La valutazione in fisica Perché valutare Come valutare Che cosa valutare Con quali strumenti...

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La valutazione in fisica Perché valutare Come valutare Che cosa valutare Con quali strumenti valutare Come e perché documentare i processi e i risultati della valutazione Sono utili le prove “nazionali”? Did5-1

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La valutazione in fisica

• Perché valutare

• Come valutare

• Che cosa valutare

• Con quali strumenti valutare

• Come e perché documentare i processi e i risultati della valutazione

• Sono utili le prove “nazionali”?

Did5-1

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Perché valutare in scienze

per sondare conoscenze e capacità iniziali per monitorare il processo di insegnamento/apprendimento per indirizzare/stimolare l’attenzione verso

gli aspetti importanti per verificare l’apprendimento

(valutazione “finale”)

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Come valutare in scienze La valutazione è parte integrante del processo educativo

va pensata fin dall’inizio, coerentemente all’intervento didattico: se mi pongo un certo obiettivo, debbo anche pensare a come valuterò se è stato raggiunto

si debbono adottare, per valutare, gli stessi metodi degli altri momenti dell’intervento didattico: se ho adottato una didattica attiva, che stimola il pensiero divergente, non dovrei usare solo prove basate su conoscenze mnemoniche

è essenziale mantenere anche nella valutazione un buon livello di partecipazione da parte degli allievi: rendere trasparenti modalità e criteri, discutere i risultati, ecc.

evitare che si instauri un “clima poliziesco”, con il docente che passa dall’altra parte della cattedra

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Che cosa valutare

• lo studente: acquisizione di concetti, di

abilità e di atteggiamenti le competenze essenziali

• il processo: il curriculum, l’insegnante, le strutture (coerenza, efficacia, economicità ...)

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Le competenze essenziali nelle scienze

• conoscitive

• linguistiche

• comunicative

• metodologiche

• operative

• relazionali

nuclei fondanti

della disciplina

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Dal forum delle associazioni disciplinari:“I nuclei fondanti sono quei concetti generali che ricorrono in vari luoghi di una disciplina e hanno perciò valore strutturante e generativo di conoscenze”la fisica è una scienza sperimentale:

Oggetto ==> mondo esterno Postulati ==> su base induttiva, per tentativi

ed errori Riscontro ==> confronto teoria-dati

sperimentali Struttura ==> logico-formale (leggi, modelli,

teorie)

nuclei disciplinari

nuclei procedurali

Nuclei fondanti della fisica

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•costruire i concetti competenze conoscitive

•formularli con linguaggio adeguato competenze linguistiche e comunicative

•grandezze e fenomeni fisici rilevanti

•relazioni fra grandezze

•leggi, modelli, teorie

nuclei fondanti disciplinari:

il caso della fisica

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•padroneggiare l’arte della

sperimentazione competenze metodologiche

•usare dispositivi e strumenti di

misura competenze operative

•lavorare in gruppo, rispettare le

consegne competenze relazionali

•sperimentare

•misurare

•analizzare dati

•verificare leggi, modelli, teorie

nuclei fondanti procedurali:

il caso della fisica

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Criteri da tenere presenti nella valutazione delle competenze cognitive, linguistiche, comunicative • il riferimento agli obiettivi deve essere specifico e

puntuale• evitare valutazioni “a tappeto”, oppure generiche e

poco informative• la valutazione deve seguire da vicino l’attività,

anche se le valutazioni differite e globali possono avere la loro utilità

• valutare l’utilizzo di un linguaggio specifico (“termini scientifici”) e le capacità di documentare e comunicare

• ricordare che la valutazione deve servire soprattutto a

sondare conoscenze e capacità spontanee/iniziali monitorare il processo di

insegnamento/apprendimento indirizzare/stimolare l’attenzione verso i concetti

importanti

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La valutazione delle competenze metodologiche, operative e degli atteggiamenti

osservare in modo autonomo/guidato

usare strumenti e abilità operative in generale

progettare, organizzare e strutturare il proprio lavoro

raccogliere e organizzare e comunicare i dati

comprendere le consegne e rispettare le regole

lavorare in gruppo, eventualmente con ruolo di leader, ma condividendo sempre conoscenze e responsabilità

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Valutare il processo: il curriculum, l’insegnante, le strutture

Valutare il curriculum:•capire e valutare la struttura logica dei curricoli proposti/imposti

•introdurre elementi di innovazione/sperimentazione

•impostare una corretta metodologia e seguirla coerentemente, con attenzione alle impostazioni date nelle altre discipline, anche nei riguardi della valutazione

