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La Valutazione Parte integrante del processo di insegnamento/apprendimento, assieme alla verifica, è la valutazione. Il momento della valutazione è sentito da tutte le componenti della comunità scolastica come particolarmente importante. I docenti hanno avvertito sempre più la necessità non solo di trasparenza e oggettività nella valutazione, ma di promuovere una cultura condivisa della valutazione, attraverso l'adozione di criteri di misurazione il più possibile comuni pur nella varietà di tipologia delle prove, diverse a seconda della disciplina e delle competenze da verificare. REGOLAMENTO SULLA VALUTAZIONE (D.P.R. n. 122/2009) Circolari MIUR N. 94 del 18/10/2011 e N. 89 del 18/10/2012 Il regolamento di coordinamento delle norme sulla valutazione degli alunni è diventato norma dello Stato con la pubblicazione avvenuta sulla Gazzetta Ufficiale n. 191 del 19-8-2009, come D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009. Si riportano alcuni principi che costituiscono il fondamento dell’attività valutativa della scuola. Art. 1. comma 2 - La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva , secondo quanto previsto dall’articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e successive modificazioni. Art. 1 comma 3. - La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di cui alla “Strategia di Lisbona nel settore dell’istruzione e della formazione” adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000. Art. 1 comma 4 - Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell’offerta formativa, definito dalle istituzioni scolastiche”, inoltre secondo le ultime indicazioni( C.M. 89 del 18/10/2012) Per le classi prime, seconde e terze, nella prospettiva dello sviluppo dei nuovi assetti ordinamentali, la valutazione intermedia sarà formulata per ciascuna disciplina, mediante un voto unico, come nello scrutinio finale” Art. 1 comma 5 - Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell’offerta formativa”. Art. 9 comma 1 - La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato previsto dall’articolo 314, comma 4, del testo unico approvato con decreto legislativo n. 297 del 1994, ed è espressa con voto in decimi secondo le modalità e condizioni indicate nei precedenti articoli. Modalità e strumenti La valutazione costituisce una componente importante e delicata del lavoro scolastico ed è strettamente connessa con l’insegnamento, l’apprendimento e il successo scolastico, per questo il percorso seguito dall’Istituto in merito alla valutazione è stato individuato con l’obiettivo di garantire la massima trasparenza del processo valutativo in tutte le sue fasi, in modo da permettere allo studente ed alla propria famiglia di conoscere sempre, se lo desidera, la sua posizione nel percorso di apprendimento. La valutazione è inoltre, l'insieme delle operazioni che mirano ad accertare l'efficacia dell'attività didattica e il raggiungimento degli obiettivi cognitivi programmati, cioè delle conoscenze e competenze, l'insieme di ciò che lo studente " sa, sa fare, sa

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La ValutazioneParte integrante del processo di insegnamento/apprendimento, assieme alla verifica, è la valutazione. Il momento della valutazione è sentito da tutte le componenti della comunità scolastica come particolarmente importante. I docenti hanno avvertito sempre più la necessità non solo di trasparenza e oggettività nella valutazione, ma di promuovere una cultura condivisa della valutazione, attraverso l'adozione di criteri di misurazione il più possibile comuni pur nella varietà di tipologia delle prove, diverse a seconda della disciplina e delle competenze da verificare.REGOLAMENTO SULLA VALUTAZIONE (D.P.R. n. 122/2009)Circolari MIUR N. 94 del 18/10/2011 e N. 89 del 18/10/2012 Il regolamento di coordinamento delle norme sulla valutazione degli alunni è diventato norma dello Stato con la pubblicazione avvenuta sulla Gazzetta Ufficiale n. 191 del 19-8-2009, come D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009.Si riportano alcuni principi che costituiscono il fondamento dell’attività valutativa della scuola.

Art. 1. comma 2 - La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall’articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e successive modificazioni.

Art. 1 comma 3. - La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di cui alla “Strategia di Lisbona nel settore dell’istruzione e della formazione” adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000.

Art. 1 comma 4 - “Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell’offerta formativa, definito dalle istituzioni scolastiche”, inoltre secondo le ultime indicazioni(C.M. 89 del 18/10/2012) “ Per le classi prime, seconde e terze, nella prospettiva dello sviluppo dei nuovi assetti ordinamentali, la valutazione intermedia sarà formulata per ciascuna disciplina, mediante un voto unico, come nello scrutinio finale”

Art. 1 comma 5 - “Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell’offerta formativa”.

Art. 9 comma 1 - La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato previsto dall’articolo 314, comma 4, del testo unico approvato con decreto legislativo n. 297 del 1994, ed è espressa con voto in decimi secondo le modalità e condizioni indicate nei precedenti articoli.Modalità e strumentiLa valutazione costituisce una componente importante e delicata del lavoro scolastico ed è strettamente connessa con l’insegnamento, l’apprendimento e il successo scolastico, per questo il percorso seguito dall’Istituto in merito alla valutazione è stato individuato con l’obiettivo di garantire la massima trasparenza del processo valutativo in tutte le sue fasi, in modo da permettere allo studente ed alla propria famiglia di conoscere sempre, se lo desidera, la sua posizione nel percorso di apprendimento. La valutazione è inoltre, l'insieme delle operazioni che mirano ad accertare l'efficacia dell'attività didattica e il raggiungimento degli obiettivi cognitivi programmati, cioè delle conoscenze e competenze, l'insieme di ciò che lo studente "sa, sa fare, sa

come fare".La valutazione non è un momento a sé stante riferibile ai risultati delle singole verifiche, ma è parte di un processo pedagogico globale, che comprende:Valutazione in ingresso o “diagnostica”Prima di programmare il percorso didattico il docente e il Consiglio di Classe effettuano una rilevazione della situazione in ingresso degli studenti allo scopo di rilevare il livello di partenza e i bisogni formativi e, di conseguenza, di adeguare la programmazione alle reali esigenze degli studenti.Valutazione “in itinere” o formativa La valutazione “in itinere” è la valutazione, relativamente a conoscenze, competenze, abilità /capacità,che nell’arco dell’anno scolastico lo studente mostra di acquisire. Essa è effettuata durante lo svolgimento di un argomento del programma, allo scopo di fornire allo studente e all'insegnante indicazioni utili per tempestivi interventi didattici, per controllare il processo di crescita e per valutare segmenti significativi del processo di apprendimento.Valutazione finale o sommativa La valutazione finale o sommativa rappresenta il momento complessivo di interpretazione di tutto il percorso formativo, essa,strettamente connessa agli obiettivi, ai metodi e ai contenuti della programmazione didattica ed educativa, tiene conto sia della variazione delle condizioni culturali degli allievi rispetto alla situazione di partenza, sia della “storia” scolastica individuale, sia della realtà della classe e del percorso formativo dell’Istituto.Criteri di ValutazioneCriteri di valutazione intermedia e finaleLa valutazione ha due scadenze quadrimestrali, rese pubbliche attraverso la comunicazione dei risultati:- a metà del primo e del secondo quadrimestre con gli incontri scuola-famiglia durante i quali le

famiglie vengono informate sull’iter scolastico degli alunni; - alla fine di ogni quadrimestre, quando viene consegnata la pagella.

