L’allargamento dell’UE:Struttura della presentazione

• Introduzione

• Un po’ di teoria

• Gli allargamenti del 2004 e del 2007

• Gli allargamenti futuri

Futuri stati membri dell’UE

i paesi candidati all’adesione: Croazia , Turchia l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia Islanda

Montenegro.

I negoziati per l’adesione di Croazia, Turchia e Islanda sono stati avviati, mentre quelli per l’adesione dell’ex Repubblica iugoslava di Macedonia e del Montenegro non sono ancora stati avviati.

I paesi candidati potenziali:

• Albania , • Bosnia-Erzegovina , • Serbia e • Kosovo (ai sensi della risoluzione 1244 del Consiglio di

Sicurezza dell’ONU).

• Ai paesi dei Balcani occidentali è stata garantita la prospettiva di adesione all’UE non appena avranno soddisfatto i requisiti essenziali.

Candidati e potenziali candidati

QuickTime™ e undecompressore

sono necessari per visualizzare quest'immagine.

I paesi candidati e i candidati potenziali

Population

(millions)

Exports to

EU (27) as

% of total

exports

Imports

from

EU(27) as

% total

imports

GDP

Ū billion

FYR Macedonia 2.0* 75 57 6.7

Turkey 71.5* 41 46 440.5

48.5

8.8

12.2

3.0

30.8

3.4**

8.7

11787

I diversi ‘gradi’ di integrazioneBalassa (1961)

• un’area di libero scambio• un’unione doganale• un mercato comune o unico• un’unione economica e monetaria• un’unione politica

La teoria dei club

Lo spostamento dei costi marginali e benefici marginali

marginal costs and benefits

M* M**

MC MC2

MB2

MB

M***members

I costi/benefici di un’unione economica e monetaria

Una breve cronologia dell’allargamento

• 1993 Il Consiglio Europeo di Copenhagen stabilisce i criteri perdiventare membro dell’UE.

• 1994 Il Consiglio Europeo di Essen crea una strategia di pre-adesione.• Luglio 1997 il documento Agenda 2000 della Commissione Europea

presenta ‘pareri’ (o ‘avvisi’ ) sullo stato di preparazione dei paesi che avevano fatto domanda di divenire membri UE, e indica le riformenecessarie per l’allargamento sia per questi paesi sia per l’UE

• Marzo 1999 Accordo di Berlino sull’Agenda 2000.

• 2004 dieci nuovi membri ( Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, e Ungheria)

• 2007 Bulgaria e Romania sono diventati membri dell’UE.

Aiuti di pre-adesione • Nel 1989 fu creato il PHARE, Programma di aiuti alla

Ricostruzione economica, originariamente destinato alla Polonia e all’Ungheria e poi esteso a tutti i paesi dell’Europa centro-orientale (PECO) .

• Lo Strumento Strutturale di Preadesione (ISPA) interviene dall'anno 2000 nell'insieme dei PECO con misure a favore dei trasporti e dell'ambiente, seguendo il modello del Fondo di coesione destinato ai paesi meno prosperi dell'Unione.

• il Programma speciale di adesione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale (SAPARD) fu creato nel 2000 per aiutare i paesi candidati a prepararsi alla politica agricola comune, in particolare alle norme di qualità alimentare e di protezione dei consumatori e dell'ambiente.

Aiuti di pre-adesione 2007-2013

• Lo strumento di assistenza preadesione (IPA) offre un’assistenza razionalizzata ai paesi che mostrano una vocazione europea per il periodo 2007-2013, basandosi sui principali insegnamenti tratti dai precedenti strumenti di assistenza esterna e di preadesione.

Gli Accordi Europei• Gli accordi europei hanno costituito il quadro giuridico

dell'associazione fra i paesi candidati e l'Unione europea

• Gli Accordi hanno previsto la creazione di un’area di libero scambio e la cooperazione economica in numerosi settori prima dell’allargamento.

• Anche in conseguenza di questi accordi si è verificato un orientamento molto rapido del commercio dei PECO verso l’UE. Nel 2004 il 73% del commercio dei nuovi paesi membri PECO era con l’UE (il 76% nel 2007).

La strategia di preadesione

• accordi di associazione (con Malta, Cipro e Turchia)/accordi di associazione e stabilizzazione (con i paesi dei Balcani occidentali).

