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Franciacorta

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IL FRANCIACORTA– Cenni storiciIl vino Franciacorta ha il sapore della storia, anche se a noi giunge più nitido il suo passato recente. Era il 1961 quando 11 produttori dell’attuale Franciacorta, che coltivavano 29 ettari di vigneto,diedero inizio alla produzione di 2 mila ettolitri di Pinot di Franciacorta, muovendo così i primi passi verso il successo che il metodo Franciacorta ha raccolto negli anni successivi.Ma se la storia moderna del Franciacorta risale alla seconda metà del XX secolo, è da ben prima, dal XVI secolo, che nella zona dell’attuale Franciacorta si producevano vini rinomati in quantità superiore alle esigenze della popolazione. Questo fa supporre che già all’epoca sussistessero finalità commerciali, infatti,uno studio effettuato sul Catasto Napoleonico del 1809 certifica l’esistenza di quasi 1000 ettari vitati ben superiori alle necessità dei circa 40.000 abitanti dell’epoca.

Ma torniamo alla storia più vicina a noi e al primo riconoscimento ufficiale che giunse nel 1967, quando con un Decreto del Presidente della Repubblica la Franciacortaè riconosciuta zona a Denominazione di Origine Controllata (DOC).Dovrà passare poco più di un ventennio perché i 29 produttori decidano di associarsi e di dare vita, il 5 marzo del 1990,al Consorzio volontario per la tutela dei vini Franciacorta.Il Franciacorta è stato il primo vino italiano, prodotto esclusivamente con il metodo della rifermentazione in bottigliaa ottenere nel 1995 laDenominazione di Origine Controllata e Garantitae inoltrenello stesso anno il riconoscimento del metodo di produzione Franciacorta, superandol’espressione “vino spumante”. Oggi sulle etichette si legge la denominazione Franciacorta, unico termine che definisce il territorio, il metodo di produzione e il vino.

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IL FRANCIACORTA – Metodo di produzione

Il metodo Franciacorta è frutto dell’arte di sapere creare armonia tra l’antico sapere tramandato nel corso delle generazioni e le evoluzioni tecnologiche.Il perpetuarsi della tradizione nelle mani di curiosi vignaioli sempre pronti a lavorare su ogni singola bottiglia.

Il metodo di produzione del vino Franciacorta è regolamentato da norme rigide e scrupolose che hanno l’obiettivo di ottenere vini di assoluta qualità: è questo l’imperativo del Consorzio Franciacorta e dei suoi produttori che impiegano esclusivamente vitigni nobili, raccolta a mano, rifermentazione naturale in bottiglia e successiva lenta maturazione e affinamento sui lieviti, non inferiore ai 18 mesi, 30 per i Millesimati e ben 60 mesi per le Riserve.

Le uveIl Franciacorta è prodotto con uve Chardonnay, Pinot nero e Pinot Bianco, quest’ultimo consentito fino a un massimo del 50%. Le vigne della Franciacorta hanno una resa massima di 95 quintali di uva a ettaro e la vendemmia, effettuata obbligatoriamente a mano, si svolge, a seconda delle annate, tra la prima decade di agosto e la prima di settembre. I grappoli vengono adagiati in cassette e trasportati in cantina dove il raccolto di ogni vigneto è vinificato separatamente: le uve vengono sottoposte a pressature molto delicate per garantire il frazionamento dei mosti, indispensabile garanzia di qualità dei vini base.

La SpremituraDalla soffice spremitura delle uve si ottiene il mosto-fiore per la produzione delle basi Franciacorta, le quali a primavera vanno a formare la cuvée, l’assemblaggio di vini-base Franciacorta, anche di diverse annate, selezionate dopo attente degustazioni, per determinare le caratteristiche che ogni produttore vuole dare al “proprio” Franciacorta.

Il TiraggioIl tiraggio è l’imbottigliamento dei vini base assemblati (cuvée) a cui sono aggiunti zucchero e lieviti che svolgeranno la seconda, lenta, fermentazione o rifermentazione. Durante questa fase si sviluppa anidride carbonica (presa di spuma), con conseguente incremento della pressione interna, sino al raggiungimento di 6-7 atmosfere.

