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IL BILANCIO D’ESERCIZIO Criteri di valutazione dott.ssa Claudia Zagaria 19 febbraio 2018 PERCORSO FIT Formazione Iniziale e Tirocinio

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IL BILANCIO D’ESERCIZIO Criteri di valutazione

dott.ssa Claudia Zagaria 19 febbraio 2018

PERCORSO FIT – Formazione Iniziale e Tirocinio

Il BILANCIO di ESERCIZIO

Il D.lgs. 18 agosto 2015 n. 139 ha modificato le norme del codice civile

sul BE in attuazione della direttiva 2013/34/UE

Le innovazioni introdotte riguardano

Gli SCHEMI di BILANCIO (SP, CE, NI e RF)

POSTULATI e PRINCIPI di VALUTAZIONE

BILANCI in FORMA ABBREVIATA

Le modifiche sono applicate al BE a partire dal primo gennaio 2016

e necessiteranno di disposizioni interpretative richieste all’OIC

dal D.lgs. n. 139 del 18 agosto 2015

SCHEMA di SP

È stato interessato da alcune modifiche sostanziali ed altre di carattere formale

gli interventi di sostanza riguardano

Eliminazione dei costi di ricerca e pubblicità

Eliminazione delle azioni proprie

Inserimento dei derivati attivi e passivi e della riserva ad essi riferita

Eliminazione di aggio e disaggio su prestiti obbligazionari

le modifiche formali riguardano

l’esplicitazione delle partecipazioni in imprese sottoposte al controllo

delle controllanti

l’esplicitazione dei crediti verso imprese sottoposte al controllo delle

controllanti

l’esplicitazione dei debiti verso imprese sottoposte al controllo delle

controllanti

eliminazione dei conti d’ordine

SCHEMA di SP – Immobilizzazioni Immateriali

Eliminazione dei costi di RICERCA

Non sono più capitalizzabili i costi di ricerca applicata

come precedentemente consentito dall’OIC 24;

per i costi di ricerca di base era già prevista la diretta imputazione a CE

Eliminazione dei costi di PUBBLICITÀ

Non sono più capitalizzabili i costi di pubblicità.

Precedentemente, l’OIC 24 ne consentiva la capitalizzazione quando

erano sostenuti per consentire il successo di un’iniziativa

e possedevano la caratteristica della “non ricorrenza”

La scelta di eliminare i costi di ricerca e pubblicità risponde a quanto già

previsto dallo IAS 38 che non consente il riconoscimento di intangibili

internamente generati

Restano capitalizzabili i soli costi di SVILUPPO,

come già previsto dallo IAS 38.

A)

B)

(…)

II - Immobilizzazioni Immateriali

(…)

2) costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità

SCHEMA di SP – Immobilizzazioni Immateriali (post modifica)

A)

B)

(…)

II - Immobilizzazioni Immateriali

(…)

2) costi di sviluppo

SCHEMA di SP – Immobilizzazioni Immateriali

SCHEMA di SP –

Immobilizzazioni Finanziarie –

Attività Finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni – PN

Sono state ELIMINATE le AZIONI PROPRIE (sia immobilizzate, sia

circolanti) e, dunque, la corrispondente RISERVA PER AZIONI PROPRIE

IN PORTAFOGLIO del netto.

Tale scelta è conforme con quanto previsto dai principi contabili

internazionali (IAS 32). L’acquisto di azioni proprie non darà luogo alla

rilevazione di un’attività a fronte di un’uscita, ma in contrapposizione

all’esborso sarà direttamente rilevata una riduzione di patrimonio netto,

attraverso la movimentazione di una riserva negativa denominata “Riserva

negativa per azioni proprie in portafoglio”.

In sostanza, l’acquisto è interpretato come rimborso di capitale netto.