• partenariati di adesione/partneriati europei (con i paesi dei Balcani occidentali).

• partecipazione a programmi, agenzie e commissioni UE

• programma nazionale di adozione dell’acquis• Relazioni sui progessi compiuti

L’acquis communautaire

• L’acquis communautaire consiste nella legislazione, nelle pratiche, nei principi e negli obiettivi concordati dai paesi membri dell’UE. Attraverso gli anni l’acquis è cresciuto, ed ora si compone di circa 12.000 atti legislativi (circa 94500 pagine su Internet).

• L’acquis include: • i Trattati (Roma (1958), l’Atto Unico Europeo (1987), Maastricht

(1993), Amsterdam (1999) Nizza (2003) e Lisbona (2009)Queste sono le date in cui i Trattati entrano in vigore.

• la legislazione comunitaria, • le sentenze della Corte Europea, • i trattati con i paesi terzi.

Requisiti per l’allargamento

• Tutti i paesi europei che ottemperano ai principi di ‘dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze’ possono presentare domanda di adesione all’Unione europea.

• Il Trattato sull’Unione europea definisce i requisiti essenziali ( articolo 2, articolo 49).

I criteri di Copenaghenfissati dal Consiglio europeo del dicembre

1993• la presenza di istituzioni stabili che

garantiscano la democrazia, lo stato di diritto, i diritti dell’uomo, il rispetto delle minoranze e la loro tutela;

• L’esistenza di un’economia di mercato funzionante e la capacità di far fronte alle forze di mercato e alla pressione concorrenziale all’interno dell’Unione;

• la capacità di far fronte agli obblighi derivanti dall’adesione e, segnatamente, di realizzare gli obiettivi dell’unione politica, economica e monetaria.

L’UE deve essere inoltre in grado di integrare nuovi membri:

• deve garantire che le istituzioni ed i processi decisionali mantengano efficacia;

• deve essere in condizione di continuare ad elaborare ed attuare politiche comuni in tutti i settori;

• deve essere infine capace di continuare a finanziare le politiche in modo sostenibile.

I problemi con i criteri diCopenhagen

• Il numero dei criteri• La loro natura vaga ed imprecisa

Alla fine, la decisione se un paese è pronto a diventare un membro dell’UE è una scelta politica.

Altri requisiti

• Il Consiglio europeo di Madrid (1995) la necessità che il paese candidato sia in grado di applicare la normativa comunitaria.

• Se è importante recepire la normativa comunitaria nel diritto nazionale, èancora più importante applicare efficacemente la normativa mediante adeguate strutture amministrative e giudiziarie.

Il processo di allargamento

• Mandato e quadro di negoziazione• ‘Screening’ e monitoraggio• chiusura dei negoziati e trattato di adesione

I negoziati• Scopo dello screening è illustrare l'acquis ai

paesi candidati e identificare congiuntamente eventuali lacune da colmare.

• Come base per l’avvio del processo negoziale tecnico ed effettivo, la Commissione fornisce una relazione di screening su ogni capitolo e per ogni paese.

• Il Paese candidato presenta una posizione di negoziato. La Commissione sottopone al Consiglio una bozza di posizione comune. Il Consiglio adotta una posizione comune e consente l’apertura dei negoziati sui capitoli.

I 35 capitoli dell’acquis communautaire (1)

• 1.Libera circolazione delle merci • 2.Libera circolazione dei lavoratori• 3.Diritto di stabilimento e libera prestazione di servizi• 4.Libera circolazione dei capitali 5.Appalti pubblici• 6.Diritto societario 7.Normativa sulla

proprietà intellettuale• 8.Politica della concorrenza 9.Servizi finanziari• 10.Società dellíinformazione e media 11.Agricoltura• 12.Sicurezza alimentare e politica veterinaria e fitosanitaria• 13.Pesca 14.Politica dei

trasporti• 15.Energia 16.Fiscalità• 17.Politica economica e monetaria 18.Statistiche

I 35 capitoli dell’acquis communautaire (2)

• 19.Politiche sociali e occupazione• 20.Politica industriale e delle imprese• 21.Reti transeuropee• 22.Politica regionale e coordinamento degli strumenti strutturali• 23.Sistema giudiziario e diritti fondamentali• 24.Giustizia, libertà e sicurezza• 25.Scienza e ricerca 26.Istruzione e cultura• 27.Ambiente 28.Tutela dei consumatori e della salute • 29.Unione doganale 30.Relazioni esterne• 31.Politica estera, di sicurezza e di difesa• 32.Controllo finanziario• 33.Disposizioni finanziarie e di bilancio• 34 .Istituzioni 35.Altre questioni

L’allargamento 7 anni dopo

• Il bilancio UE;• L’impatto sull’economia dell’UE;• Il movimento di lavoro.

