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FORMAZIONE 2016 Corporate Governance, Internal Audit e Risk Management

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FORMAZIONE 2016

Corporate Governance,Internal Audit e Risk Management

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“L’APPRENDIMENTO E L’INNOVAZIONE VANNO MANO NELLA MANO. “L’APPRENDIMENTO E L’INNOVAZIONE VANNO MANO NELLA MANO. L’ARROGANZA DEL SUCCESSO È DI PENSARE CHE CIÒ CHE HAI L’ARROGANZA DEL SUCCESSO È DI PENSARE CHE CIÒ CHE HAI

FATTO IERI SARÀ SUFFICIENTE FATTO IERI SARÀ SUFFICIENTE PER DOMANI.” PER DOMANI.”

WILLIAM POLLARD

Innovazione, accelerazione del cambiamento, ipercompetitività e sostenibilità rap-

presentano sfi de prioritarie dello scenario attuale, sfi de che hanno un impatto si-

gnifi cativo sulle attività di sviluppo e formazione. Anche quest’anno AIIA ha letto

i cambiamenti organizzativi, di mercato e normativi in atto con l’idea di tradurli in

un’offerta formativa sempre più rispondente alle reali esigenze degli Internal Audi-

tor.

Abbiamo quindi dato spazio ad importanti novità, ma abbiamo altresì valorizzato la

nostra tradizione ed esperienza: la formazione a catalogo vede la presenza di corsi

aggiornati ed integrati con nuove iniziative legate a temi di attualità; i percorsi di

preparazione alle Certifi cazioni Internazionali sono stati ripensati e strutturati in mo-

duli per rispondere ancor meglio alle esigenze dei partecipanti.

Anche i percorsi di Alta Formazione vedono alcune interessanti novità: il Diploma in

Controllo e Internal Auditing propone due nuove specializzazioni legate ai settori di

appartenenza dei partecipanti e l’area di formazione legata al D.Lgs. 231/01 confer-

ma ed amplia l’offerta, rafforzando la profi cua collaborazione con AODV 231.

Per quanto concerne la formazione “su misura” dedicata alle Corporate, AIIA da sem-

pre si pone come catalizzatore di know-how e conoscenza ai massimi livelli, creando

progetti attenti alle specifi che esigenze organizzative e strategiche delle aziende.

Nascono anche nuove iniziative: il Diploma in Risk Management per le Funzioni di

Controllo e un nuovo spazio di confronto e networking dedicato a Responsabili di

Funzione e Senior Manager.

Per il 2016 abbiamo pensato ad un’offerta completa, personalizzata e di valore per

i nostri Soci.

Buona Formazione!

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SOMMARIO

i. calendario formazione 6

ii. la nostra storia 8

iii. la nostra visione 10 novità docenti metodologia didattica iso

iv. formazione su misura 13

v. audit tutoring & mentoring 17

vi. alta formazione 19 diploma in controllo e internal auditing diploma in risk management per le funzioni di controllo percorso di specializzazione per responsabili della vigilanza ex d.lgs. 231/01 Il sistema 231 e l’OdV: dalla normativa alla gestione pratica del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo

vii. formazione a catalogo 28 formazione ria & senior manager i nostri corsi

viii. informazioni pratiche 92

ix. come raggiungerci 94

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CALENDARIO FORMAZIONEDiploma in Controllo e Internal AuditingDiploma in Risk Management per le Funzioni di ControlloPercorso di specializzazione per Responsabili della vigilanza ex D.Lgs. 231/01Il sistema 231 e l’OdV: dalla normativa alla gestione pratica del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo

gg.20222527

3031323334

5556575859

6061626364

656667

68697071

72737475767778798081828384

86868688899091

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Alta formazione

Formazione ria & senior manager

Gestione della funzione

Governo e conduzione della funzione di Internal AuditingDal Risk Assessment al piano di Internal Auditing: la gestione della funzioneCorporate Responsibility e Corporate Sustainability Reporting: responsabilità e Ruolo dell’IAMarketing della Funzione IA: posizionamento e valorizzazione della funzione IA nell’organizzazioneCross border Corporate Governance: principali fonti normative estere di interesse per le imprese italiane

Strumenti Statistici per Internal AuditingIT per non IT AuditorsStrategie di analisi dati per gli Internal AuditorContinuous Auditing e Continuous MonitoringMetodologia di valutazione del Sistema di Controllo InternoLe raccomandazioni di Audit: dalla ricerca delle idee al monitoraggio delle azioniI Follow up: organizzazione, conduzione e reportingStrumenti e tecniche per la professione di Internal Auditor - Corso BaseMappare i processi e intervenire sulla loro organizzazioneStrumenti e tecniche per la professione di Internal Auditor - Corso AvanzatoCOSO Report 2013: un framework di riferimentoAudit Project Management: metodologie, tecniche e applicazioni praticheProcurement audit: casi pratici e rifl essi 231Accounting and Finance Risks per Internal AuditorsFinancial Auditing: l'approccio per voci di bilancio e cicli operativiAudit della Funzione Risorse UmaneAudit sui sistemi di Compensation & Benefi t

Risk Based Auditing: Standard, processi e framework di controlloControl Risk Self-Assessment (CRSA)L'integrazione dei servizi di assuranceLe aree di rischio e l'analytical review: rilevazione e analisi delle variabili di rischioAssurance sul risk management: il ruolo dell’auditor nel processo di gestione del rischio

Internal Auditing e frodi aziendali - Corso BaseAdvanced Fraud Auditing: case management, interviste e indagini difensiveAdvanced Fraud Auditing: protezione delle informazioni, market abuse e rischi compliance

Tecniche di gestione e conduzione delle interviste nell'Internal AuditAudit Report WritingTecniche di negoziazione e gestione dei confl itti nell'Internal AuditGestione del team di lavoro nell'Internal Audit

CIA Review Course - Part ICIA Review Course - Part IICIA Review Course - Part IIICCSA - Corso di addestramento alla facilitationCRMA - Review CourseCFSA - Review CourseCorso per l'accreditamento della qualifi ca di Assessor/Validator (QAR)

Social media e rischio reputazionale: impatti del Global Risk e dell'Economic Crime Survey 2014Quality Assurance & Improvement Program (QAIP): Disegno ed ImplementazioneCompliance normativa integrata: framework di controllo aggiornato su L. 262/05, D.lgs. 303/06, D.lgs 196/03, D.lgs 81/08Il D.Lgs. 231/01: elementi generali su responsabilità amministrativa degli enti, OdV e MOGFrodi e reati "231": dalla fattispecie legale al rischio in azienda

Le Frodi in campo assicurativo - Ramo danni RCALe Frodi nei Rami non auto: dal Property agli infortuni ai trasporti. Come gestire le frodi e come interfacciare l'Ivass Rischio corruzione: il ruolo dell'internal auditor (PA, Società Pubbliche e Sanità) Audit Compliance e Fraud Prevention nella Pubblica AmministrazioneFraud Audit nel settore manifatturiero/servizi/utilitiesFraud Audit nel settore Finanza & AssicurativoRisk Assessment & Risk Management per il settore manifatturiero/servizi/utilitiesRisk Assessment & Risk Management per il settore Finanza & AssicurativoAssessment dell'Internal Audit sul Risk Appetite FrameworkLiquidity Risk ManagementImplementazione della Direttiva Mifi d II nel settore fi nanziarioCompliance Audit in ambito fi nanziario e assicurativoRischio e instabilità nell'industria del farmaco

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Governance e compliance normativa

Risk management

Fraud audit

Competenze relazionali e manageriali

Competenze settoriali

Certificazioni e qualificazioni

Pag

MI - 29,30RM - 14,15MI - 16,17

MI - 7,8

MI - 3,4 MI - 23

MI - 14

MI - 17,18RM - 4MI - 10

MI - 7,8MI - 23

MI - 21MI - 22

MI - 22,23

MI - 23,24

MI - 10,11MI - 26,27

MI - 10RM - 13

MI - 29

MI - 2,3

MI - 15,16

MI - 10,11MI - 6,7

MI - 18,19

MI - 13,14MI - 5,6RM - 23,24

RM - 14,15

RM - 26,27

RM - 16RM - 17,18,19

MI - 9

MI - 14,15MI - 25

MI - 6

MI - 11MI - 2

MI - 27MI - 24,25

MI - 22,23

MI - 15,16

MI - 19,20 MI - 9,10MI - 27,28RM - 3,4 RM - 9

MI - 21

MI - 15,16,17 MI - 14,15,16

MI - 30MI - 26,27,28

MI - 1

RM - 15,16 RM - 12,13MI - 21

RM - 24,25 RM - 14 MI - 12

MI - 4,5

MI - 7,8

MI - 24RM - 15

RM - 7,8RM - 25

RM - 19,20RM - 20,21RM - 17,18

RM - 22,23RM - 28

MI - 21,22MI - 8,9

RM - 15,16RM - 18,19

RM - 22,23

RM - 9RM - 12,13

MI - 18MI - 16,17

RM - 26RM - 18,19

RM - 21,22

MI - 17,18,19

RM - 20,21 MI - 19,20MI - 4

RM - 29,30

MI - 19,20MI - 3RM - 17

RM - 11,12

MI - 11,12 RM - 22,23RM - 7RM - 8

RM - 24,25

RM - 10,11

MI - 5,6

MI - 20RM - 16

GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG SET OTT NOV DIC

MI - 29

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LA NOSTRA STORIA

AIIA, Associazione Italiana Internal Auditors, associazione senza fi ni di lucro,nasce a Milano nel 1972. In questi decenni di attività, AIIA ha contribuito amigliorare i sistemi di governo, di gestione del rischio e di controllo delleorganizzazioni attraverso la valorizzazione della funzione di Internal Audit.Inserita in un contesto internazionale, AIIA è uffi cialmente riconosciuta comeaffi liazione italiana dell’Institute of Internal Auditors (The IIA), “the globalvoice of the internal Audit profession”. The IIA, costituitosi nel 1941, contapiù di 180.000 membri in 190 paesi e centinaia tra affi liates e chapters localie rappresenta, grazie alla varietà di servizi e prodotti come gli standardprofessionali, le certifi cazioni, i progetti formativi e, più in generale, il knowledge,il punto di riferimento, a livello globale, per gli Internal Auditors.AIIA aderisce anche alla European Confederation of Institutes of InternalAuditing (ECIIA), organizzazione che si pone l’obiettivo di promuovere il valoredella Professione in Europa e di consolidare il network a livello sovranazionale.In oltre 40 anni di formazione, studi e confronto con istituzioni, professionistie imprese, AIIA ha fortemente contribuito all’evoluzione dei modelli di controlgovernance verso i migliori Standard Internazionali e all’affermazione del ruolo edella professionalità dell’Internal Auditor. Con oltre 3.000 soci in rappresentanzadi più di 900 tra gruppi e aziende, l’Associazione rappresenta oggi il primopunto di riferimento per le tematiche di Corporate Governance e Controlloin Italia.

AIIA attribuisce un valore fondamentale all’estensione delle competenzee all’aggiornamento professionale. Per la delicatezza del ruolo svolto neisistemi di governo e le numerose valutazioni che è chiamato a esprimere,un professionista dell’Internal Auditing deve oggi disporre di competenzespecialistiche e manageriali, unite alla capacità di costruire e gestire lerelazioni all’interno delle organizzazioni.

La costruzione dei programmi formativi è, infatti, l’esito di un processo rigorosoche prevede il monitoraggio delle esigenze di mercato, il contributo scientifi codei comitati tematici e l’elaborazione di fl ussi informativi internazionali.Rafforzare, ampliare e innovare costantemente l’offerta formativa alloscopo di supportare l’Internal Auditor nell’affrontare le scelte formative eaffi ancarlo nel suo percorso di crescita professionale, è una delle attività cardinedell’Associazione, unitamente allo sviluppo e all’aggiornamento costantedelle competenze.

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LA NOSTRA VISIONE

La formazione rappresenta per le organizzazioni un’importate leva di competitività: investire in sviluppo delle persone signifi ca predisporre l’organizzazione stessa ad un apprendimento continuo che le consenta di affrontare con successo le sfi de che oggi il mercato impone.Un’offerta didattica costantemente aggiornata alla luce delle tematiche più moder-ne, e progettata sulla base delle reali esigenze di crescita culturale e professionale degli Internal Auditor: la completezza dell’offerta trova una continua fonte di inno-vazione e di aggiornamento nel quotidiano, nelle riviste specializzate, nei paper ma soprattutto nell’attività svolta dai nostri comitati e gruppi di lavoro.La nostra offerta formativa muove da un obiettivo comune: fornire una formazione concreta e costantemente aggiornata sui temi di Corporate Governance, Internal Audit e Risk Management, a partire da una valutazione delle reali necessità legate ai diversi settori ed alle esperienze maturate dai soci.

380+giornate formazione

erogate nel 2015

1500+Auditor formati

nel 2015

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NOVITÀ 2016Il 2016 vede alcune importanti novità che completano e ottimizzano l’offerta di ser-vizi formativi AIIA. Tra queste spiccano:

DIPLOMA IN CONTROLLO E INTERNAL AUDITING: giunto nel 2015 alla 8^ edi-zione su Milano ed alla 5^ a Roma, il Diploma vedrà nel 2016 una logica di specia-lizzazione rinnovata e orientata a fornire una gamma di strumenti, tecniche e conte-nuti ancora più vicini alle esigenze di ciascun partecipante. Il Diploma permetterà, infatti, la scelta tra due specializzazioni in base al settore di appartenenza: Finanza & Assicurativo oppure Manifatturiero, Servizi e Utilities. In entrambe le specializza-zioni (della durata di 4 giornate) verranno trattate in modo approfondito tematiche connesse a Fraud Audit e Risk Management, declinando i contenuti d’aula nelle spe-cifi cità del settore.

DIPLOMA IN RISK MANAGEMENT PER LE FUNZIONI DI CONTROLLO: Il mana-gement è sempre più focalizzato sul concetto di rischio di business e sulla necessità di un approccio unifi cato alla corporate governance, al rischio, alla compliance. In questo scenario le competenze richieste all’IA sono sempre più complesse. Da questi dati di scenario economico nazionale ed internazionale, prende avvio la deci-sione di lanciare un nuovo percorso di Alta Formazione.

INIZIATIVE PER RIA & SR MANAGER: la formazione dedicata a fi gure apicali nell’ambito dell’Internal Audit rappresenta un’occasione per riunire i professionisti di diversi settori, favorendo Confronto, Problem Solving, Benchmarking. Per facili-tare il networking, abbiamo creato un’offerta ad hoc per Responsabili di Funzione e Senior Manager in cui poter accedere non solo a contenuti di alto livello ma anche a spazi di confronto tra professionisti e la condivisione di best practice.

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DOCENTITutte le nostre proposte formative vedono la presenza in aula di esperti e professionisti che da anni operano nel mondo dell’Internal Audit. I corsi di formazione AIIA riuniscono manager dell’Internal Audit, docenti universitari, formatori aziendali, consulenti in grado di trasferire un patrimonio di conoscenza prezioso per sviluppo professionale di soci e non. Tutti i nostri docenti sono selezionati sulla base della loro comprovata esperienza e capacità, e sono soggetti a sistemi di valutazione e gradimento da parte dei partecipanti, garantendo così un servizio di alto livello. La Faculty di AIIA rappresenta una garanzia dell’attenzione che poniamo alla qualità ed aggiornamento dei contenuti che proponiamo ai nostri Soci e per questo motivo è da sempre in crescita ed evoluzione. Per conoscere l’albo docenti rimandiamo al nostro sito “http://www.aiiaweb.it/elen-co-docenti” dove è possibile trovare un breve estratto del curriculum vitae di ogni singolo docente AIIA.

METODOLOGIA DIDATTICA I nostri interventi formativi utilizzano l’alternanza ed integrazione di differenti effi caci metodologie:LEZIONI: momento chiave per il trasferimento e condivisione di nuove conoscenze, la lezione può assumere la forma di una lezione frontale o una modalità di inse-gnamento più interattiva, all’interno della quale il docente agisce da facilitatore del confronto e delle discussioni con e tra i partecipanti.ESERCITAZIONI: in gruppo o individuali, sono pensate per stabilizzare e rafforzare le nozioni trasmesse durante le lezioni ed hanno lo scopo di facilitare l’immediato trasferimento delle nozioni teoriche alla realtà lavorativa. BUSINESS CASE: grazie all’analisi e al confronto su casi reali, i partecipanti posso-no sviluppare la capacità di comprendere e valutare situazioni complesse, di indi-viduare le possibili opzioni e di effettuare le scelte più adeguate alla soluzione dei problemi.

ISOL’Associazione Italiana Internal Auditors ha adeguato le procedure operative agli standard fi ssati dagli organismi di certifi cazione di livello internazionale, ottenendo la certifi cazione di qualità UNI EN ISO 9001:2008 per il settore EA 37: istruzione per la progettazione ed erogazione di servizi formativi in ambito professionale.La certifi cazione permette alle aziende di utilizzare i Fondi Paritetici Interprofessio-nali per accedere a tutti i corsi di formazione AIIA, organizzati in modalità interazien-dale, aziendale e Tutoring, e usufruire dei fi nanziamenti previsti per la Formazione Continua dei professionisti del settore Auditing.

70+docenti nella nostra

faculty

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FORMAZIONE SU MISURA

Ogni realtà organizzativa è caratterizzata da complessità e peculiarità che si rifl ettono anche sui bisogni di sviluppo del proprio personale. Per questo motivo AIIA offre alle Corporate programmi formativi “su misura” che rispondano puntual-mente alle specifi che esigenze organizzative e strategiche della Funzione Internal Audit.

Progettare e realizzare un intervento ad hoc per l’Internal Audit signifi ca sicuramente avere un bagaglio tecnico-specialistico di alto livello, ma questo non basta: AIIA, grazie ai propri docenti e all’esperienza maturata sul campo, è in grado di leggere la realtà organizzativa e di comprendere i nessi tra la Struttura nella sua interezza e la Funzione Internal Audit, rappresentando così un vero partner formativo per l’azienda.

I nostri Docenti, provenienti esclusivamente da realtà aziendali e consulenziali di spicco a livello nazionale ed internazionale, sono in grado di affi ancare e sostenere la Committenza nell’individuazione di esigenze formative coerenti con la strategia aziendale e di rispondere alle necessità formative connesse con l’attività ed il ruolo che l’Internal Auditor ricopre nell’organizzazione.

In questo modo ogni intervento diventa uno spazio non solo di apprendimento per i partecipanti in aula, ma per l’intera funzione di Internal Audit e per l’organizzazione nel suo complesso.

I nostri interventi in aula adottano l’approccio dell’organizational learning, rendendo i partecipanti protagonisti del proprio apprendimento, coinvolgendoli in esercitazioni di gruppo e discussioni guidate.

Grazie alla collaborazione tra Internal Audit e Docenti AIIA, è possibile valoriz-zare il patrimonio di esperienze e competenze dei clienti affi nché l’impegno in apprendimento sia un volano per lo sviluppo della funzione di Internal Audit e con-tribuisca al raggiungimento degli obiettivi di business.

Nei corsi che progettiamo ed eroghiamo su misura:

- i bisogni formativi sono valutati insieme al Team di Audit in modo da formulare progetti effi caci e mirati e utilizzare le soluzioni didattiche più adeguate- i partecipanti sono omogenei per esigenze e seniority, facilitando così

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esperienze

l’apprendimento e la trasferibilità di quanto appreso al contesto lavorativo quotidiano- i costi formativi vengono ottimizzati e l’impegno calibrato sulla base delle reali esigenze aziendali.

Ogni nostro intervento si distingue per:

Assessment iniziale Contenuti innovativi Personalizzazione sul settore e sulla realtà aziendale Case Study e Role Play Modellamento di Best Practice

BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA

FORMAZIONE MASSIVA PER LA FUNZIONE INTERNAL AUDIT

Nell’ultimo anno MPS ha deciso di rafforzare una serie di key competencies dei propri Internal Auditor attraverso un percorso strutturato in 16 edizioni su alcune te-matiche presenti nella nostra offerta formativa: Audit Report Writing, Marketing della funzione Internal Audit e Strumenti e tecniche della professione.

A livello numerico, il progetto ha visto l’erogazione di oltre 500 giornate/uomo rea-lizzate presso tre diverse sedi italiane. Il percorso ha visto valutazioni estremamente positive da parte degli Internal Auditor coinvolti che hanno apprezzato la proposta formativa ed in particolare l’adattamento dei contenuti alla realtà MPS ed alle esi-genze delle singole aule. I risultati positivi degli interventi hanno portato alla de-cisione di erogare, nella medesima modalità, un percorso formativo incentrato sul tema delle frodi.

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CONTATTACI PER COSTRUIRE INSIEMEIL PROGETTO FORMATIVO SULLE REALI ESIGENZE AZIENDALI

Andrea CappellettiBusiness Development Managertel.: +39 02 [email protected]

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BPER BANCA

DIPLOMA IN CONTROLLO E INTERNAL AUDITING

Il Diploma in Controllo e Internal Auditing rappresenta un percorso formativo completo e da sempre molto apprezzato dai partecipanti per la qualità e la completezza di contenuti proposti. Proprio per questo motivo Banca Popolare dell’Emilia Romagna nel 2013 ha deciso di realizzare una prima edizione in hou-se del Diploma per 12 persone della propria Struttura di Revisione Interna.

L’esperienza di successo ha fatto sì non solo che si replicasse l’esperienza l’anno successivo, ma che si decidesse di customizzare i contenuti, adattando il Diploma alla realtà fi nanziaria dell’Istituto. La realizzazione di un Diploma in Controllo e In-ternal Auditing ad hoc per BPER è oggi un’esperienza consolidata tuttora in corso: negli anni abbiamo portato, nelle aule di Banca Popolare dell’Emilia Romagna, do-centi specializzati e provenienti dal settore fi nanziario, capaci di calare i concetti del Diploma nella specifi cità della realtà aziendale, con esercitazioni e case history mirate.

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AUDIT TUTORING & MENTORING L’Audit Tutoring è un servizio fi nalizzato al supporto di Internal Auditor nella fase di disegno e start up della Funzione. Grazie all’affi ancamento da parte di un professionista senior, verranno fornite le key competencies necessarie per svolgere l’attività di Internal Auditing, a partire dalla defi nizione e strutturazione dell’attività stessa, fi no all’illustrazione delle metodologie di lavoro più effi caci.

In particolare il percorso di accompagnamento ha l’obiettivo di:

• Approfondire gli Standard IPPF e fornire gli elementi di background professionali necessari per lo svolgimento dell’attività di Auditing;• Esaminare il processo di Internal Auditing fornendo gli elementi e le conoscenze per determinare cosa verifi care e come valutare i punti di forza e di debolezza del sistema di controllo dell’organizzazione;• Fornire tutti i dettagli per lo sviluppo di un programma di Audit e per la sua realizzazione;• Ripercorrere le varie fasi del processo di Auditing fornendo suggerimenti per completare i vari step in modo effi cace ed effi ciente;• Preparare la funzione ad un processo di Quality Assessment Review.

L’intervento di Audit Tutoring viene progettato a valle di un’analisi dei bisogni ed una fotografi a puntuali dell’as-is; attraverso moduli formativi (normalmente due giornate iniziali più due di follow up collocato a circa 3 settimane di distanza) vengo-no affrontate le seguenti tematiche:

TARGET

Aziende che pianifi cano lo start up della funzione Internal Auditing; vogliono aumenta-re l’effi cacia della funzione; vogliono promuovere il cam-biamento da funzione ispettiva a business partnership; piani-fi cano la successione del ruolo di RIA; desiderano valutare la conformità della Funzione in vista di una Quality Asses-sment Review esterna.Professionisti di nuova nomi-na; che desiderano migliorare l’effi cacia o la relazione con il capo funzionale, l’Audit Com-mittee, la business line. Audit Committee e Comitati di Controllo in ottica di svi-luppo e potenziamento della funzione; in situazioni in cui si intravvedano red fl ags di effi -cacia del ruolo.

20+gg di audit

tutoring nel 2015

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MODULO FORMATIVO (2-3GG):

• Il Sistema di Controllo Interno• Il Framework della Professione di Internal Auditor• Le relazioni tra l’IA e il Management• Le relazioni tra l’IA e gli altri attori della Corporate Governance• La pianifi cazione dell’incarico• La condivisione dei risultati• Il follow up e la chiusura delle azioni

MODULO FOLLOW UP (2GG)

• Stesura del manuale di Audit• Supporto alla nuova funzione per l’implementazione del Piano di Audit e l’avvio/ esecuzione degli interventi• Verifi ca di apprendimento: discussione risultati e chiarimenti• Valutazione conformità della Funzione e opportunità di miglioramento

A valle di questa fase, laddove venissero rintracciati ulteriori necessità di sup-porto, AIIA propone un percorso di Audit Mentoring, volto ad un accompa-gnamento mirato nelle fasi di avvio delle attività. Grazie a questo intervento gli Internal Auditor avviano una partnership collaborativa di apprendimento e crescita con un Docente altamente qualifi cato (Mentor), in cui il quest’ultimo sostiene la crescita della Funzione attraverso il trasferimento delle proprie espe-rienze di successo.

