lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga...

33
Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro i Rischi da Ergonomia, VDT, Elettrici ai sensi dell’art.37 del D.Lgs. 81/08 Accordo Stato Regioni del 21.12.2011 e 22.02.2012 Ente Ligure di Formazione divisione “Sicurezza” reg. Carrà, 19/2b 17031 Albenga (SV) tel. 0182.559636 solo per info amministrative fax. 0182.571209 e-mail per info tecniche ed organizzative: [email protected] rev. 1.1 Spegnere il Telefonino !! E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 2 Arredi L’arredo e la disposizione delle apparecchiature nei locali devono garantire il loro corretto utilizzo e permettere spostamenti agevoli degli operatori. La scelta dei componenti d’arredo di lavoro deve ricadere su mobili ed apparecchiature prodotte secondo i criteri di sicurezza stabiliti dalle norme italiane (UNI), europee (EN) o internazionali (ISO) e al momento dell’acquisto è necessario verificare che siano dotati della certificazione CE rilasciata dal fabbricante. Ergonomia

Transcript of lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga...

Page 1: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 1

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

1

Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro

i Rischi da Ergonomia, VDT, Elettriciai sensi dell’art.37 del D.Lgs. 81/08

Accordo Stato Regioni del21.12.2011 e 22.02.2012

Ente Ligure di Formazionedivisione “Sicurezza”reg. Carrà, 19/2b17031 Albenga (SV)tel. 0182.559636 solo per info amministrativefax. 0182.571209e-mail per info tecnicheed organizzative: [email protected]

rev. 1.1

Spegnere il Telefonino !!

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

2

Arredi

• L’arredo e la disposizione delle apparecchiature nei locali devonogarantire il loro corretto utilizzo e permettere spostamenti agevoli degli operatori.

• La scelta dei componenti d’arredo di lavoro deve ricadere su mobili ed apparecchiature prodotte secondo i criteri di sicurezza stabiliti dalle norme italiane (UNI), europee (EN) o internazionali (ISO) e al momento dell’acquisto è necessario verificare che siano dotati della certificazione CE rilasciata dal fabbricante.

Ergonomia

Page 2: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 2

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

3

Rischi• Urti contro le ante degli armadi e i cassetti

delle scrivanie e degli schedari lasciati aperti dopo il loro utilizzo

• Caduta di materiale disposto in modo disordinato e non razionale sui ripiani degli armadi o sulle mensole, ovvero cadute delle mensole per eccesivo carico

• Cadute per utilizzo “improprio” di sedie o dei ripiani delle scaffalature

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

4

Rischi

• Ribaltamento di scaffalature non opportunamente fissate al muro o di schedari non provvisti di dispositivi che impediscano la contemporanea apertura di più cassetti

• Cadute per urti contro attrezzature posizionate nelle aree di passaggio o per scivolamento sul pavimento bagnato ovvero eccessivamente incerato

• Rilascio della formaldeide dagli arredi

Page 3: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 3

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

5

Cos’è la Formaldeide?

La formaldeide è un gas incolore volatile solubile in acqua dal forte e pungente odore ampiamente utilizzata nella produzione di resine a loro volta usate nella produzione di pannelli. A causa di fenomeni chimici, la formaldeide viene liberata dalla resina di cui è composto il pannello e rilasciata nell’aria nel corso degli anni con conseguenze dannose per la nostra salute. L’esposizione alla formaldeide può provocare dermatiti da contatto, asma, oltre che a disturbi psicologici e neurologici come la perdita della memoria a breve termine.

L’ADUC (associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori)consiglia di evitare l’acquisto di mobili con formaldeide cercando quelli con marchio CQA-Formaldehyde E1 che contraddistingue le produzioni di pannelli a bassa emissione di formaldeide, rispondenti ai requisiti imposti dalle normative internazionali in materia.

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

6

Condizioni di Sicurezza• L’arredo e la disposizione delle apparecchiature nei locali devono

garantire il loro corretto utilizzo e permettere spostamenti agevoli degli operatori.