I risultati sono l’espressione del Consiglio di Classe, che valuta il discente in ciascuna disciplina, tenendo conto dei seguenti indicatori:

Conoscenze, competenze e abilità rilevate delle prove di verifica secondo i

seguenti criteri

Giudizio Voto Descrittore

Gravemente insufficiente 2 /3 Non raggiunto alcuno degli obiettivi minimiInsufficiente 4 Presenza di gravi e numerose lacuneMediocre 5 Presenza di alcune lacune non graviSufficiente 6 Raggiunti gli obiettivi minimiBuono 7 Obiettivi raggiunti completamenteOttimo 8 Obiettivi raggiunti in maniera approfonditaEccellente 9/10 Obiettivi raggiunti con apporti e sviluppi personali

Il comportamento

Le capacità di organizzare lo studio

La partecipazione all’attività di classe

L’impegno

La frequenza

( secondo i criteri stabiliti nell’apposita tabella)

Voto di CondottaVISTO il decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria;VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 e in particolare l'articolo 14, commi 1 e 2;VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 21 novembre 2007, n. 235, Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria;VISTA la nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 avente per oggetto: DPR n. 235 del 21 novembre 2007 - Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria;VISTO il decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 che, all'art. 1, istituisce nella scuola l'insegnamento "Cittadinanza e Costituzione", e all'art. 2 introduce la "valutazione del comportamento" degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado;VISTA la circolare n. 100 dell'11 dicembre 2008 - prot. n. 12809/R.U.U. del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca con oggetto: Prime informazioni sui processi di attuazione del D.L. n. 137 del 1° settembre 2008, convertito con modificazioni nella legge 30 ottobre 2008, n. 169;VISTO il Decreto Ministeriale n. 5 del 16 gennaio 2009 sul comportamento degli studenti;VISTO il regolamento di disciplina degli alunni approvato dal Consiglio d'Istituto in data 4 ottobre 2011;VISTO il Patto di corresponsabilità, approvato dal Consiglio d'Istituto;- PREMESSO –- che si assume come obiettivo interdisciplinare la formazione di un'etica della responsabilità, della solidarietà, del rispetto degli altri e di un corretto esercizio della libertà;- che la valutazione del comportamento degli studenti risponde alle finalità di:

1. accertare i livelli di consapevolezza raggiunti con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;

2. verificare le capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica;

3. diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all'interno della comunità scolastica promovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e, al tempo stesso, con il rispetto dei propri doveri;

4. dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10

al fine di uniformare le modalità della valutazione si stabiliscono i seguenti criteri di massima che verranno utilizzati da tutti i Consigli di classe per l'assegnazione del voto di condotta negli scrutini intermedi e finali:

1. la condotta e la sua valutazione hanno sempre valenza educativa;2. il Consiglio di Classe è sovrano nel determinare il voto di condotta;

il voto di condotta viene attribuito collegialmente dal Consiglio di Classe, riunito per gli scrutini, su proposta del Docente che nella classe ha il maggior numero di ore o dal coordinatore, sentiti i singoli Docenti, in base all'osservanza dei doveri stabiliti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, dal Regolamento Disciplinare interno e dal Patto educativo di corresponsabilità. Il Consiglio di Classe vaglia con attenzione le situazioni di ogni singolo alunno e procede all'attribuzione considerando la prevalenza degli indicatori tradotti in comportamenti corretti

INDICATORI :- Interesse e partecipazione al dialogo educativo- Frequenza e puntualità- Rispetto del Regolamento d'Istituto- Rispetto verso gli altri (docenti, non docenti, compagni, materiale altrui)- Rispetto verso l'ambiente (utilizzo responsabile ed appropriato delle strutture e degli

spazi)- Impegno- Svolgimento delle consegne didattiche- Ruolo all'interno della classe- Comportamento responsabile ovunque, anche durante lo svolgimento delle visite

d'istruzione

La valutazione del comportamento e' effettuata mediante l'attribuzione di un voto numerico espresso in decimi e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all'esame conclusivo del ciclo (art. 2 Testo D.L. 137/2008). Inoltre “La valutazione del comportamento concorre alla determinazione dei crediti scolastici e dei punteggi utili per beneficiare delle provvidenze in materia di diritto allo studio” (Art. 4 comma 2 Reg.).

Indicatori del comportamento

Descrizione analitica dei comportamenti

Eccellente

9_10

Dimostra capacità di pieno autocontrollo nei vari contesti( anche : ricreazione, cambio dell’ora, viaggi d’istruzione, attività opzionali, ore di supplenza,…)Evidenzia un comportamento rispettoso e collaborativo nei confronti

dei compagni, dei docenti e del personale non docente.Limita al massimo le assenze, i ritardi e le uscite anticipate.Dimostra interesse e partecipazione attiva e costruttiva nei riguardi

di tutte le discipline.Rispetta tutte le consegne scolastiche con grande puntualità.Svolge un ruolo propositivo all’interno della classe.Evidenzia uno scrupoloso rispetto del regolamento scolastico.Utilizza in modo ineccepibile il proprio materiale, quello altrui e le

strutture scolastiche.

Buono

8

Osserva tutte le norme del regolamento di Istituto.Dimostra impegno e regolarità nello studio domestico.Usa in modo responsabile il proprio materiale, quello altrui, le

strutture e li spazi scolastici.Dimostra senso di responsabilità sempre, anche durante le attività

extracurriculari.Evidenzia equilibrio e rispetto nei rapporti con i compagni, con tutti i

docenti e con il personale non docente.Si assenta di rado; i ritardi e le uscite anticipate sono poco frequenti. Interviene in modo pertinente durante le lezioni.

Discreto Abitualmente osserva le norme del regolamento di istitutoEvidenzia rispetto nei rapporti con tutti.

7 Ha un atteggiamento collaborativo nei confronti dei compagni di classe.Utilizza in modo responsabile le strutture e il materiale della scuola.Dimostra senso di responsabilità in ogni occasione.Limita le assenze, i ritardi e le uscite anticipate.Partecipa al lavoro scolastico.Dimostra interesse e impegno nei riguardi di tutte le discipline.

