Fieri di essere italiani -...

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GIORGIO NAPOLITANO Fieri di essere italiani Festa l’11 maggio nel Salone dei Corazzieri per i 150 anni dell’Unità del Paese con 500 tra alunni e docenti. Intervistati via web dagli studenti il Presidente Napolitano e il Ministro Gelmini. Presentato anche il portale del Risorgimento Quegli eroi che fecero l’Italia veri modelli di grandi valori A PAGINA 2 MARIASTELLA GELMINI L’impegno di tanti maestri ha promosso l’identità nazionale A PAGINA 4 SCUOLA180911 19-09-2011 13:04 Pagina 1

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GIORGIO NAPOLITANO

Fieri di essere italiani

Festa l’11 maggio nel Salone dei Corazzieri per i 150 anni dell’Unità del Paese

con 500 tra alunni e docenti. Intervistati via web dagli studenti il Presidente

Napolitano e il Ministro Gelmini. Presentato anche il portale del Risorgimento

Quegli eroiche fecero l’Italiaveri modellidi grandi valori

A PAGINA 2

MARIASTELLA GELMINI

L’impegnodi tanti maestriha promossol’identità nazionale

A PAGINA 4

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2 LE INTERVISTE VIA WEB

Ragazzi, coltivate grandi idealiL’invito del Capo dello Stato rispondendo alle domande di tre studenti

Non capita tutti i giornipotere intervistare ilPresidente della Repub-blica. Rimarrà per sem-pre un momento indi-

menticabile, un’esperienza entusia-smante da raccontare ai propri figli.Tre studenti, una del Nord, una delCentro e uno del Sud, si sono trasfor-mati in giornalisti in occasione dellafesta dei 150 anni dell’Unità d’Italia alQuirinale.

3Qual è stato il momento in cui si è

sentito più orgoglioso di essere il

Presidente di tutti gli italiani?

LORENZO MOSCATELLIScuola primaria Ada Negri,Udine

“Tu hai detto il momento, io parlereidi un momento, quello della celebra-zione del 150° anniversario della na-scita dell’Italia unita, che è durato unanno. Questo lungo momento è co-minciato proprio nel mese di maggiodello scorso anno quando sono stato

a Quarto, lo scoglio di Genova da cuipartirono i Mille per la Sicilia. E poisono andato a Marsala e a Calatafi-mi, dove ci fu una sanguinosa batta-glia. Successivamente, in tutti questimesi, sono stato in tante città in cuisi sono ricordate le gesta eroiche deipatrioti del Risorgimento. Sono sta-to a Reggio Emilia, a Forlì, a Raven-na. E poi a Bergamo, a Milano, a To-rino e a Varese. Abbiamo fatto dellebellissime cose a Roma nel centrodella città e al Gianicolo. Sono statitutti momenti questi in cui sono sta-to orgoglioso innanzitutto della no-stra storia, di quello che è costato co-struire l’unità d’Italia e di quello cheè costato anche consolidare il nostro

stato nazionale, la nostra collettivi-tà, la nostra comunità. Mi sono senti-to orgoglioso anche perché ho vistopartecipare a queste grandi feste e aquesti grandi momenti di riflessione,italiani di tutte le parti del Paese, ita-liani di tutte le generazioni, italiani ditutte le idee. E in questo modo abbia-mo non solo riflettuto sulla nostrastoria e cercato di capirne gli inse-gnamenti, ma abbiamo rafforzato lanostra unità al di sopra delle tante di-visioni e delle tante tensioni che pur-troppo spesso affliggono il nostroPaese. Io stesso sono stato al centrodi queste celebrazioni che abbiamofortemente voluto e che sono andatemolto al di là di quello che sperava-

mo perché non sono stati piccoligruppi di studiosi che hanno cele-brato il 150° ma tanta parte della po-polazione. Queste città che ho visita-to erano piene di gente, questo è sta-to molto importante. Voglio anchecongratularmi per le iniziative dellascuola per questo magnifico portaledidattico voluto dal Ministro e inven-tato dal professore Galli della Log-gia. E poi è chiaro che se noi cele-brassimo il nostro anniversario sen-za i giovani avremmo completamen-te fallito. Il fatto che ci siate voi, daipiù piccoli ai più grandi, è essenzialeperché mettiamo a frutto questastraordinaria occasione che abbia-mo avuto”.

