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MEDA MAGGIO 2017 LA V OCE DELLA C OMUNITÀ P A S T O R A L E G I O V A N I L E P P . 1 8 - 2 1 CENTENARIO DELLE APPARIZIONI MARIANE A FATIMA 13 MAGGIO 1917 – 2017 LE PAROLE DI MARIA A LUCIA TOCCANO ANCHE I NOSTRI CUORI ANCOR PIÙ OGGI CHE LA STATUA DELLA MADONNA PELLEGRINA È PRESENTE A MEDA E VISITA LE CASE OVE NON MANCANO LA SOLITUDINE, LA SOFFERENZA, LA MALATTIA, LA CRISI MORALE ED ECONOMICA. MA IL SUO MESSAGGIO DI CONVERSIONE, PER TANTI VERSI COMPLESSO E CHE PASSA ANCHE ATTRAVERSO SOFFERENZE E LUTTI, SI CONCLUDE CON LA PROMESSA CHE ALLA FINE ... «IL MIO CUORE IMMACOLATO SARÀ IL TUO RIFUGIO E IL CAMMINO CHE TI CONDURRÀ FINO A DIO» «IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERÀ»

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MEDAMAGGIO 2017

LA Voce DELLA

Comunità

PAST

ORAL

E G

IOVANILE PP. 18-21

CENTENARIO DELLE APPARIZIONI MARIANE A FATIMA13 MAGGIO 1917 – 2017

LE PAROLE DI MARIA A LUCIA TOCCANO ANCHE I NOSTRI CUORI

ANCOR PIÙ OGGI CHE LA STATUA DELLA MADONNA PELLEGRINA È PRESENTE A MEDA

E VISITA LE CASE OVE NON MANCANO LA SOLITUDINE, LA SOFFERENZA,

LA MALATTIA, LA CRISI MORALE ED ECONOMICA.

MA IL SUO MESSAGGIO DI CONVERSIONE, PER TANTI VERSI COMPLESSO

E CHE PASSA ANCHE ATTRAVERSO SOFFERENZE E LUTTI,

SI CONCLUDE CON LA PROMESSA CHE ALLA FINE ...

«IL MIO CUORE IMMACOLATO SARÀ IL TUO RIFUGIO E IL CAMMINO

CHE TI CONDURRÀ FINO A DIO»

«IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERÀ»

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA2

ORATORIO ESTIVO: SÌ O NO?L’estate come occasione di incontro, non solo tempo da riempire

LA PAROLA DEI SACERDOTI

«Cerco l’estate tutto l’anno…».Così inizia una famosissi-ma canzone. E, effettivamente, l’estate è un periodo

speciale, soprattutto per i bambini e i ragazzi che si godono tre mesi di vacanze e di riposo. Tre mesi di interruzione della routine scolastica, dei compiti e delle verifiche, dei ritmi ormai sempre più intensi che muovono anche le loro giornate, come quelle di noi adulti: scuola, sport, danza, musica, inglese e chi più ne ha più ne metta.Si crea, così, “un tempo vuoto” che è necessario riempire, soprattutto per quei genitori che lavorano tutto il giorno e non hanno “nonni da appoggio” cui lasciare i figli. Si moltipli-cano, soprattutto a partire dagli ultimi anni, tantissime inizia-tive di vario genere: centri estivi, settimane sportive, vacanze all’estero, camp di inglese, settimane di danza. Insomma, la fantasia non manca per creare spazi in cui lasciare i ragazzi e riempire il loro tempo.Tra un campus e l’altro c’è anche l’Oratorio che, con la sua tradizione decennale dell’Oratorio Estivo, fa ancora “la par-te del leone”. Lo scorso anno gli iscritti complessivi all’O-ratorio Estivo della nostra Comunità Pastorale sono stati settecentoventi e gli adolescenti impegnati come animatori centotrenta. Una proposta che vede coinvolto un numero consistente di giovanissimi, compresi ragazzi che non fre-quentano i cammini di catechesi; una proposta che, dunque, è rivolta a tutti. Un servizio prezioso perché rende i nostri adolescenti più responsabili, permette una collaborazione tra varie generazioni, impegna come volontarie molte per-sone, ma, soprattutto, cerca di essere una “scuola pratica e quotidiana” di Vangelo.Seppur avvincente ed entusiasmante, l’avventura dell’Orato-rio Estivo – e anche delle vacanze estive – è complessa e, per alcuni versanti, anche faticosa. Si sa che, come dice un detto, «poca brigata, vita beata»… E, quando si moltiplicano le pre-senze, si moltiplicano le incombenze, i rischi e anche, ahimè,

le discussioni, le fatiche e, alcune volte, le arrabbiature. Ma, soprattutto, ciò che provoca maggiore fatica, e alcune volte anche amarezza, è il cogliere che da alcuni – purtroppo in aumento – l’Oratorio è inteso come un “parcheggio” per i ragazzi, molto conveniente per il suo prezzo accessibile (per non dire quasi “simbolico”) e la quantità di giorni coperti (quest’anno dal 12 giugno fino al 14 luglio).La tentazione grande che si profila all’orizzonte è, allora, quella di dire: “Ma chi ce lo fa fare?”; “Perché la parrocchia dovrebbe prendersi a carico quello che, per molti, è sola-mente un bisogno organizzativo e nulla di più?”. La risposta è quell’invito forte che ci viene da Gesù a seminare sempre, senza mai stancarci, il seme del Vangelo nel cuore di tutti co-loro che incontriamo.Così l’Oratorio Estivo, che parte ormai per molti da un biso-gno molto concreto e apparentemente lontano dalla fede, diventa un’occasione in cui creare relazioni, anche con coloro che sono più “al di fuori” della vita della Comunità, cercare di mostrare la possibilità di dinamiche nuove per lo stare insie-me, valorizzare i doni di ciascuno, fare attenzione ai più pic-coli, aiutare i grandi a intuire i valori fondamentali per la vita. Tutto questo passa attraverso i giochi, i laboratori, le gite, la preghiera e quant’altro la fantasia suggerisce ogni anno a co-loro che organizzano l’estate. Ecco perché ci avviciniamo a ra-pidi passi al periodo estivo con grande entusiasmo nel cuore, impegnando molte energie ma, soprattutto, chiedendo an-che l’aiuto di ciascuno nella misura in cui può darlo: dalla di-sponibilità del tempo (cerchiamo sempre volontari!) alla pre-ghiera perché tutto vada per il meglio, alla condivisione degli intenti e delle motivazioni che ci muovono. Come sempre per tutto quello che riguarda la vita della nostra Comunità, siamo tutti chiamati a fare la nostra parte!

Don Fabio

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA3

TEMPO DI PASQUA, TEMPO DI EVANGELIZZAZIONEFamiglia soggetto di evangelizzazione: a che punto siamo?

PER RIFLETTERE

Ho riletto più volte in questi mesi il progetto dal titolo Fa-miglia soggetto di evangelizzazione che la nostra Comu-

nità ha stilato per quest’Anno Pastorale.Siamo ormai alla fine di quest’Anno Pastorale e mi sono chie-sto se qualche famiglia abbia capito il significato di questa sua missione. È vero che alcuni progetti si devono misurare almeno su decenni e la loro riuscita non dipende soltanto da noi.Vorrei però ripensare le tre piste indicate dal Documento.

OSSERVARE IL VOLTO DELLE VOSTRE FAMIGLIECon un’espressione che ha “scandalizzato” qualcuno, il do-cumento diceva che nella nostra Società la «famiglia non esi-ste», intendendo sottolineare le varie sfaccettature della fami-glia: da quelle felicemente unite dal Sacramento a quelle in sofferenza per separazioni o tradimenti; da quelle provate da lutti o malattie a quelle felici per la nascita di un figlio o serene per avere un posto di lavoro sicuro; da quelle tristi per la lon-tananza dalla loro Patria a quelle contente per avere una casa che riescono ad abitare stabilmente. Tutte queste “famiglie” perché possano essere soggetto di evangelizzazione devono essere evangelizzate, cioè conoscere e vivere la bella notizia del Vangelo.Domanda: abbiamo fatto lo sforzo di intercettare e incontrare queste famiglie con la nostra azione pastorale secondo la bel-la espressione di Francesco che chiede di essere «Chiesa in uscita» o abbiamo aspettato che fossero loro a venire da noi?

RIFLETTERE SU COME LA COMUNITÀ PUÒ SOSTENERE LE FAMIGLIE NEL TRASMETTERE LA FEDEPenso che a questo proposito dovremmo rileggere i discorsi di Papa Francesco pronunciati nella sua recente visita a Mi-lano quando diceva che si deve «evangelizzare con gioia» e che «la gioia della Chiesa è evangelizzare». A don Gabriele che in Duomo, a nome anche degli altri preti, chiedeva al Papa come agire per un’evangelizzazione fruttuosa, France-sco rispondeva che «l’importante è andare, prendere il largo, dare testimonianza… poi sarà il Signore a prendere i pesci». E a Madre Maria Paola delle suore Orsoline, preoccupata per essere “minoranza”, il Papa con decisione rispondeva: «Po-che sì, minoranza sì, anziane sì, rassegnate no!» ed esortava ad essere «lievito» e «sale» che fa fermentare e dà sapore alla massa. Come esempio ha parlato di due Piccole sorelle di Gesù in Afghanistan che, ormai troppo anziane, hanno la-sciato il Paese rimpiante da tutti — anche dai musulmani — perché sono state «testimoni».

L’ULTIMO PUNTO ERA: INDICARE MODALITÀ E STILI CONCRETI PER AIUTARE LE FAMIGLIE A TESTIMONIARE IL VANGELOSpesso i mezzi di comunicazione sociale (radio, tv e stampa) sono più propensi a riferire fatti di cronaca nera o scanda-

listica che a proporre esempi positivi che spronano al bene e all’imitazione. Tuttavia di recente ho letto della Parrocchia di S. Martino in Bollate che ha tentato una nuova strada per avvicinare le persone e tentare un’evangelizzazione. Era rima-sta vuota la casa di un sacerdote ed è stata affidata a una famiglia con cinque figli che dal 2006 al 2009 aveva fatto un’e-sperienza missionaria in Venezuela. A loro si è affiancato un sacerdote settantacinquenne che si è incaricato di celebrare la S. Messa, visitare anziani e ammalati, rendersi disponibile per le confessioni e seguire la Caritas cittadina. Con il passare dei mesi tanti sono venuti a conoscere Elisabetta ed Eugenio, che sono diventati punto di riferimento per tante persone. C’è sempre un via vai di gente, la Chiesa è tornata a riempirsi, si sono riaperti spazi di aggregazione prima abbandonati e degradati… si sono riaffacciati in tanti, soprattutto sposi che non frequentavano più la Parrocchia. Sono entusiasti perché c’è la possibilità di confrontarsi con altre famiglie. Il Parroco, don Pessina, è soddisfatto dell’esperienza in atto e dice: «Si tratta di una nuova forma di evangelizzazione in cui la fami-glia, come hanno detto i due Sinodi, è soggetto di evange-lizzazione. È dal Concilio che si parla di nuova ministerialità, ma non si è fatto molto. Ora lo Spirito Santo, che è più corag-gioso di noi, sta rivoluzionando le cose». Anche il nostro Car-dinale Arcivescovo Angelo Scola ci esorta ad osare quando scrive: «Nel frangente storico di passaggio che siamo chia-mati a vivere forse riusciamo a capire da tanti segni che un’e-poca è irrimediabilmente finita e ci lascia incerti di fronte al futuro. “Ora che succede?” è il drammatico imperativo che si impone. Usciamo ad annunciare Gesù come fecero i primi cri-stiani. Percorriamo con umile franchezza e coraggio le vie del mondo, ricchi soltanto della quotidiana compagnia di Gesù e della Chiesa. Senza pretese, liberi dall’esito: sappiamo che ci muove solo lo Spirito di Colui che ci ha detto: “Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20)». Questo ci basta per avere il coraggio necessario!

Don Angelo

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA4

PRIME COMUNIONI

SIGNORE, ACCOGLI I NOSTRI FIGLI ALL’INCONTRO CON TEAlcuni pensieri dei genitori raccontano il cammino delle famiglie all’incontro dei loro figli con Gesù Eucaristia

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA5

SIGNORE, TI RINGRAZIAMO DELLA TUA BENEDIZIONE!Così alcuni ragazzi della nostra Comunità Pastorale raccontano questa loro prima esperienza di incontro con Gesù Eucaristia. I loro pensieri si irradiano dallo scritto della Santa Sede con cui perviene loro la Benedizione Apostolica del Santo Padre

PRIME COMUNIONI

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA6

PRIME COMUNIONI

MADONNA DI FATIMAdomenica 30 aprile

SANTA MARIA NASCENTEdomenica 30 aprile

Per Madonna di Fatima: photo Ink3 Meda

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA7

PRIME COMUNIONI

Per Santa Maria Nascente: photo Massimo Simula

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA8

PRIME COMUNIONI

SANTA MARIA NASCENTEdomenica 7 maggio

SAN GIACOMOdomenica 7 maggio

Per San Giacomo: photo Ink3 Meda

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA9

PRIME COMUNIONI

Per Santa Maria Nascente: photo Massimo Simula

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA10

AMORIS LAETITIA

LA FAMIGLIA E LA CHIESADomenica 28 maggio la nostra Comunità festeggerà gli sposi che quest’anno celebrano un anniversario di nozze significativo.

Leggiamo insieme qualche passo dell’Amoris Laetitia in cui Papa Francesco ci ricorda la ricchezza che ogni matrimonio porta a tutta la Comunità.La commissione famiglia

«CON INTIMA GIOIA E PROFONDA CONSOLAZIONE LA CHIESA GUARDA ALLE FAMIGLIE CHE RESTANO FEDELI AGLI INSEGNAMENTI DEL VANGELO, RINGRAZIANDOLE E INCORAGGIANDOLE PER LA TESTIMONIANZA CHE OFFRONO. Grazie ad esse, infatti, è resa credibile la bellezza del matrimonio indissolubile e fedele per sempre. Nella famiglia, “che si potrebbe chiamare Chiesa domestica” (Lumen gentium, 11), matura la prima esperienza ecclesiale della comunione tra persone, in cui si riflette, per grazia, il mistero della Santa Trinità. “È qui che si apprende la fatica e la gioia del lavoro, l’amore fraterno, il perdono generoso, sempre rinnovato, e soprattutto il culto divino attraverso la preghiera e l’offerta della propria vita” (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1657)» (AL n. 86).

LA CHIESA È FAMIGLIA DI FAMIGLIE, costantemente arricchita dalla vita di tutte le Chiese domestiche. Pertanto «in virtù del sacramento del matrimonio ogni famiglia diventa a tutti gli effetti un bene per la Chiesa. In questa prospettiva sarà certamente un dono prezioso, per l’oggi della Chiesa, considerare anche la reciprocità tra famiglia e Chiesa: la Chiesa è un bene per la famiglia, la famiglia è un bene per la Chiesa. La custodia del dono sacramentale del Signore coinvolge non solo la singola famiglia, ma la stessa comunità cristiana» [Relatio finalis] (AL n. 87).