La Fermentazione in bottigliaLe bottiglie sigillate con tappo metallico a corona vengono accatastate in posizione orizzontale nelle cantine, dove rimangono per molto tempo. Terminata la fermentazione (presa di spuma), in questi mesi, per effetto della lisi dei lieviti, il Franciacorta raggiunge il suo particolare profilo sensoriale, arricchendo la propria complessità aromatica. In base ai tempi di riposo sui lieviti in bottiglia si possono distinguere le seguenti tipologie di Franciacorta:- Franciacorta non millesimato: almeno 18 mesi - Franciacorta Satèn e Franciacorta Rosé non millesimato: almeno 24 mesi- Franciacorta Millesimato, Franciacorta Millesimato Satèn e Franciacorta millesimatoRosé: almeno 30

mesi

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- Franciacorta Riserva, Franciacorta Riserva Satèn, Franciacorta Riserva Rosé: almeno 60 mesi.

Scuotitura e SboccaturaTerminato il periodo di affinamento, le bottiglie vengono poste su appositi cavalletti (detti anche pupitres), ruotate giornalmente di 1/8 di giro e inclinate progressivamente per veicolare il sedimento con i lieviti verso il collo della bottiglia entro 3-4 settimane.

Questa particolare rotazione prende il nome di scuotitura o remuage (praticata da personale specializzato ognuno ruota fino a 15.000 bottiglie al giorno).

L’atteso momento della sboccatura è arrivato: le bottiglie sono poste in posizione verticale con il collo immerso in una soluzione refrigerante che porta alla formazione di un “tappo” di ghiaccio, intrappolando completamente il deposito di lieviti. A questo punto il tappo metallico viene rimosso e il residuo ghiacciato, grazie alla pressione interna, viene violentemente espulso con una minima perdita di vino.

Per riportare il volume al livello iniziale si introduce solo una piccola quantità di vino nel caso dei Franciacorta non dosati, mentre per gli altri si aggiunge lo “sciroppo di dosaggio” composto da vino base Franciacorta e zucchero in quantità tale da determinare la tipologia di gusto dei Franciacorta, Dosaggio zero, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Sec o Demi-sec.

Infine, le bottiglie sono chiuse con il classico tappo a fungo, ancorato con la tipica gabbietta metallica. Terminato il confezionamento, prima della commercializzazione, su ogni bottiglia deve essere applicato il contrassegno di Stato italiano - o fascetta, che certifica la designazione Docg del Franciacorta essendo rilasciato solo se il vino ha superato tutti i controlli qualitativi, dall’analisi chimico-fisica a quella organolettica. Su questo sigillo sono stampati il nome della Denominazione di Origine Controllata e Garantita Franciacorta, un codice alfanumerico univoco, l’indicazione della capacità della bottiglia e il logo distintivo della Denominazione, la “F merlata”.

DosaggiLe diverse tipologie di Franciacorta sono caratterizzate da differenti dosaggi di liqueur aggiunti dopo la sboccatura, dotate quindi di originali e spiccate personalità.

• Non Dosato (zucchero fino a 3 g/l, residuo naturale del vino) - È il più secco della gamma dei Franciacorta.

• Extra brut (zucchero fino a 6 g/l) - Molto secco.

• Brut (zucchero fino a 12 g/l) – Secco ma un po’ più morbido rispetto all’Extra brut, è sicuramente la tipologia di Franciacorta più versatile.

• Extra dry (zucchero 12-17 g/l) - Morbido, con un dosaggio leggermente maggiore rispetto al classico Brut, è indicato per una grande varietà di cibi.

• Sec o Dry (zucchero 17-32 g/l) - Meno secco e leggermente abboccato.

• Demi-sec (zucchero 33-50 g/l). Sapore abboccato dovuto al dosaggio zuccherino piuttosto elevato, si abbina bene con i dolci.

