Lapilli Nr.25 - Estate 2010

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DISTRIBUZIONE GRATUITA NR. 25 - ESTATE 2010

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Nel numero estivo di lapilli vi proponiamo dei consigli sull’uso e l’acquisto delle creme solari e di quello che può provocare il sole. Inoltre vi informiamo, attraverso un itinerario turistico, dell’esistenza di alberi millenari nella nostra isola. Si parla di Solomon Burke, grande voce del blues, il quale ha partecipato al nostro Etna blues Fest di Mascalucia. Sempre restando in tema musicale, si parla della presunta morte di Paul McCartney. Per il cinema, il nostro inviato, fa un resoconto dell’ultimo Taormina Film Festival. La morte misteriosa di Ettore Majorana è l’argomento di storia. Poi ci sono il libro del mese, una grande selezione di libri ed uno spazio a letture più leggere, “da ombrellone”. Una ricorrenza importante sono i 100 anni di Madre Teresa di Calcutta. Sapevate che c’è un museo delle curiosità a San Marino? Un ampio cartellone di eventi per agosto e settembre e per l foto del mese, la nostra Valeria ci ha proposto un dipinto da non perdere.

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Dove trovare Lapilli ---> Registrato presso il Tribunale di Catanian.17/07 del 15/07/2007

Editore ---> Associazione Culturale Lapilli--> [email protected]

Sede ---> Via Nino Bixio 15/aSan Giovanni la Punta - CT

Direttore responsabile ---> Emilia Giuliana Papa--> [email protected]

Coordinatore di Redazione ---> Claudio Sciacca--> [email protected]

Responsabile Marketing e Comunicazione ---> Sebastiano Di Bella--> [email protected]> 347 - 5463318

Progetto Grafico e Impaginazione ---> Fausto Grasso--> [email protected]

Vignette ---> Giuseppe Ruscica--> www.etherealcomics.blogspot.com

Redazione ---> Sebastiano Di BellaFausto GrassoEmilia Giuliana PapaAlessandro PuglisiAngela PuglisiClaudio SciaccaPatrizia Seminara

Hanno collaborato a questo numero ---> Valeria BafumiLidia IanuarioAlessandro LattanzioPiero PetraliaMaurizio PistorioAlberto Surrentino D’Afflitto

Stampa ---> Tipografia A&GVia Agira 41/43 - CT

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Sant’Agata li Battiati Edicola Marzà - Via Bellini, 7

San GregorioBar Viscuso

San Giovanni la PuntaCine Centrale, Libreria Il Bosco, EdicoléLibreria Mondadori - Le Zagare, Edicola La Pergamena Trappeto, Bar Trappeto, Pasticceria Il Cioccolatino

Gravina di CataniaBiblioteca Comunale

MascaluciaCinema-Teatro “Moderno”, Bar Il Mito, Libreria Mondadori - Le Ginestre

Aci CastelloBar Viscuso, Bar

AcirealeBiblioteca Zelantea

GiarreLibreria Le Señorita, Bar Mirò (C.so Italia)

RipostoArena Giardino

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Ricorrenze e Anniversari

In Questo Numero:

di Fausto Grasso copertina

Tintarella? Si, ma con cautela di Emilia Giuliana Papa Pag. 4

Paul McCartney o William Campbell? Il caso della presunta morte di Paul McCartney di Piero Petralia Pag. 12

65 anni fa ‘esplodeva’ l’era atomica di Alessandro Lattanzio Pag. 14

I 100 anni di Madre Teresa di Calcutta di Patrizia Seminara Pag. 18

Gli eventi di Agosto e Settembre Pag. 20

Illustrazione di Valeria BafumiLa Foto del Mese

Lapilli Scaffale a cura di Emilia Giuliana Papa Il Libro del Mese di Lidia Ianuario

Pag. 16

Antichi come la storia di Fausto Grasso Pag. 6

Solomon Burke, la grande voce del soul di Maurizio Pistorio Pag. 8

Taormina 2010: stravince il film “Dalla vita in poi” di Alberto Surrentino D’Afflitto Pag. 10

Il Museo delle Curiosità di Angela Puglisi Pag. 19

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Scopriamo come coniugare i vantaggi estetici dell’abbronzatura con il mantenimento della salute, sgombrando il campo da equivoci e disinformazione. Tra direttive europee e Ministero della Salute, nuove indicazioni e consigli utili per gli amanti del solleone

di Emilia Giuliana Papa

Sole, mare, tintarella. Diktat irrinunciabili in ogni estate che si rispetti. Ma un pizzico di cautela non guasta. E pure la recente normativa aiuta bagnanti e amanti del solleone a districarsi tra le mille etichette di creme solari e oli abbronzanti, con indicazioni da quest’anno più comprensibili e forse, aggiungiamo, anche più corrette per invitare i consumatori a una maggiore consapevolezza del livello di protezione della pelle adeguato a ciascun fototipo. Lo stabilisce il Ministero della Salute, ai fini di un adeguamento alle linee-guida e alla direttiva europea sui cosmetici (Regolamento CE n. 1223 del 30 novembre 2009) per la tutela della salute

pubblica e la sorveglianza efficace del mercato e della qualità dei prodotti (ingredienti e composizione, presenza di nanomateriali tossici, trasparenza delle informazioni, controlli standardizzati dell’efficacia e degli eventuali effetti collaterali, attribuzione di responsabilità, corretta conservazione, data di durata minima etc.). Banditi, innanzitutto, le fuorvianti diciture “Protezione totale” e “Schermo totale”, espressioni rassicuranti ma certo non realistiche, nonché ogni denominazione, marchio e immagine “che attribuiscano ai prodotti stessi caratteristiche o funzioni che non possiedono”

(Regolamento CE n. 1223); si veda, per fare un altro esempio, la contraddittoria

dicitura “crema abbronzante” per indicare creme che dovrebbero,

semmai, essere protettive, salvo non si tratti di prodotti privi di filtri solari.

Rimane, invece, inalterato l’acronimo SPF (Sun Protecting Factor) – seguito dall’indice numerico di protezione solare dai raggi UVB, responsabili di ustioni ed eritemi – ma viene affiancato da altri elementi verbali

I NANOMATERIALI. QUESTI SCONOSCIUTI

Chi non ha sentito mai parlare delle “nanotecnologie” e dei “nanomateriali”? Oggi come oggi, molti. Ebbene, lasciamo da parte le loro applicazioni nei vari campi dell’industria, quali l’elettronica o il fotovoltaico e l’energia in genere; è, infatti, accertato che componenti di nanomateriali – gravemente nocivi alla salute e all’ambiente secondo recenti studi condotti, tra gli altri, dalla Silicon Valley Toxic Coalition – siano rintracciabili anche nei prodotti cosmetici. Per fortuna, la nuova direttiva europea, che però sarà applicata in toto solo a partire dal 2012, prevede un’attenta valutazione di tali nanomateriali, in base alla loro concentrazione nei prodotti, da parte di un’apposita Commissione. Nel frattempo, è bene diffidare della loro presenza “ingombrante”. Basta, comunque, leggere bene le etichette e preferire prodotti in cui essi non compaiano tra gli ingredienti.

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www.skineko.orgwww.salute.gov.it

chiarificatori. Da quest’anno, infatti, sono obbligatorie etichette indicanti il livello di protezione – bassa (corrispondente al vecchio SPF 6-10), media (SPF 15-30), alta (SPF 30-50), altissima (SPF 50+) – e compare il nuovo indice PPD (Persistent Pigment Darkening), che filtra i raggi UVA, pericolosi almeno quanto gli UVB. Infatti, gli UVA, avendo una maggiore lunghezza d’onda e penetrando più in profondità nella pelle – oltre lo strato esterno dell’epidermide – concorrono alla comparsa di macchie, reazioni allergiche, fotoinvecchiamento, e possono generare radicali liberi e modificazioni della struttura cutanea con conseguente comparsa di melanomi e altre forme tumorali. Bisogna, dunque, fare attenzione alla presenza, nelle etichette, di 2 diversi tipi di filtri, che proteggano sia contro i raggi UVB che contro gli UVA, sgombrando il campo da false informazioni sulla loro apparente innocuità. Inoltre, i prodotti adeguati alla nuova normativa forniranno indicazioni sulla scadenza, anche attraverso l’immagine del barattolo aperto con su scritti i mesi di conservazione, o il cosiddetto PAO (Period after opening), la durata dopo l’apertura. Per di più, saranno esplicite le indicazioni su come riconoscere il grado di protezione necessario al proprio fototipo. Ma cos’è esattamente il “fototipo”? Si tratta del livello di reattività della pelle a contatto col sole, quindi della sua resistenza ad esso. Un fototipo più sensibile è caratteristico di soggetti con pelle, occhi e capelli chiari, è indicato con un indice numerico basso e richiede schermatura alta. Un fototipo più resistente al sole, invece, è indicato con un

PELLE SANA E AMBIENTE PULITO

La dermatologia ecologica è una nuova branca della medicina che studia la biodegradabilità nell’ambiente di profumi, creme, dopobarba, di tutti quei prodotti cosmetici che entrano in contatto con la pelle. L’associazione Skineca, di cui è Presidente la dermatologa Riccarda Serri, è una delle associazioni che si occupano di indagare sulla spinosa questione e di suggerire ai consumatori come scegliere una crema solare attraverso una maggiore consapevolezza delle sue componenti inquinanti e per lo più dannose alla salute. Esempio: se leggiamo in un’etichetta, tra gli ingredienti, il “petrolatum” o il “paraffinum liquidum”, dobbiamo sapere che si tratta di derivati del petrolio, sostituibili – secondo la dott.ssa Serri - con nuove vaseline vegetali presenti in prodotti dermo-eco-compatibili commercializzati anche dalla Grande Distribuzione.