L’AMORE VISSUTO NELLE FAMIGLIE È UNA FORZA PERMANENTE PER LA VITA DELLA CHIESA. «Il fine unitivo del matrimonio è un costante richiamo al crescere e all’approfondirsi di questo amore. Nella loro unione di amore gli sposi sperimentano la bellezza della paternità e della maternità; condividono i progetti e le fatiche, i desideri e le preoccupazioni; imparano la cura reciproca e il perdono vicendevole. In questo amore celebrano i loro momenti felici e si sostengono nei passaggi difficili della loro storia di vita. […] La bellezza del dono reciproco e gratuito, la gioia per la vita che nasce e la cura amorevole di tutti i membri, dai piccoli agli anziani, sono alcuni dei frutti che rendono unica e insostituibile la risposta alla vocazione della famiglia», [Ibid., 49 — 50] tanto per la Chiesa quanto per l’intera società (AL n. 88).

ANCORA UN’ECO DELLA VISITA DI PAPA FRANCESCO A MILANO E IN BRIANZA

«Al ritorno dalla mia visita pasto-rale a Milano, durante la quale

ho vissuto momenti di grande comunio-ne con codesta Comunità diocesana, sperimentando l’entusiasmo della fede e il calore dell’accoglienza dei milanesi, desidero esprimere a Lei, ai sacerdoti e alle persone consacrate e all’intera Comunità diocesana il mio cordiale ap-prezzamento. Sono riconoscente per lo spirito con cui sono stati vissuti i vari incontri, come anche per l’organizzazio-ne che ha consentito partecipazione da parte di tutti e ha dato modo, special-mente ai giovani e agli adolescenti, di

esprimere la loro gioia e la loro vivacità contagiosa. Ringrazio Lei, i suoi colla-boratori e quanti hanno lavorato per la buona riuscita di quella indimenticabile giornata di preghiera, di dialogo e di festa. Sono grato anche per il sincero affetto nei confronti del Successore di Pietro, manifestato da diverse realtà ecclesiali e civili, come pure dai singoli fedeli: tutto ciò è segno di amore alla Chiesa. Nell’incoraggiare l’intera Ar-cidiocesi di Milano a proseguire il suo cammino, testimoniando costantemen-te la gioia del Vangelo in ogni ambiente, anche i più difficili, invoco dal Signore,

per la materna intercessione di Maria e dei Santi Ambrogio e Carlo, una effusio-ne di doni e di conforti celesti su di Lei e su quanti sono affidati alle Sue cure pa-storali. Con tali sentimenti, mentre chie-do di perseverare nella preghiera per me, rinnovo a ciascuno la Benedizione Apostolica. Fraternamente. Francesco».

UN’INDIMENTICABILE GIORNATA DI PREGHIERA, DI DIALOGO E DI FESTAIn una lettera all’Arcivescovo Scola Papa Francesco ringrazia ancora una volta per la calorosa accoglienza ricevuta a Milano e in Brianza sabato 25 marzo

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA11

CENTRO DI ASCOLTO

CENTRO DI ASCOLTO: ATTIVITÀ 2016Ascoltare: primo strumento di accoglienza

Nell’illustrare i dati che riassumono l’attività del Centro di Ascolto svol-

ta lo scorso anno e descritta dai grafici, ci sembra utile premettere e richiamare un pensiero di Enzo Bianchi che dice: «…Sentire è facile perché esercizio dell’u-dito, ma ascoltare è un’arte perché si ascolta anche con lo sguardo, con il cuo-re, con l’intelligenza». Questo esercizio rende conto dell’essenza del servizio di un Centro di Ascolto che ha come strumento e risorsa principale un bene immateriale e prezioso come l’ascolto. Spesso sottovalutiamo il fatto che un ascolto attento e incondizionato sia già una risposta, implicita, per chi si rivolge al Centro; prima dei bisogni, prima delle ri-chieste, delle bollette e dei pacchi viveri. Soprattutto serve a chi chiede aiuto per chiarire la situazione, definire le priorità, comprendere eventuali conseguenze di una scelta. Certo l’efficacia dell’ascolto non è immediatamente misurabile, ma è il primo atto per offrire accoglienza e considerazione, dignità e attenzione. È quanto speriamo di aver trasmesso alle persone che abbiamo incontrato.

Nel 2016 si sono rivolte al Centro di Ascolto cento persone, cinquantasei donne e quarantaquattro uomini di va-rie nazionalità:

Le richieste più frequenti sono state:

Abbiamo risposto alle richieste soste-nendo economicamente trentotto fami-glie per un importo totale di € 8.183,00, a cui si sono aggiunti € 300,00 per l’ac-quisto di buoni spesa a disposizione per interventi di emergenza. Ringraziamo la Comunità Pastorale che ha contribu-ito versando € 5.364,00, a cui si sono aggiunte donazioni da benefattori vari che generosamente hanno sostenuto il Centro di Ascolto offrendo un totale di € 4.140,00.

Il Centro di Ascolto continua, con la disponibilità di alcuni volontari, a supportare alcuni ragazzi nello stu-dio. Sempre più famiglie, anche stra-niere, fanno questa richiesta che se da un lato rileva l’oggettiva difficoltà scolastica, dall’altro è espressione di sollecitudine e cura. Per questo rin-graziamo i volontari che con costanza seguono questi ragazzi, motivandoli e soprattutto dedicando del tempo a “stare” con loro.

L’equipe del Centro di Ascolto

Centro di Ascolto: attività 2016

Nell’illustrare i dati che riassumono l’attività del Centro di Ascolto svolta lo scorso anno e descritta dai grafici, ci sembra utile premettere e richiamare un pensiero di Enzo Bianchi che dice:

“….Sentire è facile perché esercizio dell’udito ma ascoltare è un arte perché si ascolta anche con lo sguardo, con il cuore, con l’intelligenza.”

Questo esercizio rende conto dell’essenza del servizio di un centro di ascolto che ha come strumento e risorsa principale un bene immateriale e prezioso come l’ascolto.

Spesso sottovalutiamo il fatto che un ascolto attento e incondizionato sia già la risposta, implicita, a chi si rivolge al Centro; prima dei bisogni, prima delle richieste, delle bollette e dei pacchi viveri. Soprattutto serve a chi chiede aiuto, per chiarire la situazione, definire le priorità, comprendere eventuali conseguenze di una scelta.

Certo l’efficacia dell’ascolto non è immediatamente misurabile ma è il primo atto per offrire accoglienza e considerazione, dignità e attenzione.

E’ quanto speriamo di aver trasmesso alle persone che abbiamo incontrato.

…………………………………………………

Nel 2016 si sono rivolte al Centro di Ascolto 100 persone,56 donne e 44 uomini

di varie nazionalità:

Le richieste più frequenti sono state:

Italiana34%

Marocchina23%

Ucraina11%

Pakistana4%

Altri28%

NAZIONALITÀ

Pagamento bollette; 21

Sussidi; 12

Ascolto; 15Lavoro; 12

Buoni mensa; 8

Altro; 32

RICHIESTE

Centro di Ascolto: attività 2016

Nell’illustrare i dati che riassumono l’attività del Centro di Ascolto svolta lo scorso anno e descritta dai grafici, ci sembra utile premettere e richiamare un pensiero di Enzo Bianchi che dice:

“….Sentire è facile perché esercizio dell’udito ma ascoltare è un arte perché si ascolta anche con lo sguardo, con il cuore, con l’intelligenza.”

Questo esercizio rende conto dell’essenza del servizio di un centro di ascolto che ha come strumento e risorsa principale un bene immateriale e prezioso come l’ascolto.

Spesso sottovalutiamo il fatto che un ascolto attento e incondizionato sia già la risposta, implicita, a chi si rivolge al Centro; prima dei bisogni, prima delle richieste, delle bollette e dei pacchi viveri. Soprattutto serve a chi chiede aiuto, per chiarire la situazione, definire le priorità, comprendere eventuali conseguenze di una scelta.

Certo l’efficacia dell’ascolto non è immediatamente misurabile ma è il primo atto per offrire accoglienza e considerazione, dignità e attenzione.

E’ quanto speriamo di aver trasmesso alle persone che abbiamo incontrato.

…………………………………………………

Nel 2016 si sono rivolte al Centro di Ascolto 100 persone,56 donne e 44 uomini

di varie nazionalità:

Le richieste più frequenti sono state:

Italiana34%

Marocchina23%

Ucraina11%

Pakistana4%

Altri28%

NAZIONALITÀ

Pagamento bollette; 21

Sussidi; 12

Ascolto; 15Lavoro; 12

Buoni mensa; 8

Altro; 32

RICHIESTE

LA MADONNA PELLEGRINA RITORNA TRA NOI

UNA VISITA SPECIALELa Madonna Pellegrina di Fatima ritorna a visitare i luoghi della sofferenza della nostra Comunità Pastorale: un piccolo Cenacolo di preghiera

Vi ricordate cos’è successo il 15 gennaio scorso? Chi è ve-nuto a visitarci e a portarci la carezza e il sorriso di Dio? Sì,

proprio Lei, la dolce e tenera Madonna Pellegrina di Fatima. È vero, come una pellegrina “viaggiatrice per luoghi sacri” — quindi in continuo cammino verso ogni luogo sacro — ha pensato di ritornare silenziosamente per percorrere e visitare quei luoghi nascosti, abitati da tante persone ammalate, sole, anziane, consumate da una pesante sofferenza fisica, costret-te a lasciarsi fare tutto, a vedere il mondo dalla finestra di casa — o, addirittura, stese in un letto — e a volte anche attraverso gli occhi di un vicino perché i loro hanno smesso di vedere.Queste sono le persone tanto amate da Maria perché occu-pano un posto speciale nel cuore di suo Figlio Gesù. La loro sofferenza è una perla preziosa, una gemma di inestimabile valore, un tesoro agli occhi di Dio.Per questo motivo una copia della statua della Madonna di

Fatima andrà a visitare le case dei nostri fratelli ammalati, ad incontrare questi preziosi cuori, diventando così un picco-lo Cenacolo dove la preghiera diventa forza e stimolo per l’intera Comunità, in continuo e perseverante cammino per costruire il nostro piccolo mondo quoti-diano nella Parola e con la Parola di Dio.I volontari dell’Unitalsi, in collaborazio-ne con i ministri straordinari dell’Euca-restia, porteranno con gioia la statua della Madonna Pellegrina in tutte le case dove già oggi si è soliti portare il Corpo di Gesù. Sarebbe bello invitare anche il vicino di casa per condividere questo splendido segno tangi-bile di appartenenza alla Comunità nella preghiera.

UNITALSI di Meda

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA12

[…] GUARDARE DAL DI FUORI

NON RISOLVE I PROBLEMI… ANZI…

DIREI CHE CHI SI TIENE FUORI DOVREBBE,

SE PARLA, ESSERE COSTRUTTIVO E POSITIVO.

SIAMO “COMUNITÀ CRISTIANA”:

LA CORRESPONSABILITÀ VIENE PER TUTTI

DAL BATTESIMO NELLO SPIRITO SANTO… […]

L’UNIONE FA LA FORZAMantenere le strutture, un impegno per tutti.Citofonare “Parrocchia”

CONSIGLIO PER GLI AFFARI ECONOMICI

Qualche settimana fa, in un bellissi-mo articoletto su Avvenire, Mons.

Mario Delpini raccontava, tra il serio e il faceto, le vicende a dir poco rocambo-lesche di un Oratorio nuovo nuovo:

«Dopo l’inaugurazione della struttura così bella, così nuova, dopo gli applausi agli architetti, l’ammirazione per l’impre-sa, il “grazie” profuso a tutti per la gene-rosità dei contributi, il sig. Girolamo, che di fatto in oratorio ci vive (più che a casa sua), notò uno scarico intasato. Pensò: «Qualcuno ci penserà». E il bagno si alla-gò. In autunno il grande platano del cor-tile scaricò le sue foglie sulle grondaie. Tutti videro cadere le foglie e pensaro-no: «Qualcuno ci penserà». Alla prima pioggia l’acqua straripò dalle grondaie e si infiltrò a rovinare i muri nuovi con macchie indelebili. Finita la festa della banda, raccolsero avanzi e stoviglie e le accumularono in un’aula. Pensarono: «Li lasciamo qui. Qualcuno ci penserà a li-berare l’aula». E fu così che i ragazzi di quinta cambiarono l’aula di catechismo perché l’altra “era occupata”. Nessuno seppe mai come fosse realmente an-data, comunque a un certo punto una finestra risultò scardinata e non chiudeva più. Qualche gioco scemo aveva pro-dotto il danno e i protagonisti si dissero: «Non diciamo niente a nessuno. Qualcu-no si accorgerà e ci penserà». E il primo

acquazzone allagò il locale. Quando il Parroco presentò l’elenco delle spese previste per la manutenzione straordi-naria dell’oratorio, necessaria per ripa-rare tutti questi danni, i suoi consiglieri gli dissero: «Ma come? Ancora soldi per l’oratorio nuovo? Noi non vogliamo sa-perne niente. Ci pensi lei!».

Se ci pensiamo bene questa non è solo una simpatica storiella, ma la rappre-sentazione di ciò che sovente, troppo spesso, succede.Ecco allora che gli amici del Consiglio per gli Affari economici della nostra Co-

munità Pastorale hanno pensato bene di promuovere una giornata nella quale rendersi disponibili a tutta la Comunità per illustrare ciò che si è fatto, ciò che si sta facendo e ciò di cui si ha sempre bisogno. Guardare dal di fuori non ri-solve i problemi… anzi… direi che chi si tiene fuori dovrebbe, se parla, essere costruttivo e positivo. Siamo “comunità cristiana”: la corresponsabilità viene per tutti dal battesimo nello Spirito Santo… non possiamo più scadere nello sti-le chiassoso del mondo (ne abbiamo continuamente degli esempi concreti). Gli sforzi sono reali: le offerte ordinarie sono diminuite sensibilmente nel corso degli ultimi anni e si fa veramente fati-ca a coprire le spese “ordinarie” della nostra Comunità. Il Vangelo ci dice che non è dall’esterno (da un “miracolo”) che viene la soluzione dei problemi, ma dal mettere a disposizione quel poco che si ha… Ricordate la moltiplicazione dei pani e dei pesci?Ecco… vorremmo proprio incontrare tutti e ciascuno per illustrare in maniera più chiara e partecipata come si stanno risolvendo alcune situazioni a cui “qual-cuno non solo penserà, ma sta pensan-do” e condividere ciò che è stato fatto di buono, in attesa di nuovi obiettivi da raggiungere.

