanz 25, 6850 Mendrisio

BiascaPiazza Centrale, 6710 Biasca

Grono6537 Grono

MassagnoVia San Gottardo 50, 6900 Massagno

ChiassoVia Bossi 12, 6830 Chiasso

Attualità

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1524 maggio 2012 il Lavoro Attualità

ALBERTO TREVISAN

L o spot di lancio dell’incontro mondia-le delle famiglie recita cosi: «C’è un tempo per ogni cosa, sotto il cielo. Un

tempo per seminare e un tempo per raccoglie-re. E un tempo per incontrarsi e condividere i frutti del lavoro. Questo tempo è la festa e la festa è quest’anno».

Credo che sia una sintesi efficace del moti-vo per cui quello di Milano è un appuntamento da non perdere, per tutti. Personalmente poi il richiamo è particolarmente efficace: giusto un anno fa io e Roberta abbiamo deciso di co-struire la nostra famiglia sposandoci. Un’av-ventura affascinante e ricca di soddisfazioni, in cui entrambi stiamo imparando ad essere l’un l’altro sostegno reciproco in ogni situazio-ne e circostanza della vita. Come non cogliere l’occasione di tirare le somme di quest’anno e ripercorrere questo inizio di cammino, con il Papa con tutte le famiglie del mondo riunite simbolicamente proprio a Milano?

Come sindacalista poi non può non colpirmi il richiamo del tema scelto dal Papa per que-sto incontro: «la famiglia, il lavoro e la festa». Il tema del lavoro quindi sarà centrale nella ri-flessione che il Papa proporrà per la festa della

famiglia, rimarcando quel che già Giovanni Pa-olo II ha ripetuto nel suo magistero: la famiglia è, al tempo stesso, una comunità resa possibi-le dal lavoro e la prima interna scuola di lavoro per ogni uomo.

Una prospettiva tutt’altro che scontata,

soprattutto ai nostri giorni, ricca di stimo-li e spunti per chi, come me, sta iniziando a costruire una famiglia e cerca ogni giorno di aiutare chi si trova in difficoltà con il lavoro. Un’occasione da non perdere quella di Mila-no. Io ci sarò!

Approfondimenti

La donna nella Laborem exercens

MARKUS KRIENKE

I l capitolo 19 dell’enciclica Laborem exer-cens è l’unico che fa riferimento al ruolo della donna nell’ambito lavorativo sotto

un titolo insospettabile: «Salario e altre presta-zioni sociali». Questa modalità di presentazio-ne è la prima indicazione che i principi etici ge-nerali del lavoro non fanno nessuna distinzione nell’uguale dignità tra «uomo» e «donna» (così anche nei capitoli 9, 25 e 26).

Del riconoscimento dell’uguale dignità, fa parte anche la necessità di un adattamento del lavoro alle competenze e forze diverse dei due sessi. Se si facesse per esempio infatti finta che uomini e donne abbiano la stessa forze fisica, si lederebbe gravemente la dignità della donna, perché in questo modo si model-lerebbe il mondo del lavoro soltanto sull’idea dell’uomo lavoratore.

Questo per la Dottrina sociale della Chiesa non basta: viene infatti considerata riduttiva la visione individualista che, in nome dell’uguale dignità, privatizza ogni rapporto sociale speci-fico, come lo sono innanzitutto i rapporti fami-liari. In altre parole nella realtà lavorativa e nelle leggi che la regolano, l’individualismo esclude i

rapporti familiari: tutti gli individui sarebbero da trattare solo tenendo conto della loro dignità come individui, indipendentemente dal fatto che abbiano o meno una famiglia. I rapporti familiari, in altre parole, sarebbero solo «interessi privati».

Ora è vero che l’ambito familiare è espres-sione della dimensione più privata della digni-tà personale, in cui né lo Stato né il datore di lavoro ha diritto di interferire. Allo stesso mo-mento, però, la struttura familiare, e i compiti che svolge la famiglia al suo interno, sono di importanza sociale e perciò essa è un’istitu-zione socialmente riconosciuta e protetta: non solo a livello giuridico tra i diritti fondamentali e nel codice civile, ma anche per la politica e per i servizi sociali è oggetto di particolare atten-zione e protezione. Già questa osservazione ci fa capire che la nostra società è pensata, appunto, non secondo una mera ideologia in-dividualistica.

Contro l’individualismo del suo tempo Ro-smini (1797–1855) osservò nella sua «Filosofia del diritto» che «con un tal principio [dell’in-dividualismo] non si troveranno mai gli spe-ciali diritti di marito e di moglie, di genitore e di figliuolo […] e però quel principio è impo-tente e sterile». Infatti, i lavoratori non sono mai semplicemente «singoli», ma spesso an-

che «mariti» o «mogli». Per l’enciclica è pro-prio l’impegno in seno alla famiglia che esige una particolare attenzione nei confronti delle donne che si dedicano alla cura della casa e dell’educazione.

L’enciclica si esprime per un maggiore rico-noscimento sociale dei «compiti materni», per-ché la cura e l’educazione dei figli è un com-pito svolto privatamente ma ha un’importanza sociale inestimabile. In generale viene richiesta una maggiore attenzione nei confronti della fa-miglia sia per quel che attiene il salario di colui che è responsabile del suo sostentamento (per l’enciclica, dell’81, lo è generalmente ancora il marito), sia rispetto alla protezione sociale.

In un momento nel quale alla mamma in pri-mis erano affidate la cura dei figli e della casa, nell’enciclica si legge che «l’abbandono forza-to di tali impegni [famigliari], per un guadagno retribuitivo fuori della casa, è scorretto dal punto di vista del bene della società e della famiglia, quando contraddica o renda difficili tali scopi primari della missione materna». Tra-dotto in termini più attuali, il fatto che entram-bi i genitori siano costretti, a causa dei salari bassi, a lavorare a tempo pieno e non possano dedicarsi come vorrebbero alla loro famiglia è un danno per tutta la società.

Incontro mondiale delle famiglie

Perché partecipare

Lavoro e famiglia

Illavoroèilfondamentosucuisiformalavitafamiliare,laqualeèundirittonaturaleedunavocazionedell’uomo.Questiduecerchidivalori–unocongiuntoallavoro,l’altroconseguentealcaratterefamiliaredellavitaumana–devonounirsitrasécorret-tamente,ecorrettamentepermearsi.Illavoroè,inuncertomodo,lacondizioneperrenderepossibilelafondazionediunafamiglia,poichéquestaesigeimezzidisussistenza,cheinvianormalel’uomoacquistamedianteillavoro.Lavoroelaboriositàcondizionanoanchetuttoilprocessodieducazionenellafamiglia,proprioperlaragionecheognuno«diventauomo»,fral’altro,medianteillavoro,equeldiventareuomoesprimeappuntoloscopoprincipaledituttoil

processoeducativo.Evidentementequientranoingioco,inuncertosenso,dueaspettidellavoro:quellocheconsentelavitaeilmanteni-mentodellafamiglia,equellomedianteilqualesirealizzanogliscopidellafamigliastessa,soprattuttol’educazione.Ciononostante,questidueaspettidellavorosonounititradiloroesicompletanoinvaripunti.Nell’insiemesidevericordareedaffermarechelafamigliacostituisceunodeipiùimportantiter-minidiriferimento,secondoiqualideveessereformatol’ordinesocio-eticodellavoroumano.LadottrinadellaChiesahasemprededicatounaspecialeattenzioneaquestoproblema,enelpresentedocumentooccorreràcheritorniamoancorasudiesso.Infatti,lafamigliaè,altempostesso,unacomunitàresapossibiledallavoroelaprimainternascuoladilavoroperogniuomo.

