La Voce della Franciacorta 2010 01

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Rovato. Da settembre l'Istituto superiore "Lorenzo Gigli" amplia la sua offerta Non più solo Pitagora, Cartesio ed Einstein. Dal prossimo anno scolastico i giovani avranno la possibilità di studiare, senza fare lunghe trasferte, anche Erodoto e Tucidide in un liceo classico Il servizio a pag. 7 In primo piano i programmi di quattro Comuni Buoni propositi Gli amministratori di Gussago, Iseo, Palazzolo e Rovato si raccontano: presentiamo i principali progetti da sviluppare e da affrontare nel 2010 Editoriale Il tempo è di Dio di Adriano Bianchi Sebino Torbiato di Adro: pareri contrastanti sul futuro del laghetto del Sala •• pag. 11 Economia Il credito cooperativo: parla Luigi Mensi, direttore Bcc Pompiano Franciacorta •• pag. 16 In Franciacorta arriva il liceo classico Il vecchio se n’è andato, carico di responsabilità, di elenchi di danni e misfatti. È il 2009, l’anno della cri- si economica, s’è ne andato piegato sotto il peso di vicende tristi a cui tut- ti danno la colpa. Il nuovo, il 2010, è appena nato festeggiato da brindisi e abbracci, musica e danze. In lui le no- stre speranze: “Sarà meglio di chi l’ha preceduto”. Seppellire un anno come se non fosse mai esistito, pronti a di- menticarlo, pronti a ricominciare da zero come se il tempo passato non con- tasse più niente, come se il sole dell’av- venire stesse spuntando adesso, come se magicamente si aprissero infinite possibilità è illusorio. L’anno passato è scritto dentro di noi, in quello che siamo e non siamo, nei giorni e nelle ore che abbiamo contato, perderlo si- gnificherebbe perdere noi stessi, la sa- pienza imparata dalla vita, la ricchezza degli affetti, il sapore delle lacrime per ciò e per coloro che abbiamo perduto. L’anno nuovo non è un neonato, ma è frutto dell’albero del tempo che matura su radici profonde, su ciò che è stato e indica ciò che potrà essere. Prenderà la forma che gli vorremmo dare, ma senza magie, con i colori del quotidia- no impegno di ciascuno di noi. Così, nel primo giorno dell’anno, la lettera ai Galati ci ha parlato della “pienezza del tempo”. Il tempo che è pieno per- ché riempito della presenza di Dio. Per questo i cristiani sanno che, se i giorni scorrono inesorabilmente, ogni giorno può essere unico, irripetibile quando è abitato dal Signore. Questo tempo in cui il Verbo si è incarnato, la chiesa lo ha riconsegnato al Padre con il canto di lode del “Te Deum” a fine anno per dire grazie, ma anche per non dimenticare che tutti abbiamo compiuto degli erro- ri. Ora ritorna a noi come anno nuovo per essere di nuovo abitato da gesti di vita e di speranza. Il tempo che è di Dio. Ed è per questo che ancora una volta osiamo sperare. Buon anno. La Voce della Franciacorta WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO II - Gennaio 2010 1 n.

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Il freepress della Franciacorta

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Rovato. Da settembre l'Istituto superiore "Lorenzo Gigli" amplia la sua offerta

Non più solo Pitagora, Cartesio ed Einstein. Dal prossimo anno scolastico i giovani avranno la possibilità di studiare, senza fare lunghe trasferte, anche Erodoto e Tucidide in un liceo classico

Il servizioa pag. 7

In primo piano i programmi di quattro Comuni

Buoni propositiGli amministratori di Gussago, Iseo, Palazzolo e Rovato si raccontano:

presentiamo i principali progetti da sviluppare e da affrontare nel 2010

Editoriale

Il tempo è di Diodi Adriano Bianchi

Sebino

Torbiato di Adro: pareri contrastanti sul futurodel laghetto del Sala

•• pag. 11

Economia

Il credito cooperativo: parla Luigi Mensi, direttore BccPompiano Franciacorta

•• pag. 16

In Franciacortaarriva il liceo classico

Il vecchio se n’è andato, carico di responsabilità, di elenchi di danni e misfatti. È il 2009, l’anno della cri-si economica, s’è ne andato piegato sotto il peso di vicende tristi a cui tut-ti danno la colpa. Il nuovo, il 2010, è appena nato festeggiato da brindisi e abbracci, musica e danze. In lui le no-stre speranze: “Sarà meglio di chi l’ha preceduto”. Seppellire un anno come se non fosse mai esistito, pronti a di-menticarlo, pronti a ricominciare da zero come se il tempo passato non con-tasse più niente, come se il sole dell’av-venire stesse spuntando adesso, come se magicamente si aprissero infinite possibilità è illusorio. L’anno passato è scritto dentro di noi, in quello che siamo e non siamo, nei giorni e nelle ore che abbiamo contato, perderlo si-gnificherebbe perdere noi stessi, la sa-pienza imparata dalla vita, la ricchezza degli affetti, il sapore delle lacrime per ciò e per coloro che abbiamo perduto. L’anno nuovo non è un neonato, ma è frutto dell’albero del tempo che matura su radici profonde, su ciò che è stato e indica ciò che potrà essere. Prenderà la forma che gli vorremmo dare, ma senza magie, con i colori del quotidia-no impegno di ciascuno di noi. Così, nel primo giorno dell’anno, la lettera ai Galati ci ha parlato della “pienezza del tempo”. Il tempo che è pieno per-ché riempito della presenza di Dio. Per questo i cristiani sanno che, se i giorni scorrono inesorabilmente, ogni giorno può essere unico, irripetibile quando è abitato dal Signore. Questo tempo in cui il Verbo si è incarnato, la chiesa lo ha riconsegnato al Padre con il canto di lode del “Te Deum” a fine anno per dire grazie, ma anche per non dimenticare che tutti abbiamo compiuto degli erro-ri. Ora ritorna a noi come anno nuovo per essere di nuovo abitato da gesti di vita e di speranza. Il tempo che è di Dio. Ed è per questo che ancora una volta osiamo sperare. Buon anno.

La Vocedella Franciacorta

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1n.

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Gussago. Il Sindaco per salvare la Fondazione ha autorizzato garanzie fidejussorie per circa 2 milioni di euro

Sul campo i possibili interventiper difendere il Richiedeidi Daniele Piacentini

Richiedei: il 2010 di Gussago sta, in buona parte, in queste nove lettere. La vicenda della fondazione che gesti-sce le strutture assistenziali e sanitarie del popoloso centro franciacortino è stata al centro anche delle ultime ele-zioni amministrative, che a metà 2009 hanno premiato la coalizione di cen-trodestra che sosteneva Lucia Lazzari mandando all'opposizione la civica di Gussago Insieme. Proprio sul tema del Richiedei il Comune ha effettuato nei primissimi giorni del 2010 una mossa importante: per salvare la fondazione

Primo piano"Sipario di velluto": rassegna di teatroIl 2010 gussaghese porta con sè anche un'importante novità culturale: si tratta di "Si-pario di Velluto", la prima rassegna teatrale locale che si prepara al debutto. Il primo spettacolo - che andrà in scena alle 21 all’oratorio San Filippo Neri - è in programma per venerdì 15 gennaio: la commedia di Oscar Wilde "Un marito ideale". In agenda, poi, "Il Volpone" (26 febbraio), "Il borghese gentiluomo" (12 marzo), "Il rompibal-le" (26 marzo), "Il Bibbiù" (9 aprile), "Le nozze di Figaro" (il 22 ottobre), "Sherlock Holmes" (19 novembre) e "Scrooge e gli spiriti di Natale” (19 dicembre). I biglietti hanno un costo di 5 euro, tranne l’ultima rappresentazione che sarà libera e gratui-ta. Info: www.gussago.com.

2 La Voce della Franciacortagennaio 2010

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Un'immagine dall'alto di Gussago

dal crac, il sindaco Lazzari ha autoriz-zato garanzie fidejussorie per circa 2 milioni di euro. I fondi serviranno per garantire un primo momento di liqui-dità al nuovo cda della Richiedei, pre-sieduto da Fausto Gardoni, ma non è stata un'operazione indolore: su con-siglio dei revisori dei conti, l'ammi-nistrazione comunale gussaghese ha posto un'ipoteca sull'edificio storico della Santissima, il quattrocentesco ex convento domenicano, situato in cima

al locale colle Barbisone. La mossa, ri-velatasi necessaria, ha così consentito di consolidare il debito del Richiedei (attorno ai 9 milioni di euro), pagabi-le senza interessi in tre anni. Per fare fronte in maniera compiuta alle in-combenze, altri 700mila euro dovreb-bero arrivare dal contratto di conces-sione a terzi del reparto di Geriatria di Palazzolo. A testimoniare il ruolo e l'importanza che l'ente sanitario ed assistenziale riveste in tutta la comu-

nità gussaghese, c'è il voto favorevo-le ed unanime del consiglio comunale rispetto alle scelte intraprese dal Co-mune. L'ex sindaco Bruno Marchina, pur manifestando qualche perplessità sull'ipoteca alla Santissima, ha votato a favore, assieme al gruppo Gussago Insieme. Via libera anche dai rappre-sentanti di Partito Democratico e Italia dei Valori, che hanno invece ritenuto doverso chiedere alla fondazione una garanzia ipotecaria sull'ex convento del XV secolo.L'ok alle fidejussioni non pone, però, la parola fine sulla vicenda: sarà infat-ti il 2011 l'anno della verità per il Ri-chiedei, dato che il presidente del cda Fausto Gardoni ha indicato come data limite per il salvataggio dell'istituzio-ne assistenziale di Gussago proprio la fine del prossimo anno. Necessario, entro quella data, giungere al pareggio di bilancio, dopo le numerose perdite degli ultimi anni dovute in buona par-te alle perdite di Palazzolo sull'Oglio (quasi 11 milioni di euro in nove anni, per Gardoni) e al contenzioso con la Fondazione Maugeri (buco da 3 milio-ni e mezzo di euro). Bloccato, per ora, il rischio immediato del crac, in questo 2010 il Richiedei deve quindi riuscire a rimettersi in carreggiata.

Rovato. Il sindaco Andrea Cottinelli presenta i tre obiettivi strategici della sua amministrazione

Pgt, fognature e il completamen-to del Polo della Cultura di corso Bonomelli. Sono questi i tre obiet-tivi strategici dell'Amministrazione retta da Andrea Cottinelli, primo cittadino rovatese che dal maggio 2002 governa la capitale della Fran-ciacorta. Sul fronte del Piano di go-verno del territorio, strumento ur-banistico che Rovato non ha ancora adottato, la prima data da segnare sul calendario è quella di giovedì 21 gennaio: alle ore 20.30, la sala civica del Foro Boario di piazza Garibaldi 1 ospiterà infatti un incontro orga-nizzato dal Comune per confrontar-

si con tutta la cittadinanza in merito allo sviluppo futuro della cittadina. Il Pgt rappresenta una sorta di pos-sibile anticipazione della Rovato fu-tura: nelle sue linee generali vanno infatti inserite le aree che ospite-ranno nuove costruzioni, quella da tutelare per via dell’ambiente e del-la qualità della vita ed infine quelle che dovranno essere riqualificate. Il sindaco Cottinelli ha annunciato più volte una “discontinuità” rispetto al Piano regolatore generale attual-mente in vigore e approvato ad ini-zio 2002 dall'allora sindaco Roberto Manenti: meno spazio alle conces-

sioni edilizie, quindi, e un occhio di riguardo verso la vivibilità del pa-ese, la tutela delle aree agricole e il recupero dei centri storici e de-gli immobili già esistenti. In questo quadro di generale consolidamento delle infrastrutture, spiccano anche i lavori di fognature di gran parte del paese, un'opera attesa da anni sia in centro che in frazione. I lavori di re-alizzazione del terzo, quarto e quin-to lotto della rete fognaria iniziati negli scorsi mese nella zona est di Rovato sono giunti al termine pro-prio ad inizio 2010. Costo: 2milioni e mezzo di euro. Pochi mesi anco-

Gli obiettivi? Il Pgt, le fognature e il Polo della culturara e altri lavori, questa volta nella zona ovest del centro e al Duomo, impegneranno altri 3milioni e mez-zo di euro. Infine, la cultura: dopo circa quattro anni di lavori è vicino all'inaugurazione il nuovo Polo del-la Cultura di corso Bonomelli, una struttura da mille metri quadrati che punta a diventare un riferimento per tutto l'ovest bresciano. Il prossimo 4 novembre 2010, data in cui si cele-bra San Carlo Borromeo patrono di Rovato, sarà il giorno del taglio del nastro dell'innovativa struttura che ospiterà la nuova biblioteca, incon-tri, corsi e molto altro ancora.

