La Voce del sarrabus

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Puzza, liquami e disservizi idrici estate nerissima per il Sarrabus IL CASO. Comuni e cittadini inferociti contro il servizio offerto dal gestore unico delle acque Villaputzu Pag. 13 Dopo la morte in spiaggia scatta la psicosi-medusa Castiadas Pag. 10 Parte dell’aviosuperficie sotto sequestro dopo gli incidenti Muravera Pag. 11 «Vogliamo avere un ruolo nel futuro dell’ospedale» Villasimius Pag. 14 Estate 2010, un bilancio positivo per il porto turistico www.lavocedelsarrabus.it San Vito Pag. 12 Commozione per l’ultima messa di don Elvio Puddu MENSILE DEL SUD-EST SARDO - anno III - numero XXX - Settembre 2010 VILLASIMIUS L’ARENILE SARRABESE ATTENDE ANCORA GLI INTERVENTI DI RIPASCIMENTO La replica di Abbanoa: «Tubature fatiscenti e sovraccariche» PAG. 3 Burcei Pag. 9 Un’associazione dal 2008 raccoglie i saperi delle donne del paese San Nicolò Gerrei Pag. 15 Guerra fra Comune e pastori per i 1350 ettari di terreni comunali all’Ente Foreste LA VOCE DEL S@RRABUS COPIA GRATUITA Più polvere che riso La celebre spiaggia è ormai agonizzante e solo dopo l’estate si tenterà un intervento di recupero. Gli esperti: «Colpa del porto» PAG. 5 L’inchiesta Pag. 7 Dai vecchi dossier rivelazioni sulla “cricca” dei fondi europei a San Vito

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la voce del sarrabus

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Page 1: La Voce del sarrabus

Puzza, liquami e disservizi idriciestate nerissima per il Sarrabus

IL CASO. Comuni e cittadini inferociti contro il servizio offerto dal gestore unico delle acque

Villaputzu Pag. 13

Dopo la morte in spiaggiascatta la psicosi-medusa

Castiadas Pag. 10

Parte dell’aviosuperficie sottosequestro dopo gli incidenti

Muravera Pag. 11

«Vogliamo avere un ruolonel futuro dell’ospedale»

Villasimius Pag. 14

Estate 2010, un bilancio positivo per il porto turistico

www.lavocedelsarrabus.it

San Vito Pag. 12

Commozione per l’ultimamessa di don Elvio Puddu

MENSILE DEL SUD-EST SARDO - anno III - numero XXX - Settembre 2010

VILLASIMIUS L’ARENILE SARRABESE ATTENDE ANCORA GLI INTERVENTI DI RIPASCIMENTO

La replica di Abbanoa: «Tubature fatiscenti e sovraccariche» PAG. 3

Burcei Pag. 9

Un’associazione dal 2008raccoglie i saperidelle donne del paese

San Nicolò Gerrei Pag. 15

Guerra fra Comune e pastoriper i 1350 ettari di terrenicomunali all’Ente Foreste

LA VOCE DEL S@RRABUSCOPIA GRATUITA

Più polvere che risoLa celebre spiaggia è ormai agonizzante

e solo dopo l’estate si tenterà un interventodi recupero. Gli esperti: «Colpa del porto»

PAG. 5

L’inchiesta Pag. 7

Dai vecchi dossierrivelazioni sulla “cricca”dei fondi europei a San Vito

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PUBBLICITÀ Settembre 2010La Voce del S@rrabus2 0709931481 - [email protected]

Page 3: La Voce del sarrabus

di Michele Garbato

L’acqua dai rubinetti? Un mirag-gio e quando arriva, così riferiscequalche cittadino, è inutilizzabileanche per i normali usi domestici.Succede a San Vito. Ma ancheMuravera non se la passa meglio,alle prese con i miasmi nausea-bondi dalle fogne, per tacere del-l’autentico mare di liquami che si èriversato sulla spiaggia di CostaRei dopo che l'impianto di solleva-mento di via Delle Rose è andatoin tilt. Sotto accusa, Abbanoa, ilgestore unico delle acque. IComuni, in particolare quello diSan Vito, sono pronti addirittura adintraprendere un’azione legale peri disagi ai cittadini derivati dallamancata erogazione dell’acqua.Disagi che non sono stati cancella-ti dal ripristino del servizio. LA SETE DI SAN VITOPatrizio Buccelli, primo cittadino

di San Vito ha preso carta e pennaed ha inoltrato una protesta for-male ad Abbanoa: «I disservizi -ha spiegato Buccelli - sono staticausati dalla mancanza di pressio-ne. Un filino di acqua potabile chescende dai rubinetti non è certosufficiente per soddisfare le esi-genze delle famiglie , soprattuttoin questo periodo di gran caldo. Emolti cittadini non sono riusciti afar funzionare nemmeno gli scal-dabagni e le lavatrici con ovvieripercussioni sull’igiene personale.Un disservizio da terzo mondo chenon si può di certo tollerare in unperiodo di altissimo affollamentoturistico e con condizioni meteocaratterizzate da un caldo eccezio-nale». Sotto accusa il servizio ditele-rilevamento da Abbanoa,ovvero il sistema in grado disegnalare tempestivamente even-tuali guasti alle pompe di solleva-mento. «Con un sistema del gene-re - ha detto il sindaco di San Vito- non si capisce come mai conti-

nuino a svuotarsi i serbatoi utiliz-zati per la distribuzione, causadelle frequenti mancanze d’acquanelle case». E attacca: «Verificheròla possibilità di una richiesta dirisarcimento danni alla societàAbbanoa per l’inefficienza mostra-ta in tale situazione e, soprattutto,per la mancata informazione neiconfronti del Comune e dei cittadi-ni. Non escludiamo sviluppi cla-morosi come rifiutare il pagamen-to delle bollette».Sulla stessa lunghezza d’onda

del sindaco anche i cittadini, stufidei continui disservizi: «E’ un annoche Abbanoa non ci recapita lebollette - riferisce al cronista unasignora che preferisce rimanereanonima - Proprio oggi ho indiriz-zato all’Ente una lettera persegnalare la questione.Capacissimi di recapitarmi qualchebolletta da infarto con tutti gliarretrati. Non mi convince anche ilsistema di rilevazione dei consu-mi, per non parlare delle risposteinsufficienti date dagli uffici diAbbanoa alle domande degliutenti. Rimane l’amarezza di doverpagare per un servizio scadente».Il mancato recapito delle bolletteè un disservizio diffuso in paese enon solo. Ma parlando coi cittadini

si scoprono storie al limite del sur-reale, come quella che raccontaun’altra cittadina che abita nel-l’estrema periferia del paese: «Dairubinetti della mia casa - spiega -l’acqua esce molto debolmente acausa della scarsa pressione e pergiunta è perennemente giallastra.Utilizzarla per le normali attivitàdomestiche? Non ci penso pro-prio». Idem come sopra per unaltro utente, stavolta del centrostorico del paese. La tiritera èsempre la stessa: scarsa pressione,ruggine altre schifezze che fuorie-scono dai tubi. «Sono statocostretto ad installare una cisterna- dice - Abbanoa dovrebbe risarcir-mi per questo».I MIASMI DI MURAVERALa ciliegina sulla torta qualche

giorno fa, con un’autentica “onda”di liquami fognari che si è riversa-ta sulla spiaggia di Costa Rei. Lacausa? L’impianto di sollevamentodi via delle Rose in tilt. Ad essereinvestiti dallo “tsunami”, non pro-prio profumato, anche alcuni giar-dini. E le proteste dei cittadini edei turisti sono arrivate puntuali.Anche in Comune.L’amministrazione lotta da tempocontro la puzza che quest’estateha invaso il territorio: «Abbanoa

deve sigillare gli impianti di solle-vamento della rete fognaria - haspiegato il sindaco, Marco Fanni -o meglio deve evitare che dai poz-zetti continui a uscire un fetoreinsopportabile». Il Comune hafatto intervenire anche i tecnicidella Asl: «Sollecito Abbanoa dal-l'inizio dell'estate - ha detto ilprimo cittadino - ma il dialogo nonè facile: le risposte e gli interventisono sempre in ritardo.Bisognerebbe intervenire soprat-tutto negli impianti di sollevamen-to fognario di Piscina Rei e dellevie delle Palme, degli Asfodeli edelle Rose, ma anche della piaz-zetta di Marina Rey e vicino al FreeBeach. Basta con i miasmi:Abbanoa ha il dovere di teneresotto controllo la situazione nonsolo dell'acqua, ma anche dellafunzionalità dell'intero impiantofognario, costretto in questo perio-do a un super lavoro». A tuttoquesto si aggiungono le costantiperdite idriche e le lamentele deicittadini muraveresi per le bollettein ritardo e l’operatività della sededi Abbanoa in paese, aperta ungiorno alla settimana per appenaquattro ore. Nulla di fronte allenumerose richieste degli utenti. IlComune chiede, così si legge in uncomunicato, «la possibilità di unarateizzazione delle bollette piùdiluita nel tempo, la fatturazionedel servizio riferita all’annualità incorso, in modo tale che vi sia unacontinua verifica di eventuali per-dite idriche occulte da parte del-l’utenza, l’istituzione di un distret-to idrico territoriale che garantiscaun servizio all’altezza delle esigen-ze del territorio interessato ancheda dinamiche turistiche di notevo-le entità».LA REPLICA DI ABBANOAReti idriche vecchie e troppe

bollette non pagate. Questa insostanza la replica di Abbanoa chealle rimostranze di Muravera

risponde: «Quella di Costa Rei èuna rete totalmente inadeguata alcarico di popolazione che si regi-stra in questo periodo, per giuntaè stata realizzata a ridosso dellaspiaggia e delle abitazioni con ben14 impianti di sollevamento.Proprio per affrontare l'emergen-za, i tecnici di Abbanoa hannocostantemente tenuto sotto con-trollo la rete evitando, anche conl'impiego di autospurgo, qualsiasiperdita di liquami».

Il caso. Cittadini e amministratori comunali in rivolta contro il gestore unico: «Potremmo rifiutare il pagamento delle bollette»

Estate da dimenticare per Abbanoafra liquami fognari e disservizi idrici

PRIMO PIANOSettembre 2010 La Voce del S@rrabus 30709931481 - [email protected]

LA PROTESTA

Liquami nel centro di Costa Rei La Voce del S@rrabus

Associazione Radio La Voce editrice

Presidente Don Emilio Manca

DIRETTORE RESPONSABILE

MICHELE GARBATO

Capo Redattore Gianni Agus

Redazione Sabina Sestu, Giancarlo Cuccu,

Renzo Cuccu

Hanno collaborato Stefania Cauli,

Corrado Loi, Antonello Romano,

Alessandro Bulla, Ignazio Monni,

Mauro Murru, Stefano Galdi

Foto Carla Scroccu, Alberto Masala

Impaginazione e Grafica

Simone Utzeri, Antonio Dentoni

([email protected])

Telefono 0709931481 - 3939161711

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Testata giornalistica registrata presso

il Tribunale di Cagliari al numero

5/1995

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SOCIALESettembre 2010 La Voce del S@rrabus 40709931481 - [email protected]

Dir.Ballao

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San Vito

Villasalto

Villaputzu

Muravera

BurceiSan Priamo

BaccuArrodas

Casa Picci

Casa Loi

Capoferrato

Quirra

Porto Corallo

Santa Maria

TuerraSeconda

TuerraPrima

Annunziata

SanGregorio

Villaggio delleMimose

Camisa

OliaSpeciosa

MonteGrutas

Monti deiSette Fratelli

Sabadi

MasonePardu

Villa Rey

Sant’Elmo

Cala Sinzias

Cala Pira

Simius

CalaCaterina

VillaggioMandorli

Solanas

Torre delle Stelle

Geremeas

Castiadas

Villasimius

SS 125

Isola diSerpentara

StradeStrade di primaria importanzaFiumi

Monti

Principali centri urbani

Centri urbani secondari

Porto

Incendi

© La Voce del Sarrabus 2010.É vietata la riproduzione, anche parziale, del seguentedocumento, salva espressa autorizzazione del titolare.

Parco deiSette Fratelli

PuntaGenna Argiolas

Arcodell’angelo

LocalitàCosta Rei

Stagno diFeraxi

Armungia

Il Sarrabus che bruciaI principali luoghi colpiti dagli incendi nella stagione estiva 2010

In principio fu l’incendio che per poco

non ha causato una tragedia in quel di

Muravera. Era la fine di luglio quando le

fiamme sospinte da un fortissimo

maestrale lambirono il paese causando

danni e spavento. Chi non ricorda con

apprensione le alte colonne di fumo e

le case di periferia minacciate e, in

qualche caso toccato dalle fiamme? La

causa? Forse l’opera di criminali che,

come sempre approfittano delle

condizioni climatiche “favorevoli”

per compiere le loro gesta che

portano alla devastazione del

territorio. Ma anche

l’imbecillità può aver

avuto la propria parte nel

causare questo e tanti altri roghi che

hanno interessato Sarrabus e Gerrei nel

corso di questa calda estate 2010.

Incendi come quello di Quirra che ha

mandato in fumo la vegetazione della

zona, o quello di Santa Maria, alla

periferia di Villaputzu, provocato

(almeno qui il colpevole è stato indivi-

duato) dal gioco incosciente di un

13enne che non ha trovato niente di

meglio da fare per passare il tempo che

far esplodere dei petardi che hanno

provocato il rogo. E ora il conto per i

danni provocati potrebbe vederseli

recapitare la famiglia. Si parla di decine

di migliaia di euro, mica di bruscolini. E

intanto le nostre montagne diventano

sempre più nere “grazie” all’azione del

fuoco che deturpa gli angoli più belli

della costa. Ne sa qualcosa la località

di Cala Regina, bellissimo angolo

del sud-est della Sardegna, che,

oltre ai rifiuti lasciati dai soliti

maleducati, ha dovuto subire

lo sfregio delle fiamme.

Insomma un’estate 2010 di

gran lavoro per i Vigili del Fuoco, in

particolare per quelli del distaccamento

di San Vito, per Canadair ed elicotteri

che si sono trovati spesso a sorvolare la

nostra zona per rimediare ai guai

compiuti da criminali mossi da incon-

fessabili interessi o semplici imbecilli e

maleducati. Fatti che, ci si augura, non

debbano più verificarsi.

Se avvisti un incendio chiama il Corpo Forestale dello Stato al 1515 oppure i Vigili del Fuoco al 115.

Page 5: La Voce del sarrabus

di Michele Garbato

Lo spettacolo è di quelli tristi, tenu-to conto che si tratta di uno degliarenili più celebrati dell’Isola, unicoper i chicchi che compongono la suaspiaggia. Qualcosa di simile si trovasolo a Is Aruttas, in provincia diOristano. Il mare si sta lentamenteportando via la spiaggia del Riso,riducendola ad una striscia semprepiù piccola. I chicchi che l’hanno resafamosa non ci sono più, sostituitidalla polvere sulla quale sostano gliaficionados di uno splendore che fu.

A qualche turista nostrano lo spet-tacolo evoca la spiaggia di Giorgino aCagliari, praticamente distrutta dallacostruzione di quel porto canale chedoveva dare slancio all’economia delcapoluogo sardo. Qui a Villasimius, èaccaduta sostanzialmente la stessacosa: il porto turistico, nato per fareda volano alla vocazione vacanzieradel paese ha modificato il corso dellecorrenti distruggendo giorno dopogiorno uno degli angoli più rinomatidella costa simiese. Lo dice senzamezzi termini Franco Vigna, l’inge-gnere che sta curando per conto delComune di Villasimius il progetto perdare nuovamente dignità alla spiag-gia: «Il porto ha sicuramente le sueresponsabilità - ha spiegato Vigna -del resto fenomeni simili sono moltonoti in letteratura».

Cosa fare per rimediare? Il proget-to messo a punto dal Comune cer-cherà di salvare il salvabile, anche secertamente niente si potrà fare perripristinare la spiaggia com’eraprima. «Le spiagge, come le ha fatteil buon Dio, gli uomini non saprannomai farle - ha premesso Vigna -Possono però porre rimedio ai lorostessi errori e ai danni che hannocreato.

Il progetto Spiaggia del Riso saràmesso in atto in due fasi: la primaprevede la sistemazione di barrieresubacquee realizzate con salsicciotti

sintetici di geotessuto riempiti disabbia. Sabbia aspirata dal fondalesuperficialmente, su un'estensionedi cinquemila metri quadrati, perevitare di creare depressioni.

Naturalmente saranno ancorate alfondo e orientate in modo da smor-zare la forza  del  mare, creare unbacino di calma e accelerare il ride-positarsi delle sabbie sull'arenile. Unintervento “leggero” che ci consenti-rà di osservare e capire, per un inte-ro anno, lo spostamento dei sedi-menti. Solo successivamente e inbase ai risultati si passerà alla secon-da fase, quella  della sistemazionedelle barriere sofolte fatte con i gra-niti della vecchia secca fatta saltareanni fà perché pericolosa per la navi-gazione». Insomma, forse tra unanno si potranno cominciare a vede-

re gli effetti della “cura”, una voltacompletato il monitoraggio sull’ope-ra delle barriere.

«Verrà recuperata una gran partedei sedimenti che appartenevanoalla  Spiaggia  del Riso  che si sonodepositati non soltanto sott'acqua aridosso  del  molo di sottoflutto, maanche e soprattutto mischiati all'al-tra  spiaggia  confinante con il portoturistico - ha precisato Franco Vigna -Ribadisco che questi interventi nonpotranno certo restituire la vecchiaspiaggia, ma serviranno per miglio-rare sensibilmente i danni e ripro-porre quell'arenile danneggiato annifa».

Costo dell’operazione quasi seicen-tomila euro, in parte provenientidalle casse del Comune. «Il progetto- ha spiegato il sindaco Tore Sanna -

prevede interventi a mare e a terra.Per quanto riguarda gli interventi amare è prevista la realizzazione dibarriere in geotubo provvisorie,un’attività di monitoraggio con ondo-metri e, successivamente, la realiz-zazione di opere a scogliera perfavorire la ricostituzione della spiag-gia. Per gli interventi a terra è previ-sta la stabilizzazione della duna,oltre alle opere di regimazioneidraulica e accessorie».

