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LA VOCETTA DELLA MARCONI FIERI DI QUELLO CHE ABBIAMO GIA’ IMPARATO SI RIPARTE …. GIORNALINO 2016/17 ANNO 2 N° 1 LA SCUOLA VI RENDE LIBERI BUON ANNO SCOLASTICO ECCOCI QUA! Siamo alunni di seconda A … a nessuno e quarta A tutti per uno. Molti sono i progetti, i lavori, i prodotti creativi che realizzeremo durante quest’anno scolastico con la guida delle nostre insegnanti e alcune “ testimonianze “ di queste attività troveranno spazio tra le pagine di questo giornalino per fissare nella memoria momenti coinvolgenti di quest’anno che ha da poco aperto i battenti. SIATE IL MEGLIO Se non potete essere un pino sulla vetta di un monte, siate un cespuglio nella valle, ma siate il miglior piccolo cespuglio sulla sponda del ruscello. Siate un cespuglio se non potete essere un albero. Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero. Se non potete essere il sole, siate una stella; non con la mole vincete o fallite. Siate il meglio di qualunque cosa siate. Cercate ardentemente di scoprire a che cosa siete chiamati, e poi mettetevi a farlo appassionatamente. Martin Luther King SOMMARIO La parola ai protagonisti News dall’Istituto: Accoglienza Settimana della gentilezza Vita di classe Festa dei nonni 4 novembre; Commemorazione ai caduti. Libriamoci: a tu per tu con la lettura I diritti dei bambini Festa dell’albero Aspettando il Natale Per non dimenticare: la Giornata della memoria

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LA VOCETTA DELLA MARCONI

FIERI DI QUELLO CHE ABBIAMO GIA’ IMPARATO SI RIPARTE ….

GIORNALINO 2016/17

ANNO 2 N° 1 LA SCUOLA VI RENDE LIBERI

BUON ANNO SCOLASTICO

ECCOCI QUA! Siamo alunni di seconda A … a nessuno e quarta A tutti per uno.

Molti sono i progetti, i lavori, i prodotti creativi che realizzeremo durante quest’anno scolastico con

la guida delle nostre insegnanti e alcune “ testimonianze “ di queste attività troveranno spazio tra le

pagine di questo giornalino per fissare nella memoria momenti coinvolgenti di quest’anno che ha da

poco aperto i battenti.

SIATE IL MEGLIO

Se non potete essere un pino

sulla vetta di un monte,

siate un cespuglio nella valle,

ma siate il miglior piccolo cespuglio

sulla sponda del ruscello.

Siate un cespuglio

se non potete essere un albero.

Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero.

Se non potete essere il sole,

siate una stella;

non con la mole vincete o fallite.

Siate il meglio di qualunque cosa siate.

Cercate ardentemente di scoprire

a che cosa siete chiamati,

e poi mettetevi a farlo

appassionatamente.

Martin Luther King

SOMMARIO

La parola ai

protagonisti

News dall’Istituto:

Accoglienza

Settimana della

gentilezza

Vita di classe

Festa dei nonni

4 novembre;

Commemorazione

ai caduti.

Libriamoci: a tu per

tu con la lettura

I diritti dei bambini

Festa dell’albero

Aspettando il

Natale

Per non

dimenticare: la

Giornata della

memoria

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ECCOCI! Ebbene sì … ce l’abbiamo fatta!IL MIO AMICO GIORNALINO è finalmente pubblicato!Il nostro giornalino non vuole avere la pretesa di essere un vero ”giornale” di quelli che rispettano

la struttura tra titoli, occhielli, articoli di fondo e via discorrendo, ma vuole essere un concentrato

di notizie, curiosità, di … VITA DI CLASSE!. Infatti è proprio così che abbiamo voluto chiamare

le pagine realizzate con gli articoli arrivati alla nostra redazione dalle varie. Altri articoli li

abbiamo realizzati documentandoci, navigando in rete (con la supervisione delle insegnanti), con

la curiosità e con l’essere creativi. Una cosa che ci è piaciuta fare tantissimo sono state le

interviste. Come dei veri giornalisti siamo scesi in campo armati di fogli e penne (per prendere

appunti) e siamo andati ad intervistare gli altri alunni impegnati nel nostro giornalino.

L’intervista è stata bellissima, entusiasmante ed anche emozionante.

A proposito, ecco alcuni dei nostri pensieri su questa nostra esperienza ….

Facendo il giornalino abbiamo potuto imparare tante cose e nello stesso tempo mi sono divertita!

Selena M. 4° A. Questa esperienza mi è piaciuta tantissimo, spero di poterla rifare in futuro!

