La Voce Alternativa del 23 gennaio 2015

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L’ INFORMAZIONE E’ MEZZO DI APPROFONDIMENTO NON DI INDOTTRINAMENTO Qundicinale di lbere e approfondite informazioni Fondato ed edito da Carmine Gonnella [G.B.] II Edizione n: 5 Gen. 2015 CHI SIAMO Britalyca La Voce Alternativa, nasce nel 2005 da un idea di Carmine Gonnella residente italiano in Gran Bretagna. , questa e’ una seconda edizione limitata a 200 copie cartacee a colori & bianci e nero di circa 8/24 pagine, con un formato Pdf telematico, spedito ad una vastissima mail list. “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” Siamo operatori [ Citizen journalism ] non politicanti , analizziamo e approfondiamo la politica scientemente con metodo imparziale e il politichese pressapochista da salotto e da giornalismo prezzolato non ci interessa in alcun modo“ Per le pubblicazioni e le pubblicita’ contattare l’ Editore E-mail : [email protected] Collaboratori: DALL’ ITALIA : Giorgio Brignola, Arnaldo De Porti, Maria Rosaria Longobardi, Doriana Goracci, Nino Bellinvia DALL’ ESTERO: Alfonso Del Guercio (Redazione), Carmine Gonnella (editore e fondatore) e alla distribuzione e diffusione Ilario Mario Ponzi. Il primo periodico cartaceo pellegrino, preghiamo cortesemente i lettori di inoltrarlo a parenti e amici dopo averlo letto. La Pubblicita’ e le pubblicazioni sono gratuite, ma accettiano donazioni volontarie: Via posta, pagabili a La Voce Alternativa, 32 Fletchers Close, Bromley BR2 9JD Kent Oppure sul conto corrente N: 69959393 sorte code 09-01-28 Grazie . FREE FREE CRONACA (1) Bonini "Ho un tumore", (2) “ DEMOCRAZIA APPLICATA ...” (1)Padoan, in Italia recessione affievolita, nel 2015 scomparirà (2) Il Liberalsocialismo berlusconiano ANCHE LORO PENSANO DI ESSERE CHARLIE The Pope is right: “Blasphemy exists and it has consequences” “Berlino-Roma e viceversa” Nino Bellinvia Lu Chiazzaiuolu Localnews Calabritto 14 2 7 11 12 13 15 Toto sul Quirinale & Il Costituebte ha senpre ragione TUTTI I CONSIGLIERI DEL PRESI- DENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA “ Non e’ la scelta del Capo dello Stato a fare la differenza ma i consiglieri e i con- sulenti che quest’ ultimo scegliera’ per il suo mandato, con tutti “i piu’ saggi dei saggi” a sua disposizione il Quirinale puotrebbe essere gestito anche da un bambino di 10 anni10 8 9 4 L’ INCOERENZA Giorgio Brignola Italia all’Estero Laura Garavini Aspettando la Merkel Politica 3 Un alternativa all’ Italicum L’ UNIPROPORZIONALISMO Il Parlamento italiano per decenni non ha guardato in faccia alla realta’ , non ha ascoltato il cittadino, non ha legiferato autonomamente e adesso che occorre riparare il tutto, si gratta e si autodistrugge Morto Re Saudita Grecia e i suoi poveri 5 APICELLA L’ANGOLINO DEL GOLOSO Torta caprese con le nocciole Tagliate a tocchetti il cioccolato fondente al 70%, raccoglieteli in una casseruola, unite il burro e fate fondere a bagnomaria. Levate e tenete da parte. Sbattete i tuorli con una frusta con 80 g di zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Passo 2 Unite il cacao, 250 g di nocciole, ben tritate, il rum e la fonduta di cioccolato, e mesco- late. Aggiungete la maizena con il lievito, setacciati, e mescolate ancora. Montate a neve ben ferma gli albumi con lo zucchero rimasto e incorporate delicatamente al com- posto, mescolando dal basso verso l’alto. Passo 3 Versate il composto ottenuto in uno stampo a cerniera (da 22 cm di diametro), rivestito con carta forno, mettete in forno già caldo a 170 °C e fate cuocere per 30- 35 minuti. Trascorso il tempo, sfornate e lasciate raffreddare. Passo 4 Intanto, fate fondere il cioccolato fon- dente al 55% in una casseruola a bag- nomaria e tritate grossolanamente le nocciole rimaste. Sformate la torta dallo stampo, velatela con il cioccolato fuso, decorate con le nocciole spezzet- tate e lasciate solidificare. Portate in tavola e servite. Cortesia di Alfonsina Mattia ( Della Fera) POLITICA Arnaldo De Porti POLITICA. SIAMO ALLA FRUTTA MARCIA… ORMAI ! GUERRA MONDIALE AI BAMBINI Doriana Goracci 6 ANGELINA GONNELLA Ultime su Italicum ed elezione del Capo dello Stato CULTURA IL DETTAME COSTITUZIONALE Facciamo presente ai presenti in Parlamento che per l’ elezione del Capo dello Stato il voto e’ segreto onde evitare totoquirinali e trattative varie e occulte a priori (cg)

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Page 1: La Voce Alternativa del 23 gennaio 2015

L’ INFORMAZIONE E’ MEZZO DI APPROFONDIMENTO NON DI INDOTTRINAMENTO

Qundicinale di lbere e approfondite informazioni Fondato ed edito da Carmine Gonnella [G.B.] II Edizione n: 5 Gen. 2015

CHI SIAMO Britalyca La Voce Alternativa, nasce nel 2005 da un idea di Carmine Gonnella residente italiano in Gran Bretagna. , questa e’ una seconda

edizione limitata a 200 copie cartacee a colori & bianci e nero di circa 8/24 pagine, con un formato Pdf telematico, spedito ad una vastissima

mail list.

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.senza distinzione di

sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”

Siamo operatori [ Citizen journalism ] non politicanti , analizziamo e approfondiamo la politica scientemente con metodo

imparziale e il politichese pressapochista da salotto e da giornalismo prezzolato non ci interessa in alcun modo“

Per le pubblicazioni e le pubblicita’ contattare l’ Editore

E-mail : [email protected]

Collaboratori:

DALL’ ITALIA : Giorgio Brignola, Arnaldo De Porti, Maria Rosaria Longobardi, Doriana Goracci, Nino Bellinvia

DALL’ ESTERO: Alfonso Del Guercio (Redazione), Carmine Gonnella (editore e fondatore) e alla distribuzione e diffusione Ilario Mario

Ponzi.

Il primo periodico cartaceo pellegrino, preghiamo cortesemente i lettori di inoltrarlo a parenti e amici dopo averlo letto.

La Pubblicita’ e le pubblicazioni sono gratuite, ma accettiano donazioni volontarie: Via posta, pagabili a

La Voce Alternativa, 32 Fletchers Close, Bromley BR2 9JD Kent

Oppure sul conto corrente N: 69959393 sorte code 09-01-28 Grazie .

FREE FREE

CRONACA

(1) Bonini "Ho un tumore",

(2) “ DEMOCRAZIA APPLICATA ...”

(1)Padoan, in Italia recessione affievolita, nel 2015 scomparirà (2) Il Liberalsocialismo berlusconiano

ANCHE LORO PENSANO DI ESSERE

CHARLIE

The Pope is right:

“Blasphemy exists and it has consequences”

“Berlino-Roma e viceversa”

Nino Bellinvia

Lu Chiazzaiuolu Localnews Calabritto

14

2

7

11

12 13

15

Toto sul Quirinale & Il Costituebte ha senpre ragione

TUTTI I CONSIGLIERI DEL PRESI-

DENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

“ Non e’ la scelta del Capo dello Stato a

fare la differenza ma i consiglieri e i con-

sulenti che quest’ ultimo scegliera’ per il

suo mandato, con tutti “i piu’ saggi dei saggi” a sua disposizione il

Quirinale puotrebbe essere gestito anche da un bambino di 10 anni”

10

8 9

4

L’ INCOERENZA

Giorgio Brignola

Italia all’Estero Laura Garavini

Aspettando la

Merkel Politica

3 Un alternativa all’ Italicum

L’ UNIPROPORZIONALISMO

Il Parlamento italiano per decenni non ha

guardato in faccia alla realta’ , non ha

ascoltato il cittadino, non ha legiferato

autonomamente e adesso che occorre

riparare il tutto, si gratta e si autodistrugge

Morto Re

Saudita

Grecia e i

suoi poveri

5

APICELLA

L’ANGOLINO DEL GOLOSO Torta caprese con le nocciole

Tagliate a tocchetti il cioccolato fondente

al 70%, raccoglieteli in una casseruola,

unite il burro e fate fondere a bagnomaria.

Levate e tenete da parte. Sbattete i tuorli

con una frusta con 80 g di zucchero fino a

ottenere un composto chiaro e spumoso.

Passo 2

Unite il cacao, 250 g di nocciole, ben tritate,

il rum e la fonduta di cioccolato, e mesco-

late. Aggiungete la maizena con il lievito,

setacciati, e mescolate ancora. Montate a

neve ben ferma gli albumi con lo zucchero

rimasto e incorporate delicatamente al com-

posto, mescolando dal basso verso l’alto.

Passo 3

Versate il composto ottenuto in uno stampo

a cerniera (da 22 cm di diametro), rivestito

con carta forno, mettete in forno già caldo a

170 °C e fate cuocere per 30- 35 minuti.