• La scelta dei componenti d’arredo di lavoro deve ricadere su mobili e apparecchiature prodotte secondo i criteri di sicurezza stabiliti dalle norme italiane (UNI), europee (EN) o internazionali (ISO) e al momento dell’acquisto è necessario verificare che siano dotati della certificazione CE rilasciata dal fabbricante. Attrezzature scelte secondo questi criteri minimizzeranno il rischio per gli utenti durante l’utilizzo; non avranno per esempio spigoli vivi o parti sporgenti ed i materiali saranno scelti in modo da non provocare un rilascio significativo di sostanze chimiche pericolose.Se si scopre o si sospetta di avere mobili che rilasciano formaldeide, il consiglio è di migliorare la ventila zione (mantenendo un’umidità pari al 40% - 60%) e utilizzar e piante (come la dracena, l’aloe, il crisantemo, il giglio, il ficus ecc.) che per la loro natura sono in grado di metabolizzare sostanze chimiche pericolose presenti nell’aria delle stanze.

Page 4: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 4

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

7

Condizioni di Sicurezza

• I mobili devono essere mantenuti puliti e in buone condizioni, senza difetti o schegge. Si deve verificare l’assenza di spigoli vivi e parti sporgenti e/o taglienti e variare la disposizione degli elementi di arredo in funzione dell’illuminazione, di eventuali ostacoli pericolosi (es. rubinetti dei termosifoni, sportelli dei quadri elettrici) e verificare la collocazione dei classificatori, armadi, cassetti di scrivanie e schedari che potrebbe essere causa di urto o inciampo.

• Si deve verificare la facilità di alimentazione elet trica delle attrezzature necessarie sul piano di lavoro, cercan do di evitareattraversamenti di fili elettrici volanti.

• Occorre valutare anche il peso degli arredi, in funzione della portata di eventuali solai.

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

8

Le Scale PortatiliL’uso sicuro della scala implica non solo avere a disposizione unascala sicura e idonea ma anche valutare le condizioni ambientali di utilizzo e lo stato della persona al lavoro. Per rispettare i criteri di conformità alla normativa vigente, la scala deve essere costruita secondo le norme UNI EN 131 . L’indicazione della norma deve essere riportata sulla scala che sarà sempre accompagnata da un libretto d’uso e di manutenzione.Le cause di incidenti su scale portatili sono:• sottovalutazione o scarsa percezione del rischio e del pericolo;• problemi di vertigini e di equilibrio;• affaticamento muscolare e osseo;• scivolamento della scala nella parte superiore;• scivolamento della scala alla base;• appoggio instabile della scala;• oggetti appoggiati sulla scala e loro caduta;• scarsa visibilità e/o problemi di vista;• problemi di udito e/o di esposizione al rumore;• contatti con conduttori elettrici.

Page 5: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 5

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

9

Le Scale PortatiliCome collocarla- Una scala a pioli, se troppo inclinata, può scivolare, se troppo dritta

può ribaltarsi. La giusta inclinazione è un angolo di circa 60-70 gradi, ovvero: piede corrispondente a ¼ dell’altezza del piano servito o dell’altezza della scala stessa se è a parete.

Occorre controllare sempre i punti di appoggio inferiore e superiore, che devono essere:

• piani;• non scivolosi, irregolari o cedevoli;• allo stesso livello.- Non collocarla mai contro o vicino a porte- Usare scale di altezza adeguata al punto che si vuole raggiungere.- I montanti devono sporgere di almeno un metro oltre il piano di arrivo.

Se la scala non sporge sufficientemente, va allungato almeno di un metro un montante,oppure si deve assicurare l’arrivo con barre di appiglio per le mani.

- Non usare mai scale per fare degli impalcati, anche se di fortuna, o per congiungere piani orizzontali

- In caso di vertigini cercare punti d’appoggio al di fuori della scala

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

10

Il Videoterminale

• Art. 173 – Definizioni (videoterminale, posto di lavoro e lavoratore)– Videoterminale: uno schermo alfanumerico o grafico a

prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato– Posto di lavoro: l’insieme che comprende le attrezzature munite

di videoterminale, eventualmente con tastiera o altro sistema diimmissione dati, ovvero software per l’interfaccia uomo-macchina, gli accessori opzionali, la sedia, il piano di lavoro,nonché l’ambiente di lavoro immediatamente circostante.

• Lavoratore: il lavoratore che utilizza un’attrezzatura munita di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni di cui all’art . 175.

Page 6: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 6

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

11

Riferimenti Normativi

• Art. 174 (Obblighi del datore di lavoro);

- analisi delle postazioni di lavoro con particolare riguardo:

• ai rischi per la vista e per gli occhi; • ai problemi legati alla postura ed all'affaticamento fisico o

mentale;

• alle condizioni ergonomiche e di igiene ambientale.