Simona I. 4° A. Bellissimo!!! I miei sentimenti: felicità e allegria! Vorrei che continuasse fino a

giugno perché è un modo per stare insieme. Valeria L. 4° A. Non vedevo l’ora di iniziarlo. Mi è

piaciuto tantissimo. Ho imparato tante cose che non sapevo ed è stato bello stare insieme ad altri

bambini diversi dai miei compagni. Matteo A. 4° B.Mi sono divertito molto, è stato bello fare

questa esperienza. Ho imparato tante cose in modo diverso. Consolato S. 4° A. Questo

“Giornalino” è stato bellissimooooo! Rosy R. 4° A. Mi è piaciuto tantissimo e ho imparato nuove

cose. Federica G. 4° A Io trovo che questo “Giornalino” sia stato molto bello, anzi

BELLISSIMO e mi sono trovata come a casa. Spero che questa esperienza si possa ripetere!!!!

Rosa F. C. 4° A Mi è piaciuto molto!!!! Aleks F.. 2° A Questo “Giornalino” è stato da urlo!!!

Delia H. 2°A A me è piaciuto fare questo progetto perché ho conosciuto altri bambini e ho

imparato tante cose e … mi sono anche divertito! Giovanni P. 2° A A me questa esperienza è

piaciuta molto, ho conosciuto nuovi bambini e ho imparato che il lavoro di squadra è importante

se vuoi avere tanti risultati. Alessia L. 2° A È stato molto bello perché ho fatto amicizie nuove, è

stata un’esperienza nuova e sono stato molto felice per avervi partecipato. Ho imparato al

computer cose che non sapevo fare! Alessia O. 2°A Bellooooo!!!! Vorrei che ricominciasse di

nuovo subito! Carmen D. 2° A È stato bello realizzare gli articoli del giornalino al computer e

fare le interviste! Aldo L. 4° A Mi dispiace che il progetto Giornalino sia finito così presto

perché mi sono divertita un sacco a farlo. Spero che l’anno prossimo si possa rifare! Cristian A.

4°A. Mi sono impegnata tantissimo e vorrei rifarlo un’altra volta. Gioele C. 4° A Mi sono tanto

divertita e mi mancherà ritrovarmi con la redazione. Vi voglio bene!!!!Ilaria A. 4° A Ho trascorso

momenti belli lavorando nella redazione del giornalino. Mi manca stare con i nuovi amici

conosciuti durante questa esperienza. Alessandro G. 4° A.

E adesso …

LA PAROLA AI PROTAGONISTI

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Giornalisti a lavoro …

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Nei primi giorni di scuola il nostro obiettivo generale è promuovere l’autonomia, la relazione con

gli altri, l’accettazione dell’ambiente scolastico e delle sue regole. Il nostro spazio sarà, dunque,

accogliente,sereno e stimolante con cartelloni tematici, canti, giochi, attacchi d’arte ecc. …

LA NOSTRA VENA POETICA

INGRANIAMO LA QUARTA … A

Che gruppo in gamba quelli di 4^

Sono una squadra, una vera forza

Son tutti pronti a risalire

Nel lungo treno dell’avvenire.

Quanti vagoni da esplorare,

presto ragazzi c’è un gran da fare.

Nessuna paura, incertezza o timore

Chi guida il treno è potente e ha cuore

La meta comune è l’apprendimento

Ma con un pizzico di gioco

E sentimento.

SECONDA A: LA CLASSE DELLA GIOIA

Eccoci insieme in 2^ A

La campanella suona di già

Parole, numeri, disegni, letture

Dai banchi ci dicono

Accomodatevi pure!

Di nuovo tutti seduti sui banchi

Che d’esser soli erano stanchi

“ Tutti per uno, uno per tutti”

È un grande motto,

a conti fatti.

Allora pronti con grinta

E coraggio si parte insieme

Per un altro viaggio.

E l’entusiasmo?

L’avete portato ?

Ma certo è già

Entrato.

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Abbiamo molto riflettuto, in circle time, con i

compagnetti di 2°A e siamo arrivati alla

conclusione che “ Non dobbiamo lasciarli

soli” e a loro diciamo grazie per il loro amore

infinito e per l’aiuto che danno alla nostra

crescita.

L’ANZIANITA’ NON E’ UN NAUFRAGIO,

MA UNA VOCAZIONE.

15 ottobre aula Paolo VI in Vaticano

Papa Francesco si è sempre dimostratoparticolarmente sensibile al temadell’attenzione verso la terza età e frequentisono state le sue testimonianze contro la“cultura dello scarto”.Oggi il Papa la ricorda con “la Benedizionedella lunga vita, con il momento dellapreghiera. I protagonisti racconteranno quantodi straordinario fanno nella quotidianità equanto bene fanno alla collettività.Noi auguriamo ai Nonni un futuro di rispettoe di misericordia dove tutti si dialoga e sicostruisce la vita di domani.

