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OTTOBRE 2017 LA V oce DELLA C omunità P A S T O R A L E G I O V A N I L E P P . 1 6 - 1 8

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OTTOBRE 2017

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA2

LA GRAZIA DEGLI INIZILa fatica del ricominciare non ci deve far dimenticare che Dio sospinge ogni nostra azione

LA PAROLA DEI SACERDOTI

Esiste una fatica degli inizi, che conosciamo bene quando dobbiamo cominciare o ricominciare qualche attività. La

ripresa di un anno lavorativo, scolastico, pastorale porta con sé la sfida a lasciare le comodità del tempo estivo che ci rega-lano, spesso, tempi un po’ più distesi per fare le cose, per vi-vere le relazioni, per custodire i rapporti. In queste settimane le agende di tanti si riempiono di impegni e il “tempo libero” diventa sempre meno e presto un vago ricordo…Ma insieme alla fatica degli inizi vi è anche una grazia degli inizi. Lo ha ricordato ai nostri Oratori l’Arcivescovo Mario, in-dirizzando ai ragazzi e agli educatori un bellissimo messag-gio: «Siamo tutti all’inizio e l’inizio è pieno di grazie. Rallegria-moci insieme e non perdiamo le occasioni».Un inizio è benedetto non tanto o anzitutto perché facile, di successo, senza intoppi. È benedetto perché ogni nostro inizio è sempre preceduto dall’iniziativa di Dio: per quanto ci sembri di dover provvedere noi alle cose, che spetti a noi di organizzare e risolvere i problemi, Dio è già all’opera. «Lo Spirito di Dio agisce prima di noi, più di noi, meglio di noi», scriveva tanti anni fa il card. Martini. L’agire dell’uomo è allora benedetto proprio perché preceduto e custodito dall’amore paterno di Dio. Ogni inizio è benedetto perché anche su di esso risplende la gloria di Dio, di cui è «piena la terra», come recita il motto del nuovo Arcivescovo Mario.Che cosa sia la “gloria di Dio” ce lo ha spiegato in modo semplice e persuasivo il nostro nuovo pastore nella sua prima omelia in Duomo il 24 settembre in occasione del suo ingres-so: «Io vi annuncio e testimonio che la Terra è piena della glo-ria di Dio. Che significa gloria di Dio? Significa manifestazione dell’amore, tenacia dell’amore, ostinazione dell’amore di Dio che nel suo Figlio Gesù rivela fin dove giunge la sua intenzio-ne di rendere ogni uomo e ogni donna partecipe della sua vita e della sua gioia. Ecco che cos’è la gloria di Dio: è l’amore che si manifesta… Non c’è nessun luogo della Terra, non c’è nessun tempo della storia, non c’è nessuna casa e nessuna strada dove non ci sia l’amore di Dio». Per quanto faticoso, doloroso, spaventoso ogni inizio non è mai lontano dall’amo-re ostinato di Dio.Oltre ad essere benedetto, ogni inizio, ogni nostro iniziare è un’occasione da non perdere. Con il suo carico di fatica e di sfida, dover cominciare o ricominciare è luogo privilegiato per

«SIAMO TUTTI ALL’INIZIO

E L’INIZIO È PIENO DI GRAZIE.

RALLEGRIAMOCI INSIEME

E NON PERDIAMO LE OCCASIONI»

Arcivescovo Mario Delpini

sperimentare l’amore preveniente di Dio, quell’amore che ci avvolge, sorpassa e sospinge ogni nostra azione. Superare di slancio la pigrizia di “rimanere fermi”, di accontentarsi del mi-nimo, di fare sempre il già fatto e il già noto diventa luogo per fare esperienza che la vita non dipende dalla nostra iniziativa o da una generica e cieca “fortuna”, ma che tutto ci è stato dato in anticipo da un Padre che ci ama come figli ed è affidato alla nostra libertà. Cominciare è accettare di fare sacrifici, di scomo-darsi un poco, di dover intessere nuove relazioni, di dover ac-creditare fiducia a gente sconosciuta… è una grande occasione per sperimentare un po’ di povertà e precarietà… è il modo per far entrare Dio nelle nostre esistenze, a volte così piene e orga-nizzate da non trovare più spazio per il nuovo. Perché è vero, come scriveva Montale, che solo un imprevisto potrà salvarci.Ma se gli inizi sono benedetti forse vale la pena andare a cer-care ogni tanto qualche nuovo inizio. Ho infatti l’impressione che tante esistenze trascorrano in una inerzia di-sperata (sen-za speranza). Al limite quello che si desidera è che le cose non vadano peggio di così, al massimo si punta ad un onesto pareggio. Con una bella immagine nel 2016 papa Francesco ha incitato i giovani di tutto il mondo che gli si stringevano attorno a Cracovia a «mettersi gli scarponi e ad alzarsi dal divano». Credo che ciò valga un po’ per tutti.Cerchiamo allora quest’anno qualche “inizio” inedito per la nostra vita: un nuovo impegno civile o ecclesiale, rinnovare qualche relazione, leggere un libro nuovo o andare a cercare esperienze positive… Chiediamo il coraggio di scomodarci un poco, perché Dio possa ancora una volta venire a visitarci!

don Tommaso

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA3

PER RIFLETTERE

UOMINI E DONNE PRIMAVERILI O AUTUNNALI?Anche tra noi crescono germogli, ma dobbiamo saperli riconoscere

[…] non siamo uomini autunnali che guardano per terra e osservano solo le foglie ingiallite che cadono dagli alberi, ma siamo uomini e donne primaverili che alzano lo sguardo e vedono germogli sugli alberi, allora la speranza si riaccende […]

Papa Francesco

Papa Francesco ritorna spesso nelle sue omelie e nei suoi discorsi sul concetto di «non lasciamoci rubare la speran-

za» perché la tentazione di cadere nel pessimismo e nello scoraggiamento è forte se guardiamo gli avvenimenti di cui siamo testimoni. L’uomo, quando dimentica Dio, è capace solo di odio, violenza, irresponsabilità. Per documentare quanto affermato c’è solo l’imbarazzo della scelta. C’è la pericolosa tensione tra Corea del Nord e U.S.A. con il rischio di scatenare una guerra nucleare con conse-guenze incalcolabili; le violenze inaudite da parte di trafficanti di uomini che vogliono arricchirsi riducendo in schiavitù mi-gliaia di persone che cercano una vita umana degna di questo nome; abbiamo ridotto lo sbarco di migranti sulle nostre co-ste stringendo accordi — pagati profumatamente — con Ni-ger e Libia, ma ipocritamente non pensiamo a uomini, donne e bambini bloccati nel deserto nigeriano o rinchiusi nelle di-sumane carceri libiche: non c’è niente di cui essere soddisfat-ti. Irresponsabilità: anche nella nostra bella Italia quest’estate quanti incendi dolosi hanno distrutto molto del patrimonio boschivo e inquinato il creato. Se poi pensiamo alle calamità naturali quali terremoti e alluvioni, sembra proprio che la spe-ranza sia stata rubata e la Terra stia diventando un deserto.Ma se, come ha detto Francesco nell’udienza generale di mercoledì 13 settembre, non siamo uomini autunnali che guardano per terra e osservano solo le foglie ingiallite che cadono dagli alberi, ma siamo uomini e donne primaverili che alzano lo sguardo e vedono germogli sugli alberi, allora la speranza si riaccende. Ci sono questi germogli tra noi? Certo! Basta saperli scorgere.Uno di questi germogli è la storia di Bruno Volpi e della moglie Enrica, riferita dal numero di Credere di domenica I ottobre. Dopo l’esperienza in Ruanda come missionari laici nel 1963, al loro ritorno in Italia nel 1971 con la collaborazione di alcuni padri Gesuiti hanno fondato la Comunità di famiglie a Villapiz-zone (MI) attraverso la quale hanno cominciato a collaborare con i Servizi Sociali e il Tribunale dei minori per accogliere e ac-compagnare minori in difficoltà. A questa prima “Pietra Viva” o “germoglio primaverile” si sono aggiunte altre famiglie e sono nate altre Comunità che vivono con regole ben precise: «Cassa comune, il lavoro come strumento di comunione e non di alie-nazione, l’accoglienza e la porta aperta, la disponibilità a quel che succede, vivendo nel quartiere e nella parrocchia». Una regola chiara che precede tutte le altre è «la sovranità di ogni famiglia», perché la comunità di Villapizzone non ha voluto es-sere una “Comune” promiscua come quelle in voga in quegli anni. Bruno Volpi è mancato un mese fa (il 16 settembre), ma ormai il germoglio è cresciuto in un albero frondoso.Di un’altra “Pietra Viva” ha parlato il numero 40 di Famiglia Cristiana in occasione della visita del Papa a Cesena e a Bo-logna. È l’esperienza che vuole fare il Vescovo di Cesena-Sarsina Mons. Douglas Regattieri con i coniugi Ezio Nobili e

Simona Sarti, che con i loro quattro figli sono stati chiamati a vivere in Arcivescovado. La loro casa è stata attrezzata con dodici posti letto per rispondere all’appello di Francesco che invita ad accogliere «a braccia aperte».Quest’anno anche il nostro progetto pastorale ha come mot-to “Pietre Vive” e qualche germoglio il Signore ce lo fa vede-re: un giovane della nostra Comunità, Edoardo, ha intrapreso il cammino in preparazione al sacerdozio; un’altra ragazza, Roberta, questa estate ha partecipato a Caltagirone al cam-po Ozanam ed è stata per lei un’esperienza che l’ha molto arricchita spiritualmente.Per essere “Pietre Vive” e formare una comunità che attrae a Gesù bisogna vincere il vizio dell’accidia, che è il difetto di chi «ha lo stomaco pieno e l’anima vuota, che infiacchisce e assopisce», come denunciava Papa Francesco nell’udienza generale di mercoledì 27 settembre, memoria di S. Vincenzo De Paoli, un pilastro della carità.

Don Angelo

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA4

PIETRE VIVEIl nuovo Progetto Pastorale invita ciascuno di noi a dare il proprio contributo nell’edificazione della Chiesa

PROGETTO PASTORALE PER L’ANNO 2017 — 18

DA DOVE VENIAMOL’anno che si apre porta con sé lo stupore e la gratitudine del tempo che scorre, luogo dove si manifesta e si fa visibile la misericordia di Dio. Fatiche, delusioni, incomprensioni — che sempre accompagnano la vita degli uomini — lasciano il pas-so, nel cuore dei credenti, alla lode e alla gratitudine verso il Signore per un’altra opportunità di bene che viene rivolta e consegnata a ciascuno.Viviamo l’inizio dell’Anno Pastorale benedicendo il Signore e papa Francesco per il dono di un nuovo Arcivescovo, che ha scelto di cominciare il suo ministero con una visita familia-re nelle parrocchie della Diocesi «per recitare un’Ave Maria». Egli stesso ha dichiarato di non aver pensato a una proposta pastorale per il prossimo anno, ma ha confermato il “passo” che come Comunità pastorale gli abbiamo consegnato in oc-casione della visita pastorale feriale del card. Angelo Scola.È grazia per le parrocchie di Meda che, dopo alcuni anni di rapidi avvicendamenti, riprendiamo a settembre con gli stessi membri della Diaconia (presbiteri, religiosi e laici) che hanno camminato insieme l’anno scorso.

Dopo aver messo al centro della nostra vita la famiglia come “soggetto di evangelizzazione”, il Consiglio Pastorale ha iden-tificato nella Chiesa primitiva in preghiera nel Cenacolo l’icona che può accompagnare il prosieguo del nostro cammino.

L’ICONA CHE GUIDA IL NOSTRO ANNO PASTORALE (AT 1,12-14)«12Allora [gli Undici] ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cam-mino permesso in giorno di sabato. 13Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tom-maso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo. 14Tutti questi erano perse-veranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui».

NOTE DI LETTURA DEL TESTO DELL’ICONA BIBLICA«Allora…». Questo brano segue immediatamente l’ascensio-ne di Gesù al cielo. È dunque il primo momento nel quale i suoi discepoli vivono quanto Egli ha insegnato loro senza la sua presenza fisica. Di lì a pochi giorni nella Pentecoste il dono dello Spirito li confermerà nella sequela di Gesù.«Salirono nella stanza del piano superiore». Si tratta del luogo in cui Gesù ha celebrato per l’ultima volta la cena pasquale, quando — nel segno del pane spezzato e del sangue versato — ha istruito i suoi amici sul senso di quanto sarebbe successo di lì a poco: la sua morte e resurrezione (cf Lc 22,12 ss).«Erano soliti riunirsi». Nei quaranta giorni dopo la morte e risur-rezione di Gesù si è già consolidata una “tradizione”: ritrovarsi nella sala dove Gesù aveva celebrato la Pasqua. Pare decisivo, in questo momento, lo stare (anche fisicamente) nel luogo che

conservava la memoria dei gesti e delle parole di Gesù. È qui che sono probabilmente avvenuti anche alcuni incontri col Si-gnore Risorto: «[Gesù] si mostrò vivo [ai discepoli], dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio» (At 1,3).«Vi erano…». Vengono elencati per nome gli undici apostoli, quelli scelti da Gesù. Nell’elenco manca Giuda, che non aveva saputo resistere alla vergogna e al rimorso per quanto fatto e si era tolto la vita nei momenti drammatici dell’arresto di Gesù. Citare singolarmente i nomi e ricordare l’assenza di uno di loro testimonia la consapevolezza di non essere una élite scelta, bensì un gruppo ben conscio dei propri limiti e mancanze.«Perseveranti e concordi nella preghiera». La prima attività del-la Chiesa descritta da san Luca è la preghiera, perseverante e concorde. Con la Pentecoste nascerà poi l’impulso missionario.«Insieme ad alcune donne e a Maria». San Luca registra sem-pre la presenza di donne al seguito di Gesù («C’erano con [Gesù] i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spi-riti cattivi e da infermità: […] che li servivano con i loro beni», Lc 8,1-3). Sono esse che osservano da lontano la crocifissione di Gesù e seguono Giuseppe di Arimatea al momento della sepoltura (cf Lc 23, 49.55). Tra loro spicca la presenza di Maria.

