L’ARCOBALENO · chiave di una nuova terapia anti-rigetto e un fattore decisi-vo per il ... per...

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A umentano i donatori, i trapianti di rene, fegato e pol- moni. Migliora, anche se lievemente, l'attività delle regioni centrali e meridionali. I dati completi 1999 sulle attività di prelievo e trapianto di organi, come cittadi- na e come legislatore, mi confortano. La sfida all'inerzia organizzativa che il Parlamento ha lanciato con la riforma di sistema avviata dalla legge 91/99 è stata raccolta e comincia a dare i primi frutti. Dopo la distribuzione, con le schede referendarie, del tesserino che serve ad esprimere la propria volontà di donare o meno gli organi, il numero verde attiva- to presso il Centro nazionale trapianti è stato letteralmente tempestato di telefonate e sette italiani su dieci hanno mani- festato il proprio assenso alla donazione. Anche la scienza continua a cercare nuove strade, innanzi- tutto per combattere il problema del rigetto e rompere la dipendenza dagli immunosoppressori. È recentissimo l'an- nuncio da parte di un gruppo di ricercatori italiani dell'Università La Sapienza di Roma che, in collaborazione con studiosi della Columbia University, hanno individuato un gene che attiverebbe la risposta immunitaria contro i tes- suti trapiantati. Questo gene dunque potrebbe diventare la chiave di una nuova terapia anti-rigetto e un fattore decisi- vo per il miglioramento della qualità della vita dei trapian- tati. I successi della scienza ci colpiscono e ci lusingano, ma nella pratica medica ormai ordinaria rimangono comunque delle zone d'ombra, sulle quali il Parlamento, e la Commissione che mi onoro di presiedere, sono chiamati a vigilare: le province autonome di Trento e Bolzano, Marche, Abruzzo, Molise e Basilicata, ad esempio, pur effettuando prelievi d'organo non dispongono nel proprio territorio di Centri di trapianto. Ai viaggi della speranza e al non utilizzo degli organi dispo- nibili potrà dare una prima risposta la rete informatica di collegamento tra il Centro nazionale dei trapianti e i centri interregionali e regionali, nella quale affluiranno le manife- stazioni individuali in vita di consenso all'espianto, prima fase di quel registro informatico che metterà in rete i dati relativi ai pazienti in lista d'attesa. Grazie al registro centra- lizzato sarà più facile raggiungere una gestione omogenea sul territorio delle tecniche ordinarie di trapianto, una pari opportunità di accesso alle informazioni e alle cure al nord come al sud. Se si osservano i dati sugli organi prelevati nel 1999 si può facilmente vedere come sui 1.347 reni preleva- ti, 881 provengono dal nord e solo 207 dal Sud, dei 348 cuori espiantati solo 58 provengono dal sud, 60 dal centro e ben 230 dal Nord. S uscita qualche perplessità la presenza al sud di ben 14 centri di trapianto del rene a fronte dei 19 presenti al nord, mentre i trapianti di tale organo effettuati al sud sono soltanto 156 a fronte degli 887 effettuati al nord. Sono 8 i centri di trapianto del cuore presenti al nord e 3 i centri autorizzati al sud: i trapianti di cuore effettuati al nord nel 1999 sono stati 252 mentre quelli effettuati al sud ammontano a 41. L'Italia ospiterà quest'anno dal 27 agosto al 1 settembre il XVIII Congresso della Società internazionale dei trapianti. Esso si propone di mettere a confronto i più grandi studio- si mondiali che parleranno del futuro della trapiantologia: dal trapianto di cellule cerebrali per ristabilire funzioni neu- rologiche compromesse, alla clonazione di organi a partire dalle cellule staminali, agli xenotrapianti da animali tran- sgenici. Il rischio di degenerazioni tecnicistiche è reale e allarma l'opinione pubblica. Qui si apre lo spazio più importante di collaborazione con le realtà della società civile. Lontano dai clamori della cro- naca le associazioni fanno vera informazione di servizio. Al tempo stesso essi conoscono dall'interno le realtà terri- toriali e possono segnalare puntualmente carenze e omis- sioni perché spesso li pagano sulla loro pelle. Penso che si debba denunciare con più forze, e punire con sanzioni che prevedano fino alla revoca dell'autorizzazione, l'inerzia di quei centri che si dimostrino inattivi per conflit- to d'interessi rispetto ad altri servizi. Solo con una coopera- zione stretta tra istituzioni, professionisti e associazioni epi- sodi di malcostume e casi d'eccellenza clinica potranno avere ciascuno il giusto riconoscimento o la necessaria san- zione da parte delle autorità, ma, e questo è più importante, da parte di tutti i cittadini. * Pres. Comm.Affari Sociali Camera dei deputati Trimestrale dell’Associazione Italiana per la Donazione di Organi e Tessuti - Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica - Reg. Tribunale di Roma n° 224/98 del 19 maggio 1998 Iscritto al Registro Stampa del Garante per l’Editoria - Spedizione in abbonamento postale -45% - Art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Filiale di Roma. Direzione: Via Silvio Pellico 9 - 00195 Roma - Tel. e Fax 06/3728139 - Internet: http://www.aido.it - Email: [email protected] - Si contribuisce alle spese di stampa come amici: Socio Aido L. 20.000 - Ordinari L. 50.000 - Sostenitori L. 100.000 - Versamenti sul c/c/ postale n. 22957005 intestato a L’ARCOBALENO - Via Silvio Pellico 9 - 00195 Roma oppure sul c.c. 21263 intestato a Aido Nazionale - Credito Italiano, Agenzia Trionfale - via Trionfale, 7110 - ABI 02008 CAB 03240. Anno 3 - n°2 Luglio 2000 In questo numero: Un forte “no” ai pregiudizi religiosi di Mons. Giuseppe Agostino Al servizio della conoscenza dott.ssa Emanuela De Juli Festa grande nelle piazze di Giampaolo Saltini Il futuro è già presente di Vincenzo Passarelli Condannata la “Lega contro la predazione di organi” La nostra parola d’ordine: vigilare sull’applicazione della legge di Lucio D’Atri Il medico rianimatore: questo sconosciuto di M. Carmela Zingales Pag Donando gli organi donerai la vita. Di questa nuova vita non beneficerà soltanto il trapiantato ma tutte le persone che lo amano e che insieme a lui soffrono nell'attesa e nella speranza di trovare qualcuno, come te, capace di tanto amore. Farlo significa diventare migliori. Credici, come me. Attrice Revocare l’autorizzazione ai centri non attivi ON.MARIDA BOLOGNESI* 2 7 3 6 il valore della donazione L’ARCOBALENO per una cultura della donazione Informazione per i lettori È cambiato l’istituto bancario di riferimento per l’Arcobaleno. Riportiamo qui di seguito i nuovi dati bancari. Credito Italiano - Agenzia Trionfale - Via Trionfale, 7110 C.C. numero: 21263 intestato ad Aido nazionale L’Arcobaleno ABI 02008 - CAB 03240 Romina Mondello Italiani brava gente Donazioni in crescita Pag. 4 - 5: Mascia Ferri

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Aumentano i donatori, i trapianti di rene, fegato e pol-moni. Migliora, anche se lievemente, l'attività delleregioni centrali e meridionali. I dati completi 1999

sulle attività di prelievo e trapianto di organi, come cittadi-na e come legislatore, mi confortano. La sfida all'inerziaorganizzativa che il Parlamento ha lanciato con la riforma disistema avviata dalla legge 91/99 è stata raccolta e cominciaa dare i primi frutti. Dopo la distribuzione, con le schedereferendarie,del tesserino che serve ad esprimere la propriavolontà di donare o meno gli organi, il numero verde attiva-to presso il Centro nazionale trapianti è stato letteralmentetempestato di telefonate e sette italiani su dieci hanno mani-festato il proprio assenso alla donazione.Anche la scienza continua a cercare nuove strade, innanzi-tutto per combattere il problema del rigetto e rompere ladipendenza dagli immunosoppressori. È recentissimo l'an-nuncio da parte di un gruppo di ricercatori italianidell'Università La Sapienza di Roma che, in collaborazionecon studiosi della Columbia University, hanno individuatoun gene che attiverebbe la risposta immunitaria contro i tes-suti trapiantati. Questo gene dunque potrebbe diventare lachiave di una nuova terapia anti-rigetto e un fattore decisi-vo per il miglioramento della qualità della vita dei trapian-tati. I successi della scienza ci colpiscono e ci lusingano, manella pratica medica ormai ordinaria rimangono comunquedelle zone d'ombra, sulle quali il Parlamento, e laCommissione che mi onoro di presiedere, sono chiamati avigilare: le province autonome di Trento e Bolzano, Marche,Abruzzo, Molise e Basilicata, ad esempio, pur effettuandoprelievi d'organo non dispongono nel proprio territorio diCentri di trapianto.Ai viaggi della speranza e al non utilizzo degli organi dispo-nibili potrà dare una prima risposta la rete informatica dicollegamento tra il Centro nazionale dei trapianti e i centriinterregionali e regionali, nella quale affluiranno le manife-stazioni individuali in vita di consenso all'espianto, primafase di quel registro informatico che metterà in rete i datirelativi ai pazienti in lista d'attesa. Grazie al registro centra-lizzato sarà più facile raggiungere una gestione omogeneasul territorio delle tecniche ordinarie di trapianto, una pari

opportunità di accesso alle informazioni e alle cure al nordcome al sud. Se si osservano i dati sugli organi prelevati nel1999 si può facilmente vedere come sui 1.347 reni preleva-ti, 881 provengono dal nord e solo 207 dal Sud, dei 348cuori espiantati solo 58 provengono dal sud, 60 dal centroe ben 230 dal Nord.

Suscita qualche perplessità la presenza al sud di ben 14centri di trapianto del rene a fronte dei 19 presenti alnord, mentre i trapianti di tale organo effettuati al sud

sono soltanto 156 a fronte degli 887 effettuati al nord.Sono 8 i centri di trapianto del cuore presenti al nord e 3 icentri autorizzati al sud: i trapianti di cuore effettuati al nordnel 1999 sono stati 252 mentre quelli effettuati al sudammontano a 41.L'Italia ospiterà quest'anno dal 27 agosto al 1 settembre ilXVIII Congresso della Società internazionale dei trapianti.Esso si propone di mettere a confronto i più grandi studio-si mondiali che parleranno del futuro della trapiantologia:dal trapianto di cellule cerebrali per ristabilire funzioni neu-rologiche compromesse, alla clonazione di organi a partiredalle cellule staminali, agli xenotrapianti da animali tran-sgenici. Il rischio di degenerazioni tecnicistiche è reale eallarma l'opinione pubblica.Qui si apre lo spazio più importante di collaborazione conle realtà della società civile. Lontano dai clamori della cro-naca le associazioni fanno vera informazione di servizio.Al tempo stesso essi conoscono dall'interno le realtà terri-toriali e possono segnalare puntualmente carenze e omis-sioni perché spesso li pagano sulla loro pelle.Penso che si debba denunciare con più forze, e punire consanzioni che prevedano fino alla revoca dell'autorizzazione,l'inerzia di quei centri che si dimostrino inattivi per conflit-to d'interessi rispetto ad altri servizi. Solo con una coopera-zione stretta tra istituzioni, professionisti e associazioni epi-sodi di malcostume e casi d'eccellenza clinica potrannoavere ciascuno il giusto riconoscimento o la necessaria san-zione da parte delle autorità, ma, e questo è più importante,da parte di tutti i cittadini.

* Pres. Comm.Affari SocialiCamera dei deputati

Trimestrale dell’Associazione Italiana per la Donazione di Organi e Tessuti - Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica - Reg. Tribunale di Roma n° 224/98 del19 maggio 1998 Iscritto al Registro Stampa del Garante per l’Editoria - Spedizione in abbonamento postale -45% - Art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Filiale di Roma.Direzione: Via Silvio Pellico 9 - 00195 Roma - Tel. e Fax 06/3728139 - Internet: http://www.aido.it - Email: [email protected] - Si contribuisce alle spese di stampa comeamici: Socio Aido L. 20.000 - Ordinari L. 50.000 - Sostenitori L. 100.000 - Versamenti sul c/c/ postale n. 22957005 intestato a L’ARCOBALENO - Via Silvio Pellico9 - 00195 Roma oppure sul c.c. 21263 intestato a Aido Nazionale - Credito Italiano, Agenzia Trionfale - via Trionfale, 7110 - ABI 02008 CAB 03240.

Anno 3 - n°2 Luglio 2000

In questo numero:Un forte “no” ai pregiudizi religiosi

di Mons. Giuseppe Agostino

Al servizio della conoscenzadott.ssa Emanuela De Juli

Festa grande nelle piazzedi Giampaolo Saltini

Il futuro è già presentedi Vincenzo Passarelli

Condannata la “Lega contro la predazione di organi”

La nostra parola d’ordine: vigilare sull’applicazione della legge

di Lucio D’Atri

Il medico rianimatore: questo sconosciuto

di M. Carmela Zingales

Pag

Donando gli organi donerai la vita.Di questa nuova vita non beneficeràsoltanto il trapiantatoma tutte le persone che lo amanoe che insieme a lui soffrono nell'attesae nella speranza di trovare qualcuno,come te, capace di tanto amore.Farlo significa diventare migliori.Credici, come me. Attrice

Revocare l’autorizzazioneai centri non attivi

ON. MARIDA BOLOGNESI*

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il valore della donazione

L’ARCOBALENOper una cultura della donazione

Informazione per i lettoriÈ cambiato l’istituto bancario di riferimento per l’Arcobaleno. Riportiamo qui di seguito

i nuovi dati bancari.