METEO E UV

Non tutti i momenti della giornata ci espongono allo stesso livello di radiazioni. Ovvio. Ma anche in base alla località, alla città, alle condizioni meteo e al giorno e alla stagione dell’anno, varia l’intensità dei raggi ultravioletti. Per questo, è possibile consultare, prima di andare in vacanza, la pagina Meteo dei quotidiani o i siti del Meteo, in cui, accanto alle temperature, compare la previsione dell’indice UV.

numero via via più alto e riguarda chi ha pelle, occhi e capelli scuri e necessita di meno precauzioni. Se poi si è soggetti con pelle tendenzialmente grassa, meglio cercare prodotti “oil free” e, per chi non lo sapesse, è bene proteggere anche gli occhi dagli effetti dei raggi ultravioletti, indossando occhiali da sole, sia al mare che in montagna, con lenti munite di filtri adeguati, garanzia CE (Comunità Europea) e, possibilmente, di colore marrone, le più efficaci contro riverberi di luce e radiazioni. Ecco, con un po’ di buon senso e consapevolezza, siamo pronti per…vacanze intelligenti. Z

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Se potessero parlare, potrebbero raccontare tanti avvenimenti legati alla nostra storia. Sono gli alberi più antichi d’Italia. E, da un censimento del Corpo Forestale dello Stato, risultano vivi oltre 22 mila esemplari di valore

di Fausto Grasso

ANTICHI COME LA STORIA

Molti degli alberi più longevi d’Italia sono sopravvissuti sino ad oggi perchè legati a qualche evento storico o perchè hanno avuto a che fare con la vita di qualche santo. È il caso del cipresso di San Francesco, a Villa Verrucchio, che la tradizione popolare narra sia stato lo stesso frate di Assisi a piantare, nel 1213, o il Pino larice, sull’Aspromonte, a nord di Gambarie, che ha ospitato Garibaldi, ferito il 29 agosto 1862 dai soldati regi che volevano impedire l’avanzata dei Mille.Passando, poi, ai nostri territori, la leggenda narra che, di ritorno da una battuta di caccia, la regina Giovanna

d’Aragona e i suoi cento cavalieri appartenenti alla nobiltà catanese, si imbatterono in un temporale. Per ripararsi dalla pioggia incessante, trovarono riparo per la notte sotto le fronde di un castagno. L’albero di cui stiamo parlando è considerato il più imponente d’Italia, si trova a Sant’Alfio e da secoli è noto con l’appellativo di “castagno dei cento cavalli”. Oltre ad essere il più grande, è anche il più antico albero della Sicilia, con i suoi oltre

2000 anni.Per la loro maestosità, età e legami con il luogo che li ospita, questi esemplari si possono considerare dei veri e propri monumenti viventi, a volte scampati a disastri naturali, quali incendi o alluvioni, oppure all’opera dell’uomo che ha reso alcune zone agricole centri abitati, minacciando l’abbattimento di questi alberi millenari. Per questo motivo, nel 1982 il Corpo Forestale dello Stato ha stilato un censimento delle piante di maggior interesse, sia botanico e paesaggistico che storico, presenti nel nostro Paese, al fine di evitare, così, atti di vandalismo o opere di cementificazione, e ponendo regole

Olivo Grande di PredicaComune: Caronia (ME)Altezza: 11,80 metriEtà stimata: oltre 1500 anni

Castagno di S.AgataComune: Mascali (CT)Altezza: 19 metriEtà stimata: 1800 anni

Olivo Millenario di Motta S. AnastasiaComune: Motta S.Anastasia (CT)Altezza: 8,5 metriEtà stimata: 1000 - 1200 anni

Olivo di c/da la GebbiaComune: Avola (SR)Altezza: 10 metriEtà stimata: 1300 - 1500 anni

Comune: Sant’Alfio (CT)Altezza: 22 metriEtà stimata: oltre 2000 anniCirconferenza del tronco: 50 metriAmpiezza della chioma: 68 metri

Carrubbo di c/da CandelaroComune: Noto (SR)Altezza: 13 metriEtà stimata: 900 - 1000 anni

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Castagno dei 100 cavalli

Lo stato vegetativo di questo magnifico esemplare di Castanea sativa millenaria è alquanto precario e preoccupante. La pianta presenta numerose carie di diversa estensione. La più estesa è quella che ha intaccato il tronco principale, il primo castagno, per intenderci, che è ormai quasi secco, assieme a buona parte del lato sinistro dell’albero. Per non fare cadere questo grosso ramo, è stato puntellato con resistenti legni e sorretto da un tronco a forcella.Tra gli interventi periodici, eseguiti dalla forestale, ci sono il

controllo delle carie, la sfoltitura dei rami più malandati e nel contempo una maggiore attenzione allo sviluppo dei nuovi polloni, i quali daranno seguito alla vita del nostro monumento vivente.

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L’albero più vecchio del mondo

Il primato va alla Svezia, anche se il pino rosso in questione si trova quasi al confine con la Norvegia. Ha ‘appena’ 8000 anni e a scoprirlo è stata l’équipe del professor Leif Kullman, il quale stava studiando un gruppo di piante situate in una zona alquanto impervia. Lo studioso si chiedeva come tali piante potessero vivere nonostante il clima gelido della stagione invernale in quelle zone. A seguito della datazione al carbonio 14 delle radici, si è giunti alla conclusione che questo pino rosso è l’organismo vivente più antico del pianeta. Piccola precisazione: l’area sarebbe situata nei luoghi dedicati alla fornitura di legna della Regione.

Acerone delle MadonieComune: Castelbuono (PA)Altezza: 20 metriEtà stimata: 900 anni

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Leccio di Piano ZucchiniComune: Isnello (PA)Altezza: 16,50 metriEtà stimata: 800 - 900 anni

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Roverella di Piano dell’InfernoComune: Castelbuono (PA)Altezza: 12 metriEtà stimata: 1000 anni

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Olivo di MavitiComune: Pettineo (ME)Altezza: 7 metriEtà stimata: 1000 anni

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Olivo di Santa VenereComune: S. Stefano di Camastra (ME)Altezza: 7 metriEtà stimata: 1000 anni

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Olivo di BusulmoneComune: Noto (SR)Altezza: 10 metriEtà stimata: 1300 - 1500 anni

Carrubbo di FavarottoComune: Rosolini (SR)Altezza: 8 metriEtà stimata: 1700 - 2000 anni

Olivo di PalazzelliComune: Ispica (RG)Altezza: 7 metriEtà stimata: 1500 anni

Carrubbo di CaschettoComune: Modica (RG)Altezza: 9,50 metriEtà stimata: 1000 anni

Carrubbo di IoziaComune: Modica (RG)Altezza: 9,50 metriEtà stimata: 1000 anni

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e leggi che tutelassero la flora. Da questo censimento sono venute alla luce, nell’intero territorio nazionale, oltre 22 mila “piante di valore”, delle quali 2000 di “grande interesse” e 150 di “eccezionale valore storico o monumentale”.In un periodo in cui le piante vengono costantemente aggredite dall’uomo, sarebbe giusto promulgare delle leggi, a livello nazionale, per tutelarle ma, purtroppo, ogni

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regione ha invece una sua legislazione, applicata, di conseguenza, in modo differente a seconda della sensibilità dei governanti locali. Potrebbe essere il Ministero dell’Ambiente a proporre una riforma che metta insieme le varie normative, creandone una nazionale, o, in alternativa, potrebbe occuparsene il Ministero dell’Agricoltura. E allora, ministri Prestigiacomo e Galan, non sarebbe il caso, dopo qualche giorno di vacanza, di pensare seriamente a tutelare i nostri “patriarchi” vegetali? Z