Laborem Exercens, capitolo 10

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16 24 maggio 2012 il Lavoro

CLAUDIO FRANSCELLA*

N el 2011 Genera-zionePiù ha orga-nizzato, in modo

autonomo e coordinato nelle sue sedi regionali, una serie di attività informative, culturali, ricreative e ha for-nito assistenza e consulen-za su vari temi che interessano l’an-ziano nella vita di tutti i giorni.La nostra Associazione si è impe-

gnata inoltre a far da tramite con le istituzioni per sostenere le richieste e le rivendicazioni delle persone anzia-ne e pensionate.Molto apprezzate le conferenze che

hanno toccato nel 2011 vari ambiti e il Vademecum, che viene stampato una volta all’anno e distribuito gratu-itamente agli associati, alle Case per anziani del Canton Ticino e a tutti co-loro che lo richiedono.

GenerazionePiù ha organizzato gite e soggiorni di vacanza al mare, in montagna e in località termali che hanno permesso ai soci di conoscer-si meglio e di consolidare rapporti di amicizia in un ambiente sereno e di-stensivo.GenerazionePiù dispone pure di un

sito internet www.generazionepiù.ch, coordina una rubrica radiofonica settimanale dedicata al mondo della Terza età su Radio Fiume Ticino, è presente con alcune pagine sul quin-dicinale dell’OCST «il Lavoro» e sul sito nazionale «Seniorweb.ch».Gli incontri di vario genere organiz-

zati dalle sezioni regionali sono stati più di 100 (compresi cineforum, con-certi dei cori, pranzi mensili per gli an-ziani soli), 3 appuntamenti cantonali, 3 corsi di informatica e 7 soggiorni organizzati dal segretariato cantonale. Più di 5mila soci hanno partecipato agli appuntamenti. Tutte le manifestazioni sono state ben frequentate. I soggiorni organizzati nel 2011 sono

stati 7: tre marittimi (Giardini Naxos, Jesolo, Portoroz), due montani (Flims e Camperio) e due termali (Abano). I

partecipanti sono stati 160.Durante l’anno sono stati

organizzati dei corsi di in-formatica. I corsi di base Internet e Word, adeguati al livello dei partecipanti, sono stati tenuti da alcuni esperti che fanno parte della no-stra associazione. I 3 corsi si sono tenuti a Lugano (In-

ternet e Word). I partecipanti in totale sono stati 25.

Il segretariato cantonale ha organiz-zato una giornata in comune a Varese, con visita al Sacro Monte e alla Villa del Fai a Casalzuigno. È stata l’occa-sione di un gemellaggio con gli anzia-ni della Cisl di Varese. Un’opportunità per gli anziani delle due Comunità di scambiarsi le proprie esperienze nei diversi ambiti: sociali, culturali e ricre-ativi. La stessa ha avuto un ottimo ri-scontro: ben 250 partecipanti.

L’assemblea cantonale dei delegati, tenutasi a Bodio, ha visto la presenza di più di 100 partecipanti.Nel 2011 è continuata la proficua

collaborazione con il Lavoro. È im-portante ricordare il valore delle pa-gine su questo quindicinale, dedicate all’anziano, soprattutto perché incen-trate su temi inerenti il mondo della terza età. Le pagine per l’anno 2011 sono state 62.

È pure continuata la collaborazione con Radio Fiume Ticino. Ogni setti-mana (al mercoledì alle 18, con replica alla domenica alle 8) va in onda Ever-green, trasmissione curata da Gene-razionePiù, dedicata al mondo della Terza Età. Un mezzo che ci permette di raggiungere i numerosi anziani che non riescono a spostarsi da casa e a partecipare alle nostre manifestazioni. 40 le trasmissioni andate in onda.

Ben 10 sono state le pagine mensi-li dedicate al mondo della Terza età pubblicate sul Giornale del Popolo. Nel 2011 è continuata una collabora-

zione con Seniorweb.ch il sito nazio-

nale che mette in relazione le perso-ne della generazione 50+ delle varie regioni linguistiche della Svizzera e facilita gli incontri nella «vita reale». GenerazionePiù è presente su que-sto sito con diverse pagine dedicate all’Associazione.

È attivo il sito dell’Associazione che riporta le nostre informazioni, com-prese le attività delle sezioni regionali. Visitato da molti utenti è un vero punto di riferimento per i nostri associati.

A ottobre, in occasione delle votazio-ni federali, è stato presentato il Vade-mecum 2011 «L’anziano e la politica». Questa pubblicazione ci permette di tenere i contatti con i 5mila associa-ti, a cui è stata inviata gratuitamente, è stata distribuita a tutte le case per anziani e a chi ne hanno fatto richiesta (in totale 6mila copie distribuite).

La nostra Associazione continua ad avere alcuni rappresentanti in seno alla Federazione Svizzera dei Pen-sionati (una nostra delegata è vice-presidente), oltre che nel Consiglio Svizzero degli anziani. Nel Consiglio degli anziani del cantone Ticino siamo presenti con una decina di delegati, di cui tre membri nel direttivo ed un rappresentante nell’Ufficio esecutivo. Una nostra rappresentante è vicepre-sidente del Consiglio.Molte proposte interessanti sono

state fatte dai nostri membri del Co-mitato cantonale all’indirizzo del Con-siglio degli anziani.

Anche per il 2011 nei nostri uffici cantonali si sono svolte pratiche am-ministrative e fiscali per i nostri asso-ciati, abituati a frequentare il sindaca-to durante la loro vita professionale.Le giornate di apertura del nostro

Centro a Lugano, per il 2011, sono state 248.Un’attività molto intensa che ha per-

messo ai nostri associati di rimanere attivi e partecipi alla vita sociale.

*Segretario cantonaleGenerazionePiù

Assemblea 2012

Attività di GenerazionePiù nello scorso anno

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1724 maggio 2012 il Lavoro

L ’ annuale assemblea di Ge-nerazionePiù si terrà

giovedì 24 maggio, dalle ore 9.45

presso l’Albergo Unione a Bellinzona.