La vicenda della fondazione che gestisce le strutture assistenziali

e sanitarie è stataal centro anche

delle ultime elezioni.Il 2010 dovrebbe essere

l'anno della svolta

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3La Voce della Franciacortagennaio 2010

Uno dei lasciti più graditi del 2009 per la comunità di Palazzolo sull'Oglio è sicura-mente il recupero del lungo Oglio e l'apertura del nuovo “Parco delle Robinie”, a pochi passi dalla centrale piazza papa Giovanni XXIII. Il Parco sorge sulla sponda sini-stra del fiume Oglio, su una superficie di 55mila metri quadrati, compresa tra il pon-te della ferrovia a settentrione, il quinto ponte e il parcheggio, nei pressi dell’ Ospe-dale, a smeridione. La maxi area verde attrezzata, frutto di un’imponente opera di recupero di spazi cittadini degradati e abbandonati, conosciuta come area “Dom”, vede al centro anche un bar, posto direttamente all'interno dell'acqua e collegato a terra da una passerella.

Palazzolo. Focus su scuole, rilancio dei centri storici, valorizzazione degli edifici e viabilità

Il "Parco delle Robinie"

Al centro le opere pubblicheda sviluppare in dodici mesi

Alessandro Sala, assessore provinciale e sindaco di Palazzolo sull'Oglio dall'estate 2009, ha trac-ciato la linea della propria ammi-nistrazione comunale per questo 2010 già nel novembre dell'anno appena trascorso.Sono già passati quasi due mesi dall'approvazione, in Consiglio co-munale, del corposo “Piano trien-nale di opere pubbliche”: un pro-gramma da ben 42 milioni di euro che fra il 2010 e il 2012 riguarde-ranno il popoloso centro dell'Ovest

bresciano. Per quanto riguarda questi dodici mesi, il focus si con-centrerà su quattro settori: scuo-le, rilancio dei centri storici, valo-rizzazione degli edifici e viabilità. Gran parte dei 7milioni e 400mila euro previsti per il 2010 verranno spesi in questa direzione. Fra gli in-terventi di rilievo vanno segnalati la ristrutturazione della biblioteca “Lanfranchi” di via Zanardelli, da anni bisognosa di un intervento di riqualificazione, la realizzazio-ne del secondo lotto della tangen-zialina Est nel tratto stradale che corre fra via Malogno (quartiere di San Giuseppe) e il Centro scolasti-co polivalente di via Levadello e l’illuminazione dei ponti sul fiume Oglio e nei centri storici di Palaz-zolo e San Pancrazio.Altri fondi andranno invece al re-cupero dei cunicoli del Castello, in vista di un possibile rilancio tu-ristico.Sempre in centro, mezzo milione di euro servirà per completare i lavori del polo culturale di Mura (ex scuole elementari), necessari al trasferimento del distretto Asl. Dal centro alla frazione di San Pan-crazio: qui il Comune prevede la

riqualificazione di piazza Indipen-denza, la sistemazione di via Mura nel tratto che va da piazza Corte Mura a via Britannici, la realizza-zione della caserma di Protezione civile di via Golgi, l'eliporto e il di-staccamento dei Vigili del Fuoco. Tante le opere in cantiere, quindi, ma degni di nota anche i tagli che l'Amministrazione Sala ha apporta-to ai precedenti progetti approvati dal sindaco Moreschi, appartenen-

te allo stesso schieramento politico di centrodestra dell'attuale primo cittadino.Fra i vari niet pronunciati dalla maggioranza spicca sicuramente il congelamento del progetto dei par-cheggi sotterranei in piazza Papa Giovanni XXIII: un intervento par-ticolarmente corposo che prevede di raccogliere circa 10 milioni di euro attraverso lo strumento del project-financing.

Una panoramica di Palazzolo sull'Oglio

E-mail:[email protected]

di Riccardo Timpini

Iseo. Si cerca di innalzare l'indice medio dei dati sull'occupazione dei posti letto ad oggi sotto il 60%

A Iseo il 2010 parlerà le lingue. Il centro lacustre punta con decisione sul rilancio del turismo per confer-marsi come una delle mete più visi-tate dall'Ovest bresciano. Dal giugno del 2009 è stato eletto sindaco di Iseo Riccardo Venchiarutti, 52enne gior-nalista, sostenuto da una lista civica che ha ricevuto l'appoggio del Partito Democratico e dell'Unione di Centro. Sconfitto, dall'esito delle urne, Aristi-de Peli. L'obiettivo della nuova Giun-ta è trasformare pienamente Iseo nel cuore di un vero e proprio distretto del benessere, che coniughi le bellezze del lago ad una serie di grandi eventi in

grado di richiamare fette di mercato del turismo che altrimenti non si re-cherebbero sul Sebino. In quest'ottica rientra anche l'impegno dell'assessore alla sporto, Gabriele Rosa, che punta a caratterizzare il 2010 attraverso due filoni: i grandi eventi, per l'appunto, (tre nomi su tutti: la Maratona del la-go d’iseo, il Cross delle Torbiere e una gara di triathlon internazionale), e la diffusione capillare della pratica spor-tiva. Al centro del mirino, al riguardo, i giovani, con proposte di grande im-patto, almeno mediatico: la creazione dell’anagrafe sportiva per i ragazzi dai 6 agli 11 anni, l’inserimento dei giova-

ni delle varie nazionalità nelle socie-tà sportive esistenti, la formazione di gruppi di camminoe passeggiata ed in-fine l’istituzione di un polo nazionale per le attività motorie dei diversamen-te abili. Dal canto suo il sindaco, Ric-cardo Venchiarutti, punta sul turismo chiedendo maggiore sinergia agli atto-ri coinvolti. Obiettivo: innalzare l’indi-ce medio dei dati sull’occupazione dei posti letto a Iseo, che oggi non supera il 60 per cento. Per farlo Venchiarutti non ha esitato a chiedere alla locale agenzia territoriale per il Turismo di diventare cabina di regia dell'intero Sebino e della Franciacorta. L'agen-

Favorendo le lingue, si punta sul rilancio del turismozia, sostiene il primo cittadiono, deve riuscire ad intercettare i moltissimi turisti che ogni giorno usufruiscono dei voli low cost nei vicini aereopor-ti di Orio al Serio e di Montichiari. In coda, il problema delle poste: nelle frazioni iseane le proteste non si fer-mano per le riduzioni d'orario degli uffici postali.A Clusane la popolazione si lamenta un giorno sì e l'altro pure, mentre nel-la piccola frazione di Pilzone (800 ani-me) una raccolta firme contraria alla restrizione di orario voluta da Poste Italiane ha raccolto in pochi giorni ben 500 firme.

Due mesi fa l'approvazione del

"Piano triennale d'opere pubbliche", un

programma da 42 milioni di euro. I programmi della giunta guidata

da Alessandro Sala

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5La Voce della Franciacortagennaio 2010

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La parolaai lettori

LLETTERE

IL PEGGIO DELLA FRANCIACORTA

Un treno senza paceLa tratta ferroviaria Brescia – Iseo –

Edolo non conosce pace. Prima i rumours sull’apertura, dopo anni di abbandono,

dei 12 chilometri di tratta ferroviaria che uniscono Rovato ad Iseo, e da lì alla città

di Brescia, al lago e alla Valle Camonica: si doveva partire a dicembre 2009, ma tutto pare essersi nuovamente arenato e non si

sa bene il perchè. Poi, una serie di incidenti ferroviari, che di certo non rasserenano

il clima: in autunno lo scontro fra due mezzi a Marone, a Natale i massi sulla

massicciata a Sonico e ad inizio gennaio i vandali in azione a Sale Marasino.

IL MEGLIO DELLA FRANCIACORTA

Un plauso alla ProcivilLe nevicate dello scorso dicembre hanno gettato mezza Italia nel caos: treni cancellati, aerei in ritardo, autostrade chiuse. Il sistema di sicurezza approntato da privati e istituzioni in Franciacorta e nell’Ovest bresciano ha, invece, retto bene: disagi ce ne sono stati, come capita sempre in queste situazioni, ma non c’è stato nessuna paralisi. Merito della prevenzione, sicuramente, e del lavoro di tanti cittadini inquadrati nei gruppi locali di Protezione Civile e in altre realtà. La Franciacorta e l’Ovest bresciano hanno superato il test maltempo.

Un 2010 di sobrietàe speranza comuneSperiamo che questo 2010 che si apre in questi giorni regali serenità a tutti. Ricominciamo dalla sobrietà, dal salu-tarci per strada, dall'interessarci del-la sicurezza e del decoro delle nostre strade ma anche dell'educazione dei nostri figli. Oggigiorno è difficile es-sere giovani... che il 2010 ci regali la capacità di aprire vie di speranza al futuro delle generazioni che verran-no. Buon anno a tutti i franciacorti-ni!!!

Lucia Zecchi

Grazie ai vecchi "prof" del GigliSono uno studente al primo anno di università a Brescia. Qualche mese fa mi sono "maturato" (si dice così...) al liceo "Lorenzo Gigli" di Rovato e ave-vo molta paura ad affrontare il mon-do delle facoltà e dei corsi di laurea. Beh, dopo i primi esami devo dire che, impegno maggiore a parte, tutto pro-cede per il verso giusto. Volevo quin-di ringraziare gli insegnanti del liceo di Rovato: si parla spesso male del-le nostre scuole ma devo dire che se oggi sono all'università senza grossi problemi è anche merito delle perso-ne che ho incontrato sulla mia strada. Grazie! Lettera firmata da Coccaglio

Avis una sceltaper la vita di tanti

In tutto l'Ovest bresciano ci sono mi-gliaia di donatori di sangue che dan-no qualcosa di proprio per il benes-sere degli altri. Siamo tanti, ma non abbastanza: le richieste sono sempre tante e le sacche non bastano per tut-ti.Per questo voglio invitare tutti gli abi-tanti della Franciacorta e dell'Ovest bresciano a prendersi un nuovo im-pegno per il 2010: iscrivetevi all'Avis e donate il sangue, in ogni paese tro-vate persone che volontariamente vi aiuteranno a diventare "una goccia"

nel mare della solidarietà bresciana. Marco Trentini

Traffico in tiltper un casello chiusoOre 8.30 di una mattina di metà di-cembre: sono in coda sulla ex statale 11 all'altezza di Castegnato. L'entra-ta del casello autostradale A4 di Bre-scia Ovest è chiuso per un incidente, e sulle strade normali si scatena il caos. A quando un servizio di viabilità effi-ciente per l'Ovest bresciano? Possibile che la chiusura di un casello autostra-dale per qualche ora mandi in tilt at-tività produttive, scuole, impegni del-la vita di tutti i giorni di migliaia di bresciani?

N.P.

La riapertura dellaRovato-Iseo-Edolo:ancora uno stop

Gentile redazione, nel numero scor-so davate giustamente spazio alle no-tizie di stampa che parlavano di una

Le pubblicazioni dedicate al "buon vivere" dell'Ovest bresciano non mancano in libreria, anche se in molti casi si tratta di semplici ricettari di cucina. "Il Franciacor-ta nell'anima, nel bicchiere, nel piatto" è qualcosa di più: 136 pagine pubblicate nel 2005 da Stefano Cerveni, chef e proprietario del ristorante "Le Due Colom-be" di Rovato (ed. Trenta, 25 euro). Cerveni presenta venti ricette legate alla sua vita privata e professionale. Ogni piatto è accompagnato da un brano musicale, che lo chef franciacortino ha scelto per affinità tra testo, struttura musicale e sto-ria; da una caricatura enogastronomica e da un calice di Franciacorta, seleziona-to dal sommelier delle "Due Colombe", Stefano Botturi.

possibile riapertura al pubblico della linea ferroviaria fra Rovato ed Iseo, che poi si dovrebbe connettere alla linea attuale (Brescia - Iseo - Edolo). Dopo tante promesse ci sono stati in-vece altri rinvii e lungaggini inspie-gabili: perchè non è possibile aprire i treni ai passeggeri? Pensateci: meno auto, meno smog, meno traffico e più tempo e benessere per tutti! Abito a Marone e non è possibile che ogni giorno debba prendere l'auto all'al-ba, arrivare a Rovato (un'ora di stra-da con il traffico!) e da lì prendere il treno per Milano dove lavoro. Chissà quanta gente come me è costretta a viaggi del genere: facciamoci sentire e chiediamo la riapertura della linea ferroviaria una volta per tutte!

R.R.

Calcio che passione...In questi mesi abbiamo avuto la pos-sibilità di vedere diversi brutti episo-di legati al calcio "che conta": gli in-sulti razzisti al bresciano Balotelli, le risse in tante partite, i magheggi po-co chiari di Calciopoli e di altri affa-ri... il risultato è che molta gente si è disamorata del calcio, non andando

più negli stadi e smettendo di segui-re quei teatrini senza senso che sono diventate le trasmissioni sportive do-ve, ormai, di sport non si parla più ma solo di gossip e polemiche costruite ad arte! Il calcio quindi è morto? No, è ben vivo: basta andare negli orato-ri, sui campi da calcio dei nostri paesi dove centinaia di ragazzi si impega-no con passione seguiti da allenato-ri e dirigenti capaci ed appassionati. Basterebbe ripartire da lì, mettere da parte tanti polemisti "a priori" e rico-minciare ad emozionarsi per quel pal-lone che rotola, in un campo di peri-feria come al "Rigamonti" o a "San Siro"... Sergio Marelli

Liceo classico? Sì!