Sufficientemente corretto

6

Lo studente rispetta le regole solo se sollecitato, dimostrando però responsabilità a migliorarsi.

Fa numerose assenze; frequentemente arriva in ritardo o va via in anticipo.

Presta limitata attenzione e partecipa in modo discontinuo alle attività scolastiche.

Svolge in modo non sempre le norme relative alla vita scolastica. Non osserva con regolarità le norme relative alla vita scolastica. Saltuariamente disturba il regolare svolgimento delle lezioni. Partecipa in modo superficiale al funzionamento del gruppo classe.

Scorretto

5

Assume atteggiamenti gravemente irrispettosi nei confronti del personale docente e non docente, dei compagni e delle strutture scolastiche.

Incorre in gravi sanzioni disciplinari. Si rende responsabile di atti di vandalismo su arredi e strumentazioni

scolastiche. Manifesta generale disinteresse per le attività didattiche e provoca

assiduo disturbo durante lo svolgimento delle lezioni.

Valutazione Finale Il Collegio dei Docenti, ha deliberato i seguenti criteri per la valutazione conclusiva dell'anno scolastico:

Profitto (conoscenze e competenze)

Impegno

Partecipazione

Metodo di studio e di lavoro

FrequenzaMisurazione del profitto

La misurazione del profitto consiste nel definire quantitativamente, partendo dalla media dei voti acquisiti nel periodo di riferimento, il livello raggiunto dall'alunno rispetto agli obiettivi prestabiliti. La valutazione implica un giudizio globale e più articolato in merito al processo di apprendimento, il quale tenga conto dei seguenti fattori:

a) conoscenza dei contenutib) comprensione dei contenutic) efficacia della comunicazioned) partecipazione al lavoro in aulae) impegno e continuità nello studiof) applicazione e operativitàg) progressione nell’apprendimentoh) autonomia nel lavoro

Pertanto, ogni docente giungerà allo scrutinio finale con la proposta di un voto numerico intero che esprima la misurazione dell’apprendimento nel contesto della sua valutazione dell’allievo, tenuto conto degli elementi sopra elencati, DEPURATI DA QUALSIASI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA che è specifica ed esclusiva competenza del Consiglio di classe.La valutazione finale definitiva anche nelle singole discipline è, come previsto dalla vigente normativa, esclusiva competenza del Consiglio di Classe.Regolarità nella frequenzaLo svolgimento continuativo delle attività previste dal piano di studi annuale è l’indispensabile premessa per un reale incremento delle competenze personali dell’alunno, inoltre l’assiduità nella frequenza è di per sé indice di serietà e di motivazione all’attività scolastica. Pertanto, ai fini della promozione o dell’ammissione agli Esami di Stato nell’ambito dell’analisi complessiva, un eventuale deficit di frequenza da parte dell’alunno andrà valutato come elemento a sfavore nell’ambito del voto di condotta, a meno che non sia determinato da ragioni eccezionali o di forza maggiore. FREQUENZA E VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICODal D.P.R.22 giugno 2009 n°122 “Regolamento per la valutazione degli alunni” Art.14 c.7

A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado – 2010/2011 -, ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno 3/4 dell'orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di qualifica e di Stato.Con Circolare 4 marzo 2011 n. 20 il M.I.U.R. fornisce indicazioni per una corretta applicazione della disposizione sulla validità dell’anno scolastico (art. 14, comma. 7, DPR n. 122/2009).

Tassonomia

La scala di valutazione si esprime con voti da 1 a 10 decimi con sufficienza a 6/10. Le prove devono essere tarate in maniera che la soglia di sufficienza corrisponda al 60%.

P

Voto in

decimi

CONOSCENZE COMPETENZE

1 Nessuna Nessuna2 Non riesce ad

orientarsi anche se guidato

Nessuna

3 Frammentarie e gravemente lacunose

Applica le conoscenze, solo se guidato, ma con gravissimi errori.Si esprime in modo scorretto ed improprio. Compie analisi errate

4 Lacunose e parziali Applica le conoscenze, ma con errori.Si esprime in modo scorretto ed improprio. Compie analisi lacunose e con errori. Compie sintesi scorrette.

5 Limitate e superficiali Applica le conoscenze con imperfezioni. Si esprime in modo impreciso. Compie analisi parziali. Gestisce con difficoltà situazioni nuove semplici.

6 Essenziali Applica le conoscenze senza commettere errori sostanziali.Si esprime in modo semplice, anche se con qualche imperfezione.Sa individuare elementi e relazioni con sufficiente correttezza.Rielabora sufficientemente le informazioni e gestisce le situazioni nuove e semplici.

7 Complete, se guidato sa approfondire

Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, ma con imperfezioni.Espone in modo appropriato.Compie analisi coerenti.Rielabora in modo corretto le informazioni e gestisce le situazioni nuove in modo accettabile.

8 Complete con qualche approfondimento autonomo

Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi.Espone in modo corretto e con proprietà linguistica.Compie analisi corrette; coglie implicazioni; individua relazioni in modo completo.Rielabora in modo corretto e completo.

9 Complete, organiche, articolate e con approfondimenti autonomi

Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo, anche a problemi complessi.Espone in modo fluido e utilizza i linguaggi specifici.Compie analisi approfondite e individua relazioni precise.Rielabora in modo corretto, completo ed autonomo.

10 Organiche, approfondite ed ampliate in modo del tutto personale

Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo, anche a problemi complessi e trova da solo le soluzioni migliori.Espone in modo fluido, utilizzando un lessico ricco ed appropriato.Sa rielaborare correttamente ed approfondire in modo autonomo e critico situazioni complesse.

IMPEGNO

E Scarso Lo studente non si impegna o si impegna troppo poco; sistematicamente evita gli impegni; raramente lavora e collabora.

D Saltuario Lo studente si impegna solo nello studio di alcuni argomenti; raramente rispetta gli impegni.

C Essenziale Lo studente svolge il lavoro assegnato senza approfondirlo e spesso è incostante nei confronti dei propri impegni scolastici.

B Costante Lo studente svolge regolarmente e sufficientemente il lavoro assegnato; si impegna con continuità. Non si scoraggia di fronte alle difficoltà.

A Diligente Lo studente ha un impegno costante e profondo che gli permette di affrontare in modo critico e costruttivo gli argomenti; riesce a superare brillantemente le difficoltà.

PARTECIP

E Di disturbo Lo studente non segue la lezione e disturba i compagni; è incapace di concentrarsi e si distrae sistematicamente.

D Passiva Lo studente si limita ad assistere alle lezioni; ha scarsa capacità di concentrazione; fa fatica ad inserirsi nel dialogo scolastico.