Signor Presidente, come vorrebbe

che fosse l’Italia nel 2061?

VERONICA PAOLINIIstituto Annibale Olivieri di Pesaro

“È un po’ difficile immaginare l’Italiafra cinquant’anni. Comunque voi la

Siamo eredi di uno straordinario patrimonio

storico, culturale, artistico e ambientale

che dobbiamo sempre difendere e valorizzare

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3LE INTERVISTE VIA WEB

vedrete certamente. Anzi, voi la co-struirete, dipenderà molto da voi.Quello che io posso augurarmi è chesia un’Italia più serena, più sicura disé, un’Italia che sappia essere consa-pevole delle sue grandi tradizioni.Noi siamo eredi di uno straordinariopatrimonio storico, culturale, artisti-co, ambientale. Dobbiamo difender-lo, tutelarlo, valorizzarlo, dobbiamosaperlo coltivare perché il mondo siaspetta questo da noi. Da tutte le par-ti del mondo si guarda all’Italia perquesta nostra tradizione, per questonostro patrimonio. Nello stesso tem-po occorre, ripeto, che sia un’Italiapiù serena, meno lacerata, meno divi-sa. Che la lotta politica non sia unaguerra continua, che ci sia rispettoreciproco anche fra le parti che fan-no politica e competono per conqui-stare la maggioranza nelle elezioni.Bisogna che ci sia un’Italia rispettatain tutta la comunità internazionaleper il contributo che essa dà e anche

per l’immagine che può dare di sé,immagine sul piano culturale, sul pia-no civile e sul piano morale. Mi augu-ro che sia così l’Italia del 2061. Datevida fare sin da ora perché sia realmen-te così”.

3Quest’anno abbiamo studiato il

Risorgimento e abbiamo capito che

l’Italia è stata unita grazie al sacri-

ficio di tanti giovani che hanno

combattuto 150 anni fa impegnan-

dosi per il proprio Paese. Secondo

lei, come possiamo noi, oggi e in fu-

turo, continuare il loro operato?

ANTIMINA AVERSANOScuola media Don Milani, Palermo

“Innanzitutto, continuando a colti-

vare gli stessi ideali di libertà, diunità, di giustizia. Perché non si puòcrescere e non si possono averesoddisfazioni nella vita se non si èanimati da alcuni grandi valori, senon ci si impegna a realizzare degliobiettivi, non solo personali, ma de-gli obiettivi comuni a tutta la Nazio-ne, degli obiettivi comuni a tutti gliitaliani.È importante che ciascuno di voipensi al suo avvenire e cerchi di co-struirsi un futuro migliore e di be-nessere. Però, guai se voi non vi in-teressaste del nostro Paese, dell’Ita-lia in quanto tale, delle sorti dellanostra nazione, delle sorti del no-stro popolo. Come fecero coloro

che combatterono nel periodo delRisorgimento per realizzare l’unitàd’Italia. Dovettero combattere conle armi e tanti giovani sacrificaronola loro vita. Noi per fortuna viviamoin una Europa di pace anche se ab-biamo dei giovani che si arruolanovolontariamente e impugnano le ar-mi in nome della comunità interna-zionale come attualmente avvienein Afghanistan e, in passato, è avve-nuto nel Kosovo o in Libano.I nostri giovani non hanno, quindi,davanti a loro una prospettiva dilotta con le armi, sia pure di difesadei principi della comunità interna-zionale, ma una prospettiva di svi-luppo pacifico. Tuttavia, fatevi gui-dare sempre, nella vostra fase dieducazione e formazione e poi intutta la vostra vita, da grandi ideali,da grandi valori che formano la ba-se del nostro vivere insieme e sonola condizione per il futuro della no-stra Italia”.