Trascorso il tempo, sfornate e lasciate

raffreddare.

Passo 4

Intanto, fate fondere il cioccolato fon-

dente al 55% in una casseruola a bag-

nomaria e tritate grossolanamente le

nocciole rimaste. Sformate la torta dallo

stampo, velatela con il cioccolato

fuso, decorate con le nocciole spezzet-

tate e lasciate solidificare. Portate in

tavola e servite.

Cortesia di Alfonsina Mattia ( Della Fera)

POLITICA

Arnaldo De Porti

POLITICA. SIAMO ALLA

FRUTTA MARCIA…

ORMAI !

GUERRA

MONDIALE

AI BAMBINI

Doriana Goracci

6

ANGELINA GONNELLA

Ultime su Italicum ed elezione

del Capo dello Stato

CULTURA

IL DETTAME COSTITUZIONALE

Facciamo presente ai

presenti in Parlamento che

per l’ elezione del Capo dello

Stato il voto e’ segreto onde

evitare totoquirinali e

trattative varie e occulte a

priori

(cg)

Page 2: La Voce Alternativa del 23 gennaio 2015

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“Per riformare radicalmente la politica, occorre

innanzi tutto un solo e universale sistema

elettorale e l’ istituzione dell’ Election Day per tutte

le tornate elettorali.

In democrazia la questione morale e la

trasparenza politica inizia dal cittadino e non dai partiti e quindi

cosa occorre cambiare ? Introdurre ....

l’ Uniproporzionalismo!

LOCALNEWS Calabritto e dintorni Un alternativa all’ Italicum

Il Parlamento italiano per decenni non ha guardato in faccia

alla realta’ , non ha ascoltato il cittadino, non ha legiferato

autonomamente e adesso che occorre riparare il tutto, si gratta

e si autodistrugge

L’ UNIPROPORZIONALISMO (2015): ” FANTAPOLITICA O REALDEMOCRAZIA?”

Abolire le candidature multiple il candidato

spende troppo per spostarsi da una circoscrizi-

one o collegio all’ altra, tutti I parlamentari

saranno eletti a livello territoriale come e’ av-

venuto per il Senato, con un sistema elettorale

universal da adottare a tutte le tornate elettorali.

(2) Eta' minima e massima d' eleggibilita' e

nomine da 25 a 70, dopo i 75 anni si e’ incom-

patibili con il carcere, (3) Due mandati consecu-

tivi ed uno fuori per essere rieletti, occorre un

cambiamento generazionale, onde evitare che la

Politica diventi casta e potere occulto. (4) L’

incandidabilita’ di coloro con pendent giudiziari

al momento della presentazione delle liste. e di

coloro che hanno dichiarato al fisco un income

superior allo stipendio del parlamentare. (5)

Abolizione del quorum referendario e l’ isti-

tuzione di referendum propositivi sempre da

parte di 500 mila cittadini da tenersi sei mesi

prima di ogni tornata elettorale. Questo spian-

erebbe la strada al nuovo legislatore. (6) Stesso

iter-parlamentare, delle iniziative popolare leg-

islative, equiparandole a leggi ordinarie e le

petizioni ad emendamenti. (7) Equiparare il

ruolo del politico a quello di funzionario pub-

blico e dipendente dello Stato, esplicito nell’

articolo 28 della Costituzione.: “I funzionari e i

dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono

direttamente responsabili, secondo le leggi pe-

nali, civili e amministrative, degli atti compiuti

in violazione di diritti.” In altre parole responsa-

bilita’ morale per politici e amministartori pub-

blici, il controllore non puo’ continuare ad

autoassolversi, occorre estendere la mozione di

sfiducia a tutti i parlamentari, dovra’ essere il

parlamento a espellere un parlamentare che lede

in qualsiasi modo la sovranita . (8) Abolire il

primo comma dell’ articolo 68 : “I membri del

Parlamento non possono essere chiamati a ris-

pondere delle opinioni espresse e dei voti dati

nell'esercizio delle loro funzioni.

Come funzionerebbe’ il

sistema

uniproporzioale

Semplice, si divide il Paese in circoscrizioni

(ocollegi) in base al numero dei seggi in parla-

mento, in ogni circoscrizione si eleggono un tot

numero di seggi e quindi i partiti presenteranno

le liste ( anche bloccata) con dieci candidati

numerati . Il cittadino ha una sola preferenza

( uninominale) ponendo una x sul nome del

candidato. Alla fine i seggi verranno assegnati

ai primi candidate che hanno ottenuti il magior

numero di voto a prescindere dalle liste.

Le liste presentate per essere validate devono

essere sottoscritte a livello circoscrizionale ( o

collegiale) e non piu’ nazionale, in base al nu-

mero dei votanti, in ogni circoscrizione.

Questo darebbe al cittadino piena liberta’ di

scelta, in piena sintonia con gli aticoli 49: “

Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi lib-

eramente in partiti per concorrere con metodo

democratico a determinare la politica nazion-

ale, e il 48:” Il voto è personale e libero” , ma

( e va detto) porrebbe fine anche alla partico-

crazia intesa come casta e potere occult.

Con questo metodo si avra’ un

Parlamento dei cittadini per i

cittadini, trasparente e

rinnovabile ogni 10 anni. Non

solo, ma si potrebbe con una

preferenza unica, indirizzare il

Parlamento anche sulla scelta del

Capo dello Stato. Un mandato di5

anni, Ogni partito o lista presenta

sulla scelta il suo di papabile e il

cittadino sceglie sempre a

prescindere dalla lista ( puo’

scegliere il suo rappresentante in

parlamento di una lista e il

president della Repubblica libera-

mente di qualsiasi lista. Poi

spettera’ al parlamento scegliere il

Capo dello Stato tra i primi due

scelti dal popolo.

Governabilita’ forzata

o parlamentarismo libero ?

Abbiamo una robusta e avanzata Costituzione

L'iniziativa delle leggi appartiene al Governo,

a ciascun membro delle Camere ed agli organi

ed enti ai quali sia conferita da legge costituzi-

onale e al popolo con la democrazia diretta .

Il governo ?

” Il Governo deve avere la fiducia delle due

Camere. Ciascuna Camera accorda o revoca la

fiducia mediante mozione motivata e votata

per appello nominale. Entro dieci giorni dalla

sua formazione il Governo si presenta alle

Camere per ottenerne la fiducia. Il voto con-

trario di una o di entrambe le Camere su una

proposta del Governo non importa obbligo di

dimissioni. La mozione di sfiducia deve essere

firmata da almeno un decimo dei componenti

della Camera e non può essere messa in dis-

cussione prima di tre giorni dalla sua presen-

tazione. [art. Cost. 94] e....

NON OCCORRE CAMBIARE UNA SOLA

VIRGOLA DELLA COSTITUZIONE

Carmine Gonnella ( Londra)

CHI SI RICONOSCE ?

CALABRITTO

Calabritto is an Italian town and a commune

in the province of Avellino,Campania, Italy.

As of 2009 its population was of 2,567.

History

The town was struck by the 1980 Irpinia

earthquake on 23 November. The town had to

be rebuilt after the serious damage that was

inflicted. It is in the earthquake region so it is

prone to small earthquakes once every couple

of months. A mountainous region surrounds

Calabritto and gives it its truly scenic views.

Geography

Calabritto is a small town surrounded by

the Picentini mountains in the west and

crossed by Sele river in its eastern side. It is

linked with a mountain road to the ski resort

and village of Laceno.

It borders with the municipalities

o f A c e r n o ( S A ) , B a g n o l i I r -

pino, Caposele,Lioni, Senerchia and Valva (S

A). The only civil parish (frazione) of the

municipality is Quaglietta, autonomous mu-

nicipality merged into Calabritto in 1928.

Society

In the summer, many religious processions are

held. In early July, people walk halfway up

one of the mountains to the church of The

Madonna, or Mother of Christ. Most citizens

in Calabritto are Roman Catholic, some are

Evangelists, and other Christian Religions. In

the summer, the temperatures range from 15

to 32 °C (59 to 90 °F). Most of the workers in

Calabritto work for the Industrial Firm located

in Salerno.

The common surnames of the town are Mattia,

Zecca, Ficetola, Gonnella, Papa, Di Trolio,

D`Alessio, Filippone, Castagno and

Del Guercio.

FOTO

Cortesia di Lina Ficetola &

Calabrittani a Casa e

all’ Estero

Page 3: La Voce Alternativa del 23 gennaio 2015

3 14 ANCHE LORO PENSANO DI ESSERE CHARLIE Toto sul Quirinale

TUTTI I CONSIGLIERI DEL PRESIDENTE

DELLA REPUBBLICA ITALIANA “ Non e’ la scelta del Capo dello Stato a fare la differenza ma i consiglieri e i

consulenti che quest’ ultimo scegliera’ per il suo mandato, con tutti “i piu’ saggi

dei saggi” a sua disposizione il Quirinale puotrebbe essere gestito anche da un

bambino di 10 anni”

IL COSTITUENTE HA SEMPRE RAGIONE

...And the question is .....

ADESSO CHE I GRANDI DELLA TERRA SI

SON STRETTI ANCHE LORO A COORTE ED

INSIEME AI CHARLIES DI TUTTA LA

FRANCIA SI SON FATTI UNA PASSEGGIATA

IN PIAZZA, L' UOMO IN FUTURO SARA'

MENO RAZZISTA ?