C Discontinua Lo studente è saltuariamente attento; interviene in modo sommario nel dialogo, ascolta la lezione, ma è incline alla distrazione.

B Attiva Lo studente segue le lezioni con attenzione, prende appunti, chiede chiarimenti; interagisce sufficientemente con i compagni.

AZIONE

A Produttiva Lo studente ha una partecipazione attenta e critica; ascolta con interesse; interagisce positivamente con i compagni e con i docenti.

METODO

DI

STUDIO

E Inefficace Lo studente non riesce a portare a termine un lavoro; non sa organizzare i propri impegni di studio nel tempo; non sa organizzare le proprie conoscenze; anche se stimolato, non mostra interesse ad approfondire alcun argomento di studio.

D Poco adeguato Lo studente organizza disordinatamente il proprio lavoro; gestisce confusamente i propri impegni di studio nel tempo; è frammentario nell’organizzare le proprie conoscenze.

C Incerto Lo studente organizza disordinatamente il proprio lavoro; è disordinato nell’organizzare le proprie conoscenze; se guidato, approfondisce gli argomenti di studio parzialmente e con qualche difficoltà; esegue i compiti in modo irregolare.

B Guidato Lo studente necessita di guida nell’organizzare il proprio lavoro; si limita ad una studio essenziale degli argomenti e li approfondisce solo se guidato; esegue i compiti con puntualità solo se guidato.

A Autonomo Lo studente è in grado di organizzare autonomamente il proprio lavoro; sa organizzare ed esporre le conoscenze; cerca approfondimenti e sviluppi anche se non richiesti; esegue i compiti con puntualità e precisione.

FREQUENZA

Sal. Saltuaria Se le ore di assenza superano il 25% del totale ore svolte

Irr. Irregolare Se ore di assenza non superano il 20% del totale ore svolte

Reg. Regolare Se ore di assenza non superano il 18% del totale ore svolte

Ass. assidua Se ore di assenza non superano il 15% del totale ore svolte

15% di 33 (1 h settimanale) = 5 h 18% di 33 = 6 h 20% di 33 = 7 h 25% di 33 = 8 h15% di 1386 (42 h sett. X 33 sett.) = 208 h = 30 gg 18% di 1386 = 250 h = 36 gg20% di 1386 = 277 h = 40 gg 25% di 1386 = 347 h = 50 gg0 30 36 40 50gg Assidua Regolare Irregolare Saltuaria

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’ E CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA). Il Consiglio di classe terrà conto di quanto previsto dal DPR 122 del 22 giugno 2009 (Regolamento generale sulla valutazione), dalla Legge n. 170 /2010 - Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico e successive Linee guida allegate al D.M. n. 5669 del 12.7.2011, nonché dei Piani Didattici Personalizzati deliberati dai competenti Consigli di classe.

CRITERI GENERALI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVAIl Consiglio di classe, in sede di scrutinio, accertata la frequenza - e validità dell’a.s., delibera l'ammissione o la non ammissione alla classe successiva sulla base dei seguenti criterî:STUDENTI PROMOSSI : quegli studenti che a giudizio del Consiglio di classe hanno raggiunto globalmente gli obiettivi cognitivi e non cognitivi prefissati.STUDENTI CON SOSPENSIONE DI GIUDIZIO allo scrutinio di giugno: nei confronti degli studenti per i quali, al termine delle lezioni, permangono limitate situazioni di carenza cognitiva o per motivi di salute, il giudizio finale viene sospeso e sarà completato solamente dopo che avrà frequentato corsi di recupero organizzati dall’Istituto o in proprio e sostenuto un esame.

STUDENTI NON AMMESSI ALLA CLASSE SUCCESSIVA : risultano non ammessi alla classe successiva quegli studenti che evidenzino più di una carenza cognitiva grave e/o diffusa, tali da non consentire un futuro processo di apprendimento e non sanabili attraverso percorsi di recupero personali entro la fine dell’anno scolastico corrente (salvo diverse delibere) e/o che hanno il voto di condotta inferiore a sei decimi (art. 4 comma 5).CRITERI DI AMMISSIONE AGLI ESAMI DI STATO “Gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi sono ammessi all’esame di Stato” (Art. 6 comma 1).

CRITERI SPECIFICI PER LE CLASSICLASSI PRIME1- Nell’ambito della recente normativa sull’innalzamento dell’obbligo la classe prima deve essere considerata anno di passaggio all’Istruzione Secondaria di II grado, destinato al rafforzamento/consolidamento dei prerequisiti e all’impostazione delle competenze specifiche d’indirizzo.2- La non promozione può essere deliberata quando sussistano le seguenti condizioni:a) insufficienza gravissima sia nell’area delle competenze linguistiche che logico-matematiche e di

indirizzo;b) presenza di insufficienze anche non gravi in tutte le altre discipline, in un quadro complessivo

per cui il Consiglio di Classe, con motivato giudizio a verbale, ritenga che lo studente non sia in grado di colmare le proprie lacune tramite i normali sistemi di recupero e ritenga che l’allievo non abbia fatto registrare significativi recuperi rispetto ai livelli di partenza (possesso dei prerequisiti).

c) mancato raggiungimento degli obiettivi formativi minimi individuati dai Dipartimenti disciplinari nelle discipline che, al termine dell’A.S. in corso, hanno comportato la sospensione dal giudizio.

d) Voto insufficiente in condotta attribuito alla luce dei criteri indicati dal MIUR e della griglia di valutazione definita dal Collegio dei docentiCLASSI SECONDELa non promozione può essere deliberata quando sussistano le seguenti condizioni:a) insufficienza grave nell’area delle competenze linguistiche e logico matematiche e nelle materie

che configurano la scelta di indirizzo.b) presenza di insufficienze anche non gravi nella maggioranza delle altre discipline, in un quadro

complessivo per cui il Consiglio di Classe possa ritenere che l’allievo non è in grado di colmare le proprie lacune tramite i normali sistemi di recupero e si ritenga che l’allievo non abbia raggiunto un livello di conoscenze, capacità e competenze tale da costituire prerequisito fondamentale per l’accesso alla classe III di Indirizzo;

c) mancato raggiungimento degli obiettivi minimi individuati dai dipartimenti disciplinari per le

discipline che al termine dell’anno scolastico in corso hanno comportato la sospensione del giudizio.

d) Voto insufficiente in condotta attribuito alla luce dei criteri indicati dal MIUR e della griglia di valutazione definita dal Collegio dei docenti.

