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L’industria Italiana alla 23 a ora La produzione industriale e gli investimenti diretti esteri nel nostro Paese Sebastian Fabio Agnello (presidente GISI) 12 dicembre 2012 - Assemblea Generale RIPRENDERE LA VIA DELLA CRESCITA www.gisi.it

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L’industria Italiana alla 23a ora La produzione industriale e gli investimenti

diretti esteri nel nostro Paese

Sebastian Fabio Agnello (presidente GISI)

12 dicembre 2012 - Assemblea Generale RIPRENDERE LA VIA DELLA CRESCITA

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Il declino della produzione industriale

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Gli investimenti motore dello sviluppo (1)

• Gli afflussi mondiali di IDE (Investimenti diretti esteri in entrata), periodo 1980 - 2010

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Gli investimenti motore dello sviluppo (2)

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I grandi investitori transnazionali TCs ( Transational Corporation )

• I maggiori investitori stranieri sono grandi marchi internazionali

• Gli investimenti diretti esteri provengono per il 10% circa anche da fondi sovrani e di private equity

• Queste multinazionali hanno compiuto i loro investimenti con molta cautela, vista la volatilità del contesto economico ed i numerosi elementi di rischio, soprattutto nei Paesi sviluppati (diffusione del debito sovrano, imprevidibilità della governance mondiale, potenziale aumento dell’inflazione, surriscaldamento delle economie emergenti, ecc.)

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Investimenti diretti dal 2009 al 2010: Italia fuori dal ranking Top 20

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• L’Europa, a causa delle incertezze dovute all’aggravarsi della crisi del debito sovrano, ha subito il maggior calo: -19%

• Alcune differenze: Italia (-53%) e Regno Unito (-35%) hanno sofferto di più, mentre la Francia ha avuto una diminuzione minima e la Germania invece è aumentata!

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Italia al 15° posto nel ranking UNCTAD degli FDI outflow (21 Miliardi USD)

• I deflussi mondiali di IDE (Investimenti diretti esteri in uscita), periodo 1980 - 2010

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La competitività del sistema Italia all’87° posto nel ranking mondiale 2010

Nel 2012 l'Italia è risalita al 73° posto, ma dietro : Bielorussia, Botswana, Trinidad e Tobago, Romania….

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Fonte: International Finance Corporation – The World Bank

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Gli investimenti crescono ancora nel 2011

Fonte UNCTAD - Global Investment Trend Monitor 2012

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Distribuzione degli investimenti per settore

Gli investimenti in risorse primarie nel 2011 sono schizzati del 46%, nell'industria manifatturiera tengono, mentre per i servizi scendono in modo significativo.

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Segnali di inversione per l'Italia ?

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Il confronto con Spagna, Grecia, Portogallo

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L'Italia nel 2012-2014 tra le 20 Top prospective host economies

• L'Italia compare nel forecast UNCTAD tra le 20 nazioni con maggiori prospettive di attrarre investimenti esteri diretti

• La ricerca è stata condotta tra 174 aziende multinazionali

• La Cina supererà stabilmente gli stati uniti per investimenti esteri diretti nel 2012-2014

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La rinascita è nel DNA della nostra «capacità sociale di crescita»

“[…] Nei primi anni Trenta, un gruppo di tecnocrati salvò il sistema bancario da un destino simile a quello subito da Austria e Germania. Nel dopoguerra, l’Italia uscì dalle rovine materiali, morali e politiche grazie alla lungimiranza di un élite politica che seppe anteporre gli interessi del paese a quelli della propria parte, forgiando un compromesso che permise la nascita del patto costituzionale. Negli anni Settanta e nei primi anni Novanta, nuovamente la società italiana ebbe la forza di uscire dalla crisi puntando, seppure in modo imperfetto, al superamento dei problemi strutturali all’origine della crisi stessa. La storia degli ultimi 150 anni sembra avere impresso nel DNA della nostra “capacità sociale di crescita” la forza di uscire, a volte solo alla ventitreesima ora, da difficoltà a prima vista insormontabili e di uscirne non solo congiunturalmente, ma reinventando un progetto di sviluppo economico e sociale. Lo storico non possiede palle di vetro, ma la consapevolezza di questo DNA gli infonde fiducia nell’esito dell’enorme partita in gioco […]”

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Gianni Toniolo, “L’Italia e l’economia mondiale 1861 – 2011”