CONTATTACI PER COSTRUIRE INSIEMEIL PROGETTO FORMATIVO SULLE REALI ESIGENZE AZIENDALI

Andrea CappellettiBusiness Development Managertel.: +39 02 [email protected]

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ALTA FORMAZIONE

I corsi di Alta Formazione di AIIA da sempre coinvolgono gli Internal Auditor in un processo di apprendimento e specializzazione che sostiene lo sviluppo professiona-le. AIIA ha sviluppato percorsi fi nalizzati all’acquisizione e allo sviluppo di particolari competenze in determinati settori tecnici e professionali; utili ad un approfondimen-to e/o coerenti con una riqualifi cazione professionale.

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DIPLOMA IN CONTROLLO E INTERNAL AUDITING

Il Diploma in “Controllo e Internal Auditing” è un percorso formativo di Qualifi cazio-ne fi nalizzato a fornire ai partecipanti una base completa delle conoscenze e com-petenze richieste per sviluppare al meglio la propria carriera di Internal Auditor.

Un percorso teorico/pratico che affronta tematiche di Internal Auditing, Risk Ma-nagement, Control Management e Corporate Governance, essenziali per lo svolgi-mento di un’effi cace attività di audit.

Con l’obiettivo di presentare un’offerta formativa in linea con le più recenti istanze della professione, i contenuti del Diploma sono costantemente aggiornati, integran-do le attuali best practice metodologiche con il più innovativo know-how speciali-stico, sviluppato a livello internazionale dall’Institute of Internal Auditors e declinato da AIIA sulla base delle esigenze del contesto italiano (di normativa e di mercato).

L’edizione 2016-2017 presenta un’importante novità in termini di personalizzazio-ne del percorso formativo. I partecipanti potranno scegliere tra due Specializzazioni in base al proprio settore di provenienza: Finanza & Assicurativo o Manifatturiero, Servizi e Utilities.

Ambedue le specializzazioni affronteranno, attraverso 2 moduli formativi della du-rata di 2 giornate d’aula ciascuno, tematiche di Risk Management e Fraud Audit con un focus sulle esigenze specifi che di settore.

Il conseguimento del Diploma rappresenta per le aziende la garanzia di competen-za per i propri Internal Auditor ed è inoltre un’ottima preparazione per coloro che desiderano intraprendere il programma di Certifi cazione Internazionale CIA – Certi-fi ed Internal Auditor.

Il Diploma è composto da un percorso caratterizzante (6 moduli didattici) e una spe-cializzazione (Manifatturiero, Servizi e Utilities) per un totale di 14 giornate di forma-zione.

MODULO 1 (2 giornate) La Governance aziendale, la gestione del rischio e il Sistema di Controllo InternoMODULO 2 (4 giornate) L’attività di Audit: pianifi care l’attività, gestire gli incarichi e migliorare la qualitàMODULO 3 (1 giornata) Strumenti e tecniche di comunicazione nell’Audit

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MODULO 4 (1 giornata) La gestione dell’impresa e l’Audit: strumenti e conoscenze specifi cheMODULO 5 (1 giornata) IT e Internal AuditMODULO 6 (1 giornata) Case Study. Sessione di follow-upMODULO 7 – SPECIALIZZAZIONIFinanza & Assicurativo (4 giornate)Manifatturiero, Servizi e Utilities (4 giornate)

Il conseguimento del Diploma sarà garantito dal superamento di un esame (multi-ple choice test).

DATE:

Milano: 29-30 settembre 2016; 24-25-26 ottobre 2016; 28-29 novembre 2016; 16-17 gennaio 2017; 3 aprile 2017; 6 aprile 2017

Specializzazione per settoreManifatturierio, Servizi e Utilities:16-17 febbraio e 20-21 marzo 2017

Specializzazione per settoreFinance & Assurance:13-14 febbraio e 16-17 marzo 2017

DATE:

Roma: 14 e 15 aprile 9,10,11maggio e 6 giugno 7 giugno 4 luglio 5 luglio 14 novembre 17 novembre

Specializzazione per settoreManifatturierio, Servizi e Utilities:19-20 settembre e 17-18 ottobre

Specializzazione per settoreFinance & Assurance:22-23 settembre e 20-21 ottobre

DESTINATARI:

Professionisti già operanti all’interno di funzioni di Internal Auditing o in società di revisione, interessati a:• consolidare o rinnovare in modo sistematico il proprio knowledge professionale attraverso un percorso formativo specifi co e strutturato;• qualifi care formalmente le proprie competenze professionali.Professionisti operanti all’interno di funzioni di Internal Audit o in società di revisione che hanno già maturato una solida e documentata esperienza professionale cui è precluso l’accesso al sostenimento degli esami di Certifi -cazioni IIA perché non in possesso dei necessari requisiti.Tutti coloro che iniziano a svolgere attività di Internal Audit, Risk Manage-ment o Compliance.

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DIPLOMA DI RISK MANAGEMENT PER LE FUNZIONI DI CONTROLLO

Il corso evoluto in Risk Management è rivolto a professionisti con conoscenze anche applicative di processi di risk assessment e risk management che vogliono affron-tare le tematiche di tali ambiti con prospettive critiche e su argomenti di frontiera.

Si compone in 7 moduli formativi sviluppati in altrettante giornate d’aula:

MODULO 1 Il rischio e le sue accezioni

a. Diversità e punti di contatto nelle aspettative legate alla gestione dei rischi fi nanziari, assicurativi ed industriali Analisi dei punti di contatto / sovrapposizione o distintivi tra prospettive di conformità a processi di Risk Management regolamentati, quelli strettamente legati alla produzione di valore in attività di business (rischi tecnici) e quelli volti alla gestione del rischio opportunità.

b. Il rischio tra fi siologia e cultura

I rischi sono legati alla capacità percettiva dell’uomo. Come la fi siologia e la cultura condizionano la percezione dei rischi, determinando limiti fi siologici e bias cognitivi.

MODULO 2 I totem da demolire

a. Modelli e classifi cazioni

La correttezza/ completezza delle analisi del rischio sono alcuni dei problemi con cui si cimentano i professionisti. La soluzione più comune consiste nell’adozione di modelli di riferimento. E’ veramente così?

b. La gestione del rischio vs la compliance

In molti contesti sono preponderanti i rischi di non conformità. Analisi di quanto tale approccio possa portare a confondere problemi di compliance, frutto di controlli, con valutazioni del rischio che ne sarebbero indipendenti.

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MODULO 3 Risk identifi cation

a. Obiettivi e strategie: da rischi puri a rischi opportunità

La scelta di adottare strategie di risk management che considerano accezioni più o meno ampie di rischio condiziona in modo determinante le modalità di ricerca ed identifi cazione dei rischi, rendendo necessari approcci che si spostano dal discreto/ periodico al continuo.

b. Bias e diffi coltà del self assessment

I rischi che vediamo sono veri e sono gli unici possibili? Cosa impedisce una visione lucida dei rischi che ci circondano?

MODULO 4 Risk Analysis

a. Rischi, cause e conseguenze nel tempo Cause, eventi ed impatti sono tre comuni categorizzazioni, vincolanti per analisi dinamiche. È possibile distinguere i perimetri di ciascun elemento?

MODULO 5 Tecniche di misura del rischio (rating)

a. Metodi qualitativi: misurare l’immisurabile

La misurabilità richiede l’osservabilità di fenomeni; è suffi ciente una intervista per quantifi care quello che nessuno vede?

b. Metriche quantitative nell’era dei big data

Ecco il paradosso dell’informazione: grandi masse di dati hanno un grande potenziale informativo. Ma un rischio non è più un rischio quando si è riusciti a misurarlo ed a renderlo statisticamente signifi cativo perché in questo modo viene meno l’incertezza. Pertanto lo sforzo di arrivare ad una misura più precisa è inversamente proporzionale al valore che ne deriva.

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DATE:

Milano: 16-17 marzo,21-22 aprile16 maggio13-14 giugno

DESTINATARI:

•Controllers e Professionisti che desiderano potenziare le competenze in risk management e utilizzare le tecniche di risk management nelle attività di controllo e di audit engagement

•Professionisti operanti nella funzione di Internal Audit, coinvolti in attività di identifi cazione e quantifi cazione dei rischi aziendali alla base dei processi di risk management

•Professionisti che intendono potenziare le competenze nei processi di Risk Management

MODULO 6 Prioritizzazione del rischio (ranking) e allocazione delle risorse

Occuparsi di risk ranking richiede un pensiero critico che si interroghi sulle azioni che l’impresa intraprende. In termini di probabilità e di impatto il rischio più alto è il rischio peggiore? Come considerare il costo di gestirlo?

MODULO 7 Gestione della comunicazione effi cace: tra il paradiso e l’inferno

Una comunicazione spinta sui temi di rischio aumenta la sensibilità, ma può comportare meccanismi di rifi uto o bloccanti. Allo stesso modo una comunicazione poco focalizzata può spingere a sottovalutare o trascurare i rischi. Quali sono i registri giusti di comunicazione? La comunicazione è uguale per tutti gli interlocutori?

Il conseguimento del Diploma sarà garantito dal superamento di un esame in forma multiple choice

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PERCORSO DI SPECIALIZZAZIONE PER RESPONSABILI DELLA VIGILANZA EX D.LGS. 231/01

AIIA completa la sua offerta sul D.Lgs. 231 con un programma di approfondimento sviluppato con AODV231, l’Associazione dei Componenti degli Organismi di Vigi-lanza ex D.Lgs. 231/2001.

Un programma ricco volto a soddisfare le diverse esigenze dei destinatari, nonché improntato a criteri di fl essibilità in modo da recepire le continue evoluzioni norma-tive che intervengono nella materia e gli orientamenti giurisprudenziali che indiriz-zano l’operato dei professionisti del settore.

Il progetto, che si svolge a Milano, vuole essere la risposta al fabbisogno di sempre maggiori competenze, derivanti dall’applicazione di una norma dal contenuto mol-to ampio.

L’obiettivo del percorso formativo è di fornire strumenti di conoscenza specialistica e applicazione pratica calibrati sulle necessità dei singoli partecipanti, nonché di alimentare nel corso degli incontri un profi cuo dibattito su temi di particolare inte-resse.

Il programma formativo è strutturato in 9 giornate d’aula organizzate in due Moduli Formativi:

Modulo 1: Area Legale e Governance Aziendale

• Elementi generali sulla responsabilità amministrativa degli enti e sulla costitu-zione dell’OdV• L’Organismo di Vigilanza: costituzione, ruolo e requisiti• Il Modello di organizzazione, gestione e controllo: i contenuti necessari• Il catalogo dei reati presupposto: pro-fi li normativi e giurisprudenziali.

Descrizione dei singoli illeciti e relativa mappatura.

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Modulo 2: L’Organismo di Vigilanza - il ruolo, i requisiti, le attività, le responsa-bilità • L’attività dell’Organismo di Vigilanza: pianifi cazione e operatività• L’esercizio dell’attività di vigilanza sul funzionamento del M.O.G.• L’analisi dell’attività di vigilanza e del si-stema dei controlli interni deputati alla mitigazione dei rischi 231/01• L’Organismo di Vigilanza e gli organi societari e di controllo• La gestione dei fl ussi informativi e delle segnalazioni verso l’OdV• Le responsabilità dell’Organismo di Vi-gilanza, verso l’Ente e verso l’esterno• Analisi di un caso aziendale e simula-zione della risposta dell’OdV a emergenze processuali

In collaborazione con

Informazioni dettagliate saranno fornite sul sitowww.aiiaweb.it e con specifi che comunicazioni

DATE:

Milano: 20 maggio10 giugno24 giugno8 luglio23 settembre7 ottobre21 ottobre11 novembre25 novembre

DESTINATARI:

Il percorso è rivolto a diverse tipologie di interlocutori, quali:

•Componenti degli Organismi di Vigilanza ex D.Lgs 231/01

•Collegio Sindacale

•Consiglio di Sorveglianza

•Comitato per il Controllo della Gestione

•Internal Auditor che operano a supporto dell’OdV

•Professionisti interessati a vario titolo alla tematica, quali avvocati, consulenti, dottori commercialisti e giuristi d’impresa

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IL SISTEMA 231 E L’ODV: DALLA NORMATIVA ALLA GESTIONE PRATI-CA DEL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

Il nuovo progetto formativo proposto da AIIA e AODV231 prende il via dall’espe-rienza acquisita in 11 edizioni del Percorso di Specializzazione per Responsabili del-la Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001, nato nel 2009 e divenuto negli anni il programma di riferimento per i professionisti del settore.

Il programma si distingue per il taglio marcatamente operativo, ricco di casi pratici, e offre strumenti di lavoro specifi ci di questo ambito normativo particolarmente am-pio e soggetto a continue evoluzioni.

Il nuovo corso di specializzazione si svolge a Roma e si sviluppa in 7 giornate, suddi-vise in 5 sessioni focalizzate sui diversi aspetti del D.lgs. 231/2001:

• Il D.Lgs. 231/01: elementi generali su responsabilità amministrativa degli enti, OdV e MOG• Il catalogo dei reati presupposto: profi li normativi e giurisprudenziali. Descrizione dei singoli illeciti e relativa mappatura• L’attività dell’Organismo di Vigilanza - dalla pianifi cazione alle verifi che di adeguatezza del Modello Organizzativo• L’Organismo di Vigilanza e gli organi societari e di controllo nonché le funzioni di controllo interno - responsabilità, relazioni e fl ussi informativi• La gestione dei fl ussi informativi e delle segnalazioni verso l’OdV• Analisi di un caso aziendale e simulazione della risposta dell’Odv a emergenze processuali.

Il know-how e le competenze eterogenee dei docenti garantiscono un feedback immediato ai partecipanti e consentono - al contempo - di acquisire un bagaglio di conoscenze facilmente trasferibile nel proprio contesto lavorativo.

DATE:Roma: 16 settembre, 30 settembre, 14 ottobre, 28 ottobre, 11 novembre, 25 novembre, 2 dicembre

DESTINATARI:

Il programma formativo è rivolto a di-verse tipologie di interlocutori, quali:

•Componenti degli Organismi di Vigi-lanza ex D.Lgs 231/01

•Collegio Sindacale

•Consiglio di Sorveglianza

•Comitato per il Controllo della Ge-stione

•nternal Auditor che operano a sup-porto dell’OdV

•Professionisti interessati a vario titolo alla tematica, quali avvocati, consu-lenti, dottori commercialisti e giuristi d’impresa

In collaborazione con

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FORMAZIONE A CATALOGO

La formazione a catalogo è da sempre ideata e progettata sulla base dell’ascolto delle esigenze formative espresse direttamente dai Team di Internal Audit di azien-de clienti e grazie al continuo confronto con il nostro Knowledge Center. Ogni corso rappresenta una full immersion sulle tematiche della Gestione della Fun-zione di Internal Audit, Governance e Compliance Normativa, Risk Management, Fraud Audit, Competenze Relazionali e Manageriali, Certifi cazioni Iternazionali e Qualifi cazioni.

Il Catalogo 2016 presenta un aggiornamento dei contenuti di ciascun corso e la presenza di un’offerta aggiornata grazie a oltre 15 nuovi corsi.AIIA ha inoltre voluto creare un nuovo spazio dedicato al confronto tra Responsabili e Senior Manager della Funzione Internal Auditor. I corsi presenti in questa sezione rispondono ad una doppia esigenza: da un lato offrire un continuo aggiornamento professionale di alto livello, dall’alto creare uno spazio di confronto tra i partecipanti, facilitando networking, problem solving, benchmarking. A tal fi ne le aule si terranno presso una sede alberghiera e prevedono un buffet lunch che rappresenti un momento utile allo scambio di conoscenze e competenze su temi strategici dell’IA.

Anche i corsi in preparazione alle Certifi cazioni Internazionali vedono alcune novità: i tre corsi di supporto alla preparazione dell’esame CIA sono stati organiz-zati in moduli e verranno preceduti da un pre-test: una nuova formula pensata per accompagnare ciascun partecipante nella propria preparazione individuale.

96corsi a catalogo

realizzati tra milano e roma nel 2015

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FORMAZIONE RIA & SENIOR MANAGER

Per professionisti Senior la formazione è anche un’occasione di networking in cui condividere esperienze, confrontarsi su vision e obiettivi, creando uno spazio di contatto tra manager che hanno sviluppato best practice sui diversi temi o in diversi settori. In un’epoca dove il virtuale ha, giustamente, uno spazio in crescita, i nostri Soci rico-noscono anche il valore di uno spazio fi sico dove è possibile incontrarsi, socializzare e sviluppare una rete professionale sempre più ricca e funzionale alle proprie atti-vità. Per questo motivo AIIA ha creato un’offerta ad hoc dedicata a fi gure apicali della funzione Internal Audit e che va ad affi ancarsi a quella già presente con i corsi a catalogo: le iniziative che rientrano in quest’area si svolgeranno presso strutture al-berghiere e, anche grazie alla presenza di un buffet lunch, prevederà la creazione di un contesto interattivo che consentirà di creare relazioni e di avere un confronto costruttivo e stimolante per i partecipanti.

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Una Funzione Internal Audit costruita, gestita e fatta operare se-condo le logiche più moderne, effi caci ed effi cienti, sempre nel rispetto degli Standard della professione, rappresenta un insosti-tuibile valore aggiunto per l’impresa, per gli stakeholders e per gli Enti istituzionali di controllo.

Essa svolge un ruolo di signifi cativa valenza per la messa a punto del sistema di governo dell’impresa, affi nché questa disponga di una ragionevole garanzia per il conseguimento dei suoi obiettivi strategici, operativi e di compliance legislativa.

Per evitare errori o più in generale impatti negativi sulla gestio-ne aziendale, gli Internal Auditor si devono ispirare agli Standard della Professione di Internal Auditor che rappresentano la best practice di riferimento a livello internazionale.

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:• costruire il focale ruolo del Responsabile di Funzione• costituire e/o implementare, organizzare e/o riorganizzare la Funzione IA• costruire/promuovere la risk analysis, sulla cui base elaborare il Piano di Audit “Risk Based”, orientato alle strategie dell’impresa• impostare la valutazione periodica del Sistema di Controllo Interno• gestire ed ottimizzare le attività a supporto degli Enti Istituzionali di Controllo

La Funzione Internal Audit e le aspettative di Corporate GovernanceL’ottimizzazione della Funzione: la collocazione organizzativa, la struttura ed il dimensionamento quali/quantitativo della Funzione

Gli strumenti di “governo” della Funzione (indicatori, obiettivi specifi ci, sistemi di misurazione delle performances della Funzione, MBO)

Il processo di Audit integrato nel processo manageriale: defi nizione dei “momenti” in cui il RIA deve interagire con le scelte strategiche d’azienda, la creazione del valore con il contributo dell’Internal Audit

Impostare e realizzare la risk analysis

I presupposti del piano di Audit e le tecniche di selezione dell’intervento: le priorità dell’attività di Audit in linea con gli obiettivi dell’organizzazione. L’ottimizzazione dell’attività di Audit “risk based”, Audit di compliance e di antifrode (i compiti di IA nel contesto del D.Lgs.231/01, L. 262/05, D.Lgs.81/08, D.Lgs.196/03, ecc.) Un approccio sperimentale per misurare gli effetti economico fi nanziari del “buon governo” aziendale e dell’attività di Internal Audit Adozione di un processo periodico di monitoraggio e valutazione (interna ed esterna) (Quality Assurance) La gestione di attività di Audit all’estero

MILANO 7 e 8 aprile

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.400 Non soci € 1.700

2 GIORNI - 18 CPE

CONTENUTI

GOVERNO E CONDUZIONE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDIT

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L’attività di pianifi cazione, volta alla redazione di un piano di Audit pluriennale, si concretizza nell’applicazione di metodologie che, partendo da un’analisi delle aree di rischio aziendali e tenendoin considerazione la disponibilità limitata di risorse, si concentra-no sull’identifi cazione delle aree di priorità. Inoltre, per assicura-re una corretta interazione tra tutte le funzioni e gli organi con compiti di controllo evitando sovrapposizioni o lacune, le diverse funzioni di controllo si coordinano per defi nire una base informa-tiva e una tassonomia comune, condividere una metodologia e defi nire strumenti di integrazione.

Gli Internal Auditor devono, quindi, affi nare le proprie conoscen-ze delle metodologie di risk-based auditing per stendere un pia-no effi ciente.

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti peressere in grado di:• produrre un risk assessment;• produrre un piano di Audit risk-based;• sviluppare una vera e propria integrazione tra i vari attori del

Sistema di Controllo interno al fi ne di massimizzare le attività di verifi ca e controllo svolte dai diversi attori

Il Piano di Audit: obiettivi e fi nalità

Individuazione dell’universo di Audit ed elaborazione di indici di complessità

Elementi di Risk Assessment ai fi ni del Piano di Audit

Metodologie di Risk scoring Defi nizione della strategia di copertura di audit ed elaborazione di indici di “audit coverage” Defi nizione dei fabbisogni di risorse e allocazione in base alla prioritizzazione degli interventi

Integrazione tra le funzioni di controllo Defi nizione di una tassonomia di riferimento e di una base informativa comune,

Condivisione di metodologie integrate di esecuzione e/o raccordo delle verifi che, che permettano alle Funzioni di controllo l’utilizzo dei delivery e/o fl ussi informativi delle altre Funzioni di controllo

Disegno delle modalità di coordinamento e fl ussi informativi utilizzabili in ottica di integrazione

Defi nizione di strumenti condivisi tra le funzioni di controllo

Case 1: individuazione e pesatura dei fattori di rischio con approcci tradizionali e sistemici

Case 2: allocazione delle risorse disponibili in base alla prioritizzazione degli interventi

MILANO 5 e 6 maggio

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.400 Non soci € 1.700

2 GIORNI - 18 CPE

CONTENUTI

DAL RISK ASSESSMENT AL PIANO DI INTERNAL AUDITING: LA GESTIONE DELLA FUNZIONE

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La CSR si basa sul presupposto per il quale l’impresa dovrebbe realizzare uno sviluppo sostenibile, nel senso ampio di sviluppo economico: il concetto di sostenibilità sotteso, infatti, deve trova-re riscontro in una comunicazione che sia trasparente e che che dimostri la sostenibilità dei comportamenti di un’impresa a livello economico, ambientale e sociale.

Il corso mira a fornire ai partecipanti gli strumenti per orientarsi nel complesso sistema normativo e di standard di riferimento esi-stenti in materia di Corporate Responsibility.In aula verrà proposta una puntuale analisi del ruolo e delle re-sponsabilità dell’Internal Auditor in questo ambito e verranno forniti gli strumenti utili a misurare la corporate Responsability e la corporate sustainability.

I vantaggi del governo basato su una stakeholder view e le determinanti dell’adozione di un approccio stakeholder based

La corporate Responsability e la corporate sustainability, una analisi critica, vantaggi e limiti: Corporate Responsability come strumento di business.

Corporate Responsability e la Corporate sustainability nei modelli di corporate governance. Verso un Codice di Autodisciplina.

Dalla corporate governance alla corporate suistainability: dalla prospettiva tradizionale alla prospettiva innovativa

Una verifi ca empirica sulla realizzabilità di un governo basato sulla corporate responsability: il ruolo del CDA, il ruolo dell’organo di controllo, l’indipendnenza dell’organo di gestione rispetto agli obiettivi di mero business, il modello organizzativo interno.