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Recentemente ospite a Mascalucia, in occasione della nota rassegna estiva “Etna in blues”, si è esibito nel comune etneo in uno dei tre unici concerti del suo tour italiano. Tra gospel e soul, fino al country e al rock, raccontiamo vita e carriera di un predicatore e musicista portentoso di Maurizio Pistorio

SOLOMON BURKE, LA GRANDE VOCE DEL SOUL

Con proverbiale autoironia, è lo stesso Burke a raccontare se stesso, affermando che la sua carriera è iniziata il giorno in cui è nato, il 21 marzo 1940, al piano superiore della chiesa battista fondata dalla nonna a Filadelfia (in Pennsylvania, USA), mentre nel tempio suonavano ottoni e grancasse. Non sa dire, però, in quale tonalità emettesse i primi vagiti! La sua anagrafe, in effetti, è controversa e altre fonti anticipano al 1936 o al 1938 quell’evento lietissimo per la storia della “black music”: Solomon Burke - che si è esibito lo scorso 19 luglio al Parco Trinità Manenti di Mascalucia in un entusiasmante concerto, circondato da decine di spettatori seduti a semicerchio sul palco, letteralmente rapiti dal suo carisma da predicatore - è un grande interprete del “soul”, lo stesso genere che, tra le donne, ha scelto come sua indiscussa regina Aretha Franklin, mentre, tra gli uomini, una lunga e fiera contesa sulla “corona di re” si è disputata proprio tra Burke e James Brown. Certo è che un bel giorno del 1964, dopo i primi grandi successi con la prestigiosa etichetta discografica Atlantic Records, nel corso di una cerimonia ufficiale, Solomon fu incoronato “re del soul e rhythm and

blues”; e lui, con un bel po’ d’ironia ma anche con la piena convinzione di meritare il titolo, per tanti anni si è presentato in scena con corona, mantellina e scettro, perfino assiso sul trono, come nell’ultima esibizione, in tutta la sua enorme stazza (qualcuno ricorderà le sue apparizioni in tv, alla fine degli anni Ottanta, nel programma di musica live “Doc” di Renzo Arbore).

Proprio nella chiesa dove era nato (e della quale più tardi divenne il vescovo) cominciò a cantare e predicare a sette anni; allora si dedicava solo al “gospel”, la musica sacra delle chiese afroamericane,

e alla fine degli anni Cinquanta pubblicò le prime canzoni. Poi arrivò la Atlantic Records, e Solomon si avviò anche alla musica profana: negli anni Sessanta fu un vero dominatore del mercato discografico, con splendide canzoni d’amore in virtù delle quali il grande Otis Redding, che morì a soli ventisei anni in un incidente aereo, lo considerò il suo modello. I due maggiori successi di Burke in quel decennio furono Cry To Me, poi tornata alla ribalta anche per una scena di danza e seduzione nel film Dirty Dancing, e Everybody Needs Somebody To Love (eseguita anche dai Rolling Stones, da Wilson Pickett e dai Blues Brothers sia nei loro spettacoli “live” che nel meritatamente famoso film omonimo). I tre decenni successivi lo collocarono in secondo piano per l’emergere di James Brown e di altri artisti, per qualche suo ammiccamento a generi più orecchiabili e anche per la fine del suo contratto con la Atlantic; ma la fiamma del suo nome resta accesa grazie agli spettacoli dal vivo (tenuti anche in Europa e Italia), finché nel 2001 ottiene un prestigioso riconoscimento: è infatti ammesso nella “Rock and Roll Hall of Fame”, il famoso “Museo del Rock” di Cleveland, dove sono già presenti, tra gli altri, i nomi di James Brown, Ray Charles, Aretha Franklin e Elvis Presley.

L’anno dopo, quasi all’improvviso e dopo anni di silenzio discografico, pubblica l’album Don’t Give Up on Me: una decina di autori, tra i quali alcune “vere leggende viventi del rock” come Bob Dylan, Van Morrison e Tom Waits, scrivono dei

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Testo originale della canzone Everybody Needs Somebody To Love (1964), di Bert Berns, Solomon Burke e Jerry Wexler

Everybody needs somebodyEverybody needs somebody to love, someone to love (Someone to love) Sweetheart to miss (Sweetheart to miss)Sugar to kiss (Sugar to kiss) I need you, you, you (You, you, you) … In the morning (I need) (You, you, you) When my souls on fire (I need) (You, you, you) Sometimes I feel, I feel a little sad inside When my baby mistreats me, I never, never, never have a place to hide I need you Sometimes I feel, I feel a little sad inside When my baby mistreats me, I never, never, never have a place to hide I need you, you, you (I need you) … (I need you) I need you You know people when you do find somebody Hold that woman, hold that man Love him, please him, squeeze her, please her, hold her Squeeze and please that person, give ‘em all your love Signify your feelings with every gentle caress (Signify) Because it’s so important to have that special somebody To hold (Hold), kiss (Kiss), miss (Miss), squeeze (Squeeze) and please (Please) Everybody needs somebody (I need you) Everybody needs somebody to love (Everybody), someone to love (Needs somebody) Sweetheart to miss (Everybody)Sugar to kiss (Needs somebody) I need you, you, you (You, you, you) … I need you, you, you (Everybody) I need you, you, you (Needs somebody) ... In the morning (Everybody) When my souls on fire (Needs somebody) When I need that woman of mine (Everybody) I need you, you, you, you (Needs somebody) I need you, you, you, you (Everybody) I need you, you, you (Needs somebody) I need youn fire

brani per lui. E lui, o meglio la sua Voce, sembra compiere un nuovo miracolo: una voce ancora intatta, nonostante i 62 anni (almeno, così pare) dell’epoca, potente, bruciante e morbida, che ci accarezza e ci scuote in brani intensissimi come Flesh and Blood, composta da Joe Henry. Solomon ottiene di nuovo il successo, vince il Grammy Award per il miglior album blues contemporaneo e torna a incidere più spesso: nel 2006 un album di musica country, intitolato Nashville, nel 2008 Like a Fire, con brani scritti per lui anche da Eric Clapton e Ben Harper, e, ai nostri giorni, Nothing’s Impossible, prodotto da un altro prestigioso musicista soul, Willie Mitchell.

La discografia di Solomon Burke – il cui successo commerciale è evidenziato dagli oltre 17 milioni di dischi venduti – è estesa (poco più di una trentina di album, comprese le antologie) ma non enorme, se si considerano i cinquant’anni di carriera; ma, d’altra parte, “il vescovo del soul” si è dedicato, oltre che alle suddette leggendarie esibizioni “live” e ai suoi uffici religiosi, anche ad altre attività: ha infatti gestito una ditta di pompe funebri (!) e, soprattutto, ha trovato il tempo di generare ventuno figli (14 femmine e 7 maschi), tanto da ritrovarsi ora allietato da 90 nipoti e 19 pronipoti!Z

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Un quadro eterogeneo e non sempre confortante quello che viene fuori dalla recente edizione del festival. Eppure, rimane un prestigioso punto di riferimento. E, questa volta, le vittorie dell’italiano “Dalla vita in poi” e, nella sezione “Beyond”, del tedesco “Friendship” appaiono più che meritate

TAORMINA 2010: STRAVINCE IL FILM “DALLA VITA IN POI”

dal nostro inviato Alberto Surrentino D’Afflitto

Dal 2005 in poi, il Festival di Taormina ha dovuto fare i conti con gravi problemi finanziari, che ne hanno messo in forse ogni anno la sua realizzazione. È, purtroppo, un

dato di fatto che gli investimenti nella cultura si siano notevolmente ridotti, sia in Sicilia che a livello nazionale. È bene ricordarlo, anche solo per non sottrarre la classe politica siciliana e nazionale alle proprie responsabilità. Che il Festival di Taormina non sia tra le priorità della Regione è un fatto grave; e che in una importante manifestazione internazionale il pubblico

sia “condannato” alle visioni pomeridiane senza aria condizionata, non ci fa fare proprio una bella figura con gli ospiti stranieri.

Eppure, sarebbe ingiusto che del Festival di Taormina si ricordasse solo questo. Negli ultimi anni, infatti, la direttrice Debora Young ha fatto un lavoro eccellente, si è reinventata una formula vincente

per andare oltre i fasti dell’era Laudadio, cercando di contemperare il più possibile l’esigenza della qualità con quella del richiamo del grande pubblico con i titoli di prossima distribuzione. Da questo punto di vista la scommessa può dirsi senz’altro vinta. Al di là del gradimento sui singoli film (migliori, a dire il vero, quelli della sezione

“Beyond” che non quelli del concorso ufficiale) e degli immancabili problemi organizzativi, la manifestazione taorminese si impone ancora come punto di riferimento ineliminabile per il pubblico cinefilo.