La nostra Repubblica per chi non sapesse o l’

abbia dimenticato e’ basata su di un parla-

mentarismo bilanciato tra i poteri e il ruolo

basilare lo detiene il Capo dello Stato, rappre-

sentando l’ Unita’ Nazionale e nell autoriz-

zare la presentazione alle Camere dei disegni

di legge di iniziativa del Governo.

Per carpirne di piu’ sulla sua scelta occorre

andare all’ articolo 84 : “Può essere eletto

Presidente della Repubblica ogni cittadino

che abbia compiuto cinquanta anni di età e

goda dei diritti civili e politici. L'ufficio di

Presidente della Repubblica è incompatibile

con qualsiasi altra carica.

Perche’ puo’ essere eletto ogni cittadino? E il

L'ufficio di Presidente della Repubblica è in-

compatibile con qualsiasi altra carica. ?

Perche’ spesso si dimentica che al Quirinale

esiste un Consiglio della Presidenza, scelto a

sua imagine e somiglianza di cui ogni Capo

dello Stato dispone:

Consigliere della Corte dei Conti , Consigliere

di Stato Affari Giuridici e Relazioni Costituzi-

onali, Consigliere Diplomatico, Consigliere per

gli Affari Militari e del Consiglio Supremo di

Difesa, Consigliere per gli Affari interni e per i

rapporti con le Autonomie, Consigliere per gli

Affari dell'Amministrazione della Giustizia,

Consigliere per la Stampa e la Comunicazione,

Consigliere Affari finanzi, Consigliere Conser-

vazione del patrimonio artistico, oltre ad un

Segratario generale onorario ed un consigliere

di Stato ed un Consulente in materia di prassi

costituzionali.

Senza nascondere che il Quirinale e’ l’ unica

Presidenza al Mondo a disporre di piu’ person-

ale, oltre mille, con tutti i piu’ saggi dei saggi

a sua disposizione il Quirinale puotrebbe

essere gestito anche da un bambino di 10 anni.

[cg]

DOPO OLTRE 60 ANNI DI

REPUBBLICA

DEMOCRATICA , ANCORA NON

ABBIAMO

CARPITO IN TOTO L' ESSENZA

DEL LIBERO MANDATO "Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vin-colo di mandato.i parlamentari non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni." Il libero mandato tanto odiato dal neo legisla-tore non e' altro che il mandato sovrano popo-lare. Rappresentare la Nazione senza vincolo di mandato significa essenzialmente che il parlamentare e' libero di votare secondo co-scienza, ma ogni voto o opinione e’ vincolata al bene commune della Nazione, altrimenti sarebbe una delle piu’ grandi dittature mai esistite sulla faccia della Terra. In Italia con l’ “indemocratica” interpretazione del libero mandato ogni parlamentare puo’ cucirsi adosso la propria di dittatura, spostandosi da un partito all’ altro a proprio uso e com-sumo…. Badate bene che al libero mandato il Costituente abbino’ il proporzionale secco con le preferenze e il voto palese ( costituzional-mente l’ unico voto segreto e’ quello per eleg-gere il Capo dello Stato), sopratutto per dare la possibilita’ al cittadino sovrano di controllare il proprio rappresentante nell’ esercizio delle sue funzioni in Parlamento, per poi decidere ad ogni legislatura sul suo destino politico. [In altre parole ...se per il rappresentante una disegno di legge o legge o emendamento va a discapito del nene del Paese ha l' obbligo sov-rano di votare contro a prescindere da chi li propone [cg]

QUANDO IN UN PAESE NON C'E'

PIU' LIBERA DISSIDENZA MUORE

LA DEMOCRAZIA

Il voto contrario di una o di entrambe le

Camere su una proposta del Governo non im-

porta obbligo di dimissioni.

Il quarto comma dell' articolo 94 non fu in-

serito per caso dai padri costituenti. In una

democrazia ( che fu) rappresentativa e parteci-

pativa come quella repubblicana italiana, ogni

legislatore a prescindere dal suo colore poli-

tico, ha il dovere sovrano di rappresentare la

Nazione e di esercitare il suo mandato nell'

interesse e per il bene comune dei citta-

dini.sovrani

IL PREMIO DI MAGGIORANZA NON

E' UNA GARANZIA LEGISLATIVA

Dare il Premio di Maggioranza alla coalizione

o lista non farebbe nessuna differenza e non

garantirebbe la governabilita' del Paese,

perche' non sono mai stati i partitini il male

assoluto bensi' le correnti all' interno di una

qualsiasi lista. il pluralismo politico e' sale di

ogni democrazia e non puo' essere debellato da

nessun sistema elettorale [cg]

IL TERZO MILLENNIO E' PRONTO

PER UNA REALE SEPARAZIONE

TRA STATO E RELIGIONE ?

Per noi italiani basterebbe abolire l’ articolo 7

della Costituzione:” Lo Stato e la Chiesa

cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine,

indipendenti e sovrani.” I loro rapporti sono

regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni

dei Patti, accettate dalle due parti, non richie-

dono procedimento di revisione costituzionale.

Sovrani e indipendenti di che cosa? Rapporti

di che cosa ?

Tutte le religioni, essendo queste basate sulla

fede e non la ragione e la dialettica sono

umanamente accettabili , purche’ non inter-

feriscano con la politica, anche se purtroppo da

che mondo e’ mondo tutte le fedi divine ci

hanno venduto qualcosa che c’e’ ma non

esiste, mentre la politica vende qualcosa che

esiste ma non c’e’. Premesso che al sotto-

scritto i patti non sono mai piaciuti che siano

del Nazareno o Lateranesi, perche’ occultano

spesso la realta’, penso che una reale separazi-

one tra Stati e Religioni sia l’ unica soluzione

per un mondo politico libero di affrontare il

futuro senza influenze “diciamo “ spitituali”.

CHIAMATELA COME VOLETE MA

NON DEMOCRAZIA Sino a quando il politico italiano si nascondera’ dietro al voto segreto e a facili decreti, leggi delega e voti di fiducia, l' Italia non potra' mai essere chiamata una democrazia parlamen-

tare [cg]

Page 4: La Voce Alternativa del 23 gennaio 2015

13 4 CRONACA POLITICA ESTERO

L’ INCOERENZA

La politica dello Stivale, quella che ha demoti-

vato parecchi italiani, continua a essere alla

ribalta. Anche dopo i nuovi segnali di

“fiducia” incassati da Renzi e Squadra al se-

guito. Nessun “ribaltone”, quindi, è ipotiz-

zabile all’inizio di questo 2015 non privo

d’interrogativi. Manca ancora, però, la fiducia

illimitata del Popolo italiano. Ma la posizione

del Primo Ministro e meglio che niente.

Dietro le manifestazioni di volontà contraria,

resta incuneata la voglia di confronto. In defi-

nitiva, c’è chi vorrebbe abbandonare certe

posizioni politiche; ma si sente insicuro. Ep-

pure, i cambiamenti ci saranno e con effetti

non proprio marginali. Siamo sempre più

vicino alla nuova Legge Elettorale. Chi si cre-

Annuncio choc di Emma Bonino a Radio Radicale. L'ex ministro degli Esteri e commissario europeo ha dichiarato di avere un tumore ai pol-

moni. Lei stessa ha annunciato che dovrà sottoporsi a chemioterapia per sei mesi.

“Recentemente -ha detto Bonino- mi sono sottoposta a dei controlli medici di routine che però hanno evidenziato la presenza di un tumore

al polmone sinistro. Si tratta di una forma localizzata e ancora asin-tomatica, ma ciononostante richiederà un trattamento lungo e com-

plesso di chemioterapia che è già stato iniziato e che durerà almeno 6 mesi. Non sono intenzionata ad interrompere le mie attività perché da

una passione politica non ci si può dimettere, però è chiaro che le mie attività dovranno essere organizzate in base alle esigenze mediche cui è necessario dare in questo momento una priorità assoluta, cosa non fac-

ile anche per me".

Bonino ha poi aggiunto: "Ho tre commenti da fare. Il primo è rivolto agli operatori dei media: vi pregherei di rispettare questa situazione senza mettersi a fare indagini o robe varie, ringrazio gli operatori che

anche nei momenti più difficili mi sono stati accanto nel limite delle loro possibilità, in particolare ringrazio Antonella Rampino, Giovanna

Casadio, Stefano Folli, Stella Pende, pochissimi altri, oltre che la stampa straniera. A tutti coloro che in Italia e altrove affrontano questa

o altre prove voglio solamente dire che dobbiamo tutti sforzarci di essere persone e di voler vivere liberi fino alla fine, insomma io non sono il mio tumore e voi neppure siete la vostra malattia, dobbiamo

solamente pensare che siamo persone che affrontano una sfida che è capitata".

Infine Bonino si rivolge agli ascoltatori di radio Radicale: "Come ho detto -sottolinea- dovrò ridurre le mie attività ma spero che il vostro

affetto e incoraggiamento si trasformino in iscrizioni ai radicali e al Partito Radicale, che possono essere simpatici o meno, non li avete mai

apprezzati moltissimo, ma forse è arrivato il momento di dirvi che le battaglie che portiamo avanti, che portano avanti, magari oggi sem-

brano marginali ma invece sono fondamentali per la vita di tutti e per la democrazia, in particolare in questo momento così difficile per il mondo. Vi ringrazio tutti quanti e spero che magari per una volta mi

ascoltiate sul serio, grazie ancora, buon giorno e buon anno a tutti”.