Il ruolo del personale e dei dipendenti e la job satisfaction

Un modello concettuale proposto: Linee guida del Global Reporting Initiative (GRI-G4), L’esperienza delle utility; L’esperienza delle società di servizi pubblici (smaltimento rifi uti, trasporti locali)

Come misurare la corporate

Responsability e la corporate sustainability: La balanced scorecard I modelli di soddisfazione diffusa I modelli di correzione ex post degli obiettivi di business

Il ruolo dell’internal audit nella corporate Responsability e la corporate sustainability Il piano di audit: sviluppare un piano risk based Quali competenze interne per il RIA Quali fl ussi informativi Quale assurance è possibile fornire

Esercitazione pratica sullapredisposizione del piano di audit

Testimonianza

MILANO 3 e 4 marzo

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.400 Non soci € 1.700

2 GIORNI - 18 CPE

CORPORATE RESPONSIBILITY E CORPORATE SUSTAINABILITY REPORTING: RESPONSABILITÀ E RUOLO DELL’IA

CONTENUTI

3333

Il ruolo dell’Internal Auditor ha subito nei recenti anni una profon-da evoluzione. Le origini di tale cambiamento sono da ricondurre alle rinnovate esigenze di “control governance” generate da al-cuni scandali fi nanziari ma anche dal nuovo contesto normativo e regolamentare in essere.Le funzioni di Internal Audit sono chiamate a gestire con grande attenzione il sistema di relazioni interne e devono riuscire a sosti-tuire la rinnovata autorità che gli viene attribuita dai “Regulators” con una sempre maggiore autorevolezza.Il ruolo si è così evoluto da mero controllore ex post ad attore della strategia aziendale. L’esercizio della funzione inoltre deve confrontarsi anche con nuovi interlocutori interni quali le funzioni di “Risk management” e le funzioni di “compliance”.In tale contesto un elemento cruciale è quello delle relazioni e della comunicazione sia all’interno delle aziende, sia all’esterno, per migliorare l’aspetto reputazionale nei confronti, ad esempio, degli stakeholder.Il dialogo con altre funzioni aziendali è cresciuto, ma per miglio-rare standing e visibilità sono necessari altri sforzi. Per ottenere un riconoscimento pieno del proprio ruolo, l’Internal Audit deve però utilizzare di più e meglio la comunicazione, lo strumento chiave per far comprendere al management e al resto dell’orga-nizzazione che l’Internal Auditor è sempre più un partner strategi-co per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.Il corso ha l’obiettivo di:• identifi care le possibili azioni che l’Internal Audit deve mettere

in atto al fi ne di comunicare internamente in maniera effi cace ed effi ciente il proprio ruolo, gli ambiti di responsabilità e le

modalità con cui crea valore;• defi nire come presentarsi e cosa presentare al top management il risultato delle proprie attività; comprendere

che comunicare correttamente è creare valore; • capire ed identifi care chi sono gli stakeholder per trasmettere il valore aggiunto portato dall’Internal Audit

La Comunicazione nel Marketing La Comunicazione come arte Gli strumenti della comunicazione: auditivi, visivi e audiovisivi applicati all’audit . Come comunicare effi cacemente per fornire risultati concreti Il Neuromarketing: i quattro quadranti La vendita dei vantaggi L’approccio strategico La comunicazione sistemica. Come misurare i risultati della sola comunicazione

Marketing della funzione Internal AuditAssessment della situazione iniziale e obiettivi da raggiungere Come presentarsi e cosa presentare al Top Management aziendale e agli Stakeholder Fare Audit: rapporti con gli auditati Day by day: sfi de, insidie e successi Le “armi” dell’Internal Audit: competenze tecniche e soft skill L’importanza del feedback (satisfaction survey) Come strutturare le presentazioni in staff meeting delle direzioni

Il processo di marketing management dell’audit- Gli aspetti organizzativi- La generazione dell’idea- La selezione delle idee- Lo sviluppo e la sperimentazione del concetto di report di audit Spunti di miglioramento e tools (internal audit newsletter, intranet aziendale)

MILANO 23 settembre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 800 Non soci € 1.100

1 GIORNO - 9 CPE

CONTENUTI

MARKETING DELLA FUNZIONE INTERNAL AUDIT: POSIZIONAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLA FUNZIONE IA NELL’ORGANIZZAZIONE

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L’internazionalizzazione delle imprese ha importanti impatti sull’attività dell’Internal Auditor, chiamato sempre più spesso ad operare sull’operatività cross border.

Nella giornata i partecipanti affronteranno:

• La Corporate governance in un quadro internazionale: Paesi Common Law Paesi Civil Law; Comunicazione aziendale nei sistemi Common Law e Civil Law

• Le fonti USA, Anglosassoni, europee: Sarbanes-Oxley Act (2002) Final NYSE corporate governance rules; Combined Code (2003-2005); IV Direttiva Comunitaria

• La numerosità e la composizione degli organi di governo nei diversi Paesi: gli ordinamenti e gli usi presenti nei vari Paesi; le norme del diritto societario in essere; le caratteristiche dell’as-setto istituzionale; i vincoli e/o le condizioni poste da organi-smi preposti al controllo esterno; le scelte di opportunità e la composizione della governance; infl uenza dell’ordinamento legislativo sulle responsabilità di governance delle imprese

Il processo di internazionalizzazione delle imprese

Crescere all’estero gestendo i rischi

I mercati emergenti conoscerli per svilupparsi in ottica globale

Come approcciarsi allo sviluppo del business guardando i mercati esteri:

Il metodo dell’approccio pragmatico ma controllato

Case study: analisi di un caso concreto:

Lo studio del Paese (dati generali e indici di rischio); Opportunità per l’export italiano L’individuazione dei partner nel paese di destinazione Gli strumenti di credit risk mitigation La normativa del paese di destinazione (le fonti dove trovarle che usa farne) L’individuazione e scelta del partner bancario/fi nanziario

MILANO 14 ottobre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 800 Non soci € 1.100

1 GIORNO - 9 CPE

CONTENUTI

CROSS BORDER CORPORATE GOVERNANCE: PRINCIPALI FONTI NORMATIVE ESTERE DI INTERESSE PER LE IMPRESE ITALIANE

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I NOSTRI CORSI

CONTENUTI

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La statistica non stabilisce le cause delle non-conformità o il mo-tivo di fondo di risultati strani o inattesi. Tuttavia una adeguata conoscenza dei fondamenti, delle logiche e delle limitazioni/ap-prossimazioni permette di valutare l’attendibilità di questi risultati e di pianifi care ulteriori verifi che o approfondimenti.

Poiché l’auditor impegna la propria professionalità e credibilità sui risultati dei processi statistici che sceglie o accetta di applica-re, deve esser in grado di valutare con esattezza il rischio e deve saper comunicare correttamente i risultati ottenuti. Se i dati, i fatti da valutare / stabilire, oppure le condizioni, il tempo, le risorse a disposizione richiedono di modifi care l’approccio o i trattamenti, occorre saper quantifi care l’impatto di questi cambiamenti.

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:• stabilire se un numero elevato di registrazioni o di documenti

rispondono a requisiti di esattezza o conformità, senza la possibilità di verifi che complete

• valutare la presenza o l’entità di singolarità o eccezioni all’interno di un insieme di casi, dati o documenti

• dare un giudizio sulla validità dei criteri o dei calcoli statistici presentati da altri

• introdurre all’impiego degli strumenti di supporto statistico comunemente a disposizione (funzioni statistiche dei fogli elettronici e dei CAAT)

Introduzione allastatistica e alcampionamentostatistico

Fondamenti della statistica Distribuzione normale e binomiale Tipi di campionamento: statistico e non statistico, per attributi e per variabili Formule e tabelle di calcolo – limitazioni e vantaggi delle formule approssimate

Applicazioni dellastatistica di base

Analisi dei casi di non-conformità / errori con proiezione della misura effettiva di queste differenze in una popolazione di registrazioni Esempi con l’uso di applicazioni IT specializzate Trattamento dei casi reali (Nota: i partecipanti sono invitati a presentare casi ed esigenze effettive)

Estensioni della statistica di base

Test delle ipotesi che condizionano l’uso dei metodi statistici Verifi che di omogeneità di campioni e popolazioni Uso delle distribuzioni t, F, Chi quadrato Distribuzione di Poisson: principi ed utilizzo Correlazione lineare

Analisi conoscitive e predittive e ricerca di anomalie / frodi:

Funzionalità dei CAAT Ricerca di anomalie Serie temporali ed inferenza Analisi di Benford: tipologie di test, condizioni d’utilizzo, valutazione dei risultati, analisi comparative Metodi di discriminazione e classifi cazione dei dati

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Internal Auditor e a Professionisti Professionisti nell’ambito del Controllo, che desiderano avere una comprensione precisa dell’estensione delle garanzie e previsioni di tipo statistico o desiderano introdurre, o estendere, l’uso della statistica a previsioni ed analisi di indagine.

MILANO 17 e 18 ottobre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000 Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

STRUMENTI STATISTICI PER L’INTERNAL AUDITING

CONTENUTI

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Non tutti gli interventi IT richiedono sensibilità o conoscenza tec-nica specializzata. Alcuni interventi in organizzazioni e assetti suf-fi cientemente stabili, o di verifi ca della conformità e della corretta gestione complessiva delle ITC, possono essere eseguiti anche da non tecnici.Analogamente, verifi che funzionali del supporto informatico ai processi di business possono essere eseguiti da personale che non metta, per sua cultura, in primo piano gli aspetti tecnici. Le diffi coltà si possono presentare quando la copertura, la conformi-tà, o gli aspetti di controllo interno da esaminare richiedono una sensibilità tecnica adeguata.

Il corso ha l’obiettivo di:• defi nire l’ambito di intervento più appropriato, coerentemente

con le conoscenze tecniche e la sensibilità dell’Auditor, per eseguire interventi professionali.

• dimostrare l’uso corretto di framework IT avanzati• sensibilizzare l’Auditor in modo da permettere una corretta

valutazione e coordinamento dell’eventuale supporto integra-tivo.

Ruolo, caratteristichee connotazioneorganizzativa dei repartiinformatici

Criticità e problemi tipici dei reparti informatici

Elementi per la defi nizione del perimetro degli interventi

Area tecnica (progettualità applicativa, controlli di autorizzazione, controlli di sicurezza) Area organizzativa (segregazione dei ruoli, pianifi cazione, supporto utente) Area di governance (conformità, supporto del business, continuità operativa)

Rischio e controllo in ambito informatico

Metodi e criteri di impiego delle framework avanzate Ottiche di valutazione e di priorizzazione dei vantaggi e dei rischi Uso degli indicatori

Corretto grado di autonomia Valutazione dei contenuti tecnici

Quantifi cazione e qualifi cazione delle integrazioni necessarie

Ottenimento dei dati informatizzati

DESTINATARI

Il corso si rivolge ad Internal Auditor non informatici che desiderano approfondire le tematiche connesse all’Information Technology.

MILANO 10 febbraio

ROMA4 ottobre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 600 Non soci € 1.000

1 GIORNO - 9 CPE

IT PER NON IT AUDITORS

CONTENUTI

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I database aziendali negli ultimi vent’anni sono costantemente cresciuti, mettendo a disposizione dell’Auditor una quantità di informazioni che per natura, tipologia ed estensione pongono all’attenzione nuovi rischi e nuove opportunità di indagine. Di pari passo, anche le tecniche di analisi statistica e data mi-ning a disposizione dell’Internal Auditor sono aumentate, sia per complessità che per capacità di elaborazione.La sfi da è quindi che l’Auditor sia in grado di orientarsi in questo orizzonte, senza perdere di vista la natura e la specifi cità del suo lavoro. Il corso offre un approccio che ricorre a strategie di analisi in cui più tecniche e metodologie diverse concorrono a fornire una conoscenza sempre più approfondita del fenomeno in esame, guidando l’Auditor fi no all’attività di verifi ca vera e propria.

Il corso ha i seguenti obiettivi:• Presentare il principio della strategia di analisi• Introdurre il concetto di Knowledge Discovery System• Illustrare le tecniche statistiche di base (campionamento, re-

gressione, analisi della varianza ecc…)• Illustrare alcune delle principali tecniche di data mining (clu-

ster, rappresentazioni su piani fattoriali, individuazioni di pat-tern)

• Introdurre l’utilizzo del Text Mining • Defi nire una strategia su un caso concreto (proposto dai par-

tecipanti), illustrando l’utilizzo delle varie tecniche.

DESTINATARI

Il corso si rivolge a professionisti che desiderano sviluppare le proprie competenze di strategie di analisi dati e data mining.

MILANO 7 e 8 marzo

ROMA 10 e 11 ottobre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000 Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

STRATEGIE DI ANALISI DATI PER GLI INTERNAL AUDITOR

CONTENUTI

Cos’è e come si defi nisce una strategia di analisi dati

Strategia e Knowledge Discovery System

Principali strumenti di analisi univariata

Principali strumenti di analisi multivariata

Principi di Data Mining

Tecniche di visualizzazione di dati

Classifi cazione, cluster e profi li

Elementi di Text Mining

Analisi di un caso pilota

Defi nizione pratica della strategia

Organizzazione e raccolta dei dati

Linee guida per la selezione delle tecniche

Come valutare i risultati delle analisi

Stesura del piano di verifi ca

CONTENUTI

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Il processo di Continuous Auditing contribuisce a garantire la conformità alle politiche e procedure aziendali. In molti casi, que-sto sistema può operare come strumento di «allarme» per indi-viduare preventivamente aspetti critici del Sistema di Controllo Interno. L’uso implicito di strumenti automatizzati permette anche l’applicazione di nuove tecniche di analisi euristica in grado di evidenziare l’esistenza di problemi nascosti o non anticipati.Il processo di Continuous Monitoring permette, invece, di avere una visibilità realtime del corretto funzionamento e dei problemi dei processi operativi o di business dal punto di vista del mana-ger. Il collegamento e l’osmosi di approcci tra i due processi arri-va in profondità, a tal punto che in determinati casi gli strumenti automatizzati possono essere i medesimi, impiegati con ottiche e scopi diversi, ma sempre con l’obiettivo di minimizzare i tempi di intervento e le conseguenze di errori, di non conformità e di po-tenziali frodi. Appare evidente il vantaggio che le organizzazioni possono trarre dall’introduzione di approcci di questo tipo, in ter-mini di risparmi diretti e di minori problemi dei sistemi operativi e di quelli di controllo.

Il corso ha l’obiettivo di:• incrementare l’effi cacia delle attività di Audit per il

monitoraggio continuo del Sistema di Controllo Interno• valutare possibilità, requisiti, vantaggi e condizioni per

introdurre o utilizzare il Continuous Auditing e Continuous Monitoring nelle proprie aziende

• sfruttare i sistemi informativi disponibili• accrescere la capacità e le competenze degli Auditors e del

Management

Ruolo del Continuous Auditing

Continuous auditing, Continuous Monitoring e Continuous Assurance

Benefi ci e rischi del Continuous Auditing

Introduzione alla pianifi cazione, attuazione ed esercizio del Continuous Auditing

Disegno dei controlli e risposta ai fi ndings

Progetti pilota: approcci, tempi, risorse, risultati, indicazioni

Pacchetti informatici di supporto – caratteristiche e modalità d’uso

Metodi euristici recenti o nuovi di indagine, loro impiego

DESTINATARI

Il corso si rivolge agli auditor interni ed esterni che desiderano informarsi sugli sviluppi del Continuous Auditing e del Continuous Monitoring come strumento di effi cienza per un monitoraggio continuo.

MILANO 23 marzo

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 600 Non soci € 1.000

1 GIORNO - 9 CPE

CONTINUOUS AUDITING E CONTINUOUS MONITORING

CONTENUTI

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Il Sistema di Controllo Interno (SCI) è un insieme di regole, pro-cedure e strutture organizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identifi cazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell’impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefi ssati.

Nell’attuale contesto economico le imprese devono dotarsi di strumenti atti a fornire una corretta valutazione qualitativa dello SCI.

La costruzione di un buon Sistema di Controllo Interno è fonda-mentale tanto quanto la sua manutenzione e la sua valutazione periodica in termini di affi dabilità, sia sotto il profi lo del disegno che del funzionamento dello stesso.

Il corso ha l’obiettivo di:• illustrare una metodologia operativa, coerente con i principali framework di riferimento (ERM, COSO, ecc.)• illustrare gli strumenti di rilevazione e misurazione quantitativa del livello di adeguatezza del modello• fornire strumenti di immediato utilizzo pratico

Evoluzione dei sistemi dicontrollo interno e dell’attività Internal Auditing

Evoluzione dei SCI e principali framework/ modelli di risk/control assessment L’Internal Auditing tra assurance e consulenza

L’assurance sul disegno e sul funzionamento del sistema di controllo interno

La metodologia di valutazione integrata del sistema di controllo interno

Il modello analitico e gli elementi di valutazione

Gli strumenti di rilevazione/misurazione quantitativa degli elementi del modello

La formulazione delle valutazioni I punti di contatto della metodologia operativa con i principali modelli internazionali (ERM, COSO, COBIT)

CASE 1: Processo di gestione incassi crediti

Individuazione degli obiettivi di controllo aziendali, dei controlli e degli attributi di valutazione Utilizzo di strumenti di rilevazione Valutazione del disegno dei controlli Sviluppo di Audit Program Valutazione del funzionamento

CASE 2: Processo di gestione degli acquisti

Individuazione degli obiettivi di controllo aziendali, dei controlli e degli attributi di valutazione Utilizzo di strumenti di rilevazione Valutazione del disegno dei controlli Le Specifi che valutazioni per gli ambiti di interesse del CdA, dell’Organismo di Vigilanza e del Dirigente Preposto.

DESTINATARI

Il corso si rivolge ad Internal Auditor con almeno 2 anni di esperienza nel ruolo e ai soggetti coinvolti nel processo di progettazione, defi nizione e valutazione del SCI.

MILANO 11 e 12 maggio

ROMA22 e 23 novembre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000 Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

CONTENUTI

43

La possibilità per l’Internal Auditor di creare valore aggiunto e di stimolare la percezione del proprio apporto, anche in termini di consulenza, passa fortemente attraverso la capacità di proporre soluzioni valide in sede di raccomandazioni.

Nel corso verrà quindi presentata una metodologia sviluppata per guidare in modo semplice l’identifi cazione, la valutazione e la proposta delle raccomandazioni, scomponendone l’intero ciclo di vita in cinque fasi che vanno dalla ricerca delle idee alla valuta-zione della loro effi cacia.

Il corso si propone in particolare l’obiettivo di:• identifi care le azioni che l’Internal Auditor può mettere in atto

al fi ne di stimolare la propria creatività e soprattutto sfruttare al meglio il patrimonio informativo disponibile;

• illustrare un modello integrato, che non trascuri gli aspetti di comunicazione effi cace delle raccomandazioni;

• promuovere un approccio orientato al miglioramento, che si fonda sulla misurazione del contributo reale apportato

all’organizzazione.

Introduzione

La fase di ricerca delle idee

stimolare la creativitàstrutturare l’invenzione utilizzare i riferimenti normativi e procedurali utilizzare i riferimenti interni utilizzare il benchmarking (competitivo, funzionale, globale)

La fase di selezione delle idee

accertare la fattibilità valutare i costi e i benefi ci

La fase di organizzazione degli argomenti

standardizzare (le categorie della variazione) assicurare la completezza (la regola delle 5 domande)

La fase di discussione progettare la discussione facilitare la condivisione

La fase di memorizzazione

ottimizzare i fl ussi interni assicurare la riusabilitàmisurare i risultati

Conclusioni

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Internal Auditor, Audit Team Leader e Audit Manager.

Il corso può essere acquistato insieme a “I Follow-up: organizzazione, conduzione e reporting” alle seguenti tariffe:

Soci € 1.000Non soci € 1.400

MILANO 21 marzo

ROMA7 novembre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 600Non soci € 1.000

1 GIORNO - 9 CPE

LE RACCOMANDAZIONI DI AUDIT: DALLA RICERCA DELLE IDEE AL MONITORAGGIO DELLE AZIONI

CONTENUTI

44

Nell’ambito di un approccio orientato al miglioramento continuo, il follow-up rappresenta un momento imprescindibile di verifi ca dell’effi cacia delle azioni correttive emerse in sede di audit e della capacità di reazione dell’organizzazione.

Sono diversi gli aspetti del follow-up che necessitano di essere tarati in base all’organizzazione dell’azienda e della funzione In-ternal Audit. Il corso, tramite l’esame dettagliato di ciascuno de-gli elementi fondamentali, si propone quindi di fornire una guida completa alla progettazione e realizzazione delle attività di fol-low-up.

In particolare gli obiettivi del corso sono:• illustrare le attività di follow-up nell’ambito dell’internal audit, a partire dall’esame degli standard professionali e delle problematiche più comuni che si incontrano in fase di esecu-

zione;• presentare un modello che consenta di distinguere e analizzare gli elementi fondamentali che compongono l’attività

di follow-up;• facilitare, a partire dagli obiettivi del follow-up, l’individuazione

delle variabili principali che possono determinare la progetta-zione di ciascun elemento;

• attivare una rifl essione sui costi e benefi ci della scelta in merito alle variabili fondamentali.

Introduzione: obiettivi e tematiche fondamentali del follow-up

i controlli e la mitigazione dei rischi

la misurazione dei risultati

i 4 elementi chiave da progettare

La classifi cazione delle azionicorrettive

la valutazione del sistema di controllo la criticità dei rilievi i tempi e le responsabilità di realizzazione del piano di azioni

L’organizzazionedelle attività difollow-up

autocertifi cazione e indipendenza rotazione e continuità operativa

Gli strumenti di follow-up

il database delle azioni correttive la gestione documentale

Il reporting

formato tempi mittenti e destinatari condivisione ed escalation

Conclusioni

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Internal Auditor, Team Leader, Audit Manager e Responsabili Internal Audit.

Il corso si rivolge a Internal Auditor, Team Leader, Audit Manager e Responsabili Internal Audit. Soci € 1.000Non soci € 1.400

MILANO 22 marzo

ROMA8 novembre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 600 Non soci € 1.000

1 GIORNO - 9 CPE

I FOLLOW-UP: ORGANIZZAZIONE, CONDUZIONE E REPORTING

CONTENUTI

45

Come defi nito dagli Standard Internazionali l’Internal Auditordeve possedere un bagaglio di competenze professionali che riguardano la padronanza nell’applicazione di procedure e tecniche di analisi dei processi, la dimestichezza con i metodi statistici nell’applicazione e interpretazione delle verifi che a campione ma anche capacità di ascolto e comunicazione effi cace nei confronti del management dell’organizzazione in tutte le varie fasi: pianifi cazione delle attività, incontri di discussione nel corso dell’attività e confronti sui risultati degli audit.

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:

• utilizzare le metodologie e le tecniche più idonei nelle varie fasi di un intervento di audit (pianifi cazione, testing e

reporting);• supportare la standardizzazione dei processi di audit attraverso l’implementazione di una metodologia allineata alle best practices professionali;• contribuire, attraverso l’utilizzo di strumenti operativi effi caci ed effi cienti, alla creazione di valore aggiunto dell’organizzazione.

Ruolo dell’Internal Auditor:

Funzioni e responsabilitàAssurance e consulenzaAspettative del managementCorporate governanceStandard per la pratica professionaleElementi di background professionaleL’intervista: preparazione ed esecuzioneL’auditing in ottica di ”analisi dei processi”: vantaggi, caratteristiche e tecniche di rappresentazione.

L’auditing ed il risk assessment

La gestione dei rischiPrincipi basilari di controllo internoAnalisi framework di controllo: COSO-ERMRisk-based audit: peculiarità e metodologie operative

Il processo di Internal Auditing:

Pianifi cazione dell’incarico, comunicazione di avvio dell’audit, indagine preliminare, meeting di apertura, programma di AuditProcedure analitiche da utilizzare nella disamina dei processi aziendaliModalità di effettuazione

dei test: campionamento soggettivo e statistico, selezione e rappresentatività del campione, cenni ai supporti informaticiCarte di lavoro: formalizzazione, contenuto, responsabilità, supervisione ed archiviazioneEvidenze di audit: rilievi, formalizzazione dei fatti, raccomandazioni, meeting di chiusuraIl rapporto di audit: obiettivi, contenuti, struttura, destinatari, criteri di valutazione dell’auditIl follow-up e sue metodologieFraud audit

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Internal Auditor di nuova nomina o recente assunzione.

Il corso si rivolge a Internal Auditor di nuova nomina o recente assunzione.

MILANO 22 e 23 febbraio19 e 20 settembre

ROMA11 e 12 aprile24 e 25 ottobre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000 Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

STRUMENTI E TECNICHE PER LA PROFESSIONE DI INTERNAL AUDITOR – CORSO BASE

CONTENUTI

46

Il corso mira a fornire ai partecipanti una panoramica sulle prin-cipali metodologie dell’analisi dei processi con particolare riferi-mento agli aspetti di mappatura, valutazione delle performance, diagnosi organizzativa e gestionale ed intervento di ridisegno e re-engineering. L’obiettivo del corso è di evidenziare come una corretta mappatura, analisi e valutazione dei processi aziendali, unitamente ad un’adeguata defi nizione di un sistema di indicatori di performance, rappresentino una leva fondamentale per conse-guire gli obiettivi strategici dell’impresa e per l’effi cace gestione e controllo dei rischi connessi alla sua attività.

Il corso ha l’obiettivo di sviluppare:• La comprensione e le logiche della gestione per processi• La capacità di utilizzo dell’approccio per processi per analizzare un determinato contesto di impresa• La capacità di identifi care gli strumenti di valutazione della performance di processo più appropriati• La capacità di individuare le fonti di ineffi cienza, i fattori di rischio e proporre azioni correttive.

Principi di organizzazione aziendale e elementi di analisi organizzativa

Le logiche della gestione per processi

I processi aziendali e la gestione per processi

I limiti delle forme organizzative tradizionali e i vantaggi di un’organizzazione per processi

I profi li di criticità dell’approccio per processi

Analisi, diagnosi e intervento suiprocessi

Metodologie e tecniche di modellazione dei processi

La valutazione della prestazione di processo

Gli interventi di cambiamento e re-engineering dei processi.

DESTINATARI

Il corso si rivolge agli Internal Auditor di nuova nomina o di recente assunzione.