E veniamo quindi a parlare dei veri protagonisti di questo festival, ovvero i film, non tutti memorabili, ma comunque degni di interesse. Qualche inevitabile polemica si è registrata all’annuncio del vincitore, il film “Dalla vita in poi”, diretto da Gianfranco Lazotti a 14 anni dal suo ultimo lungometraggio (“Tutti gli anni una volta l’anno”, 1994) e distribuito da 01 (cioè da Rai Cinema). La pellicola si è aggiudicata il Golden Tauro per il miglior film e il premio per la migliore interpretazione maschile (Filippo Nigro) e per quella femminile (Cristiana Capotondi). Il sospetto che si sia voluto strizzare l’occhio al mercato c’è (come del resto rimane analogo sospetto per la Mostra di Venezia, che da diversi anni premia costantemente grandi produzioni americane).

Ma, se si analizzano meglio le altre

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opere in concorso, si comprende come nessun’ altra pellicola avrebbe potuto recriminare per la propria esclusione dal premio più ambito. Non sicuramente “Chicas”, opera prima di Yasmina Reza, film su cui pesano l’impostazione teatrale (nel senso deteriore del termine) ed un tentativo mal riuscito di messa in scena delle relazioni umane che si riduce alla caratterizzazione di diverse forme di isteria senza alcun costrutto. Stesso discorso per l’altra pellicola francese in concorso, “Nous trois”, secondo lavoro di Renaud Bertrand, ennesima riproposizione del tema del “menage a trois” (ben quattro pellicole presenti al festival nelle varie sezioni sfruttavano questo filone!) in cui non emerge alcun elemento di originalità e in cui

l’ambientazione anni ‘70 sembra più un tentativo di accondiscendere al gusto nostalgico che non un’esigenza narrativa reale.

Di maggiore spessore, piuttosto, il film egiziano “Rasayel el Bahr” (Message from the sea), con un interessante approccio alla sessualità che mette in discussione la visione occidentale del cinema arabo, come pure il turco “Vavien”, un racconto tra commedia e serietà che si rifà volutamente al cinema dei fratelli Cohen.

Due le pellicole che, invece, avrebbero potuto legittimamente concorrere alla vittoria: “Neke druge price (Some other stories)” e “18 comidas (18 meals)”. La prima, una coproduzione tra cinque paesi della ex Jugoslavia, composta da episodi ciascuno assegnato a registe di Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia e Macedonia; cinque sguardi al femminile per cinque toccanti storie sulle difficili decisioni che le donne sono chiamate a prendere. E “18 comidas (18 meals)”, opera seconda dello spagnolo Jorge Coira, che si caratterizza per l’essere nata da uno spunto dato agli attori, lasciati poi liberi di improvvisare e costruire la loro storia. A questo film è andato, giustamente, il premio per la Migliore Regia.

Il Golden Tauro a “Dalla vita in poi” appare ora meno sospetto: da un lato la concorrenza non era irresistibile, dall’altro il film si caratterizza, comunque, per la sua capacità di raccontare in forma di commedia una situazione tragica senza mai scadere nel macchiettismo e, soprattutto, senza svilire la tematica di fondo.

Nella sezione collaterale “Beyond (oltre il Mediterraneo)” ha

meritatamente vinto il Premio della Giuria popolare il film tedesco “Friendship”, una irresistibile commedia con venature amare in cui si racconta la storia vera del viaggio di due studenti della Germania Est negli Stati Uniti, all’indomani della caduta del muro, alla ricerca del padre di uno di loro. Il film è distribuito in Germania dalla Sony, il che lascia ben sperare su una futura distribuzione anche in Italia.Da segnalare anche il bellissimo “Kick off” del regista iracheno Shawkat Amin Korki che, muovendosi tra comicità e commozione, racconta la storia vera dell’organizzazione di una partita di calcio in un vecchio stadio, frattanto diventato alloggio dei profughi, tra squadre composte dagli stessi profughi delle diverse etnie di cui è costituito l’Iraq.Infine, per quanto riguarda la sezione

“Corti siciliani”, il premio della Giuria popolare è andato a “Rec, stop and play”, di Emanuele Pisano. Per la rassegna dedicata al Brasile, la Giuria - composta da 40 studenti provenienti da tutta Italia - ha assegnato il premio a “Besouro”, mentre per la rassegna Spagna il premio è andato al film “53 dias de invierno”. Z

Nella pagina a fianco: Deborah Young con Emir Kusturica; Cristiana Capotondi e Filippo Nigro.Sopra: la locandina di “Vavien”; la locandina di “18 Comidas”;il regista Shawkat Amin Korki

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Paul McCartney o William Campbell?

Paul McCartney o William Campbell? Il 12 settembre del 1969 giunge all’emittente radio WKNR di Detroit una chiamata da parte di un ascoltatore, H. Alfred il suo nome (dietro il quale pare si nasconda in realtà John Lennon), il quale dichiara allo sbalordito speaker di turno che, dopo tre anni di ricerca, sarebbe certo della scomparsa del cantante-bassista dei mitici Fab Four e della sua sostituzione con un sosia, tale William Campbell, di professione poliziotto, straordinariamente somigliante a Paul.

di Piero Petralia

La morte di McCartney sarebbe avvenuta circa tre anni prima, all’alba del 9 novembre 1966, in un terribile incidente stradale, dopo una lunga notte in studio di registrazione trascorsa, secondo la verosimile ricostruzione proposta dal recente e suggestivo programma televisivo trasmesso da Dj Tv “Almoust True”, tra tensioni e aspri confronti

con gli altri c o m p o n e n t i del gruppo. Eravamo allora nel momento in cui iniziavano le sedute per il mitico album Sgt. Pepper’s (1967). Ed è proprio da quel disco che compaiono i primi indizi e le prime allusioni che cominciarono a dar forza alla cosiddetta “P.I.D.”, ovvero la teoria sul Paul is Dead. In canzoni come A day in the life, ad esempio,

il verso “He blew his mind out in a car” pare far chiaro riferimento alla morte di Paul e, sulla copertina del disco, una composizione di fiori gialli sembra rappresentare un basso così come lo terrebbe un mancino, come di fatto è McCartney. Nella foto all’interno dello stesso album, inoltre, Paul è seduto nella posizione funebre usata in India e porta al braccio una mostrina con la sigla “O.P.D.”, che sta per “Official Pronounced Dead” (“Dichiarato ufficialmente morto”). Anche nei successivi lavori i riferimenti alla presunta morte di

Il mistero della presunta morte di uno dei più amati compositori della storia della musica pop-rock. Mettiamoci sulle sue tracce

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Paul abbondano. Nel libretto interno che accompagna Magical Mistery Tour (1967), ed esattamente a pagina 3, Paul siede dietro la scritta “I was”, ed è l’unico raffigurato senza scarpe, così come vengono seppelliti i morti, mentre alla pagina 23 campeggia una sola persona con un inequivocabile garofano nero. E ancora, nel brano Glass Onion contenuto nel White Album (1968) Lennon canta: “Ecco un altro indizio per tutti voi: il tricheco era Paul”, che richiama il brano I Am the Walrus, presente in Magical Mistery Tour, dove veniva detto: “È forse morto?”. Molti fan, affascinati da queste congetture, aspettarono allora con ansia l’uscita del successivo disco “Abbey Road” (1969), pronti a scovare altri segni che dessero corpo al mistero. E sin dall’immagine di copertina non vennero delusi, poiché Paul è l’unico ad essere

fotografato scalzo e fuori passo rispetto agli altri nel famoso passaggio sulle strisce pedonali, come in una sorta di processione funebre; si nota anche un furgone della polizia, come quelli che intervengono in caso di gravi incidenti stradali, il cui numero corrisponderebbe a quello della vettura in servizio la sera del presunto incidente, e sulla sinistra, invece, c’è una Volkswagen la cui targa è “28 IF”, 28 anni se fosse stato ancora vivo. Nel tempo, si sono aggiunti tanti altri indizi, in una gara

tra i fan, tra le pieghe dei versi e delle copertine dei dischi. Il dubbio si è insinuato in molti, ma forse gli stessi Beatles lo hanno alimentato ad arte per rinsaldare il loro mito, al contrario di altri artisti la cui morte, avvenuta in modo ufficiale in quella stessa epoca, è stata esorcizzata dai fan che li hanno resi immortali facendoli sopravvivere spesso in mondi ideali senza tempo e memoria. E torniamo alla vexata quaestio: McCartney o Campbell? Ciò che resta, al di là del mistero che avvolge l’uomo, sono i suoi brani memorabili e - loro sì - immortali, che attraversano le generazioni senza perdere il loro straordinario fascino. Z