Per le celebrazioni del 150° anniversario

ho visitato tante città piene di gente

e in quei momenti mi sono sentito orgoglioso

Sotto il titolo,il Presidente Napolitanocon il minisindacoPierfrancesco Grassoe la presentatriceBenedetta Rinaldi durantel’intervista via webSopra,l’accoglienzafestosa dei ragazzial Capo dello StatoA sinistra,il Presidentee il Ministro Gelminiconsegnano gli attestatidi Alfiere della RepubblicaA lato,il professore Gallidella Loggia presenta ilportale del Risorgimento

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Soddisfatto della rispostadel Ministro? Che voto lediamo? Alla domanda del-la presentatrice, DaniloRiccio accenna un sorriso

di compiacimento. Per un attimo ve-ste il ruolo di professore e come undocente che si rispetti, riflette unmomento e poi con voce ferma dà ilmassimo dei voti: “Dieci e lode”. IlMinistro Gelmini apprezza e ringra-zia: “Troppo buono, troppo buono”.Il simpatico siparietto si è svolto du-rante il momento dell’intervista conle tre scuole collegate via web in rap-presentanza di tutti gli istituti delPaese. Ecco le domande dei tre stu-denti e le risposte del Ministro del-l’Istruzione Gelmini.

3 Signor Ministro, come hanno

contribuito le Scuole ai festeggia-

menti per i 150 anni?

FEDERICA CAMPAGNAScuola primaria Ada Negri,Udine

“Grazie per questa domanda che mi

dà la possibilità di ringraziare tuttele scuole italiane, soprattutto gli in-segnanti e voi ragazzi. Sono trascor-si alcuni mesi dall’inaugurazionedell’anno scolastico che abbiamofesteggiato qui al Quirinale alla pre-senza del Presidente Napolitano ese ricordate, in quell’occasione ilCapo dello Stato ci rivolse un invito,quello di partecipare attivamentealle celebrazioni dei 150 anni. Il2011 doveva essere ed è stato un an-no non solo di ricordi rispetto ai 150anni dell’unità d’Italia ma un mododi rivivere, di rendere attuale l’ita-lianità. Ho l’onore di potere dire alPresidente Napolitano e a tutti voiche la scuola italiana ha rispostocon grande generosità ma anche

con grande impegno e con grandepassione. Sono stati moltissimi iprogetti, qualche volta proposti dalministero, in altri casi, pensati inmaniera autonoma dalle singolescuole per celebrare i 150 anni. Ri-cordo un concorso sul cinema, pen-so alle molte gite scolastiche che sisono svolte nei luoghi dell’unitàd’Italia. Penso anche ad un dialogovirtuale, qualche volta reale, fra lescuole del Nord e del Sud. Credoche quest’anno abbia aiutato a col-mare il divario Nord-Sud. Ho potu-to, infatti, constatare moltissimiprogetti con la partecipazione discuole del Nord e del Mezzogiorno,alcune sono qui presenti. Un temacostante è stato quello della legali-

tà. Colgo positivamente l’afflato el’attenzione da parte dei giovaniverso i temi della legalità. Penso chela legalità si apprenda innanzituttoa scuola e, certamente anche suquesto tema, le scuole italiane sonostate molto presenti, molto attive.Desidero oggi ringraziare gli inse-gnanti di tutte le scuole, i dirigentiscolastici e voi ragazzi che siete sta-ti davvero all’altezza della situazio-ne e vi siete distinti per impegno,per serietà e per passione. Insommasiete già dei cittadini orgogliosi del-la vostra italianità”.

3 Signor Ministro, secondo Lei

qual è il libro che unisce tutti gli

italiani?

ALBERTO AZZOLINIIstituto comprensivo Annibale Olivieri, Pesaro

“Questa è una domanda difficile.Ritengo che probabilmente il libroche ci unisce di più è la Costituzio-

ne che, in realtà, è qualcosa di più di

4 LE INTERVISTE VIA WEB

La scuola che ha unito l’ItaliaDal Risorgimento ad oggi, l’istruzione caposaldo dell’identità nazionale