- adozione delle misure appropriate.

• Art. 177 (Formazione e informazione). Modalità di svolgimento dell’attività; misure di protezione.

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

12

Riferimenti Normativi

Art. 175 (Svolgimento quotidiano del lavoro). Interruzioni del lavoro.

• Il lavoratore ha diritto ad una pausa ovvero cambiamento di attivitàcon modalità stabilite dalla contrattazione collettiva anche aziendale o comunque di quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione continuativa al videoterminale.

• Le modalità e la durata delle interruzioni possono essere stabilite temporaneamente a livello individuale ove il medico competente ne evidenzi la necessità.È comunque esclusa la cumulabilità delle interruzioni all'inizio ed al termine dell'orario di lavoro.

Page 7: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 7

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

13

Riferimenti Normativi

Art. 175 (Svolgimento quotidiano del lavoro). Interruzioni del lavoro.

• Nel computo dei tempi di interruzione non sono compresi i tempi di attesa della risposta da parte del sistema elettronico, che sonoconsiderati, a tutti gli effetti, tempo di lavoro, ove il lavoratore non possa abbandonare il posto di lavoro.

• La pausa è considerata a tutti gli effetti parte integrante dell'orario dilavoro e, come tale, non è riassorbibile all'interno di accordi che prevedono la riduzione dell'orario complessivo di lavoro.

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

14

Riferimenti NormativiArt. 176 (Sorveglianza sanitaria). Visita medica per

stabilire se il lavoratore è idoneo;periodicità delle visite di controllo.

• Il dirigente in sede di distribuzione dei carichi di lavoro individua i lavoratori videoterminalisti.

• I lavoratori sono preventivamente sottoposti ad una visita medica per evidenziare eventuali malformazioni strutturali e ad un esame degli occhi e della vista effettuati dal medico competente. Qualora l'esito della visita medica ne evidenzi la necessità, il lavoratore èsottoposto ad esami specialistici.

• Il medico competente stabilisce l’idoneità del lavoratore alla mansione di videoterminalista.

Page 8: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 8

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

15

Riferimenti Normativi

Art. 176 (Sorveglianza sanitaria). Visita medica per stabilire se il lavoratore è idoneo;periodicità delle visite di controllo.

• La periodicità delle visite di controllo, fatti salvi i casi particolari che richiedono una frequenza diversa stabilita dal medico competente, èbiennale per i lavoratori classificati come idonei con prescrizioni e per i lavoratori che abbiano

• compiuto il cinquantesimo anno di età, è invece quinquennale negli altri casi.

• Il lavoratore è sottoposto a controllo oftalmologico a sua richiesta, ogniqualvolta sospetti una sopravvenuta alterazione della funzione visiva, confermata dal medico competente.

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

16

Riferimenti Normativi• D.Lgs. n. 81/08 All. XXXIV Prescrizioni minime per l’uso dei VDT

Prescrizioni minime per’

1. Attrezzature• Schermo; • Tastiera; • Piano di lavoro; • Sedile di lavoro.

2. Ambiente • Spazio; • Illuminazione;• riflessi e abbagliamenti; • Rumore, calore e radiazioni;

3. Interfaccia elaboratore/uomo

Page 9: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 9

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

17

Riferimenti Normativi

• D.Lgs. 626/94 (abrogato)

Art. 56 comma 3 - Il Ministero del Lavoro…

.. stabilisce con decreto una guida d’uso dei videoterminali

• Decreto Ministero del Lavoro e della Previdenza Soc iale in data 2 ottobre 2000

• Linee guida d’uso dei videoterminali

NON CI SONO ELEMENTI PER RITENERE CHE SIA STATO ABROGATO

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

18

I Principali RischiI principali problemi sono riconducibili a:

Illuminazione DISTURBI OCULO - VISIVI

Astenopatiabruciore,lacrimazione, visione sdoppiata, visione annebbiata

Posizione di lavoro DISTURBI MUSCOLO - SCHELETRICI

dolori muscolari alle spalle, braccia, mani collo e schiena, intorpidimento, senso di peso

Carico di lavoro STRESS

mal di testa, irritabilità, insonnia, ansia, depressione

Page 10: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 10

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

19

Postazione di Lavoro

• Composta da:

