La via Di Yeshua - Mirko Gavelli

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Mettiamo subito le cose in chiaro, non sono un insegnante teologico e nemmeno uno scrittore di esoterismo, non voglio farvi cambiare idea o “aprire gli occhi”. Questo libro è un punto di vista, non una via sicura e certa, del resto non esiste un cammino sicuro.Le domande sono semplici, come è stato semplice il suo messaggio: La via dell'amore verso te e verso gli altri. Gesù è il personaggio storico più carismatico nella storia dell'uomo e in questo viaggio percorreremo la sua vita da un punto di vista storico e religioso con dettagli. Quei dettagli che in buona o cattiva fede sono stati omessi nel tempo. Il Gesù storico è la figura più misteriosa e allo stesso tempo affascinante della storia umana. Sappiamo tutti, credenti e non, della sua nascita e della sua morte. Cosa sappiamo della sua vita? Del suo messaggio integrale? Molti diranno che queste sono congetture, teorie o addirittura blasfemie.Alcuni pensano che sia il famigerato diavolo a parlare al posto di persone che vogliono scoprire di più sulla vita di Yeshua.Come ogni buon storico mi avvarrò di fonti dettagliate, vi elencherò nella bibliografia ogni link necessario per documentarvi in maniera più dettagliata del mio lavoro e di quello di migliaia di studiosi che hanno la stessa mia passione. Questo è anche un cammino religioso, mi scuso in anticipo con i membri di altre religioni come l'Islam o la comunità ebraica, ognuno crede a suo modo e per il sottoscritto in quel terzo giorno Myriam di Magdala (Maria Maddalena) incontrò Yeshua Ben Yosef (Gesù figlio di Giuseppe).Gesù era appena risorto e stava per ascendere, questo è il punto di rottura tra le due religioni concatenate dallo stesso Dio.Analizzeremo tutto proprio dal principio, dalla nascita alle leggende intorno alla vita e alle certezze. Ripeto, questo non è un libro di rivelazioni, è una ricerca storica e religiosa di un messaggio che può fare la differenza nel mondo.Questo libro non è stato progettato per scopi di lucro.

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    MIRKO GAVELLI

    La Via di Yeshua Io non posseggo nulla,

    sono lo spirito del viaggio, l'anima di ogni ricerca.

    Sono la sorgente, il profumo, l'intelletto d'amore. (1)

  • 3

    INTRODUZIONE

    Mettiamo subito le cose in chiaro, non sono un in-

    segnante teologico e nemmeno uno scrittore di eso-

    terismo, non voglio farvi cambiare idea o aprire gli occhi. Questo libro un punto di vista, non una via sicura

    e certa, del resto non esiste un cammino sicuro.

    Le domande sono semplici, come stato semplice il

    suo messaggio: La via dell'amore verso te e verso

    gli altri.

    Ges il personaggio storico pi carismatico nella

    storia dell'uomo e in questo viaggio percorreremo

    la sua vita da un punto di vista storico e religioso

    con dettagli. Quei dettagli che in buona o cattiva

    fede sono stati omessi nel tempo.

    Il Ges storico la figura pi misteriosa e allo

    stesso tempo affascinante della storia umana.

    Sappiamo tutti, credenti e non, della sua nascita e

    della sua morte.

    Cosa sappiamo della sua vita? Del suo messaggio

    integrale?

    Molti diranno che queste sono congetture, teorie o

    addirittura blasfemie.

    Alcuni pensano che sia il famigerato diavolo a par-

    lare al posto di persone che vogliono scoprire di pi

    sulla vita di Yeshua.

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    Come ogni buon storico mi avvarr di fonti detta-

    gliate, vi elencher nella bibliografia ogni link ne-

    cessario per documentarvi in maniera pi detta-

    gliata del mio lavoro e di quello di migliaia di

    studiosi che hanno la stessa mia passione. Questo

    anche un cammino religioso, mi scuso in anticipo

    con i membri di altre religioni come l'Islam o la

    comunit ebraica, ognuno crede a suo modo e per il

    sottoscritto in quel terzo giorno Myriam di Magda-

    la (Maria Maddalena) incontr Yeshua Ben Yosef

    (Ges figlio di Giuseppe).

    Ges era appena risorto e stava per ascendere,

    questo il punto di rottura tra le due religioni con-

    catenate dallo stesso Dio.

    Analizzeremo tutto proprio dal principio, dalla na-

    scita alle leggende intorno alla vita e alle certezze.

    Ripeto, questo non un libro di rivelazioni, una

    ricerca storica e religiosa di un messaggio che pu

    fare la differenza nel mondo.

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    LE ORIGINI DI YESHUA ADAMO, EVA E LA GENESI DI OGNI COSA

    E Dio disse: Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza:

    domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti

    i rettili che strisciano sulla terra. E Dio cre l'uomo a sua immagine; a immagine di

    Dio lo cre; maschio e femmina li cre. Dio li benedisse e disse loro: Siate fecondi e molti-

    plicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo

    e su ogni essere vivente che striscia sulla terra. (Genesi 1,26-28) (2)

    (3)

    Tutto chiaro fin qua?

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    Ora arriva il difficile, secondo la comunit ebraica,

    cristiana ed Islamica, Adamo (Uomo) il primo

    uomo creato da Dio.

    Una delle poche volte che le religioni sono tutte

    d'accordo.

    Guardiamo meglio cosa si narra nel Nuovo Testa-

    mento:

    Ed egli, rispondendo, disse loro:

    Non avete voi letto che chi li cre da principio, li cre maschio e femmina? E disse:

    Perci l'uomo lascer il padre e la madre e si unir con la propria moglie, e i due diverranno una sola

    carne. Il matrimonio secondo Ges, la Chiesa natural-

    mente vi dir che si riferiva ad altri mica a lui

    stesso.

    Egli sposato con S. Madre Chiesa...

    Ci ritorneremo pi tardi.

    Adamo ed Eva sono la prima coppia, coloro che ge-

    nerarono i fratelli Caino, Abele e Set.

    Al catechismo questo ve lo avranno sicuramente

    detto, Caino fu condannato a vagare sulla Terra e

    da lui, secondo la religione, proveniamo tutti.

    Il messaggio chiaro, i figli di Caino saranno col-

    pevoli di un peccato originale, come se la colpa del

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    fratricidio pi famoso della storia debba sempre ri-

    cadere sugli altri.

    (4)

    All'interno del libro dei Giubilei si narra che Caino

    spos sua sorella Awan e da quella relazione nac-

    que Enoch, 196 anni dopo la creazione di Adamo.

    Caino fu il fondatore della prima citt e la chiam

    proprio come suo figlio, Enoch.

    Egli costru una casa ma essa le croll addosso uc-

    cidendolo, proprio nello stesso anno della morte di

    Adamo.

    Anche nel Medioevo si parla di Caino, c' una leg-

    genda popolare che dice che l'assassino di Abele si

    stabil con una fascina di spine sulla schiena nien-

    tedimeno che sulla Luna.

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    Anche nella Divina Commedia si narra di questa

    leggenda, nel 20 canto verso 126 Caino e gli stec-chi o meglio Caino e la Luna. O la filastrocca infantile che dice:

    Vedo la luna, vedo le stelle, vedo la tavola appa-recchiata, vedo Caino che fa la frittata. (5)

    A cosa serve questa introduzione su Caino, la Ge-

    nesi e Adamo? Ovvio a nulla.

    Abbiamo parlato della donna? Dite la verit, dal

    mio racconto sembrava tutto mono-sessuale?

    Semplice la donna per l'origine storica una pecca-

    trice e portatrice di male.

    Viene naturale colpirla prima di un Caino assassi-

    no del suo stesso fratello.

    E' da qui che nasce il fardello delle donne, seviziate

    e sottomesse per ordine maschile naturale.

    Una vera bestemmia, Ges era circondato da don-

    ne, un vero rivoluzionario.

    Aveva capito tutto, sempre stato avanti.

    Gli uomini e le donne sono state generate dalle

    scimmie, l'evoluzione fino all'homo sapiens ben

    articolata.

    Ci sono similitudini ma non dettagli reali, pu dar-

    si che il primo homo sapiens sia stato denominato

    Adamo, ma quello che c' scritto nelle Sacre Scrit-

    ture in contrasto con l'evoluzione della scimmia.

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    Del resto la Bibbia non l'ha scritta Dio ma uomini

    che hanno usato lo stesso Creatore per scopi di po-

    tere.

    Anche su questo ci torneremo pi tardi.

    Quindi l'origine cancella tutto il percorso ebraico?

    Assolutamente no. La dinastia a partire da Abra-

    mo ben delineata, con fonti storiche stavolta.

    A catechismo avrete sicuramente studiato la storia

    di No e la distruzione con il Giudizio Universale,

    Abramo e la richiesta si sacrificio di Isacco e l'arri-

    vo di Mos, colui che apr il Mar Rosso con un gris-

    sino, non avrete creduto veramente a questa storia

    vi direbbe lo scienziato pi laico.

    Ci saranno stati sicuramente dei guadi e gli esodati

    sarebbero passati senza problemi.

    Non mai stato provato n la prima versione tanto

    meno la seconda.

    I dieci comandamenti invece sono veri e non sono

    soltanto un film con Charlton Heston.

    (6)

  • 10

    Sono i dogmi della religione Ebraica e in seguito

    poi di quella Cristiana.

    Questa dottrina era la Via quando arriv un ragaz-

    zo, un giovane guerriero che cambier la storia del-

    la comunit ebraica: Davide.

    DAVIDE

    David Ben Yeshay nacque a Betlemme nel 1040

    a.C. egli fu un grande condottiero, musicista e poe-

    ta.

    Autore di molti salmi, Davide un personaggio

    complicato crudele e allo stesso tempo generoso.

    Egli era dotato di grandi capacit politiche e uma-

    ne ma anche in grado di riconoscere i propri sbagli.

    Davide un intreccio tra le religioni monoteiste,

    Davide il re DIsraele per gli Ebrei e da lui si nar-ra che il Messia arriver.

    Da egli, infatti, discende Giuseppe padre terreno di

    Ges.

    Lislam lo crede un profeta, proprio come fecero con Ges in seguito.

    Samuele giunse a Betlemme per trovare un nuovo

    re dopo Saul tra i figli di Iesse.

    Egli organizz una sorta di sfilata a sette di loro

    davanti a Samuele ma il profeta non era convinto.

    Allora Samuele gli chiese se ne aveva altri e Iesse

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    rispose che il pi giovane, Davide, con pochi capelli

    e di bell'aspetto stava con le pecore.

    Quando lo vide, Dio parlo a Samuele:

    Alzati, ungilo, perch lui (7) Nello spirito di Saul, nel frattempo, era entrato

    uno spirito maligno. Egli era stato ripudiato da Dio

    e questo spirito lo torment per molto tempo.

    Davide con il suono della sua arpa len le sue pene,

    Saul lo fece diventare suo scudiero.

    Ogni volta che lo spirito importunava Saul, Davide

    suonava larpa e lo calmava ed esso si allontanava. Chi non conosce la storia di Davide e Golia? Il pic-

    colo che sconfisse il gigante.

    Gli ebrei erano situati nella valle di Terebinto ed

    erano guidati dal loro re Saul contro i filistei.

    Tra le fila dei nemici degli ebrei cera un campione gigante altissimo e spaventoso, il suo nome era Go-

    lia.

    Il mostro si divertiva a sfidare gli ebrei a duello e

    lo fece per ben quaranta giorni.

    Chi avesse sconfitto Golia avrebbe vinto lo scontro

    con i filistei.