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IL FRANCIACORTA – Le tipologie

Franciacorta Uvaggio: uve Chardonnay e/o Pinot nero, è permesso l’uso del Pinot bianco fino a un massimo del 50%. Caratteristiche: rifermentazione in bottiglia per minimo 18 mesi di affinamento sui lieviti; elaborazione e maturazione durano almeno 25 mesi dalla vendemmia. Pressione in bottiglia tra le 5 e le 6 atmosfere.Note degustative: giallo paglierino con riflessi dorati, perlage fine e persistente, bouquet caratteristico della fermentazione in bottiglia, sentori di crosta di pane e di lievito, arricchiti da delicate note di agrumi e di frutta secca (mandorla, nocciola, fichi secchi). Sapido, fresco, fine e armonico. Dosaggi: Pas Dosé, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Sec o Dry, Demisec.

Franciacorta Satèn Uvaggio: Chardonnay (prevalenti) e Pinot bianco fino ad un massimo del 50%. Caratteristiche: la morbidezza gustativa è data da un’accurata selezione dei vini base e dalla minore pressione in bottiglia, sotto le 5 atmosfere. Si produce esclusivamente nella tipologia Brut. Note degustative: perlage finissimo e persistente, quasi cremoso. Colore giallo paglierino, anche intenso con colori verdolini, sfumato ma deciso profumo di frutta matura, accompagnato da delicate note di fiori bianchi e di frutta secca anche tostata (mandorla e nocciola). Una piacevole sapidità e freschezza si armonizzano con un’innata morbidezza che ricorda le sensazioni delicate della seta. Dosaggi: Brut

Franciacorta Rosé Uvaggio: uve Chardonnay, Pinot bianco (massimo 50%), Pinot nero (minimo 25%). Caratteristiche: le uve Pinot nero fermentano a contatto con la buccia per il tempo necessario a conferire al vino la tonalità desiderata. E’ prodotto con vino base Pinot nero vinificato in rosato in purezza (100%) oppure nascere dal suo assemblaggio con vini base Chardonnay e/o Pinot bianco.Note degustative: la presenza del Pinot nero conferisce a questo Franciacorta un corpo e un vigore particolare oltre che i sentori tipici del vitigno.Dosaggi: Pas Dosé, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Sec o Dry, Demisec.

Franciacorta, Franciacorta Satèn e Franciacorta Rosè possono acquisire maggior personalità, complessità e raffinatezza, con periodi più lunghi di maturazione e affinamento. È il caso del Franciacorta Millesimato e del Franciacorta Riserva.

Franciacorta Millesimato Caratteristiche: La parola “millesimo” indica che tutto il vino è proveniente da un’unica annata. Il Millesimato si produce quando l’annata è particolarmente qualitativa e lo si valorizza con degli affinamenti più lunghi di quelli che subiscono le cuvée (i Franciacorta non millesimati). Devono passare almeno 37 mesi dalla vendemmia perché venga messo in commercio.Note degustative: i Franciacorta millesimati hanno una personalità sensoriale e gustativa che rispecchia in maniera evidente le caratteristiche climatiche dell’annata e le espressioni qualitative delle uve di quella specifica vendemmia.Dosaggi: Pas Dosé, Extra Brut, Brut, Extra Dry,ad eccezione dei Satèn Riserva, declinati solo nella tipologia Brut.Franciacorta RiservaCaratteristiche: I Franciacorta Riserva sono dei Millesimati dalla particolare eccellenza qualitativa che per esprimere al massimo le loro doti olfattive e gustative devono rimanere in sosta sui lieviti per molti anni. Il Disciplinare ne impone almeno 5, quindi il Franciacorta Riserva viene immesso al consumo dopo almeno 67 mesi (cinque anni e mezzo) dalla vendemmia.

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Dosaggi: Pas Dosé, Extra Brut, Brut, ad eccezione dei Satèn Riserva, declinati solo nella tipologia Brut.

LA FRANCIACORTA – Il Territorio

Al pari di altre zone italiane a vocazione vitivinicola anche i comuni, le cantine e le aziende in qualche modo legate all’enoturismo della Franciacorta si sono organizzati in un’associazione denominata La Strada del Franciacorta, con l’obiettivo di promuovere intorno al prezioso valore del vino anche il magnifico territorio.