DEMOCRAZIA APPLICATA ...

Elezione diretta del Senato,

dimezzamento dei parlamentari. Bocciato

emendamento 5 Stelle

Il Movimento 5 Stelle ci ha provato, in tutti i modi. Lo ha fatto

con un emendamento che poteva, se approvato, rivoluzionare la

politica italiana: elezione di diretta del Senato, e dimezzamento

immediato del numero dei parlamentari. Ovviamente, i partiti

hanno bocciato questa proposta, decidendo, ancora una volta, di

tenersi la poltrona. Alla faccia dei buoni propositi.

Ci racconta tutto il deputato 5 Stelle Robero Fico:

Questo è l'emendamento presentato dal M5S per ridurre real-

mente il numero dei parlamentari. Ovviamente è stato respinto.

L'obiettivo per Renzi e la maggioranza non è diminuire i costi

della politica ma avere senatori nominati direttamente dalle

segreterie di partito, consiglieri regionali e sindaci che godranno

dell'immunità. Il Senato non verrà abolito, così come non sono

state abolite le province. Sono solo i cittadini, in tutto questo, a

perdere la possibilità di votare e di scegliere i propri rappresen-

tanti

"Ho un tumore", annuncio choc di Emma Bonino a Radio

Radicale

deva “inamovibile” ora è in dubbio. L’affos-

samento delle cordate di potere sarà il primo

passo per il cambiamento; e questo è bene. Un

gran bene per chi ci legge; anche se, all’ap-

parenza, potrebbe apparire ancora irrilevante.

Questo sarà, come già abbiamo scritto, l’anno

della “svolta”. Con un nuovo Capo dello Stato

e un Parlamento degno del Nuovo Millennio.

Sull’Esecutivo preferiamo mantenere un ris-

pettoso riserbo. Però, ci siamo accorti che

cambiare si può e si deve. L’attuale frammen-

tazione del Potere Legislativo non porta a

nulla di buono. E’ il sistema che “frena”. Le

necessità del Paese sono tutte messe in ombra

proprio per la mancanza di certezze politiche

prive dei soliti compromessi. E, su questa

linea, nessuno è senza “peccato”.

Le crisi socio/politiche italiane non sono mai

scaturite dalla base. Chi ci ha governato, in-

vece, non s’è saputo assumere, appieno, certe

responsabilità. In futuro, chi meglio sarà in

grado d’operare potrà meritare la fiducia degli

italiani. L’Opposizione, pur se democratica-

mente indispensabile, sarà dei “perdenti”.

Senza possibilità di cambiare la loro posizione

che, lo ripetiamo, sarà utile al Paese.

I compromessi potranno, finalmente, essere

banditi e l’Esecutivo dovrà tener di più conto

della Maggioranza che gli ha dato fiducia.

L’incoerenza, di tanti uomini di partito, ha

fatto perdere di vista la loro affidabilità. Rav-

viseremo se la lezione porterà gli attesi risul-

tati. Non tanto nelle parole, quanto nei fatti.

Giorgio Brignola

“E’ positivo che il Ministro agli Esteri, Genti-

loni, abbia deciso di prevedere il rinnovo dei

Comites anche in quelle circoscrizioni in cui

non si era presentata nessuna lista. La deci-

sione di riaprire i termini in 24 circoscrizioni

consolari favorirà una maggiore partecipazi-

one dei cittadini all’importante appuntamento

del 17 aprile prossimo, quando, dopo dieci

anni, i Comitati degli italiani residenti

all’estero verranno finalmente rinnovati. E’

un risultato positivo, raggiunto anche grazie

al lavoro congiunto di deputati e senatori del

PD eletti all’estero.Per votare è necessario

registrarsi entro il 18 marzo 2015, inviando

una mail, un fax o una lettera cartacea al pro-

prio consolato di riferimento, allegando anche

la copia del documento d’identità. Va ribadita

l’importanza di queste elezioni. I Comites,

nella loro qualità di organi elettivi a livello

locale, sono una sorta di consigli comunali

degli italiani nel mondo.”

Lo dichiarano i deputati PD eletti all´estero,

Garavini, Farina, Fedi, La Marca, Porta, com-

mentando l’approvazione del decreto del Min-

istero degli Esteri che riapre i termini per la

presentazione di liste di candidati alle pros-

sime elezioni per i Comites, limitatamente alle

circoscrizioni consolari dove nessuna lista di

candidati era stata ammessa. Si tratta delle

circoscrizioni consolari di: Vienna, Liegi,

Lione, Nizza, Atene, Dublino, Oslo, Lisbona,

Edimburgo, Praga, Bucarest, San Marino,

Barcellona, Madrid, Stoccolma, Bogotà, San

José, Chicago, Detroit, San Francisco, Perth,

Città del Capo, Pretoria, Bangkok

Laura Garavini ( eletta all’ Estero )

Positiva riapertura liste Comites

in 24 circoscrizioni

ANCHE QUESTA E’ CRONACA

Ma il vecchietto non si e’ dimesso perche’ stanco ? doveva

essere stanco ?

Subito al lavoro a palazzo Giustiniani il giorgo dopo le sue dimis-

sioni 15 mila euro al mese, pensione dorata, maggiordomo e un

ufficio da 100 mq. E in Italia state parlando ancora di riformare la

Costituzione ? [cg]

Page 5: La Voce Alternativa del 23 gennaio 2015

5 12 ECONOMIA Aspettando la Merkel

Padoan, in Italia recessione affievolita, nel 2015 scomparirà

E’ PIU’ FACILE AMMINISTRARE UN PAESE POVERO CHE UNO IN OTTIMA SALUTE

Il concetto e’ semplice, I governanti di un Paese in conflitto siciale hanno l’ aggravante di averlo eredidato dai suoi pre-

cedessori, in un uno in ottima salute non hanno nessuna attenuante [cg]

La recessione in Italia c'è purtroppo

da tre anni: nel 2014 si è affievolita

e nel 2015 scomparirà". Lo ha detto

il ministro dell'Economia, Pier Carlo

Padoan, arrivando a Strasburgo di

fronte alla Commissione Affari

economici del Parlamento europeo.

Il ministro ha sottolineato che "la

disoccupazione purtroppo è cresci-

uta". Ma, ha precisato, questo dato

"segue l'andamento della crescita in

tutti i sensi. Quindi la crescita

riprenderà e l'occupazione miglio-

rerà nei prossimi mesi".

"Continuo a credere che il futuro

sarà molto migliore. Credo che con i

vincoli imposti dal rispetto delle

regole europee e con l'onere del

debito che l'Italia si ritrova -ha continuato- la Legge di Stabilità dia un

contributo molto importante e positivo alla crescita e all'occupazione. E'

una Legge di Stabilità fortemente espansiva che riduce le tasse in modo

veramente fuori dal comune e invoglierà le imprese ad assumere di più".

Padoan ha anche sottolineato che la deflazione per la zona euro "è peri-

colosamente vicina, soprattutto in

alcuni Paesi. Però sono fiducioso che

la Banca centrale europea prenderà le

misure appropriate tra pochi giorni",

ha detto.

Alla vigilia della presentazione della

comunicazione dell'esecutivo Ue sulla

flessibilità In Europa, Padoan ha

anche detto che "il tema della flessi-

bilità è stato posto al centro del dibat-

tito. Credo che la Commissione ar-

riverà con proposte importanti, ma

appunto dobbiamo verificare".

Infine il ministro dell'Economia ha

tracciato un bilancio "molto positivo"

del semestre di presidenza italiana del

Consiglio Ue, in particolare per il

consiglio Ecofin, "sia in termini di risultati concreti e specifici delle

misure prese, ma anche dell'impronta sul dibattito e sulle priorità della

nuova Commissione, con crescita, investimenti, occupazione". "Sei

mesi fa non eravamo a questo punto e adesso penso che abbiamo fatto

dei passi avanti, ma molto resta ancora da fare", ha aggiunto.

FONTE : adnkronos.com

Il Liberalsocialismo berlusconiano

Il tuo papà è stato per me un amico leale e sin-cero al quale mi univa un affetto profondo. E'

stato un uomo più avanti del suo tempo. Le sue idee, la sua capacità di cogliere e di anticipare

con lucidità i temi ancora oggi attuali della politica italiana lo tendono tuttora protagonista a pieno titolo delle vicende dei nostri giorni".

