La Voce del Mare

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anno I · numero 01 · febbraio 2009 www.ampportocesareo.it Rag. Rocco Durante Presidente del Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo la voce del mare L’Area Marina Protetta Porto Cesareo dedica il nome del suo giornale ad una piccola- grande poesia di Gianni Rodari, giornalista, insegnante e˚scrittore attento alla mente creativa dei più piccoli: La voce del mare nella conchiglia ascolta il bambino e si meraviglia. Pronto? Ti aspetto il mare dice ho navi e isole per farti felice. Vorrebbe rispondere il bimbo al mare: Prepara i pesci, verrò a pescare. Ma non è certo di parlar bene la lingua dei pesci e delle sirene. Workshop Nazionale Il 30 e 31 Ottobre 2008 l’Area Marina Protetta Porto Cesareo ha ospitato l’importante Workshop nazionale “Pesca e gestione delle Aree Marine Protette”, coordinato dalla Società Italiana di Biologia Marina (SIBM). Il Workshop, che ha coronato il ricco calendario di eventi organizzati per l’autunno della Riserva, è stato interamente dedicato alle attività umane nelle Aree Marine Protette: continua a pag. 6 Parte nell’agosto 2006 il progetto di “monitoraggio delle attività antropiche e sensibilizzazione dei fruitori” dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo, con gli obiettivi di sensibilizzare gli utilizzatori del tratto di mare della Riserva ad un uso sostenibile delle sue risorse, controllare che le regole della Riserva vengano rispettate, ed infine monitorare nel tempo gli effetti della tutela sull’ambiente marino tutelato. Gli operatori del monitoraggio, suddivisi in squadre, sono dotati di tutti gli strumenti necessari allo scopo, in particolare un mezzo nautico (un gommone di 6.5 m con due motori E-TEC da 75 hp l’uno) ed un mezzo terrestre (un fuoristrada). Per mare e per terra gli operatori monitorano, ormai da tre anni, l’Area Marina Protetta, informando e sensibilizzando turisti e utenti sui vincoli e sulle tematiche della tutela ambientale. Con cadenza giornaliera, su apposito database riportano tutto ciò che viene constatato durante l’attività di monitoraggio. continua a pag. 6 monitoraggio gli ANGELI custodi del MARE Nell’immaginario collettivo “il mare” ha sempre rappre- sentato una risorsa preziosa da scoprire, vivere e tutelare. Con l’istituzione delle Aree Marine Protette il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare ha dato una forte accelerazione alla scoperta e divulgazione delle Aree Marine Protette riconosciute come veri e propri tesori da tutelare e valorizzare. In questo quadro di insieme s’innesta il saluto del Ministro dell’Ambiente On.le Stefania Prestigiacomo che ha voluto sottolineare come le aree protette rappresentino “eccellenze ambientali” che ogni cittadino è chiamato a conoscere. In questa prospettiva il Consiglio di Amministrazione del Consorzio di gestione dell’A.M.P. Porto Cesareo ha voluto testimoniare con la pubblicazione del primo giornale “La Voce del Mare” la propensione alla tutela, alla conoscenza e promozione dell’immenso patrimonio ambientale della nostra Area marina Protetta. Intendiamo garantire un giornale libero da ogni e qualsiasi ingerenza che racconti il mare nella sua essenza di Patrimonio comune. Saluto con soddisfazione la nascita di questo giornale che su richiesta del consigliere Salvatore Greco l’intero Consiglio di Amministrazione ha deliberato all’unanimità. La Voce del Mare sarà d’ora innanzi un punto di incontro per promuovere dibattiti, incontri e sollecitare conoscenze sulla pesca, sulle immersioni, sulle escursioni e tutto ciò che il mare sa di poter offrire. Mi corre l’obbligo,infine, di ringraziare il Direttore dell’A.M.P. Dott. Paolo D’Ambrosio e l’intero staff, per il lavoro che essi svolgono con amore e passione. Ai nostri pescatori un invito ad una collaborazione spassionata nell’esclusivo interesse della categoria, ricordando che l’amore per il mare è anche amore per la vita.

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The journal of Marine Protected Area

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anno I · numero 01 · febbraio 2009www.ampportocesareo.it

Rag. Rocco DurantePresidente del Consorzio di Gestione

dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo

“”

la voce del mare

L’Area Marina Protetta Porto Cesareo dedica il nome del suo giornale ad una piccola-grande poesia di Gianni Rodari, giornalista, insegnante e scrittore attento alla mentecreativa dei più piccoli:

La voce del mare nella conchigliaascolta il bambino e si meraviglia.