Appoggio la richiesta della studentes-sa sul numero precedente de "La Vo-ce della Franciacorta": in Franciacorta manca un liceo classico pubblico per i nostri figli, per l'anno prossimo qual-cuno provvederà? Una mamma di Gussago

E-mail:[email protected]

Rotte letterarie

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7La Voce della Franciacortadicembre 2009

Liceo. L'Istituto "Lorenzo Gigli" apre le porte il 16 gennaio e il 13 febbraio

Da settembre il Classico

Rovato: ancora un orto da assegnareÈ ancora alla ricerca di un padrone, a Rovato, l'ultimo orto di proprietà dell'Amministrazione comunale. Il bando di assegnazione si era chiuso a metà novembre con l’assegnazione di tutti i 10 lotti previsti all’interno del terreno all’angolo tra via XXV Aprile e via Gigli. Tuttavia negli ultimi giorni uno degli assegnatari ha rinunciato all’assegnazione del proprio orto che rimane così libero e disponibile. Per informazioni su come avere l’assegnazione dell’ulti-mo orto comunale rimasto vacante è possibile telefonare all’Ufficio ecologia 030 7713263 oppure inviare una mail a [email protected]. Il testo del bando e il modulo per la richiesta sono disponibili e scaricabili an-che sul sito web del Comune.

Rovato

Non più solo Pitagora, Cartesio ed Einstein. Dall'anno prossimo i giovani studenti della Franciacor-ta e dell'Ovest bresciano che in-tendono iscriversi ai licei pubblici avranno la possibilità di studiare da vicino anche la letteratura greca con le opere di Erodoto e Tucidide. Il tutto, senza più essere costretti a levatacce mattutine dovute alla necessità di raggiungere la città ca-poluogo. Il merito di questa piccola ma significativa rivoluzione fran-ciacortina va all'Istituto d'istru-zione superiore “Lorenzo Gigli” di Rovato. A partire dall'anno scola-stico 2010/2001, al “Gigli” è stato, infatti, assegnato anche l'indirizzo del liceo classico.Si tratta di una novità assoluta per quanto riguarda l'istruzione pub-blica nell'Ovest bresciano, che ag-giungere così al proprio carnet lo studio delle lettere dopo gli indi-rizzi scientifici, tecnologici e delle scienze sociali, già attivi da tempo nel plesso di via Einaudi.Nelle giornate del 16 gennaio e del 13 febbraio l'Istituto "Lorenzo Gi-gli" aprirà le proprie porte alle fa-miglie dei giovani di terza media di tutto l'Ovest bresciano, inten-zionati a conoscere più da vicino

l'offerta formativa dei licei e quella dell'Istruzione professionale (Ipia), che da diverse decine d'anni costi-tuisce il secondo grande polo d'at-trazione dell'istruzione nella capi-tale della Franciacorta.Obiettivo delle “porte aperte”: illu-strare gli indirizzi di studio attivati e mostrare le strutture (aule, labo-ratori, spazi ricreativi) dell'Istituto, che raccoglie ragazzi da una venti-na di Comuni del territorio.I relatori saranno il dirigente sco-lastico, gli insegnanti e gli stessi

allievi. Le giornate, aperte anche a chi volesse effettuare iscrizioni non relative al primo anno, inizieranno alle ore 14.30 con l'accoglienza de-gli studenti di terza media da parte degli allievi del Gigli.A seguire l'incontro con il dirigente scolastico, professor Salvatore Ali-brandi, la presentazione del piano di offerta formativa (Pof) e la visi-ta alla struttura.Alle 16.30 la seconda presentazio-ne, con modalità analoghe a quelle appena descritte.

di Irene Ziliani

L'ingresso dell'Istituto d'istruzione superiore "Lorenzo Gigli"

E-mail:[email protected]

La Fondazione don Carlo Ange-lini, istituto per l'infanzia fonda-to a metà XIX secolo dallo storico prevosto, cerca la propria strada per il terzo millennio. Alcuni mesi fa il Consiglio comunale di Rovato ha approvato all'unanimità il nuo-vo protocollo d’intesa tra i tre en-ti coinvolti: Fondazione Angelini, Istituto delle Suore Poverelle Beato Luigi Palazzolo e Comune. La Fon-dazione è da sempre attiva nella tutela dei minori in difficoltà, vit-time di violenze, abusi e abbando-no. Negli ultimi anni, tuttavia, si è resa necessaria una riprogettazio-ne della Fondazione, in relazione ai nuovi bisogni emersi dal territo-rio. Nel 2008 la svolta, con la no-mina di un nuovo cda e con la ri-formulazione dei progetti di lavo-ro. Tre i nuovi obiettivi della Fon-dazione: tutela dell’infanzia, diffu-sione della cultura dell’accoglienza e promozione della cosiddetta ge-nitorialità sociale. Dal punto di vi-sta operativo è stato avviato, con le risorse economiche della Fonda-zione Angelini, il lavoro di risiste-mazione dell’immobile all’angolo tra via Verdi e via Bettini, dove è iniziata l’esperienza della casa fa-miglia “Pane e Sale”, al cui interno vive ormai da tre mesi una famiglia che gestisce l’accoglienza di sei mi-nori. Nelle ipotesi progettuali futu-re è prevista la possibilità di creare alloggi protetti per madri rimaste sole e con figli, che necessitano di un graduale reinserimento sociale, così come la creazione di un cen-tro dove promuovere politiche per la genitorialità, l’affido e la tutela dei minori.

L'attività del 2010della Fondazionedon Carlo Angelini

La nuova caserma della Guardia di Finanza di via Poffe/via I Maggio a Rovato marcia verso la completa realizzazione. Il cantiere nell'area della cosiddetta “Ex Zoodula”, uno stabilimento di mangimi dismesso da anni e in cui è stato consegnato il permesso di costruire all'inizio del 2009, permette di vedere già le fondamenta e parte del piano terra della struttura. Costruito dalla Re-al Estate di Coccaglio, in cambio

degli oneri edilizi di una innovati-vo progetto residenziale, un valo-re complessivo di circa 4 milioni di euro, l'edificio è stato progetta-to seguendo le indicazioni del co-mando della Guardia di Finanza. L'obiettivo è quello di realizzare strutture, uffici e alloggi per un centinaio di militari della Fiamme Gialle. La convenzione sottoscrit-ta dalla Real Estate di Coccaglio e Amministrazione comunale di Ro-

vato prevede la consegna dell'ope-ra a marzo 2011. Completata la costruzione sarà sempre la Real Estate a provvedere alle finiture in modo che il trasloco della Caserma da Chiari, dove la Gdf ha avuto se-de finora, a Rovato possa iniziare nei primi mesi del 2011. Il fabbrica-to risponderà a tutte le necessarie misure antisismiche, potendo inol-tre disporre di quanto più avanzato possa offrire oggi la tecnologia di-sponibile sul mercato: pannelli fo-tovoltaici per il contenimento ener-getico, impianti di riscaldamento a pavimento e impianti con ricambio d'aria primaria negli uffici.Il cantiere dove sorgerà la caserma

Via Poffe/via I Maggio. Si vedono già le fondamenta nel cantiere dell'area cosiddetta "Ex Zoodula"

In costruzione la casermadella Guardia di Finanza

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8 La Voce della Franciacortagennaio 2010

Viticoltura. Presentati i dati raccolti negli ultimi dieci anni che confermano l'allarme climatico

Imparare a gestire il clima?

È possibile gestire il cambia-mento climatico senza subirlo e applicare questo concetto anche a un mondo estremamente delica-to e complesso come quello della viticoltura? A questa impegnativa domanda, e proprio mentre a Co-penaghen si svolgeva la Conferen-za climatica dell’Onu, ha cercato di rispondere in Franciacorta l’in-contro all’Azienda agricola Baroni Pizzini di Corte Franca sul proget-

to SMACh (sviluppo modello agro-metereologico previsionale per la maturazione dello Chardonnay in Franciacorta). L’appuntamento, vo-luto dal Consorzio Tutela del Fran-ciacorta di Erbusco, ha mostrato i dati raccolti negli ultimi 10 anni dai tecnici che confermano anche

nell’Ovest bresciano l’allarme cli-matico: notevoli le oscillazioni del-lo svolgersi delle fasi fenologiche della vite, con conseguenti riper-cussioni sulla programmazione del-le operazioni colturali e, in partico-lare, sulla progettazione e dimen-sionamento dei cantieri di raccolta.

La naturale eterogeneità di micro-climi della Franciacorta comporta che, dalle aree più precoci a sud del Monte Orfano fino a quelle più tardive a nord est, la data d’inizio vendemmia possa variare anche di dieci giorni e più; da un anno all’al-tro però la finestra temporale della vendemmia può spostarsi di diversi giorni, e tende ad anticipare. Il mo-dello SMACh conta su una fitta rete di rilevatori, punta quindi a preve-dere il decorso delle fasi del ciclo vegetativo della vite e quindi della più probabile data di maturazione dell’uva, offrendo ai viticoltori uno strumento di lavoro importante per far sì che non si trovino imprepa-rati di fronte all’ennesima vendem-mia “anomala”. I futuri sviluppi del progetto avanguardistico SMACh porteranno allo studio di nuovi approcci agronomici in termini di gestione dell’acqua, tecniche di po-tatura verde, gestione della chioma e delle dinamiche di maturazione dell’uva per fronteggiare l’impatto del global warming.

Franciacorta

di Riccardo Timpini

Sito:www.lavocedelpopolo.it

L'incontro all'Azienda agricola Barone Pizzini di Corte Franca

Il Consorzio per la tutela del Franciacorta riunisce dal 5 marzo 1990 decine di viti-coltori interessati alla tutela, alla valorizzazione e alla promozione della vitivini-coltura e del territorio franciacortino. Organizzazione consortile interprofessio-nale ed indipendente, punta ad offrire quel supporto di servizi, d’immagine, di aggregazione che ha reso le bollicine bresciano famose nel mondo. Al Consorzio, che dal 1993 ha sede a Erbusco, aderiscono le tre categorie professionali dei viti-coltori, vinificatori e imbottigliatori interessate a Franciacorta Docg, Curtefranca Doc e Sebino Igt. Il Consorzio ha, tra i suoi compiti, il controllo e la tutela del pro-dotto ma anche la promozione. Attuale presidente è Maurizio Zanella.

Il Consorzio per la tutela del Franciacorta

Il punto sul progetto SMACh, che prevede

lo sviluppo del modelloagro-metereologico

previsionale per la maturazione dello

Chardonnay

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Page 9: La Voce della Franciacorta 2010 01

9La Voce della Franciacortagennaio 2010

Insegnare l’arte dell’agricolturain una terra che soffre la fame

Francesca Belotti, 30 anni, e Da-miano Rossi, 32, sono due giovani di Coccaglio. Laureata in scienze politi-che lei, in scienze motorie lui, Fran-cesca e Damiano hanno vissuto per anni a Coccaglio, prima di sposarsi nel 2005 e decidere di trasferirsi nel vicino comune di Cologne, assieme ai loro cani. Da due anni, però France-sca e Damiano hanno fissato la loro residenza qualche (migliaia) di chilo-metri più a sud. La loro casa, dal 19 dicembre 2007 ad oggi, è infatti a Mi-vo, provincia di Ngozi: nord dello sta-to africano del Burundi. I due giova-ni franciacortini sono due esponenti del Servizio volontario internazionale (www.svibrescia.it), un organismo di volontariato di ispirazione cristiana con sede in via Venezia, 116 a Brescia

e sorto nel 1969. Obiettivo: sostenere l'impegno dei volontari in Africa e in America Latina e per favorire la co-noscenza e la solidarietà tra i popoli del sud e del nord del mondo. “Il 19 dicembre 2009 – raccontano Fran-cesca e Damiano – abbiamo festeg-giato due anni nel nord del Burundi a lavorare fianco a fianco con i twa, una minoranza etnica che qui vive da anni in una situazione di discrimina-zione economica e sociale. I twa, nel corso degli anni, sono stati espulsi dalle terre dove vivevano perdendo così le loro risorse tradizionali per la sopravvivenza. Questo processo,

continuato per tutto il ventesimo se-colo, ha visto notevolmente ridursi la popolazione twa (rappresentano ora solo l’1% della popolazione tota-le), espulsa dai suoi territori, sprov-vista di mezzi economici di sussisten-za tradizionale e costretta a condurre una vita di assoluta dipendenza dalle popolazioni barundi del suolo intor-no”. Attualmente i twa continuano ad essere considerati cittadini di se-conda classe e vivono di artigianato dell’argilla, lavori occasionali e men-dicità. Per cercare di invertire questa situazione, Francesca e Damiano la-vorano ogni giorno cercando di far

Coccaglio. Due giovani dopo il matrimonio hanno scelto di vivere un'esperienza in Africa con lo Svi

di Daniele Piacentini

E-mail:[email protected]

Damiano e Francesca, due giovani che hanno scelto di dedicare la vita agli altri

apprendere alle 250 famiglie twa con le quali collaborano la difficile arte dell’agricoltura. Ma cosa spinge due giovani a muoversi dalla Franciacor-ta, lasciando i rispettivi lavori e affet-ti, per raggiungere il Burundi? “Noi siamo partiti – dicono i due – perché ciò che ci offriva l’Italia non ci basta-va, perché crediamo che si possa an-cora fare qualcosa di buono e perché abbiamo sete di conoscenza. Non sia-mo bravi e non lo siamo stati neppure nel momento di prendere la decisione di partire: l’abbiamo fatto soprattut-to per noi stessi. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare lo Svi sulla no-stra strada e di realizzare, attraverso esso, uno dei nostri sogni. Vivere qui è un continuo mettersi alla prova, è reinventarsi ogni giorno, è maturare, conoscere, apprendere, immergersi, lasciarsi andare. Non è facile, certo, ma le difficoltà vengono compensa-te dai sorrisi pieni di speranza degli autoctoni. Le avversità vengono can-cellate dai successi. La lontananza da casa viene attenuata dalle persone che abbiamo conosciuto qui. Duran-te questi due anni abbiamo impara-to a convivere in questo mondo bu-rundese, ad amarlo, a rispettarlo e a cercare di farci accettare, pur con le nostre diversità, i nostri preconcetti, la nostra eterna fretta. E ora possia-mo dire che ora ci sentiamo un po’ burundesi anche noi!”.