    Davide stava rifornendo i propri fratelli di cibo e fu

    proprio in quel momento che incontr Golia e si of-

    fr davanti a Saul di affrontarlo, del resto il giova-

    ne aveva ucciso leoni e orsi per difendere le sue pe-

    core.

  • 12

    Saul lo invest della sua stessa armatura e quando

    Golia si accorse che Davide era solo un ragazzo, lo

    derise.

    Il giovane scudiero prese una delle pietre che aveva

    con s e con la sua frombola colp il gigante in fron-

    te uccidendolo sul colpo.

    Davide decapit Golia con la sua stessa spada e i fi-

    listei si diedero alla fuga ma furono finiti dagli

    israeliti.

    (8) La vittoria lo rese molto famoso e in seguito si spo-

    s con la figlia del re, Mikal.

    La crescente fama di Davide irrit talmente Saul

    che Davide dovette fuggire.

    Egli and da Samuele a Rama, gli raccont di come

    Saul aveva cercato di farlo morire e insieme anda-

    rono a Naioth.

    Saul cerc pi volte di riportare indietro Davide

    ma senza successo.

  • 13

    Questultimo strinse un patto di amicizia con Gio-nata, il quale si dimostr incredulo nel sapere che

    suo padre Saul voleva ucciderlo: ma dovette ricre-

    dersi.

    Infatti, il primo giorno di luna nuova, Davide

    avrebbe dovuto sedere a tavola con Saul, Gionata e

    Abner, il capo dell'esercito, ma non si present e

    neanche lindomani, secondo giorno di luna nuova. Saul si adir e questo fu il segno che convinse Gio-

    nata circa i timori che gli aveva manifestato Davi-

    de.

    Per non essere pi perseguitato da Saul, Davide si

    stabil da Achis re di Gath, il quale gli diede la cit-

    t di Ziklag.

    Nella battaglia di Ghilboa, gli israeliti furono de-

    cimati: a soccombere furono anche Gionata, Abina-

    dab e Malkishuah, figli di Saul.

    Questultimo, piuttosto che perdere la vita per ma-no dei filistei, prefer morire gettandosi sulla sua

    stessa spada e rimanendone trafitto.

    Dopo la morte di Saul e Gionata si susseguirono

    gravi scontri tra Is-Baal e Davide per la corona.

    Is-Baal fu ucciso da due disertori che sperando in

    qualche ricompensa portarono la testa del re a Da-

    vide che disgustato dalla scena li fece giustiziare.

    La dinastia di Saul giunse al termine e a trentaset-

    te anni, Davide fu unto re d'Israele e di Giudea.

  • 14

    A Ebron regn sulla Giudea per sette anni e sei

    mesi mentre a Gerusalemme regn su Israele e la

    Giudea per trentatr anni.

    Davide port l'Arca dell'Alleanza a Gerusalemme

    con l'intento di costruire un tempio.

    Dio, per bocca del profeta Natan, gli proib di farlo,

    dicendo che il tempio sarebbe stato costruito da

    generazioni future.

    Fece per un patto con Davide, promettendogli che

    egli avrebbe stabilito la casa di Davide in eterno:

    E il tuo trono sar reso stabile per sempre (9) Per tutto il suo regno, l'Arca rimase nella tenda in-

    nalzata da Davide: da l sarebbe stata spostata solo

    dopo la costruzione del tempio di Salomone.

    Una sera, mentre passeggiava sulla terrazza reg-

    gia, Davide vide una donna bellissima che faceva il

    bagno: si trattava di Betsabea, figlia di Eliam e

    moglie del suo ufficiale Uria l'Ittita.

    La fece venire da lui e i due giacquero insieme.

    Intanto l'esercito di Davide, guidato da Joab e tra

    le cui file figurava anche Uria l'Ittita, era impegna-

    to nell'assedio della citt ammonita di Rabbah.

    Davide richiam Uria l'Ittita a Gerusalemme,

    chiedendogli informazioni sull'andamento della

    guerra.

    E poi gli ordin di andare a casa: anche se non

    esplicitamente dichiarato nei testi biblici, l'intento

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    era di far s che Uria trascorresse la notte con la

    moglie cos da poter mascherare la paternit del

    bambino che sarebbe nato.

    Ma Uria disubbid e dorm fuori la porta del re per-

    ch non riteneva giusto godere degli agi di casa

    mentre gli altri soldati erano impegnati al fronte.

    L'indomani, Davide scrisse una lettera nella quale

    chiedeva a Joab che Uria fosse messo in prima li-

    nea e lasciato da solo perch andasse incontro a

    morte sicura: diede quindi la lettera allo stesso

    Uria perch la recapitasse a Joab. Uria, mor sotto

    i colpi degli ammoniti e Betsabea divenne moglie di

    Davide.

    (10) Il profeta Natan lo rimprover, dicendogli che Dio

    l'avrebbe punito con la sua stessa colpa, prenden-

    dogli tutte le mogli per darle ad altri in pieno gior-

    no. Davide si pent e allora Natan gli disse che

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    questo non sarebbe pi successo ma che il bambino

    che era stato concepito sarebbe morto.

    Fece di tutto per non farlo morire ma invano e la

    notte della morte del bambino Davide and poi a

    consolare Betsabea e quindi pass la notte con lei:

    sarebbe cos stato concepito Salomone, futuro re

    d'Israele.

    Il pentimento di Davide per la morte di Uria sa-

    rebbe all'origine del Miserere.

    Il primogenito di Davide, Amnon, aveva violentato

    Tamar, sorella di Assalonne: quest'ultimo, dopo

    due anni passati a covare vendetta, fece uccidere

    Amnon dai servi durante un banchetto.

    Fugg quindi da Talmai, a Ghesur, dove rimase tre

    anni, prima di riconciliarsi con Davide.

    Quattro anni dopo, Assalonne chiese al padre il

    permesso di andare a Ebron, ma una volta arrivato

    l si proclam re.

    Davide allora decise di fuggire da Gerusalemme

    con il suo popolo aldil del fiume Giordano.

    Assalonne entr in Gerusalemme con al suo fianco

    Achitofel, che prima era stato consigliere di Davi-

    de. Grazie a Cusi, Davide ebbe il tempo di riorga-

    nizzarsi: sconsigliato di prendere parte diretta-

    mente alla battaglia, raccomand di trattare con

    riguardo Assalonne.

  • 17

    Nella foresta di Efraim si scaten una feroce batta-

    glia nella quale l'esercito di Assalonne fu stermina-

    to.

    Quest'ultimo, cavalcando un mulo, rimase sospeso

    in aria, con la testa impigliata tra i rami di una

    quercia: Joab, uno dei tre capi nominati da Davide

    per la battaglia, conficc tre lance nel cuore di As-

    salonne, che fu poi finito da dieci scudieri.

    Quando Davide venne a sapere della morte di As-

    salonne, prov grande dolore:

    Figlio mio! Assalonne figlio mio, figlio mio Assa-lonne! Fossi morto io invece di te, Assalonne, figlio mio, figlio mio!. (11)

    Davide fu riconfermato re e torn a Gerusalemme.

    a Salomone che Davide parl poco prima di mori-

    re: gli promise che la loro stirpe avrebbe ereditato

    per sempre il trono di Israele; Davide mor e fu se-

    polto nella sua citt dopo aver regnato per qua-

    rant'anni su Israele, succeduto da Salomone. La

    sua tomba si troverebbe tuttora subito fuori della

    cinta muraria della Citt Vecchia di Gerusalemme,

    sul monte Sion, vicino alla Porta di Giaffa.

    Come potete vedere la storia di Davide non para-

    gonabile a quella di Ges, il carattere completa-

    mente diverso.

    Ges non voleva regnare in questo mondo, anzi,

    non voleva regnare per niente.

  • 18

    Fu questa la delusione di alcuni dei suoi discepoli

    nei suoi confronti, pensavano che lui fosse un guer-

    riero assassino. Pensavano di avere davanti uno di

    loro ma non era cos.

    Ges aveva capito tutto, lui era il tutto.

    Dobbiamo parlare di un altro re molto importante

    per la storia di Yeshua: Salomone.

    SALOMONE

    Salomone nacque a Gerusalemme nel 1011 a.C. e il

    suo regno datato dal 970 a.C. fino al 930 a.C.

    Egli ricordato tuttora come un re sempre giusto e

    degno del messaggio di Dio.

    Con Salomone era arrivata let ideale e di conse-guenza ci fu un grande periodo di prosperit dopo

    tante guerre e sangue versato.

    Durante il suo regno fu costruito il tempio dedicato

    in suo nome, un tempio. Il Tempio di Salomone o

    Primo Tempio stato costruito e fu completato da

    Nabucodonosor II nel 586 a.C.

    Il Secondo Tempio fu costruito al ritorno dall'esilio

    babilonese a partire dal 536 a.C. Fu terminato il 12

    marzo del 515 a.C.

    Il Tempio di Erode fu un ampliamento importante

    del Secondo Tempio, ivi compresa una risistema-

    zione del Monte del Tempio.

  • 19

    Fu iniziato da Erode il Grande verso il 19 a.C. e

    terminato solo nel 64 d.C.

    Fu Tito a distruggere il tempio nel 70 d.C.

    Oggi ne resta solamente il muro occidentale di con-

    tenimento, denominato Muro del Pianto.

    (12) Lo stesso tempio in cui Ges predic e fu giudicato

    blasfemo e giustiziato dai romani con un certo aiu-

    to da parte dei sacerdoti del tempio.

    Il primo atto della reggenza di Salomone fu la mes-

    sa a morte del fratello Adonia e di Joab, generale di

    Davide, per la congiura; condann a morte anche

    Shimei per essere venuto meno al giuramento di

    residenza a Gerusalemme dopo che gli era stata

    condonata la vita per aver offeso Davide.

    Tutte richieste del padre in punto di morte.

    Importante fu anche la destituzione dalla carica di

    sommo sacerdote di Abiathare a favore di Tsadok.

  • 20

    Il punto di snodo del regno di Salomone fu la ri-

    chiesta a Dio di dargli il discernimento, necessario

    secondo lui per governare un popolo.

    Dopo questo fatto la sua potenza e ricchezza di-

    vennero leggendarie.

    Il primo Libro dei Re d un esempio indicativo del-

    la sapienza di Salomone.

    Due donne si presentarono da Salomone: ciascuna

    aveva partorito un figlio a pochi giorni di distanza

    l'uno dall'altro ed entrambe dormivano nella stessa

    casa. Una notte accadde che uno dei due bambini

    mor e sua madre, secondo l'accusa, aveva scambia-

    to il figlio morto con quello vivo dell'altra donna

    mentre questa dormiva.

    Salomone, dopo aver ascoltato le due donne soste-

    nere pi volte le loro tesi, fece portare una spada e

    ordin che il bambino vivente fosse tagliato a met

    per darne una parte a ciascuna di esse.

    Allora la vera madre lo supplic di consegnare il

    bimbo all'altra donna, pur di salvarlo.

    Salomone cap cos che quella era la vera madre e

    le restitu il bambino

    Salomone era veramente un re buono, santo, di fe-

    de e Zaddiq.

  • 21

    (13) La storia dell'amore tra Salomone e la Regina di

    Saba, Makeda, e della nascita del loro figlio primo-

    genito, Menelik, sono narrate con ricchezza di par-

    ticolari nel libro sacro Kebra Nagast, il Libro della Gloria dei Re.

    Questantico testo sostiene anche che un tempo tutto il mondo fu composto da tre regni guidati da

    tre re, i tre figli di Salomone.

    Ci fu un lungo periodo in cui i Re di tutto il mondo

    discendevano dalla stirpe di Sem. In esso si narra

    anche del trasporto dellArca dellAlleanza nel re-gno di Saba.