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Valutare il processo: il curriculum, l’insegnante, le strutture

Autovalutazione dell’insegnante:•strategie didattiche in rapporto all'insegnamento/apprendimento della fisica: definire il quadro generale in cui si inseriranno i vari interventi didattici (evitare l’improvvisazione e la frammentazione, pur mantenendo una ragionevole flessibilità

•singolo intervento didattico: -programmazione corretta -prerequisiti adeguatamente rispettati -preparazione accurata e puntuale-“attacco” motivante-conduzione ben strutturata-modalità di valutazione mirate

•gestione della classe

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Valutare il processo: il curriculum, l’insegnante, le strutture

Valutare le strutture (classe, laboratorio, scuola):•ambiente: disposizione dei banchi, illuminazione, confort, ecc.

•attrezzature : lavagna, lavagna luminosa, mezzi multimediali

-essere informati sulle novità tecniche e sui prezzi -predisporre piani di miglioramento

•locali destinati a laboratorio attrezzato

•norme di sicurezza: conoscenza, rispetto, requisiti "minimi”

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Strumenti di valutazione nel dominio cognitivo

qualitativi non strutturati (registrazione,

“intervista”) strutturati (check list, griglia)

quantitativi prove chiuse (test, questionari) prove aperte (saggio, problema,

interrogazione)

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Strumenti di valutazione nel dominio cognitivo

Un buon test/problema

attenzione alla comprensione del testo (“literacy”)

creare glossari analizzare parole individuare l’informazione

deve (possibilmente): avere un argomento chiaro richiedere una risposta non

ambigua mirare a un obiettivo specifico

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Strumenti di valutazione nel dominio cognitivo

Metodi quantitativi

prova aperta prova chiusa

misura prevalentemente competenze conoscenze

informazioni dignostiche dirette solo indirette

favorisce le capacità linguistiche si no

stimola a organizzare le idee si poco

arbitrarietà nella correzione ampia quasi assente

confronti (nel tempo, con altri) limitati possibili

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Strumenti di valutazione nel dominio cognitivo

Metodi qualitativi

.

sono utili:• in situazioni complesse, non facilmente

codificabili o generalizzabili

• nella sperimentazione iniziale di una attività innovativa

• quando occorre un atteggiamento analitico e aperto, con attenzione a singole situazioni

.

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Strumenti di valutazione nel dominio affettivo e comportamentale

griglialivello check list

allievo docente

interessePoco, recepisceInterviene

motivantenon motivante

atteggiamentidisponibilità Poca

Moltastimolantenon stimolante

osservare Insuff., suff.,buono

stimolantenon stimolante

rispettare le consegne Insuff., suff.,buono

chiareambigue

raccogliere, correlare,comunicare dati

Insuff., suff.,buono

adeguatinon adeguati

capacità

usare strumenti Insuff., suff.,buono

adeguatinon adeguati

lavorare in gruppono, si come leader,sì come grecario

rapporti congli altri comprendere e

comunicare

è in gradonon è in grado

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La prova “in ingresso” tipologia: sondaggio, “accoglienza”

deve dare indicazioni: sulle conoscenze acquisite dall’allievo nelle classi precedenti

o provenienti dall’esperienza quotidiana (conoscenza e memoria)

sulle capacità sviluppate per la soluzione di un problema o dell’analisi di un fenomeno (pensiero divergente e convergente)

sugli atteggiamenti nei riguardi della disciplina (pensiero critico)

……. ma deve anche aiutare l’allievo a prendere coscienza di ciò che già sa e

ricorda (evitare la “sindrome da anno zero”!)

servire a stabilire un buon rapporto di collaborazione e di fiducia con la classe

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Suggerimenti per la prova “in ingresso” impostazione: evitare il “sondaggio a tappeto”, meglio mirare a pochi

concetti sondare la padronanza di un “quadro d’insieme” più che di

conoscenze puntuali sondare la capacità di correlare/separare concetti sondare capacità/atteggiamenti trasversali, in particolare

operativi, organizzativi, relazionali, ecc.

conduzione: sono adatte prove “indirette”, come gare, quiz, attività,

giochi, ecc.

griglia di analisi: per il singolo allievo: non deve necessariamente essere molto

dettagliata né quantitativa ed evidenziare aspetti positivi e carenze gravi

per la classe: individuare alcuni punti (obiettivi) rilevanti e possibilmente preparare una matrice a due ingressi: punti rilevanti sulle righe, allievi sulle colonne