I confini attuali dellaFranciacorta ricalcano quelli dell’organizzazione del contado in età viscontea ripresa e poi confermata dalla Serenissima nel XV secolo. Attualmente comprende i territori di 19 Comuni della provincia di Brescia.Il nome Franciacorta ci riporta alla sua storia lontana legata alle Corti Franche e a quando, dopo l’arrivo dei monaci cluniacensi, il territorio beneficiò di libero scambio nel commercio (curtes francae). Il toponimo “Franzacurta”comparve per la prima volta negli annali del Comune di Brescia dell’anno 1277 , per identificare l’area compresa tra i fiumi Oglio e Mella, a sud del lago d’Iseo. La sua storia recente è legata allo straordinario Franciacorta, ottenuto dai vigneti distribuiti sulle colline, tra torri medievali e antichi palazzi cinquecenteschi castelli e piccoli borghi, espressione di un territorio vocato alla viticoltura da tempo immemorabile.

LE CANTINELe cantine della Franciacorta oltre alle preziose bottiglie si sveleranno ai visitatori come vere e proprie cattedrali della tecnologia enologica più avanzata, per questo valgono tutte una visita. Sia per scoprire come vengono prodotti i loro eccellenti vini che per visitare gli splendidi edifici in cui sono ospitate, per lo più storiche dimore patrizie,antichi casolari ristrutturati o avveniristiche architetture firmate da noti architetti. Al loro interno dispongono di punti vendita dove propongono direttamente i propri prodotti.

MONASTERI, CASTELLI E MUSEIPercorrendo la Strada del Franciacorta sono diversi i percorsi e gli spunti di visita che ingolosiranno il visitatore. A Brescia (punto di partenza della Strada del Franciacorta) il centro storico, con piazza del Duomo e piazza Loggia, i musei, con le ricche collezioni di storia e arte, e in particolar modo il Museo di Santa Giulia, straordinario complesso architettonico che rappresenta da solo un percorso unico attraverso la storia, l’arte e la spiritualità della città dall’età preistorica a quella moderna. E’ una struttura museale unica in Europa, ospitata in un antico monastero fondato da Re Desiderio, sovrano longobardo, e da sua moglie Ansa, a sua volta costruito sui resti di prestigiose domus romane preesistenti e recentemente scoperte. Il complesso museale comprende la basilica di San Salvatore, l’oratorio di Santa Maria in Solario, la chiesa quattrocentesca di Santa Giulia e i chiostri rinascimentali. Il complesso di Santa Giulia, per le sue importanti testimonianze longobarde, e il Capitolium (tempio capitolino) dal 2012 sono stati dichiarati dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Proseguendo verso nord-ovest verso il lago, si giunge aRodengo Saianodove è possibile visitare l’Abbazia Olivetana di San Nicola, uno dei più imponenti complessi monastici d’Italia, decorata con opere dei

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maggiori artisti della Scuola Bresciana del Cinquecento e del Seicento (Foppa, Romanino, Moretto, Gambara).

Sempre a Rodengo Saiano vale una visita il Musil, Museo dell’Industria e del Lavoro che conserva una collezione di macchinari dei principali settori produttivi della zona. Inoltre una mostra permanente dedicata all’industria del cinema, che introduce alla magia della settima artegrazie macchine originali e installazioni coinvolgenti. La sala cinema permette di assistere alla proiezione di importanti filmati storici e di cartoni animati prodotti in Italia, tra cui una vasta collezione di "Caroselli".

Giunti aRovatosi può visitare il quattrocentesco Convento dell’Annunciata sul Monte Orfano, da cui si gode uno splendido panorama sulle colline della Franciacorta e sulla pianura: con i suoi armoniosi chiostri, è un’oasi di pace che conserva preziosi capolavori d’arte, quale un’Annunciazione del pittore cinquecentesco bresciano Girolamo Romanino.

A Erbusco(sede del Consorzio Franciacorta e della Strada del Franciacorta) si può passeggiare per il pittoresco borgo vecchio, tra le rovine dell’antico castello e la pieve romanica di Santa Maria Assunta, decorata con interessanti affreschi del ’400, infine la cinquecentesca Villa Lechi, la più scenografica dimora franciacortina.