    (14)

  • 22

    Diversi libri sono attribuiti a Salomone: il Quolet,

    Il Cantico dei Cantici, Il libro dei proverbi, Il libro

    dei salmi, Il primo libro dei re, il famoso libro della

    sapienza e il Kebra Negast.

    Il Cantico dei Cantici uno dei testi pi lirici e

    particolari delle Sacre scritture.

    Racconta in versi l'amore tra due innamorati, con

    tenerezza ma anche con un ardire di toni ricco di

    sfumature sensuali e immagini erotiche.

    Ci non pregiudica per niente il carattere sacro del

    Cantico, poich l'amore erotico dei due amanti, per

    l'autore del testo

    Una fiamma di Dio/del Signore. (15) questo forse il messaggio principale del Cantico:

    l'amore tra uomo e donna, in tutte le sue dimen-

    sioni, quando capace di recuperare l'originaria re-

    lazione col Creatore, ha una forza superiore a quel-

    la della morte, e libera l'essere umano dalla sua

    paura; i due amanti ripristinano quindi la condi-

    zione edenica di Adamo ed Eva, che prima del pec-

    cato originale vivevano una relazione perfetta tra

    loro e con Dio.

  • 23

    (16) Il testo ha un altissimo valore nell'ebraismo, es-

    sendo il Cantico uno dei Meghillot, in altre parole dei rotoli letti in occasione delle principali feste. Nei secoli, molteplici sono state le interpretazioni

    del testo, sia da parte della dottrina canonica sia

    ebraica che cristiana, a riprova della grande consi-

    derazione che il Cantico ha sempre avuto nelle due

    religioni.

    Tra le interpretazioni allegoriche pi diffuse ab-

    biamo, nel primo caso, quella dell'amore del creato-

    re per il suo popolo (Israele), nel secondo caso

    dell'amore tra Cristo e la Chiesa.

    Non sapevo che la Chiesa fosse una donna Il Cantico dei Cantici parla di un rapporto anche

    carnale con una donna e con chi pu avere questo

    tipo di rapporto Ges? Con unistituzione Si narra che la donna con cui Ges abbia avuto

    quel tipo di rapporto sia stata Maria Maddalena.

    Sposa e madre dei suoi figli ma di questo parlere-

    mo tantissimo pi avanti.

  • 24

    Un attimo di pazienza, la lezione di storia e cate-

    chismo quasi finita!

    Il libro della sapienza forse quello pi importante

    nella storia di Salomone.

    Esso diviso in due parti: i primi nove capitoli che

    trattano della Sapienza sotto il suo aspetto pi

    speculativo,

    e gli ultimi dieci capitoli che trattano con la Sa-

    pienza da un punto di vista storico.

    L'autore del libro, rivolgendosi ai re, insegna che

    l'empiet estranea alla Sapienza e porta a puni-

    zione e morte.

    Lautore, poi espone e confuta vari argomenti espo-sti dai malvagi.

    Secondo lui lo stato d'animo degli empi contrario

    al destino immortale dell'uomo; la loro vita presen-

    te solo in apparenza pi felice di quella dei giusti.

    In concordanza con il Libro di Giobbe, lautore nega l'idea che la morte prematura e la sofferenza terre-

    na siano causate da una colpa personale o una ma-

    ledizione divina, ma afferma piuttosto che il vero

    destino del giusto conosciuto solo a Dio.

    Egli loda la sapienza di Dio per i suoi rapporti con i

    patriarchi da Adamo a Mos, il comportamento

    giusto e misericordioso di Dio

    verso le civilt idolatriche d'Egitto e Canaan, la

    stupidit assoluta e conseguente immoralit dell'i-

  • 25

    dolatria sotto le sue varie forme e infine loda Dio

    per protezione di Israele durante le piaghe d'Egit-

    to, e la traversata del Mar Rosso, una protezione,

    secondo l'autore che stata esteso a tutti i tempi e

    luoghi.

    (17) Diversi teologi cristiani nel tempo hanno visto il

    secondo capitolo del libro della Sapienza come una

    profezia della passione di Cristo.

    Alcuni studiosi sono dell'opinione che il testo della

    Sapienza era ben conosciuto da S. Paolo e che ci

    siano chiare allusioni al testo della sapienza.

    Nel testo della passione del Vangelo di Matteo.

    Parallelismi presunte tra Sapienza e Matteo sono il

    tema di coloro che mettono alla prova il giusto, il

    beffarsi di un servo di Dio.

    Mistero della fede o del copyright? Si sa che

    questautore fosse un ebreo vissuto in Alessandria anche se non si sa il suo nome.

  • 26

    O meglio non si vuol far sapere, si sa che esistito.

    Il tutto lo rende reale? Certo che no.

    Non ci sono prove effettive nemmeno dellesistenza di Ges ma come ho detto allinizio, questo un viaggio storico oltre che religioso.

    Questa la linea di sangue che arriva fino a Ges,

    Sangue reale di un re.

    Un re senza spada ma con un messaggio rivoluzio-

    nario che non fu capito: il messaggio dellamore.

  • 27

    18)

    LA PROFEZIA DEL MESSIA

    La traduzione e il significato di questo versetto

    argomento di dibattito, soprattutto tra studiosi

    ebrei e cristiani. Isaia 7:14 si trova in una lunga

  • 28

    sezione del Libro di Isaia che riguarda la

    guerra siro-efraimitica.

    Nell VIII secolo a.C. l'Assiria era una grande po-

    tenza regionale. Nel 735 a.C. due nazioni vassalle

    decisero di rendersi libere:

    la Siria, governata da re Resin, ed il Regno di

    Israele, governato da re Pekah. Acaz, il re di Giu-

    da, rimase fedele all'Assiria e rifiut di unirsi a lo-

    ro,

    cos Resin e Pekah si prepararono a deporlo per in-

    sediare un re scelto da loro.

    Acaz rifiut di chiedere il segno dicendo che non in-

    tendeva mettere Dio alla prova, ma Isaia rispose

    che avrebbe avuto il suo segno in ogni caso:

    Chiedi un segno del Signore tuo Dio; lascia che sia profondo come Sheol o alto come il cielo. Io non chieder, e non metter il Signore alla pro-va. Ascolta quindi, O casa di Davide! troppo poco per voi lo stancar gli uomini, che volete stancar an-che il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi dar un segno. Ecco, la vergine concepir e partorir un figlio, che chiamer Emmanuele Egli manger burro e miele finch sapr come ri-fiutare il male e scegliere il bene.

  • 29

    Ma prima che il ragazzo sappia come rifiutare il male e scegliere il bene, la terra i cui due re temi sar deserta. Il Signore porter su di te e sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre giorni quali non sono venuti dal giorno che Efraim lasci Giuda il re di Assiria. (19) Il punto di vista ebraico spesso contestato dai cri-

    stiani, ed stato una questione controversa tra

    ebrei e cristiani sin dalla formazione della Chiesa

    moderna.Girolamo nel 383 scrisse in Adversus

    Helvidium che Elvidio ha frainteso proprio questo

    stesso punto di confusione tra il greco e l'ebraico.

    L'interpretazione cristiana di Emmanuele in Isaia

    7:14 basata sul Nuovo Testamento: Matteo 1.20-

    23 che descrive il concepimento e la nascita di Ge-

    s Cristo.

    Nella Septuaginta, la traduzione (risalente al 200

    a.C. o antecedente) in greco del Vecchio Testamen-

    to usata dai primi cristiani, in Isaia 7:14 la parola

    almah

    tradotta come vergine = = parthenos. Dal momento che Matteo stato scritto per un

    pubblico di lingua greca,si ritiene che citi il testo

    greco di Isaia noto ai suoi lettori. Sulla base di

    queste scritture molti cristiani credono che Ges

    sia l'Emmanuele profetizzato in Isaia 07:14 e che

    Egli Dio con noi.

  • 30

    Molti credono anche alla nascita virginale di Ges,

    concepito per opera spirituale dello Spirito Santo e

    non normalmente dall'uomo.

    Alcuni hanno addiritura insinuato che sia tutta

    una montatura e che Maria non fosse vergine

    quando era promessa a Giuseppe, questo non

    provato da nessuna fonte.

    (20) Chi ha ragione? Gli ebrei o i cristiani? Io non lo so,

    nessuno lo sa. So solo che continuano ad ammaz-

    zarsi tra di loro usando Ges come scusa.

    Cosa ha fatto Ges sulla Terra? Ha liberato il po-

    polo ebraico dai romani? Ha dato la libert agli

    ebrei? Ha dato sostegno economico agli ebrei? No.

    Ha fatto molto di pi di questo, il messaggio di Ye-

    shua riguardava il regno dei cieli e lamore che bi-sogna dare per raggiungerlo.

    Ges stato capace di cambiare il mondo e dare

    una via a tutti.

    Chi crede che sia il figlio di Dio soggettivamente

    capisce ancora di pi la sua forza ma anche i non

  • 31

    credenti non possono negare lenorme potenza del maestro.

    Purtroppo i popoli sono materialisti e se ne fregano

    di un regno aldil del tempo e dello spazio.

    Vogliono tutto e subito e sono pronti ad uccidere

    per farlo.

    Ancora oggi stanno facendo stragi in Terra Santa.

    Usano Ges, usano lo stesso Dio.

    Da una parte allaltra, non hanno ancora imparato il messaggio che deriva da Dio: Non fare del male

    agli altri!

  • 32

    LARRIVO DI YESHUA MARIA

    L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

    perch ha guardato l'umilt della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni

    mi chiameranno beata. (21)

    Cosa dire su una delle figure pi importanti del

    Cristianesimo originario?

    La madre di Yeshua che lo partor senza nessun

    rapporto essendo vergine.

    Lannunciazione dellArcangelo Gabriele ben nota da tutti.

    Sulla vita di Maria sono stati prodotti innumerevo-

    li film e libri ma come al solito hanno sempre rac-

    contato la sua vita dal punto di vista cristiano e

    prettamente religioso.

    La Maria storica, come il Ges storico, viene messa

    in disparte di solito.

    Anche lIslam riconosce il suo parto e lo reputa mi-sterioso.

    Ci sono parecchie controversie sulla questione della

    nascita virginale.

  • 33

    (22) I cattolici e gli ortodossi pensano che Maria abbia

    mantenuto la verginit per tutta la vita, al contra-

    rio i protestanti e gli evangelici pensano che dopo

    la nascita di Ges, ella abbia partorito altri figli

    con Giuseppe.

    Secondo il vangelo apocrifo di Bartolomeo,

    lAnnunciazione fu data a Maria nel tempio di Ge-rusalemme:

    Gioisci, o piena di grazia e vaso di elezione... Ancora tre anni e ti mander la mia parola; tu concepirai un figlio per mezzo del quale sar salvata tutta la creazione. Tu sarai il calice del mondo. Pace a te, mia diletta... (23) Sul concepimento anche il Vangelo apocrifo di Fi-

    lippo contraddice la versione originale, infatti trova

    assurdo che Ges sia stato concepito dallo Spirito

    Santo.

    Secondo questa teoria Ges e stato concepito due

    volte.

  • 34

    La prima da Maria e Giuseppe e la seconda dopo il

    suo battesimo sul Giordano.

    Taluni hanno detto che Maria ha concepito dallo Spirito Santo. Essi sono in errore. Essi non sanno quello che dicono. Quando mai una donna ha concepito da una don-na... (24) Spirito in ebraico denominato ruah ed femmi-nile.

    E il Signore non avrebbe detto: - Mio Padre che nei cieli - se non avesse avuto un altro padre, ma avrebbe detto semplicemente: Mio Padre. (25) Ovviamente questa solo una teoria e un punto di

    vista. Ripeto ci sono molte controversie.