Credito Italiano - Agenzia Trionfale - Via Trionfale, 7110C.C. numero: 21263 intestato ad Aido nazionale L’Arcobaleno

ABI 02008 - CAB 03240

RominaMondello

IIttaalliiaannii bbrraavvaa ggeenntteeDDoonnaazziioonnii iinn ccrreesscciittaa

Pag. 4 - 5: Mascia Ferri

Monsignor Giuseppe Agostino, metropolitadella diocesi di Cosenza - Bisignano, in una

lettera aperta rivolta ai fedeli della sua diocesi,invita tutti ad assumere un atteggiamento vera-mente cristiano attraverso l’adesione alla dona-zione degli organi. Un atto oblativo in sintoniacon il Vangelo, l’inizio di una cultura del donocontrapposta all’egoismo esasperato. Ospitiamovolentieri sulle pagine della nostra rivista l’inter-vento di Monsignor Agostino.

“Carissimi, in occasione della distribuzionedelle schede elettorali per i referendum, in

allegato, ci è stata consegnata una tessera da com-pilare e portare sempre con noi. Si tratta di unadichiarazione personale, attraverso un “sì” o un“no”, che si può cambiare in qualsiasi momento,nella quale si esprime la propria disponibilità adonare gli organi e i tessuti dopo la morte, a scopodi trapianto.Perché vi scrivo? Sono certo che voi comprendetel’alto valore morale di tale proposta. E’ un segno divera cultura, non solo sanitaria, ma di autenticasolidarietà che il nostro Paese, in sintonia con tantealtre nazioni del mondo, ha espresso. Intervengo,come vostro Pastore e guida nella fede, per esor-tarvi a valutare, nella luce del Vangelo, la vostrarisposta. Al di là di ogni aspetto medico che puòinfluenzare la scelta di ognuno, sempre da rispet-tare, vorrei offrirvi una lettura etica, spirituale dellasuddetta richiesta.“Donare” è l’atteggiamento piùespressivo di una coscienza cristiana. Gesù, ilSignore, per noi è stato tutto dono. Ha dato paceagli afflitti, conforto agli incerti, salute agli infermi,perdono ai peccatori.Soprattutto come vertice oblativo ha dato la suavita sulla croce.Alla sua sequela dobbiamo dare unorientamento alla nostra esistenza.

E’ veramente positivo, e fondamentalmentegioioso, sperimentare quanto sia bello “donare”.

Si dice, ed è vero, che noi abbiamo quanto avremodonato. Il dono ultimo e pieno che Dio ci farà,quando l’incontreremo dopo la nostra morte terre-na, come lui ci ha insegnato, è commisurato aldono, spezzettato nei tanti doni, che noi avremofatto al nostro prossimo. Donando qualcosa di noi,imitando Cristo, daremo vita, faremo come risorge-re un fratello o una sorella provati da un bisognofisico serio. In un certo senso, si può dire, noi con-tinueremo a vivere, o comunque faremo vivere;daremo vita agli altri. Per cogliere questo gestocosì alto, bisogna capirne il senso. E’ necessarioessere, per questo, illuminati e incoraggiati.Esorto i parroci, i catechisti, gli insegnanti di reli-gione e le religiose ad annunziare la forza cristianadi tale gesto. Bisogna particolarmente insistere persuperare alcuni pregiudizi che purtroppo ancoraesistono. C’è la paura dell’effettiva avvenuta morte.Su questo punto, credo, dobbiamo fidarci dellascienza e della serietà dei medici. C’è il pregiudizioreligioso, e cioè, che noi non possiamo disporre dinoi. Questo è vero per quanto riguarda una mutila-zione, un arbitrio morale, ma non per una donazio-ne post-mortem. Anzi, questo è nella linea dellamisteriosa verità della “risurrezione della carne”frutto dell’amore.Tanti altri pregiudizi scaturiscono dall’ignoranza, esono nutriti dalla paura che è, poi, l’istinto conser-vativo dell’uomo. Dobbiamo, invece, ben meditareche mai ci “possediamo” tanto, come quando ci“doniamo”. Dice il Vangelo: ”Solo chi perde sé stes-so ritroverà sé stesso” (Lc 9,24).Carissimi, in un tempo di grande incomunicabilità,di solitudini esasperate, di egoismi che generanomeccanismi di difesa e atteggiamenti di accusareciproca è molto significativo contrapporre unacultura del dono, dell’attenzione all’altro. LoSpirito del Signore ci ispiri ogni buon sentimento.Nelle grandi scelte della vita dobbiamo primaria-mente pregare per avere la Sua Luce e soprattuttoperché sia Lui a toccare i nostri cuori, rompendo leeventuali resistenze per aprire in noi nuovi varchidi speranza.Quando si avvia la cultura del dono, si riaccende laPasqua e si apre un futuro migliore.”

*Arcivescovo di Cosenza - Bisignano

Un forte “no” ai pregiudizi

religiosi

L’ARCOBALENO

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MONSIGNOR GIUSEPPE AGOSTINO*

Trapianto polmonare: una realtà consolidata di cui si conosce poco.L’associazione Sipdat ha l’obiettivo di fare informazione tra i cittadini e i medici

Al servizio della conoscenza

Associazioni

Da una recentissima indagine è clamorosa-mente emerso che soltanto una piccolissimaparte della popolazione è al corrente dell'at-

tuazione del trapianto polmonare come opzioneterapeutica di molte malattie polmonari in fase ter-minale.Dato ancora più sconcertante è il rilievo che, anchenella categoria medica, le informazioni e le cono-scenze sul trapianto polmonare sono scarne edinsufficienti.Potremmo discutere all'infinito sull'individuazionedei responsabili di tale disinformazione, passandodalle istituzioni, vuoi ministeriali e/o ospedaliere,alle figure sanitarie, dai mezzi d'informazione fino allo stessodisinteresse della gente.Eppure lo stesso non vale o comunque lo è in maniera decisa-mente inferiore, per i trapianti di rene, di cuore, di fegato.Verrebbe quasi da pensare che il vero colpevole sia il polmoneche, nella sua fragilità e forse, minore nobiltà, non sa assurgere alruolo di protagonista nell'ambito del trapianto d'organo.Ma è veramente così? Di trapianto polmonare si discute e se neparla sicuramente troppo poco e forse, cosa ancora più grave,esclusivamente tra gli addetti ai lavori ed in sedi unicamente con-gressuali. Esiste un vuoto informativo tra gli operatori tecnicosanitari e la popolazione, un'incapacità a trasmettere gli stessidati, le stesse notizie, le medesime linee guida che da anni hannofatto degli altri trapianti un argomento di più facile discussione.Certo, il trapianto di polmone è vessato da una maggiore diffi-coltà tecnica, da una più facile comparsa delle complicanze, dauna significativa e rilevante facilità alle infezioni opportunisti-che. Ma è anche vero che ormai il trapianto di polmone è dive-nuto una realtà consolidata, concreta, vera.Una realtà che ha ridato la "vita" a molte persone, che ha per-messo a molti di ritornare a prendere gusto per le cose semplicidella vita. In questa dimensione di disinformazione, di mancanzadi dati, di "non cultura" del trapianto polmonare, oltre a tutto ilcorollario di problemi che ruotano attorno al mondo dei tra-pianti in genere, nasce, cresce e vuole rafforzarsi la "SocietàItaliana di Pneumopatie da Trapianto", SIPdaT.Di recentissima costituzione la SIPdaT, associazione apartitica,apolitica e senza fini di lucro, per impostazione statutaria, preve-de la presenza, all'interno del suo consiglio direttivo, sia di figuremediche come di pazienti sottoposti a trapianto polmonare, cosìda salvaguardare sia l'aspetto medico-scientifico che quellosocio-umanitario. Gli scopi della SIPdat vogliono arrivare a col-

mare quel vuoto informativo e quella lacunache,spesso si crea tra gli addetti ai lavori e gli"utenti".La SIPdaT vuole divenire il portavoce di tutte leproblematiche del trapianto di polmone, così dacostituirsi punto di riferimento ed organo consul-tivo ai vari livelli. Favorire e diffondere la culturadella donazione, dialogare a più strati coinvolgen-do il mondo della giurisprudenza, dell'etica, dellabioetica e delle religioni, rappresentare per tuttiun momento di riflessione scientifica, interveniresu momenti di disagio "economico" di coloro che,dopo aver subito un trapianto di polmone, potreb-

bero vedere inficiati i risultati ottenuti, per l'impossibilità dimantenere un livello standard terapeutico qualitativo.

La SIPdaT si prefigge inoltre di collaborare con tutte quelleassociazioni animate dallo scopo di divulgare, nella popola-zione, i molteplici aspetti che caratterizzano la donazione

degli organi ed il trapianto stesso. Ha così avviato una stretta col-laborazione con alcune sezioni dell'AIDO nel proposito di raffor-zare l'impatto del trapianto d'organo nelle coscienze di tutti i cit-tadini.Fiore all'occhiello della SIPdaT è il periodico "Nuovi Orizzonti",organo ufficiale dell'associazione; una rivista che, pur mantenen-do un elevato profilo scientifico, riesce ad essere alla portata ditutti, garantendo ed offrendo risorse informative di sempliceconsultazione.E' un programma sicuramente ambizioso,non scevro da difficoltàgestionali ed operative ma il punto di forza di tutto il pannellostrutturale dell'associazione è sicuramente, il grande entusiasmoche anima tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito econtribuiscono quotidianamente alla crescita dell'associazione.Un entusiasmo che, nato tra le mura di un piccolo studio medi-co, sta rapidamente tracimando i confini per arrivare a contagia-re tutti coloro che vengono man mano coinvolti.

Per informazioni: SIPdaT Società Italiana di Pneumopatie da Trapianto Divisione di Pneumologia "A. Piazza"Azienda Ospedaliera Niguarda Ca' GrandeP.zza Ospedale Maggiore, 3 20162 MilanoTel. 02.64442621 / 2530 - fax 02.64442709.

* Dirigente medico 1° livello Unità Operativa di Pneumologia Azienda Ospedaliera Ca’ Niguarda

A CURA DE LA REDAZIONE

Dalla legge Crispi 1890al Welfare 2000

Lo Stato assistenziale è un ricordo del passato, precisamentedel 1890, anno in cui venne promulgata la legge Crispi. Nel

2000 le cose dovrebbero cambiare. Il condizionale in questocaso è d'obbligo, almeno fino a quando la nuova legge sull'assi-stenza non avrà completato il suo iter parlamentare. Intanto ilprimo risultato è stato ottenuto con l'approvazione dellaCamera.Adesso la parola passa al Senato.Le innovazioni apportate dalla nuova legge riguardano in parti-colare il Terzo Settore, che dovrà condividere con lo Stato fun-zioni di assistenza e sussidiarietà. In poche parole, garantire glistandard minimi per tutti, assicurandosi che le altre contropartisociali assolvano ai loro compiti.Sono tre le novità "pratiche" di tutela e integrazione.Il reddito minimo di inserimento è stato esteso a tutto il territo-rio nazionale e sarà erogato alle famiglie indigenti o agli anzianisoli e in difficoltà. Il prestito d’onore sarà adottato in tutti iComuni e darà la possibilità di prestiti a tasso zero alle famiglieche attraversano periodi difficili, comprese le famiglie di immi-grati. Un’altra novità è il “voucher “ sociale, un buono-servizioche dà diritto ad alcune prestazioni assistenziali, con la possibi-lità di scegliere a chi rivolgersi per ottenerle, senza distinzionetra soggetti pubblici o privato sociale.

Barbara Aru

leggi e conti del non profit

Una rete europea per lo scambio

degli organi

Entro dicembre di quest’anno verrà presentato alla ComunitàEuropea il progetto definitivo proposto dal Centro nazionale

Trapianti per l’informatizzazione del sistema di scambio degliorgani e tessuti. Si tratta del primo progetto di rete informatizza-ta a livello europeo di cui l’Italia è promotrice e diretta coordi-natrice.Al progetto hanno aderito tutte le organizzazioni europee di tra-pianto al fine di poter avere il monitoraggio dell’intera attività intempo reale. Sarà possibile sapere dove sono i donatori (informa-zione fondamentale per le assegnazioni delle urgenze) ed averel’elenco completo delle liste di attesa che rimarranno comunquein ambito nazionale.«Nessuna Europa unita in termini di donazione»: chiara è in talsenso la posizione del Centro nazionale che rafforza il principiodella nazionalità dell’attività di trapianto, sostenendo il diritto delmalato ad essere trapiantato e curato nel proprio paese e possi-bilmente nella propria regione. I “viaggi della speranza” nonavranno più senso di esistere, solo se ogni regione rafforzerà ilsuo impegno per rendersi autonoma sia nell’attività di prelievoche in quella di trapianto. Potranno pertanto essere scambiatisolo gli organi in eccesso,ossia organi che non hanno trovato col-locazione nel paese d’origine o per sovrabbondanza numerica oper incompatibilità con i riceventi. Il progetto europeo riguardapertanto lo scambio di una serie di dati che potranno essere utilia tutti i Paesi europei.

Mascia Ferri

DOTT. SSA EMANUELA DE JULI*

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L’ARCOBALENO

La Giornata Nazionaledella Donazione eTrapianto di Organi,

alla sua terza edizione, èentrata a pieno titolo trale manifestazioni piùimportanti svolte dalVolontariato a livellonazionale.