• Piano di lavoro

• Sedile• Schermo

• Tastiera e mouse

• Altre periferiche

• Per ogni elemento della postazione di lavoro vengono definiti dei

requisiti di sicurezza

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

20

Postazione di Lavoro

Il piano di lavoro

• deve avere superficie sufficientemente ampia per disporre i materiali necessari e le attrezzature (video, tastiera, ecc.) e consentire un appoggio per gli avambracci dell'operatore davanti alla tastiera, nel corso della digitazione;• deve avere profondità tale da assicurare una corretta distanza visiva dallo schermo, tenendo presente che schermi di grandi dimensioni richiedono tavoli di maggiore profondità;

Page 11: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 11

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

21

Postazione di Lavoro

Il piano di lavoro

• deve avere colore della superficie chiaro, possibilmente diverso dal bianco, ed in ogni caso non riflettente;• deve avere stabilità e altezza, fissa o regolabile, indicativamente fra 70 e 80 cm;• deve avere uno spazio idoneo per il comodo alloggiamento e il movimento degli arti inferiori e per infilarvi il sedile.

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

22

Postazione di Lavoro

Sedile di lavoro• Deve essere di tipo girevole,

saldo contro slittamento e rovesciamento, dotato di basamento stabile o a cinque punti di appoggio;

• Deve disporre del piano e dello schienale regolabili in maniera indipendente cosìda assicurare un buon appoggio dei piedi ed il sostegno della zona lombare;

Page 12: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 12

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

23

Postazione di LavoroSedile di lavoro

• Deve avere i bordi del piano smussati, in materiale non troppo cedevole, permeabile al vapore acqueo e pulibile;

• Deve essere facilmente spostabile anche in rapporto al tipo di pavimento;

• Qualora fosse necessario, dovràessere dotato di un poggiapiedi separato, per far assumere una postura adeguata agli arti inferiori dell'operatore.

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

24

Schienale

•distanza dal piano del sedile di 13.5-20 cm•altezza : 20-40 cm•larghezza: 30 cm•raggio di curvatura: 80 cm•l’inclinazione ottimale è di 3-5°in sensoantero-posteriore e verso il basso

Braccioli

non sono indispensabili, tuttavia permettono un maggiore comfort.

Postazione di Lavoro

Page 13: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 13

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

25

Schermo

•Deve essere Orientabile ed inclinabile liberamente e facilmente. • Caratteri nitidi,di grandezza sufficiente con spazio adeguato tra caratteri e linee.

Postazione di Lavoro

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

26

Schermo

• Immagine stabile e brillantezza e contrasto facilmente regolabili per adattarle all’illuminazione dell’ambiente di lavoro in modo da evitare riflessi. • Schermo davanti a sé per evitare torsioni di collo e schiena •Distanza dagli occhi la maggiore possibile purché i caratteri si leggano chiaramente ( 50-70 cm).

Postazione di Lavoro

Page 14: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 14

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

27

Postazione di LavoroTastiera

•inclinabile e dissociata dallo schermo•permettere l’appoggio degli avambracci (15-20cm)•di fronte allo schermo•superficie opaca•simboli dei tasti leggibili

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

28

Postazione di Lavoro

L’impiego prolungato dei computer portatili necessita della fornitura di una tastiera e di un mouse o altro dispositivo dipuntamento esterno nonché di un idoneo supporto che consenta il corretto posizionamento dello schermo.

PC portatili

Page 15: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 15

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

29

Postazione di LavoroIl mouse deve essere posizionato sullo stesso piano della tastiera, vicino a questa, per evitare posizioni scorrette del braccio e del polso.

Il mouse e altri dispositivi

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

30

Illuminazione

• L’illuminazione del posto di lavoro deve essere tale da garantire una sufficiente illuminazione del piano di lavoro.

• Particolare attenzione deve essere posta alla disposizione delle fonti di luce rispetto allo schermo!

Page 16: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 16

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

31

Illuminazione• Vanno evitate sia fonti

di luce che colpiscano lo schermo, causando riflessioni negli occhi dell’operatore, sia fonti di luce intensa dietro lo schermo, che colpiscono gli occhi dell’operatore ponendo lo schermo in ombra per contrasto con la luminosità di fondo.

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

32

Corretto orientamento

• Occorre posizionare il monitor in modo da avere le finestre né di fronte, né di spalle e l’illuminazione artificiale al di fuori del campo visivo.