Il bilancio UE

• Nel 2010 le voci più consistenti del bilancio UE erano l’agricoltura e lo sviluppo rurale (42%) e la coesione economica e sociale (35%). Nel 2010 i nuovi paesi membri (UE(12)) sono stati allocati il 52% della spesa per la coesione del bilancio UE, e il 20% del sostegno finanziario per l’agricoltura e lo sviluppo rurale. I redditi agricoli in questi paesi sono cresciuti del 47% rispetto al periodo precedente all’adesione.

• Nel 2007 la spesa del bilancio UE per i nuovi paesi membri rappresentava circa il 2.1% del loro PIL e lo 0.2% del PIL dell’UE (15).

• la percentuale di spesa per i nuovi paesi membri è molto più alta rispetto al periodo 2004-2006 quando essi non hanno partecipato al processo decisionale per ripartire la spesa di bilancio.

Operating budgetary balances’ 2009 (difference between allocated expenditure and national contributions after UK rebate), € million

1000 0.0

0

-1000 0.0BEBGCZDK DEEE IE EL ESFR IT CY LVLTLUHUMT NLAT PLPTROSLSK FI SEUK

La spesa sulle risorse naturali del bilancio UE 2009

(€ milioni )

1000 0.0

9000 .0

8000 .0

7000 .0

6000 .0

5000 .0

4000 .0

3000 .0

2000 .0

1000 .0

0BEBGCZDK DEEE IE ELESFR IT CYLV LT LUHUMT NLATPLPT ROSLSK FI SEUK

La spesa del bilancio UE per la coesione economica e sociale 2009 (€ milioni, prezzi 2004)

7000 .0

6000 .0

5000 .0

4000 .0

3000 .0

2000 .0

1000 .0

0BEBGCZDKDEEEIEELESFRITCYLVLTLUHUMTNLATPLPTROSLSK FI SEUK

The increase in GDP per capita (PPS) in the new member states

1997 GDP per capita

(PPS) EU(27)=

100

2009 GDP per capita

(PPS) EU(27)=

100

Bulgaria 26 44*

Cyprus 86 98

73 82

42 64

53 65

35 52

39 55

80 81

47 61

29 46

51 73

78 88

La convergenza dei redditi dei nuovi paesi membri

QuickTime™ e undecompressore

sono necessari per visualizzare quest'immagine.

L’economia dell’UE allargataUE 27 Nuovi paesi membri

Popolazione, milioni 2010 501 103

Cambiamento % della popolazione 2000-2007

0.4 -0.3

PIL miliardi di € 2010Crescita reale del PIL 2000-2007

12 2842.1

9474.7

Occupazione in agricolturaOccupazione in agricoltura: cambiamento % 2009/2000

11223

-24.9

5799

-31.2

Recent economic performance in the CEEC new member states

Growth

2009

2010 Unemployment

End Dec. 2010

Inflation

2009

2010

GDP per

capita in PPS*

2009

BG -4.9 2.5 3.0 44**

CZ -4.1 0.6 1.2 82

-13.9 0.2 2.7 64

-1.7 0.2 2.6 98

-18.0 3.3 -1.2 52

-14.7 4.2 1.2 55

-6.7 4.0 4.7 65

-1.9 1.8 2.0 81

1.7 4.0 2.7 61

-7.1 5.6 6.1 46

-8.1 0.9 2.1 88

-4.8 0.9 0.7 73

-4.2 1.0 2.1 100

Il successo economico nei nuovi paesi membri nei primi anni dopo l’allargamento.

• La crescita del PIL nell’UE(12) è stata del 5.5% nei primi 5 anni successivi all’allargamento rispetto a quello del 3.5% nei 5 anni prima del 2004.

• Secondo la Commissione Europea (2009) l’allargamento ha contribuito per circa 1.75% a questo aumento della crescita grazie all’apertura commerciale, agli investimenti stranieri diretti e al miglioramento del quadro istituzionale.