MILANO 3 ottobre

ROMA17 maggio

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 600 Non soci € 1.000

1 GIORNO - 9 CPE

MAPPARE I PROCESSI E INTERVENIRE SULLA LORO ORGANIZZAZIONE

CONTENUTI

47

Come defi nito dagli Standard Internazionali l’Internal Auditor che ricopre ruoli rilevanti nella Funzione quali Senior Auditor, Audit Manager, e RIA deve via via consolidare approfondite competen-ze professionali che riguardano la padronanza nell’applicazione di procedure e tecniche di analisi dei processi, la dimestichezza con i metodi statistici nell’applicazione e interpretazione delle verifi che a campione nonché la capacità di ascolto e comunica-zione effi cace nei confronti del management dell’organizzazione.

Tutto quanto sopra con il fi ne ultimo di effettuare e soprattuttosupervisionare effi cacemente l’attività della funzione, garantire che la stessa sia di costante valore aggiunto per l’organizzazione,e promuovere nonché far comprendere al top management quanto svolto e in particolare le criticità e gli ambiti di azione per i quali è richiesto il massimo livello di attenzione.

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti peressere in grado di:

• individuare il sistema di controllo relativo ai principali processi aziendali

• supportare la standardizzazione dei processi di audit attraverso l’implementazione di una metodologia allineata alle best practices professionali;

• contribuire, attraverso l’utilizzo di strumenti operativi effi caci ed effi cienti, alla creazione di valore aggiunto

dell’organizzazione.

Il background della professione – Spunti metodologici

Gli standard per la pratica professionale: corretta defi nizione di obiettivi e ambiti degli interventi al fi ne di massimizzare il valore aggiunto

Gli ambiti, le competenze e i soft skills degli Internal Auditor

La pianifi cazione delle attività

Criteri generali e Metodologia

Gli indicatori di rischio: obiettivi e criteri per la misurazione del rischio nei principali processi aziendali, al fi ne di determinarne l’inclusione nel piano di audit e defi nirne l’ambito di intervento

Principali Processi Aziendali e Sistema di Controllo

Verranno affrontati i processi di Gestione Risorse Umane, Approvvigionamenti e Pagamenti, Fatturazione attiva e gestione dei debitori, Investimenti

Per ciascun processo verranno affrontati: Tipologie e Perimetro dell’attività dell’Internal Audit; Identifi cazione dei principali presidi di controllo (controlli chiave) a fronte degli obiettivi sottesi al processo in esame; Possibili modalità di svolgimento dei test e tecniche di campionamento; Principali IT Tool

Rapporto di Audit e Piano di Follow Up

Suggerimenti e condivisione in relazione a:

Rendicontazione, analitica e sintetica, delle attività di revisione svolte dall’Internal Audit

Stesura del Rapporto di Audit

Attività di Monitoraggio delle Azioni Correttive

DESTINATARI

Il corso si rivolge a tutti coloro che intendano approfondire le tematiche relative alla progettazione (management) e alla valutazione (internal auditor, professionisti, revisori) di un sistema di controllo interno nei principali processi aziendali.

MILANO 23 e 24 maggio19 e 20 ottobre

ROMA20 e 21 giugno29 e 30 novembre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000 Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

STRUMENTI E TECNICHE PER LA PROFESSIONE DI INTERNAL AUDITOR - CORSO AVANZATO

CONTENUTI

48

Il Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Com-mission (COSO) ha aggiornato il framework di riferimento alline-andolo alle attuali necessità delle organizzazioni dal punto di vi-sta della complessità del business, dell’apporto della tecnologia e dalla globalizzazione.

Il COSO ha, in particolare, declinato la classiche 5 componenti di un Sistema di Controllo Interno (SCI: Ambiente di controllo, Risk Assessment, Attività di controllo, Informazione e Comunicazione, Monitoraggio) in 17 principi.

Inoltre, il “COSO 2013” ha mantenuto le 3 categorie di obiettivi del precedente framework (operativi, di reporting, di complian-ce) estendendone la defi nizione, con particolare attenzione agli obiettivi di reporting che non riguardano più esclusivamente il reporting fi nanziario, ma che sono estesi a tutti gli obiettivi di re-porting interno ed esterno all’organizzazione.

Introduzione

Il COSO report: storia ed evoluzione

Le principali novità introdotte dal COSO 2013

Il COSO 2013

I motivi che hanno richiesto un aggiornamento del framework. Defi nizione di Sistema di Controllo Interno (SCI). Le 5 componenti: Ambiente di Controllo, Risk Assessment, Attività di Controllo, Informazione&Comunicazione, Monitoraggio. Gli obiettivi: operativi, di reporting, di compliance. I 17 principi. Valutazione di un SCI. Implicazioni e opportunità. Il COSO 2013 e l’Internal Auditing. Relazioni con gli Standard per la Pratica Professionale dell’Internal Auditing. Esempi di applicazioni pratiche.

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Internal Au-ditors che desiderano acquisire competenze di base sul COSO e sul Sistema di Controllo Interno, ai Chief Audit Executive e ai Responsabili Internal Audit che desiderano potenziare e svilup-pare meccanismi di controllo interno.

MILANO 4 ottobre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 600 Non soci € 1.000

1 GIORNO - 9 CPE

COSO®REPORT 2013: UN FRAMEWORK DI RIFERIMENTO

CONTENUTI

49

Il termine Project Management si riferisce all’insieme di attività volte alla realizzazione degli obiettivi di un progetto. Tempi, costi, qualità e allocazione di risorse sono solo alcuni degli elementi chiave di questo processo.

Il corso si propone di illustrare, dopo una panoramica sulle di-verse metodologie, strumenti e tecniche di project management, un approccio operativo sulla gestione degli audit alla stregua di progetti aziendali, nonché le linee guida per sottoporre ad audit un progetto strutturato e/o complesso.

Il corso prevede un workshop pratico in cui i partecipanti avranno modo di mettere concretamente in pratica le tecniche presentate e verifi care la piena comprensione delle stesse.

Strutturaorganizzativa e Project Management

Progetti e Processi e loro classifi cazione Relazioni con le organizzazioni stabili Ciclo di vita di un progetto: il ruolo degli stakeholder

Project Management: framework di riferimento

Il modello PMBOK Panoramica sulle metodologie di PM Processi fondamentali di PM secondo il PMBOK

Aree del Project Management

Elementi di pianifi cazione e controllo Tipologie di controlli I parametri di valutazione

Project Management Tecniche – WBS, OBS Diagramma di Gantt Reticolo delle attività (PERT) Percorso critico (CPM) Matrici RACI Diagrammi di carico Budget e Cash-fl ow di progetto Earned Value Management

Audit come progetto I punti di contatto e le principali differenze tra la defi nizione di progetto e quella di

Internal Audit PM e pianifi cazione di Audit Partendo dagli standard di Audit verrà illustrato come le tecniche di project management possono essere utilizzate nella pianifi cazione e gestione degli audit Linee guida per l’audit di un progetto – verranno illustrati gli obiettivi di controllo che l’Internal Auditor deve seguire per realizzare un’attività di analisi di un qualsivoglia

progetto strutturato (es. documentazione da richiedere, referenti, controlli da testare, ecc.)

Workshop Impostazione pratica di un Piano di Audit Revisione critica del piano

DESTINATARI

Il corso si rivolge ai Responsabili Internal Auditing, Audit Manager, Audit Team Leaders.E’ consigliato che i partecipanti abbiamo una conoscenza dei principi di base sul Project Management.

MILANO 17-18-19 maggio

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.400 Non soci € 1.800

3 GIORNI - 27 CPE

AUDIT PROJECT MANAGEMENT: METODOLOGIE, TECNICHE E APPLICAZIONI PRATICHE

CONTENUTI

50

Le attività di procurement per l’approvvigionamento da terzi di Beni (Forniture) e Prestazioni (Lavori, Servizi, Forniture in Ope-ra, Noleggi...) costituiscono per qualsiasi azienda, indipenden-temente da settore di appartenenza, un processo critico per il successo dell’impresa, su cui insistono e si intrecciano molteplici rischi di natura eterogenea: operativi (i.e. effi cacia ed effi cienza delle fasi di acquisto rispetto alle esigenze di business); fi nanziari (i.e corretta rilevazione contabile); di compliance (i.e. legalità de-gli affi damenti); strategici (i.e. coerenza con gli obiettivi di bud-get).Il processo di acquisto, inoltre, fi n dalle prime formulazioni dei Modelli Organizzativi delle società, è stato comunemente indivi-duato come sensibile rispetto al rischio di incorrere in fattispecie rilevanti ex d.lgs. 231/01: sia strumentalmente, vista la stretta atti-nenza con la gestione delle risorse fi nanziarie che esso compor-ta; sia direttamente, in relazione soprattutto alla insorgenza del rischio controporta.Sulla base della esperienza pratica acquisita sul campo, il corso intende:• Illustrare tecniche operative e best practices per la pianifi cazio-

ne ed effettuazione di un procurement audit;• Approfondire le modalità di defi nizione ed aggiornamento del

Modello Organizzativo 231 in relazione al processo di procure-ment, anche alla luce dei nuovi reati rilevanti (es. corruzione fra privati);

• Incrementare le competenza ai fi ni del monitoraggio della ef-fettività dei Modelli Organizzativi 231, con precipuo riferimen-to alla verifi ca del rispetto dei principali principi di controllo in materia di gestione degli acquisti.

Il processo di procurement

Fasi operative (standard); Aspetti di legalità (focus su appalti pubblici)

Procurement audit – l’articolazione del processo di audit risk – based:

Analisi preliminare; Risk & control assessment; Prioritizzazione sulla base dei principali rischi; Audit sul campo; Reporting e comunicazione;

Procurement e Modello 231:

Identifi cazione dei profi li di rischio 231 per il processo acquisti; Focus sui nuovi reati presupposto della responsabilità amministrativa ed analisi dei rifl essi 231; Criteri per l’aggiornamento dei protocolli del Modello Organizzativo 231 e dei principi del Codice Etico; Tecniche di Audit sui Modelli Organizzativi 231, con specifi co riferimento alle attività sensibili inerenti il processo di acquisto;Nuove competenze richieste agli audit

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Internal Audit Manager e supervisor Internal Auditor con almeno 2 anni di esperienza, appartenenti alla struttura di compliance, soggetti coinvolti a vario titolo nell’ap-plicazione e monitoraggio del D.Lgs. 231/01.

MILANO 18 aprile

ROMA 26 ottobre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 600 Non soci € 1.000

1 GIORNO - 9 CPE

PROCUREMENT AUDIT: CASI PRATICI E RIFLESSI 231

CONTENUTI

51

La contabilità è lo strumento al quale è assegnato il compito di quantifi care e comunicare l’andamento economico, fi nanziario e patrimoniale di un’impresa. Rappresenta pertanto un mezzo co-noscitivo della realtà aziendale di fondamentale importanza.

L’attività svolta va dalla redazione del bilancio di previsione, pro-seguendo con l’assunzione degli impegni di spesa, l’accertamen-to delle entrate, l’emissione dei mandati di pagamento e delle reversali di incasso, l’intervento sugli stanziamenti di bilancio mediante le scritture di assestamento e termina con la stesura del Bilancio di Esercizio completo di Stato Patrimoniale, Conto Economico, Rendiconto Finanziario, Nota Integrativa e Relazione sulla Gestione.

Coprendo il fl usso di informazioni dai processi aziendali alla for-mazione del Bilancio d’Esercizio e non solo, questo corso intende aiutare i partecipanti a capire come i processi chiave aziendali siano correlati all’informativa economico-fi nanziaria.

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:• aggiornare la propria conoscenza della terminologia e delle metodologie di contabilizzazione• comprendere come i processi chiave aziendali siano correlati al Bilancio d’esercizio e più in generale alla reportistica economico-fi nanziaria• identifi care le comuni procedure di contabilità creativa• comprendere l’impatto dell’IT sui bilanci, con particolare attinenza alle recenti applicazioni in ambito Legge 262/2005.

Introduzione a contabilità, bilanci ed elementi fondamentali per effettuare una attività di audit

Gli obiettivi formativi e conoscitivi delle scritture contabili: chiavi di lettura ai fi ni audit Esame del quadro normativo di riferimento, italiano, comunitario e internazionale Esame della struttura del Bilancio di esercizio (Formato direttive UE – Settore INDUSTRIALE)Comprendere quali siano gli elementi fondamentali di un audit in ambito amministrativo- contabile

Processi Aziendali e Contabilità

Ricavi e Crediti: nozioni e principali tecniche/elementi di contabilizzazione, tecniche e procedure di audit. Esercitazione/Caso Pratico Costi e Debiti: nozioni e principali tecniche/ elementi di contabilizzazione, tecniche e procedure di audit. Esercitazione/Caso Pratico Immobilizzazioni Tecniche: nozioni e principali tecniche/elementi di contabilizzazione, tecniche e procedure di audit

Rischi di frode

Falso in bilancio, contabilità creativa Case Study

L’impatto dell’IT sulla stesura dei bilanci

Rischi associati ai calcoli e a fogli di lavoro ERP (Enterprise Resource Planning) Cenni su framework di controllo Co.bit applicato in ambito L.262/2005

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Internal Auditor che desiderino capire e ampliare le competenze relative al reporting fi nanziario e che necessitano di un aggiornamento sui concetti di contabilità e fi nanza e a Manager che desiderano ampliare le loro conoscenze in materia di reporting fi nanziario e dei relativi controlli.

MILANO 16 e 17 novembre

ROMA 18 e 19 aprile

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000 Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

ACCOUNTING AND FINANCE RISKS PER INTERNAL AUDITORS

CONTENUTI

52

Gli audit di tipo Financial stanno assumendo sempre più peso nella professione, alla luce dei requisiti posti dalla regolamenta-zione (es. L. 262/2005 Tutela del risparmio) nonché in conside-razione della forte trasversalità degli elementi di Financial Audit all’interno di qualsiasi processo operativo.

Il corso ha l’obiettivo di:• far comprendere la trasversalità degli elementi di Financial Au-

dit, a prescindere dal settore di business di riferimento;• Presentare, partendo da un schema di bilancio EU di aziende

del settore industriale, come per ciascuna voce di bilancio i cicli operativi sottostanti dell’impresa ne contribuiscano all’alimen-tazione

• Esaminare, per ciascuno dei cicli operativi identifi cati, quali sia-no i controlli chiave a presidio dei cicli, distinguendo tra con-trolli operativi puri rilevanti ai fi ni fi nanziari, e controlli di puro fi nancial reporting.

Introduzione a contabilità, bilanci ed elementi fondamentali per effettuare una attività di audit

Gli obiettivi formativi e conoscitivi delle scritture contabili: chiavi di lettura ai fi ni audit

Esame del quadro normativo di riferimento, italiano, comunitario e internazionale

Esame della struttura del Bilancio di esercizio (Formato direttive UE – Settore INDUSTRIALE)

Comprendere quali siano gli elementi fondamentali di un audit in ambito amministrativo-contabile

Processi Aziendali e Contabilità

Ricavi e Crediti: nozioni e principali tecniche/elementi di contabilizzazione, tecniche e procedure di audit. Esercitazione/Caso Pratico

Costi e Debiti: nozioni e principali tecniche/elementi di contabilizzazione, tecniche e procedure di audit. Esercitazione/Caso Pratico

Immobilizzazioni Tecniche: nozioni e principali tecniche/elementi di contabilizzazione, tecniche e procedure di audit

Rischi di frode

Falso in bilancio, contabilità creativa Case Study

L’impatto dell’IT sulla stesura dei bilanci

Rischi associati ai calcoli e a fogli di lavoro ERP (Enterprise Resource Planning) Cenni su framework di controllo Co.bit applicato in ambito L.262/2005

Workshop pratico differenziato per settore di appartenenza: industriale, fi nanziario e assicurativo.

DESTINATARI

Il corso si rivolge a professioni-sti che desiderino ampliare le competenze relative al reporting fi nanziario e che vogliano appro-fondire le correlazioni tra voci di bilancio e cicli operativi. Il corso è sviluppato su contenuti relativi al settore industriale.Il workshop vedrà una divisione dell’aula in base al settore di provenienza: un gruppo sarà dedicato al settore industriale ed uno al settore fi nanziario e assicurativo.

MILANO 10 e 11 ottobre

ROMA 21 e 22 marzo

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000 Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

FINANCIAL AUDITING: L’APPROCCIO PER VOCI DI BILANCIO E CICLI OPERATIVI

CONTENUTI

53

L’area Risorse Umane riveste un ruolo fondamentale e strategico per ogni azienda in quanto gestisce indirettamente e direttamen-te il capitale umano dell’organizzazione stessa.L’intervento di audit è un’occasione unica per aiutare la funzio-ne a rifl ettere e valutare le possibilità e, al tempo stesso, le com-plessità insite nella misurazione e valutazione del capitale umano dell’azienda. L’Internal Auditor ha quindi l’opportunità di creare “un momen-to di arricchimento per l’intera organizzazione” attraverso la va-lutazione del contributo delle risorse umane alla generazione di valore per l’azienda, ottimizzando quindi il rapporto tra costo e performance realizzate.

Il corso ha l’obiettivo di:• capire le relazioni tra strategia d’impresa e gestione delle risorse umane• dare una panoramica generale fi nalizzata alla costruzione di una Audit Risk Map delle aree tipiche della Direzione Risorse Umane. • fornire ai non HR Manager una comprensione dei processi fondamentali della Funzione Risorse Umane sui temi tipici dell’area nelle sue dinamiche evolutive, nelle interrelazioni esistenti fra elementi normativi, amministrativi e gestionali.

Ruolo, caratteristiche e connotazioni organizzative della Funzione HR Relazioni tra Organizzazione e Risorse Umane.

Strategia, Struttura e Valore: Modelli

Persone: tra regole e motivazione I Contratti di Lavoro: tipologie e livelli. Modelli di Relazioni Industriali.

Il Contratto Psicologico

Le Leve ed i relativi Processi HR Ricerca e Selezione. Formazione ed Addestramento. I Sistemi di Competenze e lo Sviluppo del Capitale Umano (riferimenti) Sistemi di Valutazione (3 P) e Sistemi di performance Management.

Rewarding & Recognition

Cenni di Amministrazione del Personale Il processo di Pay Roll Le Componenti della retribuzione Sistemi di dimensionamento degli organici

Sussidi al Reddito, Incentivi ed Aiuti di Stato: cenni

Mappatura delle Aree di Rischio Il Sistema della Audit Risk map per l’HR Il sistema dei Controlli Rischi Compliance: solo Health and Safety? Rischi di Frode Costruzione di una HR Audit Risk Map Sintesi dei modelli di riferimento Caso pratico

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Manager non HR (Auditing, Finance, IT, Compliance) che desiderino approfondire le proprie competenze relative alle tematiche generali di Human Resource Management e a tutti gli Auditor che necessitino di ampliare e sistematizzare la conoscenza dei processi e delle logiche HR in una prospettiva di costruzione di un modello coerente di Auditing della funzione Risorse Umane.

MILANO 26 e 27 settembre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000 Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

AUDIT DELLA FUNZIONE RISORSE UMANE

CONTENUTI

54

Adeguati meccanismi di remunerazione e di incentivazione favoriscono, da un lato, la competitività del mercato ed il governo dell’impresa e, dall’altro, consentono di attrarre e man-tenere nell’azienda soggetti aventi professionalità e capacità ade-guate alle esigenze dell’impresa, in particolare di coloro che rive-stono ruoli chiave all’interno dell’organizzazione.Nel settore fi nanziario il tema delle remunerazioni e dei sistemi di incentivazione riveste inoltre specifi ca rilevanza, in funzione della particolare attenzione posta dalle Autorità di Vigilanza di settore. La funzione Internal Auditing è chiamata a fornire assurance in materia attraverso una specifi ca e ricorrente verifi ca, con fre-quenza almeno annuale, le cui evidenze riscontrate devono es-sere portate a conoscenza degli Organi aziendali e delle funzioni competenti, nonché dell’Assemblea dei Soci, per l’adozione di eventuali misure correttive.

Di seguito gli obiettivi del corso:• esaminare il framework normativo di riferimento ed i recenti cambiamenti introdotti• approfondire gli obiettivi di controllo da considerare

nell’ambito dell’attività di audit dei sistemi di remunerazione e incentivazione

• analizzare le modalità di verifi ca attraverso le quali l’Internal Au-dit può fornire la richiesta assurance all’Organo con Funzione di Supervisione Strategica, all’Assemblea dei Soci nonché, in ultima istanza, alla Banca d’Italia

• individuare i profi li di coinvolgimento e gli ambiti di interven-to delle funzioni aziendali di controllo e degli organi societari, nonché le relazioni tra questi e la funzione di Internal Audit

• approfondire le modalità per la strutturazione di una reporti-stica direzionale effi cace per la comunicazione dei risultati in termini di timing e contenuto.

Evoluzione normativa e quadro di riferimento

Normativa sovranazionale (obiettivi e fi nalità della regolamentazione) Normativa nazionale Focus: le nuove disposizioni di Banca d’Italia in materia di “Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione” per le banche e i gruppi bancari Il ruolo dell’Internal Audit nella normativa di riferimento

L’attività di verifi ca: obiettivi di controllo, punti di controllo, supporti documentali Defi nizione delle politiche di remunerazione - Componenti della

remunerazione - Il processo per l’identifi cazione

del «personale più rilevante» secondo il Regolamento delegato (UE) n. 604 del 4 marzo 2014

- Governance e controllo dei sistemi di remunerazione

- Ruoli e coinvolgimento delle funzioni aziendali di controllo

- Ambiti di applicazione e criterio di proporzionalità

Applicazione delle Politiche di remunerazione - Rapporto tra componente

variabile e componente fi ssa - Struttura della componente

variabile della remunerazione - Struttura dei compensi per

esponenti aziendali - Politica pensionistica di fi ne

rapporto

- Contenuto dell’informativa ex post per l’Assemblea dei Soci

Effettiva erogazione - Attivazione del sistema

incentivante - Verifi che campionarie sulle

componenti erogate - Trasparenza e requisiti di

informativa al pubblico

Il reporting Comunicazione degli obiettivi e ambito dell’intervento di audit, risultati, eventuali raccomandazioni e relativi piani di azione Destinatari del report di audit Timing di esecuzione e contenuto dell’attività di reporting Indagine comparativa: analisi della reportistica direzionale di un campione di banche

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Internal Auditor che svolgono o che si apprestano a svolgere attività di assurance nell’ambito dei Sistemi di Remunerazione e Incentivazione.

MILANO 29 febbraio

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 600 Non soci € 1.000

1 GIORNO - 9 CPE

AUDIT SUI SISTEMI DI COMPENSATION & BENEFIT

CONTENUTI

55

I Social Media rappresentano un’evoluzione nelle modalità diffusione e di condivisione di informazioni e contenuti; l’acces-so real-time all’user-generated content consente a lavoratori e aziende di utilizzare canali innovativi in grado di velocizzare la comunicazione e agevolare la collaborazione.Questa innovazione dirompente abilita moderni meccanismi di comunicazione che richiedono però delle decisioni puntuali da prendere nella gestione di questi nuovi fl ussi.Tali strumenti, supportati da una diffusione capillare derivante dal coinvolgimento e da strumenti easy-to-use e fun-to-use, da un lato offrono alle aziende notevoli opportunità in grado di au-mentare il valore del brand, dall’altro introducono nuovi fattori di vulnerabilità e di rischio, spesso legati alla reputazione azienda-le; questi ultimi sono da presidiare al fi ne di minimizzare even-tuali impatti di business, attraverso l’impostazione di un modello di gestione e risposta ai rischi.

Il corso ha l’obiettivo di:• conoscere, gestire ed evitare i rischi in cui l’azienda può incorrere in ambito Social Media• aiutare l’Internal Auditor a impostare un modello di monitoraggio della Web Reputation attraverso l’adozione di

un modello di Reputation Management• defi nire, strutturare e ottimizzare gli aspetti relativi a un programma di audit in ambito Social Media e presenza del

brand online

Introduzione ai Social Media: il fenomeno, l’utilizzo e i rischi

Panoramica su Social Media e Social Business Rischi derivanti dalla partecipazione consapevole dell’azienda Rischi derivanti dalla presenza non gestita da parte dell’azienda

Reputation Risk: caratteristiche e approccio

Caratteristiche del concetto di reputazione Integrazione tra monitoraggio della reputazione e gestione del rischio

Web Reputation Risk: opportunità, cause e gestione

Caratteristiche conseguenze legate alla Web Reputation Il processo di monitoraggio Web Reputation come opportunità

Il ruolo dell’Internal Audit:il Reputation Risk Audit come attività iniziale del processo di impostazione di un modello di Web Reputation Management

Approccio progettuale al Web Reputation Management Il ruolo dell’Audit e il Social Media Capability Maturity Model Il Social Media Audit Program

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Internal Audi-tors di aziende quotate e/o con un brand riconosciuto a livello nazionale ed internazionale.