CLASSE TERZE1. La non ammissione agli esami di qualifica deliberata in caso di insufficienza grave nelle discipline di indirizzo e nell’area linguistico e logico-matematica sarà motivata da:a) Mancata acquisizione di un metodo di studio.b) Mancata acquisizione di una minima autonomia di lavoro.c) Mancato recupero anche parziale rispetto ai livelli iniziali.d) Mancata acquisizione degli elementi cognitivi e delle competenze basilari nelle discipline

caratterizzanti il triennio.e) Mancato raggiungimento degli obiettivi minimi individuati dai dipartimenti disciplinari per le

discipline che al termine dell’anno scolastico in corso hanno comportato la sospensione del giudizio.

f) Voto insufficiente in condotta attribuito alla luce dei criteri indicati dal MIUR e della griglia di valutazione definita dal Collegio dei docenti.

CLASSI QUARTELa non promozione può essere deliberata in casi di allievi che presentinoa) insufficienze gravi e gravissime, nell’area delle discipline di indirizzo, accompagnate da

insufficienze anche non gravi nelle discipline tecnico-scientifiche o umanistiche;b) il mancato raggiungimento degli obiettivi minimi individuati dai dipartimenti disciplinari;c) Voto insufficiente in condotta attribuito alla luce dei criteri indicati dal MIUR e della griglia di

valutazione definita dal Collegio dei docenti.

CLASSI QUINTELa non ammissione scaturirà da:1) Voto insufficiente in condotta attribuito alla luce dei criteri indicati dal MIUR e della griglia di valutazione definita dal Collegio dei docenti. 2) Mancato conseguimento della votazione di sei decimi in ciascuna disciplina.Nel deliberare la non ammissione il Consiglio di classe terrà conto della preparazione complessiva raggiunta dallo studente nell’ultimo anno di corso, del suo curricolo scolastico CON SPECIFICO RIFERIMENTO AL RAGGIUNGIMENTO DELLE COMPETENZE, CAPACITA’ E CONOSCENZE MINIME RICHIESTE DAL PROFILO CULTURALE E PROFESSIONALE DELL’INDIRIZZO DI STUDIO.

Le non promozioni e le non ammissioni dovranno essere ampiamente motivate con una verbalizzazione completa e coerente in sede di scrutinio.

ANALISI DELLA QUANTITÀ E GRAVITÀ DELLE INSUFFICIENZE

Con specifico riferimento a questo punto, al fine di omogeneizzare i comportamenti dei Consigli di classe, si precisa che Il voto “CINQUE“ è insufficienza non grave, il voto “QUATTRO” è insufficienza grave, i voti “TRE, DUE, UNO” sono insufficienze gravissime.

- STUDENTI CON SOSPENSIONE DI GIUDIZIO: Nei confronti degli studenti per i quali, al termine delle lezioni, è stato constatato, di norma, il mancato conseguimento della SUFFICIENZA IN UNA / DUE / TRE discipline, che non comporti tuttavia un immediato giudizio di non promozione, il Consiglio di classe procede al rinvio della formulazione del giudizio finale. In base alla normativa MIUR relativa all’a.s. 2009/2010 saranno pubblicati i voti relativi alle

materie in cui il Consiglio di classe, nello scrutinio di Giugno, avrà attribuito la sufficienza.

DEBITI SCOLASTICIIl debito indica il mancato raggiungimento degli obiettivi minimi: studenti e famiglie vengono informati sui tempi e le modalità per il suo superamento.In coerenza con le disposizioni ministeriali contenute nel Decreto Ministeriale n. 80 e dell’Ordinanza ministeriale n. 92 del 2007, gli alunni che al momento dello scrutinio finale presentano debiti formativi avranno sospeso il giudizio di ammissione alla classe successiva.Subito dopo lo scrutinio, l’Istituto comunicherà per iscritto alle famiglie le specifiche carenze rilevate, gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti scolastici, le modalità e i tempi delle relative verifiche da portare a termine entro la fine dell’anno scolastico (31 agosto).Al termine degli interventi finalizzati al recupero, gli alunni sostengono delle prove al fine di certificare l’avvenuto superamento dei debiti contratti.Sulla base dei risultati di tali prove, il Consiglio di classe esprime un giudizio di ammissione ovvero di non ammissione alla classe successiva.Lo studente, per il quale, nello scrutinio al termine delle lezioni dell’anno scolastico, il Consiglio di classe abbia sospeso il giudizio di ammissione alla classe successiva avendo rilevato la presenza di carenze in una o più discipline, deve presentarsi obbligatoriamente alle prove, che costituiscono l’unica opportunità per dimostrare l’avvenuto recupero.Le famiglie, dandone comunicazione scritta all’Istituto, possono provvedere autonomamente alla preparazione per la prova di accertamento del superamento del debito scolastico.Interventi didattici finalizzati al recupero delle carenze relative alla prima parte dell’anno scolastico saranno predisposti al termine del primo quadrimestre.Tali interventi potranno essere corsi I.D.E.I. (Interventi didattici ed educativi integrativi) oppure azioni di recupero e sostegno effettuate dai docenti durante la loro attività curriculare.Al termine di tali percorsi, l’Istituto avverte per iscritto le famiglie dell’eventuale avvenuto recupero.ATTIVITÀ RECUPERO DEBITIPer quanto riguarda le attività di recupero dei debiti, l’Istituto fa riferimento all’Ordinanza Ministeriale n. 92 del 6 novembre 2007, in base alla quale si prevedono interventi di recupero di cui si riportano di seguito in sintesi i punti principali: Attività di recupero : sono parte integrante del lavoro scolastico e vengono programmate dai

consigli di classe. Tempi e modalità : i corsi di recupero, se deliberati, si realizzano nel secondo quadrimestre,

individuando le materie in cui gli studenti sono più carenti. Gli studenti sono tenuti alla frequenza a meno che le famiglie intendano non avvalersene e in questo caso dovranno comunicarlo formalmente e per iscritto alla scuola. Sia che ci si avvalga o meno dei corsi, gli studenti hanno l’obbligo di sottoporsi alle verifiche organizzate dal consiglio di classe che mantiene comunque la titolarità del processo valutativo: individuare carenze, obiettivi di recupero e certificazione del superamento. Al termine delle attività si effettueranno le verifiche e le famiglie verranno avvisate dei risultati.

Per chi volesse optare per lo “studio individuale” si può prevedere l’apertura di uno “sportello”di consulenza ed assistenza (anche per un solo allievo) che verrà affidato a uno o più docenti; è compito del consiglio di classe individuare gli insegnanti e le modalità.

Le scuole potranno scegliere per il recupero anche modalità diverse e più innovative, utilizzando docenti della scuola o soggetti esterni esclusi gli “enti profit”.