La speranza di tutti è che l’inter-vento abbia successo. «L’esperienzadel Poetto brucia ancora - dice unanziano bagnante che frequenta laspiaggia, dice lui, da una vita - spe-riamo che facciano un lavoro in gra-zia di Dio, un altro disastro sarebbeuna beffa».

(ha collaborato Angelo Picariello)

Aspettando il ripascimento. Gli effetti dell’erosione sono sempre più evidenti, si attende la fine dell’estate per dare il via ai lavori

La spiaggia del Riso agonizza«Colpa del porticciolo turistico»

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COPERTINASettembre 2010 La Voce del S@rrabus 50709931481 - [email protected]

VILLASIMIUS

La spiaggia del riso

Lo sconcerto

Turisti e residenti

non hanno dubbi:

«Un vero e proprio

scempio cui deve

essere messo

rimedio al più

presto»

Page 6: La Voce del sarrabus

PUBBLICITÀ Settembre 2010La Voce del S@rrabus6 0709931481 - [email protected]

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Page 7: La Voce del sarrabus

di Sabina Sestu

Una storia a dir poco torbida.Tanti interrogativi che necessi-tano di ulteriori approfondimen-ti. Il legame tra AntonangeloLiori e San Vito ha parecchirisvolti inquietanti, come sievince dalla ricostruzione fattatramite i dossier giornalisticidell’epoca. Dai quali spuntanoaltri nomi eccellenti. Il piùfamoso è quello di NicolaGrauso, eclettico imprenditoreda molti chiamato “il Berlusconisardo”. Editore, fino al 1999, delprincipale quotidiano dellaSardegna, “L’Unione Sarda”,Niky Grauso ha sempre diversi-ficato le sue attività. Iniziativebrillanti, spesso geniali le sue,ma non sempre baciate dal suc-cesso. È il caso del suo tentativodi salvataggio della cartiera diArbatax conclusosi con un“buco” di 25 miliardi di insol-venze verso i fornitori. I suoisoci in affari in quest’avventuraerano Antonangelo Liori eAngelo Francesco Monni che LaNuova Sardegna (in data 3novembre 1998) etichetta comeil “numero uno della combricco-la di truffatori”. Ma come rientra il nome di

Grauso nel caso del finanzia-mento Fio da quasi 6 miliardi dilire al comune di San Vito? Nellostesso numero de La Nuova,Mauro Lissia scriveva che il pro-getto per la cartiera includeva«anche un’operazione da con-durre a San Vito, dove Monni eLiori possono contare sull’amici-zia del sindaco Giorgio Buccelli».E prosegue affermando cheGiorgio Buccelli è «dispostissi-mo ad agevolare il programmadi forestazione e a concedereoltre tremila ettari di terrecomunali alla Star Plant di Liori,

sapendo che su quell’area è inarrivo un finanziamento Fio dioltre cinque miliardi». I consiglieri del gruppo di

opposizione di quella legislaturanon ci videro chiaro sin dallafirma degli accordi tra il comunee la società di Liori. Forse furonomessi sull’avviso dalla notiziariguardante una presunta truffache l’ex direttore dell’UnioneSarda aveva posto in essere conl’imprenditrice Rosy ZulianiSgaravatti nel 1994 ai dannidella Comunità Europea (notiziaripresa dall’Unione Sarda il 27marzo 1998). Di certo c’è che vifurono numerose interrogazionidell’opposizione al sindaco, incui venivano chieste spiegazionisul contratto e sulla esecuzionedello stesso. «Nella premessa(della deliberazione n.d.r) èscritto che i terreni della Star

Plant – scrissero i Consiglieri delgruppo di Opposizione in unalettera indirizzata al sindaco l’11febbraio del 1998 – sono inpieno possesso della stessa inconseguenza della Convenzionecon questo Comune, di cui alladelibera della G.C. n° 247 del 18giugno1986, ma non si specificache la stessa Convenzione non èstata rispettata dalla suddettaSocietà e che Sindaco e Giuntanon l’hanno fatta osservare perquanto in essa prescritto». Eproseguirono affermando che«nonostante tutto si vuole ono-rare la Star Plant con un’ulterio-re impegno: la concessione diulteriori terreni Comunali di cuial programma di interventoFIO/83. Come si può dare fidu-cia ad una Società che nonrispetta i propri impegni?». Gli impegni presi con il

Comune di San Vito la Star Plantnon li onorò mai. La Nuova, il 12novembre 1999, titolò “Liori èmoroso, deve restituire i terre-ni”. Antonangelo Liori non pagòmai il canone d’affitto alComune sanvitese. Nell’articolosi legge che «l’azienda di Pula(la Star Plant n.d.r.) avrebbedovuto compiere lavori di ripri-stino, con la promessa – sban-dierata dal sindaco in consigliocomunale – di decine di posti dilavoro. In realtà non s’è vistonulla e la Star Plant ha dimenti-cato di pagare anche il canoned’affitto irrisorio, stabilito a suotempo. Forse – ma è soloun’ipotesi – perché nel frattem-po è sfumato il finanziamentoFio di cinque miliardi e 810milioni che l’azienda avrebbedovuto gestire per conto delComune proprio su quell’area».

Il caso. La Voce del Sarrabus ripercorre attraverso vecchi giornali e documenti una delle storie più torbide della nostra zona

Liori e la “cricca” dei fondi europeile rivelazioni arrivano dall’archivio

STORIE SARRABESISettembre 2010 La Voce del S@rrabus 70709931481 - [email protected]

SAN VITO

I PERSONAGGI

Nicola Grauso, noto Niky, nato aCagliari nel 1949, è uno dei perso-naggi che spicca dai documentiriguardanti l’affare dei terreni sarra-besi. Si laurea nel 1975 in giuri-sprudenza. Fondatore di Radiolinae Videolina negli anni ’70, ha crea-to dal nulla il suo impero editoriale,che raggiunge il suo punto massi-mo con l’acquisto de “L’UnioneSarda”. Negli anni ’90 fonda VideoOn Line, il primo internet providerd’Italia, che sarà costretto a cederealla Telecom. L’impero editoriale diGrauso va lentamente in frantumiquando tenta di rilevare la Cartieradi Arbatax. Il crack coinvolse anchel’Unione Sarda, che venne rilevatada Sergio Zuncheddu, insieme alleemittenti Radiolina e Videolina.

«Un soloimperativo:arraffare»(Mauro Lissia - La NuovaSardegna 3 novembre 1998)

Angelo Francesco Monni, classe1943, è un imprenditore nuorese.Ex amministratore del complessoturistico Chia Laguna. «La vicendaruota intorno a lui, alla sua ansia diincassare – scrisse Mauro Lissia nel1998 – denaro pubblico, alla suapalese inconsistenza finanziaria».

Nicola “Niki” Grauso

Page 8: La Voce del sarrabus

Come a più riprese abbiamosegnalato nelle precedenti edi-zioni, portiamo a conoscenza deinostri lettori, con particolareriferimento a quelli muraveresi,quale sia lo stato d’avanzamen-to dei lavori della nuova chiesache sta sorgendo in localitàCunventu. Area di progetto econtesto paesaggistico:L’erigendo edificio ecclesiasti-

co rispetto alla posizione del-l’abitato di Muravera, si collocain una posizione periferica inuna zona di espansione residen-ziale di recente edificazione.L’area su cui si sta realizzandol’intervento è ubicata in località“Cunventu” all’interno del verdepubblico della lottizzazione “DiBella”, la superficie globale diproprietà della Parrocchia SanNicola di Bari in cui sta sorgendol’edificio parrocchiale è di circa10.000 mq ed è distinta in cata-sto al foglio n° 10 Mappale 180.il lotto presenta una forma Tcon testa allungata e un altime-tria media di circa 20 metri sullivello del mare, nel sito di edi-ficazione non è presente vege-tazione di pregio, sono presentia valle del sagrato degli alberidi medio e alto fusto di recentepiantumazione. L’intorno urba-nistico è completamente edifi-cato con fabbricati aventidimensioni rilevanti sia per ilsenso planimetrico che altime-trico, nell’area a valle dell’eri-genda chiesa non vi è presenzadi edifici in quanto vi è unafascia di rispetto cimiteriale nonedificabile. L’accesso al comples-so edilizio è previsto dalla Viadell’Erica che consente anche ilpassaggio delle persone conimpedite capacità motorie e dal-l’area parcheggi in adiacenzaalla Via Roma – Statale n° 125.Descrizione dell’intervento e

stato di avanzamento dei lavoriad Agosto 2010:A seguito della concessione

edilizia n° 1479 del 14Settembre 2009 si sono iniziati ilavori per la realizzazione dellaNuova Chiesa nel mese di aprile2010. Il fabbricato ad interventoultimato si presenterà a piantaovoidale con adiacente cappellaferiale di forma trapezoidale, lacopertura avrà uno sviluppo cur-vilineo che ricorda la sembianzadi una foglia di ulivo idealmentetrasportata dal vento. L’idea dacui è scaturito il presente inter-vento è stata quella di concepi-re una struttura “Casa delPopolo di Dio” che in essa siraduna per esprimere il suo sta-tuto battesimale, crismale edeucaristico. Uno spazio che ide-

almente protegga e accolgal’uomo dandogli rifugio e sicu-rezza. Un monumento che siavisibile e che allo stesso temponon sia una presenza ingom-brante nel contesto urbano, maanzi è messo in relazione edentra in dialogo con il resto delterritorio. Con tale intervento siè ricercato un nuovo linguaggioespressivo e formale che avvici-nasse il luogo di culto allagente. Si è voluta un’architetturache fosse espressione dei nostritempi e che contemporanea-mente, come serviva in passato,avesse i connotati di una figuraspaziale catalizzatrice nel conte-sto urbano, con un forte signifi-cato simbolico religioso. Alsagrato viene dato un ruoloimportante in quanto capace diesprimere valori significativi:quello della soglia e dell’acco-glienza. Dal punto di vista archi-tettonico il corpo chiesa, l’abita-zione del clero, sono caratteriz-zati dai volumi bassi e dallesuperfici estese delle coperture,interrotte solo dallo slancio delcampanile. Nella definizionedegli spazi interni, si è tenutoconto delle nuove esigenzeliturgiche scaturite dal ConcilioVaticano II. L’attenzione proget-tuale si è orientata sulla libera-lizzazione dell’aula sacra, si èmesso in evidenza la centralitàfavorendo la partecipazione deifedeli all’azione liturgica, si è

cercato di caratterizzare simboli-camente gli altri spazi e glioggetti liturgici in cui la luce, imateriali, i volumi ne persona-lizzano e ne esaltano la sacrali-tà. Si è previsto l’uso del legno,della pietra, del rame, elementifortemente voluti per caratteriz-zare un complesso nuovo, attra-verso materiali con connotazionitipiche del territorio sardo, ele-menti antichi che da semprehanno accompagnato l’uomonella realizzazione dei propriluoghi di culto.Allo state attuale nell’esecu-

zione dell’opera si è procedutoall’esecuzione degli scavi, allarealizzazione delle fondazionicon conseguente innalzamentodei muri del locale seminterratoe di fondazione nella parte avalle. A breve verranno realizza-ti il solaio del locale seminterra-to e la platea per le muraturedel piano terra.L’alta professionalità e l’entu-

siasmo degli addetti ai lavori:impresa appaltatrice, progettistie Direzione Lavori con i vari col-laboratori, la presenza costantein cantiere anche del ParrocoDon Emilio Manca, stanno con-sentendo la buona esecuzione elo svolgimento regolare del-l’opera, con soddisfazione daparte della Curia sull’andamentodei lavori. Si prevede l’ultima-zione dell’opera entro il 2012come fissato dal Capitolato.

Parrocchia. Il punto sui lavori al cantiere di “Cunventu” dove la costruzione sta prendendo forma

La nuova chiesa comincia a crescereil tempio sarà finito entro il 2012

IL PUNTO DI VISTA Settembre 2010La Voce del S@rrabus8 0709931481 - [email protected]

MURAVERA

Gentilissimi genitori...Il desiderio di vedere la vostra

famiglia serena, mi spinge afarvi pervenire questa lettera.Dopo aver detto che educare è

“seminare”, “aspettare”, “farefamiglia”, in questo mese dicia-mo che educare è “guardare ifigli”.Ormai è diventata classica

questa preghiera di un bambi-no: «Signore, fammi diventareun televisore, così mamma epapà mi guarderanno un pò dipiù!».Il bambino vuole i nostri

occhi!«Guarda, mamma, che bel

disegno ho fatto!».«Guarda, papà, come vado

bene il bicicletta!».«Guarda, nonna, la maglietta

nuova!»...«Guarda!».Tutti i figli amano essere

guardati. Persino gli adole-scenti che sembrano così sicu-ri e indipendenti. Che cosasono i tatuaggi, il piercing, letante cure del look, talora moltostrane, se non un’invocazione:“Guardateci!”.Ebbene, guardiamo i figli! Il

contatto visivo è una straordina-ria via educativa.Ne volete le prove? Eccole,

molto in breve.Lo sguardo soddisfa i biso-

gni emotivi del figlio.Con lo sguardo, infatti, si

comunica amore. Guardare unoè come dirgli: «Tu esisti per me!Tu sei entrato nei miei pensieri,nei miei affetti».Nei campi di concentramento

tedeschi, era severamente proi-bito ai prigionieri di guardarenegli occhi i loro carcerieri, per-chè questi avrebbero potutointenerirsi.Lo sguardo dà valore ai figli.Essere guardato significa esse-

re considerato. Non essere guar-dato, significa essere abbando-nato, figlio di nessuno. E’ losguardo che, molto più che noni regali e i denari, dà al figlio lacertezza di essere qualcuno.Certo è che se guardassimo ifigli, almeno quanto guardiamoil bagno o l’automobile, avremomeno ragazzi tristi, meno ragaz-zi infelici, delusi della vita.

Gli occhi comunicano tutto,o quasi, di noi.Lo sguardo comunica interes-

se, attenzione, tristezza, rimpro-vero, approvazione... mille mes-saggi che il piccolo capta alvolo.È straordinario, ad esempio, il

potere che ha sul bambino losguardo caldo e buono di uninsegnante: tale sguardo contri-buisce a far aumentare l’impe-gno e a far capire meglio eprima ciò che l’insegnante dice.È provato che i bambini memo-rizzano più facilmente le fiabese vengono narrate guardandolinegli occhi.Dunque, guardiamo i figli.

La cosa non è semplicissima. Visono infatti, vari modi sbagliatidi guardare.Vi è lo sguardo poliziesco

che fulmina con gli occhi.Vi è lo sguardo indifferente:

è lo sguardo peggiore tra tutti.L’indifferenza è insopportabileal figlio: gli gela il cuore.Vi sono, invece, sguardi buoni.Uno di essi è lo sguardo

generoso che vede nel figlio ciòche altri non vedono.Un altro sguardo buono è lo

sguardo ottimista che vede nelfiglio ciò che c’è e non ciò chemanca.Terzo sguardo buono è quello

di chi guarda il figlio con occhisempre nuovi.Il figlio cresce e cambia: ad un

certo momento dobbiamo cam-biare gli occhiali ed accorgerciche non è più bambino, ma ado-lescente, ma giovane, è trarre leconseguenze nel nostro modo diparlargli e di trattarlo.Cari genitori guardare i

vostri figli?Purtroppo oggi sta scompa-

rendo il contatto più semplice epiù umano. Altri contatti, piùfreddi e impersonali, stannoprendendo il sopravvento: iltelefono, il telefonino, internet,e-mail, fax... E così stiamosmarrendo il contatto visivo.È un vero peccato! Priviamo i

figli di uno dei doni più preziosiche possiamo fare loro: i nostriocchi.A risentirci il prossimo mese.Con cordialità! Don Emilio

Gli scavi nel sito della nuova chiesa

I consigli di don Emilio

Impariamo a usare benelo sguardo per educaremeglio i nostri figli

Page 9: La Voce del sarrabus

Iniziative. Un locale è stato messo a disposizione dal Comune per le attività istituzionali

di Francesco Monni

Operano sul territorio ormai da dueanni, e hanno all'attivo varie mostreed esposizioni in paese.

Si chiamano “donne creative”, efanno parte di un' associazione natacon l'intento di sviluppare, esporre erendere noto al pubblico, il vasto sape-re delle donne, che si esprime neilavori che ogni volta portano nelle loromostre riscuotendo sempre un grandesuccesso.

Fondata nel 2008 su impulsodell'Assessorato alle Politiche Sociali incollaborazione con la FederazioneProvinciale delle A.C.L.I., rappresentaoggi una prova del potenziale femmi-nile a Burcei che viene portato final-mente alla luce, uscendo dalle casenelle quali gioco forza era relegato trai semplici doveri domestici, per trova-re legittimazione e apprezzamentoanche tra il pubblico.

Abbiamo fatto una chiacchieratacon alcune rappresentantidell'Associazione, tra le quali laPresidente Angela Cardia e laSegretaria Lidia Sanna.Innanzitutto, qual'è lo scopo

dell'Associazione?In realtà non si può parlare di un

solo scopo: l' Associazione promuovevari tipi d'attività, che tendono a espri-mere quel sapere femminile che trop-pe volte rimane anonimo, e far cono-scere e apprezzare un potenziale arti-stico che tante donne possiedono, manon hanno mai avuto la possibilità diesprimere, vuoi per mancanza distrutture e organizzazione adeguata,vuoi per mancanza di tempo.Da chi è composta l'Associazione?Da donne oltre i 30 anni. Ognuna

porta la sua esperienza su un campospecifico: che sia cucina, cucito, pittu-ra, e la condivide con le altre. E' unmomento di crescita, condivisione etrasmissione di esperienza, masoprattutto di aggregazione e socializ-zazione per tutte le donne che,

soprattutto in un paese come il nostro,non hanno strutture adeguate per riu-nirsi ed esprimersi.Quali sono stati gli eventi che

avete organizzato?Abbiamo partecipato a diverse

Sagre e mostre con lavori di decoupa-ge, cucito, cucina: abbiamo cercato diproporre quelle che sono le varie atti-vità delle nostre associate.Quali problemi avete dovuto

superare?Sostanzialmente quelli tipici per

tutte le associazioni in paese, ovverola mancanza di spazi adeguati.Fortunatamente da un pò di tempoabbiamo un locale messo a disposi-zione dal Comune che si è accollato icosti dell'affitto permettendoci di ope-rare con maggiore serenità.Come sono stati accolti i vostri

lavori?Abbiamo sempre avuto grande

apprezzamento. Senza peccare di pre-sunzione, possiamo affermare cheogni volta che abbiamo esposto lenostre creazioni, i visitatori hannosempre mostrato un grande interesse.Chi visita le vostre mostre: c' è un

pubblico in particolare che si appas-siona maggiormente alle vostrecreazioni?