Il Consiglio per gli Affari economici

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GESÙ IN TRONO DELLA MISERICORDIADa qui è proclamata la Parola di Dio

IL NUOVO AMBONE CHE ARRICCHISCE IL PRESBITERIO DELLA CHIESA DI SANTA MARIA NASCENTE

Alcuni fedeli attenti sicuramente si sono accorti di qualche cambiamento sul

presbiterio della chiesa di S. Maria Nascen-te. Il leggio che veniva utilizzato come am-bone è stato collocato ai piedi dell’altare a svolgere il servizio di leggio per il cantore/salmista, voce guida. Di fianco all’altare è stato collocato un vero e proprio ambone con una scultura di Osvaldo Minotti.L’ambone è il luogo dal quale viene pro-clamata la Parola di Dio nella liturgia che è essenzialmente annuncio della salvezza. La sua etimologia si presta a diverse inter-pretazioni; secondo la più comune e sicura il termine verrebbe dal verbo greco ana-baino, cioè “salire”. Indicherebbe un luo-

go elevato al quale si sale per proclamare la Parola.Lascio ora ad Osvaldo Minotti illustrare la sua opera:«Tra i diversi progetti presentati riguardo l’ambone da collocare nella chiesa, il re-verendo parroco don Claudio ha scelto la scultura Gesù in trono della Misericordia, scultura che è stata modellata in terra creta, in basso rilievo, in stile contemporaneo e realizzata in materiale di resina policroma, color terra cotta per essere conciliabile con i colori esistenti. La parte di falegnameria è stata realizzata dalla ditta Fusi – Cugini di Meda in legno di ciliegio».

Don Claudio

È UNO SCANDALO?La responsabilità reciproca della Carità

Siamo in una casa di ringhiera di uno dei nostri cortili me-desi; guardo le pareti umide, la cucina nascosta da una

misera tenda in una stanza illuminata da una sola finestra che si affaccia sul ballatoio. È una visita che periodicamente fac-ciamo alle famiglie che assistiamo per renderci conto delle loro condizioni di vita e degli effettivi bisogni. Parlando del misero bilancio, il padre di tre figli, licenziato ormai da un paio d’anni, ci informa che l’affitto mensile di quel tugurio è di 500 euro. È un vergognoso pugno nello stomaco: è evidente che l’importo richiesto non è proporzionale a quanto viene dato. E nel susseguirsi delle visite le situazioni sono sempre simili.Certo che quando il contratto è firmato si accettano le condi-zioni che propone. Il mercato è libero e ciascuno può accettare o meno le condizioni che vengono offerte. Ma non si ha scelta senza una busta paga, non si può andare troppo per il sottile con bimbi piccoli e capita che non si capisca quello che si firma.Sentiamo spesso giustificazioni: si teme che la casa venga danneggiata, che gli inquilini non paghino. Succede, si chia-ma “rischio di impresa”. E per questo la nostra riflessione non vuole essere solo in difesa dei poveri: è scritta anche per tu-telare coloro che cercano di aiutarli, a volte amareggiati da mancanza di collaborazione, da comportamenti negativi e ingiustificati. Sarebbe ingiusto assistere e difendere acritica-mente solo chi è in difficoltà, perché la carità ci impone di educare tutti alla responsabilità reciproca.Ma se la morosità è incolpevole perché si perde il lavoro o ci si ammala, il Comune e spesso anche noi (san Vincenzo, Centro d’Ascolto) ci facciamo carico di sostenere il proprietario pagan-

do, come spesso abbiamo fatto, le rate mancanti. Si possono avere addirittura benefici fiscali applicando contratti di locazio-ne calmierati: il comune di Meda li propone ormai da due anni.Però il proprietario dovrebbe preoccuparsi di affittare loca-li in ordine, decorosi, di mettere a norma gli impianti: non ambienti insalubri, fili che pendono. Ironicamente, i contratti sono tutti regolarmente registrati anche se per case indegne di questo nome: la coscienza civile è a posto.Ma l’altra? Per provare ad agire da cristiani, dovremmo consi-derare, nelle nostre decisioni, le condizioni miserabili dei no-stri fratelli piuttosto che ragionare in ordine al mero profitto. Il cardinale Gualtiero Bassetti parlando di don Primo Mazzolari ha ricordato alcune sue parole che sono straordinariamente in linea con quelle di papa Francesco. Parlando della Chiesa don Mazzolari affermava: «Essa, perché è una comunità di povera gente, non può avere il passo delle èlite. Il suo è un passo ca-denzato e stanco, misurato sugli ultimi più che sui primi: e die-tro c’è l’ambulanza per chi si lascia cadere sullo zaino, a terra».È la visione della Chiesa che ha Francesco quando ci parla di essa come di un «ospedale da campo» dove ciascuno di noi si deve piegare a soccorrere il fratello, perché Gesù ci ha detto che «ogni cosa che avrete fatto a uno dei miei fratelli più piccoli l’avete fatto a Me» (Mt 25).

Patrizia Candian, Conferenza San Vincenzo

P.S. Questo scritto nasce da una riflessione discussa in Confe-renza dai Vincenziani, condivisa e ragionata con i volontari del Centro d’Ascolto e don Angelo, nostro direttore spirituale.

CONFERENZA SAN VINCENZO

COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA13

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA14

L’ULTIMA FASE DELLA VISITA PASTORALE “FERIALE”Il Vicario generale mons. Mario Delpini ha incontrato le Comunità del Decanato e consegnato, a nome dell’Arcivescovo, la lettera per il passo concreto da compiere di ogni Comunità Pastorale

VISITA PASTORALE AL DECANATO DI SEREGNO - SEVESO

Si è conclusa, mercoledì 19 aprile nel Santuario di S. Valeria a Seregno, alla presenza del Vicario Generale della Dioce-

si mons. Mario Delpini, la visita pastorale feriale nel Decanato di Seregno — Seveso iniziata dall’Arcivescovo Card. Angelo Scola nella nostra chiesa di Santa Maria Nascente il 19 gen-naio 2016.Nel suo saluto di introduzione e benvenuto il Decano don Fla-vio Riva ha ricordato come, dopo quel momento comunitario iniziale, la visita pastorale è continuata attraverso il Vicario di Zona, che ha incontrato i singoli Consigli Pastorali.Al termine di questi due momenti anche la nostra Comuni-tà ha preparato un documento, inviato all’Arcivescovo, dove sono stati indicati alcuni dei passi che si intendono compiere perché la comunione tra le nostre tre parrocchie diventi più forte.Nella sua omelia mons. Delpini è partito dal brano degli Atti degli Apostoli (At 15, 23-41) per indicare come all’inizio anche la Chiesa ha fatto un discernimento nella scelta dei collabora-tori per essere fedele al Signore. La lettera di cui si parla nel brano era stata accolta con gioia dalla gente perché infonde-va un forte incoraggiamento.È entrato quindi nel dettaglio delle tre priorità che l’Arcivescovo indica nelle lettere poi consegnate ad ogni Comunità pastorale o parrocchiale. Queste priorità sono gli ambiti, i passi concreti che devono essere curati per primi e devono diventare punto di riferimento per tutti, sono i consigli per mantenere la gioia della Pasqua. La prima priorità è il rapporto che la Comunità vive con il Signore nell’Eucaristia. Bisogna curare il momento sorgivo della Comunità — che è la S. Messa domenicale — con una celebrazione ben fatta: una bella celebrazione significa “rendere contenti” coloro che vi partecipano. La cura celebra-tiva trasmette il cuore del mistero, vuol dire uscire di Chiesa col desiderio di trasmettere la gioia. C’è poi la preghiera quotidia-na con le varie celebrazioni: ognuno può trovare uno schema di preghiera e attraverso le varie formule vivere la presenza del Signore. Una seconda priorità è il contesto in cui uno riconosce che la sua vita è grazia, vocazione, missione e dono, chi me l’ha donata mi aiuta anche a viverla. Per questo occorre una gran-de cura per la Pastorale giovanile, perché ogni giovane venga aiutato a trovare il significato della sua vita, la sua vocazione.

si rallegrarono per l’incoraggiamento

Mercoledì 19 aprile 2017 ore 21

Celebrazione conclusiva della

VISITA PASTORALE FERIALE Santuario S. Valeria – Seregno

Presiede S. Ecc. Mons. Mario Delpini Vicario generale della Diocesi

sono invitati tutti gli animatori pastorali e le comunità del Decanato

Accanto a queste l’altra priorità richiede che la Comunità sia presente come sale della terra, luce del mondo e lievito nella pasta. Occorre una testimonianza dove la fede diventi cultura per il futuro del paese, dove la parola cristiana sia una convi-venza civile attraverso i sacramenti e la preghiera.La celebrazione è poi continuata con la consegna delle lette-re. Per la nostra Comunità hanno ritirato la lettera (che pubbli-chiamo di seguito) don Tommaso e Fabia Sgària in rappresen-tanza del Consiglio Pastorale. La lettera pastorale costituisce la traccia che aiuterà nella missione le Comunità contente e fiduciose dell’annuncio del Vangelo.C’è stato quindi il rinnovo delle promesse del Battesimo e il canto delle Litanie dei santi patroni e fondatori delle parroc-chie del Decanato.

Pinuccia O.

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA15

VISITA PASTORALE AL DECANATO DI SEREGNO - SEVESO

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA16

Carissimi amici,ancora una volta – augurandovi

buona Pasqua – voglio condividere con voi un poco di questa mia esperienza brasiliana.Il tempo passa sempre rapido! E così sono già arrivato al sesto anno, all’inizio del sesto anno. Ci sono cose che stanno terminando e altre che stanno incomin-ciando. Accompagno da quattro anni una scuola diaconale, ossia la formazio-ne di candidati al diaconato permanen-te. Abbiamo cominciato circa quattro anni fa, invitando i parroci a individuare possibili candidati. Al primo incontro si presentarono in centotrenta! Ma hanno incominciato effettivamente la scuola in cento e attualmente, iniziando quest’ul-timo anno di formazione, abbiamo circa cinquanta candidati. Alcuni hanno desi-stito, altri sono stati dimessi, altri hanno bisogno di tempi di maturazione più lunghi. La data di ordinazione è già fis-sata: sarà il 9 di dicembre. Quando pen-so agli incontri, alla programmazione, ai dialoghi, ai ritiri, alle lezioni… sento che abbiamo percorso un bel tratto di stra-da insieme e sono soddisfatto.Contemporaneamente ci sono cose che stanno cominciando. La facoltà te-ologica, per esempio. L’antico istituto di teologia si è trasformato in facoltà teologica, riconosciuta dal ministero dell’educazione (MEC). Vuol dire che la laurea è riconosciuta dallo Stato. La prima conseguenza è che il numero di

studenti del primo anno di teologia è passato dai circa venticinque degli anni passati a sessanta! E tra loro non ci sono solo seminaristi: ci sono infatti anche laici, donne, insegnanti, giovani laure-ati, pensionati… persone che vogliono studiare la teologia per approfondire la fede e poter essere testimoni compe-tenti dove vivono e lavorano. C’è anche un sindacalista che dichiaratamente ha affermato di voler studiare teologia per attuarla come cristiano nella società e nella politica!Accanto a tutto questo ci sono la par-rocchia, le persone, i bambini, il popolo brasiliano che amo tanto! E di loro vo-glio parlarvi in alcuni frammenti.Violenza e fede. Qualche settimana fa c’è stata la prima “prova”, cioè la prima parte dell’esame del corso di teologia fondamentale. È stato un esame scritto. Alcuni studenti non si sono presentati. La settimana successiva due seminaristi si sono giustificati. Hanno perso la pro-va perché la loro casa di formazione era stata rapinata quella stessa notte. I rapi-natori hanno persino sparato contro di loro. È stata la quarta volta in due anni! È l’ennesimo segnale dell’aumento spa-ventoso della violenza, frutto della crisi economica e politica che crea disoccu-pazione; della corruzione che genera rabbia; della propaganda consumista che alimenta desideri irrealizzabili; della droga e dell’alcool che diventano ten-tazioni attraenti; del relativismo morale che attenua la coscienza circa il valore della vita umana… Mi sono chiesto: “Che cosa significa essere seminarista, “padre” o semplicemente cristiano in questo paese?”. E mi sono ricordato di una parola di Gesù: «Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dun-que prudenti come i serpenti e semplici come le colombe» (Mt 10,16). Questa è la “nostra” missione. E non dovremmo sorprenderci. È in questo mondo vio-lento che siamo chiamati a testimoniare l’amore del Padre, perché è di questo amore che il mondo ha bisogno!Un angelo e il Papa in Brasile (!). Un po-meriggio – al pomeriggio mi piace cam-

minare per le strade del “conjunto dos ipês” dove abito e incontrare la persone che il Signore mette sul mio cammino e, qualche volta, andare a trovarle nelle loro case – ho conosciuto Rute. È una giovane mamma, con due bambini. Po-vera. E, come molte donne, vive in casa, mentre il marito lavoricchia qua e là. E, come molte donne, soffre perché il ma-rito spende quel poco che guadagna ubriacandosi. Un pomeriggio, mentre ero seduto a casa di Rute, all’improvvi-so, molto prima del previsto, è arrivato il marito. Quando mi ha visto mi ha subito riconosciuto. Anch’io lo avevo già visto, ma non sapevo si trattasse del marito di Rute. È stato felicissimo. Non riusciva a credere che un “padre” fosse entrato nella sua casa: «È un angelo che è en-trato nella mia casa»; «È il Papa che è entrato nella mia casa». Dopo quasi sei anni non riesco ancora ad abituarmi al “carinho” e alla fede semplice di questo popolo. Un “padre” (cioè un sacerdote) rappresenta, in qualche modo, Dio. È una cosa molto positiva. Dio nella mia casa significa «tudo de bom», cioè solo cose buone, pace, salute, amore… E mi sono ricordato delle parole della lettera agli Ebrei: «Non dimenticate l’ospitali-tà; alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo» (Eb 13,2). Ci sono molte cose che, credo, abbiamo dimenticato. La prima è che Dio ci visi-ta in modo misterioso, in un ospite im-provviso! La seconda è che Dio ci invia sempre all’incontro del fratello.

13 di aprile 2017(1-Continua)

La chiesa di Madre Teresa di Calcutta nel quartiere dell’Ipês. È qui che abito.

DON DAVIDE DAL BRASILE

I RACCONTI DI DON DAVIDECon gli auguri di Pasqua frammenti di vita brasiliana: la parrocchia, le persone, i bambini, il popolo brasiliano tra violenza e fede

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA17

Evangelizzatori con Spirito è il tema del terzo e ultimo incontro con

padre Sante (Saveriano) e Germana di Desio, della Consulta Missionaria Dio-cesana.Lo Spirito Santo offre concretezza alla possibilità di fare esperienza del Risor-to — senza tale esperienza non è possi-bile essere discepoli missionari — e di riappropriarci del nostro compito, che è quello di vivere la missione nella Chie-sa ed occuparci della cura dell’umanità. «Importante seguire la via cristiana non per diventare bravi, ma per contribuire alla salvezza del mondo» (C. M. Martini).Lo Spirito dà frutti, è datore di vita. Irrompe nella nostra vita (viene all’im-provviso… fragoroso… si abbatte im-petuoso…) rompendo abitudini, con-suetudini, schemi e pigrizie. Dà parola, non ammutolisce né uniforma. Ci per-mette di parlare, comprenderci, comu-nicare. Moltiplica i linguaggi, valorizza le differenze….La dimensione spirituale da coltivare e custodire. Parlare di spiritualità oggi è educarsi allo stupore, al desiderio; è aprirsi ad un volto nuovo del Dio che ha bisogno di noi, che di noi sente la mancanza e il desiderio ardente… che rinnova ogni giorno la chiamata a farci suoi discepoli missionari.