Marito e moglie da due anni sono volontari dello Svi in Burundi.

Vivono e lavoranoa fianco dei twa,

una minoranza etnica che viene discriminata

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SebinoSi riaccende l'attenzione per il laghettoL'intricata vicenda che riguarda in questi mesi il laghetto del Sala indubbia-mente ha riacceso, dopo anni di sostanziale disinteresse, l'attenzione genera-le attorno al piccolo bacino acquifero di Torbiato di Adro, un gioiello del ter-ritorio per troppo tempo dimenticato. Il laghetto del Sala, pur non rientrando all'interno della rete di zone umide costituita dalle vicine Torbiere di Iseo, ri-entra all'interno delle 84 aree umide presenti nel Bresciano che la Provincia ha dichiarato meritevole di essere salvaguardata. Oggi, purtroppo, non è così: po-che le persone che si avventurano fra i canneti, superando anche la folta vege-tazione, riuscendo così seppur a fatica a raggiungere la suggestiva zona.

11La Voce della Franciacortagennaio 2010

Pareri contrastanti a confrontosul futuro del laghetto del Sala

Il progetto edificatorio della co-operativa sociale Isparo al laghetto del Sala di Torbiato di Adro divide i Comuni e mette gli ambientalisti sul piede di guerra.Lo scorso 23 dicembre il consiglio co-munale di Adro, su cui insiste l'area umida, ha dato via libera definitiva alla variante che autorizza Isparo al-

la riconversione dell’area privata del laghetto. Un progetto da 33mila metri cubi di costruzioni, su un'area com-plessiva di circa 89mila metri quadra-ti, che prevede una “struttura socio-ri-abilitativa-culturale” per una trentina di pazienti psichiatrici, ma anche abi-

tazioni, ristoranti, un piccolo molo e altro ancora. Soddisfatto il sindaco di Adro, Oscar Lancini: “Isparo recupe-rerà a costo zero un’area oggi abban-donata a sè stessa e piena di rifiuti abusivi che ormai stanno restringen-do il laghetto. Verrà, inoltre, realizzata

Torbiato di Adro. Il Consiglio comunale ha dato il via libera alla riconversione dell'area privata del laghetto

di Daniele Piacentini

E-mail:[email protected]

Il sindaco di Adro, Oscar Lancini

un’importante struttura socio-riabilita-tiva-culturale per il reinserimento la-vorativo dei pazienti psichiatrici, che sono in aumento nell’Ovest bresciano, un parco pubblico, lavori di viabilità, strutture recettive prestigiose e una fi-liera produttiva di tipo biologico”. Tut-to bene, quindi? Non proprio: quello che per il sindaco Lancini è un'ottima operazione, per le opposizioni, il vici-no Comune di Erbusco e i circoli Le-gambiente di Franciacorta, Erbusco e Basso Sebino è invece una speculazio-ne edilizia. Se il sindaco erbuschese ha presentato osservazioni alla variante, poi bocciata dal consiglio comunale di Adro, gli ambientalisti pensano invece a qualcosa di più: “L’area del Sala – di-ce Legambiente – deve essere siste-mata, ma non certo stravolta. Chiede-remo a Regione e Provincia la Vas e il rispetto dei Piani territoriali. Se infine Adro trasformerà i terreni coinvolti da agricoli in edificabili, impugneremo i provvedimenti di fronte al Tar”.

Il progetto edificatorio della cooperativa

sociale Isparo divide. Soddisfatto il Sindaco.

L'area del Sala, secondo Legambiente, non può, invece, essere stravolta

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12 La Voce della Franciacortagennaio 2010

Ovestbresciano

Un progetto viario che divideSe alla fine il Comune di Capriolo ha dato, seppur in maniera sofferta, il proprio via libera alla variante 469, questo non vuol dire che la vicenda si possa dire conclusa. L’intero progetto del nuovo asse viario prevede infatti un successivo tratto, la Capriolo-Paratico-Sarnico, su cui i giochi sono aper-ti. Un tracciato condiviso fra i diversi enti locali coinvolti al momento pare infatti non esserci. L’ipotesi più accreditata sul terreno è anche quella più avveniristica: un percorso di quasi 6 chilometri in località Foppe che, attra-verso una galleria di 600 metri e un viadotto di poco meno di mille, sbuchi direttamente alla periferia di Sarnico.

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Capriolo. Nella consultazione popolare di fine anno non è stato raggiunto il quorum previsto di 2mila voti

Non è passato il referendum.Ok per la strada dal Consiglio

Quanti sono 1582 voti in una consultazione popolare? Pochi o molti, a seconda dei punti di vista. Pochi, a Capriolo, tanto da non bloccare il progetto di variante 469 che dovrebbe bypassare il centro del paese dell’Ovest bresciano per il tramite di via Calepio: il referen-dum convocato a fine dicembre per decidere se approvare o meno il progetto ha mancato il quorum pre-visto di 2mila votanti e il succes-sivo voto del Consiglio comunale ha concesso il via libera all’opera, seppur resti ancora teoricamente sullo sfondo lo “spauracchio”del ricorso al Tar da parte degli oppo-sitori del tracciato. 1582 voti sono però anche molti, sempre a Caprio-lo, perché portare alle urne in poco

tempo diverse centinaia di cittadini testimonia un’attenzione sul tema della popolazione di cui non è pos-sibile non tenere conto. Èquesto il nocciolo dell’intricata questione che da mesi tiene banco sulla sce-na politica dell’ovest bresciano. I 2,2 chilometri di tracciato che do-vrebbero unire la zona industriale di Capriolo con via Calepio (pro-getto della Provincia di Brescia, costo: 7milioni e 300mila euro) dovrebbero vedere la luce entro i prossimi tre anni. Le divisioni tra-sversali emerse al momento del vo-to in Consiglio comunale a Caprio-

lo (nove sì e sei no, di cui quattro provenienti però dai banchi della lista di maggioranza “Per Capriolo con Rigamonti”, fra cui il vicesin-daco Clemente Salogni) rischiano però di avere strascichi anche in futuro. Per evitare ulteriori lacera-zioni, il sindaco Rigamonti (che ha detto sì all’opera “per non perdere i finanziamenti già stanziati e per fare un passo in avanti sul proget-to complessivo”) ha avanzato una nuova proposta: realizzare entro tre anni il tratto di superstrada, ma senza aprirlo fino a che l’intero percorso non sarà completato. La

soluzione avanzata da Rigamonti metterebbe fra parentesi la propo-sta di limitare il traffico pesante in via Calepio con una sorta di zona a traffico limitato, utilizzando an-cora il vecchio tracciato della 469, nel cuore del paese dell’ovest bre-sciano. Obiettivo, nemmeno trop-po nascosto: utilizzare i due/tre anni necessari al completamento dell’opera per costruire un traccia-to condiviso e recuperare i fondi necessari per dare sfogo alla su-perstrada fino a Sarnico ed al lago d’Iseo, evitando di creare un im-buto di traffico pesante sulla già difficile situazione viabilistica del-la zona e lenendo così, almeno in parte, le preoccupazioni di chi av-versa l’attuale variante. Se l’ipotesi Rigamonti andasse in porto, il 2010 sarebbe l’anno da dedicare all’in-dividuazione di un tracciato com-plessivo che veda d’accordo tutte gli enti e gli operatori economici coinvolti. La variante all’ex strada statale 469, infatti, ha diversi e non sempre coincidenti obiettivi: crea-re un collegamento con la rete via-ria della Valcalepio attraverso Sar-nico, bypassare il centro storico di Paratico e connettersi infine con la sp 12 per Iseo, la sponda orienta-le del Sebino, la Valcamonica e la bassa Franciacorta.

Il Municipio di Capriolo

Palazzolo sull’Oglio al primo posto in Lombardia per la prevenzione di rischi idrogeologici. A decretare il successo del popolo centro dell’Ovest bresciano è l’an-nuale classifica stilata dall’associazione ambientalista Legambiente Lombardia. “In Regione – dice Paola Tartabini, portavoce lombarda di Legambiente – soltanto il 34% dei comuni svolge un lavoro positivo di mi-tigazione del rischio idrogeologico e quasi un comune su quattro non fa praticamente nulla per mitigare i rischi e prevenire i dan-ni conseguenti ad alluvioni e frane”. Qual-che caso virtuoso, comunque, c’è e in cima alla classifica ci sono due Comuni della pro-vincia di Brescia: Palazzolo sull’Oglio e Gar-done Val Trompia. In particolare Palazzolo sull’Oglio ha meritato la maglia rosa di “Operazione Fiumi” per aver messo in cam-

po interventi di delocalizzazione, a seguito dei quali, non sono più presenti sul proprio territorio strutture in aree a rischio. “L’am-ministrazione di Palazzolo – recita il comu-nicato ufficiale di Legambiente Lombardia – effettua una manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua e delle opere di difesa idrau-lica e ha provveduto all’organizzazione di un efficiente sistema locale di protezione civile attraverso la redazione di un piano d’emergenza aggiornato e l’organizzazio-ne di attività informative rivolte ai citta-dini e di esercitazioni”. Un riconoscimen-to importante, quello per il centro in riva all’Oglio, che non deve però far dormire sugli allori ma anzi continuare nell’attività di prevenzione e valorizzazione del gran-de patrimonio naturale presente su tutto il territorio comunale.