A noi si avvicinano tutte le personeindistintamente, abbiamo sempreavuto una partecipazione variegata. Cifa particolarmente piacere notare chei giovani apprezzano quanto facciamo,che facciano domande, e che voglianosapere tutto sui nostri lavori.Progetti per il futuro?Continuare nel percorso già iniziato

e ampliare le nostre iniziative, comead esempio la formazione continuacon corsi di computer ed altre iniziati-ve che proporremo prossimamente.

Le donne a Burcei hanno quindi unospazio dove poter esprimere tutto illoro genio e creatività tipiche delmondo femminile. Costrette dal ruolodi madre e moglie a rinunciare ai lorotalenti, con questa iniziativa possonoavere finalmente uno spazio di cresci-ta e condivisione, e proporre ancheall'esterno tutto ciò che in molti casi,rimane una dimensione privata.Vederle all'opera significa riappro-priarsi di una parte di esperienza cheognuno di noi nei propri paesi ha vis-suto, e ammirare vere e proprie opered' arte che passavano sotto occhidistrattamente ma che, grazie alle“donne creative”, assurgono al livellodi dignità e rispetto loro dovuto.

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Nasce il comitato per la realiz-zazione della nuova StradaProvinciale Burcei-Maracalagonis.Su iniziativa del ConsigliereProvinciale Vittorio Monni, infatti,si sta già lavorando per creare unComitato che, nelle intenzioni delgruppo promotore, dovrà averecarattere apolitico. L’auspicio èche del Comitato facciano parte irappresentanti delle istituzioni,delle associazioni, delle categorieproduttive ed i cittadini interessa-ti alla realizzazione di questaimportante arteria. (f.m.)

Strada MaraBurcei, fondatoil comitato

La notizia

L’associazione “Donne creative” è attiva in paese dal 2008

Settembre 2010 La Voce del S@rrabus 90709931481 - [email protected]

Page 10: La Voce del sarrabus

di Sabina Sestu

Le urla di terrore del paracaduti-sta di Milano hanno commossotutti. Ma si è trattato di una puradisgrazia. Il paracadute di emer-genza di Ambrosio Baseggio , 34anni, si è inesorabilmente impi-gliato su quello del compagnoStefano Guerra, trentasettenne diSondrio. In tanti sono stati testi-moni della tragedia. L’ingegneremilanese è caduto in picchiata,mentre il suo compagno di avven-tura è regolarmente atterrato.Appena il giorno prima avevaperso la vita il caporal maggioreAlessio Rais di Cagliari, che si eraschiantato sulla spiaggia diPiscina Rei. Tragedie agghiaccian-ti che sono state attentamentevagliate dai carabinieri di San Vitocapitanate da Federico Loiacono.Le registrazioni delle telecameredei due paracadutisti lombardidarebbero riscontri positivi allatesi dell’accidentalità. Il caso èfinito sulla scrivania del giudicePaolo De Angelis che ha disposto,

come atto dovuto, il sequestro diuna parte dell’aviosuperficie diMaloccu. L’area che ospitava lostage di paracadutismo è orachiusa con i sigilli, in attesa di farchiarezza sui due incidenti.

Entrambe le vittime stavano par-tecipando al raduno nazionale«Sardegna summer boogie2010», organizzato da SkydiveSardegna. La manifestazione, iniziata il 3

agosto e che si sarebbe dovutaterminare il 3 settembre, era natacon l’intento di far conoscere ilparacadutismo in Sardegna. Visti i due tragici incidenti l’ini-

ziativa di Skydive Sardegna pro-

babilmente potrà avere l’effetto diallontanare tanti sardi da questosport. La vox populi, infatti, sichiede se si è trattato di imperiziao di tragica fatalità, ma in entram-bi i casi la paura che si è scatena-ta attorno al mondo del paracadu-tismo si è fatta palpabile. È colpa dell’organizzazione che

non ha controllato attentamente iparacaduti o sono state lanciate involo persone inesperte? Le chiac-chiere attorno a queste mortiimprovvise si sono susseguitenelle settimane appena trascorse.Argomento di conversazione sottogli ombrelloni di questa estaterovente.

Maloccu. Il «Sardegna summer boogie 2010» interrotto prima della chiusura prevista per il 3 settembre

Paracadute maledetto, l’inchiesta continuaposti i sigilli a una parte dell’aviosuperficie

Le immagini della doppia tragedia che ha sconvolto il Sarrabus ed il mondo dei paracadutisti il 14 ed il 15 agosto. In alto da sinistra Alessio Rais, il secondo Ambrogio Baseggio. Il primo è morto dopo aver battuto la testa sul suolo nonostante fosse riuscito ad attivare il paracadute d’emergenza. Il secondo si è schiantato senza che il paraca-dute si aprisse. In seguito al doppio incidente mortale la zona di Maloccu che ospitava questa manifestazione è stata posta sotto sequestro.

Settembre 2010La Voce del S@rrabus10 0709931481 - [email protected]

Foto A. Bulla

Due tragedie nelgiro di 24 ore: solouna tragica fatalità?Indagano i giudicidella Procura dellaRepubblica diCagliari

Page 11: La Voce del sarrabus

Continua a perdurare aMuravera, soprattutto nella loca-lità turistica di Costa Rei, il gravedisagio nella gestione del servi-zio idrico fognario da parte diAbbanoa.

«In questo momento così deli-cato per quanto riguarda l’eco-nomia del nostro territorio, datala numerosa affluenza turisticapresso le località marittime – haspiegato il sindaco Marco Fanni -è inaudito che un servizioimportante come quello idrico,possa presentare così importan-ti elementi di inefficienza.  Siverifica ancora una volta lamancanza di tempestivitàsoprattutto in occasione deiguasti agli impianti di pompag-gio. Ribadiamo la necessità dipresidi in grado di garantire ilrilevamento dei guasti ed iltempestivo intervento. È ovvioche il ritardo in una delle fasinon può che avere gravissimeripercussioni su un sistema chein questo periodo funziona ailimiti e che in caso di guastigenera disservizi a catena diffi-cili da recuperare».

Alla carenza idrica l’utente puòsopperire con le proprie riserve,ma è ovvio che in caso di man-

canza di approvvigionamentocosì prolungata risulta anchequesta una soluzione inutile. Ela mancanza d’acqua generareazioni difficilmente arginabili.

«Stiamo raccogliendo – hadichiarato il Sindaco MarcoFanni, la rabbia dei cittadini edegli imprenditori che chiedonocon insistenza che il Comune

verifichi la possibilità di rivisita-re i rapporti in convenzione conAbbanoa, legata anche alle diffi-coltà già segnalate di un rappor-to burocratico-amministrativocon un Ente che non è in gradodi aprire il proprio ufficio per piùdi 4 ore alla settimana, in unasola mattinata, per un’utenzache abbraccia tutto il SarrabusGerrei, o che trascura le impor-tanti regole di copianificazionenella gestione della rete». «Nonvogliamo subire passivamente –ha concluso il sindaco - le conse-guenze di questa gestione.Siamo disposti a condividere leresponsabilità solo se coinvoltinegli aspetti decisionali e di pro-grammazione. Raccogliamo inol-tre le segnalazioni dei cittadiniper i miasmi provenienti dallestazioni di rilancio fognariodistribuite nel territorio esoprattutto per quelle a ridossodelle abitazioni o attività com-merciali. Attendiamo importantisegnali di disponibilità e di inte-resse per un territorio che vuolecrescere e che rivendica unamaggiore attenzione per i servi-zi essenziali che devono esserealla base di un importante pro-getto di sviluppo».

«Abbanoa, ancora troppi disagi»La protesta del sindaco di Muravera

Il sindaco Marco Fanni alla Regione: «Vogliamo avere un ruolo maggiore nel futuro dell’ospedale di Muravera

L'ospedale di Muravera potrebberischiare di perdere qualche impor-tante servizio come quello di gineco-logia. “grazie” al patto diBuongoverno del Servizio Sanitarioche dovrà essere pianificato dallaRegione. I sindaci del Sarrabus non cistanno e chiedono di essere coinvol-ti in queste scelte. Lo hanno solleci-tato durante un vertice al qualeerano presenti Patrizio Buccelli (SanVito), Marco Fanni (Muravera),Quintino Sollai (Castiadas),Gianfranco Piu (Villaputzu), ToreSanna (Villasimius). I primi cittadinihanno firmato un documento espri-mendo serie preoccupazioni per lagaranzia dei servizi essenziali e diquelli legati alle emergenze per unterritorio distante da Cagliari e inte-ressato di importanti flussi turistici.Isindaci del Sarrabus hanno ancheespresso la contrarietà a ipotesi dichiusura dei servizi esistenti senza laprospettiva di valide alternative.

Vogliono essere vicini ai cittadini inmaniera unitaria e pronti a fronteg-giare e difendere in tutti i modi il SanMarcellino, snodo fondamentale perl'intero territorio e per la tutela dellasalute delle migliaia di cittadini eturisti che gravitano intorno al presi-dio. I sindaci dichiarano anche la pro-pria disponibilità a partecipare ad unprocesso concordato affinchè sipossa procedere al riconoscimento diforme di risparmio nella sanità e chela razionalizzazione si possa ottene-re anche attraverso il decentramen-to dei servizi, in particolare attraver-so il rafforzamento dei presidi diemergenza. Per questo gli ammini-stratori locali chiedono un incontrourgente all'assessore regionale allaSanità e alla direzione generaledell'ASL 8 Cagliari per avere chiari-menti e garanzie sugli sviluppi futuridel Presidio ospedaliero del SanMarcellino di Muravera.Un ospedaleche non può di certo essere smantel-

lato in nessuno dei servizi attualiproprio per la posizione geograficache il nosocomio vanta in un territo-rio che in estate ospita centomilapresenze ma che ha la sua impor-tanza anche negli altri mesi dell'an-no. 

«Noi - dice il sindaco di Muravera,Marco Fanni, vogliamo avere unruolo in questo futuro. Nelle scorsesettimane è stato potenziato ilPoliambulatorio. Va bene anche que-sto. Ma noi continuiamo a guardarecon attenzione al nostro ospedale».

Settembre 2010 La Voce del S@rrabus 110709931481 - [email protected]

Sanità. Riunione all’Unione dei Comuni per fare il punto sul nosocomio sarrabese

La notizia. Guasti e disfunzioni proprio nel bel mezzo della stagione estiva

Un tavolo tematicosu scuola e dintorniin municipio

"Scuola. Progetti e proposte". Èil tema di un tavolo tematico inprogramma mercoledì 30 settem-bre alle ore 15.30 presso la salaconsiliare del Comune diMuravera. Al simposio prenderan-no parte il sindaco Marco Fanni el’assessore alla PubblicaIstruzione, Noemi Manca.

Il tavolo tematico è aperto atutti i cittadini che a vario titolosiano coinvolti nel sistema scola-stico (alunni, genitori, insegnanti,ecc.) che vogliano confrontarsi sultema scuola per mettere in lucele criticità e offrire il proprio con-tributo per una programmazionecondivisa. Questi i temi trattatinel corso dell’incontro promossodal Comune:   interventi sugli edi-fici scolastici, servizi trasporto emensa, attività extrascolastiche,potenziamento dell’offerta for-mativa, e, infine, i tirociniComunali.

Mostra di LilianaCao al museo

Assemblea dellaPro-Loco del paese

Il Museo Comunale DonnaFrancesca Sanna Sulis ospita lamostra antologica “Memorial deisla negra” di Liliana Cano. Saràvisitabile sino al 15 Settembre. Inmostra 60 acquerelli .

Il museo sarà aperto dal marte-dì alla domenica dalle 21.30 alle23.30 ed il lunedì dalle 10.30 alle12.30.

È fissata per il prossimo 10 set-tembre l’Assemblea generalestraordinaria della Pro-Loco diMuravera.

La riunione è fissata alle 15(prima convocazione) e alle 16(seconda convocazione).

L’obiettivo è eleggere un com-ponente del Consigliod’Ammistrazione.

L’ospedale San Marcellino di Muravera

IN BREVE

Page 12: La Voce del sarrabus

di Stefano Galdi

Sono stati momenti di intensacommozione per tutta la comunitàsanvitese, quando lo scorso 29Agosto, don Elvio Puddu, ha cele-brato la Messa di saluto e ringrazia-mento a conclusione del suo man-dato pastorale durato ben ottoanni. La celebrazione è stata carat-terizzata da momenti di emozionedi don Elvio e dei fedeli. Il vicario parrocchiale don

Giordano Podda, ha concelebrato lafunzione religiosa. Presenti il diaco-no don Marco Puddu che riceveràl’ordinazione sacerdotale il prossi-mo 11 settembre presso la basilicadi Bonaria a Cagliari, il gruppo deichierichetti, l’AmministrazioneComunale di San Vito con ilSindaco, i Comitati religiosi, leAssociazioni di Volontariato, masoprattutto tanta gente, che haaffollato la chiesa sino al sagrato. Ilsindaco di San Vito, PatrizioBuccelli, è intervenuto per porgereufficialmente i saluti al parroco diSan Vito, rivolgendogli quelle stes-se parole espresse al suo ingresso

in quella Comunità, avvenuto nel2002. Lo definì Sacerdote e uomocarico di umanità, carità e amore.Durante il suo intervento Buccelliha paragonato San Vito all’operaletteraria di Cesare Pavese “La lunae il falò”, su come durante la suapermanenza, don Elvio abbia cura-to i sentimenti della memoria, conriti e tradizioni dal sapore antico.

Alberto Cuccu, portavoce delgruppo ANSPI, ha ringraziato aper-tamente, menzionando la paraboladel seminatore, su come il caro“Elvis”, come scherzosamenteviene chiamato l'ormai ex parrocodi San Vito, abbia instaurato un rap-porto di amicizia e fratellanza. Nuccia Mocco, ha espresso invece

con il cuore carico di emozione e

sentimento, il grazie a nome delgruppo degli insegnanti di catechi-smo, delle ministre e di tutti gliammalati. Da parte sua don Elvio ha ricorda-

to i 204 bambini battezzati, e i 260ragazzi introdotti ai sacramentidella confessione, Eucaristia eCresima, le 88 coppie unite inmatrimonio e i 370 funerali. L'ex

parroco ha anche ringraziato donGiordano, per averlo sempre soste-nuto, anche nei momenti di inten-sa difficoltà. Ma don Elvio, non hatralasciato il pensiero ai sacerdotiche lo hanno preceduto: “In ognu-no di loro – ha detto - dobbiamoriporre il nostro grazie per il beneche hanno fatto per la comunitàSanvitese, come ad esempio per lageniale intuizione di un sacerdoteche ha voluto erigere l’oratorio par-rocchiale”. Il parroco uscente ha concluso

con una raccomandazione rivolta atutti i fedeli per l’arrivo del suo suc-cessore, don Roberto Maccioni, pre-visto per il prossimo 9 Settembre,che avverrà alla presenzadell’Arcivescovo di Cagliari. «Vilascio nelle mani di un giovanesacerdote – ha detto don Elvio - nonun erede, ma un chiamato dalSignore, non la copia del Parrocoche va via, ma avrà un cuore, un’in-telligenza sua per perseguire il finepiù alto del suo ministero sacerdo-tale: salvare le anime, perché haaggiunto Gesù è la via, la verità e lavita».

Commozione per l’arriverderci a “don Elvis”San Vito si prepara a salutare il nuovo parroco

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La cerimonia. Numerosi fedeli hanno preso parte alla Messa per ringraziare don Elvio Puddu per la sua opera lunga otto anni

Settembre 2010La Voce del S@rrabus12 0709931481 - [email protected]

Il parroco uscente don Elvio Puddu verrà sostituito da don Roberto Maccioni

Page 13: La Voce del sarrabus

Sicuramente non ci teneva MariaFurcas, 69 di San Nicolò Gerrei, adiventare un caso unico nelMediterraneo. Ma lo è divenuta. Aucciderla è stato uno shock anafilatti-co dovuto a una puntura di medu-sa. E ora Porto Tramatzu, spiaggia incui è avvenuta la tragedia, è sottoattento esame da parte degli studio-si. Quello della Furcas è, infatti, ilprimo decesso registrato in seguitoalla puntura di meduse. A quantosembra questi splendidi animalimarini, tutti urticanti, sono diventatiabbondanti negli ultimi anni nellecoste di tutto il Mediterraneo. E lecoste della Sardegna sud orientale nesono infestate soprattutto a causadella scarsa presenza di cetacei, pescipalla e tartarughe marine che sono iprincipali predatori. E nel frattemponella costa villaputzese è divampatauna sorta di psicosi da medusa cheha esortato i bagnanti a eseguire unattento esame del tratto di marescelto per la balneazione. Ma lamorte della maestra elementare inpensione ha avuto risalto anche alivello nazionale, infatti la notizia èstata ripresa da numerosi quotidiani

e telegiornali italiani. Gli esperti nelmentre cercano di capire se la Furcassia stata vittima della «caravella por-toghese», mortale, sconosciuta finorain molte aree del Mediterraneo. I solicasi registrati della presenza di que-sto pericoloso animale si trovano inSpagna, dove le autorità si sono tro-vate costrette a chiudere alla balnea-zione interi tratti di costa. «Le medu-se nel Mediterraneo di solito nonuccidono – ha affermato la dottores-

sa Maria De Giacomo, tossicologa delCentro antiveleni del PoliclinicoGemelli di Roma - questo potrebbeessere il primo caso di cui abbiamonotizia in questi ultimidecenni». Domenico Schiavino, aller-gologo del Policlinico Gemelli, spiegache «circa lo 0,5 per cento dellapopolazione italiana può essereesposto a reazioni da contatto conmeduse particolarmente violente,fino alla morte – ha spiegato l’esper-to - questi contatti mettono in motol' istamina, una sostanza che rendealcune persone più sensibili di altre alcontatto con agenti urticanti». Ora laPhysalia Physalis, nota anche comela Caravella portoghese, che è stataavvistata in formazione all' inizio dell'estate sulle coste della Murcia, inSpagna, è sotto attenta analisi degliesperti italiani. Ma non è giusto fareinutili allarmismi, dice ilprofessor   Ferdinando Boero, capodel progetto di avvistamento "Occhioalla medusa": «Specie d' estate sonomolto frequenti anche le punture diape o di calabrone, ma non è che perquesto uno non va più in campa-gna». (sa.se.)