    La teoria dei fratelli di Ges ben provata da vari

    studi teologici e storici.

    Del resto la bibbia stessa che lo afferma sbugiar-

    dando i finti scettici che cercano di nascondere la

    verit.

    Non costui il falegname, il figlio di Maria, il fra-tello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?. E si scandalizzavano di lui.

    Ma Ges disse loro: Un profeta non disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua (26)

  • 35

    Questa una tabella che raffigura la famiglia di

    Ges.

    (27)

  • 36

    Maria non nata da sola e scesa sulla terra da sola

    e vissuta da sola.

    Specialmente in quei tempi in cui i parti, come i

    matrimoni, erano da fare per legge.

    La storia di Maria e Giuseppe conosciuta benis-

    simo, Giuseppe il promesso sposo di Maria e si

    pensa che dopo lannunciazione, secondo la legge di Mos in vigore all'epoca, Giuseppe aveva facolt di

    ripudiare la sposa infedele, che sarebbe stata con-

    dannata per lapidazione, poich rimasta incinta

    prima della loro convivenza, cosa che non poteva

    che indicare un adulterio.

    Giuseppe il servo pi fedele di Dio ed grazie a

    lui e alla sua intelligenza che Ges nato.

    Si pensa che il padre adottivo di Ges abbia avu-to unaltra moglie e che abbia avuto altri figli da questa donna che venne prima di Maria.

    Essi sono i fratellastri di Ges.

    C uno studio di un noto genalogista, Tony Bur-roughs, che ha delineato un albero genealogico

    molto dettagliato della famiglia allargata di Ges.

    Una famiglia molto importante nella vita del Cri-

    sto, perch impensabile che sia nato e lasciato da

    solo al suo destino.

    Cosa fece in vita? Come si comportava con sua ma-

    dre e soprattutto come ha vissuto la vita da giova-

    ne? Queste sono domande che ampliano

  • 37

    meglio la figura del figlio di Dio partorito da questa

    donna straordinaria.

    Alcuni pensano che annullino la sua divinit ma

    questa una grande sciocchezza, Ges non poteva

    essere entrambi le cose? Certo che s.

    Infatti lo stato.

    Maria ovviamente appare nei Vangeli, nel Corano

    e nei Vangeli Apocrifi.

    Conosciamo benissimo la parte canonica di Maria

    ma quella del Corano? E quella apocrifa?

    I musulmani venerano Maria come la madre di

    Ms, siya, alla prima moglie di Maometto, Khadja e all'unica figlia sopravvissuta del profeta, Fima. Lei chiamata Sayyida o meglio Signora o Madon-

    na secondo le nostre tradizioni.

    (28)

  • 38

    La tradizione pi probabile che Maria nacque a

    Gerusalemme. Solo in un secondo momento la sua

    famiglia si trasfer a Nazareth.

    Di questo si ha conferma anche dagli scavi effet-

    tuati in queste due localit.

    I nomi dei genitori, Gioacchino ed Anna, ci vengono

    riportati dal Protovangelo e dal Vangelo della na-

    scita. Ci riferiscono anche la presentazione della

    bambina al Tempio.

    La Chiesa non ha rifiutato queste tradizioni e le ha

    confermate anche con una festa: per i suoi genitori,

    il 16 agosto e per la seconda il 21 novembre.

    La Madonna aveva 16 anni quando nacque Ges.

    Cosa avvenne di Maria dopo la morte di Ges?

    L'evangelista Giovanni dice che da quando Ges

    morente gliela affid come madre, lui la prese con

    s nella sua casa e Luca dopo l'ascensione di Ges,

    presenta Maria insieme ai primi credenti radunati

    nel cenacolo, in obbedienza all'invito di Cristo, in

    attesa dello Spirito Santo.

    Questa l'ultima notizia ufficiale che abbiamo sul-

    la vita di Maria.

    Secondo la tradizione visse ancora circa una venti-

    na d'anni insieme all'apostolo Giovanni, presumi-

    bilmente ad Efeso.

  • 39

    Considerata pi probabile questa tradizione, ov-

    vio che Giovanni prese dimora in questa citt non

    prima che il cristianesimo vi si impiantasse.

    Ora il primo accenno di cristianesimo ad Efeso ri-

    sale al 52, quando Paolo, dopo una breve visita in

    questa citt, vi lasci i coniugi Aquila e Priscilla.

    E' possibile che il cristianesimo vi fosse entrato

    qualche anno prima.

    In questo tempo Giovanni vi avrebbe condotto la

    Madonna.

    Molte persone chiedono informazioni sulla morte di Maria e sulla sua tomba.

    Oltre ad Efeso anche Gerusalemme rivendica una

    tomba della madre di Ges.

    Anche qui ci sono contraddizioni e controversie sul-

    la morte di Maria.

    La tradizione ben nota, Maria non morta ma

    stata accolta in cielo dallo spirito Santo.

    Come il figlio anche lei ascesa in Paradiso.

    Nessun passo biblico parla della morte di Maria:

    solo il Transito della Vergine, un testo apocrifo il

    cui autore raccoglie tradizioni dell'epoca apostolica,

    che parla della morte e assunzione di Maria in cie-

    lo.

  • 40

    (29) La tradizione e la devozione popolare hanno sem-

    pre riconosciuto, fin dal II secolo, questo luogo co-

    me il luogo in cui la madre di Ges fu assunta in

    cielo.

    Nel IV secolo fu costruita una prima chiesa, scava-

    ta nella roccia viva.

    Nel secolo seguente il vescovo Giovenale di Gerusa-

    lemme consacr la chiesa alla Madre di Dio. Ci

    avvenne dopo il Concilio di Efeso del 431, che pro-

    clam il dogma della Maternit divina di Maria.

    Nel VI secolo fu costruita una grande basilica a

    pianta rotonda sopra la chiesa precedente, la quale

    divenne la cripta del nuovo edificio che custod il

    sepolcro della Madonna.

    Prima dell'arrivo del Crociati la parte superiore

    della chiesa era gi stata distrutta; i monaci bene-

    dettini, negli anni 1112-1130, edificarono sopra la

    cripta una nuova chiesa con annesso monastero.

  • 41

    Nel 1187 anche questo venne distrutto da Saladi-

    no; fu risparmiata per la cripta in onore della

    beatissima madre del profeta Ges. Di propriet dei francescani, nel 1757 venne loro

    tolta ed affidata in comune ai cristiani greco-

    ortodossi ed armeni.

    Di fatto, dunque, a noi giunta solo la cripta, a cui

    si accede per una lunga scalinata.

    Il forte dislivello fra l'entrata e l'ambiente sotter-

    raneo causa di frequenti inondazioni, l'ultima

    delle quali risale al 1972.

    Maria ha dato la luce al figlio delluomo e dello Spi-rito Santo ma nessuno si ricorda forse il suo pi

    grande sacrificio: lasciare andare il proprio figlio in

    quella maniera cos violenta e dolorosa.

    (30)

    LA NASCITA DI YESHUA

    E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il pi piccolo capoluogo di Giuda:

  • 42

    da te uscir infatti un capo che pascer il mio popolo, Israele (31)

    La data di nascita di Ges non la conosce nessuno,

    dal 336 d.C. sintende con il 25 dicembre come data della nativit di Ges nato a Betlemme.

    Non era possibile a quei tempi uscire di notte a Di-

    cembre, il freddo era fatale per i pastori.

    Un altro indizio ce lo d lastronomia, si dice che in quel periodo una congiunzione di Giove, Saturno e

    Marte a cavallo con la Costellazione Dei Pesci.

    Questo fenomeno avvenne nel 7 a.C. e quindi biso-

    gna andare indietro di qualche anno per avere

    unet esatta di Ges che presumibilmente stato crocefisso a un massimo di 36 anni visto che Pilato

    non stato pi procuratore dal 36 d.C.

    La vita di Ges, quindi, compresta tra il 7 a.C. e

    il 36 d.C.

    Si presume che Ges sia nato nel mese di Settem-

    bre e la sua era per molti astrologi viene denomi-

    nata lera dei pesci. La quinta era, quella che passata il 21 dicembre

    2012, viene denominata era dellacquario. Questa solo una teoria badate bene.

    I re magi seguirono la cometa di Halley come alcu-

    ni asseriscono? No. Era la stella di Sirio, la pi lu-

  • 43

    minosa del cielo che indic loro la via verso il luogo

    o cos almeno dice la leggenda.

    Non ci sono prove e fonti che dichiarano veramente

    lesistenza dei re Magi.

    (32) Molti dettagli potrete trovarli nel Protovangelo di

    Giacomo o quello di Tommaso o naturalmente i ca-

    nonici di Luca e Matteo.

    Ges un nome preciso e rivoluzionario, deriva da

    Giosu, un nome di speranza per il popolo giudeo

    che sognava larrivo di un salvatore. Un salvatore guerriero che avrebbe spazzato via

    lImpero Romano oppressore, Ges non era assolu-tamente cos.

    E siccome la Verit non venuta nuda nel mondo non penserete davvero che Ges sia nato e cresciu-

    to in solitudine? Si narra, grazie a studi approfon-

    diti, che Ges non fosse nato da solo nella grotta

    con il bue e lasinello insieme a Giuseppe e la pa-

  • 44

    glia ma insieme a molte donne e parenti di Giu-

    seppe e Maria.

    Alcuni di loro erano figli di Giuseppe stesso due

    femmine e due maschi. I fratellastri e le sorellastre

    di Ges.

    Salom, Giacomo, Myriam e Joses erano figli di

    Giuseppe avuti con la sua presunta prima moglie.

    Naturalmente diversi esperti hanno cercato di

    smentire questa storia con le solite cose: accuse di

    eresia e scomunica negli anni passati e

    ctrl+alt+canc. nei giorni nostri.

    Tecniche di evasione note e sempre uguali.

    Il gioco della Chiesa crolla se si guarda tutto con

    occhi pi puliti e meno accecati dalla paura, la ve-

    rit sta nel mezzo ed l che sta Ges.

    La descrizione di Giuseppe come anziano vedovo

    con figli la potrete trovare proprio nel Protovange-

    lo. In esso si cerca di chiarire la natura dei fratelli

    di Ges che compaiono nei vangeli, indicandoli co-

    me fratellastri.

    L'anzianit di Giuseppe risulta invece universal-

    mente presente nella tradizione iconografica cri-

    stiana, come anche il particolare del bastone

    Anche la descrizione del luogo della nascita come

    una grotta compare per la prima volta nel Proto-

    vangelo.

  • 45

    Questo particolare non presente nei vangeli ca-

    nonici e godette in seguito di un'ampia diffusione

    nelle raffigurazioni artistiche della nativit, fino a

    molti degli attuali presepi.

    L'architettura della Chiesa della Nativit di Bet-

    lemme, voluta dall'imperatore Costantino I, con-

    ferma questa tradizione. Tale particolare non deve

    essere necessariamente visto come in antitesi con

    l'altra diffusa tradizione popolare, quella della na-

    scita in una stalla: l'orografia della Palestina ca-

    ratterizzata da numerose piccole grotte che veni-

    vano spesso usate come dispense o piccole stalle,

    sovente ampliate e incorporate in costruzioni in

    muratura.

    Sul presepe c anche una spiegazione molto parti-colare che d nuove luci sullevento: la stalla rappresenta la povert e la miseria.

    Giuseppe lintelletto: anzich essere geloso e ri-pudiare Maria si inchina a Dio accettandone la vo-

    lont.

    Il bue rappresenta il principio generativo ( simbo-

    lo della fertilit e fecondit in Egitto), la forza ses-

    suale; lasino invece raffigura la personalit, la na-tura inferiore delluomo. Il significato della presenza nella stalla del bue e

    dellasinello in realt molto profondo: soffiando sul Bambino Ges lo scaldavano con il loro fiato.