Pronto? Ti aspetto il mare diceho navi e isole per farti felice.

Vorrebbe rispondere il bimbo al mare:Prepara i pesci, verrò a pescare.Ma non è certo di parlar bene

la lingua dei pesci e delle sirene.

Workshop NazionaleIl 30 e 31 Ottobre 2008 l’Area MarinaProtetta Porto Cesareo ha ospitatol’importante Workshop nazionale “Pescae gestione delle Aree Marine Protette”,coordinato dalla Società Italiana di BiologiaMarina (SIBM). Il Workshop, che hacoronato il ricco calendario di eventiorganizzati per l’autunno della Riserva, èstato interamente dedicato alle attivitàumane nelle Aree Marine Protette:

continua a pag. 6

Parte nell’agosto 2006 il progetto di“monitoraggio delle attività antropiche esensibilizzazione dei fruitori” dell’AreaMarina Protetta Porto Cesareo, con gliobiettivi di sensibilizzare gli utilizzatori deltratto di mare della Riserva ad un usosostenibile delle sue risorse, controllareche le regole della Riserva venganorispettate, ed infine monitorare nel tempogli effetti della tutela sull’ambiente marinotutelato.Gli operatori del monitoraggio, suddivisiin squadre, sono dotati di tutti gli strumentinecessari allo scopo, in particolare unmezzo nautico (un gommone di 6.5 m condue motori E-TEC da 75 hp l’uno) ed unmezzo terrestre (un fuoristrada).Per mare e per terra gli operatorimonitorano, ormai da tre anni, l’Area

Marina Protetta, informando esensibilizzando turisti e utenti sui vincolie sulle tematiche della tutela ambientale.Con cadenza giornaliera, su appositodatabase riportano tutto ciò che vieneconstatato durante l’attività dimonitoraggio.

continua a pag. 6

monitoraggio

gli ANGELI custodi del MARENell’immaginariocollettivo “il mare”ha sempre rappre-sentato una risorsapreziosa da scoprire,vivere e tutelare.Con l’istituzionedelle Aree MarineProtette il Ministerodell’Ambiente e

della tutela del territorio e del mare hadato una forte accelerazione alla scopertae divulgazione delle Aree Marine Protettericonosciute come veri e propri tesorida tutelare e valorizzare.In questo quadro di insieme s’innesta ilsaluto del Ministro dell’Ambiente On.leStefania Prestigiacomo che ha volutosottolineare come le aree protetterappresentino “eccellenze ambientali”che ogni cittadino è chiamato a conoscere.In questa prospettiva il Consiglio diAmministrazione del Consorzio digestione dell’A.M.P. Porto Cesareo havoluto testimoniare con la pubblicazionedel primo giornale “La Voce del Mare”la propensione alla tutela, allaconoscenza e promozione dell’immensopatrimonio ambientale della nostra Areamarina Protetta.Intendiamo garantire un giornale liberoda ogni e qualsiasi ingerenza che raccontiil mare nella sua essenza di Patrimoniocomune.Saluto con soddisfazione la nascita diquesto giornale che su richiesta delconsigliere Salvatore Greco l’interoConsiglio di Amministrazione hadeliberato all’unanimità. La Voce delMare sarà d’ora innanzi un punto diincontro per promuovere dibattiti, incontrie sollecitare conoscenze sulla pesca, sulleimmersioni, sulle escursioni e tutto ciòche il mare sa di poter offrire.Mi corre l’obbligo,infine, di ringraziareil Direttore dell’A.M.P. Dott. PaoloD’Ambrosio e l’intero staff, per il lavoroche essi svolgono con amore e passione.Ai nostri pescatori un invito ad unacollaborazione spassionata nell’esclusivointeresse della categoria, ricordando chel’amore per il mare è anche amore perla vita.

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Direttore EditorialePaolo D’Ambrosio

Direttore ResponsabileBiagio Valerio

RedazioneLuciana Muscogiuri

Sergio [email protected]

Progetto grafico e stampaTipografia Carrino · Nardò

La voce del Mare è il bollettinodi informazione e partecipazione

edito dal ConsorzioArea Marina Protetta di Porto Cesareo.

La sua distribuzione è gratuita.

Questo giornale,la cui tiratura è di 2.000 copie,è stampato su carta riciclata.