• L’illuminazione artificiale dell’ambiente deve essere realizzata con lampade a tonalitàcalda provviste di schermi antiriflesso ed esenti da sfarfallio; in questo modo si eviteranno fenomeni fastidiosi di abbagliamento e di riflessione ed inutile affaticamento visivo.

Illuminazione

Page 17: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 17

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

33

Corretto orientamento

• Occorre dotare le finestre del locale di idonei dispositivi di oscuramento (veneziane o tende orientabili a moduli verticali in tessuto ignifugo) che consentano all’occorrenza, l’attenuazione della luce naturale e l’eliminazione degli eventuali riflessi presunti sullo schermo

Illuminazione

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

34

IlluminazioneRiflessi

Si devono preferire fonti di luce con luce bianco-neutra o bianco a tonalità calda. Non devono verificarsi nel campo visivo disomogeneità di luminosità , perchè costringono gli occhi a un continuo riadattamento alle diverse condizioni di luce. Le pareti devono essere chiare.Vanno evitate le riflessioni, proveniente da altre superfici illuminate (pareti, mobili, pavimenti, fogli, ecc..) in quanto questi riflessi riducono la visibilità dei caratteri, causando un maggiore affaticamento visivo.

Page 18: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 18

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

35

Ambienti di Lavoro

Spazio operativoAttorno alla postazione di lavoro ci deve essere lo spazio sufficiente ad accedere comodamente, per permettere cambi di postura e per imovimenti operativi;

RumoreIl rumore deve essere al di sotto di una soglia che non disturbil’attenzione e la comprensione della comunicazione verbale

MicroclimaTemperatura e umidità dell’aria devono rimanere nei limiti di comfort. Non ci devono essere correnti d’aria.

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

36

MicroclimaLa percezione termica all’interno di un ambiente confinato dipende da parametri misurabili (temperatura, umidità, ventilazione e calore radiante) e da parametri legati alla persona quali il tipo di attivitàsvolta e l’abbigliamento.In letteratura sono riportati parametri che, se applicati, consentono di realizzare condizioni di benessere per lavoratori che svolgono attività di tipo sedentario e che abbiano abbigliamento adeguato, si noti però che il benessere termico è una sensazione soggettiva pertanto vi sarà sempre una percentuale di soggetti insoddisfatti.

I valori sono:• temperatura estiva compresa tra 23 o e 27 oC;• temperatura invernale compresa tra 19 e 24oC (il Regolamento

Edilizio del Comune di Bologna prevede però un intervallodi 18 – 22 oC);• velocità dell'aria < 0.15 m/sec;• umidità relativa compresa tra 40 - 60%.

Buona norma sarebbe che nella stagione estiva la differenza tra la temperatura esterna e quella interna non superi i 7°C.Nei locali riscaldati l’umidità è generalmente inferiore al 40% favorendo così fastidi dovuti alla secchezza degli occhi e delle prime vie aeree.

Page 19: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 19

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

37

MicroclimaPur rispettando i valori indicati possono esservi alcune cause di disagio

locale:• gradiente verticale di temperatura: la differenza di temperatura,

misurata a livello delle caviglie e della testa nella persona seduta deve essere inferiore a 3°C;

• temperatura del pavimento: l'intervallo di comfort è abbastanza ampio, essendo compreso tra 19°e 26°C;

• irraggiamento: in particolare se asimmetrico. L'esposizione a fonti radianti di notevole diversità può causare disagio locale; il caso piùfrequente si verifica in presenza di ampie finestre che, sia in estate che in inverno, possono essere fonte di irraggiamento asimmetrico, positivo o negativo;

• ventilazione: l'eccessiva velocità dell'aria rappresenta il più diffuso fattore di disagio locale, soprattutto negli ambienti con impianti di climatizzazione e ventilazione forzata. La sensazione di disagio èlegata a numerosi fattori quali: temperatura e velocità della corrente d'aria, differenza di temperatura tra aria ambiente e corrente, zona del corpo investita, tipo di lavoro svolto

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

38

Rischio Elettrico

Gli incidenti ed infortuni dovuti all’elettricità si verificano per:• contatto diretto;• contatto indiretto;• incendio od esplosione.