SCHEMA di SP –

Immobilizzazioni Finanziarie –

Attività Finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni - PN

ATTIVO PASSIVO

A) Crediti vs. soci

B) Immobilizzazioni

(…)

III – Immobilizzazioni finanziarie

(…)

4) azioni proprie

C) Attivo circolante

(…)

III – Attività finanziarie che non

costituiscono imm.ni

(…)

5) azioni proprie

D) Ratei e Risconti

A) Patrimonio Netto

I - Capitale (…)

VI – Riserva per azioni proprie in

portafoglio X – Riserva negativa per

azioni proprie in portafoglio

B) Fondi per rischi ed oneri

C) Trattamento di fine rapporto

subordinato

D) Debiti

E) Ratei e Risconti

SCHEMA di SP –

Immobilizzazioni Finanziarie –

Attività Finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni - Debiti

le modifiche FORMALI riguardano

Nelle partecipazioni immobilizzate e circolanti

l’esplicitazione delle partecipazioni in imprese sottoposte al controllo

delle controllanti

Nei crediti immobilizzati e circolanti

l’esplicitazione dei crediti verso imprese sottoposte al controllo delle

controllanti

Nei debiti

l’esplicitazione dei debiti verso imprese sottoposte al controllo delle

controllanti

Queste modifiche servono ad evidenziare meglio i legami partecipativi

e finanziari tra imprese appartenenti ad uno stesso gruppo

SCHEMA di SP –

Ratei e Risconti

Sono stati ELIMINATI AGGIO e DISAGGIO su prestiti obbligazionari.

Tali voci scompaiono perché è cambiato il criterio di valutazione dei debiti

e, quindi, anche dei prestiti obbligazionari che sono d’ora in poi rilevati al

COSTO AMMORTIZZATO.

Pertanto, aggi e disaggi non sono più contabilizzati autonomamente,

essi infatti concorrono alla determinazione del valore del debito.

ATTIVO PASSIVO

A) Crediti vs. soci

A) Immobilizzazioni

C) Attivo circolante

D) Ratei e Risconti, con separata

indicazione del disaggio su prestiti

A) Patrimonio Netto

B) Fondi per rischi ed oneri

C) Trattamento di fine rapporto

subordinato

D) Debiti

E) Ratei e Risconti, con separata

indicazione dell’aggio su prestiti

SCHEMA di SP –

Ratei e Risconti

SCHEMA di SP –

Immobilizzazioni Finanziarie –

Attività Finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni - Debiti

ATTIVO PASSIVO

A) Crediti vs. soci

A) Immobilizzazioni

(…)

III – Immobilizzazioni finanziarie

1) partecipazioni in

(…)

d) imprese sottoposte al controllo delle

controllanti

2) crediti

(…)

d) verso imprese sottoposte al controllo

delle controllanti

C) Attivo circolante

(…)

III – Attività finanziarie che non

costituiscono imm.ni

(…)

3-bis) partecipazioni in imprese

sottoposte al controllo delle controllanti

D)Ratei e Risconti

A) Patrimonio Netto

B) Fondi per rischi ed oneri

C) Trattamento di fine rapporto

subordinato

D) Debiti

(…)

11-bis) debiti verso imprese sottoposte al

controllo delle controllanti

E) Ratei e Risconti

SCHEMA di SP –

Conti d’ordine

Sono stati ELIMINATI I CONTI D’ORDINE di ogni tipo che dovevano

essere esposti in calce allo SP. D’ora in poi le informazioni sulle garanzie

prestate e tutte le altre che trovavano rappresentazione nei conti d’ordine

dovranno essere esposte in Nota Integrativa.

SCHEMA di CE –

Proventi e Oneri Straordinari

È stata ELIMINATA l’area dei COMPONENTI STRAORDINARI,

similmente a quanto previsto dai principi contabili internazionali che non

contemplano tali voci (IAS 1).

La Commissione Europea ha giustificato tale scelta con l’esigenza di

semplificare gli schemi di bilancio. Un numero minore di voci dovrebbe

agevolare il processo di redazione del documento.

Diversamente da quanto previsto dai principi contabili internazionali (IFRS 5),

si è scelto di NON riservare un’area del CE dove far confluire i componenti

che derivano da operazioni di ristrutturazione e dismissione che hanno un

impatto raro, ma talvolta molto significativo.

A) Valore della produzione

B) Costi della produzione

differenza fra V e C della produzione (A – B)

C) Proventi e Oneri finanziari

totale C

D) Rettifiche di valore di attività finanziarie

totale D

E) Proventi e oneri straordinari

totale E

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A – B C D E)

– imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate

Utile (perdita) dell’esercizio

SCHEMA di CE –

Proventi e Oneri Straordinari

Conto Economico art. 2425 c.c. (e s.s.)

