La Via degli Abati esce dai confini piacentini · me di immersione nella natura e nella storia....

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Tempo libero La Via degli Abati esce dai confini piacentini Gruppi da Parma, San Colombano e Altopascio (Lucca) di RINO ROMEI on la pubblicazione della Cartoguida, che riporta l’intero percorso da Bob- bio a Pontremoli, suddiviso su due fogli con quattro facciate a colori, in scala 1:25000, la Via degli Abati ha visto aumentare l’attenzione dei camminatori che, in numero sempre maggio- re, ricercano queste nuove for- me di immersione nella natura e nella storia. L’intelligente iniziativa, voluta dagli Enti pubblici (Comuni, Co- munità montane, Pro- vince e Regione) e rea- lizzata da alcuni volon- terosi, con la collabora- zione di studenti ed in- segnanti dell’Istituto per Geometri “Tramel- lo” di Piacenza e delle sezioni CAI di Piacen- za, Parma e Pontremo- li, ha già portato diver- se comitive di escursio- nisti a percorrere l’iti- nerario, contribuendoa far conoscere le bellez- ze delle nostre vallate e a riscoprire i tesori arti- stici, spesso sconosciu- ti, delle località monta- ne. Nella Carta il per- corso è indicato nelle tavole e sul terreno con la sigla VA e i segnali del CAI di Piacenza, che ha curato una tabellazione accurata, grazie ad una convenzione con la Provincia. FINO A SAN COLOMBA- NO Dal 1 al 4 ottobre sette pellegrini, partiti da San Colombano al Lambro, sono arrivati attraverso la val Tidone, fino a Bobbio, dove hanno assistito alla Messa delle 18 in Duo- mo. Al termine il cele- brante, mons. Aldo Maggi, ha impartito lo- ro la” benedizione del pellegrino” con particolare sod- disfazione dei partecipanti, in u- na cerimonia definita “suggesti- va” dai presenti, comprese parec- chie parrocchiane bobbiesi che avevano assistito alla Messa. Il pellegrinaggio è stato orga- nizzato dal “Biffulus”, Circolo Culturale di Soprarivo, e dall’as- sociazione di pellegrini “Homo Viator” di Calendasco, dagli A- mici della Pieve di Verdeto, e dal- l’O. T. P G. E. A., associazione di escursionisti onlus di Piacenza. Quest’ultima ha già collaborato attivamente, in passato, con Giovanni Magistretti, studioso piacentino, promotore della Via degli Abati nella riscoperta del- l’antico itinerario. Il pellegrinaggio, alla quale hanno partecipato anche un pellegrino di Como e uno di Ber- gamo, è stato effettuato come prima ricognizione, in vista di un pellegrinaggio, da Milano a C Bobbio (o viceversa), via Pavia e via San Colombano al Lambro, da organizzarsi nel mese di lu- glio del 2012, in concomitanza con il quadro di iniziative previ- ste dalla Curia di Piacenza-Bob- bio per il 1400 esimo anniversa- rio dell’ arrivo di San Colomba- no in Italia. I pellegrini lombardi, inoltre, stanno studiando diversi percor- si da Como e Lecco, da Bergamo e da Brescia per poter giungere, attraverso gli argini di fiumi e na- vigli della pianura, a San Colom- bano al Lambro e da lì, transita- to il Po al Guado di Sigerico, rag- giungere poi Bobbio. Da Bobbio risulterebbe facile immettersi sulla via degli Abati, verso Pontremoli-Roma oppure verso il nord, Sagra di San Miche- le e Santiago. In proposito è già stato indivi- duato sulle mappe, con un sup- porto storico adeguato, da parte di alcuni appartenenti all’asso- ciazione degli Amici di San Co- lombano di Bobbio, un percorso che, da Soprarivo, Sant’Imento, Veratto Vecchio, Pontetidone, A- gazzino, Mottaziana, Breno, Bile- gno, Pianello, Chiarone, Pecora- ra, Lazzarello, Grazzi-Praticchia, Sassi Neri, Castighino, la Valle, Squera (antica via del Sale da Bobbio per Milano) giunge nella capitale della val Trebbia. Parti- colare interessante: il percorso è in buona parte già segnalato con tabelle dal CAI di Piacenza e in alcuni punti si snoda sui crinali, consentendo di ammirare pae- saggi straordinari in ambedue le vallate e può contare su una rete di punti di sosta. Un secondo gruppo, più nu- meroso, di una ventina di perso- ne, appartenenti al CAI di Parma, sabato 8 e domenica 9 ottobre, ha percorso due tappe della Via degli Abati, da Groppallo a Ma- reto e da Mareto a Bobbio. E’ il quarto anno che il CAI di Parma organizza una escursione su un tratto della via degli Abati e ogni volta i partecipanti manife- stano la loro soddisfazione e me- raviglia per l’ambiente naturale, le bellezze artistiche dei luoghi attraversati, la varietà del