Il coordinamento dellaorganizzazione ed esecu-zione delle molteplici atti-vità è gestito dal Comitatopromotore composto daAido, Aned, Aitf, Acti, AirtMarta Russo, Rete delleCittà Sane a cui, ognianno, si aggiungono dueRegioni che si assumonoil ruolo di guida verso lealtre amministrazioni regionali e che garantiscono ilfinanziamento delle attività a livello nazionale e delmateriale promozionale.Ruolo importante ha anche il Ministero della Sanitàche si è fatto promotore del Decreto Ministeriale isti-tutivo della Giornata e che, ogni anno, ne fissa la datadi svolgimento.Per il 2000 la data stabilita è stata il 14 maggio in con-seguenza della necessità di evitare contemporaneitàcon la consultazione elettorale amministrativa. Leregioni guida sono state il Veneto e la Campania.L’indeterminatezza della data di effettuazione e le inci-denze delle elzioni amministrative con la ridotta ope-ratività delle Giunte regionali ed il cambio delle stesseha fatto sì che solo il 5 aprile si fosse sicuri di qualisarebbero state le Regioni guida, e quindi, dei finan-ziamenti.Ciò ha comportato un ritardo dell’avvio della faseorganizzativa con una compressione dei tempi di rea-lizzazione e distribuzione del materiale promozionale.Lo sforzo organizzativo è stato notevole ed ha impe-gnato completamente la sede nazionale Aido per piùdi un mese. Sono stati ordinati, realizzati e distribuiti:216.000 manifesti, 502.000 volantini, 175.000 cartoli-ne, 100.000 adesivi, 8.000 magliette, 40.000 bandane,50.000 palloncini. Sono state inviate lettere e manife-sti a 5.000 Sindaci, Presidenti di Provincia e diComunità montane e a 18.000 Parroci.La risposta delle strutture Aido a tutti i livelli è stata,per la maggior parte, superiore ad ogni aspettativa.Nelle piazze di quasi tutte le città ed i paesi sono statepredisposti “punti immagine” in cui, oltre a distribuireil materiale promozionale, sono state fornite informa-zioni sulle problematiche della donazione.Le attività della manifestazione sono state moltissimee di vario tipo: convegni scientifici, gare sportive, con-certi, incontri nelle scuole.

Buona la presenza sullastampa nazionale e sullereti RAI e Mediaset con pas-saggi, in particolare a“Quelli che il calcio” e“Striscia la notizia”, mentrenello studio 3 della RAI diVia Teulada, dove MicheleCucuzza conduce “La vitain diretta”, sono state distri-buite le bandane con il pel-licanino che il pubblico e icameramen hanno indossa-to legandole sulla testa ointorno al collo.Molto più rilevante la pre-senza sui giornali e le retitelevisive locali che, ovun-que, hanno dato risalto alleattività svolte con intervi-

ste ai rappresentanti locali dell’Aido. Particolareimportanza ha avuto il coinvolgimento della Lega cal-cio che ha permesso l’ingresso negli stadi di serie A, Be C con l’entrata in campo delle squadre con le ban-dane, la lettura di un messaggio nell’intervallo e loscambio di gagliardetti.In moltissime Chiese si è avuta una particolareLiturgia con apposite letture e preghiere.

Particolare rilevanza hanno avuto la “Vogada perla vita” organizzata a Venezia ed il “Triangolare dicalcio” svoltosi a Napoli con la Nazionale

Trapiantati, la squadra dei Cantanti neomelodici cam-pani e quella dei Giornalisti campani.Tra le altre manifestazioni organizzate hanno avutoparticolare risalto: la diffusione dello spot diCastellitto attraverso le reti televisive locali e naziona-li della Calabria;“Straconvitto 2000”, passeggiata dellasolidarietà a Cosenza; tre concerti di musica classica(Mantova, Bergamo, Milano) e l’affissione di manifestinelle farmacie in Lombardia; il concerto di AndreaGriminelli a Reggio Emilia; la marcia per le strade diRoma;il concerto di musica classica al Conservatoriodi Matera; il Giubileo del Donatore e del Volontario alSantuario della Madonna della Salute di Porto diLegnago (VR) con la partecipazione del Vescovo diVerona e conclusione con uno spettacolo teatrale alteatro Salieri.Ancora, “Corri con noi..in bici, pattini, a piedi” e con-certo di Mogol a Palermo; attività varie ed incontri conla partecipazione di Mr. Green a Isernia; una gara podi-stica a Campobasso; le semifinali degli sport tradizio-nali (filet, tsan, rebatta e palet) in Valle d’Aosta; la sfi-lata di auto storiche a Firenze.Il Comitato promotore si è già mosso per stilare il pro-gramma della 4° Giornata del 2001 nella speranza chela definizione della data di effettuazione e delleRegioni guida possa avvenire con largo anticipo inmodo da consentire una fase esecutiva meno concita-ta che nel passato. Un anticipo necessario inoltre perorganizzare attività che abbiano una grande rilevanzaa livello nazionale per una maggiore sensibilizzazionedell’opinione pubblica alle tematiche della Donazionee Trapianto di Organi.

Convegni, gare, concerti, incontri nelle scuole, “passaggi” tv: un successo meritato per la terza Giornata Nazionale della Donazione

Festa grande nelle piazzeGIAMPAOLO SALTINI

Donazione

Colori e fiabe per la vita

Una fiaba modernaper far capire che

si può realizzare ancheciò che sembra impos-sibile, a patto che gliuomini non si rinchiu-dano nel loro egoismo.

“L’albero delle cor-nee” è una novella

breve scritta da SirioMalfatti, coordinatoreper la Donazione e ilTrapianto di organi etessuti di Livorno.Il racconto è stato stampato a curadell’Azienda sanitarialocale 6 di Livorno edistribuito in occasionedella Giornata naziona-le della Donazione.

Settepannellisu Cdrom

Fantasia, colori e tantisimboli della vita.

Sono le immagini deipannelli che la classeIII° C del Liceo artisticostatale “Arturo Martini”di Savona ha preparatoin occasione dellaGiornata nazionaledella Donazione.Le immagini con i settepannelli sono stati pub-blicati su un Cd rom.

Le “piccole”, grandi iniziative

Messaggio del Patriarca di Venezia, Cardinale Cé

È merito dell’Aido se la cultura della donazione è largamente condivisa

“Nell’impossibilità di presiedere personalmente lacelebrazione eucaristica dell’Aido per impegni

pastorali legati al mio ministero, mi è caro esprimereall’Associazione vivo apprezzamento per il suo impe-gno di sensibilizzazione e di concreta solidarietà.Il dono dei propri organi è uno dei segni morali più altidi questo nostro tempo: un gesto fraterno di autenticoamore e di squisita solidarietà.E’ merito dell’Aido se questa cultura della donazione èpassata dal livello di scelta elitaria di pochi, a scelta disolidarietà umana e cristiana sempre più condivisa.Tale cultura deve però ancora crescere e ciò costituiràun più alto livello di civiltà: è una bella sfida per l’iniziodel nuovo millennio!Questo è l’auspicio che elevo per l’Aido ed è l’invitoche rivolgo ai singoli cristiani e alle comunità,perché sifacciano promotrici della cultura della donazione esiano, in questo importante settore, testimoni di unostile nuovo di vivere il dono del corpo fattoci dalCreatore: un modo per essere, in questo tempo, testi-moni di speranza. Benedico tutti di cuore”.

L’ARCO

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Italiani brava gente, dA CURA DI M

Parte a settembre a pieno regime la rete telematica nazionale

Il sistema di rete telematica, elaborato dagli esperti infor-matici delle Regioni Lazio e Lombardia, prevede la trasmis-

sione dei dati raccolti presso le ASL al Centro Nazionale diriferimento che li renderà disponibili ai Centri interregionaliogni volta che verrà segnalato un potenziale donatore. Ladichiarazione di volontà, rilasciata dal donatore presso leASL, oltre a quella eventualmente conservata con i docu-menti sarà così verificata.La raccolta delle dichiarazioni di volontà presso le ASL è pre-vista dall’art. 23 della legge sui trapianti (L.91/99) e si affian-ca alla possibilità data ai cittadini di dichiarare il proprio con-senso o dissenso compilando la tessera del ministero dellaSanità o una dichiarazione personale. Ma la rete telematicanon è stata realizzata solo per la registrazione delle dichiara-zioni di volontà dei cittadini sulla donazione degli organi.Essa è indispensabile per la raccolta e lo scambio tra i varicentri di tutte le informazioni relative alle donazioni, ai pre-lievi, ai trapianti di organo e ai casi urgenti.Il sistema è già attivo in almeno 10 Ausl dallo scorso 3luglio, in via sperimentale, per la parte dedicata alla raccol-ta delle dichiarazioni di volontà, altre 50 Ausl saranno pron-te per la metà di luglio e per il mese di settembre è previ-sto l’avvio su tutto il territorio nazionale. Il 18 luglio partiràanche la sperimentazione del sistema di collegamento tra icentri interregionali per lo scambio di informazioni.

Novità

Cosa dice e fail centralino telefonico

Si è rivelato di grande utilità il centralino telefonico istituitopresso il Centro Nazionale Trapianti per informare sul tesseri-

no distribuito dal ministero della Sanità in occasione dei refe-rendum dello scorso giugno.E’ stata data risposta a 2.756 telefonate di cui il 63,1% di donnee il 33,5% di uomini. Pochissime le telefonate dei minorenni(0,9%) e relativamente basse quelle dei maggiorenni fino a 30anni che hanno rappresentato il 12,5%. Il 34,3% delle telefonatesono state fatte da persone di classe media di età compresa tra i30 e i 50 anni. Il dato più interessante è invece rappresentatodalla percentuale di telefonate di persone decisamente più adul-te, di età compresa tra i 51 e i 70 anni (29,3%) e di ultra settan-tenni (16,7%).Oltre alla necessità di chiarire che il sistema del silenzio assensonon è ancora applicato,sono state date indicazioni circa la neces-sità o meno di consegnare o spedire il tesserino. E’ importantequesta domanda perchè evidenzia che l’iniziativa del Ministeroha avuto un certo grado di gradimento e attenzione. Da prende-re in considerazione anche le domande sui limiti di età e lo statodi salute ai fini della donazione, che possono rappresentare ildesiderio, da parte di persone anziane o malate, di sentirsi anco-ra utili per la società. Numerosi i dubbi sulla morte celebrale, ilcoma e i tempi del prelievo, sintomo evidente della mancanza diun’informazione attenta e puntuale.Delle persone che hanno telefonato, il 74,4% si è dichiarato favo-revole alla donazione, soprattutto donne, e l’8,6% contrario,soprattutto uomini. E’ chiaro che questi dati non possono esserepresi a campione rappresentativo dell’intera popolazione italia-na, ma è importante rilevare che anche persone contrarie alladonazione ed al trapianto hanno voglia di informarsi e capire.

Informazione

Il 7 luglio scorso è stata presentata allaConsulta Nazionale Trapianti la rela-zione sull’andamento delle attività di

donazione prelievo e trapianto nei primisei mesi del 2000.Alla riunione, a cui hanno partecipato ilDirettore dell’Istituto Superiore di Sanità,Prof.Giuseppe Benagiano, il Direttore delCentro Nazionale Trapianti, Dott.Alessandro Nanni Costa, i rappresentantidei centri di riferimento regionali e inter-regionali per i trapianti e delle associa-zioni impegnate nel settore, è stato espo-sto un quadro generale positivo con unincremento, rispetto ai primi sei mesi del1999, soprattutto nel Sud.

Dott. Nanni Costa, l’incremento positi-vo delle donazioni può dipendere dal-l’operazione tesserino?Il tema tesserino e donazioni sono cer-tamente connessi, ma non credo che cisia una diretta relazione tra di essi.Il senso dell’operazione tesserino è statoquello di aver fatto entrare nelle casedegli italiani il problema dei trapianti,con uno strumento di facile comprensi-bilità.Ma i fattori che più influenzano in modoreale il numero delle donazioni e quindidei trapianti, sono il livello di organizza-zione del processo della donazioneall’interno della struttura sanitaria e illavoro dei coordinatori locali e il gradodi libertà di cui godono all’interno dellastruttura stessa.

Ma non sarebbe stata necessaria unamaggiore campagna informativa?Per la prima volta tutti i cittadini hannoricevuto qualcosa,e questo è importante.

Come cambia il ruolodell’Aido: l’opinione di Nanni Costa

Agire sull’informazionee controllare gli impegni

Intervista

È aumentata l’attività di donazioAziende Sanitarie, sono stati sciolti e attenzione al tema della donazio

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OBALENO forum ● forum ● forum ● forum ● forum ● forum ●

donazioni in crescita MASCIA FERRI

Positivo il quadro generale dell’andamento delle dona-zioni rispetto ai primi sei mesi del 1999 con un aumen-to di 24 unità (417 rispetto alle 393 del 1999).

Crescono, in proiezione annuale, i donatori i cui organi sonostati trapiantati: da 13,8 per milione di abitanti (pmp) nel1999 a 14,5 nel 2000.Interessante e significativo è l’aumento del 45% del Sud cheraggiunge i 7,7 donatori pmp. Per la prima volta l’aumentodelle donazioni del sud supera quello del nord. Ma se si con-sidera che per stabilizzare il numero dei pazienti in lista diattesa è necessario un livello di 20 donazioni per milione diabitanti, il salto del meridione è solo un primo passo. Il nordrimane in testa con 24,0 donatori pmp seguito dal centrocon 12,8 donatori pmp.Tra le regioni, prima per numero di donazioni è l’EmiliaRomagna con 33,7 donatori per milione, a seguire con buonirisultati il Friuli Venezia Giulia con 28,7 donatori pmp, la pro-vincia di Bolzano 25,9, il Veneto 25,7, la Liguria 24,6 e ilPiemonte 24,0. Al livello più basso sono la Campania con 3,8donatori pmp e la Sicilia con 3,1.Il calo delle donazioni avviene invece in due regioni ad ele-vata tecnologia: in Toscana (-27 donatori utilizzati) ciò èdovuto probabilmente ad un assestamento del sistema, men-tre la Lombardia (-16 donatori) può contare su una strutturasanitaria forte in grado di dare molti donatori.Positiva è invece la crescita del Lazio (+11 donatori utilizza-ti), del Friuli Venezia Giulia (+11), della Puglia (+11), dellaCalabria (+5), e della Sicilia (+5).

Il Sud cresce più del Nord.Ma è ancora indietro

La normativa sull’affidamento dei fondipubblici a soggetti privati come un’agen-zia di comunicazioni, particolarmentecomplessa, sta ritardando la possibilità difar partire una campagna informativa ade-guata. Tuttavia ritengo che il bilancio siapositivo.

I cittadini hanno decisamente gradito iltesserino,e questo dimostra che spesso lepreoccupazioni vengono più dagli “esper-ti” che dalla gente comune.