  • 46

    Il soffio la vita, dunque esso la reminiscenza del

    soffio mediante il quale Dio ha dato lanima al pri-mo uomo. Interessante vero?

    (33) LINFANZIA DI YESHUA

    Queste sono le parole segrete che Ges il Vivente ha detto

    e Didimo Giuda Tommaso ha trascritto (34)

    Linfanzia di Yeshua circondata da aneddoti, al-cuni mistificati, altri reali. Tutti provenienti dai

    vangeli canonici e da quelli gnostici che narrano di

    un Ges diverso dalla tradizione.

    Non si pu affermare con certezza della veridicit

    del contenuto dei vangeli di Tommaso e di Giacomo

    ma tracciano una via plausibile ricca di simbologia.

    Il Vangelo di Tommaso presenta sporadici e sparsi

  • 47

    passi di sapore gnostico, in particolare il ricorrente

    tema dell'ignoranza, cio del mancato riconosci-

    mento della natura soprannaturale di Ges.

    Tale elemento permea anche il Vangelo di Giovan-

    ni, rimanendo anche in tale opera entro i confini

    dell'ortodossia cattolica.

    Lo gnosticismo una visione differente da quella

    ortodossa: gli gnostici non credono che Ges sia

    morto in croce, secondo loro Yeshua era un eone

    divino, una manifestazione di Dio.

    I vangeli gnostici sono in parte in contraddizione

    con quello che abbiamo sempre saputo, ho detto in

    parte perch molte cose scritte in questi documenti

    storici sono ricorrenti anche nella situazione cano-

    nica.

    I vangeli gnostici fanno parte della cerchia dei

    vangeli non autorizzati dalla chiesa durante il con-

    cilio di Nicea.

    Il termine apocrifo deriva dal greco apo-kryphos e significa, di per s, nascosto o segreto.

    Esso non ha quindi, almeno in origine, particolari

    connotazioni positive o negative.

    La situazione cambia nel momento in cui, nel cri-

    stianesimo primitivo, si cominciarono a definire i

    confini tra ortodossia (retta dottrina) ed eresia, da

    una parte, e i libri canonici e non canonici,

    dallaltra.

  • 48

    (35) Di conseguenza, per molto tempo, il termine apo-

    crifo stato recepito come il contrario di autentico,

    spesso come qualcosa di pericoloso in quanto ereti-

    co.

    Oggi, la tendenza sembra essersi rovesciata e molti

    tendono a enfatizzare i testi apocrifi ritenendo che

    essi contengano delle verit censurate dal potere

    religioso.

    Insomma, lapocrifo o da rigettare in quanto fal-so o da esaltare in quanto vero (un vero spaccia-to per falso).

    Da un punto di vista storico, gli apocrifi altro non

    sono che delle fonti importanti per la conoscenza

    del cristianesimo primitivo.

    Il miracolismo che caratterizza il testo, pi vicino

    al genere mitico-fiabesco che alla sobriet dei van-

    geli canonici, si rivolge a pressoch tutte le esigen-

    ze della vita quotidiana: il gioco, la vendetta verso i

    delatori, l'istruzione, gli incidenti sul lavoro, il nu-

  • 49

    trimento, la malattia... Per ognuno di questi campi

    problematici il Ges bambino prodigio di Tommaso

    ha pronta una risposta

    Dopo questa premessa bisogna stare attenti nel

    capire le ragioni di certe affermazioni del Vangelo

    di Tommaso. Qui di seguito vi elencher una serie

    di episodi dellinfanzia di Ges. Mi raccomando non prendete tutto per vero sempre ma questo riguarda

    anche per la versione canonica.

    La verit sta nel mezzo A due anni Ges e Maria fuggirono in Egitto dalla

    persecuzione di Erode che sapendo dellarrivo del Messia aveva deciso di uccidere tutti i primogeniti

    nati di recente.

    La Sacra Famiglia attravers il Nilo verso il Delta

    Occidentale, poi si diresse a Sud raggiungendo

    Wadi El Natrun, la zona che successivamente di-

    vent il paradiso dei monaci.

    Da l essa part diretta a Sud, verso la citt del

    Cairo. Riattravers il Nilo in direzione Est verso El

    Mataria, vicino ad Ain Shams, a circa 10 Km dalla

    citt del Cairo, dove si ripos allombra di un albe-ro conosciuto oggi con il nome di Albero di Maria. Il posto dove si trova lAlbero di Maria fu una delle pi importanti mete dei viaggiatori del Medioevo

    ed oggi meta di moltissimi turisti.

  • 50

    In seguito la Sacra Famiglia si diresse verso il Cai-

    ro Vecchio, dove si ferm durante il suo viaggio in

    Egitto. In questa zona si trovano numerose chiese e

    conventi: ne un esempio la chiesa di San Sergios

    (Abu Serga), che racchiude la grotta dove si rifugi

    la Sacra Famiglia; essa non pot tuttavia rimaner-

    vi che per pochi giorni a causa degli idoli che anda-

    vano in frantumi;

    ci irrit il governatore di El Fostat, che volle ucci-

    dere Ges.

    La Sacra Famiglia perci part verso Sud, finch

    raggiunse la zona di El Maadi, nei dintorni di Men-

    fi (capitale dellAntico Egitto), dove sorge attual-mente la Chiesa della Santa Vergine, le cui copule

    indicano che fu costruita nel tredicesimo secolo.

    A tuttoggi esiste la scala di pietra usata dalla Sa-cra Famiglia nella sua discesa alla riva del Nilo,

    che pu essere visitata da un luogo che si apre nel

    cortile della chiesa.

    Sulla via del ritorno percorsero una via diversa che

    li fece deviare un po verso Sud, fino al Monte di Assiut, noto come Monte Dronca.

    La Sacra Famiglia lo bened e l sorto un mona-

    stero dedicato alla Santa Vergine situato a 8 km a

    Sud Ovest di Assiut.

    Qui non si narra se tutta la famiglia allargata di

    Giuseppe e Maria viaggi con loro ma le varie raf-

  • 51

    figurazioni storiche sono daccordo nellaffermare il viaggio in Egitto per salvare Ges dalla pazzia di

    Erode. Si narra che Ges a tre anni, in Egitto, pre-

    se un pesce disseccato e lo mise in un catino ripor-

    tandolo in vita.

    Primi segni della sua grande forza divina.

    Ges vide un maestro insegnare a degli scolari.

    Dodici passerotti caddero su questo insegnante e

    Yeshua rise della situazione. Il maestro si arrabbi

    molto.

    Si dice che fu un angelo a rivelare a Maria della

    notizia della morte di Erode e che quindi potevano

    tornare in Palestina. Con larrivo in Palestina ter-min il viaggio della Sacra Famiglia, che dur per

    un periodo di circa tre anni comprendendo landata e il ritorno durante il quale fu percorsa una distan-

    za superiore a duemila chilometri.

    A cinque anni Ges cre con largilla dodici passe-rotti, battendo le mani questi uccelli volarono via.

    Aveva ancora creato la vita dalle sue mani.

    (36)

  • 52

    Questi due aneddoti sono da prendere con pinze

    enormi come travi ma questo ci che scritto:

    Ges stava creando delle piccole dighe ma il figlio

    dello scriba Anna gli rovin il gioco e allora Yeshua

    lo secc come un albero. Questo un episodio che contraddice la figura buona di Ges o almeno cos

    sembra. Lo scriba Anna del Ges bambino secca il figlio va probabilmente identificato con l'Anna

    (abbreviazione del nome maschile Anania) che ri-

    copr la carica di sommo sacerdote tra il 6 e il 15

    d.C. e che in seguito affianc e diresse il genero

    Caifa nella stessa carica tra il 18 e 36 d.C., giocan-

    do un ruolo chiave nella condanna di Ges.

    Come detto in precedenza bisogna leggere tra le ri-

    ghe. Forse c una simbologia in quelle parole Co-me un albero. E anche questaltro aneddoto risulter difficile da comprendere se non si legge il simbolo.

    Un bambino correndo urt Ges. Irritato egli disse

    Non proseguirai oltre la tua strada il bambino mor sul colpo. In entrambi questi casi Ges appa-

    re vendicativo e Giuseppe si scus con le famiglie

    addolorate per quanto avvenuto.

    La morte secondo gli gnostici solo una morte ap-

    parente. Forse il significato di Non proseguirai significava la morte solo il principio. Ora inizia

    una nuova vita. Risulta difficile comprendere il

  • 53

    cammino gnostico, essi cercano la conoscenza che

    dentro di noi e non al di fuori.

    Una ricerca interiore.

    Da un punto di vista meramente psicologico Ges

    appare come un bambino che cerca di comprendere

    la sua natura e a volte non riesce a controllarla.

    A volte la usa come tutti i bambini e a volte pi

    grande di lui. Rimaniamo su questo versante per

    comprendere la vita infantile di Yeshua.

    Ges accec degli accusatori e qui si possono fare

    mille teorie. Una di queste il senso di giustizia

    che Ges avr quando sar pi grande.

    E forse anche la sua situazione di famiglia allarga-

    ta non lo rese popolare agli occhi degli altri bambi-

    ni. Si dice che Ges sia stato ostracizzato da bam-

    bini, diversi studiosi trovano questa teoria

    effettivamente giusta.

    E possibile che in momenti di rabbia e disperazio-ne non sapesse controllarsi? Questo un mistero

    bello e buono.

    Si narra anche della sua intelligenza per essere un

    bambino. Un suo maestro, Zaccheo, si offr a Giu-

    seppe come tutore ma Yeshua si dimostr pi sa-

    piente di Zaccheo che per limbarazzo lo restitu a Giuseppe. I giudei consolarono questo maestro e ci

    fece divertire Ges. Pi avanti Ges vide cadere un

  • 54

    amico da una terrazza mentre giocava. Lo riport

    in vita. Forse il primo caso di resurrezione.

    Aveva meno di dodici anni.

    Un altro aneddoto rammenta come Ges fosse un

    abile guaritore, divino sintende. Un ragazzo si ta-gli accidentalmente con una scure, Ges glielo

    riattacc.

    Maria aveva rotto la brocca dellacqua ma Ges gliela port avvolta nel suo mantello. Ges era an-

    che capace di moltiplicare le cose come molti sanno.

    Una volta semin un chicco di grano e ne nacquero

    100 cori, o meglio, 400 ettolitri. Non male vero?

    Ges voleva molto bene a sua madre e al padre

    Giuseppe che aiutava insieme ai suoi fratelli du-

    rante le giornate di lavoro.

    Una volta Giuseppe tagliando il legno di un letto lo

    fece troppo corto, Ges lo allungo per il padre.

    Ges continu la sua vita con i maestri ma lui si

    risultava sempre pi sapiente di loro.

    Uno di loro lo rimand da Giuseppe, addirittura

    laltro lo colp in testa ma mor subito dopo. Dio lo aveva punito per linvidia verso questo bam-bino? Qui c un aneddoto che colloca Giacomo nel-la vita infantile di Ges.

    I due erano stati mandati dal padre a far la legna

    quando una vipera morse Giacomo, Ges soffi sul-

  • 55

    la ferita facendo scoppiare il serpente e Giacomo

    guar.

    Successivamente Yeshua resuscit anche un bam-

    bino malato e un uomo morto mentre costruiva una

    casa e linfanzia si conclude nel periodo del pere-grinaggio a Gerusalemme.

    Giuseppe e Maria avevano perso Ges che era fini-

    to a parlare con i saggi.

    Scribi e Farisei benedirono Maria per la sapienza

    del figlio.