MILANO 9 marzo

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 600 Non soci € 1.000

1 GIORNO - 9 CPE

SOCIAL MEDIA E RISCHIO REPUTAZIONALE: IMPATTI DEL GLOBAL RISK E DELL’ECONOMIC CRIME SURVEY 2014

CONTENUTI

56

La recente crisi fi nanziaria ha imposto un forte ripensamento del-le modalità di gestione delle aziende. La continua ricerca di mag-gior effi cacia, effi cienza e qualità è diventata ormai imperativa.

La funzione Internal Audit deve sviluppare e mantenere un pro-gramma di assicurazione e miglioramento della qualità (QAIP) che copra tutti gli aspetti dell’attività e ne verifi chi continuamente l’effi cacia portando a opportune raccomandazioni per il migliora-mento.

Lo sviluppo di tale programma che comprenda valutazioni inter-ne ed esterne, coerentemente con quanto previsto dagli Stan-dard e dalle best practice, è un elemento essenziale per il miglio-ramento della Funzione di Internal Audit e l’accrescimento del valore aggiunto fornito all’organizzazione.

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti peressere in grado di:• comprendere le peculiarità della qualità applicata all’Internal

Audit• acquisire le conoscenze e le tecniche operative per il disegno

e l’implementazione di un effi cace QAIP• predisporre un effi cace modello di QAIP, accuratamente dise-

gnato, effi cacemente implementato e mantenuto nel tempo • preparare la funzione per una QAR esterna

Qualità e Internal Audit I principi e i concetti fondamentali della qualità: - valutare la conformità con gli

standard internazionali per la pratica professionale dell’Internal Auditing (Standards)

- identifi care le opportunità per migliorare le prestazioni ed i servizi di controllo interno

Gli strumenti operativi per la qualità nei prodotti e servizi

Il Programma di Miglioramento e Assicurazione della Qualità (QAIP) Gli standard professionali di riferimento Gli obiettivi e il disegno del modello Unità organizzativa QAIP: ruolo, responsabilità e competenze professionali La defi nizione dei processi e strumenti per le valutazioni interne continue: – strumenti operativi di pianifi cazione e controllo – supervisione degli incarichi – valutazioni incrociate delle carte di lavoro – KPI’s – Benchmarking – Surveys - Autovalutazioni continue

Il Programma di Miglioramento e Assicurazione della Qualità (QAIP) La defi nizione dei processi e strumenti per le valutazioni interne periodiche e QAR interne La comunicazione dei risultati

QAR esterna Sviluppare un piano di avvicinamento alla QAR esterna Identifi care le alternative a disposizione

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Chief Audit Executives e Internal Audit Manager, ai Responsabili e/o membri di un gruppo responsabile di sviluppare e/o implementare un programma di assicurazione e miglioramento della qualità.Si consiglia la frequenza a partecipanti che abbiano una conoscenza approfondita degli Standard Internazionali dell’IIA e una signifi cativa esperienza nell’attività di Internal Auditing.

MILANO 2 e 3 febbraio

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000 Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

QUALITY ASSURANCE & IMPROVEMENT PROGRAM (QAIP): DISEGNO ED IMPLEMENTAZIONE

CONTENUTI

57

Il corso rappresenta un’opportunità di aggiornamento su specifi -ci ambiti del contesto normativo di riferimento, focalizzando l’at-tenzione sugli adempimenti societari conseguenti alla Legge n. 262/05 sulla “Tutela del Risparmio” e il D. lgs. n. 303/06, sulla di-sciplina in materia di protezione dei dati personali (D. Lgs. 196/03) e sul tema della salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/08).Con riferimento alle diverse normative verranno approfondite le implicazioni derivanti dall’incarico e dalle norme adottate per evitare di incorrere nelle violazioni, nelle responsabilità e nelle sanzioni previste dalle specifi che discipline.

L 262/05 e D.lgs. 303/06: Il modulo affronta le caratteristiche principali della legge per la tutela sul risparmio (smi) e le sue im-plicazioni in banca. Nella giornata d’aula i partecipanti potranno conoscere i framework di controllo relativamente al fi nancial re-porting, le principali attività necessarie per una concreta attuazio-ne del disposto normativo e creare la documentazione per favo-rire la compliance con la Legge 262/2005

D.lgs. 196/03: Il modulo fornisce conoscenze e metodologie sul-le modalità di conduzione degli audit interni per la valutazione dei Sistemi di Gestione della Privacy e per la valutazione dei Re-sponsabili formalmente nominati come da art. 29 D.Lgs. 196/03, e come da Nuovo Regolamento Europeo “Proposta di regola-mento del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la tutela delle persone fi siche con riguardo al trattamento dei dati personali e la libera circolazione di tali dati (regolamento genera-le sulla protezione dei dati)” art 26 punto h)

D. lgs. 81/01: Il modulo si propone di fornire ai partecipanti i principali aspetti innovativi introdotti dal T.U. 81/2008 in tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro con particolare riferimento alla responsabilità penale degli enti e delle persone giuridiche. A tale scopo verrà eseguito l’esame delle principali previsioni nor-mative e dei processi aziendali maggiormente esposti ai rischi connessi alle nuove ipotesi di reato recepite dal D.lgs. 231/01.

Focus sul D.Lgs 262/05 e 303/06

1. Il quadro normativo di riferimento

2. L’implementazione delle norme in azienda. Gli impatti sulla corporate governance delle Società quotate e loro controllate Sui rapporti tra il Dirigente Preposto, l’Internal Audit e gli altri Organi Aziendali Sul sistema di controllo interno

3. La valutazione di adeguatezza e di effettivo funzionamento degli Internal control over fi nancial reporting

4. Gli step per una corretta compliance normativa

Focus sul D.Lgs 196/03

1. Quadro normativo nazionale ed europeo e principali novità2. UNI EN ISO 19011: introduzione alla norma3. Il DLgs 196/03 e successivi provvedimenti (defi nizioni, articoli, sanzioni, allegati)4. Il nuovo regolamento europeo (struttura, principali novità, nuovi emendamenti)5. Competenze dell’Auditor Privacy6. La preparazione e svolgimento di una visita ispettiva interna

Focus sul D.Lgs 81/08

1. Il nuovo sistema di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro 2. Deleghe - sub deleghe; funzioni - incarichi: responsabilità personali e Modello Organizzativo3. L’art. 25 septies del D.lgs.231/01: L’art. 30 del T.U. - il Modello Organizzativo L’analisi dei rischi L’Organismo di Vigilanza Sanzioni: misure cautelari, sanzioni pecuniarie/interdittive 4. Prime interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali

DESTINATARI

Il corso si rivolge a fi gure Senior della Funzione Internal Audit, a professionisti appartenenti alla struttura di Compliance e ai Preposti al Controllo Interno.

ROMA17-18-19 febbraio

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.400 Non soci € 1.800

3 GIORNI - 27 CPE

COMPLIANCE NORMATIVA INTEGRATA: FRAMEWORK DI CONTROLLO AGGIORNATO SU L. 262/05, D.LGS. 303/06, D.LGS 196/03, D.LGS 81/08

CONTENUTI

58

Il corso intende mettere a fuoco gli aspetti teorici e pratici della vigente normativa con particolare approfondimento delle Re-sponsabilità e del Ruolo dei singoli attori della prevenzione nella costruzione di un Modello Organizzativo rispondente al dettato normativo.

Nel modulo vengono richiamate le procedure per attuare un effi cace controllo operativo avente effi cacia esimente della re-sponsabilità amministrativa dell’Ente.

Elementi generali sulla responsabilità amministrativa degli enti e sulla costituzione dell’OdV Le origini della normativa e l’applicazione dell’istituto in ambito internazionale (cenni) Dalla legge delega all’attuale impianto normativo: progetti di riforma del D.lgs. 231/2001 (cenni) Il ruolo del Codice Etico nel sistema della governance aziendale Gli elementi fondanti la responsabilità amministrativa e le relative sanzioni

Il procedimento di accertamento dell’illecito amministrativo ex D.Lgs. 231/01 Il ruolo dei modelli e dell’OdV

L’Organismo di Vigilanza: costituzione, ruolo e requisiti I requisiti oggettivi e soggettivi dell’OdV tra disposizioni normative ed autoregolamentazione La composizione e la nomina dell’OdV anche alla luce della Legge n. 183 del 12.11.2011 sulle funzioni dell’OdV e degli Organi di Controllo

Il ruolo e le funzioni dell’OdV e l’ambito dei suoi poteri Il ruolo dell’OdV nei gruppi: il perimetro di azione e le responsabilità

Il Modello di organizzazione, gestione e controllo: i contenuti necessari Cenni generali: la specifi cità del MOG l’ente e la sua storia, il gruppo di riferimento, la governance dell’ente, etc. I destinatari del Modello: quelli interni all’ente e i “terzi” L’individuazione dei soggetti apicali

Il resoconto sull’attività di costruzione del Modello e l’indicazione delle aree sensibili Il sistema sanzionatorio previsto dal MOG (profi li disciplinari e giuslavoristici) Comunicazione, diffusione e formazione: il ruolo dell’Organo Dirigente La legge 190/2012 - Impatto per le aziende partecipate dalla PA e che operano con la Pubblica Amministrazione

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Membri di Organismi di Vigilanza, a sog-getti coinvolti nella stesura di modelli organizzativi ex. D.Lgs. 231/01 e a soggetti apicali in azienda.

ROMA 16 settembre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 600 Non soci € 1.000

1 GIORNO - 9 CPE

IL D.LGS. 231/01: ELEMENTI GENERALI SU RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI, ODV E MOG

CONTENUTI

59

Spesso si riscontra in coloro che approcciano alle attività di Audit sul modello organizzativo 231 la diffi coltà di immaginare come in concreto potrebbe essere commesso uno dei molteplici reati previsti dal D.lgs. 231/01, nella propria organizzazione.Solo implementando questa capacità si sarà in grado di valuta-re l’adeguatezza dei controlli predisposti o immaginarne altri più effi caci ed effi cienti, contribuendo a migliorare l’idoneità del mo-dello organizzativo.

Il corso si prefi gge un’esposizione approfondita di alcuni dei prin-cipali reati previsti dal decreto legislativo 231/01; dalla fattispecie astratta alla loro manifestazione concreta nell’ambito dei processi aziendali tipici. Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di: • cogliere i rischi concreti (modus operandi) collegati alle fatti-

specie di reato previste dal D.lgs. 231/01;• valutare l’effi cacia e l’effi cienza dei controlli posti a presidio di

tali rischi;• trasformare un “operational 231 audit” in un fraud audit co-

gliendo i segnali deboli di condotte fraudolente ad alto impat-to.

Introduzione: il concetto di elusione fraudolenta del modello 231. Il rischio del concorso nei reati (le condotte di consulenti e fornitori).

I reati contro la Pubblica Amministrazione:

malversazione, indebita percezione di contributi, truffa ai danni dello Stato o di altro Ente Pubblico corruzione, concussione, corruzione internazionale, corruzione in atti giudiziari, istigazione alla corruzione, induzione a dare o promettere utilità Induzione a rendere dichiarazioni false o reticenti all’Autorità Giudiziaria

Reati Societari

false comunicazioni sociali, falso in bilancio in danno di soci o creditori, impedito controllo, illegale ripartizione di utili, illecite operazioni su azioni o quote della controllante, omessa comunicazione di confl itto di interesse, aggiotaggio, i reati di market abuse la corruzione tra privati

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Internal Auditor, a Compliance Manager responsabili di sistemi di gestione collegati al MOG 231/01 e a Consulenti già operanti nel campo della “231”. Si consiglia che i partecipanti abbiano conoscenze di base sul tema del D.lgs. 231/01.

MILANO 10 novembre ROMA 6 aprile

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 600 Non soci € 1.000

1 GIORNO - 9 CPE

FRODI E REATI “231”: DALLA FATTISPECIE LEGALE AL RISCHIO IN AZIENDA

CONTENUTI

60

Un presupposto fondamentale per arrivare ad una effi cace strut-tura di Governance è l’identifi cazione, la misurazione, la valuta-zione ed il monitoraggio dei rischi aziendali che ostacolano il conseguimento di tutti gli obiettivi aziendali.

Questo risulta possibile attraverso il processo di risk assessment; ossia di una metodologia strutturata di autovalutazione dei rischi da parte del management che, attraverso interviste guidate ai re-sponsabili dei processi aziendali, consente di identifi care i rischi che limitano o impediscono il raggiungimento degli obiettivi so-cietari e di determinare il relativo livello di rischio e sviluppare strategie di controllo idonee ad assicurare una maggiore coper-tura delle aree in cui sono presenti i rischi signifi cativi.

Tenuto conto della centralità dell’approccio al rischio, l’Internal Audit deve quindi svolgere la propria attività secondo le logiche «risk based», che rappresentano l’unico modo per un dipartimen-to di audit di generare valore e soddisfare al contempo i requisiti della professione.

Il corso ha l’obiettivo di:• comprendere le relazioni tra strategia, governance aziendale, risk management e attività di controllo• fornire le conoscenze dei principali framework di riferimento (COSO e ERM), evoluzione e composizione• fornire le conoscenze e gli strumenti per produrre un risk assessment• defi nire le modalità per produrre un piano di Audit risk-based• fornire ai partecipanti gli strumenti per sviluppare un risk-based engagement

Ruolo dell’Internal Audit nell’ambito del sistema di Governance, Risk & Control

I principi ed i componenti del sistema di Governance, Risk & Control Le aspettative nei confronti dell’Internal Auditing L’approccio di Audit risk-based

La valutazione risk-based del sistema di controllo interno

Ruoli e responsabilità nella gestione del sistema di controllo Interno Le valutazioni di sintesi e quelle analitiche

Individuazione, misurazione e gestione dei rischi

Defi nizione ed impostazione della Risk Analysis COSO e ERM Framework

Individuazione, misurazione e gestione dei rischi (continua)

Strumenti e tecniche operative per identifi cazione e valutazione dei rischi La mitigazione dei rischi: piani di azione e monitoraggio

Predisposizione del piano di Audit risk-based

Dimensionamento quantitativo La prioritizzazione delle attività tramite risk analysis e risk scoring Il piano di Audit a risorse libere ed il piano a risorse disponibili

La gestione risk-based degli incarichi di audit

Il processo di conduzione degli incarichi Lo sviluppo del programma di lavoro L’attività sul campo La comunicazione dei risultati e il monitoraggio delle azioni correttive

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Internal Auditor con 3-5 anni di esperienza, Controller e Professionisti che desiderano acquisire o potenziare le competenze in risk management, analizzare il framework di riferimento (ERM) e utilizzare le tecniche di risk management nelle attività di controllo e di audit engagement.

MILANO 15-16 febbraio ROMA 26 e 27 settembre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

RISK-BASED AUDITING: STANDARD, PROCESSI E FRAMEWORK DI CONTROLLO

CONTENUTI

61

Il concetto di rischio viene defi nito come qualsiasi evento in gra-do di pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Tra i diversi obiettivi aziendali (obiettivi strategici, operativi, di repor-ting) esiste anche l’obiettivo del rispetto delle normative vigenti (obiettivo di conformità o “compliance”).

Il Control Risk Self-Assessment (CRSA) si pone quindi come obiet-tivo quello di fornire al management uno strumento che consen-te l’effettuazione di analisi qualitative per la gestione del rischio.

Il corso ha l’obiettivo di:• Far comprendere l’utilità e fornire il know-how necessario a

progettare e condurre attività di CRSA sia in ambiti limitati che nell’ambito di progetti complessi.

• Evidenziare gli impatti del CRSA sugli aspetti organizzativi e ge-stionali

Control Risk Self-Assessment: defi nizione ed obiettivi

Ruolo dell’auditor quale facilitatore (ruolo e skill). I limiti delle valutazioni qualitative e utilizzabilità ai fi ni delle attività di assurance.

Implementazione, creazione e consolidamento dell’universo CRSA

Standard di valutazione da utilizzare

Enterprise Risk Management (ERM): quattro elementi essenziali - Strategici – obiettivi di alto livello, ed a supporto della

missione aziendale; - Operativi – effi cace ed effi ciente gestione delle

risorse; - Reporting – l’affi dabilità del reporting; - Conformità – osservanza delle leggi e dei regolamenti

COSO - Defi nizione di Sistema di Controllo Interno (SCI). - Le 5 componenti: Ambiente di Controllo, Risk

Assessment, Attività di Controllo, Informazione & Comunicazione, Monitoraggio.

- Gli obiettivi: operativi, di reporting, di compliance. - Il COSO 2013 e l’Internal Auditing.

DESTINATARI

Il corso si rivolge agli Internal Auditor esperti e a tutte le per-sone che nell’ambito aziendale hanno la necessità di sviluppa-re e implementare un effi cace sistema di controllo interno.

MILANO 13 e 14 ottobre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000 Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

CONTROL RISK SELF - ASSESSMENT(CRSA)

CONTENUTI

62

La velocità con cui gli scenari di rischio mutano e si interseca-no e la pressione crescente, determinata dalla evoluzione della normativa e dall’accrescimento degli obblighi di compliance, im-pongono alle imprese di soddisfare la domanda di assurance con soluzioni effi caci ma anche effi cienti. Tradizionalmente la risposta è stata la proliferazione di funzioni di controllo sempre più focaliz-zate su specifi ci tipologie di rischio; l’affollamento e la disorgani-cità che ne è derivata sta spingendo le organizzazioni a rivedere l’assetto organizzativo dei controlli, in ottica di integrazione, effi -cientemento, qualità e coverage dell’assurance. Attraverso la presentazione di diversi approcci al coordinamento, l’analisi di casi pratici ed esercitazioni, questo corso fornirà indi-cazioni operative e metodologie per mettere a sistema le attività di tutti gli assurance provider, focalizzandosi sul ruolo centrale e proattivo che in questo processo può giocare l’Internal Audit.

A termine del corso, i partecipanti saranno in grado di:• comprendere la natura e l’ambito di attività dei diversi service

provider;• identifi care le possibili strategie di integrazione e valutare quel-

la più appropriata per la propria organizzazione;• sviluppare mappature, programmi di attività e reporting inte-

grati, in una ottica di ottimizzazione delle risorse disponibili

Il sistema dei controlli Quadro introduttivo alla Corporate Governance La principale normativa in scope Gli attori del Sistema Governace, Controllo interno e di Gestione dei rischi: interrelazioni e fl ussi informativi

I modelli di riferimento per l’integrazione dell’assurance IPPF St 2050 – Coordinamento delle Attività Approccio integrato al sistema di controllo interno: i Position Paper dell’AIIA e dell’IIA I principali Framework per il disegno del sistema: CoSO SCI e ERM Il Nuovo Codice di Autodisciplina (edizione 2011). L’Articolo 8: dal SCI (Sistema di Controllo Interno) al SCIGR (Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei rischi) e l’evoluzione del ruolo dell’Internal Audit Comparazione tra gli IPPF Standard e altri standard internazionali (es. ISO,ISACA St, PMBOK, ecc.)

La scelta dell’approccio ottimale: il processo diintegrazione Criteri per la determinazione dell’affi dabilità degli assurance provider

Mappatura delle funzioni di assurance Defi nizione dei fl ussi informativi Lo sviluppo di metodologie e sistemi integrati: dallo sviluppo di un piano integrato alla esecuzione e reporting dell’audit integrato L’utilizzo delle informazioni del Risk Management e degli altri Assurance Services per l’Internal Auditing Controlli di terzo livello sugli altri assurance provider Riesame del sistema integrato

Possibili approcci alla integrazione (pro e contro): Internal Audit come catalizzatore di fl ussi di reporting: modello verticistico (1) Demarcazione ed allocazione degli ambiti di audit e assurance: modello fl at (2) Centralizzazione delle funzioni di assurance in capo all’audit: modello centralizzato (3) Integrazione dei livelli di controllo attraverso l’Internal Audit: modello a matrice (4) (best)

Per ciascun approccio sarà effettuata una esercitazione tenuto conto delle esperienze concrete

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Responsabili di Funzione IAInternal Audit Manager Professionisti Internal Auditing, Risk Management, Compliance e altri soggetti coinvolti a vario titolo nelle attività di assurance

MILANO 5 e 6 ottobre ROMA 23 e 24 maggio

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

L’INTEGRAZIONE DEI SERVIZI DI ASSURANCE

CONTENUTI

63

Tutte le aziende, indipendentemente dalla dimensione, dalla struttura, dalla natura della loro attività o dal settore economico in cui operano, sono esposte a rischi a tutti i livelli della propria organizzazione.

Il rischio aziendale, inteso come possibilità che si verifi chino eventi che possono infl uenzare negativamente, il raggiungimen-to totale o parziale degli obiettivi è uno dei cardini su cui si fon-da la corporate governance e l’elemento focale su cui si basa lo sviluppo coerente dei sistemi di controllo interno a tutti i livelli dell’organizzazione.

Il perseguimento dei risultati desiderati/prefi ssati e le scelte ma-nageriali si fondano su pratiche di adattamento al rischio e su una chiara visione di come esse possano modifi care il profi lo di rischio dell’azienda. L’allineamento organizzativo, sistemico e in-frastrutturale ai rischi da affrontare consente all’organizzazione di monitorare e gestire i rischi assunti e quelli rispetto ai quali è na-turale soggetto detentore.

Il corso ha l’obiettivo di:• inquadrare il rischio nei suoi diversi approcci di analisi e modalità di rappresentazioni;• analizzare gli standard professionali utili alla gestione del rischi

ed il ruolo richiesto agli Internal Auditor nel mutato contesto normativo in continua evoluzione;

• esaminare le problematiche rischi/obiettivi con un approccio risk management individuando le metodologie più consone alle azioni di audit;

• fornire presentare le principali problematiche relative alla con-creta implementazione dei processi di risk identifi cation /asses-sment in logica evolutiva verso il risk appetite.

Analisi peculiarità dei rischi aziendali e contributo dell’Internal Auditing nella loro effi cace gestione in ottica di mitigazione.

Rischio come combinazione delle probabilità di un evento e delle sue conseguenze in logica di imprevedibilità e incertezza (variabili e interdipendenza sistemica).

Analisi degli approcci signifi cativi per identifi care, valutare e gestire il rischio aziendale e approfondimenti sulle scelte metodologiche e strumenti adottati.

Inquadramento degli standard professionali che rilevano ai fi ni della gestione dei rischi e ruolo degli Internal Auditors.

Esercitazione; Modellazione rischi potenziali in relazione alle variabili di rischio.

Misurazione dei rischi e analisi delle metodologie di valutazione e gestione, con approcci tradizionali e sistemici.

Misurabilità e misurazione dei rischi, approccio sistemico e variabili di rischio.

Metodologie di valutazione e di gestione in logica di approccio risk management con disamina delle diverse tipologie e focus sull’approccio CRSA-Control And Risk Self-Assessment (esemplifi cazione).

Analisi dell’ERM framework e sua implementazione per una gestione globale integrata dei rischi di impresa.

Esercitazione: Identifi cazione dei rischi residuali in relazione alle variabili di rischio.

DESTINATARI

Il corso si rivolge a professio-nisti di Audit e di Risk Mana-gement coinvolti in attività di identifi cazione e quantifi -cazione dei rischi aziendali alla base dei processi di Risk Management e di Pianifi cazio-ne di Audit.

MILANO 10 e 11 marzo

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000 Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

LE AREE DI RISCHIO E L’ANALYTICAL REVIEW: RILEVAZIONE E ANALISI DELLE VARIABILI DI RISCHIO

CONTENUTI

64

Il perseguimento dei risultati prefi ssati e le scelte manageriali si fondano su pratiche di adattamento al rischio e su una chiaravisione di come esse possano modifi care il profi lo di rischio dell’azienda. L’allineamento organizzativo, sistemico e infrastrutturale ai rischi da affrontare consente all’organizzazionedi monitorare e gestire i rischi assunti e quelli rispetto ai quali è naturale soggetto detentore. In tale contesto la funzione di Internal Audit è volta, da un lato, a controllare, in un’ottica di controlli di terzo livello, anche con veri-fi che in loco, il regolare andamento dell’operatività e l’evoluzione dei rischi, e, dall’altro, a valutare la completezza, l’adeguatezza, la funzionalità e l’affi dabilità della struttura organizzativa e delle altre componenti del sistema dei controlli interni, La gestione degli incarichi di audit deve , quindi, essere impostata utilizzando le linee guida previste dai framework di riferimento

Il corso ha l’obiettivo di:• inquadrare il rischio nei suoi diversi approcci di analisi e modalità di rappresentazione;• esaminare le problematiche rischi/obiettivi con un approccio

risk management individuando le metodologie più consone alle azioni di audit;

• fornire supporto alla concreta implementazione dei processi di risk identifi cation /assessment in logica evolutiva verso il risk appetite;

• fornire risposte teoriche e pratiche ai più comuni problemi di quantifi cazione dei rischi con particolare riferimento a quelli operativi.

Approccio risk management.