Come vede il ruolo dell’AIDO dopo que-sto primo intervento del Ministero?Certo i tesserini hanno cominciato unnuovo periodo in cui lo Stato si fa caricodella richiesta e della raccolta di parere.Questo pone non il problema dell’esi-stenza dell’AIDO ma la necessità di undiverso tipo di collaborazione tra l’Asso-ciazione, il Centro Nazionale Trapianti e ilMinistero.Si tratta di cominciare insieme una nuovastrada. Il ruolo delle associazioni di volon-tariato è di due livelli, uno sull’informa-zione e l’altro sul controllo.Le associazioni, vivendo sul territorio,hanno il termometro della situazionesoprattutto a livello regionale; il lororuolo non sarà più di adesione (perché ilcittadino quando la legge sarà a regimedeciderà indipendentemente dall’adesio-ne all’associazione) ma di supporto eaffiancamento alla struttura pubblica.

La contropropaganda come si è mossa?Nello spazio che abbiamo avuto sui mediatra ragionamenti positivi e ragionamenticontrari, vediamo che sono nettamenteprevalsi i ragionamenti positivi.Abbiamo incontrato nel corso della cam-pagna un atteggiamento dei media che hadato molto spazio alla distribuzione deitesserini, e ciò ha consentito di iniziare inmodo sereno,dando della donazione e deltrapianto un’immagine positiva.

Ci possono essere delle pro-spettive o bisogna basarsi solosui dati effettivi?Abbiamo per la prima volta unaumento maggiore al sud che alnord.Questo probabilmente gra-zie al lavoro che i centri regiona-li hanno iniziato a fare e che i ria-nimatori stanno facendo. Noncredo pertanto che si debbaessere pessimisti.Se nei prossimi mesi il sistemalavorerà con attenzione ed impe-gno potremmo cogliere altririsultati positivi. Tuttavia i dativanno letti sempre con unacerta cautela.

one soprattutto al Sud, è partita la rete telematica in molte i dubbi del tesserino: gli italiani hanno dimostrato sensibilità

one ribaltando tutte le previsioni pessimistiche degli esperti

Sabato 17 e domenica 18 giugno si è tenu-ta a Roma, presso la sala congressi

dell'American Palace, l'Assemblea NazionaleIntermedia. Erano presenti ai lavori i rappre-sentanti di 18 regioni.La presidente Enza Palermo, prima di leggerela relazione sull'attività svolta nell'anno 1999,ha ricordato che la fine del 1999 e l'inizio del2000 ha visto l'emanazione, da parte delministero della Sanità dei primi decretiapplicativi della legge 91/99. In particolare siè soffermata sul decreto 8 aprile 2000 e sul-l'invio a tutti i cittadini della tessera per ladichiarazione "provvisoria" della volontà inmerito alla donazione degli organi.Tutto ciò ha naturalmente condizionato l'at-tività associativa, indirizzandola, ancor piùche nel passato, all'informazione verso l'e-sterno e verso l'interno. La presidente hainoltre sottolineato che l'applicazione dellalegge impone all'Associazione una profondariflessione sul suo ruolo futuro. Riflessioneche deve essere portata avanti con concre-tezza e senza campanilismi per non correre ilrischio di una perdita di credibilità verso l'e-sterno. Passando ad analizzare l'attività svoltaverso l'esterno, ha ricordato la partecipazio-ne a numerose riunioni presso il Ministero,nonché a tavole rotonde e convegni. L'AIDOfa parte della Consulta tecnica permanentedei Trapianti e della Consulta del Volontariatodella Sanità. Numerose sono state le presen-

ze in programmi radio e TV nazionali, sullastampa periodica e quotidiana.L'attività verso l'interno è stata caratterizzatadal lavoro delle Commissioni: volontariato,giovani, sanità. In particolare è stato ricorda-to il lavoro imponente svolto dallaCommissione Statuto. Positive sono state le"Giornate informative", mentre entusiasta èstata la partecipazione alla Giornata dellaDonazione. Ancora,è stata realizzata la nuovatessera associativa e altro materiale informa-tivo e il giornale "L'Arcobaleno" è ormaidiventato lo strumento principale per la dif-fusione della voce ufficiale dell'Associazionee per lo scambio interno di informazioni.

In conclusione la Presidente ha sottolineatoche l'Associazione deve interrogarsi seria-

mente su quale sarà il suo futuro, allo scopodi continuare a porsi come interlocutoreprincipale delle Istituzioni e dei cittadini,soprattutto coloro che sono in attesa di untrapianto. L'amministratore Nazionale SilvioTardelli ha quindi illustrato il bilancio con-suntivo 1999 e preventivo 2000.È seguito un ampio dibattito che ha interes-sato i vari punti della relazione e che ha vistola partecipazione di tutti i presenti.Al termine, l'Assemblea ha approvato all'una-nimità la relazione, i bilanci e il documentocon le proposte di lavoro associativo per ilprossimo anno che si riporta in pagina, nel-l’articolo sulla mozione finale.

Le attività promosse dallaCommissione Nazionale Giovani

La Commissione Nazionale Giovani,riunita-si a Bergamo il 10 giugno scorso, ha stila-

to il seguente programma di attività:- Creazione di una pagina internet da inserirenel sito dell’Associazione già esistente: allaprossima riunione si esamineranno le varieproposte.- Programmazione di un convegno formativoper gli attuali partecipanti della commissione:verrà richiesta la collaborazione del ConsiglioNazionale soprattutto per l’indicazione deipossibili relatori esperti in comunicazione.Compatibilmente con la disponibilità di que-sti ultimi, il mese di novembre prossimopotrebbe essere periodo idoneo allo svolgi-mento del convegno.- Organizzazione di un appuntamento specia-le per i giovani nella giornata nazionale delladonazione del 2001: si è pensato a qualcosadi non eccessivamente laborioso, ad esempiola presenza dei giovani in tutti i campi di cal-cio dove si svolgeranno partite della serie A eB in quella domenica.- Partecipazione al giornale “L’Arcobaleno”con almeno un articolo per trimestre.

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L’ARCOBALENO

Due giornate di riflessione a tutto camposulla struttura dell’associazione alla luce della legge di riforma 91/99

Il futuro è già presenteVINCENZO PASSARELLI

Assemblea Nazionale Intermedia I sette punti della mozione finale

L’Assemblea nazionale intermediariunitasi a Roma il 17 e 18 giugno

2000, sulla base delle indicazioni con-tenute nella relazione morale delConsiglio Nazionale, approvata all'u-nanimità, e dei suggerimenti espressidai Presidenti dei Consigli regionaliper il prossimo anno:

• Confermal'impegno di continuare la formazio-ne permanente dei responsabili e deivolontari AIDO attraverso idoneicorsi. La formazione è importante peruna maggiore competenza che con-senta di pervenire ad una correttaapplicazione delle leggi vigenti e aduna collaborazione attiva nei con-fronti delle ASL, dei Coordinatorilocali e regionali,per l'informazione ela sensibilizzazione della cittadinanza.

• Approva e fa proprie tutte le iniziative delConsiglio Nazionale per una correttaapplicazione delle leggi vigenti:l'Associazione infatti, grazie alla suagrande esperienza nel settore dei tra-pianti, sa quanto la L. 91/99 sia com-plessa e di difficile attuazione e quin-di deve agire in modo che i decretiattuativi possano semplificare e uma-nizzare la legge.

• Sottolineala necessità di attivare tutta una seriedi canali di comunicazione interni edesterni per rafforzare il ruolo e l'im-magine dell'Associazione che devonoessere espressi in modo univoco.A questo proposito, come previstodallo statuto, ogni struttura dovrà sot-toporre alla approvazione delConsiglio Regionale e Nazionale l'e-ventuale suo autonomo materiale dipropaganda.

• Sollecitala centralizzazione e la gestione daparte delle strutture regionali, inmodo uniforme su tutto il territorionazionale, del tesseramento, alla lucedell'art. 23 della nuova legge e in con-siderazione delle richieste da partedelle istituzioni.

• Confermal'importanza del giornale nazionaleAIDO "L'Arcobaleno" quale strumen-to indispensabile per una correttavita interna e per la definizione dellospirito associativo. Se ne auspica unacontinua e maggiore diffusione.

• Sollecitai Consigli regionali a costituireCommissioni Giovani locali, che pos-sano meglio comunicare con ilmondo giovanile oltre che preparare ifuturi ricambi nelle strutture associa-tive.

• Riconfermal'esigenza di completare l'iter per larevisione dello Statuto e delRegolamento, in modo da poter esse-re approvato nell’ Assemblea del2001.

Bonnie Hunt - i bambini la ricorderanno inJumanjii insieme a Robin Williams - dirige

e interpreta questa delicata commediaromantica. E’ la storia d’amore tra l’architettoBob Rueland (David Duchovny) e la came-riera Grace Briggs (Minnie Driver). Bob èrimasto vedovo da poco e lavora giorno enotte ad un progetto, iniziato con la mogliezoologa, per i gorilla dello zoo di Chicago.Grace ha vissuto sempre reclusa a causa diuna grave malformazione cardiaca ed è tor-nata a vivere dopo un trapianto di cuore. Bobe Grace si incontrano casualmente nel risto-rante italo-irlandese di proprietà del nonnodi lei. È l’inizio di una romantica avventurache grazie alla complicità dei parenti, dellasua migliore amica, Megan (Bonnie Hunt),madre di cinque figli e moglie di Joe (JamesBelushi) avrà la fine che gli spettatori siaspettano.È un film adatto a tutti perché trasmette isentimenti e le emozioni in modo reale manon esasperato. Il dramma della perdita diElizabeth (Joely Richardson) viene riportatonella sua verità, con tutto il suo dolore. Allostesso modo la gioia di vivere di Grace e dei

suoi familiari fa percepire la vera dimensione della felicità. L’operazione a cui la pro-tagonista deve la vita viene descritta in modo un po’ sfumato ma credibile. Il film nonsi ferma troppo sull’aspetto tecnico della donazione del cuore ma sul significato chequesto dono ha per chi lo riceve, la vita. Il “cuore”, simbolo di vita e amore da sempre,è sicuramente il principale protagonista di questo film. Cominciando da quello cheGrace riceve, per continuare con i sentimenti, l’amicizia, l’affetto che ispirano i “cuori”di questo gruppo di parenti, amici e animali (gorilla e cani).Ed è infatti questo il messaggio del film: l’amore non finisce mai. Si trasmette o si dona,come un cuore.

Dodo Neubert

Return to me (torna da me)Regia: Bonnie HuntCon : David Duchovny, Minnie Driver, Carrol O’Connor, Jim Belushi, RobertLoggia, David Alan Grier, Bonnie Hunt, Joely Richardson.

guardiamoli insiemeCondannata

la “Lega contro la predazione di organi”

Èstata condannata a un milione dimulta Nerina Negrello, presi-

dente della “Lega nazionale controla predazione di organi e la morte acuore battente” ritenuta responsa-bile di diffamazione nei confrontidell’Aido.Il Tribunale di Bergamo ha fissatouna provvisionale di 10 milioni afavore dell’Aido come risarcimentodei danni morali. La causa era stataoriginata da alcune affermazionicontenute in un volantino diffuso aBergamo e a Genova dalla Legadella Negrello nel quale fra l’altro sidiceva che “l’Aido diffondemalainformazione, inganna le per-sone in buonafede ed è messaggeradi morte e non di vita”, attribuen-dole inoltre il ruolo di “lobby politi-co-economica di copertura dell’in-dustria trapiantistica”.La presidente nazionale dell’Aido,dott.ssa Vincenza Palermo si ècostituita parte civile nel giudiziochiedendo un risarcimento di 100milioni.Durante il dibattimento la Negrelloha contestato la validità delladichiarazione di morte cerebrale, asuo giudizio non accettabile inquanto “l’espianto avviene su per-sona il cui sangue circola sospintodal cuore che pulsa autonoma-mente”.

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L’ARCOBALENO

Prosegue con i contributi di Lucio D’Atri, presidente della sezioneprovinciale di Milano e Piercarlo Fabbio presidente del Consiglio comunale di Alessandria

Il dibattito sul futuro dell’Aido

La nostra parola d’ordine: vigilaresull’applicazione della legge

Riflessioni a margine sulla card della solidarietà

Donatori “doc” con il codice personaled’altruismo. Ma noi già siamosulla buona strada

D'ora in poi potremmo decidere d'essere tesserati.Con unacard particolare ognuno di noi potrà certificare la propria

dote di solidarietà. Potremo dunque portarci appresso ilnostro codice d'altruismo, la nostra voglia di stare insieme con gli altri, il nostropersonalissimo modo di intendere il bisogno.Premetto che non sono tra chi divide il mondo manicheamente tra coloro chesono bravi perché solidali e coloro che sono cattivi, perché hanno deciso di nonaderire alla disponibilità di donare gli organi.L'AIDO, da tempo, è un tal esempio di libertà che mi conforta. Difende le proprieidee, ma non le impone. Si impegna a diffonderle ma è consapevole che non tuttipossono pensarla alla stessa maniera su una materia così delicata e che investe lasfera della coscienza dell'individuo.E da questo punto di vista il suo percorso è una garanzia importante.Sappiamo che non dovremo attenderci né aver timore di speculazioni. Sappiamoche la nostra libertà non potrà essere intaccata da qualsivoglia scelta tenderemo afare. Sappiamo infine,che, tra i complicati meccanismi del dissenso motivato o delsilenzio assenso,spetterà sempre a noi, individui e cittadini,essere protagonisti delnostro destino.