paesag- gio, la cucina locale. Gli escursionisti del CAI sono rimasti colpiti dal pressochè sco- nosciuto nucleo storico medie- vale di Groppazzolo, hano voluto effettuare guadare a piedi il Nure a Crocelobbia, ammirando poi la piccola chiesetta, hanno gradito l’ospitalità e la cucina di Grop- pallo e di Mareto, e l’accoglienza gentile e cortese della gente lo- cale durante tutto il cammino. Apprezzato il saluto del Sindaco di Farini, Antonio Mazzocchi, che ha raggiunto gli escursioni- sti parmigiani a Mareto. Particolare impressione ha su- scitato la Crux micaelica del X se- colo, nella chiesa di Coli, di cui il parroco don Matteo Valla ne ha illustrato la storia, destando no- tevole interesse. Giunti poi a Bobbio, pur essen- do il tempo limitato, hanno rice- vuto un breve commento da mons. Coletto durante la visita in Duomo, ed effettuato una visita a volo d’uccello del centro storico, dell’Abbazia, del Convento di S. Francesco. i camminatori hanno voluto rivedere il Trebbia con le sue acque limpide e le piccole cascate sotto il Ponte Gobbo. Il CAI di Parma si propone per il prossimo anno di percorrere la tappa Groppallo-Bardi, termi- nando in tal modo il ciclo dei percorsi della Via degli Abati. I partecipanti sono stati: Ora- zio Caruso, Silvana Denti, Gio- vanni Battistini, Marzia Manci- ni, Marco Pattera, Giannina Ca- salini, Elisabetta Mora, Marisa Piazza, Rita Ravanetti, Paola U- golotti, Pierguido Ghinelli, San- to Rampulla, Lorena Giordani, Luisiana Palumbo, Marco Pinar- di, Francesca Mariani, Luciano Allegri, Concetta Antonetti, Mar- co Gazzola. ALLEANZA CON ALTOPASCIO In questi giorni l’Associazione “I Pellegrini della Francigena”, sor- ta nell’anno 2000 ad Altopascio (Lucca), ha comunicato di aver programmato per i prossimi due anni – 2012 e 2013 – un pellegri- naggio che, partendo dalla Sagra di San Michele dell’Abbazia di Novalesa (in val di Su- sa) toccherà Torino (Sacra Sindone), Bob- bio (San Colombano), Pontremoli, Barga per finire a Lucca (Volto Santo). L’impresa, che i pellegrini, come in passato, compiono in un gruppo di 50 per- sone è particolar- mente importante perché dimostra l’im- portanza che la “fran- cigena di montagna”, come viene talvolta chiamata la via degli Abati, si è imposta al- l’attenzione di alcune grandi associazioni, le quali cominciano a mostrare di preferire, nell’ambito dei per- corsi nazionali lun- ghi, il passaggio degli Appennini attraverso la via di Bobbio. I “Pellegrini di Alto- pascio”, nell’arco di 12 anni, con un minimo di 50 persone, hanno percorso a piedi l’in- tera Francigena da Canterbury fino alla Terrasanta. Hanno comunicato di voler inviare un loro grup- po ristretto a Bobbio nella prima metà di novembre per effet- tuare una ricognizione dei luoghi e predisporre una opportuna lo- gistica per il prossimo anno. Nel 2011 hanno superato la decina le comitive di pellegrini ed escursionisti che hanno p- corso la via degli Abati. Se a que- sti si aggiungono i 380 atleti del- la maratona di maggio con le 600 persone al seguito, oltre agli spettatori lungo tutto il percorso per 125 chilometri, diventa evi- dente l’importanza e le ricadute anche economiche che un anti- co itinerario, una volta ripristi- nato e messo in sicurezza, può avere sul territorio. La Cartoguida, disponibile presso i Comuni di Bobbio, Co- li, Farini, Bardi, Borgotaro e Pon- tremoli, contiene anche notizie di carattere storico, ambientale ed artistico dei territori attraver- sati e aiuta in maniera chiara. a ripercorrere l’intero itinerario Bobbio-Pontremoli. Sempre più escursionisti stanno scoprendo quella che viene anche definita la via “Francigena della montagna” Il gruppo di escursionisti di Parma;accanto a Groppazzolo di Farini la Chiesa di Maria Maddalena La Cartoguida che illustra il percorso e le sue bellezze,tra cui (accanto) la Crux micaelica di Coli LIBERTÀ Giovedì 13 ottobre 2011 50

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Tempo libero

La Via degli Abati escedai confini piacentiniGruppi da Parma, San Colombano e Altopascio (Lucca)

di RINO ROMEI

on la pubblicazione dellaCartoguida, che riportal’intero percorso da Bob-

bio a Pontremoli, suddiviso sudue fogli con quattro facciate acolori, in scala 1:25000, la Viadegli Abati ha visto aumentarel’attenzione dei camminatoriche, in numero sempre maggio-re, ricercano queste nuove for-me di immersione nella naturae nella storia.