Quaresima di fraternità: il progetto Centro La Benedicta in Rep. Dem. Del Congo, Kinshasa, pro bambini e bambi-ne di strada si è appena concluso.Ringraziando sempre per la grande generosità della Comunità per la Cari-tà data ai più bisognosi (che il Signore

ricompenserà con la sua benedizione) siamo prossimi al Gesto del Riso. La ca-rità non si ferma mai: il mese di maggio dedicato alla Mamma Celeste è anche l’appuntamento per il Gesto del Riso, la vendita di pacchi di riso da 1 e 5 Kg. a favore di microprogetti di evangeliz-zazione in terre di missione a cui parte-cipa tutta la zona V di Monza tramite i Missionari Saveriani di Desio. Quest’an-no uno dei progetti (Decanato di Sere-gno — Seveso) riguarda la proposta del Comboniano John Bliss per la Missione di Amakuriat, Pokot del Nord, diocesi di West Pokot, Kenya.I destinatari: la Comunità della parroc-chia Amakuriat del territorio Pokot, cir-ca 5.000 persone, preferibilmente don-ne e giovani.Obiettivo dell’intervento: promuove-re l’interazione pacifica tra le comunità pastorali, in particolare tra Pokot, Kari-mojong e Turkana, comunità all’interno dei confini del Kenya e dell’Uganda;

cambiare la percezione di sé e dell’al-tro all’interno delle comunità attraverso un programma di evangelizzazione e di confronto sociale e di coscienze per il superamento di dissidi e conflitti interni alla comunità e alla società.I gruppi missionari della Comunità Pa-storale saranno alle porte della chiesa sabato 20 e domenica 21 maggio.

La partecipazione alla Festa del Vo-lontariato (27 — 30 aprile) proposta dall’Amministrazione comunale ci ha visti propositivi con prodotti del com-mercio equo e solidale e informazioni sulle attività verso i missionari che ope-rano in terra di missione nei vari paesi del mondo. Il coinvolgimento dei ra-gazzi delle scuole alla Festa, è un dato positivo per una conoscenza del mon-do del volontariato, soprattutto quan-to testimoniato nelle serate di prepara-zione da giovani che già operano nelle varie associazioni. •

LA CARITÀ NON SI FERMA MAILe attività della Commissione Missionaria tra aprile e maggio

COMMISSIONE MISSIONARIA, DECANATO SEREGNO — SEVESO

PERC O RSO• V isione A ntropologic a

• La c o nc re te zza d e llo Sp irito Sa nto• I Frutti d e llo Sp irito• La c ura d e lla vita sp iritua le

• Illumina zione Biblic a• G e sù si muo ve so tto l’ a zio ne d e llo Sp irito Sa nto• G e sù p re g a il Pa d re p e r a ve re in no i il Suo Sp irito• Lo Sp irito è no stro a vvo c a to• L’ e sp e rie nza d e lla mo lte p lic ità e d e lla c o munio ne• C i sc o p ria mo fig li e fra te lli• Invia ti e te stimo ni sino a i c o nfini d e lla te rra

LO SPIRITO SA NTO RENDE PO SSIBILE

LA G IO IA EV A NG ELIC A

E LA C O STRUZIO NE DEL REG NO DI FRA TELLI

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA18

PASTORALE GIOVANILE

PELLEGRINAGGIO A ROMAAppunti di viaggio

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA19

PASTORALE GIOVANILE

Cammino di Sant’Agostino

Una bella proposta per ADO, 18/19enni e Giovani proposta dalla Pastorale Giovanile del Decanato di Seregno e Seveso.

FESTA DI INIZIO ESTATE

Domenica 21 Maggio 2017Comunita’ Pastorale S.Crocifisso

Momento offerto dalla Comunità a catechisti, educatori, insegnanti, allenatori e collaboratori che donano il loro tempo all’oratorio. Ringrazieremo il Signore per l’anno trascorso insieme e affideremo a Lui tutti i ragazzi, in particolare quelli di

Pomeriggio di gioco insiemeorganizzato dagli animatori che si stanno preprando all’Oratorio Estivo 2017.

Domenica 21 maggio

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA20

PASTORALE GIOVANILE

I bambini e i ragazzi dei nostri oratori, ac-compagnati dai loro animatori e dai respon-

sabili, sono invitati questa estate a vivere con gli occhi spalancati per cogliere tutte le me-raviglie del creato. La proposta dell’Oratorio estivo 2017 in tutta la Lombardia sarà infatti DettoFatto. Meravigliose le tue creature. Lo spunto per il progetto è dato dal primo ca-pitolo della Genesi, dove si narra dell’origine del mondo e dell’uomo: tutto ciò che esiste non è frutto del caso né è semplicemente descritto dalle ricerche della scienza. Quanto ci circonda e la nostra stessa esistenza sono frutto di un pensiero buono, di un disegno di bene che si è realizzato nel tempo: Dio è det-to e tutto è stato fatto! Consapevoli di questa verità possiamo osservare tutto ciò che ci cir-conda con lo stupore di chi sa che le opere di Dio sono meravigliose.Per fare questo occorrono alcuni passaggi, che verranno declinati nelle giornate dell’O-ratorio estivo. Anzitutto occorre guardare attorno a sé: troppe volte siamo prigionieri degli schermi dei nostri smartphone e non prestiamo attenzione a quanto esiste. Questo sguardo deve destare lo stupore, cioè la con-sapevolezza che l’esistenza di tutto ciò che ci circonda non è un dato né ovvio né scontato, ma è un dono che ci è affidato. Lo stupore motiva il desiderio di conoscere, di sporcarci le mani con la realtà, di sperimentare e inven-tare cose nuove a partire da ciò che ci è offer-to (che quindi non ci siamo dati noi!). Come credenti a questi tre passaggi ne dobbiamo aggiungere altri due: anzitutto il contempla-re, inteso come capacità di riconoscere che tutto ciò che esiste ha un’origine precisa, dal cuore stesso della Trinità, che ha dato vita a

ORATORIO ESTIVO 2017 – IL PROGETTO DI DETTOFATTO

ORA

TORI

O E

STIV

O 2

017 Da lunediì

12 giugno

a venerdiì

14 luglio

Comunità Pastorale S.Crocifisso | Meda

PE

R E

NTR

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EL

CLI

MA

...

ISC

RIZ

ION

I

CIT

Y C

AM

P IN

GLE

SE

QUANDO: Dal 17 al 21 luglio 2017

A CHI E’ RIVOLTO: Bambini e ragazzi della scuola

primaria e secondaria di 1° grado. Una settimana di

giochi e studio interamente in lingua inglese con

insegnanti madrelingua e supervisione costante della

maestra di inglese Giulia Bizzozero della scuola San

Giuseppe.

COSTO: 230 € per l’assistenza (da aggiungere il servizio mensa)

ORARI: Dalle 8,30 alle 16,30. Prescuola dalle ore 8.00, gratuito.

ISCRIZIONI: Iscrizioni aperte fino ad esaurimento

posti.

DOMENICA 21 MAGGIO

FESTA di INIZIO ESTATE all’Oratorio Santo Crocifisso

Ore 15.00 giochi a stand e gonfiabili

per tutti i ragazzi

Ore 16.00 preghiera e merenda

Ore 16.30 PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA

ESTIVA PER TUTTI I GENITORI

Al termine della riunione si aprono le iscrizioni che

proseguiranno fino alle fino alle 18.30. ————

DOMENICA 11 GIUGNO Per Ragazzi, Animatori, Genitori e Collaboratori

INIZIO UFFICIALE DELL’ORATORIO FERIALE

alla S.Messa delle ore 10.00 presso la Parrocchia S.Maria Nascente

Durante la S.Messa affideremo al buon Dio

l’esperienza dell’Oratorio Estivo e consegneremo il mandato agli animatori

Inizieranno Domenica 21 dopo la presentazione della

proposta ai genitori (fino alle 18.30!) e poi a partire da Lunedì

22 maggio, le iscrizioni si raccoglieranno nelle segreterie

dell’OSC (via General Cantore 2 - Ingresso cancello nero) e

di SG (Via Cialdini 138 - ingresso lato destro della chiesa) nei

seguenti orari :

OSC: Lun, Mer, Gio,Ven dalle 16 alle 19, Sab dalle 10 alle 12

SG: Lun, Mar dalle 16 alle 18, Mer dalle 9.30 alle 10.30, Ven

dalle 17 alle 18.30

Le segreterie dei due oratori, durante l’oratorio estivo, saranno aperte nei seguenti orari: Lun e Gio 13.30 - 14.15, 18 - 19

Mar, Mer e Ven 8.00 - 9.30, 13.30 - 14.15, 18 - 19 [email protected]

348 1325827 (solo negli orari di segreteria)

Informazioni

Sulla proposta Estiva della

Pastorale Giovanile

Oratorio S.Crocifisso

Dalla 1^ alla 4^ elementare

Oratorio S.Giacomo

Dalla 5^ elementare alla 3^ Media

CA

MP

US

ES

TIV

O

Scuola Primaria SAN GIUSEPPE tel. 0362 70436 www.scuolasangiuseppe.com [email protected] I due camp si svolgeranno presso la Scuola S.Giuseppe in Via Orsini 35.

INF

O

QUANDO: Dal 24 al 28 luglio 2017

A CHI E’ RIVOLTO: Bambini e ragazzi dai 5 agli 11

anni (ultimo anno infanzia e 5° elementare). Durante

la mattinata, svolgimento dei compiti delle vacanze;

nel pomeriggio gioco organizzato e attività laboratoriali.

COSTO: 100 € per l’assistenza più 25€ per il

servizio mensa (5 giorni). Possibilità di prescuola

dalle 7,45 e doposcuola fino alle 17,30 con supplemento settimanale di 10 €. Possibilità di

aderire al bisogno al costo di 2€.

ORARI: Dalle 8,30 alle 16,30.

ISCRIZIONI: Iscrizioni aperte fino ad esaurimento

posti (100).

tutto ciò che esiste per effondere il proprio amore su tutte le creature. La contemplazione spalanca il nostro sguardo oltre la creazione e diventa occasione per benedire Dio per ciò che ha fatto: è un prodigio gratuito di amore e di bellezza e noi ne siamo parte.Si farà compagno di viaggio di questa av-ventura estiva san Francesco, proposto dal nostro Papa come esempio di un’ecologia integrata, che sa rispettare il creato come dono di Dio, senza da un lato distruggerlo né dall’altro renderlo un idolo.Per vivere tutto questo durante le settimane di Oratorio estivo abbiamo a disposizione il formidabile strumento dell’Oratorio, come luogo in cui attraverso il gioco, le attività, la preghiera e il semplice stare insieme i ragazzi crescono nell’amicizia con Gesù. •

Quanto ci circonda e la nostra stessa esistenza sono frutto di un pensiero buono, di un disegno di bene che si è realizzato nel tempo

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA21

ORA

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017 Da lunediì

12 giugno

a venerdiì

14 luglio

Comunità Pastorale S.Crocifisso | Meda

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QUANDO: Dal 17 al 21 luglio 2017

A CHI E’ RIVOLTO: Bambini e ragazzi della scuola

primaria e secondaria di 1° grado. Una settimana di

giochi e studio interamente in lingua inglese con

insegnanti madrelingua e supervisione costante della

maestra di inglese Giulia Bizzozero della scuola San

Giuseppe.

COSTO: 230 € per l’assistenza (da aggiungere il servizio mensa)

ORARI: Dalle 8,30 alle 16,30. Prescuola dalle ore 8.00, gratuito.

ISCRIZIONI: Iscrizioni aperte fino ad esaurimento

posti.

DOMENICA 21 MAGGIO

FESTA di INIZIO ESTATE all’Oratorio Santo Crocifisso

Ore 15.00 giochi a stand e gonfiabili

per tutti i ragazzi

Ore 16.00 preghiera e merenda

Ore 16.30 PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA

ESTIVA PER TUTTI I GENITORI

Al termine della riunione si aprono le iscrizioni che

proseguiranno fino alle fino alle 18.30. ————

DOMENICA 11 GIUGNO Per Ragazzi, Animatori, Genitori e Collaboratori

INIZIO UFFICIALE DELL’ORATORIO FERIALE

alla S.Messa delle ore 10.00 presso la Parrocchia S.Maria Nascente

Durante la S.Messa affideremo al buon Dio

l’esperienza dell’Oratorio Estivo e consegneremo il mandato agli animatori

Inizieranno Domenica 21 dopo la presentazione della

proposta ai genitori (fino alle 18.30!) e poi a partire da Lunedì

22 maggio, le iscrizioni si raccoglieranno nelle segreterie

dell’OSC (via General Cantore 2 - Ingresso cancello nero) e

di SG (Via Cialdini 138 - ingresso lato destro della chiesa) nei

seguenti orari :

OSC: Lun, Mer, Gio,Ven dalle 16 alle 19, Sab dalle 10 alle 12

SG: Lun, Mar dalle 16 alle 18, Mer dalle 9.30 alle 10.30, Ven

dalle 17 alle 18.30

Le segreterie dei due oratori, durante l’oratorio estivo, saranno aperte nei seguenti orari: Lun e Gio 13.30 - 14.15, 18 - 19

Mar, Mer e Ven 8.00 - 9.30, 13.30 - 14.15, 18 - 19 [email protected]

348 1325827 (solo negli orari di segreteria)

Informazioni

Sulla proposta Estiva della

Pastorale Giovanile

Oratorio S.Crocifisso

Dalla 1^ alla 4^ elementare

Oratorio S.Giacomo

Dalla 5^ elementare alla 3^ Media

CA

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Scuola Primaria SAN GIUSEPPE tel. 0362 70436 www.scuolasangiuseppe.com [email protected] I due camp si svolgeranno presso la Scuola S.Giuseppe in Via Orsini 35.

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QUANDO: Dal 24 al 28 luglio 2017

A CHI E’ RIVOLTO: Bambini e ragazzi dai 5 agli 11

anni (ultimo anno infanzia e 5° elementare). Durante

la mattinata, svolgimento dei compiti delle vacanze;

nel pomeriggio gioco organizzato e attività laboratoriali.

COSTO: 100 € per l’assistenza più 25€ per il

servizio mensa (5 giorni). Possibilità di prescuola

dalle 7,45 e doposcuola fino alle 17,30 con supplemento settimanale di 10 €. Possibilità di

aderire al bisogno al costo di 2€.

ORARI: Dalle 8,30 alle 16,30.

ISCRIZIONI: Iscrizioni aperte fino ad esaurimento

posti (100).

- L’Oratorio Estivo funziona soprattutto grazie all’aiuto di

tante persone della Comunità che dedicano tempo ed

energie: per questo ognuno dovrebbe sentirsi un pò

responsabile dell’oratorio. Chiediamo agli adulti che

potessero darci un aiuto di lasciare il proprio nominativo.