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65 ANNI FA ‘ESPLODEVA’ L’ERA ATOMICA.E SCOMPARIVA IL GRANDE FISICO ETTORE MAJORANA:

UNA VICENDA ITALIANA E INTERNAZIONALE ANCORA AVVOLTA NEL MISTERO

di Alessandro Lattanzio

Alle prime luci del 16 luglio 1945, ad Alamogordo, cittadina nel deserto del New Mexico, venne fatto esplodere il primo ordigno atomico della Storia. Nome in codice dell’operazione: ‘Trinity Test’. In cima a un traliccio d’acciaio alto 30 metri era collocata ‘The Gadget’, come venne battezzata la prima bomba atomica mai fatta esplodere. Essa era il risultato di tre anni di ricerche e di due miliardi di dollari d’investimenti da parte dell’amministrazione del presidente Franklin Delano Roosevelt, oltre che del lavoro di decine di migliaia di persone tra operai, tecnici, scienziati e militari, tutti impegnati a completare il ‘Progetto Manhattan’, la realizzazione della bomba atomica, appunto.Tra questi, c’era anche Enrico Fermi. Lo scienziato italiano, premio Nobel per la Fisica nel 1938, aveva

aperto la strada all’arma assoluta grazie alla sua ‘Pila Atomica’, costruita nel palazzetto dello sport dell’università di Chicago. In quell’occasione, con una lettera datata 25 maggio 1943, il direttore scientifico del ‘Progetto Manhattan’, Robert Oppenheimer, ed Enrico Fermi si consultarono sul modo migliore d’impiegare tali scoperte: avvelenare le derrate alimentari destinate alle popolazioni tedesca e italiana con lo stronzio radioattivo prodotto dalla ‘Pila’ di Fermi. Ovviamente senza mettere troppe persone a conoscenza del segreto. “Credo che non dovremmo provare a metterlo in pratica, a meno di non poter avvelenare cibo sufficiente a uccidere mezzo milione di persone”, scrisse Oppenheimer a Fermi.Ma altre due ombre oscurano la storia di Fermi

scienziato: subito dopo il ‘Trinity Test’ del 16 luglio 1945, il nuovo presidente statunitense, Harry Truman, chiese a varie autorità politiche, scientifiche e militari dei pareri sull’opportunità di impiegare la nuova arma contro il Giappone. Fermi diede il suo entusiastico appoggio al bombardamento.Inoltre, egli sarebbe coinvolto in un’oscura vicenda degna di un romanzo giallo e che, soprattutto, ci riguarda più da vicino. Si tratta del presunto assassinio, o comunque della misteriosa scomparsa del grande fisico teorico Ettore Majorana. Nato a Catania nel 1906, proveniva da una famiglia dell’alta borghesia siciliana. I suoi zii paterni erano docenti universitari. Sia Fermi che Majorana lavoravano nell’Istituto di fisica di Roma. Majorana era il secondo di Fermi, ma i due scienziati non erano in buoni rapporti e

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spesso esplodevano tra loro discussioni e violente liti, in una delle quali, davanti a una lavagna piena di formule, il ‘Papa’ (Fermi) e il ‘Grande Inquisitore’ (Majorana) si diedero a vicenda dell’asino e del cretino. Ma il contrasto reale risiedeva in ambiti ben più ampi e gravi delle semplici gelosie accademiche. Majorana aveva svolto una carriere fulminea: nel 1933 era stato ospite delle università tedesche, dove aveva incontrato il fisico nucleare Werner Heisenberg, che lo aveva convinto a pubblicare Über die Kerntheorie, nei Zeitschrift für Physik (“Quaderni di Fisica”), cosa che non era riuscita nemmeno a Fermi stesso: “Ho scritto un articolo sulla struttura dei nuclei che ad Heisenberg è piaciuto benché contenesse alcune correzioni a una sua teoria”. Majorana conobbe anche altri grandi fisici come Niels Bohr, C. Møller e Arthur H. Rosenfeld. Nel 1935 ricevette l’invito a dirigere l’Istituto Superiore di Fisica di Mosca.Purtroppo l’ambiente accademico italiano tendeva a respingerlo, tanto che a un certo punto egli cominciò a rimanere chiuso in casa, senza ricevere nessuno, lasciandosi crescere barba e capelli, e respingeva la

corrispondenza scrivendoci di proprio pugno: si respinge per morte del destinatario. Ma non si trattava di apatia e immobilismo. Al contrario, si era gettato ulteriormente nei suoi studi, che andavano ampliandosi di giorno in giorno.Nel frattempo, nel 1934 Fermi aveva ottenuto in laboratorio la scissione dell’atomo (la cosiddetta “fissione”); in pratica, l’innesco della reazione a catena nucleare, capace di provocare la detonazione atomica. Anche il fisico ungherese Leo Szilard, sempre nel 1934, col sostegno dell’Ammiragliato inglese, aveva brevettato l’idea di poter costruire l’arma atomica con un elemento

che, “spaccato dai neutroni, ne emette due mentre ne assorbe uno, quindi può sostenere una reazione a catena di enorme potenziale esplosivo”. Nel 1938 vi era, insomma, la certezza di poter costruire la bomba atomica. Era solo questione di soldi e di tempo. Perciò i servizi di intelligence del governo del Regno Unito, che avevano imposto il segreto sulla ricerca, organizzarono, nel più grande segreto, la fuga negli Stati Uniti e a Londra dei più importanti fisici atomici europei. Certamente, Ettore Majorana era a conoscenza del programma di costruzione della bomba atomica. Il 25 marzo 1938 si recò a Palermo su invito di Emilio Segrè, un altro scienziato legato a Fermi, cui probabilmente Majorana aveva riferito di volersi rifiutare di lasciare l’Italia per andare negli USA. Ma Londra e Washington non accettarono un ‘no’ come risposta. E il messaggio giunse forte e chiaro nell’ambiente. Tanto che Emilio Segrè espatrierà dall’Italia il 3 luglio 1938, mentre Fermi, dopo aver ricevuto il Nobel, partirà per New York il 24 dicembre, dopo una breve sosta a Londra. Bruno Rossi e Giulio Recah, altri collaboratori di Fermi, partiranno subito dopo. Majorana, invece, secondo possibili ricostruzioni, si sarebbe imbarcato a Palermo, il 26 marzo 1938, alle 19, sul traghetto per Napoli, dove sarebbe giunto alle 5:45 del 27 marzo. Di lui non si seppe più nulla. Nella stessa cabina, assieme a Ettore Majorana, viaggiavano Vittorio Strazzeri, docente dell’università di Palermo, e un inglese di nome Charles Price. In realtà costui si chiamava Zedick: era un ebreo russo naturalizzato inglese, col nome appunto di Charles Price. I documenti disponibili relativi al personaggio ci dicono solo questo, poiché ‘ogni altra informazione risulta secretata fino al 2027(!)’. Nel Regno Unito la secretazione per 100 anni viene adottata per i documenti estremamente importanti e gravi. Secondo Strazzeri, uno dei due suoi compagni di viaggio ‘parlava italiano come la gente del Sud e aveva modi piuttosto rozzi’. Riesce difficile crederlo. Secondo un’ipotesi alternativa venuta fuori da successive indagini, il meridionale sarebbe stato una controfigura di Majorana e, se ciò fosse vero, lo scienziato catanese non avrebbe mai compiuto il viaggio di ritorno a Napoli, ma sarebbe stato eliminato o sequestrato a Palermo, mentre la messinscena sarebbe stata organizzata allo scopo di depistare le indagini.Evidentemente la corsa per la supremazia nucleare era estremamente importante, tanto che i vertici politico-militari non badavano ai costi, in denaro e in vite umane. Z

Nella pagina a fianco: Ettore Majorana prima della scomparsa;Enrico Fermi davanti alla lavagna;Lo scoppio della bomba atomica durante il Trinity Test;Sopra: un giovane Ettore Majorana.