L’intelligente iniziativa, volutadagli Enti pubblici (Comuni, Co-munità montane, Pro-vince e Regione) e rea-lizzata da alcuni volon-terosi, con la collabora-zione di studenti ed in-segnanti dell’Istitutoper Geometri “Tramel-lo” di Piacenza e dellesezioni CAI di Piacen-za, Parma e Pontremo-li, ha già portato diver-se comitive di escursio-nisti a percorrere l’iti-nerario, contribuendoafar conoscere le bellez-ze delle nostre vallate ea riscoprire i tesori arti-stici, spesso sconosciu-ti, delle località monta-ne. Nella Carta il per-corso è indicato nelletavole e sul terreno conla sigla VA e i segnali delCAI di Piacenza, che hacurato una tabellazioneaccurata, grazie ad unaconvenzione con laProvincia.

FINO A SAN COLOMBA-NO Dal 1 al 4 ottobresette pellegrini, partitida San Colombano alLambro, sono arrivatiattraverso la val Tidone,fino a Bobbio, dovehanno assistito allaMessa delle 18 in Duo-mo. Al termine il cele-brante, mons. AldoMaggi, ha impartito lo-ro la” benedizione delpellegrino” con particolare sod-disfazione dei partecipanti, in u-na cerimonia definita “suggesti-va” dai presenti, comprese parec-chie parrocchiane bobbiesi cheavevano assistito alla Messa.

Il pellegrinaggio è stato orga-nizzato dal “Biffulus”, CircoloCulturale di Soprarivo, e dall’as-sociazione di pellegrini “HomoViator” di Calendasco, dagli A-mici della Pieve di Verdeto, e dal-l’O. T. P G. E. A., associazione diescursionisti onlus di Piacenza.Quest’ultima ha già collaboratoattivamente, in passato, conGiovanni Magistretti, studiosopiacentino, promotore della Viadegli Abati nella riscoperta del-l’antico itinerario.

Il pellegrinaggio, alla qualehanno partecipato anche unpellegrino di Como e uno di Ber-gamo, è stato effettuato comeprima ricognizione, in vista diun pellegrinaggio, da Milano a

C

Bobbio (o viceversa), via Pavia evia San Colombano al Lambro,da organizzarsi nel mese di lu-glio del 2012, in concomitanzacon il quadro di iniziative previ-ste dalla Curia di Piacenza-Bob-bio per il 1400 esimo anniversa-rio dell’ arrivo di San Colomba-no in Italia.

I pellegrini lombardi, inoltre,stanno studiando diversi percor-si da Como e Lecco, da Bergamoe da Brescia per poter giungere,attraverso gli argini di fiumi e na-vigli della pianura, a San Colom-bano al Lambro e da lì, transita-to il Po al Guado di Sigerico, rag-giungere poi Bobbio.

Da Bobbio risulterebbe facileimmettersi sulla via degli Abati,verso Pontremoli-Roma oppureverso il nord, Sagra di San Miche-le e Santiago.

In proposito è già stato indivi-duato sulle mappe, con un sup-porto storico adeguato, da parte

di alcuni appartenenti all’asso-ciazione degli Amici di San Co-lombano di Bobbio, un percorsoche, da Soprarivo, Sant’Imento,Veratto Vecchio, Pontetidone, A-gazzino, Mottaziana, Breno, Bile-gno, Pianello, Chiarone, Pecora-ra, Lazzarello, Grazzi-Praticchia,Sassi Neri, Castighino, la Valle,Squera (antica via del Sale daBobbio per Milano) giunge nellacapitale della val Trebbia. Parti-colare interessante: il percorso èin buona parte già segnalato contabelle dal CAI di Piacenza e inalcuni punti si snoda sui crinali,consentendo di ammirare pae-saggi straordinari in ambedue levallate e può contare su una retedi punti di sosta.

Un secondo gruppo, più nu-meroso, di una ventina di perso-ne, appartenenti al CAI di Parma,sabato 8 e domenica 9 ottobre,ha percorso due tappe della Viadegli Abati, da Groppallo a Ma-

reto e da Mareto a Bobbio.E’ il quarto anno che il CAI di

Parma organizza una escursionesu un tratto della via degli Abati eogni volta i partecipanti manife-stano la loro soddisfazione e me-raviglia per l’ambiente naturale,le bellezze artistiche dei luoghiattraversati, la varietà del paesag-gio, la cucina locale.