- Il gruppo dei collaboratori in tutti e due gli oratori sarà

costituito da alcuni adulti (segreteria, preparazione

merende, infermeria, laboratori, pulizia,…) e da alcuni

ragazzi delle superiori (per l’organizzazione delle attività

di animazione e per l’assistenza al gioco libero).

- Tutti i ragazzi che partecipano alle iniziative oratoriane

sono coperti da assicurazione in caso di infortuni.

- L’utilizzo di tablet, lettori digitali, smartphone, tendono a

favorire l’isolamento; sono perciò considerati di ostacolo

alle attività educative proposte di stampo aggregativo e comunitario. E’ dunque fortemente

sconsigliato che i ragazzi li abbiano con sé durante il

tempo dell’OE17. Si declina ogni responsabilità

sull’eventuale smarrimento o danneggiamento di ogni

genere di beni che i ragazzi possono avere con sé.

Nelle mattine di lunedì e giovedì, dalle 8.00 alle 12.00,

sarà possibile usufruire, senza quote aggiuntive, di un

servizio di assistenza allo svolgimento dei compiti

delle vacanze presso l’Oratorio S.Crocifisso, gestito

in collaborazione con le insegnanti della Scuola San

Giuseppe. Sarà possibile, dopo il servizio compiti,

pranzare al sacco in OSC.

La proposta si rivolge ai SOLI RAGAZZI DELLE ELEMENTARI. Essendo il personale e gli spazi limitati, i

posti disponibili saranno 150, assegnati in base all’ordine

di iscrizione.

Specifichiamo che si tratta di un SERVIZIO SPECIFICO

ALLO STUDIO e non di un tempo di baby-sitteraggio,

perciò chiediamo serietà tanto nell’adesione quanto nella

partecipazione. In caso contrario si perderà il diritto

alla frequenza, lasciando il posto agli eventuali

esclusi. L’iscrizione è da farsi, per le rispettive settimane, insieme

a quella per l’Oratorio Estivo. L’accesso all’Oratorio

avverrà, solo nelle mattine di lunedì e giovedì, dall’ingresso di P.za del Lavoratore 1, dalle 8 alle

9.30.

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ORARIO lunedì e giovedì, dalle ore 13.30 alle 18.00. martedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 8.00 alle 18.00.

Non saranno consentite entrate/uscite nella

giornata, al di fuori degli orari prestabiliti, se non

quando i cancelli sono aperti. Eventuali difficoltà sono da considerare con i

responsabili. (come gli anni scorsi, vengono fatte

eccezioni solo per terapie continuative; mai per singole

visite, attività sportive, etc. …)

PRANZO martedì e venerdì: servizio mensa interno. Noi prepariamo un primo piatto; si può integrare il pasto

con qualcosa portato “al sacco” da casa.

COSTI Iscrizione “una tantum”: € 10 Da versare una sola volta, all’atto di iscrizione. Comprende: iscrizione, assicurazione, maglietta.”

Iscrizione settimanale: € 25 Da versare all’iscrizione di ogni settimana di oratorio

estivo. Per le famiglie con più figli, a partire dal terzo

l’iscrizione è gratuita.

Piscina: uscita del mercoledì ad Acquatica non

obbligatoria - € 5 L’iscrizione alla piscina va confermata SEMPRE il

lunedì precedente l’uscita entro e non oltre le ore

19 . Chi non si iscrive avrà comunque la possibilità

di restare in Oratorio.

Quella dell’Oratorio Estivo è una proposta educativa

della Comunità cristiana da accogliere in tutte le sue

parti, non l’offerta di un servizio da acquistare nelle

modalità che si preferiscono. La quota richiesta per

l’iscrizione settimanale non ha dunque il valore e il

significato del pagamento di una prestazione, ma quello

di una PARTECIPAZIONE e un SOSTEGNO anzitutto

alla Comunità e alle attività degli oratori. Per questo

la frequenza parziale alla proposta non comporterà una diminuzione della quota.

UNA RIDUZIONE E’ PREVISTA NEL CASO DI DIFFICOLTA’

ECONOMICHE (DA SEGNALARE PER TEMPO

DIRETTAMENTE AI RESPONSABILI: don Fabio, don

Tommaso, Suor Gianfranca, Marco Spada).

Lunedì e Giovedì Apertura dei cancelli alle 13.30; Attività di animazione,

gioco, preparazione della festa finale, laboratori, …

Martedì e Venerdì Apertura dei cancelli alle 08.00; Attività di animazione,

gioco, momenti formativi, S.Messa, grande giocone,…

Mercoledì - Gita - Tutti i mercoledì andremo ad

ACQUATICA, parco gestito dalla FOM. Per chi deciderà di non partecipare, rimarrà aperto l’Oratorio

S.Crocifisso secondo gli orari indicati (per tutte le fasce d’età!)

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Anche quest’anno si avvicina l’estate, con l’atteso

appuntamento dell’Oratorio Estivo…E’ un’occasione

per stare insieme, divertirsi, continuare a crescere... Il

tutto incontrando Gesù e cercando di imparare il suo

“stile”. L’esperienza dell’Oratorio estivo, infatti, si

inserisce pienamente nella proposta educativa

dell’Oratorio come luogo di educazione e di crescita nella fede per i nostri ragazzi e ragazze, in

maniera continuativa con tutti i cammini che si sviluppano durante l’anno pastorale.

In particolare l’Oratorio Estivo 2017 (OE17) “DettoFatto” avrà come tema centrale la creazione,

che è anzitutto opera di distinzione, cioè di ordine e

armonia, bellezza e significato, libertà e ragione.

La scelta di partire dalla creazione comporta l'assunzione di un orizzonte di pensiero capace di

riconoscere e assumere la prospettiva del dono.

L'inizio ci viene così consegnato, non dipende da noi,

non è merito nostro. Siamo sempre preceduti e avvolti

da questo mistero d'amore che è il disegno di bene

che Dio ha su di noi. In questo percorso attraverso i giorni della creazione

saremo accompagnati dalla figura di san Francesco

d'Assisi, definito da Papa Francesco nell'enciclica

«Laudato si'» come «un esempio bello e motivante».

Egli costituisce un luminoso esempio di ecologia

integrale, anche mediante la sua spiccata propensione a riconoscere nella natura l'impronta del

creatore. Speriamo sia un’esperienza ricca e significativa per tutti, piccoli e grandi!

Buona avventura a tutti!

IND

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA22

COMMISSIONE SCUOLA

Una casetta di legno, simile a quel-la delle fiabe, è comparsa dome-

nica 30 aprile in piazza Cavour, nel bel mezzo della festa per la giornata del volontariato… ma nessuno stupore sul volto dei bambini che passavano di lì; anzi, si avvicinavano decisi a una delle pareti per trovare il loro “mattoncino”, quello che ciascun alunno delle scuole elementari di Meda ha potuto decorare e riempire con il proprio pensiero su ciò che per lui significhino le parole “casa” e “famiglia”.La casetta è infatti il frutto del lavoro del-le varie classi che, dopo avere ascoltato una storia — letta da dei genitori o dei nonni volontari — sui valori positivi che si vivono e condividono nelle famiglie, hanno riflettuto con le loro insegnanti.Leggere le frasi riportate sui mattoncini ha condotto i passanti, anche i più di-stratti, a soffermarsi sulla spontaneità di alcuni pensieri o la poesia di alcune im-magini: un grande mosaico ricondotto a unità nell’immagine della casa, simbo-lo della famiglia.

Altrettanta attenzione hanno suscita-to i lavori dei ragazzi delle due scuole medie che, a partire dalla visione di un film, hanno riflettuto sul fatto che tutte le famiglie, anche quella più problema-tica, hanno in sé qualcosa di bello e di positivo, come hanno ben dimostrato le profonde riflessioni che si potevano leggere sui cartelloni e sulle istallazioni creative preparate dai ragazzi.La cornice della giornata del volonta-riato è stata particolarmente attinen-te, in quanto momento di festa per le associazioni che offrono accoglienza e si prendono cura di chi ne ha bisogno, rendendo la nostra società una “fami-glia di famiglie”.L’esposizione dei lavori ha messo in evidenza la collaborazione che si è svi-luppata tra le varie scuole, che di anno in anno va affinandosi sempre più ed è stata possibile anche grazie al patroci-nio e alla disponibilità dell’Amministra-zione comunale.Tuttavia, al di là di questo momento di grande visibilità — che sicuramente ha

contribuito a diffondere i valori veicolati dal progetto —, la cosa davvero impor-tante è stato il lavoro svolto nelle classi, di cui le riflessioni dei ragazzi sono la migliore testimonianza! •

LA MIA CASA SEI TUIl progetto della Commissione Scuola della Comunità Pastorale

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA23

CONCORSO FOTOGRAFICO

Fare una fotografia si dice anche “immortalare”, cioè ren-dere immortale, catturare nello scorrere del tempo un at-

timo e tentare di renderlo eterno: quale verbo più adatto al periodo pasquale?Con questa sottolineatura don Sergio Massironi, responsabile della pastorale giovanile della diocesi, ha iniziato la riflessio-ne che ha impreziosito la serata di premiazione del concorso fotografico La mia casa sei tu, proposto dalla Commissione Scuola agli studenti delle scuole superiori di Meda.Vedere scorrere proiettate sul telone le proprie fotografie è stato motivo di emozione e orgoglio per i trentaquattro par-tecipanti e i loro genitori e insegnanti, presenti alla serata.Don Sergio ha colto tre temi unificanti, presenti in molti degli scatti dei ragazzi: per prima cosa il vedere la propria casa e la propria famiglia come un posto sicuro, in cui stare al ripa-ro dal mondo esterno e dalle sue preoccupazioni… sicura-mente un valore positivo, ma che nasconde in sé il rischio di chiudersi in un nido e precludersi la possibilità di guardare all’esterno. Poi l’attenzione alle diversità che compongono

l’unità della famiglia: le differenze di età, di sesso, di carat-tere tra i componenti del nucleo famigliare costituiscono un allenamento alla condivisione, al confronto, alla mediazione, magari passando anche attraverso l’esperienza del litigio e della sofferenza. Infine, il tema dei legami, rappresentato in vari modi e attraverso diversi simboli nelle fotografie presen-tate: uno sguardo, due mani che si stringono, rami di alberi che si intrecciano, un nodo a un fazzoletto. Spesso, quando si parla di legami, lo si fa attribuendo alla parola un’accezione negativa, come fossero qualcosa che rende prigionieri o che impedisce la propria realizzazione. L’idea che traspare dalle foto dei ragazzi è invece quella di legami che rendono liberi. Diventa determinante la riflessione su quali debbano essere i fondamenti di tali legami e quali le persone a cui ci si vuole legare.A partire dall’osservazione che tutti i ragazzi hanno pensa-to istintivamente alla propria famiglia d’origine e nessuno a quella che potrebbero formare, Don Sergio ha poi lanciato alcune provocazioni, rivolte soprattutto agli adulti presenti, perché non si rischi di pensare e fare riferimento a una fa-miglia idealizzata ma lontana dalla realtà, come se fosse un tema caro solo alla Chiesa, e perché si creino le condizioni favorevoli per i giovani per formare una loro famiglia.Il clima di attenzione creatosi ha poi lasciato spazio all’entu-siasmo della premiazione; ai tre vincitori — Eleonora Nella, Lorenzo Buraschi e Luca Tagliabue — sono andati dei buoni per l’acquisto di libri e materiale scolastico. Altri due studenti hanno ricevuto una menzione dalla giuria per l’originalità del-lo scatto e tre studentesse sono state segnalate per il miglior commento.È stata una bella serata in cui, come ha giustamente concluso don Fabio, chi è solito mettere in dubbio le capacità dei ra-gazzi e dei giovani ha proprio dovuto ricredersi! •

QUESTIONE DI INQUADRATURALa famiglia dal punto di vista dei giovani

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA24

VERSO L’ELEZIONE DEL SINDACO DI MEDAAlcune riflessioni anche in vista dell’incontro tra i candidati sindaco promosso dalla Comunità Pastorale S. Crocifisso per mercoledì 24 maggio ore 21.00 Oratorio Santo Crocifisso

DOMENICA 11 GIUGNO CON EVENTUALE BALLOTTAGGIO DOMENICA 25 GIUGNO

In vista delle ormai prossime elezioni amministrative della nostra città e pensando un po’ al tema importante e pro-

fondo della politica, mi sono tornate in mente alcune parole del 2003 dell’allora card. Ratzinger e del card. Bagnasco di quest’anno. Riflessioni importanti che lascio alla lettura di ciascuno.Sulla scia di queste riflessioni, abbiamo invitato i candidati Sin-daco della nostra città di Meda ad un libero confronto pres-so il nostro nuovo salone dell’oratorio Santo Crocifisso, con la semplice modalità del rispondere ad alcune domande precise rivolte in contemporanea da un giornalista moderatore. Nel frattempo sentiamoci tutti coinvolti nel sentirci partecipi e responsabili alla diffusione del senso civico e del bene comune.

Don Claudio

«La convinzione che il campo della politica è il campo del-la ragione comune, che deve svolgersi nella reciproca com-prensione e che deve comportare anche l’illuminazione della ragione implica l’esclusione di due posizioni. Esclude innan-zitutto la teologizzazione della politica, che diventerebbe ideologizzazione della fede. La politica infatti non si desume dalla fede, ma dalla ragione, e la distinzione tra la sfera della politica e la sfera della fede appartiene proprio alla tradizione centrale del cristianesimo: la troviamo nella parola di Cristo: “Date all’imperatore quanto è dell’imperatore, a Dio quanto è di Dio”. In questo senso lo Stato è uno Stato laico, profano, nel senso positivo. Mi vengono in mente per esempio le belle parole di san Bernardo di Chiaravalle al Papa di quel tempo: “Non pensare che tu sia il successore di Costantino; non sei il successore di Costantino, ma di Pietro. Il tuo libro fondamen-tale non è il Codice di Giustiniano, ma è la Sacra Scrittura”. Questa, diciamo, giusta profanità, o anche laicità della politi-ca, che esclude quindi l’idea di una teocrazia, di una politica determinata dal dettato della fede, esclude, d’altra parte, an-che un positivismo ed empirismo che è una mutilazione della ragione. Secondo questa posizione la ragione sarebbe capa-ce di percepire solo le cose materiali, empiriche, verificabili o falsificabili con metodi empirici. Quindi la ragione sarebbe cieca per quanto riguarda i valori morali e non potrebbe giu-dicarli, perché rientrerebbero nella sfera della soggettività e non in quella dell’oggettività di una ragione limitata al verifi-cabile, all’empirico, e positivista. Una tale mutilazione della ragione che si limita al constatabile, all’empirico, al verifica-bile e al falsificabile secondo metodi materiali, distrugge la politica e, come aveva detto il senatore Cossiga, la riduce ad un’azione puramente tecnica, che dovrebbe seguire sempli-cemente le correnti più forti del momento, sottomettendo-

si quindi al transitorio ed anche ad un dettato irrazionale. E questo è l’altro impegno del nostro documento: mentre da un lato escludiamo una concezione teocratica ed insistiamo sulla razionalità della politica, dall’altro escludiamo anche un positivismo per cui la ragione sarebbe cieca per i valori morali e siamo convinti che la ragione ha la capacità di conoscere i grandi imperativi morali, i grandi valori che devono determi-nare tutte le decisioni concrete. E in questo senso mi sembra che subentri anche un certo legame tra fede e politica: la fede cioè può illuminare la ragione, può sanare, guarire una ragio-ne ammalata. Non nel senso che questo influsso della fede trasferisce il campo della politica dalla ragione alla fede, ma nel senso che restituisce la ragione a se stessa, aiuta la ragio-ne ad essere se stessa, senza alienarla» (card. Joseph Ratzin-ger, 9 aprile 2003).