Palazzolo: bene la prevenzione di rischi idrogeologici

Un'immagine dall'alto del fiume Oglio

di Riccardo Timpini

Niente quorum per il referendum. La giunta

ha confermato il sì alla variante 469 che dovrebbe bypassare

il centro del paese attraverso via Calepio

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13La Voce della Franciacortagennaio 2010

Il Vescovo: interrompere ognicontatto con il parareligioso

“Interrompere ogni contatto con le attività parareligiose e con i suoi responsabili”. Non usa gi-ri di parole il vescovo di Brescia, mons. Luciano Monari, nella let-tera indirizzata alle comunità par-rocchiali coinvolte loro malgra-do nell’”affaire Giuseppe Zani”, il 75enne ex agricoltore di Castrez-zato denunciato dai Carabinieri di Chiari per abuso della professione medica, circonvenzione d'incapa-ce e truffa.Le accuse degli investigatori a Za-ni sono chiare: l’uomo, coadiuva-to da un sedicente “aiutante” – un 35enne operaio prima e pasticciere poi – avrebbe raggirato centinaia di persone fingendosi nell’ordine guaritore, esorcista e seguace di padre Pio. Le indagini sono partite

a giugno 2008, quando una donna bergamasca di 65 anni con un tu-more alla lingua si è rivolta ai mi-litari raccontando di essere stata raggirata per un lungo periodo dal sedicente guaritore.Zani avrebbe estorto a lei del dena-ro (almeno 80mila euro, secondo l’accusa) raccontandole di essere in grado di curare ogni tipo di ma-le, cancro compreso. Come? Con una serie di sedute di bioterapia, alcune erbe e attraverso la parte-cipazione a presunti gruppi para-religiosi di preghiera duramente attaccati dal vescovo Monari in

quanto “raggruppamento settario di carattere equivoco e aberran-te”, nelle cui riunioni si svolgereb-bero “pratiche parareligiose molto equivoche e di carattere fortemen-te abusivo”. Dopo diversi mesi di sfruttamento, ovviamente, il male della signora bergamasca non era guarito: per fortuna sua, e dei suoi cari, la 65enne decise di abbando-nare il santone e di tornare ad affi-darsi alla medicina tradizionale. La scena appena descritta si sarebbe ripetuta decine, se non centinaia, di volte: tante, infatti, le persone, indebolite da lutti e malattie, che

Castrezzato. Zani avrebbe raggirato centinaia di persone, fingendosi guaritore ed esorcista

E-mail:[email protected]

Molte persone, purtroppo, si rivolgono alla magia per risolvere i loro problemi

sarebbero cadute nelle mani del se-dicente santone. Secondo gli inve-stigatori, ci sarebbero casi di am-malati o loro familiari arrivati da tutta Italia fino alla villetta di Zani in via Paolo VI a Castrezzato, ora sequestrata dal pm Claudia More-gola, per un giro d’affari stimato in centinaia di migliaia – se non milio-ni – di euro. Proprio per bloccare questo stillicidio, e dire con chia-rezza una parola di verità, il vesco-vo Monari ha deciso di inviare la sua lettera aperta alle parrocchie di Castrezzato, Palazzolo sull’Oglio e Rodengo Saiano, coinvolte nella vicenda. Nella missiva monsignor Monari parla di “gravi atteggiamen-ti di disobbedienza”, oltre che dello sfruttamento indebito della fede di molte persone, provate dalle diffi-coltà delle vita. Da qui l’invito del vescovo di Brescia alle comunità parrocchiali “ad interrompere ogni contatto con le attività parareligio-se di questo raggruppamento e con i suoi responsabili”. “La situazione – scrive il vescovo Monari – è ag-gravata del fatto che spesso tali fe-deli, appartenenti a diverse parroc-chie, continuano a manifestare una conclamata doppia appartenenza, partecipando senza riserve, come praticanti, alle celebrazioni e ai sa-cramenti della vita ecclesiale pres-so le proprie parrocchie”.

di Daniele Piacentini

Il vescovo Luciano Monari ha indirizzato

una lettera alle comunità parrocchiali

coinvolti nell'affaire Giuseppe Zani, l'ex

agricoltore di 75 anni

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15La Voce della Franciacortagennaio 2010

Nel mese dei saldi scattanole opportunità per i consumatori

In tutto il Bresciano lo scor-so 3 gennaio sono iniziati i saldi; quest’anno, però, l’occasione per fare i veri affari di stagione non è mai stata così alla portata di tutti. Per capire di che parliamo basta-no tre parole: “Botteghe di Chiari”. Il sodalizio di esercenti e commer-cianti del centro storico clarense ha messo in campo per il gennaio 2010 una serie di offerte ed occa-sioni in tutti i settori (dall’abbi-gliamento all’enogastronomia) che non conosce paragoni. Il merito di queste offerte è da ascrivere pro-prio all'associazione le “Botteghe di Chiari”, un marchio che ormai può contare su quasi vent’anni di esperienza: era infatti il lontano 1991 quando fu fondato il sodalizio per volontà di alcuni commercian-

ti, decisi a promuovere le loro atti-vità sia in ambito locale che nei co-muni del circondario di Chiari. Fin dalla nascita, tutta l'attività dell'as-sociazione è imperniata sulle mol-teplici iniziative che hanno come principale obiettivo la promozio-ne e lo sviluppo del commercio clarense in tutte le sue peculiarità. Per questo si organizzano ogni an-no manifestazioni di vario genere in diversi periodi e stagioni: dalle lotterie alle mostre di pittura, dal-le sfilate di moda agli spettacoli di arte varia fino alle manifestazio-ni espositive. Il tutto, dicono a le

“Botteghe di Chiari”, con un unico obiettivo: convogliare nella città clarense il maggior numero pos-sibile di visitatori e mostrare loro la competenza, la professionalità e il calore degli esercenti di piaz-za Martiri della Libertà e dintorni. Inoltre, per migliorare le conoscen-ze e la professionalità dei singoli associati, l’associazione organiz-za con successo corsi di formazio-ne e di aggiornamento nel campo della vetrinistica, del marketing, dell'informatica. Il consiglio diret-tivo dell’associazione “Botteghe di Chiari” è formato direttamente da un gruppo di commercianti del centro storico clarense: il miglior modo per riuscire a dare risposte concrete al desiderio degli eser-centi della capitale dell’ovest bre-sciano di rivitalizzare le loro vie e i loro quartieri, offrendo in un col-po solo ai visitatori attività cultu-rali e di divertimento e il miglior rapporto qualità-prezzo possibile. Presidente del sodalizio è Andrea Zani, vicepresidente Bruno Moletta e segretario Paolo Grassini. I con-siglieri sono invece cinque donne, attive a Chiari e non solo nel mon-do del commercio di alta qualità: Paola Massetti, Claudia Morandi-ni, Simonetta Pescali, Francesca Marzani, Annunziata Stefanelli e Francesca Bonotti.

Speciale Chiari. Esercenti e commercianti del centro storico clarense propongono diverse occasioni

E-mail:[email protected]

L'associazione "Botteghe di Chiari" è attiva sul territorio da quasi vent'anni

di Riccardo Timpini

L'associazione "Botteghe di Chiari" ha messo in campo per il mese di gennaio una serie di

offerte in tutti i settori: dall'abbigliamento all'enogastronomia

Scheda

L'associazione "Botteghe di Chiari" è nata nel 1991 per promuovere il commercio clarense sul territorio comunale e nei Comuni limitrofi. Attualmente conta diversi associati tra i commercianti e gli artigiani. La promozione viene effettuata con lo svolgimento di manifestazioni di va-rio genere quali spettacoli, mostre, distribuzione di prodotti.Per informazioni, [email protected].

Page 16: La Voce della Franciacorta 2010 01

16 La Voce della Franciacortagennaio 2010

Sito:www.lavocedelpopolo.it

di Daniele Piacentini

Una banca con i piedi ben pian-tati nel proprio territorio e aperta nel contempo alle sfide del presente e del futuro. Obiettivo: offrire alla clientela di riferimento, famiglie artigiani e piccole-medie imprese dell’Ovest bresciano ma non solo, servizi e prodotti che non hanno niente da invidiare ai giganti del credito. È questa la peculiarità del-la Banca di Credito Cooperativo di Pompiano e Franciacorta: un isti-tuto che, come recita un fortunato slogan pubblicitario, fa della pro-pria “differenza per forza” il tratto distintivo della propria attività, ra-dicata nelle nostre comunità ormai da quasi un secolo. L’attuale Bcc fu infatti fondata il 13 marzo 1919 da 10 soci fondatori stimolati dall'ope-ra dell’arciprete don Pietro Piazza. Nome prescelto: “Cassa rurale di depositi e prestiti di Pompiano”. Scopo sociale: consentire “l’ele-vazione sociale ed economica dei soci, facilitando e promuovendo le iniziative individuali ed associate mediante il retto uso del credito amministrativo...”, seguendo “le di-scipline della cooperazione e della mutualità“, ispirandosi “alla socio-logia cattolica”.La storia della Bcc, dopo decenni di tranquillità, cambia marcia negli anni ’50 con uno sviluppo che la ve-de crescere sia in termini di volu-mi che di territori di competenza. Negli ultimi anni, la svolta: il pas-saggio obbligato da Cassa Rurale a

Banca di Credito Cooperativo spro-na la nuova realtà aziendale ad in-traprendere la strada della riorga-nizzazione interna ed esterna verso una struttura di azienda bancaria moderna più in sintonia con le nuo-ve esigenze del mercato finanziario. A guidare questo delicato, ma allo stesso tempo entusiasmante, svi-luppo della Bcc Pompiano Francia-corta è stato Luigi Mensi, direttore dell’istituto di credito che oggi con-ta oltre 40 sportelli con competen-za territoriale in ben cinque pro-vince (Brescia, Bergamo, Cremona, Lecco e Monza Brianza).Direttore Mensi, lei ha vissuto da vicino la storia degli ultimi anni della Bcc: può raccontarci qual è lo spirito che anima il vo-stro agire quotidiano?Rispetto ad un secolo fa sicura-mente abbiamo fatto grandi pas-si in avanti, ma la nostra filosofia rimane sempre la stessa: promuo-vere l’economia, la produzione e la società in un’ottica complessiva che mette al centro il valore della persona. Per capirlo, basta guarda-re il rapporto della Bcc fra raccolta e impieghi: fatto 100 quello che noi riceviamo dal territorio in termine di depositi, noi rimpieghiamo nel-le nostre comunità una cifra mag-giore facendo ricorso al nostro pa-trimonio. Come si riesce, oggigiorno, a fa-re convivere l’aspetto “sociale” con le dure leggi economiche?Il mercato, si sa, preferisce i riscon-tri dei numeri alle riflessioni filoso-fiche… La svolta c’è stata nel 2002, quando da banca locale siamo di-ventati un istituto di respiro terri-

toriale. È qualcosa di diverso, che ci ha consentito di avere quella di-mensione e forza adeguata per por-tare i nostri valori anche all’interno di un mercato – quello bancario – sempre più aperto e concorrenzia-le. Quello che fa la differenza, lo ri-badisco, non sono comunque i nu-meri, pur fondamentali, ma è l’idea di aver esportato anche fuori dal-la provincia di Brescia un modello rivelatosi vincente: onestà, traspa-renza, radicamento nel territorio e alta riconoscibilità verso soci e clienti. I nostri dipendenti, io per primo, vivono il territorio in cui la-vorano, non ne sono alieni e quindi hanno tutto l’interesse a far prospe-rare le rispettive comunità.Il lasso di tempo che va dall’au-tunno 2008 ad oggi sarà ricor-dato come quello della grande crisi internazionale: come sta vivendo la Bcc Pompiano Fran-ciacorta questo periodo?Il clima generale ha colpito tutti, ma il nostro Istituto ha comunque continuato a crescere proprio in virtù di quel modello vincente di cui parlavo prima: niente titoli tos-sici, niente avventure o rischi inuti-li. I nostri soci e clienti sanno che alla Bcc Pompiano Franciacorta trovano gente competente e con la testa sulle spalle, votata alla tra-sparenza e alla semplicità. Proprio per questo dobbiamo però guardare in faccia alla realtà: la crisi non è stata provocata dalla banche, nem-meno da quelle d’affari senza lega-mi col territorio: è una crisi che du-ra da tempo e coinvolge i mercati ma soprattutto la produzione, con una concorrenza sempre più accen-

tuata a causa dei fenomeni globali in atto ormai da anni. Da parte no-stra, continuiamo lungo la strada di sempre, fatta di attenzione alle persone e alle famiglie: siamo di-ventati più grandi, ma non abbiamo cambiato pelle.Chiudiamo con una previsione per questo 2010 che si è appena aperto: che anno sarà per l’eco-nomia del territorio e per i suoi abitanti?Anche in questo caso bisogna es-sere seri, competenti e onesti: il 2010, specie la prima parte, sarà un “annus horribilis” per molte aziende medio-piccole. Questo pe-rò non vuol dire piangersi addosso, ma guardare in faccia alla realtà e iniziare a rimboccarsi le maniche. Nel 2009 molti imprenditori bre-sciani hanno impiegato del loro per tenere botta, un’azione meritoria ma che non può durare in eterno. Il mercato farà sicuramente pulizia di molte aziende “improvvisate”, riportando sobrietà nei costumi e soprattutto nei consumi di molte famiglie. Non bisogna comunque disperare, ma tornare all’essenza della capacità lombarda: trovare prodotti e mercati nuovi, all’altez-za del mondo di oggi. Per quanto riguarda la Bcc Pompiano e Fran-ciacorta, possiamo dire fin da ora che useremo la solidità e la forza sviluppata in questi ultimi anni per fare quel che abbiamo sempre fatto: sostenere le molte eccellenze mon-diali che i nostri territori hanno an-cora la forza di esprimere, con una qualità di prodotti inimitabile che le difficoltà del momento non pos-sono certo piegare.