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NARRATIVA ITALIANAFABIO GEDANel mare ci sono i coccodrilliB.C. Dalai editore, 2010 pp.155 € 16,00

NARRATIVA ITALIANAALESSIO PULEO, FILIPPO VITALELa mamma dei carabinieriLonganesi, 2010 pp.212 € 15,00

NARRATIVA ITALIANAANDREA CAMILLERI, CARLO LUCARELLIAcqua in boccaMinimum Fax, 2010 pp.108 € 10,00

NARRATIVA ITALIANAVINCENZO BORRIELLO

L’uomo che amava dipingereAurea Editore, 2010

pp.64 € 11,00

NARRATIVA STRANIERAZHANG JIEAnni di buioSalani editore, 2010 pp.366 € 18,00

NARRATIVA ITALIANAGIORGIO VASTASpaesamentoLaterza, 2010 pp.117 € 9,50

NARRATIVA ITALIANAENZO RUSSONiente per cui morireMondadori, 2010 pp.198 € 18,50

a cura di Emilia Giuliana Papa

di Lidia IanuarioIl Libro del Mese

Uno spaccato dell’Iran, con le sue leggi religiose e politiche, un inno all’espressione della libertà in ogni sua forma, vista dagli occhi di un condannato a morte: è il dialogo, nell’aldilà, tra i due co-protagonisti di L’uomo che amava dipingere, edito dalla casa editrice Aurea. Il pittore Yassir, figlio di Safya, e il padre omosessuale Omar, che l’autore, Vincenzo Borriello, ci mostra in tutta la loro umanità, sono l’emblema di un nuovo modo di concepire la loro terra. È questa la caratteristica principale che affascina nella lettura del romanzo: la trasposizione di spazi e tempi, attraverso i quali si riscopre un periodo storico, grazie alle vicende dei due uomini legati sia dall’amore per l’arte che dal rapporto di sangue svelato solo alla fine. La speranza e la paura, mediante la pittura, si tramutano in consapevolezza del proprio valore: attraverso di essa, altri abbatteranno i muri del fanatismo religioso. “Ci hanno uccisi in nome di Dio, ma, credimi, nessun Dio darebbe mai loro il diritto di farne le veci”: è la frase che chiude l’ultimo dialogo tra Yassir e Omar. Un destino comune, la condanna a morte: la colpa del primo è il dipinto di una donna nuda; quella del secondo, l’amore per un uomo. Il tutto, narrato in uno stile inconfondibile, maturo - nonostante lo scrittore, nato nel 1976 a Torre del Greco, sia alla sua prima opera - evidente soprattutto nella capacità di far svolgere l’intera vicenda in una cella, simbolo della rigidità di un Popolo, e metafora, nello stesso tempo, del pensiero di ogni uomo, scevro da qualunque schema imposto da altri.

NARRATIVA STRANIERAWULF DORNLo psichiatraCorbaccio editore, 2010 pp.400 € 18,60

NARRATIVA STRANIERACHARLOTTE LINKNobody (trad. di Umberto Gandini)Corbaccio editore, 2010 pp.540 € 19,90

Lapilli Scaffale a cura di Emilia Giuliana Papa

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Novità sotto l’ombrellone

NARRATIVA ITALIANAANDREA CAMILLERIIl nipote del NegusSellerio editore, 2010 pp.277 € 13,00

NARRATIVA ITALIANASILVIA AVALLONEAcciaioRizzoli, 2010 pp.357 € 18,00

NARRATIVA ITALIANALIDIA RAVERAA StromboliLaterza editore, 2010 pp.100 € 14,00

NARRATIVA STRANIERAJONATHAN COEI segreti di Maxwell SimFeltrinelli, 2010 pp.363 € 18,00

ATTUALITÀ - INCHIESTACLAUDIO GATTIFuori orario. Da testimonianze e documentiriservati le prove del disastro FSChiarelettere, 2010 pp.256 € 15,00

ATTUALITÀ - TESTIMONIANZECLAUDIA CERONIFuori luogo. Inventarsi italiani nel mondoFeltrinelli, 2010 pp.363 € 18,00

ATTUALITÀ - INCHIESTAERIC FRATTINII papi e il sessoPonte alle Grazie, 2010 pp.442 € 16,50

ATTUALITÀ - INCHIESTAFILIPPO CECCARELLILa suburra. Sesso e potere: storia breve di due anni indecentiFeltrinelli, 2010 pp.238 € 15,00

SAGGISTICAPAOLO CREPETPerchè siamo infeliciEinaudi, 2010 pp.184 € 15,50

SAGGISTICAWAYNE DYERNiente scuse! Il nuovo modo di pensareCorbaccio editore, 2010 pp.260 € 16,60

SAGGISTICAMARCO NIADAIl tempo breveGarzanti, 2010 pp.183 € 12,00

SAGGISTICA - MUSICAGIUSEPPE ANTONELLIMa cosa vuoi che sia una canzone. Mezzo secolo di cantato italianoIl mulino editore, 2010 pp.254 € 16,00

SAGGISTICA - FILOSOFIAMICHEL ONFRAYFilosofia del viaggioPonte alle Grazie, 2010 pp.128 € 12,50

SATIRAMICHELE SERRABreviario comicoFeltrinelli, 2010 pp.196 € 13,00

SATIRAASCANIO CELESTINILa pecora nera (con DVD)Einaudi, 2010 pp.98 € 24,00

FUMETTIMANUELE FIORCinquemila chilometri al secondoCoconito Press, 2010 pp.143 € 17,00

SAGGISTICASIMONE PEROTTIAdesso basta. lasciare il lavoro e cambiare vitaChiarelettere, 2010 pp.190 € 14,00

REPORTAGETHEODORE MONODIn pieno desertoBollati Boringhieri, 2010 pp.76 € 12,00

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Non importaL’uomo è irragionevole, illogico, egocentrico. Non importa, amalo!Se fai il bene ti attribuiscono secondi fini egoistici.Non importa, fai il bene!Se realizzi i tuoi obiettivi trovi falsi amici e veri nemici.Non importa, realizzali!Il bene che fai verrà domani dimenticato.Non importa, fai il bene!L’onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile.Non importa, sii franco e onesto!Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo.Non importa, costruisci!Se aiuti la gente, se ne risentirà.Non importa, aiutala!Da’ al mondo il meglio di te e ti prenderanno a calci.Non importa, dài il meglio di te!

Madre Teresa, Gioia di amare, Mondadori 1997

È, in questi versi, tutta l’esperienza di una vita che, spesa ad aiutare i più poveri tra i poveri e i più sofferenti tra i sofferenti, non deve essere stata facile. Chissà che non abbia conosciuto persino dei dubbi – addirittura, dei ‘ripensamenti’ – momenti di difficoltà e di scoraggiamento, nella lotta con un mondo spesso opportunista, e contrario ai pacifici ideali da lei portati avanti e sostenuti fino al totale annullamento di sé. Ma, per ciò stesso, questi versi rendono ancora più umana e vicina a noi la figura di questa minuta e instancabile donna, curva sotto il peso degli anni, di fronte alla quale si sono inchinati i più potenti uomini del secolo appena trascorso. A lei, nel 1979, è stato assegnato il Premio Nobel per la pace e questa piccola donna, già beata (il processo di beatificazione, conclusosi il 19 ottobre del 2003, fu aperto da Giovanni Paolo II a due soli anni dalla morte – avvenuta il 5 settembre del 1997 – in via del tutto eccezionale rispetto ai cinque anni canonici di attesa), di certo non tarderà ad essere santificata. Di Madre Teresa di Calcutta ricorre quest’anno il centenario della nascita. Agnes Gonxha Bojaxhiu – questo il suo nome secolare – vede infatti la luce a Skopje, in Macedonia, il 26 agosto del 1910, presso una famiglia benestante. Entrata nell’ordine delle suore di Nostra Signora di Loreto e inviata in Irlanda a svolgere la prima parte del noviziato, completa gli studi in India, dove prende i voti nel 1937. Apprezzata per le notevoli doti organizzative, diventa prima insegnante, poi direttrice di un collegio cattolico a

Kolkata (già Calcutta), frequentato soprattutto dalle figlie dei coloni inglesi. Nel 1948 chiede e ottiene il permesso di lasciare il suo posto in convento per dedicarsi interamente ai poveri e agli ammalati riversati per le vie della città, a quelli – diceva – “che sono diventati un peso per la società e vengono rifuggiti da tutti”, e per avviare una propria missione. Per questo, per entrare nella Congregazione da lei fondata (le Missionarie della Carità), già riconosciuta dall’arcidiocesi di Calcutta nel 1950 e in seguito approvata anche dalla Chiesa di Roma, è necessario fare, oltre a quelli tradizionali, il voto di servire interamente i più poveri. Nel 1952 Madre Teresa apre a Calcutta la Nirmal Hriday (“Cuore puro”), la “casa del moribondo abbandonato”. Da allora il suo operato, pur non esente da critiche e incomprensioni, si è allargato in tutti e cinque i continenti. La ricordiamo in giro per le strade di Calcutta, vestita del semplice sari bianco a strisce azzurre, che lei stessa scelse come divisa sua e delle consorelle perché – si dice – era il più economico fra quelli in vendita in un piccolo negozio. La ricordiamo, impegnata a soccorrere e accarezzare bambini malati e sofferenti con dolcezza materna, ma anche con quella caparbietà, quel senso di intelligente ironia e quel tono provocatorio che, nel 1979, a Stoccolma, la spinsero a rifiutare il convenzionale banchetto cerimoniale per i vincitori del Nobel e a chiedere che i 6000 dollari di premio fossero destinati ai poveri di Calcutta. Quei poveri – dichiarò ai giornalisti presenti alla cerimonia – che avrebbero potuto, in tal modo, essere sfamati per un anno intero.

