L’attività di Internal Audit nella...Al fine di garantire l’imparzialità di giudizio nelle...

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L’attività di Internal Audit nella nuova configurazione organizzativa Massimo Bozeglav Responsabile Direzione Internal Audit Banca Popolare di Vicenza

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  • L’attività di Internal Audit nella nuova configurazione organizzativa

    Massimo Bozeglav

    Responsabile Direzione Internal Audit

    Banca Popolare di Vicenza

  • p | 2

    Indice

    1. I fattori di cambiamento

    2. L’architettura del Sistema dei Controlli Interni

    3. Interrelazioni dell’I.A. con gli Organi / Funzioni di Controllo

    4. Conclusioni

  • p | 3

    I fattori di cambiamento

    Nel corso del tempo, ed in particolare a partire dagli anni 90 la funzione di Internal Audit è stata oggetto di profondi cambiamenti derivanti da mutazioni dei contesti organizzativi di riferimento ovvero da evoluzioni imposte dalle normative di Vigilanza.

    Con riferimento al primo aspetto, nel corso del tempo la Funzione di Internal Audit si è evoluta passando da un ambito spesso limitato a verifiche di conformità contabile e finanziaria (assurance sul funzionamento) ad obiettivi di più ampio respiro di “assurance sul disegno e funzionamento” e “supporto consulenziale sul disegno”.

    Ultima versione degli standard professionali per la pratica professionale dell’Internal Audit:“attività indipendente ed obiettiva di assurance e consulenza finalizzata al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’organizzazione”

    Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia: attività “volta ad individuare andamenti anomali, violazioni delle procedure e della regolamentazione nonché valutare la funzionalità complessiva del sistema dei controlli interni” L’attività “è svolta da strutture diverse ed indipendenti da quelle produttive, anche attraverso verifiche in loco”

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    I fattori di cambiamento

    Ulteriore impulso al cambiamento è derivato dalle evoluzioni introdotte dagli Organi di Vigilanza con particolare riferimento all’introduzione di nuovi attori sui processi di controllo aziendali:

    Funzione di Risk Management

    Funzione di Compliance

    Dirigente Preposto

    Tali fattori hanno portato ad una profonda revisione dell’architettura del Sistema dei Controlli Interni e dei meccanismi di interrelazione tra la funzione di Internal Audit e gli altri attori coinvolti nei processi di controllo.

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    Indice

    1. I fattori di cambiamento

    2. L’architettura del Sistema dei Controlli Interni

    3. Interrelazioni dell’I.A. con gli Organi / Funzioni di Controllo

    4. Conclusioni

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    Il Sistema dei Controlli Interni

    Il Sistema dei Controlli Interni può definirsi come l’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei rischi, il conseguimento delle seguenti finalità:

    Efficacia ed efficienza dei processi aziendali

    Salvaguardia del valore delle attività e protezione delle perdite

    Affidabilità ed integrità delle informazioni contabili e gestionali

    Conformità delle operazioni con la legge, la normativa di vigilanza, nonché con le politiche, i piani, i regolamenti e le procedure interne.

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    Schema del Sistema dei Controlli Interni

    CONTROLLI DI

    PRIMO LIVELLOCONTROLLI DI SECONDO LIVELLO

    CONTROLLI DI

    TERZO LIVELLO

    CONTROLLI DI LINEA

    Consistono nelle

    verifiche svolte sia da chi

    mette in atto una

    determinata attività, sia

    da chi ne ha la

    responsabilità di

    supervisione,

    generalmente nell’ambito

    della stessa unità

    organizzativa o funzione

    GESTIONE DEI

    RISCHI

    E’volta a individuare,

    misurare, controllare

    e gestire tutti i rischi

    legati alle attività, ai

    processi e ai sistemi

    dell’impresa in

    conformità con le

    strategie e il profilo di

    rischio definiti dall’alta

    dirigenza

    CONTROLLI DI

    CONFORMITA’

    Sono volti a verificare

    l’osservanza del

    rispetto degli obblighi di

    etero ed auto-

    regolamentazione (ivi

    compresi quelli nella

    prestazione dei servizi

    di investimento)

    CONTROLLO INTERNO

    L’attività di audit interno

    è volta a valutare, in una

    prospettiva di terzo

    livello, la completezza, la

    funzionalità e

    l’adeguatezza dei sistemi

    e delle procedure, anche

    di controllo.