Usa la punteggiatura in modo appropriato e

salverai la vita alla nonna.VADO A MANGIARE NONNAVADO A MANGIARE, NONNA

Notizie dal mondo: Jesus, il pupazzetto chePapa Francesco regala ai suoi piccoli fans. Unsimpatico peluche raffigurante Gesù Cristo echiamato “Jesus the teacher”, Gesù maestro.Un’immagine molto cara a nonno Francesco.

Il 2 ottobre torna la festa dei nonni che dal2005 è una celebrazione ufficiale, unagiornata particolare da dedicare ai nostriAngeli Custodi.

UNA VIRGOLA PU0’SALVARE LA VITA

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Per scoprire il valore dei libri ed accrescere

l’amore per la lettura, anche quest’anno

abbiamo partecipato al progetto, proposto

dal MIUR, Libriamoci che ci ha visti coinvolti

in diverse iniziative. ”Le regole raccontate ai

bambini” e “Il piacere di leggere”hanno

ospitato personaggi eccellenti quali,

l’assessore ai Servizi Sociali, Salvatore Galatà,

l’avvocato Flavia Indaco e il giornalista

Luciano Mirone che hanno illustrato e

commentato le regole di comportamento e la

loro importanza per la vita sociale. La lettrice

Agata Longo ha letto fiabe varie. La docente

di madrelingua inglese Christine Albone

insieme all’insegnante curriculare Norma

Viscusi hanno realizzato una lezione CLIL con

il racconto” La gallinella rossa”.

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Il curricolo verticale, strumento metodologicoe disciplinare che affianca il progettoeducativo, delinea dalla scuola dell’infanziaalla scuola media, un iter formativo unitario,graduale e coerente, continuo e progressivo,verticale e orizzontale, delle tappe e dellescansioni di apprendimento dell’alunno, conriferimento alle competenze da acquisire siatrasversali, rielaborate cioè da quelle chiavi dicittadinanza, sia disciplinari.Predisposto sulla base delle T. N. per ilCurricolo 2012, costituisce il punto diriferimento di ogni docente per laprogettazione didattica e la valutazione deglialunni; si snoda in verticale dalla scuoladell’infanzia alla scuola media, articolando inun percorso a spirale di crescente complessitànei tre ordini di scuola.In questo anno di sperimentazione, la nostraclasse ha scelto questo tema

“ Mi curo bene, mi alimento sano”.Prendendosi cura del proprio corpo non soloci fa sentire meglio fisicamente, ma sviluppaun senso di orgoglio. Mantenersi puliti e sanici dà un certo benessere e ci fa tenere uncorretto stile di vita. Saper adempiere alleprincipali norme igieniche personali.Comprendere che la salute si difende anchecon una sana alimentazione. Divenireconsapevoli delle scelte alimentari. Acquisireun atteggiamento critico nei confronti dellapubblicità. Assumere corretti comportamentiper prevenire le malattie.

Classe 2 ^ A

“ Vivere l’ambiente”

L’idea fondante di questa tematica nascedall’esigenza di sviluppare fin da piccoliprocessi sempre più ampi di attenzione eresponsabilizzazione nei confrontidell’ambiente. E’ infatti fondamentale farcomprendere precocemente gli effetti che inostri stili di vita producono sull’ambiente inmodo da intervenire positivamente sullaformazione ed interiorizzazione di micro emacro comportamenti adeguati, far maturarenel corso degli anni un comportamento criticoe propositivo verso il proprio contestoambientale. Lo sviluppo della capacità diosservazione dell’ambiente e degli elementinaturali consente di sviluppare anche le basiper la formazione di un metodo scientifico inquanto i bambini vengono abituati a rifletteree formulare semplici ipotesi relative alleesperienze vissute e a realizzare uncollegamento tra i bambini, il territorio el’ambiente naturale.

Classe 4^ A

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4 Novembre

2016 Commemorazione ai Caduti e alle

Forze Armate.