Page 20: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 20

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

39

Rischio ElettricoPer contatto diretto si intende il contatto di persone con una parte attiva dell’impianto, per esempio, quando si tocca un filo elettrico scoperto o male isolato oppure quando si toccano con entrambe le mani i due poli della corrente. Il corpo umano è cosìsottoposto ad una differenza di potenziale (tensione elettrica) che provoca il passaggio di una corrente elettrica verso terra nel primo caso e attraverso le braccia nel secondo. Ciò produce una sensazione dolorosa (scossa elettrica o ELETTROCUZIONE) sempre pericolosa e talvolta letale.

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

40

Rischio ElettricoPer contatto indiretto si intende il contatto di

persone con una massa che non è in tensione in condizioni ordinarie ma solo in condizioni di guasto come per esempio avviene quando l’isolamento elettrico di un apparecchio cede o si deteriora, spesso in maniera non visibile.

L’involucro metallico dell’apparecchio elettrico si trova così sotto tensione e, in caso di contatto, la persona viene attraversata dalla corrente elettrica che si scarica verso terra. Per prevenire tale rischio occorre che negli edifici sia installato un impianto di messa a terra al fine di collegare allo stesso potenziale tutte le masse metalliche.

Page 21: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 21

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

41

Rischio ElettricoDal collegamento a terra sono esonerati i prodotti provvisti delsimbolo con il quale la ditta costruttrice garantisce l’isolamento rinforzato o doppio;

tutti gli altri apparecchi devono essere muniti di prese a spina con polo o contatto per il collegamento elettrico a terra della massa metallica: le prese a spina di tipo piatto utilizzano il polo centrale mentre quelle di tipo rotondo (tedesche) utilizzano una lamella laterale

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

42

Rischio ElettricoOltre all’impianto di messa a terra per garantire anche la protezione

dai contatti indiretti è necessario installare a monte degli apparecchi utilizzatori un dispositivo in grado di rilevare la dispersione di corrente verso terra (interruttore differenziale o magnetotermico) che interrompa il flusso di corrente elettrica prima che la stessa assuma valori pericolosi.

Gli interruttori magnetotermici, i fusibili e gli interruttori differenziali devono essere coordinati con l’impianto di messa a terra in modo da garantire il rispetto delle condizioni di sicurezza.

Page 22: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 22

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

43

Rischio Elettrico

Anche l’impianto di messa a terra deve essere installato e verificato da personale qualificato: tale impianto è soggetto a denuncia obbligatoria e verifica periodica. La prevenzione dei contatti indiretti si basa sui controlli periodici degli interruttori e dell’efficienza dell’impianto di messa a terra.

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

44

Rischio Elettrico

Rischi da incendio o esplosione

Per prevenire i rischi da incendio o esplosione gli impianti devono essere protetti contro:

• il sovraccarico (ogni corrente che supera il valore nominale e che si verifica in un circuito elettricamente sano);

• il corto circuito (ogni corrente che supera il valore nominale e che si verifica in seguito ad un guasto) (per es. accidentale contatto fra fase e neutro).

In entrambi i casi la protezione è realizzabile attraverso l'installazione di interruttori automatici o di fusibili.

La protezione dalla propagazione dell'incendio è realizzabile attraverso l'impiego di sbarramenti antifiamma, cavi e condutture ignifughe od autoestinguenti.

Page 23: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 23

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

45

Rischio Elettrico

EFFETTI DELLA CORRENTE SULL’UOMO

•Tetanizzazione•Arresto respiratorio•Fibrillazione ventricolare•Ustioni

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

46

Page 24: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 24

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

47

Rischio ElettricoUstioni

Il corpo umano si comporta come un conduttore elettrico e pertanto il passaggio della corrente produce energia sotto forma di calore

Le ustioni possono anche essere indirette, per esempio per effetto di un arco elettrico o per proiezioni di corpi incandescenti

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

48

Rischio Elettrico

Tetanizzazione (>10 mA)Il movimento del muscolo non è piu’ soggetto alla volontàdell’individuo. La contrazione muscolare può quindi comportare l’incapacità di sottrarsi all’elettrocuzione

Asfissia (30 mA)Una possibile complicanza è la paralisi dei centri nervosi checontrollano la respirazione.