Area MarinaProtetta

Porto Cesareo

Un fondale vario, che passa dalle praterie diPosidonia oceanica, rifugio per moltissime specie,ai preziosi panettoni di coralligeno, fino allenumerosissime e suggestive grotte sommerse, ècustodito nelle acque dell’Area Marina ProtettaPorto Cesareo.Un mare trasparente e limpido, spiagge bianchecon dune alte, alternate a tratti di scogli bassicostituiscono il paesaggio che si presta all’occhiodei visitatori, con il sole che tramonta alle spalledi una delle sette torri che punteggiano la costa.Le escursioni in barca regalano momenti di relaxalla mente e un punto di vista del tutto nuovo:quello della terra vista dal mare.L’area Marina Protetta Porto Cesareo (D.M.12/12/97) con i suoi 16.654 ettari di superficiemarina tutelata, è la terza per estensione in Italia;i 32 Km di costa frastagliata della Riserva ricadononei due comuni di Porto Cesareo e di Nardò, limitatia nord da Punta Prosciutto e a sud da Torredell’Inserraglio.Questa Riserva nasce per tutelare l’ambiente

marino e valorizzare, al tempo stesso, le risorseambientali e culturali del territorio, con l’obbiettivodi promuovere forme alternative di sviluppoambientalmente e socialmente sostenibili. Gliobbiettivi di tutela e promozione dell’ambientenaturale marino trovano espressionenell’organizzazione dell’A.M.P. che è suddivisa intre zone a differente grado di tutela: le Zone A(Riserva Integrale) costituiscono il cuore dellaRiserva: in esse è vietato lo svolgimento diqualunque tipo di attività umana, ad eccezionedella ricerca scientifica. È, invece, nelle Zone B(Riserva Parziale) e C (Riserva Generale), nellequali le attività umane sono consentite eregolamentate, che la Riserva Marina assume ilsignificato di un luogo votato allo svilupposostenibile, alla valorizzazione dell’ambiente, allapromozione del turismo e delle attività legatealla fruizione del mare. Occasioni uniche diintimità con il mare sono offerte dal Pescaturismo,dalle escursioni in barca e dalle immersionisubacquee lungo i Sentieri Blu.

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Terminata la stagione turistica e più calda, laRiserva ha voluto riscopre una dimensione dimaggiore intimità e naturalità proponendo perla prima volta un ricco calendario di eventi, conun unico filo conduttore: la fruizione dolcedell’ambiente tutelato.L’Autunno in Riserva è stato dedicato a tutticoloro che desiderano accostarsi alla Naturaprotetta con curiosità, interesse e partecipazione.

Parchi ApertiLa Riserva di Porto Cesareo ha aderitoall’iniziativa dell’Agenzia di Promozione Turistica(APT) di Lecce con una serie di itinerari lungoil litorale, dove la terra incontra il mare.

Trofeo Deep BlueSi è realizzata quest’anno, nella secondasettimana di Settembre, l’attesissima secondaedizione del Trofeo Deep Blue, una competizioneinternazionale di fotografia subacquea nata nel2007 grazie all’interazione tra L’AMP PortoCesareo, l’AMP Torre Guaceto e la CMAS(Confederazione Mondiale Attività Subacquee).Il trofeo Deep Blue, co-finanziato nell’anno2008 dalla Regione Puglia, propone un modonuovo per vivere il mare, valorizzare gli aspettipiù suggestivi degli habitat marini sommersi,e promuovere il sistema delle Riserve Marinepugliesi.

La notte di NaturaliaLa notte di Naturalia è una notte fatata di lunapiena d’autunno, durante la quale prendonovita magiche creature nate dall’incontro tral’immaginazione di ciascuno e il cuore dellanatura; incredibili storie sospese tra realtà esogno vengono vissute da coloro che si lascianoguidare nel buio della notte, lontano dalle lucidelle case, in un itinerario fatto di musica,teatro, odori e suoni naturali.

I viaggiatori della Notte di Naturalia, lasciandosul molo di Porto Cesareo il proprio fardello dipensieri quotidiani, sono stati lentamentetraghettati fino alla vicina Isola dei Conigli, inun’atmosfera di silenzio e stupore, dove sonostati accolti e accompagnati lungo il loro viaggioda guide esperte. Ciò che ciascuno ha riportatocon sé al ritorno da questo viaggio è stata unavaligia immaginaria ricolma di splendidesensazioni.La Notte di Naturalia, ideata dalla cooperativaThalassia nel 2002 per la Riserva di TorreGuaceto, nel Settembre 2008 è approdata perla prima volta nell’AMP di Porto Cesareo,riscuotendo un successo notevole. L’evento èstato co-finanziato dalla Regione Puglia e dallaProvincia di Brindisi.