Noi bambini della classe 2 e 4 A ogni anno ci

rechiamo al Monumento per la

Commemorazione ai caduti per omaggiare i

nostri caduti, cioè quei ragazzi che hanno dato

la loro giovane vita per la Patria. In questi

giorni a scuola ci siamo documentati e adesso

sappiamo che il 4 novembre 1918 finiva la

battaglia di Vittorio Veneto: gli Austriaci

subirono una durissima disfatta. Le truppe

Italiane con l’aiuto delle divisioni inglesi,

americane, francesi e cecoslovacche

liberarono Trento e Trieste. I comandi

austriaci firmarono l’armistizio e, conclusa la

prima guerra Mondiale, l’Italia risultava

vittoriosa. Dalla visione di fotografie e

documentari abbiamo soprattutto capito

quanto fosse dura la vita dei nostri soldati al

fronte; abbiamo scoperto quanto coraggio e

quanta generosità ci fosse nei loro cuori. Sono

passati esattamente tanti anni, ma il

significato di quel 4 novembre 1918 resta

intatto e rappresenta oggi la fonte di un sano

patriottismo e la base di una memoria

collettiva condivisa. Ma il nostro desiderio

oggi non è quello di celebrare la vittoria

italiana ma di commemorare i 600.000 caduti

italiani, e tutti i soldati che ancora oggi

perdono la loro giovane vita nei tanti luoghi

di guerra, per far sì che si possa vivere in un

mondo pacificato dove la parola più

importante è PACE. Anche quest’anno ci

siamo riuniti al Monumento ai Caduti presso

piazza S. Barbara e lì le autorità hanno

deposto una corona.

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Ci sono alcune piccole cosenella vita talmente piacevoli epreziose … che sono belle daricordare e da usare: le parolegentili.

Le parole gentili devonodiventare uso quotidiano perognuno di noi e ciò renderàgioiosi e felici chi le sente echi le dice.Da questa settimana abbiamoappreso che dolcezza e buonemaniere ci cambiano la vita.

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LA TERRA TREMA … torna il

terremoto e torna la paura nel

centro Italia

La nostra commozione per le vicende delcentro Italia è tornata … Le angosce, le pauree lo smarrimento di chi ha vissuto questimomenti terribili. Ne abbiamo tanto in classe.Il terremoto non è un argomento facile datrattare, ma è giusto sapere: questo ci aiuta avivere in modo più cosciente.Siamo andati a vedere la mostra fotografica“Penta, Pinta e Pin Però” e ci siamocommossi a quelle fotografie tristi e desolantifatti dai bambini con una macchinafotografica.Noi da parte nostra auguriamo un sereno

cammino verso la normalità.

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Cappellini in testa e zaini in spalla siamopartiti alla scoperta del nostro fiume: il fiumeSimeto detto anche Giarretta. Ci fa da guida ilresponsabile regionale dell’associazioneSiciliantica Giuseppe Barbagiovanni, figuragià molto nota a noi, che riesce a coinvolgereemotivamente con uso di vocaboli semplici espiegazioni elementari. Nessuno di noi, primad’ora aveva mai visto un fiume. Paternò sorgea ridosso di un colle isolato che domina lavalle del Simeto. Il Simeto ha un bacinoidrografico che si estende per oltre 4000 kmqsu buona parte della Sicilia orientale. Nascesotto Maniace dalla confluenza dei torrentiCutò, Martello e Saracena che discendono dalversante meridionale dei Monti Nebrodi. Ilsuo corso si svolge verso sud scorrendo per lopiù tra le colate laviche del versanteoccidentale etneo e i substrati sedimentaridella provincia di Enna. Sotto Paternò cambiadirezione, si dirige verso est, attraversa laPiana di Catania e dopo sfocia nel Mar Ionio.Le acque del Simeto hanno da semprerappresentato una insostituibile risorsa pertutto il vasto territorio che interessa il suobacino. L'approvvigionamento urbano,l’agricoltura e più recentemente le attivitàindustriali di una buona parte della Siciliaorientale sono soddisfatti dalle acque delSimeto. A tale scopo sono stati costruiti varibacini artificiali su affluenti del Simeto e lostesso fiume è oggetto di più traverse che nesbarrano il corso e ne captano le acque, comequella posta a Ponte Barca di Paternò.Risultato di questi interventi è stata unaprogressiva e sempre più cospicua riduzionedella portata del fiume che da perenne è statotrasformato in un corso d’acqua torrentizio,con danni notevoli per la flora e la fauna. Glieffetti di bacini artificiali e traverse si sonoripercorsi anche nella zona costieraprospiciente la foce, infatti il mancatotrasporto solido del fiume sta determinandoun sempre più cospicua arretramento dellacosta. I boschi a salici costituiscono l’ aspettovegetazionale più rilevante in quanto innessun altro punto del Simeto essi sono cosìben evoluti, densi e notevolmente estesi in

larghezza. Particolare interesse ha il Salice diGussoni mentre nei pianori alluvionali sitrovano la tamerice (Tamarix africana), laGinestra e l’ oleandro. Vaste superfici di gretisono occupate dalla peculiare vegetazione incui domina l’ Helichrysum italicum. I pesci eagli uccelli acquatici, rappresentano unaesigua minoranza e la loro stessa esistenza èlegata al mondo brulicante di vitarappresentato da vegetali e da invertebrati.Tra le specie più caratteristiche vannoricordate il martin pescatore , la ballerinabianca , il merlo acquaiolo , l'airone cenerino ,l'usignolo di fiume e la gallinella d'acqua .