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La prova “in itinere”

tipologia: monitoraggio, stimolo, verifica

deve dare indicazioni: sulla comprensione e la capacità di applicazione di un certo

concetto/legge (conoscenza, pensiero convergente) sulla capacità di collegare fra di loro concetti e fenomeni

diversi (pensiero divergente e convergente) sulla capacità di riflettere sulla disciplina (pensiero critico) sulla livello generale della classe

……. ma deve anche aiutare l’allievo a prendere coscienza di ciò che è importante

capire e saper usare servire a rinforzare il rapporto di fiducia con l’allievo e con la

classe, mostrando il progresso nelle conoscenze e nella capacità di affrontare i problemi

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Suggerimenti per la prova “in itinere”

impostazione: mirare a un concetto/legge specifica porre molta attenzione alla formulazione della prova:

linguaggio chiaro, termini non ambigui, alternative chiare nelle risposte (una sola corretta nel caso di risposte multiple, oppure vero/falso su ogni risposta)

introdurre concetti o elementi correlati oppure “distrattori” intelligenti

conduzione: test “semiaperti” (risposta multipla oppure vero/falso ma con

motivazione della scelta) problema aperto, meglio se formulato con più domande di

diversa difficoltà

griglia di analisi: per il singolo allievo: dettagliata e quantitativa, con

valutazione anche della parte “aperta” per la classe: matrice a due ingressi: punti rilevanti sulle

righe, allievi sulle colonne

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Il portfolio

dell’allievo che cosa NON è: non è una raccolta di esercizi/test di fine capitolo o

di esame finale che l’allievo deve dimostrare di saper risolvere che cosa dovrebbe essere• la documentazione sintetica di ciò che l’allievo sa o sa fare• esercizi/test/risposte a domande particolarmente significativi, che

costringano l’allievo a uno sforzo di analisi critica e di sintesi • con un confronto con le conoscenze precedenti dell’allievo, in

modo che aiutino l’allievo a prendere coscienza del proprio progresso

• con una distribuzione nel tempo che preveda una effettiva costruzione personale del portfolio da parte dell’allievo, anche attraverso colloqui/discussioni con l’insegnante

dell’insegnante la documentazione sintetica di ciò che ha fatto, capito,

ragionato, osservato, ecc.

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Documentare la valutazione

Per uso personale raccolta di “buoni” test, problemi, esercizi, prove

di valutazione che funzionano bene, suddivise per argomenti, competenze, livelli, ecc.

analisi critica di problemi, test, esercizi di libri di testo: valutare l’efficacia per la verifica degli obiettivi dichiarati o presunti, la formulazione, l’utilità (… gli “esercizi di fine capitolo”)

Per uso collettivo è il modo migliore di comunicare agli altri i

contenuti svolti e le modalità di lavoro adottate (importante per la continuità)

per contribuire a uniformare modalità di valutazione fra discipline diverse

per condividere strumenti e risorse

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Le prove “nazionali” (INVALSI) tipologia: monitoraggio generalizzato

motivazione: le prove sono richieste per legge, per avere “informazioni uniformi”, statisticamente significative, sul territorio nazionale

possono dare indicazioni: sulle conoscenze acquisite dagli allievi in classe o

provenienti dall’esperienza quotidiana (conoscenza e memoria)

sulle capacità sviluppate per la soluzione di un problema o dell’analisi di un fenomeno (pensiero divergente e convergente)

……. ma dovrebbero permettere anche di confrontare situazioni di apprendimento a livello

nazionale

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Le prove “nazionali” raggiungeranno l’obiettivo? Condizioni: la preparazione: • deve essere mirata agli obiettivi specifici indicati in

precedenza sarà valida solo se tali obiettivi saranno stati individuati correttamente

• non deve puntare solo alla “conoscenza” ma anche ai livelli più alti della tassonomia di Bloom

la “somministrazione”: • occorre evitare che si instauri un clima di controllo

“poliziesco”, avente per scopo la classificazione in “buoni” e “cattivi”

• occorre coinvolgere gli insegnanti che debbono poter segnalare la congruità e utilità della prova per le proprie classi

l’utilizzo dei risultati: • non debbono servire unicamente per confronti generali e

generici a livello nazionale• occorre estrarre analiticamente tutta l’informazione

contenuta e comunicarla alle scuole• occorre aver chiaro che la qualità dell’apprendimento non si

valuta unicamente in questo modo