Per entrare nella tradizione popolare e produttiva della zona aOmesi trova l’antico Maglio Averoldi del XV sec, fucina ancor oggi in funzione. Un vero e proprio museo vivente, dove si possono conoscere da vicino la storia e i metodi di lavorazione del ferro, antichissimo mestiere di queste terre.

A Nigoline di Corte Franca, il Palazzo Torri, costruito nel ‘600 come villa fortificata, a fine ‘800 divenne un importante cenacolo culturale, che ebbe ospiti illustri come Carducci, Fogazzaro, Zanardelli.

Avvicinandosi sempre più al lago,a Provagliod’Iseo il monastero cluniacense di San Pietro in Lamosa, gioiello del romanico, dal cui sagrato si apre l’affascinante panorama sulle Torbiere del Sebino, oasi naturalistica unica nel suo genere in Europa, ideale per delle passeggiate nella natura.

NATURAIn Franciacorta fitti boschi fanno da quinta ai filari di viti e alle coltivazioni di ulivi, parchi tutelano aree di particolare interesse paesaggistico e naturalistico, torrenti solcano col loro percorso tortuoso i fianchi delle colline. Di grande pregio è la Riserva Naturale Torbiere del Sebino, che si estende con i suoi specchi d’acqua là dove le colline tappezzate di viti declinano verso il lago d’Iseo. Circa 360 ettari di acqua, canneti e vegetazione palustre, dove hanno trovato il loro habitat naturale migliaia di uccelli, che in primavera si coprono di una straordinaria distesa di ninfee. Per vistarle basta seguire i sentieri segnalati, percorribili a piedi o in bicicletta: un vero paradiso per i bird-watchers.Altre mete per gli amanti della natura:L’Orto Botanico di Ome è dedicato alle conifere, di cui sono state piantate tutte le 7 famiglie esistenti e si trova nella valle del Fus; le Cascate di Monticelli Brusati, raggiungibili con un suggestivo sentiero che si addentra lungo un torrente nella Val Gaina e il Parco della Santissima a Gussago è uno dei luoghi più panoramici della Franciacorta. Sulla collina si erge la Santissima, edificata dai Domenicani nel ‘300.

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GASTRONOMIALa cucina della Franciacorta è una piacevolissima scoperta: nella terra del Franciacorta si è affermata una ristorazione altrettanto prestigiosa che si muove fra tradizione e sperimentazione e che si è intrecciata con una gustosa e radicata cucina del territorio, ben espressa in trattorie e agriturismo. Tipico della Franciacorta in tavola, è l’incontro tra la cucina contadina di carni dell’entroterra con quella di pesce del vicino lago d’Iseo. I due piatti tradizionali infatti sono così il Manzo all’olio di Rovato (località in cui si tiene dai tempi della Serenissima uno dei principali mercati della carne italiani)e laTinca ripiena al forno con polentaspecialità di Clusane, piccolo borgo di pescatori vicino a Iseo.

La sardina essiccata tradizionale del lago di Iseo è un Presidio Slow Food molto particolare. In realtà non è una vera sardina (che vive nel mare), ma un Agone.Di questo piatto affascina prima ancora del suo sapore, il gusto della sua preparazione. I pescatori escono al tramonto con piccole imbarcazioni dette naecc nel dialetto locale e calano le reti (sardenere). Il pescato è subito pulito e lasciato sotto sale per almeno 48 ore, trascorse le quali il pesce è messo ad essiccare in luoghi ombreggiati e ventilati disposti su rastrelliere in legno per 30 o 40 giorni. Le sardine, riposte in contenitori di acciaio inox e pressate per circa 4 giorni sono infine ricoperte d’olio. Restano a riposare per almeno 4 mesi, poi vengono pulite e posta a maturare in contenitori più piccoli per altri 12 mesi, sotto olio di oliva.Secondo la tradizione questa tecnica risalirebbe ad almeno mille anni fa, quando i pescatori dellapiscariadi Iseo ogni anno dovevano consegnare una precisa quantità di pesce essiccato al monastero di Santa Giulia di Brescia.