Il caso. Allarme per il decesso di una bagnante a Porto Tramatzu

Una morte improvvisa scatena la psicosi medusa

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«Non perdete mai la speranza, per-ché il domani è sempre migliore». Adaffermarlo, il giorno del suo centesimocompleanno, il 22 agosto scorso, èstato Vincenzo Meloni. E se non haperso lui la speranza sul domani biso-gna proprio credergli. Reduce dellaseconda guerra mondiale, ha combat-tuto in Russia e in Africa e ha parteci-pato alla campagna di Albania ePolonia (Cracovia). Una vita movimen-tata la sua, vissuta con determinazio-ne ed entusiasmo. Da civile è statodipendente della BibliotecaUniversitaria di Cagliari. Sei figli, nove

nipoti e tre pronipoti, Vincenzo Melonidispensa a tutti aneddoti e ottimismo.Il sindaco Gianfranco Piu gli ha conse-gnato una targa per il felice anniversa-rio come riconoscimento della ricchez-za che l’esperienza di vita del neo-cen-tenario regala a tutta la comunità.Essendo il quinto che nell’ultimo bien-nio ha varcato la soglia dei cento annia Villaputzu, il primo cittadino ha pro-clamato orgoglioso che «i nostri cen-tenari rappresentano una granderisorsa per tutti noi perché la loro sag-gezza, il loro vissuto e la loro umiltàsono la continuità della vita». (sa.se.)

Settembre 2010 La Voce del S@rrabus 130709931481 - [email protected]

«Non perdete la speranza»la lezione del neo-centenariodel paese Vincenzo Meloni

Curiosità. Ha combattuto nel secondo conflitto mondiale

Vincenzo Meloni con il sindaco Gianfranco Piu

Maria Furcas

Page 14: La Voce del sarrabus

I dati. 500 grandi panfili nello scalo contro i 354 dello scorso anno

Un 2010 di buoni risultatiporto raddoppia i transiti

Il nuovo percorso di gestioneintrapreso dal porto turistico diVillasimius pare assicurare per l’an-no 2010 tuttora in corso risultatipositivi. Nonostante la crisi nellaliquidità e negli investimenti cheancora coinvolge l’economia nazio-nale il Porto conferma la sua contro-tendenza, raddoppiando il numerodei transiti rispetto a quelli registra-ti nel 2009. Da rilevare, in particolarmodo, il notevole incremento deigrandi panfili, registrati in un nume-ro di circa 500 contro i 354 delloscorso anno. Sono incrementatianche i contratti stanziali, comedimostra l’aumento intervenuto trale 80 unità del mese di giugno 2008e il considerevole traguardo di 505unità registrato nell’estate 2010.Ha evidentemente premiato la

politica delle tariffe agevolate afavore di chi sceglie il Porto comebase e l’offerta ancor più diversifica-ta di nuovi servizi. Quest'anno sonoinfatti stati attivati il servizio dimeteo a domicilio e quello, apprez-zatissimo, di courtesy car. Con ilprimo servizio tutti gli utenti vengo-no informati via sms in caso di con-dizioni di tempo avverse mentreper i megayachts si rende disponibi-

le, in forma gratuita, un’eleganteberlina di fascia medio-alta. Per ren-dere la sosta in porto ancor più con-fortevole e attrattiva il nuovo pianodi attività sarà implementato con ilpotenziamento del centro commer-ciale e l'apertura di nuovi esercizi.Obiettivo di essenziale rilevanzadell’Amministrazione comunale è,di fatto, il consolidamento nella con-nessione tra il traffico di imbarcazio-ni e diportisti nel porto turistico el’indotto economico generato diret-tamente nel centro urbano. Per questa finalità il Comune

sostiene o favorisce a vario titolo gliindispensabili servizi di mobilitàeffettuati attraverso navetta, affi-nando nello stesso tempo l’immagi-ne di Villasimius attraverso una suaconsistente promozione ancheverso i segmenti medio-alti delladomanda turistica. In questo senso,l’offerta di ricreatività serale e not-turna presso l’approdo, la ristorazio-ne di qualità nello stesso porto turi-stico e la puntuale comunicazione diattrazioni, attività e servizi nel cen-tro urbano contribuiscono positiva-mente a ottimizzare le potenzialitàdi sistema dell’intera rete produttivadel territorio.

Settembre 2010La Voce del S@rrabus14 0709931481 - [email protected]

Spettacolo. Successo per la rassegna musicale

Vola “Kunzertus” show degli Alma

Su iniziativa di Andrea Massa,consigliere comunale alle Attivitàculturali, il Comune di Villasimius haorganizzato tra 2 agosto e 1 settem-bre eventi di elevatissimo significa-to artistico, tra loro organicamenteconnessi dalla proposizione esplicitadel patrimonio musicale, culturale esimbolico della Sardegna e delMediterraneo meridionale. Il ciclo diserate ha proposto l’esposizione“Kunzertus” dedicata alle launeddase curata dal musicista e ricercatoreRoberto Corona, la rappresentazio-ne in notturna dei Mamuthones eIssohadores dell’Associazione Proloco di Mamoiada, l’energica musicaetnica degli Almamediterranea e iltribal jazz di Roberto Deidda. Se Kunzertus ha consentito di

valutare l’eccezionale maestria deicostruttori di launeddas, con la sera-ta di Mamuthones e IssohadoresVillasimius ha invece ospitato unadelle rappresentazioni più misterio-se, impressionanti e suggestive deirituali ancestrali collettivi dell'interaregione del Mediterraneo.L’applauditissimo concerto degliAlmamediterranea, con il gruppo inprima assoluta a Villasimius, ha trat-tenuto il pubblico ben oltre la mez-

zanotte, circostanza non consuetaper una piazza nella quale le pre-senze turistiche di gruppi familiariraramente possono accompagnaregli eventi di spettacolo sino alla loroconclusione. Gli Alma hanno esibitoil loro migliore repertorio, traspor-tando gli spettatori ai quattro punticardinali del Mediterraneo e dialo-gando con loro sulle contaminazionidelle tradizioni musicali, conse-guenti alle incessanti migrazioni deipopoli attraverso il grande marecomune. Il progetto “Acustica” pre-sentato da Roberto Deidda rappre-senta infine una raffinata e rara spe-rimentazione di chitarra e batteriasu ritmi e strutture musicali sarde enordafricane, in una particolarissimaserata che trova nel tribal jazz enelle sue forme imperfette e asim-metriche la sua migliore chiave dilettura. L’amministrazione comuna-le, nel ringraziare tutti gli artisti perla pregevole qualità degli spettaco-li, considera con naturale soddisfa-zione la piena riuscita della propriainiziativa, testimoniata dalla grandepartecipazione del pubblico alleserate e dagli apprezzati riconosci-menti espressi da visitatori e resi-denti.

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SOLIDARIETÀ

Serenella nonce l’ha fatta

Serenella Loi non ce l’ha fatta. Lagiovane mamma di Villasimiusaffetta da una rara malattia stavaper partire per il viaggio della spe-ranza negli Stati Uniti, reso possibi-le grazie alla solidarietà della comu-nità di Villasimius. I cittadini, inprima fila il Comune e la parrocchia,avevano costituito il comitato “ProSerenella” che era riuscito a racco-gliere la cifra necessaria per per-mettere alla giovane donna di acce-dere oltre oceano a cure che inItalia sembrano essere sconosciute. Un duro colpo per la famiglia che

però non si arrende e vuole conti-nuare la battaglia stavolta in favoredi altre persone affette da malattierare impossibili da curare in Italia.L’idea è quella di costiture un’asso-ciazione Onlus composta dai rap-presentanti della parrocchia, delcomune di Villasimius, del comitato“Pro Serenella” e da consulentimedici specializzati con specifichefinalità di informazione, assistenzae aiuto umanitario a chi dovesseavere bisogno in caso di gravi pro-blemi di salute. Ulteriori informazio-ni possono essere richieste adEnrico Vargiolu al numero3389848529.

Gli AlmamediterraneaIl porto di Villasimius

Page 15: La Voce del sarrabus

La protesta. La decisione dell’amministrazione comunale scatena la rabbia degli allevatori che minacciano azioni legali

1350 ettari di terreni comunali all’Ente Foreste a San Nicolò Gerrei guerra fra Comune e pastori

La Voce del S@rrabus 15Settembre 2010 0709931481 - [email protected]

Il Comune di San Nicolò Gerreicederà all'Ente foreste, pertrent'anni, 1350 ettari dei 3600oggi sottoposti agli usi civici.Una decisione che però i pasto-ri contestano minacciando unabattaglia legale.Alcuni di loro, infatti, si sono

rivolti all'avvocato DomenicoAlessandrini di Quartu, che hascritto al sindaco SilvestroFurcas e all'assessore AdrianoLecca per chiedere chiarimentisulla sorte dei terreni e unincontro urgente per conoscerei contenuti reali delle decisioniprese dalla Giunta. «Nonvogliamo togliere le terre aipastori - ha spiegato il primocittadino - vogliamo soltantorazionalizzare lo sfruttamentodei nostri territori pubblici. Ildemanio comunale sin dall'ini-zio era ripartito tra agricoltori epastori. In effetti parte di quel-le terre mai lavorate dai conta-dini finirono per essere sfrutta-te dagli allevatori. Ebbene, noioggi vogliamo ripartirlo tra idue comparti, mettendone a

disposizione una quota all'Enteforeste della Regione. Gli alle-vatori continueranno a usare iloro terreni, per questo la pole-mica, credo, non abbia alcunaragione d'esistere. Tra l'altronon abbiamo mai lavorato nel-l'ombra visto che le scelte diun'amministrazione sono chia-

re, pubbliche. Non decisioni diun sindaco ma scelte collegia-li». Stando alle cifre, i pastori

sfruttano attualmente 1719ettari di territorio su 3600,mentre una parte è stata datain uso, per 30 anni a una coope-rativa che gestisce un agrituri-

smo. «All'ente foreste – ha conclu-

so Furcas - vogliamo cedere1.340 ettari per il rimboschi-mento e la forestazione chepotrà garantire occupazione,posti di lavoro che in una zonacome la nostra sono di estremaimportanza».

SILIUS

Premi per poesia in campidaneseNei giorni scorsi si è svolta la ceri-monia di premiazione dei vincito-ri della XVII edizione del premio dipoesia in lingua sarda campidane-se “Città di Silius, in onore disanta Barbara” che è stata orga-nizzata dalla pro loco presiedutada Salvatore Lallai col patrocinio eil contributo del comune, dellaProvincia e della Regione. Alprimo posto per la sezione A(poesia con rima o senza, a temalibero) si è classificato VincenzoVargiu di Armungia che ha prece-duto Marinella Sestu di Iglesias eCarminetta Orgiana di Uta. Per lasezione B (canzonis a curba emutetus) la giuria ha ritenuto dinon assegnare il primo e il secon-do posto. Al terzo posto si è clas-sificato Ignazio Cugia diDolianova. (Alessandro Bulla)

Il municipio di San Nicolò Gerrei

Page 16: La Voce del sarrabus

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Page 17: La Voce del sarrabus

di Francesco Monni

Adagiato tra i monti dei SetteFratelli e Serpeddi, Burcei, con isuoi paesaggi tipicamente monta-ni unici nel Sarrabus, offre al visita-tore scenari di rara bellezza dalpunto di vista naturalistico, storicoed enogastronomico.Poche le notizie relative alle ori-

gini: la tradizione riporta chevenne fondato alla fine del 1600da pastori barbaricini che passaro-no con le loro greggi per la transu-manza e, attratti dall’ abbondanzad’acqua e pascoli, vi si stanziarono,dando vita al primo nucleo stabiledi abitanti. Al paese si arriva percorrendo la

vecchia statale 125, tra foreste dileccio, querce, ginepro e macchiamediterranea che accompagnanoil visitatore fino quasi al centroabitato, accolti da un panoramamozzafiato, che guarda sovrastan-dolo tutto il golfo di Cagliari, nellalocalità denominata “SantaBarbara” che prende il nome dal-l’omonima chiesetta campestreeretta nel 1926.

Da qui, dopo circa 1 km si arrivaal paese, caratterizzato dai tipicimurales sardi e dove troviamo laChiesa parrocchiale dedicata aSanta Maria di Monserrato, costrui-ta su pianta ottagonale con la fac-ciata in stile neo classico e impre-ziosita all’interno da numerosiaffreschi degni di una visita per icultori dell’Arte Sacra.Un viaggio a Burcei non può pre-

scindere da un assaggio dei rino-mati e ancora genuini prodottilocali,tra i quali spiccano le ciliegie,famose in tutta l’isola per il lorosapore, e che vedono accorrere

migliaia di visitatori in occasionedella sagra organizzata dalla proloco nel mese di giugno.Sagra che precede quella della

capra ai primi di agosto, durante laquale assaporare un altro prodot-to tipico e rinomato del paese,magari accompagnato dagli ottimiformaggi e il buon vino, che com-pletano in modo egregio con laloro qualità e genuinità il pranzonel luogo.Le tradizioni popolari trovano

massima espressione nei festeg-giamenti in onore della Patrona,Santa Maria di Monserrato nelmese di settembre, e di SantaBarbara nel mese di giugno, carat-terizzate da processioni impreziosi-te dai costumi della tradizionelocale, canti religiosi e sfide dialet-

tali, nel solco di una fede ancoraviva e vissuta come momento didevozione profonda, dove si rivela-no cultura e tradizioni del paese,nelle loro ricche e suggestivemanifestazioni.Di grande rilievo storico è la

cosiddetta ”Via dell’argento”, com-plesso montano di piste, lungo 47km, che collega le miniere attivefino al 1900 nella zona, passaggiotortuoso che attraversa i monti delSarrabus, attraverso la quale si tra-sportava il metallo estratto per lesuccessive lavorazioni e vendita.Oggi meta per tanti visitatori

affascinati dalla natura aspra chemantiene intatto il ricordo e lesuggestioni di quel periodo, nelpercorso del distretto metalliferoche arrivò a essere uno dei più

importanti d’Europa, contavamigliaia di minatori e porta ad untempo andato ricco di testimonian-ze ancora presenti nel territorio,alla pari del nuraghe sito in locali-tà “S’ome s’orcu” emblema diuomini che hanno vissuto storielontanissime da noi.Proseguendo nel nostro viaggio,

a pochi chilometri dal paese, a sudsi trova la meravigliosa foresta deiSette Fratelli, il cui nome la leg-genda popolare vuole derivi dallatrasformazione in roccia di 7 frati,così puniti per le angherie e vio-lenze perpetrate sul territorio.In un contesto unico, meta idea-

le per escursionisti e amanti dellanatura, dai suoi 1018 metri domi-na il sud-est dell’isola. Il fascinodel luogo si esalta nei racconti

degli anziani, narranti storie dibanditi che nelle grotte, luoghiimpervi e inaccessibili, hanno cer-cato scampo dalle maglie dellagiustizia, o di uomini pii che neisilenzi e negli anfratti hanno cerca-to l’unione con l’Assoluto nell’umi-le abbandono del mondo.Oggi è una foresta demaniale

popolata da ricca fauna dove non èraro incontrare cervi, mufloni, cin-ghiali, con acque purissime e floratipica della Sardegna, tra paesaggiaspri caratterizzati da rocce graniti-che plasmate dal vento, doveabbandonarsi a escursioni immersinel verde, tra i sentieri che lo attra-versano e portano il visitatore agoderne gli angoli più nascosti.Peculiari sono anche le foreste di

“Tuviois” sul versante delSerpeddi, caratterizzata da lecciplurisecolari che possono arrivareanche ai 15 metri d’altezza e 1,5metri di diametro e ricca di faunacome volpi, donnole, cinghiali,sparvieri o astori, e “Brabaisu”, anord del paese che, con i suoiontani, forma nell’omonimo fiumeche vi scorre, le caratteristiche“foreste a galleria” rendendo unospettacolo degno da solo diun’escursione.Tra natura, tradizioni, enogastro-

nomia, in un contesto naturalefatto di silenzi e cultura, Burcei sioffre come un angolo nascosto diuna Sardegna che conserva integriil suo fascino e la sua storia, pron-ta ad accogliere generosamente ilvisitatore tra paesaggi, colori eprofumi che come una perla pre-ziosa, la mano sapiente deltempo e la saggezza dell’uomohanno conservato intatti fino adoggi.

Burcei, paese fra natura e tradizioni

Settembre 2010 La Voce del S@rrabus 170709931481 - [email protected]

Rocce, cinghiali e grotte. La cittadina è una delle mete preferite di chi ama il territorio aspro ed incontaminato

L’effigie di Padre Pio nei pressi della chiesa Parrocchiale

Da non perdere la visita ai Sette Fratelli e alle foreste di Tuviois

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Un ambiente naturalistico ancoraintatto, boschi di  lecci  e querce dasughero, vaste zone coperte da unafolta macchia mediterranea, unasensazione di meravigliosa tran-quillità. Sono questi i primi preziosidoni che Goni, piccolo paese delGerrei, offre al visitatore, anche aquello più distratto.