Processo di risk management (risk assessment, risk reporting, risk treatment, risk monitoring) e contributo dell’Internal Auditng (rif. position paper ECIIA)

Il risk management framework di riferimento, disamina, confronto e modalità di applicazione dei diversi approcci metodologici (ISO 31000 - CoSO Report – COBIT – ERM).

Focus sul Control and Risk Self Assessment (CRSA) e sue modalità di utilizzo sia in fase di pianifi cazione sia di assurance dell’attività di audit (esemplifi cazione).

Esercitazione: Simulazione di un assessment dei rischi aziendali con la metodologia “CRSA” in fase di assurance dei processi aziendali sulla base di un case study.

Gestione degli incarichi di audit in ottica di risk management

Aggiornamento del CoSO Report con focus sulla gestione dei rischi e sua evoluzione all’ERM, implicazioni metodologiche e organizzative per l’Internal Audit in relazione agli sviluppi della normativa prudenziale.

Focus sul ricorso al maturity model del COBIT per la gestione dei rischi di processo e sue modalità di utilizzo in fase assurance delle attività di audit.

Modalità di gestione dei rischi nell’ambito dei processi amministrativo-contabili (ai sensi L. 262/2005) e delle remediations.

Esercitazione: Simulazione di un assessment dei rischi aziendali con la metodologia “maturity model” del COBIT infase di assurance dei processi aziendali

DESTINATARI

Il corso si rivolge a professionisti operanti nella funzione di Internal Audit, coinvolti in attività di identifi cazione e quantifi cazione dei rischi aziendali alla base dei processi di risk management e di pianifi cazione delle attività di audit.

MILANO 6 e 7 giugno

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

ASSURANCE SUL RISK MANAGEMENT: IL RUOLO DELL’AUDITOR NEL PROCESSO DI GESTIONE DEL RISCHIO

CONTENUTI

65

Il tema delle frodi nelle aziende ed ai danni delle aziende rap-presenta uno degli argomenti più in voga degli ultimi tempi, ma di fatto le idee che ruotano attorno a questo delicato tema del sistema di controllo interno, sono estremamente confuse.Il risultato di ciò è che non solo l’assenza di adeguate compe-tenze, strumenti adeguati e metodologie di detection, conduce irrimediabilmente ad una inaccettabile sottostima del fenomeno, ma soprattutto quando un’ipotesi di frode si appalesa, emergono tutte le diffi coltà insormontabili derivanti dalle carenze di quelle competenze indispensabili a gestirne la verifi ca senza essere por-tatori di ulteriori rischi.Il corso rappresenta, dunque, la risposta ad un quesito di fondo: quali competenze di base sono richieste per prevenire e gestire effi cacemente le frodi in azienda?

Il corso, articolato su due giornate, sarà sviluppato su una prima parte dedicata alla conoscenza della tematica, con particolare ri-ferimento alle frodi interne: defi nizioni, caratteristiche e dimen-sioni del fenomeno, analisi delle principali teorie criminologiche, genesi del comportamento fraudolento, principali tipologie di frodi e loro caratteristiche. Nella seconda parte del corso saranno affrontate le diverse te-matiche legate alla prevenzione e all’accertamento della frode, il tutto mediante accurata analisi del framework normativo di rife-rimento (legislazione penale, giuslavorista, privacy principalmen-te).

Defi nizione, caratteristiche, dimensioni del fenomeno e principali teorie criminologiche del fenomeno delle frodi occupazionali. Classifi cazioni delle frodi.

I fattori di rischio: rischi primari e rischi secondari

Cenni di risk assessment. Dalle Minacce ai rischi. La risk evaluation: il danno da frode

Esame delle principali fattispecie di frode alla luce della normativa penale e modus operandi.

Accenni alla legislazione penale speciale: le frodi nella legislazione “231”

Il TU sulla Privacy e la legislazione giuslavorista: come impostare correttamente i controlli preventivi .

L’ERM come possibile modello antifrode

Come integrare il sistema di controllo in chiave di prevenzione dalle frodi: le segnalazioni anonime e la tutela dell’anonimato

Brevi accenni ad altri “controlli” in ottica antifrode.

DESTINATARI

Il corso si rivolge a tutti coloro che intendano acquisire le conoscenze basiche e multidi-sciplinari relative a una delle problematiche più delicate del controllo interno; agli internal auditor che intendano allar-gare il loro spettro di compe-tenze; a manager e senior di qualunque funzione aziendale che, in virtù delle loro respon-sabilità di controllo e di ge-stione di risorse, ritengano di dover approfondire le proprie conoscenza circa metodologie di prevenzione e contrasto alle frodi.

MILANO 18 e 19 febbraio

ROMA 14 e 15 settembre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000 Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

INTERNAL AUDITING E FRODI AZIENDALI - CORSO BASE

CONTENUTI

66

Come affrontare in concreto un caso di frode? Quali sono le nor-me di riferimento? Come condurre un’intervista? Come trattare un problema di caso “231” in un caso di “frode”?

Il corso, della durata di due giorni, affronta le principali tecniche pratiche di gestione di casi di frode, sia con sistemi di investiga-zione interna, correttamente impostati, sia mediante ricorso a particolari strumenti di investigaton, come ad esempio le investi-gazioni penali difensive, introdotte dalla legge 397/2000, sugge-rendo una metodologia utile soprattutto come contigency plan in caso di incident “231”, che consenta all’azienda di delimitare le responsabilità, comprendere le proprie vulnerabilità e cooperare con l’Autorità Giudiziaria attraverso una propria autonoma capa-cità di ricostruzione dei fatti.

Generalità sulle frodi: defi nizioni, principali teorie criminologiche, il profi lo del frodatore e il danno da frode.

Flow chart della gestione della frode - le fasi: segnalazione o detection, valutazione, pianifi cazione, verifi ca, redazione della relazione, determinazioni legali e diffusione.

Segnalazioni di frodi: la rilevanza giuridica degli anonimi in caso di reati.

La detection e la valutazione delle fonti.

Strumenti di verifi ca: le indagini difensive penali: cosa sono? chi le compie? Quale ruolo per il fraud examiner?

Strumenti di verifi ca: gli atti delle indagini difensive penale

Strumenti di verifi ca: la conduzione dell’intervista nella gestione della frode: framework normativo edocumentazione.

Strumenti di verifi ca: controllo diretto del datore di lavoro o ricorso ad investigatori privati?

Strumenti di verifi ca: ulteriori possibili controlli sui dipendenti. Framework normativo e analisi pratica.

Come condurre l’analisi dei dati e redigere la relazione. Inferenze, ipotesi, previsioni, conclusioni: i principali vizi logici.

La testimonianza penale del fraud examiner.

I rapporti con polizia giudiziaria e Autorità Giudiziaria.

DESTINATARI

Il corso si rivolge a tutti coloro che intendano approfondire tecniche e framework nor-mativo di riferimento per la conduzione di investigazioni interne per frodi.In particolare, a Fraud Exa-miner o addetti a uffi ci legali e security che intendano ampliare le loro competenze e comprendere come affrontare un caso di frode ricorrendo a soluzioni anche di tipo norma-tivo assolutamente innovative, come le norme sulle indagini

MILANO 14 e 15 marzo

ROMA 12 e 13 ottobre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000 Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

ADVANCED FRAUD AUDITING:CASE MANAGEMENT, INTERVISTE E INDAGINI DIFENSIVE

67

La protezione delle informazioni e soprattutto di quelle price sen-sitive, rappresenta un tema sempre più critico, soprattutto dopo alcuni interventi normativi, come la disciplina sul risparmio e sul market abuse e la dilatazione delle ipotesi di estensione della re-sponsabilità “231”.Gli attacchi possono essere esterni, derivare da complicità interne o semplicemente da comportamenti errati o da controlli carenti.Il corso rappresenta un’opportunità per affrontare in modo orga-nico una serie di temi interconnessi, cogliendo interessanti spunti e suggerimenti su come proteggersi e come proteggere la pro-pria azienda da questa tipologia sempre più invasiva di rischi.

Nel corso saranno trattati anche – ma sempre con rifl essi pratici – gli aspetti legali connessi alla sicurezza delle informazioni, alla disciplina dell’insider trading, insider dealing e market abuse e le loro connessioni con il governo societario nelle quotate.

Alcuni chiarimenti concettuali: information security, IT security e information management.

Concetto di informazione e protezione delle informazioni.

Informazione come asset intangibile.

Classifi cazione delle informazioni e ciclo di vita delle informazioni.

La sicurezza delle informazioni: non soltanto un problema di tecnologie.

La riduzione dei rischi attraverso il miglioramento dei comportamenti.

La disciplina italiana del market abuse, dell’insider trading e dell’insider dealing.

Il registro elettronico delle informazioni price sensitive: cos’è un’informazione price sensitive; problematiche aziendali ed extra aziendali connesse (a chi e come va esteso il registro elettronico). Come garantire la tracciabilità delle informazioni ai fi ni della responsabilità.

Formazione sulla sicurezza delle informazioni e rischi “231”. Il problema del rilascio colposo di informazioni price sensitive.

Sistema organizzativo del whistleblowing.

DESTINATARI

Il corso si rivolge a respon-sabili di funzioni di internal auditing di società quotate che intendano allargare il loro spettro di competenze e com-prendere come approcciare a questo delicato settore del sistema di controllo internoAddetti alla funzione di inve-stor relator di società quotateA manager e senior di qualun-que funzione aziendale che ritengano di dover approfon-dire il tema dei rischi di insider trading, internal dealing e abusi di mercato e la loro connessione con la protezione delle informazioni.

MILANO 25 maggio

ROMA 9 novembre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 600Non soci € 1.000

1 GIORNO - 9 CPE

ADVANCED FRAUD AUDITING:PROTEZIONE DELLE INFORMAZIONI, MARKET ABUSE E RISCHI COMPLIANCE

CONTENUTI

CONTENUTI

68

Nell’ambito della defi nizione delle competenze professionali dell’Internal Auditor, il progetto di ricerca CBOK (Common Body of Knowledge) ha sottolineato l’elevata importanza delle cosid-dette interpersonal skill, ovvero competenze interpersonali o re-lazionali indispensabili per gestire in modo effi ciente ed effi cace lo svolgimento delle attività di auditing a tutti i livelli. La gestione delle interviste, strumento chiave per l’Internal Auditor, rappre-senta senza dubbio l’attività in cui è richiesto maggiormente un esercizio attento e consapevole di tali competenze: grazie ad esse è infatti possibile orientare l’esito stesso della funzione di audit.

Il corso ha l’obiettivo di:• sviluppare tecniche e strumenti innovativi per la gestione effi -

cace delle interviste;• defi nire e monitorare il raggiungimento degli obiettivi dell’in-

tervista;• stimolare gli interlocutori a instaurare e mantenere rapporti

professionali costruttivi;• gestire con consapevolezza e sicurezza eventuali situazioni cri-

tiche nella relazione con l’auditee.

Il processo di IA: le competenze e il ruolo della comunicazione

L’intervista nel processo di IA

Le fasi dell’intervista Piano pre-intervista: gli obiettivi dell’intervista, chi incontrare, quando e dove Approccio: gli Stili Sociali di Comunicazione (individuare lo stile dell’interlocutore e gestirlo al meglio) Corpo: la tecnica delle domande, quali e quando usarle. La documentazione a supporto

La gestione della relazione: dall’obiezione al confl itto

Tecniche di assertività Tecniche di Ascolto Attivo

La gestione della relazione: dall’obiezione al confl itto

Tecniche di gestione del confl itto Focus sull’intervista di precisione: Struttura Superfi ciale e Struttura Profonda

Gli Universali del Modellamento Umano

Cancellazioni Generalizzazioni Distorsioni Il Metamodello e le domande antidoto

DESTINATARI

Il corso si rivolge agli Internal Auditor che desiderano acquisire l’approccio tecnico e gli strumenti più idonei per gestire effi cacemente le interviste.

MILANO 7 e 8 novembre

ROMA15 e 16 marzo

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

TECNICHE DI GESTIONE E CONDUZIONE DELLE INTERVISTE NELL’INTERNAL AUDIT

CONTENUTI

69

L’audit report rappresenta il principale mezzo di comunicazione delle attività di audit. Consiste in un documento, formale riassun-tivo delle attività svolte nel corso dell’incarico, in cui eventuali anomalie (non conformità, punti deboli, difetti, raccomandazioni, ecc.) vengono dettagliatamente descritte e vengono suggerite le possibili azioni correttive.Affi nché il report abbia valore è fondamentale sia utilizzare una comunicazione chiara, completa ed oggettiva, sia diversifi care la modalità di presentazione e la qualità e la quantità delle informa-zioni utilizzando come criterio i destinatari del report. In tale cor-nice diventa indispensabile conoscere e comprendere le aspetta-tive del Management, del Board e degli Stakeholder per valutare quali informazioni sono utili e per chi.

Il corso ha l’obiettivo di:• sviluppare tecniche e strumenti per la redazione di audit report

effi caci;• attivare una rifl essione su un metodo effi cace di comunicazione

scritta;• analizzare e distinguere i diversi elementi presenti nel report:

criteri, condizioni, cause, effetti e raccomandazioni;• sviluppare le tecniche e le strategie per rendere le proprie co-

municazioni maggiormente convincenti;• sviluppare un metodo per defi nire un piano di azione indivi-

duando le priorità.

L’obiettivo del Report Writing Valutazione degli obiettivi Destinatari del Report e strutturazione in funzione del lettore/utilizzatore Completezza del Report in linea con il processo di Audit

I rilievi dell’audit Criteri, Condizioni, Defi nizioni, Causa, Effetti Raccomandazioni e/o piani di azione

Audit-Report Structure: Overview, Executive Summary, allegati - Intestazioni, distribuzioni, informazione Audit team - Tips, automatizzazione del reporting strumenti per carte di lavoro elettroniche

Reporting Specializzato Reporting in ICFR compliance, in investigazioni e in attività di consulting

Qualità dei report Coerenza, terminologia tecnica e gergale, acronimi Leggibilità e chiarezza della struttura

Toni Defi nizione e strategia negli utilizzi dei toni Proiezione positiva e negativa

Conclusioni Revisioni degli obiettivi dei partecipanti e piani di azioni I report come strumento indicatore di performance dell’I.A. Il consolidamento della valutazione dei rischi e del sistema di controllo (Art 123 TUF) La gestione della reportistica agli scope di compliance e comunicazione al Comitato di Controllo Interno

DESTINATARI

Il corso si rivolge agli Internal Auditor, di qualsiasi livello, interessati ad acquisire tecniche utili alla stesura di un rapporto di Internal Audit e che desiderano creare report di facile lettura, utilizzando uno stile di scrittura effi ciente ed effi cace, al fi ne di favorire le azioni del management e fornire chiari messaggi al Board.

MILANO 21 e 22 settembre

ROMA18 e 19 maggio

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

AUDIT REPORT WRITING

CONTENUTI

70

I confl itti sono un aspetto connaturato alle relazioni. Tuttavia, se anticipati e gestiti attraverso le opportune tecniche di comunica-zione, possono essere vissuti in modo costruttivo.Anche l’attività di Internal Auditing può condurre a situazioni po-tenzialmente confl ittuali che, se non adeguatamente gestite, pos-sono degenerare compromettendo la stessa attività.Risulta, dunque, fondamentale adottare una strategia di media-zione del confl itto nella direzione di un confronto costruttivo che metta in evidenza gli obiettivi comuni tra le parti e che porti allo sviluppo di una gamma più ampia di idee e soluzioni. Il corso è fi nalizzato all’acquisizione delle competenze necessarie per gestire in modo effi cace i confl itti che tipicamente caratteriz-zano la Professione e a un corretto utilizzo della negoziazione al fi ne di trasformare le stesse confl ittualità in opportunità di con-fronto.

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti peressere in grado di:

• individuare i criteri di analisi delle diverse situazioni di confl itto per comprenderne le cause e le possibili soluzioni;

• focalizzare i criteri per migliorare la capacità di comunicare in modo da prevenire e gestire costruttivamente le situazioni di confl itto;

• utilizzare la propria intelligenza emotiva e sperimentare i bene-fi ci dell’ascolto attivo;

• gestire il processo negoziale, interpersonale e organizzativo, utilizzando strumenti e tecniche funzionali al raggiungimento degli obiettivi.

Defi nizione e analisi del confl itto

Differenziare causa e sintomo Tipologie di confl itto

La comunicazione come strumento per prevenire e gestire il confl itto

Elementi base del processo comunicativo Le emozioni nel confl itto: imparare a gestire la rabbia

L’ascolto attivo e la tecnica delle domande

Utilizzare la parafrasi, il riassunto, e la verbalizzazione Riconoscere l’utilità delle varie tipologie di domande e individuare quando è preferibile utilizzarle

La negoziazione come strumento di gestione del confl itto: defi nizione ed elementi principali

Approccio competitivo Approccio integrativo Approccio ripartitivo

La preparazione della strategia negoziale

I punti di attenzione La defi nizione degli obiettivi

La gestione della relazione nella negoziazione

Comprendere e gestire le attese della controparte Distinguere il contenuto dalla relazione

DESTINATARI

Il corso si rivolge ai Responsabili e agli Internal Auditors che desiderano acquisire una preparazione tecnica specifi ca per gestire le negoziazioni e i confl itti che possono insorgere nell’esercizio della professione.

MILANO 8 e 9 giugno

ROMA22 e 23 febbraio

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

TECNICHE DI NEGOZIAZIONE E GESTIONE DEI CONFLITTI NELL’INTERNAL AUDIT

CONTENUTI

71

La funzione Internal Audit, chiamata quotidianamente a presidia-re attività e scadenze complesse e sfi danti, necessita di collabo-ratori autonomi, propositivi, determinati, che sappiano gestire effi cacemente le richieste provenienti dalla struttura.

In questo scenario la reazione di un team coeso ed in grado di co-operare gestendo lo stress delle scadenze rappresenta una key competence per Senior Auditor e Audit Manager.Gestire un team richiede, infatti, la capacità di infl uenzare in modo positivo i collaboratori e di condurli in modo chiaro e deciso al raggiungimento dei risultati defi niti.

Il corso fornisce gli strumenti per identifi care e sviluppare il pro-prio stile di leadership e gestire al meglio il proprio team anche in situazioni confl ittuali o in contesti marcatamente demanding.

Il ruolo di Team Manager

Ruolo e responsabilitàRelazioni con i collaboratori e con il managementObiettivi di business

La gestione del team: elementi chiave

Comunicazione, assertività e ascoltoFattori motivazionali alla base del comportamento dei collaboratoriGestione e sviluppo dei collaboratoriValutazione della prestazione

Gestione del fl usso lavorativo

Struttura organizzativa: ottimizzare le risorseGoal setting condivisoProcessi, procedure e attività: defi nizione dei fl ussi, comunicazione e monitoraggioIl processo di delega

Gestire le complessità

Sviluppare relazioni di lavoro effi caciTecnica del colloquioAffrontare e gestire situazioni diffi cili e confl ittuali

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Coordinatori e Project Manager dell’Internal Audit, Senior Audit e Internal AuditManager, Professionisti e con-sulenti che operano nell’ambito dell’InternalAuditing.

MILANO 24 novembre

ROMA 15 giugno

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 600Non soci € 1.000

1 GIORNO - 9 CPE

GESTIONE DEL TEAM DI LAVORO NELL’INTERNAL AUDIT

CONTENUTI

72

Con il comunicato stampa del 12 settembre 2014, l’IVASS ha reso nota la pubblicazione sul proprio sito della prima relazio-ne annuale antifrode che offre un resoconto piuttosto dettagliato sull’attività svolta nel 2013 dalle imprese di assicurazione e dallo stesso Istituto di Vigilanza nella lotta alle frodi assicurative nel set-tore RC auto.

La relazione antifrode dimostra come, nonostante i sinistri de-nunciati nel 2013 siano diminuiti rispetto all’anno precedente, le previsioni per il futuro sono tutt’altro che rosee stimando una per-centuale pari circa al 15% per le imprese di assicurazione esposte al rischio frode.

La relazione annuale illustra, inoltre, le varie attività svolte dall’IVASS per contrastare i fenomeni di criminalità e gli accor-di e le collaborazioni messe in atto con le istituzioni pubbliche e le forze dell’ordine al fi ne di ridurre il peso economico di tali reati che grava sempre di più sugli assicurati; in ultima istanza, dunque, la relazione annuale antifrode si propone l’obiettivo di valutare l’adeguatezza delle procedure adottate per contrastare e prevenire le frodi.

Gli Internal Auditor che svolgono la propria attività in Compagnie assicurative non possono, quindi, prescindere da un’approfondi-ta conoscenza del fenomeno frodi. Al termine del corso il partecipante sarà in grado di:

• Conoscere gli aspetti della creazione di un sistema di Internal Audit per la lotta e la prevenzione delle frodi interne ed esterne• Valutare come la funzione Internal Auditing si debba relazionare alla struttura Antifrode per una reale ed effi cace lotta alle frodi e una diminuzione del rischio operativo e fi nanziario

Impostare effi cacemente il processo gestionale del sinistro fraudolento Circolari Ivass e Codice delle Assicurazioni in materia di frodi Creare una struttura Antifrode che risponda alle esigenze aziendali Interazioni tra sinistri assunzioni e strutture commerciali in Antifrode Interazioni tra struttura antifrode e Fiduciari esterni (Periti, Medici, Legali)

Analisi dei sinistri fraudolenti in RC AUTO e in ARD Superare il danno economico per la compagnia Come superare e gestire il danno sociale causato dal sinistro fraudolento

Indicatori di frode sospetta: Fase Assuntiva e FaseLiquidativa Fase assuntiva: come impostare un adeguato livello di ricerca Fase di denuncia e di liquidazione del sinistro Indicatori di fraudolenza in fase assuntiva e in fase di gestione del sinistro

Valutazione di economicità Sinistri Rca con danni a cose Sinistri Rca con danni a persone Quando liquidare un sinistri fraudolento: elementi di valutazione

Desktop Investigation: processo di gestione e fasi operative Raccolta delle informazioni utili: dove reperire le informazioni indispensabili Come e quando utilizzare le informazioni in sede giudiziale Come utilizzare le

informazioni “Non utilizzabili in sede giudiziale” Impostare una corretta procedura per l’acquisizione delle informazioni

Verifi ca e utilizzo dei risultati delle desktopinvestigation: Reiezione del sinistro Field investigation:

DESTINATARI

Il corso si rivolge aInternal Auditors e appartenenti alle Unità Antifrode, Direzione Sinistri e agli Assuntori delle compagnie assicurativeManager e professionisti coinvolti nel processo di mappatura e gestione dei rischi in azienda.

MILANO 6 aprile

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 600 Non soci € 1.000

1 GIORNO - 9 CPE

LE FRODI IN CAMPO ASSICURATIVO- RAMO DANNI RCA

CONTENUTI

73

Il corso si pone l’obiettivo di aggiornare le competenze delle risorse che presidiano le problematiche di riferimento alla luce non solo delle novità normative, ma anche delle prassi più mo-derne che si stanno affermando nel settore.Grazie ad un’attenta disamina della normativa ed al confronto su casi concreti, il corso si pone l’obiettivo di:

• Analizzare le casistiche frodi per implementare procedure operative di controllo interne effi caci• Individuare gli indicatori di frodi e utilizzare le Banche Dati• Interagire con fi duciari esterni e responsabili commerciali per affrontare nel concreto le frodi• Conoscere e applicare i regolamenti IVASS per non incorrere in sanzioni• Organizzare una Desktop Investigations completa nelle diverse fasi operative e per i diversi rami di business• Risolvere gli aspetti critici relativi alla compilazione del Modello 44.

Frodi rca e auto rischi diversi (ard)

Impostare effi cacemente il processo gestionale del sinistro fraudolento Analisi dei sinistri fraudolenti in RC AUTO e in ARD Indicatori di frode sospetta: Fase Assuntiva e Fase Liquidativa Valutazione di economicità Desktop Investigations: processo di gestione e fasi operative Verifi ca e utilizzo dei risultati delle desktop investigations Aspetti normativi Isvap e legislazione antifrode Compilazione del Modello 44 Antifrode

La lotta alle frodi nel ramo incendio

Individuare le principali tipologie attraverso le quali si attua la frode Evidenziare gli indicatori di Frode che generano i primi allarmi Casistica della frode nei due distinti aspetti dell’attività assicurativa: - Assunzione del rischio - Gestione del danno (Sinistri) Analisi della Polizza Incendio in ottica Antifrode I punti deboli di un contratto Procedure operative per individuarli e sanarli

Frodi ramo infortuni trasporti e malattie Ramo infortuni e infortuni in caso di morte Criteri di individuazione nel ramo malattia Le Frodi nel Ramo Trasporti: Corpi e Merci

DESTINATARI

Il corso si rivolge a:Internal e appartenenti alle Unità Antifrode, Direzione Sinistri e agli Assuntori delle compagnie assicurativeManager e professionisti coin-volti nel processo di mappatura e gestione dei rischi in azienda.

MILANO 4 e 5 maggio

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

LE FRODI NEI RAMI NON AUTO: DAL PROPERTY AGLI INFORTUNI AI TRASPORTI.