26 agosto 1910 - 26 agosto 2010 I CENTO ANNI DI MADRE TERESA DI CALCUTTA

di Patrizia Seminara

Ricorrenze e Anniversari

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a cura di Angela Puglisi

È nel centro storico della Repubblica di San Marino che si trova il Museo delle Curiosità. Accogliendoli con il motto “la curiosità è la madre della scienza e il principio del divertimento”, il museo apre le porte a quanti hanno voglia di conoscere curiosità di tutti i generi e provenienti da tutto il mondo. Cos’avrà di particolare questo museo? Semplicemente il fatto che, al suo interno, accoglie antiche curiosità e invenzioni risalenti alle più diverse epoche, alcune delle quali così singolari e bizzarre da fare un baffo ai più recenti guinness dei primati. Si possono trovare – solo per citarne alcune – le misure dell’uomo più alto del mondo (che, nato nel lontano 1918, a soli 22 anni raggiunse i 2 metri e 72 centimetri) e dell’individuo più grasso del mondo, nato nel 1941, il quale riuscì a raggiungere niente meno che i 639 kg. di peso. Ma c’è anche l’uomo più tatuato: il 96% del suo corpo è coperto da un unico tatuaggio, compresi i genitali e le gengive. Nel 1937 è nato l’uomo che detiene il record delle unghie più lunghe: ben 343 cm la lunghezza complessiva di quelle di una sola mano. L’unghia del pollice misura da sola 82,5 cm. Un bel record, non c’è che dire, a parte il fatto che l’individuo in questione non taglia le sue unghie dal 1952… Per quanto riguarda le “invenzioni”, ci sarà sicuramente di che stupirsi. Sapevate, ad esempio, che già nel

XVI secolo le cortigiane di Venezia usavano dei veri e propri “zoccoli”? Si trattava di zeppe di legno alte ben 52 cm. In questo modo evitavano di bagnarsi lungo le strade veneziane ancora sprovviste di marciapiedi. La stessa sorte non toccava però all’uomo che, visto il loro instabile equilibrio, sorreggeva le belle donzelle! Per lui la doccia era assicurata… Risale invece al XVIII secolo uno dei primi prototipi di occhiali per la correzione dello strabismo. La struttura in celluloide sorreggeva dei bulbi oculari artificiali che, grazie a dei prismi che infrangevano la luce, permettevano la correzione della malattia.

Al museo si trova in esposizione anche una doccia del XVII secolo davvero geniale, con serbatoio e pompa a mano che permetteva la fuoriuscita di un getto d’acqua dal basso verso l’alto. Terminiamo la lista con una bizzarra curiosità riguardante gli antichi Greci: pare che questi fossero soliti incidere sulla suola dei propri calzari nomi o messaggi vari; ebbene, ne sono stati ritrovati un paio appartenuti ad una prostituta. Il messaggio che lasciavano sul terreno era chiaro: “SEGUITE I MIEI PASSI”…Queste sono solo alcune delle invenzioni, delle stranezze e delle rarità che vi attendono al Museo delle Curiosità di San Marino...Inoltre, nel periodo estivo i visitatori hanno la possibilità di essere trasportati gratuitamente dai parcheggi per le auto al museo con una vecchia corriera del 1913, così da iniziare al meglio il bizzarro tour. Allora, che aspettate a partire? Buon divertimento!

Il Museo delle Curiosità

In alto: Scarpe per prostituta greca. Sulla suola era incisa la scritta “Segui i miei passi”.A sinistra: Zoccoli di cortigiana veneziana. Queste calzatura in legno erano alte 51 cm. e servivano per non fare bagnare i piedi alla nobildonna.A destra: Occhiali per strabici. All’interno vi era un prisma che rinfrangeva la luce.

Per chi è in cerca di novità: un salto a San Marino tra stranezze e bizzarrie di ogni tempo

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Cartellone Estate 2010

Domenica 1 AgostoKING OF CONVENIENCEMercati Generalih.22.00 ingresso € 28,75

Domenica 1 AgostoDALLA - DE GREGORIStadio Aldo Campo Selvaggio (RG)h.21.00 ingresso da € 30,00 a 49,00

Lunedì 2 AgostoFRANCESCO CAFISOCortile Platamoneh.21.30 ingresso € 11,50

Lunedì 2 AgostoCARMEN CONSOLITeatro di Verdura (PA)h.21.30 ingresso da € 28,80 a 49,50

Lunedì 2 AgostoSTEFANO BOLLANICantina Valle delle Acate (RG)h.21.30 ingresso € 25,00

Martedì 3 AgostoSTEFANO BOLLANIAnfiteatro Zafferana Etneah.21.30 ingresso da € 17,50 a 23,50

Mercoledì 4 AgostoTONI ESPOSITO e RITA BOTTOCortile Platamoneh.21.30 ingresso € 11,50

Giovedì 5 AgostoFARAUALLA - SospiroAntica Tenuta del Nanfro - Caltagironeh.21.30 ingresso € 20,00

Giovedì 5 AgostoGIOVANNI VERNIAAnfiteatro di Zafferana Etneah.21.30 ingresso € 14,50

Venerdì 6 AgostoGIOVANNI ALLEVITeatro Valle dei Templi (AG)h.21.30 ingresso da € 30,00 a 50,00

Venerdì 6 AgostoALBERTO PATRUCCOCortile Platamoneh.21.30 ingresso € 11,50

Venerdì 6 AgostoFestival della DanzaKLEDI KADIUParco Trinità Manenti Mascaluciah.21.30 ingresso € 16,00

Sabato 7 AgostoROBERTO CACCIAPAGLIACortile Platamoneh.21.30 ingresso € 11,50

Sabato 7 AgostoGIOVANNI ALLEVITeatro Antico di Tindari (ME)h.21.30 ingresso da € 29,50 a 40,00

Sabato 7 AgostoAFRICA UNITECastello di Donnafugata (RG)h.22.30 ingresso € 11,50

Sabato 7 AgostoFestival della DanzaCRISTINA BENITEZParco Trinità Manenti Mascaluciah.21.30 ingresso € 16,00

Domenica 8 AgostoFRANCESCO CAFISOAnfiteatro comunale di Miloh.21.30 ingresso € 15,00

Domenica 8 AgostoAFRICA UNITELido Moon Beach - CTh.22.30 ingresso € 15,50

Domenica 8 AgostoFestival della DanzaROSSELLA BRESCIA E JOSÉ PEREZParco Trinità Manenti Mascaluciah.21.30 ingresso € 16,00

Lunedì 9 AgostoEtnafestBAUSTELLEAnfiteatro Le Ciminiereh.21.00 ingresso € 10,00

Lunedì 9 AgostoFRANCESCO CAFISOTeatro di Verdura (PA)h.21.30 ingresso da € 11,50 a 19,50

Lunedì 9 AgostoTUCCIO MUSUMECIL’incidenteAnfiteatro Comunale di Miloh.21.00 ingresso € 15,00

Martedì 10 AgostoEtnafestANGELIQUE KIDJO 5etAnfiteatro Le Ciminiereh.21.00 ingresso € 10,00

Martedì 10 AgostoCONCERTO LIRICO CORALEParco Trinità Manenti Mascaluciah.21.00 ingresso € 8,50

Martedì 10 AgostoANTONELLO VENDITTITeatro Stadio - S.Agata di Militelloh.21.30 ingresso da € 29,50 a 50,00

Mercoledì 11 AgostoRAFFAELE PAGANINIAnfiteatro Zafferana Etneah.21.30 ingresso da € 17,50 a 22,50

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MUSICA TEATRO CINEMA MOSTRE INCONTRI DANZA

Mercoledì 11 AgostoBRIGANTINIAnfiteatro comunale di Miloh.21.00 ingresso € 11,50

Venerdì 13 AgostoLITFIBATeatro Torre - Campofelice di Roccella (PA)h.21.30 ingresso € 34,50

Sabato 14 AgostoTOQUINOAnfiteatro di Zafferana Etneah.21.30 ingresso da € 20,00 a 28,00

Lunedì 16 AgostoVALERIO SCANUNuovo Stadio Comunale - Leonforte (EN)h.21.30 ingresso € 15,00

Lunedì 16 AgostoMARCO MENGONIAnfiteatro di Zafferana Etneah.21.30 ingresso € 19,60