All’ordine del giorno resoconto dell’at-tività 2011 e panoramica sull’anno 2012. È prevista la presenza del Direttore del DSS Paolo Beltraminelli e del presidente dell’OCST Bruno Ongaro.

Programma:ore 9.45 arrivo a Bellinzonaore 10.00 Assembleaore 12.00 aperitivoore 12.30 pranzoore 15.00 visita accompagnata alla

chiesa Collegiata e piccolo concerto d’or-gano. Sono invitati a partecipare tutti i delegati sezionali.

Sezione Mendrisiotto

I Pro e i Contro di «Managed care»: Medicina a due velocità?

MARILENA MOALLI-POZZORINI

L o scorso 3 maggio una trentina di persone ha accolto l’invito di Ge-

nerazionePiù alla «chiacchiera-ta» sul Managed care, svoltasi a Mendrisio. Il progetto, appog-giato da Governo e Parlamento federali, auspica la copertura del 60% degli assicurati entro i prossi-mi tre anni. Nella Svizzera tedesca que-sto modello di Rete, in cui un gruppo di medici e fornitori di prestazioni sanitarie sono insieme coordinati, è presente da un ventennio. Di per sé il principio par-rebbe positivo per il contenimento dei costi, evitando doppioni, malintesi e er-rori. Ma sarà veramente così?Il moderatore Meinrado Robbiani in-

troducendo il tema lo ha definito «ostico». Ha posto l’accento su aspetti globali dei costi della sanità, affermando tra l’altro che «il sistema attuale è problematico e vanno trovate nuove strade». Ecco per-ché si vogliono apportare le modifiche

alla LAMal, favorendo le misure che, dal punto di vista econo-mico e sanitario, assicurino un coordinamento (oltre alla corre-sponsabilità) nel contenimento delle spese. I medici Guido Robotti e Fran-

co Denti hanno presentato le loro opinioni. Il dott. Robotti si

è espresso con argomenti a favore «per migliorare qualità e sicurezza». In parti-colare ha evidenziato che il progetto:¨ sviluppa nel paziente una sorta di

consumo responsabile volto a diminuire l’abuso¨ favorisce la gestione della storia del

paziente attraverso un primo medico, che lo possa accompagnare dall’inizio alla fine delle cure, dentro al sistema del-la Rete¨ riduce gli oneri finanziari¨ permette ai giovani medici l’ingresso

nell’attività in strutture integrate.Il dott. Denti sostiene invece una posi-

zione contraria, in quanto intravede nelle

condizioni poste delle discriminazioni. Ne ha evidenziate alcune:¨ i limiti per la libertà di scelta del me-

dico¨ i rischi di una medicina a due velocità

(pazienti di serie A e di serie B; i facoltosi continueranno a poter scegliere medici e cliniche private)¨ le regioni periferiche che non potran-

no costituire Reti efficaci ed efficienti¨ un accentuarsi della caccia ad assi-

curati che non aumentano i costi (i cosid-detti «buoni rischi»)¨ dubbi in merito agli oneri finanziari. Ritiene più opportuno privilegiare il

«Medico di Famiglia» che è vicino al pa-ziente nel processo di cura, che è co-struito nel tempo, da indirizzare verso strutture specialistiche se necessario.I relatori hanno quindi terminato l’espo-

sizione rispondendo ai quesiti posti.Al termine un gradito aperitivo, offer-

to dalla sezione Momo, ha permesso ai presenti ulteriori scambi di opinioni in vista della votazione del 17 giugno.

GenerazionePiù

AssembleaCantonale 2012

GenerazionePiù Invita alla Conferenza

Elettricità: quale futuro?

Dalla produzione alla distribuzione di energia elettrica in Ticino passando dalla liberalizzazione del mercato na-zionale ed europeo.

Mercoledì 30 maggio, ore 18.15, presso l’Aula Magna Università del-la Svizzera Italiana, via G. Buffi 1.

Relatori: Ing. Marco Bigatto, direttore AIL SA, Lugano; Ing. Andrea Testoni, di-rettore AEM SA, Massagno - La liberalizza-zione del mercato elettrico

Fausto Leidi, pres. CdA AET - L’approv-vigionamento elettrico in Ticino

Milko Gattoni, dir. ESI (Elettricità Svizze-ra italiana) - Introduzione e moderazione. Al termine seguirà rinfresco

La liberalizzazione del mercato dell’ener-gia elettrica è di sicuro un cambiamento epocale. Di tutto il mondo economicamen-te evoluto; non certo solo di quello svizze-ro che, anzi, vi giunge con ritardo.

Dopo la caduta graduale, verificatasi negli

anni scorsi, di diversi altri monopoli, anche il settore elettrico svizzero sta andando verso un’apertura. Ma la liberalizzazione del settore è prevista in due tappe. La pri-ma è già avvenuta il primo gennaio 2009 solo per i grossi consumatori. Nel 2014 il mercato dovrebbe venire liberalizzato per tutti gli altri, economie domestiche com-prese e referendum permettendo.

Ma quali le sfide che attendono il settore in vista di un cambiamento così importan-te? Cosa cambierà per le aziende abituate per anni a una situazione di monopolio? E i consumatori quali vantaggi potranno trar-re da questa innovazione? I prezzi dove andranno? Quale sarà il futuro energetico svizzero? Riuscirà la nostra società a pro-durre abbastanza elettricità per soddisfare il consumo in costante aumento? Quale il ruolo dello stato nella politica energetica?

A queste e altre domande cercheranno di dare delle risposte i relatori di prestigio che parteciperanno alla serata.

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18 24 maggio 2012 il Lavoro

Bellinzona ¨ Venerdì 18 maggio, Conferenza con

prof. Zanolli (Fogazzaro - Piccolo mondo antico), ore 14.00, Vita Serena a Giubia-sco.

¨ Venerdì 1° giugno, Visita in Valsolda sulle tracce di Fogazzaro. Partenza ore 8.15 Piazzale Stadio Bellinzona, ore 8.30 Mercato Coperto Giubiasco. Costo: fr. 65.- (fr. 75.- non soci). Iscrizioni: Tatiana, tel. 091 8292005 o 079 7565500 entro il 28 maggio.

Locarno ¨ Pranzo 1° giovedì del mese. Visto

il giorno di festa il 7 giugno (Corpus Domini) il pranzo viene anticipato al Mercoledì 6 giugno, ore 12.00, presso il Ristorante Stella (ex Stella d’Italia). Iscrizioni da subito telefonando al no. 091 7513052.

¨ Giovedì 14 giugno, gita di mezza giornata con visita al Centro lavorazione delle lettere - La Posta Cadenazzo, me-

renda in zona. Costo fr. 40. Iscrizioni tel. 091 7513052.