Se la corrente elettrica attraversa i muscoli di movimento deipolmoni, la contrazione involontaria di questi muscoli altera ilnormale funzionamento del sistema respiratorio e il soggetto puòmorire soffocato. In questi casi il fenomeno è reversibile solo se si provvede con prontezza, anche con l’ausilio della respirazione artificiale, al soccorso dell’infortunato

Page 25: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 25

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

49

Rischio Elettrico

Fibrillazione ventricolare (75 mA)

Una corrente intensa che attraversa il cuore potrebbe alterare la sincronizzazione e il coordinamento nei movimenti del cuore con la paralisi dell'operazione di pompaggio del sangue: fibrillazione!

È l’effetto più pericoloso, dovuto alla sovrapposizione delle correnti provenienti dall’esterno con quelle fisiologiche, che, generando delle contrazioni scoordinate, fanno perdere il giusto ritmo al cuore.

È particolarmente pericolosa nella zona ventricolare perché fenomeno non reversibile in quanto persiste anche se lo stimolo é cessato.

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

50

Rischio Elettrico

I rischi elettrici possono essere evitati seguendo elementari norme di prudenza:Inserire e togliere le spine afferrando sempre il corpo isolante, evitando di toccare gli spinotti.Non fare tale operazione con mani sudate o bagnate

Page 26: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 26

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

51

Rischio Elettrico

I rischi elettrici possono essere evitati seguendo elementari norme di prudenza:

Non rimuovere i contatti del collegamento a terra delle spine, poichè in tal modo si annulla la protezione.Non allacciare un apparecchio di potenza elevata ad una presa qualsiasi, servendosi di riduzioni.Evitare, inoltre, di effettuare collegamenti provvisori di apparecchiature elettriche, lampade, ecc.

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

52

Rischio Elettrico

Il tipo di spina riportato a lato, i cui contatti diterra sono posti ai lati sul corpo isolante, èriscontrabile su molti tipi di apparecchi diimportazione. L’inserimento nelle prese diproduzione nazionale non consente ilcollegamento a terra dell’apparecchio. E’quindi consigliabile sostituire tali spine con altre di produzione nazionale munite di spinotto centrale di terra. Il suo corretto impiego è comunque possibile con un adattatore che assicuri il collegamento a “terra” dell’apparecchio in uso.

Page 27: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 27

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

53

Rischio Elettrico

Non usare mai prese multiple collegate tra loro onde evitare cortocircuiti con conseguente pericolo d’incendio.Impiegare, se necessario, prese multiple idonee, facendo comunqueattenzione ad evitare sovraccarichi.Le prese multiple (ciabatte) non devono avere più di 5 prese.Non effettuare collegamenti di apparecchi utilizzatori direttamente aportalampade.

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

54

IMPIANTO SICURO

• FILI NON SCOPERTI• IMPIANTO DI TERRA• DIFFERENZIALE ADEGUATO ED EFFICIENTE• PROTEZIONE CONTRO LE SOVRACORRENTI• PERSONALE FORMATO• MANUTENZIONE ACCURATA

Page 28: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 28

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

55

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

56

Page 29: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 29

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

57

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

58

Gestione delle EmergenzeNORME GENERALI

L’emergenza è un fatto, una situazione, una circostanza diversa da tutti gli avvenimenti che normalmente si presentano ad ogni lavoratore e che può generare rischio.

è possibile assumere alcune misure preventive quali:• rispettare il divieto di fumare e di usare fiamme libere dove prescritto;• verificare che mozziconi di sigaretta e fiammiferi siano ben spenti;• non sovraccaricare le prese di corrente con spine multiple;• disinserire a fine impiego le utenze elettriche e le linee o valvole;• non manomettere, disattivare, danneggiare e utilizzare per usi

impropri impianti e dispositivi antincendio e di sicurezza;• mantenere sgombre da ostacoli le vie di esodo e le uscite di

emergenza;• mantenere sgombro l'accesso ai presidi antincendio (idranti, estintori

ecc.).