    YESHUA E LA PROMESSA SPOSA

    Negli ultimi tempi la famiglia stava passando pi tempo nell'altra casa, quella di Betania, perch la sua vicinanza con Gerusalemme era importante per il lavoro del fratello. Maria adorava la bellezza selvaggia della Galilea ed era stata feli-cissima quando il fratello aveva annuncia-to che avrebbero tra-scorso l'autunno l. Quelli erano i momenti che preferiva, i momenti in cui era da so-la, circondata dai fiori di campo e dagli ulivi. La solitudine stava diventando una condizione sempre pi rara e lei assaporava ogni istante che riusciva a ritagliarsi. L poteva gustare a pieno la bellezza di Dio in pace, libera dalle severe regole dell'abbigliamento e della tradizione che erano par-te integrante della sua condizione sociale. Lazzaro, fratello di Maria, era il suo tutore e di solito era sempre in apprensione per lei ma la sua ira si placava quando aveva co-minciato a capire finalmente quanto la ragazza avesse bisogno di sfruttare quei rari momenti di solitudine. Poich era l'unica figlia femmina della dinastia di Beniamino, il suo futuro era stato scritto quando lei era ancora in fasce.

  • 56

    Era un destino privilegiato, legato al sangue reale e alla profezia. La sua sorellina avrebbe avuto un matrimonio dinastico, che era stato predetto dai grandi profeti di Israele, un matrimonio che secondo molti rispecchiava addirittura l'indiscutibile volont di Dio. Una responsabilit enorme per due spalle cos piccole. In realt, come tutti sapevano, prima o poi avrebbe dovuto lascia-re la sua adorata casa per trasferirsi al sud con suo marito. Suo marito! Yeshua. Al solo pensiero del promesso sposo, Maria si sentiva riempire di felicit. Qualsiasi donna avrebbe invidiato la sua posizione di futura con-sorte del loro re dinastico. Ma a colmarla di gioia non era tanto la posizione di Easa; era l'uomo in s. La gente lo chiamava Yeshua, l'erede al trono di David. Ma fin dall'infanzia Maria lo aveva sempre chiamato Yeshua, con

    sommo dispiacere di suo fratello e di Marta.(37)

    Ora dopo questo pezzo tratto dal Vangelo di Maria Maddalena di Kathleen McGowan possiamo ini-ziare a tracciare meglio la figura di Yeshua come

    uomo, marito e figlio divino.

    Ovviamente come tutto questa una teoria studia-

    ta per pi di 20 anni da questa scrittrice che ha gi-

    rato il mondo del folklore e ha capito che le tradi-

    zioni sono state tramandate via orale, come i

    vangeli del passato che prima di essere scritti era-

    no solo raccontati.

    Se ci pensate, anche Omero non era uno scrittore,

    le sue opere furono prima tramandate solo a voce e

  • 57

    solo dopo scritte, del resto la bibbia nella lingua

    italiana stata opera di un certo Alessandro Man-

    zoni per rendervi conto di come luso orale era pro-fondo.

    Quindi Ges era promesso a Maria Maddalena? E plausibile che Yeshua e Maria Maddalena si cono-

    scessero e che alcuni sapessero della sua posizione

    gi da bambino. Del resto ha sempre fatto miracoli

    e voi credete che Ges sia stato nascosto fino ai 30

    anni in una grotta?

    La chiesa asserisce che conoscere la parte dai 12 ai

    30 anni di Ges non rilevante per capire il suo

    messaggio e in parte sono daccordo. Ma come ho detto in principio, non sono un teologo

    e nemmeno un santone.

    Voglio raccontare quello che penso e che ho scoper-

    to nel tempo.

    A prescindere dalla religione che soggettiva per

    molti.

    Secondo Kathleen McGowan, Ges, come qualsiasi

    giudeo del suo tempo, era promesso a una bambi-

    na. Del resto la legge giudaica parlava chiaro: se

    non ti sposavi entro i trentanni, eri messo da parte dalla societ.

    C chi dice che addirittura si veniva uccisi ma questo non lo darei per certo.

  • 58

    Certamente vi starete chiedendo? Maria Maddale-

    na chi? La prostituta penitente? No.

    Non cos. Sfatiamo subito questa vergogna che

    viene perpetrata nel tempo.

    Lei non era la peccatrice penitente.

    Parleremo pi tardi in maniera pi approfondita di

    Myriam di Magdala.

    Mi vorrei soffermare ancora sullinfanzia di Ges. Sempre in questo libro si racconta di una Madda-

    lena plausibile, del resto la bibbia non la scrisse

    Dio dal cielo.

    Lhanno scritta gli uomini, in lingue straniere e in-decifrabili per il popolo fino alle traduzioni volgari.

    Tanto per essere chiari.

    LA FINE DELLINFANZIA DI YESHUA

    Si crede che Ges abbia avuto 12 anni quando suc-

    cesse un fatto importante per la sua infanzia, Giu-

    seppe scompare dai vangeli e si presume che sia

    morto.

    Secondo studi storici e genealogici si dice che Ges

    non fosse stato invitato al funerale del padre terre-

    no. Perch? Per le voci che giravano su Maria? S,

    perch naturalmente Ges non sar andato in giro

    a dire a tutti che lui il figlio di Dio. Ha dovuto fa-

    re un viaggio interiore. Quello che lo port a capire

    meglio la sua figura.

  • 59

    Morto Giuseppe, toccava a Giacomo gestire la fa-

    miglia che si ritrovava in serie difficolt.

    Ges era il primogenito da parte di Maria e pu

    darsi che ci siano state tensioni tra i due.

    Secondo l'apocrifo Storia di Giuseppe il falegna-me che descrive dettagliatamente il trapasso del santo, Giuseppe aveva ben 111 anni quando mor,

    godendo sempre d'un'ottima salute e lavorando fino

    al suo ultimo giorno.

    Avvertito da un angelo della prossima morte si rec

    a Gerusalemme e al suo ritorno venne colpito dalla

    malattia che l'avrebbe consumato.

    Stremato nel suo letto, sconvolto dai tormenti,

    travagliato nella mente e solo la consolazione di

    Ges riesce a calmarlo.

    Circondato dalla sposa e dai figli del primo matri-

    monio, viene liberato dalla visione della morte e

    dell'Oltretomba, scacciate subito da Ges stesso.

    L'anima del santo viene quindi raccolta dagli ar-

    cangeli e condotta il paradiso. Il suo corpo viene poi

    sepolto con tutti gli onori.

    Non si sa dove sia la tomba di Giuseppe ma questo

    aneddoto pu essere successo davvero.

    Questo episodio triste e solenne segna la fine

    dellinfanzia e dellinnocenza di Yeshua che inizi a far parte della vita pubblica subito dopo la morte

    del padre.

  • 60

    (38)

  • 61

    LET ADULTA DI YESHUA IL BATTESIMO DI YESHUA

    Ges visse let post-adolescenziale in maniera semplice.

    Lavor come falegname e segu le orme del padre

    terreno per poi iniziare il percorso interiore.

    Ricorderete sicuramente il momento in cui Ges si

    reca al Giordano e chiede a Giovanni di essere bat-

    tezzato partecipando a un rito pubblico e concreto

    di purificazione e conversione.

    Dopo questo fatto tutto cambia.

    Il segno decisivo messo in gioco attraverso il rito

    battesimale sar quello di lasciare Nazareth: casa,

    affetti, quotidianit della vita, abitudini consolida-

    te per stabilirsi a Cafarnao, la sua nuova citt. Si tratta della riva orientale del fiume Giordano,

    un corso dacqua non molto grande che ormai giunto in prossimit della sua foce presso il Mar

    Morto a circa 400 m. sotto il livello del mare.

    La portata dacqua del fiume ormai minima e la zona circostante pressoch desertica.

    Cafarnao invece si trova nella sponda settentriona-

    le del Lago, un vivace villaggio di pescatori e com-

    mercianti che sorge lungo una strada tra le pi im-

    portanti e trafficate di tutta la regione.

  • 62

    Ovviamente ci sono tante teorie sul battesimo e la

    cara Kathleen McGowan ne ha una molto partico-

    lare e sempre plausibile.

    La parte lunga ma necessaria per capire meglio

    anche che si sapeva molto bene chi fosse Yeshua e

    che fosse il presunto Messia.

    Molti lo mettono in dubbio ancora oggi, non ci sor-

    prendiamo se i giochi politici si fecero anche allora. Gli uomini parlavano a voce alta, alcuni gridavano, ognuno cer-cava di prevaricare l'altro. Spesso era difficile capire di preciso di cosa stessero discutendo. La voce aspra, forte e stridente era quella di Gionata Anna. Sei stato tu ad attirarti tutto ci schierandoti con gli zeloti. Non potremo mai mostrarci tuoi alleati davanti ai Romani per colpa degli assassini e dei rivoluzionari che ci sono fra i tuoi sostenitori. Sarebbe un invito a mas-sacrare il nostro popolo. Io accolgo qualunque uomo scelga di seguirmi e di cercare il regno di Dio. Gli zeloti sanno che sono un discendente di David. Io sono la loro guida legittima. E la vostra. Non capisci cosa ci troviamo ad affrontare. Il nuovo procurato-re, Ponzio Pilato, implacabile. Verser tutto il sangue che riterr necessario per porre fine alle nostre richieste, persino alle pi es-senziali. Sfoggia i suoi vessilli pagani per le nostre strade, impri-me i suoi simboli blasfemi sulle nostre monete, tutto per ricor-darci che siamo del tutto impotenti. Non esiterebbe nemmeno un istante a toglierci di mezzo se avesse il sentore che il Tempio stia appoggiando l'insurrezione contro Roma. Il tetrarca ci dar il suo sostegno. Forse potrebbe parlare con il nuovo procuratore. Erode sostiene unicamente la sua lussuria e il suo piacere. Sta dalla parte di Roma. un ebreo solo quando gli fa comodo per realizzare le sue ambizioni.

  • 63

    La moglie una nazarena disse Ges in tono pungente. Quel commento fu seguito dal silenzio. Yeshua aveva abbracciato i principi liberali della setta dei naza-reni, fra i cui capi c'era anche la madre. I nazareni non si attenevano alla legge in modo rigoroso come faceva il Tempio ebraico. Fra le loro varie tradizioni, c'era quella per cui le donne erano ammesse a partecipare ai loro riti e venivano addirittura ricono-sciute come profetesse. Permettevano anche che i pagani ascoltassero i loro insegnamen-ti e prendessero parte alle loro cerimonie. Appellandosi al fatto che la moglie di Erode era una nazarena, Yeshua aveva lanciato una sfida ai sacerdoti del Tempio. Avrebbe preso il ruolo di re e di messia della stirpe di David come previsto nella profezia anche senza di loro e lo avrebbe fatto come nazareno. Quella scelta era estremamente pericolosa. Anche se poteva ridurre il potere dei sacerdoti del Tempio, c'era il rischio che si ritorcesse contro di lui e qualora il popolo deci-desse di negargli il suo largo sostegno per darlo ai capi tradizio-nali. Ma Anna torn all'attacco. La sua voce risuon nella stanza piena di tensione. Chi possiede la sposa lo sposo. Quello era un riferimento al Cantico dei Cantici, il poema scritto da re Salomone per celebrare la suprema unione dinastica delle nobili case di Israele. In quel contesto era una deliberata e palese allusione al fidanza-mento di Maria ed Yeshua. La tradizione voleva che, per regnare su un popolo, un re dovesse avere una moglie di lignaggio altret-tanto nobile. Maria, in quanto discendente di Re Saul tramite Beniamino, era per nascita la principessa di grado pi alto in Israele.