• Il PIL pro capite in potere d’acquisto è aumentato da una media del 40% di quello dell’UE(15) nei 5 anni precedenti all’allargamento al 52% del 2008. Malta non ha ridotto il divario di reddito rispetto all’UE.

Gli effetti economici dell’allargamento

• La crescente prosperità dell’UE(12) ha offerto nuove opportunitàeconomiche anche ai vecchi Stati membri. Secondo una stima dellaCommissione Europea l’allargamento avrebbe dovuto contribuire ad uno stimolo della crescita nell’UE(15) di circa lo 0.55-0.7% entro il 2009.

• I paesi dell’UE(15) con commercio maggiore con i nuovi paesi membri e con maggiori investimenti nei PECO hanno potuto beneficiarne di più.

• Il beneficio per la Germania potrebbe essere nell’ordine dello 0.6% del PIL, per l’Austria dello 0.6% del PIL e per l’Italia dello 0.5% del PIL (dati riportati in Commissione Europea (2009)).

Gli investimenti diretti stranieri e la delocalizzazione parziale (perfezionamento passivo) o totale dei processi produttivi

tradizionalmente localizzati nell’UE(15)

• Secondo la Commissione Europea (2009), gli investimenti direttistranieri hanno costituito più di un quarto dell’investimento lordo in capitale fisso dei nuovi paesi membri e un contributo degli investimenti stranieri a un 10% di aumento della formazione di capitale fisso potrebbe aumentare la crescita economica di 0.2%.

• In alcuni settori (alimentazione, abbigliamento, case editrici, attrezzi per le comunicazioni e gli uffici, automobili) l’occupazione nei vecchi stati membri è correlata negativamente con l’occupazione nei nuovi stati membri, ma in altri settori la correlazione è positiva (macchinari, mobili, strumenti medici, industria chimica, tabacco).

Altri benefici dell’allargamento

• Un ambiente più pulito.• Le riforme della Politica Agricola Comune (1992, 1999,

2003, e 2008).• Un incentivo alla riforma dei mercati del lavoro.

Hourly gross wages and salaries 2007Source: European Integration Consortium

Hourly gross wages andsalaries

Hourly gross wages andsalaries

euro % EU(15) euro % EU (15)Aust ria 15.00 103 Cyprus 8.28 57Belgium 17.53 120 Malta 7.27 50Denmark 24.23 166 CZ Rep. 3.71 25France 17.58 121 Estonia 3.51 24Finland 15.46 106 Hungary 4.16 29Germany 16.56 114 Latvia 2.92 20Greece 5.71 39 Lithuania 2.95 20Ireland 17.55 121 Poland 3.34 23Italy 9.86 68 Slovak Rep. 3.42 24Lux. 25.25 173 Slovenia 8.31 57NL 17.71 122 Bulgaria 1.11 8Portugal .. 6.72 46 Romania 1.76 12Spain 10.88 75Sweden 17.68 121UK 16.84 116

Restrizioni sul movimento del lavoro nell’UE dopo l’allargamento (il 2+ 3 + 2).

La struttura di base delle disposizioni transitorie:

• i vecchi Stati membri possono applicare misure nazionali per i 2 anni successivi all'adesione o decidere di liberalizzare l'accesso al loro mercato del lavoro.

• A 2 anni dalla data dell'adesione: il primo esame da parte del Consiglio ;

• i vecchi Stati membri possono continuare ad applicare le disposizioni transitorie per ulteriori 3 anni.

• in caso di gravi perturbazioni (o di rischi in tal senso) del mercato del lavoro, i vecchi Stati membri possono prolungare le misure nazionali per ulteriori due anni dopo averne informato la Commissione.

Disposizioni transitorie sul movimento del lavoro

• Dopo l’allargamento dell’UE del 2004 solo la Svezia, l’Irlanda e il Regno Unito hanno abolito le restrizioni sul movimento del lavoro.

• Dopo il 2006 solo l’Austria, il Belgio, la Germania e la Danimarca hanno continuato ad applicare restrizioni sul movimento del lavoro dai PECO (8).

• Dopo il 2007 l’Italia, l’Austria, il Belgio la Germania, la Danimarca, l’Irlanda, la Francia, il Lussemburgo, l’Olanda e il Regno Unito hanno applicato restrizioni sul movimento del lavoro dalla Bulgaria e dalla Romania. La Spagna, il Portogallo, la Grecia e la Danimarca hanno abolito le restrizioni nel 2009.