Amici del Mare II EdizioneAnche quest’anno si è ripetuto l’evento “Amicidel mare”, un’iniziativa concepita nel 2007 eriproposta nel 2008 con una giornata dedicataa volontari adulti e diving centre locali, impegnatitutti assieme nella pulizia dei fondali nelle ZoneA dell’AMP, le più importanti e più delicate dellaRiserva. Amici del mare significa attenzione aidanni che le nostre attività recano all’ambientenaturale, significa cura per il proprio mare e leproprie spiagge, significa crescita del senso diresponsabilità e soprattutto del legame con ilterritorio che ci ospita, attraverso azioni piccolema concrete, e pertanto molto forti.

AUTUNNO IN RISERVAUn calendario di eventi per l’Autunno 2008 nell’AMP Porto Cesareo

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eventi

Minidarwin approdaal Museo “Pietro Parenzan”

di Porto CesareoSi celebra quest’anno il Bicentenario della nascita di Darwin, biologo,geologo e zoologo britannico nato nel 1809, celebre per aver formulatola teoria dell'evoluzione per selezione naturale. In occasione di questoevento la Stazione di Biologia Marina “Pietro Parenzan” di Porto Cesareoaccoglierà nei mesi di Marzo ed Aprile la Mostra Minidarwin. Minidarwinè un evento complesso che nasce dalla spedizione alle Galápagos chesette ragazzi e due veri scienziati hanno vissuto dal 28 dicembre 2006al 9 gennaio 2007, ripercorrendo la tappa più famosa del viaggio diDarwin, dove nacque la sua teoria dell’evoluzione.

Da questa esperienza sono scaturiti molti prodotti:3 un sito http://medialab.sissa.it/minidarwin/index.htlm3 un libro per ragazzi scritto da Simona Cerrato e pubblicato da EditorialeScienza3 dieci puntate di Explora Scuola su Rai Edu 1 a cura di Paola Catapano3 una puntata di Velisti per caso (6 agosto 2007)3 una mostra itinerante prodotta da Sissa Medialab e Prospero.La Mostra ospitata dal Museo “Pietro Parenzan” raccoglie una partedelle esposizioni originarie, è dedicata in particolare ai ragazzi tra gli 8e i 12 anni, e vuole condurre alla scoperta dell’evoluzione, di Darwin,della biodiversità e dei valori della conservazione della natura, attraversol’esplorazione delle isole Galápagos. La mostra, interattiva e multimediale,utilizza grandi immagini spettacolari, video, ipertesti in un ambienteinterattivo ed esperienziale, in cui è la curiosità stessa del visitatoreassieme al suo interesse personale a muovere il processo cognitivo cheè proprio di una visita museale.

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Da sempre Porto Cesareo, con la sua linea dicosta frastagliata ed i fondali policromi,suscita forte interesse e curiosità scientificanelle menti di studiosi ed appassionati delmondo della ricerca legata all’ambientemarino-costiero. Proprio qui, nel 1966, nascela Stazione di Biologia Marina, ad opera diuno di quegli uomini di scienza che in queglianni ha dedicato il suo sapere alla scopertae alla divulgazione del mondo marino, il profPietro Parenzan. Nel 1977 la Stazione venneaffidata all’Università degli Studi di Lecce,dove, dieci anni dopo, approdò un giovanericercatore genovese, Ferdinando Boero che,nelle vesti di professore associato, partecipain quegli anni allo sviluppo del Laboratoriodi Zoologia e Biologia Marina del Dipartimentodi Scienze e Tecnologie Biologiche edAmbientali dell’attuale Università del Salento.Il team che si crea intorno a questa figura,costruisce negli anni un forte legame con ilterritorio salentino. Ogni attività viene curatada ricercatori e docenti con esperienzadecennale nel campo della biologia marina,che utilizzano le loro competenze e la loroesperienza anche come strumenti diformazione per molti giovani laureandi elaureati di Scienze Biologiche e ScienzeAmbientali. L’attività di ricerca si concentrasull’esplorazione della biodiversità passandodall’ecologia di singole specie, a quella diintere comunità, dalla descrizione dei ciclibiologici di invertebrati, ad importantiscoperte tassonomiche, dallo studio didrammatici impatti dovuti alle attività umane,alla progettazione e gestione di Aree MarineProtette (AMP). A tal proposito, l’istituzionedi una riserva marina a Porto Cesareo (D.M.12 dicembre 1997) ha rappresentato unaeccellente opportunità di studio, spessofacilitando i tempi e le modalità di ricercada parte del personale del Laboratorio. Allafine degli anni ’80 l’Italia, ed in particolareproprio la penisola salentina, assisteva ad