Lugano ¨ Mercoledì 30 maggio, Conferenza:

«Elettricità: quale futuro? Dalla produzio-ne alla distribuzione di energia elettrica in Ticino passando dalla liberalizzazione del mercato nazionale ed europeo». Ore 18.15, Aula Magna USI Lugano. Segue rinfresco.

¨ Giovedì 21 giugno, gita a Crespi d’Adda. Ore 6.30 partenza posteggio lato fiume Cornaredo; visita guidata del villag-gio operaio di fine ’800, città ideale del

lavoro e Patrimonio Unesco. Filmato, giro a piedi (ca. 1h) e con pulmann accompa-gnati dalla guida. A Bergamo alta pran-zo al ristorante «da Franco». Pomeriggio breve visita alla città. Costo: Fr. 70 (viag-gio, guida, pranzo, bibite comprese. Iscri-zioni: tel. 091 9102021 entro il 15 giugno.

Mendrisio ¨ Martedì 12 giugno, nel pomeriggio -

visita al termovalorizzatore di Giubiasco. Partenze: Chiasso Palapenz ore 13.00 – Mendrisio zona stazione ore 13.15. Iscri-zione al segretariato entro il 1° giugno - tel. 091 6405111.

¨ Ricordiamo l’invito ai festeggiamenti di S. Antonio a Balerna. Appuntamento per anziani e ammalati mercoledì 13 giu-gno: ore 15 S.ta Messa, ore 16 merenda.

¨ Appuntamenti per i coristi: martedì 29 maggio, ore 15.00, presso la Casa anziani di Rancate.

¨ Mercoledì 6 giugno, incontro con gli anziani di casa Torriani alle ore 15.00.

Agenda

Sezione del Locarnese

Visita al Sacro Monte Calvario

G iovedì 26 aprile la sezione locarnese di Generazio-nePiù si è trasferita, con

una cinquantina di partecipanti, al Sacro Monte Calvario di Domo-dossola. In una giornata uggiosa, ma senza pioggia, la comitiva ha raggiunto il Sacro Monte dove una guida ha accolto e accompagnato i visitatori lungo l’itinerario previsto. Il Sacro Monte di Domodossola si trova all’interno del parco del Cal-vario sul colle Mattarella. Diversi edifici sacri compongono questo luo-go ricco di memorie storiche e sono pure visibili i poderosi resti del castel-lo Mattarella, risalente al X secolo e distrutto nel 1415 dai soldati svizzeri scesi per conquistare la valle d’Osso-la, strappandola al Ducato di Milano. Il complesso d’edifici che compongono il Sacro Monte Calvario è costituito dal santuario del SS. Crocifisso, in stile barocco, aperto al pubblico nel 1662, a pianta ottagonale, e da 12 cappel-le che rappresentano le stazioni della via Crucis. Nel 1882 il sacerdote e fi-losofo Antonio Rosmini fece erigere in

cima al colle la Casa Madre dell’Istitu-to della Carità dando nuovo impulso alle opere e alla spiritualità del Sacro Monte Calvario.Interessante è stata la visita del

grandioso parco, con i poderosi resti del Castello e la vista panoramica di Domodossola e valli limitrofe.Dopo questa splendida visita il grup-

po si è trasferito al Ristorante Se-renella di Villadossola per la parte conviviale tanto attesa: un prelibato pranzo gastronomico in un’atmosfera di grande cordialità.Una giornata indimenticabile che ha

soddisfatto i partecipanti! Mal

Sezione del Luganese

Pellegrinaggio chiesa Immacolata di LuganoFABRIZIO TAMI

U no splendido sole ha ac-compagnato i trentaquattro partecipanti della sezione

del Luganese di GenerazionePiù, nel tradizionale pellegrinaggio alla chiesa dell’Immacolata di Lugano.Dopo la S. Messa celebrata da

Mons. Luigi Mazzetti, nel corso della quale sono stati ricordati i soci de-funti, ci si è recati presso il ristorante Manora per consumare la merenda offerta dalla sezione.Un grazie ai partecipanti, a Don Luigi

Mazzetti che ci ha accolti, ancora una volta, in questo splendido monumen-to dedicato alla Beata Vergine Maria e tanto caro ai luganesi. Un grazie di cuore anche al signor Zizzi, geren-te del ristorante Manora ed ai suoi collaboratori.

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1924 maggio 2012 il Lavoro

Prijateljstvo S Jadrana

Poslovna suradnja Hrvata i Srbina: Hrvoje i Srba otvorili srpsko-hrvatski restoran u Beogradu

Pagina a cura di Slavko Bojanic Info Balcani

Nezavisni stav

Matura Iz «Bosone»

Film «Nebo Iznad Srebrenice»

25. maja 2012. godine od 19:30 sati u prostorijama Bosnjačkog kulturnog udruženja BOSONA u Mezzovicu bit ce odrzana projekcija filma «Himmel über Srebrenica» u režiji Philippa Rucha.

F ilm «Nebo iznad Sre-brenice» na

potpuno novi način, donoseći tajne pro-tokole Glavnog štaba UN-a, prikazuje izvor-ne snimke razgovora generala UN-a uoči katastrofe u Srebrenici.

Vrhovno rukovodstvo snaga UN, koje je bora-vilo u Zagrebu, komuniciralo je sa sjedištem UN-a, a to su zabilježile kamere.

Međutim, snimci nikada nisu došli do javno-sti. Film «Nebo iznad Srebrenice» priča ovu priču, donosi eksklu-zivne snimke i stoga je njegovo pojavlji-vanje izazvalo brojne kontroverze i podiglo prašinu, optužujući one koji su odgovorni za sve sto se dogodilo u Srebrenici.

Film u trajanju 101 minuta.

Ulaz Slobodan!

PORTAL JUTARNJI.HR

B eograd - Beograđanin Srba Veljić nije ni pomišljao da će mu jedno kr-starenje Hrvatskim primorjem prije

šest godina donjeti prijateljstvo koje će ka-snije preći u ozbiljnu poslovnu suradnju, koja

je kasnije rezultirala jednim zaista zanimljivim projektom. Zahvaljujući upravo toj suradnji, u Beogradu danas postoji restoran koji nudi jadranske specijalitete, a vode ga Srbin Srba Veljić i Hrvat Hrvoje Horvat.

- Prije šest godina iznajmili smo jahtu i išli na

Hvar. Slučajno smo od tri restorana izabrali baš Hrvojev. Od tada traje naše poznanstvo, a kasnije i prijateljstvo, izjavio je Srba Veljić za Blic.

Rodila se i poslovna ideja, pa je, nakon 11 godina rada na Hvaru, Hrvoje je uprkos strahu

od nove sredine odlučio doći u Be-ograd i s prijateljem Srbom pokre-nuti posao. Njih dvojica sada vode restoran na Senjaku iz kojeg se šire mirisi specijaliteta od morske ribe iz Jadrana.