Luigi Mensi, direttore dell'Istituto di credito che conta oltre 40 sportelli

Economia

L'incontro

Luigi MensiIl direttore della Bcc Pompiano e Franciacorta si racconta

Promuovere l'economia,partendo dalla persona

La trasparenza e la competenza da sempre al servizio dei clienti

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17La Voce della Franciacortagennaio 2010

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Culturae comunicazione

Palazzolo, incontri alla AmbrosettiNonostante le festività natalizie, non si ferma l'attività della Fondazione Ambrosetti di Palazzolo sull'Oglio. Proseguono, infatti, gli incontri del ci-clo “Acqua d´autore: l´acqua nell´arte contemporanea“. Giovedì 10 dicem-bre toccherà al pittore Claudio Olivieri parlare de “Lo spazio profondo della pittura“. Dopo la pausa festiva, il calendario degli incontri riprende-rà giovedì 21 gennaio 2010 quando Renato Barilli, docente dell'Alma Ma-ter Studiorum di Bologna, incontrerà Paolo Rosa di Studio Azzurro. Chiu-sura il 25 febbraio con l'artista Hidetoshi Nagasawa e il 19 marzo con Luca Massimo Barbero, direttore di Macro. Info: www.fondazioneambrosetti.it

Strada del Franciacorta. Allestite una serie di iniziative fra cultura, enogastronomia e turismo

Un’opportunità per i turisti:fra arte, vini e territorio

Anche la Franciacorta si mo-bilita per l'arrivo in città degli In-ca. In occasione della mostra “In-ca. Origine e misteri delle civiltà dell’oro“ in programma al Museo di Santa Giulia a Brescia fino al 27 giugno 2010, l'associazione “Strada del Franciacorta“ ha messo a punto diverse iniziative a cavallo fra cul-tura, enogastronomia e turismo. Protagonisti dei percorsi proposti dalla “Strada del Franciacorta“ sa-ranno arte, degustazioni di vini, vi-sita ad antichi palazzi e piacevoli soste per buongustai, intenzionati a scoprire più a fondo le bontà che le terre dell'Ovest bresciano sanno offrire alla vista e al palato. Diver-se di queste proposte puntano a far

trascorrere ai potenziali visitatori il fine settimana in Franciacorta, por-tandolo così alla scoperta dei luoghi dove nascono le “bollicine“ brescia-ne, e per ammirare inoltre i capola-vori provenienti dai maggiori musei peruviani per la rassegna brescia-na. In questi mesi, al Santa Giulia, sono in esposizione oltre 270 ope-re, che consentono di ripercorrere in un affascinante viaggio a ritroso nel tempo l’intera storia delle civil-tà dell’oro. Le opere in oro, argento, bronzo e rame, oltre a rappresenta-re il più numeroso complesso di re-perti in metalli preziosi mai esposto

al mondo, consentono di scoprire quei tesori che abbagliarono i con-quistadores e che per secoli hanno fatto del Perú il simbolo stesso del-la ricchezza. Attraverso le proposte della “Strada del Franciacorta“ sarà possibile integrare in appositi pac-chetti weekend diverse iniziative. È, infatti, possibile abbinare alla visita della mostra sugli Inca (il biglietto, escluso dalla quota, si può richie-dere al momento della prenotazio-ne oppure si può acquistare diretta-mente sul sito dedicato alla mostra) quella ad alcune cantine dell'ovest bresciano dove scopriranno i se-

greti dell'articolata lavorazione dei Franciacorta e li degusteranno. La sera del sabato in programma una raffinata cena e il mezzogiorno del-la domenica uno stuzzicante brunch in un Wine bar a base di prodotti ti-pici del territorio abbinati alle bol-licine del Franciacorta. Il prezzo a persona per il weekend parte da 90 euro se si sceglie di alloggiare negli agriturismi della zona; se, in-vece, si opta per un hotel a 4 stelle il costo parte da 130 euro a perso-na. Il pacchetto tre giorni – oltre a quanto compreso nel pacchetto weekend – include invece anche la visita all’Abbazia Olivetana di San Nicola a Rodengo Saiano, uno dei più imponenti complessi monastici nel Nord Italia, un pranzo a base di specialità locali e la visita guidata a Palazzo Torri di Nigoline, antica dimora seicentesca. Pernottando in agriturismo, il prezzo del pacchetto (escluso il costo del biglietto d’in-gresso alla mostra) parte da 170 eu-ro a persona; se, invece, si opta per l’hotel 4 stelle, il costo parte da 210 euro a persona. Per arricchire il sog-giorno, è possibile includere visite a cantine con degustazioni persona-lizzate, trattamenti benessere, corsi di cucina e di degustazione e varie attività sportive. Per informazioni, www.stradadelfranciacorta.it

Un'immagine della mostra “Inca. Origine e misteri delle civiltà dell'oro“

Ultimo passo a Rovato per il completamen-to dei lavori al nuovo Polo della Cultura di corso Bonomelli. Nei giorni scorsi la Dire-zione Generale Culture, Identità ed Auto-nomie della Regione Lombardia ha comu-nicato all’Amministrazione che al progetto di Casa Rovati è stato riconosciuto un con-tributo da 223mila euro.I fondi, che rientrano in quelli messi a di-sposizione dalla legge regionale 19/04 per “soggetti che operano in campo culturale“, saranno sia a fondo perduto (circa 56mila euro) che a rimborso (i restanti 167mila euro). Il via libera al finanziamento da par-te del Pirellone consente al progetto del-la nuova biblioteca e del polo culturale di marciare spedito verso l’apertura ufficiale, attesa per il prossimo 4 novembre, giorno di San Carlo Borromeo, patrono di Rovato.

I lavori intanto proseguono. L'immobile di Corso Bonomelli conterà quindi preso su tre diversi livelli culturali: il primo dedicato ai ragazzi, il secondo agli adulti e il terzo all’attività di archivio e deposito; il tutto coperto da rete wireless e con ampi spa-zi dedicati a libri, riviste, giornali, musica, cinema, fumetti, studio personale e ricer-ca storiografica locale. All’interno, un am-pio giardino al riparo dal traffico di Corso Bonomelli consentirà la lettura e lo studio all’aperto.La superficie della biblioteca di Rovato sarà di 900 metri quadrati, a cui vanno aggiun-ti gli spazi del personale per un totale di oltre mille metri quadrati di polo cultura-le. Nell’attuale biblioteca di via Lamarmo-ra troverà invece spazio l’Archivio Storico “Città di Rovato“.

Rovato: al lavoro per il Polo della Cultura

La biblioteca avrà una superficie di 900 metri quadrati

di Riccardo Timpini

L'arte, la degustazione di vini e la visita ad antichi

palazzi. Sono alcune delle proposte per il fine

settimana dedicate ai turisti della mostra “Inca“

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18 La Voce della Franciacortagennaio 2010

Una fondazione (nello specifi-co dedicata all’”Antica Pieve di San Bartolomeo – Bornato”) per ricon-segnare alla comunità della frazio-ne Bornato di Cazzago San Marti-no, nel cuore della Franciacorta, un simbolo della fede e della cultura risalente ad oltre un millennio fa. È nata a fine 2009, con questa im-pegnative pretese, la nuova fonda-zione di Bornato, messa in campo con impegno dall’amministrazione comunale di Cazzago San Martino in collaborazione con la parrocchia di Bornato, attualmente guidata da don Andrea Ferrari. Obiettivo del neonato sodalizio: trasforma-re l’antica pieve di San Bartolomeo in un moderno sito archeologico-museale sede di attività culturali, scientifiche e turistiche. Il nuovo

ente ha sede nel municipio di Caz-zago San Martino e a presiederlo è il sindaco, Giuseppe Foresti, elet-

to all’unanimità da parte degli al-tri membri del consiglio della fon-dazione: il parroco bornatese don

Andrea Ferrari, l’assessore alla cul-tura Barbara Sechi e Gianbattista Rolfi in qualità di rappresentanti del Consiglio comunale; Alberto Lancini per la Curia vescovile di Brescia, Paola Crescenti e Simone Dalola - membri del Consiglio de-gli affari economici e del Consiglio pastorale parrocchiale - e Daniele Vezzoli rappresentante dell’Uspaaa di Iseo (Unità Salvaguardia Patri-monio Architettonico, Ambienta-le e Artistico). Eletto all’unanimi-tà come segretario generale della fondazione “Antica pieve di San Bartolomeo – Bornato”: Luigino Manessi, membro del Consiglio parrocchiale per gli affari econo-mici della parrocchia franciacor-tina. La speranza comune è che la creazione della fondazione sia la mossa giusta per rilanciare defini-tivamente il recupero della storica pieve, un tema ormai dibattuto da circa vent’anni. Era infatti il 1989 quando l’allora amministrazione comunale cazzaghese decise di ini-ziare a recuperare mezzi e proget-ti per togliere l’edificio sacro dallo stato di degrado in cui versava da tempo. Durante gli anni, la pieve è stata così oggetto di lavori di con-solidamento oltre che di due cam-pagne di scavo archeologico tese a riportare all’antico splendore la pieve di San Bartolomeo.

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Luigino Manessi, segretario generale della Fondazione "Antica Pieve"

Una Fondazione per promuoverel’Antica Pieve di San Bartolomeo

Bornato. Nata a fine 2009 grazie all'impegno dell'Amministrazione comunale e dalla parrocchia

di Riccardo Timpini

L'obiettivo è quello di trasformare l'Antica

Pieve in un moderno sito archeologico

museale sede di attività culturali, scientifiche

e turistiche

Sistema bibliotecario Sud-ovest bresciano

Ebe Radici presidente del nuovo direttivoNuovo direttivo per il Sistema bibliotecario Sud ovest bresciano con sede a Chiari. A fine 2009 la consulta dei sindaci aderenti si è riunita nella biblioteca Fausto Sa-beo di Chiari per il rinnovo delle cariche. Il nuovo presidente è Ebe Radici, rappre-sentante del Comune di Rovato, già vicepresidente nella precedente composizio-ne della consulta. Al suo fianco è stata eletta in qualità di vice Ilaria Marchina, del Comune di Gussago, per la prima volta nell’assemblea. Fondato nel 1982 da 10 Comuni, il sistema nel 2001 ha più che raddoppiato il numero Comuni aderenti.

In tutta la provincia alle consegne pensiamo noiEssenze di faggio e rovere

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19La Voce della Franciacortagennaio 2010

Cinema e teatro non solo in multisala

I cinema parrocchiali, quelli che una volta erano pieni di bambini, ra-gazzi e uomini di ogni età, quelli in cui sono stati proiettati i film che hanno segnato la storia del cinema italiano, quelli in cui, con un piccolo palco, si mettevano in scena anche le storie e i racconti della nostra gente, quelli in cui si vedevano, davanti alle immagini le spire di fumo di sigarette e pipe, oggi si chiamano Sale della Comunità. Un movimento culturale che da an-ni segna la Franciacorta e le zone ai suoi confini: cinema, teatro, musica per confermare il fermento culturale che propone e coinvolge la gente, in un gioco di ruoli ben equilibrato tra spettatore e attore. Sono sette le Sale della comunità della zona (Cologne, Provaglio d'Iseo, Ospitaletto, Sale Ma-rasino, Palazzolo, Marone e Pontoglio)

che lavorano con Voce Sas, il servizio assistenza sale diocesano. L'ultima a riaprire i battenti è stata quella di Colo-gne; dopo una chiusura durata un po' più di due anni La programmazione di pellicole, forse le più coinvolgenti del momento a un prezzo che varia dai 6 ai 3 euro, con calore e accoglienza da parte dei volontari che prestano il loro servizio. La si può vedere regolarmen-te su www.lavocedelpopolo.it, cliccan-do su “cultura” e poi “cinema Sdc”.Il cinema per la famiglie, per i bambini e per tutti caratterizza la programma-zione dell’anno (principalmente nei fine settimana), ma non mancano an-

che proposte cinematografiche d’es-sai, per non venir meno all’impegno e all’identità della sala stessa. Da que-sto mese sarà possibile trovare tutta la programmazione anche qui, sulle colonne di “Voce Franciacorta”. Ma le Sale della comunità sono anche teatro e possono offrire riflessioni culturali su fatti ed eventi. Uno su tuttti lo spettacolo proposto nella Sala della comunità Aurora di Palazzolo il 26 gennaio, giornata del-la memoria: "Il coraggio di vivere" di Emanuele Turelli tratto da un roman-zo di Nedo Fiano, alle 10 per le scuole del paese, e alle 21 per tutti.