Venerdì 20 AgostoNESLIMercati Generalih.22.30 ingresso € 11,50

Venerdì 20 AgostoIL GATTO BLUCortile Platamoneh.21.30 ingresso € 11,50

Venerdì 20 AgostoEtnafestSUD SOUND SYSTEMAnfiteatro Le Ciminiereh.21.00 ingresso € 10,00

Venerdì 20 AgostoFIORELLA MANNOIATeatro Nuovo - Giardini Naxosh.21.30 ingresso da € 38,00 a 49,50

Sabato 21 AgostoA CENA CON MORRICONEHotel Baia Taormina - Forza d’Agròh.20.30 ingresso € 80,00 con cena

Sabato 21 AgostoALMAMEGRETTA con RAIZTaxi fermata Qubba - CTh.21.30 ingresso € 13,50

Domenica 22 AgostoPINO DANIELETeatro Antico di Segesta (TP)h.21.30 ingresso € 46,00

Lunedì 23 AgostoMARIO BIONDITeatro Antico di Taorminah.21.30 ingresso € 46,00 a 69,00

Lunedì 23 AgostoMARIO BIONDITeatro di Verdura (PA)h.21.30 ingresso da € 46,00 a 69,00

Martedì 24 AgostoEtnafestRACHELLE FERRELL 4etAnfiteatro Le Ciminiereh.21.00 ingresso € 10,00

Martedì 24 AgostoRENZO ARBORETeatro Antico di Taorminah.21.30 ingresso da € 34,50 a 69,00

Martedì 24 AgostoDALLA - DE GREGORITeatro Valle dei Templi (AG)h.21.30 ingresso da € 30,00 a 57,50

Mercoledì 25 AgostoDALLA - DE GREGORITeatro Antico di Taorminah.21.30 ingresso da € 46,00 a 69,00

Mercoledì 25 AgostoMORCHEEBAArena Castello di Maniace (SR)h.21.30 ingresso da € 30,00 a 40,00

Mercoledì 25 AgostoIL LAGO DEI CIGNITeatro Metropolitanh.21.30 ingresso da € 22,00 a 33,00

Giovedì 26 AgostoRENZO ARBORETeatro di Verdura (PA)h.21.30 ingresso da € 34,50 a 67,00

Page 22: Lapilli Nr.25 - Estate 2010

Cartellone Estate 2010

Venerdì 27 AgostoGIANLUCA BELARDICortile Platamoneh.21.30 ingresso € 11,50

Venerdì 27 AgostoENRICO BRIGNANOTeatro Antico di Taorminah.21.30 ingresso da € 27,00 a 49,00

Venerdì 27 AgostoINCONTRO DI JAZZGino Paoli, Danilo Rea, Flavio Boltro, Roberto Gatto, Rosario BonaccorsoTeatro di Verdura (PA)h.21.30 ingresso da € 25,50 a 36,50

Sabato 28 AgostoINCONTRO DI JAZZGino Paoli, Danilo Rea, Flavio Boltro, Roberto Gatto, Rosario BonaccorsoAnfiteatro Comunale di Miloh.21.30 ingresso € 24,50

Sabato 28 AgostoMASSIMO RANIERITeatro Antico di Taorminah.21.30 ingresso da € 35,00 a 69,00

Domenica 29 AgostoALESSANDRA AMOROSOTeatro Antico di Taorminah.21.30 ingresso da € 32,20 a 44,90

Martedì 31 AgostoENRICO MONTESANOTeatro Antico di Taorminah.21.30 ingresso da € 26,00 a 44,00

Venerdì 3 SettembreALESSANDRO DI CARLOCortile Platamoneh.21.30 ingresso € 11,50

Sabato 4 SettembreCARMEN CONSOLITeatro Antico di Taorminah.21.30 ingresso da € 28,80 a 57,50

Sabato 4 SettembreDIAFRAMMAMercati Generalih.22.30 ingresso € 10,00

Sabato 4 SettembreMadeleine Suite MusicMARIELLA LO SARDO e RALPH TOWNERCortile Platamoneh.21.30 ingresso € 11,50

Domenica 5 SettembreMALIKA AYANETeatro Antico di Taorminah.21.30 ingresso da € 25,00 a 55,00

Martedì 7 SettembreLIGABUEVelodromo Paolo Borsellino (PA)h.21.30 ingresso da € 36,80 a 57,50

Mercoledì 8 SettembrePINO DANIELETeatro Antico di Taorminah.21.30 ingresso da € 34,50 a 48,30

Mercoledì 8 SettembreAPPASSIONANTE - LiricaCortile Platamoneh.21.30 ingresso € 11,50

Giovedì 9 SettembreUTO UGHI con L’orchestra dei Filarmonici di RomaTeatro Antico di Taorminah.21.30 ingresso da € 24,50 a 59,00

Giovedì 9 SettembreDUEL - Due Pianiste e CantantiCortile Platamoneh.21.30 ingresso € 11,50

Venerdì 10 SettembreQuannu moru faciti ca nun moruOmaggio a Rosa BalistreriCortile Platamoneh.21.30 ingresso € 11,50

Venerdì 10 SettembreFIORELLO SHOWVelodromo Paolo Borsellino (PA)h.21.30 ingresso da € 32,00 a 67,00

Sabato 11 SettembreTRE ALLEGRI RAGAZZI MORTIMercati Generalih.22.30 ingresso € 10,00

Domenica 12 SettembreALEX BRITTITeatro di Verdura (PA)h.21.30 ingresso da € 23,00 a 46,00

Mercoledì 15 SettembreELISATeatro Antico di Taorminah.21.30 ingresso da € 38,00 a 69,00

Sabato 18 SettembreLEEROY THORNHILL (Prodigy)Mercati Generalih.23.00 ingresso € 7,00

Sabato 18 SettembreGIGI D’ALESSIOTeatro Antico di Taorminah.21.30 ingresso da € 34,50 a 57,50

Domenica 19 SettembreEtnafestLE VIBRAZIONIAnfiteatro Le Ciminiereh.21.30 ingresso € 10,00

Venerdì 24 SettembreELTON JOHN e RAY COOPERTeatro Antico di Taorminah.21.30 ingresso da € 69,00 a 149,50

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MUSICA TEATRO CINEMA MOSTRE INCONTRI DANZA

Domenica 1 AgostoCado dalle nubidi Gennaro Nunziate

Lunedì 2 Agosto Il mio vicino Totoro di Hayao Myazaki

Martedì 3 AgostoÈ complicato di Nancy Mayers

Mercoledì 4 Agosto Mine vaganti di Ferzan Ozpetek

Giovedì 5 Agosto Il ricciodi Mona Achache

Venerdì 6 AgostoDraquila - L’Italia che trema di Sabina Guzzanti

Sabato 7 AgostoAgoràdi Alejandro Amenabar

Domenica 8 Agosto Agoràdi Alejandro Amenabar

Lunedì 9 Agosto Fantastic Mr. Fox di Wes Anderson

Martedì 10 Agosto Oggi sposi di Luca Lucini

Mercoledì11 Agosto Baciami ancora di Gabriele Muccino

Giovedì12 Agosto Invictus di Clint Eastwood

Venerdì 13 Agosto Il nastro biancodi Michael Haneke

Sabato 14 Agosto Il concerto di Radu Mihaileanu

Domenica 15 Agosto Robin Hood di Ridley Scott

Lunedì 16 Agosto La principessa e il ranocchio di Ron Clements

Martedì 17 Agosto Ricatto d’amoredi Anne Fletcher

Mercoledì 18 Agosto Il grande sogno di Michele Placido

Giovedì 19 AgostoA single mandi Tom Ford

Venerdì 20 AgostoI gatti persianidi Bahman Ghobadi

Sabato 21 Agosto Shutter islanddi Martin Scorsese

Domenica 22 Agosto Shutter islanddi Martin Scorsese

Lunedì 23 AgostoNat e il segreto di Eleonoradi Dominique Monféry

Martedì 24 AgostoGenitori & Figli - Agitare bene prima dell’usodi Giovanni Veronesi

Mercoledì 25 AgostoViola di maredi Donatella Maiorca

Giovedì 26 AgostoSoul kitchendi Fatik Akin

Venerdì 27 AgostoMotel Woodstockdi Ang Lee

Sabato 28 AgostoNemico pubblicodi Michael Mann

Domenica 29 AgostoLa nostra vitadi Daniele Lucchetti

Lunedì 30 AgostoNel paese delle creature selvaggedi Spike Jonze

Martedì 31 AgostoIl cacciatore di exdi Andy Tennant

ARENA ARGENTINAVia Vanasco 10 Catania

Orario Spettacoli: 20.45 - 22.45

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