una sistematica distruzione dei fondalirocciosi a causa della pesca indiscriminatadel dattero di mare. E non bastarono i decretiministeriale del 1988, o successivamente del1998, a fermare il fenomeno. Proprio dailavori effettuati dall’Università di Lecce egrazie a progetti di ricerca promossi efinanziati dal Ministero dell’Ambiente e ilMinistero delle Politiche Agricole, si è potutonegli anni comprendere quanto questaattività, seppure remunerativa per moltipescatori, fosse divenuta una vera e propriaemergenza ambientale che necessitava nonsolo di un intervento legislativo, masoprattutto di sensibilizzazione verso lecomunità locali.La comprensione dei possibili meccanismi direcupero degli ambienti rocciosi cosìdegradati, è tuttora oggetto di interesse peril gruppo di ricerca del Laboratorio di BiologiaMarina. È, infatti, in fase conclusiva, unostudio sul ruolo dei ricci di mare (echinodermidelle specie Paracentrotus lividus e Arbacialixula) sulla ricolonizzazione della rocciadenudata (barren) presente lungo il fondaledella penisola della Strea, una delle due zonea protezione integrale.Ma l’Area Marina Protetta non è solo habitatdegradati, ma anche fonte di risorse naturali,

di ricchezza e di cultura del territorio. Espertinell’ambito della pesca e dell’ecologia dellespecie ittiche, hanno condotto studisull’effetto della riserva sulle specie diimportanza commerciale. Allo stesso tempo,approfondite indagini sulla piccola pescaprofessionale presso l’AMP, hanno permessosia di ottenere informazioni indispensabiliper la gestione e la regolamentazionedell’AMP (progetto Finanziato con Fondi delMinistero dell’Ambiente e della Tutela delTerritorio e del Mare) sia di avvicinare ilterritorio alla ricerca ed essa stessa alterritorio: sono state, infatti, raccolte moltedelle informazioni disponibili sugli attrezzi ele tecniche da pesca, attuali e passate, spessodel tutto sconosciute alle odierne generazionidi pescatori e di non addetti ai lavori.Sempre nell’ambito di studi sulla biodiversità,l’AMP Porto Cesareo è stata scelta come unadelle località di campionamento di importantiprogetti di ricerca internazionali: il “Pewfellows program in marine conservation forMediterranean protection” del PEW Institutefor Ocean Science, sulla conservazione degliambienti marini del Mediterraneo, condottodal laboratorio di biologia marinadell’Università del Salento, coordinato da unteam americano; il progetto BIOFUSE (Effectsof BIOdiversity on the FUnctioning andStability of marine Ecosystem: European scalecomparisons) che ha come scopo quello divalutare l’importanza della biodiversità sulfunzionamento e sulla stabilità degliecosistemi marini a scala europea.Quando la scienza, la formazione e ladivulgazione si trasformano in coscienza,recupero e conservazione, la presenza di unun’Area Marina Protetta diventa strumentoefficace di gestione del territorio: esattamentecome sta accadendo a Porto Cesareo che contenacia, sta sostenendo la ricerca e laprotezione dell’ambiente per il bene di tuttie non per il privilegio di pochi.