In questo anno di festeggiamenti, alunni

e docenti di tutto il Paese hanno risposto con

passione all’invito del Presidente Napolitano

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5LE INTERVISTE VIA WEB

un libro. È la Carta dei nostri valori,la Carta che riassume le regole del-lo stare insieme. Non a caso, anchesu suggerimento del Presidente del-la Repubblica Napolitano, abbiamovoluto ripristinare l’educazione allacittadinanza all’interno della scuo-la. Sono molti i libri che in qualchemodo testimoniano l’unità del no-stro Paese. Penso ad un libro sem-plice ma eterno come Cuore, pensoalla Divina commedia, che tu stu-dierai quando sarai più grande. For-se quello che più ci rappresenta è ilcapolavoro di Manzoni: I promessi

sposi. Una storia semplice di unamore travagliato fra due ragazzi,ma anche un pretesto per rappre-sentare, con la grande capacità e ilgenio letterario di Alessandro Man-zoni, tanti tipi umani, tanti caratte-ri, tanti personaggi che poi ciascu-no di noi, in qualche modo, ricono-sce nelle persone che incontra nel-l’arco della propria vita. È anche unlibro che evidenzia l’amore per la

storia, in particolare, il Seicento. In-somma un libro che credo abbia unvalore universale, che sia sempremoderno nella sua semplicità, esappia rappresentare al meglio ilnostro Paese”.

3Signor Ministro, la scuola ha con-

tribuito a rendere l’Italia un Paese

unito? DANILO RICCIO

Scuola media Don Milani, Palermo

“Sicuramente sì. Ha avuto un ruolo

straordinario nel formare gli italiani.Ai tempi dell’unità d’Italia tre italianisu quattro non sapevano leggere escrivere e quindi il grande meritodella scuola è stato quello di conse-gnare a questo Paese, attraversomoltissimi maestri di scuole elemen-tari, una lingua unitaria, superando idialetti ma anche formando moltegenerazioni di italiani. La scuola hacontribuito a farci riconoscere attor-no ad una stessa identità, ad un in-sieme di valori, di principi, comel’uguaglianza e il sentimento di acco-glienza che caratterizza il nostroPaese. Sono tanti gli esempi che po-trei citare, quello più recente è la ge-nerosità dimostrata dagli abitanti diLampedusa.Attraverso la scuola è stato possibilelo studio e l’approfondimento dellaletteratura. Insomma, la scuola haavuto, ed ha ancora, un ruolo attivo,forte, appassionato, nella difesa del-l’unità d’Italia, ma anche nella pro-mozione dell’unità per il futuro”.

Nelle foto sotto il titolo,sopra e accanto,il Ministro MariastellaGelmini,sorridente,in mezzo agli studentidi varie delegazioniscolastiche in alcuni momenti della festa organizzata per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia A sinistra,un’altraimmagine del Ministrodell’Istruzionenel Salone dei Corazzieripoco prima dell’iniziodella manifestazione

E cco tutte le scuole presenti l’11 maggio nel Salone dei Corazzieri: istitutocomprensivo Alfieri-Lante della Rovere (Roma), istituto Mater Car-meli (Roma),istituto statale per sordi Magarotto (Roma),istituto Parini

(Catania), istituto comprensivo Via Giulia 25 (Roma), istituto alberghiero Pel-legrino Artusi (Forlimpopoli in provincia di Forlì e Cesena), istituto alberghieroPaolo Borsellino (Palermo), istituto comprensivo Lesina e Poggio Imperia-le (Poggio Imperiale in provincia di Foggia), scuola Sant’Antonio da Padova(Soverato in provincia di Catanzaro), istituto Enzo De Muro (Canosa di Pugliain provincia di Bari), istituto Carlo Levi (Andria), liceo scientifico Peano (Ro-ma),istituto professionale Pantaleoni (Frascati in provincia di Roma);elementa-re Cerreto Sannita (Cerreto Sannita in provincia di Benevento), elementarePiero della Francesca (Roma), scuola San Giovanni Bosco (Ginosa in pro-vincia di Taranto),scuola media Sola (San Damaso in provincia di Modena),Con-vitto Nazionale Giovanni Falcone (Palermo); III Circolo didatticoEduardo De Filippo e istituto Leonardo da Vinci (entrambi di Guidonia inprovincia di Roma), istituto comprensivo di Casperia (Casperia in provincia diRieti), scuola secondaria di I grado Sinopoli (Roma).