Lo scrive Silvio Berlusconi nella lettera in-

dirizzata a Stefania Craxi per il quindicennale della scomparsa del leader socialista che

la Fondazione Craxi ha organizzato ad Hamma-met.

amava. Una terra che, in questi anni turbolenti, ha dimostrato di saper scegliere la strada della

democrazia, della tolleranza e della laicità dello stato. Una strada che lui stesso avrebbe

indicato e favorito, se fosse stato ancora pre-sente. Speriamo che la scelta della Tunisia possa essere di esempio alle molte situazioni

difficili e tormentate del mondo arabo". "Anche per noi - prosegue Berlusconi - la

strada che Bettino ha indicato fin dagli anni '80 si è rivelata quella giusta. La sinistra comunista

è morta, anche se le sopravvivono molti dei suoi protagonisti e dei suoi metodi. Il social-ismo liberale e riformatore è invece forte e

attivo e sarà un protagonista del 21esimo se-colo. Anche le riforme istituzionali, dopo de-

cenni di tentativi infruttuosi, sono finalmente avviate proprio come lui aveva preconizzato". "Con questi ricordi e con questi sentimenti,

cara Stefania - conclude il leader di Forza Italia - ti sono vicino e partecipo alla commemorazi-

one del tuo papà. Lui è certamente molto or-goglioso di una figlia che gli dimostra tanto

amore e che ha dedicato e continua a dedicare la sua vita alla difesa e al ricordo del suo papà Bettino. Ti prego di far giungere alla tua

mamma, a Bobo e a tutti gli amici che sono lì convenuti per ricordarlo, il mio saluto più

partecipe e affettuoso", conclude Berlusconi con "un forte abbraccio". Fonte: adnkronos.com

"Basti pensare - scrive il Cavaliere - al tema delle riforme. Fu lui a cogliere, quando nes-

suno ne era consapevole, la necessità di rifor-mare in nostro assetto istituzionale, per mettere

il nostro Paese in condizione di essere govern-abile e di poter competere con le altre nazioni. Si è anche impegnato per dare vita ad una sin-

istra moderna, democratica, europea. La sua morte in esilio è tra le pagine più vergognose

della nostra storia recente". "Ora Bettino - prosegue Berlusconi dopo aver

raccontato la sua amarezza per non essere pre-sente ad Hammamet - riposa in una terra che

Berlusconi: ''Morte in esilio di Craxi tra le pagine più vergognose della storia''

Attesa per l'incontro a

Firenze Renzi-Merkel, al

centro Bce e terrorismo

La richiesta di un incontro era partita nel settem-bre scorso, quando nessuno dei due leader po-

teva immaginare quanto sarebbe stata impor-tante la data del 22 gennaio, giorno in cuiMario

Draghi dovrebbe annunciare l'avvio dell'ac-quisto dei titoli di Stato da parte dellaBce. E nessuno dei due poteva neanche immaginare che

tre giorni dopo si sarebbero tenute le elezioni anticipate in Grecia, dove si prevede una vit-

toria della sinistra radicale di Syriza che sta facendo ballare i mercati da giorni e ha fatto

riemergere lo spettro di una 'Grexit', l'uscita dall'euro.

La cancelliera tedesca arriverà domani sera a

Firenze - dove si fermerà fino a venerdì mattina - reduce dalla partecipazione al World economic

forum di Davos, per un faccia a faccia con

Matteo Renzi che aveva chiesto alla fine dell'estate nella sua veste di presidente di turno

del G7. L'Italia è la seconda tappa - dopo la visita a

Londra il 7 gennaio, il giorno dell'attacco a "Charlie Hebdo" - del giro che la Merkel farà

nelle prossime settimane nelle capitali dei Paesi più industrializzati del mondo per preparare il vertice del 7 e 8 giugno a Schloss Elmau, un

hotel di lusso situato un centinaio di chilometri a

sud di Monaco. Ma i temi G7, per quanto im-

portanti, passeranno un po' in secondo piano a causa della coincidenza temporale con una delle decisione più attese dai mercati di tutto il mondo

e dei leader dell'eurozona, considerata da alcuni come l'arma finale per rilanciare la crescita e far

uscire l'Europa dalle secche della deflazione. Dalla riunione del Consiglio direttivo della Bce

Renzi ha detto di aspettarsi un aiuto per cam-biare l'Europa. "Rispetto l’indipendenza della Banca centrale

europea - ha detto il premier parlando a

Davos - ma dovrebbe aiutare l’Europa a

cambiare, dando il messaggio che l’Europa deve andare verso un nuovo cammino di cre-scita. L’Europa non è soltanto l’euro, politiche

di bilancio, ma garantisce da 70 anni pace, pros-perità".

Dalla stessa premessa, l'indipendenza dell'Euro-tower, è partita dalla Merkel, parlando a Berlino

che, però, ha ammonito: "Come politico, per

me è importante che sia evitato ogni segnale

che possa essere percepito come un indeboli-

mento della necessità di cambiamenti strut-

turali e di una più stretta cooperazione poli-

tico-economica tra i Paesi dell'euro-zona". Dunque, aiuti sì ai Paesi in difficoltà, ma non sia per loro questo il pretesto per venire

meno al loro impegno sulle riforme. Un mantra che la Merkel va ripetendo da mesi,

stretta com'è tra l'opinione pubblica tedesca e la Bundesbank, accomunate dalle stesse preoccu-

pazioni sul 'lassismo' dei Paesi del sud dell'euro-

zona, di cui non vogliono essere chiamati a finanziare ulteriormente il debito.

Se l'economia sarà il tema un po' più spinoso, i temi G7 e di politica estera saranno la parte più

facile dell'incontro, in occasione del quale si preparerà anche il prossimo vertice italo-tedesco che quest'anno si terrà in Italia (l'ultimo fu a

Berlino nel marzo dello scorso anno). Per la Merkel, dicono all'Adnkronos fonti diplo-

matiche, le priorità della sua presidenza sono gli obiettivo del Millennio post-2015 (lotta alla

povertà ed alle malattie, tra gli altri) e la difesa del clima.

Corposa, poi, l'agenda di politica internazionale, dominata dall'impegno dei Paesi europei nella

lotta al terrorismo, nel quale rientra il necessario equilibrio da trovare tra rafforzamento delle misure di sicurezza e protezione della privacy e

libertà delle persone, in particolare per quanto riguarda il contrasto al fenomeno dei 'foreign

fighters'. Tutto con un'attenzione prioritaria al dialogo con le comunità musulmane, tema sul

quale la Merkel sta lavorando molto, come di-mostra l'atteggiamento fermo e duro assunto contro Pegida, il movimento islamofobo che da

settimane organizza manifestazioni in molte

città tedesche. In agenda anche la crisi ucraina e

i rapporti con la Russia. La cancelliera arriverà a Firenze domani sera, dove sarà accolta da Renzi a Palazzo Vecchio

per una cena di lavoro alle 19.50. La mattina dopo, la Merkel avrà un incontro con alcuni

imprenditori tedeschi in Italia, quindi avrà un nuovo colloquio con il premier, seguito da una

conferenza stampa congiunta. Con la cancel-liera, ha detto il premier in un'intervista a "La Nazione" concessa nei giorni scorsi, "c’è un

buon rapporto personale ma le opinioni che abbiamo talvolta sono divergenti, discutiamo di

continuo sui documenti finali e sulle dichiarazi-oni congiunte". "Quando mi ha detto di essere stata a Firenze solo una volta - ha ricordato - ne

ho approfittato per invitarla: la porterò a Palazzo Vecchio, ceneremo nella sala dei Gigli o delle

Udienze, poi andremo a vedere gli Uffizi e il Corridoio Vasariano e la mattina dopo saremo

all’Accademia, davanti al David di Michelan-gelo. Dostoevskij diceva che la bellezza avrebbe salvato il mondo, vediamo se salverà anche

l’Europa". Bolaffi: Angela Merkel ha bisogno di Matteo

Renzi e sa - in un momento delicato per molte regioni d'Europa - di doversi spingere a fare concessioni. Ma la situazione dal punto di vista

interno è cambiata con l'avanzata di Pegida e alla leader della Cdu serviranno tutte le sue doti

tattiche per conciliare pressioni interne ed esi-genze esterne. Alla vigilia della riunione a

Firenze tra la cancelliera tedesca ed il presidente

del Consiglio italiano, il germanista e poli-tologo Angelo Bolaffi legge gli avvenimenti

dei prossimi giorni - dall'incontro nel capo-luogo toscano alle decisioni della Bce alle

elezioni in Grecia - alla luce della complessa situazione interna tedesca e delle pressioni che dall'esterno vengono esercitate sulla Germania.

"La situazione di Angela Merkel - spiega, parlando con l'Adnkronos - sta diventando

difficile perché sta crescendo il movimento antislamico Pegida, anche favorito da quello

che è successo in Francia: dall'ultima rilevazi-one è emerso che il movimento è fatto da per-sone che si riconoscono nel partito euroscet-

tico Alternative fuer Deutschland" e che quindi potrebbero votare per questo partito in

caso di elezioni. Ma la Cdu "non accetterà mai un partito in-gombrante alla sua destra, non è mai successo"

se non per partiti estremisti molto piccoli. Quindi, afferma Bolaffi, già direttore dell'Isti-

tuto di cultura italiano a Berlino e autore, tra l'altro, di "Cuore tedesco", si "riduce il mar-

gine di manovra di Merkel" rispetto all'opin-ione pubblica interna, malgrado il suo governo possa vantare il successo conseguito con

"l'obiettivo di prestigio" del pareggio di bilan-

cio. L'interrogativo è: "Quanto avanti potrà

spingersi nel fare concessioni" ad altri stati europei? "D'altra parte la prima persona che Matteo

Renzi ha incontrato, ancora prima che diven-tasse premier, è stata proprio Merkel", ricorda

Bolaffi. "Io credo inoltre che Merkel abbia dato via libera alla scelta di Draghi, forse non

perché la consideri la soluzione del problema ma perché probabilmente è convinta di dover fare concessioni in un momento molto difficile

per diverse regioni d'Europa, dove senza Renzi il fronte meridionale non regge". Resta poi da

vedere fino a dove arriverà il sostegno a Renzi e che cosa Renzi possa indicare come cam-mino futuro delle riforme italiane, perché pure

lui ha le sue difficoltà".