A) Valore della produzione

B) Costi della produzione

differenza fra V e C della produzione (A – B)

C) Proventi ed Oneri finanziari

totale C

D) Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie

totale D

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A – B C D)

– imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate

Utile (perdita) dell’esercizio

Contenuto della Nota Integrativa – Principali modifiche

In Nota Integrativa, le informazioni sulle voci di CE e SP

sono esposte secondo l’ordine in cui le medesime voci

sono indicate nei prospetti contabili

Altri cambiamenti derivano dalle modifiche

apportate negli schemi di bilancio e/o nei criteri di valutazione

È stato eliminato ogni riferimento al concetto di SIGNIFICATIVITÀ,

per cui si ipotizza che le voci di bilancio siano tutte significative

Contenuto della Nota Integrativa – Principali modifiche

Sono stati ELIMINATI I CONTI D’ORDINE di ogni tipo che dovevano

essere esposti in calce allo SP.

D’ora in poi in NI occorre indicare l’importo complessivo di

IMPEGNI

GARANZIE

PASSIVITÀ POTENZIALI non risultanti dallo Stato Patrimoniale

Di particolare rilevanza è la richiesta di quantificare l’importo complessivo

delle passività potenziali, finora spesso oggetto di descrizioni poco chiare

e prive di quantificazione.

Contenuto della Nota Integrativa – Principali modifiche

È stata ELIMINATA l’area dei COMPONENTI STRAORDINARI,

però in NI occorre indicare l’importo e la natura dei singoli elementi di

ricavo e di costo di entità o incidenza eccezionali,

salvaguardando almeno in nota l’esplicitazione di

componenti reddituali che falserebbero il confronto con anni precedenti e

successivi

Contenuto della Nota Integrativa – Principali modifiche

È richiesta una disclosure più dettagliata sui rapporti economici

fra società e AMMINISTRATORI e SINDACI.

In particolare, devono essere dichiarate eventuali

ANTICIPAZIONI e CREDITI concessi,

precisando il tasso di interesse, le principali condizioni, gli importi

eventualmente rimborsati, cancellati o oggetto di rinuncia, gli IMPEGNI

assunti per loro conto per effetto di garanzie prestate,

precisando il TOTALE per ciascuna categoria.

Il rendiconto finanziario

è un documento nel quale risultano

l’ammontare e la composizione delle disponibilità liquide,

all’inizio e alla fine dell’esercizio

e i flussi finanziari del periodo

derivanti dall’attività operativa, da quella di investimento

e da quella di finanziamento

Con la riforma, il RF è diventato un documento obbligatorio

Il RF non è richiesto per le società che redigono il bilancio in forma abbreviata

e per le c.d. micro-imprese

Rendiconto Finanziario

Cambiamenti nei POSTULATI – Principali modifiche

Introduzione del criterio della RILEVANZA INFORMATIVA

Non occorre rispettare gli obblighi in tema di rilevazione, valutazione,

presentazione e informativa

quando la loro osservanza abbia effetti irrilevanti al fine di dare una

rappresentazione veritiera e corretta.

In Nota Integrativa si illustrano i criteri con i quali le società

danno attuazione alla presente disposizione

Specificazione del principio della PREVALENZA DELLA SOSTANZA

ECONOMICA sulla FORMA GIURIDICA

La rilevazione e la presentazione delle voci è effettuata tenendo conto

della sostanza dell’operazione o del contratto

Il principio sembra non riguardare la fase della valutazione,

sarà compito dell’OIC chiarire fin dove può spingersi tale regola

Cambiamenti nei CRITERI di VALUTAZIONE – Principali modifiche

Impossibilità di compiere rivalutazioni di ripristino,

per l’avviamento precedentemente svalutato;

Discrezionalità per la definizione della vita utile dell’avviamento.

NON PIÙ di CINQUE ANNI

L’ammortamento dell’avviamento è effettuato secondo la sua vita utile.

Se la vita utile non è attendibilmente stimabile, l’avviamento è

ammortizzato entro un periodo non superiore a dieci anni.

Criterio del costo ammortizzato per gli strumenti finanziari.

Tale criterio riguarderà:

Crediti

Titoli immobilizzati, ove applicabile

Debiti

I titoli del circolante continueranno ad essere valutati al minore fra costo e

valore di presumibile realizzo, desumibile dall’andamento del mercato.