  • 64

    Per questo, fin dall'infanzia era stata promessa a Yeshua, il Figlio del Leone di Giuda. La trib di Giuda e quella di Beniamino era-no congiunte fin dall'antichit e l'unione dinastica fra le due stir-pi era stata suggellata con il matrimonio fra la figlia di Saul, Mi-chol, e David. Ma per essere un re della dinastia, secondo la legge, bisognava avere una regina della dinastia. Anna stava lanciando un'aperta minaccia al promesso sposo. Fu il fratello di Maria a intervenire a quel punto. Lazzaro era un uomo che riusciva a controllare sempre le sue emozioni e soltan-to quelli che lo conoscevano bene avrebbero notato la tensione presente nella sua voce quando si rivolse al sommo sacerdote. Gionata Anna, mia sorella promessa a Yeshua per legge. I pro-feti hanno indicato che lui il messia del nostro popolo. Non ve-do come possiamo sottrarci al destino che Dio ha scelto per noi. Osi dire a me cosa ha scelto Dio? scatt Anna. Noi crediamo che Dio abbia scelto un altro uomo. Un giusto di-fensore della legge, un uomo che affermer tutto ci che sacro per il nostro popolo senza recare offesa politica ai Romani. Ecco la verit, messa davanti agli occhi di tutti. Un giusto difen-sore della legge. Quello era il modo in cui Anna voleva dimostra-re a Yeshua che non avrebbero approvato le sue riforme nazarene nonostante la sua ineccepibile linea di sangue. E chi sarebbe? domand lui in tono pacato. Giovanni. Il Battista? Lazzaro era incredulo. figlio del Leone intervenne un'altra voce aspra; Era un giovane sacerdote, Caifa, il genero di Anna. Non della stirpe di David. Il tono di Yeshua era sempre paca-to. No fu la risposta di Anna. Ma sua madre appartiene alla stirpe sacerdotale di Aronne e suo padre ai zadochiti. La gente pensa

  • 65

    che sia l'erede del profeta Elia. Questo baster a convincere il popolo a seguirlo, qualora sposi la donna giusta. Il cerchio si era chiuso. Anna era andato l per assicurarsi che Maria diventasse la promessa sposa dell'uomo che loro avevano proposto come messia. Lei era lo strumento necessario per ren-dere legittimo qualsiasi potere sovrano. La voce che si ud dopo era piena di collera. Maria non aveva mai incontrato Giacomo, uno dei fratelli di Yeshua, ma ipotizz che fosse lui che gridava in quel momento. Quell'uomo somigliava a Yeshua, ma non aveva il placido contegno che caratterizzava il fratello. Non potete scegliere i vostri messia come se fossero mercanzie di un bazar. Sappiamo tutti che Yeshua l'eletto che liberer il nostro popolo dalla schiavit. Come osate designare un sostituto solo perch avete paura di perdere la vostra posizione privilegia-ta? Lazzaro, in qualit di tutore della ragazza, solo tu puoi decidere di rompere il fidanzamento e di dare in sposa la figlia di Benia-mino al candidato che abbiamo scelto. tutto nelle tue mani, ormai. Ma lascia che ti ricordi che tuo padre era un fariseo e un devoto servitore del Tempio. Io lo conoscevo bene. Avrebbe volu-to che tu facessi ci che meglio per il nostro popolo. Volete che mia sorella sposi il Battista? chiese Lazzaro con cir-cospezione. un uomo onesto e un profeta. E quando Giovanni sar eletto messia, tua sorella, in quanto sua moglie, avr la stessa posizione che avrebbe avuto se avesse sposato quest'uomo rispose Anna. Giovanni un eremita, un asceta. Non sente n il desiderio n il bisogno di prendere moglie. Ha scelto di vivere in solitudine per-ch ritiene che lo porti a sentire meglio la voce di Dio. Volete for-se rovinare la sua solitudine e mettere fine alle sue opere buone costringendolo ad accettare un matrimonio, con tutte le respon-sabilit che ne derivano per legge? No replic Anna.

  • 66

    Non lo costringeremo a fare nulla. Sposer la ragazza per conso-lidare la sua condizione di messia davanti al popolo. Dopodich, lei vivr nella casa del fratello e Giovanni potr tornare a predica-re. La ragazza assolver gli obblighi dinastici come prescritto dal-la legge e lo stesso far lui. L'uomo che predicava sulle rive del Giordano era diventato una leggenda. Era il cugino pi anziano di Yeshua, eppure i due ave-vano un temperamento molto diverso. Lui lo rispettava, parlava di lui come di un grande servo di Dio, un uomo sincero e onesto. Ma ne conosceva anche i limiti. Lo aveva spiegato a Maria una volta, quando lei gli aveva chiesto dell'appassionato predicatore che battezzava con l'acqua del fiume. Giovanni rifiutava le donne, i pagani, gli storpi o chiunque gli sembrasse immondo, mentre Yeshua sosteneva che la parola di Dio apparteneva a chiunque desiderasse sentirla. Non era un messaggio rivolto a un lite. Era un messaggio che portava una buona novella a tutti. Queste differenze avevano cau-sato alcune discussioni fra i due. Giovanni aveva passato molto tempo sulle aride rive del Mar Morto dopo che i suoi genitori erano morti. L era entrato nel gruppo degli esseni di Qumran, una severa setta di asceti da cui aveva preso molte delle sue regole ferree. Gli esseni di Qumran vivevano in condizioni disagiate e disprez-zavano i cosiddetti cercatori di cose facili. Parlavano di un Maestro di Giustizia che avrebbe portato il pentimento e l'assolu-to rispetto della legge. Ma, mentre Giovanni faceva proprie le rigide regole degli esseni, Yeshua in fin dei conti rifiutava molte delle loro convinzioni poi-ch le riteneva troppo severe e censorie. Se Lazzaro avesse appoggiato Yeshua, il legittimo re dinastico e l'erede secondo tutte le profezie, Lazzaro sarebbe stato cacciato dal Tempio. Era implicito nelle parole del sommo sacerdote. Lazzaro a quel punto non avrebbe avuto altra scelta che schierar-

  • 67

    si con i nazareni e abbracciare degli ideali riformisti in cui non credeva. Ma quella era la vigilia di un terribile scisma, un distacco totale delle due fazioni che avrebbe creato ostilit fra le grandi famiglie dinastiche di Israele e avrebbe dato vita ad aspre rivalit. Quella sera Yeshua fece un patto con Lazzaro: voleva essere lui a dare la notizia a Maria. Quando Yeshua si accorse che tremava come una foglia e che aveva il viso rigato dalle lacrime, cap che Maria aveva origliato gran parte della conversazione. Perch hai acconsentito a una cosa del genere? Perch hai la-sciato che ti portassero via il tuo regno? Forse perch il mio regno non di questa mondo, Maria. Lei scroll il capo; non capiva. Yeshua se ne accorse e continu la spiegazione. Il mio compito quello di insegnare la Via, di dimostrare a que-sta gente che il regno di Dio accessibile, che abbiamo il potere di liberarci da qualsiasi schiavit. Non mi servono una corona o un regno in senso materiale per farlo. Ho solo bisogno di riunire il maggior numero possibile di persone per condividere con loro la Via del Signore. Ho sempre pensato che avrei ereditato il trono di David e che tu ti saresti seduta al mio fianco, ma se questo non si pu realizzare, dobbiamo sotto-metterci al volere di Dio. Yeshua? sussurr, con il terrore di rivolgergli quella domanda. S? Chi... chi sposerai adesso? Yeshua la guard con una tenerezza sorprendente, tanto che Ma-ria pens che il cuore stesse per scoppiarle. L'uomo le prese le mani e le parl con voce sommessa ma ferma. Ti ricordi cosa ha detto mia madre l'ultima volta che sei entrata in casa nostra? Maria annu e sorrise malgrado le lacrime. Non lo dimenticher mai. Ha detto: Dio ha fatto di te la com-pagna perfetta per mio figlio. Voi due diventerete una sola carne.

  • 68

    Non ci saranno pi due creature, ma una. E ci che Dio ha unito, nessun uomo potr separare. Mia madre una donna saggia e una grande profetessa. Ha vi-sto che Dio ti ha creata appositamente per me. Se Dio ha deciso che non dovr avere te, allora non avr nessun'altra. Ma... se devo diventare la moglie di Giovanni... lui non mi per-metter mai di diventare una sacerdotessa nazarena. No, Maria. Giovanni insister perch tu osservi la legge con estremo rigore. Egli di-sprezza le nostre riforme, potr essere molto severo con te e costringerti a una dura penitenza. Ma ri-corda quello che ti ho detto e quello che anche mia madre ti ha insegnato. Il regno di Dio nel tuo cuore e nessun oppressore potr portartelo via. Ascoltami bene. Dobbiamo percorrere questo cammino con pa-zienza e dobbiamo fare quello che giusto per i figli di Israele. Questo significa che al momento non posso oppormi al volere di Anna e del Tempio. Accetter la loro decisione affinch la Via possa continuare a diffondersi sul territorio e ho acconsentito a fare due cose per manifestare il mio appoggio. Parteciper al tuo matrimonio con Giovanni insieme a mia madre e lascer che Giovanni mi battezzi davanti a tutti, per dimostrare che riconosco la sua autorit spirituale. Yeshua la baci sulla testa con dolcezza, quindi si volt per an-darsene. Sei molto forte, per essere una donna cos piccola. Ho sempre visto questa forza in te. Un giorno sarai una grande regina, una guida per il nostro popolo. Si ferm sulla porta per lanciarle un ultimo sguardo e la lasci con un ultimo pensiero. Si port la mano sul cuore.

    Sar sempre con te. (39)

    Quale scisma? La McGowan intende la divisione

    tra un modo di pensare e laltro.

  • 69

    Quello della scuola del Battista che rigoroso e

    contro le donne e quello Nazareno di Ges che

    aperto a chiunque voglia imparare la Via.

    Pi avanti user questo libro ancora per rendere

    meglio capibile il tutto.

    Maria Maddalena doveva essere la sposa di Ges

    ma per un gioco di potere, il solito gioco dei potenti

    del tempio, il destino solo rimandato

    (40) Quindi il Battesimo di Ges, secondo la scrittrice

    irlandese, oltre a una grande cerimonia per riceve-

    re lo Spirito Santo era stata anche una prova poli-

    tica molto importante.

    Ges con quel gesto voleva far riconoscere la sua

    autorit.

    Naturalmente non troverete molte teorie a riguar-

    do, ricordate?

    Eretico prima, Ctrl-Alt-Canc. adesso

  • 70

    Nei vangeli canonici il battesimo di Ges ben no-

    to.

    Egli arriv dal Battista ed egli disse al figlio di Dio

    che dovrebbe essere lui a battezzare il Battista non

    il contrario.

    E Ges rispose:

    Lascia fare per ora, poich conviene che cos adempiamo ogni giustizia . E strano che Matteo parli di questo fatto nel suo vangelo non trovate? Ges aveva un disegno preci-

    so e come abbiamo visto prima plausibile che pos-

    sa averlo fatto anche per i fatti raccontati da Ka-

    thleen McGowan?

    Guardate cosa dice sulla parte del battesimo:

    Yeshua arriv sulla riva orientale del Giordano per prestare fede alla promessa fatta. Quell'incontro fra due uomini cos famosi aveva attirato frotte di gente sulla riva del fiume. Giovanni alz una mano per impedire a Yeshua di avanzare. Vieni da me per ricevere il battesimo? Forse dovrei essere io a farmi battezzare da te, poich tu sei l'eletto di Dio. Yeshua rispose con un sorriso. Cugino, cos che deve essere ora. Dobbiamo fare ci che giusto. Giovanni annu e non mostr alcun tipo di emozione quando Ye-shua dichiar apertamente di essere disposto ad accettare il nuo-vo programma. Era la prima volta che i due si incontravano dopo le macchina-zioni di Gionata Anna ed era la prima occasione che avevano di confrontarsi.