Kada se pojavila mogućnost da zajedno vode restoran, mladiću sa Hvara se dopala ova ideja i prihvatio je poziv da bude šef kuhinje. No, nije mu bilo lako u početku u Beogradu.

- Nisam bio opušten, plašio sam se da mi se ešto ne dogodi. Mislio sam da netko špijunira, na ulici ni-sam pričao. Ali Srba i njegovi prija-telji su mi pomogli da se opustim.

Nikad nisam doživio neku neugodnu situaciju, ispričao je Hrvoje, za srpski Blic.

Hrvoje se danas jako dobro snalazi u svom novom mjestu, ali i novom gradu, a velika podrška mu je djevojka Iva koja je također došla poslom u Beograd.

DRAGAN SLADOJEVIĆ

P ribližno devet miliona maraka iskeširaće tokom narednih sedmica roditelji maturanata u RS, tek kako

bi svojim nasljednicima, na koje se ponose, uljepšali jednu veče - proslavu mature.

Potekle su i suze pojedinih majki, jer ne znaju kako da obezbijede novac za svečanu odjeću, uplatu rezervacije u ugostiteljskom objektu, te ostale troškove koje donose aktuelni trendovi.

Nije toliko sporno to što će imućniji rodi-telji svom osnovcu ili srednjoškolcu odjeću platiti 500 maraka, te mu obezbijediti limuzi-nu, fotografa koji će ga pratiti u stopu, te još kojekakvih ostalih tristo čuda.

Problem je u tome što će se dijete siroma-ha zagledati u bogatijeg kolegu, obučenog u markirani sako, pa će, ako ne može da sebi priušti slično odijelo, početi da tuguje te da se pita zašto je ono «osuđeno» na skromnije oblačenje i manji džeparac.

Reći će neki da dijete ne mora ni da slavi maturu, ali, postavlja se pitanje kako će se ono osjećati u kući, dok se vršnjaci, školski drugovi, uz muziku opraštaju jedni od dru-gih.

Novac je postao «oružje» za poziciju u društvu, pa su sada «na glasu» mladi sa sku-pljim telefonima i luksuznim autima.

Ne smijem ni da pomislim kako će se u tom poljuljanom sistemu vrijednosti snaći roditelji plićeg džepa i kako će da «iskopaju» novac za ekskurzije, štampanje maturskog rada i brojne troškove koji tek dolaze.

Nažalost, ono što su mnogi od njih sa ne-strpljenjem godinama čekali, a to je da svoje potomke izvedu na pravi put, sada je prera-slo u bolno iskustvo.

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20 24 maggio 2012 il Lavoro

Cerca de 13600 trabalhadores vindos de Portugal e Espanha chegaram à Suíça em 2011, um número recorde nos dez úl-timos anos. A decisão do governo suíço de frear a imigração de oito países da Europa do Leste vai abrir novas oportu-nidades para os países do sul da União Europeia (UE).

E m 2008, o think tank Avenir Suisse já alertava para o crescimento da imi-gração de trabalhadores na Suíça.

«A nova política de imigração, que permite a livre circulação de pessoas, e a nova Lei de Estrangeiros vão acelerar a entrada dos trabal-hadores, especialmente os altamente qualifica-dos. Eles cobrirão o déficit de mão de obra que existe no mercado de trabalho suíço e contribu-irão decisivamente para o crescimento econô-mico».1.1. Cláusula de salvaguarda

Há algumas semanas, a Suíça anunciou sua in-tenção de ativar a cláusula de salvaguarda nego-ciada com Bruxelas para assinar o acordo sobre livre circulação de pessoas. Uma cláusula que lhe permite parar a imigração de trabalhadores europeus se o número de imigrantes torna-se preocupante para o mercado de trabalho suíço.

Especificamente, o governo suíço começou a limitar, desde primeiro de maio, a entrada ao país de trabalhadores da Estônia, Hungria, Letô-nia, Lituânia, Polônia, Eslováquia, Eslovênia e República Tcheca.

A decisão foi baseada em um argumento téc-nico da Secretaria Federal de Migração (OFM).

«Esta medida envia um sinal claro para mostrar a que ponto chegou o fenômeno migratório nos últimos anos, particularmente em 2011», disse à swissinfo.ch o embaixador da Suíça para a Espanha e Andorra, Urs Ziswiler. «A Suíça não usou a cláusula há dois anos com relação aos 15 países da UE, porque considerou que não era necessário», acrescenta.

Segundo Schüpbach, o mercado de trabalho suíço não será significativamente afetado, entre outras razões porque «o número de trabalha-dores oriundos destes países (Europa Oriental) é baixo quando comparado ao mercado de tra-balho suíço geral», disse.1.2. Mais portugueses, mais espanhóis

De acordo com dados publicados no jornal Le Temps, os quatro países que mais enviaram trabalhadores à Suíça em 2011 foram a Aleman-ha (12.601), Portugal (11.018), Itália (5.318) e Espanha (2.586). Com relação à Espanha, o em-baixador Ziswiler disse que «a crise não acabou» e que o país «ainda tem pela frente alguns anos de adaptação, onde o desemprego continuará alto e a competitividade deverá melhorar». Por-tanto, o espanhol continuará procurando novos caminhos no exterior. Em Portugal, a Secretaria Federal de Economia da Suíça (Seco) estima em suas «Tendências conjunturais para 2012» que a migração deve continuar, empurrada pela crise geral na zona do euro e a rigidez do mercado de trabalho português.1.3. Mais oportunidades

Que impacto a decisão de limitar a entrada na Suíça dos cidadãos da Europa do Leste vai ter para Espanha e Portugal?

«Pode facilitar a entrada dos trabalhadores

espanhóis na Suíça, porque haverá mais oportu-nidades de emprego para eles. A livre circulação de pessoas consiste precisamente na existência de um acordo entre duas partes, um contrato de trabalho e, consequentemente, o direito dos ci-dadãos da UE de residir legalmente na Suíça», diz Urs Ziswiler.

«Os espanhóis, em particular, são bem quali-ficados. E há grandes engenheiros, programa-dores e arquitetos que podem desfrutar de boas oportunidades de carreira, só precisam ter con-hecimento de outras línguas. Acho que este é um dos principais pontos fracos no campo pro-fissional», acrescenta.

Enquanto isso, Urs Schüpbach, o diretor da Manpower Suíça, confirma que no setor da con-strução, há também uma forte presença de tra-balhadores portugueses e espanhóis que deve continuar. Fonte (swissinfo)

Sindacato Interprofessionale

Cantão de Zurique-Vota à 17 Junho liberalização de abertura das lojas

«O cliente é rei»: uma história de marketing

- Pagina a cura di Rogério Sampaio

S e a iniciativa «O cliente é rei!», vencer, no cantão de Zurique, os pontos de venda passarão a estar abertos à toda

a hora. Os proponentes da iniciativa, influenciam os eleitores de forma enganosa, antes que os clientes possam decidir sobre a oferta. Neste caso serão as grandes empresas, que decidirão quando e onde os negócios devem abrir. Será feito a custa dos empregados de pequenas em-presas. O sindicato SYNA decidiu votar contra a iniciativa.