Arrivare in questo angolo di para-diso non è difficile: la rete viariadella zona è notevolmente miglio-rata nel corso degli anni. Prima diarrivare al centro abitato, si incon-tra il Parco archeologico di PranuMuttedu (Piana dei Mirti). Vasto 17ettari, Pranu Muttedu, ubicato suuno dei siti più elevati e dal qualesi può ammirare gran parte del ter-ritorio con una splendida vedutasul lago Mulargia, ospita uno dei

più interessanti complessi  megali-tici della  Sardegna.

La località, che occupa  una vastaarea e  comprende  numerosetombe  di diversa tipologia, circolidi pietra,  grandi menhir,  pietrecon coppelle  scavate, non puòessere  considerata una  semplicenecropoli  ma un’importante areadi culto. La zona archeologica vienevisitata, per  la sua importanza, dastudiosi e turisti provenienti datutte le parti del mondo.

Dal punto di vista naturalistico, ilterritorio di Goni è caratterizzato dasplendide valli, in particolare quel-la del Flumendosa, secondo corsod'acqua in Sardegna, che separa ilterritorio comunale dai territorivicini, scorrendo incassato tra dueversanti montuosi che con i suoi

specchi d'acqua e le varietà di colo-razioni della vegetazione fluvialeche mutano con le stagioni, espri-me un fascino superbo. Nei boschiintorno al paese è possibile trova-re molte varietà di funghi e racco-gliere degli ottimi asparagi selvati-ci. 

Crescono spontaneamenteanche  moltissimi tipi di  erbe  aro-matiche  che danno  all'aria  uninconfondibile profumo di  naturaselvaggia,  un posto  ideale perfare delle escursioni e passare unagiornata all'aria aperta. Tanti sono iluoghi panoramici ed i piccoli ango-li suggestivi e accoglienti per levisite e le passeggiate, un territo-rio, quello di Goni, che, in definitivaoffre una valida alternativa al turi-smo costiero.

Goni e i suoi preziosi donitranquillità e verdi boschi

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La scoperta. Da visitare il parco archeologico di Pranu Muttedu

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La visita. Il paese è sorto in età mediovale

San Vito, il fascino antico dei suoi vicoli e le palazzine liberty

San Vito è situato nella zona piùinterna del Sarrabus, ed è attraver-sato dal Flumendosa e dal FluminiUri. Si presume che sia sorto in etàmedievale. Deve il suo nome al suosanto protettore, al quale è dedicatala chiesa parrocchiale, oggi restaura-ta.

All’interno del paese i vicoli hannomantenuto il loro fascino antico,mentre la via Nazionale mostradiverse palazzine in stile liberty.Dirigendosi verso Monte Narba,nella località Santa Rosa, è possibileosservare la necropoli, risalente acirca 4000 anni fa: è un complesso diDomus de Janas, tombe ipogenichescavate nella roccia granitica.

Poco distante da Santa Rosa sitrova il villaggio minerario, i cuiminerali erano famosi in Italia e intutta Europa per la loro limpidezza epurezza. Il villaggio è ripartito in duezone: nella prima si trovano gli edifi-ci che erano utilizzati per il settore

amministrativo (magazzini, ospeda-le, uffici), nella seconda le costruzio-ni per la cura del minerale.Proseguendo lungo la strada saràpossibile visitare la Villa delDirettore, chiamata anche VillaMadama.

Appartiene a San Vito anche il vil-laggio rurale di San Priamo, situatolungo la statale 125. È abitato dacirca cento persone, che vivonoquasi totalmente di agricoltura epastorizia. Nacque dopo la primaguerra mondiale con la costruzionedi alcune case, una scuola e unachiesa, composta di due parti, laprima risalente all’XI secolo, e laseconda alla dominazione spagnola:la leggenda vuole che dalla sorgen-te ubicata nella parte più anticadella chiesa sgorgasse un’acquamiracolosa.

Sulla statale che conduce versoCagliari, è possibile anche ammirareil Nuraghe Asoru.Menhir nelle piane di Goni

La chiesetta di San Lussorio situata nel cuore del centro storico di San Vito

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In viaggio. A Pranu Sanguni sta sorgendo il radiotelescopio

È il punto d’incontro fra la pianura,i dolci rilievi della Trexenta e le asprealture del Gerrei e del Sarrabus. SanBasilio, piccolo centro di 1479 abi-tanti, 415 metri sul livello del mare,ha un territorio caratterizzato da unalternarsi di colline tondeggianti, piùelevate verso il Gerrei, che si abbas-sano gradatamente verso laTrexenta. L’uniformità delle colline èrotta da strade campestri, muretti asecco e campi coltivati, ma si nota ilprevalere dei pascoli e dei prati. Ilverde è la caratteristica di questopaese, sovrastato da una pineta di45 ettari, una tra le più vaste dellazona. All’interno si trovano spaziadatti per il pic-nic e dei percorsinaturalistici ideali per chi ama cam-minare in campagna. Nelle giornateparticolarmente limpide, dalla pine-ta si può addirittura ammirare ilgolfo di Cagliari. All’interno dellaPineta sorge la chiesetta di SantaBarbara, patrona dei minatori,costruita nel 1973. Ai confini del ter-ritorio, in prossimità di Sant' AndreaFrius, si trova l’altopiano di PranuSanguini. Qui, si dice, fosse avvenu-ta la lotta tra San Giorgio e un dragoa sette teste. Il sangue del drago

sgorgò in maniera tale da rendere laterra rossa e improduttiva.Effettivamente c'è una larga zonadove non cresce l' erba. Si dice cheesista anche una roccia dove èimpressa la forma dello zoccolo delcavallo del Santo. Il nome PranuSanguini può essere giustificato dalfatto che in questa regione , spesso,sono avvenute delle battaglie tra iRomani e le tribù nuragiche, rifugia-te sugli altipiani più alti. PranuSanguni, è stato prescelto quale sitoper la realizzazione di un radio-tele-scopio di grandi dimensioni denomi-nato Sardinian Radio Telescope. Inlocalità Pitzu Pranu sorge un com-plesso turistico, comprensivo di sala

convegni, ristorante, pizzeria, bar,discoteca, maneggi, campi da ten-nis. Quattro le feste del paese: SanBasilio, che si celebra il 15 e 16 giu-gno, San Pietro, il Santo Patrono, il29 e 30 giugno con riti religiosi eballi in piazza, Sant’Ignazio che nonha data precisa e viene festeggiatocon degustazione di formaggi, dolcie vini locali offerti da tutte le perso-ne del posto omonimi del Santo, ailoro compaesani, nella piazza princi-pale. Molto attiva la Pro-Loco, pro-motrice di iniziative quali mostrefotografiche, di ricamo, di pittura, diprodotti tipici locali e di vari corsitendenti al recupero di tradizioni edattività quasi dimenticate.

San Basilio, tra pianura e collinee la leggenda del drago a 7 teste

Settembre 2010 La Voce del S@rrabus 210709931481 - [email protected]

Launeddas la musicapiù antica del mondo

Tradizioni. I segreti di un’antico strumento

Le launeddas sono lo strumen-to più antico del mondo, vistoche alcuni ritrovamenti archeo-logici risalgono addiritturaall’età nuragica. Sono costruitecon canne palustri tagliatedurante il plenilunio del mese difebbraio e lasciate stagionareper almeno tre anni.

Lo strumento è composto ditre canne: il basso, su tumbu, èla canna più lunga che è gene-ralmente sezionata in più parti.Fornisce un’unica nota grave edè privo di fori. La secondacanna, sa mancosa manna, pro-duce le note d’accompagnamen-to ed è legata al basso in dueparti con uno spago impeciatoformando così sa croba. Si suonacon la mano sinistra tenendopremuto il pollice nella partesottostante per mantenere ilpeso ed è fornita di cinque forirettangolari. La terza canna, samancosedda, più corta rispettoalle altre, è libera e produce lenote della melodia. All’internodelle tre canne vengono inseritedelle ance semplici, is cabitzi-nas, produttrici del suono. Sulla

seconda e sulla terza cannasono intagliati, a distanze pre-fissate, alcuni fori per le notemusicali.

Per accordare lo strumentoviene usata la cera d’api: vieneposta sopra l’ancia e la quantitàdetermina l’intensità del suono.Purtroppo, o per fortuna, non sidiventa suonatori di launeddasin alcuni giorni: talvolta possonooccorrere anche dei mesi.Tenacia e passione per questostrumento sono le costanti perdivenire privilegiati suonatori diquesto affascinante strumento. Isegreti riguardanti la realizza-zione di questo strumento sonogelosamente conservati daipochi costruttori e anche i suo-natori sono restii a divulgarel’arte di cui sono a conoscenza. Iprincipali tipi di launeddas sono:il punto d’organo, il fiorassio, lamediana, lo spinellu, la fiuda.

La vallata di Pranu Sanguini

Page 22: La Voce del sarrabus

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Page 23: La Voce del sarrabus

In viaggio. Il paese è una delle capitali del turismo sardo

Villasimius è situata sulla puntadel sud-est della Sardegna ed ilsuo territorio comprende circa 56chilometri quadrati di territorio,35 dei quali costituiti da spiagge,calette e isolette vicine alla costa.Dall’inizio del secolo scorso,Villasimius ha visto cambiare lapropria economia: da piccola areaagro-pastorale si è trasformata inuna delle capitali del turismo delsud-Sardegna.Possiede un porto sviluppatissi-

mo situato circa tre chilometrifuori dal centro abitato, una strut-tura capace di ospitare approssi-mativamente 800 barche e dotatodi locali commerciali e servizi turi-stici.Degni di nota sono il Museo

Archeologico e la BibliotecaComunale: il primo è sorto per dif-fondere il patrimonio del territo-rio portato alla luce da scaviarcheologici, la seconda, sitaall’interno del Palazzo Civico, con-serva un patrimonio librario diottomila volumi, è fornita di unasala internet e di sezioni specialidedicate al mare, alla zona, allelingue straniere. Dal 1996 laBiblioteca è sede del Centro di

documentazione museale. Lungole coste è possibile intravedere lenumerose torri e fortificazionitestimonianza dei pericoli che neisecoli passati arrivavano dalmare: la Torre di San Luigi aSerpentara, la Torre di PortoGiunco nell’isola dei Cavoli, laFortezza Vecchia, che domina ilpromontorio granitico di CapoCarbonara. Nel 2000 Villasimius èdivenuta sede del secondo parcomarino d’Italia, il Parco geomari-

no, esteso lungo tutto il bacinocostiero, isole comprese, condiversi gradi di tutela, dove è pos-sibile praticare la pesca sportiva,la fotografia subacquea e la navi-gazione. Tante possibilità di diver-timento grazie ai numerosi localie discoteche presenti sul lungo-mare e nei dintorni del paese cheoffre, nel centro storico, negozi diartigianato locale, gastronomia,gelaterie e boutiques aperti fino atardi.

Villasimius, il trionfo del mareun porto e spiagge da sogno

Settembre 2010 La Voce del S@rrabus 230709931481 - [email protected]

Muravera, la “città”del Sud-est sardo

Profilo. Storia e curiosità sul paese sarrabese

Muravera, situata lungol’Orientale Sarda, è il centro piùimportante del Sarrabus-Gerrei.Fu dominata dai Pisani fino al1324, e da allora fu protettadalla famiglia Carroz, apparte-nente alla contea di Quirra, finoal 1839, anno in cui i feudi furo-no aboliti. All’interno del paese èpossibile visitare monumentid’interesse storico: la chiesa diSan Nicola del 1400, di stiletardo-gotico e il Portico Petrettodel XIX secolo. Sul litorale siergono la Torre dei Dieci Cavalli,risalente al XVI secolo e quella diTorre Salinas, nate per contrasta-re le incursioni saracene. Nellamarina di San Giovanni non solosabbia e acqua chiarissima, maanche l’omonima peschiera, incui sono allevate decine di spe-cie diverse di pesci, che si posso-no gustare freschissimi in tutti iristoranti della zona, un chioscoper rinfrescarsi dopo una partitaa beach-volley, un’area per ilnoleggio dei pedalò. Nella spiag-gia di Torre Salinas, incuneata fragli scogli che la separano dallalocalità Colostrai, non lontanadalla salina, in cui nidificano per

alcuni mesi dell’anno splendidifenicotteri rosa, che trovano quie nel complesso degli stagni vici-ni una vera oasi naturale. E anco-ra, le spiagge di Cristolaxedu eColostrai, sabbia finissima esconfinata, e circondate da un’in-violata campagna e da uno spec-chio d’acqua qual è lo stagno diColostrai, dove cormorani, feni-cotteri, aironi, tuffetti, riposanonei mesi più caldi. Colostrai dal1989 è un’area protetta dove lapesca è permessa esclusivamen-te ad una cooperativa di pescato-ri, che ha salvaguardato neltempo le specie più rare. La loca-lità più conosciuta per le suespiagge e appartenente aMuravera, è senz’altro Costa Rei,a metà strada fra Muravera eVillasimius. Muravera è dotata diun piccolo ma efficiente ospeda-le, negozi di ogni tipo, un puntoinformazioni e una radio localeche diffonde nell’etere la musicadell’estate. Feste e sagre paesa-ne sono numerose durante lastagione estiva. L’isola pedonalenel centro della zona consentepasseggiate e shopping in totaletranquillità.

Una delle tante calette nascoste a Villasimius

Page 24: La Voce del sarrabus

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Castiadas. L’antica colonia penale merita sicuramente una visita

Pane e acqua in una cella buia eumida o l’isolamento, magari per seimesi. Non si facevano complimentiper i detenuti indisciplinati nella colo-nia penale di Castiadas. Accadevafino a cinquant’anni fa in quello cheoggi è considerato uno dei simbolidello sviluppo del paese. Un monu-mento con una storia straordinariache sorge in un autentico paradisodei vacanzieri con spiagge inconta-minate e bianchissime ed un marecolor smeraldo, niente da invidiare aiparadisi tropicali dall’altra parte delpianeta. Il Comune ha avviato già datempo un ambizioso programma direcupero delle vecchie carceri. Eccoallora che la casa del direttore, lestalle dei cavalli ed un’intera ala del-l'antica colonia penale stanno cono-scendo una nuova vita, non certocome luogo di sofferenza ed espia-zione ma come fulcro di un paeseche crede nello sviluppo turistico egioca le sue carte in questa direzione.Addirittura un teatro all’aperto stasorgendo laddove i carcerati portava-no al pascolo gli animali della colo-nia. «La vecchia colonia penale –spiega il sindaco Quintino Sollai – èuno dei simboli del nostro paeseaccanto ad un ambiente naturale

d’una bellezza senza eguali. In unaparola, è la nostra storia, per questoogni anno riproponiamo la mostra ele varie iniziative collaterali». La sfidaora è il recupero dell’intera struttura,per il quale il Comune è disposto adinvestire molti danari. Un luogo affa-scinante, testimone muto di un pas-sato lontano, la colonia penale. Bastachiudere gli occhi per un attimo perimmaginare quello sbarco avvenutosulla spiaggia di Cala Sinzias nel lon-tano 1875: trenta forzati del bagnopenale di San Bartolomeo e la scortadi sette guardie carcerarie, i pionieri,in pratica della colonia. Un nome sututti: Enrico Cicognani, ispettore delMinistero dell’Interno, colui che era

stato incaricato di fondare la nuovastruttura carceraria, nella quale idetenuti avrebbero dovuto espiare lapena svolgendo lavori prettamenteagricoli. Fu una delle più grandi colo-nie penali d’Italia, e ospitò migliaia dipersone fino al 1955, anno in cui fudefinitivamente chiusa. Già l’annodopo la fondazione ospitava trecentocarcerati ed erano operativi la fale-gnameria, le officine di fabbri e dicarpentieri e persino un’infermeria.Non era facile la vita di quegli uomi-ni. La loro opera fu dura e allo stessotempo utilissima, visto che vastearee vennero bonificate assestandoun colpo decisivo alla malaria cheimperversava sulla zona.

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Sarrabus-Gerreivacanze su misura

Profilo. I punti di forza della nostra zona

Un territorio che racchiude in séla limpidezza del mare, lo splen-dore della campagna, il fascinodella macchia mediterranea,l’ospitalità della gente, l’efficien-za dei servizi, le opportunità divivere una vacanza da sognoimmersi nella natura, nel relax,con la possibilità di praticaresport e di divertirsi. Questo è ilSarrabus-Gerrei. Spiagge fini ebianche, mare cristallino, climamite rinfrescato dal vento dimaestrale, montagne e ambienteincontaminato, questi i puntiforza che ogni anno attiranomigliaia di turisti. La zona com-prende i comuni di Muravera,Villaputzu, San Vito, Castiadas,con le relative località balneari.Ad essi si aggiungono Villasimius,paese ad alta ricettività turistica,situato fra Muravera e Cagliari,Sant’Andrea Frius, Goni, SanNicolò Gerrei, i paesi situati nellaparte più interna del territorio.Immagini, profumi e suoni chearrivano fino al profondo dell’ani-ma: agrumi dall’aroma e daisapori incomparabili, pesce fre-schissimo, bottarga, maialettoallo spiedo, il mirto. E poi le lau-

neddas, i tipici strumenti musica-li della zona, costruiti con cannepalustri con tecniche custoditegelosamente. Tutto questo è ilSarrabus-Gerrei. Un territoriodove trovare storia e cultura mil-lenarie, nuraghi, muti testimonidell’antica civiltà della Sardegna,menhirs, torri costiere, ma anchespiagge e mare cristallino come aFeraxi, Murtas, Capo Ferrato,Torre Salinas e Villasimius dove èpresente un’area marina protettanella località di Capo Carbonara.