VISITA DIDATTICA AL FIUME SIMETO

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Con la festa degli alberi si vuole celebrarel’importanza, l’utilità e la bellezza deglialberi; è un messaggio augurale, affinché sipossa sempre avere la loro ricchezza. Glialberi, infatti, ci difendono dall’urto dei ventie dalle frane, ci offrono aria salubre…L’uomo, anziché distruggere, come spessoaccade, dovrebbe “affidare alla terra” nuovepiante e sicuramente avrà in cambio gioia esalute da esse. Gli alberi e le piante tutte sonola “garanzia” di un mondo pulito, sano erespirabile. La festa degli alberi mira asensibilizzare le amministrazioni e i cittadiniad assumere un comportamento corretto erispettoso del “verde”. In quest’occasioneanche noi bambini diventiamo protagonisti,coinvolti a pieno titolo attraverso il gioco e ildivertimento. Gli alberi hanno un valoreinsostituibile e inestimabile per il nostropianeta e se tutti noi lo comprendiamopotremo rivendicare il diritto a vivere in unmondo migliore.NOTIZIE STORICHESin dall’antichità gli alberi sono stati utilizzatiper costruire mezzi di trasporto. L’uomo hacostruito zattere, formate da tronchi d’alberolegati tra di loro, per trasportare persone ecose sui fiumi; poi ha costruito altri tipid’imbarcazioni e infine le navi!!ALBERO “PADRE DELLA VITA”Per i primi uomini le piante rappresentavanol’inizio della vita sulla Terra. Ad ogni speciedi albero era legato un mito, una leggenda, unrito. Alcuni alberi venivano consacrati:attorno ad essi veniva eretto un recinto, lospazio interno ad esso diventava sacro e ilterreno intorno “luogo religioso”. Ilsignificato di quest’usanza è che l’uomo

aveva già compreso che gli alberi sono fontedi vita. Infatti Plinio scriveva “Non menodell’effige degli dei, non meno dei simulacrid’oro e d’argento si adoravano gli alberimaestosi delle foreste”.L’IMPORTANZA DELLE PIANTE Le

piante sono molto importanti per la nostra

vita: purificano l’aria che respiriamo, ci

forniscono gran parte del cibo di cui ci

nutriamo, come il frumento, da cui si ricava la

farina per fare il pane, gli ortaggi, gli alberi da

frutto… Indirettamente, godiamo dei benefici

delle piante quando mangiamo carne e uova o

beviamo latte: sono cibi che provengono da

animali erbivori. Dalle piante ricaviamo il

legno, la cellulosa per fare la carta, il cotone,

la canapa, il lino e molti medicinali.

DIVENTEREMO ALTI ED OMBROSI

PRONTI AD ACCOGLIERE

BAMBINI GIOIOSI

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Il 20 novembre è un giorno storico per i dirittidei bambini e dei ragazzi. La data del 20novembre è stata scelta in memoria del giornoin cui L’ASSEMBLEA GENERALE delleNAZIONI UNITE adottò la dichiarazione deiDIRITTI del FANCIULLO (nel 1959) e poi laconvenzione sui DIRITTI dell’INFANZIA(nel 1989). Celebrare questa data significaconsiderare ciò che di buono viene fatto permigliorare la condizione dell’infanzia edell’adolescenza in tutti gli angoli del pianeta,ma anche denunciare le situazioni in cui idiritti dei bambini e dei ragazzi vengonoignorati. In Italia la convenzione è stataratificata il 27 maggio1991. Oggi aderisconoalla convenzione 194 stati. La convenzione ècomposta da 59 articoli. Le maestre in classeci hanno letto alcuni dei 54 articoli leggendolida un piccolo volumetto dal titolo “”IDIRITTI DEI BAMBINI IN PAROLESEMPLICI”. Dopo la lettura abbiamoriflettuto sui diritti elencati e soprattuttosull’articolo 42 che dice ”Hai il diritto diconoscere i tuoi diritti”. Riflettendo sui variarticoli ci è venuto spontaneo ripensare a tantibambini e adolescenti a cui questi dirittifondamentali sono ancora negati anche se in25 anni di Convenzione fra gli Stati moltecose sono state fatte. I diritti sono dei bisognia cui non è possibile rinunciare, essi sonofondamentali, ci consentono di crescere nellapace e nell’armonia e di vivere serenamente.Accanto ai diritti naturalmente ci sono anche idoveri che ogni bambino deve imparare arispettare!

