Focus Alimentare Lunedì 31 Ottobre 2011 Dal 1930 … fico del Mediterraneo”. Que-sta eccellenza...

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Eventi Lunedì 31 Ottobre 2011 10 Focus Alimentare I n Calabria i fichi secchi so- no una tradizione secolare. Buoni, genuini, ancora più squisiti se avvolti da cioccola- to e aromatizzati, conquista- no anche il più fine dei pala- ti. Nell’entroterra cosentino, queste leccornie si legano al nome dei Fratelli Marano. Ad Amantea, suggestiva cittadina sulla costa tirrenica cosentina, si trova il loro famosissimo la- boratorio artigiano che, nato dall’intuizione del nonno, dal 1930 e da tre generazioni si oc- cupa con passione di lavorare l’eccellente frutto. I fichi arrivano in azienda già secchi, dopo essere stati rac- colti e messi al sole su graticci di canne intrecciate tra loro, in gergo dialettale chiamati “cannizzole”, secondo i metodi più antichi. A pensarci sono gli esperti contadini che, finito il loro lavoro e una volta che i fichi sono diventati bianchi, li fanno arrivare appunto ad Amantea. E qui nascono pre- giate delizie. A presentarle è Davide Mara- no, responsabile delle vendite nell’azienda di famiglia, a parti- re dalle famose Crocette. Dice: “Sono ottenute da quattro fichi farciti con mandorle o noci e con una scorzetta di arancia, sovrapposti tra loro, cotti al forno e aromatizzati secondo un’antica ricetta dei Fratelli Marano, creata 80 anni fa da Bartolo Marano, mio nonno e fondatore dell’azienda, a base di zucchero, cannella e alloro”. Qui si creano poi le antiche Trecce e Coroncine, fatte di fi- chi intrecciati e infilati tra loro con un rametto di mirto, aro- matizzate con la stessa ricetta usata per le Crocette, ma pure i Palloni di fichi, immersi nella melassa di fichi, che si ottiene tramite la cottura dei fichi stessi e avvolti nella foglia sempre del fico. Tutto secondo tradizione cosentina. Non mancano nuo- ve ricette, come i Paciocchi, tra i più richiesti, fichi farciti con mandorle o noci, cotti al forno e proposti con una ricopertura di cioccolato fondente extra, di cioccolato bianco o di cioccola- to al latte. Nonché la linea delle Ficule (fichi che prima di essere ricoperti di cioccolato vengono farciti con sei diversi tipi di cre- me artigianali realizzate sem- pre dai Fratelli Marano, come la crema al peperoncino o alla liquirizia di Calabria), la linea dei Bon Bon (praline a base di una pasta di fichi e diversi liquori). La lavorazione è a mano, poi- ché non esistono macchinari in grado di sostituire l’uomo in questa particolare manifattu- ra. “La varietà di fico lavorata è quella tipica del Cosentino, denominata ‘Dottato’ - affer- ma Marano -, un fico ricco di polpa e dagli acheni minuscoli, con un giusto equilibrio zuc- cherino, rinomato e ricono- sciuto come la più alta qualità di fico del Mediterraneo”. Que- sta eccellenza del Cosentino è stata riconosciuta dalla Co- munità europea, il 22 giugno di quest’anno, con il marchio Dop. È uno dei prodotti più tipici e antichi di tutta la Ca- labria. Illustri le citazioni sui fichi e la loro essicazione nelle satire di Orazio, inSeneca e in Columella. I prodotti dei Fratelli Marano sono naturali, non contengo- no conservanti, coloranti o alcunché tipo di chimica, né glutine, quindi possono essere gustati dai celiaci. Sono ideali per qualsiasi ora della giornata, la mattina con il caffè o con il cappuccino, energetici come spuntino al lavoro o come me- renda nel pomeriggio, fanno da frutta e da dolce dopo pran- zo e dopo cena. In altre paro- le, un prodotto di alta qualità, ottenuto da ingredienti nobili e selezionati, lavorati con passio- ne, competenza e soprattutto artigianalità, distinguo dei Fra- telli Marano da oltre 80 anni. Così, quei fichi che nel Secon- do Dopoguerra un po’ in tutto il Sud Italia, ma soprattutto in Calabria, erano uno dei po- chissimi dolci che la popola- zione poteva permettersi, con i Fratelli Marano sono oggi apprezzati e conosciuti ovun- que nel Belpaese ed esportati all’estero. Si possono trovare nelle migliori boutiques gastro- nomiche, nei negozi gourmet e delicatessen, in qualche grande catena di qualità. Negli ultimi anni, dopo una mirata promo- zione sul territorio nazionale, i Fratelli Marano, presenti a fiere internazionali come il Fancy Food di New York e di Wa- shington, il Sial di Parigi, l’Ism e l’Anuga di Colonia, sono ri- usciti a far apprezzare le loro specialità anche oltreconfine. La qualità dei prodotti insieme a originalità, particolarità, sto- ria e tipicità, hanno consentito, pure in tempi di crisi, di far riscuotere ai fichi dei Fratelli Marano ancora maggiore suc- cesso e all’azienda di aumen- tare le vendite. Nel segno di un prodotto di estrema delicatezza e squisito gusto. Per maggiori informazioni visitare il sito in- ternet www.fichimarano.it. Dal 1930 la rinomata e apprezzata lavorazione dei fichi del cosentino Le squisitezze del laboratorio artigianale dei Fratelli Marano di Amantea A sinistra le famose Crocette e sulla destra i fichi al cioccolato fiori all’occhiello dei Fratelli Marano

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EventiLunedì 31 Ottobre 201110 Focus Alimentare

In Calabria i fichi secchi so-no una tradizione secolare.