Eccellenti e di nicchia i prodotti tipici. I formaggi, innanzitutto, quali la Robiola bresciana, gli Stracchini, il Pressato, il Salva, il Silter e le DOP Gorgonzola, Grana Padano, Provolone Valpadana, Quartirolo Lombardo. E poi i missoltini, pesciolini di lago, i mieli, gli insaccati e i salumi (quali il salame di Monte Isola, leggermente affumicato e la Ret di Capriolo). Ottimo l’Olio extravergine d’oliva del Sebino, prodotto con regole severissime e, per ora, in piccola quantità. Rinomate infine le grappe,prodotte dalla distillazione delle vinacce dei vitigni che danno origine al Franciacorta e i dolci, realizzati artigianalmente in pasticceria.

SPORT E BENESSERELa Franciacorta è un paradiso per gli amanti delle due ruote. Una quindicina di itinerari di vario genere di difficoltà si snodano nel suo territorio. Cinque i percorsi agro-ciclo-turistici a cura della Strada del Franciacorta, intitolati ciascuno a una tipologia di Franciacorta: alla portata di tutti, sono un suggerimento per gli escursionisti che vogliono fare in tutta tranquillità una passeggiata sulle due ruote, per le famiglie con bambini, per gli enoturisti desiderosi di conoscere da vicino la Franciacorta. All’inizio dei percorsi le tabelle informative mostrano mappe corredate di note tecniche e QR Code per scaricarle sul proprio smart phone. A disposizione dei turisti biciclette da noleggiare firmate Strada del Franciacorta.Fra le numerose passeggiate che si snodano fra colline e vigneti, la Strada del Franciacorta ne evidenzia sei, ad anello, percorribili in mezza giornata e un trekking percorribile in 2 giorni. La Franciacorta dispone inoltre di un campo da golf a 27 buche e di maneggi che consentono di fare passeggiate a cavallo e in carrozza tra i vigneti. Sul vicino lago d’Iseo si possono praticare vela, surf, sci nautico, pesca, e fare immersioni. Numerosi sono infine i Centri Wellness situati per lo più all’interno di strutture alberghiere o agrituristiche, ma aperti anche ai visitatori esterni, che offrono trattamenti di ogni genere.

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ARTIGIANATO La lavorazione del ferro battuto ha una tradizione che risale al ‘600, secolo in cui i possidenti facevano a gara per avere le opere migliori dei brüsafer da esporre nelle proprie residenze. Balconi, inferriate, cancelli di varie dimensioni, insegne e stemmi di ogni genere spiccano ancora oggi sulle facciate delle ville sparse su tutto il territorio franciacortino. Per saperne di più sull’antico mestiere dell’artigiano del ferro, si può visitare l’antico Maglio Averoldi di Ome, di origini quattrocentesche, che è rimasto attivo fino a pochi anni fa e oggi è stato trasformato in una fucina-museo.A Monte Isola, l’isola lacustre più grande d’Europa situata al centro del lago d’Iseo, la fabbricazione delle reti da pesca sopravvive in alcune botteghe artigianali così come la fabbricazione delle tipiche imbarcazioni da pesca in legno: i naécc.La pietra di Sarnico caratterizza da secoli le architetture della Franciacorta. Il suo utilizzo per abbellire edifici pubblici e privati, contornandone finestre e portali o realizzandone camini, colonne e scalinate, divenne frequente soprattutto a partire dal ‘600. Nei dintorni di Paratico esistono ancora delle cave, ma gli artigiani che continuano a lavorarla sono pochissimi.

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SCHEDA CONSORZIOFRANCIACORTA

Il Consorzio Franciacorta nasce il 5 marzo 1990 a Corte Franca con lo scopo di garantire e controllare il rispetto della disciplina di produzione del vino Franciacorta. A identificare questo vino, prodotto esclusivamente con il metodo della rifermentazione in bottiglia, è il nome della regione geografica, dove crescono le sue vigne Chardonnay, Pinot nero e Pinot Bianco. Una sola espressione – Franciacorta - che definisce un territorio, un metodo di produzione e un vino.