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La ricerca nell’Area Marina Protettadi Elisabetta Vierucci

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L’AMP ha lanciato quest’anno il progetto Scrigno Blu, destinatoalle scuole primarie e secondarie di primo grado di Porto Cesareoe Nardò.Scrigno Blu nasce dalla necessità di “inventare” una EducazioneAmbientale di qualità, che lentamente costruisca una conoscenzaprofonda dell’ambiente marino tra i più giovani abitanti dellaRiserva; Scrigno Blu nasce dalla convinzione che tutto questo sipossa ottenere solo con la partecipazione attiva e fattiva di tuttii cittadini del parco, ciascuno per le proprie competenze.Il contributo all’educazione dei giovani da parte di tutti coloro chelavorano NEL parco è indispensabile per comunicare un’immaginedelle Aree Protette che non sono territorio sottratto all’uso dellecomunità locali, ma piuttosto un bene di tutti, in primo luogo dicoloro che vi abitano. L’idea di Scrigno Blu è rivalutare il ruolo ditutti gli attori che quotidianamente e storicamente hanno fattodel mare una professione oltre che una passione (Pescatori, Divingcentre, Forze dell’ordine), che saranno chiamati a narrare ai ragazziil “proprio” mare, e la propria quotidiana esperienza, di fatica,lavoro, emozioni.Grazie ad essi i ragazzi potranno imparare che ciascuno può nelproprio piccolo, e nell’ambito delle proprie attività quotidiane,fruire del mare pur contribuendo alla sua tutela.Hanno scelto di partecipare al progetto l’Istituto ComprensivoPorto Cesareo, la Scuola Media Statale 1° Nucleo di Nardò el’Istituto 1° Circolo Didattico (Plesso Via Crispi) di Nardò.“Scrigno Blu” è dedicato al rapporto uomo-ambiente marino. Unaporzione del progetto, in particolare, chiamata “Arrivano i pirati!”è dedicata agli effetti dell’inquinamento ed ai danni provocati dairifiuti in mare, mentre la sezione finale: “I custodi del tesoro” èdedicata all’assunzione di responsabilità diretta da parte dei piccolipartecipanti ed all’acquisizione di un ruolo di cittadinanza attiva,oltre che responsabile, nella tutela del proprio ambiente.Con questo progetto l’Area Marina e le scuole aderenti, scelgonodi fare dello studio della Riserva e dell’Ambiente Marino non più

un momento estemporaneo, ma un cammino di conoscenza edapprofondimento, da integrare in tutte le materie di studio. Unvero e proprio elemento trasversale alla preparazione ed alla crescitaculturale dei ragazzi.Il progetto didattico “Scrigno Blu e i Tesori Nascosti” fa parte dellarete “Cittadini del Parco”, promossa da Federparchi e dal Ministerodell’Ambiente, quest’anno alla sua seconda edizione; i partecipantial progetto, inoltre, hanno aderito all’evento “Un rifiuto è unarisorsa che si trova nel posto sbagliato”, promosso nell’ambito dellaSettimana dello Sviluppo Sostenibile, voluta dall’UNESCO.La Riserva Marina ringrazia i Dirigenti e gli insegnanti per la fiduciaaccordatale ancora una volta, e per l’impegno che essi, insiemeagli operatori dell’AMP hanno scelto di dedicare nel corso diquest’anno alla crescita del senso di responsabilità ambientale neipiù giovani abitanti della Riserva, e si impegna a raccontare suquesta rivista, con la voce dei ragazzi, l’insieme di percorsi edesperienze che vivranno durante quest’anno assieme al loro amicoScrigno Blu!

Scrigno Blu e i Tesori NascostiIl mare parla ai ragazzi

con la voce di chi quotidianamente lo vive

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Oltre che nella sensibilizzazione, ottimirisultati sono stati ottenuti in questi annidi attività anche nella repressione di gravi illeciti compiuti all’interno del demaniomarittimo, grazie anche agli accordistipulati con le forze locali di poliziaoperanti in mare, con una particolareattenzione verso la pesca di frodo. L’azionedi controllo è stata concentrataprincipalmente nel sottocosta entro i 30

metri di profondità, cioè la zona maggiormente esposta all’impattoantropico (bagnanti, diportisti, pescatori sportivi, pescatori professionisti,turisti subacquei) e ancor più specificatamente nelle zone di riservaintegrale, vero serbatoio di risorse ittiche e importante indicatore deglieffetti positivi della tutela ambientale.

La presenza costante sul territorio degli stessi operatori e delle forze dipolizia ha determinato negli anni un crollo nel numero degli illecitiriscontrati, come dimostrato dal grafico seguente (ottenuto con i datiraccolti dagli operatori del monitoraggio a partire dall’agosto 2006, sinoad oggi).I Custodi del Mare, pertanto, continuano, con passione e fatica a svolgereil proprio compito, nella convinzione che il costante contatto con il territorio,con i pescatori, con i turisti, con le forze dell’ordine e con tutti i portatoridi interesse, possa, nel tempo portare i suoi importanti frutti per la tuteladell’ambiente e per la valorizzazione dell’economia locale.