Come gestire le frodi e come interfacciare l’Ivass

CONTENUTI

74

Il fenomeno della corruzione chiama in causa direttamente le or-ganizzazioni ed il loro sistema di controllo interno che deve esse-re in grado di prevenire ed intercettare comportamenti diretti o prodromici dei suoi esponenti che possono esporre l’azienda o l’Ente sia a responsabilità legali, come nel caso della responsa-bilità ex d.lgs 231/01, sia a rischi rilevanti di natura patrimoniale, sia – infi ne, ma non certo ultimi per importanza – a rilevanti danni reputazionali.

Un tema di grande attualità per Enti e Società pubbliche e per società di capitali, dopo che la legge 190/2012 e le successive modifi che, hanno introdotto ulteriori fattispecie di reato, tra cui la corruzione tra privati, e dopo i diversi interventi dell’ANAC (Auto-rità Nazionale Anti Corruzione) a partire dal Piano Nazionale Anti-corruzione, sino alle Linee Guida del 15 giugno scorso. Interventi che si rivolgono in primis alla Pubblica Amministrazione ed alle Società Pubbliche, ma che non esimono le altre realtà nel loro ruolo di interfaccia del mondo pubblico.

Fondamentale il ruolo degli Auditor che, partendo dalla cono-scenza del fenomeno, devono essere in grado di sviluppare spe-cifi ci controlli e coglierne tempestivamente i segnali deboli.Il corso della durata di 2 giorni, si prefi gge di offrire ai parteci-panti un’ampia conoscenza sulla delicata tematica ed una ampia padronanza nei controlli preventivi e di contrasto.

Generalita’ e aspetti normativi Il fenomeno della corruzione: alcuni dati Il concetto allargato di Pubblica Amministrazione I reati contro la pubblica Amministrazione: defi nizioni ed esempi Defi nizione di Pubblico Uffi ciale ed incaricato di Pubblico servizio La corruzione tra privati: rischio frode o rischio «231»? I reati di corruzione nel d.lgs 231/01 Il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA): i punti cardine e le misure obbligatorie.

La c.d. corruzione amministrativa

Aspetti normativi Il piano Triennale anticorruzione (PTPC) Piano triennale per la trasparenza e l’integrita (PTPI) ed i rapporti con il PTPC Le linee Guida di ANAC del 17 giugno 2015. (determinazione n.8) ed il modello organizzativo 231/01 nelle società partecipate. Determinazione n. 6 del 28 aprile 2015 di ANAC in materia di Whistlebower Cenni al rating di legalità

Implementazione dei controlli Le fi gure responsabili: il responsabile anticorruzione, l’Organismo di Vigilanza e l’Internal Audit. L’implementazione del Piano Triennale Anticorruzione: la struttura. I rapporti con il Modello Organizzativo “231” ed i fl ussi all’ODV L’analisi e la mappatura dei rischi Rischi corruzione e processi

Le verifi che I segnali di anomalia: rilevazioni sistemiche e rilevazioni manuali Piano di Audit Anticorruzione: nelle società ed Enti Pubblici e nelle società private. Check list di audit su rischio corruzione Sintesi di alcuni Case Studies.

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Internal Auditor Compliance manager, responsabili e addetti a funzioni di controllo di gestione.Responsabili Anticorruzione di Enti e «Società Pubbliche»ODV di «Società Pubbliche».

ROMA7 e 8 marzo

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000 Non soci € 1.400

2 GIORNO - 18 CPE

RISCHIO CORRUZIONE: IL RUOLO DELL’INTERNAL AUDITOR (PA,SOCIETA’ PUBBLICHE E SANITA’)

CONTENUTI

75

La problematica della conformità alla normativa e della conse-guente legittimità degli atti è da sempre all’attenzione dell’ammi-nistrazione pubblica. Il piano nazionale anticorruzione prevede la necessità che ciascuna Pubblica Amministrazione provveda alla mappatura di tutti i suoi processi, sottolineando e rendendo pre-scrittiva una attività che da anni il management pubblico consi-dera se non necessaria certamente molto utile al funzionamento della macchina amministrativa.Pertanto il signifi cato di compliance, si allarga comprendendo ol-tre al mero rispetto della normativa e della legittimità degli atti, anche la conformità ai processi della gestione operativa.Dall’altro lato, il problema delle frodi ai danni della Pubblica Am-ministrazione appare essere in preoccupante ascesa.

Per introdurre e sviluppare un’effi cace funzione di audit occorre porsi le seguenti domande:• Come assicurare la compliance normativa alla propria attività?• E’ possibile aumentare l’effi cacia dei processi della gestione operativa?• Esiste un metodo strutturato per avere ragionevole garanzia di prevenzione dalle frodi?• Come utilizzare la funzione di audit per tali esigenze?

Con questo corso AIIA intende fornire risposte circa l’effi cacia di una moderna funzione di Internal Auditing in rapporto alle esi-genze di compliance normativa ed operativa e alla prevenzione delle frodi.

La funzione di audit La moderna funzione di IA nella Governance della PA: obiettivi, contenuti, rapporti con le altre funzioni aziendali e con gli altri Organismi di Controllo; gli standard AIIA di riferimento; Il monitoraggio della performance secondo il DLgs 150/09 e il contributo della funzione di audit; Il controllo interno: ruoli e contenuti: i tre livelli di controllo, disposizioni, normativa, ambiti e contenuti; Audit compliance La compliance normativa ed operativa: signifi cato, obiettivi, vantaggi per la gestione; L’internal auditing come strumento per incrementare il grado di compliance; Modalità operativa, metodologia e strumenti per l’audit compliance; Fraud prevention

Le frodi: defi nizione e signifi cato; le frodi interne ed esterne Frodi e corruzione: analisi di analogie e differenze per migliorarne la prevenzione

La prevenzione delle frodi: - attività di intelligence antifrode; - storicizzazione e capitalizzazione delle esperienze; - benchmarking interno

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Responsabili e Audit Manager di una funzione di Internal Auditing; a Responsabili e a Dirigenti della funzione Organizzazione; a responsabili di divisione, di dipartimento, o comunque ai responsabili di gestione operativa; a responsabili della legittimità degli atti e dei provvedimenti

ROMA 27 ottobre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 600 Non soci € 1.000

1 GIORNO - 9 CPE

AUDIT COMPLIANCE E FRAUD PREVENTION NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

CONTENUTI

76

Conseguire competenze specialistiche di fraud audit nel settore manifatturiero è di particolare interesse soprattutto perché la fro-de rappresenta un rischio molto trasversale che può comportare da un lato signifi cative perdite operative, dall’altro si ricollega a rischi legali di varia natura.

Il corso permetterà ai partecipanti di valutare il rischio di frode e l’effi cacia dei controlli preventivi e di condurre effi cacemente sia dei fraud audit sia delle fraud investigation

Quest’ultima parte si sofferma molto sui segnali di anomalia (de-tection della frode) e sulle tecniche di conduzione e documenta-zione delle interviste.

Generalità

Le frodi, il codice penaleed i reati “231”.

Le frodi e la professione Alcuni dati ed esempi di frodi Frodi apicali e frodi occupazionali Le frodi nei diversi ambiti di rischio: La frode nei ciclo passivo

(procurament fraud), nel ciclo attivo ed in altri processi di supporto. Frode e market abuse.

Il sistema di prevenzionefrodi

Sistema di prevenzione frodi e sistema di controllo interno

Modello 231 e sistema di prevenzione frodi

Il sistema di WB per le emittenti.

Il modello di prevenzione frodi secondo CoSO-ERM

Indicatori di anomalia Controlli

Il processo di gestione delcaso di frode

Evidenze per provare/evidenze per decidere

La detection e le segnalazioni La valutazione preliminare L’investigation: i controlli sui

dipendenti ed il framework normativo. Controlli leciti, controlli possibili e controlli illeciti.

Le tecniche di intervista: norme di riferimento, utilizzabilità nel contenzioso, metodologie e documentazione

La web analysis

Le altre tecniche di indagine. Il reporting. La testimonianza penale Case studies.

DESTINATARI

Internal Auditor di aziende appartenenti ai settori manifatturiero, servizi, utilities

ROMA19 e 20 Settembre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000 Non soci € 1.400

2 GIORNO - 18 CPE

FRAUD AUDIT NEL SETTORE MANIFATTURIERO, SERVIZI E UTILITIES

CONTENUTI

77

Conseguire competenze specialistiche di fraud audit è partico-larmente importante per gli auditor del settore Bancario ed As-sicurativo sia per gli espressi richiami da parte della normativa sulla vigilanza prudenziale di Banca d’Italia (263/06 rev.15) e Basi-lea, sia per i gravi impatti reputazionali che casi di frode possono comportare.

Il corso permetterà ai partecipanti di valutare il rischio di frode e l’effi cacia dei controlli preventivi e di condurre effi cacemente sia dei fraud audit sia delle fraud investigation

Il corso, della durata di 16 ore, saràarticolato come segue:

Generalità

Le frodi ed il regolatorio Le frodi e la professione Alcuni dati ed esempi riferiti al

mondo bancario frodi apicali e frodi occupazionali Le frodi nei diversi ambiti di rischio: Frode e riciclaggio, frode e usura,

frode e mifi d, procurament fraud, frode e market abuse.

Il sistema di prevenzionefrodi

Sistema di prevenzione frodi e sistema di controllo interno

Modello 231 e sistema di prevenzione frodi

Il sistema di WB secondo Bankit e best pratices

Il modello di prevenzione frodi secondo CoSO-ERM

Indicatori di anomalia controlli

Il processo di gestione delcaso di frode

Evidenze per provare/evidenze per decidere

La detection e le segnalazioni La valutazione preliminare L’investigation: i controlli sui

dipendenti ed il framework normativo. Controlli leciti, controlli possibili e controlli illeciti.

Le tecniche di intervista: norme di riferimento, utilizzabilità nel contenzioso, metodologie e documentazione

La web analysis Le altre tecniche di indagine. Il reporting. La testimonianza penale Case studies.

DESTINATARI

Internal Auditor di aziende appartenenti ai settori fi nanziario ed assicurativo

ROMA20 e 21 Ottobre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000 Non soci € 1.400

2 GIORNO - 18 CPE

FRAUD AUDIT NEL SETTORE FINANZA & ASSICURATIVO

CONTENUTI

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L’identifi cazione, la misurazione e il monitoraggio dei rischi per le aziende che operano nel settore manifatturiero, dei servizi e delle utilities, è un presupposto fondamentale di un’effi cace struttura di Governance e rappresenta un fattore chiave per il successo com-petitivo delle stesse. Il Risk Assessment la successiva gestione dei rischi identifi cati, Risk Management appunto, rappresentano in questo senso una metodologia strutturata di autovalutazione dei rischi da parte del management che, attraverso interviste guidate ai responsabili dei processi aziendali, consente di identifi care i rischi che limitano o impediscono il raggiungimento degli obiettivi societari, determi-nare il relativo livello di rischio e sviluppare strategie di controllo rispetto alle aree in cui sono presenti i rischi signifi cativi.

Tenuto conto della centralità dell’approccio al rischio, l’Internal Audit deve quindi svolgere la propria attività secondo le logiche «risk based», che rappresentano l’unico modo per un dipartimen-to di Audit di generare valore, pianifi cando correttamente le pro-prie risorse su quelle aree che maggiormente richiedono la sua attenzione.

Il corso ha l’obiettivo di:•comprendere le relazioni tra strategia, governance aziendale, risk management e attività di controllo di natura gestionale •fornire le conoscenze dei principali framework di riferimento (COSO e ERM), evoluzione e composizione•fornire le conoscenze e gli strumenti per produrre un Risk As-sessment, sia inteso a supporto del management che ai soli fi ni di audit•defi nire le modalità per produrre un piano di Audit risk-based, tenuto conto dei rischi nonché delle risorse a disposizione

Ruolo dell’Internal Auditnell’ambito del sistema diGovernance, Risk &Control I principi ed i

componenti del sistema di Governance, Risk & Control

La creazione del valore attraverso il Risk Assessment

Le aspettative nei confronti dell’Internal Auditing

L’approccio di Audit risk-based

La valutazione risk-based delsistema di controllo Interno Ruoli e responsabilità nella

gestione del sistema di controllo Interno Le valutazioni applicabili nel settore manifatturiero,

a fronte delle best practices (CoSO Report /

ERM) e della principale legislazione vigente (es.

Dlgs 231/01, Sicurezza sul lavoro, rischi ambientali, ecc.)

Individuazione, misurazionee gestione dei rischi Defi nizione ed impostazione della Risk Analysis COSO e ERM Framework Strumenti e tecniche operative per identifi cazione e valutazione dei rischi (il CRSA) La mitigazione dei rischi: piani di azione e monitoraggio La valutazione qualitativa e quantitativa dei rischi Quando svolgere la risk analysis I rischi gestionali ed i rischi

di non compliance legislativa

Predisposizione del piano diAudit risk-based Dimensionamento delle risorse La prioritizzazione delle attività tramite risk analysis e risk scoring Il piano di Audit a risorse libere ed il piano a risorse disponibili Le attività di piano sui rischi gestionali e su quelli di non compliance legislativa

La gestione risk-based degliincarichi di audit Il processo di conduzione

degli incarichi Lo sviluppo del

programma di lavoro sulla

base del risk assessment svolto

L’attività sul campo sulla base del risk assessment: gli audit di processo e gli audit di compliance risk based

L’antifrode attraverso le logiche del risk assessment

La comunicazione dei risultati

Il monitoraggio delle azioni correttive

La valutazione del rischio a valle degli incarichi

Analisi di effettuare un casestudy pratico sullapredisposizione del riskassessment e del relativopiano di audit

DESTINATARI

Internal Auditor di aziende appartenenti ai settori manifatturiero, servizi, utilities

ROMA19 e 20 Settembre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000 Non soci € 1.400

2 GIORNO - 18 CPE

RISK ASSESSMENT & RISK MANAGEMENT PER IL SETTORE MANIFATTURIERO/SERVIZI/UTILITIES

CONTENUTI

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L’identifi cazione, la misurazione e il monitoraggio dei rischi per le istituzioni che operano nel settore banking & assurance è un presupposto fondamentale di un’effi cace struttura di Governance dell’impresa.

Il corso propone un approccio integrato alla gestione e valutazio-ne dei rischi e meccanismi di assurance, basato su un modello e processo di Audit che coniuga analisi dei rischi con pianifi cazione e governo delle attività.

Il corso ha l’obiettivo di:•fornire un completo inquadramento normativo•presentare l’analisi dei processi bancari e dei metodi di indivi-duazione dei relativi rischi•sviluppare l’interpretazione dell’analisi dei processi focalizzata sui rischi

Inquadramento generale

Normativa di riferimento: circolare 263 Banca d’Italia, 15° aggiornamento – approfondimento sul ruolo dell’internal audit nell’ambito della gestione dei rischi

I Rischi: modelli di misurazione evalutazione e problematiche dicontrollo

Panoramica dei rischi: 1° pilastro (credito, mercato, operativi) – 2° pilastro (liquidità, tasso, ecc..)

La struttura del Risk management: funzioni di misurazione, funzioni di convalida

Il RAF (Risk appetite framework): gli effetti sulla Governance

L’audit sul RAF Il processo ICAAP L’autovalutazione dell’ICAAP (a cura dell’IA)

I modelli interni di misurazione dei rischi I modelli di rating L’analisi delle autorità di vigilanza sul processo di

controllo prudenziale (SREP) Il ruolo dell’internal audit nel piano di azione

conseguente allo SREP

Gli interventi di audit sul riskmanagement

L’audit sui modelli di rating (in coerenza con gli audit sulle fasi di classifi cazione e valutazione dei crediti deteriorati nell’ambito del processo del credito)

Gli audit sui rischi di tasso e liquidità

DESTINATARI

Internal Auditor di aziende appartenenti ai settori fi nanziario ed assicurativo

ROMA20 e 21 Ottobre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000 Non soci € 1.400

2 GIORNO - 18 CPE

RISK ASSESSMENT & RISK MANAGEMENT PER IL SETTORE FINANZA& ASSICURATIVO

CONTENUTI

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Come previsto dal 15 aggiornamento del 2 luglio 2013 della cir-colare 263 di Banca d’Italia, viene richiesto all’Internal Audit un’at-tività di assurance sul Risk Appetite Framework delle banche.

L’Internal Audit dovrà valutare l’effi cacia del processo di defi nizio-ne del Risk Appetite Framework (RAF), la coerenza interna dello schema complessivo e la conformità dell’operatività aziendale al RAF.

Il corso ha l’obiettivo di:• comprendere i concetti rilevanti ai fi ni del RAF (risk appetite, risk tolerance, risk profi le, risk limits).• maturare un’analisi critica della adeguatezza del sistema dei controlli interni per la determinazione del RAF• predisporre un’azione di auditing in conformità agli standard di riferimento al fi ne di valutare e al fi ne di apportare aree di miglio-ramento alla RAF.

Evoluzione normativa equadro di riferimento

Agg. Circ 263 di Banca d’Italia

Principi generali: risk appetite statement, risk capacity, risk appetite, risk limits, and risk profi le

I ruoli e le responsabilità degli organi aziendali

La defi nizione del RAF: obiettivi di rischio, le soglie di tolleranza e i limiti di rischio

Elementi qualitativi del risk appetite (ad es. business model, strategia organizzativa)

Elementi quantitativi del risk appetite (massima perdita accettabile, capitale minimo, liquidità minima, obiettivi specifi ci per tipo di rischio)

Audit del Risk Appetite Framework

Effi cacia del processo di defi nizione e progettazione del RAF (comunicazione, top down e bottom up, risk culture, adattabilità ai cambiamenti di business e alle condizioni di mercato)

Conformità dell’operatività aziendale al RAF e incorporazione del RAF nei processi aziendali

Valutazione della funzione di Risk Management nella defi nizione del RAF e risk model validation

DESTINATARI

Il corso si rivolge ai Responsabili della funzione di Internal Auditing e/o Auditor Senior e al Management di Banche, SIM, SGR o Società fi nanziarie.

MILANO11 aprile ROMA28 settembre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 600 Non soci € 1.000

1 GIORNO - 9 CPE

ASSESSMENT DELL’INTERNAL AUDIT SUL RISK APPETITE FRAMEWORK

CONTENUTI

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La crisi di liquidità è stata all’origine della profonda crisi scoppia-ta dopo il 2008. Nello scenario attuale di mercato, per gli Internal Auditor operanti nel settore fi nanziario è sempre più importante comprendere i fondamenti del Liquidty Risk Management nelle banche.

Il corso, focalizzato sul settore bancario moderno, analizza, a par-tire dagli attuali modelli di business ed alla luce della normativa vigente, le attività di Internal Auditing connesse alla gestione di fi nanziamenti, prestiti, e attività di investimento. Il corso vuole affrontare lo sviluppo dei processi di gestione del-la liquidità (Liquidity Management) e di controllo del rischio di liquidità (Liquidity Risk Controlling), valorizzando le competenze e conoscenze necessarie per un risk management che consideri elementi quali: Maturity Mismatch, Counterbalancing Capacity, Stress Test, Contingency funding e recovery plans.

Riferimenti normativi e regolamentazione applicabile

Liquidity risk governance: policies e procedure, ruolo del comitato rischi, delle tre linee difesa e degli organi aziendali

Identifi cazione e misurazione dei drivers di liquidity risk

Strategia di funding, valutazione giornaliera delle attività liquide, monitoraggio e forecast degli infl ows e degli outfl ows, monitoraggio dei limiti giornalieri di liquidity risk, early warning indicators e processo di escalation

Metodologia di identifi cazione degli scenari di stress, delle ipotesi alla base e loro approvazione

Contingency funding and recovery plans

DESTINATARI

Il corso è indirizzato a senior auditor, RIA e CAE che vogliono approfondire le tematiche relative al Liquidity Risk in ottica di audit.

MILANO 2 marzo

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 600Non soci € 1.000

1 GIORNO - 9 ORE

LIQUIDITY RISK MANAGEMENT

CONTENUTI

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Nell’ambito dei lavori per la revisione della MiFID I, nell’ottobre 2011 la Commissione Europea ha presentato una proposta che ha poi portato all’adozione del nuova direttiva (direttiva 2014/65/UE, c.d. MiFID II). La MiFID II/MiFIR è stata adotatta dal Parlamen-to Europeo il 15 Aprile 2014 e dal Consiglio Europeo il 13 Mag-gio 2014. La MiFID II/MiFIR è entrata in viglore il 2 luglio 2014. L’obiettivo della Direttiva rimane quello di promuovere lo svilup-po di un mercato unico dei servizi fi nanziari in Europa, in cui siano assicurate la trasparenza e la protezione degli investitori.

Le novità introdotte dalla Direttiva Mifi d II hanno un impatto ri-levante sull’attività dell’Internal Auditor che è chiamato ad un puntuale aggiornamento sul regolamento di funzionamento dei mercati fi nanziari e sui requisiti organizzativi delle imprese di in-vestimento.

Il corso ha come obiettivo quello di fornire un training in ottica di audit sulle principali issues derivanti dall’implementazione della MIFID II nelle Banche.

I principali argomenti trattati durante il corso saranno i seguenti:

Il quadro normativo di riferimento: le novità introdotte dalla Direttiva Mifi d 2

Classifi cazione della clientela

Consulenza indipendente

Gestioni di portafoglio

Esecuzione e ricezione e trasmissione ordini

Product governance

Automated trading

High Frequency Trading

Dark pools

DESTINATARI

II corso è indirizzato ad auditor, senior auditor, CAE che vogliono approfondire le tematiche relative agli impatti della MIFID II nelle Banche e i risvolti nell’attività di Internal Audit.

MILANO27 gennaio

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 600 Non soci € 1.000

1 GIORNO - 9 CPE

CONTENUTI

IMPLEMENTAZIONE DELLA DIRETTIVA MIFID II NEL SETTORE FINANZIARIO

CONTENUTI

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La funzione di Internal Audit è sempre più chiamata ad assicurare l’adeguatezza dei controlli di secondo livello volti a mantenere ad un livello di accettabilità i rischi di compliance. La vastità delle normative che interessano le aziende richiedono competenze sempre più ampie e ci si avvia verso l’individuazione di specialisti del Compliance Audit. Nel mondo bancario ed assicurativo la stratifi cazione dei controlli e delle responsabilità è essa stessa oggetto di regolatorio a cui è necessario conformarsi. Ci si riferisce, ad esempio, al provve-dimento 263 rev 15 di Banca d’Italia o alla Circolare n. 288 del 3 aprile 2015 «Disposizioni di vigilanza per gli intermediari fi nan-ziari» o ancora al regolamento nr. 20/2008 (integrato dal provv. 3020/2014) di IVASS.Senza considerare i più recenti provvedimenti in materia di ob-bligatorietà del wistleblowing per Banche, Società quotate e so-cietà pubbliche che si tradurranno in controllo sulla qualità del controllo. Il corso, della durata di 2 giorni, si propone quindi, un percorso di base per avvicinare maggiormente gli Auditor sul rischio di non conformità ed è rivolto principalmente a Banche e Assicurazioni.La prima giornata è dedicata al Sistema dei controlli, alla defi ni-zione di compliance, ai suoi perimetri di responsabilità, alle fonti normative di regolatorio sull’articolazione dei controlli ed al prin-cipale standard in materia di compliance, la ISO 19600.La seconda giornata prende in esame alcuni dei principali ambiti di rischio con un excursus sulle norme, rischi e controlli chiave.

Il sistema di controllo interno e la funzione di conformita’

Il sistema di controllo interno ed i 3 livelli di controllo

Le funzioni di controllo di secondo livello secondo bankit e secondo Ivass

Le funzioni specialistiche di controllo di secondo livello ed i sistemi di gestione

Responsabilità diretta e responsabilità di metodi e procedure

Panoramica sul Regolatorio.

Livello di penetrazione del 3° controllo: quali limiti?

Aspetti metodologici

Contenuto della ISO 19600 “Compliance management systems – Guidelines” 2014

Normative generali e controlli

la whistleblowing policy: conformità ai provvedimenti di Consob e Bankit

Il modello “231” ed i controlli chiave

Compliance Privacy e controlli chiave

Il market Abuse: i controlli chiave

Il sistema di gestione salute e sicurezza sui luoghi di lavoro ed i controlli chiave

Normative speciali (banking e fi nance) e controlli

Le prestazioni obbligatorie all’AG: i controlli chiave (e possibili)

Il sistema Antiriciclaggio ed i controlli chiave

La compliance MIFID in banche ed intermediari.

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Banche e Assicurazioni: Internal Auditor, Compliance manager e ODVresponsabili e addetti a funzioni di controllo di gestione.Responsabili Anticorruzione di Enti e «Società Pubbliche»ODV di «Società Pubbliche».