    FUNZIONE

    INTERNAL AUDIT

    FUNZIONE

    INTERNAL AUDITFUNZIONI

    DI RISK MANAGEMENT / COMPLIANCE / DIRIGENTE PREPOSTO

    FUNZIONI

    DI RISK MANAGEMENT / COMPLIANCE / DIRIGENTE PREPOSTOFUNZIONE

    DI LINEA

    FUNZIONE

    DI LINEA

    CONTROLLI DEL DIRIGENTE PREPOSTO

    Sono volti ad attestare/dichiarare

    l’informativa contabile societaria secondo

    quanto previsto dalla Legge

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    Schema del Sistema dei Controlli Interni

    controlli di primo livello: diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni. Essi sono effettuati dalle stesse strutture produttive (ad esempio, i controlli di tipo gerarchico) o incorporati nelle procedure e nei sistemi informatici, ovvero eseguiti nell'ambito dell'attività di back-office;

    controlli di secondo livello: affidati a strutture diverse da quelle produttive, che hanno l'obiettivo di:

    - concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione del rischio, verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e controllare la coerenza dell'operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio rendimento assegnati (Risk Management);- concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione/valutazione del rischio di conformità, individuare idonee procedure per la prevenzione dei rischi rilevati e richiederne l’adozione (Compliance);- attestare/dichiarare l’informativa contabile societaria secondo quanto previsto dalla legge (Dirigente Preposto).

    attività di revisione interna (terzo livello): volta a individuare andamenti anomali, violazioni delle procedure e della regolamentazione, nonché a valutare la funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni. Essa è condotta nel continuo, in via periodica o per eccezioni, da strutture diverse e indipendenti da quelle produttive, anche attraverso verifiche in loco

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    Processo di controllo interno e strutture coinvolte

    Flussi Informativi

    Strutture Operative

    Organi con Funzioni

    di Controllo

    Sistema Poteri

    Delegati

    Corpo Normativo

    Interno

    Comitati

    Sistemi Informativi

    SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

    Verifica

    Indirizzo

    Controllo

    Aggiornamento

    Consiglio di

    Ammnistrazione

    Flussi Informativi

    Strutture Operative

    Organi con Funzioni

    di Controllo

    Sistema Poteri

    Delegati

    Corpo Normativo

    Interno

    Comitati

    Sistemi Informativi

    SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

    Verifica

    Indirizzo

    Controllo

    Aggiornamento

    Consiglio di

    Ammnistrazione

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    Gli “Attori” del Sistema dei Controlli Interni

    Organi di Controllo e

    Vigilanza

    Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

    Comitato per il Controllo

    Organismo di Vigilanza 231/01

    Funzione di Controllo di

    Terzo Livello Internal Audit

    Funzioni di Controllo di

    Secondo Livello

    Risk Management

    Compliance

    Strutture di supporto al Dirigente Preposto

    Altre funzioni di controllo di 2° livello (es. sicurezza)

    Funzioni di Controllo di

    Primo Livello

    Process Owner: Rete Filiali, Crediti, Organizzazione,

    Back Office, ecc.

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    Profili di controllo del Gruppo Banca Popolare di Vicenza

    CdA

    Alta

    DirezioneCollegio Sindacale

    Internal

    AuditRisk Management Compliance

    Strutture

    Banca /

    Gruppo

    Indirizzo, Direzione,

    VerificaX X

    Controllo Legale X X

    Gestione Rischi

    Credito X

    Mercato X

    Operativo X X

    Non Conformità X

    Reputazionale X

    ICAAP (1) (1) X

    Revisione Interna

    Adeguatezza

    SCIX X

    Controlli di primo

    livelloX

    (1) L’I.A. supporta il Collegio Sindacale nella verifica del sistema di gestione e controllo dei rischi definiti nell’ICAAP.

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    Indice

    1. I fattori di cambiamento

    2. L’architettura del Sistema dei Controlli Interni

    3. Interrelazioni dell’I.A. con gli Organi / Funzioni di Controllo

    4. Conclusioni

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    Interrelazioni dell’I.A. con gli Organi/Funzioni di controllo

    Mission / Responsabilità degli

    Organi di controllo e vigilanzaInterrelazioni/ responsabilità I.A.

    Consiglio di Amministrazione

    Fissare le linee di indirizzo del SCI

    nonché limiti e deleghe operative

    da assegnare agli organi delegati

    all’Alta Direzione

    Comitato per il Controllo

    Verificare la funzionalità del SCI

    assistendo il Consiglio di Amministra-

    zione nell’espletamento dei suoi

    Compiti in materia di controllo

    interno e governo dei rischi

    Garantisce opportuni flussi informativi allo

    scopo di porre tali Organi nella condizione di

    verificare la funzionalità,l’efficacia e l’efficienza

    del SCI in coerenza con la propensione al

    Rischio prescelta

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    Interrelazioni dell’I.A. con gli Organi/Funzioni di controllo

    Mission / Responsabilità degli

    Organi di controllo e vigilanzaInterrelazioni/ responsabilità I.A.