Condições de trabalho no setor de vendas muitas vezes é afetada por um crescimento descontrolado. Nem o Estado, nem os conces-sionários estão particularmente interessados em melhores regras, mais vinculativas, para a proteção dos trabalhadores assalariados. A equipe de vendas irião sofrer ainda mais com a liberalização adicional de abrir todas as horas. Por exemplo, a expansão das horas de trabalho nas lojas abertas, conduz à uma fragmentação das atribuições de trabalho. Alguns empregados do sector de vendas passam a ter também «ho-

ras de descanso intermédio, como é comum na indústria da hotelaria. Para SYNA é claro: para proteger os funcionários, Syna é contra a exten-são do horário de abertura.

Perigo do efeito bola de neveA possibilidade de fazer compras a qualquer

hora, desencadeia um efeito bola de neve, que vai afetar mais indústrias de ponta. Especifica-mente, você tem que dirigir o serviço de entrega de produtos frescos à noite, o computador deve garantir por 24 horas para o bom funcionamento do caixa e as câmaras de vigilância, o pessoal de limpeza terá que trabalhar durante a noite, a segurança é garantida ao redor do horário de abertura, etc, etc. Por fim, passa à funcionar à noite e aos domingos todos os tipos de impe-rativo técnico e econômico das indústrias. «Isso não deve acontecer».

Empresa passam à decidir sobre tudoA iniciativa engana os clientes, alegando que

podem determinar sobre a proposta disponível.

Isso é falso. As grandes empresas passarão à decidir o que é vendido, onde e quando. O Slo-gan «o cliente é rei» vem do marketing e difun-dida para a opinião pública de forma errônea de que não é a estrutura industrial de produção de bens e controle de distribuição o rei, mas sim, o cliente. Ele é apenas um simples consumidor, e sua influência é limitada. Ou, como o eminente economista alemão Thomas Mayer, «A neces-sidade de garantir a longo prazo de produção e vendas, é o slogan da soberania dos clientes cada vez mais obscura a função ideológica de imaturidade real».

Mais informações:

Peter Schmidt, Secretário regional ZH / SH, Mobile 079 4230922 [email protected] Mathieu, secretário-central SYNA, Mobile 079 6905479, [email protected]

Imigrantes

Controle de imigrantes não afecta Portugal e Espanha

Syna organiza curso de alemão

OSecretariadodeZuriqueemAltstetten,preten-deorganizarnopróximomêsdeJunhocursodealemãoparaossócios.Oscursosrealizar-se-ãoaossábadoseumavezànoite,segundohorárioacombinar.Osinteressadosdevemfazerasuainscriçãoomaisrápidopossível,porqueàsinscriçõessãolimitadas.Local de inscrição:SynaRegionalSecretaria-do-Albulastrasse55–8048ZürichTel.0443071074ouSecretariado0443071070rogerio.sampaio@syna.chCoordenadordocurso:RogérioSampaio

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2124 maggio 2012 il Lavoro Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Rogério Sampaio e Coni Soler

Cantón de Zurich, 17 de junio vota por la liberalización de la apertura de las tiendas «El cliente es el rey»: una historia de la marketing

Alrededor de 13.600 trabajadores de España y Portugal llegaron a Suiza en 2011, una cifra récord en los últimos diez años. La decisión del gobierno suizo para frenar la inmigración de ocho paí-ses de Europa del Este se abrirá nuevas oportunidades para los países del sur de la Unión Europea (UE).

E n 2008, el think tank Avenir Suisse ha advertido del aumento de la inmi-gración de los trabajadores en Suiza.

«La nueva política de inmigración que permite la libre circulación de personas, y la nueva Ley de Extranjería se acelerará la entrada de los trabajadores, especialmente los trabajadores más cualificados. Ellos cubriran el déficit de mano de obra que existe en el mercado laboral suizo, y contribuiran de manera decisiva para el crecimiento económico».1.1. Clausula de la salvaguardia

Hace algunas semanas, Suiza anunció su inten-ción de activar la cláusula de salvaguardia nego-ciado con Bruselas para firmar el acuerdo sobre libre circulación de personas. Una cláusula que le permite detener la inmigración de trabajadores europeos, si el número de inmigrantes llega a ser preocupante para el mercado laboral suizo. En concreto, el gobierno suizo comenzó a limitar, a partir de 1 de mayo, la entrada de trabajadores al país de Estonia, Hungría, Letonia, Lituania, Po-lonia, Eslovaquia, Eslovenia y República Checa. La decisión se basó en un argumento técnico de la Federal de Migraciones (OFM). «Esta decisión envía una clara señal para mostrar la medida

en que surgió el fenómeno de la migración en los últimos años, sobre todo en 2011», dijo la swissinfo.ch el embajador de Suiza para España y Andorra, Urs Ziswiler. «Suiza no hizo uso de la cláusula por dos años con relación a los 15 países de la UE, por considerar que no era ne-cesario», añade. Según Schüpbach, el mercado laboral suizo no se verá significativamente afec-tado, entre otras razones porque «el número de trabajadores procedentes de estos países (Euro-pa oriental) es bajo en comparación con el mer-cado de trabajo suizo en general», dijo.1.2. Más portugués, más españoles

Según los datos publicados en el periódico Le Temps, los cuatro países que enviaron más trabajadores a Suiza en 2011 fueron Alemania (12.601), Portugal (11.018), Italia (5318) y 1,1. Alrededor de 13.600 trabajadores de España (2586). En lo que respecta a España, el Embaja-dor Ziswiler dijo que «la crisis no ha terminado» y que el país «todavía se enfrenta a una serie de años de adaptación, donde el desempleo seguirá siendo alto y debe mejorar la competiti-vidad.» Por lo tanto, el español seguirá buscan-do nuevas vías en el extranjero. En Portugal, la Secretaría de Estado para Asuntos Económicos de Suiza (Seco) estima que en sus «tendencias cíclicas para el año 2012» que la migración con-tinuará, impulsado por la crisis general en la zona del euro y la rigidez del mercado de trabajo portugués.1.3. Más oportunidades

¿Qué impacto túvo para España y Portugal la decisión de limitar la entrada en Suiza a los ciu-dadanos de Europa del Este?