Scrutinio finale : per chi, anche allo scrutinio finale, riportasse insufficienze, il consiglio di classe valuterà la possibilità di un ultimo appello e nell’albo dell’istituto verrà riportata l’indicazione “sospensione del giudizio”. Si predisporranno altri corsi e attività da realizzare nel corso dell’estate. Le verifiche finali, che si dovranno svolgere entro l’inizio dell’anno scolastico successivo, dovranno tener conto dei risultati conseguiti anche nelle altre fasi del percorso di recupero.

CREDITO SCOLASTICOIl credito scolastico è il punteggio assegnato dal Consiglio di Classe, cui partecipano tutti i docenti della classe, compresi gli insegnanti di educazione fisica, gli insegnanti tecnico-pratici nelle modalità previste dall'articolo 5, commi 1-bis e 4, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, i docenti di sostegno, nonché gli insegnanti di religione cattolica limitatamente agli alunni che si avvalgono di quest'ultimo insegnamento, al termine di ogni anno del triennio, secondo tabella ministeriale, di seguito riportata. Esso è il risultato della somma dei punti che, anno dopo anno, sono attribuiti allo studente, tenendo in considerazione:

□ la valutazione del grado di preparazione complessiva (la valutazione è espressa in base alla media dei voti degli ultimi tre anni di corso, secondo i parametri e i livelli delle tabelle del Ministero della Pubblica Istruzione);

□ l'assiduità della frequenza scolastica;□ l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e ad eventuali attività

complementari e integrative;□ partecipazione alle esperienze formative e ai progetti organizzati della scuola.□ partecipazione agli organi collegiali in qualità di rappresentante di classe, d’Istituto, della

Consulta Provinciale degli studenti;□ partecipazione, in rappresentanza dell’Istituto, ad iniziative interne ed esterne

Nell’a.s. 2009/10 con il con il Decreto Ministeriale n. 99 del 16 dicembre 2009, il Ministero ha fissato criteri uniformi per l’attribuzione della lode nei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e modificato le tabelle di attribuzione del credito scolastico.

Ai fini dell’attribuzione della lode, occorre conseguire nell’ultimo triennio voti uguali o superiori agli otto decimi – compreso il voto di comportamento - e il relativo credito deve essere stato attribuito dal Consiglio di classe all’unanimità.

NUOVA TABELLA A(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323 così come modificata dal D.M. n. 42/2007)Candidati interni

Media dei voti Credito scolastico (Punti)

I anno II anno III annoM = 6 3-4 3-4 4-56 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-67 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-78 < M ≤ 10 6-8 6-8 7-9

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. All'alunno che è stato promosso alla penultima classe o all'ultima classe del corso di studi con un debito formativo, va attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazione della tabella. In caso di accertato superamento del debito formativo riscontrato, il consiglio di classe può integrare in sede di scrutinio finale dell'anno scolastico successivo il punteggio minimo

assegnato, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione cui appartiene tale punteggio. Nei confronti degli alunni che abbiano saldato nell'ultimo anno di corso i debiti formativi contratti nel terzultimo anno non si procede alla eventuale integrazione del credito scolastico relativo al terzultimo anno. Gli alunni che non abbiano saldato i debiti formativi contratti nel terzultimo e nel penultimo anno di corso non sono ammessi a sostenere l'esame di Stato.NUOVA TABELLA B(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 7 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323 così come modificata dal D.M. n. 42/2007)Candidati esterniEsami di idoneità

Media dei voti inseguiti in esami di idoneità Credito scolastico (Punti) M = 6 3 6 < M ≤ 7 4-5 7 < M ≤ 8 5-6 8 < M ≤ 9 6-79 < M ≤ 10 7-8

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in un’unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno.NUOVA TABELLA C(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 8 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323 così come modificata dal D.M. n. 42/2007)

Candidati esterniProve preliminari

Media dei voti delle prove preliminari Credito scolastico (Punti) M = 6 3 6 < M ≤ 7 4-5 7 < M ≤ 8 5-6 8 < M ≤ 9 6-79 < M ≤ 10 7-8

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero.Alla fine del triennio la somma dei punteggi attribuiti alla fine di ogni anno costituirà il credito scolastico con cui il candidato si presenterà all'esame. Tale punteggio (massimo 25 punti) si sommerà a quelli conseguiti nelle prove d'esame per definire il punteggio finale del corso di studi. All'alunno non promosso non viene attribuito alcun punteggio. In presenza di provvedimenti disciplinari si attribuisce il punteggio minimo della fascia di riferimento.

CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEI CREDITI SCOLASTICI

Impegno e interesse nella partecipazione didattico educativa e alla attività curriculari, comprese quelle integrative obbligatorie e quelle connesse all'insegnamento della Religione o alternativa (per gli alunni che non si avvalgono di tale insegnamento)

Frequenza curriculare Impegno ed interesse nella partecipazione alle attività del POF integrative pomeridiane ( es. Misura PON, Educazione alla salute, Patente Europea ecc. )

DILIGENTE COSTANTE ASSIDUA REGOLARE DILIGENTE COSTANTE

0,30 0,10 0,49 0,24 0,21 0,04

Peso 30% Peso 49% Peso 21%Per la fascia più alta della quinta classe un punto per il credito scolastico e un punto per il credito formativo in presenza della media del 8,1

Per la frequenza:

ritardi compresi tra 11 e 20 danno una penalità di -0,10 ritardi compresi tra 21 e 30 danno una penalità di -0,20 ritardi superiori a 30 danno una penalità di -0,30 assenze NON giustificate: da 2 a 3 = danno una penalità di - 0.15; assenze NON giustificate da 4 a 5 = danno una penalità di - 0.25; assenze NON giustificate 6 o più = danno una penalità di - 0.40

Il credito scolastico dell’anno scaturirà dalla somma dei singoli punteggi come sopra deliberati che ciascun alunno conseguirà sulla base del giudizio finale di scrutinio, comprensivo del parere del docente di religione per gli alunni avvalentisi di tale insegnamento ovvero dei docenti delle attività alternative ove svolte, riportato a verbale e dell’eventuale credito formativo; ove la somma dei singoli punteggi degli indicatori analitici del credito scolastico determini un numero non intero, essa verrà arrotondata all’unità intera immediatamente superiore se la frazione di punto maggiore di 0.51; in presenza di uno o più crediti formativi certificati la somma dei singoli punteggi, anche se inferiore alla frazione di 0.50, determinerà comunque l’arrotondamento all’unità ove questa già non raggiunta autonomamente e comunque entro il limite di n°1 punto della banda di oscillazione.