PASSI CONCRETIRestituendoci il lavoro fatto in occasione della Visita pasto-rale, l’allora Vicario generale e oggi nostro Arcivescovo Ma-rio Delpini ci indicava quattro direzioni in cui camminare nei prossimi tempi:1. maggior senso alla coscienza dell’appartenenza di ciascu-

no alla Chiesa e alla Comunità Cristiana («Allora ritornaro-no a Gerusalemme»);

2. particolare cura dell’Eucarestia e della preghiera personale e comunitaria con una formazione puntuale agli animatori liturgici («al piano superiore», «Tutti erano perseveranti e concordi nella preghiera»);

3. cura delle relazioni e dell’accoglienza interna — giornate insieme per tutta la Comunità Pastorale — e dell’attenzio-ne e partecipazione nei confronti della realtà sociale, cultu-rale e politica locale («Vi erano…»);

4. valorizzazione dei diversi carismi e della corresponsabili-tà nella logica della pluriformità nella unità («Insieme alle donne e a Maria»).

L’eucaristia domenicale è il momento sintetico e simbolico nel quale concentrare la nostra attenzione in quest’anno. Essa richiede una maggior cura a livello comunitario (animazione musicale, proclamazione delle letture, predicazione, sussidia-zione…) e un incremento della preparazione personale (let-tura previa della Parola di Dio, puntualità nell’arrivo in chiesa, raccoglimento durante la celebrazione).È bene che nella celebrazione confluiscano in modo signifi-cativo le numerose esperienze vissute (sia personalmente che comunitariamente) durante la settimana. Dall’eucaristia nasce poi un dinamismo che pervade tutte le iniziative e gli incontri

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA5

PROGETTO PASTORALE PER L’ANNO 2017 — 18

della settimana (come ricordava l’Arcivescovo Scola, ogni “riu-nione ecclesiale” non fa che prolungare l’eucaristia domeni-cale). Dobbiamo inventare luoghi e forme nei quali le vicende accadute in settimana diventino criterio di lettura della Parola di Dio che la liturgia ci consegna in quella domenica. In questo modo l’omelia, le preghiere dei fedeli e gli avvisi non saranno solo estrinsecamente interessati dalla vita concreta delle no-stre parrocchie, ma diventeranno il luogo per un discernimento della vita alla luce della Parola di Dio.Appare importante affidare alla Diaconia un maggiore e più efficace coordinamento delle iniziative proposte, favorendo la collaborazione e lo scambio tra le diverse Commissioni e “anime” della Comunità Pastorale. La stesura di un calenda-rio puntuale e l’individuazione tempestiva delle persone più direttamente coinvolte nella preparazione delle attività favo-riranno una partecipazione più corale alle diverse iniziative.È verosimile che i giorni successivi alla morte e risurrezione del Signore siano stati l’occasione per i discepoli e le donne di cui parla il Vangelo di mettere in comune i propri ricordi e le pro-prie esperienze insieme a Gesù. Ciò che oggi noi chiamiamo “vangeli” non sono altro che il racconto di quanto vissuto dagli apostoli durante il ministero pubblico di Gesù. L’esperienza co-mune fatta col Maestro, riletta alla luce della propria personale

personalità (vedi le leggere differenze tra i quattro vangeli), è alla base della scrittura dei testi del Nuovo Testamento.Ciò ci deve educare a mettere sempre in primo piano, nei nostri incontri, l’esperienza personale che stiamo vivendo, la risonanza personale che un tempo liturgico, un momento della vita, una festa da preparare suscitano in noi. Non si tratta chia-ramente di risolvere l’esperienza cristiana solo nel soggettivi-smo (“per me…”), ma di domandarsi sempre anzitutto perché è importante/prezioso/provvidenziale questo momento che stiamo vivendo oppure questa festa che dobbiamo organiz-zare. Avvertiamo pericoloso il rischio di ridursi a fare iniziati-ve “perché si deve fare” o “perché si è sempre fatto così”…. Prima di proporre nuove iniziative questo Anno Pastorale può essere occasione per proporre con nuove convinzioni le inizia-tive tradizionali, curandone lo stile e la modalità concreta di preparazione, perché siano veramente evangeliche, secondo il “cuore di Dio”. Proprio comprendendo ciò che significano le varie iniziative dell’Anno Pastorale, leggendole come segno del dispiegarsi della Provvidenza divina nella storia, vinceremo quel pessimismo che spesso si percepisce nei nostri discorsi e che rende stanca e meno efficace la nostra testimonianza. Così facendo scopriremo il nostro posto nella Chiesa, che contri-buiremo a edificare come pietre vive. •

RICORDIAMO I NOSTRI DEFUNTI

LA MESSA IN SUFFRAGIO: ESPRESSIONE DI GRATITUDINE VERSO I PROPRI CARI E AIUTO ALLA LORO PURIFICAZIONEL’importanza della memoria dei defunti invocata anche da Monica, madre di S. Agostino

La Chiesa ha sempre favorito la preghiera per i defunti af-finché, come dice la sacra Scrittura, «siano assolti dai loro

peccati» (2 Mac 12,45).Di fatto, quando chiuderemo gli occhi a questo mondo e li apriremo alla luce di Dio, nella vita eterna, prima di entrare nella luce e nella pace di Dio, purissimo spirito, ogni uomo ha bisogno di una purificazione al fine di togliere dal proprio intimo tutto ciò che la fragilità umana vi ha innescato di pec-caminoso e di meno buono.In questo contesto di purificazione la Chiesa invita ad offri-re suffragi per i propri defunti: elemosine, opere di peniten-za, gesti di carità, ma soprattutto la celebrazione della santa Messa, nella quale Gesù stesso fa sue le nostre preghiere in suffragio dei nostri cari e le presenta a Dio Padre.A tale riguardo Sant’Agostino riferisce che sua mamma Mo-nica, prima di morire, gli aveva raccomandato: «Seppellite pure questo mio corpo dove volete, senza darvi pena. Di una sola cosa vi prego: ricordatevi di me, dovunque siate, dinanzi all’altare del Signore» (Confessioni 9, 11,27).San Cirillo di Gerusalemme scrive: «Presentando a Dio Padre (nella Santa Messa) le preghiere per i defunti… presentiamo a Lui il Cristo immolato per i nostri peccati cercando di rendere

clemente per loro e per noi Dio Padre amico degli uomini» (catechesi Mistagogiche 5, 10).Far celebrare la santa Messa in suffragio dei nostri defunti, oltre che espressione di sincera gratitudine verso i propri cari, rappresenta per loro un grande vantaggio perché sicuramen-te li aiuta nella purificazione del loro spirito per poter entrare quanto prima e pienamente nella luce e nella pace di Dio.Viviamo questa attenzione e questa carità in comunione con i santi della Chiesa.

Don Claudio

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA6

CRESIMA 2017

Cari ragazzi,

l’esservi stati accanto in questo cammino

ci ha veramente colmato di gioia e di stupore.

Abbiamo pensato di lasciarvi come ricordo un’icona.

Come allora, lo Spirito Santo che si posò sugli Apostoli il giorno della Pentecoste

sotto forma di lingue di fuoco oggi vi invade… vi trasforma…

vi arricchisce… vi fortifica…

scende nel vostro cuore nell’impeto del suo amore… vi bacia!

Imprime in voi il suo sigillo, che rimane indelebile

per tutta la vita e per tutta l’Eternità.

Ci piacerebbe che ognuno di voi

scoprisse nel volto degli Apostoli il proprio volto

e come loro dopo oggi andasse per il mondo e, abbracciando il prossimo,

dicesse: «Vieni con me, vedrai che bello!».

I doni che avete ricevuto oggi non sono doni da lasciare nel cassetto:

sono possibilità da allenare.

Vogliamo condividere con voi le parole del nostro Arcivescovo:

«La gloria del Signore riempie la Terra, Dio ama ciascuno

e rende ciascuno capace di amare come Gesù.

Vi prego, lasciatevi avvolgere dalla gloria di Dio,

lasciatevi amare, lasciatevi trasfigurare dalla gloria di Dio

per diventare capaci di amare!».

Sentitevi pieni di questa gloria, pieni di Spirito Santo!

Buon Allenamento!Le vostre catechiste

VIENI SANTO SPIRITO

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CRESIMA 2017

SANTA MARIA NASCENTE

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA8

CRESIMA 2017

SAN GIACOMO

MADONNA DI FATIMA

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SHALOM, MAGNIFICO RETTORE!La staffetta passa da don Alberto a don Andrea

PARTENZE E ARRIVI AL CENTRO PASTORALE AMBROSIANO DI SEVESO

Quattro anni sono trascorsi da quan-do don Alberto Lolli è giunto a

Seveso come Rettore del Santuario di S. Pietro da Verona e della vasta strut-tura dell’ex Seminario che con lui iniziò la nuova attività di Centro Pastorale Am-brosiano (C.P.A.). Aveva 38 anni, un Bac-calaureato “summa con laude” presso la Facoltà Teologica dell’Italia settentriona-le e un Master in Management Pastorale presso la Pontificia Università Lateranen-se; era stato membro della Commis-sione Pastorale Universitaria ed era re-sponsabile dei Centri Culturali Cattolici. Proveniva da Busto Arsizio, dove era sta-to vicario nella Parrocchia di S. Giovanni Battista e S. Michele Arcangelo.Il compito affidatogli dal Card. Scola non era certamente facile, ma don Al-berto vi si è dedicato con intelligenza e passione, impegnando con frutto i suoi “talenti”. Ha conquistato in fretta il cuo-re dei Sevesini e di chi abitualmente fre-quenta il Santuario, con un’attenzione particolare per questo tempio che ha valorizzato secondo il desiderio dell’Ar-civescovo, essendo l’unico in Diocesi sorto sul luogo di un martirio. Con lui le liturgie domenicali e festive ebbero luce e vita nuove per lo stile solenne di adorazione, l’uso dei paramenti antichi, l’esposizione dei numerosi reliquiari di martiri e santi milanesi — affidati alla cura di fr. Adriano degli Oblati — e per la presenza di raffinate composizioni floreali. Le sue omelie affascinavano per la passione con cui “indagava” la Parola di Dio e penetrava nel cuore dei testi sacri per se stesso e per proporceli

Don Alberto Lolli Don Andrea Regolani

come tesoro da accogliere e da vivere “consapevolmente” ogni giorno. Indi-menticabili le catechesi mensili della domenica pomeriggio che coinvolge-vano i presenti: parlava con autorevo-lezza e nell’aria sembrava aleggiare l’in-vito biblico: «Ascolta Israele…!».Durante il Giubileo della Misericordia con don Cesare Corbetta predispose l’accoglienza del grande flusso di pel-legrini con adeguati percorsi di fede — mediante numerosi cartelloni dedicati ai nuovi martiri nel quadriportico —, di spiritualità — all’interno della Chiesa Giubilare — e di arte — con la mostra delle opere di Arcabas in Santuario. Per suo interessamento mons. Antoi-ne Audo, vescovo di Aleppo, ha testi-moniato qui il martirio della Chiesa in Siria in occasione delle celebrazioni di Calendimaggio 2016 e i Vescovi Copti hanno tenuto il loro Concilio Ecumeni-co, presieduto da papa Tawadros II d’E-gitto, nell’aprile scorso.Affascinato dal “bello”, ha dato mag-gior prestigio al Santuario con due opere preziose: la Croce che contiene il Crocifisso-Reliquia di S. Pietro da Vero-na e l’Icona dei Nuovi Martiri.Ha tolto dal silenzio “ovattato” dei secoli S. Pietro, difensore della Verità e martire per la Fede, facendolo rivivere ed amare nel suo valore storico e per la sua attualità.Don Alberto ha promosso mostre im-portanti presso il C.P.A., vi ha accolto e

seguito tanti Gruppi ecclesiali renden-dolo un importante Centro di spirituali-tà e di cultura.Il dono della sua presenza tra noi è stato una grazia cui abbiamo attinto a piene mani, in particolare con l’Adorazione Eucaristica per i figli concepiti che si svolge il primo sabato di ogni mese da tre anni e che, per sua concessione, è ora guidata da due sacerdoti.Purtroppo a fine agosto ha dovuto la-sciarci. Ha raggiunto Pavia richiesto quale Rettore dal principe Vitaliano Borromeo, patrono del prestigioso Collegio omonimo fondato da S. Car-lo, e da settembre ha iniziato la sua nuova missione tra i giovani universita-ri. Lo accompagniamo con la preghiera e con tanta gratitudine. La sua parten-za inaspettata è stata uno “strappo” doloroso. Di lui ci mancheranno lo sguardo profondo e indagatore, il trat-to signorile, la bontà d’animo, l’amore per la bellezza come pure il sorriso, la presenza attenta ai particolari anche nel quadriportico e persino la sua bar-ba e la sapienza rivelatrici delle sue radici ebraiche. Ora “il testimone” dal I settembre è passato ufficialmente a don Andrea Regolani, di cui parleremo prossimamente.Shalom, carissimo don Alberto. Sarai sempre per noi “Magnifico Rettore”!