«Puede facilitar el ingreso de los trabajadores

españoles en Suiza, ya que habrá más oportu-nidades de empleo para ellos. Libre circulación de personas es precisamente la existencia de un acuerdo entre dos partes, un contrato de trabajo y por lo tanto el derecho de los ciudadanos de la UE a residir legalmente en Suiza «, dice Urs Zi-swiler. «Los españoles, en particular, están bien cualificados. Y hay grandes ingenieros, desar-rolladores y arquitectos que podrán disfrutar de buenas oportunidades de carrera, sólo necesita-ran el conocimiento de otros idiomas. Creo que esto es una debilidad importante en el campo profesional», añade.

Por otra parte, Urs Schüpbach, director de Re-cursos Humanos Suiza, confirma que en el sec-tor de la construcción, también hay una fuerte presencia de trabajadores españoles y portu-gueses que debe continuar. Fuente (swissinfo)

S i la iniciativa «El cliente es el rey!» gana en el cantón de Zurich, los puntos de venta estará abiertos a todas horas.

Los proponentes de la iniciativa, influyen en los votantes de una manera engañosa, antes que los clientes puedan decidir sobre la oferta. En este caso serán las grandes empresas, quienes decidirán cuando y donde los negocios estarán abiertos. Se llevará a cabo a expensas de los empleados de pequeñas empresas. El sindicato SYNA decidió votar en contra de ésta iniciativa.

Las condiciones laborales en el sector de las ventas está a menudo afectada por un creci-miento descontrolado. Ni el Estado ni los con-cesionarios están particularmente interesados en mejorar las reglas más estrictas para la pro-tección de los empleados. El equipo de ventas sufriría aún más con la liberalización adicional para abrir a todas las horas. Por ejemplo, la am-pliación de las horas de trabajo en las tiendas abiertas, daría lugar a una fragmentación de las asignaciones de trabajo. Algunos empleados de las ventas se sustituirían también en la «hora in-

termedia de descanso», como es común en la industria de la hoteleria. Para SYNA está claro: proteger a los empleados. SYNA está en contra de la ampliación del horario de apertura.

Peligro del efecto bola de nieveLa capacidad de hacer compras en cualquier

momento, desencadenaría un efecto bola de nieve que afectaría a las industrias de más alta tecnología. Específicamente, usted tendría que dirigir el servicio de entrega de productos fre-scos en la noche, o el ordenador debería garanti-zar durante 24 horas el correcto funcionamiento de la caja y cámaras de vigilancia, el personal de limpieza tendría que trabajar de noche, la seguri-dad debería estar garantizada en torno a los ho-rarios de apertura, etc, etc . Por último, pasarían a funcionar en el trabajo de noche y los domin-gos todo tipo de imperativo técnico y económico de las industrias. «Esto no debería ocurrir».

La Empresa pasaría a decidir todoLa iniciativa engaña a los clientes al afirmar

que se puede determinar sobre la propuesta di-sponible. Esto es falso. Las grandes empresas podrían pasar a decidir qué se vende, dónde y cuándo. El lema «el cliente es el rey» viene a la comercialización y la opinión pública generali-zada de forma errónea que no es la estructura industrial de la producción de bienes y el control de la distribución al rey, sino el cliente. El clien-te es sólo un simple consumidor, y su influencia es limitada. O, como el eminente economista alemán Thomas Mayer, «La necesidad de ga-rantizar a largo plazo la producción y las ventas, es el slogan de la soberanía de los clientes cada vez más oculta la función ideológica de la inma-durez real».

Inmigrantes El control de los inmigrantes no afecta a Portugal y España

Info:Peter Schmidt, Secretario Regional de ZH/SH, 079 4230922 móvil [email protected] Mathieu, Secretario central de SYNA, móvil 079 6905479 [email protected]

SYNA organiza curso de alemán

LaSecretaríadeZurichenAltstetten,tieneprevistoorganizarelpróximomesdejuniouncursodealemánparasussocios.Loscursossellevaránacabolossábadosyotrodiaporlanoche.Elhorariodelasnochessecombinará.Losinteresadosdebenhacersusolicitudlomásprontoposible,porquelasplazassonlimitadas.Lugar de ingreso:SYNASecretaríaRegionalAlbulastrasse55-8048Zürich.Tel.0443071074o0443071070Secretaría:[email protected]:RogerioSampaio

Page 22: lavoro - OCST · 2. Sindacato Disoccupazione. 24 maggio 2012 ilLavoro. GIORGIO DONINI . L. a piaga della disoccupazione giovani-le si fa sempre più sentire in Europa

22 24 maggio 2012 il LavoroLavoro OpportunitàP u b b l i c h i a m o i n s e r z i o n i s o l o p e r s o c i e a b b o n a t i , g r a t u i t e

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operaio edile, esperto, tel. +393490052995. portiere ai piani con esperienza e referenze.

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rienza. Tel. +39 340 1270000; [email protected] laureato in Giurisprudenza 110 e lode, primo

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mana, zona Locarnese. Tel. 091 2204836 ore pasti. badante, coll. domestica, baby sitter, esper-

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autista magazziniere con esperienza, ev. me-talcostruttore, attestato CNC. Tel. 077 4048305.

cuoca esperta, aiuto domestico, baby sitter. Tel. +39 338 1863620, dopo le 17. [email protected]

In internet www.ocst.com

Page 23: lavoro - OCST · 2. Sindacato Disoccupazione. 24 maggio 2012 ilLavoro. GIORGIO DONINI . L. a piaga della disoccupazione giovani-le si fa sempre più sentire in Europa

2324 maggio 2012 il Lavoro

EditoreOrganizzazione cristiano-sociale ticinese

Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta RigottiIn redazione: Maurizia Contie Giorgio Donini

tel. 0919211551 ; fax 0919242471via Balestra 19, 6900 [email protected]

StampaCentro Stampa Ticino SAVia Industria, 6933 Muzzano

PubblicitàPublilavoro SaglVia Balestra 19, 6900 Lugano, tel [email protected]

Tiratura confermata REMP41'339 copie

Consiglio esecutivo- Presidente: Bruno Ongaro- Presidente onorario: Romano Rossi- Vicepresidente: Flavio Ugazzi

- Membri: Davide Adamoli, Luigi Mattia Bernasconi, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, En-rico Pusterla, Meinrado Robbiani

Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani

Segretario amministrativoFausto Leidi

Vicesegretari cantonaliNando Ceruso, Renato Ricciardi, Paolo Locatelli

Segretari regionaliLugano Giovanni ScolariMendrisio Alessandro MecattiSopraceneri Marco PellegriniTre Valli Giancarlo Nicoli

Via Balestra 19, 6900 Lugano

Spett.le Patronato ACLI,sono un cittadino svizzero, tempo fa ho pre-

sentato tramite voi la dichiarazione di succes-sione per dei beni in Italia. In quell’occasione mi avevate anticipato che su questi immobili gravano delle imposte comunali. Ultimamente sento spesso parlare in maniera non chiara di IMU, chiedo spiegazioni in merito. Grazie.