NB: - Non si procede in ogni caso all’attribuzione del punto, qualora l’alunno abbia riportato nel corso dell’anno un voto di condotta inferiore alla “sufficienza”, salvo casi di tempestivo ravvedimento.CREDITO FORMATIVO

Il credito formativo è uno degli elementi che concorrono all'attribuzione del credito scolastico annuale. Secondo quanto stabilito dalla normativa vigente, i crediti formativi:

devono essere coerenti con gli obiettivi educativi e formativi del corso di studi frequentato.

devono consistere in esperienze realizzate al di fuori della scuola in ambiti legati alla formazione e alla crescita umana, civile e culturale della persona.

devono essere debitamente documentati mediante attestazione dell'ente, associazione o istituzione presso il quale sono stati conseguiti. L'attestato deve contenere una sintetica descrizione dell'attività o dell'esperienza realizzata e il monte ore complessivo ad essa dedicato nell'arco dell'anno.

entro il mese di maggio gli alunni devono presentare la documentazione delle attività formative svolte al di fuori della scuola al docente coordinatore della classe utilizzando il modello di certificazione predisposto dalla scuola o un certificato rilasciato dall'ente presso il quale ha realizzato l'esperienza. Le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all’estero vanno convalidate dall’autorità

diplomatica o consolare, fatti salvi i casi di esonero da tale atto previsti da convenzioni o accordi internazionali.

È ammessa l’autocertificazione, ai sensi e con le modalità di cui al decreto del Presidente

della Repubblica n.403/1998, nei casi di attività svolte presso Pubbliche Amministrazioni.

il credito formativo è assegnato solo in presenza di almeno un indicatore del credito scolastico positivo.

Il credito formativo concorre all’attribuzione dei punti del credito scolastico, ma non può consentire di uscire dalla banda di oscillazione prevista dalla media dei voti.

Tipologia delle Prove di VerificaSecondo la normativa vigente, in materia di valutazione e verifiche (C.M. n.89 del 18/10/2012) “Nei piani dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche dovranno essere esplicitate, preventivamente, le tipologie e le forme di verifica utilizzate in itinere, le modalità e i criteri di valutazione adottati al termine di ogni periodo valutativo. Ciò al fine di rendere l’intero processo di valutazione trasparente e coerente con gli specifici obiettivi di apprendimento e con i risultati di apprendimento. Le istituzioni scolastiche, pertanto, adotteranno modalità e forme di verifica adeguate e funzionali all’accertamento degli obiettivi e dei risultati di apprendimento, declinati in competenze, conoscenze e abilità, come previsto dalle Indicazioni nazionali per i percorsi liceali, dalle Linee guida per gli istituti tecnici e per gli istituti professionali e dal D.M. n. 139 del 22 agosto 2007 relativo all’obbligo d’istruzione. Con riferimento alla scelta delle prove di verifica le istituzioni scolastiche dovranno, altresì, porre particolare attenzione alle discipline di indirizzo che potranno essere oggetto della seconda prova scritta dell’esame di Stato, come previsto dall’art. 3, comma 2, della legge 11 gennaio 2007 n.1.” I Coordinamenti disciplinari di tutte le aree hanno quindi deliberato che le prove di verifica - in numero tale da permettere di accertare in modo sistematico l'iter di apprendimento - comprendano prove scritte e orali diversificate. Nel triennio inoltre, anche per le discipline che prevedono solo valutazione orale, nell'arco dell'a.s si effettua almeno una prova scritta nella forma prevista per la terza prova dell'esame finale di Stato. Per tutte le prove, (scritte, orali, pratiche) in numero congruo secondo quanto stabilito in sede dipartimentale, dovranno essere chiaramente esplicitati allo studente i criteri e le modalità di valutazione che il docente ha concordato in sede collegiale.

FORME E TIPOLOGIE DI VERIFICA IN ITINERE

Gruppo disciplinare:Materie Letterarie Forme Prove strutturate, semi strutturate , a risposta aperta

Numero di verifiche Almeno due per materia per quadrimestre

Tipologia prove scritte I Biennio :tipologia A, B, DII Biennio e V anno:tipologia A, B, C, D

Tipologia prove orali Interrogazione, discussione, dialogo

Gruppo disciplinare: Lingua Inglese, Lingua Francese

Forme Test semi strutturati/strutturati, a risposta multipla.Produzioni guidate e semi guidate .Interactive tasks con il docente e il gruppo Listening, reading, speaking activities

Numero di verifiche Almeno due prove scritte e due orali per quadrimestre

Tipologia prove scritte Test tipologia mista

Tipologia prove orali ColloquioOsservazione direttaBrevi esposizioni di argomenti relativi al percorso educativo

Gruppo disciplinare: Discipline Giuridiche

Forme Le prove di verifica saranno sia orale che scritta

Numero di verifiche Minimo due per quadrimestre

Tipologia prove scritte Questionari, prove strutturate o semistrutturate, relazioni individuali o di gruppo su contenuti prestabiliti

Tipologia prove orali Colloquio, interventi dal posto, discussioni guidate

Gruppo disciplinare: Discipline Economico-Az.li

Forme Le prove di verifica saranno condotte utilizzando sia la formula scritta che quella orale. La motivazione di tale

scelta deriva dall’opportunità di avviare gli studenti alla compilazione delle prove scritte dell’Esame di Stato ed avere la possibilità, mediante l’alternanza prove orali/scritte, di monitorare costantemente il profitto.

Numero di verifiche Almeno due verifiche orali e tre scritte per quadrimestre nel IV e V Anno di corso. Almeno due verifiche orali per quadrimestre nel primo anno del secondo biennio.

Tipologia prove scritte Nelle prima classe del secondo biennio: test strutturati a risposta multipla e a risposta aperta. Nella quarta e quinta classe si prediligerà la tipologia prevista in sede di esame di stato (II prova): quesito di carattere generale, possibilmente attuale, oltre all'analisi di un caso.

Tipologia prove orali Colloquio tradizionale e/o guidato, gestione di interventi dal posto, relazioni individuali o di gruppo su attività prestabilite

Gruppo disciplinare: Lab. Servizi Enogastronomici

Forme Le prove di verifica saranno condotte utilizzando le seguenti formule: scritta, orale e pratica. La motivazione di tali scelte deriva dall’opportunità di avviare gli studenti alla compilazione delle prove scritte, per stimolare gli stessi ad acquisire competenze linguistico/settoriali e monitorare costantemente il profitto.

Numero di verifiche 3 (tre) verifiche per quadrimestre.

Tipologia prove scritte Prove semi strutturate. Compito in classe tradizionale.

Tipologia prove orali Interrogazione tradizionale, relazioni di gruppo cooperativo.