Buoni, genuini, ancora più squisiti se avvolti da cioccola-to e aromatizzati, conquista-no anche il più fine dei pala-ti. Nell’entroterra cosentino, queste leccornie si legano al nome dei Fratelli Marano. Ad Amantea, suggestiva cittadina sulla costa tirrenica cosentina, si trova il loro famosissimo la-boratorio artigiano che, nato dall’intuizione del nonno, dal

1930 e da tre generazioni si oc-cupa con passione di lavorare l’eccellente frutto. I fichi arrivano in azienda già secchi, dopo essere stati rac-colti e messi al sole su graticci di canne intrecciate tra loro, in gergo dialettale chiamati “cannizzole”, secondo i metodi più antichi. A pensarci sono gli esperti contadini che, finito il loro lavoro e una volta che i fichi sono diventati bianchi, li fanno arrivare appunto ad

Amantea. E qui nascono pre-giate delizie. A presentarle è Davide Mara-no, responsabile delle vendite nell’azienda di famiglia, a parti-re dalle famose Crocette. Dice: “Sono ottenute da quattro fichi farciti con mandorle o noci e con una scorzetta di arancia, sovrapposti tra loro, cotti al forno e aromatizzati secondo un’antica ricetta dei Fratelli Marano, creata 80 anni fa da Bartolo Marano, mio nonno e

fondatore dell’azienda, a base di zucchero, cannella e alloro”. Qui si creano poi le antiche Trecce e Coroncine, fatte di fi-chi intrecciati e infilati tra loro con un rametto di mirto, aro-matizzate con la stessa ricetta usata per le Crocette, ma pure i Palloni di fichi, immersi nella melassa di fichi, che si ottiene tramite la cottura dei fichi stessi e avvolti nella foglia sempre del fico. Tutto secondo tradizione cosentina. Non mancano nuo-

ve ricette, come i Paciocchi, tra i più richiesti, fichi farciti con mandorle o noci, cotti al forno e proposti con una ricopertura di cioccolato fondente extra, di cioccolato bianco o di cioccola-to al latte. Nonché la linea delle Ficule (fichi che prima di essere ricoperti di cioccolato vengono farciti con sei diversi tipi di cre-me artigianali realizzate sem-pre dai Fratelli Marano, come la crema al peperoncino o alla liquirizia di Calabria), la linea dei Bon Bon (praline a base di una pasta di fichi e diversi liquori). La lavorazione è a mano, poi-ché non esistono macchinari in grado di sostituire l’uomo in questa particolare manifattu-ra. “La varietà di fico lavorata è quella tipica del Cosentino, denominata ‘Dottato’ - affer-ma Marano -, un fico ricco di polpa e dagli acheni minuscoli, con un giusto equilibrio zuc-cherino, rinomato e ricono-sciuto come la più alta qualità di fico del Mediterraneo”. Que-sta eccellenza del Cosentino è stata riconosciuta dalla Co-munità europea, il 22 giugno di quest’anno, con il marchio Dop. È uno dei prodotti più tipici e antichi di tutta la Ca-labria. Illustri le citazioni sui fichi e la loro essicazione nelle satire di Orazio, inSeneca e in Columella. I prodotti dei Fratelli Marano sono naturali, non contengo-no conservanti, coloranti o alcunché tipo di chimica, né glutine, quindi possono essere gustati dai celiaci. Sono ideali per qualsiasi ora della giornata,

la mattina con il caffè o con il cappuccino, energetici come spuntino al lavoro o come me-renda nel pomeriggio, fanno da frutta e da dolce dopo pran-zo e dopo cena. In altre paro-le, un prodotto di alta qualità, ottenuto da ingredienti nobili e selezionati, lavorati con passio-ne, competenza e soprattutto artigianalità, distinguo dei Fra-telli Marano da oltre 80 anni.Così, quei fichi che nel Secon-do Dopoguerra un po’ in tutto il Sud Italia, ma soprattutto in Calabria, erano uno dei po-chissimi dolci che la popola-zione poteva permettersi, con i Fratelli Marano sono oggi apprezzati e conosciuti ovun-que nel Belpaese ed esportati all’estero. Si possono trovare nelle migliori boutiques gastro-nomiche, nei negozi gourmet e delicatessen, in qualche grande catena di qualità. Negli ultimi anni, dopo una mirata promo-zione sul territorio nazionale, i Fratelli Marano, presenti a fiere internazionali come il Fancy Food di New York e di Wa-shington, il Sial di Parigi, l’Ism e l’Anuga di Colonia, sono ri-usciti a far apprezzare le loro specialità anche oltreconfine. La qualità dei prodotti insieme a originalità, particolarità, sto-ria e tipicità, hanno consentito, pure in tempi di crisi, di far riscuotere ai fichi dei Fratelli Marano ancora maggiore suc-cesso e all’azienda di aumen-tare le vendite. Nel segno di un prodotto di estrema delicatezza e squisito gusto. Per maggiori informazioni visitare il sito in-ternet www.fichimarano.it.

Dal 1930 la rinomata e apprezzata lavorazione dei fichi del cosentinoLe squisitezze del laboratorio artigianale dei Fratelli Marano di Amantea

A sinistra le famose Crocette e sulla destra i fichi al cioccolato fiori all’occhiello dei Fratelli Marano