Foreign residents in the EU Source: European Integration Consortium (2009)

Residents from CEEC(10)

2001

2001

residents as

%

population

Residents

from

CEEC(8) in

2007

Residents

from

CEEC(2)

in 2007

Austria 80184 1.0 89940 36792

Belgium 16744 0.2 42918 23810

Denmark 11027 0.2 22146 3316

Finland 14714 0.3 23957 1388

France 53707 0.1 36971 43652

Germany 579355 0.7 554372 131402

Greece 30039 0.3 20257 52567

Ireland 12235* 0.4 178504 24496

Italy 121552 0.2 117042 658755

Luxembourg 1547 0.3 5101 1085

Netherlands 13716 0.1 36317 11272

Portugal 963** 0.0 n.a. n.a.

Spain 127018 0.3 131118 828772

Sweden 23198 0.4 42312 6280

UK 114787 0.2 609415 40023

EU(15) 1131884# 0.3 1910370 1863610

Immigrazione nell’UE• Nel 2007 il paese di destinazione principale per gli immigrati intra-UE

è stato il Regno Unito con circa un terzo del totale, seguito dalla Spagna (18%) e dall’Irlanda (10%).

• Nel 2007 il paese di destinazione principale per gli immigrati dalla Bulgaria e dalla Romania è stato la Spagna (30%), seguito dall’Italia.

• Nel 2007 il paese d’origine dei flussi intra-UE più importante è stato la Polonia (25%) seguito dalla Romania (19%). Circa il 60% dei polacchi è andato nel Regno Unito.

• Alcuni di questi flussi sembrono temporanei, e gli immigranti esprimono l’intenzione di tornare a casa.

Projection of migration stocks 2020

Source: European Integration Consortium (2009)

2007 2020existing arrangements

2020Completefreedom ofmovement

NMS(8) 1.9 3.8 4.4

Romania and Bulgaria

1.9 3.9 4.0

L’adozione dell’euro

• Slovenia 2007• Cipro e Malta: 2008• Slovacchia: 2009• Estonia: 2011

• Dibattito sulla Lituania nel 2007• Secondo il criterio di Maastricht il tasso d’inflazione di un dato Stato membro

non deve superare di oltre l'1,5% quello dei tre Stati membri che abbiano conseguito i migliori risultati in materia di stabilità dei prezzi nell'anno precedente. L’inflazione della Lituania era leggermente al di sopra del 2.6% basato sulla Svezia, sulla Finlandia, e sull’Olanda o sulla Polonia (cioè su almeno uno non membro dell’euro).

Adoption of the euroinflation Deficit/

GDPDebt/GDP

Long terminterest rate

In ERM II Forecast ofadoption of euro

criterion ‹2.4% ‹3% ‹60% ‹5.4 2 years

Cz 1.3 3.8 43.8 4.2 no 2018HU 4.7 -2.4 70.0 7.2 no 2018PL 2.7 -4.0 54.6 6.3 no 2016RO 6.1 -4.0 42.0 7.1 no 2016BG 3.0 -2.0 20.0 5.3 no 2017LV -1.2 -3.8 51.3 5.1 5 yrs 2015LT 1.2 -3.2 33.0 4.4 6 yrs 2015

I vantaggi dell’euro?

• Con la crisi economica la Rep. Ceca, la Polonia e l’Ungheria possono utilizzare il deprezzamento della loro valuta per mantenere la competitività. (la Lituania, la Bulgaria e di fatto la Lettonia hanno ‘currency boards’).

• La Lettonia, l’Ungheria e la Romania hanno raggiunto accordi con l’IMF in poco tempo (al contrario della Grecia).

• Ma… la Slovacchia e la Slovenia possono beneficiare di tassi d’interesse più bassi e sono sempre competitivi rispetto i paesi dell’Ue(15).

I futuri membri dell’UE: Croazia

• Fine 2010: 28/35 capitoli dell’acquis aperti e provisoriamente chiusi

• Alcuni problemi con i criteri politici diCopenhagen: la lotta contro la criminalità e la corruzione, e l’indipendenza giudiziaria e la cooperazione con il tribunale internazionale dell'Aja per la ex Jugoslavia.