Tipologia prove pratiche Lavoro individuale/gruppo in laboratorio preceduto da una relazione progettuale.

Gruppo disciplinare: Lab. Servizi Accoglienza

Forme Le prove di verifica saranno condotte utilizzando le seguenti formule: scritta, orale e pratica. La motivazione di tali scelte deriva dall’opportunità di avviare gli studenti alla compilazione delle prove scritte, per stimolare gli stessi ad acquisire competenze linguistico/settoriali e monitorare costantemente il profitto.

Numero di verifiche 3 (tre) verifiche per quadrimestre.

Tipologia prove scritte Prove semi strutturate. Compito in classe tradizionale.

Tipologia prove orali Interrogazione tradizionale, relazioni di gruppo cooperativo.

Tipologia prove pratiche Lavoro individuale/gruppo in laboratorio preceduto da una relazione progettuale.

Gruppo disciplinare: Chimica Forme Verifiche orali

Numero di verifiche Due verifiche per quadrimestre

Tipologia prove scritte

Tipologia prove orali Interrogazioni individuali

Gruppo disciplinare: Fisica Forme Prove strutturate, semi strutturate , a risposta aperta, problem solving

Numero di verifiche Almeno due per materia per quadrimestre

Tipologia prove scritte

Tipologia prove orali Colloquio, discussione, risoluzione di esercizi e problemi alla lavagna

Gruppo disciplinare: Matematica Forme Prove strutturate, semi strutturate , a risposta aperta, problem solving

Numero di verifiche Almeno due per materia per quadrimestre

Tipologia prove scritte Test vero/falso, test a risposta multipla, esercizi, problemi

Tipologia prove orali Colloquio, discussione, risoluzione di esercizi e problemi alla lavagna

Gruppo disciplinare: Scienza degli Alimenti

Forme Prove orali e prove scritte

Numero di verifiche Due prove orali e due-tre prove scritte per quadrimestre

Tipologia prove scritte Prove strutturate e semi strutturare (a risposta aperta e chiusa)

Tipologia prove orali Colloquio

Gruppo disciplinare: Scienze della terra e Biologia

Forme Prove orali e scritte

Numero di verifiche Minimo due per quadrimestre

Tipologia prove scritte Strutturate e semi strutturate (a risposta multipla, vero o falso, domande aperte con l’indicazione delle righe da non superare, completamento del testo)

Tipologia prove orali Interrogazioni orali, discussione dialogica

Gruppo disciplinare: Scienze Motorie Forme Prove orali o scritte; prove pratiche

Numero di verifiche Prove pratiche due per quadrimestre; prove orali o scritte due per quadrimestre

Tipologia prove scritte Prove strutturate

Tipologia prove orali Interrogazione tradizionale

Tipologia prove pratiche Percorso misto, 30 m. piani, corsa continua

Gruppo disciplinare: Storie dell'Arte e dei Beni Culturali

Forme Verifiche oggettive scritte e orali

Numero di verifiche Almeno due prove di verifica per quadrimestre

Tipologia prove scritte Test semi strutturato con:-risposta multipla-risposta aperta (tipologia b)-vero/falso

Tipologia prove orali Colloquio

Gruppo disciplinare: Geografia Forme Verifiche oggettive scritte e orali

Numero di verifiche Almeno due prove di verifica

Tipologia prove scritte Prova semi strutturata:-risposta multipla-risposta aperta-vero/falso

Tipologia prove orali Colloquio

Gruppo disciplinare: Religione Forme Sarà utilizzata sia la formula scritta che quella orale

Numero di verifiche Minimo 2 a quadrimestre

Tipologia prove scritte Test a risposta multipla, questionari

Tipologia prove orali Interrogazioni, colloquio tradizionale, interventi dal posto, relazioni.

Gruppo disciplinare: Discipline grafiche e artistiche

Tipologia prove pratiche Prove scritto/grafiche, prove grafiche, prove plastiche, sviluppo di progetti, realizzazione di prototipi.

Gruppo disciplinare: Tecniche di comunicazione e relazione

Forme Interrogazione individuale; interrogazione breve; lavori individuali; dialogo e discussione; test a risposta

multipla; quesiti a risposta aperta; esercizi applicativi.

Numero di verifiche Minimo due verifiche orali per quadrimestre.

Tipologia prove scritte Le prove scritte saranno in funzione della terza prova degli esami di Stato. Verteranno sulla trattazione sintetica di argomenti, su quesiti a risposta singola o multipla, nella soluzione di problemi o di casi pratici/professionali, nello sviluppo di progetti.

Tipologia prove orali Colloquio individuale, conversazione di gruppo, discussione guidata, interventi dal posto.

Tipologia prove pratiche Role-playing sui casi

Trasparenza della ValutazioneLa valutazione, periodica e finale, costituisce una delle principali responsabilità delle scuole, anche con riguardo all’efficacia della comunicazione e del dialogo educativo con gli allievi e le loro famiglie, e deve pertanto rispondere a criteri di coerenza, motivazione, trasparenza e documentabilità rispetto a tutti gli elementi di giudizio che, hanno condotto alla sua formulazione, pertanto :

I docenti del Consiglio di Classe programmano il calendario delle prove scritte con un anticipo di almeno una settimana e segnalano la data della verifica sul registro di classe, in modo da non effettuare più di una prova nello stesso giorno e da non sovraccaricare gli studenti nella stessa settimana per consentire ritmi di lavoro sereni. Le prove orali sono indipendenti dal suddetto calendario.

Ogni quadrimestre, per ciascuna materia, verranno eseguite almeno tre prove scritte (ove previste) ed almeno due prove orali, delle quali almeno una in forma di interrogazione e le altre anche in forma scritta.

Gli elaborati scritti, corretti e valutati, devono essere consegnati agli alunni di norma entro 15 giorni. Solo per le prove di particolare complessità è ammessa la consegna entro tre settimane e comunque prima della effettuazione della prova successiva.

Tutte le valutazioni scritte e orali vengono riportate, a cura del docente, sul registro personale. Studenti e genitori hanno diritto di conoscere tali valutazioni.

La valutazione tiene conto di criteri comuni a tutte le classi. I coordinamenti delle varie aree disciplinari hanno infatti elaborato griglie di valutazione comuni che i singoli consigli di classe hanno fatto proprie. Tali griglie utilizzate dai docenti e relative alle diverse discipline vengono fornite agli studenti e sono a disposizione dei genitori che ne facciano richiesta.

Alcune discipline utilizzano test e prove strutturate o semistrutturate che vengono valutati secondo un punteggio prestabilito di volta in volta dal docente e indicato al momento della prova. Tale punteggio viene poi tradotto in voto nella scala da 1 a 10.