    Collegio Sindacale

    Verificare il regolare funzionamento

    complessivo di ciascuna principale

    area organizzativa; in particolare

    svolge i compiti di controllo che la

    legge gli affida, verificando la

    correttezza delle procedure contabili.

    Esso inoltre valuta il grado di

    efficienza ed adeguatezza del

    sistema dei controlli interni con

    particolare riguardo al controllo dei

    rischi, al funzionamento dell’Internal

    Audit e al sistema informativo

    contabile.

    E’ la Funzione di supporto al Collegio

    Sindacale ai fini della valutazione

    dell’efficienza ed adegatezza del sistema di

    controlli interni. A tal fine l’I.A. tiene

    costantemente attivo nei confronti del

    suddetto Organo un flusso informativo su

    tutta l’attività svolta.

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    Interrelazioni dell’I.A. con gli Organi/Funzioni di controllo

    Mission / Responsabilità degli

    Organi di controllo e vigilanzaInterrelazioni/ responsabilità I.A.

    ODV ex D.Lgs 231/01

    Ove istituito, è affidato il compito di

    vigilare sul funzionamento e

    l’osservanza del modello

    organizzativo adottato dall’Ente allo

    scopo di prevenire la commissione

    dei reati previsti dal D.Lgs

    231/01.sollecitandone

    l’aggiornamento alla luce delle

    evoluzioni normative ovvero la

    scoperta di significative violazioni

    delle prescrizioni nonché, infine,

    quando intervengono mutamenti

    nell’organizzazione dell’Ente.

    Garantire un adeguato flusso informativo sulle

    risultanze emerse dalla propria attività di

    auditing al fine di consentire all’ODV di

    verificare l’efficacia e l’efficienza del modello

    organizzativo adottato ed il rispetto delle

    modalità e delle procedure previste dal

    modello organizzativo stesso.

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    Interrelazioni dell’I.A. con gli Organi/Funzioni di controllo

    Funzioni di controllo di secondo

    livelloInterrelazioni/ responsabilità I.A.

    Funzione di Compliance

    Ha la responsabilità di prevenire e

    gestire il rischio di non conformità

    alle norme

    Risk Management

    Assicurare l’attività di misurazione e

    controllo dei rischi (di credito, di

    mercato, di liquidità, operativo, di

    controparte, di tasso)

    Dirigente Preposto (limitatamente ai

    processi di controllo)

    Valutare l’adeguatezza e funzionalità

    dei controlli sui processi amministra-

    tivo-contabili

    Assurance: Garantisce un’azione di verifica

    sulle funzioni di controllo di secondo livello ai

    fini della valutazione sul disegno e sul

    funzionamento del complessivo SCI.

    Supporto: garantire alle funzioni di controllo di

    secondo livello i flussi informativi rivenienti

    dall’attività di revisione interna che risultano

    necessari alle stesse nell’espletamento dei

    propri compiti di “gestione dei rischi”.

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    Interrelazioni dell’I.A. con gli Organi/Funzioni di controllo

    Funzioni di controllo di secondo

    livelloInterrelazioni/ responsabilità I.A.

    PUNTI DI ATTENZIONE (perché gli SLA di servizio)

    Al fine di garantire l’imparzialità di giudizio nelle proprie attività di Revisione Interna,

    il supporto dell’Internal Audit deve consistere esclusivamente nel porre a disposizione

    i dati informativi di interesse della Funzione richiedente, fornire delucidazioni in merito

    alle metodologie di valutazione dei rischi e dei controlli, rendere consulenza riguardo al

    tema dell’efficacia e funzionalità del SCI

    Nei rapporti tra I.A. e Funzioni di controllo di secondo livello occorre definire con esattezza

    il perimetro di verifica dell’una e delle altre Funzioni dal momento che su taluni ambiti

    e materie (in particolare la Compliance) il confine non è ben definito e si generano

    inevitabilmente rischi di sovrapposizione e duplicazione delle attività.