  • 71

    Il Battista port Yeshua lontano dalla folla e parl soppesando le parole, per capire davvero come la pensasse il cugino. Chi possiede la sposa lo sposo. Yeshua non replic alle parole di Giovanni. Si limit ad annuire per comunicargli che era d'accordo. Giovanni continu: Ma l'amico dello sposo, che presente e lo ascolta, si rallegra molto nel sentire la sua voce. Io posso gioire di questo tuo altrui-stico dono di giustizia, se vero che me lo offri liberamente. Yeshua annu di nuovo in segno di conferma. Sar lieto di essere l'amico dello sposo. Io devo scendere per far salire te, e cos sia. Fu un gioco di parole, una specie di danza fra i due grandi profe-ti, in cui ognuno era stato attento a capire la posizione dell'altro. Contento del fatto che il cugino avesse acconsentito in modo pa-cifico a cedere la sua posizione e la sua sposa, Giovanni torn a rivolgersi alla folla riunita sulla riva del Giordano. Fece una dichiarazione alla gente, prima di invitare Yeshua ad avanzare. Dopo di me verr quest'uomo, che il preferito rispetto a me... poich egli stato scelto prima di me. Yeshua si immerse nelle acque del fiume, mentre risuonavano le parole di Giovanni. Il Battista le aveva scelte con cura, per indicare che, se doveva prendere il posto del messia, allora Yeshua sarebbe stato il suo erede al trono nel caso in cui gli fosse capitato qualcosa. La frase egli stato scelto prima di me era un chiaro segno che Giovanni riteneva ancora valide le profezie su Yeshua. Quella frase gli avrebbe fatto ottenere il consenso dei moderati che sostenevano Yeshua e lo onoravano ancora come il figlio del-le profezie, ma che erano intimoriti dalle riforme dei nazareni. Le sue parole iniziali dopo di me verr quest'uomo indicavano che Giovanni stava considerando l'ipotesi di prendere il posto dell'unto.

  • 72

    Giovanni, il predicatore del deserto, con i suoi abiti primitivi e il suo stile di vita estremamente rigoroso, era un uomo che poteva facilmente essere sottovalutato. Ma le sue azioni e le sue parole quel giorno, sulle rive del Gior-dano, rivelarono che era un politico molto pi esperto di quanto la gente immaginasse. Quando Yeshua riemerse dall'acqua, la folla salut quei due grandi uomini, quei due profeti congiunti che erano stati toccati dal Signore. Ma a un tratto cal il silenzio nella valle, quando una colomba bianca comparve nel cielo e vol leggiadra sopra la testa di Ye-shua, il Leone di David. Fu un momento che sarebbe stato ricordato per sempre dagli abi-

    tanti della valle del Giordano, e non solo(41)

    Non pu essere successo in questa maniera? Pur-

    troppo chi pagher sar Maria Maddalena che non

    solo dovr sottostare alle leggi del marito ma verr

    anche picchiata e umiliata da questuomo rigoroso e violento.

    MARIA MADDALENA

    Maria non era semplicemente un nome ma un tito-

    lo di distinzione, essendo una variazione di Myriam

    (il nome della sorella di Mos e Aronne).

    Le Myriam (Marie) partecipavano a un ministero

    formale all'interno di ordini spirituali.

    Mentre i Mos guidavano gli uomini nelle ceri-monie liturgiche, le Myriam facevano altrettanto con le donne.

  • 73

    La stessa cosa vale per Sarah.

    Maria un titolo sacerdotale mentre Sarah indica

    il titolo di regina o principessa.

    Maria Maddalena ha una storia descritta in modi

    diversi a seconda delle epoche e degli autori.

    Prima, secondo alcuni, sarebbe stata immersa in

    studi sacri presso gli Esseni o al sacerdozio di Isi-

    de, quindi al seguito di Ges, poi nella predica in

    Palestina, quindi esule nel Sud della Francia e an-

    cora in viaggio a predicare.

    Maria Maddalena viene generalmente identificata

    con la peccatrice, la prostituta che lava e unge i

    piedi di Ges e che, come vedremo, invece

    unaltra donna. Prima di proseguire con le notizie sull'identit del-

    le Marie che compaiono nei Vangeli, utile risolve-

    re da subito questa vicenda di Ges che offrirebbe

    a Maria di Magdala i suoi insegnamenti pi pro-

    fondi (almeno quelli che anche gli Apostoli non ca-

    pirono immediatamente) da trasferire poi agli Apo-

    stoli medesimi.

    Nel 1896 lo studioso tedesco Carl Reinhard compr

    n Il Cairo un manoscritto su papiro del secolo V.

    In tale papiro, scritto in lingua copta (una specie di

    intersezione tra l'egiziano traslato dal geroglifico

    ed il greco).

  • 74

    Pi tardi comparvero altri due frammenti che si

    aggiunsero ai temi trattati nel precedente papiro.

    Dico subito che il papiro il materiale su cui vi lo

    scritto, ma che il tutto confezionato a forma di

    codice, un progenitore del libro che noi conosciamo

    e che i cristiani per primi introdussero nel II seco-

    lo d.C. Il papiro contiene quattro scritti gnostici: il

    presente Vangelo di Maria, l'Apocrifo di Giovanni,

    la Sofia di Ges Cristo, gli Atti di Pietro.

    Il primo scritto il pi breve ed il pi danneggiato.

    Il luogo di provenienza del papiro ignoto, tuttavia

    ci si mantiene entro un margine di sicurezza ipo-

    tizzando che provenga dalla regione di Nag Ham-

    madi, come altri codici copti venuti alla luce prima

    del 1945 e dei quali si ignorava la provenienza.

    Approfonditi studi e recentissime esplorazioni ar-

    cheologiche confortano quella che prima era una

    semplice supposizione.

    (42)

  • 75

    Naturalmente il Vangelo di Maria non rientra nel-

    la storia che il cristianesimo ha costruito e quindi

    non solo non passa come documento riconosciuto

    dalla Chiesa, ma neppure come Vangelo Apocrifo.

    Lo si situa tra i cosiddetti Vangeli Gnostici:

    In definitiva, la materia sar distrutta, oppure no? Il Salvatore rispose: Tutte le nature, tutte le for-mazioni, tutte le creazioni sussistono l'una nell'al-tra e l'una con l'altra, e saranno nuovamente dis-solte nelle proprie radici. Poich la natura della materia si dissolve soltanto nelle radici della sua natura. Colui che possiede l'udito, e possa udire, che ascolti! Pietro gli disse: Giacch ci hai spiegato ogni cosa, spiegaci anche questo. Che cosa il peccato del mondo? . Il Salvatore rispose: Non vi alcun peccato. Siete voi, invece, che fate il peccato allorch compite azioni che sono della stessa natura dell'adulterio, che detto il peccato. Per questo motivo il bene venne in mezzo a voi, dell'essenza di ogni natura per restituirla alla sua radice. Per questo vi amma-late e morite, perch voi amate ci che inganne-vole, ci che vi inganner. Chi pu comprendere, comprenda. La materia diede origine a una passio-ne senza uguali, che procedette da qualcosa che

  • 76

    contro natura. Ne venne allora un disordine in tut-to il corpo. Per questo motivo vi dissi: Sentitevi soddisfatti dentro di voi pi di quanto continuate insoddisfatti e disubbidienti; in verit vi dico senti-tevi soddisfatti ed obbedienti solo in presenza dell'immagine della natura e non di ci che va con-tro di essa. Colui che ha due orecchi e pu udire, che ascolti! E, dopo aver pronunciato queste parole, l'Unto se ne and dicendo ai presenti: La pace sia con voi! Che la mia pace si estenda in voi! State all'erta che nessuno vi inganni con le pa-role: Vedete qui o Vedete l. Il germoglio della vera Umanit infatti dentro di voi. Seguitelo! Chi lo cerca lo trover. Andate, dunque, e predicate la buona novella del Signore Divino. Non annunciate alcun precetto all'infuori di quello che vi ho predicato, e non an-nunciate alcuna legge come se fosse la legge di un legislatore, affinch non avvenga che siate da essa costretti. E queste furono le sue ultime parole prima di la-sciarli. Quelli che erano presenti restarono afflitti e si lamentarono amaramente. Come possiamo andare per il mondo dai gentili e predicare loro il Vangelo del Regno del Figlio della Vera Umanit ? Se essi non risparmiarono lui, co-

  • 77

    me saremo risparmiati noi? S'alz allora Maria di Magdala, salut tutti i presenti, e disse ai suoi fratelli: Non piangete, non vi affliggete, e non albergate dubbi nel vostro cuore. La sua grazia discender su di voi e vi protegger. Lodiamo piuttosto la sua grandez-za, giacch egli ci ha preparati e fatti veri Esseri Umani. Dopo che Maria di Magdala ebbe pronunciato que-ste parole, il cuore dei presenti si riemp di Bene, ed essi si disposero a conversare intorno agli inse-gnamenti. Pietro disse a Maria: Sorella, noi sappiamo che il Salvatore ti amava pi delle altre donne. Comunicaci le parole del Sal-vatore che tu ricordi, quelle che tu conosci e che noi non conosciamo per non averle ascoltate. Maria rispose e disse: Quello che a voi nascosto, io ve lo comunicher. E cominci a parlare con le seguenti parole. Io, disse Maria, vidi il Signore in una visione, e gli dissi: 'Signore, oggi ti ho visto in una visione'. Egli mi rispose e disse: Beata, tu che non ti sei turbata alla mia vista. L, infatti, ove la mente, quivi il tesoro.

  • 78

    Io gli dissi: Signore, adesso dimmi: colui che vede la visione, la vede attraverso l'anima oppure attra-verso lo spirito? Il Salvatore rispose e disse: 'La visione non si ha n attraverso l'anima, n attraverso lo spirito, ma la mente, che si trova tra i due. (43) qui il testo s'interrompe e continua con una parte

    che parla dell'anima che incontra le varie forze ce-

    lesti.

    E il Desiderio disse: Non ti ho vista quando sei discesa, ora invece ti vedo mentre sali in alto. Come mai, dunque, tu mi menti dal momento che mi appartieni ?. L'anima rispose: Io ti ho veduta, mentre tu non mi hai n vista n conosciuta. Hai confuso i vestiti (che porto) con il mio vero essere, e non mi hai riconosciuta. Ci detto, l'anima se ne and via allegra e gioiosa. And poi l'anima ad inciampare nella terza Poten-za celeste che chiamano Ignoranza. Questa guard l'anima dall'alto in basso e le domand : Dove Vai? Sei stata presa dalla malvagit, davve-ro sei stata presa ! Non giudicare!. E l'anima disse: Perch mi giudichi, mentre io non ho giudicato? Io sono stata presa, sebbene io non abbia dominato alcuna cosa. Non sono stata riconosciuta.

  • 79

    Ma io ho riconosciuto che l'universo destinato a perdersi, sia le cose e nature terrestri sia le cele-sti. Dopo che l'anima ebbe lasciato dietro di s la terza Potenza celeste, sal in alto e vide la quarta Poten-za. Essa aveva sette forme. La prima l'oscurit; la seconda la bramosia; la terza l'ignoranza; la quarta l'emozione della morte; la quinta il re-gno della carne; la sesta la stolta saggezza della carne; la settima la sapienza dell'iracondo. Queste sono le sette potenze dell'Ira. Esse domandarono all'anima: Da dove vieni, as-sassina, e dove vai, usurpatrice degli sp