Insomma Merkel ha bisogno di Renzi e Renzi di Merkel. Quest'ultima peraltro sa che in Ger-

mania non si va a votare domani mentre l'Eu-ropa potrebbe trovarsi in una crisi ancora peg-giore domani, sottolinea ancora Bolaffi.

Questo indirizzerà verosimilmente la sua azi-one. Quanto alla Bce, conclude, "Draghi non si

e' mai mosso contro la Merkel, credo che abbi-ano cercato una soluzione che accontenti tutti, per quanto questo sia difficile, perché nazion-

alizzare il debito e' un problema, non nazional-izzarlo è un problema e farlo a metà è diffi-

cile".

adnkronos.com

Page 6: La Voce Alternativa del 23 gennaio 2015

11 6 " Scherza con i fanti e non con i santi"

Da sempre c’è chi sostiene che ai

maschietti piace fare la guerra e

alle bambine giocare con le bam-

bole. Se poi spostiamo la ricerca

a quello che più si vende nel

mondo tra i giocattoli , spunta che il cubo di

Rubik è il più venduto di sempre, con 350 mili-

oni di esemplari.Ma poi basta approfondire un

po’ e Lego come Barbie sono quelli che più

tirano. E allora questa storia della guerra non

è una montatura? Di seguito alcune notizie.

Andrò poi ad aggiornare questo post con no-

tizie che arrivino dal mondo e spero con tutta

me stessa non di sfruttamento criminale mi-

norile. L’ articolo è aperto come sempre alle

vostre testimonianze, ai commenti, a chi usa

con rispetto la comunicazione e con amore la

vita

(Doriana Goracci) .

C'è da dire che 13 ragazzini iracheni, nel quar-

tiere di al-Yarmuk a Mosul, sono stati massac-

rati dalle milizie Isis per aver tifato la loro

nazionale, guardandola in tv, mentre giocava

contro la Giordania (1-0) nell'ambito della

Coppa d'Asia in Australia. Le uccisioni sono

avvenute il 12 gennaio, ma la notizia si è ap-

presa solo ieri sera. I ragazzini sono stati cattu-

rati dai jihadisti nel quartiere di al-Yarmuk, a

Mosul, controllata ormai dall 'Isis.

C'è da dire che sono più di 4 milioni i bambini

in tutti gli Stati uniti che si esercitano, si diver-

tono e hanno partecipato a corsi di formazione,

per usare le armi da fuoco, tramite anche

la lobby delle armi National Rifle Association

(Nra) e altre organizzazioni simili.

POLITICA

C'è da dire che ogni anno circa 700 bambini

fra i 12 e i 17 anni, per lo più maschi, ven-

gono arrestati, interrogati e detenuti dalle

forze di sicurezza israeliane.

C'è da dire che una bambina su cinque non

accede all'istruzione primaria a causa delle

condizioni di povertà in cui vive e delle vio-

lenze cui è esposta: una bambina su sette, nei

paesi in via di sviluppo, è costretta a sposarsi

prima dei 15 anni, alcune vengono date in

moglie (se non vendute) addirittura a 5 anni.

C' è da dire che "Un'ottantina di persone, tra

cui 50 bambini tra i 10 e i 15 anni, sono stati

presi in ostaggio in Camerun in un attacco,

nel villaggio di Mabass nel nord, di cui si

sospetta Boko Haram. Lo riferisce il sito itv

news.

C'è da dire che in Angola il 36 % dei bambini

ha prestato servizio come soldato o ha seguito le

truppe in combattimento.In Liberia hanno com-

battutto circa 20.000 bambini. LRA, Esercito di

Resistenza del Signore, è costituito al 100% da

bambini soldato, ne ha rapiti oltre 15 mila per

farne dei soldati.Il combattente armato più gio-

vane al mondo è suo e aveva 5 anni. Il Sudan fa

uso massiccio di bambini soldato, si parla di 100

mila bambini, che prestano servizio su entrambi

i fronti di una guerra civile che dura da 20 anni.

I bambini di stada sono il bersaglio privilegiato

del reclutamento. Nella provincia di Wahda il

22% della popolazione scolastica tra i 6 e 14

anni è stato reclutato dall'esercito sudanese o

nelle milizie filo governative. Il sodato più gio-

vane ha 9 anni

(continua?!)

Liberals hate the Pope now because he appar-

ently said that free speech shouldn’t apply when

it comes to religion. “If my good friend… says

a curse word against my mother,” Francis

joked, “he can expect a punch. It's normal. You

cannot provoke. You cannot insult the faith of

others. You cannot make fun of the faith of

others.”

As per usual, His Holiness has been misunder-

stood. Willfully, the cynic might say. Francis

clearly stated that what happened in Paris was

abhorrent, that free speech is a human right and

that speaking one's mind can be of benefit to the

common good (I’d add that some-

times notsaying something for fear of causing

offence is a sin of omission). All he was point-

The Pope is right:

“Blasphemy exists and it has consequences”

IO NON BESTEMMIO, IO ESPRIMO UN PARERE CONTRARIO !

La " cosidetta" bestemmia e' ed e' stata uno dei primi " ostacoli" all' evoluzione intelletiva dell' uomo

IPapa Francesco, con l' affermazione:" Se qualcuno offende mia madre accappa n' papagno" , involontariamente non fa altro che alimentare ulteriolmente il terrorismo bibblico tra religioni. La bestemmia non e' mai esistita, io non bestemmio, io esprimo un parere contrario. Se qualcuno offende mia madre io ricorro alla giustizia umana e non al papagno, perche' noi umani di mani ne abbiamo sempre due [cg]

ing out is that when one says something in pub-

lic, one does so expecting to be heard – and this

can have consequences. Those consequences

aren’t necessarily deserved: in the case of Char-

lie Hebdo they were plainly evil. Nevertheless,

if you say something that shocks someone to

their very core don’t be surprised if they get a

little upset. Insult my mother and, to quote that

wordsmith and fellow Catholic William F

Buckley, “I'll sock you right in your goddamn

face and you'll stay plastered.”

Given that the Pope was merely expressing

something that ought to be blindingly obvious,

why has it proved so controversial? Because

contemporary Westerners struggle to under-

stand the concept of blasphemy. Francis is

pointing out that to some peo-

ple God is emotionally equiva-

lent to their father or mother –

He is real, He matters, He is

something they would be pre-

pared to die for. He is open to

rational inquiry and theologi-

cal critique, but He isn’t neces-

sarily open to insult. Much like

it’s okay to say, “I do hope

your mother’s not depressed

because she seems to be eating

a lot?”. But it’s not okay to

say, “Yo momma’s so fat she

went out in high heels and

came back in flip flops.” Yeah,

that’s gonna earn you a bunch

of fives.

Here in the West, God is such

a devalued concept that we

cannot comprehend that be-

lievers feel passionately about

something we regard as a

purely abstract concept. You

might argue that this makes us

a lot more tolerant of open

debate and liberated from stifling orthodoxy. But

a society that doesn’t understand blasphemy also

has a distant relationship with the sublime. And

this has moral as well as aesthetic implications.

Blasphemy is when you ridicule the sacred,

which means you ridicule the pinnacle of good-

ness. To translate it into secular talk: to parody

Jesus is like parodying Martin Luther King Jnr or

Nelson Mandela. And a society without heroes -

without a model of human excellence - is a very

sad society indeed. It’s incapable of takingany-

thing seriously, with the result that a mix of the

banal and the wicked come to define the culture.

Tim Stanley

telegraph.co.uk

GUERRA MONDIALE AI BAMBINI

Mi par di poter avanzare una triste ipotesi che

ricalca in pieno il mio pensiero da

quanto Renzi ha preso le redini del governo: il

partito democratico sta facendo di tutto per far

perdere il centro sinistra a favore del centro

destra. Realtà di cui anche i precedenti centro-

sinistra sono stati specialisti…

Parliamo chiaro. Quelli del centro-destra, sul

conto dei quali mi arrogo la presunzione di aver

fatto una giusta anamnesi politica, se ne

fregano completamente dell’amor proprio, della

dignità, dell’orgoglio anche verso le proprie

famiglie (mentre dell’elettorato se ne fregano

completamente) e non faranno alcuna fatica a

ricompattarsi tutti per continuare a…rubare la

marmellata, non solo, ma ringraziando anche il

centro-sinistra che, conRenzi, sta promuovendo

le condizioni affinché ciò avvenga, alla

faccia dei suoi stessi esponenti del suo stesso

partito. Intanto Berlusconi cresce, la giustizia

cala, e non vorrei che a breve egli venisse

riabilitato da UE con la conseguenza che pot-

rebbe essere rieletto non solo capo del governo,

ma forse anche Presidente della Repubblica.

La nuova legge elettorale (in via di perfeziona-

mento ?) consentirebbeinfatti tutto ciò, grazie

anche ai nominati.

A questo punto, mi vien da pensare che il

“patto del Nazzareno” , tenuto nascosto anche

agli addetti ai lavori, non sia una piccola appen-

dice della visita di Renzi ad Arcore.