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la nautica, il turismo e, soprattutto, la pesca.Dopo i saluti delle autorità responsabili delConsorzio di Gestione, i tecnici e gli scienziatiprovenienti da tutta Italia sono entrati nel vivodelle discussioni, apportando il propriocontributo di esperienza e ricerche.In totale ci sono stati 29 interventi scientifici,organizzati in quattro sessioni:- Sessione I - Comunicazioni scientifiche sultema “Regolamentazione e sostenibilità delleattività di pesca professionale nelle AMP: datisperimentali e proposte metodologiche”- Sessione II - Comunicazioni sul tema “Aspettisocio-culturali e socio-economici della piccolapesca nelle AMP”- Sessione III -Comunicazioni scientifiche sultema “La piccola pesca nelle AMP: casi distudio, impatto ed esperienze di gestione”

- Sessione IV - Comunicazioni scientifiche sultema “La pesca sportiva nelle AMP ed altriaspetti legati alla gestione delle risorse inambiente costiero”Il momento più vivace, importante e produttivoè stato rappresentato dalla tavola rotonda,che ha segnato la conclusione dei lavori. Nelcorso della tavola rotonda amministratori

locali, direttori di aree protette nazionali,operatori locali del turismo, pesca e nauticae ricercatori hanno apertamente e liberamentediscusso sui temi caldi della tutela ambientalee delle attività antropiche all’interno delleriserve, cercando delle posizioni di equilibriotra punti di vista originariamente moltodivergenti.L’Area Marina Protetta Porto Cesareo, sortaattorno ad un antico borgo di pescatori, in unalocalità che a tutt’oggi vive di pesca e di turismoè sicuramente il luogo ideale in cui accogliereun convegno dedicato al complesso e delicatoequilibrio tra le due finalità, apparentementeantitetiche, delle Riserve Marine: tuteladell’ambiente e sviluppo culturale ed economicodelle comunità dei Parchi. Con questoWorkshop l’AMP ha voluto celebrare, in unmodo speciale e costruttivo i primi 10 annidella Riserva Marina di Porto Cesareo, natail 12/12/1997 ma resa effettiva solo l’annodopo, con la pubblicazione del decretoistitutivo nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del24.02.1998.

Workshop NazionalePesca e gestione delle AMP

segue dalla prima

gli ANGELI custodi del MARE segue dalla prima

ILLECITI AMP

arco temporale

050

100150200250300350400450

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Il Vecchio e il Mare è la storia di Santiago, unvecchio pescatore colpito dalla sfortuna, cheper 84 giorni consecutivi non riesce a pescarenulla, e di Manolin, il giovane che sin dall’etàdi cinque anni gli fa da aiutante ed allievo.Manolin rimane con Santiago per i primiquaranta giorni di sfortuna, finché i genitori locostringono ad abbandonare il suo maestro perimbarcarsi su una barca fortunata…

“Era un vecchio che pescava da solo su unabarca a vela nella Corrente del Golfo ed eranoottantaquattro giorni ormai che non prendevaun pesce. Nei primi quaranta giorni lo avevaaccompagnato un ragazzo, ma dopo quarantagiorni passati senza che prendesse neancheun pesce, i genitori del ragazzo gli avevanodetto che il vecchio era decisamente edefinitivamente salao , che è la peggior formadi sfortuna, e il ragazzo aveva ubbidito andandoin un'altra barca dove prese tre bei pesci nella

prima settimana. Era triste per il ragazzo vederarrivare ogni giorno il vecchio con la barcavuota e scendeva sempre ad aiutarlo atrasportare o le lenze addugliate o la gaffa ela fiocina e la vela serrata all'albero. La vela

era rattoppata con sacchi da farina e quand'eraserrata pareva la bandiera di una sconfittaperenne. Il vecchio era magro e scarno e avevarughe profonde alla nuca. Sulle guance avevale chiazze del cancro alla pelle, provocato dai

riflessi del sole sul mare tropicale. Le chiazzescendevano lungo i due lati del viso e le maniavevano cicatrici profonde che gli erano venutetrattenendo con le lenze i pesci pesanti. Manessuna di queste cicatrici era fresca. Eranotutte antiche come erosioni di un deserto senzapesci. Tutto in lui era vecchio tranne gli occhiche avevano lo stesso colore del mare ed eranoallegri ed indomiti...”