GLI ISTITUTI AL COLLE

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6 LA GIORNATA AL QUIRINALE

La scuola in festa per i 150 anniLa cerimonia si è svolta l’11 maggio alla presenza del Presidente Napolitano

Tutti in piedi, la mano sulcuore, mentre intonanol’inno di Mameli. E per laprima volta gli studentiintervistano, in collega-

mento via web, il Presidente dellaRepubblica Giorgio Napolitano e ilMinistro dell’Istruzione MariastellaGelmini: giornalisti per l’occasionesono stati sei alunni di tre scuole, laprimaria Ada Negri di Udine, l’istitu-to comprensivo Annibale Olivieri

di Pesaro e la media Don Milani diPalermo. Momenti emozionanti nelvedere anche i più piccoli attenti eorgogliosi di essere italiani e, alla fi-ne, un momento per deliziare i palati:un dolce ‘Stivale’, una torta realizzatadagli alunni di tre istituti alberghieri:Giuseppina Colombatto di Torino,Pellegrino Artusi di Forlimpopoli ePaolo Borsellino di Palermo.

La cerimoniaLa manifestazione si è svolta al

Quirinale nel Salone dei Corazzieril’11 maggio scorso. Una festa orga-nizzata dal Capo dello Stato e dal Mi-nistro dell’Istruzione. Ad aprire uffi-cialmente l’incontro è stato il Presi-dente Napolitano, invitato dalla pic-cola Elisa Terranera di 9 anni a colle-garsi con le tre scuole premendo unpulsante del computer. Subito dopo,l’inno di Mameli. Ad eseguirlo glialunni dell’istituto specializzato persordi Antonio Magarotto di Roma:mentre una parte del coro cantava,

assieme ai bambini ‘tricolore’ dellaprima elementare Mater Carmeli,un altro gruppo utilizzava il linguag-gio dei segni.

Le interviste telematiche“Vorrei un’Italia più serena”, ha

detto il Capo dello Stato risponden-do alla domanda di Veronica Paolini,collegata da Pesaro, che gli avevachiesto come si augurerebbe che fos-se il nostro Paese nel 2061. E poi, col-legato da Palermo, Danilo Riccio haintervistato il Ministro Gelmini e,soddisfatto della risposta, le ha datoun bel dieci e lode.

Il portaleIl professore Ernesto Galli della

Loggia ha presentato il portalewww.150anni.it che ha curato conuno staff di ricercatori universitari. Sitratta di un archivio telematico del Ri-sorgimento a disposizione di tutti. Unvasto contenitore di materiale stori-co-documentario di natura letteraria,storica e iconografica.

Fra gli ospiti della manifestazionealcuni minisindaci provenienti da va-rie parti dell’Italia. A prendere la pa-rola è stata il minisindaco Greta D’Ad-detta, 13 anni, dell’istituto comprensi-vo di Lesina e Poggio Imperiale, inprovincia di Foggia. Quindi è statoproiettato il video dal titolo: “Tutti di-versi, ma tutti italiani”, realizzato da-gli alunni della classe III B della scuo-la primaria Trento e Trieste di Ro-ma, già vincitrice del concorso nazio-nale Uno spot per l’Italia promosso

In alto a destra, la delegazione dell’istitutocomprensivo Via Giulia 25 di Roma prima di entrareal Quirinale.Sopra, il piccolo Tommaso PinnaA destra, Stefano Orifici, Flavio Zambotto,Luca Amadio,Federico Manni e Alice Biddau

di Valeria Giarrusso

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7LA GIORNATA AL QUIRINALE

Sopra, l’arrivoal Quirinale di altre quattro delegazioni:l’istituto Tecnico CarloLevi di Andria (Bari),l’istituto Sant’Antonioda Padova di Soverato(Catanzaro), l’Itas Fantonidi Clusone (Bergamo)e la scuola secondariadi I grado G.Soladi San Damaso (Modena)A fianco da sinistra,LeonardoDi Paola,Maria Cristina Sequerrae Alessandra Paventi

dal Comitato Italia 150 e dalla Fon-

dazione Napoli Novantanove.