Sale della comunità. La collaborazione con Voce Sas una delle potenzialità

E-mail:[email protected]

La sala della comunità "Pax" di Provaglio d'Iseo

di Mauro Toninelli

Sono sette in Franciacorta

e nelle zone limitrofe le realtà che offrono

spettacoli teatrali e filmsia per la famiglia

che d'essai

SALA DELLA COMUNITÀ COLOGNE Piovono polpette sabato 16 gen-naio ore 20.45; domenica 17 gennaio ore 15.00, 20.45.Sherlock Holmes sabato 23 gennaio ore 20.45; domenica 24 gennaio ore 15.00, 20.45.SALA DELLA COMUNITÀ MARONEIo & Marilyn sabato 16 gennaio ore 20.45; domenica 17 gennaio ore 16.00, 20.45.La principessa e il ranocchio saba-to 23 gennaio ore 20.45; domenica 24 gennaio ore 16.00, 20.45.AGORÀ - OSPITALETTOIl mio amico Eric sabato 16 gennaio ore 21.00; domenica 17 gennaio ore 21.00.A serious man sabato 23 gennaio ore 21.00; domenica 24 gennaio ore 21.00.AURORA - PALAZZOLOLa principessa e il ranocchio saba-to 16 gennaio ore 21.00; domenica 17 gennaio ore 16.00, 20.30.Astroboy sabato 23 gennaio ore 21.00; domenica 24 gennaio ore 20.30.Io & Marilyn sabato 30 gennaio ore 21.00; domenica 31 gennaio ore 16.00, 20.30.DON BOSCO - PONTOGLIOPlanet 51 domenica 17 gennaio ore 16.15.2012 domenica 24 gennaio ore 16.15.La principessa e il ranocchio dome-nica 31 gennaio ore 16.15.PAX - PROVAGLIO D'ISEOIo & Marilyn sabato 16 gennaio ore 20.45; domenica 17 gennaio ore 16.00.Piovono polpette sabato 23 gen-naio ore 20.45; domenica 24 gennaio ore 16.00.SEBINO - SALE MARASINOLa principessa e il ranocchio saba-to 16 gennaio ore 20.45; domenica 17 gennaio ore 16.00, 20.45.Quando sei nato non puoi più na-sconderti venerdì 22 gennaio ore 20.45.Piovono polpette sabato 23 gen-naio ore 20.45; domenica 24 gennaio ore 16.00, 20.45.

Programmazione

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20 La Voce della Franciacortagennaio 2010

Volley Di Meglio Rovato. Una compagine che ha una rosa composta in gran parte da giovani del vivaio

La salvezza non è più un miraggio

Sport

Dopo l'impatto shock con la se-rie nazionale della B2 di volley fem-minile, raggiunta per la prima volta in tanti anni di storia, il Volley Di Meglio Rovato inizia a macinare punti: la possibilità della salvezza, adesso, non è più un miraggio lonta-no, ma un obiettivo che animerà le partite delle giovani atlete della ca-pitale della Franciacorta fino alla fi-ne della stagione sportiva, nella pri-mavera 2010. Attualmente il Volley Rovato Di Meglio naviga nella acque basse della classifica, in penultima

posizione con 11 punti. La zona sal-vezza, però, che fino a poche setti-mane fa appariva irraggiungibile, è oggi a soli tre punti: tralasciando l'Easy Volley Desio, ultimo a soli 2 punti, appaiato al Rovato c'è l'Alba Como. A quota 13, invece, è attesta-ta la Minipack Bergamo, mentre a quota 14 (e quindi tecnicamente sal-va) c'è il Percassi Cermenate. Pro-prio contro il Cermenate le ragazze

rovatesi di mister Marilena Buffoli, moltissime delle quali provenien-ti dal florido vivaio franciacortino, hanno ottenuto l'ultima vittoria a fine 2009. Nel match disputato con-tro il Cermenate, il Volley Di Meglio Rovato ha sfiorato l'impresa, chiu-dendo la gara con un comunque im-portante vittoria al tie break 2 – 3: un risultato comunque prezioso in chiave salvezza dato che ha consen-

tito di ridurre il distacco proprio nei confronti del Cermenate. Il match di fine dicembre, l'ultimo prima della pausa invernale tuttora in corso per l'intero campionato di serie nazio-nale B2 femminile, è lo specchio di questa ritrovata fiducia delle rova-tesi, partite subito bene con un pri-mo set gestito in scioltezza e vinto per 25-20. Il Cermenate non ci sta, e nel secondo set entra in campo con un altro piglio tanto da arrivare sul 24-22. I punti finali, però, premiano ancora Rovato, che vince 24-26. Nel terzo e nel quarto parziale però le ragazze di Marilena Buffoli spari-scono dal campo, lasciando che le avversarie pareggino i conti: è 2-2. Fortunatamente il Rovato si sveglia al tie break, dove si riscatta con una serie vincente di battute, attacchi e muri che gli consentono di chiude-re l'incontro per 15-12. Nonostante la classifica sia rimasta ancora da bollino rosso, la compagine fran-ciacortina ha accorciato le distanze dalle squadre in zona salvezza, che diventano in questo 2010 un obbiet-tivo non più irraggiungibile.

Le sfide interne della Volley Di Meglio Rovato raccolgono centinaia di tifosi

Sito:www.lavocedelpopolo.it

La pallavolo femminile riscuote tante adesioni sul territorio della Franciacorta

di Riccardo Timpini

La squadra naviga nella parte bassa della classifica di serie B2, ma ha le carte

in regola per risalire le posizioni. Le ragazze allenate da Marilena

Buffoli ci credono

Pisogne. L'Iseo Serrature New Volley 2000, che milita in serie B2, è a due punti dalla zona play off

Se il Volley Rovato Di Meglio naviga nelle zone basse della clas-sifica della serie nazionale B2 di pallavolo femminile, l'Iseo Serra-ture New Volley 2000 di Pisogne ha, invece, propositi più ambiziosi per questo 2010.Le ragazze di Pisogne hanno, infat-ti, chiuso l'anno appena trascorso in quarta posizione, con 27 punti: due in meno, cioè, della zona play off capace potenzialmente di apri-re le porte verso la tanto agogna-ta serie B1.Dopo i numerosi successi ottenu-ti la scorsa stagione, che hanno portato la compagine di Pisogne a conquistare la promozione al cam-pionato di B2, la possibilità di un doppio salto di categoria non è una possibilità peregrina. Sarebbe sicu-ramente un traguardo prestigioso per tutto il gruppo.Il merito dei risultati positivi, oltre

che delle atlete, è sicuramente di mister Patrizia Amadori: il tecnico gardesano, che con le sue ragazze tante soddisfazioni ha portato la scorsa stagione in riva al Sebino, sta continuando nel suo ottimo la-voro anche quest'anno.Al suo fianco, da ricordare anche la presenza di Francesco Pescar-zoli che ricoprirà il ruolo di secon-do allenatore.In campo, invece, un giusto mix di conferme e novità. Fra le pri-me vanno annoverati i nomi di dei centrali Francesca Manzoni e Sil-via Raccagni, il libero Eliana To-nolini, le bande Simona Zavaglio e Laura Benerecetti e l’opposto Pa-trizia Casari.Sei, invece, i volti nuovi, subito ben integrati nella realtà dell'Iseo Serrature Volley di Pisogne: le pal-leggiatrici Debora Spreafico (clas-se 1982) che nella scorsa stagione

ha giocato in serie B2 nel Brembo Volley e Cristina Treccani (classe 1990) proveniente dal Pralboino serie C; il forte centrale Iveta Miku-sova (classe 1969) proveniente da Reggio Emilia (serie B1), un'atleta slovacca con esperienza plurien-nale in serie A; le bande Barbara Ferrazzi (classe 1986) dal Pistoia Quarrata di serie C, Marua Las-soued (classe 1989) dal Calvisano di serie C ed infine Serena Saltala-macchia (classe 1990), in arrivo dal quotato Modica (serie B1).L'amalgama fra i due gruppi ha portato il Pisogne a raggiungere il ragguardevole traguardo di sei vittorie consecutive, tutte nel fina-le di 2009.Ultimo successo, in ordine di tem-po, quello con il fanalino di coda Easy Volley Desio. Senza storia il match: 3 – 0, con ben 18 punti del-la Mikusova.

Un gruppo che insegue la promozione in B1

Un'azione di gioco

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21La Voce della Franciacortagennaio 2010

Calcio Rodengo Saiano. Sono ben 180 i tesserati fra i 6 e i 18 anni

Una società che investenel futuro con i giovaniVent'anni di attività per un sodalizio che ha sempre investito sulle giovanili

di Daniele Piacentini

La prima squadra del Rodengo Saiano, tema calcistico simbolo della Franciacorta e dell'Ovest bresciano, veleggia convinta in testa alla classi-fica di Seconda Divisione (ex serie C2): un primato condiviso assieme al La Spezia, al Legnano e al Sud Ti-rol, appaiati in cima alla graduatoria con 30 punti.I successi del team rodenghese non si limitano però alla squadra di ver-tice: anche il settore giovanile van-ta prestigio e risultati certamente da primato. Le differenti squadre di bambini, ragazzi e giovani assom-mano complessivamente ben 180 iscritti di età compresa tra i 6 e i 18 anni, collocandosi così come uno tra i più importanti ed attivi della pro-vincia bresciana. La duplice vocazio-ne dell'Ac Rodengo Saiano è storia antica, così come quella del calcio nel centro franciacortino. Cadono infatti quest'anno i primi vent'anni del team, almeno nel calcio che con-ta, dato che proprio nella stagione calcistica 1989/ 1990 Rodengo Sa-iano iscrive la sua prima squadra al campionato di Terza Categoria. Da

allora tre anni di successi con la promozione alla Seconda Categoria e, dopo un campionato combattuto spalla a spalla con il Capriano del Colle, il passaggio alla Prima Cate-goria. Nel 1995 sale ai vertici della società il presidente Franco Colo-sio, e sono altri tre anni di successi: tre consecutive vittorie di campio-nato consentono l'approdo alla Se-

rie D. Negli stessi anni anche il set-tore giovanile si struttura e, sotto il lavoro del coordinatore Walter Ma-fessoni, raggiunge l'attuale forma-zione: squadra berretti, allievi A e B, giovanissimi, esordienti, pulcini A e B e la sempre florida e attiva scuola calcio, vero fiore all'occhiello della formazione franciacortina. Fino al prossimo successo.

Un momento di un'esibizione al Rigamonti dei piccoli calciatori del Rodengo

E-mail:[email protected]

Il Cs Franciacorta, squadra di cal-cio femminile con sede ad Erbusco, ha festeggiato i dieci anni di attivi-tà con un buon quarto posto nel-la classifica del campionato di se-rie C. Per le ragazze della società guidata da Lidia Gandossi si tratta di un buon risultato dopo la retro-cessione dello scorso anno: la quar-ta piazza, a due punti dalla terza, lascia aperte infatti le possibilità di ulteriori salite in classifica, lascian-do liberi i sogni di volare verso me-te più significative.Il 2009, per il Cs Franciacorta, è sta-to un anno comunque importan-te, retrocessione a parte: dieci an-ni prima, nel 1999, la presidentes-sa Gandossi aveva, infatti, iniziato l'avventura con la Federazione ita-liana gioco calcio (Figc) iscrivendo il team alla serie D. Alla fine del campionato arrivò anche un buon piazzamento: il sesto posto.L'impegno sportivo si è comunque fuso fin da subito con la volontà di creare un gruppo di ragazze che giocassero all'insegna dell'amicizia e della lealtà per crescere insieme, sia in ambito calcistico che nella vi-ta: divertendosi, in una parola, gio-cando.L'avventura sportiva è andata avanti di pari passo con la dimen-sione aggregativa: nel 2000/2001 la vittoria della Coppa Lombardia, e la stagione seguente la promozio-ne in serie C.Nel 2005/2006, l'exploit: sotto la guida di mister Marino Zanetti la società centra la vittoria del cam-pionato di serie C con il passaggio nella categoria nazionale di serie B, dove nel 2007 si otterrà uno sto-rico quarto posto.Nel 2008/2009, infine, il sofferto ri-torno in serie C, parzialmente mi-tigato dai buoni risultati ottenuti da un settore giovanile in continua espansione.