Cesarina Ferrari Ronzoni

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MONS. MARIO DELPINI

LA GRAZIA DI UN CAMMINO NELLO SPLENDORE DELLA VERITÀA Seveso riceve il Pallio, in Duomo la Mitria

Con esultanza è stata accolta la notizia dell’elezione di S.E. mons. Delpini ad Arcivescovo di Milano. Il suo percorso

sacerdotale gli ha infatti consentito di essere una presenza assai significativa, amata e preziosa per la Chiesa ambrosiana. A lei ha sempre donato tutte le sue doti e le sue energie nel-la formazione dei sacerdoti e nel servizio del popolo di Dio, collaborando con gli Arcivescovi che l’hanno preceduto. La nomina a Vicario Generale del card. Scola gli ha permesso anche di conoscere da vicino tutte le realtà della Diocesi. Lo ha distinto una generosa e totale fedeltà nel corrispondere alla Grazia della sua vocazione sacerdotale.La mattina del 9 settembre scorso ha preso “possesso canoni-co” della sede arcivescovile in Duomo e poi ci ha raggiunto in S. Ambrogio dove ha compiuto il suo primo atto come Arcive-scovo, celebrando una S. Messa solenne nel corso della quale sr. Anna Casati, orsolina di S. Carlo, e Giusi Valentini, ausiliaria diocesana, hanno pronunciato i voti perpetui. Indicando le due consacrate, ha ricordato l’importanza che «la giovinezza non si viva come un parcheggio, ma come un cammino verso una scelta definitiva».Il 12 settembre nel Santuario di S. Pietro a Seveso, nella so-lennità del SS. Nome di Maria, il Card. Scola gli ha imposto il

Pallio che il Santo Padre gli ha conferito. Si tratta di una stretta fascia di stoffa di lana bianca di circa cm. 5, incurvata al centro per poterla appoggiare alle spalle sopra i paramenti, con due lembi neri pendenti davanti e dietro a formare la lettera “Y”. Sei croci nere di seta decorano il Pallio — una su ogni coda e quattro sull’incurvatura —, guarnito davanti e dietro con tre spille d’oro e gioielli. È simbolo di un legame speciale con il Papa ed esprime la potestà che l’Arcivescovo acquista di diritto nella propria giurisdizione. È anche simbolo del Vesco-vo come buon pastore e, contemporaneamente, dell’Agnello crocifisso per la salvezza degli uomini. La cerimonia si è svolta in forma privata alla presenza del Consiglio Episcopale mila-nese, dei decani e di alcuni fedeli. «Ricevere il Pallio mette un po’ di paura — ha detto l’Arcivescovo — perché viene dalla tomba degli Apostoli e quindi vuol dire martirio… Sento una grande gratitudine per questo segno che mi è stato imposto per onorare la mia persona, la Chiesa e il compito che devo svolgere». Quindi ha avuto sentite parole di ringraziamento per il card. Scola.Domenica 24 settembre mons. Delpini ha fatto l’ingresso uf-ficiale nella città. Dopo l’incontro con duecento catecumeni in S. Eustorgio, ha raggiunto il Duomo, dove ha ricevuto le “insegne” arcivescovili: il pastorale di S. Carlo e la preziosa mitria ispirata alla liturgia della festa di S. Anàtalo e Santi Ve-scovi milanesi recante il motto del neo-Arcivescovo Plena est Terra gloria Eius e i nomi dei dodici Santi Vescovi, rappresen-tati da dodici “fiammelle” di pietre preziose che fanno corona a Gesù, simboleggiato dalla gemma più luminosa al centro.Ed ecco l’omelia. Da ogni parola si è sprigionata una forza straordinaria, una luce che ha toccato e abbracciato tutti per-ché mons. Delpini si è rivolto direttamente a ciascuno con un appello cristiano appassionato e sconvolgente: «Fratello, so-rella!». Non certo per «pretendere una familiarità, piuttosto per offrire un’intenzione di frequentazione quotidiana, di di-sponibilità ordinaria, di premurosa, discreta trepidazione per

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MONS. MARIO DELPINI

il destino di tutti…». Il suo programma pastorale continuerà nel solco di chi l’ha preceduto «con l’intenzione di essere fe-dele solo al mandato del Signore in comunione con il Papa, senza dimenticare la responsabilità missionaria che ha carat-terizzato il Magistero dei Vescovi degli ultimi decenni». Ha poi invitato tutti ad alzare lo sguardo e a guardare «la Chiesa e l’umanità in una contemplazione più pura, meno preoccupata di quello che dobbiamo fare e più disponibile a riconoscere l’opera di Dio e la dedizione dell’Agnello a rendere più bella la sua sposa». L’Arcivescovo ha ritenuto importante confer-mare la profezia di Isaia «Tutta la Terra è piena della gloria di Dio» per un mondo più incline al pessimismo che all’esul-tanza. La gloria di Dio significa infatti manifestazione, tenacia e ostinazione dell’amore di Dio che in Gesù «rivela fin dove giunge la sua intenzione di rendere ogni uomo e ogni donna partecipe della sua vita e della sua gioia». Per questo nessuno può pensare di essere escluso; nessuno, mai! La gloria di Dio è l’amore che rende capaci di amare, di amare come Gesù; nessuno può parlare troppo male dell’uomo, di nessun uomo, perché la gloria di Dio ne avvolge la vita. Perciò non è bene disprezzare neppure noi stessi né disperare dell’umanità. Ha concluso proclamando con autorevolezza questo annuncio impossibile per lui da tacere: «La gloria di Dio riempie la Ter-

ra. Dio ama ciascuno e rende capace di amare come Gesù. Lasciatevi avvolgere dalla gloria di Dio, lasciatevi amare!».Come non avvertire il sobbalzo del cuore, l’esultanza dell’ani-ma, la gioia della fede e della speranza cristiana! La forza del-lo Spirito trasformava sotto i nostri occhi quell’uomo piccolo di statura in un gigante, maestro autorevole di sicura Dottrina.

Cesarina Ferrari Ronzoni

LA PRIMA LETTERA PASTORALE DELL’ARCIVESCOVO MARIO DELPINI

La prima lettera pastorale del nostro Arcivescovo porta la data del 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, e s’in-

titola Vieni, ti mostrerò la sposa dell’Agnello. Il titolo rimanda alla “Gerusalemme nuova” dell’Apocalisse, con un invito per i lettori e fedeli ad una «sosta contemplativa», una contempla-zione che non rimanga però esterna ed estranea a tempi, luo-ghi e sfide della società attuale. L’Arcivescovo traccia il volto di una Chiesa fondata sulla testimonianza apostolica sotto la presenza e l’opera di Dio. Parla poi della sfida della sinodalità (che potremmo tradurre come l’impegno a camminare insie-me nella comunione ecclesiale), di cui non nasconde fatiche e fallimenti, ammette di non avere ricette prefabbricate e chie-de consiglio a ciascuno. Tratteggia poi le priorità pastorali per l’anno 2017 — 2018 alla luce anche di quanto emerso dalla vi-sita pastorale feriale da poco conclusa dal suo predecessore, il card. Angelo Scola. Invita infine tutti a coltivare la comunione ecclesiale come «una coralità che condivide linguaggi, che ac-coglie l’invito alle convocazioni diocesane, che propizia conver-genze della pluriformità di esperienze ecclesiali e di sensibilità differenti in una fraterna unità».Il libretto, edito dal Centro Ambrosiano, è disponibile nelle no-stre Buone Stampe parrocchiali già da questa domenica.

E.N.

VIENI, TI MOSTRERÒ LA SPOSA DELL’AGNELLOL’invito ad essere pietre vive di una Chiesa che sia segno della Gerusalemme nuova

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FESTA DI SANTA MARIA NASCENTE

8 SETTEMBRE: CON GIOIA CI AFFIDIAMO A MARIAAlcuni scatti a ricordo di momenti significativi della festa

Con tanta gioia l’8 settembre la nostra Comunità si è ritro-vata per festeggiare Maria, la Madre del Salvatore, nel

ricordo della sua nascita. A Lei abbiamo affidato tutta la no-stra Comunità e insieme abbiamo festeggiato gli anniversari di ordinazione dei nostri sacerdoti e suore, in particolare il

settantesimo di don Emilio Caprotti, il sessantesimo di Suor Angela Asnaghi, il cinquantesimo di don Angelo Fossati, il quarantacinquesimo di don Luigi Verga, il trentesimo di don Armando Bano e il quinto di don Fabio Ercoli. • 

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FESTA DI SANTA MARIA NASCENTE

LA MAGIA DEL PALIOCronistoria di un evento tanto atteso e tanto amato da grandi e piccini

«Piove, fa freddo!!!». «Ma no, vedrai che esce il sole. Dai che riusciamo a fare tutto». E tutti a guardare le previ-

sioni (in quei giorni poco attendibili) e a dire la propria sul da farsi. Poi la decisione, un po’ sofferta, da parte del Consiglio Direttivo di rimandare tutto alla settimana successiva con la speranza che il tempo fosse più clemente. Appena comuni-cata la decisione, subito i primi malumori di chi voleva fare

a tutti i costi la sfilata senza pensare alla necessità da parte delle contrade di avere qualche ora prima della sfilata per — diciamo così — la “messa in strada” dei carri e soprattutto senza pensare alla salute dei bambini e dei ragazzi che avreb-bero sfilato in alcuni casi seminudi, con una temperatura di certo non estiva.Il sabato successivo è tutto pronto per la gara delle macchini-ne, ma, poco prima dell’inizio, ancora una volta la pioggia e il vento arrivano a rovinare il lavoro di un anno intero… Risulta-to? Niente gara e tutti a casa sperando che nella notte passi l’ennesima perturbazione e si possa sfilare regolarmente.Alla mattina la prima preoccupazione appena svegli è quella di guardare fuori dalla finestra e scrutare il cielo, che purtroppo ri-sulta ancora molto coperto. Uno sguardo verso le montagne… sono piene di neve, ma si vedono e sono sgombre dalle nuvole e questo fa ben sperare. E infatti esce finalmente il sole e si riescono a svolgere sia la sfilata che le scenette.Poco prima delle 19 arrivano i tanto attesi risultati. La Belgora, dopo aver vinto i giochi, vince sia la sfilata sia la scenetta e si aggiudica meritatamente il quarantunesimo Palio dei Ragazzi.Questa è brevemente la cronaca dell’evento che ogni anno coin-volge maggiormente la gente e soprattutto i ragazzi di Meda in un susseguirsi di emozioni contrastanti: di chi ovviamente gioi-sce per la vittoria, di chi piange per l’ultimo posto, di chi esulta per il terzo e di chi invece è dispiaciuto per il secondo.Cosa rimane?Rimangono gli abbracci tra i ragazzi delle diverse Contrade, segno di una sana rivalità che non perde di vista i veri valori quali l’amicizia e il rispetto. Rimane l’enorme impegno di tutti per dare il massimo e la voglia di fare di più per l’anno pros-simo. Rimane quell’effetto magico del Palio che solo chi lo vive capisce.Un grande grazie a tutti i ragazzi che hanno partecipato e ricordatevi che il Palio siete voi ed è vostro.Abbiatene cura.

FB

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PER UNA PIENA CONVERSIONE DEL CUORE. ASCOLTA, POPOLO DI MEDA!Quarantaquattro anni di cammino

1 — 2 OTTOBRE 2017, FESTA DELLA PARROCCHIA DI SAN GIACOMO

Diamo qui brevemente conto solo di alcuni momenti della 44ma festa parrocchiale lasciando più spazio alle immagini.

Cominciamo con il gradevole pomeriggio di fine estate di sa-bato 16 settembre che, interrompendo la serie di piovaschi di quei giorni, ha visto il sentito e partecipato pellegrinaggio al Santuario della Madonna delle Grazie a Binzago di Cesano Maderno, a cui hanno aderito, tra gli altri, più di una trentina di pellegrini a piedi e una quindicina in bicicletta. Bella l’ospi-talità garantita dal parroco don Romeo dell’Unità Pastorale SS. Trinità di Cesano, e intensa la Messa delle ore 16.30 con i sempre suggestivi e coinvolgenti canti del coro Musiké. Così, nel piccolo ma grazioso Santuario dedicato a Santa Maria del-la Frasca gremito in ogni spazio, siamo stati guidati da Fratel Claudio in un’ampia spiegazione della storia della chiesetta, prima che il nostro parroco ci invitasse nella Celebrazione eu-caristica a chiedere a Maria «la conversione del nostro cuore».Un momento di preludio al quarantaquattresimo anniversario di vita parrocchiale, seguito anche da due intense serate di preparazione spirituale mercoledì 27 e venerdì 29 settembre.Originale e molto suggestiva la serata che ha visto la proie-zione e recita delle Nostre preghiere con le voci dell’arte (ne diamo una piccola riflessione a parte).Grande partecipazione alla Messa delle ore 10.30 di domeni-ca I ottobre presieduta dal parroco don Claudio, che ha chie-sto di essere Comunità cristiana presente, come sale e lievito,

in ogni ambito dell’esistenza umana, una Comunità che «…ascolta ciò che Dio ci chiede» nella realtà d’oggi, capace di coniugare l’amore verticale verso Dio con quello orizzontale verso il prossimo. Ben curato ed apprezzato è stato il pranzo delle ore 12.30 con la gradita presenza dei sacerdoti di Meda assieme ad alcuni loro familiari.La solenne Concelebrazione eucaristica di lunedì 2 ottobre in ricordo dei nostri morti è stata anche l’occasione per strin-gerci attorno a don Angelo nel cinquantesimo di ordinazione.Un sentito ringraziamento ai tanti che hanno lavorato per pre-parare ed animare i diversi momenti, compresi la Pesca di be-neficenza, la lotteria e i banchi vendita.