Castiadas: le vecchie carceri

Page 26: La Voce del sarrabus

Costa Rei, i segreti del consorzio«Congiu è arrivato molto dopo»

Il caso. Angelino Farci è stato il primo presidente: «Era il 1985 e allora si lavorara davvero». Alla guida anche l’attuale sindaco Fanni

di Gianni Agus

Il consorzio turistico di Costa Reiprova ad innescare la prima, la secon-da e anche la terza per ripartire dopol’era Congiu, presidente negli ultimidieci anni. Un consorzio, però, che eravivo e operativo ben prima del due-mila. A ricostruire la storia dell’ente èAngelino Farci, ex capogruppo in con-siglio comunale e primo presidentedel consorzio: «Il Consorzio – spiega –è nato nel 1985, grazie a una decinadi soci. Una storia lunga fatta di moltiatti concreti più che di visite allefiere». Nessuna polemica, ci tiene aprecisare Angelino Farci, ma in qual-che modo qualche frecciatina arriva:«Alla fine degli anni ottanta abbiamocombattuto per far decollare il consor-zio turistico pulendo le strade, piaz-zando i cartelli indicativi della località,organizzando mostre ed eventi digrande richiamo». Fra le tante la sagradell’arrosto, la sagra del pesce, quelladel gelato al miele, la mostra sullafauna sarda curata da Mauro Murru,gare ippiche, la lotta ai topi con unaspesa di oltre tre milioni di lire. Molticartelli che adesso indicano la localitàdi Costa Rei sarebbero stati piazzati,nel 1986, dalla coppia Angelino Farci –Saverio Onano, oggi grandi rivali inambito sportivo.

Il primo consorzio col nome “CostaRei” sarebbe nato ancor prima del1985. Fra i componenti l’attualeimprenditore Peppino Deiana. Ma ènel 1985 che prende forma l’attualeente. I soci sono una decina. Ne fannoparte, oltre al presidente Farci, SaverioOnano, Angelino Piludu, ClaudioConcas, Gerardo Madeddu, la signoraAdele, Ladinetti, Vittorio Piras eAlessandro Scanu. Ad Angelino Farcisuccesse l’attuale sindaco di Muravera,un allora giovanissimo Marco Fannifresco di laurea in legge. Un anno opoco più per poi passare il timone adun altro grande presidente, RaffaeleAliberti: «È stato – racconta AngelinoFarci – un presidente eccezionale, gra-

zie a lui il consorzio arrivò a contareoltre cento soci». Da parte del primopresidente, insomma, una piccola tira-tina d’orecchie «all’amico GiorgioCongiu che – ci scherza su – io ho sem-pre preceduto, sia come presidenteche come capogruppo in consiglio».Alla fine anche un suggerimento perl’attuale amministratore: «Si adoperi –ha concluso Farci – per far riaprire queltratto di via Speranza che sta suscitan-do diversi malumori».Da un mese la guida del consorzio

turistico Costa Rei è passata al giova-ne Marco Farci. Il primo obiettivo èconquistare nuovi soci e toccare dinuovo punta cento, come durante l’erafelice di Aliberti.

SARRABUS Settembre 2010La Voce del S@rrabus26 0709931481 - [email protected]

Un fenicottero rosa ferito è statosoccorso a Colostrai grazie all’in-tervento del centro di educazioneambientale di Muravera. Lo splen-dido volatile, con un’ala spezzata,è stato recuperato dopo unasegnalazione e alcune ricerche abordo di un gommone alle qualiha partecipato anche il bagninodella postazione di Colostrai MarcoNibbio. Ferito e nervoso, il fenicot-tero è stato immobilizzato con unacamicia e consegnato al corpoforestale che ha poi provveduto atrasportarlo presso il veterinario.Nella foto il momento del recupe-ro e, sulla destra, l’esperto natura-lista Mauro Murru.

TURISMO

MURAVERA

Fenicottero rosasoccorso e salvato

Lagune aperte a tutti. Per la primavolta le zone umide di Colostrai eFeraxi saranno aperte contempora-neamente a tutti. L’appuntamento èper sabato 11 settembre ed è statoorganizzato dalla camera di commer-cio di Cagliari in collaborazione con ilcomune di Muravera. La manifesta-zione inizierà alle 9.30. Appena ter-minata l’escursione, attorno alle 12,verrà servito un aperitivo tra semprein laguna. Subito dopo un pranzo abase di pesce preparato dalla coope-rativa dell’Ostello di San Priamo.Infine alle 17 presso la piazza Europadi Muravera degustazione di prodottitipici e animazione con gli asinelli.Per informazioni tel 3465810124.

L’11 settembre a Colostrai e Feraxi

LAGUNE APERTE

Page 27: La Voce del sarrabus

Un viaggio nella memoria del carcereun libro e foto per la vecchia colonia

Novità. Un volume sulla vita quotidiana dei detenuti nell’antica struttura penitenziaria del paese

A 135 anni dall’arrivo dei primidetenuti in quello che venivachiamato il “Satto” di Castiadas,tre castiadesi, profondamenteinnamorati della storia del pro-prio territorio, hanno deciso chetutto il materiale raccolto neglianni e tutti i documenti, compre-se tantissime foto, riguardanti laColonia Penale di Castiadas,sarebbe dovuto diventare patri-monio di tutti.In che modo? Semplicemente

scrivendo e pubblicando un libroche racconta la storia del territo-rio dalle incursioni dei piratiBarbareschi fino all’arrivo, nel1875, dei primi detenuti in quel-la che sarebbe diventata la piùimportante Colonia Penale a can-celli aperti non solo d’Italia, mad’Europa.Il libro, dal titolo “Castiadas– in

una sera d’inverno una voce sus-

surrò: Parla di noi…” tratta l’ar-gomento relativo alla ColoniaPenale ed in generale al sistemacarcerario utilizzato a Castiadascercando di usare la sensibilità el’umiltà necessaria per poteraffrontare il discorso della “con-danna” non dimenticando e nonsminuendo quello che fu il terri-bile e faticoso lavoro dei detenu-ti condannati ai lavori forzati.Viene pertanto raccontata la

vita quotidiana dei detenuti, ilsistema di vita all’interno dellaColonia Penale, le varie mansioniattribuite ai detenuti con partico-lare riguardo a quella che fu l’at-tività produttiva all’interno deidistaccamenti, senza dimenticarel’aspetto più umano quindi latutela della salute del detenutoe, non meno importante, il rap-porto personale tra condannato eguardia carceraria, tuttavia non

vengono tralasciati i sistemi dipunizione applicati in caso didisobbedienza al regolamentointerno. Il progetto nasce dal desiderio

da parte dei tre castiadesi diconoscere la storia del proprioComune e di poter consentire achiunque lo desideri la condivi-sione di una storia comune, affa-scinante e toccante. Il libro scritto da Simona

Vargiolu, Anna Palita e MauroEnrico Vargiolu è stato pubblicatoa cura e a spesedell’Associazione CulturaleMemento con sede in Castiadased è stato presentato il 16 mag-gio 2010 presso la SalaConsiliare del Comune diCastiadas. Si trova in venditapresso il Museo della ColoniaPenale e presso la Cartoleria “LaCoccinella” di Olia Speciosa.

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Page 28: La Voce del sarrabus

Nasce l’associazione “Misericordia”Per questo mese è prevista l’elezione dei membri del direttivo

Muravera. Lo scopo è quello di assistere famiglie e persone in difficoltà, una realtà in aumento anche nel Sarrabus

di Giancarlo Cuccu

Tra le tante realtà associazionisti-che presenti nel territorio sarrabe-se, annoveriamo un nuovo sodali-zio che si è appena costituito.Fortemente voluta da alcune per-sone già da tempo impegnate nelvolontariato, il desiderio si è tra-sformato in realtà grazie al fertileterreno che si è trovato nel propor-re il progetto a Don Emilio Manca,parroco di Muravera. È nata cosìl’Associazione di Volontariato“Misericordia”.Quella appena costituita a

Muravera non è altro che una delletante “filiari”, sparse per l’Italia. Ilmovimento è in assoluto il più lon-gevo in campo nazionale. Infatti lasua origine risale al X-XI secolo. Laprima Misericordia, quella diFirenze, fu costituita nel 1244anche se la prima traccia documen-tale risale al 1321. Siamo quindi inpieno medioevo e proprio in quelprimo documento rinvenuto, vi erariportata una nota relativa alla“messa in pace” tra Guelfi eGhibellini. In quel periodo sorseroquindi le prime forme di partecipa-zione dei cittadini alla vita dellacomunità che presero il nome diconfraternite ed assunsero unaidentità più definita con le seguen-

ti tipologie:le confraternite dei Penitenti, che

pongono la loro impostazione sulrigore e sulla necessità del penti-mento e della penitenza;le confraternite di Mestiere, che

uniscono attorno al culto del santopatrono i membri di una stessaprofessione, prestando agli associa-ti i servizi di “mutuo soccorso”;le confraternite di Beneficenza

che, costituite in tante regioni ita-liane, si occupano prevalentemen-

te della pratica della carità, offren-do specifici servizi di assistenza,gestendo ospedali, curando lasepoltura dei morti e tanto altro.In tempi moderni le

“Misericordie” sono conosciute pre-valentemente per il servizio cheprestano agli ammalati, agli anzia-ni e a tutti coloro che avesseronecessità di aiuto a prescinderedalle condizioni fisiche e mentali. Ilservizio avviene attraverso duetipologie di opere: quelle spirituali

e quelle corporali. Come si trovascritto sul sito dell’associazione, leopere spirituali consistono nel met-tersi a completa disposizione del-l’altro consigliando i dubbiosi, inse-gnando agli ignoranti, ammonendoi peccatori, consolando gli afflitti,perdonando le offese, perdonandopazientemente le persone molestee pregando Dio per i vivi e per imorti. Le opere corporali si traduco-no invece nel dar da mangiare agliaffamati, dar da bere agli assetati,

vestire gli ignudi, ospitare i pelle-grini, curare gli infermi, visitare icarcerati e seppellire i morti. Per quanto possa apparire anor-

male le opere delle quali le“Misericordie” si occupano, sonoattualissime nel Sarrabus. Tantepersone e altrettante famiglie vivo-no in assoluta precarietà anche nelnostro territorio. Sono parecchi glianziani e gli ammalati sofferentiche hanno bisogno di essere aiuta-ti. È stato quindi necessario istituireuna realtà di volontariato che senzasecondi fini e senza lucro, sia diappoggio alle diverse istituzioninella risoluzione dei problemi col-legati alla sofferenza dell’individuo.Durante le prime due riunioni

che si sono tenute a Muraverapresso l’Oratorio “Madre Teresa diCalcutta” nello scorso mese di ago-sto, ed alle quali hanno partecipatoautorevoli membri della“Misericordia” sarda, i promotoridell’iniziativa hanno presentato ilprogetto ai convenuti che si sonodichiarati da subito entusiasti. Nellaprossima riunione prevista neiprimi giorni di settembre, si eleg-geranno i membri del direttivo e siinizierà a lavorare. Un’altra impor-tante realtà associazionistica saràquindi ben presto a disposizionedell’intera comunità sarrabese.

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VOLONTARIATO

Page 29: La Voce del sarrabus

50 volontari al servizio della gentel’impegno della Prociv Castiadas

In azione anche in Abruzzo. L’associazione agisce in stretta sintonia con la Protezione Civile Nazionale

di Stefano Galdi

In un territorio continuamentesoggetto ad alluvioni ed incendiboschivi, trova sbocco l’idea diSandro Murtas, cinquantenne,pescatore, di costituire un’asso-ciazione di volontari che possafronteggiare simili calamitànaturali. Ed è proprio nel maggio2004 che 16 persone si riunisco-no, costituendo la PROCIVCastiadas, meglio conosciutacome Associazione Nazionale“Santa Giusta”. Murtas ne rivestesubito la carica di presidente,coadiuvato dal suo vice GianniMurgia, dal segretario GiuseppeArenzulli e dai consiglieriMassimiliano Fa, Matteo Murtas,Claudio Murtas e Maria ElenaMascia. A tutt’oggil’Associazione cresce notevol-mente con 47 soci operativi alsuo attivo.LE ATTIVITÀ. Oltre all’attività in

caso di gravi calamità, trova fon-damento quella della ricerca didispersi in montagna, salvamen-to a mare, assistenza durantemanifestazioni. Particolare rile-vanza viene data però all’assi-stenza durante pubblici intratte-nimenti in piazza, specialmentenel periodo estivo, dove il mag-

giore afflusso di popolazionerende indispensabile il serviziodi vigilanza e di sicurezza,soprattutto per quanto riguardale attività antincendio.

I MEZZI E L’EQUIPAGGIAMENTO.Sin dalla sua costituzione, laPROCIV Castiadas ha operato intutti i settori di competenza, conl’impiego di due mezzi antincen-

dio tipo autobotte e tre del tipofuoristrada, veicoli utilizzati inte-ramente per interventi in zoneimpervie e disagiate. Ognivolontario, dotato di idoneoequipaggiamento antincendio, èin grado di assolvere ai compitiassegnatigli, di fronte alle esi-genze che di volta in volta si pre-sentano.

GLI OBIETTIVI. I quasi cinquantavolontari di Castiadas, sono alcompleto servizio della popola-zione sarrabese e non solo.Anche a livello nazionale, astretto contatto con la ProtezioneCivile Centrale. La loro opera si èconsolidata anche oltre mare,nel 2009 in terra d’Abruzzo con ilviolento sisma che ha sconvoltol’intera nazione; la tremendaalluvione di Capoterra e nelMedio-Campidano nel 2008.L’ultimo intervento eclatante, loscorso luglio, avvenuto aMuravera con il vasto incendioche ha scosso l’intera cittadinacon la vegetazione completa-mente devastata dalle fiamme.Cercando di dare sempre ilmeglio, l’Associazione, dice ilpresidente Murtas, si prodigaper il bene comune, soprattuttodinanzi alle difficoltà della popo-lazione, anche se nel primoperiodo in cui ci siamo trovati adoperare abbiamo dovuto con-frontarci con lo scetticismo diquelle persone che intravedonosempre un profit in coloro chesenza spreco di energie e dirisorse umane, cercano di incen-tivare quei sani principi dellasolidarietà e dell’aiuto verso ilprossimo.

SOCIALESettembre 2010 La Voce del S@rrabus 290709931481 - [email protected]

VOLONTARIATO

SAN VITO

Banco alimentarein soccorso dellefamiglie più deboliNel 2008, si costituisce nel con-

testo comunitario della Parrocchiadi San Vito, il Banco Alimentare diSolidarietà Parrocchiale, per assi-stere le famiglie sanvitesi in diffi-coltà economica. Distribuendo generi di prima

necessità, i volontari non si limi-tano al solo sostegno materiale,ma anche morale, portando unaparola di conforto ai sofferenti.L’Associazione cresce, operandoanche al di fuori del comune diSan Vito, senza campanilismi. Pian piano il Sodalizio si espan-

de, giungendo nel 2010, quandoal suo interno vengono introdottinuovi servizi di volontariato,come lo sportello d’ascolto psico-logico e legale, cambiandone ladenominazione in Associazione“Charitas et Amor”. La sede dell’Associazione è

presso l’Oratorio Parrocchiale diSan Vito in piazza Chiesa ed èaperta il martedì dalle ore 16 alleore 18. (s.g.)

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Nel Sarrabus sbarca il cinema d’autoreregista maceratese cerca attori locali

L’intervista. Massimo Potenza sceglie i luoghi della sua infanzia per girare il suo prossimo film ambientato negli anni ‘70

di Marta Solinas

Sguardo acuto e disincantato.Massimo Potenza nutre un grandeamore per la Sardegna dove hatrascorso una parte della sua vita,passione che lo ha portato adeleggere il nostro Sarrabus teatrodel suo prossimo film. Maceratesedi nascita e sardo d’adozione,Potenza è un piccolo produttoreindipendente che ha scommessosul cinema d’autore.

Spesso capita che una personanasca con la passione per il cine-ma e per il teatro, anche per lei èstato così?No, veramente è nato tutto

quasi per gioco, ad una festa hoincontrato Valentina Capecci, l'au-trice di “Una vita normale” e diun'altra commedia che abbiamogirato insieme che si intitola “Duedonne e un delitto”. È stata lei atrasmettermi la mania di fare film.Lei del resto è una stimata autricee sceneggiatrice, con un ricchissi-mo curriculum sia nel cinema chein televisione e si è fatta conosce-re soprattutto per aver lavoratonelle serie “I Cesaroni” e“Caterina e le sue figlie”, delquale ha curato i dialoghi e la sce-neggiatura.Ha avuto altre esperienze lavo-

rative nel campo cinematograficoprima dell'incontro con ValentinaCapecci?No, salvo un'esperienza in 3D,

ma niente di così impegnativo. Hodovuto riprendere a studiare,soprattutto sceneggiatura, foto-grafia e strumentazione luci.Infatti, utilizziamo la tecnologiadigitale che ci permette di averedei premontati giornalieri dellascenografia. Il fatto che il film siaambientato negli anni ‘70 - ‘80significa che le scene vanno giratein costume e questo crea degliincovenienti da non poco. Il pre-montato ci permette di corregge-

re gli errori senza dover ricostruiretutta la scena. Un regista devetenere d'occhio tanti dettagli equindi ecco la necessità di rimet-termi sui libri.Parliamo del film.Si intitola “Una vita normale”. È

un mediometraggio in costumeche durerà orientativamente 60minuti. Attraversa la Sardegnasud-orientale sociologicamente,storicamente e paesaggistica-mente. Un ruolo delicato sarà rico-perto dalla scenografia, dai costu-mi e dal trucco che saranno affida-ti alle mani esperte della compa-gnia teatrale “La Forgia” e in par-ticolare alla bravura di GiorgioMattana per la sceneggiatura e diAnnalisa Piras per i costumi e iltrucco. Sono già tutti all’opera.Sono, infatti, già impegnati nellostudio dei vari periodi storici perl'adattamento e la vestizione delfilm, ambientato in tre periodi

diversi: gli anni '70, '85 e metà'90. Le riprese verranno effettuatenella zona tra Villasimius eVillaputzu, con particolare interes-se per il parco dei Sette Fratelli eil parco Marino di Villasimius.Sono previste riprese aeree esubacquee di cui si occuperàAlessandro Pettinau del CentroImmersioni Sardegna a Costa Rei. Come mai ha scelto di

ambientare il film proprio nelSarrabus?È mia intenzione valorizzare il

territorio dove ho vissuto a lungocon la mia famiglia. Il racconto èuna storia universale che si adattaperfettamente al territorio incon-taminato del Sarrabus. Altro ele-mento di valorizzazione è sicura-mente la musica, affidata al cono-sciuto Alberto Sanna con la consu-lenza dell'esperto Salvo Nicotra.Anche le famosissime Launeddasavranno una parte notevole nelle

musiche del film. Inoltre, nonmancheranno certamente le bat-tute in sardo che lo storico edesperto linguista Francesco Sardometterà in scena. Di che cosa tratta la storia?La storia, benché sia una com-

media sentimentale, ha degli ele-menti fortemente drammatici chescaturiscono dal fatto che il prota-gonista è affetto da una sindromerarissima e purtroppo, come spes-so accade, ha la sventura di nasce-re e crescere in un contesto pove-ro e isolato. Anche il periodo stori-co complica la situazione del pro-tagonista, in quanto non sembrasufficientemente attento agli han-dicap.Non vogliamo svelare troppi

dettagli del film, ma abbiamodetto che il protagonista soffre diuna malattia poco conosciuta. C'èqualche collegamento con il terri-torio sarrabese?