«Nel Paese si registrano segnali positivi centrali e periferici e questo genera fiducia. Ma l’affanno della gente permane: è l’affanno per mantenere la propria famiglia ogni giorno, poiché le esigenze primarie non ammettono rimandi a tempi migliori. La prima e assoluta urgenza resta ancora il lavoro:

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA25

DOMENICA 11 GIUGNO CON EVENTUALE BALLOTTAGGIO DOMENICA 25 GIUGNO

sono ormai lunghi anni che il problema taglia la carne viva di persone — adulti e giovani — e di famiglie. La vita della gente urla questa sofferenza insopportabile: deve avere la sicurezza nei fatti che questo grido è ascoltato e preso in seria e diu-turna considerazione. Sarebbe nefasto che nei luoghi della responsabilità la voce dei disoccupati e dei poveri arrivasse flebile e lontana. Semplificare le realtà difficili e complesse non è giusto: questo approccio genera populismo facile e su-perficiale, spesso urlato, a volte paludato, comunque ingan-natore e inconcludente e seriamente pericoloso! Altrettanto lo sono anche le scorciatoie a cui sempre più italiani ricorrono nell’illusione di risolvere crisi e problemi economici: si pensi ai 260 milioni di euro che ogni giorno in Italia si buttano nel gioco d’azzardo, distruggendo capitali e, più ancora, persone e relazioni.Come sempre noi Pastori abbiamo ricordato, il primo e effica-ce ammortizzatore sociale è stata ed è la famiglia, nella quale i risparmi ancora rimasti e le pensioni dei nonni continuano ad essere l’ancora per tutti — figli e nipoti —; dove, soprattutto, ciascuno può rigenerare le proprie energie spirituali e morali per non arrendersi e lottare. Nonostante tutto, la gente resta

generosa, attenta ai più bisognosi, mostrando un’anima nobi-le che nessuna ombra può oscurare. Il popolo vuole vedere il mondo politico piegato su questo prioritario dramma, mentre invece lo vede continuamente distratto su altri fronti, nonché chiuso in una litigiosità dove non entra per nulla il bene del Paese.Con questo, non rinunciamo a riconoscere nella politica una forma alta di carità, cioè di servizio al popolo, attenta ad af-frontare questioni quali il lavoro, la famiglia, i giovani, l’inver-no demografico. C’è bisogno di politica autentica, di pace istituzionale, ed è qualunquista ghigliottinare lo Stato» (Card. Angelo Bagnasco, Presidente della CEI).

Sono in grado, prima della chiusura alle stampe del numero di maggio, di confermare la disponibilità all’incontro di tutti e quattro i candidati sindaco, da me sentiti e resisi disponibili al confronto che si terrà mercoledì 24 maggio alle ore 21.00 presso il salone dell’Oratorio Santo Crocifisso. La serata dal titolo “Candidati a confronto, prospettive per il futuro della nostra città” avrà come moderatore e coordinatore il giorna-lista di Radio Marconi Fabio Brenna. (dC)

MIGRANTI. LA SFIDA DELL’INCONTRO«Non si ama un’idea, si amano le persone»

MOSTRA AL CENTRO PASTORALE DIOCESANO DI SEVESO DAL 6 AL 21 MAGGIO

Da sabato 6 a domenica 21 maggio presso il Centro Pa-storale Diocesano di Seveso (ex Seminario) è allestita

la mostra dal titolo Migranti. La sfida dell’incontro, tema di grande attualità che ci riporta tutti alle immagini che vediamo in televisione, sui giornali, ai dibattiti sempre più frequenti, troppo spesso litigiosi e carichi di astio nei confronti di questa umanità che fugge, con un esodo biblico, dalla fame, dalle persecuzioni sia religiose che politiche.La mostra, curata dal giornalista Giorgio Paolucci, propone questa drammatica realtà partendo da un punto di vista cri-stiano. «Non si ama un’idea, si amano le persone» è il tito-lo di un capitolo del libro di presentazione della mostra, che nell’introduzione ripropone le parole di Papa Francesco pro-nunciate al Regina Coeli del 19 aprile 2015: «Sono uomini e donne come noi, fratelli che cercano una vita migliore, affa-mati, perseguitati, feriti, sfruttati, vittime di guerre: cercano una vita migliore. Cercavano la felicità». Non si vuole solo presentare le iniziative che il popolo cristiano ha messo in atto per aiutare o contribuire a risolvere una piccola parte dei pro-blemi che questi “migranti” devono affrontare, ma ribadire le ragioni che spingono la Comunità cristiana, la Chiesa, ad affrontare queste situazioni: l’amore per l’altro, per il fratello sofferente, che è non solo l’immagine, ma, come ci ha ricor-dato S. Madre Teresa di Calcutta, è «Cristo stesso». Tutte le iniziative messe in atto hanno un comune obiettivo: poterli

amare di più. È l’intelligenza della fede che nasce dal ricono-scersi amati per primi da un Altro e che ha generato opere che cercano di rendere meno doloroso lo strappo subito da questi uomini, donne e soprattutto bambini.La mostra è stata aperta sabato 6 maggio alle ore 10.00 ed inaugurata domenica 7 maggio alle ore 11.30 con l’intervento di Wael Farouq, docente di Lingua e cultura araba presso l’U-niversità Cattolica di Milano.Gli orari per visitare la mostra fino a domenica 21 maggio sono i seguenti:Lunedì — Venerdì: dalle ore 15.30 alle ore 19,00Sabato — Domenica: dalle ore 10.00 alle ore 12.00, dalle ore 15.30 alle ore 19.00.Durante gli orari di apertura le visite sono guidate. È possi-bile anche prenotare visite guidate telefonando al numero 339/2918537.

Mario Cassina

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Giovedì 27 aprile numerosi aderen-ti hanno partecipato all’incontro

con don Fabio presso il nuovo salone dell’Oratorio S. Crocifisso. L’incontro prosegue il cammino iniziato con l’An-no Santo della Misericordia voluto da Papa Francesco e segue il Progetto Pa-storale della nostra Comunità Famiglia soggetto di evangelizzazione.Dopo la presentazione con frasi di Papa Francesco, pronunciate in occasione delle catechesi del mercoledì sul tema La famiglia genera il mondo riguardan-te i nonni e gli anziani (ne riportiamo al-cune alla fine di questa sintesi), ha pre-so la parola don Fabio che, partendo dalla famosissima tela di Caravaggio in cui sono raffigurate le Opere di Miseri-cordia Corporali, ha sviluppato il tema narrato dall’evangelista Matteo nel cap. 25 sul giudizio finale. Noi saremo giu-dicati proprio sulle opere compiute in questa vita a favore dei nostri fratelli più bisognosi, cioè se abbiamo soccor-so chi aveva fame, chi aveva sete, chi, se straniero, abbiamo accolto, chi, se nudo, abbiamo vestito, chi, se malato o carcerato, abbiamo visitato.Con l’aiuto di proiezioni chiare e detta-gliate, don Fabio ci ha illustrato come queste opere sono descritte nella tela del Caravaggio e come durante i secoli, iniziando da Gesù stesso, le stesse sono state messe in pratica nella storia della Chiesa, invitandoci a fare un esame di coscienza chiedendoci come noi, nella

SIGNORE, MANDAMI QUALCUNO DA AMARECaravaggio e Madre Teresa per spiegare le Opere di Misericordia Corporali e Spirituali

MOVIMENTO TERZA ETÀ

SABATO 10 GIUGNOVISITA AL SANTUARIO MADONNA DEL SANGUE DI RE CON SOSTA A STRESA, sul Lago Maggiore

MARTEDÌ 13 GIUGNO ORE 14,30Parrocchia S. Giacomo: Gruppo di ascolto

23-24-25 GIUGNOVIAGGIO A TORINO E NELLE LANGHE

PROSSIMI APPUNTAMENTI

nostra vita, le viviamo e le trasmettiamo alle giovani generazioni, dando così un esempio ai nostri figli e soprattutto ai nostri nipoti, che molto spesso hanno i nonni come educatori e figure di riferi-mento.Dopo aver illustrato anche le Opere di Misericordia Spirituali – sofferman-dosi su «Sopportare pazientemente le persone moleste» che, per gli altri, po-tremmo essere anche noi –, ha letto la preghiera di Santa Madre Teresa di Cal-cutta che riportiamo di seguito.Alla fine ci siamo ritrovati in bar dove, durante la merenda, abbiamo festeg-giato i compleanni di marzo e aprile e sono stati estratti i numeri della lotteria il cui ricavato è stato dato per le spese del nuovo salone dell’Oratorio S. Croci-fisso, come pure il ricavato della vendita dei manufatti durante la Festa del Vo-lontariato di domenica 30 aprile.

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA27

MOVIMENTO TERZA ETÀ

I PROSSIMI INCONTRI

Sesto incontro: IL TESORO E LA PERLA Mt 13, 44-46

Settimo incontro: LA RETE Mt 13, 47-52

IL GRANELLO DI SENAPE E IL LIEVITO (MT 13, 31-33)Semplici immagini tratte dalla vita quotidiana per spiegare cos’è il regno dei cieli

Nella parabola del granellino di senape si racconta l’azione di un uomo che semi-na nel campo un unico seme di senape, seme microscopico (per farne un gram-mo ce ne vogliono settecentocinquan-ta!); questo cresce, si sviluppa e diventa addirittura un albero su cui gli uccelli si possono posare e fare il nido (con esa-gerazione si dice «albero», in realtà è alto al massimo un paio di metri). Prota-gonista della parabola è dunque il seme, che ha una sua forza vitale interna che, come il regno dei cieli, è quasi invisibile quantitativamente, ma qualitativamente ha una sua potenzialità e a distanza di tempo crescerà. Proprio come il chicco di senape, il regno dei cieli all’inizio sem-bra non promettere molto, ma, come il seme diventa una pianta robusta capace di accogliere gli uccelli sui suoi rami, così bisogna attendere per vedere i frutti del-la presenza e della parola di Gesù.La seconda parabola parla del lievito che fa fermentare tutta la pasta. Una donna mette poco lievito in una grande quantità di farina (circa 40 kg.) e mesco-

la il tutto. L’insospettata forza del lievito — anche qui di qualcosa di molto pic-colo — riesce a trasformare una quanti-tà enorme di pasta. Allo stesso modo, il regno dei cieli è una forza nascosta che agisce all’interno in modo quasi invisibi-le, è presente nel mondo come un fer-mento e lo trasforma totalmente.Queste parabole sembrerebbero ricor-darci che solo stando dentro la realtà di tutti i giorni, fatta di piccole azioni invisibili, quasi insignificanti, si contribuisce a ren-dere il regno dei cieli qualcosa di grande, anzi enorme. Ci si deve mescolare e non separare, avvicinare e non allontanare, condividere e non giudicare per contribui-re al compimento del regno dei cieli.

Giovanna e Carlo

GRUPPI DI ASCOLTO - QUINTO INCONTRO

Nei versetti 31-33 del cap. 13 di Matteo Gesù espone le parabole del gra-

nello di senape e del lievito. Ancora due parabole introdotte con l’espressione: «Il regno dei cieli è simile a…» (notiamo che «regno dei cieli» è scritto in minuscolo per indicare che è già qui in questa vita, nel mondo, in mezzo a noi). Gesù per far capire alle folle com’è il regno dei cieli usa immagini della vita quotidiana e con un linguaggio molto semplice si riferisce a ciò che è consueto nella realtà del tem-po e nelle abitudini della gente.

CITAZIONI DI PAPA FRANCESCO TRATTE DALLE CATECHESI SUL TEMA LA FAMIGLIA GENERA IL MONDO:«Questa civiltà andrà avanti se saprà rispettare la saggezza, la sapienza degli anziani».«In una civiltà in cui non c’è posto per gli anziani o sono scartati perché creano problemi, questa società porta con sé il virus della morte».«Dove non c’è onore per gli anziani non c’è futuro per i giovani».«L’anzianità è una vocazione. Non è ancora il momento di “tirare i remi in barca”».«È un grande dono per la Chiesa la preghiera dei nonni e degli anziani!».«Noi (anziani) possiamo ringraziare il Signore per i benefici ricevuti…».«Possiamo intercedere per le attese delle nuove generazioni…».

«Noi possiamo ricordare ai giovani ambiziosi che una vita senza amore è una vita arida».«Possiamo dire ai giovani paurosi che l’angoscia del futuro può essere vinta».«Possiamo insegnare ai giovani troppo innamorati di se stessi che c’è più gioia nel dare che nel ricevere».«Le parole dei nonni hanno qualcosa di speciale per i giovani. E loro lo sanno».

MANDAMI QUALCUNO DA AMARESignore, quando ho fame, dammi qualcuno che ha bisogno di cibo;quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da consolare;quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro;quando non ho tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;

quando sono umiliato, fa’ che io abbia qualcuno da lodare;quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare;quando ho bisogno della comprensione degli altri, dammi qualcuno che ha bisogno della mia;quando ho bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di cui occuparmi;quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un’altra persona.Rendici degni, Signore, di servire i nostri fratelliche in tutto il mondo vivono e muoiono poveri ed affamati.Da’ loro oggi, usando le nostre mani, il loro pane quotidianoe da’ loro, per mezzo del nostro amore comprensivo, pace e gioia.