L'ALFABETO DEI DIRITTIA come …. amicizia ,amore ,affetto, aiutoB come …. bontàC come … cibo, cure ,comprensione,compagniaD come … dignità, divertimento, dolcezzaE come … educazione , entusiasmo ,esperienzaF come … fratellanza, felicità, famigliaG come … gioia, gioco, gentilezzaI come …. istruzioneL come ...lavoro , libertàM come … mammaN come ...nutrimentoO come …. ospitalità , onestà , operositàP come … pace , protezione, papàQ come … quiete ,qualitàR come …. rispetto , religioneS come … studio ,sicurezza ,salute,solidarietà , speranzaT come … tolleranza , tranquillitàU come … uguaglianza , unioneV come ...verità , vitaZ come ...zelo.

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ASPETTANDO …

IL NATALE

Nell’Istituto Marconi lo spirito natalizio si

respira appena si entra! Nell’androne fanno

bellavista un magnifico albero di Natale

adorno di luci, stelline e palline colorate e un

presepio, costruito dalle nostre insegnanti.

Essi accolgono tutti quelli che “vivono” la

nostra scuola. I corridoi della Scuola Primaria

sono addobbati con striscioni di Buon Natale

ed altri simboli natalizi, le finestre dei

corridoi e delle varie classi raccontano il

Natale con la neve, le renne e altre immagini.

Ma non solo. In tutte le classi si studiano

poesie di vari autori, si leggono testi sul

Natale nel mondo, si raccontano leggende e si

ci prepara per le recite!!!! Proprio così! In

questi giorni tutte le classi sono impegnate

nella preparazione di scenografie, costumi e

prove di drammatizzazione, canto e ballo.

Nell’ultima settimana di scuola, prima delle

meritate vacanze natalizie, ogni classe ha

recitato, cantato e ballate davanti a genitori,

nonni, fratelli e sorelle.

Noi di 2^ e 4^ A abbiamo dato vita alla recita

“ Il corredino di Gesù Bambino”, il martedì

mattina davanti a una ricca platea di genitori

emozionati che hanno applaudito i loro figli

fino a ... spellarsi le mani.

BUON NATALE … INRIMASORRIDI...è NATALELa neve che scende si posa sui tetti, imbianca

le strade e le code dei gatti. È un giornospeciale: sorridi è NATALE!La gente si abbraccia, son tutti più buoni,nell’aria risuonano allegre canzoni. È ungiorno speciale: sorridi è NATALE!Sapore di cibo, profumo di festa, le risa e gliauguri ti riempion la testa. È un giornospeciale: sorridi è NATALE!Un sacco la barba, le renne, la slitta, è BabboNatale che arriva in fretta. È un giornospeciale: sorridi è NATALE!Negli occhi dei bimbi scintilla la gioia,scartando i regali scompare la noia È ungiorno speciale: sorridi è NATALE!CLASSE 4 ^ A

E’ NATALE OGNI VOLTA CHE AMIAMOSENZA PRETESE, SENZA PREGIUDIZI!E’ NATALE OGNI VOLTA CHEPERDONIAMO E CHIEDIAMO DIESSERE PERDONATI, CHE SCUSIAMOINVECE DI ACCUSARE !E’ NATALE OGNI VOLTA CHEABBIAMO LA SERENITA’ DIACCETTARE QUELLO CHE NON SI PUO’CAMBIARE , E ABBIAMO IL CORAGGIODI CAMBIARE QUELLO CHE VACAMBIATO!E’ NATALE OGNI VOLTA CHE

DIMOSTRIAMO IL NOSTRO CALORE

NON NELLE GRANDI AZIONI MA NEI

PICCOLI GESTI FATTI CON GRANDE

AMORE! C’E’ TANTO DOLCEZZA IN

TUTTI NOI NON DOBBIAMO TEMERE DI

MANIFESTARLA

Madre Teresa di Calcutta

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Verso un modello di scuola innovativa

Immaginiamo una scuola diversa dove si ha ilcoraggio di andare controcorrente concreatività e libertà. Una scuola capace disperimentare con gli occhi della scienza.Impegnandoci per una scuola miglioreaffrontando l’innovazione della didattica, ilcambiamento. Mettiamo in gioco le nostrecompetenze e la nostra passione permigliorare la scuola insieme peraccompagnare gli adulti di domani a farescelte competenti e consapevoli che possonoservire a tutti.Sviluppare la creatività, l’osservazione dellecose, la spontaneità del raccontare, la letturacritica di altri testi (e propri), imparare illavoro di squadra, capire la necessità delladivisione dei compiti, sono alcuni degliobiettivi di un progetto delle classi 2° e 4° Ache, alunni e insegnanti, hanno intrapreso giàdallo scorso anno. Il Lapbook non richiedeore aggiuntive di insegnamento ma aumentala motivazione degli studenti, completa lealtre materie invece che competere con loro.Diversifica i metodi e le pratiche in classe.Sviluppa abilità di comunicazioneinterculturali.