E.N.

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1 — 2 OTTOBRE 2017, FESTA DELLA PARROCCHIA DI SAN GIACOMO

UN’ESPERIENZA UNICA E SORPRENDENTE: LA COMPARTECIPAZIONE DI TUTTI ALLA PREGHIERA DI OGNUNO

Alcune settimane fa una cara amica, Silvia Marcone, mi aveva invitato ad esprimere una preghiera personale da

far leggere in occasione di un evento che si sarebbe tenuto a Meda, precisamente nella sala parrocchiale della Chiesa di S. Giacomo il 27 settembre u.s.In tale evento, oltre alla lettura delle preghiere di più persone invitate ad esprimerle, l’esposizione di foto che, in qualche mi-sura, si associavano alle parole espresse. L’evento, che ha coin-volto molte persone (compreso un coro di giovani veramente brave), è stato accompagnato da musiche decisamente belle che in armonia sottolineavano le parole lette, contemporane-amente alla proiezione dei concetti espressi insieme alle foto.È stata un’esperienza unica e sorprendente, non solo per i contenuti delle preghiere (veramente profondi e toccanti), ma per quanto si è verificato in tale occasione: la compartecipazione di tutti alla preghiera di ognuno! Questo mi ha riportato alla mente quanto doveva accadere nelle prime assemblee cristiane, nei primi tempi della Chiesa che si costituiva.Immagini fotografiche e musica hanno coronato l’evento creando un’atmosfera leggera ed inebriante. Desidero ringraziare tutti per avermi dato la possibilità di vivere questo momento di fede pura e complimentarmi con gli organizzatori che l’hanno reso possibile.

Umberto Sgargi

LE NOSTRE PREGHIERE CON LE VOCI DELL’ARTEmercoledì 27 settembre

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PASTORALE GIOVANILE

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CATECHESI 2017/18

Un percorso specifico per ogni classe e iniziative rivolte a tutti i ragazzi e alle loro famiglie

Il cammino di Iniziazione cristiana è rivolto a tutte le famiglie che desiderano che i loro figli possano conoscere Gesù e il suo messaggio all’interno della comunità della Chiesa.

Questo cammino inizia ordinariamente con la seconda elementare e dura quattro anni.Chi volesse cominciare più avanti il cammino lo può tranquillamente fare, a partire comunque dal “primo anno”.Dopo due anni di conoscenza della persona e del messaggio di Gesù, nel terzo anno si celebrano due importanti sacramenti: la Prima Confessione durante l’Avvento che precede il Natale e la Prima Comunione nelle settimane dopo Pasqua. Al termine del quarto anno si celebra la Cresima (solitamente ad ottobre).Dopo la cresima prosegue il cammino con il gruppo preadolescenti, le cui informazioni si trovano a pag. 18.

GIORNI E ORARI DELLA CATECHESI

La catechesi si svolge ogni due settimane nelle seguenti modalità:

• a S. Maria Nascente presso l’oratorio S. Crocifisso il sabato dalle 9.30 alle 11.30

• a S. Giacomo il sabato dalle 9.30 alle 11.30

• a Madonna di Fatima il sabato dalle 10 alle 12

I PRIMI INCONTRI DI CATECHESI SARANNO:

• PRIMO ANNO (2010, II elementare): 22 ottobre 2017

• SECONDO ANNO (2009, III elementare): 21 ottobre 2017

• TERZO ANNO (2008, IV elementare): 14 ottobre 2017

• QUARTO ANNO (2007, V elementare): 21 ottobre 2017

DOMENICHE INSIEME

Due domeniche durante l’anno inviteremo tutte le famiglie di un’annata a vivere una domenica insieme con il seguente programma:• ore 10: ritrovo in OSC, lavoro sul Vangelo della domenica e celebrazione della Messa presso la cappella dell’oratorio;• pranzo condiviso in oratorio (per genitori e figli);• pomeriggio di attività per i ragazzi e gli adulti, con merenda conclusiva per le ore 16.

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PASTORALE GIOVANILE

PRIMO ANNO (II elementare)INCONTRI D’ACCOGLIENZA:• 22 ottobre: Messa del mattino nelle singole parrocchie, pranzo a casa, pomeriggio a MdF per bambini e genitori;• 26 novembre: Messa del mattino nelle singole parrocchie, pranzo a casa, pomeriggio a SG per bambini e genitori;• 17 dicembre: Messa del mattino nelle singole parrocchie, pranzo a casa, pomeriggio in OSC per bambini e genitori.

I SUCCESSIVI INCONTRI SARANNO:13 e 27 gennaio, 10 e 24 febbraio, 10 e 24 marzo, 7 e 21 aprile, 5 maggio.

CELEBRAZIONE DI CONSEGNA DEI VANGELI: 20 maggio: Messa del mattino nelle singole parrocchie in occasione della festa di “inizio estate”.

SECONDO ANNO (III elementare)INCONTRI: 21 ottobre, 4 e 19 novembre (domenica insieme), 2 e 16 dicembre, 20 gennaio, 3 febbraio, 4 marzo (domenica insieme),17 marzo, 14 e 28 aprile, 12 maggio.

TERZO ANNO (IV elementare)INCONTRI: 14 e 28 ottobre, 12 novembre (domenica insieme), 25 novembre, 4 dicembre (Prime confessioni), 13 e 27 gennaio, 10 e 25 febbraio (domenica insieme), 10 e 24 marzo, 7 e 22 aprile (Prime comunioni), 5 e 19 maggio.

Celebrazioni sacramenti:PRIMA CONFESSIONE: 4 dicembre con i seguenti orari: ore 10 a SMN, ore 15 a MdF, ore 16.30 a SGPRIMA COMUNIONE: 22 aprile (gli orari verranno precisati in seguito)CONFESSIONI COMUNITARIE PER I RAGAZZI: mercoledì 14 febbraio ore 17 in OSC e lunedì 26 marzo ore 17 a SG

QUARTO ANNO (V elementare)INCONTRI: 21 ottobre, 5 novembre (domenica insieme), 18 novembre, 2 e 16 dicembre, 20 gennaio, 3 e 18 febbraio (domenica insieme: ingresso in Quaresima), 3, 17 e 25 marzo (Domenica delle palme: ingresso nella Settimana santa), 14 e 28 aprile, 12 maggio.

CONFESSIONI COMUNITARIE PER I RAGAZZI:• all’inizio dell’Avvento: mercoledì 8 novembre ore 17 in OSC• per Natale: mercoledì 20 dicembre ore 17 in OSC• in Quaresima: ogni mercoledì ore 17 in OSC• per la Pasqua: mercoledì 28 marzo ore 17 in OSC

CRESIME: saranno celebrate nell’ottobre dell’anno prossimo. Preciseremo data e orari durante la prima “domenica insieme”.

PER TUTTI I RAGAZZI:• PREGHIERA SETTIMANALE D’AVVENTO: 15, 22 e 29 novembre, 6 e 13 dicembre h. 17 in OSC• NOVENA D’AVVENTO: 18 e 23 dicembre. 24 dicembre: Processione lanterne (orari e luoghi da comunicare)• PREGHIERA SETTIMANALE IN QUARESIMA: 21 e 28 febbraio, 7, 14 e 21 marzo h. 17 in OSC• PREGHIERA A MARIA: 2 maggio (II elementare), 9 maggio (III elementare), 16 maggio (IV elementare), 23 maggio (V elementare)

h. 17 alla Grotta di P.za Cavour

MERCOLEDÌ ALL’ORATORIO!Accanto alla proposta quindicinale dell’incontro di catechesi al sabato mattina, quest’anno desideriamo offrire un altro momento di incontro per conoscere insieme il Signore Gesù.L’appuntamento è OGNI MERCOLEDÌ A PARTIRE DAL 18 OTTOBRE per vivere momenti di gioco, preghiera e laboratorio, secondo lo stile bello che caratterizza le settimane dell’Oratorio estivo. L’Oratorio sarà aperto tra le 16 e le 18,30.

TUTTI IN GITA!Ci piacerebbe vivere alcuni momenti di gita coinvolgendo le famiglie dei ragazzi dell’Iniziazione cristiana. La bellezza dell’arte e la bellezza della natura sono due linguaggi che parlano al nostro cuore e ci raccontano dell’amore di Dio.Abbiamo individuato due date: 10 dicembre e 25 aprile. Più avanti forniremo delle informazioni più dettagliate.

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PASTORALE GIOVANILE

COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA18

UNA SANA INQUIETUDINEInizia il nuovo anno oratoriano in cammino come i discepoli

Il motto di quest’anno d’oratorio è: Vedrai che bello. Un motto che parte dalla consta-

tazione della bellezza di aver seguito Gesù, come è accaduto ai due discepoli che, come ci racconta l’evangelista Giovanni nel primo ca-pitolo del suo Vangelo, un giorno si sono mes-si in cammino dietro a Lui: quel momento ha cambiato talmente la loro vita che non si sono più dimenticati l’ora in cui è avvenuto («Erano circa le quattro del pomeriggio»). Questa bel-lezza è quella che, prima di tutto, vorremmo che sperimentassero i nostri ragazzi e giovani nel frequentare la Comunità cristiana: la bellez-za di incontrare uomini e donne che trasmetta-no la gioia di quest’incontro.Ma l’aver seguito Gesù non ha lasciato tran-

quilli i discepoli. Anzi, li ha smossi: «Che cosa cercate?», ha domandato loro il Maestro. Ha messo nel loro cuore quella sana inquietudi-ne che li ha messi in movimento, alla ricerca della risposta a quelle domande che sono «il sale della vita». Così anche noi vorremmo of-frire ai nostri ragazzi e giovani la possibilità di ascoltare queste domande, spesso lasciate da parte, offrendo l’incontro con quella Persona che ne è la risposta. Speriamo — e preghiamo — che, a loro volta, i nostri ragazzi si lanci-no nella vita di ogni giorno con la consape-volezza della presenza di Dio accanto a loro, annunciando, a loro volta, la bellezza di aver incontrato Gesù!

Don Fabio

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA19

ARRIVI E PARTENZE NELLA NOSTRA COMUNITÀ

UN DONO PREZIOSO E INASPETTATOIl nostro parrocchiano Edoardo ha da poco intrapreso il cammino per diventare sacerdote

BENVENUTO LUCAIl Signore ci affida l’impegno di condurre il nuovo seminarista nel suo ultimo anno di Teologia

È con grande gioia che presento ai lettori della Voce Edoardo Giossi, che dallo scorso 14 settembre fa la Prima Teologia in Se-

minario a Venegono. Venticinque anni, originario di Santa Maria Na-scente, Edoardo non ha frequentato molto la nostra Comunità, fino a quando lo Spirito Santo non gli ha fatto nascere in cuore il desiderio di ricevere la Cresima che non aveva ricevuto da ragazzo. Ne è nato un cammino bellissimo, che lo ha portato a maturare la decisione di entrare in Seminario per diventare prete. Lo hanno imparato a cono-scere i ragazzi delle medie, con i quali Edoardo ha fatto l’Oratorio estivo negli ultimi due anni, e gli animatori adolescenti, di cui è stato apprezzato e appassionato educatore.Prima di affidarlo alle cure degli educatori del Seminario l’ho portato sulla vetta del Resegone: ecco la foto che ci ritrae, felici e un po’ provati, al termine della scalata…Accompagniamolo con la preghiera, grati al Signore del dono che rappresenta per la nostra Comunità.

Don Tommaso

La nostra Comunità Pastorale ha ricevuto un dono grande per questo Anno Pasto-

rale: la presenza di un seminarista. Si chiama Luca Invernizzi, ha trent’anni ed è originario di Liscate, un paesino in provincia di Milano. È ad un momento importante del suo cam-mino seminaristico: frequenta il V anno di teologia, nel quale dovrà decidere se consa-crarsi al Signore e al servizio della Chiesa. Per questo motivo sappiamo che questo dono è anche una responsabilità: non soltanto siamo chiamati ad accoglierlo, ma anche ad accom-

pagnarlo con la preghiera, la discrezione, l’a-micizia e la stima.Sarà presente tra noi nei fine settimana e af-fiancherà don Fabio, suor Gianfranca e don Tommaso nella preparazione e conduzione delle attività per i bambini, i ragazzi e i giova-ni della nostra Comunità, oltre ad avere mo-menti di comunione anche con gli altri preti e di incontro con famiglie e adulti.Accogliamolo e accompagniamolo insieme!

Don Fabio

OFFRI LA VITA TUA

COME MARIA AI PIEDI DELLA CROCE

E SARAI SERVO DI OGNI UOMO

SERVO PER AMORE,

SACERDOTE DELL'UMANITÀ.