Gli Alfieri della RepubblicaApplausi ai nove ragazzi che han-

no ricevuto l’attestato d’onore di Al-fiere della Repubblica per essersi di-stinti non solo nello studio ma anchein tante altre discipline o nel volonta-riato. Si tratta di Davide Capparoni

di Trivero (Biella) per la straordinariadedizione con cui assiste negli studi enella vita un compagno di classe af-fetto da una grave malattia, Andrea

Domenichini di Viano (Reggio Emi-lia) per l’eccellente profitto scolasti-co ottenuto sin dalla scuola primariaa cui si aggiungono un appassionatoimpegno nel volontariato e lusinghie-

ri successi nello sport, Maria Rita

Piraino di Misilmeri (Palermo) perl’ottimo profitto scolastico, l'appas-sionato impegno sociale e la tenaciacon cui affronta la sua malattia, Ni-

colò Cipitì di Sant’Agata di Militello(Messina) per aver saputo mantene-re un elevato profitto scolastico no-nostante l'impegno nella disciplinadel kick-boxing di cui è stato campio-ne del mondo, Marina Brunello diRogno (Bergamo) per la tenacia e labravura con cui è riuscita a diventaremaestro internazionale femminile discacchi partecipando, nonostante lagiovanissima età, a tre olimpiadi, An-

na Clemente di Laterza (Taranto)per i prestigiosi risultati sportivi nelfondo e nel mezzofondo culminati

nella medaglia d'oro alle Olimpiadigiovanili di Singapore del 2010, Irene

Chirico di Monsummano Terme (Pi-stoia) per avere ideato un ingegnososistema di recupero energetico pre-miato dal Centro Nazionale delle Ri-cerche e destinato ad un possibilesviluppo industriale, Francesca To-

rella di Latina per gli eccezionali ri-sultati scolastici e una capacità logi-co-matematica di livello universita-rio, Costanza Galloni di Bolognaper essersi dedicata con grande sen-so di responsabilità all’insegnamentodell’italiano a giovani stranieri favo-rendo un delicato e necessario pro-cesso di integrazione.

La manifestazione si è conclusacon l’esibizione del coro di voci bian-

che dell’istituto comprensivo Alfie-

ri–Lante della Rovere di Roma cheha eseguito la canzone “La bandieradi tre colori”. Quindi, i ragazzi delConvitto Nazionale di Palermohanno consegnato al Presidente Na-politano le pagelle di Giovanni Falco-ne che nell’istituto ha frequentato leelementari.

I costumi del RisorgimentoAd indossarli i ragazzi di Lesina e

Poggio Imperiale in provincia di Fog-gia. Tra i personaggi c’erano Cavour,Anita e Giuseppe Garibaldi. Gli stu-denti dell’istituto Parini di Cataniahanno realizzato un volume e unamostra dal titolo “Raccontandol’Unità d’Italia a fumetti”.

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8 LA GIORNATA AL QUIRINALE

In piedi per l’inno di MameliEmozionante la prova dei ragazzi dell’istituto per sordi Magarotto di Roma

In alto, il coro degli studenti dell’istituto per sordi Magarotto con gli alunni della Mater Carmeli mentre cantano l’innodi Mameli, i non udenti hanno accompagnato l’esecuzione utilizzando il linguaggio dei segni. Sopra, la piccola Elisa Terraneradi nove anni dell’istituto comprensivo Via Giulia 25 mentre porta il pc al Presidente Napolitano per dare il viaalla manifestazione con il collegamento in diretta via web con le tre scuole,una di Udine,una di Pesaro e una di PalermoA sinistra dall’alto,Samuele Serafini e Valentina Fissi della Mater Carmeli di Roma

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9LA GIORNATA AL QUIRINALE

In alto,un momentodella visita dei ragazzial Quirinale. A destra,il coro di voci bianchedell’istituto comprensivoAlfieri-Lante della Roveredi Roma mentre canta“La bandiera di tre colori”Sotto a sinistra,alcunibambini della MaterCarmeli eseguono l’InnoIn basso a destra,Sabina Farrelydel Magarotto traduce nel linguaggio dei segni tutti gli interventidella manifestazione

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10 LA GIORNATA AL QUIRINALE

Pure Cavoure Garibaldi alColleDalla Puglia arrivano i ragazzi che indossano i costumi del Risorgimento

In alto,gli alunni dell’istituto comprensivo di Lesina e Poggio Imperiale (Foggia) con gli abitidel Risorgimento,tra i personaggi più ammirati,Garibaldi, Anita e Cavour.I ragazzi hanno offertoal Presidente Napolitano la raccolta delle ricerche storiche realizzate in occasione del 150°anniversario dell’Unità d’Italia.In basso a sinistra,il Ministro Gelmini con Pierfrancesco Grassodella scuola Luigi Sturzo di Biancavilla e la presentatrice Benedetta Rinaldi in un momentodell’intervista con le tre scuole collegate in diretta via web.Sopra,i minisindaci Prisca Puglisi,Maria Cristina Capizzi e il preside Giuseppe Adernò dell’istituto Parini di Catania regalano una targa al Capo dello Stato e un bouquet di tulipani con i colori della bandiera al Ministro Gelmini