No assolutamente. La sindromedel protagonista è molto rara eslegata dall’appartenenza territo-riale. Si è usata questa malattiaper mettere in evidenza gli effettidell'ignoranza sui diversamenteabili, che è un altro dei nodi cardi-ne del racconto. La scelta delluogo, invece, è ricaduta su unposto piccolo e abbastanza isola-to, soprattutto nel periodo storicoa cui si riferisce. Quegli anni stori-ci sono stati un escamotage usatoper semplificare lo svolgimentodella trama. Per esempio, in que-gli anni era molto difficile che undottore di paese fosse in grado diriconoscere i sintomi di una malat-tia così particolare. E ovviamentec'è il valore affettivo che mi lega aquesti posti della mia infanzia. Unultimo motivo, non meno impor-tante degli altri, è sicuramente ilfatto di voler contribuire a valoriz-zare il territorio e aiutare le azien-de che collaboreranno con noiprima e durante i mesi di registra-zione.Cosa intende? Il progetto è ancora in via di svi-

luppo, ma sicuramente ci teniamoa collaborare con le aziende dellazona, nella buona e molto proba-bile speranza di ottenere dei rico-noscimenti ai vari festival indipen-dentisti ai quali intendiamo parte-cipare. Questo porterà sicuramen-te un riscontro economico sia perla visibilità che si ripercuoterà sulterritorio, sia per le aziende che ciavranno dato fiducia e avrannoinvestito nel film. A proposito,prossimamente saranno apertianche i casting per il film e ovvia-mente stiamo cercando attori delposto, quindi chiunque sia interes-sato non esiti a contattarmi.Aspettando l'inizio delle riprese,

non ci resta che augurare buonafortuna a Massimo Potenza e atutti i suoi collaboratori e ringra-ziarlo per la sua disponibilità e

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IL PERSONAGGIO

Massimo Potenza

Page 32: La Voce del sarrabus

Porto Corallo, l’eterno rebusdivertimento o sano riposo?

Botta e risposta Un lettore: «Cerchiamo di promuovere il nostro territorio»

È stato veramente sconcertanteleggere polemiche sul villaggio diPorto Corallo. Come sappiamobene la Sardegna è una localitàturistica e come tale deve offrireal turismo qualche attrattiva dimodo che questo possa essereincentivato, anche perché comesappiamo altrettanto bene l’attivi-tà turistica è un’importante risorsaeconomica per la nostra regione.Nello specifico tali attività nellastagione estiva si concentranonelle zone di mare. Costa Rei,Villasimius e anche Porto Corallo,benché nella stagione 2010 l’af-flusso sia notevolmente diminuitoe i villeggiatori presenti siano perla maggior parte sarrabesi. I moti-vi di tale diminuzione sono diver-si, tra questi vi è anche il fatto chela nostra zona purtroppo offresempre meno svaghi, soprattuttoper le fasce d’età medie.

Un turista oltre al riposo e almare vuole divertirsi. Se noi conti-nuiamo a eliminare quel poco cheresta del villaggio turistico di PortoCorallo relativamente alle seratedi musica che tanto disturbanoalcuni residenti, chi mai vorràvenire a farsi una vacanza nelladesolazione che queste personepolemiche reclamano?Diventerebbe una meta turistica

per anziani pensionati. Non si puòessere egoisti fino al punto dapretendere la cessazione delleattività musicali che ovviamenteavrà ripercussioni sugli arrivi al vil-laggio e sulle tante altre attivitàeconomiche che in questa stagio-ne dipendono quasi esclusiva-mente dal turismo come ristoran-ti, pizzerie e bar. Se non si soppor-tano questo genere di cose mi

sembra chiaro che non si è fattiper stare in un luogo di questotipo, e magari sarebbe meglioavere una casa in montagna inmezzo al verde e alla quiete.Cerchiamo di promuovere il nostrobellissimo territorio e fare in modoche la nostra zona non si spengama torni a essere una meta ambi-ta di mare, riposo e divertimento.

Un lettore - San Vito

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LA POLEMICA

Vi scrivo in relazione all'articolosu don Elvio Puddu, pubblicato nelnumero di agosto. Mi preme ricor-dare l'azione degli altri parroci,suoi predecessori a San Vito.

Don Nino Zuncheddu, parrocodal 1996 al 2002, ha dato tantoper il centro sarrabese. Basti pen-sare al gruppo Scout, alle tanteiniziative per i giovani, ma fonda-mentalmente, si deve a lui il pro-getto dell’attuale oratorio parroc-chiale “Casa di Nazareth”.

Don Gigi Zuncheddu, dal 1990 al1996, ha lasciato all’interno dellachiesa Sanvitese, tanti lati positi-vi, soprattutto nei confronti diquei nuclei familiari disagiati, aiquali non ha mai negato il suocaritatevole aiuto.

Don Giuseppe Pes dal 1973 al1990. A lui si deve l’edificazionedella chiesa di Santa Barbara,imponente struttura architettoni-ca, tanto cara ai Sanvitesi.

Una lettrice - San Vito

«Ricordiamocianche deglialtri parroci»

San Vito

LA PRECISAZIONE VILLAPUTZU

Murtas apagamento,una vergogna

Mare e polemiche

Trovo assurdo che il Comune diVillaputzu abbia avuto queta bellapensata dei parcheggi a paga-mento a Murtas. E’ grottescopagare per parcheggiare la mac-china in mezzo alla macchiamediterranea, senza custodia, nèservizi di alcun genere.Altrettanto ingiusto poi pretende-re il pedaggio dai cittadini diMuravera, San Vito e Castiadas enon far pagare quelli di Villaputzu.È un metodo sbagliato, non si pro-muove in questo modo il turismoin una zona come la nostra. Aparte il fatto che certe cose comequelle ammesse dal presidentedella cooperativa, come l’aver col-locato sbarre per impedire il pas-saggio in certe zone di Murtas perfar si che le auto transitino per ilparcheggio a pagamento, è unabuso bello e buono. Le autoritàcompetenti dovrebbero interveni-re e sanzionare certi fatti.

Un lettore - Muravera

La spiaggia di Porto Tramatzu e sullo sfondo il villaggio di Porto Corallo

Page 33: La Voce del sarrabus

“Nam”, armonia e spiritualitàecco il nuovo lavoro di Mario Massa

Il cd. Il trombettista cagliaritano propone anche nel Sarrabus la sua recente creazione ispirata dalla ricerca della felicità

di Erino Poli

In occasione della XXV edizionedel festival “Ai confini traSardegna e Jazz” di S. Anna Arresi,abbiamo incontrato e posto alcunedomande al trombettista MarioMassa sulla sua variegata carrierae sul suo percorso musicale. Cosa ti hanno dato dal punto

di vista umano e professionalele numerose collaborazioni conaltri musicisti?All’interno di qualsiasi gruppo il

problema sta sempre nell’adottarel’atteggiamento giusto, sia quandosei carico che quando sei giù. Nonbisogna mai dimenticare cheognuno fa quello che può e quelloche sa fare. Le collaborazioni mihanno insegnato a immaginaremeglio il suono che un gruppo puòprodurre. Per esempio ora sto cer-cando di organizzare un quartetto,con Matteo Carrus al piano, con cuisuono da sempre, Manolo Cabras,bassista sardo che vive a Bruxellese con il californiano Z’Ev alle per-cussioni. Ho scelto questi musicistiprima di tutto perché mi piace ilsuono che insieme possiamo tirarfuori e poi perché sono belle per-sone. Manolo quando suona ha unatteggiamento di sfida e sa crearetensione emotiva. Matteo invece

cerca sempre di armonizzare tuttocon dolcezza. Z’Ev poi suona oltre.In un gruppo si creano semprediversi piani di suono, un po’ comeaccade nella vita. Io sento la musi-ca come la vita: un continuo eser-cizio al dialogo. Qual è la tua esperienza come

direttore artistico del festival dimusica e arti di confine(Kontakte)?Quando i grandi arrivano in

Sardegna, hanno già il calendariopieno di appuntamenti per i pros-simi anni ed è molto difficile chenascano collaborazioni. Nel passa-to succedeva anche che gli orga-nizzatori ti chiamassero da parte eti dicessero che dovevi pagare sevolevi suonare con artisti impor-tanti. L’idea del festival è nataproprio per lanciare i musicistisardi e creare un centro di azioneculturale. Di fatto, il festival, è

anche una fiera perché arrivagente da ogni luogo e coinvolgeartisti a livello mondiale. Adessocomunque la situazione è cambia-ta e anche i musicisti sardi sonoriconosciuti e valorizzati. All’inizioabbiamo ottenuto cospicui finan-ziamenti dalla Regione ma orasono ridotti all’osso e abbiamoveramente due lire. Come è nato il tuo nuovo

album “Nam”?“Nam” è un termine che deriva

dal sanscrito e significa dedicare.E’ l’inizio del mantra che recitoogni giorno: “Nam myoho rengekyo” (apro la mia vita alla felicità).Sono buddista della Soka Gakkai equesto album è una prova concre-ta degli effetti della mia pratica.Prima di registrare il disco ho tra-scorso qualche mese in Messico:desideravo riacquistare la mia luceinteriore. Nel deserto in mezzoagli Uccioles (popolo che vive trale montagne della Sierra Madre)ho fatto un patto col sole. Sonotornato con in testa un progettomusicale un po’ confuso. Poi hofatto un concerto e misticamenteil risultato è stato sorprendente,ben superiore alle mie aspettati-ve. La produzione discografica haritenuto molto interessante il miolavoro, mi ha seguito passo passo

e ha inserito il CD in catalogo.C’è un maestro di riferimento,

un’artista a cui t’ispiri o ti seiispirato in particolare?Scherzando dico sempre che è

tutta colpa di Massimo Palmas,che quando ero ragazzino organiz-zava al teatro Massimo i primifestival jazz in Sardegna, dovesono passati tutti i grandi. Fin dabambino ho sempre desideratofare il musicista e quando ho vistoDon Cherry e Lester Bowie suona-re ho detto: lo voglio fare anch’io.Ho iniziato a studiare molto, alpunto che anche in famiglia sonorimasti stupiti dalla mia dedizionee dalla mia volontà, perché daragazzo ero un viaggiatore, unvagabondo difficile da gestire.Quando frequentavo l’accademiadelle arti di Roma vivevo in uncentro sociale, dove la domenicanon potevo studiare, allora man-giavo solo due gelati, perché nel-l’oratorio non c’era altro da man-giare e andavo a Rebibbia, all’ulti-ma fermata del metrò. Poi il lune-dì avevo lezione con un grandissi-mo maestro dell’orchestra RAI:Sandro Verzari. Fare il musicistacol cuore non è facile, è una vitafatta anche di sacrifici e di nottipassate su divani. Però ogni gior-no la riscelgo.

Tutte le camere con

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MUSICA

Il musicista Mario Massa (Foto: Giampiero Melis)

Page 34: La Voce del sarrabus

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Page 35: La Voce del sarrabus

Gelato, la fresca voglia dell’estatetutti i segreti di questa prelibatezza

Cibi di stagione. Ha cinquecento anni e non li dimostra: in Italia si consuma dal Rinascimento

di Francesca Dominici

Ha oltre cinquecento anni, manon li dimostra. La sua origine ècontroversa,c'è chi ne fa risalire lanascita ad Alessandro Magno, ec'è chi dice che furono invece gliEgizi mentre in Italia la nascita delgelato risalirebbe nelRinascimento. Il gelato rappresenta un prota-

gonista assoluto in estate, colora-to, dolce, dai mille gusti e dallemille forme. La composizione deidiversi tipi di gelato è molto varia,l'apporto calorico per 100 g di ali-mento oscilla dalle 140 - 300calorie; è un alimento con un buoncontenuto di proteine ad alto valo-re biologico, quelle derivanti dallatte e spesso anche dall'uovo;proteine ricche di aminoacidiessenziali indispensabili per la sin-tesi proteica, facilmente digeribilied assimilabili. Il contenuto lipidi-co è rappresentato da grassi dibuona qualità, principalmenteprovenienti dal latte. Lattosio esaccarosio sono i due zuccheri piùrappresentativi con un contenutototale intorno al 20-25%. Tali zuc-cheri sono di pronta utilizzazione,ossia sono a rapido assorbimento,per questo il suo consumo è indi-cato nell’età evolutiva, nella vec-

chiaia e negli sportivi. Il gelatoapporta buone quantità di micro-nutrienti (Vitamine e Sali minera-li) in particolare la vitamina A eB2, infine il calcio e fosforo. Ilgelato più ricco di grassi è quelloalla panna. Considerando che ognigrammo di lipidi apporta 9 calorie(più del doppio rispetto a zuccherie protidi), i gelati ricchi di pannasono i più calorici. Esistono in com-mercio anche gelati preparati conlatte di soia, indicati per soggetticon ipercolesterolemia o conintolleranza al lattosio. Anche perchi segue una dieta ipocalorica, il

gelato può rappresentare un'otti-ma soluzione, sia come sostituzio-ne di un pasto, sia come spuntinopomeridiano. Se sostituisce unodei due pasti principali è opportu-no scegliere un gelato più ricco, siacome composizione che comequantità; è necessario che apportialmeno 300 calorie che sonocomunque molto meno di quellecontenute in un normale pasto. Seinvece si utilizza come spuntino ametà pomeriggio meglio scegliereun gelato a contenuto calorico piùbasso , circa 120 calorie nel casodel gelato industriale che è dotato

di etichetta nutrizionale, nel casodel gelato artigianale, va scelto ilcono più piccolo alla frutta. È unalimento molto gradito ai bambi-ni, è gratificante ed inoltre appor-ta importanti nutrienti utili perl'accrescimento; può essere unabuona alternativa al pasto, omeglio una valida merenda,soprattutto per i bambini inappe-tenti. Se il bambino invece presen-ta un eccesso di peso, il gelato allafrutta rappresenta una validaalternativa allo spuntino pomeri-diano. Il gelato è un'ottima solu-zione per chi presenta problemi di

masticazione grazie alla sua consi-stenza soffice e cremosa. Questo èvalido soprattutto per gli anzianiche presentano un quadro di mal-nutrizione senile con carenza diprincipi alimentari essenziali.Ottimo in casi di tonsillectomia odi altri interventi del cavo orale.Per quanto riguarda le controindi-cazioni legate all'assunzione delgelato, in quanto il freddo stimolail riflesso gastro-colico e l'attivitàmuscolare dell'intestino tenue. Di conseguenza il gelato è da

sconsigliare ai soggetti che soffro-no frequentemente di diarrea e dicolon irritabile anche se questodisturbo può variare da soggetto asoggetto. I gelati a base di ciocco-lato, uova, panna, stimolanoanche l'attività della colecisti equindi possono dare dolore insede epatica e provocare colichenei portatori di calcoli alla cistifel-lea. Anche il soggetto diabeticopuò consumare questo alimentoma in piccole porzioni. È ovvio cheil consumo di gelato da parte deldiabetico così come dell'obesodeve essere a completamentodella quota calorica giornaliera inmodo tale da non alterare il rap-porto tra proteine, grassi e zucche-ri.

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I CONSIGLI DELL’ESPERTO

Page 36: La Voce del sarrabus

Castiadas, ecco Kenneth Zeigbo Saverio Onano: «Fiducioso della squadra che abbiamo costruito»

Calcio. Mister Piccarreta lancia la sfida anche al Campionato Nazionale Dilettanti con la sua banda di ragazzi terribili

di Renzo Cuccu

Un esordio promettente inquel di Solbiate Arno e una delu-dente almeno nel risultatoseconda uscita per il Castiadastargato serie D. I ragazzi diAndrea Piccarreta varcano ilmare per affrontare il primoimpegno ufficiale di questa sta-gione che li vedrà disputare ilCampionato Nazionale Dilettanti.Avversari di turno i ragazzi dellablasonata Solbiatese.Il risultato finale dirà ancora

una volta Castiadas grazie allalotterie dei calci di rigore, madiverse incertezze accompagna-no questa prima uscita. La setti-mana dopo esordio casalingosempre in Coppa Italia, controuna delle candidate alla vittoriafinale il Portotorres. Arriva unasconfitta molto pesante nel risul-tato, un 4 a 1 che non lascereb-be troppe attenuanti. Eppure daquesta sconfitta si può raggiun-gere la certezza che il Castiadaspuò fare un buon campionato eottenere una tranquilla salvezza.La squadra che la famiglia

Onano sta allestendo ha un otti-ma base di partenza, l’ossaturache ha caratterizzato questasquadra negli ultimi anni. Sonostati confermati i portieri AndreaAsunis e Roberto Stocchi, i difen-sori Alessandro Floris, MatteoSirigu, Geppo Cabras, LeonardOrsi e il giovanissimo Luca Orrù, icentrocampisti AndreaPiccarreta, Luca Concas, TotoBruno, Matteo Maccioni,Massimo Onano e gli attaccantiMarco Dessena, Mirko Onano,Ubaldo Orrù e Umberto Festa. Aquesti si sono aggiunti i nuoviarrivati Stefano e Andrea Peanache con Gigi Brandi vanno acompletare il reparto difensivo.Antonio Puddu completa il triticodi portieri, a centrocampo il

nome nuovo è quello di MatteoAtzeni. Per l’attacco i primi arri-vati sono Nicolas Malloru eJacopo Lussu, ma in questi giorniè arrivata la ciliegina promessadal direttore sportivo GiuseppeOnano, il gigante nero KennethZeigbo. Il giocatore nigeriano,attaccante di 186 cm, vanta trepresenze nella nazionale del suopaese dove ha realizzato unarete. Dal 1995 al 1997 gioca nelmassimo campionato nigerianopartecipando a 71 partite e rea-lizzando 53 gol. Nel 1998 giocanel Venezia, ma a causa di unaserie lunghissima di infortuniriesce a giocare solo due partite.