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DIO BELLEZZA SUPREMAL’amore verso gli altri si esprime con gesti e parole semplici

COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA20

Alla presenza di un folto gruppo di aderenti al Movimento Terza Età dell’intera Comunità Pastorale, giovedì 21 settem-

bre scorso si è svolto il primo incontro del nuovo Anno sociale.L’Assistente don Luigi ha commentato il nuovo testo di cate-chesi dal titolo Tu sei bellezza, frase tratta dalle  Lodi di Dio Altissimo di san Francesco d’Assisi, scritte nel settembre 1224 sul monte della Verna dopo che il santo aveva ricevuto il dono delle stimmate. «Le Lodi sono una delle numerose preghiere che Francesco scrive, preghiere che sgorgano da un cuore in-namorato di Dio. Fra i vari attributi di Dio (da «Tu sei santo» fino a «Tu sei nostra vita eterna», passando anche per un inusuale «Tu sei umiltà») è stata scelta la bellezza, che fa quindi da titolo: Tu sei bellezza. La bellezza di Dio fa parte della sua perfezione assoluta. Nulla al mondo può essere paragonato alla bellezza delle bellezze: quella trinitaria. Bellezza è sinonimo di bontà. Dunque la bellezza suprema di Dio è segno e sacramento an-che della sua suprema bontà, della sua misericordia».All’incontro erano presenti anche il responsabile di Zona Lui-gi Maggi e la responsabile di Decanato Piera Peverelli. Anche Maggi ha invitato alla lettura delle Lodi di Dio Altissimo, una preghiera che ci fa capire quanto siamo fragili, deboli, a volte superbi, arroganti, stolti; pensiamo di essere noi gli artefici del-la nostra vita, ma non è così! Ha poi ricordato le ragioni per cui il Cardinal Giovanni Colombo ha costituito il Movimento Terza Età. «La Chiesa — osservava il Cardinale — è debitrice verso il mondo della longevità, non meno di quanto è debitrice verso il mondo della scuola e del lavoro. Attenta a non perdere i pas-si della storia, essa assorbe questo debito assumendo con la società civile la coscienza più approfondita e appassionata dei problemi della longevità, perché è l’occasione di un incontro personale con Cristo». Noi dobbiamo semplicemente essere testimoni di Cristo, della fede, di quello che abbiamo ricevuto e che dobbiamo trasmettere. Cristo è sempre al nostro fianco, ma noi ce lo dimentichiamo: pensiamo che la nostra forza sia

MOVIMENTO TERZA ETÀ

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

GIOVEDÌ 19 OTTOBRE ORE 14,30

presso la Parrocchia Madonna di Fatima: catechesi, a cui seguirà

l’incontro con il dott. Adalberto Notarpietro che illustrerà le

proposte dell’UNITRE Meda (Università delle Tre età). Al termine

auguri a chi compie gli anni nel mese di ottobre

SABATO 28 OTTOBRE:

visita al Santuario della Madonna di Crea

GIOVEDÌ 16 NOVEMBRE ORE 14,30

presso l’Oratorio S. Crocifisso: catechesi, a cui seguirà un

incontro su Problemi di salute. Al termine auguri a chi compie

gli anni nel mese di novembre.

nel conto che abbiamo in banca o nella macchina bella che abbiamo o nella bella casa che possediamo. Cristo non ci giu-dica per i soldi che abbiamo lasciato in banca; ci giudica per l’amore che abbiamo dato, l’impegno che abbiamo profuso, per quel sorriso che abbiamo donato, per quei bambini che abbiamo accolto, per quell’amore che abbiamo nei confronti della Chiesa. L’amore nei confronti della Chiesa, nei confronti di quei preti che hanno scelto non di sposarsi, ma di mettersi al servizio della propria comunità e al servizio degli altri. Quanti di noi pregano per i propri pastori? Quanti di noi accarezzano i propri pastori, li aiutano e sorridono loro?La sig.ra Peverelli ha spronato ad andare avanti con coraggio, perché l’amore è la cosa più bella che dobbiamo esprimere con tutte le persone che incontriamo: un sorriso, un saluto, anche solo un dire: «Come stai oggi?». Sono le parole sem-plici che però esprimono l’essere comunità, queste parole devono arricchire le nostre comunità. Le nostre parrocchie. Le nostre comunità hanno bisogno, anche e soprattutto, di noi.Dopo aver presentato il Calendario delle iniziative 2017/2018, sono stati festeggiati gli aderenti che hanno compiuto gli anni nei mesi di luglio, agosto e settembre, donando loro un ricor-do della Madonna Pellegrina di Fatima presente nella nostra Comunità nel gennaio scorso. Le foto ritraggono i presenti che hanno festeggiato i compleanni e alcuni dei partecipanti alla gita effettuata in luglio a Leolandia in collaborazione con l’Oratorio Estivo: è stata l’occasione per un incontro gioioso tra varie generazioni (nonni, genitori, figli/nipoti) e ci auguria-mo di ripeterla il prossimo anno. •

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA21

GRUPPI DI ASCOLTO Ricominciano gli incontri

GRUPPI DI ASCOLTO 2017-2018

Parrocchia S. Maria Nascente

CASA OSPITANTE ANIMATORE

ASNAGHI GINOvia Molino, 2 – tel. 0362/71099

Pinuccia Orsi

BALOSSINO MARIA RITApiazza Cavour, 25 – tel. 0362/70975

M. Rita Balossino

BUSNELLI CARLOvia Artisti del Legno, 4 – tel. 0362/340426

Umberto Motta

COLOMBO ORAZIOvia Milano, 45 – 0362/1781656

Gianni Paccagnella

ORSENIGO CARLOvia delle Cave, 33 – tel. 0362/70486

Fabiola Orsenigo

REGALIA GIUSEPPEvia Pace, 14 – tel. 0362/73939

Andrea Minotti

SIDEATI ANGELAvia Como, 130 – tel. 0362/341388

Renzo Romani

VENTURINI FIORELLAvia F.lli Bandiera, 28 – tel. 0362/70521

Annamaria Asnaghi

Parrocchia S. Giacomo

CASA OSPITANTE ANIMATORE

COLZANI ANNA E GEROLAMOviale Lombardia, 66 – tel. 0362/73345

M. Grazia Busnelli Frigerio

FAMIGLIA BADALIN ROBERTOvia XXIV maggio, 6 – tel. 0362/342672

Elena Longoni

FAMIGLIA TAGLIABUEviale Brianza, 110 – tel. 0362/70873

Carla Cesaro

MOVIMENTO TERZA ETÀSala Parrocchiale S. Giacomo tel. 0362/73171

Adolfo Meda

Parrocchia Madonna di Fatima

CASA OSPITANTE ANIMATORE

Presso l’ORATORIO Carla Cairoli

Con la ripresa degli incontri dei Gruppi di Ascolto presentiamo l’elenco delle case ospi-tanti con il nome degli animatori che li accompagneranno.

Gli incontri saranno mensili e le date saranno comunicate attraverso le locandine esposte alle porte delle chiese e presenti anche sul sito della Comunità.

EVENTI CITTADINI

I LOCALI DELL’ORATORIO DI SAN GIACOMO MESSI A DISPOSIZIONE DI UNITRENasce una nuova collaborazione tra la Comunità e l’Università della Terza Età

Con il nuovo Anno Pastorale 2017/2018 è iniziato un rap-porto di collaborazione con l’Unitre di Meda per stimola-

re la promozione della cultura, intercettando così quella fascia di età così importante per la nostra società e per la nostra Co-munità S. Crocifisso. Con il Presidente Notarpietro si è pen-sato ad alcuni locali situati nella Parrocchia di S. Giacomo per svolgere le attività ed è nata così una buona collaborazione.Auguri per il nuovo anno. Don Claudio

UNITRE, Università delle Tre Età — della Terza Età, è un’As-sociazione di Promozione Sociale che si occupa di educazione permanente, promuovendo la conoscenza attraverso l’orga-nizzazione di un’articolata serie di corsi su un ampio spettro di materie. Propone un impiego utile e stimolante del tempo libero realizzando iniziative di carattere culturale di vario gene-re. Svolge inoltre attività ludica e motoria come profilassi psico-fisica. È aperta a tutte le persone maggiorenni che intendono accrescere il loro sapere e che sono disposte a socializzarlo.

Non è una scuola o una palestra, ma una comunità aperta a co-loro che hanno ancora piacere di apprendere e di condividere con altri un’interessante e piacevole esperienza di vita. Unitre è attiva in Italia dal 1974 ed è presente sul territorio nazionale con più di trecentocinquanta sedi. È un’opera di puro volontariato e tutte le cariche e le prestazioni sono a titolo gratuito.UNITRE MEDA è stata costituita nell’aprile del 2012 e fin da su-bito si è attivata con una variegata offerta culturale e didattica. È arrivata ad avere circa trecento iscritti e quest’anno inizia il suo sesto anno di attività in una nuova sede, allocata nei locali dell’o-ratorio S. Giacomo di via Cialdini 138 a Meda. La nuova struttura dispone di ampi spazi, può usufruire del salone ed è dotata di moderne apparecchiature didattiche. Lì troverà posto anche la Segreteria dell’Associazione che, oltre a far fronte alle esigenze della didattica, servirà ad assolvere tutti i compiti, di natura buro-cratica e operativa, connessi al funzionamento di Unitre.

Il presidente Adalberto Notarpietro

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RIPRENDE IL CAMMINO DEL GRUPPO FAMIGLIEQuando, dove, come e perché per conoscere meglio le nostre iniziative

GRUPPO FAMIGLIE

Con alcune famiglie ho vissuto quest’anno la bella espe-rienza della vacanza comunitaria a Quercianella, come

raccontato sull’ultimo numero della Voce. Ora riprendono le attività ordinarie della nostra proposta, che vengo brevemen-te a presentare.

PERCHÉ UN “GRUPPO FAMIGLIE” IN PARROCCHIA?Alla luce del cammino dell’anno scorso che ha cercato di valorizzare la famiglia come soggetto di evangelizzazione, il Gruppo famiglie custodisce all’interno dell’intera comunità cristiana il valore della famiglia come luogo donato da Dio agli uomini per conoscerlo e amarlo. Chi aderisce alla propo-sta del Gruppo famiglie lo fa perché desideroso di incontrare il Signore attraverso e dentro la propria esperienza familiare. Se il cristianesimo è l’incontro con la persona viva di Gesù, esso accade sempre in un luogo. Per ciascuno sarà uno di-verso, secondo la fantasia dello Spirito, ma coloro che parte-cipano al Gruppo riconoscono la famiglia come luogo in cui accade quotidianamente questo incontro. Il Gruppo famiglie è allora l’occasione per accorgersi della presenza di Dio nelle pieghe feriali della nostra vita di tutti i giorni.

DOVE SI TIENE IL GRUPPO FAMIGLIE?Per le ragioni dette precedentemente, il Gruppo famiglie non si “fa” in oratorio, ma lo si fa giorno dopo giorno impegnan-dosi nelle relazioni familiari. Il ritrovo mensile al sabato sera in oratorio ha il senso di condividere, purificare, rilanciare, sti-molare quanto vissuto in famiglia.

PERCHÉ ANCHE UN PRETE NEL GRUPPO FAMIGLIE?Mi sono chiesto quale possa essere il mio apporto nel Grup-po famiglie, io che come prete non ho una famiglia mia. La risposta che mi sono dato è che posso portare la Parola di Dio, che illumina e fortifica la vita e le vicende di tutti i giorni.

L’ascolto delle vicende familiari mi aiuterà d’altra parte a por-re alla Parola di Dio le “domande giuste”, quelle che nascono dalla vita di tutti i giorni.

COME SI STRUTTURANO GLI INCONTRI IN ORATORIO?Abbiamo collaudato da anni il metodo degli incontri. Dopo il ritrovo intorno alle 19 presso l’Oratorio S. Crocifisso, ci divi-diamo in due gruppi: gli adulti con me, mentre i ragazzi avran-no la possibilità di stare con Luca, il giovane seminarista che ci è stato affidato. Nell’incontro tra adulti alterneremo al sabato sera un incontro nel quale parlerò io, a partire da un brano della Parola di Dio, e uno di condivisione e confronto sul lavo-ro di ripresa fatto durante il mese in famiglia o nella coppia.Dopo la riflessiome, ci ritroviamo nel bar dell’Oratorio per condividere la cena con quanto ciascuno ha portato.

Chi fosse interessato mi contatti direttamente!Don Tommaso

DATE DEGLI INCONTRI

14 OTTOBRE: incontro ascolto

11 NOVEMBRE: incontro condivisione

9 DICEMBRE: incontro ascolto

13 GENNAIO: incontro condivisione

10 FEBBRAIO: incontro ascolto

10 MARZO: incontro condivisione

14 APRILE: incontro ascolto

19 MAGGIO: incontro condivisione

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Sul finire degli Anni Sessanta (1966 — 1969), dopo il Concilio Vaticano

II, papa Paolo VI esortò il «popolo cri-stiano» a rendere la Giornata missio-naria «espressione di una evangelizza-zione permanente», raccomandando «orazioni e sacrifici quotidiani» in modo che «la celebrazione dell’annuale Gior-nata Missionaria» fosse una «sponta-nea manifestazione di quello spirito», una logica conseguenza di una volontà già avviata all’impegno missionario. Da allora le Pontificie Opere Missionarie, attraverso l’Opera della Propagazione della Fede, non hanno smesso di pre-parare all’appuntamento della Gior-nata stessa, proponendo un Ottobre missionario.L’Ottobre Missionario attualmente pre-vede un cammino di animazione artico-lato in cinque settimane, ciascuna delle quali propone un tema su cui riflettere:• prima settimana, Contemplazione:

«Quello che abbiamo veduto e udito noi lo annunciamo» (1 Gv 1,3)

• seconda settimana, Vocazione: «Siamo i collaboratori, della vostra gioia» (2 Cor 1,24)

• terza settimana, Annuncio: «Abbiamo incontrato il Messia» (Gv 1,41)

• quarta settimana, Carità: «Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli l’avete fatto a me» (Mt 25,40)

• quinta settimana, Ringraziamento: «Vi ho chiamati amici perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi» (Gv 15, 15).