Bilancio in forma abbreviata

(2435-bis c.c.)Le società, che non abbiano emesso titoli negoziati sui mercati regolamentati,

possono redigere il bilancio in forma abbreviata quando,

nel primo esercizio o, successivamente, per due esercizi consecutivi,

non abbiano superato due dei seguenti limiti

Totale ATTIVO Euro 3.650.000

Totale RICAVI delle V e delle P Euro 7.300.000

DIPENDENTI occupati in media nell’esercizio n° 50 unità

Se due dei predetti limiti vengono superati, la società deve redigere il bilancio in forma ORDINARIA

- La semplificazione riguarda sia i prospetti di bilancio (SP eCE), sia la parte descrittiva (NI)

- La R sulla G può essere omessa se le informazioni di cui ai

punti 3) e 4) sono incluse nella NI

- Esonero dalla redazione del rendiconto finanziario

Bilancio delle micro-imprese

(2435-ter c.c.)

Le micro-imprese possono redigere il bilancio in forma abbreviata quando,

nel primo esercizio o, successivamente, per due esercizi consecutivi,

non abbiano superato due dei seguenti limiti

Totale ATTIVO Euro 175.000

Totale RICAVI delle V e delle P Euro 350.000

DIPENDENTI occupati in media nell’esercizio n° 5 unità

- La semplificazione riguarda sia i prospetti di bilancio (SP e CE)

-La NI può essere omessa se le informazioni di cui al primo comma dell’art. 2427

(punti 9 e 16) sono forniti in calce allo SP

-Esonero dalla redazione del rendiconto finanziario e della relazione sulla gestione

Se due dei predetti limiti vengono superati, la società deve redigere il bilancio in forma abbreviata (ma senza usufruire delle semplificazioni come micro-impresa) o in forma ORDINARIA

In data 1/4/2016 la Alfa emette un prestito obbligazionario di durata triennale

del valore di € 1.000.000 (n° 100.000 obbligazioni, valore nominale € 10,

emesse al corso di 97+i, interessi posticipati del 6% annuo,

data di godimento 1/4). Il collocamento del prestito obbligazionario avviene in

data 1/4/2016. Alla scadenza del prestito (1/4/2019), dopo il pagamento della

cedola, il prestito viene rimborsato agli obbligazionisti.

Effettuare le scritture fino all’1/4/2019 incluso.

Esercizio N.1

(vecchio criterio di valutazione del P.O.)