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11LA GIORNATA AL QUIRINALE

In alto, il Presidente del Comitato per i 150 anni dell’Unità Giuliano Amato,il senatore VincenzoMaria Vita,Vicepresidente della Settima Commissione,il Ministro Mariastella Gelminie il Presidente Giorgio Napolitano.Più sotto a sinistra, il sindaco dei ragazzi dell’istituto Parinidi Catania Lucrezia Francaviglia saluta il Presidente.Sopra,Fabia Mustica illustra al Capodello Stato i pannelli della mostra “Raccontando l’Unità d’Italia a fumetti”In basso a sinistra, il Ministro Gelmini con alcune alunne presenti l’11 maggio al Quirinale

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12 LA GIORNATA AL QUIRINALE

In dono le pagelle di FalconeA consegnarle i ragazzi del Convitto di Palermo dove il giudice ha studiato

In alto, i ragazzi del Convitto Nazionaledi Palermo offrono al PresidenteNapolitano le pagelle di GiovanniFalcone.In alto a destra, AlessandroVitrano.Sopra,Cipriano Ismaele Ambrogio Maksim. A fianco, FlavioZambotto e Stefano OrificiA sinistra,una delle ragazze che indossala felpa realizzata per i 150 annidell’Unità d’Italia

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Sopra,un momento della cerimonianel Salone dei Corazzieri. A sinistra,la premiazione degli Alfieridella Repubblica:Marina Brunellodi Rogno (Bergamo),Davide Capparonidi Trivero (Biella),Irene Chiricodi Monsummano Terme (Pistoia),Nicolò Cipitì di Sant’Agata Militello(Messina), Anna Clemente di Laterza(Taranto), Andrea Domenichini di Viano(Reggio Emilia),Costanza Gallonidi Bologna,Maria Rita Pirainodi Misilmeri (Palermo)e Francesca Torella di LatinaSotto da sinistra,Gianmarco Procopio,Chaima Jitta e, insieme,Sofia Colangeloe Sveva Sorichetta

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14 LA GIORNATA AL QUIRINALE

E alla fine... un dolce StivaleLa torta realizzata da tre scuole alberghiere del Nord, del Centro e del Sud

In alto, il Presidente Napolitano e il Ministro Gelmini con i docenti e gli alunni delle tre scuolealberghiere che hanno realizzato la torta tricolore.Sopra, il Capo dello Stato firma un autografoa Paolo Berra dell’istituto Don Milani e minisindaco di Occimiano (Alessandria)A sinistra, il Presidente con il Ministro Gelmini mentre salutano le varie delegazioni di studenti

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15LA GIORNATA AL QUIRINALE

Sopra, il Ministro Gelmini con i minisindacidella provincia di CataniaA destra,con Nadia Landolfi e GiuseppeDi Nunno della scuola primaria Enzo De Muro Lomanto di Canosadi Puglia.Sotto,il Presidente Napolitanostringe la manoa Maria Cristina Capizzi minisindaco di Casteldi Judica in provinciadi Catania.Più a destra,il Ministro mentre firmaautografi ai ragazzi

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LA SCUOLA AL QUIRINALE • NUMERO UNICO PER L’ INAUGURAZIONE DELL’ANNO SCOLASTICO 2011-2012

E LA CHIUSURA DEI FESTEGGIAMENTI PER IL 150°ANNIVERSARIO DELL’UNITÀ D’ITALIA

DIRETTORE: GIUSEPPE CADILI • GRAFICA E IMPAGINAZIONE: GIOVANNI GRECO SCRIBANI

PROGETTO DEL CONVITTO NAZIONALE DI STATO GIOVANNI FALCONE, PALERMO • RETTORE: MARCO MANTIONE

FINITO DI STAMPARE NEL SETTEMBRE 2011 DALLA TIPOGRAFIA DIGITAL SERVICE XSEROMANIA • ROMA

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