Page 30: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 30

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

59

Gestione delle Emergenze

Sempre, in caso di emergenza:• rimanere calmi;• informare subito l'incaricato dell'attuazione delle misure di emergenza

il quale, nel caso, attiverà l'allarme. è necessario comunicare:a) le proprie generalitàb) la natura dell’emergenzac) il luogo dell’emergenzad) l’eventuale presenza di infortunati

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

60

Gestione delle EmergenzeSe l’emergenza non è controllabile

EVACUAZIONE

Al segnale per l’evacuazione dall’edificio:• accertarsi che chiunque sia alla propria portata stia abbandonando i

locali;• aiutare eventuali disabili presenti o chiunque sembri in difficoltà;• chiudere porte e finestre, se non c'è il rischio di esplosione o rilascio

tossico;• allontanarsi rapidamente seguendo i percorsi segnalati senza correre

e spingere;• tenersi saldamente alle ringhiere mentre si scendono le scale per non

cadere se qualcuno vi spinge;• dirigersi verso il punto di raccolta per un riscontro visivo delle

presenze;• il rientro nell’edificio del personale dovrà avvenire solo previa

autorizzazione del Coordinatore all’emergenza.

Page 31: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 31

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

61

Gestione delle Emergenze

• Non allertare direttamente Vigili dei Fuoco, Polizia, Pronto Soccorso etc se non specificatamente previsto dal piano di emergenza.

• Non occupare le linee telefoniche.• Non mettere a rischio la propria incolumità.• Non usare l'ascensore se presente.• Non tentare di recuperare oggetti personali o altro materiale.• Non utilizzare acqua su impianti elettrici (prima di usare gli idranti

togliere la corrente).• Non rientrare nell'area evacuata se non autorizzati.

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

62

In caso di Incendio

Le cause d’incendio più comuni sono:• accumulo di rifiuti, carta o altro materiale combustibile che possa

essere facilmente incendiato;• uso scorretto di fiamme libere o fonti di calore;• fumare in zone a rischio o non utilizzare il posacenere;• ostruire la ventilazione di apparecchiature elettriche e apparecchi per

il riscaldamento;• impianti o utenze elettriche difettosi, sovraccaricati o non ben protetti;• manutenzione carente delle apparecchiature.

Page 32: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 32

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

63

In caso di Incendio

Se l’emergenza è sotto controllo:• allontanare eventuali sostanze combustibili e staccare l'alimentazione

degli apparecchi elettrici per ostacolare la propagazione dell'incendio e, se l'emergenza è fuori dal locale in cui vi trovate, per evitare il sorgere di eventuali focolai supplementari;

• interrompere l'eventuale erogazione dei gas compressi nella zona in cui vi trovate;

• se ci si sente in grado, intervenire direttamente utilizzando, se necessario, i mezzi messi a disposizione.

In caso l’emergenza sfugga al controllo:• lasciare il locale chiudendo porte e finestre per non alimentare il fuoco

con l'ossigeno dell'aria;•.

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

64

In caso di Incendio

• prima di aprire le porte toccarle nella parte alta per sentire se sono calde e verificare se c'è fuoriuscita di fumo. In questi casi apritele solo se non avete alternative mettendovi in ginocchio e riparandovi con la porta stessa o il muro a seconda del verso di apertura della porta;

• spostatevi con prudenza, lungo i muri, saggiando il pavimento con il piede che non sostiene il peso del corpo.

• in presenza di fumo o fiamme è opportuno bagnare un fazzoletto e legarlo sulla bocca e sul naso per proteggere dal fumo le vie respiratorie ed avvolgere indumenti di lana (evitando i tessuti sintetici) attorno alla testa per proteggere i capelli dalle fiamme.

Page 33: lavoratori ergonom vdt elett rev 11 - elfoliguria · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 33

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

65

In caso di Emergenza per la Segnalazione della Presenza di un Ordigno

• CHIUNQUE si accorga di un oggetto sospetto non si avvicini all’oggetto, non tenti di identificarlo o di rimuoverlo.

• Telefonate di segnalazione devono essere comunicate al locale presidiato.

In Caso di Rilascio Tossico ed Incendio Esterni

• restare nell'edificio;• chiudere le finestre ed i sistemi di ventilazione e sigillare gli interstizi

con stracci bagnati;

• stendersi a terra e tenere uno straccio bagnato sul naso;

• aspettare l'arrivo delle autorità e le disposizioni delle stesse.

E.l.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI

66

In Caso di Emergenza Sismica

• Il personale è tenuto al rispetto di tutte le norme di sicurezza e, in caso di terremoto, ad assumere e far assumere a tutti

• le misure di autoprotezione conosciute e sperimentate. In particolare:

• proteggersi dalla caduta di oggetti riparandosi sotto i tavoli o in corrispondenza di architravi individuate;

• accendere la radio, non usare i telefoni, aspettare l'arrivo delle autorità o le disposizioni delle stesse.