Un Lapbook è un’aggregazione dinamica ecreativa di contenuti. Si presenta sotto formadi cartelletta che può avere varie dimensionisecondo l’uso e la necessità. Al suo internovengono raccolte, in diversi minibook otemplate, le informazioni essenziali especifiche di un argomento scelto. L’obiettivo

finale di questo lavoro è quello di realizzareuna mappa tridimensionale e interattiva di ciòche si è studiato e appreso mediante un lavoroconcreto e personalizzato. L’alunno guidatonell’uso critico dello strumento Lapbook è unalunno che impara a costruire il propriometodo di studio.Il percorso formativo si struttura in una parteteorica e una operativa.

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Il 27 gennaio di ogni anno si ricordano inItalia e in tutta l’Europa, con la “Giornatadella Memoria”, le vittime della SHOAH.Questa data ricorda l’abbattimento deicancelli di Auschwitz e serve per nondimenticare le leggi razziali, la persecuzionedei cittadini ebrei e non, la prigionia, la morte,nonché coloro che si sono opposti al progettodi sterminio e per fare in modo che nonaccada mai più niente di simile.

Quel lontano giorno di 70 anni fa al di là diquel cancello apparve l’inferno. Il mondo videallora da vicino per la prima volta quel cheera successo, conobbe lo sterminio in tutta lasua terribile realtà. In questo giorno è come setutti noi ci affacciassimo ai cancelli diAuschwitz per liberare tutta l’umanità dalpericolo di avere una nuova “storia” diinferno.Il nostro Istituto per commemorare il 27Gennaio “Giornata della Memoria” ha fattoun minuto di silenzio, dando così l’avvio,subito dopo, in tutte le classi, a momenti diriflessioni con spiegazioni e approfondimentisulla SHOAH e su quello che è stato per ilpopolo ebreo e non solo.Il mantenimento della memoria è importantenon solo per ricordare quello che è avvenuto,ma per investire nelle nuove generazioni intermini di cultura della pace e nel rispettodella persona.

I nostri alunni celebrano l’Olocausto con unospite d’eccezione, l’avvocato GiovanninoSparpaglia superstite a diversi campi diconcentramento che racconta degli orrorivissuti e della sua salvezza. A seguire sonostate recitate poesie e letto alcuni testi deisopravvissuti alla Shoah, ma anche di quelliche non sono arrivati a raccontare ai posterigli orrori subiti.

“ La forza della vita che non si arrende “

“ Forse per vivere bisogna dimenticare, ma

certamente per capire bisogna ricordare”.

"Anche se camminassi in una valle oscuranon temerei alcun male, perché Tu sei conme.Tu sei il mio bastone, il mio supporto,con Te io mi sento tranquillo" (Sal 23,4-5).

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Io non dimentico … io ricordo!

Sono EbreoSono ebreo ed ebreo restoanche se dalla fame moriròcosì al popolo non recherò sconfittasempre per il mio popolo sul mio onorecombatteròOrgoglioso del mio popolo sonoche onore ha questo popolo sempresarò appressosempre di nuovo vivrò.

Nostalgia della casa

E’ più di un anno che vivo al ghettonella nera città di Terezine quando penso alla mia casaso bene di che si tratta.O mia piccola casa, mia casetta,perché m’hanno strappato da te,41 perché m’hanno portato nella desolazione,nell’abisso di un nulla senza ritorno?Oh, come vorrei tornarea casa mia, fiore di primavera!Quando vivevo tra le sue muraio non sapevo quanto l’amavoOra ricordo quei tempi d’oropresto ritornerò, ecco già corro.Per le strade girano i reclusie in ogni volto che incontritu vedi che cos’è questo ghetto,la paura e la miseria.Squallore e fame, questa è la vitache noi viviamo quaggiù,

ma nessuno si deve avvedere:la terra gira e i tempi cambieranno.Che arrivi dunque quel giornoin cui ci rivedremo, mia piccola casa!Ma intanto preziosa mi seiperché mi posso sognare di te

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FAVOLE E FIABE

In questo primo quadrimestre, gli alunni di2^A, hanno letto, analizzato, commentato eillustrato la fiaba “Le avventure diPinocchio”. Il testo si presenta impegnativoper i bambini sia per l’estensione sia per illessico, spesso desueto o di un italianoregionale, ma l’impegno è stato ampiamenteripagato dall’entusiasmo e dalla passione chela storia del burattino scava nel profondo, conla forza di una fiaba.