La Giornata Missionaria Mondiale del 22 ottobre è un’importante occasione per riportare l’attenzione ai numerosi biso-gni materiali delle cosiddette Chiese di missione mediante una particolare rac-colta di fondi. Le offerte pervenute ver-ranno poi adeguatamente ripartite tra le giovani Chiese di missione, secondo i bisogni di ciascuna:• di nuova o recente costituzione, per

agevolarne il primo sviluppo;• prive di una piena autonomia finan-

ziaria;• in situazioni di emergenza (guerre,

carestie o calamità naturali).

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APPUNTAMENTI

TUTTI I MERCOLEDÌ DI OTTOBRE è meditato il S. ROSARIO MISSIONARIO prima della S. Messa delle 20.30 in Santuario

SABATO 21 OTTOBRE VEGLIA MISSIONARIA a Milano in Duomo (si parte da Desio in bus c/o Saveriani, info cell. 349/4485188)

DOMENICA 22 OTTOBREGIORNATA MISSIONARIA MONDIALEsaranno allestiti sul sagrato delle chiese banchi vendita di fiori, torte e prodotti del commercio equo e solidale. Si chiede la generosa collaborazione di persone di buo-na volontà che possano preparare dolci, torte e manufatti, che possono essere por-tati in chiesa dalle ore 16.00 di sabato 21

GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE

LA MESSE È MOLTAQuesto lo slogan della Novantunesima Giornata Missionaria Mondiale

giovani siano “viandanti della fede”, felici di portare Gesù in ogni strada, in ogni piazza, in ogni angolo della terra!» (Evangelii gaudium, 106). […]

IL SERVIZIO DELLE PONTIFICIE OPE-RE MISSIONARIE. Le Pontificie Opere Missionarie sono strumento prezioso per suscitare in ogni comunità cristiana il de-siderio di uscire dai propri confini e dalle proprie sicurezze e prendere il largo per annunciare il Vangelo a tutti. Attraverso una profonda spiritualità missionaria da vivere quotidianamente, un impegno co-stante di formazione ed animazione mis-sionaria, ragazzi, giovani, adulti, famiglie, sacerdoti, religiosi e religiose, Vescovi sono coinvolti perché cresca in ciascuno un cuore missionario. […]

FARE MISSIONE CON MARIA, MA-DRE DELL’EVANGELIZZAZIONE. Cari fratelli e sorelle, facciamo missione ispirandoci a Maria, Madre dell’evan-gelizzazione. Ella, mossa dallo Spirito, accolse il Verbo della vita nella profon-dità della sua umile fede. Ci aiuti la Ver-gine a dire il nostro “sì” nell’urgenza di far risuonare la Buona Notizia di Gesù nel nostro tempo; ci ottenga un nuo-vo ardore di risorti per portare a tutti il Vangelo della vita che vince la morte; interceda per noi affinché possiamo ac-quistare la santa audacia di cercare nuo-ve strade perché giunga a tutti il dono della salvezza. Francesco». •

Dal messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale 2017 La missione al cuore della fede cristiana:

«LA MISSIONE E IL POTERE TRA-SFORMANTE DEL VANGELO DI CRI-STO, VIA, VERITÀ E VITA. La missione della Chiesa, destinata a tutti gli uomini di buona volontà, è fondata sul potere trasformante del Vangelo. […]

LA MISSIONE E IL KAIROS DI CRISTO. […] Mediante la missione della Chiesa, è Gesù Cristo che continua ad evange-lizzare e agire, e perciò essa rappresen-ta il kairos, il tempo propizio della sal-vezza nella storia. […]

LA MISSIONE ISPIRA UNA SPIRITUA-LITÀ DI CONTINUO ESODO, PELLE-GRINAGGIO ED ESILIO. […] La missio-ne della Chiesa ispira una esperienza di continuo esilio, per fare sentire all’uo-mo assetato di infinito la sua condizione di esule in cammino verso la patria fina-le, proteso tra il “già” e il “non ancora” del Regno dei Cieli. […]

I GIOVANI, SPERANZA DELLA MISSIO-NE. […] La persona di Gesù e la Buona Notizia da Lui proclamata continuano ad affascinare molti giovani. […] «Sono molti i giovani che offrono il loro aiuto solidale di fronte ai mali del mondo e intraprendono varie forme di militanza e di volontariato […]. Che bello che i

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STORIA, ARTE E FEDE DELLA CHIESA MADRE DI MEDAIl libro verrà presentato domenica 5 novembre alle ore 16.00 in Santuario

LA STORIA COMPLETA DEL SANTUARIO SANTO CROCIFISSO A CURA DI FELICE ASNAGHI

VENTISEIESIMA FESTA DEI NONNI ALLA FONDAZIONE BESANAFesteggiamenti sentiti e partecipati nella nuova struttura rinnovata e ampliata

26A FESTA DEI NONNI FONDAZIONE BESANA

Il 23 e 24 settembre si è svolta la venti-seiesima Festa dei Nonni alla Fonda-

zione Besana. Tanti gli amici che han-no onorato la festa, a testimonianza di quanto la Casa di Riposo di Meda stia a cuore a moltissime persone e sia una re-altà importante, qualificata e di grande valore nella nostra città.Sabato mezzogiorno erano centoqua-ranta fra ospiti e parenti a partecipare al pranzo insieme che apriva ufficialmente la festa e nel pomeriggio un buon nu-mero di bambini ha rallegrato ulterior-mente l’atmosfera assistendo allo spet-tacolo del mago Tatos in compagnia dei nonni.Ottima e sentita anche la partecipazio-ne domenica mattina alla S. Messa ce-lebrata dal cappellano della Fondazio-ne don Pietro, seguita dal tradizionale aperitivo in giardino. Nel pomeriggio pienone di gente per la Besana Cerca Talenti e la musica di Franco Ballabio. Hanno raccolto applausi e consensi an-che le esibizioni delle bambine della scuola di danza Giselle, la Ginnastica Meda, Renato, Nadia & Friends, i ra-

gazzi dell’Abbraccio e tanti altri amici di tutte le età. Dopo l’estrazione della lotteria (cento premi offerti dai com-mercianti medesi), la risottata con più di centonovanta persone. Come sempre sono rimasti aperti per tutta la durata della festa vari stand per la vendita di uva, mele, prugne, torte, fiori, oggetti preziosi e manufatti creativi, birra arti-gianale dedicata a Insieme per i nonni che può essere un’ottima idea regalo per il prossimo Natale, insieme ad una nuova versione, vestita d’oro, dell’ormai classico Prosecco.Come ha sottolineato la Presidente dott.ssa Bianca Fumagalli nel suo discorso al termine della Messa di domenica mat-tina, quella di quest’anno è stata una festa speciale perché dopo trentadue mesi di cantiere e quattro tappe con grandi momenti di gioia per l’inaugu-razione dei nuovi lotti si sono festeg-giati i nonni in una struttura ampliata, completamente rinnovata ed altamente funzionale. Tutto questo ha permesso di portare ad ottanta il numero di anziani ospitati nella struttura, avere un centro

Dalla chiesa di Santa Maria al santuario del Santo Crocifisso è un libro che si fonda sulla ricerca di archivio. Ripartendo dalla prime pergamene dell’Anno

Mille, ho cercato, letto, tradotto tutte le relazioni delle visite pastorali che hanno interessato Meda dalla metà del XVI secolo agli inizi del secolo scorso. A supporto di questo lavoro certosino ho ripreso gli studi dell’Allievi, gli articoli del parroco Francesco Corti e le ricerche di don Marcello Gianola. Ne segue una lettura artistica degli affreschi di Luigi Morgari, accompagnata da una sequenza fotografica.Il libro si chiude con un capitolo sull’organo, la cui storia è veramente importante.

Felice Asnaghi

Felice Asnaghi

STORIA, ARTE E FEDE DELLA CHIESA MADRE DI MEDA

DALLA CHIESA DI SANTA MARIA AL SANTUARIO DEL SANTO CROCIFISSO

diurno funzionante e quattro miniallog-gi. Il ringraziamento a tutti coloro che in questi anni si sono prodigati a vario tito-lo perché tutto questo si realizzasse era d’obbligo: dai membri del Consiglio ai sostenitori e benefattori, agli operatori, ai volontari. In una parola a tutti gli Ami-ci della Fondazione Besana e dei suoi cari ospiti.

M.C.

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IL “CHIESINO” DEL REDENTORE DI VIA PARINIRistoro per l’anima e per lo spirito

AI PIEDI DI NOSTRA SIGNORA DI LOURDES CON LA PROPRIA DIGNITOSA SOFFERENZAUna testimonianza di amore da parte di tanti ammalati

14 SETTEMBRE, FESTA DELL’ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE

3 SETTEMBRE, FESTA DELL’AMMALATO ALLA GROTTA DI PIAZZA CAVOUR

Mi ricordo, quando ancora andavo alle scuole elementari, quanto mi piaceva entrare in quella chiesetta del “Redentore” che si

trova proprio vicino alla Grotta di Lourdes in via Parini.Il “chiesino” (era così che veniva chiamato) rimaneva sempre aper-to e passandogli davanti non si poteva non entrare ad accogliere il saluto di Gesù, il Redentore. Questa chiesetta, ora sempre chiusa, viene aperta solo per eventi particolari, come nel giorno dell’Esalta-zione della Croce, giorno in cui tutti noi siamo invitati a partecipare alla celebrazione della Messa e alla recita del Santo Rosario.Quest’anno gli Amici dell’Arte hanno voluto valorizzare e dare un’importanza particolare a questa chiesetta apponendo una targa sul muro esterno che racconta la storia di questa piccola ma impor-tante chiesa.Quante persone, innamorate della Croce, sono arrivate a glorificare la “Santa Croce” insieme agli Angeli e ai Santi. Solo chi è innamora-to della Croce, solo chi è innamorato del suo Sposo e della sua Spo-sa, solo chi è innamorato dell’amore può capire il significato della Croce, del dono di sé per l’altro, del servire l’altro, del salvare l’altro fino ad abbracciare la Croce. Ciò che importa non è quanto si soffre, ma la gioia e la guarigione del cuore dell’altro: amore, ascolto, com-prensione, tenerezza, tempo, condivisione e tutto ciò che necessita all’altro affinché possa riacquistare quella dignità persa.

G. B., Unitalsi

Ancora una volta la nostra Grande Mamma e Madre di Gesù ha pregato per noi l’eterno Padre perché tutti gli

ammalati — «le sue preziose perle» — fossero avvolti da un sole così avvolgente o — meglio — fossero abbracciati calo-rosamente dopo il freddo e le piogge che avevano accompa-gnato i giorni precedenti il 3 settembre.E voi, carissimi ammalati, non potevate ringraziarla in un modo migliore, se non arrivando così numerosi a sostare sotto i suoi piedi, ai piedi di quella bellissima statua sempre presente alla Grotta di piazza Cavour. Che sorriso e che gioia c’era sui vostri volti e quanto dovremmo imparare da voi per come offrite le vostre sofferenze a Maria! Grazie, carissimi ammalati, per questa vostra testimonianza d’amore.

Chissà quanto ha gradito Maria quel Rosario recitato insie-me, e che dire di quella S. Messa non solo celebrata da don Claudio, ma concelebrata da tutti voi, «perle preziose a Dio». Il dono più bello («la vostra sofferenza»), che con gioia non disgiunta da fatica avete messo sull’altare al momento dell’of-fertorio, è quello più gradito a Dio Padre. Arrivare in cima alla montagna e godere di un meraviglioso spettacolo richiedono tanto sforzo e più vai in alto più fai fatica perché la salita di-venta più ripida.Grazie a tutti voi, carissimi ammalati, che ci avete deliziato ed arricchito con la vostra presenza e che ci accompagnate sempre con le vostre preghiere.