G. Medici

L’IMU è l’imposta municipale unica, introdot-ta con il Dlgs 23/2011 per sostituire dal 2014 l’Ici dalla seconda casa in su e l’Irpef sui redditi fondiari. Il decreto «salva-Italia» (Dl 201/2011) ha disposto di anticiparne l’entrata in vigore al 2012 e di applicarla anche sull’abitazione prin-cipale. L’Imu si applica sul valore catastale degli immobili, con aliquota base del 4 per mille.

A bocce ferme, dopo l’approvazione degli ulti-mi emendamenti della Camera alle norme Imu è possibile accingersi a fare i conti. O meglio, ini-ziare a farli, dato che per il 2012 le aliquote de-finitive potrebbero arrivare al 10 dicembre, solo una settimana prima del saldo. Il primo passo è l’individuazione della rendita catastale; se non si è in possesso dell’estratto catastale è possi-

bile chiederlo in una filiale del patronato ACLI.Per fare un esempio un’abitazione con rendi-

ta catastale di 1000 euro, il risultato è (1000 + 5%) x 160 = 168,00 euro imponibile Imu. Il bello comincia ora! Il primo acconto del 18 giugno è, per il 2012, semplificato. Il primo passo con-siste nell’applicazione dell’aliquota universale (cioè 0,4% sull’abitazione principale e 0,76% sugli altri immobili, terreni compresi, tranne quelli strumentali all’attività agricola, per i quali è il 2 per mille) sulla base imponibile. Poi si di-vide per due e questa prima tranche va a sua volta spezzata in due quote uguali, una per lo Stato e una per il Comune. Per il saldo è un altro discorso, come vedremo.

Per l’abitazione principale si scontano dall’im-posta 200 euro, più altri 50 per ogni figlio con-vivente (anche non a carico) sino a un massimo di 8. E in più si può dividere l’Imu in due anziché in tre rate: le prime due pari a un terzo e l’ultima a saldo.

Il saldo, per il 2012, si presenta particolarmen-te problematico perché le aliquote comunali potrebbero essere definite entro il 10 dicembre 2012 e il versamento va fatto entro il 17. Provia-mo ad immaginare i conti che dovranno essere

fatti: una volta individuata la rendita e il moltipli-catore adatto si dovrà capire se spettano esen-zioni o abbattimenti della base imponibile. È a questo punto che il calcolo si fa terribilmente complesso.

I Comuni godono di molta libertà nel determi-nare le aliquote in un range dal 2 al 6 per mille per l’abitazione principale, e dal 4,6 al 10,6 per mille per gli altri immobili, tranne che per gli im-mobili rurali strumentali per i quali è fissata al 2 per mille. Dopo l’applicazione dell’aliquota si dovrà riprendere la base imponibile, applicare l’aliquota del 3,8 per mille (la parte dello Stato) e toglierla dal totale. Il risultato sarà la quota co-munale. Con un esempio su una seconda casa con rendita di 1.000 euro, se il Comune ha sta-bilito l’aliquota del 9,6 per mille sull’abitazione principale, l’Imu complessiva è 1.612,80 euro. Allo Stato ne vanno 638 e al Comune 975.

Come già avvenuto per la presentazione della successione, nei nostri uffici troverà supporto per la presentazione dell’IMU e dell’IRPEF in Italia. Cordiali saluti.

Francesco OnoratoCoordinatore naz.le

Patronato ACLI Svizzera

Le Domande dei Lettori

Ci sono ulteriori notizie sull’IMU?

Giornale Aperto

VITA NOSTRA

� Fedeltà all’OCST•il1°giugnoMaria Pia Balemi,custodedellaColoniadiSonogno,festeggiaquindiciannidiattività.Sioccupadituttalacasa,pulizieinterne ed esterne, taglio erba,riceve i gruppi che arrivano incolonia, spiega il funzionamentodella cucina e resta a disposi-zione per qualsiasi necessità,segnalaalladirezionediLuganoi lavori dimanutenzionee le ri-parazioninecessarieper lacuradell’immobile.Segueleausiliariespiegando i compiti da svolgereperilbuonfunzionamentodelturno.Complimentandociperl’impegnodimostratoinquestiannidicollaborazio-neleauguriamodicontinuareancoraalungoilsuopre-ziososervizioperl’AssociazioneLeoneXIII.

� Complimenti•aSilvaCassina,sociadiMendrisio,egiàsegretariaalCantonale,cheinquestomesehafesteggiatobenses-

santacinqueannidiappartenenzaalnostrosindacato.Unafedeltàdavveroinvidiabile.

� Auguri•aIsaeLorenzoRegazzoni,fedelesocioGenerazione-PiùdelLuganese,cheil2giugno,attorniatidailorocari,festeggerannol’invidiabiletraguardodellenozzed’oro.•aGiancarloMariaFontana,fedeleabbonatoegiàcol-laboratorede«ilLavoro»,cheil12maggio,attorniatodaisuoicarihabrillantementefesteggiatoil75.mocomple-anno.Tantiauguri inattesacheescada«l’umbradelcastán»echepubblichi lasuaraccoltadipoesie«Voliprofondi».

� Felicitazioni•adAndreaSchirru,sociosettoreAlberghi,eaSaraCe-reghini,perlanascitadelprimogenitoFilippo,alqualeauguriamounfuturoriccodicosebelle.•aVladanRadosavljevic,sociosettoreElettricisti,eaLiljana,perlanascitadelpiccoloNemanja,alqualeau-guriamoognibene.•aFabrizioOddonesociosettoreEdiledelLuganese,e

aGiadaBacchetti,perlanascitadellaprimogenitaSere-na,contantiauguridiunfuturoserenoefelice. � Condoglianze

• a Fausta DalMolin e famigliari, socia segretariatoMendrisio,perlamortedelcaropapàEdilioDalMolin.• ai familiari tutti per la scomparsa della loro caracongiuntaMariaCereghettidiCastelSanPietro,sociaGenerazionePiùMendrisiotto.•aifratelliGiuseppe,Walter,GustavoeRomano,allesorelleGianna,PieraeCarmen,ainipotieparentitutti,perlascomparsadellorocarocongiuntoDanteColla,socioGenerazionePiù,segretariatodelLuganese.•aDarioCamponovo,sociosegretariatoMendrisio,efamigliaritutti,perlamortedellamammaClaudia.•aNadine-Rossi-Bertoni,sociaanziani,perlascom-parsadelcaronipotePierluigiContoli.• alla moglie Gabriella, alle figlie Luisa e Stefania,allasorellaGiuliana,alcognatoGiuseppeBottani,giàsegretarioregionaledelLuganeseesocioGenerazio-nePiù,aiparenti tutti,per lascomparsadel lorocarocongiuntoLuigiAlbertolli.

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L’Albergo Ceresioospita la mostra

di Monique Capocasale

dal 21 maggio 2012

Via Balestra 176900 Lugano