La storia, ambientata nei pressi di Cuba, si svolgequasi interamente sul mare. Il mare è il terzoprotagonista del romanzo, alla pari di Santiagoe Manolin. Dopo ottantaquattro giorni di enormidifficoltà, fatiche e grande solitudine, infine,un pesce spada abbocca, tirando la barca semprepiù verso il largo. Ha inizio una lotta durissimadi Santiago contro il pesce e, soprattutto, controil mare; in questo confronto con la parte piùdura e spietata della natura il vecchio pescatoreafferma la sua forza ed il suo coraggio. La lottadi Santiago, infatti, sarà stata vinta anche sealla fine non gli rimarrà nulla del pesce, perchéegli avrà affermato la sua forza interiorecombattendo con dignità sino alla fine, quasia mani nude.

Il Vecchio e il MareErnest Hemingway

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cucina

Questa è una semplice, anticaversione di zuppa di pesce ancoroggi realizzata dai pescatori di PortoCesareo. Questo piatto, prende ilnome dal panciuto paiolo di ramestagnato internamente, detto“quatara” originariamenteutilizzato per la cottura.La preparazione è rimastasostanzialmente invariata da

quando costituiva il piatto unicodurante le loro sortite di più giornidei pescatori che, nelle ore più caldedella giornata, sbarcavano inqualche caletta della costa,approntavano un piccolo fuoco condella ramaglia prelevata in loco, viponevano sopra stabilmenteaccomodata fra tre pietre la“quatara”, vi facevano riscaldaredell'olio di frantoio con una grossacipolla tritata e appena questaaccennava ad imbiondire, viunivano, a seconda della stagione,una bottiglia di salsa oppure unamanciata di pomodorini ben maturitagliuzzati Lasciavano insaporire iltutto per un po' e versavanoqualche litro d'acqua, metà marinae metà di sorgente, e quandoriprendeva i l bol lore, v iaggiungevano pesci, crostacei emolluschi marini, seguendo unpreciso ordine. Calavano prima imolluschi, (come le immancabili

seppie), poi i crostacei (granchi ecicale), infine i pesci, iniziando daquelli dalle carni più sode(nell’ordine: tracine, pesci prete,pesci bianchi, tranci di grongo e dimurena, scorfani)… terminando poi,con quelli dalle carni più tenere(ghiozzi, tordi e triglie).Una decina di minuti dopo avercalato gli ultimi pesci, il “quataro”v e n i v a s e r v i t o , t a l v o l t adirettamente nelle piccole conchedella scogliera sterilizzate dalloiodio e dal sole, o in una pala dificodindia incoppata dalla siccità.Ogni pescatore attingeva dal suorudimentale piatto per mezzo diuna sorta di forchetta a due rebbicostruita lì per lì con dei robusticulmi di canna e vi intingeva dellefette di pane.A esaltare il sapore di queste zuppeconcorrevano sovente anche tuttauna serie di espedienti e di altrifattori, tra cui l'uso dei pesci“chiattisciati”, ovvero di quei pesci,che essendo capitati per primi nellereti, morivano e specialmentedurante le notti di plenilunio,venivano in parte divorati daicosiddetti “chiatti”: piccoliorganismi marini detti pulci di mare,

oppure dal vermocane, un voraceanellide. I pesci “chiattisciati”, chein quelle condizioni sarebberorisultati invendibili, durante la loropermanenza in acqua con le carnidilaniate, subivano un lento, totaledissanguamento e anche una sortadi marinatura che rendeva le lorocarni particolarmente sapide.Spesso, concorrevano a dare saporeanche le sacche ovariche e leinteriora di grossi pesci.Talvolta, infine, l'esperienzasuggeriva al cuciniere di aggiungereanche qualcos'altro: dei murici,delle cozze o delle patelle raccattateal momento sulle scogliere, epersino una manciata di paguri,naturalmente dopo averli privatidel nicchio e sapientementeeviscerati.Alla fine, si otteneva sempre quelloche si era cercato: un gusto pieno,appagante, straordinario, unico.Oggi non è sia facile replicaresoddisfacentemente questo piattonel comfort di una moderna cucina.Non è facile, ma non impossibile,naturalmente, condizioniimprescindibili, devono essere: unagrande cultura marinara e unagrande esperienza.

“LU QUATARU"ovvero la zuppa di pesce di Porto Cesareo

di Massimo Vaglio

parole di mare

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