Trasferitosi nel 1993 nell’attuale sede di Erbusco, il Consorzio Franciacorta conta circa 200 soci tra viticoltori, vinificatori, imbottigliatori, interessati alla filiera produttiva delle denominazioni Franciacorta DOCG, Curtefranca DOC e Sebino IGT. Un logo inconfondibile, la effe merlata, contraddistingue i suoi vini e che si rifà alle antiche torri medievali, caratteristiche dei 19 comuni siti nel cuore della Lombardia, ai piedi del Lago d’Iseo: Adro, Brescia (parte), Capriolo, Cazzago San Martino, Cellatica, Coccaglio, Cologne, Corte Franca, Erbusco, Gussago, Iseo, Monticelli Brusati, Ome, Paderno Franciacorta, Paratico, Passirano, Provaglio d'Iseo, Rodengo Saiano e Rovato,

L’attività consortile si occupa della tutela e della valorizzazione del marchio e del territorio Franciacorta in Italia e nel mondo, attraverso un lavoro continuo sul disciplinare di produzione fino alla promozione delle attrattive paesaggistiche e culturali. Tutto questo è possibile grazie all’impegno costante dei soci per garantire in primis la qualità del prodotto.Negli ultimi 50 anni Franciacorta ha raggiunto un ottimo grado di notorietà e un’eccellente crescita nei mercati italiano e internazionale. Ha intrapreso un preciso percorso di studi e ricerche per essere in grado di sviluppare strategie coerenti con le richieste dei consumatori, avendo sempre come faro la qualità del prodotto. L’Osservatorio economico Franciacorta, primo e unico strumento di rilevazione e analisi di dati certi nel settore vitivinicolo italiano, ne è l’esempio più evidente. Numerosi anche i progetti che il Consorzio promuove con istituti universitari, come il Cermes – Bocconi, o gli Enti locali e le associazioni per la difesa dell’ambiente. Proprio per l’attenzione da sempre rivolta verso il territorio e l’ambiente, il Consorzio Franciacorta, primo in Italia, ha avviato un programma volontario di autocontrollo delle emissioni di gas serra. Il calcolatore, condiviso in campo internazionale (si chiama Ita.Ca©), misura l’impronta carbonica e contemporaneamente fornisce le conseguenti indicazioni per rendere la produzione più sostenibile. A oggi oltre il 60% dell’area franciacortina ha aderito a tale progetto e, dal 2010, si è registrata una riduzione di 3.000 tonnellate di emissioni relativamente al territorio monitorato. Il Consorzio ha ottenuto in questo ambito diversi premi e menzioni in ultimo da parte di Unioncamere Lombardia il riconoscimento per le “Buone prassi aziendali di responsabilità sociale”

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SCHEDA STRADA DEL FRANCIACORTA

Nata nel 2000, fra le prime in Italia, dalla sinergia tra operatori privati (aziende vitivinicole, produttori di prodotti tipici e artigiani, alberghi, dimore storiche, ville in affitto, ristoranti, trattorie, osterie, wine bar, aziende agrituristiche, bed & breakfast, campeggi, enoteche, agenzie viaggi e tour operator, campi da golf, maneggi, guide escursionistiche, noleggio biciclette, auto e bus) ed enti pubblici e privati (Comuni, associazioni per la promozione del territorio) la Strada del Franciacorta è un percorso di 80 km che ha lo scopo di promuovere e sviluppare le potenzialità turistiche, in particolar modo legate al turismo enogastronomico, della Franciacorta. L’Associazione Strada del Franciacorta si propone come punto di riferimento per turisti individuali, gruppi e operatori, garantendo loro un supporto tecnico-organizzativo per ricevere informazioni eservizi, costruire itinerari e scoprire più da vicino le svariate opportunità che questa terra da sempre vocata alla viticoltura, situata tra il lago d’Iseo e la città d’arte di Brescia, può offrire. Attualmente ne fanno parte 200 soci.