Piercarlo Fabbio

C’è, fra i medici ospedalieri, una figura del tutto spe-ciale: quella del medico rianimatore. Alle sue cure,alle sue capacità, alla sua intelligenza, alla sua sensi-

bilità vengono affidati i pazienti che corrono il rischio diperdere la vita. Ogni giorno il rianimatore combatte unalotta accanita per salvare vite umane, per trattenerle dal-l’estremo distacco, per far tornare alla normalità il respi-ro, il battito cardiaco, la circolazione del sangue deipazienti affidati alle sue cure.La sua preoccupazione, la sua ansia, il suo timore sono tesiad un solo fine: quello di non “perdere” la persona che gliè stata affidata, di non lasciare che la disperazione siabbatta sui familiari che attendono notizie positive apochi metri da quel lettino che potrebbe trasformarsi, daun momento all’altro, in un letto di morte.E’ con questi familiari che si svolge, da parte del rianima-tore, un dialogo costante per rassicurare, per far sperare,per non illudere.Già, perché può arrivare il momento in cui tutti i parame-tri che fanno sperare in una persistenza in vita, cessino dimanifestarsi e giunga per il rianimatore il compito più dif-ficile: quello di dover comunicare ai familiari che non cisono più speranze.E’ un momento doloroso per chi deve ricevere il tremen-do verdetto, ma anche per chi deve comunicarlo.

E’ il momento in cui, anche se non dovrà più chiedere ilconsenso scritto, il rianimatore dovrà coinvolgere i familia-ri nella possibile donazione degli organi.E’ vero che, con la nuova legge, per gli adulti che avrannoespresso il loro consenso o che si saranno avvalsi della for-mula del silenzio-assenso non dovrebbero più esserci remo-re, ma sarà pur sempre il rianimatore a rassicurare i familia-ri sulla certezza assoluta della morte, a dimostrare che nullaè stato tralasciato per evitare il decesso, ma soprattutto adassicurare che la decisione presa in precedenza dal lorocaro, ormai defunto, servirà a salvare altre vite, attualmentein gravissimo pericolo.Bisogna anche ricordare che, secondo la legge, soltanto igenitori potranno dare il consenso al prelievo degli organidei loro figli minorenni. E sarà ancora il rianimatore a doverchiedere di compiere questo gesto d’amore ai genitoridisperati, che non vogliono ancora credere che la loro crea-tura abbia cessato di vivere e possa però salvare altre per-sone.Ricordiamoci, quindi, di questa figura eccezionale di medi-co – spesso neppure supportato da uno psicologo, né daun’assistente sociale – che deve condividere il dolore emitigare la disperazione di chi è stato colpito da una disgra-zia improvvisa.È personale responsabilità del rianimatore, a questo punto,

verificare l’assenza di malattie trasmissibili da parte deldonatore e l’idoneità degli organi da destinare al trapian-to. Nel frattempo dal rianimatore, col supporto delDirettore Sanitario, dovranno essere celermente svoltenumerose altre incombenze: occorrerà inviare al Centrodi riferimento (per noi Milano) un campione di sanguedel deceduto per il controllo di compatibilità tissutalecon i probabili riceventi e mettersi in contatto con i medi-ci prelevatori di cui, tramite la Protezione Civile, bisognaaspettare l’arrivo, poiché nelle Marche si possono prele-vare, con chirurghi locali, soltanto reni e cornee.Infine, naturalmente, si dovrà continuare a monitorare,per non meno di sei ore dal decesso, il paziente morto,trasfondergli sangue, e soprattutto cercare di evitare, permezzo di farmaci potentissimi, il collasso cardiocircolato-rio, assai probabile dopo l’arresto delle funzioni cerebra-li. L’esperienza c’insegna che i prelievi si fanno solo làdove il rianimatore è una persona dotata d’eccezionaliqualità, ma soprattutto di una sensibilità particolare.Tutto questo non va mai dimenticato. Anzi, sarebbe benedimostrare a questi operatori sanitari così “speciali” lanostra gratitudine e ammirazione per la delicatezza delloro compito.Senza dimenticare soprattutto il profondo coinvolgimen-to emotivo cui quotidianamente si sottopongono.

Il medico rianimatore, questo sconosciutoM. Carmela Zingales

Una figura sanitaria spesso trascurata, ma di grande importanza per i pazienti e le loro famiglie

Dopo l’uscita della legge 91/99è indispensabile procedere aduna precisa azione di ristabili-

mento della realtà delle cose odierne,che faccia prima di tutto pulizia diquanto oggettivamente inadeguatodal punto di vista associativo rispettoad una linea e ad una finalità ormainecessariamente nuova e diversa dal-l’attuale. La legge 91/99 ci assegna all’art. 2 lapossibilità, anzi ci affida il compito, insieme coni ministeri della Sanità, della Pubblica Istruzione,e della Ricerca Scientifica, il Centro Nazionaleper i trapianti, gli Enti quali le regioni, le Aziendesanitarie locali ed ospedaliere, le Associazionid’interesse collettivo del settore sanitario, leSocietà scientifiche, i medici di medicina genera-le, della promozione dell’informazione riguardoi prelievi e i trapianti terapeutici. Iniziatived’informazione, quindi, per diffondere fra i citta-dini la conoscenza delle disposizioni della mede-sima legge,delle possibilità di prevenire le malat-tie che possono portare alla necessità di trapian-

ti e delle possibilità terapeutiche deltrapianto di organi e di tessuti.Ma nonè solo un compito d’informazionequello che potrà fare parte del patri-monio dell’Aido futura, sostituendol’attuale che è stato da sempre quellodi fare “cultura della donazione diorgani e tessuti” per far aumentare ilnumero dei trapianti terapeutici pos-

sibili: c’è qualcosa d’altro che noi dell’Aido pos-siamo fare. Sono convinto che come cittadini cispetta anche il compito di controllare che leleggi del nostro Stato siano rispettate anche esoprattutto da chi le deve applicare; pertanto, amaggior ragione, l’Aido, come Associazione dicittadini, deve vigilare affinché le Istituzioni pre-poste eseguano ciò che le leggi prescrivono.Questo è ciò di cui sono profondamente convin-to come cittadino e,come Consigliere Nazionaledell’Aido, farò di tutto affinché anche l’azione dicontrollo diventi compito statutariodell’Associazione stessa.

Lucio D’Atri

dicono di noi...

Http://www.aido.it

È il sito ufficiale dell’Associazioneitaliana donatori di organi. Per saperne di più su donazione etrapianto, con statistiche sulla dif-fusione degli espianti in Italia e l’e-lenco di tutte le sedi provinciali e

regionali dell’Aido. Interessante lasezione sulla legislazione.

Punto di forza

Interessanti i link ai siti italiani einternazionali dedicati alla dona-zione e al trapianto.

Direttore Responsabile: PAOLO SCANDALETTI

Collaboratori: ENRICO ARTESI, ANTONINO AUGUSTO, ADRIANABAZZI, CRISTIANA BERNAUDO, UMBERTO CARUSO,LORETTA CAVARICCI, NELLA CERINO, MIRELLA ELIA,MASCIA FERRI, MARIO FILIPPO (fotografo), CARLAMASSI, DODO NEUBERT, NOVELLA ONOFRI, FRANCOORSI, VINCENZO PASSARELLI, ROSSELLA PIETRANGELI(segretaria), LAURA TRASSINELLI (pubblicità),PIERGIORGIO VOCE (amministratore).Si collabora a titolo gratuito

Proprietario: AIDO - Via Novelli, 10/A - 24122 Bergamo -http://www.aido.it

Progetto grafico: Arch. LUCA SCANDALETTI per Studioroma srl, Viale Medaglie d’Oro, 414 - 00136 Roma

Impaginazione: La Redazione Agenzia di Comunicazione Sociale, srlVia Prospero Santacroce, 5 - 00167 Roma

Tipografia: TIPOLITOGRAFIA TRULLO - Via delle Idrovore dellaMagliana, 173 - 00148 Roma - Tel. 06/6535677 (5 linee r.a.) Fax 06/6535976

Finito di stampare nel mese di Agosto 2000

Tiratura copie 10.000

L’ARCOBALENOper una cultura della donazione

L’ARCOBALENO

Trapianto di fegato da bimbo ad adulto

Con un'operazione durata venti ore l'èquipedell'ospedale Mediterraneo di Palermo haportato a termine ieri un difficile trapianto difegato. Per la prima volta, infatti, l'organo èstato donato da un bambino di appena 11anni a beneficio di un adulto

Metro, 3 luglio 2000

Pelle congelata: ok ai primi trapianti

Al via in Italia i primi trapianti di pelle conge-lata, conservata in azoto liquido a 196 gradisotto lo zero. Il primo intervento è avvenutol'11 febbraio nel Centro grandi ustionatidell'Università di Torino e un secondo è pre-visto nel Centro grandi ustionati dell'ospedaleBufalini di Cesena.

Il Messaggero, 26 febbraio 2000

40mila italiani con insufficienza renale cronica

Quarantamila italiani soffrono di insufficienzarenale cronica,malattia che affligge 3 milioni dipersone nel mondo. Per loro una nuova spe-ranza arriva dal trattamento integrato dialisiperitoneale/emodialisi,che si è rivelato più effi-cace nel prolungare la vita dei pazienti e miglio-rarne la qualità. È quanto emerge da uno stu-dio condotto dal dott. Wim Van Biesendell'Ospedale universitario di Ghent, in Belgio,e presentato a Madrid durante il IV Congressoeuropeo sulla dialisi peritoneale. Secondo i datidel registro italiano di dialisi e trapianto, ipazienti aumentano, ogni anno, del 4%.Gli esperti riuniti a congresso hanno evidenzia-to i vantaggi della dialisi perito-neale come il maggior mantenimento delle fun-zioni renali residue, la minore incidenza di infe-zioni epatiche, minori difficoltà cardiovascolarie una migliore qualità della vita.

Adnkronos, n.15/2000

Reni: nel primo anno rigetto sempre più raro

Il pericolo maggiore in un trapianto non è ilrigetto nei primi 6 mesi dall'intervento, ma ildanno cronico dell'organo (Crad) a 5-10 annidall'impianto."Oggi" ha detto Giuseppe Nanni, chirurgo deitrapianti al policlinico Gemelli di Roma, all'in-contro Redefining Expectations inTransplatation, "il rigetto dell'organo nelprimo anno dall'intervento è sempre piùraro". Multifattoriale e non più solamenteimmunologiche le cause del lento e progres-

sivo danno dell'organo.Tra i primi aspetti davalutare, l'età del donatore e il suo stato disalute. Il rene, infatti,potrebbe essere stato lesodall'arteriosclerosi o dalla pressione alta primadi essere impiantato.Seguono lo sviluppo dellapatologia che aveva già colpito l'organo suquello nuovo, l'ipertensione di cui spesso ilmalato soffre e i farmaci antirigetto che abbas-sano le difese immunitarie e incrementano ilivelli di colesterolo nel sangue."In media" afferma Claudio Ponticelli "la spet-tanza di vita del paziente trapiantato si allungadi 17,7 anni e la percentuale di sopravvivenzaa 6 anni dall'impianto è passata dall'81.6% tra il1983-1986, al 90.3% tra il 91- 94".

Ansa, 12 giugno 2000

Trapianti in Francia,nessun progresso nel '99

Dopo un aumento del 10% nel 1998, il nume-ro dei trapianti di organi in Francia non èaumentato nel 1999,mentre sono aumentati ilnumero dei prelievi possibili ma non effettua-ti (da 1.858 a 1.916) e il numero dei decessidei malati in lista di attesa, passato da 293 a333, tra cui 87 malati di cuore, 86 epatici e 95malati di reni.Sono le cifre fornite dal rappor-to preliminare dell'Istituto francese per i tra-pianti.Nel 31% dei casi è stata l'opposizionedella famiglia a bloccare l'espianto. Dal luglio'98 è stato creato un "registro dei rifiuti": inassenza di opposizione scritta prima dellamorte, il prelievo viene effettuato.

Ansa, 1 giugno 2000

In Abruzzo campagna donazione sangue placentare

Sono circa 400 i cordoni ombelicali già dispo-nibili presso la "banca regionale di sangue pla-centare" attiva presso il dipartimento di medi-cina trasfusionale dell’ospedale civile diPescara.Lo ha ricordato il prof. Glauco Torlontano amargine di un incontro presieduto in Regionedall'assessore Rocco Salini e dal direttoregenerale della Asl di Pescara, AntoninoFabbroncino, per presentare la "campagna diconoscenza e sensibilizzazione per la dona-zione del cordone ombelicale".Una campagna necessaria in quanto per con-servare il cordone ombelicale, il cui sanguepuò essere impiegato utilmente nei trapiantidi midollo, occorre il consenso della donnache viene sottoposta a controlli sanitari almomento del parto e sei mesi dopo.Il cordone viene conservato, per un periodoche arriva anche a 5 anni, in azoto liquido a196° sotto lo zero. La campagna è curata incollaborazione con l'Adisco, attiva dal 1995.La "banca regionale di sangue placentare" diPescara, che collabora con il centro di tipizza-zione tissutale dell'Aquila, è stata istituita nel

1996 con il contributo dell'Istituto Superioredi Sanità.

Ansa, 9 giugno 2000

Cassazione: i sanitari coinvolti nei trapianticontrollino l'attività dei colleghi

Ogni medico coinvolto nell'esecuzione di unespianto e di un trapianto di organi è respon-sabile penalmente dei comportamenti omissi-vi, anche se causati da altri colleghi, che pos-sano mettere a repentaglio la salute o la stes-sa vita del trapiantato.È quello che ha stabilito la Corte diCassazione con una sentenza depositata il 17febbraio (se. IV, sentenza n. 2325). Il fatto sucui i magistrati sono stati chiamati a espri-mersi risale al 1991. A seguito del prelievo diorgani da soggetto affetto da metastasi damelanoma si è proceduto al trapianto deglistessi su due soggetti che, in breve tempo,sono deceduti per lo stesso male. I rianimato-ri, i medici chirurghi che parteciparono all'e-spianto e al trapianto degli organi, il primarionefrologo dell'ospedale presso cui erano rico-verati i due trapiantati, tutti sono stati ritenutiresponsabili penalmente, in quanto con leloro condotte omissive hanno concorso adeterminare la morte dei trapiantati.