VE-

Disaggio

d’emissione 30.000

VE+

Obbligazionisti

c/ sottoscrizione 970.000

VF+ VF-

Prestito

obbligazionario 1.000.000

1.4.2016

VE-

Interessi passivi

su obbligazioni 45.000

VE+

VF+ VF-

Ratei passivi 45.000

31.12.2016

Su un valore nominale del

prestito obbligazionario

pari a 1.000.000 (cedola

annuale di 60.000/12*9)Prestito obbligazionario

1.000.000

VE-

Interessi passivi

su obbligazioni 7.500*

VE+

VF+ VF-

Disaggio

d’emissione 7.500

Disaggio di emissione

31.12.2016

30.000 7.50045.000

7.500

Interessi passivi

su obbligazioni

* 30.000/36*9=7.500

1.4.2017

VE-

Interessi passivi

su obbligazioni 15.000

VE+

VF+ VF-

Obbligazionisti

c/ interessi 60.000

VE-VE+

VF+

Banca c/c 60.000

VF-

Obbligazionisti

c/ interessi 60.000

Ratei passivi 45.000

VE-

Interessi passivi

su obbligazioni 45.000

VE+

VF+ VF-

Ratei passivi 45.000

31.12.2017

VE-

Interessi passivi

su obbligazioni 10.000*

VE+

VF+ VF-

Disaggio

d’emissione 10.000

Disaggio di emissione

31.12.2017

22.500 10.000 15.000

45.000

10.000

Interessi passivi

su obbligazioni

* 30.000/36*12=10.000

1.4.2018

VE-

Interessi passivi

su obbligazioni 15.000

VE+

VF+ VF-

Obbligazionisti

c/ interessi 60.000

VE-VE+

VF+

Banca c/c 60.000

VF-

Obbligazionisti

c/ interessi 60.000

Ratei passivi 45.000

VE-

Interessi passivi

su obbligazioni 45.000

VE+

VF+ VF-

Ratei passivi 45.000

31.12.2018

VE-

Interessi passivi

su obbligazioni 10.000*

VE+

VF+ VF-

Disaggio

d’emissione 10.000

Disaggio di emissione

31.12.2018

12.500 10.000 15.000

45.000

10.000

Interessi passivi

su obbligazioni

* 30.000/36*12=10.000

1.4.2019

VE-

Interessi passivi

su obbligazioni 15.000

VE+

VF+ VF-

Obbligazionisti

c/ interessi 60.000

VE-VE+

VF+

Banca c/c 60.000

VF-

Obbligazionisti

c/ interessi 60.000

Ratei passivi 45.000

VE-

Interessi passivi

su obbligazioni 2.500*

VE+

VF+ VF-

Disaggio

d’emissione 2.500

Disaggio di emissione

1.4.2019

2.500 2.50015.000

2.500

Interessi passivi

su obbligazioni

* 30.000/36*3=10.000

VE-VE+

Prestito Obbligazionario

1.000.000VF+ VF-

Obbligazionisti

c/ rimborso 1.000.000

1.4.2019

VE-VE+

VF+ VF-

Banca c/c

1.000.000

1.4.2019

Obbligazionisti

c/ rimborso 1.000.000

Stato Patrimoniale

ATTIVO

C) ATTIVO CIRCOLANTE

II. Crediti

5. Crediti verso altri

Obbligazionisti c/sottoscrizione

IV Disponibilità liquide

1. Depositi bancari e postali

Banca c/c

D) RATEI E RISCONTI ATTIVI

Risconti attivi

Disaggio di emissione

PASSIVO

D) DEBITI

1. Obbligazioni

Prestito obbligazionario

12. Debiti tributari

Erario c/ritenute

14. Altri debiti

Obbligazionisti c/rimborso

Obbligazionisti c/interessi

D) RATEI E RISCONTI

PASSIVI

Ratei passivi

Ratei passivi

Risconto pluriennale

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI

17. Interessi e altri oneri finanziari

Interessi passivi su obbligazioni

Conto Economico

Art. 2426, n. 8 del c.c.

“i crediti e i debiti sono rilevati in bilancio secondo il criterio del

costo ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale

e, per quanto riguarda i crediti, del valore di presumibile realizzo”

BILANCIO ORDINARIO

Valutazione dei CREDITI, DEBITI e TITOLI OBBLIGAZIONARI IMMOBILIZZATI

CRITERIO DEL COSTO AMMORTIZZATO

Valutazione dei CREDITI e TITOLI OBBLIGAZIONARI

dell’ATTIVO CIRCOLANTE

Minore fra costo e valore di presumibile realizzo

desumibile dall’andamento del mercato

CRITERIO DEL COSTO AMMORTIZZATO

Si fa riferimento ai principi contabili internazionali (IAS 39, par. 9)

“Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria

è il valore a cui l’attività o la passività finanziaria è stata valutata al momento

della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale,

aumentato o diminuito dall’ammortamento cumulato

utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi

differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi riduzione

(operata direttamente o attraverso l’uso di un accantonamento)

a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità”.

CRITERIO DEL COSTO AMMORTIZZATO (per il PO)

Gli aggi e i disaggi di emissione dei PO e ogni altra differenza tra valore iniziale

e valore nominale sono inclusi nel calcolo del costo ammortizzato

utilizzando il criterio del tasso effettivo.

Ciò implica che essi siano ammortizzati lungo la durata del debito.

Il loro ammortamento integra o rettifica gli interessi passivi

calcolati al tasso nominale (e segue la medesima classificazione nel CE),

in modo che il tasso di interesse effettivo possa rimanere costante

lungo la durata del debito e possa essere applicato al suo valore contabile.

“Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente

i pagamenti o gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa

dello strumento finanziario o, ove opportuno, un periodo più breve

al valore contabile netto dell’attività o passività finanziaria. (…)”

Il tasso di interesse effettivo

può essere calcolato come il TIR (Tasso Interno di Rendimento),

ovvero come il tasso che uguaglia il valore attuale

dei flussi di cassa in entrata e in uscita.