G.B., Unitalsi

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SCUOLA SAN GIUSEPPE

UN NUOVO INIZIO CON IL SOSTEGNO E LA PARTECIPAZIONE DI TUTTA LA SCUOLALe parole di saluto del nuovo dirigente scolastico: Aldo Zaboi

CHI BEN COMINCIA È A METÀ DELL’OPERA???Se dovesse essere vero… potrei essere a buon punto nel nuovo incarico di co-ordinatore delle attività didattiche ed educative della scuola San Giuseppe.Secondo me questo proverbio è sta-to coniato proprio per le persone che hanno davanti grandi carichi e fanno fatica a sentirsi adeguati! Non lo na-scondo: anche io sono, in questo mo-mento della mia vita, particolarmente sensibile al tema “inadeguatezza”; ma, guardando attentamente a tutto quello che è successo dalla fatidica telefonata di don Claudio del 9 agosto alle 20.31, posso dire che quest’opera, più che es-sere a metà, è “neonata”, ma è iniziata con un grande spirito di collaborazione e di attenzione nei miei confronti.Quello che mi dà maggiore senso di sicurezza nel mio nuovo incarico è proprio il fatto di non sentirmi solo! Al contrario! Mi sento molto sostenuto da chi mi circonda con affetto sincero! La riconoscenza che provo nei confronti delle persone con cui abbiamo “co-minciato” è una cosa che mi riempie il cuore e mi permette di guardare fidu-ciosamente avanti! Mi sento di poter dire che, con tutto l’accompagnamen-to della segreteria e dell’amministra-zione, dovrò proprio impegnarmi per sbagliare!!! Mi accompagnano tutti passo passo. E soprattutto mi consi-gliano giustamente, anche in nome della loro esperienza e permanenza nella nostra scuola San Giuseppe. Dico “nostra” non a caso, perché mi sen-to già parte integrante di essa e non tanto il dirigente! Credo che il meto-do partecipativo sia vincente rispetto all’imposizione e alla pretesa.L’altro grande “grazie” mi sento di ri-volgerlo con sincerità al corpo docen-ti! Corpo solido, maturo e preparato! Con questi tre aggettivi rischio di rin-chiudere tutta la passione educativa e

l’umanità dentro tre titoli che, per chi lavora nel mondo della scuola, oggi non sono così scontati!Poi mi sento sinceramente debitore so-prattutto verso la componente dei ge-nitori! Non deve essere facile accettare una sostituzione così improvvisa come è stata quella del passaggio dalla dot-toressa Claudia Polloni (che mi ha ac-compagnato e mi sta accompagnando tuttora nel passaggio delle consegne) ad un perfetto sconosciuto che non ha nulla in comune con la scuola S. Giu-seppe. Fin da subito ho notato che la disponibilità di molti genitori non era solo a parole: in diversi si sono offerti di mettere a disposizione le proprie com-petenze, il proprio tempo e le proprie energie affinché i cambiamenti e le in-novazioni prendessero corpo.In questi primi passi il sostegno degli educatori e delle educatrici di Pepita ONLUS è validissimo strumento per impostare un rapporto dialettico e co-struttivo.Anche il personale non docente si è da subito simpaticamente messo in sinto-nia con il sottoscritto!Tutti i sacerdoti della città mi sono vici-ni quasi quotidianamente con doman-de, stimoli e riflessioni che mi stanno aiutando pian piano a prendere la giu-sta misura.La consulta di pastorale scolastica, la coordinatrice delle scuole dell’infanzia

cattoliche, le varie figure professiona-li che gravitano intorno alla scuola mi stanno veramente tenendo per mano! Grazie di cuore a tutti!Vorrei chiudere questa pagina dicendo qualcosa di me: lo faccio con i tre punti programmatici che ho esposto nell’as-semblea dei genitori del 13 settembre u.s.La pubblicità ingannevole, cioè il de-siderio. Dobbiamo imparare a far na-scere nei bambini il desiderio di cose grandi. È importante non soffocare il loro desiderio di crescere e di impara-re, di relazionarsi e di scoprire.Ma tu ci sgridi, cioè il parlare bene. In un mondo che grida in continuazione perché probabilmente non riesce più ad ascoltare le parole buone, è impor-tante imparare a parlare bene e forse anche a sussurrare piuttosto che a gri-dare sguaiatamente.La mappa non è il territorio, cioè lo sguardo. Quello che vediamo è solo una briciola della realtà. Non preten-diamo di avere sempre lo sguardo più autorevole o più limpido.Alle volte occorre imparare a decifrare i segni che vengono sparsi nella real-tà in maniera originale, soprattutto dai nostri bambini.Con l’augurio di far crescere questa scuola, i suoi “dimoranti” e le loro fa-miglie, approfitto per augurare a tutti un Buon Anno!

Aldo Zaboi

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FESTA PATRONALE DI SANTA MARIA NASCENTE SENZA LA MESSAUna brutta caduta in chiesa e il ricovero in ospedale

I RICORDI DI PADRE LUIGI PONZONI

Il 7 settembre 1992, la sera della vigilia della Festa patronale di S. Maria Na-

scente, scendo in parrocchia per “dare una mano” per le Confessioni comuni-tarie. Terminata la preparazione esco dal buio della sagrestia — quella vicino all’altare della Madonna — e alla luce della chiesa non vedo che subito dopo la porta vi è un gradino e cado batten-do i gomiti sui gradini. Riesco a rialzarmi da solo e vado al mio posto a confessa-re. Tutto bene fino al momento di trac-ciare il segno di croce per l’assoluzione: mi accorgo che il braccio destro non vuole alzarsi a benedire… accompagno il gesto con la mano sinistra. Non sen-to particolari forti dolori, solo un po’ di fastidio, perciò continuo a confessare per una buona mezz’ora, poi mi arren-do e mi faccio ricondurre a casa da mio fratello Carlo. In camera tolgo la veste con fatica e vedo che la spalla è “slo-gata”… meglio andare all’ospedale, al Pronto Soccorso. Si giunge a Giussano verso le 23, i medici sono impegnati con un giovane che aveva subito un grave incidente con la sua auto. Verso la mez-zanotte posso entrare nella sala per la visita… quattro giovanotti con poche ma energiche mosse riescono a far rien-trare il braccio al suo posto e con una fasciatura provvisoria mi sistemano a letto in una camera di quattro posti. È la prima notte che passo in ospedale. Alla destra del mio letto vi è un ragazzino di 12-13 anni innamorato cotto di una del-le infermiere che ricambia volentieri la

particolare amicizia. Nell’altro letto gia-ce un altro ragazzino piuttosto taciturno con un braccio sostenuto da una fascia che pende dall’alto. Negli altri letti un giovane già sposato e già separato dal-la moglie e un giovane piuttosto “sui generis” che al mattino viene dimesso. Per il reparto si sparge la voce che «han purtà dent ul Curat de Medè!». Già dal primo ingresso in un ospedale sono promosso Parroco! Dopo poco arriva un ex Fratello della Congregazione di Betharam e mi tiene un po’ di compa-gnia. Così nel dormiveglia — più veglia-to che dormito — arriva il mattino. Pen-so a Meda e alla Santa Messa solenne — spero mi chiamino presto per la visita di congedo, ma arriva il caffè e la notizia che bisogna attendere… chiameranno i medici. Passa del tempo e, visto che a Meda non arrivo più in tempo, chie-do se vi è il Cappellano ed eventual-mente la possibilità di celebrare la S. Messa. Per due volte mi rispondono: «il Cappellano non c’è!». Non mi resta che seguire immaginando col pensiero la Messa solenne per il cinquantesimo di sacerdozio del parroco don Giovanni Fusi. Nel pomeriggio arriva mio fratel-lo: va in cerca di qualche notizia a mio riguardo, ma «non si può uscire, biso-gna attendere la visita e il foglio di con-gedo». Scende lentamente la sera ed inizia la mia seconda notte in ospedale, più o meno uguale alla prima: molte ore di veglia, poche di sonno.Così la giornata si chiude senza la pos-

sibilità di celebrare la S. Messa: è la fe-sta della Madonna ed è la prima volta da quando sono sacerdote (1968) che passo un giorno senza aver celebrato la S. Messa. Ho dovuto accontentarmi di assistervi almeno con lo spirito e la preghiera dal mio bianco letto di ospe-dale. Non ho potuto nemmeno sentire la predica del mio ex Vicerettore del Se-minario di S. Pietro Martire, P. Ernesto Bertani, compagno di ordinazione sa-cerdotale del parroco don Giovanni ed ora Padre Oblato di Rho.Nella tarda mattinata del giorno 9 set-tembre posso finalmente salutare i com-pagni di camera e lasciare l’ospedale. A sera, pur con il braccio immobilizzato e ben nascosto sotto la casula, posso finalmente concelebrare la S. Messa di anniversario della Dedicazione della Chiesa Parrocchiale con il parroco don Giovanni il quale, avendo saputo che io ero l’unico del “clero” ancora vivo da quel 9 settembre 1956, nella predica mi presenta come il “Mosè” salvato dalle acque… sopravvissuto ai tanti Sacerdoti medesi e non già defunti… e non era poco!

Ponteranica, 1 maggio 2017p. Luigi Ponzoni

[…] Così la giornata si chiude senza la possibilità

di celebrare la S. Messa: è la festa della Madonna

ed è la prima volta da quando sono sacerdote (1968)

che passo un giorno senza aver celebrato la S. Messa […]

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA28

Stacey, l’autrice, ha lavorato come biologa e zoologa presso il California Istitute of Tecnology, esperta nella

riabilitazione di animali e rapaci notturni infortunati.Nel febbraio 1985 venne chiamata da uno degli scienziati: c’era un gufo dei granai (un barbagianni) di quattro giorni con un’ala rotta. «Ha bisogno di una casa, Stacey», disse. «Portalo con te, così potrai osservarlo, registrare i suoi ver-si e comportamenti…». Stacey fu subito conquistata da quell’esserino buffo e indifeso. Lo portò nella sua casa, lo accudì, gli parlò dolcemente e i due diventarono insepa-rabili. Quando Wesley aprì per la prima volta gli occhi e la fissò, Stacey si stupì dal modo intenso e chiaro con cui cercava di concentrarsi su di lei. «Ciao, Wesley!», lo salu-tò. «Sceeech», rispose lui guardandola. Ogni sera Stacey metteva la sua scatola-nido accanto al suo cuscino e con la mano accarezzava le sue morbide piume. Wes cresceva a vista d’occhio ed era sempre più attivo. Alla sesta set-timana si alzò barcollando: sembrava sorpreso di essere così alto e guardò Stacey per una spiegazione. «Yes! Stai in piedi da solo!». Così, rassicurato, fece il suo primo passet-tino, poi pian piano camminò per tutta la stanza, sbattendo contro ogni cosa. In seguito cominciò a seguirla ovunque andasse, ondeggiando come una papera. Nei suoi primi tentativi di volo Wes allungava le ali e le sbatteva con forza. Finalmente riuscì a restare in aria, ma, non avendo nessun controllo per atterrare, cadde sul pavimento in un groviglio di ali e piume. Stacey scoppiò in una risata, ma si accor-se del suo imbarazzo e riuscì a fatica a consolarlo. Quan-do apprese il metodo di atterraggio rivolse uno sguardo luminoso alla sua “mammina”, poi, sbattendo le ali, uscì con un trionfante grido. Passava ore a giocare all’aereo o a fingere di lanciarsi all’attacco con chiassosi strilli di gioia. Rispondeva a molte parole e frasi che Stacey gli rivolgeva con la sua versione del sì (abbassando le palpebre) e del no (girando la testa). Aveva appreso da solo gesti e parole per poi associarle ad una azione. Dopo parecchi anni de-scriveva tutto ciò che vedeva esprimendosi con gesti ed

esclamazioni. Lui era il narratore. «Oh che prurito! Szzzh. Detesto sentire prurito quando mi sistemo per dormire. D’accordo adesso dormo…». Una sera Wes si posò sulla spalla di Stacey che era coricata, cominciò a spiegare le sue ali dorate intorno al suo collo e si addormentò, mentre a lei spuntava una lacrima. Era un abbraccio da gufo e di-venne il suo modo per farle le coccole.Wes morì a 19 anni. Nei suoi occhi Stacey vedeva l’eternità, le aveva fatto scoprire Dio, le aveva dato conforto in tanti momenti di solitudine, era il suo maestro, il suo bambino, il suo compagno di giochi.Questo libro racconta un rapporto speciale e unico, dove non importa più chi sia l’essere umano e chi l’animale. Una vicenda che scalda il cuore (www.wesleytheowl.com).

Rosangela M.

L’incredibile storia d’amore tra un gufo e la sua ragazza

WESLEY IL GUFOdi Stacey O’Brien (Elliot, VIII ristampa, 2009)

WES (NDR IL GUFO) MORÌ A 19 ANNI.

NEI SUOI OCCHI STACEY VEDEVA L’ETERNITÀ, LE AVEVA FATTO SCOPRIRE DIO,

LE AVEVA DATO CONFORTO IN TANTI MOMENTI DI SOLITUDINE,

ERA IL SUO MAESTRO, IL SUO BAMBINO, IL SUO COMPAGNO DI GIOCHI.

UN LIBRO AL MESE IN MEDATECA

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I PROSSIMI APPUNTAMENTI

MOSTRA FOTOGRAFICA

AD USUM FABRICAE15-22 OTTOBRE 2017 - ORATORIO SANTO CROCIFISSO

Presso il salone polifunzionale dell’Oratorio Santo Crocifisso apre

DOMENICA 15 OTTOBRE - ORE 17.00

la Mostra sulla storia della costruzione del Duomo di Milano

CINEFORUM

“SUSSURRANDO…A VOCE ALTA”Ritorna la rassegna cinematografica in Medateca

Dal 15 al 22 ottobre presso il salone polifunzionale dell’Oratorio Santo Crocifisso, è allestita la mostra fotografica sul Duomo di Milano dal titolo AD USUM FABRIACAE A.U.F..

INAUGURAZIONE: domenica 15 ottobre alle ore 17.00Presentazione della mostra con la partecipazione del prof. Alessandro Rovetta, docente di Storia dell’arte moderna presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

CHIUSURA: domenica 22 ottobre alle ore 17.00 Con la presenza di mons. Marco Navoni (Dottore della Veneranda Biblioteca Ambrosiana) che interverrà sul tema: Il Duomo cuore e simbolo della Chiesa Ambrosiana.