MILANO24 e 25 febbraio

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000 Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

CONTENUTI

COMPLIANCE AUDIT IN AMBITO FINANZIARIO E ASSICURATIVO

CONTENUTI

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L’aumento dei farmaci biologici (con trend costantemente in cre-scita) introduce rilevanti fattori di instabilità nell’intero ciclo di vita del farmaco: nelle attività di laboratorio, nei trials clinici, nel ma-nufacturing e nella farmacovigilanza (per la gestione attiva, post registrazione, dell’intero loro arco di vita del farmaco).

L’instabilità rischia di produrre un ridimensionamento dell’effi ca-cia delle stesse good practice, provocando situazioni paradossali di formale conformità e contemporanea presenza di eventi av-versi. Ciò, per lo più, è dovuto all’amplifi cazione reciproca degli effetti delle interazioni tra variabili che pur presentano parametri conformi alle norme.

Per l’Internal Auditor si apre uno scenario in cui dovrà essere at-trezzato a gestire la “complessità” che intercorre tra il sistema del-le norme (le good pratice) e i comportamenti concreti. Il know how degli Internal Auditor operanti nel settore farmaceutico deve, infatti, svilupparsi verso competenze maggiormente orien-tate alla “gestione e prevenzione” dei rischi per amplifi cazione nei processi instabili.Questo corso, dal taglio pratico e operativo, intende proporre un approfondimento in materia di risk management specifi co per il settore farmaceutico e healthcare in particolare per l’area del ma-nufacturing.

Il corso ha l’obiettivo di: - declinare i rischi residui nell’ambito del sistema delle Good Manifacturing Practice - defi nire concreti comportamenti per la mitigazione dei rischi

Good Manufacturing Practice: range di tolleranza e fenomeni di amplifi cazione

Individuazione delle zone (all’interno della supply chain) che presentino alte criticità relative ai rischi di non-conformità (individuazione degli attrattori del rischio)

Pianifi cazione delle attività e dei reporting

Risk analysis dal punto di vista delle frequenze e dell’impatto

Gestione del progetto di risk mitigation con l’ingaggio delle competenze funzionali adatte.

DESTINATARI

Il corso si rivolge a Internal Auditor che curano il rispetto delle “conformità” nell’intera supply chain e Responsabili Assicurazione di Qualità.

MILANO 22-23 giugno

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.000Non soci € 1.400

2 GIORNI - 18 CPE

RISCHIO E INSTABILITÀ NELL’INDUSTRIA DEL FARMACO

CONTENUTI

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CIA REVIEW COURSE – PART ICIA REVIEW COURSE – PART IICIA REVIEW COURSE – PART IIIIl titolo di Certifi ed Internal Auditor è la sola qualifi ca riconosciuta a livello internazionale per la professione di Internal Auditor che identifi ca in modo univoco un professionista dell’Internal Audi-ting.

Conseguire la qualifi ca di CIA dimostra la validità delle proprie competenze e un forte impegno verso la professione; è un per-corso di crescita personale oltre che professionale.

Gli esami avvengono in modalità Computer Based Testing (CBT) e sono disponibili in 20 lingue diverse.

Il numero dei professionisti certifi cati in Italia è in continuo au-mento. Ad oggi, se ne contano più di 500.

L’obiettivo di questo percorso di formazione è di supportare il candidato che si prepara all’esame di certifi cazione, valutando il livello della sua preparazione e fornendogli un metodo utile ad affrontare i test, mediante la guida di un docente certifi cato.

I corsi sono strutturati in due moduli utili ad accompagnare e so-stenere la preparazione dei partecipanti. In aula si alternano le-zioni frontali; esercitazioni pratiche e test simulati con domande verosimili e strutturate secondo la logica utilizzata da IIA.Prima della prima giornata d’aula, ogni partecipante riceverà un breve pre-test pensato per facilitare l’avvio dei lavori dando un taglio pratico e concreto all’iter formativo.

CIA REVIEW COURSE – PART I

Principi base della professione di IA Defi nizione di IA Codice Etico IIA

Standards internazionali Defi nizione di International Standard IPPF Standards di Connotazione, Prestazione e Applicativi Concetti di indipendenza e obiettività Concetti di Competenza e Diligenza professionale Aggiornamento professionale continuo Programma di Assurance e miglioramento della qualità

Il controllo Interno Defi nizione di controllo Sequenza, standard, adeguatezza e limiti Segregazione delle funzioni Tipologie di controllo e controlli secondari Management Controls

Il controllo del rischio Concetto di Rischio Valutazione del Rischio e diverse tipologie Risk appetite e risk tolerance Framework di Controllo: Coso/ERM Ulteriori Framework di controllo

Fraud Auditing Defi nizione di Frode Principi di Fraud Risk MGMT Il ruolo dell’Auditor nella prevenzione delle frodi Red Flags

Incarico Conduzione dell’incarico Pianifi cazione incarico Preliminary survey Questionari L’intervista: fasi e fi nalità Svolgimento dell’incarico Carte di lavoro Campionamento Risultati e conclusioni

DESTINATARI I corsi si rivolgono a tutti coloro che intendano sostenere gli esami per conseguire la certifi cazione CIA e che vogliano confrontare e migliorare la propria preparazione. È infatti indispensabile che i partecipanti abbiano già acquisito, attraverso lo studio autonomo dei testi consigliati, i concetti che verranno poi ripresi e indagati nel corso del ripasso con il docente.

CONTENUTI

CIA Review Course – Parte I MILANO 15,16 settembre e 12 ottobreROMA 24 e 25 febbraio e 14 marzo

CIA Review Course – Parte IIMILANO 27,28 ottobre e 21 novembreROMA 3-4 maggio e 9 giugno

CIA Review Course – Parte IIIMILANO 19-20 aprile e 9-10 maggioROMA 15-16 novembre e 12-13 dicembre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE(1° e 2° parte) Soci € 1.800 Non soci € 2.300

(3° parte) Soci € 2.400 Non soci € 3.000

PACCHETTO

Per l’acquisto dei corsi di ripasso CIA I e CIA II è possibile usufruire delle seguenti tariffe agevolate:Quota Soci € 3.000Quota non Soci € 4.000

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CIA REVIEW COURSE – PART II

Ruolo Strategico/Operativo dell’Internal Audit Change management Networking Codice Etico Compliance programs

Governo e natura dell’incarico Governance e ruolo dell’IA Politiche e procedure

Risk Management Gestione del rischio Procedimenti per la valutazione dei processi di Risk Management e ruolo dell’IA Comunicazione Modalità di comunicazione Comunicazione fi nale: giudizio, opinioni, conclusioni Comunicazione con il board Qualità della comunicazione e tipologia di report Divulgazione dei risultati: exit meeting

Predisposizione del piano di audit Risk-Based Piano di Audit: Input e Vincoli Gestione delle risorse

Tipologia di incarichi Incarichi di Assurance Financial Audit Compliance Audit Environmental Audit Operational Audit Incarichi di consulenza

Control Risk Self-Assessment CRSA: Defi nizione CRSA: elementi Audit e CRSA

Gestione degli interventi Pianifi cazione e obiettivi dell’incarico Ambito di copertura Risk assessment Programma di lavoro e Assegnazione delle risorse Supervisione dell’incarico Le raccomandazioni di Audit Processo di Follow-up e Monitoraggio delle azioni correttive

CIA REVIEW COURSE – PART III

Sicurezza IT e sviluppo delle Applicazioni

Sicurezza fi sica logica, Protezione Informazioni, Autenticazione, Crittografi a Automazione d’Uffi cio (EUC) Controllo Modifi che Software Sviluppo Applicativo

Sicurezza di processo Proprietà e classifi cazione dei dati Procedure operative e controlli

Difendere la sicurezza Personale dedicato alla sicurezza Addestramento, educazione Ruoli (auditor) Rispetto normative (privacy)System Infrastructure

Workstation e Database IT Control Frameworks Impatti dell’automazione e Controlli IT

System Infrastructure and Business Continuity Aree funzionali dell’IT ERP Web e Comunicazioni Licensing Emergency planning

Management Forecasting Quality Management Decision Analysis

Gestione strategia Defi nizione della strategia Analisi del settore e Strategie competitive Allocazione risorse Ambiente competitivo e strategie Analisi decisioni strategiche

Comportamento Organizzativo Teoria e modelli organizzativi Maslow: La scala dei bisogni Organizational Politics

Stili di Management & Leadership Gruppi e dinamiche di gruppo Processi decisionali di gruppo Stadi di sviluppo dei gruppi Leadership Principali stili di leadership

Gestione dei confl itti Confl ict Management Gestione del confl itto competitivo Negoziazione

Tecniche di Risk Management Rischio inerente e Rischio residuo Risk Appetite e Risk Tolerance Gestire il rischio Il ruolo dell’Internal Audit nell’ERM

Risk Frameworks Enterprise Risk Management (ERM) Componenti del Framework Finanza Costo del capitale e CAPM Valutazione degli investimenti Finanziamenti a breve, medio e lungo termine Derivati fi nanziari

Contabilità generale I rudimenti della contabilità e del bilancio aziendale Le principali poste di bilancio e le scritture contabili Gli indici di bilancio

Contabilità Direzionale Il budget: processo e tipologie I CDR ed il Transfer Price La gestione dei costi L’accumulo e l’allocazione dei costi I metodi di calcolo del costo

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CCSA – CORSO DI ADDESTRAMENTO ALLA FACILITATION

La certifi cazione in Control Self-Assessment è stata introdotta dall’Institute of Internal Auditors per fornire una qualifi ca profes-sionale agli Internal Auditors che intendono svolgere il ruolo di “facilitator” nell’ambito dei processi di Risk & Control Self-Asses-sment.Tale metodologia, prevista anche dagli Standard della Professio-ne, si basa su processi di auto-valutazione dei rischi e controlli, che coinvolgono tutta l’organizzazione, con la fi nalità di fornire al management una ragionevole assurance a supporto del rag-giungimento degli obiettivi di business. In tale contesto, l’Internal Auditor gioca un ruolo fondamentale, agendo in qualità di pro-motore del processo ed esperto delle metodologie di self asses-sment.

Se sei inserito nei processi aziendali di gestione del rischio e aspiri ad ottenere un titolo qualifi cante, consegui il CCSA per fa-cilitare la cooperazione tra le parti coinvolte, rafforzare la cultura del controllo rispetto ai tuoi clienti e fornire informazioni di valore a stakeholders chiave.

Ad oggi, si contano in Italia 400 professionisti certifi cati CCSA.

Risk & Controls Fundamentals

Concetto di rischio ERM Risk Assessment Controllo dei rischi COSO

CSA – aspetti concettuali e ruolo dell’auditor

Cosa è il CSA: ruolo dell’auditor Aspetti qualifi canti del CSA

CSA – Metodologie operative

Workshop: diverse tipologie Questionari

L’arte della facilitazione

Competenze di base nella facilitazione Trattamento dei soggetti “diffi cili”

DESTINATARI Il corso si rivolge a tutti coloro che intendano sostenere l’esame per la Certifi cazione CCSA ed è condizione indispensabile per accedervi, in mancanza di un attestato, un’esperienza professionale pregressa nelle materie oggetto dell’esame. È consigliabile che i partecipanti abbiano approfondito le tematiche oggetto della certifi cazione, utilizzando i manuali consigliati da AIIA, prima della loro

MILANO 20 e 21 giugno

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.300Non soci € 1.700

CONTENUTI

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CRMA - REVIEW COURSE

Gli eventi degli ultimi 10 anni hanno provocato signifi cativi cam-biamenti nella percezione e nella pratica dell’Internal Auditing nonché del suo ruolo rispetto alle aree del risk management e della governance.

Per rispondere alle attuali esigenze, il Professional Certifi cations Board (PCB) dell’IIA ha istituito una nuova certifi cazione speciali-stica focalizzata sulla Risk Management Assurance (CRMA).

Questa certifi cazione permetterà ai professionisti di Internal Au-dit di dimostrare le loro competenze nell’ambito della valutazio-ne della gestione dei rischi e, in particolare, nei seguenti aspetti:

• garantire lo svolgimento dei processi aziendali attraverso il mo-nitoraggio dei rischi e nel rispetto della governance aziendale

• sensibilizzare il management e il comitato di controllo interno sui concetti di rischio e di gestione del rischio

• focalizzarsi sui rischi strategici dell’azienda

• aggiungere valore alla propria azienda

Questo percorso di formazione è rivolto a quanti desiderano confrontare e migliorare la propria preparazione per l’esame, mediante la guida di un docente specializzato: l’obiettivo è for-nire un supporto conoscitivo e di metodo utile al superamento dell’esame di certifi cazione.

Ad oggi, si contano in Italia più di 280 professionisti certifi catiCRMA.

Risk management e governance aziendale Risk Management Internal Environment External EnvironmentPrincipi dei processi di risk management Utilizzo di “benchmark” e standard nei processi di RM Identifi cazione del rischio, analisi e valutazione Gestione operativa del rischio e implementazione di piani per la sua mitigazione Revisione dei processi di RM, rischi emergenti e miglioramento

Il ruolo di assurance sul risk mangement dell’Internal Audit Esame dell’adeguatezza e tempestività del reporting sui risultati dell’attività di risk management Valutazione dell’effi cacia dei processi di self-assessment adottati dal management Comprensione delle informazioni al fi ne di pervenire ad una valutazione indipendente dell’effi cacia dei mezzi di contenimento, di monitoraggio e di segnalazione dei rischi, nonché delle relative attività di controllo Analisi delle problematiche che

possono indicare carenze nei processi di risk management Il ruolo di consulenza sul risk management dell’internal auditor Attività di facilitazione nell’identifi cazione e valutazione dei rischi Attività di coaching nella gestione operativa dei rischi Coordinamento delle attività di Risk Management Consolidamento del Risk Reporting Manutenzione e sviluppo del modello di Risk Management Supporto nell’impianto del Risk Management Sviluppo della strategia di RM per l’approvazione del Board

DESTINATARI

Il corso si rivolge a tutti coloro che intendano sostenere l’esame per conseguire la Certifi cazio-ne CRMA – Certifi cation in Risk Management Assurance.Per la partecipazione al corso è preferibile che i partecipanti abbiamo già effettuato l’attività di studio autonomo utilizzando i manuali consigliati da AIIA per la preparazione.

MILANO 30 novembre e 1 dicembre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.600Non soci € 2.000

CONTENUTI

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CFSA – REVIEW COURSE

La Certifi cazione in Financial Services Auditor costituisce il com-plemento di elezione per quegli Internal Auditor che operando nel settore bancario, assicurativo o fi nanziario desiderano acqui-sire una specializzazione che riguardi direttamente la professione da loro svolta e quindi più idonea a venire riconosciuta nel pro-prio settore di attività.

L’esame di Certifi cazione CFSA è strutturato in 5 gruppi di do-mande. In particolare:• il primo gruppo copre tematiche generali di Auditing di chiara derivazione CIA (Standard, frodi, IT Auditing, contabilità genera-le, ecc.)• i successivi tre riguardano conoscenze generali in materia di Banche, Assicurazioni e Investimenti Mobiliari, che tutti gli Audi-tor del settore fi nanziario devono possedere, a prescindere dalla specializzazione scelta• l’ultimo gruppo approfondisce la conoscenza della specifi ca di-sciplina scelta dal candidato. Il livello richiesto, in questa parte, è quello di padronanza.

Il Corso CFSA Review indirizza esclusivamente gli ultimi due aspetti in quanto il primo ricade nell’ambito del corsi di CIA Re-view.

Ad oggi, si contano in Italia 80 professionisti certifi cati CFSA.

SERVIZI BANCARI

Prodotti prestiti e fi nanziamenti tesoreria

Processi risk-Management sottoscrizioni

Contesto Normativo ruolo della banca centrale

SERVIZI ASSICURATIVI

Prodotti tipologie di offerta piani pensione

Processi risk-Management riassicurazioni

Contesto Normativo ruolo degli enti regolatori

SERVIZI FINANZIARI

Prodotti azioni, Obbligazioni, Fondi derivati Finanziari asset Management

Processi asset/Liability Management emissioni broker/Dealer

Contesto Normativo borse e Mercati

DESTINATARI Il corso si rivolge a tutti coloro che intendano sostenere l’esame per conseguire la Certifi cazione e che desiderano confrontare e migliorare la propria preparazione per l’esame, mediante la guida di un docente specializzato.È consigliabile che i partecipanti abbiano approfondito le tematiche oggetto della certifi cazione, utilizzando i manuali consigliati da AIIA, prima della loro partecipazione al corso.

MILANO 26-27-28 settembre

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.600Non soci € 2.000

CONTENUTI

CONTENUTI

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CONTENUTI

CORSO PER L’ACCREDITAMENTO DELLA QUALIFICA DI ASSESSOR/VALIDATOR (QAR) Gli Standard Internazionali della Professione prevedono che le funzioni di Internal Audit si sottopongano a valutazioni periodi-che, sia interne che esterne, al fi ne di valutare la loro conformità alla Defi nizione di Internal Auditing, al Codice Etico e agli Stan-dard per la Pratica Professionale dell’Internal Auditing – Standard di Connotazione 1312. L’Internal Audit Quality Assessment rap-presenta, di fatto, uno strumento utile per valutare la qualità del servizio di Internal Audit in azienda.

Al termine del corso il partecipante sarà in grado di:

• conoscere quanto previsto dagli Standard professionali in tema di valutazioni periodiche

• conoscere obiettivi e metodologie per la valutazione interna ed esterna della Funzione di Audit.

Internal Auditing: un mondo in evoluzione Le responsabilità del management, del board, dell’IA International Professional Practices Framework (IPPF)

IPPF: il modello per la pratica professionale dell’IA La struttura delle International Practices I componenti: Defi nizione di IA; Codice Etico; Standard; Guide Interpretative; Position Paper; Guide Pratiche Standard per la Quality Assurance

Fattori d’impresa: rischio/controllo Gruppi coinvolti nel processo di

Governance Internal Auditing e rischi d’impresa Il CoSO cube 1992 e 2013; ERM Framework

Ambiente di Audit Componenti di una effi ca gestione dell’IA: le 3 P Management control policy; Audit Committee Charter Internal Audit Charter: contenuti

Valutazioni esterne Obiettivi; elementi chiave Il processo di Qa esterno; il team di valutazione La comunicazione: i giudizi sulla conformità I tools per la Quality Assessment

Valutazioni interne Monitoraggio continuo: Deming cycle; balanced scorecard Valutazioni periodiche: obiettivi, modalità Le fasi del processo; il team di valutazione

Self-assessment con convalida esterna indipendente Vantaggi / Limiti Caratteristiche; fasi del processo; i tools Risultati; raccomandazioni e action plan Convalida esterna indipendente

Studio di un caso di riferimento

DESTINATARI

Il corso è riservato ai Soci AIIA che desiderano acquisire la qualifi ca di External Assessor/Validator.Circa 10 giorni prima dello svol-gimento, i partecipanti riceve-ranno i seguenti documenti per la preparazione al corso:· Manuale di Quality Assessment· Standard Internazionali per la Pratica Professionale di Internal Auditing.

MILANO 15-16-17 giugno

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

Soci € 1.800

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MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE AI CORSIL’iscrizione ai corsi a catalogo avviene attraverso il sito www.aiiaweb.it/formazione.

Per favorire l’apprendimento e l’interattività tra i partecipanti in aula, le iscrizioni ai corsi sono a numero chiuso. La priorità d’iscrizione sarà determinata sulla base della data di arri-vo dell’iscrizione.

Le iscrizioni devono essere formalizzate almeno una settimana prima dell’inizio del corso. Le domande pervenute successivamente saranno ammesse solo in caso di disponibilità posti.

I partecipanti riceveranno conferma dell’attivazione del corso via mail, al raggiungimento del numero minimo di iscritti.

L’Associazione si riserva la facoltà di annullare un corso qualora il numero degli iscritti non sia tale da garantire l’effi cacia sul piano didattico, dandone comunicazione scritta a mezzo e-mail entro 3 giorni lavorativi dalla data di inizio corso.

AIIA si riserva la facoltà di sostituire i docenti indicati con altri docenti di pari livello profes-sionale e di modifi care gli argomenti trattati e le sedi dei corsi, rispetto a quanto preannun-ciato nel programma generale annuale.

Orario dei corsi Le lezioni si svolgono dalle 9.15 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.45.

Quote di partecipazione Le quote di partecipazione, indicate nelle schede dei singoli corsi, sono da intendersi IVA esclusa e comprensive del materiale didattico scaricabile dall’area riservata del sito con le credenziali che verranno fornite ad ogni partecipante.

Per i soci AIIA è prevista una quota di partecipazione agevolata.Per i soci AIIA è prevista una quota di partecipazione agevolata. Per poter usufruire delle quote scontate, i soci devono essere in regola con il pagamento della quota associativa dell’anno in corso.

Gli sconti non sono tra loro cumulabili e si applicano alla tariffa di riferimento (socio/non socio).

Sono previste facilitazioni per le aziende che iscrivono più partecipanti allo stesso corso e pacchetti aziendali scontati per le organizzazioni che desiderano realizzare piani formativi per le proprie risorse.

Speciale studenti

Per tutti i corsi base, AIIA offre ai primi due soci studenti che ne fanno richiesta e che non svolgono attività lavorativa, la partecipazione alla cifra simbolica di 50,00€ al giorno. Per usufruire della promozione, la condizione di socio studente va specifi cata nel modulo d’iscrizione.

Informazioni pratiche

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Modalita’ di pagamento

Il pagamento dovrà essere effettuato scegliendo una delle seguenti modalità : Carta di credito VISA o Mastercard, tramite procedura on-line sul sito AIIA; Bonifi co bancario, a ricevimento fattura.

Attestati di partecipazione ai corsi e programma CPE

Al termine di ciascun corso, ai partecipanti che avranno adempiuto agli obblighi di frequen-za, verrà rilasciato un Attestato di Partecipazione con l’indicazione delle ore valide per il pro-gramma CPE, ad uso di coloro che hanno conseguito una o più Certifi cazioni Internazionali (CIA, CCSA, CFSA, CRMA).

Rinuncia di partecipazione al corso

La rinuncia deve essere comunicata via mail, scrivendo all’indirizzo [email protected]. In caso di disdetta al corso entro gli otto giorni solari prima della data di inizio, AIIA rimborserà integralmente la quota versata o, su indicazione del cliente, la destinerà ad un altro corso da effettuare entro l’anno solare. Se invece la rinuncia verrà comunicata durante gli otto giorni solari precedenti l’inizio del corso, AIIA si riterrà autorizzata a fatturare il 30% (+IVA) dell’intera quota di iscrizione. In caso di mancata presenza del partecipante al corso o di ritiro a corso già iniziato, AIIA si riterrà autorizzata ad emettere fattura per l’intero importo. Fino al giorno precedente l’inizio del corso è possibile sostituire l’iscritto. Tutti gli aggiornamenti saranno sempre disponibili sul sito www.aiiaweb.it/formazione.

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COME RAGGIUNGERCI

MILANO

Dall’aereoporto di LinateAutobus 73, fermata Corso Europa

Dall’aereoporto di Malpensa Servizio Malpensa Shuttle fi no alla fermata Stazione Centrale, Metropolitana 3 (linea gialla) direzione San Donato, fermata Duomo

Dalla Stazione Centrale f.s. Metropolitana 3 (linea gialla) direzione S. Donato, fermata Duomo

ROMA

Dall’aereoporto di Fiumicino Servizio Leonardo Express fi no alla Stazione Roma Termini Dall’autostrada Roma-Fiumicino procedere in direzione Via Cristoforo Colombo, Via delle Terme di Caracalla, Via Cavour, Via nazionale, Piazza delle Repubblica, Via XX Settembre, Via Antonio Salandra In treno Dalla Stazione Termini, camminare in direzione Piazza delle Repubblica, Via Parigi, Via Pastrengo, Via XX Settembre, Via Antonio Salandra (7 minuti a piedi) In autobus Linee utili: 36, 60, 61, 62, 84, 175, 492, 590, 910. Scendere a Piazza della Repubblica, camminare in direzione Via Parigi, Via Pastrengo, Via XX Settembre, Via Antonio Salandra (3 minuti a piedi)

DOVE SIAMO

Via San Clemente 1 Milano

ALBERGHI convenzionatisituati nelle immediate vicinanze della Sede AIIA di Milano

HOTEL GALILEO ****Corso europa 20122 Milano T.02 77431 [email protected] www.grandhotelplazamilano.it

HOTEL CANADA ***Via Santa Sofi a 1 20122 Milano T.02 [email protected] www.canadahotel.it

DOVE SIAMO

Presso Regus Via Antonio Salandra 18 Roma

ALBERGHI convenzionatisituati nelle immediate vicinanze della Sede AIIA di Regus

MARCELLA ROYAL HOTEL ****Via Flavia 106 00187 Roma T.06 42014591 [email protected] www.marcellaroyalhotel.com

HOTEL FLAVIA ***Via Flavia 40 00187 Roma T.06 4883037 info@hotelfl avia.it www.hotelfl avia.it

9595

via San Clemente, 1 - 20122 MilanoTel: +39 02 36581500 www.aiiaweb.it