Islanda

• Luglio 2009 applicazione per diventare membro dell’UE

• Giugno 2010 inizio dei negoziati• Problemi con la politica UE della Pesca, e

con l’Olanda e la Gran Bretagna per il pagamento di €3.9 miliardi in compensazione dopo il collasso dei conti online ‘Icesave’ della banca Lansbanki.

L'ex Repubblica iugoslava di Macedonia

• Un problema centrale per l'accesso macedone all'UE è la disputa sul nome del paese con la Grecia. Nel 2006 la Grecia ha minacciato di non ratificare l'accesso del paese all’UE se la questione del nome non viene prima risolta.

• Ci sono anche critiche del trattamento della minoranza etnica albanese della repubblica ex iugoslava e tensioni con la Bulgaria.

Montenegro• Maggio 2006: referendum sull’indipendenza del Montenegro.• 2009: applicazione del Montenegro per diventare membro dell’UE.• Novembre 2010: la Commissione Europea da parere favorevole

all’adesione del Montenegro, ma richiede ulteriori sforzi per quantoriguarda la lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata, lo stato di diritto, la riforma amministrativa…

• Dicembre 2010: nonostante alcune perplessità dell’Olanda, il Montenegro diventa un paese candidato, senza fissazione della data dell’inizio dei negoziati.

Cronologia dei rapporti tra la Turchia e l’UE

• 1963 Accordo di Associazione di Ankara.• 1970 (in vigore dal 1973) Protocollo Addizionale all’Accordo di Ankara

che prevede la creazione di un’ unione doganale.• 1978 La Turchia congela la sua relazione con la Comunità (golpe

militare nel 1980).• 1987 richiesta formale di diventare membro della Comunità.• 1995 creazione dell’unione doganale tra l’UE e la Turchia.• 1999 la Turchia diventa paese candidato dopo il Consiglio di Helsinki. • 2005 inizio formale dei negoziati di adesione all’UE.• 2006 L’UE sospende i negoziati in 8 capitoli dell’acquis a causa del non

riconoscimento di Cipro. Apertura successiva dei negoziati in altri 3 capitoli dell’acquis e chiusura provvisoria di un capitolo.

• 2009 accordo tra la Turchia e l’Armenia.

Motivi a favore e contro l’adesione turca all’UE

• A favoreLa Turchia ha fatto domanda per diventare membro nel 1987 e ulteriori ritardi potrebbero creare disillusione e frenare il processo di riforma. Motivi di sicurezza in una zona instabile del mondo

• ControCipro; la dimensione della popolazione; il livello di PIL pro capite; l’importanza del settore agricolo; un paese prevalentemente mussulmano; la necessità di ulteriori riforme politiche; problemi con la minoranza curda.

Gli altri paesi dei Balcani occidentali

• Il processo di stabilizzazione e di associazione (dal 1999) con tutti i paesi dei Balcani occidentali teso ad avvicinarli progressivamente all’UE.

• Il fulcro di questo processo sono gli accordi di stabilizzazione e di associazione incentrati sul rispetto dei principi democratici fondamentali e sugli elementi essenziali che costituiscono i pilastri del mercato unico europeo.

Gli altri paesi dei Balcani occidentali: un lungo processo prima di diventare membri dell’UE

• Accordi di Schengen ‘bianchi’ (l'esenzione dal visto per i cittadini che vogliono recarsi nell'UE).

• 2009: Macedonia, Montenegro e Serbia• 2010: Albania e Bosnia/Erzegovina

• Albania• 2009 domanda di diventare membro dell’UE• 2010 parere della Commissione Europea: mancata stabilità delle istituzioni

democratiche e da rafforzare ulteriormente lo stato di diritto e la lotta contro la corruzione e la criminalità.

• Serbia. • 2009 attivazione di un accordo commerciale provvisorio.• 2009 domanda di diventare membro dell’UE• I Rapporti con il Tribunale Internazionale ex-Jugoslavo e la Serbia sono

migliorati, ma Mladic and Hadzic non sono stati ancora catturati.

Gli altri paesi dei Balcani occidentali:

• La Bosnia-Erzegovina • Viene invitata ad accelerare le riforme fondamentali.

• ll Kosovo, • L'ex provincia serba che ha proclamato l'indipendenza nel febbraio

2008, si trova ancora nel primo stadio delle relazioni con l'UE.• Accuse di frode nelle elezione del dicembre 2010.• Il Kosovo si trova ancora nei primi stadi delle relazioni con l’UE.