Va ricordato che il Signor Berlusconi non ci ha

messo un solo minuto per ricompattarsi con

Bossi dopo che se ne sono dette di tutti i colori.

Immaginiamoci se Alfano non farà altrettanto,

magari con Casini che, onestamente, ho sempre

disprezzato come politico per la sua politica

“last minute”

Povera Italia.

Ormai ci siamo ?!

Arnaldo De Porti

POLITICA. SIAMO ALLA FRUTTA MARCIA…ORMAI !

Page 7: La Voce Alternativa del 23 gennaio 2015

7 10 EUROPA E DINTORNI

Italicum, Senato va avanti.

Boschi: "Legge seria ma

sinistra dem resta sulle

barricate" "Legge seria, come promesso". La giornata

dell'Italicum 2, all'indomani dell'emendamento

Esposito, detto anche 'super canguro' nonché

sterminatore di 35mila emendamenti, si apre

con un tweet del ministro delle Riforma Maria

Elena Boschi, prontamente rittwittato dal pre-

mier Matteo Renzi. La sensazione è che la

strada è ormai in discesa: chiusa la fase di vo-

tazione degli emendamenti, avrà il via libera

prima di giovedì 29 il testo che archivia il

'porcellum'.

E quindi, per riassumere: 100 collegi pluri-

nominale per la Camera, capilista bloccati e

due preferenze, soglia di sbarramento al tre per

cento per le liste, premio di maggioranza alla

lista che ottiene il 40% dei voti validi e, in

mancanza di tale maggioranza, secondo turno

tra le due liste più votate, senza possibilità di

apparentamenti tra i due turni. Infine, la clau-

sola di salvaguardia, per cui la legge decorre

dal 1° luglio 2016.

Gli emendamenti delle opposizioni, ma anche

della minoranza dem (come quello sulle prima-

rie obbligatorie) a palazzo Madama vengono

quasi tutti respinti, con qualche momento di

tensione quando i grillini accusano il Pd di

ricorrere ad insulti o la presidenza di prendere

per i fondelli i cittadini (l'espressione di Laura

Bottici è più colorita).

Fatto sta che nel pomeriggio, dopo una breve

pausa per approfondire le implicazioni di un un

emendamento anti-flipper di Anna Finocchiaro

(volto a impedire la migrazione di voti da un

collegio all'altro), arriva in votazione la pro-

posta di Ugo Sposetti (Pd) che dispone che le

liste, all momento del deposito dei simboli

presso il ministero dell'Interno, debbano conseg-

nare anche lo statuto di partito. La questione

apre una sorta di psicodramma nella maggio-

ranza più Forza Italia. Inizialmente il governo,

con Maria Elena Boschi, esprime parere con-

trario. Sel e Lega appoggiano l'emendamento,

ma Luigi Zanda (Pd), Gaetano Quagliariello

(Ap-Ncd) e Donato Bruno (Fi) esprimono dubbi

e sostanziale contrarietà.

Dopo il dibattito, Boschi cambia posizione e si

rimette all'aula. A quel punto, come in una sorta

di 'tana libera tutti', i senatori di maggioranza e

di Forza Italia si sentono svincolati dalla gabbia

degli accordi tra leader, le opposizioni vi ve-

dono comunque la possibilità di assestare un

colpo, seppur simbolico, all'Italicum 'blindato' e

così si registra un voto di rara trasversalità e

unanimità sfiorata: 257 sì, 8 contrari e 2 as-

tenuti. Sobrio il commento di Ugo Sposetti, vero

playmaker della giornata: "Siamo riusciti -dice

l'esponente della visione classica del partito

'organizzato' e non 'liquido'- a spiegare ai col-

leghi il senso della proposta. Quando l'aula dis-

cute nel merito è sovrana. E va rispettata sem-

pre. D'altronde, si parla della vita interna dei

partiti, non è una cosa da poco...". Poco dopo la

musica cambia, e la maggioranza dell'Italicum

torna a procedere come un treno. Il Pd ne paga

lo scotto, visto che una buona parte di senatori

della minoranza, come annuncia Walter Tocci,

non voterà il maxi emendamento Finocchiaro

che recepisce le intese tra maggioranza e Forza

Italia.

Fonte : adnkronos.com

Quirinale, Pd scosso da

Fassina: "Renzi capo dei 101".

Ma Guerini: "sciocchezza in-

credibile"

A pochi giorni dal 29 gennaio quando il Parla-

mento in seduta comune si convocherà per

elegge il Capo dello Stato, nel Pd si riaprono

ferite mai sanate del tutto. A spargere sale sul

vulnus del 'tradimento' della candidatura di

Romano Prodi è Stefano Fassina: "Non è un

segreto" che Matteo Renzi abbia capeggiato i

101 che nel 2013 affossarono Romano Prodi

nella corsa al Quirinale, dice e aggiunge: "A

differenza di quelli che oggi chiedono disciplina

e due anni fa hanno capeggiato i 101, noi siamo

persone serie. Nessuno deve temere da noi i

franchi tiratori".

Scende in campo il vice segretario Lorenzo

Guerini per smentire quella che definisce "una

sciocchezza incredibile". Deborah Serracchiani

palrla di "accuse che non si possono commen-

tare". Non si tira indietro l'ex segretario Pier-

luigi Bersani, secondo quella di Fassina "è la

sua opinione.. Ma con il voto segreto puoi fare

ipotesi che poi vengono smentite. L'ho già detto

allora: c'era chi non voleva Prodi, chi non

voleva Bersani. Si sono saldati".

E tuttavia la prodiana Sandra Zampa non lascia

cadere nel vuoto l'accusa di Fassina: "Non ha

detto -afferma- che Renzi è il capo dei 101.

Immagino che intendesse dire che anche la

componente renziana, o meglio alcuni renziani,

hanno partecipato all'affossamento".

E ancora: "Di alcuni renziani -accusa- sicura-

mente c'è stata la regia, anche Bersani è stato

tradito dai suoi. Poi hanno partecipato tutti

quelli che erano arrabbiati per la vicenda

Marini", ossia dell'ex presidente del Senato

'bruciato' in nome del rinnovamento generazion-

ale.

Fonte : adnkronos.com

E’ morto il re saudita

Abdullah, molte sfide per il

Il re saudita Abdullah bin Abdulaziz, as-ceso al trono nel 2005, è morto nella notte e suo fratello Salman gli è subentrato alla guida del paese. Varie le sfide con cui il nuovo re dovrà confrontarsi, prima tra tutte la lotta al terrorismo, che insidia i confini del regno soprattutto dal vicino Iraq. "Il nuovo re - secondo l'analista saudita Abdallah al-Otteibi - si confronterà con

sfide come la lotta al terror-ismo e la pro-tezione dei cit-tadini da questa minaccia, oltre a dover man-tenere buoni rapporti con l'Occidente". "Il re - ha aggiunto l'analista in un'intervista alla tv satellitare al-Arabiya - con-tinuerà a gui-dare la guerra contro il terror-ismo e proverà a mantenere il ruolo chiave del paese nella re-

gione araba". Quest'ultima sfida si fa per Riad sempre più difficile. Il caos yemenita dei giorni scorsi, con i ribelli sciiti che hanno preso il controllo di Sanaa tenendo in ostaggio le istituzioni, testimonia una rottura degli equilibri regionali e una rivalsa sciita che favorisce il 'nemico' Iran. La salma del 91enne Abdullah sarà se-polta dopo la preghiera del venerdì nella

capitale Riad, nella Moschea Imam Turki bin Abdullah. Come ha annunciato la tv di stato, seguiranno tre giorni di lutto nazion-ale. Abdullah era in ospedale da diverse settimane per un'infezione a un polmone. Nato a Riad, era uno dei numerosi figli del fondatore del regno saudita, re Abdul-Aziz al-Saud. "Sua Altezza Salman bin Abdulaziz al-Saud, i membri della famiglia reale e tutta la nazione - si legge nel comunicato diffuso dal palazzo reale - piangono il Custode della due moschee sacre, re Abdullah bin Abdulaziz, che è deceduto all'una esatte di questa mattina". Poco prima che la nota venisse diramata, la tv di stato ha interrotto le trasmissioni e ha cominciato a trasmet-tere versi del Corano, segno che un per-sonaggio di alto rango era venuto a man-care. La tv ha poi annunciato che il fratello di Abdullah, il 79enne Salman, è diventato re. Salman è principe della corona e ministro delle Difesa dal 2012 e per oltre cinque decenni è stato governatore della provincia di Riad. Osservatori locali descrivono Sal-man come "uomo di carattere, con una forte personalità e un leader attento alle questioni umanitarie in tutto il regno". Fonte:

adnkronos.com

Grecia, poveri in coda per un pasto caldo al Pireo: “Siamo come una periferia globale”

la Grecia gruppi di volontari auto-

organizzati cucinano centinaia di pasti per

gli indigenti. Sono gli stessi attivisti ad ac-

quistare i generi alimentari. Nel centro

del Pireo, cittadina portuale di Atene, al-

meno 100 persone si mettono in fila quotidi-

anamente per avere un piatto caldo.

“Dovrebbe farlo lo Stato”, spiega Ong Roy,

migrante cinese e “capo-cuoco” che ogni

settimana compra, cucina e serve pasti caldi.