Calcio femminile:il Cs Franciacortae i 10 anni di trionfi

Calcio Lega Pro 2. I franciacortini si rinforzano nel mercato di riparazione con quattro acquisti

Mattia Altobelli: a Rodengo il rilancio di un figlio d’arte Il mercato di gennaio sorride al Rodengo. Sono arrivati quattro gioca-tori: il centrocampista Mattia Altobel-li (classe 1983), l’attaccante Christian Araboni (classe 1979), il portiere Ste-fano Portesi (classe 1990) e il difenso-re Alessandro Wilson (classe 1983). Il fiore all’occhiello è il bresciano Mattia Altobelli (in gol già alla prima uscita), figlio d’arte. Normolineo di fisico (è alto 1,80 per 70 chilogrammi di peso), Altobelli ha iniziato nell'Inter per pas-sare allo Spezia nella stagione 2003-04

dove ha disputato il campionato di se-rie C1 totalizzando 19 presenze e due gol. L'anno successivo è a Ferrara per vestire la maglia della Spal: in biancaz-zurro colleziona 32 partite in C1 con 5 reti: numeri che gli valgono il salto in serie B per vestire la maglia bian-coverde dell'Avellino. In Irpinia resta solo per mezza stagione totalizzando 8 presenze, quindi passa alla Sassari Torres in C1. Dopo aver giocato nel 2006-07 in Svizzera al Chiasso (nella massima divisione con due reti in 18

partite) ecco la parentesi di un anno e mezzo a Lecco. Poi è passato alla Pro Vercelli. Cresciuto come attaccante esterno abile anche come trequartista che poi, con il passare delle stagioni, è stato trasformato in centrocampista. Nel frattempo è cominciato il girone di ritorno della compagine franciacor-tina, che per il terzo anno consecuti-vo punta ai play off. Tutte le gare degli uomini di Braghin si possono seguire sulle frequenze 88.3-88.5 di Radio Vo-ce all'interno di Diretta Sport. Mattia Altobelli

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ANNO II

NUMERO 01 - GENNAIO 2010

Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales

Registrazione del Tribunale n. 48/2009 del 10-11-2009

Direttore responsabile: Adriano Bianchi

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Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

22 La Voce della Franciacortagennaio 2010

SERVIZI - NUMERI UTILI - ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive)

COMUNI

ADROVia Dandolo 55, 25030 tel. 030/7454311 www.comune.adro.bs.it BRIONEVia San Zenone 1, 25060 tel. 030/84013 www.comune.brione.bs.it CAPRIOLOVia Vittorio Emanuele, 43 25031 tel. 030/74641 www.capriolo.org CASTEGNATOVia Trebeschi 8, 25045 tel. 030/2146811 www.comune.castegnato.bs.it CAZZAGO SAN MARTINOVia Carebbio 32, 25046 tel. 030/7750750 www.comune.cazzago.bs.it CELLATICAPiazza Martiri Libertà 9, 25060 tel. 030/2526811 www.comune.cellatica.bs.it CHIARIPiazza Martiri Libertà 26, 25032 tel.030/70081 www.comune.chiari.brescia.it COCCAGLIOViale Matteotti 10, 25030 tel. 030/7703004 www.comunedicoccaglio.it COLOGNEPiazza Garibaldi 31, 25033 tel. 030-7058111 www.comune.cologne.bs.it CORTE FRANCAPiazza di Franciacorta, Timoline, 25040 tel. 030/984488 www.comune.cortefranca.bs.it ERBUSCOVia Verdi 16, 25030 tel. 030/7767311 www.co-mune.erbusco.bs.it ISEOPiazza Garibaldi 10, 25049 tel. 030/980161 www.comune.iseo.bs.it GUSSAGOVia Peracchia 3, 25064 tel. 030/2522919 www.gussago.com MARONEVia Roma 10, 25054 tel. 030/987104 www.co-mune.marone.bs.it MONTE ISOLAVia Siviano 76, 25050 tel. 030/9825226MONTICELLIVia della Valle 2, 25040 tel. 030/652423 www.comune.monticellibrusati.bs.it

Sito:www.lavocedelpopolo.it

OMEPiazza Moro 1, 25050 tel. 030/652025 www.comune.ome.bs.it OSPITALETTOVia Mons. Rizzi 24, tel. 030/6841223 www.co-mune.ospitaletto.bs.it PADERNO FRANCIACORTAVia Mazzini 5, 25050 tel. 030/6853911 www.comune.padernofranciacorta.bs.it PALAZZOLO SULL’OGLIOVia Torre del Popolo 2, 25036 tel. 030/7405511 www.palazzoloweb.it PARATICOVia Risorgimento 1, 25030 tel. 035/924311 www.comune.paratico.bs.it PASSIRANOPiazza Europa 16, 25050 tel. 030/6850557 www.comune.passirano.bs.it PISOGNEVia Vallecamonica 2, 25055 tel. 0364/883011 www.comune.pisogne.bs.it POLAVENOPiazza Marconi 4, 25060 tel.030/8940955 www.comune.polaveno.bs.it PONTOGLIO Piazza XXVI Aprile 16, 25037 tel. 030/7479200 www.comunedipontoglio.euPROVAGLIO D’ISEOVia Europa 5, 25050 tel. 030/9291011 www.comune.provagliodiseo.bs.it RODENGO SAIANOPiazza Vighenzi 2, 25050 tel. 030/6817711 www.rodengosaiano.net ROVATOVia Lamarmora 7, 25038 tel. 030/77131 www.comunedirovato.it RUDIANOPiazza Martiri Libertà 21, 25030 tel. 030/7060711 www.comune.rudiano.bs.it SALE MARASINOVia Mazzini 75, 25057 tel. 030/9820921 www.comune.sale-marasino.bs.itSULZANOVia Battisti 91, 25058 tel. 030/985141 www.co-mune.sulzano.bs.it URAGO D’OGLIOPiazza Marconi 27, 25030 tel. 030/717114 www.comune.uragodoglio.bs.it ZONEVia Monte Guglielmo 42, 25050 tel. 030/9870913 www.comune.zone.bs.it

ORARI SANTE MESSE

DISTRETTI SANITARICHIARIPiazza Martiri della Libertà, 25 - Telefono: 030/7007011 [email protected] GUSSAGOVia Richiedei, 10 - Telefono: 030/2499911 [email protected] ISEOVia Giardini Garibaldi, 2 - Telefono: 030/9887456 [email protected] PALAZZOLO SULL’OGLIOVia Lungo Oglio Battisti, 39 - Telefono: 030/7007645 [email protected]

118 (Emergenza sanitaria)

112 (Carabinieri)

113 (Polizia)

115 (Vigili del Fuoco)

117 (Guardia di Finanza)

1515 (Corpo Forestale)

EMERGENZA

ADROSantuario Madonna della Neve: Prefesti-vo 7.00 8.00 9.00 17.00 Festivo 6.30 8.00 9.00 10.00 11.00 16.00 17.30 19.00Parrocchiale S. Giovanni Battista: Prefe-stivo 18.00 Festivo 7.00 9.00 10.30 18.00BORNATO DI CAZZAGOParrocchiale S. Bartolomeo: Prefestivo 8.30 10.00 Festivo 7.00 8.00 9.30 11.00 18.00BRIONEParrocchiale S. Zenone: Prefestivo 10.30 17.00 Festivo 10.30 17.00CALINO DI CAZZAGOParrocchiale S. Michele: Prefestivo 18.30 Festivo 7.30 10.30 18.30CAMIGNONE DI PASSIRANOParrocchiale S. Lorenzo Prefestivo 18.00 Festivo 8.00 11.00 18.00CAPRIOLOParrocchiale S. Giorgio: Prefestivo 07.00 08.30 18.30 Festivo 07.00 08.30 10.00 11.15 15.30 18.30CASTEGNATOParrocchiale S. Giovanni Battista: Prefe-stivo 07.30 18.00 Festivo 08.00 09.30 11.00 18.00 CAZZAGO SAN MARTINOParrocchiale Natività di Maria Vergine: Prefestivo 08.30 18.00 Festivo 08.00 09.30 11.00 18.00 CELLATICAParrocchiale S. Giorgio: Prefestivo 17.00 18.00 Festivo 8.30 9.30 10.30 18.00CHIARIDuomo SS. Faustino e Giovita: Prefestivo 08.00 09.00 18.00 Festivo 06.00 07.00 08.00 09.00 10.00 11.00 12.00 18.00 COCCAGLIOParrocchiale S. Maria Nascente: Prefestivo 07.00 08.30 18.00 Festivo 07.00 09.00 10.00 11.00 18.00COLOGNEParrocchiale SS. Gervasio e Protasio: Pre-festivo 07.00 8.30 18.00 Festivo 07.00 08.30 09.45 11.00 18.00 BORGONATO DI CORTEFRANCAParrocchiale S. Vitale: Festivo 7.30 10.30 17.30COLOMBARO DI CORTEFRANCAParrocchiale S. Maria Assunta: Prefestivo:

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23La Voce della Franciacortagennaio 2010

ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive)

E-mail:[email protected]

18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30 - 18.00 NIGOLINE DI CORTEFRANCAParrocchiale SS. Martino ed Eufemia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30TIMOLINE DI CORTEFRANCAParrocchiale SS. Cosma e Damiano: Pre-festivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30ERBUSCOParrocchiale S. Maria Assunta: Prefesti-vo: 08.30 - 18.30 - Festivo: 08.30 - 10.30 - 18.30ISEOParrocchiale S. Andrea: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00GUSSAGOParrocchiale S. Maria Assunta: Prefesti-vo: 07.00 - 08.30 - 18.30 - Festivo: 07.00 - 08.30 - 10.00 - 11.15 - 16.30 - 18.30MARONEParrocchiale S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo 8.00 - 9.15 - 10.30 - 18.30 MONTE ISOLACarzago Riviera - S. Lorenzo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.30 - 10.30 - 17.00Siviano - SS. Faustino e Giovita: Prefesti-vo: 18.00 - Festivo: 7.30 - 10.00MONTEROTONDO DI PASSIRANOParrocchiale S. Vigilio: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 10.30MONTICELLI BRUSATIParrocchiale SS. Tirso ed Emiliano - Pre-festivo: 18.00 - Festivo: 7.00 - 9.30 - 10.00 - 18.00OMEParrocchiale Ritrovamento di S. Stefa-no - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30 - 18.00OSPITALETTOParrocchiale S. Giacomo - Prefestivo: 07.00 - 07.45 - 08.30 - 18.30 - Festivo: 07.30 - 09.00 - 10.00 - 11.00 - 16.30 - 18.30

PADERNO FRANCIACORTAParrocchiale S. Pancrazio - Prefestivo: 19.00 - Festivo: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00PALAZZOLO SULL’OGLIOParrocchiale Sacro Cuore - Prefestivo: 08.30 - 18.30 - Festivo: 08.00 - 09.30 - 11.00 - 18.30PASSIRANOParrocchiale S. Zenone - Prefestivo: 09.00 - 19.00 - Festivo: 07.30 - 09.30 - 11.00 - 18.00PEDROCCA DI CAZZAGOParrocchiale S. Francesco d’Assisi - Pre-festivo: 8.00 - 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.00PILZONE D’ISEOParrocchiale Madonna Assunta - Prefesti-vo: 18.00 - Festivo: 8.00 - 10.30 - 18.00PISOGNEParrocchiale S. Maria Assunta - Prefesti-vo : 18.30 - Festivo: 07.30 - 09.30 - 11.00 - 18.30 POLAVENOParrocchiale S. Nicola Vescovo - Prefesti-vo: 19.00 - Festivo: 8.00 - 11.00PONTOGLIO Parrocchiale S. Maria Assunta - Feriale: 8.00 - 19.00 - Festivo: 7.00 - 8.30 - 11.00 - 18.30PROVAGLIO D’ISEOParrocchiale SS. Pietro e Paolo - Prefesti-vo: 18.00 - Festivo: 7.30 - 10.00 - 18.00RODENGO Abbazia Olivetana - Prefestivo: 07.00 - 19.30 - Festivo: 06.30 - 08.00 - 09.30 - 10.30 - 18.00ROVATOParrocchiale S. Maria Assunta - Prefe-stivo: 07.00 - 08.30 - 19.00 - Festivo: 07.00 - 08.15 - 09.30 - 11.00 - 18.30RUDIANOParrocchiale Natività di Maria Vergine - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.30 - 8.30 - 9.30

-10.45 - 18.00SAIANOParrocchiale Cristo Re - Prefestivo: 19.30 - Festivo: 07.30 - 09.00 - 10.30 - 16.00 SALE MARASINOPrefestivo S. Maria Assunta e S. Zeno-ne - 08.30 - Festivo: 07.00 - 09.00 - 11.00 - 19.00 SAN PANCRAZIO DI PALAZZOLOParrocchiale S. Pancrazio - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00SULZANOParrocchiale S. Giorgio - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.30 - 18.00URAGO D’OGLIOParrocchiale S. Lorenzo - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00 ZONEParrocchiale S. Giovanni Battista - Prefe-stivo: 18.00 - Festivo: 08.00 - 10.30 - 18.00

Passirano: Parrocchiale S. Zenone

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La scelta giusta dopo la terza mediaCorsi gratuiti di qualifica triennali per:

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Scuola Aperta• Sabato 9 Gennaio dalle ore 8.00 alle 13.00• Sabato 16 Gennaio dalle ore 8.00 alle 13.00• Sabato 23 Gennaio dalle ore 8.00 alle 13.00• Sabato 23 Gennaio dalle ore 14.30 alle 17.00• Sabato 30 Gennaio dalle ore 8.00 alle 13.00• Sabato 6 Febbraio dalle ore 8.00 alle 13.00

Scuola Aperta• Sabato 9 Gennaio dalle ore 8.00 alle 13.00• Sabato 16 Gennaio dalle ore 8.00 alle 13.00• Sabato 23 Gennaio dalle ore 8.00 alle 13.00• Sabato 23 Gennaio dalle ore 14.30 alle 17.00• Sabato 30 Gennaio dalle ore 8.00 alle 13.00• Sabato 6 Febbraio dalle ore 8.00 alle 13.00

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Al Centro Commerciale EUROPAAl Centro Commerciale EUROPAAl Centro Commerciale EUROPAGRANDI OCCASIONIGRANDI OCCASIONIGRANDI OCCASIONI

ORARIO CONTINUATOCityper Brico Lun. - Giov. e Sab. dalle 8.30 alle 21.00 • Ven. dalle 8.30 alle 21.00

Galleria Commerciale Lun. - Giov. e Sab. dalle 9.00 alle 20.00 • Ven. dalle 9.00 alle 21.00

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