Il Sole 24 Ore, 25 febbraio 2000

Pisa: madre dona al figlio un rene e dopo 48 ore torna a casa

Una donna di 61 anni dona il proprio rene alfiglio, da 11 anni in dialisi, e, grazie alla nuovatecnica operatoria in laparoscopia, torna acasa dopo sole 48 ore dall’intervento.L’operazione, avvenuta il 27 aprile al CentroTrapianti dell’Ospedale di Cisanello, ha datoavvio al “primo programma italiano” per lasensibilizzazione alla donazione d’organo traviventi, promosso dalla Regione Toscana incollaborazione con l’Azienda OspedalieraPisana e coordinato dal prof. Franco Mosca.La nuova tecnica, già utilizzata a Baltimora, èsimile a quella assai diffusa per l’asportazionedei cosiddetti calcoli alla cistifellea, con lasola aggiunta ai tradizionali tre forellini di unaincisione di pochi centimetri.Lo scopo della metodica è triplice: un minordolore post-operatorio, la più rapida riabilita-zione del paziente donatore ed anche la sal-vaguardia del suo aspetto estetico.

Il Messaggero, 4 maggio 2000

Trapianto di mucose nasali per migliorare la vista

Ha funzionato e sta dando buoni risultatianche a distanza di tempo il trapianto di tes-suto prelevato dalla mucosa nasale e impian-tato, nello stesso paziente, per correggere

congiuntiviti ricorrenti causate dalla scarsaidratazione dell’occhio. I risultati dello studio,condotto dieci anni fa in Germania, sono pub-blicati sul British Journal of Ophtalmology.Il gruppo di ricerca ha dimostrato che la tec-nica è efficace anche a distanza di anni.I sintomi sono infatti migliorati in oltre il 90%dei pazienti trattati con questo intervento enel 20% dei casi si è ottenuto anche unmiglioramento dell’acuità visiva.Le biopsie eseguite a 20 anni dal trapiantohanno infine dimostrato che le cellule tra-piantate sono rimaste vitali e funzionanti.

Ansa, 6 giugno 2000

Trapianto di cornea saldata col laser:allo Iot primo intervento al mondo

Un trapianto di cornea, e questa non è unanovità. La novità assoluta consiste nella suc-cessiva saldatura, fatta con il raggio laser, anzi-ché con la tradizionale sutura. L’intervento, ilprimo al mondo di questo tipo, è stato ese-guito all’Istituto ortopedico toscano, dovevengono concentrati tutti gli interventi dioculistica della Asl, su un uomo di 52 anni.I vantaggi di questa tecnica innovativa rispet-to al metodo usato finora sono la chiusuraistantanea della ferita e una guarigione moltopiù veloce

La Repubblica, 10 giugno 2000 ,

Il nostro socio, dottor Giovanni Checcucci,in Giappone per motivi di studio, ci invia la foto del monumento al donatore dicornea, eretto nella città di Okazaki.La targa dice:“La banca degli occhi èun’istituzione che registra la vostra volontàdi diventare un donatore (di cornea) perpersone con menomazioni dell’apparatovisivo che possono riacquistare la vistagrazie ad un trapianto di cornea. Questomonumento è stato eretto per rendereomaggio alla memoria dei donatori e peresprimere riconoscenza. Speriamo cherappresenti un simbolo della nostra attivitàper il suo futuro sviluppo”.

Dal Giappone monumento al donatore

DOTT. FRANCO ORSI

Midollo osseoÈ il tessuto contenuto all’interno delle ossa,nella “spongiosa”, deputato alla formazione,maturazione e liberazione in circolo deglielementi cellulari contenuti nel sangue peri-ferico: globuli rossi, bianchi e piastrine.

Virus dell’epatiteÈ un virus che infetta elettivamente le cellu-le epatiche determinando infiammazione delfegato. Esistono diversi virus dell’epatite:A, Be C sono i virus più frequentemente implica-ti. L’epatite A (epatite alimentare) è caratte-rizzata da minore importanza clinica rispettoalle epatiti B e C che determinano frequente-mente la cirrosi epatica.

* Radiologo interventista Istituto Europeo di Oncologia - Milano

Le parole che usiamo

Notizie per noi

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LL’’AARRCCOOBBAALLEENNOOIn questo numero:

Valle d’Aosta: Giovani militari e ufficialihanno partecipato con interesse alla conferenza organizzata dall’Aido presso lacaserma Smalp di Aosta. Concerto di musica varia al Teatro Giacosa. Tra agonismo e informazione cresce la solidarietà alla Giornata della donazione.

Abruzzo: A scuola di generosità.

Veneto: A Venezia una Vogada per la vita. A Mestre, gruppi giovanili dei flauti di SanMarco e musicisti jazz.

Calabria: Sport e sagre in nome della solidarietà.

Sicilia: A Palermo i big in concerto in piazza.

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LE REGIONIper

Direzione: Via Silvio Pellico 9 - 00195 Roma - Tel. e Fax 06.3728139Internet: http://www.aido.it - Email: [email protected]

Piemonte: Colori e fantasia nei muralesallestiti da giovani artisti nell’ex macellocomunale di Alessandria.

Lazio: Si è conclusa a Latina la terza edizione del concorso scolastico dedicato a “Claudio Borrelli”.

Lombardia: Ad un anno dall’inizio dellasua attività, positivo il bilancio della Bancadegli occhi di Monza. A Milano, un forum dedicato al tema dei trapianti. Un confronto tra autorità locali,medici e rappresentanti religiosi.

La regione Lazio, nel ’93, ha istituito un siste-ma regionale di riferimento dei trapiantiarticolato ed in un certo senso coinciden-

te con la tipizzazione dei tre Centri di trapiantodell’università “La Sapienza”, dell’università di“Tor Vergata” e dell’ospedale S. Eugenio.Lo scorso anno, la Giunta regionale ha costitui-to il Centro Regionale di riferimento CRTL pres-so il centro di coordinamento di Tor Vergata chediventa, quindi, l’unica sede avente la funzionedi gestire tutte le informazioni del donatore edel ricevente in attesa del rene come di tutti glialtri organi. L’annessione di altre sette regioni,ha favorito la formazione di un CentroInterregionale che mancava nel Centro-Sud eche potesse interagire con gli altri due centriesistenti NITp ed AIRT e con il centro nazionaletrapianti, in una politica di interscambi di orga-ni e di protocolli di gestione omogenea.Gli aspetti di cui il CRTL si occupa sono descri-vibili essenzialmente in cinque punti:

1. Il CRTL gestisce ed aggiorna le liste d’attesa(rene, cuore e cuore-polmone, fegato e polmo-ne) dei pazienti che vengono iscritti ai diversicentri trapianto del Lazio. Nella sua prima faseun grande impegno è stato speso nel realizzareil più rapidamente possibile una lista unicaregionale dei pazienti candidati a trapianto diorgano.Questo lavoro, particolarmente importante peril trapianto di rene, ha favorito una correttadistribuzione dei candidati nei centri di trapian-to di Roma eliminando le inutili doppie ed inalcuni casi triple iscrizioni che comportavanoper i pazienti problemi logistici, economici edanche psicologici.La lista unica regionale è attualmente compostada 1506 pazienti contro i 1749 che risultavanoiscritti al 31/12/’98.

2.L’attività di segnalazione e di prelievo deipotenziali donatori di organo (PDO) nel Lazio èsempre stata più bassa di quella registrata com-plessivamente in Italia. Questo pone il Lazio inuna situazione ancora critica.Negli ultimi 3 anni non si è registrato il decollorelativo alla crescita delle donazioni che si èinvece verificato nelle regioni del Centro-Norddove, in seguito ai mutati criteri clinici di valu-tazione dei PDO (ad es. l’età) ed alla adozione diadeguate politiche organizzative si è avuto unincremento della partecipazione ai programmi

regionali di donazione e di trapianto anche daparte degli ospedali privi di strutture di neuro-chirurgia. Nel Lazio, purtroppo, anche nel ’99 siè registrato un plateau: 6-7 donatori per milionedi abitanti.La maggiore causa di mancato utilizzo dei dona-tori è stata l’opposizione da parte dei familiari alprelievo.Il dato sottolinea come questo sia uno dei puntiprioritari sui quali è necessario intervenire conspecifici programmi per la preparazione del per-sonale sanitario alla comunicazione del lutto,all’aiuto ai familiari e per la richiesta del con-senso alla donazione.

3. Nei criteri di allocazione l’indice di prelievoè un parametro che esprime quanti sono gliorgani prelevati in funzione del numero di dona-tori disponibili.Il Centro di trapianti Interregionale, per quantoriguarda il programma regionale, ha stabilito unregolamento che prevede che gli organi venga-no assegnati in base ai differenti gruppi sangui-gni. Solo dopo che è stato fatto questo primo fil-tro di assegnazione vengono valutati tutti i rice-venti che rispondano al grado di incompatibi-lità.

4. L’attività di trapianto è stata di 205 trapiantidi organo. Particolarmente evidente l’incremen-to dell’attività di trapianto del polmone (44%) edi fegato (12%), sostanzialmente immutata, inve-ce, l’attività di trapianto di cuore e rene.

5. Il CTRL, in collaborazione con la cattedra diPsichiatria dell’Università di Tor Vergata direttadal prof. Nicola Ciani, ha avviato dal febbraio1999 un programma di formazione permanenteper la preparazione del personale dei centri dirianimazione della regione, alla comunicazionedel lutto, all’aiuto ai familiari del POD e per larichiesta del consenso alla donazione.Il programma è stato articolato in corsi chehanno interessato 56 unità di personale sanita-rio provenienti da 10 ospedali, le quali hannonella quasi totalità partecipato ad almeno dueincontri nel 1999.Ogni incontro è stato sviluppato in una fase teo-rica sugli aspetti della comunicazione verbale enon, sulle emozioni collegate al concetto dimorte e sulla richiesta alla donazione ed in unafase pratica comprendente il roleplayng e ladiscussione di casi clinici.

Un primo bilancio sulle attività del Centro Regionale Trapianti

Donazioni nel Laziodecollo stentatoNella regione della capitale il numero

dei potenziali donatori è più basso di quelloregistrato nel resto d’Italia.Ma le risorse non mancano

NELLA CERINO

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Chieti 352Pescara 289L’Aquila 245Teramo 224Milano 212Bolzano 207Aosta 189Verona 176Trieste 149Ravenna 134Pordenone 122Vicenza 121Piacenza 116Modena 115Bologna 111Venezia 104Mantova 100Treviso 100Brescia 92Ancona 82Lecco 76Alessandria 72Taranto 64Reggio E. 61Sondrio 57

Novara 53Savona 44Bari 44Pistoia 42Parma 37Livorno 37Pisa 32Belluno 32Forlì 31Frosinone 31Ascoli P. 27Macerata 27Brindisi 26Latina 21Foggia 21Genova 18Cremona 18Bergamo 16Imperia 16Roma 15Palermo 14Padova 14Salerno 12Reggio C. 11Ferrara 10

Torino 10Caserta 9Isernia 8Massa C. 7Udine 5La Spezia 5Grosseto 4Napoli 3Viterbo 2Como 2Perugia 2Gorizia 2Lucca 1Arezzo 1Catanzaro 1Cuneo 1Siena 1Lecce 1Pesaro 1Agrigento 1Rovigo 1Trento 1Avellino 1

“Hit Parade” degli abbonati a L’ARCOBALENO

Aumentano i donatori, i trapianti di rene, fegato e pol-moni. Migliora, anche se lievemente, l'attività delleregioni centrali e meridionali. I dati completi 1999

sulle attività di prelievo e trapianto di organi, come cittadi-na e come legislatore, mi confortano. La sfida all'inerziaorganizzativa che il Parlamento ha lanciato con la riforma disistema avviata dalla legge 91/99 è stata raccolta e cominciaa dare i primi frutti. Dopo la distribuzione, con le schedereferendarie,del tesserino che serve ad esprimere la propriavolontà di donare o meno gli organi, il numero verde attiva-to presso il Centro nazionale trapianti è stato letteralmentetempestato di telefonate e sette italiani su dieci hanno mani-festato il proprio assenso alla donazione.Anche la scienza continua a cercare nuove strade, innanzi-tutto per combattere il problema del rigetto e rompere ladipendenza dagli immunosoppressori. È recentissimo l'an-nuncio da parte di un gruppo di ricercatori italianidell'Università La Sapienza di Roma che, in collaborazionecon studiosi della Columbia University, hanno individuatoun gene che attiverebbe la risposta immunitaria contro i tes-suti trapiantati. Questo gene dunque potrebbe diventare lachiave di una nuova terapia anti-rigetto e un fattore decisi-vo per il miglioramento della qualità della vita dei trapian-tati. I successi della scienza ci colpiscono e ci lusingano, manella pratica medica ormai ordinaria rimangono comunquedelle zone d'ombra, sulle quali il Parlamento, e laCommissione che mi onoro di presiedere, sono chiamati avigilare: le province autonome di Trento e Bolzano, Marche,Abruzzo, Molise e Basilicata, ad esempio, pur effettuandoprelievi d'organo non dispongono nel proprio territorio diCentri di trapianto.Ai viaggi della speranza e al non utilizzo degli organi dispo-nibili potrà dare una prima risposta la rete informatica dicollegamento tra il Centro nazionale dei trapianti e i centriinterregionali e regionali, nella quale affluiranno le manife-stazioni individuali in vita di consenso all'espianto, primafase di quel registro informatico che metterà in rete i datirelativi ai pazienti in lista d'attesa. Grazie al registro centra-lizzato sarà più facile raggiungere una gestione omogeneasul territorio delle tecniche ordinarie di trapianto, una pari

opportunità di accesso alle informazioni e alle cure al nordcome al sud. Se si osservano i dati sugli organi prelevati nel1999 si può facilmente vedere come sui 1.347 reni preleva-ti, 881 provengono dal nord e solo 207 dal Sud, dei 348cuori espiantati solo 58 provengono dal sud, 60 dal centroe ben 230 dal Nord.