Madre Teresa di Calcutta

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA28

CIAO “SIGNO’” ARRIVEDERCI IN PARADISOCon gioia ha educato generazioni di bambini

UN RICORDO DI GIULIANA ASNAGHI

Riceviamo e pubblichiamo

Il 18 aprile scorso, martedì di Pasqua, è una giornata piena di sole, ma scom-

pigliata da un vigoroso vento primave-rile che sferza persone e cose con una ruvida carezza. Malgrado questo, molti sono i Medesi che si dirigono a S. Ma-ria Nascente per dare l’ultimo saluto a Giuliana Asnaghi, storica “Signo” di tanti bambini delle Scuole dell’Infanzia Giovanni XXIII e poi di via Garibaldi. Il piazzale e le vie limitrofe non hanno più spazio per parcheggiare, l’interno della chiesa è colmo di persone come durante le funzioni della Settimana San-ta e la cerimonia funebre si trasforma cristianamente in una festa pasquale. Il Signore appena risorto ha chiamato a sé Giuliana all’alba di Pasqua, inondan-dola di luce e di gioia al termine della malattia che ha vissuto nella speranza e poi nell’attesa del Signore. Egli l’ha in-trodotta nella sua pace dove ogni soffe-renza, dolore e lutto non sono più.Don Tommaso ricorda il grande dono che la “Signo” Giuliana ha fatto alla schiera di bambini che in tanti anni ha educato alla vita e che oggi sono pre-senti con i genitori — molti dei quali suoi ex alunni — e con i nonni, come me. Egli sottolinea che tutta la vita di una perso-na è un grande valore, anche se segnata dalla malattia, in particolare se essa sa tessere rapporti di simpatia umana e di

bontà nella comunità. Proprio questo ha fatto Giuliana che, completati gli studi, subito ha intessuto rapporti gioiosi con i “suoi” bambini e le loro famiglie. L’ab-biamo vista sempre sorridente, paziente, comprensiva e materna con i piccoli. At-traverso il gioco individuale e collettivo, la manipolazione degli oggetti, il dise-gno e l’uso dei colori, il canto e il teatro ha fatto sì che i nostri e i loro figli trascor-ressero a scuola ore felici. Con saggezza li ha educati a sviluppare il senso di re-sponsabilità, la collaborazione nelle atti-vità scolastiche, la precisione e l’ordine della persona e delle cose sempre in una atmosfera gioiosa. Ricordo ancora con

commozione il mio Mattia di cinque anni — ora quarantenne e padre di due figli — che con atteggiamento protettivo mi diceva: «Mamma, la “Signo’” ha affidato il Lele, uno dei piccoli, a me che sono dei grandi e quando compirò gli anni devi invitarlo alla mia festa». E si prese cura di lui per tutto l’anno.Tutto il bene fatto, signorina Giuliana, richiede troppe pagine per essere rac-contato da ciascuno di noi. Ora dal Cie-lo può leggere nel cuore dei suoi piccoli “azzurri” e dei loro familiari la gratitudi-ne e il ricordo affettuoso indelebile.

Una nonna (CFR)

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA29

RICORDI

DUMAN LÈ FESTÈ IN GESÈLa festa di San Sebastiano il 20 di gennaio con l’usanza (conservata ai nostri giorni) di bruciare “ul balun”

Continuano i graditi ricordi di gioventù di Padre Luigi Ponzoni che — avvisiamo i lettori che lo leggono sempre molto volentieri — ci terranno compagnia per altri mesi. In questo numero ci parla del-la “festè dumà in Gesè”, con particola-re riguardo alla festa di San Sebastiano, richiamando momenti e gesti che, per alcuni aspetti, si sono conservati ancora ai nostri giorni. (E.N.)

«Lè festè dumà in Gesè»: così si diceva verso gli Anni ‘30 — ‘50 di

certe solennità soltanto religiose, quin-di non di “precetto”. La prima di que-ste feste soltanto religiose, celebrate soltanto in Chiesa, che si incontrava nel calendario era la festa di San Sebastia-no martire, festa che cade il 20 gennaio.Quantunque ci si trovasse ancora nel bel mezzo dell’inverno (si diceva: «San Sebastian: frècc dè can!»), le giorna-te cominciavano ad allungarsi e già si diceva: «San Sebastian un urè e un pan!» (S. Sebastiano la giornata si al-lunga di un’ora e il tempo per mangiare una “michètè”).

San Sebastiano era di origine milanese ed era stato Tribuno dell’Imperatore Diocleziano e subì il martirio a Roma nell’anno 288. San Carlo Borromeo at-tribuì la cessazione della peste alla po-tente intercessione di San Sebastiano, fece costruire un tempio in suo onore e ne diffuse il culto in tutta la Diocesi.La devozione a S. Sebastiano arrivò a Meda probabilmente durante il perio-do della peste e divenne uno dei Pa-troni più importanti. Di questo santo martire si venera una bella statua su nel Santuario, in una nicchia posta sulla parete della navata sinistra (quella della Madonna).Secondo un’antica usanza della liturgia ambrosiana durante la S. Messa solen-ne della festa di un santo protettore martire “sé brusava ul balun”! Dopo il canto del Vangelo (o durante il canto del Credo) il celebrante si avvicinava alla balaustra e con tre candelini fissati in cima ad una asticella appiccava il fuo-co ad un grosso globo che pendeva dal soffitto ed era formato da uno scheletro di filo di ferro, tutto rivestito di cotone

bianco ornato di stelline di carta dora-ta, sormontato da due palme incrociate e dalla corona del martirio. Il fuoco era segno del grande amore verso Dio che spingeva il Santo ad affrontare anche il martirio pur di non rinnegare la fede. Naturalmente i contadini più esperti nel ricavare pronostici da ogni avvenimento un po’ speciale traevano indicazioni cir-ca l’andamento delle stagioni dal fatto che “ul balun” bruciasse lentamente o velocemente, bruciasse tutto subito o solo in parte. Ricordo che in Semina-rio si “brusava ul balun” nella festa di San Pietro Martire. Naturalmente per dare più lustro alla solennità si invitava a “cantare la Messa” un Monsignore del Duomo o, in mancanza, il Prevosto di Seveso, che portava tanto di “ciloster” (= ferula) e bugia!“Ul Vicenz”, bravo cerimoniere e sa-grestano, si industriava a preparare un “tronetto” per il Monsignore che, pur dicendo che non era necessario, tutta-via accettava l’omaggio e vi si assideva tranquillamente. Toccava al Monsigno-re o al Prevosto tessere il solenne pa-negirico del Santo Martire Sebastiano. Terminata la S. Messa tutti correvano alla balaustra per baciare devotamente la Reliquia e invocare la protezione del santo Patrono.

Ponteranica, Pasqua 2017P. Luigi Ponzoni

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SCUOLA SAN GIUSEPPE

STANDING OVATION!!!Robin Hood e 101 Dalmatians i musical messi in scena dagli alunni della scuola

SETTIMANA VERDEUsare i cinque sensi per conoscere e rispettare l’ambiente

Anche quest’anno alla scuola San Giuseppe il progetto di musica e inglese ha avuto le sue occasioni di massima visibi-lità con la messa in scena di due musical.La sera del 31 marzo i ragazzi delle classi 3^A, 4^A e 4^B, 5^A hanno presentato lo spettacolo Robin Hood, un adat-tamento del cartoon della Walt Disney. Tra ironici sketch, canti ritmati, fragorosi applausi e numerose risate, il musical è stato un vero successo per i bambini, che hanno dato il loro meglio davanti a un pubblico molto esigente: i loro ge-nitori!!! La serata si è conclusa con un gioioso momento di condivisione e scambio di auguri nel refettorio della scuola in occasione dell’imminente festa di Pasqua.Il 12 aprile è stato invece il turno delle classi 1^A, 2^A e 2^B, che si sono messe in gioco con il musical 101 Dalmatians. Anche i piccoli alunni della scuola hanno preparato intera-

mente in inglese l’adattamento della storia disneyana. At-traverso la recitazione e il canto tutti gli alunni hanno saputo spendere le competenze linguistiche e musicali acquisite, in un contesto pratico e al tempo stesso naturale. Lo spetta-colo è terminato con una pioggia di applausi per i piccoli attori. Le loro famiglie e i loro insegnanti hanno potuto com-plimentarsi con loro durante un momento di condivisione organizzato dai genitori.Un ringraziamento speciale va agli insegnanti che hanno se-guito il progetto: Giulia Bizzozero, insegnante di inglese, che ha scritto i testi “su misura” per i ragazzi e ha curato la regia; Stefano Silva, insegnante di musica, che ha curato la scelta delle musiche e dei canti ed ha diretto il coro; Joshua Flores, insegnante madrelingua, che ha collaborato ad insegnare i canti agli alunni curando meticolosamente la pronuncia.

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Anche quest’anno nel mese di aprile i bambini della scuola San Giuseppe hanno partecipato al progetto Settimana Ver-de, coordinato e realizzato da Gabriella Ugo, ricercatrice in ambito educativo e relazionale che progetta e conduce labo-ratori interattivi sull’educazione ambientale e la sostenibilità.Ogni classe ha sviluppato un argomento diverso, attraverso un laboratorio studiato su misura per ogni fascia di età. La classe prima ha svolto un laboratorio sui cinque sensi dove i bambini hanno imparato ad usare l’udito, il tatto, l’olfatto e la vista per diventare “custodi” del nostro pianeta. Le classi seconde hanno affrontato il riciclo della carta attraverso l’uti-lizzo di catini, stracci, acqua e la produzione di nuovi fogli da riutilizzare in modo creativo e decorativo. La classe terza at-traverso piccoli esperimenti ha osservato le principali carat-teristiche dell’aria che ci circonda e ha scoperto nuovi modi

per studiarla e usarla. Le classi quarte hanno sperimentato e misurato il caldo e il freddo osservando come si muovono e come poter produrre l’uno attraverso l’altro. La classe quinta ha sperimentato con semplici strumenti come si trasforma l’energia, come la si può utilizzare e trasportare.Nella giornata di venerdì 21 aprile si è deciso di anticipare i fe-steggiamenti relativi alla Giornata della Terra con un momen-to conclusivo collegiale con l’obiettivo di dare una cornice tematica al lavoro svolto da tutte le classi, inquadrandolo nel grande tema del rispetto del pianeta. Tutti gli alunni si sono ritrovati nel teatro della scuola, dove Gabriella ha brevemen-te descritto il lavoro svolto durante la settimana e spiegato il successivo percorso. Le classi sono poi partite e, a turno, sono state ospiti nelle aule, dove i bambini hanno mostrato loro i laboratori svolti e li hanno descritti brevemente.

DUE PROPOSTE PER L’ESTATE

GIOCHI, COMPITI, LABORATORI, LINGUA INGLESE...

DOPO LA CHIUSURA DELLA SCUOLA RITORNANO DUE APPUNTAMENTI MOLTO AMATI:

DAL 17 AL 21 LUGLIO DALLE ORE 8.30 ALLE ORE 16.30: CITY CAMP:

SETTIMANA DI FULL IMMERSION NELLA LINGUA INGLESE CON TUTORS MADRELINGUA, APERTA A

BAMBINI E RAGAZZI DAI 5 AI 12 ANNI, ANCHE NON FREQUENTANTI LA SCUOLA. POSSIBILITÀ DI PRE-

SCUOLA DALLE ORE 8.00.

DAL 24 AL 28 LUGLIO DALLE ORE 8.30 ALLE ORE 16.30: CAMPUS ESTIVO:

SETTIMANA DI ATTIVITÀ DIDATTICHE (COMPITI ESTIVI), LABORATORI E TANTI GIOCHI CON INSE-

GNANTI DELLA SCUOLA, APERTA A BAMBINI E RAGAZZI DAI 5 AGLI 11 ANNI, ANCHE NON FREQUEN-

TANTI LA SCUOLA. POSSIBILITÀ DI PRE-SCUOLA E DI DOPOSCUOLA.

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI: SCUOLA PRIMARIA SAN GIUSEPPE, VIA ORSINI 35, MEDA. TEL. 0362 70436

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Oriana Fallaci: una donna straordina-ria, scomparsa il 15 settembre di undi-ci anni fa dopo una lunga lotta contro il “drago” che la devastava. Giorna-lista affermata di testate importanti, scrisse per loro in presa diretta un’in-numerevole quantità di articoli sulle vicende più importanti che accadeva-no nel Mondo a partire dagli Anni ’60, delle quali amava essere “testimone” in qualità di inviata speciale. Ha cono-sciuto personalmente i protagonisti più illustri della Storia contemporanea e gli uomini del Potere, raccogliendo poi le interviste realizzate in volumi tradotti e letti in tutto il Mondo. Negli ultimi anni della sua vita ha rivolto la sua attenzione al problema islamico e della sua massiccia e incontrollata mi-grazione in Europa, avvertendo, prima di altri, il pericolo per la cultura e la civiltà europea dalle radici giudaico-cristiane. Fu giornalista e scrittrice ec-cezionale perché donna eccezionale: ci ha lasciato libri eccezionali perché scritti guardando con passione la real-tà nei suoi molteplici fattori, indagan-dola con ragione “rigorosa”, anche se non illuminata dalla fede.Tra questi oggi segnalo Lettera a un bambino mai nato, particolarmente indicato in questo mese in cui si fe-steggiano le mamme. L’ho riletto in questi giorni ancora una volta affa-scinata dalla profondità dell’indagi-ne e dal linguaggio usato, così terso, poetico in certe pagine, graffiante in altre, «dove il graffio sanguinante di dolore e di umanità diventa il risuc-chio della disperazione che vorrebbe essere gioia di vivere!». Il libro narra la vicenda di una donna non sposata che scopre di essere incinta di un bim-bo non desiderato, non cercato, che entra nella sua vita come un turbine sconvolgendole l’esistenza, il lavoro, il futuro. «Non sono io la donna del

libro — dice la Fallaci —, tutt’al più le assomiglio, come può assomigliarle qualsiasi donna del nostro tempo che vive sola e che lavora e che pensa». Ma l’esperienza della protagonista senza nome, che parla in prima per-sona, fa pensare il contrario proprio per la profondità dell’indagine e delle emozioni narrate. E se in un primo mo-mento ella resta colpita e frastornata per aver concepito un figlio, subito dopo la nuova “realtà” mette in moto in lei tutta la femminilità, il suo esse-re donna, l’istinto materno, e vuole perciò comprendere tutto ciò che sta accadendo dentro di lei. Con stupore veniamo immersi in pagine di contem-plazione del miracolo della vita — fin dal concepimento — di grande poesia e di rara competenza allora (1975), se non per gli addetti ai lavori! Con com-mozione ascoltiamo un lungo, dolcis-simo monologo-dialogo con il bam-bino che non nascerà. C’è l’amarezza per l’incomprensione del suo “sì” alla vita da parte dei familiari e dell’amica, la ribellione contro l’atteggiamento di medici e infermieri, la ripugnanza per il padre che rifiuta il “loro” figlio. In questo libro traspare vivo anche il desiderio che sia riconosciuta alla donna la sua dignità e nobiltà ed è profondo il senso materno nell’epi-sodio della Casa nel Bosco, quando la donna perde il bambino. Partico-larmente toccante lo sconvolgimento di fronte al bicchiere dove c’era “lui”, il bambino non nato, che aveva volu-to vedere dopo averlo contemplato nell’ecografia e con il quale aveva continuato a parlare per mesi; e poi lo squallore del ritorno alla Casa del Bo-sco con «quell’inerme informe fagot-tino» che era il figlio non più vivo. La scrittrice non accetta la luce della fede di fronte alla morte, al dolore e anche alla vita; crede però nella fedeltà, nel

valore di una purezza che viene oggi trattata come “anacronismo” e nella storia della magnolia che racconta al suo bambino è ben evidente! E crede anche nella vita che continua dopo la morte, come pure nella vita che co-mincia dal concepimento: «Scappa dal buio, bambino, scappa presto e noi andremo lontano…». E quando parla dell’amara scoperta che Dio non esiste, la sua è solo un’illusione di certezza; nel profondo del suo cuore c’è un desiderio d’infinito così grande che accompagnerà la scrittrice fino alla fine: l’interpretazione poetica del-le stelle che implodono nell’universo, i “buchi neri”, simboleggia il bisogno di luce come risposta al disegno di Qualcuno che «chiama le stelle per nome».Anche dalle pagine, apparentemente senza speranza, di questo libro traspa-re il desiderio di verità, di bellezza, di bontà e di giustizia di Oriana Fallaci, cioè il desiderio di felicità di cui Cristo è la risposta definitiva.