CRITERIO DEL COSTO AMMORTIZZATO (per il PO)

Definizione del Tasso di Interesse Effettivo

In data 1/4/2016 la Alfa emette un prestito obbligazionario di durata

triennale(scadenza 1/4/2019)

del valore di € 1.000.000 (n° 100.000 obbligazioni, valore nominale € 10,

emesse al corso di 97+i, interessi posticipati del 6% annuo,

data di godimento 1/4). Il collocamento del prestito obbligazionario avviene in

data 1/4/2016. Alla scadenza del prestito (1/4/2019), dopo il pagamento della

cedola, il prestito viene rimborsato agli obbligazionisti.

Effettuare le scritture fino all’1/4/2019 incluso.

Esercizio N.1

(nuovo criterio di valutazione P.O.)

Data emissione 1-4-2016

Data collocamento 1-4-2016

Scadenza e rimborso (a 3 anni) 1-4-2019

Data godimento interessi 1-4 di ciascun anno

Valore nominale 1.000.000

Valore di emissione 970.000

Scarto (“disaggio”) 30.000

Tasso di interesse nominale 6% annuo

TIR 7,146% (7,15%)

Per ripartire gli interessi nominali e lo scarto di emissione

lungo tutta la durata del prestito ad un tasso costante

deve essere utilizzato un tasso di interesse effettivo (TIR).

Il TIR è quel tasso che rende il valore attuale netto

di una serie di flussi di cassa pari a zero.

Il valore attuale netto è pari alla differenza

fra valore attuale dei flussi in entrata e il valore attuale dei flussi in uscita.

X i(1 + T.I.R.)i

Σi = 1

n

Fo

rmu

la d

i att

uali

zzazio

ne

Date 01-apr-16 01-apr-17 01-apr-18 01-apr-19

Periodo 0 1 2 3

Flussi + 970.000 -60.000 -60.000 -1.060.000

970.000 = 60.000/(1,0715)1 + 60.000/(1,0715)2 + 1.060.000/(1,0715)3

Anno Debito iniziale

Interessi competenza (TIR 7,15%)

Interessi corrisposti

(Tasso nom. 6%) Scarto

Debito finale

2016 (0) 970.000 - - 970.000

2017 (1) 970.000 69.318 60.000 9.318 979.318

2018 (2) 979.318 69.984 60.000 9.984 989.302

2019 (3) 989.302 70.698 60.000 10.698 1.000.000

210.000 180.000 30.000

VE-VE+

Obbligazionisti

c/ sottoscrizione 970.000

VF+ VF-

Prestito

obbligazionario 970.000

1.4.2016

VE-VE+

VF+ VF-

1.4.2016

Obbligazionisti

c/ sottoscrizione 970.000Banca 970.000

VE-VE+

VF+

VF-

Prestito

obbligazionario 51.989

31.12.2016

Interessi passivi

su obbligazioni 51.989 *

* Gli interessi di competenza del 2016 sono calcolati applicando

il T.I.R. al valore del debito all’inizio dell’anno 2016.

Ovvero: 970.000 * 7,146% = 69.318€

Tale importo è da considerare per i 9/12 di competenza, ovvero

dal primo aprile 2016 al 31.12 2016.

Quindi, 69.318*9/12=51.989

VE-

VE+

VF+ VF-

Prestito

Obbligazionario 51.989

1.4.2017

VE-VE+

VF+

VF-

Prestito

obbligazionario 52.488

31.12.2017

Interessi passivi

su obbligazioni 17.330

Prestito Obbligazionario 9.319

Banca 60.000

Interessi passivi

su obbligazioni 52.488

(D.d.E.)

VE-

VE+

VF+ VF-

Prestito

Obbligazionario 52.488

1.4.2018

VE-VE+

VF+

VF-

Prestito

obbligazionario 53.023

31.12.2018

Interessi passivi

su obbligazioni 17.496

Prestito Obbligazionario 9.984

Banca 60.000

Interessi passivi

su obbligazioni 53.023

(D.d.E.)

VE-

VE+

VF+ VF-

Prestito

Obbligazionario 53.023

1.4.2019

VE-VE+

VF+ VF-

Banca 1.000.000

1.4.2019

Interessi passivi

su obbligazioni 17.674

Prestito obbligazionario 10.698

Banca 60.000

Prestito

Obbligazionario 1.000.000

(D.d.E.)