Suscita qualche perplessità la presenza al sud di ben 14centri di trapianto del rene a fronte dei 19 presenti alnord, mentre i trapianti di tale organo effettuati al sud

sono soltanto 156 a fronte degli 887 effettuati al nord.Sono 8 i centri di trapianto del cuore presenti al nord e 3 icentri autorizzati al sud: i trapianti di cuore effettuati al nordnel 1999 sono stati 252 mentre quelli effettuati al sudammontano a 41.L'Italia ospiterà quest'anno dal 27 agosto al 1 settembre ilXVIII Congresso della Società internazionale dei trapianti.Esso si propone di mettere a confronto i più grandi studio-si mondiali che parleranno del futuro della trapiantologia:dal trapianto di cellule cerebrali per ristabilire funzioni neu-rologiche compromesse, alla clonazione di organi a partiredalle cellule staminali, agli xenotrapianti da animali tran-sgenici. Il rischio di degenerazioni tecnicistiche è reale eallarma l'opinione pubblica.Qui si apre lo spazio più importante di collaborazione conle realtà della società civile. Lontano dai clamori della cro-naca le associazioni fanno vera informazione di servizio.Al tempo stesso essi conoscono dall'interno le realtà terri-toriali e possono segnalare puntualmente carenze e omis-sioni perché spesso li pagano sulla loro pelle.Penso che si debba denunciare con più forze, e punire consanzioni che prevedano fino alla revoca dell'autorizzazione,l'inerzia di quei centri che si dimostrino inattivi per conflit-to d'interessi rispetto ad altri servizi. Solo con una coopera-zione stretta tra istituzioni, professionisti e associazioni epi-sodi di malcostume e casi d'eccellenza clinica potrannoavere ciascuno il giusto riconoscimento o la necessaria san-zione da parte delle autorità, ma, e questo è più importante,da parte di tutti i cittadini.

* Pres. Comm.Affari SocialiCamera dei deputati

Trimestrale dell’Associazione Italiana per la Donazione di Organi e Tessuti - Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica - Reg. Tribunale di Roma n° 224/98 del19 maggio 1998 Iscritto al Registro Stampa del Garante per l’Editoria - Spedizione in abbonamento postale -45% - Art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Filiale di Roma.Direzione: Via Silvio Pellico 9 - 00195 Roma - Tel. e Fax 06/3728139 - Internet: http://www.aido.it - Email: [email protected] - Si contribuisce alle spese di stampa comeamici: Socio Aido L. 20.000 - Ordinari L. 50.000 - Sostenitori L. 100.000 - Versamenti sul c/c/ postale n. 22957005 intestato a L’ARCOBALENO - Via Silvio Pellico9 - 00195 Roma oppure sul c.c. 21263 intestato a Aido Nazionale - Credito Italiano, Agenzia Trionfale - via Trionfale, 7110 - ABI 02008 CAB 03240.

Anno 3 - n°2 Luglio 2000

In questo numero:Un forte “no” ai pregiudizi religiosi

di Mons. Giuseppe Agostino

Al servizio della conoscenzadott.ssa Emanuela De Juli

Festa grande nelle piazzedi Giampaolo Saltini

Il futuro è già presentedi Vincenzo Passarelli

Condannata la “Lega contro la predazione di organi”

La nostra parola d’ordine: vigilare sull’applicazione della legge

di Lucio D’Atri

Il medico rianimatore: questo sconosciuto

di M. Carmela Zingales

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Donando gli organi donerai la vita.Di questa nuova vita non beneficeràsoltanto il trapiantatoma tutte le persone che lo amanoe che insieme a lui soffrono nell'attesae nella speranza di trovare qualcuno,come te, capace di tanto amore.Farlo significa diventare migliori.Credici, come me. Attrice

Revocare l’autorizzazioneai centri non attivi

ON. MARIDA BOLOGNESI*

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il valore della donazione

L’ARCOBALENOper una cultura della donazione

Informazione per i lettoriÈ cambiato l’istituto bancario di riferimento per l’Arcobaleno. Riportiamo qui di seguito

i nuovi dati bancari.

Credito Italiano - Agenzia Trionfale - Via Trionfale, 7110C.C. numero: 21263 intestato ad Aido nazionale L’Arcobaleno

ABI 02008 - CAB 03240

RominaMondello

IIttaalliiaannii bbrraavvaa ggeenntteeDDoonnaazziioonnii iinn ccrreesscciittaa

Pag. 4 - 5: Mascia Ferri

LL’’AARRCCOOBBAALLEENNOO

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LLEE RREEGGIIOONNIIper

AlessandriaIl 18 marzo si è conclusa la terza edizionedel concorso scolastico dedicato a “ClaudioBorrelli” e indetto dal Gruppo ComunaleAido di Minturno, il cui titolo, “...E se unosconosciuto avesse bisogno di un tuo gestodi solidarietà... e se tu avessi bisogno di ungesto di solidarietà di uno sconosciuto”, hacome obiettivo quello di consolidare neiragazzi la cultura della donazione. Eranopresenti, oltre a presidi, insegnanti ed alun-ni, Sua Eminenza Pier Luigi Mazzoni,Arcivescovo della Diocesi di Gaeta, il dottorPaolo Graziano, sindaco di Minturno, il dot-tor Antonio Razzino, Presidente della sezio-ne provinciale dell’AIDO di Latina e lasignora Marilena Sparagna, mamma di

LatinaSei scuole a concorso sul tema della donazione

Chiunque si fosse trovato, sabato 13 Maggio,nella zona dell’ex macello di Alessandria,avrebbe carpito nell’aria vibrazioni positive ene sarebbe stato avvolto, ritrovandosi ad esse-re parte della folla di gente che ha popolato lagiornata dell’arte studentesca.Sole, musica ed endorfine in festa: uno spetta-colo da atmosfera caraibica che neanche lasopravvenuta pioggia è riuscita a smorzare. Giovani, artigiani, artisti e molti curiosi hannoriempito ogni angolo del capannone, spazzan-do via il grigiore del cemento che, un tempofaceva da sfondo al routinario lavoro degli

Sul grigio cemento una pioggia d’arcobaleno

Verde e rosso, colori simbolo della vita in uno dei murales realizzati dai giovani artisti di Alessandria Un momento della premiazione del Concorso

L’attività di reperimento cornee si è man-tenuta, nel corso dell’anno, ad un livellomediamente costante e abbastanza soddi-sfacente, se si considera che il 1999 èstato il primo anno di attività della Bancadegli occhi.I tessuti corneali ricevuti dagli ospedaliafferenti la Banca sono stati 760: non con-siderando i 46 tessuti di donatori nonidonei per patologie varie, i tessuti esa-minati e certificati risultano 714 e quelliresi alle divisioni di oculistica sono stati344, con una percentuale di utilizzo del48 per cento (di poco inferiore allamedia dell’’European Eye BankAssociation).È necessario far notare che il bacino diospedali afferenti la Banca di Monza ècostituito da tutti gli ospedali delle pro-vince di Varese, Como, Lecco, Milano,Sondrio, Bergamo e Brescia.Delle 760 cornee pervenute, 14 sono diTrento, 300 delle province di Varese,

Como, Lecco, Sondrio, Bergamo e Bresciae le rimanenti 446 dalla sola provincia diMilano.Questo mette in evidenza in modo indi-scutibile che il problema dei pochi pre-lievi non è questione di mancanza didonatori, ma soprattutto di poco impe-gno da parte degli addetti ai lavori: mem-bri dell’Aido compresi.Questi alcuni dei dati raccolti a sostegnodi questa affermazione:• Ospedale di Lecco: sono stati due i tra-pianti effettuati nel 1997. Nel 1998 arri-va, come primario del repato di oculisticail dottor Arpa Paolo del S. Gerardo di

Monza (da anni collaboratore dell’Aidomonzese) ed il numero di trapiantipassa a 106.• La piccola Casa di cura privata S. Carlodi Paderno Dugnano fornisce nel 199941 tessuti corneali, il grande Ospedale diBrescia solamente 23 e quello di Sondrione invia solo 2.Il problema della “scarsità di prelievi”può trovare una valida risposta semplice-mente con un po’ di buona volontà edimpegno da parte di tutti gli “addetti ailavori”, più o meno coinvolti nel settore.

Enrica Colzani

Claudio Borrelli.Sei le scuole che hanno partecipato al con-corso: la Scuola Media Statale“A.Sebastiano” di Minturno e la sede stac-cata di Spigno, la Scuola Media Statale “F.Fedele” di Scauri e la sede staccata “A. DeSantis” di Marina di Minturno, la ScuolaMedia Statale “V. Pollione” di Formia e laScuola Media Statale “Rossi - Fusco” deiComuni di Castelforte e SS. Cosma eDamiano.Anche quest’anno i ragazzi hanno parteci-pato agli incontri con gli esperti dell’AIDO(Paola Falso, Presidente del gruppo comu-nale di Minturno, il dottor GianfrancoFalso, internista cardiologo, il dottor

Michele Theo, anestesistarianimatore, DonFrancesco Giulietta, parro-co di SS. Cosma eDamiano, MarilenaSparagna, mamma diClaudio), con vero entusia-smo mostrando tuttaviauna forte esigenza di infor-mazioni chiare e precise.La partecipazione al con-corso è stata così numero-sa da mettere in difficoltàla commissione esaminatri-ce che ha comunque pro-ceduto alla selezione congrande senso di responsa-bilità.

Paola Falso

Un forum per la vita Sabato 27 maggio a Vimercate si è svolto ilforum dedicato al tema dei trapianti, orga-nizzato dall’AIDO. Un confronto interes-sante tra le autorità locali, gli esponentidella Asl MI 3, i medici e i religiosi chehanno affrontato aspetti etici, medici elegali del trapianto e della donazione diorgani. Parlare di trapianto senza fornireinformazioni corrette non ha valore.In tal senso il Consigliere della Corte diAppello di Milano ha sottolineato il valoredi sensibilizzazione che la legge varataesprime.«D’altro canto» come ha affermato il dot-tor Comazzi, psichiatra «la donazione rien-tra in un discorso educativo più vasto».Interessanti a tale proposito gli interventidei rappresentanti delle religioni islamicae cattolica. La sacralità della vita e il rispet-to del corpo umano anche dopo la mortesono comuni ad entrambe le religioni. Iltrapianto, tuttavia,ha sollecitato nel temporiflessioni che comportano il principio disolidarietà. I medici degli ospedali“Policlinico” e “Niguarda” di Milanohanno, dal canto loro, sottolineato comela qualità della vita del paziente trapian-tato sia negli anni migliorata grazie ainuovi farmaci anti rigetto.Altro elemento in più è che oggi non vienepiù rifiutato a priori un organo provenienteda un donatore anziano. E per il futuro siguarda con interesse alla bioetica.

Lucia Pace

L’attivitàdella Banca degliocchi

“operai della carne”. A suggerire ed organizza-re l’iniziativa è stata l’A.I.D.O. del gruppocomunale di Alessandria, che con il contribu-to dell’Univol – CSV di Torino, ha fornito pan-nelli e bombolette ai “writer” della zona… edil colore è esploso!I ragazzi hanno dipinto, ispirandosi ai temidella solidarietà e della donazione, per ben 40metri quadri su pannelli che, nel giro di pocheore si sono trasformati in veri e propri oggettidi comunicazione esplicita e diretta. Unaperformance artistica che ha suscitato curiositàe grande successo tra i visitatori. Lo ha dimostrato l’andirivieni continuo delpubblico nel grande capannone. Ma i murales non sono destinati a rimaneresemplici oggetti d’arte che hanno abbellito l’exmacello comunale. Gli stessi pannelli farannoin futuro da scenografia per le manifestazionidell’A.I.D.O. e delle varie realtà del mondo delvolontariato, così che altri potranno godere diquesta nuova forma d’arte e potranno legger-ne i messaggi.Con questa manifestazione, l’A.I.D.O. ancorauna volta si è dimostrata all’altezza del ruoloche ricopre, riuscendo a coinvolgere i giovaniin modo originale ed avvicinandoli a temati-che importanti come la donazione degli orga-ni.

Mario Morbelli

Lazio

Lombardia

Piemonte

Il grafico illustra l’attività di reperimento delle cornee da gennaio a novembre del 1999.

Milano

Monza

LL’’AARRCCOOBBAALLEENNOO

LLEE RREEGGIIOONNIIper

Cultura della donazione…tra le stellette

P articolare successo, sia di pubblico ma anche di interesse da parte dei presenti, per la tradi-zionale Conferenza AIDO promossa Lunedi 12 giugno presso la Caserma SMALP di Aosta.

Alcune centinaia di giovani militari, allievi ufficiali e non, hanno infatti risposto all'invito lanciatodall'AIDO Valle d'Aosta. Dopo l'introduzione della Vice-Presidente, che ha, tra l'altro, ringraziatogli organizzatori di tale manifestazione e in particolar modo i Colonnelli Ragni, Consonni eMisolovic, la parola è toccata al Consigliere Nazionale AIDO il quale ha messo in luce gli aspettipratici che la recente legge sulla donazione di fatto comporta esprimendo, nel contempo, le perples-sità manifestate dall'AIDO circa la sua corretta e definitiva applicazione. Il Dott. Sandro Alloatti ,Responsabile del Reparto Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale di Aosta, ha da parte sua svolto un coin-volgente intervento nel quale ha illustrato le diverse fasi che accompagnano il trapianto di organisino ad esaminare l'intera legislazione italiana con l'auspicio finale che questa possa essere idoneaa raggiungere gli elevati standards qualitativi nel rapporto popolazione/donatori raggiunti in altriPaesi europei. Il Dott. Pier Giuseppe Bassino, Primario di Rianimazione, ha relazionato, invece,sulla morte celebrale e sulla certezza della sua definizione. In particolare il sanitario ha analizza-to i diversi aspetti che ancora alimentano malintesi e perplessità da parte della popolazione. Dopole relazioni è seguito un vivace e proficuo dibattito che ha evidenziato, ancora una volta, una seriae profonda preparazione di base sull'intera problematica della donazione da parte dei presenti. Eanche al termine dell'incontro numerosi giovani si sono avvicinati ai relatori per ottenere maggioridelucidazioni, ulteriori risposte a dubbi e sospetti. Un bilancio soddisfacente, quindi, che da un latorappresenta il frutto del lavoro da molti anni intrapreso dal mondo del volontariato e dall'AIDO inprimo luogo e nello stesso tempo uno straordinario segnale di " vitalità" e di attenzione da partedel mondo giovanile: il miglior auspicio, questo, per una definitiva e “consapevole" affermazione,anche nel nostro Paese, della " cultura della donazione".