Cesarina Ferrari Ronzoni

UN LUNGO, DOLCISSIMO MONOLOGO-DIALOGO CON IL BAMBINO CHE NON NASCERÀ

LETTERA A UN BAMBINO MAI NATOdi Oriana Fallaci (BUR Rizzoli Editore)

UN LIBRO AL MESE IN MEDATECA

COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA31

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA32

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

FESTEGGIAMO INSIEME GLI SPOSI!

DOMENICA 28 MAGGIO 2017

MESSA, PRANZO INSIEME E MUSICA PER CHI FESTEGGIA UN ANNIVERSARIO SIGNIFICATIVO

Domenica 28 maggio 2017 festeggiamo insieme gli sposi che quest’anno compiono un anniversario significativo di matrimonio (primo, quinto, decimo, venticinquesimo, quarantesimo, cinquantesimo e oltre)!

In preparazione alla festa, domenica 21 maggio alle ore 15.30 presso il Salone Polivalente della Parrocchia Madonna di Fatima Don Claudio terrà un breve INCONTRO DI RIFLESSIONE per tutte le coppie festeggiate.

Gli anniversari saranno ricordati durante le seguenti celebrazioni:S. MESSA DELLE ORE 10.30 A SAN GIACOMOS. MESSA DELLE ORE 11.00 A MADONNA DI FATIMAS. MESSA DELLE ORE 11.30 A SANTA MARIA NASCENTE Alle S. Messe sono invitate tutte le coppie della Comunità perché ogni anno trascorso insieme è un dono da riconoscere e per cui ringraziare il Signore. Per le coppie festeggiate farà seguito un momento di gioia e di condivisione con un PRANZO presso il salone della Parrocchia Madonna di Fatima alle ore 12.45.

Quest’anno la festa sarà allietata da due eventi musicali, a cui tutta la Comunità è invitata a partecipare. Sabato 27 maggio alle ore 21 presso la Parrocchia Madonna di Fatima il coro Sweet Blues e gli Amici di Lollo ci propongono un CORO GOSPEL, mentre domenica pomeriggio alle ore 16.30 possiamo continuare a stare insieme con il concerto MUSIKÈ MOVIE del coro Musikè presso il Teatro della Scuola San Giuseppe.

Per motivi organizzativi, si chiede agli sposi di confermare la propria presenza alla Santa Messa e/o al pranzo presso le segreterie delle rispettive parrocchie entro venerdì 19 maggio. Il pranzo è aperto ai nuclei famigliari delle coppie festeggiate ed è richiesto un contributo di 15 euro a testa per gli adulti e di 10 euro per i bambini fino alla quinta elementare. Nessun contributo è richiesto per i bambini entro i 3 anni.

Domenica 28 maggio 2017ore 16.30

MUSIKÉOVIE

Maestro Renzo GalimbertiOrgano Luigi RadiceOboe Arianna PonzinChitarra Andrea Dugo

con la partecipazione della scuola di danza “Giselle” di Cabiate e Meda

MAESTRO RENZO GALIMBERTI

ORGANISTA LUIGI RADICE OBOE ARIANNA PONZIN

CON LA PARTECIPAZIONE DELLA SCUOLA DI DANZA “GISELLE” DI CABIATE E MEDA

DOMENICA 28 MAGGIO 2017

M O V I E

M U S I K E ’

ORE 16.30

PRESSO IL TEATRO

SAN GIUSEPPE Via Verdi - Meda

MEDA

Teatro San Giuseppe (via Verdi - Meda)

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I PROSSIMI APPUNTAMENTI

L’USO DEI SOCIAL NELLA POLITICA

LE NOSTRE PREGHIERE CON LE VOCI DELL’ARTE

Con il patrocinioIL CIRCOLO ACLI DI MEDAorganizza

un incontro pubblico sul tema

L'abUSO DEI SOCIAL NELLA POLITICA(... e i rischi dei nuovi strumenti di democrazia diretta)

relatore

Prof. GIOVANNI ZICCARDIdocente di informatica giuridicapresso l'Università degli Studi di Milano

LUNEDI' 22 MAGGIO 2017 - ORE 21.00SALA CONSIGLIARE - P.ZZA MUNICIPIO 4 -MEDA

CONTRIBUTI A CONFRONTO SUL MODO DI PREGARE DI CIASCUNO

INIZIATIVA IN OCCASIONE DELLA PROSSIMA FESTA DI SAN GIACOMO

È una bella tradizione della parrocchia di san Giacomo inaugurare l’Anno Pastorale con una mostra realizzata

in occasione della festa patronale della prima domenica di ottobre. Tale mostra cerca sempre di utilizzare l’arte visiva (pittorica o fotografica) per trasmettere un messaggio ispi-rato alla fede. È una bella modalità di rendere la fede cri-stiana “cultura” nel senso alto del termine, come ci richiama sovente il nostro Arcivescovo.Anche quest’anno vogliamo riproporre l’iniziativa auspican-do un coinvolgimento dell’intera Comunità Pastorale. Ab-biamo scelto un tema molto forte: l’esperienza della pre-ghiera. Quando essa è autentica, si configura come risposta alla voce dello Spirito Santo, possiede dunque una sua oggettività, che va oltre il gusto o la sensibilità personale. Tale risposta però coinvolge tutta la persona e porta in sé

le risonanze dell’esperienza unica e irriducibile di ciascuno.Ecco allora il senso del titolo: Le nostre preghiera con le voci dell’arte. L’aggettivo “nostre” vuole sottolineare l’ori-ginalità della risposta alla voce dell’unico Spirito.L’invito, ben precisato dai volantini in distribuzione, è quindi quello di inviare le “proprie” preghiere, da condividere con tutti per dare voce all’armonia dello Spirito. Le preghiere sa-ranno proiettate e recitate in anonimato nella serata di mer-coledì 27 settembre ore 21.00 nella sala parrocchiale della parrocchia di San Giacomo. Ci sarà anche la partecipazione del coro Musikè.Mettere in comune le esperienze personali richiede un po’ di coraggio, ma sicuramente ci permetterà di conoscerci meglio.

Don Tommaso

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA

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NOTIZIARI PARROCCHIALI

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_______ANAGRAFE PARROCCHIALE (APRILE 2017) BATTESIMI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2017: N. 20) Clelia BeneggiErmerinda RajtaTommaso GalliSamuele CurcioMatteo CurcioSamuel Alfonso La CiuraGabriele PallottaGabriel PellegrinAzzurra RipepiGiorgia RivettiThomas SalvatiRaimund LiguoriFederico Porro

MATRIMONI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2017: N. 2)--

DEFUNTI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2017: N. 48)Enrica Arienti (a. 80)Gina Minotti (a. 95)Aldina Picetti (a. 90)Arrigo Besutti (a. 96)Giuliana V. Asnaghi (a. 56)Vitaliano Lombardini (a. 91)Rita Crippa (a. 88)Piera Villa (a. 88)Regina Baliello (a. 95)Pierluisa Borgonovo (a. 78)Francesco Pettinari (a. 75)Maria Laura Cimnaghi (a. 82)Luigi Elli (a. 81)

______________ENTRATE (APRILE 2017)Offerte messe festive e feriali € 7.839,90Offerte celebrazione Sacramenti € 410,00 Offerte candele e lumini € 4.072,10 Offerte per ristrutturazione SALONE POLIVALENTE OSC € 1.045,00*Offerte per restauro ORGANO Santuario € 61,00Offerte festività PASQUALI (SS. Messe – Buste – Ulivo) € 11.079,00TOTALE ENTRATE MESE DI APRILE 2017 € 24.507,00 * di cui: sponsorizzazione Banner € 200,00 attività varie in OSC € 240,00Movimento Terza Età € 550,00

TOTALE OFFERTE PER ORGANO AL 30 APRILE 2017 € 62.760,21TOTALE OFFERTE PER SALONE OSC AL 30 APRILE 2017 € 152.838,38 _______USCITE (APRILE 2017)Spese elettricità, gas metano e acqua € 12.980,14 Spese bancarie, postali, telefoniche e cancelleria € 1099,37Spese varie € 640,32Spese liturgiche € 1.032,48Spese per acquisto macchine d’ufficio € 549,00Spese manutenzione ordinaria € 9.345,64Spese ristrutturazione SALONE POLIVALENTE OSC € 2.350,00 *Spese assicurative € 1.100,00TOTALE USCITE MESE DI APRILE 2017 € 29.096,95* Pagamento effettuato tramite prestito bancario (apertura di credito c/o BCC Barlassina di € 100.000 – centomila).

SANTA MARIA NASCENTE

_______USCITE (APRILE 2017) Remunerazione Sacerdoti (5), Suore (5) e Dipendenti (2) € 6.939,70

COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO

OFFERTE PARTICOLARI S. PASQUA 2017 GIOVEDÌ SANTO VENERDÌ SANTO CENTRO LA BENEDICTA KINSHASA (CONGO) TOTALE

Santa Maria Nascente € 285,00 € 813,00 € 977,00 € 2.075,00

Madonna di Fatima € 177,00 € 246,00 € 701,00 € 1.124,00

San Giacomo Apostolo € 210,00 € 135,00 € 290,00 € 635,00

Cena Povera Pre - Adolescenti C.P. € 360,00 € 360,00

Salvadanaio Ragazzi/e C.P. € 592,00 € 592,00

Ulivo classi V elementare € 471,00 € 471,00

TOTALI € 672,00 € 1.194,00 € 3.391,00 € 5.257,00

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA

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NOTIZIARI PARROCCHIALI

SAN GIACOMO

_______ANAGRAFE PARROCCHIALE (APRILE 2017)

BATTESIMI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2017: N. 7) Cristian D’OnofrioVictoria Adriana Reyes ValenciaRicardo Marcos Reyes ValenciaFilippo Beneggi

MATRIMONI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2017: N. --)--

DEFUNTI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2017: N. 14)Rodolfo Minotti (a. 77)Rosanna Pozzi ved. Borserini (a. 81)

_______ENTRATE (APRILE 2017) Offerte Messe domenicali e feriali € 4.239,52 Offerte celebrazioni Sacramenti € 170,00 Offerte per ulivo € 864,13Offerte Buste S. Pasqua € 1.881,20 Offerte varie € 740,14 TOTALE € 7.894,99 _______USCITE (APRILE 2017)Spese elettricità, gas, gasolio € 5.744,49Spese bancarie, postali, telefoniche e cancelleria € 121,01 Spese liturgiche (fiori, particole, sussidi vari…) € 406,85 Spese varie € 265,54 Spese manutenzione ordinaria € 731,00 TOTALE € 7.268,89

MADONNA DI FATIMA

_______ANAGRAFE PARROCCHIALE (APRILE 2017)

BATTESIMI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2017: N. 12) Mardegan LucreziaAloi AlessandroGrillo MattiaDel Vecchio LindaMastropasqua FrancescoBuffa Davide SantiagoTriggiani GabrieleFiore Andrea

MATRIMONI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2017: N. --)--

DEFUNTI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2017: N. 8)Parascandolo Michele (a. 62)Indovino Giuseppa (a. 90)Fazio Giuseppe (a. 73)Barzaghi Ernestina (a. 96)Folli Teodolinda (a. 83)

_______ENTRATE (APRILE 2017)Offerte SS. Messe € 4.648,00Offerte varie € 2.250,00Offerte celebrazione sacramenti € 550,00TOTALE € 7.448,00_______USCITE (APRILE 2017)Bolletta Gas € 2.702,00Bolletta Luce € 1.193,00Fiori Pasqua € 400,00Spese culto € 315,00Carità € 100,00TOTALE € 4.710,00

SABATO 20 MAGGIO - RACCOLTA TAPPIUsate spesso bottiglie di plastica? Anziché buttarne

i tappi, raccoglieteli e metteteli fuori dai cancelli,

in un sacchetto chiuso, il terzo sabato del mese:

gli incaricati passeranno a ritirarli dalle ore 14.30.

Il ricavato della raccolta sarà destinato a progetti

di accoglienza per bambini di strada in Brasile,

tramite l’associazione Senza Frontiere.

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Foglio ad uso interno della Comunità Pastorale Santo Crocifisso di Meda, stampato in 780 copie da Salvioni Stampe. Questo numero è stato chiuso il 10 maggio 2017.Progetto grafico e impaginazione: Daniela Meda

Orari Sante Messe

GIORNI FERIALI _____ LUNEDÌ 8.00: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo 8.45: Madonna di Fatima 15.30: Casa di Riposo 20.30: Santa Maria Nascente (Oratorio Santo Crocifisso) (dal primo lunedì di giugno all’ultimo lunedì di settembre verrà celebrata in Santuario) _____ MARTEDÌ 8.00: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo 8.45: Madonna di Fatima 15.30: Casa di Riposo 20.30: Santa Maria Nascente _____ MERCOLEDÌ 8.30: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo 8.45: Madonna di Fatima 15.30: Casa di Riposo 20.30: Santa Maria Nascente (in Santuario) _____ GIOVEDÌ 8.00: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo 15.30: Casa di Riposo 18.00: Santa Maria Nascente 20.45: Madonna di Fatima _____ VENERDÌ 8.00: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo 8.45: Madonna di Fatima 15.30: Casa di Riposo 20.30: San Giacomo (sospesa in luglio e agosto) _____ SABATO 8.00: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo

GIORNI FESTIVI _____ SABATO VIGILIARE 17.00: Santa Maria Nascente (in Casa di Riposo) 18.00: Madonna di Fatima 18.30: Santa Maria Nascente 20.30: San Giacomo _____ DOMENICA 8.00: Santa Maria Nascente 8.30: San Giacomo 9.00: Madonna di Fatima (nei mesi di luglio e agosto viene celebrata alle 10.00) 9.00: Santa Maria Nascente (Santuario) 10.00: Santa Maria Nascente (nei mesi di luglio e agosto viene celebrata alle 11.00) 10.30: San Giacomo 11.00: Madonna di Fatima (nei mesi di luglio e agosto viene celebrata alle 10.00) 11.30: Santa Maria Nascente (nei mesi di luglio e agosto viene celebrata alle 11.00) 17.00: Madonna di Fatima 18.30: San Giacomo (sospesa in luglio e agosto) 18.30: Santa Maria Nascente

COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA

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MADONNA DI FATIMAUfficio Parrocchialevia Madonna di Fatima 5tel: 0362 70398cell.: 329 4627664

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SAN GIACOMOUfficio Parrocchialevia Cialdini 138tel: 0362 71635e-mail: [email protected]

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CONFERENZA SAN VINCENZO Corso Italia 36 - cell. 349 1945727 (Patrizia) - 347 5504324 (Elena)orari di apertura:martedì e giovedì 14.30-17.30