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    Assetto Organizzativo Direzione I.A. nel Gruppo B.P.Vi

    COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO

    U.O. AUDITING FINANZA

    U.O. AUDITING CREDITO E OPERATIVO

    DIREZIONE INTERNAL AUDIT

    UFFICIO SEGRETERIA

    UFFICIO SVILUPPO E VALUTAZIONE SCI E AUDITING

    ICT

    U.O. VERIFICHE A DISTANZADI GRUPPO

    U.O. ANTIRICICLAGGIO

    U.O. AUDITING GOVERNO E SUPPORTO

    U.O. ISPETTORATORETE BPVI

    CONSIGLIERE DELEGATO

    CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

    PRESIDENTE

    DIRETTORE GENERALE

    Responsabili Revisione Interna delegati per le società Controllate (gerarchicamente e

    funzionalmente dipendenti dal Responsabile della Direzione Internal Audit della Capogruppo)

    Resp. Revisione Interna BPVI Fondi SgrResp. Revizione Interna NEM Resp Revisione Interna Nem Due SgrResp. Revisione Interna PrestinuovaResp. Revisione Interna FarbancaResp. Revisione Interna Banca NuovaResp. Revisione Interna CariPrato

    COORDINAMENTO SERVIZI ISPETTIVI

    O.D.V. ex art. 6 D.Lgs 231/2001

    COORDINAMENTO SERVIZI AUDITING DI GRUPPO

    U.O. ISPETTORATO RETEBANCA NUOVA(Gabriele A.)

    U.O. ISPETTORATO RETECARIPRATO(Impalmi A.)

  • p | 19

    Esempi di flussi informativi per le Funzioni di Controllo di 3° Liv.

    38,00%

    53,00%

    9,00%

    42,47%

    52,05%

    5,48%

    20,00%

    60,00%

    20,00%

    42,86%

    42,86%

    14,29%

    0%

    20%

    40%

    60%

    80%

    100%

    GRUPPO Banca 1 Banca 2 Banca 3

    Processo ……… - I semestre 2009

    Molto Alto Alto Basso Contenuto

    Gruppo Banca Popolare di Vicenza

    24,00%

    6,00%

    31,00%

    36,00%

    37,00%

    27,27%

    11,11%

    56,70%

    41,00%

    22,50%

    20,20%

    53,00%

    36,00%

    59,00%

    57,00%

    55,00%

    60,61%

    61,05%

    62,63%

    35,05%

    48,00%

    51,25%

    75,76%

    21,00%

    58,00%

    10,00%

    7,00%

    7,00%

    11,11%

    36,84%

    26,26%

    6,19%

    7,00%

    26,25%

    4,00%

    2,06%

    1,01%

    1,00%

    2,00%

    2,11%

    4,04%

    0% 20% 40% 60% 80% 100%

    Fase ………..

    Fase ……….

    Fase ……….

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    Interrelazioni dell’I.A. con gli Organi/Funzioni di controllo

    Funzioni di controllo di

    Primo LivelloInterrelazioni/ responsabilità I.A.

    Strutture produttive

    Hanno la responsabilità dei Controlli

    volti ad assicurare il corretto

    svolgimento delle operazioni

    Assurance: Garantisce un’azione di verifica

    sulle strutture produttive al fine di verificare la

    corretta esecuzione dei controlli di linea.

    Supporto: garantire supporto e consulenza

    alle diverse funzioni aziendali con riferimento

    alle iniziative che incidono, direttamente o

    indirettamente, sulla funzionalità complessiva

    del sistema dei controlli interni.

  • p | 21

    Indice

    1. I fattori di cambiamento

    2. L’architettura del Sistema dei Controlli Interni

    3. Interrelazioni dell’I.A. con gli Organi / Funzioni di Controllo

    4. Conclusioni

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    Conclusioni

    Le recenti vicende di alcuni grandi gruppi bancari hanno risvegliato la “querelle”

    sull’esigenza non solo di una maggiore efficacia dell’apparato legislativo e di vigilanza,

    ma anche di una maggiore efficienza dei soggetti e delle Funzioni aziendali preposte

    al controllo.

    In un sistema caratterizzato per un certa “ipertofia” degli Organi e Funzioni di controllo

    “efficienza” vuol dire non solo “qualità e professionalità” ma anche “coordinamento tra i

    Soggetti del controllo”.

    In questo scenario, il ruolo dell’Internal Audit va assumendo sempre maggiore centralità.

    E’ all’Internal Audit che è affidato il compito di misurare la qualità dei controlli aziendali

    ed individuare opportune misure di miglioramento delle attività svolte dai diversi Organi

    e Funzioni Aziendali.

    In tale ottica, l’obiettivo dell’Internal Audit deve essere quello di sviluppare metodologie e

    Processi interni tali da consetirgli di utilizzare gli audit come strumento per il

    raggiungimento dell’obiettivo primario della funzione: fornire ai Vertici Aziendali

    un quadro sullo stato di salute complessivo del Sistema dei Controlli Interni.