ORARI DI APERTURA: • da lunedì a venerdì dalle ore 17.00 alle ore 19.00• sabato dalle ore 16.00 alle ore 19.00• domenica 15 e domenica 22 ottobre

dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.30 alle ore 17.30.

PER INFORMAZIONI E VISITE GUIDATE AL DI FUORI DEGLI ORARI DI APERTURA CONTATTARE: Mario Cassina (393/5669144, mail: [email protected]).

Tutti gli incontri si terranno presso il salone polifunzionale dell’Oratorio Santo Crocifisso.

M.C.

Il gruppo Cineforum della Comunità Pastorale S. Crocifisso partecipa insieme ad altre Associazioni di Meda alla rassegna cinematografica organizzata dall’Am-

ministrazione comunale, che partirà martedì 17 ottobre 2017 presso la Medateca di via Gagarin n. 13.Il tema scelta quest’anno è: Sussurrando… a voce alta.Abbiamo scelto due film che verranno proiettati il 6 e il 13 febbraio 2018 alle ore 20.45. I film propongono storie di uomini che si impegnano in prima persona per cambiare nel loro piccolo situazioni di disagio e di difficoltà. La riflessione legata ai film proposti prende spunto dal pessimismo che spesso si percepisce nei nostri discorsi e che rende stanca e meno efficace la nostra testimonianza. Vorremmo aiutarci a scoprire il nostro posto nella Chiesa che contribuiremo a edificare come pietre vive, avendo come orizzonte il mondo.In Medateca sono disponibili i volantini con il calendario delle proiezioni (sempre il martedì sera) e i titoli dei film. Sono previsti anche incontri culturali di appro-fondimento.Vi aspettiamo!

Gruppo Cinecomunità forum

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NOTIZIARI PARROCCHIALI

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_______ANAGRAFE PARROCCHIALE (SETTEMBRE 2017)

BATTESIMI (DAL 1 GENNAIO AL 30 SETTEMBRE 2017: N. 47) Viola GiorgettiNina NuzziCamilla OleariDavide SantambrogioGiorgia BiassoniCamilla RadiceGabriel PatelliNicole Patelli

MATRIMONI (DAL 1 GENNAIO AL 30 SETTEMBRE 2017: N. 26)Simone Maiocchi con Patrizia FolettiAndrea Guerrato con Giulia MartiniFortunato Emmanuello con Eleonora PanseraMirko Vitiello con Maria Cristina RomaniDonatello Ballabio con Monica BertinMarco Bianchi con Yuliya LagayMarco Favarato con Angela MastrulloThomas Palmini con Isabella Samek Lodovici

DEFUNTI (DAL 1 GENNAIO AL 30 SETTEMBRE 2017: N. 99)Mario Buzzi (a. 88)Enrico Mariani (a. 86)Adriana Buso (a. 78)Ivonne Borelli (a. 95)Antonietta Grassi (a. 92)Pantaleo Liuni (a. 68)Mariano Silva (a. 82)Giulio Bonacina (a. 93)Amalia Longhi (a. 83)Natalino Cavasin (a. 79)Maria Barbera (a. 91)

_______ENTRATE (SETTEMBRE 2017)Offerte messe festive e feriali € 6.556,05Offerte celebrazione Sacramenti € 2.450,00Offerte candele e lumini € 2.370,90Offerte per ristrutturazione SALONE POLIVALENTE OSC € 120,00Offerte per restauro ORGANO Santuario € 120,00Offerte varie € 1.641,3090° compleanno di TEODORA ASNAGHI – Pro Santuario € 710,00Festa Patronale € 16.596,00 *

TOTALE ENTRATE MESE DI SETTEMBRE 2017 € 30,564,25

* di cui: Associazione Palio € 3.200,00

TOTALE OFFERTE PER SALONE OSC AL 30 SETTEMBRE 2017 € 180.749,38TOTALE OFFERTE PER ORGANO AL 30 SETTEMBRE 2017 € 69.432,71_______USCITE (SETTEMBRE 2017)Spese elettricità, gas metano e acqua € 1.791,10Spese bancarie, postali, telefoniche e cancelleria € 445,13Spese varie € 1.622,49Spese liturgiche € 2.082,77Spese manutenzione ordinaria € 2.655,58Spese per tasse e imposte varie € 1.648,00

TOTALE USCITE MESE DI SETTEMBRE 2017 € 10.245,07

SANTA MARIA NASCENTE

_______USCITE (SETTEMBRE 2017) Remunerazione Sacerdoti (5), Suore (3) e Dipendenti (2) € 7.111,58

COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO

OFFERTE PARTICOLARI - GIORNATA PRO SEMINARIO - DOMENICA 17 SETTEMBRE 2017 TOTALE

Santa Maria Nascente 1.540,00

Madonna di Fatima 615,00

San Giacomo 830,00

TOTALE € 2.985,00

Interamente versati all’ASSOCIAZIONE AMICI DEL SEMINARIO.

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NOTIZIARI PARROCCHIALI

SAN GIACOMO_______ANAGRAFE PARROCCHIALE (SETTEMBRE 2017)

BATTESIMI (DAL 1 GENNAIO AL 30 SETTEMBRE 2017: N. 18) --

MATRIMONI (DAL 1 GENNAIO AL 30 SETTEMBRE 2017: N. 1Corrado Forino con Silvia Meregalli

DEFUNTI (DAL 1 GENNAIO AL 30 SETTEMBRE 2017: N. 31)Maria Busnelli ved. Mascheroni (a. 81)Giovanni Veronese (a. 70)Giuseppina Colzani ved. Magni (a. 87)Antonio Boga (a. 91)

_______ENTRATE (SETTEMBRE 2017) Offerte Messe domenicali e feriali € 2.672,32 Offerte celebrazioni Sacramenti € 400,00 Offerte lumini € 233,38 Offerte varie € 206,60 TOTALE € 3.512,30 _______USCITE (SETTEMBRE 2017)Spese elettricità, gas, gasolio € 639,26 Spese bancarie, postali, telefoniche e cancelleria € 190,86 Spese liturgiche (fiori, particole, sussidi vari…) € 520,00 Spese varie + Tasse € 702,59 Spese manutenzione straordinaria € 90,00 Spese per acquisti € 279,73 Spese manutenzione ordinaria € 800,97TOTALE € 3.223,41

MADONNA DI FATIMA_______ANAGRAFE PARROCCHIALE (SETTEMBRE 2017)

BATTESIMI (DAL 1 GENNAIO AL 30 SETTEMBRE 2017: N. 32) Christian CoralloLetizia Maria MuracaAmbra GennariMatilde BombacignoCamilla VaresanoFederica GhezziGinevra Ubbiali

MATRIMONI (DAL 1 GENNAIO AL 30 SETTEMBRE 2017: N. 3Manuel Corallo con Silvia Biraghi

DEFUNTI (DAL 1 GENNAIO AL 30 SETTEMBRE 2017: N. 21)Italo Zorzetto (a. 83)

_______ENTRATE (SETTEMBRE 2017)Offerte SS. Messe festive € 1.702,00Offerte SS. Messe feriali € 1.250,00Offerte varie € 875,00Offerte celebrazione sacramenti € 725,00TOTALE € 4.552,00_______USCITE (SETTEMBRE 2017)Bolletta Luce € 568,00Bolletta Acqua € 259,00Tassa rifiuti € 479,00Manutenzione caldaia € 488,00TOTALE € 1.794,00

SABATO 21 OTTOBRE - RACCOLTA TAPPI

Usate spesso bottiglie di plastica? Anziché buttarne

i tappi, raccoglieteli e metteteli fuori dai cancelli,

in un sacchetto chiuso, il terzo sabato del mese:

gli incaricati passeranno a ritirarli dalle ore 14.30.

Il ricavato della raccolta sarà destinato a progetti

di accoglienza per bambini di strada in Brasile,

tramite l’associazione Senza Frontiere.

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Foglio ad uso interno della Comunità Pastorale Santo Crocifisso di Meda, stampato in 780 copie da Salvioni Stampe. Questo numero è stato chiuso l’11 ottobre 2017.Progetto grafico e impaginazione: Daniela Meda

Orari Sante Messe

GIORNI FERIALI

_____ LUNEDÌ 8.00: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo 8.45: Madonna di Fatima 15.30: Casa di Riposo 20.30: Santa Maria Nascente (Oratorio Santo Crocifisso) (dal primo lunedì di giugno all’ultimo lunedì di settembre verrà celebrata in Santuario) _____ MARTEDÌ 8.00: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo 8.45: Madonna di Fatima 15.30: Casa di Riposo 20.30: Santa Maria Nascente _____ MERCOLEDÌ 8.30: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo 8.45: Madonna di Fatima 15.30: Casa di Riposo 20.30: Santa Maria Nascente (in Santuario) _____ GIOVEDÌ 8.00: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo 15.30: Casa di Riposo 18.00: Santa Maria Nascente 20.45: Madonna di Fatima _____ VENERDÌ 8.00: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo 8.45: Madonna di Fatima 15.30: Casa di Riposo 20.30: San Giacomo (sospesa in luglio e agosto) _____ SABATO 8.00: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo

GIORNI FESTIVI

_____ SABATO VIGILIARE 17.00: Santa Maria Nascente (in Casa di Riposo) 18.00: Madonna di Fatima 18.30: Santa Maria Nascente 20.30: San Giacomo _____ DOMENICA 8.30: Santa Maria Nascente (Santuario) 8.30: San Giacomo 9.00: Madonna di Fatima (nei mesi di luglio e agosto viene celebrata alle 10.00) 10.00: Santa Maria Nascente (nei mesi di luglio e agosto viene celebrata alle 11.00) 10.30: San Giacomo 11.00: Madonna di Fatima (nei mesi di luglio e agosto viene celebrata alle 10.00) 11.30: Santa Maria Nascente (nei mesi di luglio e agosto viene celebrata alle 11.00) 17.00: Madonna di Fatima 18.30: Santa Maria Nascente

COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA

INFO

COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDASANTA MARIA NASCENTEUfficio Parrocchialepiazza della Chiesa 9tel / fax: 0362 341425e-mail: [email protected]

orari di apertura:lun: 16.30-18.00mar: 18.00-20.00mer: 9.00-11.00gio: chiusoven: 16.30-18.00sab: 9.00-11.00dom. e festivi: chiuso

MADONNA DI FATIMAUfficio Parrocchialevia Madonna di Fatima 5tel: 0362 70398cell.: 329 4627664

orari di apertura:mar.-ven: 16.00-18.30lun. e festivi: chiuso

SAN GIACOMOUfficio Parrocchialevia Cialdini 138tel: 0362 71635e-mail: [email protected]

orari di apertura:lun e mar: 17.30-19.00mer: 9.30-10.30gio: chiusoven: 17.00-18.30sab. dom. e festivi: chiuso

ORATORIO SANTO CROCIFISSOpiazza del Lavoratore 1tel: 0362 70688e-mail: [email protected]

orari di segreteria:lun. mer. gio. ven: 16.00-19.00sab: 10.00-12.00

WWW.PARROCCHIEMEDA.IT

- per inviare avvisi, articoli, contributi: [email protected] (o presso gli uffici parrocchiali),

consegna entro il 27 di ogni mese, indicare nominativo e numero di tel.

- per inviare commenti: [email protected]

DON CLAUDIO CARBONIResponsabile della Comunità PastoralePiazza della Chiesa n. 9tel: 036270632 - cell: 3397969005e-mail: [email protected]

DON FABIO ERCOLIVicario della Comunità Pastorale – Responsabile della Pastorale GiovanilePiazza del Lavoratore n. 1tel: 036270688 - cell: 3403688457e-mail: [email protected]

DON TOMMASO CASTIGLIONIVicario della Comunità Pastoralevia Cialdini 138tel: 0362 71635 - cell: 333 3862435 e-mail: [email protected]

DON ANGELO FOSSATIVicario della Comunità Pastoralevia Madonna di Fatima 5tel: 0362 70398 - cell: 349 8467813

DON LUIGI PEDRETTIResidente con incarichi pastoraliSantuario Santo Crocifissopiazza Vittorio Veneto - tel: 0362 343248

DON ERNESTO CARRERAResidentevia Cialdini 128 - tel: 0362 344924

SUORE DI MARIA BAMBINAsuor Gianfranca Dessilani, superioracell: 355 7119269e-mail: [email protected] Costantina Terrenisuor Domitilla Bonardivia Matteotti 21- tel: 0362 347293e-mail: [email protected]

SUORE SERVE DI MARIA SANTISSIMA ADDOLORATAVia L. Rho, 31 - tel: 0362 71723

SCUOLA PRIMARIA PARROCCHIALE SAN GIUSEPPEvia Orsini 35tel: 0362 70436 - fax: 0362 [email protected] [email protected] di segreteria:lun. mer. ven: 12.30-15.00mar: 8.10-9.00 / 15.00-16.30gio: 8.10-9.00

CENTRO DI ASCOLTO CARITASvia General Cantore 6 - tel: 346 6263971orari di apertura:martedì mattina: 9.00-11.30giovedì pomeriggio: 16.00-18.30

MOVIMENTO PER LA VITAP.zza Cavour 22 - cell. 331 4740886 (Loredana)orari di apertura:lun: 15.00-17.00mar: 15.00-17.30mer: 14.30-18.00

CONFERENZA SAN VINCENZO Corso Italia 36 - cell. 349 1945727 (Patrizia) - 347 5504324 (Elena)orari di apertura:martedì e giovedì 14.30-17.30