Consiglio RegionaleGruppo Intercomunale “Valdigne”

Vallée d’AosteVia S. Giocondo n. 12 - AostaP.za Vuillerme de Léaval, 5

11017 Morgex (AO)

Tra agonismo e informazione cresce la solidarietàE’ stata,quella di domenica 14 maggio,una giornata assolutamente “in positivo”perdiverse ragioni. Sia per il messaggio forte, univoco di solidarietà che ha caratteriz-zato questa seconda giornata nazionale per la donazione di organi e trapianto pro-mossa oltre che dal Consiglio Regionale AIDO,dall’ANED e dall’AITF con il prezio-so patrocinio dell’Assessorato Sanità,Salute e Politiche Sociali della Valle d’Aosta,cheper le diverse iniziative proposte.Ad iniziare dal gazebo installato nei pressi della Porta Praetoria di Aosta e all’inter-no del quale i volontari AIDO,ANED e AITF hanno potuto rispondere ai tanti dubbi,alle numerose richieste di informazione sulla donazione e sull’applicazione dellalegge recentemente varata.E’stata questa, inoltre, l’occasione per raccogliere nuoveadesioni all’AIDO: un segno questo di riconoscenza “diretta”per l’attività promossadalla nostra Associazione a livello regionale e nazionale. Il gioioso, corale “ventodella solidarietà” è riuscito a soffiare sui diversi campi degli sports popolari valdo-stani, lo tzan, il fiolet. Gli atleti in particolare, hanno indossato la maglietta raffigu-rante il logo della giornata, il Pellicano, quale adesione ideale e concreta alla “cultu-ra della donazione”. Lo stesso Assessore regio-nale alla Sanità, Robert Vicquery, insieme adalcuni responsabili della manifestazione, hapartecipato ad alcune fasi delle gare in pro-gramma. Il pomeriggio è proseguito con l’ap-puntamento clou della giornata, ovvero lamanifestazione podistica lungo le vie di Aostasotto il titolo “Corriamo insieme” lanciando,così facendo,un messaggio di vita a tutti colo-ro che grazie al trapianto hanno riacquistatouna buona forma fisica e un invito a rispon-dere con generosità all’appello per la donazione. Oltre 50 sono stati i partecipanti,tra i quali acclamatissimo il dott.Alloatti, che si sono “generosamente”sfidati in unagara che proprio nella generosità e nell’altruismo ha individuato la propria finalità.La gara è stata preceduta dall’esibizione della Banda Municipale di Aosta ed è ter-minata con la premiazione degli atleti vincitori da parte dell’olimpionica RobertaBrunet. Il successo di partecipazione alle diverse manifestazioni da parte non solodegli atleti interessati ma dell’intera cittadinanza aostana e valdostana, rappresentaun ultimo, ma sempre fondamentale, elemento positivo per questa giornata ideata,a livello nazionale e regionale,per permettere a tutti noi di giungere, attraverso unainformazione corretta ma anche attraverso l’aggregazione, ad una scelta consape-vole a favore della vita.

Giornata nazionale della donazione

Valled’Aosta

Via Torino, 59 • 11100 Aosta (AO) • Telefono 0165.236086 Fax 0165.236690 • e-mail : valair@valair. it • http://www.valair. it

Djerba

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ti porta a Djerba

C’è posto per te!Definita la “dolce” per il suoclima, l’isola è collegata alcontinente da un ponteromano a sud-est e da unservizio di traghetto a sud-ovest. Djerba è un oasi di pacecon lunghe spiagge dorate,palme, un bel mare. È inoltreil punto di partenza privilegiato per la scoperta del sud tunisino.

PeriodoDal 9 al 16 ottobre 2000con partenze da Milano Malpensa, Bologna e Verona.

QuotaUn soggiorno per tutti i soci A.I.D.O., familiari esimpatizzanti ad un prezzospeciale L. 859.000.trattamento di pensione completabevande incluse.SistemazioneHotel Club Meninx, costruito su una lungaspiaggia sabbiosa, dista 18 km dalla

capitale di Djerba, a cui ècollegato con un servizioregolare di bus. Le graziosecamere, dispongono di ariacondizionata, telefono,servizi privati, balcone o

terrazzo. Una numerosa équipe dianimazione organizza giochi, attivitàsportive e spettacoli serali.

Musica per la vitaUn maxi concerto di musica varia si è tenuto il 29 Marzo c.a. al Teatro Giacosa diAosta.Hanno partecipato allo spettacolo diversi artisti valdostani, Maura SUSANNA,Beppe BARBERA, Giancarlo BIANCHEDI, Donatella CHIABRERA, Luis DE JARYOT,LES TROUVEURS VALDOTAINS, Giorgio PILON, PASCAL ed i solisti Giovanni, Cristinae Nicola, che con le loro esibizioni hanno voluto lanciare alla popolazione il mes-saggio della solidarietà e della donazione che è VITA.Concesso dalla Direzione a tito-lo gratuito, il Teatro ha accolto tante persone che hanno applaudito calorosamentegli artisti per la loro bravura.

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Abruzzo

Pescara

Venezia

A scuola di generositàL’A.I.D.O. di Pescara oltre a tenere degliincontri con le scuole di ogni ordine egrado, con la collaborazione di alcuniComuni della provincia, che hanno messoa disposizione le sale consiliari, ha orga-nizzato alcuni convegni per discutere delladonazione di organi.Nel mese di ottobre del 1999 la Fondazione“Federica Fragassi” ha consegnato alcuneborse di studio agli studenti del primoanno del liceo classico in onore diFederica.Tutti gli anni l’A.I.D.O. è invitataa collaborare nell’organizzazione dellamanifestazione.L’azienda U.S.L.– Pescara ha tenuto un con-vegno regionale e l’A.I.D.O. era presente.Il gruppo aziendale A.I.D.O. delle PosteItaliane, tramite i rispettivi C.R.A.L. provin-ciali della regione Abruzzo, ha organizzatoun convegno regionale dal titolo “Un gestod’amore per la vita”. Sono intervenuti l’as-sessore alla Sanità Del Colle Vincenzo e ilresponsabile dei Centri InterregionaliRiferimento Trapianti Abruzzo-MoliseDomenico Adorno, che hanno riscosso ungrande successo.

Francesco Carusi

Veneto

Con le “vele spiegate” verso la vita La concomitanza della Vogalonga con la giornata nazionale della donazione, ha spintogli organizzatori a posticipare di una settimana la Vogada per la vita.Il 21 maggio un corteo di circa 1000 persone, a cui era stato fornito il materiale pro-mozionale, dal Desk di S. Lucia si è snodato fino a Piazza S. Marco arrivando contem-poraneamente al corteo acqueo.A bordo di 12 gondole sono salite le Autorità presenti, tra le quali l’assessoreBraghetto, la dottoressa Pellini, l’ammiraglio Faraglia, il professor Verlato, il gen. Saltini,il consigliere comunale G.P. Sprocati, il vice questore Sergio Pane, il presidente delComitato di quartiere Marco Zanetti e il dottor Giovanni Frezza.Il corteo acqueo, composto da circa 600 barche e coordinato dalla RemieraSerenissima che, unitamente all’Aned e all’Aido ha curato l’organizzazione dellaVogada, è partito da Santa Chiara guidato dalla speciale barca della riviera del Brenta,“La Peata”, sulla quale ha preso posto la Banda della città di Mirano.Erano presenti i componenti del Comitato delle Remiere di Venezia, delle RemierePunta S. Giobbe, delle Società di Voga e cannottaggio di Venezia e Provincia e dellaRegione Veneto, ed una gondola di rappresentanza della Capitaneria di porto e guar-dia costiera di Venezia inviata dal Contrammiraglio Ciulli.In Piazza S. Marco vicino al Ponte della Paglia è avvenuto l’incontro dei due cortei.La banda, che ha suonato in apertura del corteo e lo ha accompagnato lungo il CanaleGrande per l’alzaremi finale in Bacino S. Marco, ha continuato il concerto sull’appo-sito palco allestito dal Comune e, dopo il saluto del dottor Frezza, la manifestazionesi è conclusa in Basilica con la Messa celebrata da mons. Angelo Meneguolo.Significativo è stato il messaggio del Cardinale Cè, come anche i messaggi letti dallefamiglie dei donatori e la testimonianza portata dai trapiantati.

Un’immagine de “la Peata”, barca della città di Mirano. Nella foto piccola, i giovani flautisti di san Marco, in concerto il 16 aprile al Teatro Toniolo di Mestre.

Calabria

Reggio Calabria

A Reggio Calabria in occasione della giornatanazionale della donazione, sono stati coniu-gati momenti di svago e di riflessione sullacultura della solidarietà.Una squadra affiatatadi iscritti, guidata dall’instancabile OrsolaFoti, ha dato vita a giochi e animazioni all’in-segna dello sport in collaborazione con il Csi,le Federazioni provinciali del Coni e con ilMasci. Sono state inoltre istituite nella cittàsette postazioni informative. Grande succes-so a Scilla per il torneo di minibasket dovequattro squadre, formate dai piccoli allievidella “Viola”di Reggio Calabria,si sono affron-tate con vero spirito agonistico. E’ stato dav-vero eccellente il lavoro svolto dall’associa-zione sportiva “L’Aquilone” e dall’istruttoreSanti La Fauci. In tutte le piazze sono stateistituite le postazioni per la distribuzione dipiante, rose e di volantini contenenti infor-mazioni utili per diffondere la cultura delladonazione.Nell’attiva cittadina di Taurianova,l’Aido è stata egregiamente rappresentata dalDott. Pellegrino Mancini, Coordinatore dellasezione prelievi e trapianti presso la localeAzienda sanitaria. Lusinghiera anche l’attivitàdegli amici dell’Aned. A Piana, tornei e sagre(caratteristica quella della pizza), hannoaccompagnato il raduno dei motociclisti e lasolenne messa officiata da Don AlfonsoFranco. L’Aido ha espresso la sua gratitudinea tutti coloro che hanno aderito all’iniziativa:il Dr.Carmelo Candido dell’Unità operativa diemodialisi della struttura di Taurianova, il sin-daco Rocco Biasi, l’assessore Maria TeresaPerri, il Dottor Giampiero Della Cananea(consigliere nazionale Aido),Michele Ciano eRocco Romano, delegati Aned. Il momentopiù importante è stato però l’inaugurazionepresso la struttura ospedaliera di un nuovo eben attrezzato centro di dialisi dotato diapparecchiature all’avanguardia.

Carmelo Laganà

Tornei sportivi, sagree solidarietà

La squadra di minibasket dei piccoli allievi della“Viola” di Reggio Calabria.

Un meedly delle più note canzoni diBattisti e di Sting, “You make me feel” diSylvester,“I don’t know” di Noa, tutti branirivisitati e riarrangiati in modo originale,riproposti al pubblico in maniera strava-gante. Con un concerto di oltre due ore aPalermo, in piazza Politeama, Mogol e leCime di Rap hanno concluso il 13 maggiole manifestazioni organizzate per la Terza

giornata della donazione e del trapianto.Una rassegna all’insegna della musica,dellosport e della poesia, senza dimenticarel’informazione sulla nuova normativa inmateria di prelievo di organi, sul tesserinoblu e la donazione. Mogol non ha certobisogno di presentazione, ma anche leCime di Rap sono abbastanza note al pub-blico. Il loro motto è “Comunque

vada...sarà un successo?!”, il loro urlo “W lamusica viva”. Si chiamano RaffaeleTedesco, Elisabetta Tranchina, Gino DiMaio, Valeria Graziani e StefaniaFrancabandiera: cinque musicisti chehanno conseguito il diploma al Cet, il cen-tro europeo di Toscolano, la scuola di per-fezionamento in cultura e musica ideata daMogol. Tra una pausa e l’altra del concer-

to, per promuovere la cultura della dona-zione, sono intervenuti il sindaco diPalermo, Leoluca Orlando e il presidentedella sesta Commissione regionale sanità,Nicolò Nicolosi. Dopo il dibattito e lo spet-tacolo di Mogol e le Cime di Rap, la festa ècontinuata con i miniconcerti di band loca-li e con le session di dj.

Tiziana Lenzo

Palermo Mogol e le Cime di Rap in concerto per l’Aido

A Mestre, “giovani” flauti e ritmi jazz Nel pomeriggio del 16 aprile presso il Teatro Toniolo di Mestre, l’AIDO locale ha orga-nizzato una manifestazione musicale alla quale hanno partecipato il gruppo giovani-le dei flauti di San Marco e quattro musicisti Jazz.I primi sono tutti giovani della scuola dell’obbligo e degli istituti superiori, appassio-nati all’esecuzione di brani di musica classica.Il loro repertorio spazia dalla musica del medioevo fino a quella dei nostri giorni, conparticolare predilezione per il periodo rinascimentale e barocco.Il secondo gruppo composto da Piergiorgio Caverzan (sassofono), Daniele Labelli(pianoforte), Michele Gava (contrabbasso) e Filippo Riccio (batteria), hanno presenta-to un programma di brani ispirati alla tradizione del Jazz ponendo particolare atten-zione al “Latin Jazz”.

Sicilia