Gli escursionisti del CAI sonorimasti colpiti dal pressochè sco-nosciuto nucleo storico medie-vale di Groppazzolo, hano volutoeffettuare guadare a piedi il Nurea Crocelobbia, ammirando poi lapiccola chiesetta, hanno graditol’ospitalità e la cucina di Grop-pallo e di Mareto, e l’accoglienzagentile e cortese della gente lo-cale durante tutto il cammino.Apprezzato il saluto del Sindacodi Farini, Antonio Mazzocchi,che ha raggiunto gli escursioni-sti parmigiani a Mareto.

Particolare impressione ha su-

scitato la Crux micaelica del X se-colo, nella chiesa di Coli, di cui ilparroco don Matteo Valla ne haillustrato la storia, destando no-tevole interesse.

Giunti poi a Bobbio, pur essen-do il tempo limitato, hanno rice-vuto un breve commento damons. Coletto durante la visita inDuomo, ed effettuato una visita avolo d’uccello del centro storico,dell’Abbazia, del Convento di S.Francesco. i camminatori hannovoluto rivedere il Trebbia con lesue acque limpide e le piccolecascate sotto il Ponte Gobbo.

Il CAI di Parma si propone peril prossimo anno di percorrere latappa Groppallo-Bardi, termi-nando in tal modo il ciclo deipercorsi della Via degli Abati.

I partecipanti sono stati: Ora-zio Caruso, Silvana Denti, Gio-vanni Battistini, Marzia Manci-ni, Marco Pattera, Giannina Ca-salini, Elisabetta Mora, Marisa

Piazza, Rita Ravanetti, Paola U-golotti, Pierguido Ghinelli, San-to Rampulla, Lorena Giordani,Luisiana Palumbo, Marco Pinar-di, Francesca Mariani, LucianoAllegri, Concetta Antonetti, Mar-co Gazzola.

ALLEANZA CON ALTOPASCIO Inquesti giorni l’Associazione “IPellegrini della Francigena”, sor-ta nell’anno 2000 ad Altopascio(Lucca), ha comunicato di averprogrammato per i prossimi dueanni – 2012 e 2013 – un pellegri-naggio che, partendo dalla Sagradi San Michele dell’Abbazia di

Novalesa (in val di Su-sa) toccherà Torino(Sacra Sindone), Bob-bio (San Colombano),Pontremoli, Barga perfinire a Lucca (VoltoSanto).

L’impresa, che ipellegrini, come inpassato, compiono inun gruppo di 50 per-sone è particolar-mente importanteperché dimostra l’im-portanza che la “fran-cigena di montagna”,come viene talvoltachiamata la via degliAbati, si è imposta al-l’attenzione di alcunegrandi associazioni, lequali cominciano amostrare di preferire,nell’ambito dei per-corsi nazionali lun-ghi, il passaggio degliAppennini attraversola via di Bobbio.

I “Pellegrini di Alto-pascio”, nell’arco di 12anni, con un minimodi 50 persone, hannopercorso a piedi l’in-tera Francigena daCanterbury fino allaTerrasanta. Hannocomunicato di volerinviare un loro grup-po ristretto a Bobbionella prima metà dinovembre per effet-

tuare una ricognizione dei luoghie predisporre una opportuna lo-gistica per il prossimo anno.

Nel 2011 hanno superato ladecina le comitive di pellegrinied escursionisti che hanno p-corso la via degli Abati. Se a que-sti si aggiungono i 380 atleti del-la maratona di maggio con le600 persone al seguito, oltre aglispettatori lungo tutto il percorsoper 125 chilometri, diventa evi-dente l’importanza e le ricaduteanche economiche che un anti-co itinerario, una volta ripristi-nato e messo in sicurezza, puòavere sul territorio.

La Cartoguida, disponibilepresso i Comuni di Bobbio, Co-li, Farini, Bardi, Borgotaro e Pon-tremoli, contiene anche notiziedi carattere storico, ambientaleed artistico dei territori attraver-sati e aiuta in maniera chiara. aripercorrere l’intero itinerarioBobbio-Pontremoli.

Sempre più escursionisti stanno scoprendo quella cheviene anche definita la via “Francigena della montagna”

Il gruppo di escursionisti di Parma; accanto a Groppazzolo di Farini la Chiesa di Maria Maddalena

La Cartoguida che illustra il percorso e le sue bellezze,tra cui (accanto) la Crux micaelica di Coli

LIBERTÀGiovedì 13 ottobre 201150