Come abbiamo lavorato …LA PAROLA AI BAMBINIAlessia: Abbiamo ascoltato la parola dellamaestra, con cadenza settimanale. Durante lalettura c’erano spiegazioni e commenti percapire meglio e per riflettere sulle emozioni ei sentimenti in gioco.Giovanni: Per renderlo più semplice, lamaestra l’ha tagliato (ridotto) e ha preparatoun collage di capitoli da fare stare in un foglioA4.Angelo: Alla fine della lettura c’è sempre unadiscussione collettiva, una rielaborazioneorale che collega anche con fatti della nostravita( l’amicizia, le bugie, il rapporto con igrandi ecc.). Andrea dice che le bugie lui nonle sa dire e invece non è vero.Carmen: Dopo la lettura facciamo bellissimidisegni e li accompagniamo con le didascalie

(questa è una parola nuova e difficile, maormai so quello che devo fare).Aleks: Man mano che incontriamo nuovipersonaggi, nuovi luoghi, oggetti e animali,gli dedichiamo un disegno speciale. Io nonconoscevo questa fiaba, ma mi piace tanto.Delia: Abbiamo letto la filastrocca di GianniRodari dedicata a Pinocchio e due pezzettil’abbiamo imparata a memoria.Vincenzo: Abbiamo visto il film di Pinocchio.Io però non le dico le bugie e faccio semprequello che dice la mamma.Alessia: Sempre sentiamo dire che chi dice lebugie farà la fine di Pinocchio cioè il nasolungo. A me la scuola piace e non lo facciomai che salto la scuola per andare nel paesedei balocchi.Andrea: Io ci voglio andare nel paese deibalocchi, tanto le orecchie dell’asino sonofinte.Federico: Andrea, io vengo con te. Facciamoche io sono Lucignolo e tu Pinocchio.

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Gli alunni della classe IV hanno lettoapprofondito e rielaborato il testo “L’Odissea”,libro di narrativa che interpreta le avventure diUlisse in chiave moderna e avvincente, che ben siadatta ai ragazzi di questa età.

Sfogliando le pagine del libro ci siamo accorti cherappresenta la sintesi del viaggio di uno deipersonaggi più amati e ammirati da adulti ebambini, tutt’ora di grande attualità perchérispecchia l’indole e lo spirito di ricercadell’uomo moderno per il suo impegno, la suafurbizia e la sua caparbietà: Ulisse, l'eroe grecoprotagonista del poema Omerico. Dalla partenzada Itaca alla guerra di Troia, fino al ritorno

sospirato nella sua reggia, ecco dipanarsi ilpercorso tortuoso e decennale dell'uomo dal“multiforme ingegno”: Ulisse, Odisseo, Nessuno.Gli alunni sono stati coinvolti in un lavoro dilettura e conoscenza del poema, nonché diproduzione di disegni rappresentazioni grafiche,giochi linguistici e poesie relative al mondo grecodell'Odissea.Attraverso la lettura semplice e lineare adatta almondo dei piccoli, i bambini si sono avvicinatiall’epica classica e hanno scoperto che i valori piùimportanti trasmessi da Omero sono ancoraattuali. La sintesi è curata in modo da sollecitarela creatività dei piccoli lettori, nell’evidenziareluoghi ed episodi assimilabili al mondo odierno.

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Matilde sta per entrare al cinema, quando correpiangendo verso la mamma“Piccola mia che cosa ti è successo?”“Stavo per entrare al cinema, ma quel signoreall’ingresso mi ha strappato il biglietto!”

Un signore molto avaro sente suonare alla suaporta e apre. Una signora gli dice: “Buongiorno,stiamo facendo una colletta per la nuova piscinacomunale, vuole contribuire?”. L’avaro signore:“ma certo voglio contribuire! Vado subito aprenderle un secchio d’acqua”

Notiziario realizzato a cura deglialunni delle classi II e IV A dellascuola primaria a conclusione delprimo quadrimestre.

A. S. 2016/17

Capo redattore:Ins. Caccamo ConcettaIns. Rapisarda Santa

Dirigente ScolasticoProf. Maria Santa Russo

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