“Il 17 per cento della popolazione greca non

può soddisfare il proprio bisogno di cibo,

il 35 vive sotto la soglia di povertà”,

dice Christos Giovanopoulos, portavoce

del movimento Solidarity for All che

puntualizza: “Si parla di ‘africanizzazione

della Grecia, ci siamo allontanati dall’Eu-

ropa metropolitana per avvicinarci alle

periferie globali”

di Cosimo Caridi

IL DETTAME COSTITUZIONALE

Facciamo presente ai presenti in

Parlamento che per l’ elezione

del Capo dello Stato l voto e’

segreto onde evitare totoquirinali

e trattative varie e occulte a

priori (cg)

Page 8: La Voce Alternativa del 23 gennaio 2015

CULTURA Nino Bellinvia 8 CULTURA Nino Bellinvia 9

Consigliare la lettura di un libro non è cosa

semplice. Quando si tratta, però, di un ottimo

libro, scritto da una superlativa scrittrice,

allora non c’è difficoltà alcuna. Ed è il caso

,“Berlino-Roma e viceversa” è

l’ultimo romanzo della scrittrice

pugliese Antonietta Benagiano. La

Città Eterna punto d’incontro di un

magico amore

del romanzo “Berlino-Roma e vice-

versa” (Ed. Besa, Collana Comete, pagine

208) di Antonietta Benagiano, una poetessa,

scrittrice e saggista di Massafra (Taranto)

che entra subito nel cuore dei suoi lettori che non

rimandano a domani la lettura delle sue opere,

come ho fatto del resto anch’io.

Il primo a leggere questo suo ultimo straordinario

romanzo (“divoratore” anche delle sue poesie) è

stato il noto grande studioso, critico letterario e

poeta, Giorgio Bàrberi Squarotti, professore di

storia della letteratura italiana e moderna

nell’Università di Torino. “Cara Antonietta (le ha

scritto con anche i suoi più affettuosi saluti), ho

subito letto il tuo romanzo che è molto ben

costruito, molto elegante e suasivo quanto a scrit-

tura, e molto avvince nell’alternanza di storia e di

vita, d’amore e di pensiero, lungo gli anni e le

tragedie e le inquietudini e gli errori della nostra

Europa, fino all’attualità più difficile e contraddit-

toria. I personaggi sono fissati con alacrità e con

ironica malinconia (se posso usare questo os-

simoro)”. E queste parole si possono leggere nella

nota pubblicata nel volume ancora prima della

premessa della stessa scrittrice.

E in queste poche parole di Squarotti, potremmo

dire, c’è tutta l’esistenza, il presente con il pas-

sato, dei due personaggi del romanzo che super-

ano anche l’imprevisto. “Quel loro amore era

follia, respiro di vita nel ritmo affannoso, magìa

che addolciva l’esistenza, e vi davano senso non

divenendo come tutti gli altri, nel restare se

stessi”.

Una scrittrice Antonietta Benagiano (come dice a

sua volta lo scrittore e critico letterario Luciano

Nanni in una sua recensione) che con qualunque

tipologia letteraria si presenta, è sempre una felice

sorpresa. “E ‘sorprendente’ (sottolinea Nanni) è

anche questo romanzo che, raccontando di un

amore che riesce a superare tempi, luoghi e

difficoltà, risulta innovativo come impostazi-

one, pur nel tema per così dire ‘tradizionale’.

Novità di forma, poiché gli otto capitoli si

articolano in ‘strutture’ che stimolano la

lettura e la rendono varia e interessante, gra-

zie al pensiero divergente. Un amore a volte

strano: in ogni rapporto sentimentale, infatti,

può rimanere un’ombra nell’angolo. Sulla

vicenda dei due protagonisti, poi, si stende la

trama degli anni – si ha perfino l’impressione

di una ‘sincronia’ narrativa – e il fascino dei

luoghi (come dal titolo), cui si aggiunge

l’eleganza dello stile: “Andavano come sulla

luna, improvvisamente leggeri, conversando

o in sospensione tacita. La luce pian piano

degradava sui colli romani creando atmosfere

surreali” (p. 149). È questa la magia che

l’amore riesce a suscitare.

Le recensioni si susseguono.

Che dire di quella della scrittrice, giornalista,

grande comunicatrice, organizzatrice cul-

turale Lorenza Rocco Carbone?

Antonietta Benagiano, scrittrice di protei-

forme versatilità, poesia, narrativa, saggis-

tica, teatro si cimenta nel romanzo fondendo

in esso la pluralità dei generi sperimentati.

Una conferma della radialità della scrittura

(dice nella sua lunga recensione la Carbone)

che rifugge dai paletti dei ragionieri dei

generi letterari, se l’ispirazione nasce dall’es-

perienza di vita e si sostanzia di creatività, di

cultura, di arte.

E non ha alcuna difficoltà a evidenziare la

fluidità narrativa, l’afflato lirico, la rifles-

sione e il pensiero poetante di Antonietta

Benagiano come sostrato di una vicenda

d’amore scoperta per caso, tra un tedesco e

un’italiana, che dura da trent’anni.

“Un romanzo è sempre “un’autobiografia del

profondo” dice la giornalista-scrittrice che

evidenzia come la storia tra il neurologo

berlinese Thomas e il medico-specialista

pugliese Elena, si alimenta di fugaci incontri

nella città eterna, “Berlino-Roma e vice-

versa”.

Centinaia d’incontri nei lunghi anni, in un

filo ininterrotto di appuntamenti, all’aero-

porto di Fiumicino. Un amore come senti-

mento totalizzante, come coinvolgimento di

sensi, fusione di intelletti, affinità elettiva,

complicità, dialogo, rispetto.

Roma per gli innamorati è “leggerezza di vita

e allegria, come era per Goethe”. E l’amore,

creatività, emozione, follia vince la piatta

quotidianità che tutto logora. “Quel loro

amore era follia, respiro di vita nel ritmo

affannoso, magia che addolciva l’esistenza e

vi davano senso non divenendo come tutti gli

altri, nel restare se stessi”, osserva liricamente

Antonietta Benagiano. Alle video chiamate, ai

contatti digitali, subentrano incontri ri-avvicinati,

che rinnovano l’emozione del primo sguardo.

Incontri che mantengono vivo il desiderio

nell’attesa, nella gioia di ri-trovarsi. Un amore

che sancisce un patto di fedeltà senza alcun vin-

colo. Scelta coraggiosa, fuori dagli schemi. Ris-

chio, avventura, ancora di salvezza.

“L’amore non si spiega”. Una conoscenza for-

tuita durante una conferenza di un matematico

illustre sulla “teoria delle catastrofi”.

Un romanzo che è ben costruito e avvince per la

vena affabulatoria della Benagiano, che fonde

“vero storico” e “vero poetico” in un contesto di

odio, di follia, di distruzione, che hanno attraver-

sato e falciato l’Europa negli anni della grande

guerra.

E’ un romanzo d’amore, un romanzo storico, un

romanzo-saggio, un romanzo psicologico?

Quante domande! “Berlino-Roma e viceversa” è

un romanzo che non aspetta altro che d’essere

letto ed anche riletto.

Complimentarci con l’autrice è un dovere.

Come stanno facendo numerosi critici e saggisti

che hanno già scritto delle recensioni. E tra gli

ultimi, anche lo psicologo clinico, arteterapeuta,

italianista, scrittore, editore e giornalista, prof.

Roberto Pasanisi, Direttore dell'Istituto Italiano

di Cultura di Napoli con il quale la scrittrice

collabora attivamente. Ed è stato proprio il prof.

Pasanisi a comunicarle qualche mese fa che la

sua lirica “Mercato”, tratta dalla silloge “Multa

Paucis” è stata scelta e inserita nell'antologia di

poeti contemporanei "Biennale Internazionale

di Poesia" di Alessandria. Silloge, da ricordare,

che nel mese di ottobre dello scorso anno, è

stata ufficialmente presentata alla Fiera Interna-

zionale del Libro di Francoforte sul Meno.

Prima del romanzo “Berlino-Roma e vice-

versa”, Antonietta Benagiano ha pubblicato

diverse altre opere: “Appunti al tra-

monto” (1998, poesia), “Neppure sof-

frendo” (2000, narrativa), “Vento nelle

mani” (2001, poesia), “Patér “(2001, narrativa),

“Invano cerco” (2001, poesia, prefazione di F.

D’Episcopo), “Dove il mirto...” (2002), “È

l’amor uno strano... “(2003, saggistica),

“Fermare il tempo” (2003, narrativa), “Nikolaj

Stepanovic Gumilev acmeista roman-

tico” (2004, saggistica), “Nel Cosmo” (2005,

teatro), “Anormalità normale” (2007, narra-

tiva), “Poetiche sinapsi” (2008, poesia),

“Focolari” (2009, narrativa), “Simone Weil. Il

dominio della Forza e la Libertà” (2010), “La

soluzione” (2011, teatro), “Quale pa-

tria?” (20111, 20122, saggistica), “Di

quell'amor...” (2012, poesia), “Multa Pau-

cis” (2013, poesia).

Per informazioni o richiesta del volume met-

tersi in contatto con la redazione di Besa

Editrice .- Salento Books – Via Duca degli

Abruzzi, 13/15 – 73048 Nardò / Lecce –

tel. +30.0833871608; fax +39. 178.27.76.708.

Nelle foto: la copertina del romanzo “Berlino-

Roma e viceversa”; una foto della scrittrice