Nel 2000 realizza 15 reti inaltrettante presenze nel campio-nato degli Emirati Arabi.Seguono negli anni L’Aquila,ancora Venezia, Belluno, PrixCamisano ed infine Villasimius.Ora il giocatore, a lungo insegui-to anche nella passata stagione,vestirà la divisa bianco verdedel Castiadas che da diversi gior-ni si allena a l’Annunziata. Con ilgruppo anche un giocatore exAlghero che la società sta valu-tando se inserire in organico, unesterno capace di insersi e gioca-re anche da seconda punta.Sarebbe un ulteriore tassello perun gruppo che può ritagliarsi uno

spazio considerevole anche in uncampionato difficile come quellodi serie D.Il tecnico Andrea Piccarreta,

nelle due gare giocate, ha prefe-rito stare in panchina per valuta-re appieno le potenzialità dellasua squadra. Alla fine i dubbi ele certezze hanno trovato riscon-tro nei pensieri del massimo diri-gente che prontamente si èmosso per dare alla squadra unsicuro punto di riferimento inmezzo all’attacco bianco verde.Un reparto che orfano diChristian Viani ha mostrato tutti ipeccati di gioventù, con l’arrivodi Zeigbo anche questi dubbisaranno fugati.Domenica 5 settembre parte il

campionato, per il Castiadassubito una trasferta piena diincognite per il blasonedell’Arzachena. Una trasferta chedovrà dire molto sulla qualità ditutta la rosa, vista la manopesante del giudice sportivo cheha inflitto due giornate di squali-fica a Luca Concas, appiedati perun turno Mirko Onano, TotoBruno e Marco Dessena. Per ilmister una formazione da inven-tare ma anche un piccolo primoesame per chi verrà chiamato incampo dal primo minuto.Sul fronte societario le parole

del presidente Saverio Onano,sembrano tranquillizzare tutte lecomponenti, il massimo dirigen-te mostra piena fiducia sul grup-po appena costituito, certo dellabontà del nucleo storico e dellavalidità dei nuovi arrivati.Intanto anche il comunaledell’Annunziata sta ricevendo gliultimi ritocchi per essere anorma con le rigide disposizioniche richiede il CampionatoNazionale Dilettanti. Oltre alletribune si sta ultimando la recin-zione esterna e le aree limitrofial campo comunale.

Il nuovo acquisto del Castiadas Kenneth Zeigbo

Fuori dalla Coppa

Usciti al secondoturno di Coppa Italiai biancoverdi si but-tano sul campionatoe alla prima gara in trasferta sul terreno di gioco della blasonataArzachena

SPORT Settembre 2010La Voce del S@rrabus36 0709931481 - [email protected]

SERIE D

Page 37: La Voce del sarrabus

di Giancarlo Cuccu

Lo scorso mese abbiamo inizia-to questa nuova serie di intervisteai protagonisti della rinnovatasocietà gialloblù, dando doverosaprecedenza al presidenteAntonello Carta. Questo mesededichiamo la “rubrica” al nuovoallenatore. Lo incontriamo pocoprima di un allenamento. Ha qual-che linea di febbre, ma per nienteal mondo rinuncerebbe a seguire isuoi ragazzi, soprattutto in questoperiodo. Stefano Senigagliesi ha45 anni ed è di Osimo, nota citta-dina delle marche in provincia diAncona. Ha giocato per pocotempo a calcio, anche se ha mili-tato in formazioni importanti.Preferisce fare l’allenatore,mestiere nel quale opera da ven-tidue anni. Tante squadre diseconda e terza serie, ma anchemolte tra i dilettanti.Particolarmente predisposto aseguire i giovani è stato tecnicodella primavera dell’Ancona,quando la squadra del capoluogodelle marche militava in serie“A”, e della primavera delCagliari. Proprio durante l’espe-rienza cagliaritana è nato un pro-fondo amore per la Sardegna: «Isardi sono spettacolosi, sono tuttiuguali e mi divertono. Si caratte-rizzano perchè sono di un’ospitali-tà invidiabile».Mister come mai Muravera?Antonello Carta! Una persona a

me particolarmente cara, checonosco da dodici anni, gli ricono-sco molto. Mi ha sempre aiutatoin ogni circostanza: vacanze, ospi-talità e addirittura acquisto casa.Non potevo dirgli di no. Mi ha pre-sentato un progetto che hoimmediatamente condiviso. Èstato piacevole sapere che nelmomento in cui ha deciso di par-tecipare a questo piano“Muravera”, ha pensato immedia-

tamente a me. E poi... in fondo,avevo una voglia matta di tornarein Sardegna.Sta iniziando a conoscere

Muravera?Muravera già la conoscevo. È un

bel paese, si sta molto bene. Lagente è cordialissima ed è qui cherisiederò durante tutto il periodoin cui allenerò la squadra.Per parlare di calcio giocato,

che modulo adotterà?Nessuno! “Modulo” è più una

parola usata dai giornalisti cheutilizzata dagli allenatori. Parlereidi sistema di gioco che si adattasempre alle caratteristiche deigiocatori che si hanno a disposi-zione. Io per esempio in avanti hoatleti come Oliveira e Nieddu edho due centrocampisti offensivi difascia come Lai e Vacca, è chiaroche dovrò lavorare considerandoquello che meglio si adatta ai gio-catori.

Il presidente le ha messo adisposizione una buona rosa?Va molto bene così. Tutto som-

mato ho a disposizione una buonasquadra. Non so esattamentequanto daranno i ragazzi, ma peradesso andiamo avanti così. Stolavorando quotidianamente sianella preparazione fisica che inquella mentale. Vedo che i ragaz-zi sono parecchio motivati e que-sto mi fa ben sperare. Vedremo infuturo se sussisterà la necessità dicambiare qualcosa. A mio parere,la società mi ha messo a disposi-zione un gruppo non male.La società, appunto...Ho constatato sempre una mas-

siccia partecipazione da parte ditutti i dirigenti, durante gli allena-menti. Sono sempre presenti alcampo, e si rendono immediata-mente disponibili per risolvereogni tipo di problema. Questo miporta a pensare che tutti hanno

voglia di fare. Un ulteriore stimoloper me, per tutto lo staff tecnico eper i giocatori.Il campionato si presenta dif-

ficile?Succede sempre così ogni qual-

volta giungo in Sardegna. Quandoallenavo il Tortolì c’era il Tempio.Noi vincevamo ma loro vincevanosempre più di noi. A prescinderedai risultati di domenica scorsa,ritengo che in questo torneo cisiano almeno tre, quattro squa-dre, Torres, Nuorese e Olbia, percitarne qualcuna, che sono netta-mente più forti, anche per quantoriguarda i potenziali economici edè quindi comprensibile che parta-no favorite. Non vi inganni quan-to accaduto domenica al comuna-le, perchè la Torres ha mostrato diessere una gran bella squadra.Mister cosa si aspetta?Mi aspetto sempre la stessa

cosa. Spero di vincere il campio-

nato. È molto difficile lo so, peròquesto è il mio desiderio. Spero dipoter dare soprattutto una identi-tà alla squadra per riuscire adaccontentare tutti, perchè tutti cidobbiamo divertire. Questo èquello che vuole il presidente maè anche quello che desideriamotutti, allenatore, giocatori e tifosiinclusi. I nostri sostenitori nellaprima di campionato hanno inco-raggiato i ragazzi per tutta la par-tita. Questo è un segnale moltopositivo. Loro ci hanno fatto com-prendere di essere al nostro fian-co, di non fare mancare l’indi-spensabile apporto. Ora spetta anoi non deludere le aspettative.Sappiamo che non possiamo vin-cere tutte le partite. Sappiamo didoverci confrontare ogni domeni-ca con formazioni altrettantomotivate. Questo non devecomunque far mancare gli stimolianzi, deve essere una ulteriorespinta per impegnarci ancor più inquesta meravigliosa avventura,considerando la cosa più impor-tante: mai venga meno il diverti-mento. Intanto il campionato è ini-

ziato...È iniziato con un risultato positi-

vo. Lo spettacolo è stato rovinatodai supporter della Torres.Peccato, avremo voluto festeggia-re questa prima vittoria con inostri tifosi in maniera diversa.Credo che alla fine non abbiamoassolutamente demeritato, anchese ci sono tante cose che con iragazzi dobbiamo rivisitare. Ilcampionato è lungo e difficile;una buona partenza è moltoimportante e la vittoria con unadelle formazioni più accreditate altitolo ci ha permesso di trascorre-re una lieta serata. Stiamo peròcon i piedi ben piantati per terraperchè una partita non dice nien-te rispetto alle tante gare chedobbiamo ancora giocare.

Muravera. Parla il nuovo tecnico della formazione giallo-blú impegnata nel difficile torneo regionale

Ecco il marchigiano Senigagliesila Sardegna e i sardi nel cuore

SPORTSettembre 2010 La Voce del S@rrabus 370709931481 - [email protected]

ECCELLENZA

Il nuovo mister del Muravera, Stefano Senigagliesi

Page 38: La Voce del sarrabus

Un Porto Corallo nuovo di zeccastrizza l’occhio al campionato

Promozione. La squadra del presidente Franco Massessi si affida alle cure del tecnico Marco Cossu per far volare i giallo neri.

di Renzo Cuccu

Buona la prima. Il Porto Corallonella sua apparizione ufficiale dellastagione 2010/2011 conquista unimportante pareggio sul campo dellamatricola Cardedu, ipotecando il pas-saggio del turno alla fase successivadi Coppa Italia. Una formazionecostruita nuova di zecca a cominciaredal tecnico Marco Cossu, un ritorno difiamma per Franco Massessi che giàalla sua prima esperienza nel mondodel calcio si volle affidare a questotecnico che fa della dedizione e dellavoro il suo credo calcistico.L’ultima apparizione di Marco Cossu

in panchina è legata alla esaltantecavalcata con il Sanluri che ha portatola squadra del Medio Campidano nelCampionato Nazionale Dilettanti.Quindi la chiamata del Porto Coralloalla quale il tecnico non ha saputodire di no di fronte al progetto giallonero. Una squadra che rispetto allapassata stagione ha tenuto in organi-co il solo Claudio Palumbo, per il restosolo novità.Dall’Argentina è arrivato Fausto

Gomez difensore, classe ‘85, nellapassata stagione a Pula, Andrea Muracentrocampista ex Fertilia, DanieleDelogu centrocampista ex Pula.Sempre dalla stessa società è arrivatola seconda punta Fabio Nuvoli,Davide Meloni ex Selargius e Nicola

Dettori dalla Torres. A questi si sonoaggiunti i giovani locali, tra gli altri ipromettenti Stefano Sanna del ‘94,Fabio Musiu del ’93. Fanno parte dellarosa Alessandro Casula, AndreaMassessi, Sergio Marongiu, GiovanniSanna, Francesco Corbia, AessandroContu, Marco Spanu e MaurizioMedda.Nel frattempo il direttore sportivo

Luca Massessi continua ad operare sulmercato, imminente l’arrivo aVillaputzu del difensore mancino JuanAdelago di nazionalità argentina, inarrivo anche l’italo-belga Gaetano laMonaca, centrocampista dai piedibuoni. Tra le cartucce che il DS tiene inserbo un fuoriquota dal Selargius e unattaccante i cui nomi al momento

restano top-secret. Insomma una vera e propria rivolu-

zione che il rinnovato Porto Corallograzie all’unità di intenti raggiuntacon i dirigenti del Villaputzu ‘86. Per laprima volta dopo tantissimi anni i vil-laputzesi avranno un’unica squadrada sostenere. Un connubio quello chesi è creato che sta alimentando spe-ranze tra i sostenitori per un campio-nato che possa vedere i giallo neriprotagonisti di questo esaltante tor-neo di Promozione. Dall’altra parte idirigenti giustamente preferiscono ilvolo radente, parlando di un “belcampionato” che possa ripagare glisforzi economici e non solo cheanche per questa stagione si stannomettendo in campo.

SPORTSettembre 2010 La Voce del S@rrabus 380709931481 - [email protected]

CALCIO

Protagoniste inedite ai nastri di partenza San Vito e Villaputzu ‘86È iniziata lunedi 30 agosto la

stagione sportiva del San Vito inprima categoria. Agli ordini delmister Enzo Miccuci e del prepa-ratore Piras i ragazzi biancocelesti hanno inizato a correre esudare sul campo comunale. Aisoliti noti Casarin, Piroddi,Cocco, Conti, Dominici e capitanSiddi, bisogna segnalare il ritor-no di Andrea Melis e alcuni voltinuovi per i sostenitori sanvitesi:Matteo Mulas, Giuseppe Perra eil bomber Billo Vistosu. Sempreattivo il direttore sportivoAlberto Paderi che sta muoven-dosi per integrare il repartofuori quota, a questo proposito èarrivato Di Martino che i tecnicistanno visionando. Un San Vitoche prova a fare le cose in gran-de e le prerogative sembranoesserci proprio tutte.È iniziata anche la stagione

dei ragazzi ex Castiadas 2008che questa stagione giocheran-no sul sintetico dell’Annunziatama sotto il nome di Villaputzu‘86 per via dell’acquisizione deltitolo della società bianco viola.Una squadra affidata al tecni-

co Angelo Padiglia che con ilpresidente Michele Massessi,stanno muovendosi per allestireuna squadra in grado di mante-nere la categoria.L’intendimento è quello di darespazio ai tanti giocatori localiche con la nuova mappa del cal-cio nostrano si sono trovatisenza squadra. In questo sensomister Padiglia offre le piùampie garanzie, ha infatti dimo-strato di essere capace di com-porre dei puzzle vincenti insituazioni difficili, come succes-se a San Basilio o alla guida delCastiadas. (r.c.)

I CATEGORIA

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Marco Cossu, nuovo allenatore del Porto Corallo

Page 39: La Voce del sarrabus

La nazionale a Muraverail paese si prepara alla A2

Il torneo. Dal 2 al 5 gli “azzurrini” impegnati in un quadrangolare

Da circa tre anni opera sul terri-torio del comune di Villasimiusl’ASD Nuova Sigal, una societànata dalle ceneri della gloriosaSigal, una compagine che avevadisputato svariati campionati dicalcio a 5 con dei lusinghieri risul-tati. La società è presieduta daMassimo Lebiu, il vice ClaudioCardia, segretario Mimmo Zara,cassiere Pablito Cossu, direttoresportivo Pierpaolo Cardia, soci fon-datori Roberto Saddi, FrancescoCao e Pietro Cozzuto. La nuovasocietà svolge le proprie attivitàsportive negli impianti delCordolino Blu che oltre ad ospitareun campo di calcetto, uno da ten-nis ha a disposizione degli efficien-ti spogliatoi. Le ambizioni del gio-vane sodalizio oltre ad occuparsi dicalcio, sono quelle di potenziare leofferte sportive, ad iniziare dal

tennis di cui da qualche giorno èiniziato il primo corso per i bambi-ni che sta riscuotendo un soddisfa-cente risultato. Tra le altre iniziati-ve è imminente in occasione dellefestività di Santa Maria lo svolgi-mento del secondo MemorialCossu di calcio a 5. L’impegno sulsociale è il compito primario diquesta realtà, che sopravvive gra-zie alla preziosa collaborazionedell’amministrazione comunalenella persona del sindaco e dell’as-sessore allo sport, ma soprattuttograzie all’autofinanziamento eall’attenzione di qualche sponsorche potrebbe permettere unmiglioramento del servizio offerto.L’impianto è sempre presidiato daqualcuno dei soci, per informazio-ni e iscrizioni si può chiamare ilsignor Mimmo Zara al numero3341170640. (Angelo Picariello)

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TENNISTAVOLO CALCIO A 5

Una grande opportunitàdalla nuova Sigalper gli sportivi del paese

La società. Decisivo il sostegno del Comune

La nazionale giovanile italianareduce dai campionati europeidove si è classificata quinta, saràa Muravera dal 2 al 5 settembreper partecipare al I Trofeo Città diMuravera. Si tratta di un quadran-golare per squadre under 18 congirone all’italiana. Gli azzurri, alle-nati dal tecnico SebastianoPetracca, affronteranno la compa-gine del Ripalta Cremasca, la rap-presentativa Sardegna compostada Marco Sirigu e Alberto Ticca ela squadra dell’Ad Muravera com-posta dai beniamini locali Simone

Boi e Nicola Pisanu e allenata daltecnico Francesca Saiu. Le gare sidisputeranno sabato 4 nella pale-stra comunale di viale Rinascita aMuravera e saranno precedutevenerdì 3 da un mini stage cheimpegnerà tutti gli atleti. L’ideadel torneo è del presidente dellasocietà muraverese Luciano Saiu.

Intanto il paese si prepara alcampionato di serie A2 femmini-le, dopo due anni di assenza.Faranno parte della squadre cheprenderà parte a questa esaltanteavventura, la cinese Wu Shuang,

Sabrina Mascia, Luisa Lavra eGiulia Cotza. Ad allenarle, edeventualmente a supportarle inpartita, Francesca Saiu. L’obiettivoè una salvezza tranquilla. IlMuravera farà parte del gironesardo-siciliano.

Molta attesa anche per la serieC1 maschile dove il Muraveraesordirà dopo lo splendido cam-pionato dello scorso anno dispu-tato in serie C2 e che è valso lapromozione nella serie superiore.Gli atleti sono tutti un prodottodel vivaio della società.

Nicola Pisanu

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